Presentazione del libro di Anna Macrì "Malamore. Quando il male marchia il ventre delle donne" (Ed. Umberto Soletti)

E per essere
Tenuti che in Italia ogni tre giorni una donna viene ucciso solo lo scorso anno sono state centoventi le vittime a mazzate da un marito da un fidanzato tutta un contingente che diceva di amarla il fenomeno è di proporzioni enormi quasi sette milioni di donne hanno subito qualche forma di abuso nel corso della loro vita
Delle violenze domestiche allo stalking dallo stupro all'insulto verbale la vita femminile è costellata da violazioni della propria sfera intima e personale
Negli ultimi anni è aumentato il numero delle donne che hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare perché hanno trovato dei punti di riferimento e di protezione dei centri antiviolenza
In associazioni che le hanno accolte ed è aumentate è una notizia positiva anche la fiducia nelle forze dell'ordine
Di queste violenze ci parla Anna Macrì autrice del libro ma l'amore quando il male Marche al ventre delle donne edito da Umberto su letti Anna ci racconta la storia di dieci donne calabresi
Ci rivolgiamo ad Annan e come ho avuto l'idea di questo libro
Saga tutti grazie per essere qui allora io ho scritto
Questo libro in realtà stavo già conducendo uno studio sulla violenza di genere e i mi interessavo molto per questioni anche molto personali
E sono stata in realtà faccio l'attrice di cassiere sono stata contattata dall'associazione Astarte e per un convegno sulla violenza sulle donne e in qualità di attrice per rappresentare un libro di un criminologo questo libro ovviamente era un saggio tecnico ed era impossibile per me poter interpretare decisi discendere una storia un caso come vengono Kram chiamati dai criminologi
E esso edera Rosina che il primo libro il primo racconto del mio libro
Rosina era una donna che fu uccisa dal marito che era satanista nella prima metà degli anni Sessanta e non fu mai ritrovato il corpo
E e io feci una ricerca perché ovviamente avevo pochi dati per poter scrivere un monologo da rappresentare fece la ricerca attraverso i parenti che erano ancora in vita e scrissi Fusina che è rimasta sempre così com'è scritta nel libro
Questo a parte l'amicizia poi con Mariagrazia musiche la presidentessa di Astarte
Mi spinse a trasformare dalla teoria la teoria in pratica quello che avevo intenzione di fare cioè impegnarmi nel sociale
E su questo su questo fenomeno che effettivamente giù da noi in particolar modo è un fenomeno che nessuno conosce perché in Calabria
Non esistono non c'è una percentuale reale della violenza di genere non se non dei dati parziali i dati ci dai dalle associazioni dai centri antiviolenza
E così via in realtà io penso che se non si conosce un fenomeno un fenomeno non si può combattere in affetti da nuovi
Non esiste un purtroppo è molto difficile
Capire quanta violenza sommersa c'è come aiutare queste donne perché ovviamente sempre per il principio che non conoscendo non puoi attuare i mezzi per combatterlo non esistono effettivamente dei servizi
Efficaci a frenare quello che è la violenza sulle donne
Io mi sono impegnata lo scontato per un anno delle storie che hanno dato fuori la stura al libro
Creando così quello che è ma l'amore quello che volevo fare però non era soltanto raccontare delle storie di violenza che ho scoperto
Sono quasi tutte simili perché il male ha sempre un come dire
Dei delle regole fisse sia nelle espressioni fisiche che nelle espressioni verbali
Quindi erano molto simili tra di loro
E quindi io io volevo in realtà attaccare il sistema perché ho scoperto che una società che poggia su sovrastrutture pregiudizio il ruolo di ancestrali secolari nei confronti della donna
E che crea la vittima e il carnefice e li spinge alla loro all'Epifania del loro destino e qua da punto di soccombere e fare del male
Quindi il mio era un atto di accusa ed era c'è anche la volontà di rappresentare il male esattamente così come fatti le mie e mie donne io le chiamo così perché il loro marchio lo porto anch'io
E e porto anche loro
E volevo che avessero
Che avessero una voce reale non edulcorata da i filtri che poi di queste donne quando vanno in un centro antiviolenza hanno parlato con il ventre non parlano né con la testa né col cuore
Ma buttano fuori tutto tutto quello che hanno subito tutto il marcio tutto il dolore tutta la rabbia
A seconda della loro personalità ovviamente
E queste donne poi una volta che lo hanno fatto passano dei Anna attraverso dei filtri della famiglia della società delle forze dell'ordine degli stessi assistenti sociali
Quindi non sa imporre cioè il la realtà il vero cristallizzare quello che hanno subito dopo i fari sono in quel momento
E quindi io volevo rappresentare quello con tutta la la la la crudezza in tutta la con l'emozione il dolore e la rabbia che provavano anche provavo nell'ascoltarle
Quindi io rappresento queste donne in quel momento cristallizzate in quell'esatto momento del dolore
E della violenza non hanno identità non hanno passato non hanno futuro lo lascio a voi il futuro
Anna grazie io adesso volevo passare la parola Francesca Puglisi la presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio e che cosa è emerso da questa inchiesta cosa si sta facendo per queste donne
Bene può buona sera a tutti innanzitutto grazie ad Anna Macrì per aver scritto questo libro il dato era anche promosso
Questa presentazione che abbiamo ovviamente immediatamente accolto cui i in Senato
Mi scuso per il ritardo ma stavamo svolgendo delle audizioni prima con il Cis mai su un tema che è contenuto in questo libro cioè quello della violenza assistita dai minori e l'audizione dei sindacati perché grande tema della violenza sommersa che appunto non sta emergendo in queste settimane dopo le denunce fatte da donne dello spettacolo ma che rivela come le molestie anche sui luoghi di lavoro siano uno di quelli
Una parte del fenomeno enorme della della violenza di genere questa commissione d'inchiesta istituita appunto per legge di cui è stata l'attrice la senatrice Lo Moro
Ha un compito grande
Perché se in questa legislatura non siamo stati di certo con le mani in mano su questo tema su questa grave violazione dei diritti umani perché abbiamo iniziato
Nel due mila e tredici immediatamente la legislatura con la ratifica della convenzione di Istanbul immediatamente dopo il decreto centodiciannove sulla Femminicidio
Che ha istituito innanzitutto il gratuito patrocinio per le donne che decidono di denunciare la violenza che subiscono ma anche a inserito l'aggravante per la violenza assistita da minori e altre così importanti per la protezione delle donne come un provvedimento amministrativo dell'ammonimento e ringrazio anche forze dell'ordine che che sono che sono presenti
Per per quanto stanno facendo per fare appunto dei dei passi avanti nella protezione innanzitutto delle
Delle donne ce l'allontanamento dalla casa familiare ma e molto altro ancora subito dopo abbiamo fatto un altro passo che è quello dell'inserire nella famigerata buona scuola quel comma sedici
Della legge centosette che impone alle scuole di ogni ordine e grado di inserire nei piani triennali di offerta formativa
Attività di educazione di ragazzi e ragazze bambini e bambine alla parità tra i sessi ma anche alla prevenzione della violenza di genere quindi un'altra cosa importante poi ha ha di recente attuata dalla ministra fedeli attraverso l'emanazione di linee guida fatte alle scuole e poi c'è stato il piano straordinario contro la violenza sulle donne ha sempre in attuazione della convenzione in vista Mullen ha il decreto sul femminicidio infine l'istituzione di questa Commissione d'inchiesta che ha il dovere ha il compito non solo di indagare l'ampiezza del fenomeno e quindi la dimensione del fenomeno ma anche di andare a verificare se i finanziamenti stanziati dal Governo se tutto ciò che appunto contiene sia la convenzione di Istanbul che le normative che a seguito di quella importante convenzione abbiamo creato anche nel nostro Paese
Le stiamo davvero attuando e come le stiamo attuando
Lasciando quindi dare una relazione finale è che dovremmo fare al termine di questa legislatura quindi a brevissimo
Come indicazioni al futuro parlamento e al futuro governo a questo punto sulla strada da continuare a per per insieme per sradicare la violenza di genere dal nostro paese e io credo che insieme si possa fare questo lavoro
Ovvero è importante questa relazione forte che ci deve essere tra tutti gli attori della società
Italiana dai centri antiviolenza alle forze dell'ordine agli operatori di giustizia
Ai servizi sociali all'impegno di tutti degli insegnanti della Società Italiana intera a innanzitutto riconoscere il fenomeno della violenza
E a saperlo quindi fare emergere c'è un dato questo questo questo libro parla di storie di donne della della Calabria la cosa che emerge immediatamente come dire rispetto al centro nord il sud a meno femminicidi alla al proprio cioè subiti quindi da da donne questo mollato è un dato è un dato positivo ma che dimostra come il il femminicidio sia una reazione alla emancipazione femminile nel c'è una relazione di potere ma anch'il minore dato invece di denunce che attraversa tutte le regioni del Mezzogiorno ci deve far riflettere perché praticamente speculare al numero di centri antiviolenza e di protocolli anche che sono uno degli strumenti su cui stiamo molto lavorando per fare emergere le donne ma soprattutto per offrire alle donne dei percorsi di uscita dalla violenza domestica quindi fare emergere la violenza che spesso colpisce le donne significa far sentire il loro le istituzioni vicine far sentire le istituzioni vicine far sentire la vicinanza delle istituzioni anche ai centri antiviolenza
Che sono quell'nuovi dove grazie alla forza di altre donne altre donne in difficoltà prendono il coraggio e il riescono quindi ad attivare quei percorsi che sono fatti di percorsi di lavoro di autonomia abitativa che sono necessari appunto per rendere finalmente queste donne libere e libere dalla violenza quindi ecco un grande lavoro che dobbiamo fare tutti assieme
Sono molto grata ad Anna Mattei per questo libro perché è importante appunto dare voce dare voce
E far sentire appunto le le donne non non solo le ciò che ciascuna vive spesso in totale solitudine all'interno di contesti
Drammaticamente comuni cioè spesso il nucleo familiare
Io volevo fare una domanda solo si è molto parlato anche di tagli ai fondi per i centri antiviolenza
è una cosa reale sono stanziati altri fondi per aiutare le donne in cerca di protezione irrealtà
Del ciò che emerge anche dalla relazione della corte dei conti che abbiamo esaminato ovviamente distribuito ai all'interno della Commissione d'inchiesta non sono diminuiti i fondi stanziati dal governo tutt'altro possono dal due mila e tredici al due mila e sedici sono stati stanziati sessanta ed erogati alle regioni sessanta milioni di euro
Purtroppo non tutte le Regioni poi li hanno utilizzati o nel modo corretto o addirittura molliamo proprio di di distribuiti affatto
E purtroppo come spesso accade nel nostro Paese quando lo Stato istituisce un fondo spuntano come funghi associazioni non meglio identificate che e si candidano a chiarire quei fondi e da ciò che dice la relazione
Della corte dei conti non tutti i centri antiviolenza che si sono appunto promossi come tali
Avevano poi i requisiti di qualità e di preparazione delle operatrici che servono per aiutare davvero le donne a ad affiancarlo in un percorso che davvero complicato e lo stiamo vedendo un altro degli ambiti
Mi avvarrò anche delle competenze appunto
Della senatrice dello Moro
Ma stiamo lavorando molto seriamente perché insomma partono quando una donna denuncia poi i procedimenti in parallelo tra processo penale tribunali ordinari tribunali per i minorenni se ci sono i bambini che spesso partono in parallelo e non dialogano tra loro quindi queste donne vanno sostenute ma vanno sostenute nel momento in cui decidono autonomamente e non vanno forzate in questo di denunciare vanno anche sostenute con grande professionalità per questo come si spendono quei fondi è importante non ci sono stati dei tagli ma probabilmente dobbiamo cambiare un'altra delle indicazioni che daremo il sistema di governance di quei fondi perché le regioni devono avere il loro la loro devono tornare tutte le regioni questo la loro funzione di programmatore ma coi i percettori dei fondi devono essere centri antiviolenza e comuni
Che su questi su questo fronte riescono ad operare con maggiore efficacia perfetto grazie a Francesca pugliesi volevo chiedere a Marinella Aversa ufficio stampa del PD per la Provincia di Roma
Anni ha già parlato e accennato Francesca Puglisi ma come si può intervenire sulla comunicazione e sull'informazione per costruire una cultura che aiuti a prevenire la violenza contro le donne
Sì ciò allora buona sera a tutti
Ringrazio vivamente la commissione parlamentare la presidente Francesca Puglisi Anna Macrì terra aver creato questa discussione
E diciamo di una corretta comunicazione informazione sui fenomeni della violenza dicembre sono fondamentali
Per evitare che si possa arrivare ad una giustificazione anche simbolica dell'accaduto ad una colpevolizzazione della vittima e in questo libro di Anna si trovano molte situazioni dove si percepisce quanto questo sentirsi colpevole stare sotto la lente di ingrandimento acutizza il dolore delle vittime
I fatti recenti lo dimostrano sempre di più prendiamo ad esempio la caccia agli stregoni scatenata dal caso queste ciò che è successo sta minando la considerazione che sia delle nostre lotte quotidiane per i diritti e contro la violenza penso tutte le immagini di presa in giro che stanno invadendo il Vardar la gallina di mandare Assad la Gioconda con Leonardo lessi
Con Rin Tin Tin penso al gravissimo posta del prete di Reggio Emilia che non prova pietà per una ragazzina stuprata
Gira su guarda anche un orribile contratto di autocertificazione di consenso in caso di rapporti occasionali perché diciamo ecco tutto questo è orribile le vittime di vantano come degli storica
Allucinante dire veramente pesante sì dobbiamo fare i conti anche con la violenza che c'è sui sui social alla violenza dice annega
Quindi servirebbe un codice di autoregolamentazione sulla corretta comunicazione sul tema
E com'era stato anche sollecitato nell'articolo diciassette della convenzione di Istanbul
In modo particolare mi vorrei soffermare sull'individuazione di figure apposite ed opportunamente formate che nelle redazioni si occupino delle tematiche di genere proprio come esistono gli esperti di economia di finanza degli esteri o quelli dello sport a ovviamente tenendo sempre attenzionato riguarda il sociale perché non possiamo permettere la mercificazione mediatica del dolore subita dalle donne abusate come dire la provincia di Roma noi abbiamo costituito insieme anche ad Alessia Busonera
Una nella sezione donne e PD che è stata diventata centrale nella nostra azione di comunicazione
E mette il rispetto dei diritti delle donne come obiettivo prioritario in tutto il partito democratico
Della provincia di Roma noi non possiamo e non dobbiamo permettere che le lotte le conquiste degli ultimi anni tanto faticosamente ottenute vengano ridicolizzato è sminuita e da un mondo che basa la propria bellezza proprio sulle donne
E quindi neanche dobbiamo formarci fare formazione il più possibile una educare anche alla ma posso dire anche alla morte
Grazie grazie a Marinella versa
Volevo chiedere comunque ma molto colpito quello che ha detto Francesca Puglisi che già nella scuola con l'articolo sedici si fa un'attività di educazione quindi speriamo che possano come dire
E germogliare il frutto che sta insieme che è stato messo all'interno scuole allora volevo chiedere a D'Alessio Brusone giurista esperto in diritti delle donne pari opportunità
Qual è la situazione delle donne in Calabria la Regione che ha ispirato il libro di Anna
Guardate io volevo spezzare innanzitutto ma lancia a favore della Calabria e delle sue istituzioni perché a differenza magari rispetto a molti anni fa perché leggendo il libro di Anna sia l'impressione di vedere una Calabria molto lontana da ma quella che è la realtà odierna innanzitutto partiamo dalla convenzione di Istanbul che è uno strumento fondamentale
Che va riempito di contenuti nella realtà applicativa e quello che ha fatto il nostro Parlamento come diceva la Presidente qui Lisi
L'obiettivo prioritario è dare realtà applicativa a questa convenzione come si può fare
Si può fare innanzitutto formando operatori specializzati nelle forze dell'ordine nella scuola e quant'altro che siamo più pieno di queste tematiche oppure si può fare facendo finanziando i progetti finanziando le case i centri antiviolenza nelle case rifugio cosa che lo si diceva prima
è stata molto finanziata la sottosegretaria boschi quattro giorni fa a annunciato per il due mila diciassette più dodici virgola sette milioni a favore di centri antiviolenza e case rifugio
La regione Calabria a depositato il trenta di ottobre una proposta di legge bipartisan e questo è molto importante perché la violenza di genere è una questione che va affrontata in maniera multidisciplinare ma anche in maniera trasversale tra tutte le forze politiche che vogliono dare effettivamente una mano
Questa proposta di legge tra l'altro molto finanziata con il Fondo sociale della Regione Calabria vengono dati più fondi alle case violenza e centri ai centri antiviolenza le case rifugio
Però si sa di più si fa cultura perché la cosa fondamentale quando si opera a livello giuridico terra dare in realtà applicativa condizioni Istanbul e fare cultura
E la cosa principale è quello che noi facciamo anche con questo libro la regione Calabria già l'anno scorso istituito come osservatorio regionale contro la violenza di genere un atto molto importante fatto a ridosso della giornata internazionale contro la violenza di genere che il venticinque di novembre
Hanno minato tutti i componenti dell'Osservatorio questo osservatorio non si è mai riunito quindi qui c'è anche un elemento di criticità
Per cui si si operarsi d'attuazione si finanziano i Progetti però non deve essere uno spot pubblicitario tra l'altro di quelli che finiscono troppo presto
Quindi quando si dare al tattiche attivata si deve dare fino in fondo
Importante in Calabria e soprattutto luogo del terzo settore e nell'associazionismo
Noi oggi abbiamo la presidente di Astarte Maria Grazia muli che è un'associazione che opera concretamente nel Catanzarese
Però entrambi abbiamo tanti esempi positivi di donne che fanno associazionismo e lo fanno per i diritti contro la violenza
Quindi fondamentale anche la collaborazione il Papa meravigliato tra mondo dell'associazionismo terzo settore e mondo nelle istituzioni perché la Calabria
Va avanti vuole andare avanti io vedo anche in università con gli studenti che sono molto curiosi
Sono molto molto avanti rispetto a quello che noi possiamo pensare a una realtà calabrese spesso percepita come l'ultima comunque Cenerentola chiedo scusa
Chiedo perdono
Quindi come la Cenerentola delle regioni italiane invece la Calabria si sta dotando S dotata di strumenti legislativi ma anche di un insieme di associazioni di donne di esperte che hanno voglia di fare hanno voglia di esserci
Altra criticità che a livello di fare cultura secondo me è importante nei Comitati Pari opportunità che fioriscono no no
Come se fosse un poltronificio scusi non vedesse nel Comitati Pari Opportunità regionali provinciali e a tutti i livelli
Troppe componenti sono donne almeno in Calabria nella Regione Lazio non è così
In Calabria sono tutte donne ma quando si parla di pari opportunità e Taranto farla cultura di pari opportunità uno strumento molto forte di prevenzione alla violenza
Perché mettere sono le donne quando manca tra virgolette quella che è la nostra controparte
Quindi io non sono per un'ottica giuridica sociale culturale e di separatismo c'è stata la polemica l'anno scorso a Roma la marcia lì non una di meno
Che
Qualcuno aveva proposto di lasciare gli uomini a casa
Non è così non va bene
Perché per fare una corretta cultura per fare iniziative concrete a livello anche giuridico a livello istituzionale c'è bisogno di tutti grazie
Grazie avverrà il Carroccio nasceranno anche che voleva credo che oggi è soltanto questo che bella la visione che ha Alessia e in parte forse anche vera però c'è da dire questo come accennavo prima non esistono dei dati sulla violenza di genere l'associazionismo le associazioni sopravvivono a stento perché le istituzioni non sono e come diceva la presidentessa soldi non ne danno le associazioni dalle Danna quelle del cerchio magico richiami mio perché durante la mia ricerca etnografica che non ha abbracciato soltanto stante ciò nasce da stante non è andata oltre io ho scoperto che come sempre sosteneva la presidentessa e vedo che non abbia fornito un cd
Perché una donna giù da lui non emancipata perché la rivoluzione culturale in Calabria non esistano perché dovranno un po'la Cenerentola anzi peggio di Cenerentola e il mio libro mira a sollevare una questione di queste storie spero che ce ne sono alcune che risalgono a dieci anni fa ma sono anche storie recenti
Storie che dimostrano che la violenza a braccia
Più
Ceti sociali e più e culturali
Nelle scuole non si fa informazione ce lo impediscono perché io lo so perché io l'ho visto io lo o attentato
Ma non c'è verso
La Calabria non va lasciata sola è vero che idee grappe ieri nominando tredici magistrati mi ha presi tre solo per questo per questo la persona perché si occupino solo della violenza di genere che è vero che si muove e vedo che ci sono donne che reagiscono
è vero che sono ci sono donne e uomini perché Astarte fatta è fatta anche di uomini e e ce ne sono tanti uomini che si ribella nome vedo che siamo come mosche bianche
Mosche bianche che anche facendo numero sono abbandonate dalle istituzioni
Perché noi in Calabria non ce li abbiamo le istituzioni
Tutto qua
E abbiamo bisogno dello Stato
Ne abbiamo bisogno
Però bisogna che si intervenga perché altrimenti sa le nostre risorse che sono enormi le nostre potenzialità resteranno isolate e la Calabria ha bisogno di capire chi si deve unire culturalmente
E socialmente e da Regione Eros io chiederei allo Stato umilmente
Che si faccia promotore di una ricerca sociologica della nostra terra affinché emerga quanta violenza perché la violenza di genere non è il femminicidio la violenza di genere lascia tracce della sua soprattutto di minori
E noi siamo abbandonate non esiste non esiste prima di tutto non c'è esiste l'informazione poi non c'è la prevenzione poi non c'è la riabilitazione delle donne e non c'è il mio inserimento nel lavoro che inesistente da noi
In tutti quei germogli in Calabria sono destinati inermi dirsi ed è questo il mio libro e questo non è una storia in merito a una denuncia perdonate eccesso Graziana speriamo che
Però a questo proposito volevo sentire anche c'è Nancy Senna che è un pastore evangelico che ha finanziato con l'otto per mille dato alla sua chiesa una casa rifugio
E perché a avete dedicato questa parte di entrate ad una casa per di rifugio per le donne
Buona sera innanzitutto a tutte tutte crociera ma che aveva voluto ampio ma può prova
Le persone che parlano sono chiuse dal pastore della chiesa valdese anche membro della Tavola valdese e quindi dell'esecutivo nazionale
Come tra le come voi sapete siamo uno dei usufruì tumori dell'otto per mille
E la nostra filosofia di base dell'otto per mille nessun centesimo qua ma il nostro c.t. quindi la rosa che sta ce la fa ma siamo noi perché ogni firma per noi è un impegno
E l'impegno noi viviamo molto laicamente ma comunque si vede nei progetti che approviamo che sono oltre mille trecento progetti all'anno che possiamo finanziare con il certo acque trentaquattro milioni che abbiamo otto per mille
Facciamo comunque riferimento a ciò che ci spinge che la nostra trilogia che per noi la teologia cristiana e una trilogia di liberazione
Una teologia che denuncia laddove la liberazione ancora Monella venduto come nel caso delle donne per esempio mai ma a tanti altri casi dove esistono delle differenze e noi finanziamo quindi anche dei centri di dominanti violenza non solo Astarte nel modo a livello nazionale ma anche in altri posti
Perché per noi è un lavoro importante anche perché l'asilo dobbiamo è sempre riconoscere che da un lato abbiamo la liberazione portato da Cristo il suo modo geniale di biologia avvicinarsi o donne riporterà già per le donne della lapidazione quindi
Di
Di vedere le donne alla pari con gli uomini che poi viene
Quando il Cristianesimo si in cultura vincono i maschi e le donne vengono immaginate una cosa che si deduce autentico all'interno del Nuovo Testamento quando Efesini scrive le donne devono essere sottomesse
Ora mariti
Loro devono amare le donne a Monopoli mi chiedo che Amore sia dislivello l'amore per noi teologicamente può essere solo possibile alla pari
Senza dislivelli e senza sottomissione o altro e la no non avevo solo onorare per noi quindi è una grande sfida sia teologicamente che però anche poi mercato lavoro concreto che cerchiamo di sostenere con l'otto per mille grazie Janacek e credo che le donne ve ne siano grate per l'aiuto che da ma dobbiamo dire dovremmo dovrebbero essere grate anche gli uomini perché per noi la liberazione su come la capiamo noi nelle vangelo
è una liberazione per tutti per le donne che sono vittime di violenza ma anche per i uomini che possono essere liberati ferroviere essere i carnefici
Cito solo Martin Luther King quando nella liberazione degli afroamericani abietto il giorno in cui noi siamo liberista sarà un giorno di Tokio ha gioia alla mostra di essere liberi finalmente alla pari con gli altri
Ma anche la gioia dei nostri carnefici perché saranno convertiti io a vivere insieme a voi grazie grazie
Volevo dare la parola a Maria Grazia muri che presidente della di Astarte e ma in Calabria voi riuscite a seguire costantemente le donne che si rivolgono a voi perché per aiuto o avete delle difficoltà dei muri
Allora è chiaro che ci sono buona sera a tutti grazie per avermi invitato a questo a questo bellissimo evento
Sono felice soprattutto perché
C'è la dottoressa la senatrice Romolo lei forse non se lo ricorda però il primo convegno che abbiamo organizzato a Catanzaro era tra i nostri invitati insieme accoglienza il sindacato di polizia quindi mi fa tanto piacere conoscerla di persona
Anche per quello che sto per dire in modo che sappia come la votiamo noi che cosa facciamo allora intanto abbiamo creato un progetto pilota quindi è unico nel suo settore noi interveniamo nel momento in cui avviene la violenza
Ecco diceva prima la dottoressa che le donne vanno aiutate nel momento in cui lo chiedono ebbero proprio questo e proprio questo diciamo il
Quella che è la chiave che poi si spinge le donne a denunciare cioè se lei aiutiamo nel momento in cui chiedono aiuto loro si lasciano trasportare quello che ne facciamo in supporto alle forze dell'ordine per cui diciamo che andiamo a a dare quel corpo quel qualcosa che manca quindi l'aspetto psicologico l'aspetto sociale l'aspetto legale
E questo viene fatto ventiquattro ore non stop
Il nostro è un vero e proprio centodiciotto del sociale quindi noi andiamo dalla vittima non rispondiamo solo al telefono il numero verde che voi vedete nelle nostre brochure nelle nostre locandine
Non è un numero dove noi diamo dei consigli noi ci rechiamo sul posto
E questo è quello che fa la differenza
E il problema non è che le donne non denunciano perché le donne denunciano nel momento in cui puoi garantire alle donne la sicurezza la tutela io non posso dire una donna denuncia se poi non sono in grado di tutelarla
E noi cerchiamo di farlo però la realtà non è bella così come viene spiegata nel momento in cui si parla di leggi vediamo una donna nel rifugio attualmente ed eroi da più di un mese
Avuto trenta giorni di prognosi perché è stata picchiata dall'ex marito ancora non siamo riusciti ad avere il provvedimento
Per quanto il pm abbia già
Proposto la misura cautelare nei confronti di questa persona ma la realtà non è questa non è vero che i provvedimenti di urgenza vengono immediatamente
Quindi prima di parlare di cambiare le leggi secondo me sarebbe importante fare osservare quelle che abbiamo attualmente questa è la cosa più importante perché se riusciamo a a fare andare avanti quello che già c'è forze riusciremo a migliorare e poi mi ha vorrei aggiungere anche qualcosa ciò che ha detto Alessia anche Anna io condivido pienamente quello che di quello che ha detto hanno in realtà la Calabria non è così
Come dire non
E non è senza speranza
Allora la Calabria e non aiuta aiuta chi vuole cioè il cerchio magico allora nel momento in cui si è parlato della legge noi non siamo stati interpellati ci hanno sempre escluso hanno fatto l'Osservatorio c'hanno sempre escluso
Per cui era questo che volevo dire alla dottoressa alla senatrice Lo Moro
Perché una donna ma so che tiene tanto alla sua terra e vorrei che lei sapesse che in Calabria è nato un qualcosa che forse potrebbe essere copiato dalle altre Regioni
Invece non viene fatto in Calabria girato il Codice Rosa l'anno scorso il Codice Rosa che se che è nato dieci anni fa in Toscana pensate un po'
E sono arrivati in grandi professori a spiegare cosa fosse il il Codice Rosa
C'è ma non è possibile cioè bisogna dare anche spazio a ciò che nasce in Calabria ciò che nasce il Meridione anni è un esempio
Ci sono le eccellenze in tutti i settori perché dobbiamo vedere sempre quello che fanno gli altri bene io sono orgogliosa di questo progetto che stiamo portando avanti sono felicissima che la Tavola Valdese sia stata l'unica istituzione ad appoggiarci altrimenti non potremo andare avanti perché pensavo partiti col volontariato
Andiamo avanti col volontariato però se non altro abbiamo questo grande supporto che ci ha permesso di realizzare oltre il Progetto SS Astarte donna anche un piccolo rifugio e deve rimanere il piccolo perché le donne devono stare a casa loro
Non devono andare mi rifugio in C violenza assolutamente grati ad essere l'uomo che deve andare via Grazia Maria Grazia
Grazie anche per il procuratore io volevo dare allora la parola a Doris Lo Moro senatrice componente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio
Avendo ascoltato tutto quello che è stato detto oggi cosa si sente di dire le che è stata una promotrice della dell'inchiesta sulla della commissione dell'inchiesta sulla Femminicidio innanzitutto che condivido
Una una cosa gambetto un po'tutti a partire da Francesca Puglisi si che non bastano le leggi la commissione nasce sul presupposto detto anche la prima Presidente Divella
Nella di Astarte adesso nasce sul presupposto che il legislatore in questo caso il Senato perché la commissione monocamerale si è reso conto e si rende conto delle circostanze che non basta creare norme perché quando tu legiferi pensi che cambi qualcosa all'esterno
E poi ti rendi conto che può cambiare tutto o addirittura può cambiare molto poco perché i numeri ci dicono che la violenza lunedì invita i numeri ci dicono che anche le donne
I femminicidi non si sono sono stati non si non sono diminuiti quindici dicono una cosa molto semplice che non bastano le leggi e questo mi sembra che sia il filo conduttore
L'altro motivo pur qui INVIM valore di questa Commissione e intanto nella sua nascita perché la prima volta che in un Parlamento si parla di Femminicidio
Fino a quel momento
Era un termine anche quello di filmini chiedo che noi addirittura gli altri istitutivo della Commissione abbiamo dovuto definire prendendo riprendendo espressioni convenzioni internazionali perché non ci dobbiamo inventare nulla ovviamente ne abbiamo dovuto introdurre nella nella nella registrazione italiana il concetto di filmini Cilio quindi questo vuol dire e che dei passi avanti quando legislatore prende atto definisce il affronta un problema sa che c'è un problema faccia un passo avanti ovviamente adesso io non voglio parlare dei compiti della Commissione o dei risultati che si vedranno
Ne approfitterei per dire che io ho letto potentemente di presidi promettenti deporre parlare del libro
E vorrei dire che io capisco l'atteggiamento di Anna Macrì e l'atteggiamento di denuncia anche e di rabbia che diciamo e nel libero la rabbia e lei ce lo dice anche la sua nell'introduzione che non ci vuole non ci regala
E una diciamo così un libro da leggere ci regala un libro che quindi come per dirla con lei è un pezzo di carne costato un pezzo di carne quindi la sua rabbia
E una rabbia di chi si è accostato questa storia di dieci donne e in qualche modo soffrendo questa storia la e le ha creato delle nelle sofferenza utenti che e anche come le racconta creano delle storie di di modo di raccontare che quasi una scenografia dieci storie che potrebbero essere rappresentati immediatamente
Anche questa come lo racconta trasmette questa violenza io non sono molto se sono sensibile senz'altro siamo sensibili tutti ma non sono facile alle lacrime ma in mente leggendo il libro tutto d'un fiato perché dovevo quindi a quest'evento la e a ordini in un'occasione nella storia di Manuela in particolare mi sono subito ho scoperto che e stavo soffrendo perché incalzava la scrittura ti portava sempre venti enni indietro un'apparenza di normalità e anzi di ragazza facile da imbellettare tal scopre una donna che ha avuto delle sofferenze atroci e accompagnato in questo percorso in maniera così incalzante da trasmettere sofferenza quindi io il libro non l'ho letto come un libro sulla Calabria lo dico subito
Perché il concetto di Calabria Mario in questo libro c'è solo nella nel luogo di nascita dell'autrice oggi lei ci racconta che tredici storie sono sedici storie di donne calabresi non lo avevo nell'avevo posto perché lo sapevo ma questo per me rimane sullo sfondo e la violenza sulle donne in Calabria e sicuramente avrà e una sua specificità la però diciamo una cosa da cui siamo partite
E che la violenza sulle donne non ha differenze geografiche né di genere né di altro
Tipo che poi in Calabria le risposte regionali e statali tardano è una realtà ma la realtà dappertutto tra l'altro se se uno dei compiti della Commissione
è stato il e verificare lo dico perché l'ho appena detto Francesca e verificare questo Monti che vengono assegnati come vengono spesi perché molto spesso l'annuncio e l'annuncio di una cifra ma poi devono diventare Progetto le volevo diventare cose concrete
Allora io del libro e e mi ha molto mi incontra molto la mia sensibilità di di donne anche di operatrice del diritto su un punto specifico
E cioè sul fatto che che attragga il vero che la violenza di donne una violenza che riguarda la Società quei coinvolge donne e uomini che quindi dovremmo stare attenti anche non solo alle vittime anche ma anche al carnefice perché se non si guarisce il carnefice non si risolve il problema della della violenza però lo dico l'ho detto anche in aula e la storia della violenza è soprattutto una storia delle vittime
E guardate questa libro ci racconta un particolare che il dolore non è qualcosa di istantaneo la storia di queste donne delle varie tipi di violenza della chiglia della moglie
Della compagna del le storie che vengono raccontate ci dicono che la violenza fa male anche il sia per anche perché dura molto e quanto nasce improvvisamente poi le conseguenze durano una vita e allora questo perché è importante
E importante innanzitutto perché crea la necessità anche di qualcuno che accompagni queste storie al di là poiché l'episodio che l'accompagni verso una normalità possibile significa metabolizzati d'orrore impararlo eccetera
Ma significa anche che noi ci dobbiamo occupare delle vittime quadrate ultimamente stiamo facendo una battaglia il Parlamento perché e non sia possibile risarcimento dei danni
Nelle per lo stalking perché è importante questa battaglia
Perché pensare che spostare l'attenzione dalla donna al carnefice e quindi fare in modo che l'imputato
Con un gesto simbolico delle volte cioè e offrendo denaro possa risolvere il suo problema
è una cosa confonde che contraddice profondamente l'analisi che stiamo facendo l'analisi che stiamo facendo ci dice che il tema è soprattutto stare dalla parte delle vittime poi e e e questo perché è importante perché in questa un libro la le protagoniste sono le donne
Quando invece pareggiamo le Cornelle nelle cronache giornaliere le storie e delle delle donne uccise ed è scopriamo che protagonista il giorno dopo della morte non è più la donna
Ma è e le ed è l'uomo più uccide perché chiusi si parla e questo mi fa rabbia
Perché neri mentre nel libro il anche Rosina
L'unico caso di femminicidio presente tra i tra i dieci anche Rosina parlava morta
Per e racconta la sua storia quindi e continua ad essere la protagonista di questa vita spezzata e invece nella normalità dei casi in quello che succede all'esterno il giorno dopo si parla dell'imputato della rieducazione e questo è profondamente ingiusto perché nega
Alle alle vittime
E Dini lei diciamo il dolore e duraturo mentre
E all'esterno la notizia diventa una notizia un trafiletto e tutto il resto invece e invaso e dalle storie concludo dicendo che è vero che non ci sono pochi piumini cd però lo dico anche per ristabilire un po'quarta perché l'accelerazione che c'è stato sulla violenza sulle donne è stato il caso di una Fabiana
Fabiana una ragazza di sedici anni uccisa Corigliano che ha commosso l'Italia quindi non facciamo non creiamo barriere che non è ahimè non esistono la Calabria già tanti tristi primati
E crearne un altro mi sembrerebbe proprio fuori luogo quindi la caratteri appunto il resto dell'Italia e con il resto dell'Occidente c'è dentro nella violenza sulle donne e nel termini ciglio
E a pieno titolo il problema è che magari spesso sono diversi rimedi e più e sono più pronti in alcune regioni e più fragili un'altra questo libro però ci dan profondità e di lettura soprattutto perché ci dice che la violenza non è solo quella del femminicidio ci racconta altri tipi di Lorenzi dal davanti ad alcuni che adesso non proposero contare per molti di cui non posso discutere motivi Dempsey resta e di stucco perché non ci si pensa quanti ipocrisia ce la nostra società è quanta violenza c'è nelle case
E allora chiudiamo grandi Doris si sia avvicinata sanata l'anomalia che arrivò a fiocco ma io adesso volevo sentire effettivamente la voce di Fusina della quale Tucciarelli parlando esso allora leggere il brano di e degli prodiana Macrì
Angelica Arthemisia qui Bettella lei racconterà proprio una storia di Rosina
Buonasera
è un mito qui
Ho detto fin nelle ossa
E poi io
Silenzioso
Come sono arrivata fin qui perché non riesco a muovermi
Senta il mio corpo non sento la mia piccola propone tocca al mittente ma non riesco a trovare la mia mano
Comincia ad aver paura come mai nella mia vita nemmeno i suoi occhi tanto accennare dentro
Ecco
Piccola mia
Camion calcio dimmi che sei ancora dentro di me
Temo apposta per me li ha strappati via forse mentre sostenuta per una delle mie crisi probabilmente s'nel sogno di una CSA
Poi aerei Perlari ma non ho più l'accordo
Non ho più la foce
Sì sì può essere in un sogno nel pozzo sotto il mio mani sono io quando mi prende il male oscuro non sono io
Torcicollo come un sacco vuoto in balia dei sogni dei tremori delle porte non sono più poco padrona del mio corpo
Tino come buio è stretto qui
Spaventata Superchi
Non sempre efficaci le sue parole cattive rabbiose mentre mi basterà come un cane perché non lavoro perché sono come chi dice sempre segni handicappata
Lui è un uomo di cultura ha studiato un essere superiore sempre lì a leggere cui sui libri strani antichi e qui così geloso che accarezza con cura sortite mentre li spoglia un sorriso macigno
Un giorno
Gli chiesi che parlassero Lecce io non ho studiato
E lui mi rispose
Di come ottenere il favore del mio Signore
Mi Picchio furiosamente con quel libro sghignazza andò parole incomprensibili ori
Mi prese come un animale come sempre
Così fu concepita la mia piccolina
è schizzato Mina Rossano anche cellule mi ammazza disegnate ogni volta che lo dico
Certo è un maschio e maschio mito evitare o ti ammazzo portare insieme a lei
Mi faccio piccola piccola quelle parole bisogni che accanto al fuoco spente piango piano per non infastidire sul mi stringo risente come protezione a mia bambina mentre i figli miei si accorciano silenziosi accanto mi
Io non le capisco queste cose mentre mi su quel sangue misto alle lacrime penso Chini del Memphis sono figli anche se concepiti da un atto violento sono gioia per me
I miei bambini così tristi
I miei piccoli così indifesi così affamati
Stanno stretti alla mia colonna per tutto il tempo senza parlare tremanti spazio dentro casa che circa come un animale in gabbia che ci guarda con certi occhi
Solo quando l'Olimpia si sentono liberi i discorsi del mezzo cari così mentre preparo quel poco che abbiamo
Acconto
Contrordine favole che minaccia fatta piccola la mia cara madre fiducioso al ritorno mi ascoltano dimenticano la Fannie dimenticano il terrore
Pur restando allerta come conigli tremanti quando lui si avvicina Supersport chiari
Poveri figli mia
Io non capisco certe cose ma vorrei sapere perché Dio manda i figli per poi farli soffrire
Insomma non dovrei pensare in queste cose non ora che porta un figlio dentro Timi e poi è peccato
Sono proprio in un posto Puyo
E nessuno mi cercava proprio come nel sogno che faccio spesso durante le crisi nel mio male
Però stavolta sembra diverso non si nascoste le armi
Tino
Come sono
Dolorante
Più tornante di quando mi ha costretta Tassone a lavorare i mattoni sorridendo come il diavolo in persona mentre mi sforzavo di fare il lavoro di tre uomini ingiuriandomi ogni volta che perdevo l'affascina dando vita al cimelio
O sono crollata sfinita vedendo che nemmeno le botte mi avrebbero dato la forza necessaria per continuare mia punita con la schiuma alla bocca parlava abbia
Io tremavo e stupri capo di lasciarmi riposare per pietà pregevoli dipinti ricordavano la loro mamma morta di fatica sembrava contenere di tutto solo lascia che imparino come devono trattare le donnacce inutili come te che guardino che guardino e costringeva la mucca passarmi sopra con il tocco di Turi
Sentivo le ossa a scricchiolare la pelle l'accettasse il cuore scoppiare mi sentivo questo Croce forse peggio che Signorini per
Verso si vergogni piccoli che piangeva
E li guardiamo negli occhi terrorizzati per attirare la loro attenzione perché non vedessero le mie carni ma Ciulla atti e se l'animale povera bestia più umana che lui si rifiutava la batteva con un bastone gridando come un pazzo
Poi così conciata mi costringe a far incassare senza pulirmi strangolate
Che serve togliere la portiera porcheria
E cucinare quel poco che avevo comprato in paese occhio miope fa portato di nascosto
Mamma Clara
Come vorrei che fosse qui una povera donna
Lo so che piange per l'tutti insomma
Perché non può che Terni mi è proibito di vedere chiunque te la mia famiglia parlare con chiunque te il Paese
Sapendo che mio marito non lavora Matilde distolti della mia invalidità pochi soldi che non bastano a sfamare i miei figli finiti nascosto a casa mia rischiando di farci ammazzare entrambi pur di portare qualcosa da mangiare i bambini affar loro
Io che amo sempre quando Pavia e furberia andar via con lei
E mi ammazzerebbe stavolta vicino corso senza motivo
Mi seguita per tutto quel che cammini a testa bassa io lo accontento volentieri un po'perché la gente non si accorga che i segni delle botte
Un po'perché in o per cognac
O per conia per la con le persone quando vado in paese a comprare quello che ci serve per le sue cene strani quelle dove i io apparecchio per tante persone però c'è solo lui e il suo libro
Mi faccia per ritirare mentre parla da solo come se ci fosse altro agente
Parla in quella lingua strana
La stessa che usa in certi siti in certi periodi dell'anno dice che sono buoni per il raccolto esotici guardandomi con due occhi da Foglia
Lo chiamano adoratori del ti afono e cioè che ce la fattura ma non era sulla nostra casa per questo
Nessuno viene mai da noi
C'è ora
Sento sento delle voci non Temanza o ce l'ho fatta a te che urlano il mio nome
Le voci dei miei figli
Questo qui sono qui
Oggi la sua voce potremo mi assale il dolore la violenza la paura il terrore le mancanze la sofferenza sì
Quella voce
Ora ricordo
Io sono morta sì
Io e la mia piccola edifici siamo morte per mano Suma però qui c'è uccisa
Sono qui tenete a prenderti non lasciate la mia piccola al buio non lasciate l'assenza preghiera fibre e per
L'ho lasciato i miei figli in mano sua ve ne prego vi prego il prego ascoltati mi ascoltavate mi ascoltava atipiche
Nessuno mi ascolta
Nessuno mi sente si allontanano fanno figlia
Mia figlia
Che Dio abbia pietà di mirtilli
Che ti io abbia pietà per la mia mamma sconsolata la mia famiglia
Che che io abbia pietà di chi ha taciuto e che ha portato il capo
Che Tivo appiattita di tutti voi
E più anche di me che ero Rosina
E Roma
Voi
Intesa
E sua sorella
Tam
In un'ora
Sono un fiore in un campo solitario
Che gronda sangue innocente
Grazie ad Angelica volevamo ringraziare anche l'editore Gianluca su letti che ha pubblicato il libro di Anna Maria e poi ci sono anche delle de onorificenze che verranno consegnate adesso
E quindi sono le onorificenze dell'Aquila d'Oro garibaldina che verranno consegnate dal generale di corpo d'armato di corpo d'armata Alessandro della posta se vuole
Procedere
La prima è
Abbiamo qui e la dottoressa Doris Lo Moro
I corpi sanitari internazionali croce rossa garibaldina
Forze internazionali volontarie di soccorso e di pace in virtù dei poteri conferiti dallo Statuto riconoscimento delle benemerenze acquisite
Sempre la stessa onorificenza viene data alla dottoressa francese appunto Francesca pugliesi scusate
Ulteriori procedurale giudice ricorrevano prima proprio sul più mi dici
L'ultimo budget proprio però rialzo
Non riesco cugino grazie
Lorefice un'onorificenza anche la dottoressa Angelica Artemisia Patella che c'è appena letto la storia di che la Lazio
Infine ultima ma ovviamente non ultima l'onorificenza per la dottoressa Marina Macrì
Queste Giulio già dobbiamo allora però
Se grazie a tutti per essere intervenuti alla presentazione di questo libro I per avere discusso insieme di un tema così difficile grazie
Era dal punto S