Più libri più liberi - Conversazione con Valentina Barile, autrice del libro "#mineviandanti sulla via Popilia" (Les Flaneurs Edizioni)

Radio radicale ben trovati in cui sono spazi o di approfondimento sempre da più libri più liberi ci è tornato a trovare Valentina barile benvenuta rasato c'ha tutti allora e pile precedente libero era Lemine viandanti sull'Appia questa volta le mie viandanti vanno sulla via Popilia che è una strada possiamo dire quasi misconosciuta però che ha una sua importanza sia geografica che storica molto molto importante
Sì ha detto bene nessuno la conosce perché perché appunto la conoscesse è una strada è un'antica via romana figlia dell'Appia che da capo porta per Reggio Calabria
Checché se ne dica gli storici
Non non sono molto d'accordo sul sulla direzione di questa via quindi loro sostengono anche da Reggio Calabria portasse a Capua e poi da lì a Roma naturalmente
Anche come testimonia il cippo di Polla che è un monumento che si trova appunto pollaio quindi nel Cilento
Infatti anche la la costruzione di questa via disputata da due consoli romani però io insomma mi sono mantenuta un po'nel vago perché non essendo addetta ai lavori ho cercato di non dare troppe informazioni storiche altrimenti mi sarei imbattuto in una critica storica certe non finiva più
E soprattutto sulla questione storiografica Vieri ieri qui riguarda ancora tanti pezzi del del nostro paese Paolo Di Paolo all'interno della prefazione che ha curato per questo libro dice grado scrittore azzeccato scrittore velocissima quasi sincopata
Sembra insomma che dalla scrittura riesce a dare molto il tono del tuo viaggio un viaggio che ovviamente non è un viaggio mordi e fuggi ma è un viaggio che cerca di entrare in profondità in luoghi in situazioni in sapori in colori che spesso chic dimentichiamo
Per questa dalla differenza proprio tra questo viaggio tra la via Appia la via Popilia non solo chiaramente per le differenze storiche ma anche per quelle contenutistiche e e del viaggiatore possiamo dire
Ma guarda innanzi tutto questo io lo definisco un diario di viaggio diverso dal precedente perché mentre appunto in minimi andanti sull'Appia Antica io raccontavo le bellezze di un viaggio e di un viaggio che era stato a era stato iniziato diciamo ai tempi nostri da Paolo Rumiz che poi è stato fu una guida per me in questi so questo invece si questo diario verte su un inchiesta proprio quindi è più un diario di viaggio di inchiesta innanzitutto perché la via Popilia al momento io non conosco persone che l'abbiano percorso fa ai nostri giorni
E poi perché è una via quasi inesistente nel senso che è stata per tutti quasi per tutto il percorso cementificata quindi dalla dall'autostrada te A tre la Salerno-Reggio Calabria e poi i anche ai tempi dei Borboni insomma anche Borboni hanno commesso le loro Seventy fictio anni nel nel loro senso voglio dire perché l'anno pietrificata molto con c'hanno costruito altre altre cose sopra quindi diciamo che la via Popilia è a uno strato diverso del del del sottosuolo no
E quindi è una via diversa è una via diversa anche perché una via Pedemontana quindi Maria che si infila nell'Appennino l'Appia sì però non sempre la la via Popilia arriva dei tratti molto più alti della via Appia e quindi è diversa per questo
Come la la via Pia anche la via Popilia ha traccia di infrastrutture e di industrie costruite che non insomma indusse che non devono stare al loro posto come ad esempio sul Pollino c'è una grossa centrale dell'ENEL che non doveva esserci lì e quindi insomma naturalmente fatta anche in un altro modo perché ha una direzione diversa mentre la via Appia va verso est e l'aria copia va nel Mediterraneo quindi a una diramazione opposta a quella dell'Appia
Ecco verrebbe da dire leggendo questo libro sfogliandolo che diciamo Riccardi ricorda un po'la la canzone di Rino Gaetano anche questo del Sud no anche questo è sud anche questo è un un pezzo importante del nostro Paese
Il precedente viaggio era stato in qualche modo strutturato per a vere anche una visione antropologica del territorio c'erano le
Appunto le descrizioni un po'
Da un lato dei paesaggi però dall'altro anche delle strutture che trovammo all'interno di questi paesaggi e qui sembra che l'auto funzione appunto sia perché la vi è meno frequentata meno battuta forse per la prima volta è stata più quella dell'esploratrice dell'altro matrice in qualche modo ecco come cambiare anche ATO funzione di viaggiatrice in questo senso
Allora guarda questa strada che ha tenuto molto in in sospensione soprattutto sulla critica il sul giudizio e poi sulla narrazione che ho dovuto fare mentre per la Gatti è stato semplici descriverla
Appunto perché guardavo le bellezze probabilmente sono cambiata anche io ed è cresciuta anche la mia scrittura per alcuni aspetti perché mi pongo in modo più critico alla strada e mentre mentre la via Appia lo raccontavano amico prima mentre per la via Appia io ero concentrata più su un aspetto introspettivo quindi dei viaggiatori degli esploratori
Adesso invece parlando proprio in come come in campo cinematografico è un'inquadratura in oggettiva quindi io vado mando la las la la videocamera avanti ed è lei che guarda i luoghi e mi racconta quello che succede in pratica mentre con l'aria Piera diverso ero concentrata più su su su me stessa escusso gli occhi miei e della mia compagna di viaggio
Ecco allora Valentina cui questo libro farà sicuramente tanti chilometri così come l'altro era di ti seguiremo
In conclusione che cosa c'è dopo la via Popilia non solo in termini geografici ma anche per te come autrice
Guarda non lo so un'altra strada ancora non l'ho trovata al momento da percorrere anche se ho un pallino fisso quindi la via Traiana anche da Benevento porta sempre a Brindisi però non lo so dopo la via Popilia se il Perù voglio raccontare il mio viaggio in Perù
Non lo so cosa succederà
Mi auguro di non so di di di volare
Il CNEL perché Gentilucci va in senso lato ecco
Deve allora ricordiamo mine viandanti sulla via Popilia Valentina barile prefazione di Paolo Di Paolo le flâneur edizioni grazie ancora Valentina è qui Buon Cammino grazie a te