L'Amministrazione Trump riconosce ufficialmente Gerusalemme capitale di Israele. Intervista a Dario Fabbri

Oggi è arrivato l'annuncio da parte del presidente americano Donald Trump perché dalla Casa Bianca affiancato dal vicepresidente Mike pence a ufficializzato quel che si era stato anticipato nei giorni scorsi cioè che gli Stati Uniti annuncio di riconoscere Gerusalemme non più Tel-Aviv quale capitale
Di Israele e annunciato anche il trasferimento dell'ambasciata al punto da te la vita
A Gerusalemme mi parliamo con Dario fabbrica analista di Limes diciamo la palestra in questo momento è soprattutto simbolica al tentativo di inviare messaggi incrociati tanto domestici all'interno degli Stati Uniti in quanto
A livello internazionale soprattutto simbolica perché come mai ripetuto più volte da legge mille novecentonovantacinque impone al presidente americano di trasferire l'ambasciata relativa a Gerusalemme riconoscendo Gerusalemme come capitale
Israele ma è evidente che il fatto che nessun presidente rimani peraltro
Avesse dichiarato così apertamente la posizione americana i confronti duro Salemme ha un valore simbolico scenografico e dunque anche di un politico anche concreto molto importante
Da un lato il messaggio rivolto verso l'interno cioè verso la politica domestica degli Stati Uniti
Trump aveva pronunciato proprio la promessa di riconoscere Gerusalemme come un'unica capitale di Israele di trasferire l'ambasciata durante la campagna elettorale
Nel tentativo di avvicinare i voti soprattutto della destra religiosa americana quindi evangelica cristiana che considera Israele non solo la Terrasanta ma anche il posto in cui Durante il giudizio universale i cristiani dovrebbero tornare in alcuni filoni fondamentali ICI proprio delle loro posizioni
Dall'altro lato Trapp si rivolge anche l'elettorato sebbene molto più esiguo ebraico americano che normalmente vota democratico che invece
Nei suoi calcoli vorrebbe avvicinare ciò che resta a livello politico di Trump è una scelta ormai che prosegue da mesi non riuscendo o non volendo conquistare il centro dello schieramento
Al politico americano tante impegnato a puntellare a rinsaldare la sua base nella consapevolezza che tanto le elezioni di medio termine del prossimo anno
Quanto
Alle elezioni presidenziali del due mila venti sarà fondamentale l'affluenza alle urne fra sarà fondamentale
Infiammare la base nel tentativo del di essere eletto non riuscendo ripeto del tende del suo elettorato vuole renderlo maggiormente profondo maggiormente Fedele
Che cosa sappiamo alla momento suo come gli Stati Uniti stanno portando l'antico il negoziato cosiddetto di pace in Medioriente
Al momento non non si conoscono i risultati in realtà alla meditazione tram paura inviato ufficiale che si chiama Green Blair che incaricato di occuparsi dell'ormai defunto danni processo di pace al quale è stato affiancato il genero che sappiamo qual factotum de fedelissimo oltre che evidenti ragioni familiari molto vicino al presidente
La decisione di tram retratto così rappresentata peraltro nel discorso ufficiale
Dovrebbe servire nel nelle sue intenzioni o almeno nelle intenzioni dichiarate lo stesso presidente a rilanciare il processo di pace
Ed è questo uno dei e tre principali messaggi il primo era quello riguardante le poche domestica l'altro riguarda proprio Israele e il futuro definiamolo così con un punto interrogativo futuro il processo di pace ovvero come in cui una concessione così
Importante sebbene simbolica viene conferita ad Israele Trump sottolinea a Netanyahu adesso la necessità di avere qualcosa in cambio cioè imporre Israele nella nello stato d'animo del negoziato ha specificato durante il discorso che gli Stati Uniti con questa decisione non entrano sul Mella setto futuro di Gerusalemme che invece dovrà essere deciso per l'appunto dai colloqui tra le parti e quindi detriti sono
Non sono ovviamente una delle due parti
In causa quindi evidente il messaggio lanciato di Israele dev'essere pronto adesso a fare qualche concessione avendo ottenuto risultato così simbolico aggiungiamo noi
Chiedo alle da anni se non da decenni non ha grande interesse
Fare concessioni ai palestinesi che sarà di vite talmente deboli momento non sono interlocutore leale ma è proprio questa la scommessa almeno sulla carta che tra occorre rilanciare l'altro messaggio internazionale altrettanto evidente in un momento in cui il Medioriente viene ha raccontato di o per il mondo e sappiamo quanto poi a narrazione sia importante come una regione che è sfuggita al controllo degli Stati Uniti dove altri attori tendono a dominare la scena
Questa mostra tratto ho voluto segnalare che di fatto di tradurli sono in grado di muoversi unilateralmente di sparigliare le carte quando vogliono ponendosi nuovamente al centro del palco
Non è un caso che negli ultimi finora fumante ne abbia telefonato appunto in chiedendogli ufficialmente di proteggere Gerusalemme in questo modo gli Stati Uniti vogliono smascherare ovviamente la debolezza altrui che davanti ad una decisione
Così eclatante pene simbolica ed incredulità ed unilaterale americana non possono far altro che accettarla si tratta ora di capire quale sarà la reazione da parte dei principali Paesi
Arabi della regione su tutti Arabia Saudita e Jordan
Apertamente questo il punto Giordania è la rete assurdità sono i due paesi che devono ingoiare questa pillola ha molto avara semplicemente perché non possono fare altrimenti a Giordana da moltissimo tempo non solo dipende dagli Stati Uniti per la sua esistenza vaticane addirittura da Israele per la sua città
Fa più danni piste nella disponibilità di terreni ed estreme dipende per la sua sicurezza momenti in cui Israele non dipendesse più anche con la sua deterrenza nucleare ma non soltanto la Jordan giordane non esistesse così gli Stati Uniti
Il corso molto simile per l'Arabia Saudita odierna
Che era letteralmente la merce degli Stati Uniti di Washington e non può far altro che accettare qualsiasi decisione anche una decisione così amara e l'opinione pubblica araba come questo darebbe so dire in questo momento
A gravissimi problemi interni che ben conosciamo e soprattutto in proiezione futura non è per nulla sicura di sopravvivere a se stesso da qui al quindici vent'anni quindi non potrà far altro
Che accettare la licenza americana molto diverso da ciò che fra le opinioni pubbliche di questi Paesi e non soltanto di tutti i Paesi arabi stellare mediorientale che ebbero reagire
In maniera più lenta almeno nel prossimo periodo a livello di manifestazioni di proteste di piazza
Grazie a Dario Fabbri analista di Limes