Contro la povertà la sfida del reddito di inclusione

Direi che possiamo possiamo dare inizio ai lavori
Con un minuto di anticipo sul al più classico dei quarti d'ora accademici
Si vede che
Che siamo a Milano diciamo se avessimo fatto questa iniziativa a Roma tipicamente il ritardo accumulato sarebbe stato sarebbe stato maggiore
Grazie Milano per aver ospitato questa iniziativa un'iniziativa molto molto importante per noi del ministero ma credo che sia un'iniziativa molto importante per il Paese
In in tempi non sospetti quando ancora si si discuteva della legge delega sulla povertà nelle aule del Parlamento l'assessore Majorino mi ha chiesto di poter esposti care qua a Milano un evento importante
Per per diciamo testimoniare l'impegno di questa città nelle politiche di di di contrasto alla povertà e testimoniarlo con un evento di rilievo nazionale
Avevo proposto al ministro appunto assedio di questa interlocuzione il lancio del Ray del reddito d'inclusione qui a Milano
E oggi siamo qui il percorso si è chiuso e possiamo davvero dare inizio a questa avventura
Per dare inizio a questa avventura do subito la parola al sindaco Sala
Buongiorno l'ultimo di sospensione non so cosa cosa voglia dire ma diciamo che benaugurante per grazie depresso e qua non mi riusciva a fermare molto perché sono giornate convulse ma ci tenevo invece moltissimo
Ad esse ci perché
Ma un po'guardate anche per i tempi e
Un particolare che avevi viviamo nessun poi siamo come semplice avviciniamo a fine anno
Anzi questa la più complicato ci avviciniamo la campagna elettorale e in più è una legge di bilancio quindi il il rischio di essere una sera in classica sindrome in cui si vive si parla di questioni di di domani mattina da domani mattina c'è forte
Solo quando si parla di bilancio noi oggi vogliamo ribaltare un po'invece la logica
E vogliamo parlare di è un'operazione che ha una respiro molto molto più lungo
Milano si è offerto di fare di essere qua oggi di testimoniare
La la nostra volontà però ringrazio il ministro il ministero tutti quelli che ha lavorato per questa fiducia
Nei confronti della nostra città
Milano in di fatto è pronta perché è pronta da tempo
Questa logica di lavorare sull'importazione familiare e su una logica di coinvolgimento qui ha delle radici che come tutti voi sapete sono certo che voi sapete perché qui intorno a me oggi o persone che vivono queste cose che vivono di questa volontà di Milano
Di includere ecco cui il tutto nasce fino al due mila otto con il fondo famiglia lo lavoro con con il di tanto amato cardinale Tettamanzi
Il fondo aveva alcune caratteristiche fondamentali
Era accompagnato da una da un Progetto obbligatorio di reinserimento prenderà in carico il nucleo familiare
E poi era finanziato cosa anche lei non automatica ma che a Milano si riesce a fare Dalla Chiesa al Comune dai sindacati
Questo in uno sforzo territoriale che era assolutamente condiviso ora noi ci ritroviamo ora invece una situazione che permette di ripartire da questa esperienza ma di allargare di avere con un buon livello di sicurezza la Celli idea di esseri potesse molto più incisivi parlavo prima rapidamente prima di entrare con con il ministro appunto il senso è non è non è che siamo qua per provare per fare il TAR spera dire ma partiamo poi magari vediamo
Siamo qua oggi perché dopo tanto lavoro sappiamo che in funzione delle risorse a disposizione e qui sottolineo
Bene utilizzare i fondi europei in modo efficace si parla tanto di Europa io ho avuto che qualche mal di pancia come come tutti i milanesi su questioni europee settimana scorsa Mark l'Europa deve avere anche in questo senso è e credo che sia molto importante molto importante appunto immaginare che questa piccola venuto rivoluzione che soldi europei che arrivano direttamente in tasca e che ha bisogno ecco c'è una piccola rivoluzione che abbia senso
Per cui ci sono fondi c'è un progettualità c'è un metodo cioè una precisissima volontà ripeto di non trattare la materia come beh proviamo anche questa ma come una via nuova
E per cui e al momento di partire
è il momento di partire perché perché guardate noi
Su questo tema
A Milano io credo che noi abbiamo abbastanza la coscienza a posto non ce l'hai mai abbastanza perché per quanto fai tacco oggi che non è mai sufficiente l'abbiamo abbastanza la coscienza a posto non lo dico come dichiarazione di principio ma lo dico anche facendo riferimento ai numeri che tante volte i numeri spesso i numeri sono
Anche lo specchio di quella che è la realtà
Milano è passata da contributi di sostegno al reddito di diciotto milioni del due mila e undici ai trentotto e mezzo messi in bilancio quest'quest'anno quindi è stato più che raddoppiato e non lo stadio tutto non basta nonostante tutto non basta perché questo è quello che oggi si legge nel contesto sociale di queste grandi città
Che hanno pregi e che così comunque la fine
Lasciatemi dire sono quasi inevitabili il tema della grande città nella socialità anzi probabilmente sarà sempre più di così
Però è evidente allora interno hanno sempre questi paradossi di città che cresce che spinge che ha dei momenti di brillantezza essi e parte la città che soffre ora questa è una battaglia che non finirà mai ma la battaglia che ed è veramente l'ultima cosa che voglio dire perché mio voleva essere un saluto rapido è un auspicio Bondi buon lavoro
Ecco ma è una battaglia che noi vogliamo vincere una battaglia che non ci rassegniamo a
Vince la sua parole che non vogliamo soprattutto su cui non vogliamo accontentarci ma una battaglia che possiamo e ho e vogliamo vincere se Milano continuerà ad essere artefice di questa rivoluzione virtuosa e se commesso incerto si continuerà a lavorare
In armonia col governo il governo continuerà a fidarsi di Milano ecco io credo che questo sarà uno straordinario territorio di testa virtuoso e quindi da oggi partiamo ma con una promessa
Che faccio io a nome della della della mia giunta che noi ci faremo misurare su tutto ciò quindi noi da oggi in poi abbiamo una serie un lavoro importante e troveremo il modo per Rick rendicontare
Alla città e a tutto tutti voi che su tutto ciò non abbiamo scherzato grazie
Sì i puntini di sospensione erano perché normalmente mi tocca fare una breve presentazioni ma il sindaco esala non aveva bisogno di presentazioni essendo chiaramente un personaggio di rilievo nazionale
Io avevamo in programma anche i saluti istituzionali del del governatore Maroni che però ci ha fatto sapere che purtroppo oggi non non non ci potrà essere che comunque mandai i saluti a questa Assemblea
E e quindi a questo punto in tre dei nel vivo degli interventi di merito della giornata ma avete visto che anche l'intervento del sindaco è stato un intervento di merito qui vi svelo un piccolo retroscena oggi noi non avremmo dovuto essere in questa cornice magnifica
Del del Piccolo Teatro
Avevo chiesto di poter svolgere questa questo lancio del Rey in un in un luogo simbolico Perrotta la povertà e avevamo pensato insieme appunto l'assessore Majorino alla Casa della Carità poi la richiesta di partecipazione era tale che non non non si poteva temere queste vento presso la Casa della Carità però la Casa della Carità è un davvero un luogo simbolo per la città di Milano per per la lotta alla povertà
Don Virginio Colmegna che la che il che la presiede lui stesso come simbolo
Vivente tangibile
Di quante persone abbiano dedicato la vita al contrasto alla povertà anche in un contesto istituzionale che non prevedeva una legge per la lotta alla povertà per cui credo che non ci possa essere modo migliore di cominciare
Questa di concertista giornata dopo i saluti del sindaco e con una testimonianza di don Virginio Colmegna
Mi ha chiesto appunto una testimonianza
Gli uno che vive meno da molti anni come scelta
Posizione personale
Ti condividere vivere in prossimità con persone che genericamente chiamiamo poveri
è evidente che la povertà è abitata da poveri anche per questo va contrastata
Proprio perché è il segnale di ingiustizia soprattutto quando la loro condizione e ormai di sconfinamento in quella che chiamiamo povertà assoluta
Che assume la condizione di miseria che spesso è davvero scartata abbandonate ed emarginate
Non esiste più lo stereotipo del clochard perché vive la strada per Scelta
Se non in figure simbolicamente descritte
Per di più sono persone che vivono una condizione drammatica estrema di povertà
Che si trovano fuori dal circuito dei diritti e delle relazioni
Per loro non basta anche se è doveroso un sistema di aiuto sui bisogni primari ma ritrovare riconoscere dignità
Dare un sostegno economico
Significò deve significare avviare un percorso di qualificazione di servizi e di politiche sociali pubbliche che avvia hanno dei processi di allargamento di cittadinanza di inclusione
Perché non vengano considerati scarto prodotti di quella che papa Francesco chiama economia dello scarto
Se mi permettete di citare una sua frase della lauda torsi ripresa anche nel messaggio per la giornata della pace è tragico l'aumento dei migranti che fuggono la miseria gravata dal degrado ambientale
Non sembra un allargamento indebito
Avviare un piano strategico di lottare contro la povertà partendo da quella assoluta significa mettere in moto una riflessione anche di natura etico e politica
Che si appella motivazioni ha radici culturali che ci richiamano al senso di solidarietà cittadinanza fondata sulla dignità
è diritto di ogni persona
Non è una testimonianza soltanto
è una scelta che ritrova nella nostra Costituzione un riferimento forte ed esigente
L'intero ordinamento costituzionale trova il suo cardine nel riconoscimento e nella tutela della dignità che in ogni essere umano titolare di diritti inviolabili e di doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
E l'articolo due
è il principio personalista che ispira il dettato costituzionale che ispira emotivo all'urgenza di promuovere iniziative di contrasto alla povertà
è per questo che molte realtà
Di quelle che genericamente chiamiamo di Società Civile
Sono state protagoniste lo saranno ancora di impegno per un piano programmatico che valuta positivamente come fase iniziale il provvedimento che si sta attuando
Quando si solleva questo principio soprattutto quando la marginalità sociale si fa sempre più complessa articolata incrocia il fenomeno migratorio nelle sue dimensioni emergenziali
Noi non sollecitiamo soltanto un'attenzione caritativa ma soprattutto un dovere costituzionale
E lo facciamo anche secondo un fecondo principio di sussidiarietà
Che si esprime anche dall'articolo quattro
Dove si richiede la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica e dunque la valorizzazione del contributo di ogni cittadino al progresso materiale e spirituale della società articolo quattro
Sottolineo spesso che qui per l'unica volta che nella Costituzione citata la parola spirituale in senso laico perché ci riporta una domanda etiche dissenso che ci riguarda
Non è quindi un capitolo che chiede un investimento marginale ma è un punto strategico
Partire dalla lotta alla povertà assoluta significa compiere un dovere costituzionale
E partire da lì per contrastare abbandoni degenerazioni
Che rendono spesso il riferimento al contrasto dell'abbandono e di lotta alla povertà primariamente un problema di contenimento e di ordine pubblico e di sicurezza
Ecco perché non stiamo soltanto valorizzando e sostenendo esperienze di aiuto
Ma stiamo chiedendo una cultura politica nel merito di politiche sociali
Come investimento strategico a cui si chiede richiede non una propaganda di merito per avere consenso ma un avvio a rovesciare priorità e chiedere in termini generali un sussulto per non monetizzare soltanto l'aiuto ai poveri come elemosina PET Istica
Ma come punto di partenza per sollecitare servizi sociali prese in carico
Se si rafforzano i servizi se si rinnovano le politiche sociali se si inizia una presi in carico serie personalizzata dare un sostegno economico può essere un iniziare a dare riconoscimento e dignità
Che ha promosso e ha sollecitato interventi penso all'alleanza contro la povertà
Rivela che vi ha un capitale sociale di intelligenza sociale che è patrimonio della cultura della solidarietà
Che oggi viene a volte costretta a difendere il legame stretto tra solidarietà e giustizia sociale che promuove e consolidato coesione sociale
è una sfida che mette in moto una visione pubblica di bene comune
Ecco perché crea un valore anche culturale e politico soprattutto nel contesto odierno di crisi e di crescita di un individualismo spesso corporativo che assume il volto dell'esasperazione conflittualità corporativo o comunque difensiva
Dobbiamo recuperare il valore dei legami sociali
Di quella visione di genere attività e creatività che immette consolida il riconoscimento dell'altro da sé come principio di appartenenza a un destino comune
In un periodo dove la politica diventa spesso incapace di mettere energia etiche di solidarietà attiva partire dai più deboli sentirsi sfidati ad affrontare non come testimonianza raccontata soltanto appellandosi a proprie ragioni anche ideali ma come dovere politico che appunto per questo sa di fare i conti con la gradualità il limite e la ricchezza questa di una germinazione dal basso
è la richiesta dalla società civile nostra che rischia oggi di essere travolta da una perdita di senso della realtà comune per ritrarsi in un individualismo esasperato e chiuso
Per quel numero che ci rende tutti rinchiusi quel muro che ci rende tutti rinchiusi
Era se ora assegnati protestatari anche ecco perché ha senso non propagandistico affermare che questa scelta politica governativa può e deve essere eroe un buon inizio
è il compimento di un lungo percorso
Che ha coinvolto con ruoli e responsabilità diverse l'alleanza contro la povertà e non solo il movimento cresciuto culturalmente che opera con i servizi senza dimora la Fiocchi per politiche abitative di inclusione sociale
Di chi opera con i migranti vulnerabili in tante situazioni anche Milano lo sa
Si può dire che si inaugura un nuovo modo di pensare l'intervento pubblico in termini di povertà rendendolo un problema strutturale e non di emergenza assistenzialistica
Certamente molte sono le criticità e non tocca a me evidenziare anche per la gravità dei ritardi accumulati
Ma proprio perché non rimanga l'ennesima riforma incompiuta se ha bisogno di un grande investimento di valore politico culturale di Scelta non avvertita come marginale nel dibattito pubblico dove addirittura spesso si insinua le categorie del rifiuto o di priorità ideologiche prima i nostri questa scelta di partire dalla realtà e condizioni di povertà assoluta in bocca una crescita di cultura solidale immette nella società un'energia etica che è capitale sociale
Vuole dire che nella durezza dello scontro politico che viviamo e della crisi rischia di ridursi a fenomeno solo individuale l'aiuto ai poveri soprattutto se prendono il volto che richiama muri e chiusure
Si perde il valore pubblico dei sentimenti di prossimità e la povertà si fa adesso rischia di farsi problema è colpa rivalutare i sentimenti di cura di compassione
Esalta il valore delle motivazioni delle radici di senso che possono dare valore a una politica che deve recuperare il linguaggio e la capacità di costruire inclusione e sentimenti di appartenenza a un destino comune
Per la politica dell'amicizia di Aristotele dico ricordo oggi così lontana in noi
Le manifestazioni che vorrebbero prima elencare ciò che non va e radicalizzare le differenze
Manca quella visione pubblica di bene comune che affronterà la povertà assoluta chiede di non diventare emergenza abbandoni
E il grande insegnamento se mi permettete ci che ci consegna quotidianamente anche papa Francesco
Martha Nussbaum parla di amore politico
Di un sentimento di cura rivolto alle situazioni di sofferenza di un'altra persona
Qui si evidenzia la sfida e la conflittualità che sta caratterizzando il nostro scenario culturale e sociale dominato spesso da rancore conflittualità esasperata
Che finisce per allontanare le potenzialità e urgenza di affrontare la povertà assoluta che finisce per essere soltanto affidata al controllo sociale
Fu colto parla di discorso senza paura nella prospettiva di superamento di tutte le istituzioni chiuse che sviluppano separazione e controllo sociale
Si apre una fase dove invertì investire molto in politiche sociali oggi così tanto costrette anche nelle sue professioni a diventare gestori di emergenza
Questa competenza appassionata e componente di un'etica politica che deve radicarsi nelle coscienze vera conquista di cultura solidale che parte proprio dalle situazioni più fragili è una scelta strategica
Sappiamo e siamo convinti pur tra le difficoltà economiche che si può si deve aspirare una misura contro la povertà assoluto universale rivolta a chiunque vive tale condizione adeguata negli importi e percorsi di inclusione
Si richiede di sviluppare con risorse certe la necessaria rete dei servizi sociali
Arrivare anche a raggiungere la soglia dei sette miliardi annui richiesti si potrà se si inizia un percorso ma anche una visione culturale e di politiche sociali di presa in carico
Se si inizia a immettere la visione di bene comune è una cultura di solidarietà che non è aggiuntiva di beni individuali ma diventa ed è questa la sfida in atto solidarietà redistributiva
E qui riguarda anche i giovani
Questo è un capovolgimento che chiedo rinnovato impegno formativo
Chiede una solidarietà non solo rivendicativa ma affamata di giustizia e una visione permettetemi antropologica che non è chiusa in un individualismo proprietario
In quel paradigma tecnocratico che ha conseguenze evidenti da economia dello scarto
Certamente
Va affrontato il problema delle differenze di trattamento ma che il reddito minimo garantito va dei più poveri non deve essere visto come chiusura ad altri ma come spinta per politica e sociale di carattere universale
Che richiede anche come lo richiede anche la Costituzione
Qui non si può dimenticare anche riferimento ai migranti che non possono essere un capro espiatorio circondati da pregiudizi con difficoltà di integrazione culturale e sociale
Qui andrà affrontata l'esigenza di distinzione tra settori di assistenza previdenza sono auspici che chiedono di cogliere questo provvedimento come l'inizio di un'altra ampia diffuso dibattito attorno alle politiche di assistenza e sociale
è urgente
Proprio perché altrimenti saremo nel vicolo cieco e triste dell'emergenza di un sociale emergenziale
Che non crea sviluppo ma lascia spazi inediti alla paura e all'insicurezza e consegna l'attenzione alle fasce deboli solo al controllo della povertà grazie
In Italia c'è una nuova opportunità per le famiglie in povertà unione di tutti inclusione indagine i nuclei familiari possono rivolgersi ai comuni ed entrare in contatto con un team di esperti insieme valutano le necessità che stringono un finto faccio il Ray garantisce un sostegno economico le famiglie si impegnano nella ricerca della dello studio nella cura della salute informati subito presso il suo comune lei molto più più urgenti tra
Bene avete visto in anteprima lo spot
E il e il lo vedrete spero in maniera abbastanza ricorrente nelle prossime settimane sui sui grandi media ci sarà una campagna istituzionale che oggi lanciamo in occasione di questo evento
Una campagna istituzionale accompagnerà il il l'avvio
Del re con la possibilità di presentare le domande già dalla dalla dal primo di dicembre
Il in quei trenta secondi abbiamo cercato di riassumere un po'
Tutto quello
Che la filosofia
Di questa misura io cercherò di farlo in un in un tempo un pochino più dilatato ma comunque contingentato allora
Siamo di fronte adesso le parole di don Colmegna l'hanno testimoniato siamo di fronte a un evento di portata storica
è la prima volta in Italia che abbiamo una legge sulla povertà c'è stata prima la legge-delega che ha varato il Parlamento e il quindici ottobre scorso è stato pubblicato in Gazzetta il decreto legislativo numero centoquarantasette che appunto il decreto legislativo che ha istituito il reddito di inclusione nome in codice rei
Sapete insomma qui non devo ripeterlo che l'Italia era rimasto uno dei due paesi in Europa a non avere una misura di contrasto alla povertà nelle forme di un reddito minimo ecco con questa misura
Ci avviciniamo ci avviciniamo all'Europa
Ci avviciniamo all'Europa ma non solo evidentemente
Ci avviciniamo all'Europa e cerchiamo di creare quel sussulto come ha detto don Colmegna nel nel campo delle politiche ecco lo spot diceva
Molto più di un reddito ecco abbiamo lavorato tanto in questi anni insieme ad Alleanza contro la povertà le altre associazioni che si occupano di contrasto alla povertà assieme
Alle istituzioni alle regioni ai comuni a al disegno di di questa misura e abbiamo voluto caratterizzare la come una misura che non fosse solo reddito non fosse una misura assistenzialistica una una misura meramente compassionevole
Abbiamo voluto adottare una una prospettiva
Cosiddetta ecologica una una prospettiva in cui il il bisogno a cui si cerca di dare una risposta evidentemente non è solo un bisogno economico
La povertà
Evidentemente la manifestazione di un bisogno più complesso
E la povertà richiama l'intervento anche di un aiuto che un aiuto professionale innanzitutto ma ma un aiuto che deve coinvolgere le tutte le forze vive della comunità per cui per noi il il Ray non è
Solo un reddito minimo per noi lei è un progetto per l'autonomia delle persone dei nuclei familiari in condizioni di povertà
Per cui
Il nucleo familiare chiedendo il Renon chiede solo un reddito ma chiede l'attivazione di servizi
Regia sarà il Comune come vedremo più avanti però il sostegno economico è uno degli specifici sostegni che devono essere attivati nei confronti del nucleo familiare e dall'altro lato
Se c'è un come dire un diritto del nucleo familiare ad attivare questi servizi c'è anche un dovere da parte del nucleo familiare a impegnarsi in una serie di attività
A cui il beneficio e condizionato quindi questo è un po'in in sintesi
Il il senso della misura quindi non una misura passiva meramente passiva non una misura assistenzialistica ma una una opportunità un'opportunità speriamo di riscatto
Ecco il il il segno del cambiamento la portata storica insomma dell'intervento lo si vede da questo grafico questi istogrammi ci dicono della stesa che
Negli stanziamenti che sono stati previsti nelle varie leggi di bilancio di Bilancio diciamo in nel frangente dal due mila dodici al a ad oggi ha cambiato nome e Sterpa sempre attività legge finanziaria che quindi entro la legge di stabilità che voi diventa la legge di bilancio però insomma comunque questi son gli stanziamenti
Ci sono stati nel bilancio dello Stato per misure di contrasto alla povertà la la prima perché qua insomma va segnalata e la sperimentazione sul territorio delle grandi città siamo al due mila dodici Milano è stata una delle città protagoniste di questa sperimentazione erano soltanto cinquanta milioni
Poi nel due mila quattordici era stato varato il era stato varato sia come il sostegno per l'inclusione attiva come Progetto
Dal dal governo dal governo Letta però non non non c'erano le risorse necessarie per poter partire era stato fatto un appostamento di bilancio per il solo Mezzogiorno nel quattordici quindici e quaranta milioni l'anno
Per il triennio quattordici quindici sedici però
Si era pensato
Di fare un po'il salto il primo salto di qualità di passare da una dimensione territoriale quella delle dodici grandi città a una dimensione nazionale per cui
La legge di bilancio per il due mila sei diceva appostato altre risorse che permettevano nel due mila sedici di partire con una misura ponte un l'abbiamo chiamata così una misura ponte
Mentre in Parlamento si discuteva la legge sulla povertà e poi il governo varava il decreto legislativo per cui nel due mila sedici si è riusciti a partire su base nazionale con ancora una misura di carattere sperimentale ancora una misura
Molto categoriale però una misura che in qualche modo attivasse tutto il paese e non solo delle porzioni di territorio così come era stato in precedenza nel due mila diciassette c'è il punto di svolta il sia viene completamente
Facciamo se ci si avvicina a quella che sarà la platea iniziale del Ray con nuovi finanziamenti
E c'è una grossa novità nel due mila diciassette si lancia anche il PON inclusione di cui parleremo oggi pomeriggio il PON inclusione
Sono risorse considerevoli si tratta di un miliardo nel settembre io
Sono risorse riservate al rafforzamento dei servizi territoriali se vogliamo davvero fare del Rey una misura
Una misura che coinvolge i servizi del territorio i servizi del territorio devono essere
Adeguatamente infrastrutturati e queste risorse servono acqua servono appunto a creare questa infrastruttura
Il retro parte già con una dimensione di intervento notevolmente superiore
Siamo inclusa la quota servizi del Fondo Povertà siamo oltre il miliardo e ottocento milioni però quel giallino che vedete
In cima agli istogrammi indica le novità della prossima legge di bilancio cioè la prossima legge di Bilancio quella che in questo momento si sta votando nelle aule del Senato
Già rilancia rilancia partire dal due mila diciotto con trecento milioni poi ce ne saranno settecento nel due mila diciannove
E novecento nel due mila venti se sommiamo
Tutte queste risorse le risorse già appostate sul fondo povertà le risorse che sta per appostarci la legge di bilancio e le risorse del PON inclusione
Divise su base annuale raggiungiamo va ragguardevole quota di tre miliardi tre miliardi di euro questo
E evidentemente un intervento di una portata che il nostro Paese non aveva mai visto quindi da questo punto di vista
Il Fondo Povertà rappresenta davvero quel quel punto di svolta nelle politiche del nostro paese così tanto atteso
Come calcolato il beneficio economico ecco in questo anno abbiamo imparato a conoscere il sia il sia e un un beneficio economico molto semplice da spiegare si tratta di ottanta è una componente il nucleo familiare fino a un massimo di quattrocento con un bonus se c'è un genitore solo
è semplice da spiegare ma non è evidentemente il modo migliore e più equo di aiutare una famiglia in condizioni di povertà perché i bisogni cambiano molto a seconda che si abbiano risorse
Prossime alla soglia di povertà o non si abbia nulla quindi adesso la soglia per accedere al al sia era di tre mila euro
Per cui si trattava allo stesso modo che aveva un misero zero e che aveva unisse pari a due mila novecentonovantanove euro il
Il rally da questo punto di vista invece un dovrei che ma è una misura che
E simile
A le formule classiche con cui si calcolano questi benefici nel contesto comunitario
Quindi il riferimento è sempre una soglia ma è una soglia quei bisogna portare le risorse della famiglia quindi Lille beneficio si calcola per differenza
C'è una complicazione in più nel nostro contesto che è legata al fatto che si tratta di una misura familiare e non individuale nel nostro contesto già esiste una mi misura di reddito minimo ma per i soli anziani l'assegno sociale ecco nel caso dell'assegno sociale si calcola allo stesso modo il beneficio però è una differenza rispetta una soglia che è una soglia individuale dell'individuo delle risorse
Detenute dall'individuo ecco nel caso del lei abbiamo una misura familiare questo è un altro dei tratti distintivi del dei l'idea che il nucleo familiare venga preso in carico nei suoi bisogni nella sua complessità e così bisogna tener conto del complesso delle risorse della famiglia e lo si fa con l'indicatore della situazione reddituale componente reddituale dell'ISE
Ecco
Il il beneficio quindi calcolato tenuto conto di altre prestazioni economiche che il nucleo riceve quindi il Ray e una misura tecnicamente detta di ultima istanza espressione molto brutta però come dire viene dopo le altre prestazioni quindi si tiene conto innanzitutto delle altre prestazioni
Di cui il nucleo già dispone che vengono sottratte dal beneficio massimo possibile e poi si sottrae dal beneficio massimo possibile le altre risorse del nucleo familiare come considerate in sé
Quindi al netto di un un certo numero di detrazioni in particolare le più rilevanti la detrazione per l'affitto e quindi non viene considerata nel reddito la componente affidi della dell'affitto versato
E al al netto anche di una detrazione per il lavoro dipendente c'è un favore per il lavoro dipendente che nel caso di misure di contrasto alla povertà costituisce anche un incentivo
Adatti a come dire a mettersi in gioco attraverso
L'attività lavorativa perché appunto lavorando non tutto il reddito viene considerato ai fini del beneficio ma solo l'ottanta per cento di questo reddito ecco vedete l'ammontare del beneficio
Possibile l'ammontare massimo è notevolmente superiore a quello del Rey
Per un singolo siamo quasi a centonovanta euro invece che ottanta euro del del Rey per una una coppia siamo quasi a trecento euro invece che centosessanta euro e così via fino a un massimo che il massimo
Previsto nel decreto legislativo di quattrocentottantacinque euro che l'assegno sociale
Mensi Rizzato ecco questo massimo viene incrementato in legge di bilancio risultava penalizzante in particolare per le famiglie numerose quelle con cinque o più componenti
Per cui la legge di bilancio ha previsto già un incremento di questo di questo massimale in maniera tale che quelle famiglie non vengano penalizzate quindi dal primo gennaio in realtà il massimo sarà di cinquecento trentaquattro euro ecco dicevo il meccanismo classico meccanismo di copertura di una soglia inizialmente non abbiamo le risorse per coprire la soglia fino ai tre mila euro previsti ma tre mila euro equivalenti come dicono i tecnici ma fino al settantacinque per cento cioè fino a due mila duecento cinquanta insomma questi numeri mensili che vi avevo dato sono in realtà la traduzione in termini annuali di due mila duecentocinquanta euro resi equivalenti
Una cosa importante che spesso non si coglie nel dibattito e che si tratta
Appunto
Di indicatori per la prova dei mezzi non il reddito effettivamente detenuto dalla famiglia nel senso che prendiamo una famiglia con con cinque componenti
La soglia d'accesso sarebbe di otto mila cinquecentocinquanta ecco se noi consideriamo il modo in cui viene costruito lì se cioè quelle detrazioni di cui facevo cenno prima
Ecco quella soglia sotto certe ipotesi di reddito da lavoro dipendente piuttosto che di affitto pagato dalla famiglia potrebbe corrispondere anche a quasi diciotto mila euro di reddito effettivo
Posseduto dalla dalla famiglia quindi da questo punto di vista facciamo attenzione cioè tre mila non significa tre mila Euro di reddito ma può significare anche cifre significativamente maggiori ovviamente quanto più vicino siamo alla soglia tanto minore sarà il beneficio
Il beneficio percepito
Quindi le soglie d'accesso anche cambiano Rispetto al al
Al sia che abbiamo conosciuto nel corso del due mila diciassette abbiamo conosciuto un un Messia con una soglia d'accesso anch'essa molto semplice
Tre mila euro disse quindi se la soglia d'accesso riserva doppiata passiamo a sei mila euro come soglia di accesso
Però ne abbiamo introdotte delle altre che rendono anche qui più equa la selezione dei beneficiari abbiamo questa soglia reddituale cosiddetto Israele cioè i crediti dell'ISE divisi per la scala di equivalenza
E questa è posta a tre mila anche se appunto facevo cenno
Prima della impossibilità con le risorse attuali di coprire fino alla soglia poi con il beneficio economico
Abbiamo anche delle soglie sul patrimonio il patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa che diciamo in generale in queste misure di reddito minimo
Tipicamente non è previsto non è previsto che si abbia un patrimonio di questo tipo però abbiamo comunque voluto mettere una soglia di venti mila euro
Perché a volte diciamo si hanno delle porzioni di eredità o terreni diciamo non liquidabili e quindi da questo punto di vista ci sembrava giusto non escludere
Persone o famiglie in queste condizioni dalla possibilità di accedere al beneficio così come non si può detenere conti o titoli per più di dieci mila euro quindi e una selezione un po'più articolata della platea dei beneficiari e però anche qui una selezione più equa dei beneficiari perché perché diciamo queste soglie differenziate tra ISE e Iselle cumulate alle soglie patrimoniali fanno sì che è più facile accedere al beneficio alle famiglie che sono solo proprietario della propria casa di abitazione ora sappiamo appunto
Che
Molte zone del Paese nelle grandi città soprattutto la casa di abitazione può a vere un valore catastale tale da essere significativa dal punto di vista dell'indicatore ISEE
Quindi superiori ai tre mila euro previsti dal sia però escluderemmo dal beneficio famiglie che non hanno reddito hanno solo come dire un patrimonio non liquidabile quella casa in cui abita quindi anche qui una misura più qua
In più una misura universale su questo diciamo
Diversi passaggi del discorso di introduttivo di di don Colmegna si sono soffermati e la necessità che la misura sia una misura universale universale ovviamente trattandosi di povertà significa
Solo sottoposta alla prova dei mezzi economici ecco inizialmente al primo di gennaio la misura effettivamente ancora un tratto categoriale seppure molto ampio perché al primo di gennaio
Accedono al Ray solo i nuclei con almeno un figlio minorenne i nuclei con un mio figlio con disabilità anche se maggiorenne inutili con una donna in stato di gravidanza inutili con una persona disoccupata ultra cinquantacinque enne quindi
La platea è una pratica già molto vasta però comunque mantiene tratti di categoria Rita però sarà così solo per il primo semestre quindi la legge di bilancio in questo momento al voto in Senato
Già prevede dal primo luglio l'universalismo quindi è una misura che come dire partiva a vocazione universale mi piaceva questa espressione quando ne ho parlato in precedenza oggi possiamo togliere la vocazione lasciargli il carattere di universalità per cui dal primo di luglio il Ray universale
I nuclei beneficiari sono in numero consistente abbiamo mezzo milione di nuclei familiari potenziali dal primo di gennaio dal primo di luglio
Potranno crescere già oltre i settecento mila in termini di persone dal primo di luglio potremo avere oltre due milioni
E quasi due milioni e mezzo di persone
In questi nuclei familiari beneficiari Del Rey quindi capite che stiam parlando di numeri
Ormai danno il segno di una politica che caratterizza probabilmente la quasi totalità delle persone in condizioni di povertà assoluta ecco i poveri assoluti in realtà sono quattro milioni e mezzo quindi una cifra superiore a quella che raggiungiamo col tre
Però bisogna stare attenti perché in realtà tra i poveri assoluti ci sono persone che già dispongono di alcuni benefici economici pensate per esempio agli anziani
Oltre mezzo milione dei poveri assoluti sono anziani gli anziani sono già protetti da un reddito minimo hanno l'assegno sociale anzi peraltro una misura più generosa di quella del re pensate ai disoccupati i disoccupati che hanno appena perso il lavoro son protetti dalla Nasty un un sussidio nuovo di disoccupazione molto più generoso nella durata e universale
Nella capacità di attrarre i beneficiari alla
Dopo la perdita del posto di lavoro e quindi diciamo son persone che son coperte da altri strumenti quindi non sono persone che non sono coperte dal nostro sistema di welfare per cui possiamo dire
Che resta evidentemente del lavoro da fare
Però resta del lavoro da fare per avvicinarci a quella soglia di tre mila che inizialmente compriamo solo al sette solo ciò che comunque copriamo al settantacinque per cento
Una cosa importante però da dire che questi sono numeri potenziali sono numeri che son basati sul su su sugli attuali beneficiari di prestazioni sociali agevolate cioè su coloro che hanno fatto una qualche domanda
Usandoli se non ci siamo basati su di sé per fare queste stime
Abbiamo un margine d'espansione di circa il quindici per cento per coloro che sono in quella condizione ma non hanno fatto una domanda di prestazioni sociali
Però
Sappiamo che la storia recente del sia ce lo dimostra ma più in generale ce lo dimostra la storia di decenni di prestazioni di questo tipo in giro per l'Europa
Che il non tutti coloro che hanno diritto alla prestazione poi fanno effettivamente domanda
E quello che i tecnici chiamano il teca il takato per queste misure non è mai completo non è mai del cento per cento secondo una bella rassegna dell'OCSE
Fatta in giro per per i Paesi OCSE si va dal quaranta all'ottanta per cento quindi da questo punto di vista evidentemente
è un buon risultato quando si riesce a raggiungere più della metà delle degli aventi diritto è un buon risultato ma non bisogna accontentarsi quindi a questo punto di vista è fondamentale ad esempio la campagna istituzionale che faremo
Che avete visto prima in anteprima mai fondamentale anche il momento di accesso ai servizi mine fondamentale qui abbiamo molti molti comuni e molte associazioni oggi è fondamentale il ruolo di entrambi fondamentale il ruolo di chi è vicino al cittadino per come dire
Passargli l'informazione l'informazione per l'accesso alle prestazioni la consideriamo nella legge Sulley un livello essenziale delle prestazioni quindi è importante come strutture Rete i punti per l'accesso al Ray se si tratta di di comuni importante che questi punti per l'accesso a dovere se non siano punti
In cui in qualche modo ci si apre alla comunità ci si apre alle forze sociali si si apre al cosiddetto terzo settore che magari ha un pochino più di capacità del
Del servizio sociale di raggiungere
I bisognosi
Dicevo il Ray come progetto per l'autonomia quindi non solo un trasferimento di reddito
Ma un un articolato processo
Che
Che
Chi ama a un impegno diretto qui diciamo di tutti i livelli di governo
Di tutte le forze che diciamo nella comunità si occupano di contrasto alla povertà a partire dalle forze produttive qui centrale non è soltanto il terzo settore evidentemente ma la capacità anche di
Coinvolgere il le impresa in percorsi di reinserimento lavorativo
Ecco il dicevo il bisogno il bisogno di una famiglia in condizioni di povertà spesso è un bisogno Complesso
Però per come funzionano i nostri servizi noi siamo abituati a frammentare Lonoce c'è il servizio sociale che si occupa di un certo tipo di disagio
Il centro per l'impiego delle attività di inserimento lavorativo il
Socio sanitario ci rivolgiamo alla sul la Casale con il settore delle politiche abitative la scuola per le politiche educative diciamo frammenti amo il bisogno quando la persona e il nucleo familiare invece necessitano che questo bisogno sia ricondotta unità quindi la sfida qui è quella veramente dalla creazione della Rete tra i diversi servizi e quindi il decreto prevede prevede che il momento il dell'assessment della valutazione del bisogno della famiglia sia un momento in cui i servizi
Insieme fanno la valutazione insieme rispondono a quel bisogno Complesso con un progetto unitario quindi questa della della della rete dei servizi è forse una delle sfide
Più rilevanti per quanto riguarda l'attuazione
L'attuazione del Rey ma ancora più rilevante è la capacità di questa rete di servizi di far Rete poi dopo con il il il territorio con le esperienze che te nel territorio nel Paese hanno fatto la storia del contrasto alla povertà e non a caso abbiamo voluto introdurre la giornata di oggi con l'esperienza della Casa della Carità
Ma cosa importante questi erano tratti che c'erano già nel sia ma nel sia non c'erano finanziamenti
La novità la prima novità è stato il PON inclusione che però come dire son fondi europei sono una novità importante perché mobilità risorse in una maniera assolutamente innovativa poi qui abbiamo oggi anche una rappresentante della Commissione europea che ci
Potrà dire anche dell'apprezzamento che abbiamo avuto a Bruxelles e per la scelta di programmare in questo senso risorse del fondo sociale europeo
Però la vera novità è che per la prima volta dopo la riforma del titolo quinto della Costituzione avvenuta nel due mila uno un bel po'di anni fa per la prima volta definiamo dei livelli essenziali delle prestazioni nel campo delle politiche sociali
Cioè questi servizi che devono essere attivati in favore delle persone in condizioni di povertà sono dei diritti che possono essere
Che si diritti esigibili che possono essere richiesti dalle persone in condizioni di povertà e quindi essendo dei diritti esigibili necessitano d'un finanziamento un finanziamento che è messo in capo al Fondo Povertà questa è una novità
Importante tenuto conto del anche in questo caso
La la quota del quindici per cento e rispettata
Dalla legge di bilancio in discussione in Parlamento
Forse si sta discutendo in queste ore proprio un emendamento che porta dritto al venti per cento questa quota e comunque anche al netto di questo emendamento parlamentare siamo a trecentocinquanta milioni di euro annui
Strutturali
Quindi che ci permetteranno da subito di definire determinati livelli di servizio questa
Davvero una rappresenta diciamo da da gambe a quel sussulto che è richiesto
Che è richiesto al Paese
Per poter
Per poter avviare il la misura nel nella sua complessità
Infine ne parleremo oggi pomeriggio soprattutto il poni inclusione ha rappresentato un po'la chiave di volta abbiamo anticipato diciamo la la la
Abbiamo anticipato le decisioni che poi sono state prese col Fondo Povertà nel corso della programmazione per il periodo
Due mila quattordici due mila venti
è stato negoziato non semplice nel senso che evidentemente da un lato sono risorse che sono state evidentemente sottratte alla programmazione regionale e quindi abbiamo dovuto convincere le regioni della bontà di questo progetto
è stato un negoziato anche non semplice con la commissione perché quando l'abbiamo fatto siamo al due mila dodici due mila tredici avevamo solo la sperimentazione le grandi città quindi è stato un po'una scommessa
Voi immaginate un programma di queste proporzioni un miliardo di euro se non avessimo avuto la legge sulle fossimo rimasti con delle sperimentazioni evidentemente diciamo è stata una scommessa che abbiamo vinta però sempre se un bel rischio a volte
Per il mestiere che facciamo questi rischi bisogna prenderseli e siamo stati premiati
C'è stato nel due mila diciassette abbiamo già finanziato per
Quasi cinquecento milioni di euro se consideriamo anche gli interventi sui senza dimora per oltre cinquecento milioni di euro gli ambiti territoriali la risposta è stata una risposta ottima hanno partecipato tutti i territori d'Italia
Abbiamo impegnato la totalità
Delle risorse restiamo erogando in questi giorni
Ma non ci fermiamo solo ai servizi sociali con il PON inclusione dedichiamo anche degli operatori specializzati alla presa in carico dei beneficiari del Rey seicento operatori
Che invece entreranno
Come collaboratori dei centri per l'impiego entreranno nei centri per l'impiego a rafforzare in un momento peraltro delicato per la vita dei centri per l'impiego a rafforzare
Tutto quello che il Jobs Act ha previsto in termini di politiche attive del lavoro
A partire da alcuni strumenti come quello di Garanzia Giovani stiamo lavorando in questi giorni proprio a
Immaginare come tutti i beneficiari del rene la condizione di Mitt cosiddetti cioè
Non occupati e non informazione possano se beneficiari del dei automaticamente essere inseriti nel programma di Garanzia Giovani
Infine
Qui diciamo mi riallaccio all'intervento di don Colmegna
Le persone senza dimora non saranno protagoniste del Regno
Perché diciamo sono sono persone che spesso come dire si fa fatica ad agganciare nel sistema di welfare
Però spesso ci dimentichiamo dei più poveri tra i popoli tra i poveri ce ne dimentichiamo anche nelle statistiche nel senso che non avendo la residenza non li contiamo neanche nel non li contiamo neanche nei numeri della povertà assoluta
Ebbene qui abbiamo dedicato risorse specifiche del PON inclusione e del fare ad alla all'aiuto per le persone senza dimora cercando un po'di ribaltare la modalità d'intervento per le persone
Per le persone senza dimora attraverso
L'approccio cosiddetto housing Travers
C'è tutto la parte Fea de che parzialmente arriva anche ai senza dimora
Qui devo ringraziare insomma tutte tutte le associazioni che sul territorio si operano operano quotidianamente per la distribuzione alimentare però anche da questo punto di vista il il Fondo Povertà destina risorse strutturali all'intervento per i senza dimora venti milioni di euro che non c'erano per davvero mai visti nella storia del Paese
Venti milioni di euro annui de di destinati a interventi nell'ottica dell'housing Forest
Per i senza dimora questa abbiamo aderito alla campagna che io possa lanciato la campagna come estensivo
Speriamo che con l'aiuto di queste risorse possiamo davvero mettere fine alla
Al fenomeno dei senza dimora nel nostro paese grazie
Dunque a questo punto abbiamo una pausa tecnica perché c'è la conferenza stampa e quindi dopo questa prima parte introduttiva facciamo un coffee break
Seguirà alla tavola rotonda e
E qui ci sono le hostess che li accompagnano nel nel luogo previsto per per il caffè il sarebbe il camma qua del del quartiere Garibaldi
Comunque appunto se se si tratta di fare un brevissimo un brevissimo pezzo a piedi
Prendere a questo punto abbiamo la parte
La parte
Come dire più di discussione aperta della giornata con tutti gli attori protagonisti di questa avventura poi nel pomeriggio avremo delle sessioni più tecniche
Abbiamo raccontato prima di cosa si tratta abbiamo io ho fatto cenno insomma al al ruolo che in in in questa partita hanno avuto tutti coloro che sono qui seduti abbiamo evidentemente il ministro abbiamo il nostro partner istituzionale per eccellenza
L'INPS
Abbiamo il nostro parte sociale per eccellenza quello che è diventato in questi anni il nostro partner sociale per eccellenza cioè Alleanza contro la povertà
Abbiamo anche i territori qui rappresentati dal padrone di casa dall'assessore Majorino però insomma in questi anni c'è stata grande collaborazione coi comuni e con le regioni assente giustificato il il presidente Bonaccini presidente dalla regione Emilia Romagna coordinatore delle regioni che purtroppo e all'estero un viaggio programmato all'estero sta via tutta la settimana quindi non era possibile come dire aspettarlo per per lanciare il Ray e aveva delegato il il l'assessore Facciolla che è coordinatore della Commissione politiche sociali delle regioni ma ci ha fatto sapere nel nel week-end che è stato calendarizzato stamattina
In Regione Molise la discussione sulla legge elettorale quindi non poteva non ha fatto in tempo neanche a mandare un un un un delegato perché appunto è stata una novità del week-end quindi ma le Regioni sono protagoniste nel pomeriggio insomma avremo diversi interventi che dicono insomma della del fondamentale ruolo delle regioni e last but not least abbiamo anche la Commissione europea la Commissione europea è stata diciamo pungolo negli anni per il governo per varare misure di questo tipo e e oggi come dire abbiamo mostrato l'importanza che nell'operazione rivestono anche le risorse del fondo sociale europeo ma avremo modo di parlarne
Nel corso di questa tavola rotonda io forse partire proprio dal dalla Commissione europea nel senso che il
Una delle novità di questo decennio di programmazione delle politiche europee è stata la la strategia Europa venti venti che aveva messo la lotta alla povertà
Al centro del dell'azione strategica della commissione
è stata diciamo all'inizio diciamo la strategia è stata accompagnata da un focus sulle politiche di austerity che bene non hanno fatto alle politiche di contrasto alla povertà però sicuramente ha rappresentato un momento di svolta nelle politiche europee un momento di svolta che passato il momento più duro della crisi ha portato la commissione a riflettere sulla necessità di dare io dico una volto umano alle politiche alle politica europea e in particolare di Dunkeld rilanciare il coté sociale delle politiche europee quindi do la parola la commissione perché e di questi giorni
Il lancio del cosiddetto pilastro sociale una grossa novità da questo punto di vista che accompagnerà evidentemente anche il nostro lavoro sul treni
Qui con noi c'è il direttore la direttrice del disse non non so come se usare il maschile e il femminile
Della struttura della commissione che si occupa delle nostre questioni abbiamo la fortuna che italiana quindi non abbiamo dovuto attrezzare la la la traduzione quindi do la parola Manuela vere
Grazie buongiorno e sono devo dire che sono molto molto agitati partecipare a a questo evento stamattina è stato detto che a volte livello europeo fa venire il mal di pancia io penso che vi posso assicurare immediatamente che non sarà così oggi perché in effetti è con grande favore con grande soddisfazione che qua ti amo all'introduzione della editto di inclusione
Infatti vediamo questo importante passo che è stato anche definito un passo storico sono pienamente d'accordo
Il prodotto di una forte sinergia di intenti indizi europei ma anche nazionali italiani e penso che l'aspetto forse più importante che io trovo ecco nella credito d'inclusione che qua si guarda la politica sociale come
E una politica sociale moderna che non si oppone uno ne antagonista di un dello sviluppo economico scuote la crescita economica ma che ne è un importante un importante elemento quindi una politica sociale che guarda all'investimento nella persona e nelle potenzialità di ogni ogni persona
E quindi se voglio adesso brevemente degli ricapitolare e i passi che hanno portato anche a livello europeo a una maggiore attenzione
Per una politica sociale volta a guardare al le persone come intatto importanti per per un per lo sviluppo economico e per lo sviluppo delle persone in se stesse
Vorrei cominciare con la una raccomandazione
Del due mila otto che vi
Mirava alla all'inclusione attiva e e si impone si impegnava a proprio sul tre aspetti fondamentali quello ti avevo un sostegno adeguato
Aventi ITO un mercato del lavoro inclusivo cioè che per la mente
L'entrata sul mercato del lavoro di persone escluse dal mercato del lavoro e la la la
E l'accesso a servizi di qualità
E in effetti si qua abbiamo sentito parlare stamattina brevemente del sia questo si basava proprio su questi tre elementi
Un purtroppo dopo questa raccomandazione poco successo devo dire a livello europeo infatti nel due mila tredici quando abbiamo fatto un primo una prima valutazione abbiamo dovuto constatare che in molti paesi europei c'era stato poco poco esso dovuto alla alla crisi che aveva
Colpito tutti i paesi europei
Tuttavia questa raccomandazione a fortemente ispirato anche la programmazione dei fondi strutturali per il periodo due mila quattordici due mila venti
Direi in tre aspetti fondamentali uno la necessità crediamo proprio qui un esempio chiaro come lo edito inclusione di legare in modo strategico i fondi strutturali alle politiche cioè devono sostenere delle i phone
E secondo punto direi il fatto che è stato che ogni paese dovesse obbligatoriamente
Dare però non prevedere per lo meno al venti per cento dei fondi del fondo sociale per misure di inclusione e terzo il l'aspetto di una con durezza Annarita che prevedeva
La presenza prima di poter investire in misure di inclusione
Sociale la presenza di una di una strategia conto la povertà
Ultimamente per arrivare adesso al passato presente che è quello che ci interessa
Solo dieci giorni fa corte bocca si summit sociale è stata solennemente firmata da tutti i capi di stato ricoverano dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea
Il pilastro Pio Days diritti sociali e questo è veramente un impegno congiunto di tutti
E adesso è un'impresa un impegno di tutti noi sia che la vogliamo a livello europeo a livello nazionale
A livello regionale o locale che stiamo nel terzo settore nelle parti sociali o nelle amministrazioni pubbliche tutti siccome la società civile tutti siamo chiamati a attuare questi principi del pilastro sono venti i principi che spaziano dalle
Condizioni di lavoro più eque alle uguaglianza le
Pari opportunità alla protezione sociale e all'Inquisizione e proprio uno di questi principi
Sì focalizza assurda il principio del reddito minimo la necessità di contrastare la povertà e l'esclusione sociale con un un editto attigua adeguato e al contempo
La consentirà un accesso effettivo ai beni servizi e per questo che troviamo anche molto importante il fatto che il reddito di inclusione sia stato venga accompagnato anche dal PON inclusione che fornisce un sostegno attraverso la fornitura di servizi per le persone che potranno beneficiare del i Tito
In ed inclusione chiaramente
Si
Il reddito minimo adesso e anche esiste anche in Italia quello editori inclusione e noi ne siamo molto molto contenti
Tuttavia quando guardiamo a livello europeo nel quarto del semestre europeo che è il ciclo di analisi
Economico enfants de la capanna sa economico al ciclo economico annuale vediamo che la commissione il consiglio spesso ha rivolto
Raccomandazioni agli Stati membri sull'adeguatezza dei reddito Tito minimo o sulla copertura del reddito minimo
E in effetti per esempio a giugno dell'anno scorso sono state sono stati otto paesi che hanno ricevuto una tale raccomandazione quindi
C'è a livello europeo ancora sta molta strada da fare ed è questa l'ispirazione che dobbiamo trarre dal pilastro
Dei diritti sociali che dobbiamo vederlo come un'ambizione verso una convergenza sociale più alta degli standard più alti nella politica sociale di tutti i paesi dell'unione europea
In effetti
Per già diciamo attuale un po'questo spirito di un convergenza verso l'alto all'interno del comitato di protezione sociale che una cupa
Tutti i rappresentanti dei coreani Esperti Imma in materia e la Commissione europea abbiamo già iniziato un processo di
Benchmarking quindi di analisi comparata attraverso tutti i Paesi mirata a vedere come possiamo fare
Dei passi avanti su queste queste questioni e in effetti un prima analisi è già è stata presentata nella bozza di rapporto del rapporto congiunto sull'occupazione che è stato adottato dalla Commissione solo mercoledì scorso quindi un primo passo molto importante
Su questo su questo principio
Quindi riassumendo come dire grande grande apprezzamento da parte della commissione
Per l'introduzione del reddito di inclusione ma anche per
L'utilizzo di fondi europei in modo strategico
Come è nel caso del poni inclusione
Bene grazie grazie a Manuela che Leng grazie alla Commissione europea devo ringraziare la commissione europea anche perché c'ha prestato per un anno uno dei suoi funzionari migliori Laura Cassio che è qua
Che si è appassionata a questo progetto per cui è venuto a darci una mano in un ufficio che ha lavorato davvero al di là diciamo di quello che normalmente si può chiedere a a a dei dipendenti pubblici spesso come dire non proprio ben trattati nel dibattito pubblico per cui devo ringraziare tutto il mio ufficio e per quello che stiamo vivendo oggi devo ringraziare tre ragazze in particolare Cristina Berliri e chiamo ragazze va
Perché questo la dirigente la dirigente dell'ufficio e poi di Stefania Pizzolla Oriana Malatesta che sono sempre in giro
Allora siam partiti da da Bruxelles e e e però dobbiamo arrivare all'ultimo comune d'Italia adesso mila non è proprio l'ultimo comune d'Italia
E però a a Pierfrancesco Majorino tocca come dire il ruolo qui non solo di padrone di casa ma anche di rappresentanza del dei comuni dei Comuni che sono gli attori principali poi dopo per l'attuazione del Rey
Se se se se vinceremo la scommessa che lei vuole essere tutto dipenderà dalla capacità dei Comuni di un po'di reinventare l'intervento sociale siamo davvero al punto di svolta don Colmegna stamattina parlato della necessità di un sussulto noi questa questa energia che porta al sussulto nelle interlocuzioni con i rappresentanti dei Comuni
La vediamo e la vediamo soprattutto in Pierfrancesco Majorino per la parola
Ma grazie alla tengo a fare prima di parlare indebitamente a nome di tutti i Comuni italiani vorrebbero ringraziare il Governo a nome del Go
Del comune di Milano proprio per questa occasione opportunità rispetto a cui ci siamo fatti un po'insistenti io in particolare
Proprio perché volevamo che fosse chiaro il punto di svolta
Di questo tipo di azioni iniziativa di quest'asta porta che viene aperta oggi che poi prevede tanto cammino da fare e del resto ricordavo al ministro prima lo ricordavamo
Col ministro prima proprio alcuni anni fa alla sede delle ACLI con Paolo Petracca che vedo qui presente discutevamo di questo della necessità che si potesse arrivare a dotare l'Italia finalmente di una misura di sostegno al reddito e poi è nata l'alleanza e può insomma c'è stato un movimento a cui i Comuni
Buona parte di essi ha dato io credo un contributo decisivo di sollecitazione proprio perché l'ondata del bisogno la domanda la richiesta la dimensione delle tante difficoltà che ci porta in casa la vita vera non è comprimibile Podda considerare della polvere da mettere sotto il tappeto
Una domanda sociale rispetto a cui il Paese doveva e deve attrezzarsi in maniera molto più significativa e oggi siamo io credo di fronte a questa opportunità e a questa occasione
Sono anche convinto da persona titolo così puramente individuale
Che insomma la persona che fa politica che il Paese dovrebbe discutere molto più di questo che di tante altre cose e cioè di coglierla non come una delle misure che si fanno
Ma come un passaggio di svolta decisiva nell'ambito delle politiche sociali ci pensavo prima forse se la legge tre due otto ha rappresentato diciassette anni fa un momento molto significativo di riorganizzazione della dimensione statuale nell'evocazione di politiche sociali di organizzazione dei servizi
Oggi siamo di fronte a qualcosa di paragonabile se non anch'di ancora più significativo il Comune di Milano e l'hanno fatto anche altre città italiane in questi anni ha fatto una scelta allo ricordava
Il sindaco in apertura deciso di giocare una propria partita senza aspettare ma per una questione non per fare i primi della classe ma per una questione molto banale
Perché e esplosa la ricchi la domanda la richiesta la dimensione tradizionale erogazione dei servizi non era e non si è rivelata sufficiente e allora abbiamo innanzitutto dovrà dovuto fare alcune scelte innanzitutto di carattere di Bilancio
In controtendenza nazionale ricordo che nel due mila e undici alla voce contributi sostegno al reddito lottava grave emarginazione quindi nell'ambito di diverse azioni riguardante la povertà appostavamo diciotto milioni di euro oggi sono più del doppio in grandissima parte risorse di carattere comunale e questo proprio perché c'è una questione che la conseguenza materiale della crisi nella vita delle persone che ha bisogno di uno scatto straordinario di un sussulto che produca una innovazione radicale anche nel rapporto tra l'altro tra assistenza e previdenza ne avrà in tutte quelle che sono le politiche del welfare
Ovviamente questa è un'occasione importante che va vista come una diciamo Scelta rispetto a cui proporre un patto i cittadini e per proporlo bisogna essere attrezzati
Perché io credo che non siamo di fronte a una capacità estensiva di un bancomat di Stato
Cioè Poletti viene in cui dice digitate il pin e vi daremo qualche soldo in più
Non è questo e sbagli avemmo profondamente io credo a viverlo tra noi la platea in gran parte fatta di operatori pubblici e privati evidentemente a viverlo tra noi come un bancomat più capiente o meglio comunicato di prima
Siamo di fronte al fatto che proponiamo e ci proponiamo di proporre ai cittadini un patto e quindi neanche una piccato io ti do qualche soldo però tu mi fa il piacere di compilare un modulo di fare quattro riunioni per far finta di avere un curriculum adeguato e via di questo passo io ti offro
Un'occasione più di prima
Degli strumenti maggiori di prima e insieme facciamo un percorso per il sostegno a otto non mia per il tuo riscatto per attuarla per la rigenerazione delle opportunità nel nucleo familiare ciascuno in relazione al lessico di riferimento a dica come vuole però insomma è questo e quindi un patto con i cittadini
Per farlo dobbiamo lavorare moltissimo
Moltissimo sulla nostra capacità di essere credibili ed efficienti su questo terreno
E in questo quadro è cruciale e non è una questione sindacale
Ma è una questione di politica generale il rafforzamento dei servizi sul territorio e per la prima volta per la prima volta non siamo qui a fare la parte degli enti locali che recrimina no ma per la prima volta vediamo che ci sono soldi freschi in questo quadro
Siamo i Comuni lo sono lo è Milano nelle condizioni ad esempio molto banalmente di avere più persone al lavoro nel sì sui servizi territoriali perché quella dimensione pattizia
Che si regge su un progetto individualizzato personalizzato riguardante il nucleo riguardante le diverse necessità sia un progetto vero non solo una dichiarazione sulla carta
Sapendo ovviamente che stiamo apparendo se questa è la scelta di fondo stiamo andando di fronte a un'innovazione che poi chiede a tutti noi la capacità di essere efficaci su questo piano di fare molto più squadra trova risorse pubbliche e private sul territorio
In questo quadro ricordava prima il presidente Boer in conferenza stampa ad esempio per noi molto significativo all'avviare una sperimentazione con INPS
Per integrare servizi territoriale una presenza comune sul territorio
Che magari può essere anche all'inizio solo di carattere informativo ma che è utilissimo proprio perché noi non dobbiamo fare impazzire il cittadino di fronte a una disorganico nido disordinata
Diciamo pluralità di enti e istituzioni dobbiamo dare al cittadino una bussola per sapersi orientare di fronte a opportunità avviso che per noi fanno parte di un sistema e in quest'ottica è molto utile la relazione con il privato sociale
In una città come Milano ma penso in realtà altrove anche evidentemente fosse ovunque più che altro dove ed è fondamentale il fatto che le diverse azioni che si stanno proponendo in questa fase ad esempio su questo territorio proprio pochi giorni fa con Fondazione Cariplo
Partecipammo partecipavamo a presentazione di un impegno significativo di fondazione di risorse riguardanti la lotta alla povertà
Educative vadano proprio nella stessa direzione anche quella della promozione della persona quindi questa è un'occasione diciamo a una porta che si apre è una scelta di principio fondamentale è una porta che si apre perché la scelta di principio non venga persa e non si perda nel tempo ha bisogno di un parlamento che ci creda che ci insista e dunque una dimensione nella legge di Bilancio adeguata dal punto di vista delle risorse sia per il sostegno al reddito che per l'implementazione dei servizi
Necessita di una nostra grande capacità di fare squadra queste credo che siano i punti fondamentali su cui lavorare e di insistere sapendo che le prossime settimane su quali saranno settimane complicate
è inutile che diciamo ci giriamo attorno perché ogni opportunità di questo genere porta con sé
Diciamo delle sfide all'organizzazione
Dei servizi vuol dire che nei prossimi giorni tutti dobbiamo essere nelle condizioni di spiegare molto bene alle persone cosa comporta un'opportunità di questo tipo dobbiamo accompagnarle nei processi dobbiamo essere veloci
E tempestivi e traditi tra noi diciamo così in grande comunicazione per essere veloce tempestivi perché un patto si regge sulla credibilità e sappiamo tutti cosa vuol dire spesso anche in passato aveva implementato azioni
Nazionali o locali parziali che poi nella dilatazione dei tempi hanno perso molto della loro efficacia
Perché se fare la richiesta un mese e dodici mesi dopo TAR Rivano le risorse senza che è avvenuto niente in mezzo è chiaro che ai passato diciamo un'Eva perché la per la povertà richiede velocità perché siamo di fronte a una dimensione complessa dell'esclusione e spesso stringente e dunque su questo piano dobbiamo essere molto efficaci
Tutti quanti e credo che dobbiamo proprio cogliere una comune occasione che non si può perdere
Fatemi dire non voglio diciamo fare anch'io la non potrei perché sono troppi diciamo i ringraziamenti personali però fate ma di una cosa che se in questi anni il sistema un po'ha tenuto sicuramente a Milano meglio che altrove e perché ci sono stati assistenti sociali operatori pubblici operatori privati che hanno gestito la dimensione della fragilità sociale spesso mettendoci fisicamente la faccia e cercando di dare una speranza do una speranza la complicata
Da proporre
E quindi io credo che tutti quelli che hanno responsabilità potuto politiche innanzitutto a loro ai funzionari e dirigenti e che ci ha lavorato
Deve rivolgere un ringraziamento sapendo che è un ringraziamento interessato
Perché ho riusciamo a far sì che questa squadra oggi in questa bella cornice in qualche modo l'ha presentata e non parlo solo di quelli che stanno parlando evidentemente
Gioca assieme questa partita o se no questa partita proprio perché non vuole essere un la semplice erogazione monetaria ma un progetto personalizzato su cui insistere come Alessandro Cassuto spesso ci ricorda non la riusciamo a vincere quindi su questo terreno credo che ci voglia molta compattezza e molta decisione nell'andata avanti grazie
Bene grazie all'assessore Majorino ci ha detto dell'importanza di fare squadra c'ha detto del di alcune sperimentazioni locali di collaborazione
Con INPS quindi un ruolo fondamentale effettivamente nell'attuazione il ruolo che si trova a svolgere di si chiama ATO
In una veste nuova nel senso una veste di apertura alla collaborazione con i territori quindi non un'istituzione che sta a Roma con delle tematiche ramificazioni territoriali ma una istituzione che sta proprio sul territorio e questo è uno dei segni distintivi della recente
Di organizzazione che il presidente Boeri ha voluto per per l'istituto desto
Per me e difficile presentare il presente Boeri perché ci siamo conosciuti ormai ahi noi un quarto di secolo fa lui era un giovane professore associato io un giovane assistente poi va be'abbiamo fatto delle carriere un po'diverse però ci siamo ritrovati in un po'di anni un po'di anni dopo è Luís diciamo in prima di fare il presidente dell'INPS è stata una delle voci più insistenti sulla necessità per il Paese di dotarsi di una misura di contrasto alla povertà non ha smesso di ricordarlo al governo anche nelle sue vesti di presidente a te ti do la parola
Grazie Raffaele anche per avermi fatto apparire come tuo coetanee realtà sono molto più vecchia ditta
Con quattro milioni e mezzo di poveri lasciateci in eredità da questa lunga crisi con la povertà che contino aumentare tra i più giovani
Con il fatto che è in Italia oggi noi dedichiamo soltanto il quattro per cento della spesa sociale alle persone con meno di quarant'anni
Il nostro sistema di protezione sociale non poteva continuare a fare a meno di uno strumento universale di contrasto alla povertà quindi oggi si vuole porre rimedio a questo vizio originario del sistema di quel fare all'italiana un sistema che è in atto con una forte selettività e che purtroppo nel corso degli anni non ha ridotto a se mai acquisito questi caratteri di selettività
Ricordava prima don Colmegna che non c'è un'unica caratteristica che definisca l'essere povero
Non c'è nella stragrande maggioranza dei casi una colpa soggettiva che dà luogo a questa condizione lo sanno bene le persone che sono qui seduto in questa sala sono operatori che quotidianamente si trovano a dovere intervenire
Per affrontare situazioni di disagio sociale lo testimoniano le indagini fatte a Milano
Per cercare di raggiungere gli ultimi degli ultimi lo ricordava nella sua introduzione Raffaele Tangorra le persone senza casa quelle che non sono misurate che non sono facilmente
Raggiungibili in quelle indagini quando si andava a chiedere perché ti trovi in quella condizione molte persone rispondevano
Per un concorso di eventi che potrebbero venire a chiunque di noi il divorzio la rottura di un nucleo familiare la perdita di un lavoro ti mettono in condizioni finti dovere in alcuni casi arrivare a delle scelte così estrema non avere più le risorse per potersi mantenere quindi rimanere senza casa e nelle condizioni che ne abbiamo riscontrato in queste in queste indagini
Per questo e così importante e che il reddito di inclusione che nascerà ancora con molte condizioni categoriali diciassette da luglio
Mantenga unicamente condizioni di natura reddituale e patrimoniale perché per raggiungere davvero le persone che hanno bisogno di aiuto noi dobbiamo guardare unicamente al reddito e al patrimonio non sappiamo a priori
Quali altre caratteristiche definiscano il fatto di essere povero questo è un fatto molto importante che in Italia ci sia una misura universale che guarda soltanto al reddito al patrimonio delle persone lo è per il modo con cui funziona il confronto pubblico in Italia in cui molti si arrogano il il il principio dicono noi vogliamo davvero aiutare le persone in stato di bisogno
E però dicono allora facciamo introduciamo l'ennesima misura selettiva sarà molto importante avere questo principio presente nel confronto pubblico nelle prossime settimane nei prossimi mesi
Durante la campagna elettorale vedo già spuntare alcune promesse di intervenire non so con pensioni minime quello quant'altro
Ecco se si vuole davvero aiutare le persone che oggi hanno bisogno di aiuti in Italia dobbiamo avere delle misure che guardano al reddito e al patrimonio delle persone
Tutti coloro che non prevedono questo come principio fondante vuol dire che hanno altri obiettivi non è quello di evitare le persone più bisognose nel nostro Paese non solo ma anche un cambiamento importante nel rapporto tra amministrazione
Pubblica e cittadini soprattutto al Sud
C'è sempre quest'idea che tu hai bisogno di a vere uno strumento selettivo che bisogno
Di quella associazione di quella protezione
Di quel supporto del politico locale di quel santi in paradiso per potere accedere a un aiuto quando tutti trova in condizioni di difficoltà
Ce ne abbiamo un'amministrazione che funzione efficiente nel raggiungere le persone che sono in condizioni di povertà e che basa la scelta dei beneficiari unicamente sulla base di parametri oggettivi come reddito e patrimonio
Noi cambiamo questa filosofia questo modo di rapportarsi rendiamo occhi solette quel tipo di funzioni quel tipo di mediazione politica ed è molto importante credo come messaggio nel rapporto tra cittadini e contribuenti per questo e davvero fondamentale che l'infrastruttura supporto del Rey funzioni bene
Noi come INPS siamo qui per dare il nostro contributo ci crediamo parte fondante della storia dell'istituto noi nel due mila diciotto celebreremo centoventi anni di storia noi siamo in realtà un istituto di protezione sociale prima ancora che e di previdenza
Vogliamo fare il massimo sforzo in questa direzione in collaborazione con tutte le altre
Strutture gli enti territoriali che devono noi sappiamo oggi il patrimonio nella lotta alla povertà e quello dei Comuni perché questa ben questa questa questa lotta è stata sin qui fatta a livello locale ma come amministrazione centrale dello Stato vogliamo dare il nostro aiuto e molto importante che questi diversi interlocutori
Di anno altri alla persona che ha bisogno di aiuto l'immagine di un'unica entità
Non dobbiamo dobbiamo in tutti i modi evitare che ci sia rimpallo
Da un'amministrazione all'altra le persone che vengono e chiedono aiuto devono trovarsi di fronte a chi è in grado di prendere in carico le persone dando loro l'insieme delle prestazioni e coordinandosi con le altre strutture
Coinvolte questa è la filosofia e la scelta che abbiamo voluto fare con il Comune di Milano
Con questa ulteriore presenza rafforzando la nostra presenza sul territorio a Quarto Oggiaro avremo due persone due funzionari che saranno destinati a essere presenti nella sede del comune e credo che il Comune abbia analoga intenzione di essere presenti al nostro fianco ne faremo le cose assieme al Comune il Comune farà le cose assieme
All'INPS i funzionari delle due amministrazioni lavoreranno a stretto contano sempre raccontato sapranno bene ciò che ognuno e di noi e vuole fare ed è credo lo stesso principio che crede altri ambiti territoriali vogliono oggi
Svolge è molto importante che si partecipi anche con un concorso di risorse proprie perché c'è una corresponsabilizzazione che ci deve essere e con questa filosofia che lei vogliamo destinare risparmi che noi otteniamo nell'ambito dell'efficientamento della razionalizzazione delle nostre procedure
Al apporrà forzamento della nostra presenza sul territorio ne chiediamo soltanto al Parlamento italiano nella legge di bilancio di concederci questa possibilità
I nostri risparmi vogliamo utilizzarli per rafforzare la nostra presenza
Sul territorio
Deve rafforzare la nostra presenza sul territorio essere ancora più pronti per cogliere le opportunità di davvero introdurre e rafforzare queste misure di contrasto alla povertà nel nostro Paese
Bene grazie al presidente Boeri
Ho parlato prima di parte istituzionali e partner sociali verso la parola partner rimanda a una collaborazione
Intensa della collaborazione che c'è stata negli ultimi mesi con alleanza contro la povertà per la definizione del percorso legislativo che ha portato oggi all'istituzione del lei alleanza contro la povertà e un un un esperimento straordinario devo dire molto innovativo nel contesto nel contesto nazionale nato intorno a un'idea di dei appunto
Del del reddito minimo della necessità di un reddito minimo nel nostro paese nato aggregando intorno a questa idea alle forze più diverse tutto il mondo delle associazioni
Associazioni come dire da quelle più tipicamente di advocacy specializzate a quelle più generaliste a ha portato
All'interno di questo contesto anche le parti sociali un risultato assolutamente non scontato e anche i protagonisti storici della lotta alla povertà come associazioni come la Caritas quindi da questo punto di vista e e e davvero innovativa aggregante ma e riuscita anche a coinvolgere permettetemi di dirlo le migliori menti del Paese sia diciamo il i coloro che da un punto di vista più accademico e non solo si erano dedicati allo studio dalla povertà e delle misure per contrastarla per cui insomma è stata davvero un'esperienza importante
Nel nel campo del
Del dibattito pubblico sulle politiche sociali oggi qui abbiamo il portavoce Roberto Rossi
Grazie
Grazie governo e e grazie al lavoro che è stato fatto in questi mesi con il Governo il Parlamento credo siamo riusciti ad arrivare a un una misura importante
Come diceva giustamente Raffaele noi siamo peraltro non abbiamo neanche personalità giuridica siamo proprio una rete di trentasei associazioni vedo qui anche alcuni alcuni esponenti che mette insieme le associazioni un pochino più tradizionali generaliste con associazioni invece anche abbastanza specifiche poi i sindacati non è facilissimo sempre andare d'accordo e trovare come dire la quadra neanche tra di noi
Però devo dire lo abbiamo sempre fatto tenendo molto molto in considerazione l'aspetto scientifico
Questa è un'organizzazione che si è adottata nel tempo anche della consulenza di docenti universitari anzi per sette spettinata penso al professor Gori tra l'altro non può essere presente perché lui docente a Trento oggi proprio no non poteva
Però attraverso una rete di conoscenze di studio approfondito si è riusciti a partecipare in modo credo positivo
Una delle caratteristiche che nel prezzo spesso ci diciamo durante i nostri comitati è che noi prendiamo posizione solo dopo aver affrontato la questione dal punto di vista scientifico quindici facciamo affari dati cerchiamo di capire la legge la norma il decreto cosa dice su quello ci basiamo su quello facciamo
L'eventuale comunicato chiediamo come dire di fare un un'opera di di lobbying particolare parlamentare quanto si parla di lobby parlamentare si pare una cosa trasparente pulita noi abbiamo le nostre idee che chiediamo ai parlamentari di di sostenere questo credo che sia stato un lavoro molto interessate negli ultimi mesi il confronto non è mai stato ideologico è sempre stato come dire basato su dati percentuali commi eccetera
Credo che questo abbia da una parte veramente facilitato
L'incontrarsi di due volontà che era andavano in tram stessa direzione perché il governo aveva manifestato più volte l'intenzione di andare in questa direzione e noi siamo nati apposta per quello quindi la volontà andate in quella direzione
Due cose brevi la prima è che credo che questa sia sia un provvedimento molto moderna molto contemporanea
Perché prima di tutto parte come diceva assessore Majorino il presidente dell'INPS e parte dalla considerazione che noi nella complessità del quadro sociale
Proviamo a dare una misura che semplifica la situazione il quadro sarà molto complicato se voi
Parlate scorse settimane c'è stato un convegno abbiamo fatto con gli assistenti sociali
Ma se ne parlate quotidianamente vedete che difficilmente l'assistente sociale dice questa famiglia a questo problema in particolare perché il quadro è molto più complicato su quel problema lì se ne innesta altri ancora e poi altri ancora e poi ci sono i problemi di natura burocratica per per accedere a determinati misura cioè ci troviamo di fronte a un quadro veramente molto complicato
E l'idea dell'universalismo quello di dire va be proviamo a capirci noi partiamo dal più povere in assoluto che è quello che determinato dal Calise da da alcuni parametri assolutamente oggettivi assolutamente oggettivi partiamo da quelli poi proseguiamo andiamo oltre
Questo credo che sia un grande elemento di modernità perché semplifica una situazione pur non semplificando la in modo leggero e come dire banale perché la multi problematicità
Esiste davvero
Allora noi dobbiamo riuscire a capire come fare in modo di entrare nella multi problematicità alcuna misura molto semplice e questo credo che sia fatto
La seconda questione che questa è una misura credo moderna perché si fonda molto sull'elemento della della della territorialità della sfida territoriale non abbiamo fatto
Una ricerca come alleanza contro la povertà su primi mesi di funzionamento del sia ricerche che aveva pubblicato in senato la Repubblica lotto di novembre e abbiamo cominciato a dire come andavano le cose i ricercatori che sono anzi hanno passa tutta l'Italia nonché largo
Sì raccoglievano dati quantitativi però anche molti dati qualitativi approva una piccola una piccola parentesi sul dato qualitativo il dato qualitativo che
Gli assessorati ai Servizi sociali assistenti sociali cioè tutti coloro che hanno a che fare con il welfare davvero hanno fatto un salto di qualità già corsia cioè si è capito che la lotta contro povertà assumeva una misura strutturale e non semplicemente sperimentale quindi proprio cambiato anche l'approccio su questo però questo il dato qualitativa sul dato quantitativo vedevamo il famoso te il Catto cioè quante persone sono state prese in considerazione effettiva e vedevamo più andare i partiti da notte che da lì verso sud fidati peggioravano c'è c'era un peggioramento
Dell'acqua e questo ci faceva dire che essere poveri a Trento non è la stessa cosa che essere poveri ad Agrigento è una situazione molto diversa consista quantitativo e qualitativo
Poi dopodiché salta fuori che in un Paese dalla Calabria che adesso non ricordo più quale fosse Tura fai da te lo ricordi
Un paese della Calabria avevamo indicatori invece spaventosamente alti ci andava tutto molto bene
Diciamo che paese è questo ed è un Paese dove c'è una fortissima comunità albanese
Questa comuni e molto coesa una comunità particolarmente coesa e che ci faceva dire
Che se non c'è la cui sicché dove c'è la coesione c'è la coesione e tu li puoi fare la lotta alla povertà mi ha molto seria perché la comunità molto peso tra una comunità molto piccola
Allora non può pretendere che ci sia coesione sociale e su su nei nei grandi centri
Allora se non c'è coesione sociale occorre competenza
E la competenza può essere raggiunta certamente attraverso la costituzione di comunità di persone che si scambiano delle buone prassi linguaggi strumenti come ripeto al al nord e ti fare so che essere poveri al sud pensate a Napoli una situazione veramente molto diversa quella di Mila no perciò per coesione sociale per ragioni che portano alla povertà
Però se noi diciamo costituire delle comunità professionali di persone che dialogano attorno al tema della povertà
E costruiscono delle buone prassi che in qualche misura forse non sono scambiabili
Ma che in termini di principio possono essere utili a ragionare attorno alla povertà a come far fuoriuscire le famiglie le persone da circuito povertà e ho fatto sicuramente questo molto positivo quindi
La legge chiediamo molto moderna per il tema dell'università universalità della semplificazione per la capacità di stare sul territorio
E certamente per l'idea che come dire il welfare ancor prima di essere un fatto del Comune è un fatto della città
Cioè di tutti i soggetti che nella nella città ci sono quindi il terzo settore e quindi le associazioni dalle più piccole che sono magari hanno come dire delle specializzazioni su sono sono veramente molto piccole magari sono radicate
Nei quartieri ma hanno la questa capacità di penetrare nei bisogni delle persone e capire qual è il bisogno profondo delle persone e superare anche quella dimensione che può essere come dire di difficoltà presentarsi all'assessorato
E qui il ruolo del terzo settore e e davvero come dire importante nella sua capacità di mediare e di saper restare in modo armonico anche sul territorio lavorando questo famoso termine ormai che ricorre troppo spesso con la coprogettazione
Ma non è questo ci crediamo veramente cioè noi crediamo che si possa coprogettare il welfare con le persone
Che i stanno sul territorio stanno nel quartiere costruiscono uscivano l'ultima questione ed è una questione di preoccupazione ma è una grande sfida noi quando ragionavamo sulla col dicevamo ove tutto deve arrivare nel famoso progetto nel Progetto individualizzato persona per persona che è una grande sfida perché voi pensate e quasi da vertigine
Voi pensate che c'è voglio dire la filiera dell'istruzione è chiaro sottrasse le sue logiche e i suoi le sue figure professionali la filiera della della sanità
La filiera della formazione professionale tutta la filiera del lavoro più tutta la filiera del terzo settore che non proprio modo di ragionare poche fine e tu dici e tutte queste cose qua tutte devono convergere in un progetto personalizzato
Per una persona per una famiglia ma io credo che la gara questa è la grande sfida e che è una sfida che che noi possiamo veramente percorre tenendo conto che l'Est le strutture e le istituzioni si occupano di bene comune ma lo fanno attraverso il bene individuale
Cioè il bene individuale il progetto individualizzato diventa elemento di bene comune è una grande sfida credo
Ma credo che già il fatto di capirlo di comprendere di diffondono ci porti nelle condizioni dire è la grande sfida mano in qualche misura sul territorio ce la possiamo fare
E credo che questa legge faciliti tutto questo quindi grazie davvero a tutte le istituzioni e tutte le persone che insieme a noi lavoreranno
Grazie grazie a Roberto lo si ricava una mattinata molto impegnata però l'ha rinunciato altri impegni per essere qui con noi credo che il suo contributo sia stato apprezzato da tutti
Da esso passiamo la parola al ministro io
Devo qui dire che serie A volgo il nastro vado come dire ai primi incontri con il ministro appena in carica
Devo dire che
La disponibilità che il ministro Poletti ha dato a lavorare su questi temi è stata una disponibilità dall'inizio straordinaria ci ha creduto
Ci ha creduto è anche nel suo ruolo di ministro non era non era nient'affatto scontato ha cercato come dire alleanze alleanze ampie in un momento in cui le politiche contrasto alla povertà non erano nell'agenda del Governo quindi riuscito da questo punto di vista un po'a capovolgere quello che è stato l'orientamento da sempre del delle politiche sociali nel no nel nostro Paese insomma quello che a questi temi non riusciva a dedicare la necessaria attenzione per le ragioni storiche che conosciamo insomma la presenza del sommerso la difficoltà
A a fare la prova dei mezzi temi come dire di
Si parlava don Colmegna stamattina parlavano delle conflittualità del della difficoltà come dire a a rendere queste politiche è un patrimonio di tutti ecco ovviamente non ha lavorato solo però insomma l'averci creduto ha fatto sì che questa cosa si potesse realizzare al ministro la parola
Grazie Buongiorno tutti io parto dalla fine
E cioè
Noi abbiamo un grande bisogno
Di una grande collaborazione
Di una grande capacità di comprensione
Da una parte e di essere assolutamente intransigenti
Rispetto all'impegno del cose che dobbiamo fare
Ma insieme a questa intransigenza ad una grande disponibilità ad una grande generosità nel capire le problematicità le difficoltà le cose che dovremmo inevitabilmente cambiare lungo questo percorso
Perché questa vicenda d'arredo inclusione dall'otto la povertà o noi capiamo che un modo di concepire
La nostra esistenza
E non solo di stare relazione con gli altri
Del come vive la società
E quindi di avere davanti un grande respiro
Che ha un grande senso dell'umano
Oppure finiremo litigare
Sul fatto che avere raggiunto il trenta non nel quaranta è un flop onora un flop e che l'invece non ha fatto la pratica nel tempo giusto piuttosto che nel tempo giusto e Poletti non aveva capito bene e ha ha voluto tener dentro i Comuni che poi dopo non solo organizzate non fanno le cose fatte bene eccelle perdiamo se ci mettiamo a rimpallare delle responsabilità da un lato l'altro se cominciamo a pensare che colpa mia è colpa tua
Questa storia finisce non bene allora bisogna che ce lo diciamo prima ce lo diciamo in anticipo siamo tutti consapevoli che giochiamo una partita io credo molto molto importante per le persone per le famiglie
E io parto dall'idea
Che noi alla fine saranno cento mila cinquecento per un milione e mezzo
Sarà un po'fuori luogo dirlo ma io penso che se
Dovessimo destinare nostro impegno anche ad una solo persona
Varrebbe la pena farlo
Perché se il disegno è vale la pena se sono cento mila vale la pena se sono trecento mila vale la pena sono cinquecento mila noi non penseremo ai cinquecento nei trecento nei cento
Noi dobbiamo provare a pensare all'uno
Dobbiamo pensare al nostro vicino di casa dobbiamo pensare alla condizione del tutto specifica nella quale ognuno si trova possiamo capaci di avere questa dimensione oppure noi alla fine saremmo costretti a
Tentare di dare la colpa a qualcun altro
Allora bisogno che lo sappiamo prima
La presa in carico Terme
Il Progetto la relazione valgono
Diciamo così tanto quanto il sostegno al reddito
Personalmente penso di più
Io penso che il risultato che otterremo sarà un buon risultato intanto in quanto renderemo queste persone le Youth eremo
Ad essere nella condizione di non avere bisogno di nessuna integrazione di reddito
Perché avranno costruito un percorso in forza del quale avranno un loro lavoro avranno una loro la saranno società avranno la possibilità di essere la dico così utile assai utile agli altri dentro una comunità poi naturalmente sebbene anche dell'integrazione di reddito e poi c'è tutto quello che ci siamo detti
Ma dobbiamo provare a rovesciare la logica
L'ho detto prima i giornalisti capisco che rendere questa cosa è più facile dire ma quanti nuclei familiari raggiungerete quanti euro gli darete quanti saranno
Guardate qual è la cosa facile
Qual è la cosa facile perché alla fine un'anagrafe
Quattro parametri e i soldi alla fine Prince con una buona piattaforma ci arriviamo
Ma
La partita vera
Che quella parte sia profondamente integrata e sia esattamente parte di un processo che cambia il modo di ragionare della società
Cambi il modo di pensare delle persone l'idea che oggi di fronte una società che è sempre più diviso tra sempre più impaurita sempre più preoccupata
L'idea che qualcuno si possa difendere chiudendosi in casa isolandosi dagli altri non occupandosi di quello che gli capita di fianco è lì la gara
Perché non possiamo andare a cento euro piuttosto che quattrocento ed è uno che è in difficoltà meglio quattrocento per cento
Ma se la società va per quella strada
Non basteranno lei cento nei quattrocento
Perché cresceranno le tensioni cresceranno le distanze cresceranno i tentativi di
Tenere da parte
Questa realtà quindi non abbiamo bisogno di questo grande sforzo badate che non è per nulla semplice non è stato semplice arrivare a questo punto non è stato semplice perché
Nostro paese a l'attitudine h posso dire ad assolutizzare
I giudizi e le valutazioni ne cito due pre così ci capiamo bene per molto tempo nostro paese se è stata l'idea che il pubblico era il bene ISEE
Perché è solo la gestione pubblica era in grado di gestire e come ente in maniera come posso dire che garantiva a tutti i cittadini un giusto trattamento
Poi a un certo punto che hanno stabilito che il pubblico non era più capace di far le cose
Quindi il dipendente pubblico tra virgolette era da tenere di lato il pubblico l'istituzione alla alla con posso dire più più più
I problemi che provocava che i problemi che risolveva
Che probabilmente non è vero ne ha ne bis
è vero che abbiamo bisogno di avere insieme la dimensione pubblica le istituzioni in tutta la loro articolazione e la società
Nelle proprie forme di autorganizzazione in grado di gestire questi processi
Ma avere fatto questo tipo di riflessione qualcosa mi serve mi serve a dire che spesso capita
Che se hai bisogno di risorse economiche per una PoliMi Paul per una politica in questo caso la lotta alla povertà
Al limite la disponibilità a trovare un po'di risorse per la lotta alla povertà cioè per integrare il reddito le trovi anche
Ma sedici bene ma per spendere bene quelle risorse ho bisogno di un'articolazione ho bisogno di un'infrastruttura ho bisogno di competenze opinione degli strumenti per operare bene quelle risorse
Quella è una cosa che magari fatichi molto di più ad a vere
Perché siamo una sorta di discussione tra stai sottraendo delle risorse alla loro finalità
I soldi vanno per l'integrazione del reddito
Alle persone in povertà quindi se una quota di quelle risorse le destini per potenziare i servizi lei sottratte a quella destinazione ora nega un modo di ragionare
Che ha un tarlo terribile dentro perché non fa i conti né sull'efficacia né sull'efficienza del talento che realizzi quindi lo dobbiamo tenere insieme
Le risorse destinate alle politiche con la capacità di costruire un'infrastruttura
In grado di costruire quella risposta e quell'infrastruttura tutta quella composizione sociale di cui vi ho parlato così come abituale tutta quella competenza di cui abbiamo parlato
Allora bisogna avere le risorse per fare a e per fare bit devo dirvi che questo è stata forse una delle discussioni più difficile goduto fare su questo versante
Perché si scontrava col punto da cui sono partito e cioè il pubblico
I comuni è mai comuni soldi li danno i sindaci di darlo gli amici degli amici quindi temi comuni devi lasciar fuori ho capito ma fino ad oggi le politiche sociali nel territorio chi le ha fatte
I comuni allora se per evitare che il Comune via Isolde all'amico dall'assessore debbo cancellare i comuni è finita la storia
Club a suo dire non va bene ma non è così perché novantanove casi su cento i Comuni non hanno fatto così hanno fatto delle ottime politiche o delle buone politiche o delle politiche che erano quelle che sono Tigra di fare quindi assolutizzare i problemi finisce per distruggere
Gli strumenti che rimettere in campo allora
Come diceva giustamente il tubo vere proviamo tenere insieme due cose da una parte degli indici precisi allora c'abbiamo rise c'abbiamo il patrimonio c'abbiamo il reddito quindi una persona a titolo a partire intanto da questo dato ma poi c'è un tema che è la presa in carico il progetto individuale e tutto il resto allora da una parte degli averi requisiti che sono oggettivi e che sono certificabile
E dall'altro lato devi avere la possibilità di dialogare con uno strumento efficiente efficace capace di stare nel dialogo il territorio quindi non c'è bisogno né di cancellare anni di cancellare bit c'è bisogno di mettere in relazione a e b e di dare ad ognuno il peso di responsabilità che ha io credo questo sia lo sforzo grande che dobbiamo fare essere capaci di costruire questo percorso sapendo che anche da questo punto di vista la presa in carico le competenze costruiremo nel tempo questo percorso cioè non è che domani mattina noi siamo già in grado di fare il cento per cento di quello che dobbiamo fare
Più siamo vicini meglio è più siamo Ficacci meglio è più siamo efficienti meglio è
Ma noi sappiamo che ogni cosa nuova che si è realizzabile sogno di una fase di chiamiamolo rodaggio di
Possibilità di capirne i contenuti di assumerli di acquisirli eventualmente di correggere il dorsi dove dimostrassero non efficace quindi io penso che questo sia lo sforzo vero che dobbiamo fare
E rispetto a questa questione vorrei dire che abbiamo cominciato anche a fare il passaggio numero due qualche giorno fa eravamo Napoli e abbiamo insediato la Rete nazionale
Per l'inclusione e la protezione sociale
Per provare a fare in modo che la ragionamento che abbiamo fatto qui
Trovi una sua offre sede
Formale strutturata previsto da una legge dove i diversi soggetti i ministeri
Per i competenti le regioni i comuni
Dialogano discutono nessuno di noi può imporre all'altro io non posso dire a una regione che ha per costituzione dalle competente la rosa quello che deve fare
Però secondo questa legge lo posso di posso chiedervi sedersi lì con me a discutere insieme ai comuni e dall'altro lato confrontarci con tutte le organizzazioni sociali
E questo è quello che possiamo fare non è che io
Proprio dire aspiro al fare la corposo dire
Chi guida il tutto
Quindi chi guida funzione non funzionerà loggione dalla convinzione della condivisione della consapevolezza che creano e realizziamo quindi se noi facciamo questo lavoro che magari è anche faticoso che magari talvolta ti sembra anche di perdere un po'di tempo
Le cose le producibile realizzi se c'è dentro una senso di consapevolezze condivisione forte altrimenti se tu pensi di risolvere a con una circolare del ministro hai sbagliato il tuo mestiere il risultato
Molto dubbio che tu lo porti a casa
Quindi abbiamo fatto partire anche questo strumento proprio perché e lo strumento che ci aiuta ad integrare le politiche ci aiuta a capire cosa può fare il Comune cosa può fare riscontro può fare il ministero cosa possono fare i territori cosa possono fare il mondo dell'associazionismo tenete conto lo diceva già
Sommata una la discussione è emerso molto
Noi questo tema dell'integrazione delle politiche e dell'integrazione degli strumenti
La scommessa più grande che abbiamo davanti
Perché la governance che abbiamo costruito è diciamo così l'Italia un Paese un po'fatto silos
La sanità con la sanità il ministro il fondo l'assessore regionale il fondo regionale il bilancio Lasonil fine
Ma se tutte le politiche sono verticali
Come facciamo a costruire delle integrazioni efficienti che riescono a Falco agire insomma banalmente io faccio il ministro del lavoro e delle politiche sociali
Stiamo discutendo di lotta alla povertà è abbastanza ovvio che spesso il tema della povertà confina col fatto che in quel nucleo familiare ma anche il lavoro
Ma chi si occupa di politiche del lavoro non sta esattamente non lo stesso luogo era orale stesso livello di responsabilità di chi si occupa di politiche sociali di povertà o di lavoro
Se non riusciamo a innescare questo meccanismo virtuoso e alla fine butteremo un sacco di energie fatiche Remo terribilmente ad ottenere e a massimizzare i risultati quindi è necessario riuscire a costruire
A partire dai modelli di governance a partire dalla definizione delle responsabilità e dei percorsi questa capacità di integrazione Berio
Sono profondamente convinto che questo sia la strada giusta che avere una legge come quella che abbiamo oggi che ci mette di fronte
Ca'posso dire una strada chiara per il futuro perché oggi abbiamo risorse economiche
Pluriennali destinate e abbiamo una legge che dice che cosa succede nel diciassette del diciotto e diciannove del venti dal ventuno al ventidue cioè ha costruito gli strumenti quindi abbiamo le risorse economiche e i modelli di governance
Sei avendo una legge che ci dà da una parte una dotazione di risorse e dall'altra parte dei modelli di governance cioè dei modi per fare le cose beh oggi probabilmente abbiamo quei due pilastri che ci possono veramente aiutare a produrre questo deputato quindi
Sono partito dicendo abbiamo bisogno di un grande aiuto
Tutti possiamo dare una mano importante alla risultato dall'altra parte voglio concludere con i ringraziamenti perché davvero è stato un lavoro molto importante è stato un lavoro che ha visto impegnato Raffaele Tangorra che il direttore che al ministero del lavoro delle politiche sociali si occupa di queste cose a tutta la sua squadra
Debbo ringraziarlo veramente perché ha fatto un grande lavoro quel paziente lavoro di dialogo di posso dire di tessitura che si è confrontato quotidianamente quasi in una certa fase con i nostri amici dalla diciamo così che ecco appunto a partire dalle coriste Orsini sul tema dell'analisi scientifica cioè della valutazione puntuale di merito dove ogni tanto
Aprire vorresti anche poter scappare da queste cose è invece questi questi ragazzi qui c'hanno una vocazione a dirti no ministra vieni qua
Allora abbiamo fatto i conti questi sono i numeri queste la storia questi sono problemi e magari tu volevi dire va be'ma io adesso quei vorrei decidere per piacere
Fa fa fatemela raccontare un po'come viene meglio non mi hanno fatto nessun regalo debbo dire la verità
Positivamente ci hanno costretto alla costretto anche Raffaele a esaminare la legge
Delega il decreto e tutto quello che ci va dietro compreso le ultime curve
Parola per parola comma per comma virgola per virgola e che è stato un bellissimo esercizio perché abbiamo dovuto motivare perché l'abbiamo fatto cioè tu scrive una cosa se commento di far bene poi arriva notti Morosini piuttosto che Gori dice perché
Ma non si poteva fare anche così
E tu che eri convinto di aver fatto tutto a posto essendo pienamente consapevole con Ventola trova ti tocca star lì e dopo che hai convinto te stesso che va bene come c'era anche l'ultimo bene
E l'esercizio di convincere un altro che le cose che hai fatto tu vanno bene anche lui è un registro meraviglioso perché alla fine ti costringe a ricoprire ogni tanto noi lo scontro tra noi ce lo facciamo
Quando non ti viene meglio diceva ascolta San così
Poi dopo Rivarossi rese fammi capire
è un disastro la posso dire né ti tocca tornare a fatti l'esame coscienza dire
è mi mi ero fatto lo sconto ne non aveva trovato niente di meglio e avevo fatto così adesso corsi bisogna mettersi lì a discutere perché facciamo così
E questa cosa ti aiuta a vagare per sarà sull'uso le persino migliore e questo è proprio lui è stato un bel percorso ma vale per le imprese per il lavoro che ha fatto sulla piattaforma perché anche loro fanno un lavoro comporta dire
Molto impegnativo e magari al sottoscritto viene facile dire ci mettiamo questo ti mettiamo quell'o due parametri tra paletti un indice se apposto poi Tito Boeri Cesco ferma questo numero non cioè
Questo numero non funziona
Questa cosa qui dove la troviamo allora devi tornare dietro un metro e dire ma io che credevo di avere capito come si fa adesso bisogna metterci anche lì con Tito Boeri dopo Corsini a far la discussione suk
No è un'esercitazione clamorosa debbo dire la verità debba è un esercizio tipo produce questo esito che alla fine Tito Boeri e qui Rossini a lei Tangorra stalli voi siete qua ma la consapevolezza perché è fatto così che non vuol dire che siamo tutti d'accordo che va bene ha fatto così ma la consapevolezza del perché l'abbiamo occupata così ce l'abbiamo tutta insieme
Perché magari non abbiam condiviso perché abbiamo fatto così però non ci siamo rifiutati di mettere in campo le ragioni perché abbiamo fatto quella scelta quindi chi collabora con noi a questo progetto è in grado di magari dissentire
Ma non di essere comporta dire è stato considerato come uno che non aveva niente da dire
O che quello che diceva non era da prendere in considerazione l'abbiamo considerato quella fine lo prende delle decisioni allora valuti tutti i pro e i contro e fa sta CELTA quindi grazie a tutti quelli che hanno lavorato fino ad ora a questo progetto e grazie a tutti quello che lo faranno dai prossimi giorni perché il risultato è
Essenzialmente nelle nostre mani e quindi io credo che abbiamo tutti la voglia la volontà l'aspirazione a fare in modo che questo Progetto questo percorso questo cammino che
Un passo importante ma che ha bisogno di molti altri passi davvero esalti
La qualità sociale la natura la capacità di essere dei nostri cittadini delle nostre organizzazioni delle nostre strutture che si occupano delle politiche delle azioni sul piano sociale perché io che questo sia veramente un con polvere un avvio che avviene in un modo molto positivo ed è assolutamente da apprezzare appunto anche da questo punto di vista quindi grazie a tutti per quello che avete fatto
Bene grazie grazie al ministro grazie per le belle parole ma grazie soprattutto per avermi dato la possibilità di fare al meglio il mio lavoro il mio lavoro di servizio sono i cittadini che mi pagano lo stipendio e però quando si può fare un lavoro per i cittadini più fragili sperando come dire di cambiare i loro destini evidentemente questa è la di Prandelli soddisfazione e a questo punto siamo arrivati quasi in orario col quarto d'ora come di ritardo con cui siamo partiti alla fine della della mattinata il pomeriggio è un pomeriggio intenso di lavoro umbre nel pomeriggio parleremo soprattutto di ponte di programmi il programma operativo nazionale perché quella di oggi Ospol tre essere la giornata di lancio del lei e anche un evento di presentazione del porno e che come qualcuno ha detto stamattina è stato un momento vero di cambiamento dei territori perché il primo momento in cui sul sociale dei territori si è tornato ad investire
A questo punto il pranzo si terrà nei locali che avete già conosciuto del del Cam Garibaldi qui accanto
Mi raccomando riprendiamo puntuali alle quattordici e trenta perché sarà diciamo un pomeriggio intensa di lavori grazie a tutti