Più libri più liberi - Presentazione dell'ultimo numero di "Todomodo" (Rivista internazionale di studi sciasciani - A Journal of Sciascia Studies)

Allora buonasera a tutti ci troviamo qui dello Stand del coordinamento delle riviste italiane di cultura quell'associazione del tutto libera che però raccoglie molte riviste culturali italiane
Che attraverso l'associazionismo possono presentarsi ad un pubblico partecipare ad iniziative come la fiera più libri più liberi in cui siamo inseriti che però che per una singola riviste sarebbero proibitive
Quindi riteniamo attraverso questo coordinamento di fare un'azione di pluralismo di democrazia e di libertà
All'interno del coordinamento delle riviste dell'agricoltura
Abbiamo molte riviste di una casa editrice che c'è molto cara cioè lavoro schemi e fra queste riviste dell'auspice Todo modo
Che è dedicata è una rivista che è espressione dell'associazione degli amici dello scrittore Leonardo Sciascia fra le cose che noi facciamo è di organizzare il banco italiano al salone della Revue di Parigi
Quest'anno pure Pato dopo della presente e quindi in particolare Francesco Izzo ha potuto rendersi conto di come a livello francese siano molte le riviste o le associazioni che si riferiscono un particolare scrittore da dove in Italia meglio c'è meno questo costume ma devo dire che la selezione degli amici di Sciascia lo fa con grande impegno ma con grande efficienza
Stasera presentiamo in particolare
L'ultimo numero di Todo modo e attraverso una frase
Del di cui che troviamo presenterà in questo numero retorica aiutando esperito critico mancando credo che sia una cosa d'azione
Perché forse l'obiettivo potrebbe essere retorica mancando e spirito critico aiutando potrebbe essere il nostro comune obiettivo però dobbiamo partire purtroppo è assolutamente vero da questa cosa stazione retorica aiutando e spirito critico mancando
Del resto Sciascia dedicata alle riviste una sua frase le riviste sono finite perché finito il colloquiare
Allora siccome stasera qui siamo impegnati a colloquiare speriamo che questo significa anche che le riviste non sono finite certamente non è finito Todo modo e è veramente un bel numero quello che oggi abbiamo a presentare eccettuato un articolo mio che non so come mai si sia infiltrato ma per il resto è veramente venisse numero e quindi come presidente del coordinamento delle riviste di agricoltura ho assolto al mio compito di padrone di casa e dopo la parola adesso a Luigi per assai dell'associazione
Buonasera a tutti grazie presidente la ringrazio per l'ospitalità
Che ancora una volta ha offerto alla nostra rivista era nostra associazione vorrei sottolineare un po'l'aspetto resistenziale
Del fenomeno delle riviste e l'opera meritoria delle Coordinamento riviste italiane di ricco di cultura il nostro piccolo cerchiamo di difenderci e di produrre uso un termine diciamo così industriale questa rivista a beneficio dei non soltanto degli amici di Sciascia aderenti che abbiano aderito alla all'associazione ma anche e soprattutto per i simpatizzanti e per gli interessati
Sottolineava l'aspetto resistenziale perché sono stato protagonista un episodio a Firenze
Ho girato parecchie librerie
Tutti quanti ricevono la risposta era questa rivista non ce l'abbiamo le riviste non le teniamo
Ci costano e non rendono
Fa niente per gli altri il presidio lo manteniamo e conteremo a mantenerlo colgo l'occasione
Anche di ringraziare l'editore Olschki e radio radicale
Territorio Moschini c'è quasi un un contatto uno continua una collaborazione
Lei li ringrazio quasi dell'adozione oramai ci
Dello stesso radio radicale perché a ci sta accompagnando da quasi venticinque anni in tutte le nostre manifestazioni
Prendo lo spunto infine dalla frase che lei cita De Nardo Sciascia che riviste sono finite perché ha finito il collo creare quindi non ci si incontra più
Secondo me è stata quasi più una provocazione che una sezione definitiva accetto la sfida e vorrei un attimo
Veramente che noi come associazione nome Sciascia potessimo smentirlo l'occasione ringrazio veramente di cuore Massimo Teodori e Guido Vitiello
Li ha seguiti nel corso della loro
Da attività e continuerò a seguirlo
Da ultimo un ringraziamento particolare la direzione editoriale i Toto modo le persone di Francesco Izzo Icaro fiaschi che oggi non è presente lo stesso i Ricciarda ricorda a loro va
Tributato un giusto riconoscimento perché Soda presidente le fatiche
Gli sbarramenti che successo uccello di volta in volta però teniamo duro andiamo dritti all'obiettivo grazie di tutto
Passo ora la parola a Massimo Teodori soldi
Che c'è un rumore tremendo
Il
Il mio punto di vista su Sciascia di cui
Mi occupo oggi
Non è letterario
Ma intende mettere a fuoco l'intellettuale e civile
Che lo scrittore siciliano
Fu sicuramente e il ruolo che ebbe nell'Europa della seconda metà del Novecento
Quando Sciascia scomparve
Io che ero deputato radicale andai al funerale a Racalmuto
Forse ero il solo parlamentare radicale perché come al solito
Pannella fu assente nel suo sconfinato egotismo narcisistico che avrebbe voluto partecipare dirigere soltanto il suo proprio funerale
E subito dopo quel funerale
Mi misi al lavoro per preparare un libro dell'intellettuale e civile Sciascia raccogliendo gli interventi in Parlamento
Le dichiarazioni a Radio Radicale altri comunicati stampa collegati con quell'attività
Stabilì un contatto con Roberto Calasso della del sei per la pubblicazione
Ma l'iniziativa non andò in porto perché non ci fu il permesso di qualcuno che deteneva i diritti
Leonardo aveva lasciato scritto
Che fossero pubblicati postumi
I suoi scritti civili cosa che Bompiani fece nel dicembre mille ottocento mille novecentottantanove con a futura memoria se la memoria ha un futuro
Che raccoglie gli articoli del Corriere della Sera dell'Espresso e de la Stampa del Periodo mille novecentosettantanove mille novecentottantotto la stagione in cui più esplicito fu la manifestazione dello Sciascia intellettuale e civile che tutti noi ricordiamo con grande affetto e deferenza per il ruolo che ebbe in quel per l'ultimo periodo della cosiddetta Prima Repubblica
Nel mille novecentocinquantacinque Andrea Maori
Pubblico gli interventi di Sciascia in Parlamento sottolineando l'impegno l'impegno fuori e dentro il Parlamento per i diritti civili la giustizia giusta mille e novecento settantanove mila e novecento ottantanove
In un piccolo ed elegante libretto Edizioni la vita Felice con il titolo Leonardo Sciascia elogio dell'eresia
Conoscendo quel che io avevo progettato di fare anni prima mi chiese la prestazione che io scrissi per quelli libretto
Nella copertina del libretto
L'eresia Sciascia la copertina di quel libretto conteneva una parola stonata
Impegno
Usare per Sciascia questa parola
Anzi il concetto che sta dietro quella parola come Stato connotato dall'intellighenzia di Sinistra Europea nel corso del Novecento è fare un torto allo spirito civile di Sciascia alla sua visione del mondo alla sua maniera di concepire di vivere la sua navigazione nella politica nella vita civile nella cultura e nelle istituzioni
E qui veniamo al punto che vorrei meglio argomentare qui con qualche nota
Sciascia è stato in Italia
L'anti Sartre Viano per eccellenza
Anti Sarteano nel senso che ha sempre rifiutato Language ma proposto propagandato e praticato dal filosofo francese come compagno di strada di qualcuno il Partito Comunista i rivoluzionari del del Sessantotto l'Unione Sovietica la Cina di Mao eccetera Meglio sbagliare in compagnia diceva che avete ragione da soli
Sciascia ha sempre praticato l'opposto meglio seguire la propria coscienza
Anche se porta la solitudine che essere osannati dal partito dalle masse dall'establishment o da chiunque altro avesse una qualche forma di potere
Questa è la storia del suo rapporto delle sue polemiche sulla giustizia della sua visione della mafia in opposizione ai pareri del conformismo consolidato
Sciascia è l'intellettuale uno dei pochi intellettuali italiani
Che non si piega al conformismo di una sinistra sempre pronta al partito al gruppo o all'Accademia o al giornale che ne segue il corso
Era vero ieri imperante il partito comunista ed è anche vero oggi pur essendo immutati i termini della questione
Il suo seguire la propria coscienza individuale ha qualcosa a che fare con l'Inner Light così caro al mondo protestante una luce che lo guida la ricerca della verità e della giustizia sempre immerso nel dubbio piuttosto che seguire la regola dell'impegno il regime intatto con i più con la maggioranza
Tutto questo non significa affatto che per usare un termine contraddittorio nel nostro discorso Sciascia sia stato disimpegnato nel suo tempo al contrario
La sua Inner Light lo ha guidato al di fuori della ragione politica della ragion di Stato e della regione di partito
Questa fu anche la ragione per la quale nel mille novecentosettantanove Sciascia fece la scelta radicale
Certamente attratta dal fascino pannelliano
Che allora non aveva ancora trasformato il nostro partito in una setta di trombi Liber intorno al capo incapaci di qualsiasi dubbio di qualsiasi spirito prima critico come noi è accaduto negli ultimi anni
Che significa dunque Sciascia intellettuale e civile se ce ne fosse bisogno
Basterebbe ricordare le campagne dell'ultimo suo quindicennio tutte contro corrente
Tutte sostenute tra le polemiche dei più tutte anticonformiste tutte disallineate rispetto all'opinione magico maggioritaria tra l'intellighenzia italiana
Non è un caso che attirarono sulle Retico la scomunica degli anche al jazz
Allora più o meno compagni di strada di qualche partito
Vogliamo fare una lista delle campagne
Polemica contro Guttuso su Berlinguer
Mafia Moro caso Durso linea della fermezza affaire Tortora giustizia e infine il più importante per cui viene sempre ricordato che tutti conoscono la professione dell'antimafia
Se l'intellettuale e civile Sciascia non è riconducibile e non deve essere ricondotto alla categoria degli intellettuali impegnati in sogni insomma all'engagé Massaro Striano
Anzi polemizza costantemente con l'intellettuale organico annesso al partito dove sta
Qual è il centro della sua passione civile qual è il suo orizzonte europeo il rapporto a suo tempo al di là della cifra siciliana
A mio parere
Sciascia deve essere iscritto in quel gruppo di intellettuali civili antitotalitari
Che negli anni quaranta sessanta si raggrupparono intorno alla libertà della cultura
Intendendo con questo termine il movimento che ebbe l'espressione internazionale nel congresso internazionale per la libertà della cultura e in Italia con l'Associazione italiana per la libertà della cultura
Sciascia non firmo il manifesto costituente del mille novecentocinquanta di costituzione dell'Associazione italiana anche perché va a suo merito di non essere mai stato un filo Majolo neppure per le buone cause ma i suoi rapporti
La sua orbita e i suoi riferimenti italiani ed esteri furono senz'altro quelli benché in Sicilia inevitabilmente ebbe a che fare con la forza antagonista per eccellenza il Partito comunista
E il suo interesse pur con molti distinguo si appuntò su Danilo Dolci che faceva parte di quel mondo di iniziative civili assai lontane dal partito comunista
Gli uomini della libertà della cultura antitotalitari furono antifascisti e anticomunisti tendenzialmente liberali e socialisti magari libertari
Con un'accentuata adesione ad un umanissimo di volta in volta laico cristiano antistatalista e anti politicista
I sassi anni conoscono bene il mondo ideale politico che riguarda la mafia e la giustizia
Ma dietro quelle sacrosante campagne c'era una trama di riferimenti più complessa
Sasha deve essere accostato a dei grandi personaggi dell'antitotalitarismo occidentale e farò i nomi non a caso nell'ambito della libertà della cultura che si chiamano Alberta mio
Giorgio Olu el e in Italia Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte
Non è un caso che per una personalità schiva ad insultarsi i riferimenti a questi grandi intellettuali civili e scrittori è preciso e puntuale
Parliamo di Orwell
Uno dei primi articoli di Sciascia che conosciamo e il suo intervento apparso il quindici marzo mille novecentocinquanta sul periodico la prova del democristiano popolare primo presidente della Regione Siciliana Giuseppe Alessi
Per un necrologio di Orwell a
Ma non è un caso e non è uno scritto ma non è un caso e non è uno scritto d'occasione
Nel libro favole della dittatura definito da Scalia il primo lemma di Leonardo Sciascia
Costituito da ventisette testi brevi e pubblicato anch'esso nel mille novecentocinquanta dalla loro sconosciuto Sciascia è chiarissimo con esplicite citazioni l'ispirazione
Dalla fattoria degli animali di Orwell con tutte le allegorie che noi bene conosciamo pochi allora in Italia
Se non gli uomini della libertà della cultura in Europa gli autori del dio che è fallito Kessler André Gide Reacher Baite Louis Fischer Stefano Spender
E l'italiano Ignazio Silone praticavano Orwell scomunicato da Togliatti che con lo pseudonimo Roderico di Castiglia
Su Rinascita lo aveva attaccato ferocemente quando il mondo
Pubblicò per la firma di Benedetto Croce la recensione di mille novecentottantaquattro in cui raffigurava attraverso metafore l'Unione Sovietica di Stalin
Ancora più esplicito e il rapporto con Albert camion
Proprio Todo modo a più riprese ne ha parlato sotto diversi aspetti
A me interessa è qui mettere in rilievo non tanto il lato delle affinità letterarie
Degli scrittori quanto la singolare appartenenza a quel mondo antitotalitario che usciva dalla guerra antifascista e antinazista e doveva confrontarsi con il nuovo totalitarismo comunista
Di cui scriveva proprio in quegli anni Hannah Arendt
Nella vostra rivista né Anno due mila sedici Angelo Marco De Iorio cita che Claude Ambroise ha messo in rilievo i rapporti tra l'opera di cambio e quella di Sciascia in cui cito razionalità e libertà non vengono sacrificati i nomi di ideologie o verità precostituite
Quindi commenta la loro feroce individualità diciassette i camion si tramuta in una sorta di libertarismo che trova sbocco anarchico nella letteratura campo di infinite possibilità
E nella rivista dello stesso anno è segnalato un articolo di Luisa ha dei limiti che individua all'interno del canone novecentesco una linea giudiziaria comprendente
O oltre al nome di Kafka quelli di cambio e di Sciascia
Mamme e preme sottolineare al di là delle parte parentele di contenuto letterario
Che l'affinità generale tra Sciascia e camion sta proprio nel rifiuto dell'idea e della pratica delle indagini ma interno alla sinistra che aveva provocato la rottura fra i due grandi intellettuali francesi Sartor e cambio
E attraversando la manica e le Alpi e le Alpi e riapro dando in Italia
Scopriamo che uno dei più singolari passionali e preveggenti intellettuali filosofi italiani Nicola Chiaromonte
Fu non solo il rapporto con Sciascia ma che tra i due vi fu un legame seppure lontano alquanto stretto
Quando pensiamo alla polemica sui professionisti dell'antimafia non possiamo non pensare al tempo della mala fede di Chiaromonte mille novecentocinquantasei
Scriveva Chiaromonte
C'è il comunista dilettante persone seria benché intollerabile ceppo il comunista dilettante
No forse non è il comunista dilettante forse c'è qualcosa che ho ripetuto che la macchina scritta
C'è poi il filo comunista dilettanti
Il filo comune sei come segretario e poi c'è il filo comunista dilettante
Una chiesa se consistesse solo di preti
Cesserebbe presto di esistere
Il suo prestigio della Chiesa si misura dall'ascendente che essa sui laici dei voti e meno dei volti praticanti e non praticanti e per Fini scettici purché non enti il Partito comunista si giova anche dell'esistenza di una indisciplinata corte Dizzee latori volenterosi credenti a mezzo a un quarto a un decimo filo comunisti fino a un certo punto
Quando Sciascia deve scegliere
A quale riviste nazionali deve collaborare siamo nel mille novecento le nel primo quinquennio degli anni Cinquanta quindi era ancora con uno Sciascia
Periferico e poco conosciuto la sua preferenza si indirizza a tempo presente
La rivista diretta da Chiaromonte insieme Ignazio Silone legata come le consociate europee Encounter quaderno aspre bis nel circuito della libertà della cultura
E tempo presente l'organo illuminato dalla coscienza critica di Chiaromonte è continuamente fatto oggetto degli strali della rinascita togliattiana per la penna
Del suo con il suo pseudonimo
Quando nel mille novecentocinquantasei
Viene pubblicato le parrocchie di Regalpetra
Di un maestro elementare ancora sconosciuto al pubblico italiano l'Associazione italiana per la libertà del cultura ne fa il libro del mese e lo distribuisce al tutti i circoli ad essa associati cosa che io ricordo perché molto giovinetto facevo parte di uno dei di quei circoli in tenera età
La sintonia tra Sciascia
E la coppia Chiaromonte Sidone si fa completa
O ho finito queste note sommarie
Con questa idea di che tipo di intellettuale e civile
Sia stato Sciascia
Mi auguro di aver dato un'idea del perché Sciascia sia appartenuta quel firmamento di intellettuali civili che nell'Europa della seconda parte del Novecento
Hanno testimoniato con le loro idee i loro comportamenti l'idea e non solo l'idea della libertà della verità e della giustizia senza alcun vincolo di carattere politico ideologico e culturale grazie
Adesso la parola che l'intervento ascoltiamo l'intervento di Guido Vitiello grazie
Grazie buona sera a tutti
E ogni volta che mi devo parlare più a più forte e più forte di così benissimo allora so più lontano dal microfono ricordo benissimo però farò del mio meglio per essere tenore proprio
Stavo pensando che ogni volta che o mi invitano a parlare o vado ad ascoltare in contesti di persone con cui so che più o meno mi troverò d'accordo viene sempre in mente una pagina che scrisse tanti anni fa Edmondo Berselli
Parlando dei dei convegni dei liberali
E le dice c'è sempre un momento in cui stanno lì a un certo punto Cerqua qualche qualcuno tirerà fuori il nome di Luigi Einaudi
E a quel punto c'è un protocollo preciso dice il il relatore scuoteva la testa e poi dice con un rito sta grande lo teschi dirà sono state veramente inutili quelle prediche
Ora io non so se quella quella sì professioniste degli antimafia sia si possano operare tra le prediche inutili
Però secondo me obbedisce a un'altra legge che lo stesso Berselli aveva creato a partire da un'intuizione di Arbasino infatti il suo libro libri in cui parla di questi convegni e liberali stima venerati maestri
E li prendeva spunto da Arbasino per sostenere che in Italia tutte le persone di talento passano dallo stadio di bella promessa a quella di solito stronzio
Tranne i pochi che hanno la fortuna di diventare venerati maestri
Ora non parlo demente di Sciascia che è una promessa fin troppo ben mantenuta ed è un
No per fortuna un venerato maestro e che penso all'UIC non sarei di assoluto fra diventarlo
Però secondo me le alcune buone idee in Italia seguono un altro un altro iter piuttosto comune che è quello da bella Profezia a solito convegno non che questo sia il solito convegno spesso poi i soliti quindi sono interessantissimi però e c'è qualche cosa in mezzo che manca c'è un un un un punto in cui la storia si perde cioè c'è qualcuno che capisce le cose con grande anticipo le Chirivì dice anche con grande coraggio viene per lo più insultato
Se non lo si può più ignorare però Ultimate semplicemente ignorato celeste Sciascia rientra voce troppo grande da poter la semplicemente ignorare quindi venne contestato con le cattive o con le cattivissime
Dopo di che si arriva dieci venti trent'anni dopo in una condizione in cui più o meno tutti gli danno ragione però è troppo tardi
Ora secondo me è avvenuto qualcosa di simile me ne sono accorto leggendo questo bellissimo speciale nell'ultimo numero di di di Todo modo sui professionisti dell'antimafia in cui alla fine leggendo interventi come si accorge che i dando ragione
Più o meno tutti chi più e chi meno
C'è chi dice sì la polemica era giusta ma era sbagliata l'occasione era sbagliato l'esempio era sbagliato l'aggancio oppure ritorce Handley contro una sua parola molto chiaro molto cara
Nando Dalla Chiesa dice sì era sbagliato il contesto
Però tutto sommato ormai è quasi acquisito salvo per poche frange fanatiche ancora più fanatiche di allora
Che nella sua nel delle senza la sua polemica Sciascia avesse ragione il problema è che nel frattempo la devastazione che quel tipo di antimafia ha fatto rispetto al diritto ma anche più semplicemente alla cultura giuridica al nostro modo di pensare a queste cose è un danno così grave che noi
Sì
Siamo a fare adesso dei bellissimi dibattiti e convegni tra le macerie che sono sempre utile per carità ma pur sempre tra le macerie sono e allora visto che di di di parole inascoltate si tratta io volevo concentrare queste brevi cose che dirò i pochi appunti mentali che Orion quelli cartacei non sono molto bravo perché quando li faccio poi o di stampo troppo piccoli o me li dimentico e non li seguo vorrei concentrarmi su una questione di Filologia e forse qui Francesco Rizzo mi ha già capito c'è parlerò essenzialmente di alcune parole chiave e in particolare di una frase che io ho inseguito per anni e di cui a un certo punto sono riuscito a ricordare rintracciare grazie a Francesco Izzo l'origine questa frase è lo stato non può processare se stesso
Perché in inclusiva tanto questa frase che una frase che si sente dire
E il la fase diede che che tutti i professionisti dell'antimafia si si dirà si divertono a ripetere in ogni circostanza tutta la loro lo lo schema retorico del processo sulla trattativa si basa su questo
Sia i pm palermitani sia tutti i giornalisti i fiancheggiatori ripetono in continuazione questa frase come per dire
Sappiamo che perderemo questa battaglia mai perché perché lo Stato non può processare se cioè se stesso lo ha detto Sciascia lo Stato non può processare se stesso ora ovviamente ci sarebbe una parentesi da fare su cosa cosa tutti costoro intendono per Stato perché per per loro stato vuol dire semplicemente magistrati della pubblica accusa
E nel neanche la magistratura nel suo complesso e anche la pressatura giudicante ma soltanto se condanna al Chimenti sono collusi con l'antistato ma non è questo il punto interessante sono me
E il fatto è che io di questa frase non trovavo in nessun punto un appiglio negli scritti di Sciascia
Ho interpreta ho interpellato gli amici i più ridotti sull'argomento ho chiesto anche a Paolo squilla Ciotti che checché che cura le opere di Sciascia nell'insieme a le opere complete edizione Adelphi lui pure dice mi suona familiare eppure non riesco a trovarla questa frase
Ma l'ho tratta soltanto in una vive in un dramma di giorni di di una commedia di Giovanni Arpino oplà maresciallo c'ero con lo Stato non può processare se stesso però
Oltre al fatto che Arpino era stato il il il mentore di di Travaglio presso Montanelli non avevo altri altri legami con i perché questa frase fosse diventato una specie di bandiera dei dell'antimafia più fanatica
Se non che un giorno Francesco Vizioli dice ho svelato l'arcano
E scopro che la frase Sciascia l'ha detta
In un'intervista Enzo Biagi è un'altra forma dice evidente che una classe dirigente non può processare sì e tanto meno condannarsi
Di che sta parlando però sta parlando della Commissione antimafia non sta parlando di nessun processo parlava della inutilità della commissione antimafia questo il contesto
E sempre per vie sì di Filologia sono ritornato a un un racconto che Sciascia scrisse ai tempi del dell'istituzione da Prima Commissione antimafia primi anni sessanta che si chiama appunto filologia
In cui ci sono un vecchio mafioso un giovane mafioso e il vecchio mafioso dà istruzioni al giovane mafioso che deve essere ascoltato dalla commissione dice ma che in più come fosse un esame ma che mi chiederanno e questi posso chiedere di tutto non lo so allora ma esattamente mafia che vuol dire cominciano a fare quella dissertazioni filologica su da dove viene la parola mafia e qual è il significato alla parola mafia
E Sciascia diceva
A margine di questo racconto i numi pare un intervento parlamentare di qualche decenni un paio di decenni dopo dice la la Commissione antimafia mi sembra condannata a oscillare tra tipologia e Sociologia
La sociologia l'abbiamo vista fin troppo in nella Commissione antimafia le cui la la cui area di competenza e sempre più indistinte sempre più difficile capire di cosa del di cosa debba
Occuparsi e a che cosa serva anche soprattutto in questi ultimi anni
Però a me sembra che invece la questione assi essenziale e quella che veramente ci fa capire l'attualità di quella polemica è non tanto l'aspetto sociologico ma quello filologico e mi spiego
Secondo me nella fase in cui viviamo nella fase che stiamo attraversando del doppiatrice della cultura politica dell'arte e della cultura giuridica
è un atti è in atto un disegno di di espansione e egemonica anche se non è un disegno un dato di fatto del di una certa parte
Della magistratura di una certa cultura di questa parte la magistratura e di tutto un mondo punto di tronisti embedded fiancheggiatori polemisti eccetera
Il cui fine è
Cercare di ampliare il più possibile la i contenuti che stanno sotto de dentro la parola mafia
Di modo da poter ampliare anche la propria sfera d'azione e sfera di competenza e il ricorso a certi strumenti culturali giudiziari eccetera e questo perché torno un attimo alle citazioni diciamo fa fatte nel modo sbagliato dalle persone sbagliate primo detto lo Stato non può processare se stesso la citazione
Fatta un po'apocrifa mezza pochi fermezza vera però utilizzate in maniera del tutto diciamo da due Das dal fra intendere del tutto il senso di questura dire Cha Cha ha fatto da parte dei fiancheggiatori del processo sulla trattativa c'è un'altra frase che invece ne ho sentito spesso in relazione al cosiddetto processo mafia capitale questa frase la palma va a nord
Sede sentito è tornato Sciascia in grande stile tutti quanti a citare questa cosa ha ragione della civetta la palma va al Nord la palma va al Nord nel momento in cui il
La corte del parvenu nel nel primo grado di questo processo Dubai capitale respinge l'associazione mafiosa
I cronisti che fanno che scrivono a Vesta avrebbero dovuto leggere Sciascia non hanno capito che la palma va morde la mafia non non non non non è non veste più la Coppola non ha più la lupara ma sta sempre più salendo per l'Italia e sta prendendo dei connotati completamente diversi
Per carità che la mafia sia cambiata da quei tempi lo sappiamo tutti anche senza bisogno di leggere Sciascia tra l'aspetto interessante è un altro e cioè che nel definire mafia così
Su cui quanto meno per cui queste etichette quanto meno dubbia
Quella che sale che vanno ordo non è tanto la palla linea della Palma nel senso della palma della mafia eh la palma dell'antimafia giudiziaria che vanno orde la palma dell'antimafia culturale che va a mordere
Quando hanno cominciato a fare
Tutte tutte quelle i grandi manifestazioni anche di piazza intorno a macchia capitale e con tutto quel che c'era intorno anche di romanzi fiction eccetera hanno semplicemente cercato di portare trasportare il Carro di Tespi della del dell'antimafia fanatica palermitana a Roma e di ripetere gli stessi diritti con le stesse
Polemiche con le stesse facce con le stesse invettive con gli stessi Santini e con lo stesso fanatismo per cui il problema diventa ha vedete lo Stato non può processare se stesso neanche a Roma perché perché ormai la mafia è talmente radicata anche qui che non viene riconosciuta e si fa ridotto per negare far finta che non sia mafia
E si sale
E questo diciamo questa linea della della palma del del dell'antimafia di una certa antimafia giudiziaria sale al Nord non soltanto dal punto di vista ovviamente del diciamo di di questi movimenti fiancheggiatori ma anche dal punto di vista della azione giudiziarie di connotati che prende perché ovviamente poter contestare
Quel tipo di reato da delle dei poteri di indagine e delle
I poteri molto semplicemente DiVersi a chi esercita quelle indagini
E quindi che sta succedendo secondo me
Che volendo rimanere il punto su su un piano di di di di quasi Filologia
Il tentativo di estendere ha più fenomeni possibili
E ha più circostanze possibili
Il la mozione di mafia serve a i professionali professionisti dell'antimafia per cercare di ampliare il più possibile la propria sfera di competenza e la propria sfera di azione e secondo me questo è il punto in cui due due formule Sciascia ne entrambi Cele vanta entrambi c'è Bice professionisti dell'antimafia e la palma va a nord sì
Sì sono congiunte e stanno diventando veramente il la l'aspetto su cui fare attenzione perché quel tipo di antimafia palermitana ormai va detto ma lo riconoscono quasi tutti ha degli aspetti che ormai si sono ridotti quasi al folklore cioè se me vediamo le le le le celebrazioni che fanno ogni anno quelle di
Di di di via D'Amelio con quel quel giornalista ufologo
Che c'ha le stimmate che alza
Le prende l'agenda una copia dell'agenda rossa e l'altra davanti ai fedeli tutti quanti la guardano eccetera o ovviamente o ormai a ha preso una una piega molto marginale molto folcloristica al contrario il tentativo di estendere il più possibile
Con e la niente cioè di essere il più possibile l'applicabilità della nozione di mafia è invece una questione di tipologia
Dentro di curdi dietro lo dietro la quale c'è sostanzialmente una grandissima questione di potere e di poteri e quando appunto
Dice Sciascia retorica aiutando bisogna intendersi su questo punto che questa retorica dell'antimafia c'è quel questo i ampliare il più possibile i confini della mozione di mafia
Serve a ampliare una concezione del diritto dei diritti di che
Rischia di direbbe il mio caro amico e forse anche tu immagino Mauro Mellini di della stare quello che resta da devastare un altro che e qui chiudo un altro di dei dei predicatori inutili che io trovo sempre utile ricordare è l'avvocato Agostino Viviani il quale osservando gli in un libro molto bello di fine anni Ottanta ubicato da sugar queste alla jet da De Gennaro da degenerazione del processo penale diceva guardate
Qui si sta as sta nascendo una logica di giustizia di guerra di giustizia per campagne di giustizia in cui si è colpevoli semplicemente per appartenere un ambiente di di giustizia sociologica in un certo senso dice guardate che qui dai processi
Palermitani o calabresi questa cosa si espanderà e rischierà di contaminare tutto l'assetto tutto l'edificio del del diritto quindi come si può dire una un'altra predica inutile su cui però vale la pena
Parlare anche se se probabilmente c'è e c'è poco da fare e gli scenari sono tali grazie da far pensare che ci sia poco da raddrizzare però è sempre un un piacere potersi confortare quanto meno nel nel trovare qualcuno che ti ascolta quando dici queste cose grazie
Adesso la parola potenziale al pubblico se qualcuno vuole dire qualcosa
Può aggiungere già salutiamo Gianfranco Spadaccia
Vai
Ma ho ascoltato con interesse
I i due interventi di Massimo di Guido Vitiello
Non ha preparato nulla qualche breve considerazione
Mi rifaccio in particolare l'ultima cosa che ha detto le ultime cose che ha detto Vitiello questa is questa crescita spostamento della Palma al nord
Come spostamento non della mafia batte l'Antimafia innanzitutto
Che trovo che sia giusto insieme all'altra considerazione che si tende ad ampliare l'emozione di mafia per ampliare al al più ampio se il a al più alla più ampia sfera della società i Poteri
Che la politica Hunt de di di di Conte di contrasto della mafia assegnati poteri speciali assegnato
Alla magistratura alla a ai ad alcuni magistrati
Il caso che è avvenuto a Roma Roma capitale significativo eppure è stato fatto da magistrati
Particolare la Pignatone che invece a Palermo avevano contrastato un allarga un ampliamento del de de delle la interpretazione giuridica dell'antimafia
Qui invece hanno trovato utile perché perché quella Tosca puella ampliamento del del significato della parola mafia gli consentiva di colpire di di nelle procedure giudiziarie maggior numero di persone utilizzando le norme che non erano rivolte alle semplificazioni di corruzione
Io non sono d'accordo
Con Giuliano Ferrara che ha detto i topi nel formaggio a Roma Capitale Gianni dovevo formaggi
C'è un'azione o c'è una situazione diffusa di corruzione che però con la mafia ha poco a che fare
E comunque bene perché se no sembra comincia a fare i paragoni che mafia partitocratica accedere Zea ricadiamo
Ostia
Lou è l'uso del dell'intimidazione violenta dell'associazione quel
Che è un'altra cosa
Io non sto parlando di quella io sto parlando del io quella e quella è una caso specifico di clan
D a Ostia ma io sto parlando di Bootsy di Carminati
Della corruzione io sto parlando di ode Vaime vice capo di gabinetto del sindaco che è a libro paga di rete il capo della cooperativa che a sentire che fai Believe verde pubblico allora non è un suo no non è esso non sono topi nel formaggio formaggio ma non era neppure mafie è un azione di corruzione in cui il corruttore
Non è Bossi e non è neppure Carminati il corruttore dice sono quelli che possono assicurare approdasse a Bossi Carminati le
Di le le
Di finanziamenti
Per le loro per le loro per per il loro se per i servizi di cui il Comune il cui il Comune bisogno il caso di di di di Tor di Ostia che solo tangenzialmente trucca l'indagine Marzio capitale
Non ha nulla a che fare con cui con l'utilizzazione che la magistratura romana affatto dell'espressione Roma Capitale quindi credo che sia giusta la considerazione
Che ha fatto che che ha fatto Vitiello
Per quanto riguarda i rapporti fra Sciascia e il mondo libri credo che sia molto interessante quello che hai detto Massimo su rapporti fra le spiagge
E il camion
Perché sono due sono sono due persone che si sono mosse nella stessa nella stessa direzione con cose con situazioni simili
E anche un Chiara Monte però con una però spedita sarà guardarsi anche qui
Dai Quadri a tutto tondo sì non senza beh senza chiaroscuri
Perché in realtà Don dobbiamo mai dimenticare che negli anni cinquanta e sessanta
Sciascia viveva in un mondo quello siciliano in cui essere anticomunisti era difficile
Molto difficile
Perché si è se non eri anzi seria anticomunista ed è automaticamente accanto alla mafia che allora era ancora la maglia del feudo
E ieri a cantare e muoversi e Graziana e ai poteri feudali e baronali che erano a casa quindi questo liberale che non è mai stato iscritto al Partito comunista gli tornava difficili tant'è vero che abbiamo con Izzo provato una intensa
Scambio di cioè Izzo ha trovato non mi non io un intenso scambio di lettere fra Chiaromonte Sciascia in cui Sciascia in cui Chiaramonte cercava di ad assicurare a una corrispondente rivista dell'Associazione internazionale della libertà della cultura
Un articolo di di Sciascia e lo pregava di modificare alcuni giudizi sul partito comunista in Sicilia questo per dire che poi in realtà
Il
Nella vita di ciascuno di noi e anche nera i veri Sciascia le contraddizioni sono dato fortunatamente vitale e insomma e insopprimibile con questo io non tolgo nulla
Alla vicinanza ideale e politica culturale che lega lui è stato un liberale
Su quel versante politico perché è stato il primo a parlare di mafia giustamente poi di ricordava io non sono dapprima parla in Asia veniva attaccato perché attaccava perché parlano di mafia adesso vengo attaccato
Perché volto a breve perché te perché mi oppongo al fatto che tutto mante che più tutto quanto AN ha ridotto la cifra della mafia a cominciare dalla Sicilia che chiaramente non riducibile con la sua cultura la sua letteratura
Alla sola cifra mai filorusso
Domando
Continuiamo i lavori del nostro coordinamento con un'altra presentazione di un azionista i Quaderni del circo russo grazie