L'ex Jugoslavia, Milosevic, l'Europa, la Nato, il Partito Radicale

Ancora un ulteriore momento di informazione di riflessione ha realizzato con documenti d'archivio e relativo a quanto accaduto non molto tempo fa nei territori dell'ex-Jugoslavia li ascolterete innanzitutto
Una registrazione under ventuno settembre novanta un intervento di Marco Pannella pronunciato durante un'assemblea della Partito Radicale svolta sia a Belgrado
Corso della quale Marco Pannella ribadiva tra l'altro la necessità dell'ingresso della Jugoslavia nella Comunità europea al termine di ascolterete invece documenti delle marce dell'aprile novantanove relativi all'azione militare decisa dopo anni di guerre e tragedie da altre città dalla NATO per cercare di fermare l'esercito di Milosevic di ascolterete un momento di vita parlamentare della ventisei marzo novantanove quando da presidente del consiglio dell'epoca Massimo D'Alema
Alla Camera illustro i motivi che spingevano del Governo a condividere l'opzione militare della NATO ed ascolterete anche interventi di Umberto Bossi di Silvio Berlusconi di Walter Veltroni
è di Fausto Bertinotti interventi
Ai quali faranno seguito
Quelli pronunciati da Marco Pannella quello stesso giorno nel corso di una trasmissione di Telemontecarlo e quello del dieci aprile novantanove
Pronunciata Monastier di Treviso durante un'assemblea radicale svoltasi proprio durante l'azione militare della NATO in Serbia nell'imminenza della caduta di Milosevic Belgrado ventuno settembre mille novecentonovanta
Io voglio dirvi subito
Non so magari dicendo
Da radicale cose diverse da quello che dicono altri radicali
Che vengo innanzitutto
Certo come presidente del consiglio federale del partito radicale transnazionale
Ma vengo anche come parlamentare europeo come deputato europeo
Membro di una delegazione comune del Parlamento europeo ed al parlamento jugoslavo
Che
Come dire in obbedienza alla democrazia reale
Che è una cosa molto diversa dalla demografia
Da un anno e mezzo accetta di non venire in Jugoslavia
Come dovrebbe
Perché anche dico bene anche le autorità parlamentari jugoslave
Ritengono che i parlamentari europei
Dovranno venire qui o dovevano venire qui
Solo quando i problemi più gravi fossero stati superati
Questo non è la visione che noi abbiamo della responsabilità umane e civili e delle responsabilità istituzionali del parlamento europeo
Cioè del solo rappresentante democratico
Eletto più o meno liberamente da trecentoquaranta milioni
Di europee
Io sono fermissimamente deciso da deputato europeo
A tornare
Entro pochissime settimane o con la delegazione ufficiale del Parlamento europeo
Ho con moltissimi e anche più numerosi colleghi
Parlamentari europei
Di tutte le famiglie politiche di tutte le nazionalità
Perché l'assenza di Europa
In questo momento in questi mesi in questi anni dalla Jugoslavia
A mio avviso una vergogna per l'Europa e non è certo un vantaggio per la Jugoslavia
Da radicale poi vengo con una convinzione di base
E che i diritti umani
Civili e personali
Sono i diritti primari
I diritti della famiglia i diritti dei popoli i diritti del partito i diritti della rivoluzione
I diritti della religione tutto questo
Viene per me e dico per me per me personalmente da radicale non parlo a nome degli altri miei compagni per me sono i diritti assolutamente complementari
Al diritto della persona
Al diritto dell'individuo
Siamo a Belgrado
E senza demagogia
Posso dire quello che dicevo a Bolzano
Nel Sud Tirolo italiano
Nel Sud Tirolo italiano
C'è stato un momento nel quale
Il partito etnico sudtirolese maggioritario avendo potuto realizzare una gestione autonoma dalla Provincia di Bolzano
Avendo Dinoi aiutati al massimo in questa esigenza di autonomia
A un certo punto
Da posizioni autonome democratiche son divenuti una forza nazionalista
Che il rispetto alla minoranza italiana
Aveva un comportamento autoritario
Ma quello che mi preoccupava di più
Era che se qualche sud tirolese di lingua tedesca
Non era d'accordo in questa polemica contro la minoranza italiana
Questo sudtirolese era due volte vittime
Dell'autoritarismo del governo tutti Trolese traduciamo la in situazione serba
Ho detto che sono venuto
Per ascoltare da prendere da voi non è andata così
E la viva quali sono le riflessioni di ingresso mia personale
Sono appunto queste
Che c'è un problema del Kosovo e cioè
Se abbiamo documenti che riteniamo molto fondati
Per i quali ci siamo convinti con una prudenza che qualche volta alcuni compagni e amici radicali mi hanno rimproverato
Ma la prudenza
Calcolo è una brutta cosa la prudenza virtù è necessario richiede coraggio richiede forza
Richiede anche astucci a qualche cosa
Ebbene io sono oggi convinto che alcune delle cose che vengano addebitate
Al governo serbo
Da parte degli albanesi del Kosovo possono forse non essere elette unicamente come gli albanesi le leggo alcune ma altre
Sono assolutamente inaccettabile
Non le accetterei e non le avrei accettate a Roma
Norme a Madrid non le accetto per quel che mi riguarda come persona nemmeno a Belgrado o a presto
Ma c'è anche un aspetto
Che mi pare immediatamente nel sottolineare io credo che molti serbi
Che non sono d'accordo
Come è legittimo possono sbagliare loro
O possono avere ragione
Ma molti serbi che non sono d'accordo con il loro governo può della ragione il governo
Possono avere torto loro
Ma il diritto all'errore è il fondamento stesso della democrazia
Molti serbi dunque che non sono d'accordo oggi con Milosevic
Hanno timore
Loro cominciano ad avere timori
E quindi in qualche misura credo che il comportamento albanese ho attribuito agli albanesi
Diventa anche una alibi
Per non avere piena democrazia e pieno sviluppo democratico in Serbia nel senso più stretto della parola
C'è anche questo aspetto
E lo ripeto
Siamo stati prudenti
Non ci siamo buttati a mettere firme
E firme di protesta
Prima di mettere una firma io ci penso molte volte
Contrariamente a quelli che per abitudine durante tutta la vita firmano tutto
E poi non fanno niente
Si danno buona coscienza a buon mercato con una firma
Son venuto qui sperando
Fra un mese di essere come gli ho detto
Non solo come militante
Democratico radicale come sono qui questa sera in particolare ma voglio essere qui nella mia veste ufficiale di rappresentante del Parlamento europeo
Già adesso ritengo il nostro dovere superare riavere alcuni dialoghi con il potere serbo
è doveroso per un non violento
Quanto più abbiamo la sensazione di avere ragione
Tanto più dobbiamo dialogare con coloro che riteniamo andare torto dobbiamo dialogare direttamente
C'è un tempo però per il dialogo
Poi c'è un tempo per la Lazio
Allora
Il Partito Radicale transnazionale e trasparenti che noi rappresentiamo che noi siamo
A una debolezza di parte
Ed è il fatto che per una serie di motivi
Non vi sono
Molti militanti o militanti del Partito Radicale transnazionale tra spartito
Non violento
Gandhiano
Dei diritti civili umani e politici ovunque è sempre non ci sono albanesi non c'è un movimento di albanesi
Che costituiscono il nostro partito
Come non vi sono se non poche eccezioni
Quindi ancora più meritevoli
In Serbia
Io so che
Cioè il socialismo reale la democrazia reale
Il passo è breve
Con molta franchezza
Noi abbiamo trovato forse
Più saggezza
E più
Lucidità democratica
Nella Slovenia
In corso di liberazione
Forse
Che nella Slovenia ormai liberati
Perché mi sembra che ci sia il rischio di passare
Dalla dittatura
Alla partitocrazia
E questo passaggio non perdona
Credo che noi che siamo stati arrestati siamo l'unica forza politica
Cultura democratica ferocemente democratica
Ferocemente liberale anche libertaria
Siamo l'unica forza politica che per vent'anni
Si è fatta arrestare a Mosca ogni anno a Praga a Budapest e anche fermare ed espellere dalla Jugoslavia
Un anno dopo l'altro in nome dei diritti civili e umani e politici di ogni jugoslavo di ogni russo di ogni donna e di ogni uomo
Quindi avendo questa storia e questo presente perché continuiamo non abbiamo complessi nel dire
Che esistono avvolte
Delle precipitazioni
Delle intolleranze
Delle urgenze arbitraria fra coloro che sono oggi i postcomunisti
Il posto potere comunista
Che rischiano di divenire però gli eredi
Del potere comunista invece che dell'anticomunismo democratico in Italia è successo così
La situazione quindi è complessa
Ma io mi auguro che donne e uomini serbi e albanesi e dico donne e uomini
Cittadini
Sappiano comprendere
La metropolitana
Che oggi e evidente
Sul piano del diritto
Sul piano della solidarietà
Sul piano dell'ecologia
Sul piano dell'economia
Di non ricostituire i partiti di quaranta anni fa
O di non ricostituire la coppia dei partiti delle partitocrazia e dell'Europa occidentale
Altro è l'esempio anglosassone
Col suo tendenziale bipartitismo
Altrimenti rischiamo di creare e su questo abbiamo un dibattito aperto anche al nostro interno
Certo rispose siamo benissimo come partito radicale
A questo punto a vere uno spazio come gli altri ma io credo che l'Europa e la Jugoslavia non hanno bisogno di un partito in più
Hanno bisogno di un altro partito di un'altra democrazia
Di quelli una democrazia
Se mi consentite vissuta come l'abbiamo vissuta e noi
Noi avevamo un minimo a un massimo di libertà e di democrazia in Italia
E non resteranno in Italia
Andavamo a lottare in Cecoslovacchia in Russia in Jugoslavia e altrove
E in Italia ci siamo fatti a volte arrestare
Per la disobbedienza gandhiano
Per la nostra nonviolenza per difendere i diritti anche di dei poveri o dei più deboli nel nostro Paese
C'è bisogno quindi davvero
Di non cadere
Non dico della situazione precedente alla guerra in Jugoslavia badi non credere in quella realtà
Delle democrazie nazionali
Italiana francese eccetera che stanno divenendo
Sedi di non democrazie d'impotenza
Dobbiamo sapere anche
Che mai Belgrado risolverà i problemi di Pristina come il nylon verrà risolverà i problemi di Belfast
Come mai Madrid risolverà i problemi del Paese basco gli Stati nazionali
Sono divenuti nel corso di questo secolo comunque una maledizione
Hanno prodotto o il mostro nazista o il morto fascista o il mostro stalinista o il mostro comunista hanno prodotto solo mostre tragedie
Un soggetto politico internazionalista transnazionale
è urgente e possiamo costituirlo solo facendo fiducia
A ciascuno di noi stessi
Noi non riusciremo a fare quelle cose necessarie ed urgenti
Se voi ed altrove altri
Non riterranno di essere il loro personalmente importantissimo
La prima cosa che è necessario e farti fiducia ma come
Se prendo questa tessera cosa volete che cambi
Sentite è accaduto a volte che in tre o quattrocento con cinquecento militanti abbiamo cambiato alcune leggi quelle per esempio
Che regolano i rapporti nord e sud per un certo periodo per cui in tre o quattrocento in due o tre mila
Possiamo dire di avere salvato un milione un milione e mezzo di donne e di uomini che erano agonizzanti per fame e abbiamo fatto di questi agonizzanti delle persone vive
Si era mille due mila cinquecento non lo so
In Italia
Abbiamo riuscito siamo riusciti a conquistare dei diritti civili e c'è riconosciuto da tutti vi erano partiti di milioni
Discrete loro ci sono riusciti essendo alcune migliaia di militanti non ci siamo riusciti
E anche adesso questa battaglia per gli Stati Uniti d'Europa
Perché così come non era possibile il socialismo in un solo paese non è possibile la democrazia in un solo pezzo mettiamocelo bene in testa
La democrazia in un solo Paese nel mondo quel set anche se noi dobbiamo immaginare
Di salvarci dall'effetto serra di salvarci da tutto quello che sta distruggendo la vita del pianeta o sta distruggendo l'Adriatico
Questo punteremo salvarlo solamente se la alla stessa ora dello stesso giorno alcune centinaia o migliaia o decine di migliaia di persone
Dinanzi al Parlamento jugoslavo a quello italiano a quello russo a quello tedesco alla stessa ora Cisa che erano di imporre le stesse soluzioni legislative di salvezza dell'ambiente o della vita
Lo slogan che abbiamo finito per secernere
Dando corpo
Ed è importante dar corpo alle cose
è stato per la vita del diritto
E il diritto alla vita
Credo
Che applicato alla realtà
Jugoslava
Alla realtà serba
Questa concezione la vita del diritto essenziale al diritto alla vita
Allora se voi volete la convinzione
Canning guiderà personalmente nel comprendere quello che dobbiamo fare
Ma una cosa è certa qui non parla il il leader radicale il deputato e via dicendo
Qui parla una persona
Che non vuole avere alienazione da politica vuole essere l'intero continuare ad esserlo
Malgrado le difficoltà
Gravissime del partito radicale di questo miracolo un suo partito
Determinato dal fatto che voi non siete radicali ci descritti e periodica vellutata il nostro obolo quotidiano tranne una piccola parte
Malgrado quindi che si rischia di apparire dei pazzi
Io sono fermamente deciso
Come abbiamo fatto per la fame nel mondo
Come ho fatto per i grandi battaglie di libertà per minoranze etniche per minoranze politiche per minoranze sessuali per altre cose
Di passare entro mimesi o settimane
Alle forme dell'azione non violenta per difendere il diritto
Alla vite e la vita del diritto qui
Perché se non la si difende qui
Do la si difende poi nemmeno a Roma nemmeno l'altro
è una condizione che ho
D'altra parte ho una particolare
Personale ma anche di partito responsabilità
E del mille novecento settantanove ottanta
Che ogni anno in delegazioni ufficiali
Vedendo i presidenti della Repubblica i presidenti del Consiglio il segretario del partito i segretari della Lega vedendo tutte le autorità jugoslave dei vari Stati
Ho sempre all'inizio veramente trattato come un pazzo nel mille novecentottanta e ottantuno detto che non vedevo
Salvezza
Nelle ma vedevo solo un grottesco
Nella posizione isolazionista nazionale
Nella posizione
Come dire
Se acqua sia politica della Jugoslavia
Indipendente dicevo che l'indipendenza italiana mi sembra una follia
L'indipendenza tedesca mi sembra una follia che stavamo conquistando per i nostri Paesi l'unità europea è che l'indipendenza jugoslava mi sembrava una follia e quanto più
I link
Dirigenti delle democrazie reali occidentale
Dicevano che voi jugoslavi in base alla particolarità jugoslava
Non potevate essere europei dovevate essere indipendenti
Che vede un tedesco un francese un inglese dicevano del proprio Paese non può essere indipendente ma deve essere interdipendenti
E tra la cultura moderna
Mentre voi come d'altra parte gli africani
No il terzo quando mentre andavate essere indipendenti
Le Seychelles dovrà essere indipendente la Germania no
Era una posizione aberrante ma era la posizione ufficiale anche dei nostri governanti i quali per carità rispettarla non è indipendente dal sapendo
Che questa indipendenza non poteva che portare al caos e al fallimento
Perché la indipendente avrebbe portato al cause al fallimento anche la Germania già la Francia e l'Inghilterra altrimenti non avremmo fatto
La Comunità economica europea
E la seconda cosa lo dicevo e l'ho detto a tutti i livelli ho avuto per ragioni di ogni età il fatto e ho cominciato diciassette diciott'anni avere un'attività militante molto intensa quindi dicevo anche molti illustri dirigenti del vostro Paese che conoscevo ora quando ero ragazzo
E che
La democrazia
Senza
Diritti politici pieni
Senza pluralità politica
Senza democrazia politica era una aberrazione era una impossibilità
E che per me quella via Jugoslavia era una via non nuova come si voleva dire manda via provinciale non era una via nazionale
Era una via provinciale ed era un lascito del passato altro altro era nel mille novecentoquarantasette quarantotto quarantanove
Certamente è stato molto alta
Ma questo nel mille novecento sessanta settanta e ottanta già era quello che era quindi
Avete visto a tempo media mensile
E non riuscire a farsi forti di questo vedere a tempo
è una patente di incapacità non è una patente di merito
E questo lo sento profondissime
Ed è per questo vi dicevo che Franz settimane gli auguro che non sia necessario
Mi auguro che voi adesso questa sera li compia telato umile di iscrivervi
A questo partito quanti più saremo
Tantomeno sarà necessario che qualcuno di noi ricominci con i digiuni
Che costano molto
Ricomincino con dei rischi quasi di sacrificio personale
Se siamo in molti
E se siamo in molti in una situazione nella quale qualsiasi appartenenza ad un partito nazionale
è tutta mente
Come dire indifferente
Non c'è contraddizione
Fra una qualsiasi scelta di partito nazionale
E la scelta di aderire al Partito radicale transnazionale tra il partito o se la contraddizione c'è una coproduzione individuare che dobbiamo sempre rispetto a
Noi abbiamo ed avremo degli obiettivi
Chiunque ritiene di poterle aiutare
O di potere dare il proprio nome o dare il proprio sostegno
Quello è radicale al cento per cento quale che sia la tessera
E conflitto per esempio in Croazia Slovenia è successa la stessa cosa Vito per esempio ha partecipato delle elezioni
Ma ci siamo sempre sforzati di dire il rito è un compagno radicale
Alcuni di noi compagni verruca radicali aiutiamo il compagno radicale che si presenta con una formazione autonoma
Ma il partito radicale in quanto tale non è
Investito
Non è rappresentato in questa campagna è importante
Perché altrimenti saremo un partito in più
Guardate lo so
Appena appena adesso comincia ad avere qualche partito in più
Fino adesso avete avuto molti partiti meno perché ne avete Uto uno di troppo
Un solo partito è troppo
Ma
Adesso però stiamo attenti
Amici e nemici
Perché si
Passiamo
Dalla concezione democratica dalla concezione autoritaria comodo partitica alla concezione dei partiti di proporzionale o pluri partitico noi rischiamo di avere una democrazia che ci paralizza era
è un grosso Carlos dobbiamo imporre a noi stessi
La costituzione diciamo di una politica anglosassone chiara con due grandi poli e dobbiamo sacrificare la faziosità che in ciascuno di noi
Che vorrebbe che ciascuno di noi avesse la sua propria chiesa la sua parrocchia politica
Noi siamo credo coloro che credono nell'immenso valore della tolleranza
Crediamo che le infrazioni sono nemiche della Repubblica
E crediamo che costituirsi in parte significa unirsi su uno o due o tre obiettivi
Non sublima ideologia
E per delle idee e non per la conquista del potere
Io vorrei adesso con la poi lasciare un po'di tempo a voi per dirmi qualcosa che ne che probabilmente non capisco nulla
Cosa che onestamente non crede ancora
Ma
Cioè forse una cosa che mi preme dirvi
Se io non sei quando andrò nel Kosovo
Chiederò a quegli albanesi di rendersi conto che con loro lottano consapevolmente per la liberazione degli albanesi di Albenga
E per la democrazia INPS Norbiato
E di tutti serve o si rendono conto che la battaglia di libertà
E indivisibile o altrimenti saranno sconfitti o la loro vittoria sarà
Una vittoria triste
Una sola battaglia
Io ho letto oggi venendo qui in aereo sul Borba
Delle proiezioni
I primi sondaggi pre elettorali
In cui ho visto forse non me l'avete ancora letto perché quello di credo di oggi o di Poggi pomeriggio
C'è il trentaquattro per cento di indecisi
Che poi non è moltissimo
E c'è solo il venticinque per cento per Milosevic
Bene
Vedete
Allora
Il problema della libertà dei serbi delle libertà di voto
Il timore qual poi qualche volta probabilmente
Ha fatto sì che si pensasse che lo il gioco rimettere i serbi come Tania
No contro le altre etnie era un gioco forse in parte un po'riuscito
Beh nel momento in cui i sondaggi cominciano a dire
Che ad oggi se si votasse domani
Chi ha tutto il potere
Chi lo sta portando avanti con molta durezza
Ad oggi ha il venticinque per cento credo che a questo punto
Quindi che dovrà essere più preoccupati di tutti sono quelli che prenderebbero solo il venticinque per cento avendo avuto questi toni
Va così duri io parlo con franchezza parlo della
Serbia come parlerei di Roma come padre del mio ruolo
C'è da essere più sereni
Di quanto
Forse non si sia ad una condizione però
E che sappia cogliere queste notizie questi spazi
E avere fiducia nella forza del dialogo e della non violenza
E non Siccardi nel vedete questa storia anche in Albania lo dirò
E lo dirò in Kosovo
C'è un vecchio un'altra vecchia maledizione quando ho letto il nostro Lettonia
La vuole far divenire un aiuto
Un'etica
La coincidenza
Fra
Ecco il nostro fra tribù
E morale moralità e legge
E la storia dalla barbarie
Le leggi da quelle delle torri delle dodici tavole
Anche quelle di Mosè la legge
è sempre una legge che governa Lettonia
Superando nei suoi limiti storici
E io credo che noi di questo
Siamo in diversi ad essere convinti riflettete un istante
Se anche noi dicessimo
Non è il problema quello del popolo
Albanese del Kosovo
Il problema non è quello del popolo serbo
E il problema non è nemmeno quello del popolo albanese in Albania il problema
è dei diritti fondamentali della persona e i quali ovunque
Del serbo minoritario nel Kosovo autonomo
Dell'albanese a un nella Serbia autonoma ma devo dire del siciliano del milanese è un problema di fronte
E quando leggo oggi questo grosso lavoro che stanno facendo anche i nostri compagnie amici in Croazia
In Slovenia confederazione piuttosto che federazione
Capisco che ancora una volta stiamo andando dove avevo previsto
Dire confederazione Federazione qui sembra dire sia si sparerà
Perché è una scelta drammatica
Noi ripetiamo Stati Uniti ed Europa perché per gli Stati Uniti d'Europa già oggi hanno dodici stante ma cinquantadue nazionalità
Cinquanta e due culture etnie al proprio interno
Non c'è il rischio
Di una mia
Che posso immaginare di prevalere su qualsiasi altro
Lo Stato federale europeo
Lo chiamiamo tale per altri voi sapete che nel linguaggio inglese diciamo divago Sansone avvolte la parola federalista non significa quello che significa in Europa
Quindi il problema non è nominalistico
Il problema e dire che se ci sono il problema se ci sono stati nazionali con quattro cinque nazionalità che devono convivere assieme il casinò galanti
Prima o poi
Noi dobbiamo battere gli Stati nazionali in Italia in Russia dovunque
Nel creare invece Stati federali c'era un nocciolo di profonda verità nella preoccupazione di Tito lasciatemelo dire
Un nocciolo di verità
Ma era impossibile ottenere questo attraverso la prosecuzione della vita degli Stati nazionali quello monarchico o quegli altri nati dopo la caduta dell'Impero austro-ungarico
Sembra che parlo di cose dell'altro mondo
O di una utopia
Io oggi sono non son potuto arrivare prima dovevo arrivare però alle sette
Sono frustrati ritardi rasato perché abbiamo avuto a Roma delle riunioni che ho partecipato alla riunione della Commissione politica del Parlamento europeo con Presidente del Consiglio europeo presidente
Italiano in questo momento abbiamo discusso a lungo ormai ci stiamo confrontando concretamente con queste cose
Lo ripeto il problema però che se ci organizziamo assieme
Il problema di Belgrado i problemi al ripristino
Il problema se mi consentite di Roma
E il problema di Milano
Il problema di Magritte
Questi e altri problemi
Ho gli affrontiamo assieme per il momento in alcune migliaia
O altrimenti non troveranno che soluzioni inadeguate e forse per quel che riguarda quell'ala tragiche
Era il ventuno settembre mille novecentonovanta Marco Pannella Belgrado durante un'assemblea del partito radicale alle tragedie annunciate e poi come è noto puntualmente si sono verificate protratte sì
Per anni fino all'intervento militare della NATO dalla novantanove a queste ultime fasi di storia
Fanno riferimento alla registrazione che li ascolterete adesso la prima ed era ventisei marzo di quell'anno riascoltiamo alcuni degli interventi che caratterizzarono alla Camera il dibattito sull'azione militare decisa
Ah dalla NATO per fermare Milosevic e ai suoi collaboratori e rinviamo il tutto a partire da quanto disse
L'allora presidente del Consiglio Massimo D'Alema
Signor presidente onorevoli colleghi
Io non
Infine girò al Parlamento una lunga replica dato che spero che mi scuserete
Ho dovuto trattenermi a lungo nella introduzione di questo dibattito
Per esporre con la necessaria ricostruzione dei fatti
Ragioni che hanno portato alle scelte difficili e dolorose di questi giorni
E poi per cercare di indicare una linea d'azione
Per giungere attraverso
La pressione militare ad una soluzione pacifica
Ad un negoziato in grado di garantire i diritti di tutti i popoli della regione
Voglio ringraziare il Parlamento
Voglio ringraziare
Le deputate e deputati che hanno preso la parola
Per il contributo che hanno dato di riflessione e di proposta
Ed anche vorrei dire
Per un sentimento condiviso da tutti
Di preoccupazione e di angoscia
Per lo sforzo
Di ricercare delle soluzioni
E di aiutare il governo
Con indicazioni o con critiche
A fare al meglio il proprio lavoro
In un momento così difficile
Io credo che e giusto e comprensibile che sia così
Direi persino in un modo che attraversa gli schieramenti politici
Siamo qui divisi
Fra chi ritiene che l'intervento militare fosse inevitabile
L'unico mezzo
Per aiutare le popolazioni del Kosovo
E per riaprire la strada ad un accordo pacifico
E chi ritiene invece che l'intervento militare sia un errore
Che possano aggravare la condizione di quella regione
Colpire le stesse popolazioni
Che si vorrebbero difende
Siamo divisi tra chi pensa che la forza sia un mezzo estremo ma legittimo nella politica
E chi invece esclude per ragioni di principio
è etiche politiche o religiose
Il ricorso alla forza
Con un atteggiamento che rispetto profondamente
E nei confronti del quale mi pongo in una posizione di ascolto e di riflessione
Ma questo Parlamento è unanime
Nella condanna
Della politica Milosevic
Nella condanna della repressione contro le popolazioni civili albanesi del Kosovo
Nella condanna contro l'aggressione antidemocratica contro i giornalisti i mezzi di informazione
Questo Parlamento è unanime nella solidarietà verso le popolazioni civili colpite
è unanime nell'aspirazione
Ad una soluzione porci pacifiche ad un negoziato
Sia che si ritenga come io ritengo
Che l'azione militare sia un passaggio indispensabile per arrivare a quella soluzione
Sia che si abbia su questo una opinione diverso
Io credo che questi punti di unanimità
E cioè questi sentimenti e questi obiettivi che uniscono le forze politiche italiane
E che uniscono il nostro Paese
Il ripudio dell'oppressione della dittatura
La volontà di una soluzione pacifica di questo conflitto
La solidarietà verso le popolazioni colpite
Siano un patrimonio importante
Un patrimonio badate che non toglie nulla la responsabilità della decisione
Perché sui mezzi occorre assumere la responsabilità della decisione
Pure io credo quando i fini sono condivisi da una così larga maggioranza del popolo italiano non solo del Parlamento
Io penso che anche la responsabilità di chi deve scegliere i mezzi è sostenuta da valori comuni
Che costituiscono un patrimonio del nostro Paese della nostra democrazia
Ogni guerra è una sconfitta
Il ricorso alla forza il segno che è stato sconfitto il tentativo di risolvere questo conflitto con la politica con il dialogo
Con lo sforzo paziente e intelligente
Abbiamo fatto abbastanza
Stato chiesto questo stato detto
è un interrogativo legittimo
No io non ho fatto molto
Voi potete immaginare con quanta sofferenza ci siamo arresi alla inevitabilità dell'uso della forza
Non corrisponde al nostro animo alla nostra cultura al modo di essere del nostro Paese
Al modo di pensare di chi siede su questi banchi
Ha fatto molto l'Europa
Non dimentichiamoci che l'Europa si è assunta la responsabilità è anche il rischio
Nel momento in cui magari già in altri Paesi si pensava alla inevitabilità dell'uso della forza
Di ricercare la via del negoziato Rambouillet
Fino all'ultimo
Anche l'Italia ha agito
Nelle vie possibili
Esercitando quel suo ruolo però non siamo una grande potenza ma siamo un Paese importante
E siamo un Paese che ha una responsabilità particolare in questo conflitto perché e qui davanti a noi investe popolazioni culture civiltà che ci sono vicine
E abbiamo cercato di esercitare fino all'ultimo quel ruolo che l'Italia poteva esercita tenere aperti tutti i canali del dialogo lo facciamo ancora ora lo dirò
Io vorrei ringraziare voi mi dovete consentire in modo particolare
Quei parlamentari donne che uomini
Che pure dissentendo dall'uso della forza
Hanno ritenuto in questo momento di dover esprimere
Lo hanno fatto con le parole
Io ritengo che lo faranno con il voto
La loro solidarietà al governo
Io credo con la consapevolezza
Che comunque si pensi in un momento così difficile certo in paese non può rimanere privo di una guida
Di una guida che si assume tutte le responsabilità l'ho detto
E che è pronto a risponderne
Ma che naturalmente non può permettersi oggi di lasciare il campo
Il governo assume l'impegno a ciò a ciò viene sollecitato ad operare con particolare sollecitudine per arrivare ad una soluzione pacifica di questo conflitto
Il governo non agirà in modo isolato
L'Italia separandosi dai suoi alleati
Isolandosi dagli alleati della NATO
Sì dai nostri partners europei non avrebbe nessuna possibilità
Di contribuire a una soluzione pacifica di questo conflitto
Potrebbe soltanto mettersi in pace con la propria coscienza
è troppo poco per un grande Paese europeo
Che vive questo conflitto
Che deve cercare di conquistare la pace
E non può permettersi soltanto di chiamarsi fuori
Noi dunque opere Remo nell'Alleanza atlantica nell'Unione Europea nei rapporti con i nostri alleati
Perché la logica militare non finisca per prevalere per cancellare gli obiettivi politici
Perché l'azione militare sia al servizio della soluzione politica e perché essa possa maturare anche attraverso una iniziativa politica
Che certamente non è soppressa
Neppure nel momento in cui si combatte
Io vorrei dire atti ha usato questa espressione
L'obiettivo dell'azione della NATO non è togliere di mezzo Milosevic
L'obiettivo dell'azione della NATO non è distruggere la Serbia
L'obiettivo dell'azione della NATO è colpire un apparato militare che in questo momento è volto alla repressione brutale di popolazioni civili
E nello stesso tempo indurre attraverso la pressione e la forza
Ad un negoziato vero ad una soluzione pacifica
Questo comporta che mentre si usa la forza non si chiudano i canali del dialogo
L'Italia non ha chiuso la sua ambasciata a Belgrado
Io credo che abbiamo fatto bene
E certamente i nostri alleati non ci hanno rimproverato per questo
Noi continuiamo a ricercare il dialogo anche in questo momento
A Belgrado non c'è un nemico che vogliamo distruggere
C'è un governo certo acchiappi Santissima e responsabilità
E noi vogliamo costringerlo alla pace
Ma non c'è un nemico che vogliamo distruggere
Io credo che anche in questo si misuri se volete
Il ruolo che vogliamo nella modestia
Sappiamo ciò che è questo Paese abbiamo l'orgoglio ma anche il senso del limite della funzione che possiamo svolge esperire tutte le possibilità significa
Non soltanto discutere con gli alleati
Quel
La possibilità tra una prima fase ed una seconda e intervenga un'iniziativa politica
Che possa rendere inutile quella seconda
E fare in modo che l'inizio che
Si possa passare al impreca mantovano e sugli interventi non sono necessari al negoziato
La richiamo all'ordine per la prima volta da lontano
Significa anche tenere aperto come stiamo facendo in queste ore quell'indispensabile dialogo
Con la Russia
E con tutti i Paesi che possono essere interessati ad aiutare per una soluzione pacifica vedo che il ministro degli esteri della Russia
Ha dichiarato che i dirigenti jugoslavi sono pronti a proseguire il negoziato
è importante che glielo dica certo
Sarebbe più chiaro che lo dicesse dei dirigenti jugoslavi che spiegassero su quale base ma ciò non toglie che credo che il compito della diplomazia e della nostra diplomazia sia di verificare al più presto nel dialogo con la Russia anche il significato di questa affermazione
Nessuno spiraglio deve essere chiuso
Nessuna possibilità
Deve rimanere inesplorati
Nel frattempo l'Italia farà il proprio dovere
Partecipe di un'alleanza di un dispositivo io vorrei consentitemi di dirlo in questo momento anche rivolgere un ringraziamento ai nostri soldati per il modo in cui svolgono il loro dovere in questo momento
A quelli che sono impegnati nella difesa del Paese a quelli in una posizione esposta è difficile che si trovano in Bosnia o in Macedonia in missioni di pace e che vivono certamente con una più diretta tensione queste ore difficili
Credo di esprimere in questo vi ringrazio per un applauso che non era rivolto a me un sentimento di tutto il Parlamento e di tutto il paese
Vedete
L'Italia in questo momento
Credo sia chiamato ad una prova importante
Sono convinto che l'affronteremo con serietà la stiamo affrontando con serietà
Il posto dell'Italia
Nell'unità europea e nel sistema di alleanze che il Paese ha liberamente scelto
Fuori da quella collocazione e lo ripeto il nostro Paese non avrebbe nessun ruolo da svolge ma in quell'alleanza in queste Europa unita l'Italia è un Paese che può e vuole dire la sua
Che vuole fare sentire la sua voce
Che vuole che si tenga conto di un'aspirazione alla pace di una cultura della pace così forte nel nostro popolo nelle forze culturali e politiche che lo rappresenta
Di questo il Governo per parte sua intende farsi interprete
Leale nell'assumere nel garantire le responsabilità del Paese
Ma anche fermo nel far sentire in tutte le sedi la volontà di pace degli italiani che si è espressa in modo così significativo in questo dibattito parlamentare grazie
Grazie signor Presidente del Consiglio onorevole presidente gli anticipo subito che non ci piazzano le sue aspirazioni di statista di aprire superiore controllore degli apparati in carriera e in amicizia con i grandi Dal Monte
Noi non siamo d'accordo sul metodo usato dagli americani e dalla NATO per accendere questa guerra contro la Serbia
Non va bene il metodo di saltare a piè pari il Consiglio dell'ONU
E di utilizzare la NATO quale strumento di aggressione anzi chiedi solo difesa non va bene innanzitutto perché è contro le regole se le basi in atto e quelle americane nel nostro Paese servono per innescare guerre anziché per difenderci da esse
Allora si pone il problema di ridiscutere la loro stessa presenza il loro numero
L'esistenza dell'attuale giurisdizione del tutto speciale che ci impedisce di sapere cosa avvenga all'interno di esse quante testate nucleare ci siano eccetera eccetera
Converrà con me onorevole presidente che se si cambiano le carte in tavola senza neppure comunicarlo diventa tutto più complicato in particolare diventano incerte le garanzie che la NATO sia ancora uno strumento di riflesso
Si creano ipocrisie si moltiplicano i dubbi sul significato delle azioni della NATO
Le difficoltà a capire diventano particolarmente grandi quando si tratta di un intervento militare nel teatro di una guerra etnica come quello in atto nel Kosovo
è evidente che se valesse il principio che la NATO deve bombardare su ogni scontro etnico in essere allora dovrebbe bombardare quarantotto ore al giorno tanti sono i teatri di questo tipo di guerra soprattutto nel Kosovo la guerra andava evitata perché lo scontro etnico è più radicale che altrove aggravato da sommarsi alla contrapposizione etnica
Di quella tra due differenti identità religiose da una parte ci sono gli immigrati albanesi
Storie immigrati a futura memoria che sono musulmani che chiedono l'indipendenza del Kosovo dalla Serbia e l'annessione alla loro madrepatria l'Albania
Dall'altra parte ci sono i serbi che sono cristiani e per i quali il Kosovo rappresenta un luogo mitico la radice del loro della loro stessa esistenza politica e storica siamo davanti a valori dall'animo e la conduzione di una trattativa tra le due parti non poteva evidentemente che fallire se chi doveva condurla non aveva la sensibilità per questi problemi
Ad esempio io non credo che l'attuale dirigenza americana o i massoni sotto derivati fossero i più adatti a condurre con successo una tale mediazione
Il Kosovo possono solo fare danni gli uomini dalla cultura dal valore unico dal danaro
Che sono in radicale contrasto con i valori dalla società al punto che per realizzare un liberismo di Monopoli sono impegnati in tutto il mondo a cancellare i popoli la famiglia i figli la credenze Cione
Sono in contrasto proprio con quei valori che ai serbi come tanti altri popoli vogliono conservare
Accettare passivamente le scelte dalla diplomazia americana dobbiamo ammetterlo è stato come scommettere sulla delicatezza di un elefante in cristalleria
Prima hanno fatto saltare l'Albania
Poi hanno sostenuto e forse ho magari senza forse armato l'UCK poi ancora hanno cercato di creare un governo fantoccio abbandonata
E non essendoci riusciti alla fine sono passati alle minacce alle vie di fatto senza capire che in questo modo praticavano la determinazione è la convinzione del popolo serbo di combattere per la propria libertà
Il popolo serbo signor Presidente è un grande pop
Gente che mantiene la parola solido è serio in contrasto concerti dirigenti americani che agli inglesi loro stretti parenti definiscono easy Going fazioni superficiale in preda al complesso di superiorità detto l'altra giorno Corbaccio
Ebbene tutto queste pericolose è comunque inaccettabile ha comunque in mora
Sono marziani che non potevano e forse non volevano condurre a termine nessuna trattativa
Lei onorevole Presidente immagino abbia pensato a tutto questo quando eri in America con qualche settimana fa quando avrà saputo cosa avrebbero combinato di lì a poco il bambino voli a stelle a strisce
Oppure è bastato qualche concessione a consigliarlo la stare buono ad esempio quel Prodi alla presidenza del Consiglio d'Europa oppure un po'di miliardi per le vittime dalla funivia del Cermis dopo Chiara avevano sbattuto la porta in faccia con l'assoluzione del pilota o ancora la garanzia
Prima storica solo nell'Ulivo o è fuori
Continueranno sostenere solo Verna e forse per questo che ha dimenticato il suo dovere
Di chiedere il voto al Parlamento sulla concessione delle basi aeree come avevano fatto prima di lei tutti i presidenti questo Parlamento purtroppo si può recriminare che agli Europei non abbiano le idee chiare sulla necessità di raggiungere il primato dall'economia salvando contemporaneamente le loro società basate sui popoli e sui valori rifiutando quindi quella che i banchieri ritengono la missione universale dall'America cioè il libero scambi sono totale
L'impadronì mentre dall'economia degli altri che provocherà inevitabilmente potenti movimenti sociali e politici contrari presidente D'Alema non le chiediamo primo di impedire l'uso delle basi per reazione di aggressione alla Serbia secondo di che ci sia un mediatore che il mediatore sia questa volta europeo cioè esperto anche di pop prenda atto
Che è restato in pochi voi guerrafondai anche se importanti certi anche se comunisti nel nome trasformisti nei fatti
Le persone perbene cominciano a rompersi le scatole di voi capirà scrisse bombardate ogni tre anni può anche darsi che abbiate qualche ragione ma se lo fate ogni quindici giorni il dubbio che ci sia un tarlo da qualche parte
Contro l'ottusità commercianti ne occorrono uomini di buona volontà e di fine intendimenti che non vedo onestamente del suo governo ricordo questo Parlamento che a tre membri
Il senso ai membri c'è
Sopra padani dalla lega sono attualmente ha ben chiara e si vogliono rappresentare un sottilissimo
Filo ponte di speranza
L'immagine evidente la prova provata cioè l'Europa non è l'America e neppure alla NATO che all'Europa non è neppure i suoi presidenti l'Europa è fatta di popoli di uomini e di donne che capiscano il dramma del popolo serbo
Che si sente espropriato a casa sua dagli albanesi e dai loro alleati tra cui l'Italia bisogna tornare al tavolo dei negoziati
Evitando che tutti i partecipanti siano pregiudizialmente Borbonese acconto riserva
Noi votiamo per questo motivo la nostra soltanto la nostra mozione
Diciamo non è detto che anzi la stiamo accarezzando l'idea che quei bombardamenti che sembra non non fermare probabilmente debbono avvenire anche su dei padani se come penso passeremo la Pasquin tanti serbi la guerra deve essere fermata e lei la può fermare
Ebbene faccia il suo dovere grazie
Così dunque il ventisei marzo novantanove alla Camera il leader della Lega Umberto Bossi riascoltiamo adesso anche quanto dissero in quella sede Silvio Berlusconi Walter Veltroni a Fausto Bertinotti
Signor presidente onorevoli deputati
Colpisce
Signor presidente del Consiglio
La differenza che si coglie subito a prima vista
Trae il suo discorso di poco fa il documento conclusivo della sua maggioranza
Lei ha lealmente riconosciuto che l'intervento militare della NATO si è reso necessario ed inevitabile
Di questo riconoscimento però non vi è traccia nel documento della sua maggioranza dove neppure si fa cenno ai suoi interventi e alle sue argomentazione il documento invece impegna il Governo soltanto ad adoperarsi con gli alleati NATO per una iniziativa volta a riprendere subito i negoziati e a sospendere i bombardamenti
Ma è un'affermazione pleonastica perché come lei stesso ha riconosciuto
L'intervento militare finalizzato esclusivamente a promuovere la ripresa del dialogo ed è pertanto ovvio che al primo cenno di ripensamento da parte di Milosevic l'azione militare cesserà immediatamente
La verità signor Presidente è che mentre il suo intervento mira a tranquillizzare gli alleati della NATO
Il documento della maggioranza mirata a citare l'onorevole Cossutta i Verdi
La sinistra del suo stesso partito e gli altri inquieti pacifisti a senso unico del suo schieramento con il rischio e forse con l'obiettivo isolare l'Italia dai suoi alleati
Il risultato complessivo
Vistosamente contraddittorio
A tal punto che la parte più coerentemente atlantista della sua maggioranza si rifiuta di sottoscrivere il documento comune marcando di fatto un clamoroso ed insostenibile dissenso del suo ministro della difesa come si fa a trascurare uno a sminuire il valore dirompente di questa contraddizione politica
Questo dibattito ha fatto riemergere le profonde differenze che intercorrono fra visioni alternative di quella che dovrebbe essere la politica estera dell'Italia
Da un lato le tesi di quanto ritengono che la fedeltà alle alleanze la collocazione europea ed atlantica del nostro Paese costituiscano condizione necessarie per la nostra sicurezza e per il contributo che possiamo dare alla pace
Dall'altro lato la posizione di quanti hanno sempre vissuto con ostilità
La storica Scelta atlantica e le alleanze dell'Italia
Nessuno intende negare l'importanza di queste differenze tuttavia è semplicistico e pericoloso basare la valutazione dell'iniziativa presente su quelle scelte di fondo
Intendo dire che anche chi è da sempre convinto della validità del nostro sistema di alleanze non può ignorare i rischi insiti in questa particolare
Operazione
Essere Atlantis si non basta a fugare perplessità preoccupazioni angosce
D'altro canto gli avversari storici della NATO
Non accrescono la credibilità della loro posizione quando creano l'impressione che meglio sarebbe stato non fare nulla
Assistere indifferenti alla sistematiche sanguinaria opera di pulizia etnica ai danni degli albanesi del Kosovo
In azione inerzia delle democrazie di fronte a crimini contro l'umanità non è politicamente né moralmente accettabile
E quindi non per pregiudiziale Scelta di Campo né tanto meno a cuor leggero che siamo dolorosamente convinti che l'iniziativa vada appoggiato
Siamo consapevoli che il rischio è che essa comporta e non siamo affatto certa che produrrà inevitabilmente i risultati sperati
Ma non esiste scelte importante di politica estera che sia immune da rischi e che garantisca il successo tuttavia i rischi dell'azione non vanno valutati in assoluto ma messi a confronto con quelli dell'inazione
Dopo il fallimento degli accordi di Rambouillet
E il massiccio impiego di truppe serbe in Kosovo
Attendere un improbabile decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti
Ho auspicato uno spontaneo ravvedimento del governo di Belgrado sarebbe equivalso a consentire la prosecuzione delle violenze ai danni della popolazione albanese del Kosovo
Anche in questo caso peraltro moralmente inaccettabile Italia sarebbe stata esposta a rischi gravi
è vero che ci troviamo di fronte a diversi situazione assolutamente inedita e che forse sono state forzate alcune regole la NATO alleanza difensiva assunto un ruolo attivo non previsto dal suo statuto
L'ONU ne risulta ridimensionata l'Europa conferma ancora una volta l'inesistenza di una sua politica estera e di difesa
Ma questo non significa che mentre violenze e massacri ai danni della popolazione civile vengono commessi a pochi chilometri dalle nostre coste
Ancora oggi venti professori barbaramente uccisi dalle truppe di Milosevic davanti ai loro allievi
Non significa dicevo che ci si possa stendere dall'intervenire
In attesa che l'Europa si dia una credibile politica estera comune inattesa che il Consiglio di sicurezza dell'ONU riesca a sbloccare la paralisi decisionale che lo immobilizza o in attesa che la NATO venga ridisegnata per tenere conto delle nuove realtà
Ho appena ricordato che le differenze nella concezione della politica estera dell'Italia hanno una lunga storia
E sarebbe strano che non fossero riemerse in questo caso ma è ancor più strano e del tutto inaccettabile che quelle visioni contrapposte coesistano nella stessa maggioranza di governo
Basta mettere affronti il suo discorso signor Presidente con la mozione della sua maggioranza come possono convivere a me davvero sembra che persone con visioni così distanti e inconciliabili della politica estera
Non sembra proprio possono stare insieme nella stessa maggioranza nello stesso governo ma questo è problema che riguarda la loro coscienza non la nostra
La nostra coscienza cinque ore
Mettere il nostro Paese è in condizione di rispettare gli obblighi di mente liberamente assunti
Di tenere fede all'alleanza e di onorare i trattati sottoscritti e sostegno che un ancora una volta siamo pronti a dare all'Italia nel pieno esercizio della nostra responsabilità e nella consapevolezza dei doveri che spettano anche all'opposizione quando sono in gioco gli impegni non del governo ma del Paese
Ma di tutto questo non c'è traccia nella mozione di maggioranza
Ecco perché noi sont chiamo il dovere di sostenere che non è ammissibile che l'Italia si era presentata da un Governo privo di maggioranza in politica estera
Cuesta
è un'anomalia grave ed inaccettabile mai nella storia d'Italia mai prima di questa legislatura era accaduto che di fronte al ruolo e al prestigio della nazione nel consesso internazionale il Governo fosse privo di maggioranza
Dalla vittoria del primo governo delle sinistre questa e se non vado errato la quarta volta che il governo non è in grado di assumere decisioni fondamentali di politica estera
Ed è costretto a chiedere soccorso al senso di responsabilità dell'opposizione
Sarebbe atto di elementare correttezza democratica se il governo
Non ora in costanza di questa terribile situazione ma una volta superata l'emergenza internazionale
Riconoscendo di essere privo di una maggioranza su questioni vitali per il Paese sapesse trarne le logiche conseguenze e rassegnarsi le dimissioni
La ringrazio l'onorevole Berlusconi onorevole Veltroni prego
Signor Presidente colleghi deputati
Un dossier di Amnesty International racconta con queste parole l'odissea del Kosovo
L'odissea che può essere racchiusa in due cifre
Due mila morti negli ultimi mesi
Quattrocentosessanta mila profughi
Ognuno di loro scrive Amnesty International ha una storia spaventosa da raccontare
Alcuni descrivono come nei villaggi sono stati uccisi e le loro famiglie coi loro vicini durante i raid di rappresaglia dalla polizia serba
Altri parlano degli abusi perpetrati dall'opposizione armata dell'UCK
Le loro menti sono indurita da immagini terribili
Camminano tra file di corpi morti prima di poter identificare quelli delle proprie famiglie scavano nelle fosse comuni fuggono dalle case dai villaggi che temono non potranno più vedere
Il quindici gennaio scorso Rush
Quarantacinque kosovari sono stati massacrati dalle truppe serbe
Molte delle vittime erano anziani molti colpite a distanza ravvicinata
Molti colpiti dalla fronte io alla nuca
Non ho le parole per descrivere l'orrore che ho provato insieme a quelli che erano con me
Alla vista di quella che può essere descritta solo come un indicibile atrocità
Anche se non sono un uomo di legge quel che ho visto personalmente non esito a descriverlo con un massacro un crimine contro l'umanità neo esitazione ad attribuirne la responsabilità alle forze di sicurezza governativa il meteo ascoltavo gli interventi dei colleghi
Ho letto su un'agenzia che mi è stata appena consegnata
Che ancora in queste ore
Ci sono stragi di innocenti nel corso venticinque persone tra cui molte donne e bambini sono state decapitate brutalmente mutilate sotto gli occhi inorriditi dei loro cari
Da un commando delle forze di sicurezza serbe in un piccolo villaggio del Kosovo al confine con l'Albania
Questo è l'abisso di violenza e di dolore nel quale è precipitato il Kosovo
Quando la parola passa le armi
Nessuno può più Bizzi innocente
Ma in Kosovo non c'è una guerra civile
C'è un'operazione di pulizia etnica
Contro un piccolo popolo di meno di due milioni di persone al novanta per cento di etnia albanese
Un piccolo popolo che Slobodan Milosevic nel mille novecentottantanove ha privato dell'autonomia di cui godeva nello Stato jugoslavo e ha ridotto ad una qualsiasi regione amministrativa della Serbia
Un piccolo popolo al quale è stato tolto il diritto ad usare la sua lingue amante nelle sue istituzioni culturali
Un piccolo popolo al quale è stato sciolto il governo regionale un popolo che per anni ha chiesto gli venisse restituita l'autonomia
E che ha avuto in cambio i carri armati i massacri le atrocità contro i civili l'esito di centinaia di migliaia di profughi
Dinanzi a questa situazione
Dobbiamo innanzitutto chiedersi se poteva essere evitata
La responsabilità di una prevenzione politica della tragedia balcanica era principalmente assegnata dalla storia e dalla geografia all'Europa
Ma l'Europa non ha saputo mostrarsi all'altezza del compito e delle attese
Le crisi vanno prese per tempo
Se non si vuole che le armi diventino l'unica soluzione la pace è una costruzione
Finito il mondo separato in blocchi stabilità e sicurezza devono essere costruite giorno per giorno
E invece l'assenza di una politica di sicurezza comune e di una capacità militare europea insieme alla fragilità dell'ONU
Sottoposta al sistema dei veti paralizzanti hanno a lungo sancito l'impotenza della comunità internazionale ed hanno lasciato la regione balcanica in preda la violenza
Prima la Croazia o è Sarajevo la Bosnia ora il Kosovo
Nel mille novecentonovantacinque dinanzi alla tragedia jugoslava un grande pacifista del quale tutti sentiamo la mancanza Alex Langer osservava si può decidere che il diritto internazionale deve semplicemente abdicare
Ma sarebbe una decisione pesante e vergognosa perché vorrebbe dire che ognuno faccia per sé
E che il più forte sul campo detta legge senza che nessuno possa o voglia contrastarlo
Oppure si può decidere che un ordine vincolante per tutti deve farsi rispettare sarebbe preferibile se ad intervenire fossero i soldati di pace dell'ONU
Nelle condizioni attuali tuttavia l'ONU deve chiedere a chi può alla NATO in buona sostanza di svolgere tale compito
L'intervento da nato come sappiamo ci fu anche se con gravissimo ritardo i massacri furono fermati e si arrivo per la Bosnia alla pace di Dayton
Anche in Kosovo l'Europa l'Occidente sono in ritardo per troppo tempo hanno ignorato le giuste e ragionevoli proteste dei kosovari albanesi e la voce non violenta di Rugova che chiedevano solo il ripristino dell'autonomia
Il risultato è stato l'inasprimento del conflitto la radicalizzazione della resistenza kosovara ma adesso dinanzi a questa catastrofe umanitaria che cosa deve fare la comunità internazionale
Dopo l'ostinato rifiuto della Serbia di firmare a Rambouillet un accordo che prevede prevedeva l'integrità del territorio jugoslavo la concessione al Kosovo dell'autonomia e non dell'indipendenza l'attenuazione progressiva delle sanzioni
L'invio di una forza di interposizione umanitaria non necessariamente nato anche OSCE anche a forte presenza russa dopo il no di Milosevic ad un accordo così ragionevole che cosa è giusto fare
è giusto rassegnarsi come ci ha ricordato Staffan De Mistura rappresentante dell'ONU in Italia come in Ruanda a far digerire alla nostra coscienza un milione di morti
Io credo di no
Io credo che quando le armi della diplomazia non ce la fanno talvolta può essere doveroso tanto quanto doloroso usare la forza per difendere i più deboli
A volte ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan l'uso della forza si può giustificare per fini di pace
I diritti umani non hanno colore si tratti dal Kosovo del Kurdistan o del Ruanda noi chiediamo una forte reazione morale e civile è una forte pressione politica e diplomazia
Io capisco
Io capisco le ragioni profonde
Io capisco le ragioni profonde di chi non riesce ad accettare la responsabilità di consentire l'uso dalla forza
Sono ragioni radicate nella storia dalla sinistra e la coscienza democratica di tutti noi anche della mia come tutti sanno ma cercando le ragioni di inquietudine personale così come ascoltando le posizioni di altri non ho trovato la risposta alla domanda dalla quale sono partito
Cosa fare
Per quelle centinaia di migliaia di esseri umani divenuti dei dannati della terra
Siamo tutti turbati dai bombardamenti Dellas sulla Serbia ma con rammarico e angoscia dobbiamo riconoscere che la Serbia non ha voluto offrire alcuna alternativa
Che non fosse quella assolutamente inaccettabile di considerare la tragedia del piccolo popolo del Kosovo come una questione interna la Federazione jugoslava
Noi chiediamo la Serbia chiediamo al presidente Milosevic di offrirla questa alternativa noi non consideriamo né la Serbia né il presidente Milosevic come nostri nemici
Noi chiediamo loro di restituire l'autonomia al Kosovo di far cessare qualunque atto di violenza in quella regione e di consentire che tutto ciò avvenga sotto il controllo di una forza multinazionale di interposizione umanitaria
In altre parole chiediamo la Serbia un atto di civiltà e di umanità
Allo stesso tempo noi chiediamo al governo italiano
Che ringraziamo per il grande impegno profuso nella ricerca di un'intesa politica che evitasse l'uso della forza un governo la cui stabilità in questo momento è un valore particolare chiediamo al governo
Di continuare ad adoperarsi insieme di alleanza atlantica
Affinché l'uso della forza resti sempre finalizzato alla ripresa della trattativa di pace per questo ribadisco la nostra proposta dopo questa fase dell'intervento d'intesa con i nostri alleati
Occorre verificare
Naturalmente all'interno di una sospensione dei bombardamenti se esiste ancora un piccolo spazio negoziale la cui condizione la immediata cessazione delle azioni di repressione serba nei confronti dal Kosovo se questo spazio c'è bisogna percorrerlo
Magari riunendo il gruppo di contatto come proposto dai russi e come ha detto in gol presidente D'Alema è dal governo italiano condiviso
Permettetemi di porre schiettamente a tutti noi un problema
E riguarda i prossimi giorni le prossime ore
La guida politica di questa operazione deve essere forte e determinata
Il rischio di una escalation che non raggiunga risultati previsti è obiettivo
L'azione militare e quella politica devono quindi integrarsi in ogni momento
Il rischio è infatti che questo inevitabile intervento si sviluppi senza quella che la Washington post chiama una strategia di uscita
Il Papa ha detto quanto prima tacciano le armi e riprenda la trattativa
è una strada lungo la quale noi italiani possiamo svolgere una funzione del tutto particolare
Come facemmo quando d'intesa con il presidente del Siena spingemmo per il viaggio di Kofi Annan a Baghdad
Noi dobbiamo essere noi possiamo essere nella nostra fedeltà all'alleanza internazionale
I costruttori di uno sbocco a questa crisi una crisi che per ragioni umanitarie politiche è la più grave del dopoguerra europea signor presidente colleghi deputati quando il diritto alla politica si paralizzano a vicenda c'è un terzo aspetto che diventa centrale decisivo e l'aspetto etico dinanzi alla catastrofe umanitaria noi abbiamo il dovere di intervenire con timore angoscia ma anche in serena coscienza dobbiamo assumerci questa responsabilità
Ma dobbiamo farlo senza mai perdere la consapevolezza che è la politica che può costruire soluzioni di convivenza fra i popoli le etnie le religioni è questa per tutti noi la sfida decisiva di questa fine Novecento
Emigrazione e Veltroni
Onorevole Bertinotti prego
Signori presidenti signore e signori deputati
Voteremo la nostra mozione contro la guerra e voteremo contro la guerra
Gian molte vittime questa guerra affatto
Nelle popolazioni égalité oggi
Nelle popolazioni che saranno Galite domani
Delle ondate di profughi
Che essa suscita ma ci sono anche vittime politiche
L'ONU
L'Europa il Parlamento italiano
Qualche giorno fa eravamo qui riuniti per delle comunicazioni del governo
Poche ore dopo cominciavano i bombardamenti
I governi diciannove Paesi della NATO come ha detto il presidente del Consiglio compreso il governo italiano
Hanno deciso la guerra ma così il Governo italiano ha messo sotto i piedi l'articolo settantotto alla costruzione che prevede che le Camere debbano dare il benestare per lo stato di guerra di più il governo ha stracciato la costruzione stracciando lo spirito dei padri della repubblica
Mancano poche settimane al veridicità al venticinque aprile nasceva da lì il ripudio della guerra così solennemente sancita dalla nostra Mercurio
L'Italia in guerra è il tradimento delle nostre radici
Avevate detto signori della maggioranza che ci voleva la decisione del Consiglio di sicurezza all'ONU non c'è stato
Avevate detto che ci sarebbe voluto un protagonismo dell'Europa
La decisione l'annunciata Clinton certo in quel Paese c'erano e ci sono degli orrori ci sono stati ma perché perché non rispondete a questa domanda elementare
Si bombardava sei abbia non si interviene nei confronti da Turchia che compie un genocidio del popolo fu
L'intervento umanitario dovrebbe essere fatto
Dalla comunità internazionale per i diritti umani illesi
Comunità internazionale appunto se sono i diritti umani all'uomo un organismo sovranazionale che comprende tutti dovrebbe decidere
Qui invece decidono gli Stati Uniti d'America e come se in uno Stato di diritto la giustizia e la polizia fossimo appaltati ai privati nessun cittadino potrebbe sentirsi garantito in realtà la strategia degli Stati Uniti vuole i Balcani che stabilizzati per occupare stabilmente il Mediterraneo
E il signor Presidente del Consiglio lei oggi ha fatto un'operazione politica grave ha fatto uno scambio
Quello con cui l'Italia entra nei Paesi forti dall'Alleanza atlantica
Con la quale tuttavia diventa proconsole dell'alleanza atlantica nel Mediterraneo
Malgrado questi errori strategici speravamo
Avvicinandosi la domenica delle Palme in un atto in una parola alta l'Evangelo recita ai metti la tua spada al suo posto fai metti la tua spada al suo posto
Potevate renda indispensabile le basi alla guerra e così chiamarla potevate paga di meno chi è ed è la sospensione chiedere la sospensione immediata dei bombardamenti
Avete costruito un cumulo di ipocrisia
Con il discorso del presidente del Consiglio dall'alto e la risoluzione dall'altra che oggi vi mette in un così vile visibile imbarazzo di fonti a tutti tanto da rendere incerta la conclusione di questa Assemblea come incerta dovrebbe essere vista l'incapacità di governarla continua la guerra e voi dite parole ambigue o false
Dite che le forze italiane sono impegnate in funzione difensive
Signore de la maggioranza siete bugiardi le basi sul territorio nazionale sono quelle da cui partono gli aerei che bombardano la Serbia altro che funzione del difensiva
Dite che volete una iniziativa
Di trattativa per sospendere i bombardamenti
Dice oggi oggi pomeriggio il portavoce dalla NATO
Gli attacchi della NATO non sono mai stati concepiti perdurare uno o due giorni ma continueranno finché gli obiettivi della missione non saranno raggiunti
Le vostre posizioni vengono falsificate dal rappresentante della NATO
E allora noi bocciamo con indignazione
La vostra risoluzione e la vostra scelta
La vostra risoluzione e la vostra partecipazione alla guerra dice delle cose tutti insieme anche la risoluzione la maggioranza che potrebbe tranquillamente dire il generale Clark ma lui è solo un generale che non deve rispondere a nessun popolo e Paese sovrano
Voi siete il governo della Repubblica italiana che dove sta rispondere al popolo italiano e invece non rispondete rispondete agli Stati Uniti d'America che hanno voluto questa guerra telo interessi fare
Vorrei
Korail camminare non con le parole di Milosevic che noi non da oggi pratichiamo anche quando altri erano in silenzio
Vorrei prendere in prestito le parole
Di non di don Tonino bella che fu presidente di don Tonino Bello che fu presidente della pax Calisti
Diceva questo grande sacerdote che noi tutti possiamo citare perché da tutti sappiamo imparare che l'Italia deve scegliere tra essere un arco di guerra verso l'Oriente e verso il sud del mondo o invece essere un'arca di pace
Voi scegliere che di tendere Lako dalla guerra noi scegliamo di lavorare perché l'Italia sia un'arca di pace la ringrazio
Era il ventisei marzo novantanove alla Camera in quel momento era di casi non c'erano Marco Pannella però quello stesso giorno intervenne durante una trasmissione televisiva di Telemontecarlo hanno intervistato sull'argomento da Luciano Rispoli
Allora dobbiamo purtroppo cominciare subito con il costo dice
Questa tragedia è nato il io dirò finalmente
Io l'ho finalmente perché si quando Hitler
Occupò la Renania la Ruhr che il trattato di Versailles aveva tolto alla Germania
Qualche missile toglie allora fosse stato speso in difesa della legalità
Avuto nei campi di sterminio
Nella Grande Guerra per il mostro nazi comunista
Per qualche anno separato
Concorrere a rendere Barbato questo secco
Quindi dico finalmente con dolore dagli abbia ma con grande dirò
E già intervenuto riproduttiva al tutta la sua vita giustificandosi ai cosiddetti pacifisti che son sempre pacifisti cioè all'aggressore e l'aggredito
Sono pacifisti nei Paesi democratici dove possono fare i pacifisti nei Paesi del belga degli aggrediscono non si vedono
Dirò ai pacifisti con grandi ai comunisti
Quelli che si proclamano tali oggi ancora e quelli che lo sono anche se non vorrebbero più esserlo riflessi per cultura
Dirò che evidenzia la violenza dell'oppressione
Violenza delle dittature le violenze illiberali
Diceva Gandhi meglio reagire con violenza
Bello il violento che il codardo come poveri codardo onorevole Pannella ma come è possibile c'è un risposi che ove il morale così amante si è opposto gravissime questi missili questa cosa impressionante finalmente si è mosso
Possiamo sperare
Che il macellaio autore delle stragi in Croazia
Buco da questo tutto in un fazzoletto di arie no sedici Milosevic con rispetto parlando delle chiedi
Quindi prima in Corace poi in Bosnia
La Emma Bonino andò in Bosnia
E lì Segre mancavano diciotto mila persone dovevano percorrere settanta chilometri
Gridò stampa internazionale i pacifisti non se ne accorsero
Nove mila di quelli furono ritrovati nelle fosse comuni
Donne violentate bambini violentati centra certo un po'anche dall'altra parte come sempre succede
E allora io penso da gandhiano da non violento che rilancerà codardia
Lei neutra visti dei pancia fichi visti dei bene al tristi ci vorrebbe ben altro dico finalmente abbiamo l'immagine di un confronto duro ci spaventa ci fa riflettere mente attinenti ogni giorno continuavano ad esserci massacri di albanesi massacri ricostruita massacri di serbi dissenzienti
Con il Bertinotti di Dini via dice la Fia Telecom la tutti quanti gli hanno investito in un modo in un altro su comminò su Milosevic
Come si investiva come si investe adesso su questo signore cinese che sta girando per l'Italia con al seguito Ascoli consolanti eccola vengo da fuori i signori della Confindustria volte dei comunisti
Mentre per esempio quindi alla Corea del Sud
E tra i guantoni investimenti molto più sicuri dal punto di vista del mercato ma c'è un ma e che questi occulti interessi potenti nel mondo
Preferiscono le dittature che fa lavorare nei campi di lavoro gratis
Che possono fare concorrenza all'India
A Taiwan sul dominio del mercato cioè quindi benvenuti
Benvenuti a Enrico La tragedia direbbero Gandhi diceva quando noi dobbiamo allearci
Con coloro che per difendere la libertà e la patria dispongono con violenza l'oppressore è un momento molto doloroso quasi ma parole parole lancette poi ne parliamo non è una non è la posizione quel farmaco sarà l'appello lei all'opposizione o in maggioranza ma io mi trovo in questo Paese con la stragrande maggioranza di coloro che ci stanno ascoltando all'opposizione della maggioranza all'opposizione dell'opposizione
Sì quello che accade questo proprio non abbiamo questa questa è una musica sarà una solidarietà nei confronti ereditati dagli alieni vedrà che il governo al malcostume no guardi questo governo Pupo un po'come gli altri
In realtà siamo gli unici che hanno fatto obiezioni ufficiali reticenti riottosi italiani no che stanno sempre riusciamo infiniti
Sempre per i nostri alleati e ne avevamo dalla guerra quindici diciotto dovevamo essere alleati della Triplice alleati dei tedeschi e gli austriaci tradiremmo il fumo alleati dell'inglese del francese noi eravamo alleati della Germania questa volta non ci sono stati tentennamento circa generalmente ci sono nove siamo bravi siamo contro l'uso delle armi come il Papa come più il dodici a suo tempo facile
Molto fase però se non fossero venuti gli americani e gli inglesi noi forse in Spagna in Portogallo e di un'Italia avremmo ancora il fascismo
Perché senza gli americani qui minori antifascisti per la libertà non i comunisti
Cosa facevamo che forse avevamo ma dico c'è la ricetta e che lo voglio dire se si fa fiducia
Così come per combattere il nazismo
Si dovettero si ritenne di dovere usare la voce di Londra
Cioè la voce dell'informazione la voce della libertà terminarla dentro
La dittatura non può tollerare
Della donna e dell'uomo in forma per la verità la verità ne hanno paura però contemporaneamente rasero al suolo gli alleati contro il nazismo Dresda Francoforte Milano
E poi ci fu la bomba atomica su via del Giappone
Ebbene oggi invece assolutamente possibile
Che l'utopia nostra grande Anna non violenta
Diventi la strategia migliore cosa intendo dire
La voce di Londra allora c'è una radio radiolina c'erano pochi
Oggi invece con i mass media con dei satelliti che possono trasmettere in permanenza
Si mandano degli aggeggini fissati solo su quello
E si può inondare un paese di verità contro i dittatori
Dei macellai che il Televideo a sul tema Cesena informatica i giornalisti Galanda il Paese ramato sono stati espulsi calcetto perché i giornalisti che possono scrivere i giuristi sebbene possono scrivere non sono serbi Naselli
Quindi serve il resto i giornalisti e quindi dicevo ecco la speranza
Allora riferendo iniziativa subito su questo finite questa vicenda e per imporre il passaggio dalla strategia diciamo di Dresda della bomba atomica
Per lo schieramento dovrebbe alzare la strategia della voce di Roma questa questa vicenda militare però le sue previsioni sono quali che si concluderà come di una religione io da non violento ritengo che le armi militari sono superate dannose
In termini storici sul piano immediato e dico che già il Montenegro sembra volere sganciarsi dalla Serbia
Milosevic che vuole annettersi magari tutta l'ex-Jugoslavia che non vuol mollare al novanta per cento degli albanesi del Kosovo rischia di perdere in questo momento il Montenegro allora più voce di Londra
E meno precoce di Roma per i miei coetanei dirò più Umberto Calosso più colonnello Stevens e meno Mario Appelius la voce di Roma era la voce che ammazzava d'Italia oltre al mondo sono cioè Londra quindi questo faremo così dunque Marco Pannella Telemontecarlo del ventisei marzo novantanove l'ultimo documento che vogliono far riascoltare in questa circostanza invece dal dieci aprile novantanove
Gli sconti in quanto disse
Marco Pannella nel corso di un'assemblea radicale svolta sì a Monastier di Treviso
Essere terzi
Proclamarsi persi
Sottolineare l'opportunità la necessità
E la decenza dell'essere te terzi
L'aggressore l'aggredito
Fra il nazista dei campi di sterminio gli ebrei sterminati questa pacifismo
Prima di ogni altro vergogna di questo si sa
Perché Gandhi
E vero versanti a volte il termine avevo una certa ho avuto per venti trenta resistenza al termine codardi che era quello che grandi indicava per chi preferiva essere inerte o terzo
Di fronte alla lotta all'oppressore all'oppressione in corso
Certo dobbiamo lui sia perché non è e non violento ma non violento per garantire uno stile di vita una conquista
Dei riflessi guadagnati
Perfino per i momenti nei quali la moralità è assente
Quindi quasi una categoria dello spirito in quel momento più ancora che una realizzazione di Antropologia umana perché non è non è non violento non resistere con la violenza
Alla oppressione violenza alla violenza del padre debole è questa è codardia ed è la peggiore forma di complicità io preferisco dire l'ignavia
Dei pacifisti oggi sento con un linguaggio che appartiene alla perdizione semmai delle grandi diserzioni ed è grande disertori anarchici
Perché hanno una per il suo nell'indifferenza serio un leader dei trotskisti
Capitano tutti i guai anche il Polo Trotsky
Ma dei trotskisti Ferrando che dice noi non temiamo non tenteremo di essere accusati di disfattismo Paris attivismo
Erano accusati innanzitutto luganese che davano corpo vero alle loro rotte le loro idee
I disertori per amore come visivi qualificavano per amore della libertà e del diritto gli anarchici della libertà
Non coloro che si dividevano fra come raggiungere la dittatura del proletariato come e per quale motivo
Sì occorreva sterminare in un modo diverso le opposizioni
Gli altri coloro che non dicevano come dire come hanno sempre detto che vi sono armi buone armi creative aggressori buoni aggressioni creativi che vi sono guerre tremende
Ma giuste guerre magari marginali ma profondamente giusta intorno ad avere un confermando diceva noi se essi passa anche dall'invasione di terra
Alle sul terreno noi non avremo paura di essere accusati di disfattismo
Ovvero bene intanto abitate in televisione l'Italia clericale l'Italia cattolica Alitalia pacifista l'Italia comunista Alitalia del Patto di Varsavia lettera d'Italia dei volontari gli atti di stato della carità di Stato
Mette bene mentre voi
Escludiamo nuove molto difficilmente il sostituto che sta cosa di pinocchio in cui mi sono trovato di nuovo presente legale grazie a Gad Lerner regia queste l'eccezione che conferma la regola
Della nostra esclusione assoluta di cultura antropologica come sono esclusi dall'Enciclopedia italiana Ernesto Rossi e i grandi Mario Paggi la destra azionista la sinistra liberale come sono scritte i radicali di questi ottant'anni di storia del nostro Paese ormai la parola radicale può unificare
Nello stesso tempo anche persone con altri punti di riferimento unifica a mio avviso Romolo Murri con Ernesto Rossi unifica Gaetano Salvemini
Con le battaglie di libertà del mondo e le nostre battaglie e quelle di Della Vedova e quella nostra dei nostri referendum
Con dunque questa situazione come radicale diciamo
Credo una cosa molto semplice
Che da un mese circa
L'Occidente la NATO
Le democrazie politiche sono uscite in parte male dalla loro tradizione di codardia di tradimento rispetto al diritto delle persone hanno assunto delle responsabilità
Dello sterminio in trovarsi allo sterminio Ingeborg Riello Terminio ovunque lo sterminio in Kosovo ormai tutto questo dura da dieci anni
E in realtà solo con la iniziativa della NATO ma diciamolo pure coerente con l'iniziativa americana una volta di più
Si esce da questa l'ignavia della collaborazione con lo sterminatore con il nazista con il torturatore con il repressore con il genio civile
Per male male comunque assumere la responsabilità e cercare di ostacolarlo
Perché diciamo male ma devo anche dire e un annuncio da fare per minori
Questa guerra
Quella di Elio Remondini ma come si chiama dentro le mura Enzo Remondino quello di TG uno e TG tre per intenderci quelli e di Agliana no
Purtroppo sono partiti altri aerei
Finalmente oggi è arrivato cattivo tempo e quindi sono partiti pochi
Ecco di questa informazione no capo del cuore sono cinquant'anni
Di Patto di Varsavia e di varie di pacifismo che attorno ad esprimersi no anche in questa in questo modo bene diciamo che
è indubbio volevo chiedono all'ultima l'altro giorno
Che ormai no voi come partito radicale come perfetto radicale come soggetti italiani
Se
Cosa che non reputo probabile
Riusciremo ad uscir politicamente lire esistente da queste terribili guardate credo che quasi nessuno fra di noi
Percepisca questa per visibilità di questi quindici settimane
La concepiamo
Ma nulla sentiamo ancora
Se noi riusciremo politicamente vivi da queste quindici settimane
Ebbene inizierà un'altra storia un'altra follia credo di poter dire con la stessa serenità e convinzione
Quando dieci anni fa undici dodici anni fa abbiamo cominciato a completare l'obiettivo della giurisdizione armata quindi internazionale quindi dei tribunali internazionali
Quindi non più solo del diritto internazionale ma di un soggetto giudei la giurisdizione internazionale quando abbiamo cominciato a dire questo solo pochi studiosi si sono appassionati
Tema appassionante ma non credo che vi siano stati politici che sono stati o anche adesioni profondamente politica questa proposta
Che sembrava troppo utopica bene oggi un altro problema sarebbe dopo queste quindici settimane sappiamo farlo sapremmo fa di ottenere che il Governo italiano sia in Commissione si metta in condizione di fare delle sessanta ratifiche
Necessarie perché in tribunale nasca in quattro cinque mesi nel senso che se il governo mettersi a disposizione la diplomazia per questo al privato di quattro mesi avremmo sessanta adesioni che oggi mancano le ratifiche che oggi mancano per potere fare operare il tribunale e sale in un cubo comprato avevamo già fatto col governo Amato potremmo saremmo lietissimi di farlo anche con questo ma per dirvi
Quando con Maria Teresa Di lascia
Tenuto fuori non l'abolizione dalla pena di morte come il fatto di inciviltà
Ma il metodo dell'obiettivo della moratoria entro il due mila
Delle esecuzione delle appena dell'applicazione della realtà della pena di morte degli Stati e nell'ha perso l'ONU eccetera
Bene anche questo sembrava un po'utopistico
Mi pare che nei due casi si è andati avanti
E grossomodo abbiamo cercato anche le date
Anche la calendarizzazione pretesto è fondamentale
Perché io credo che occorra rifletterci possiamo porre fra il due mila e quindici del due mila e del
L'obiettivo della realizzata conversione
Delle strutture militari istruttori civile di difesa
Del diritto della libertà dei del diritto ed era retta in tutto il mondo cosa così come dire chiara
E così disancorata così impossibile così semplice così assurda
Che può appunto lasciarci un po'freddi o bisogna pensarci no
Grandi si trovò dinanzi ad una un e impazzimento ci fu un momento in cui disse cose un po'impazzite
Dinanzi al dolore della tragedia del Guerra trentanove quarantacinque
Ma si trova dinanzi
In un codardi
Dinanzi agli Stati Uniti all'inchiesta dinanzi appunto a coloro che non essendo non violenti e non sapendo che cosa fosse il corpo si potesse a livello internazionale
Reagirono con le loro e reagirono allora anche occorre dirlo difese ero il diritto la libertà la vita in questo mondo lo difendono con le armi e con i bombardamenti terroristici
Dimas sulle popolazioni civili in Germania e in parte in Italia i bombardamenti di Dresda in tanti altri posti
Dall'altra parte anche la stessa decisione di Truman di usare l'atomica in Giappone
Cioè il fronte
Della difesa
Dalla
Impero trionfante
Del nazi comunismo nel trentanove era di già saldata quest'accordo i patti Ribbentrop Molotov Starling Hitler
Mosca Berlino Enron la realtà diplomatica ufficiale
è il nazismo che ha ritenuto prematuramente di potere affermarsi come in tutta l'Europa occidentale anche in quella orientale anche in quella comunista sovietica e che ha mutato il corso le cose ma il comunismo mondiale ed europeo
è stato contro coloro che hanno tentato di lottare contro il nazismo Fernando turno già il disfattismo dietro di te
Ma c'è l'invito alla diserzione che è venuto dal Pcf da Pierre COT ed è tutti i pacifisti di allora francesi a disertare di fronte alla guerra con i nazisti naziste i quali avevano ormai anche prego Danzica
Marrone altre altre a tutto quanto e di fronte a questo nazismo trionfante il Partito comunista francese già allora direttore enti i pacifisti forti della loro presenza nel Fronte popolare nella vittoria del Fronte popolare piantò pacifista indipendente di sinistra era stato il ministro dell'Aeronautica
Anche di quella militare se voi volete in parte che nasce
Ebbene i presidenti ci sono allora diciamo chiaramente che quello che in modo ossessivo ho espresso nella mia vita e intacco questa sede l'immagine di Berlino altri firmavano gli accordi e mettendo degli accordi si mandava ad assassinare troppi contemporaneamente caro Verrando quell'immagine tema tragico fai parte di quella storia
Le azioni carriera anarchico
Ente che abbiamo conosciuto nella storia d'Europa nella storia d'Italia di conseguenza
Noi possiamo adesso
Mettere in cantiere
Come dire il capovolgimento della situazione
La voce di Londra o la voce la fame che hanno rappresentato il due il tre e l'uno il cinque il sette per cento
Dell'impegno bellico
Nei confronti delle dittature
Nei confronti del nazismo
Oggi in base alla tecnologia moderna che abbiamo che incombe può agevolmente divenire il novantacinque per cento della spesa di guerra della spesa di confronto il novantotto e il novantanove per cento la forza di Milosevic è che i serbi non hanno il diritto di sapere sono trattati come tali
Sanno che c'è il cloud sono
La scelta di stare con Belgrado di stare con la propria patria era sembra di stare col genocidio con quello che è in corso altrove cadere ma Benedetto Croce benedetto Iddio andò a dare la dalla sede d'oro nel trentasei per venire in Italia fascista che andava a portare la civiltà
In Abissinia volete Benedetto Croce
Senta che sta cosa romantica nazionale patriottarda e non la sentano
Tutti quanti i serbi nello stesso modo nel momento in cui c'è questo richiamo della foresta del passato ma dalla foresta il luogo dal quale conosciamo nel quale siamo nati è la nostra storia
è l'inizio
Qui tutto quanto il caos la foresta
Le due piste di Gianni del passato
Ma allora oggi predicazione della testimonianza kantiana
è l'estrema alla grande la coerente conclusione della lana della rivoluzione del secolo dei Lumi della tolleranza della laicità del laicismo
Rispetto per le idee altrui del rispetto del corpo altrui rispetto della vita il non credere che con la morte sia necessario sia possibile curare ottenere vita che la vita possa esigere
Si affermi la morte lo strumento di morte ma nella realtà umana che non è da Teorema
Nella realtà storica e vero invece che sono stati delle armi
Usate dagli uni o dagli altri nome dell'uno o l'altro ideale ugualmente assassine che hanno però consentito non consentito l'affermarsi di un diritto scritto
E di regime più vicini al diritto e la libertà che più vicini alla dittatura all'oppressione alla violenza ebbene noi oggi dobbiamo possiamo prepararci a vivere le nuove contraddizioni
Nessuno di noi credo che cada ormai nell'errore culturale positivista cattolico comunista eccetera delusa denigrare ad una realizzazione
O di una sorta di paradiso di non contraddizioni dalla nostra vita personale della ditta dei popoli dell'identità nazionale la vita è guadagnare conquistare nuove contraddizioni
Liberarsi da quelle che ci mandano in putrefazione che sono potrei fatte dalle quali siamo paralizzati siamo soffocati siamo risucchiati come sabbie mobili
Questo credo la consapevolezza che abbiamo saranno le nuove contraddizioni quelle tremende
Della informazione di una società della informazione telematica digitale interattiva nella quale certamente dovremo difendere
Dalle Propagandhi che hanno regimi radici comunista in via Belsiana né fasciste le dittature sosta delle prime ad individuare l'enorme terrificante potere
Della medium dei mass media audiovisivi sono stati i primi quindi noi abbiamo questo appuntamento
Sappiamo che nel momento in cui avremo dismesso le Santa Barbara dell'assassinio dei corpi
Quello dell'assassinio delle verità delle l'assassinio degli spiriti dello spirito dirigendo sarà tremendo
Saranno allenati saranno pronte saranno più artisti e preparati nell'adulterare la verità nel diffondere menzogna
Nel sostituire all'interattività delle false interrotti evita di Palazzo e soffocare in base come la partitocrazia fatto in base alla partenza del gioco democratico
Soffocare ulteriormente coloro che vogliono realizzarlo viverlo e averlo come legge scritta come legge scritta che si rispetti quindi oggi noi ci troviamo all'unisono ad un'esigenza oggettiva del mondo capitalistico del mondo del Complesso industriale militare non a caso denunciato e portato al mondo tra un generale americano trentennale quand'era presidente
è lui che avvisa questo grande tremendo Ricci
E allora diciamo ai Gianfranco Bettin quel volto il collo bene ai tanti pacifisti da quelli che vanno e che sembra madre c'è un'assonanza fra il volontariato questa meritorio in corso impone eccetera
Con i vari don genuina che dei campi di accoglienze trattamento di tossico difendere
Da in base a un'opera che spesso è meritoria da Croce Rossa cioè allora prendiamo Ciani la società anni rifornisce di tossicodipendenti
E sanno curare
No vengono riconosciuti come non la croce rossa
Ma come se fossero per ciò stesso come i grandi statisti della pace e i grandi statisti di una nuova politica nel mondo questo è vero per i campi
Sì e non di sterminio va be'ma insomma per i campi
Dei tossicodipendenti
Per i campi
Della vigliacco dipendenza della vigliaccheria europee no che li porta appunto ad essere sempre in questo campo in quell'altro campo negli altri campi
Lo sterminio insomma era logico sul piano dell'impresa dal campo si desse il campo di sterminio ci mandasse in fumo il campo stesse ma non è che stiamo molto distanti da queste nell'azione che si prevede allora
E allora l'annuncio che noi possiamo dare che è normale
Che anche adesso tecnologicamente
Se fosse stato mandato
Ma già ma sentite con le tecnologie di oggi
Fare quello che facevano sulla radio gli inglesi
Per i quali interferivano e invece risentire Maglio Aquarius
Mi sentivo Umberto Calosso come voce di Londra ma quante volte gli ho detto che siamo dei condoni perché noi nella nostra situazione ed è vero che lo sa dovevamo organizzare lo dico da quindici anni
Lasciamo stare quello che dico ci sono in sede perché riguarda il digitale ma su questo no sono quindici anni che dico ma insomma un miliardo e mezzo miliardo
Al largo della lago di Nemi o del Mediterraneo un modo per interromperli aizzino la pura cioè cioè sono dei condoni noi Predator
Certo che più di noi solo condoni i grandi strateghi della NATO il grandi le grandi forze politiche
Perché vi
Che bombardare Belgrado e la Serbia significa di verità
Di informazioni su quello che accade da dieci anni è distruggere alla radice il potere di Milosevic la sua dignità
Distruggerne l'astrattezza di sembianze per riportarlo a quello che è davvero e infatti io già mi pongo il problema Nessuno tocchi Caino nessuno Totti Milosevici non valgo piazzali Loreto
Terminò ferito dobbiamo interi
Ha significato che tuttora non valutiamo malgrado De Felice come sia stato possibile l'intrico di complicità di coinvolgimento nell'Italia fascista Mussolini gli incerti e dei conservatori dicono la che poi s'hanno lottato a rischio di morte l'oro contro gli errori di valutazione sulla nascita del fascismo in Europa ma malgrado lo ripeto De Felice
Persa nel retto e significato liquidare con quell'uomo
Limitare la possibilità di conoscere le ragioni di quell'uomo perché nessun uomo è un mostro
E le ragioni anche di un mostro od una vostro uso sono un patrimonio necessario
Per comprendere quello che sia
Nessuno tocchi Milosevic
Perché vorrei sentire da Milosevic quali sono stati i suoi rapporti con il stringere quali sono stati i suoi rapporti con tanta parte della finanza internazionale europea e gli i suoi rapporti con le famiglie
Ospedali italiani quali sono stati e sono i suoi rapporti ancora di questo tipo in che cosa Milosevic stato incoraggiato a comportarsi ormai come un criminale è pazzo
Senza più capacità di senno ma indietro a questa sua follia o apparente voli ieri sono cose che a noi
Sì costi ignorando le ci costringono a ricorrere alla spiegazione della follia omicida di Milosevic che non basta così come non bastano dalla follia omicida di Hitler o di stare o di altri che è una spiegazione che le culture si danno quando non sanno
In realtà cosa comprende allora sia ben chiaro
Io credo ci sono giornalisti sia radio radicale
Noi siamo non terzi ma primi nello scontro con gli aggressori con gli oppressori con gli sterminatori siamo premi non terzo il pacifismo è tema
Parlare direttamente allora con coloro che sono secondi
Occuparmi semmai appunto di vedere cosa può accadere il giorno in cui noi amiamo il nostro intero Occidente la nostra nato la nostra stanno storia la armiamo di questa tremenda capacità di Vittorio
Che è determinata dall'amore praticato della verità che si chiama Satyagraha
Gandhi non violenza
Ne parla il parlare il Satyagraha parlava di amore per la verità
E certo in grandi nella sua formazione culturale poi nessuno proprio
Come avvocato britannico
C'è sicuramente anche quello che sa che la verità
Si scrive con la di minuscole
Come
E infatti era dell'età dell'uomo che pretende diritti
Norme la legge
No
Con grandi inizia
La lotta per i diritti civili un marchi diritti il diritto di andare in prima classe in seconda classe
è giusta se sua battaglia
Sembra
Se il Codacons ricordasse forse potrebbe essere in toga indiano anche loro invece di fare le grandi battaglie contromano il fumo dei campi di concentramento ma il fumo di qualche
Toscano Toscanello
Attendista mobilità bene allora questo è chiaro che cosa significa per noi
Lo scontro e è chiaro che la solidarietà con corso di anni significa anche una cosa diversa
Significa che noi oggi ci rendiamo conto che va posto all'Europa all'Unione Europea
In modo urgentissimo
E va posto alle rispettive Stati nazionali urgentissimo quella dell'adesione all'Unione europea
Della Macedonia della Bosnia
Della Rovere della ma nell'agenda delle richieste perché magari non valgono nemmeno quelli come non voleva
In realtà la jugoslava ma questa è la risposta Tribunale internazionale farlo funzionare subito continuare nell'azione del partito non lo sapete ma ancora che partito però comunque ha ispirato avendo permesso comincia pace
Senza giustizia delle inchieste sul terreno delle inchieste di esperti giuridiche sono stati e sono a fondamento dei dossier che il tribunale avrà se vorrà funzionale qua se può funzionare
E
Continuare quindi con la nostra richiesta che l'Europa contiene anche il momento del diritto e del diritto alla verità di formazione del diritto all'Europa
Delle popolazioni balcaniche che è una delle prime cose
Assicurate per le quali lottare
Era una registrazione del dieci aprile novantanove con questo intervento proceduto da Marco Pannella durante un'assemblea radicale che si svolse a Monastier di Treviso termina qui l'odierno programma realizzato con documenti d'archivio