Il destino dell'Europa

Ho modo un primo giro di interventi sì venticinque minuti e poi un secondo giro nel quale sia possibile ai relatori anche interloquire fra loro in modo che sia appunto un dialogo e non un monologo
Come è previsto dal nostro programma il primo intervento è del presidente della regione Enrico Rossi che li ringrazio cordialmente
Preme
Risposta verso destra buongiorno io porterò un breve saluto questa importante iniziativa e poi ascolterò i contributi che saranno senz'altro di
Grandissimo valore e mi sono chiesto che posso dire in questa breve introduzione
Come direbbe Machiavelli non essendo capace di ragionare né dell'Arte della Seta né dell'Arte della Lana né dei guadagni e ne delle perdite io non sono in grado di ragionare del destino dell'Europa e allora o dello spirito europeo della cultura europea e allora ho pensato che forse poteva essere utile che facessi la mia parte cioè quello che sono
Un rappresentante delle istituzioni parlare brevemente delle concrete ricadute
Che può avere il dibattito aperto in Europa sul futuro delle politiche della coesione anche alla luce Della Breaks sitter nel piano svolgesse delle discussioni sul nuovo quadro finanziario che si dovrà aprire dell'Europa due mila ventuno due mila ventisette
Si tratta di un argomento che riguarda davvero concretamente la vita dei territori e delle persone anche della Regione Toscana del nostro Paese e a mio parere ha molto a che fare anche con il destino dell'Europa
Il punto di partenza del ragionamento che voglio svolgere è un dato di fatto i fondi dell'Unione europea sono il principale strumento per orientare ogni tipo di intervento regionale
Dalla realizzazione di infrastrutture alla lotta alla disoccupazione agli aiuti all'impresa e al sostegno alla ricerca per la Toscana nei sette anni di programmazione che nel mille che termineranno con il due mila diciannove questo ha significato sostegno alle imprese
E agli ammortizzatori sociali in sette anni e seicentododici milioni sono andati all'innovazione all'imprenditorialità all'impresa giovanile
Ma anche si sono realizzati infrastrutture si stanno realizzando per dire come la tramvia di Firenze oppure porti a Livorno a Piombino centoquaranta milioni sono andati alla sostenibilità ambientale
E la politica che facciamo riferendosi agli obiettivi venti venti elaborati dalle strategie europee che io trovo tra l'altro molto convincenti il luogo di elaborazione di strategie per il futuro a me sembra che sia appunto ancora all'Unione Europea
Però su tutto questo soprattutto sul finanziamento di queste politiche grava un'incognita legata alle nuove sfide
E cioè l'immigrazione la difesa e soprattutto la prego s'intende la decisione del Regno Unito di lasciare l'Unione europea comporterà all'incirca una riduzione del bilancio dell'Unione europea che è stato calcolato
Intorno a dieci quattordici milioni di euro all'anno
La Commissione europea in vista del prossimo negoziato sta ipotizzando di dover far fronte ad una richieste degli stati membri di tagli
Ai fondi europei che saranno all'incirca pari al trenta o al quindici per cento
E solo per ultimo viene presa in considerazione l'ipotesi di mantenere un finanziamento analogo debba settennato precedente
Nel due mila quattordici due mila venti
Lo scenario più catastrofico prevederebbe i fondi dell'Unione europea solo all'estero alla Grecia al Portogallo significherebbe la politica di coesione europea che avrebbe fine
Questa politica di coesione era nata per ridurre le disparità economiche e sociali per promuovere lo sviluppo economico di tutto l'Unione europea
Mentre lo scenario dettagli che qualcuno ha chiamato scenario di riferimento del quindici per cento
In questo scenario rientrerebbero solo le regioni della convergenza cioè il mezzogiorno e non rientrerebbe il centro nord non rientrerebbero a nostro avviso di tutto questo ne abbiamo avuto modo di parlare con il presidente Juncker la scorsa settimana
E siamo vicini all'approvazione dell'accordo
Con la Premier Meier sul sul cammino o che farà in futuro la Bre sette
Per evitare la chiusura dei finanziamenti a progetti di sostegno alle imprese alla formazione all'agricoltura e Giovanni
Abbiamo chiesto all'Unione Europea di avere più coraggio di introdurre cioè come peraltro è stato studiato dalla commissione Monti
Un gruppo nominato appositamente per cercare nuove risorse
Per il bilancio europeo
Introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie sulle emissioni inquinanti in modo da mantenere almeno i livelli storici o se possibile da ampliare
Noi pensiamo ad esempio che la Tobin tax applicata alle transazioni dell'area euro peraltro approvata da tutto il Parlamento europeo potrebbe essere
Ma strada percorribile e generare introiti
Notevoli fino a sessanta miliardi quasi l'equivalente del contributo britannico al bilancio settennale dell'Unione
Il coraggio
E ciò che ha fondato l'Unione europea nel dopoguerra insieme alla consapevolezza delle proprie origini e della tragedia del conflitto mondiale la volontà di stare insieme in pace ha prevalso sugli interessi egoistici sulla chiusura
Quello che oggi si chiama sovrani insomma
Io penso che questo coraggio e questa consapevolezza deve essere nuovamente ritrovata
E invece oggi sembra mancare
Il dibattito sull'Unione europea spesso ideologico banalizzato all'insegna di frasi insulse come diamo più di quanto riceviamo una strada che non ci porta da nessuna parte se non alla frammentazione alle divisioni
Queste frasi fanno male all'unità europea al pari dei muri che sono tornati tristemente di grande attualità
L'Europa dei nostri anni e purtroppo molto veloce
Ad imporre limiti dispensa taglia finanziamenti agli Stati vincoli di bilancio molto più cauta nell'approvare misure sociali a favore dell'occupazione a favore dei lavoratori a favore di chi è disoccupato di lungo periodo o anche a favore dei sostegni che sono necessari rispetto ai cambiamenti climatici Jaques Delors nel mille novecentottantanove quando il fondo europeo era dell'uno virgola due per cento
Sul tutto il il PIL prodotto dall'Europa di allora
Meno vasta e quindi più ricca dall'Europa degli Stati fondatori propose di raddoppiare qui ci sono
Rappresentanti hanno svolto la funzione
Di rappresentare la nostra regione Parlamento europeo e di passare quindi dall'uno virgola due a luglio al due virgola quattro raddoppiare le politiche di coesione
Adesso noi siamo in questo settennato scese allo zero virgola nove in tempi di crisi siamo addirittura tornati indietro ma quello che a me ha colpito del ragionamento di giacché Lord rileggendo qualcosa di quello che sosteneva il discuteva
Era questo che l'Europa si basa su due pilastri mercato la concorrenza la competizione da un lato
E dall'altra le politiche di coesione
Integrati questi due pilastri l'uno con l'altro perché il mercato può consentire crescita sviluppo di situazioni più arretrate ma allo stesso tempo il mercato produce anche conflitti produce a sua volta emarginazioni disparità le politiche di coesione dovevano corregge e disparità di partenza tra le varie regioni europee
E dovevano può intervenire per correggere i conflitti che il mercato produce quindi non può esistere un'Europa che si basi soltanto sulla concorrenza sul mercato
Ecco perché ritengo davvero di particolare importanza il dibattito che si sta svolgendo in Europa e ritengo particolarmente preoccupante drammatico che la politica nel nostro Paese si è impegnata a pensare tutt'altro rivolgendomi un po'diffusamente nessuno in modo particolare
Ecco questo è un po'il mio contributo alla discussione di oggi perché sono certo
Che il destino dell'Europa si misurerà molto anche su questo giusto avere un'Europa della difesa giusto all'Europa che fa politiche dell'immigrazione su cui magari riesce a diventare un'altra volta baluardo per i diritti umani piuttosto che essere messa all'indice come è accaduto ma noi non possiamo sottrarre alle politiche di coesione
I finanziamenti che invece sono fondamentale per mantenere un Europa
Davvero unita e io penso per fermare anche attraverso queste politiche l'emergere di populismi di nazionalismi di soprani insigni che così tanto hanno pressa nella parte più sofferente nella parte diciamo che si sente messa ai margini dei grandi processi di cambiamento che stiamo vivendo
Permettetemi alla fine di ringraziare il professor Michele Ciliberto
Ma anche Pasquale Terracciano che a questo hanno lavorato
Hanno ideato questo questi incontri e altri che ne seguiranno c'è onora moltissimo a noi come Regione Toscana aver potuto dare a queste iniziative un contributo noi siamo onoratissimo e per l'autorevole
Rappresentanza e perito relatori così
Un portanti che noi oggi abbiamo penso che sarà davvero una giornata
Che ci potrà restare nella memoria
Dico poche parole per dire perché abbiamo messo insieme in questi istituito questo
Quello che noi paghiamo non sono tempi ordinari
E non penso dicendo questo di confondere biografia e storiografia
Come ammoniva di non fare Paolo Rossi
La nostra epoca è caratterizzato da profonde trasformazioni a tutti i livelli
Culturale civile e religiosa addirittura antropologica basta pensare ai mutamenti della composizione demografica delle città delle nazioni della stessa Europa con insorgenza di problemi nuovi e imprevedibili
Oppure a quelle che significano le nuove tecnologie dal punto di vista dell'uomo stanno cambiando i confini della vita e della morte entrati in discussione lo stesso concetto di natura lo sviluppo impetuoso dell'informatica sta mutando in profondità il rapporto tra presente e passato trasformando gli stessi principi della conoscenza storica
Problemi enormi di cui non si ha spesso adeguata consapevolezza che occorre comprendere con rigore problemi che sentiamo nostri
Proprio come studiosi dell'umanesimo e che vorremmo cercare per quanto è nelle nostre possibilità di contribuire a mettere a fuoco e comprendere
L'Istituto nazionale di studi sul Rinascimento a quasi un secolo di vita
Ha come vocazione propria quella di studiare con metodo rigoroso la storia italiana dal trecento al seicento
E ha svolto questa sua funzione in modo onorevole
Sotto la guida di grandi maestri come Eugenio Galea invece essere evasori che ne sono stati presidenti e di consiglieri come Giuseppe brillano Ricci Giovanni Nencioni Delio Cantimori Alessandro Perosa
In breve grazie al sostegno di alcuni dei massimi studiosi del ventesimo secolo
E non si istituto ha curato l'edizione critica di autori come Pico Ficino Lorenzo polizia anni Alberti Bruno
Del quale sta lievitando tutta l'opera latina dopo la prima edizione uscita per volontà di Francesco De Santis ministro della pubblica istruzione uscita fra il mille ottocentosettantanove e il mille ottocentonovantadue
E continua a pubblicare la rivista Rinascimento fra le prime al mondo nel suo campo di ricerca
Qui e consentitemi di dirlo perché per me è un punto fondamentale si formano giovani studiosi che rappresenta in il futuro dei nostri studi e molti sono oggi qui con noi queste l'ammissione dell'istituto e ad essa non intendiamo venir meno
Continueremo a svolgerla in maniera rigorosa addirittura gelosa schierandosi sempre contro la superficialità il dilettantismo secondo lo stile che abbiamo imparate dai nostri non dimenticati maestri
Ma noi non viviamo fuori del mondo
Separati da quello che accade intorno a noi che non può non interessarci anche perché incide su di noi sul nostro lavoro e tocca sempre le radici di quello che facciamo
Specie in un tempo come il nostro che vede trasformazioni profonde e radicali a tutti i livelli
Quando il vento soffia in questo modo occorre prenderne atto e lavorare senza venir meno a se stessi
E occorre farlo per contribuire a salvaguardarla oltre al nostro vivere civile la possibilità spessa dei nostri studi per questo il Consiglio scientifico dell'Istituto ha deliberato la costituzione
Del centro sull'umanesimo contemporaneo per cercare di contribuire a un lavoro che ci sentiamo indispensabile e necessario affidandone il coordinamento appunto a un giovane Pasquale Terracciano
Ma è un'esigenza che nasce anche dalle cose dalla situazione come confermo andato estrinseco ma più sincero sintomatico oggi si parla di umanesimo in varie forme spesso superficiali e senza fondamento ma se ne parla
Perché sono diventata attuali proprio il problema delle questioni che Stone al centro del nostro lavoro quindi al quotidiano in queste sale
Abbiamo deciso di non poter restare chiusi qui di dire una parola su quello che accade intorno a noi sui problemi del nostro tempo perché coinvolgono il nostro interesse proprio come studiosi dell'umanesimo oltre che come cittadini
E intendiamo farlo con lo stesso stile e dissensi metodo insisto che applichiamo quando studiamo ma Chiarelli Savonarola o Pomponazzi
Niente di più niente di meno in modo rigoroso non propagandistico non retorico non generico
Si comprende dunque perché abbiamo deciso di inaugurare il centro sull'umanissimo contemporaneo discutendo dell'Europa
Perché questi oggi a nostro avviso il problema centrale da ogni punto di vista questo è assente a nostro giudizio il passaggio cruciale oggi per tutti noi ne parleranno gli amici che hanno accettato di essere qui
Tocca a me il compito di ingraziarsi al nome del consiglio scientifico dell'istituto
E a me tocca anche ringraziare il presidente della Regione Toscana
Senza il suo sostegno generoso e lungimirante non avremmo potuto avviare questa esperienza
Grazie di cuore grazie a tutti voi che siete oggi con noi
Spero e con me lo spera il consiglio dell'istituto che questo sia il primo momento di un cammino condiviso e rigoroso
Di conoscenza da continuare insieme e detto questo do la parola all'amico Cacciari per la prima relazione presto ma
Dietro ad un dito tramonto dell'Europa si parlava da da da sempre possiamo quasi dire no
Perché perché l'Europa è la terra del tramonto
Nell'opera riguarda sempre
Il tramonto
L'Occidente le terre del tramonto sono state sempre il suo il suo territorio di missione
A oriente sempre avvertito un limes nove ad occidente
Paura il periplo è compiuto
Si è compiuto
Il periplo della della scoperta europea c'è compiuto da tempo
Non vi più nuova terra dove approdare ni nuovo mare dove magari naufragare
Cioè se vittoriosamente compiuto il tramonto dell'Europa
Il suo andare oltre
Questo andare oltre che suonava nelle sue bandiere
Ormai può dirci soltanto nei termini di un indefinito progredire o così pare
Un progredire del sempre uguale e cioè un po'le dire senza futuro
E maturità questa può essere RAI messo i soldi
Tramonto è compimento
La civiltà classica diceva Hegel da alcune decisioni più alti e maturi appunto nel suo finire
I giapponesi dicono un fiore compiuto e completo solo quando cade
E allora è in questo morire a morire come nome in agenti essa che che dobbiamo pensare l'Europa
Beh e molti indici in materiali starebbero a dirlo basta compensare le coop un secolo fa prima della grande conflitto alla prima guerra e oggi indici demografici indici di produzione di ricchezza indici di potenza politica militare come facciamo a nasconderci
Il tramonto fa molto un fatto
Come dobbiamo interpretare
Come
I giapponesi interpretano il
La passione del fiore
A questo tramonto il sapore inconfondibile dei frutti maturi
E non essere aggrappati al potere non spendersi affannosamente per resistere attraverso ogni generico compromesso
Per guardare al proprio destino con sobrietà con disincanto senza senza simpatia ITIS mi nostalgici
Possiamo pensare così il tramonto
A una simile del tramonto si riferiva Mitchell forse in pagine poco frequentate dallo Zarathustra amo coloro che sanno tramontare
Poiché solo questi sanno dare luogo
Solo solo costoro sembra presagire nuovi inizi
Solo costoro non conoscono fila Uchiha
Solo costoro concepiscono se stessi come un continuo trascende assi
Ma Pernice questo tramonto questo sapere tra Montale presa agiva tuttavia un un un'altra figura una figura ancora dell'oltre all'inizio appartiene ancora questa
A questa storia europea dell'oltrepassa mento
C'era anche una figura che attendeva oltre il tramonto
E quindi la domanda che noi oggi ci poniamo credo ci poniamo se vediamo le cose come stanno dove andare
Bipolare Series
E lui non se la poteva Luigi la figura che attendeva in qualche modo se non altro la presa attiva non era quella del tramutante una figura del semplice radicamento della semplice in torto comunque
Della universale e mobilitazione basta dice non è un'apoteosi dello sradicamento a differenza di quello che Grandi interpreti dell'Apocalisse russa dicevano di Luminita cosa hanno facce stoffa eccetera tutti i veri grandi interpreti di inizio e che naturalmente i filologi ignora
E Enzo grandi scenari possibili
Ma troppo grande no troppo grande bisogna cercare di trovare un poco
Vedere
Naturalmente io non parlerò di questioni che verranno affrontate in modo ben ben più competenti di quanto potrei od altri relatori qui presenti
Questioni di carattere specificatamente economico che riguardano le riforma delle istituzioni europee tutte cose nobilissimi indispensabili
Ma forse nel leggere il tramonto oltre che in una chiave così generale come ho accennato fino a Roma o specificatamente economica politica eccetera c'è da leggere se eletto faccio la domanda più ravvicinata
Quali
Quali elementi fondamentali possono essere indicati come tratti del del tramonto di idee portanti europee del contemporaneo
Perché certo esistono principi generali della storia europea lo sappiamo ne parlerà sicuramente qui Severino nella sua relazione
Elementi dei principi che sono iscritti nel suo linguaggio nei linguaggi filosofico che è quello dell'Europa
Che si una storia di conflitti
è una storia di di è un'eterna lotta di forze contrastanti l'Europa certo ma è anche una famiglia è una lotte sì ma Stasi il senso guerre civili sempre state quelle rotte
E quindi certo ci sono elementi portanti i principi della storia europea in generale
E però vi sono pesci anche su questi certamente può essere letto il tema del tramonto dell'Europa
Però vi sono anche all'interno di questa grande storia no retta da principi fondamentali sono anche tante epoche assiali per così dire no Antei poche che che rivoltano e sconvolgono questa storia no
Sono quelle ricordate dalle parole di Hölderlin che poi surrettiziamente lei che l'ha posto alla base della sua fenomenologia i popoli Tacito promosso PTA allora può vite tasso fissato al il destino affinché più non dormisse dove giunse implacabile l'antico Geist der un comune lo spirito della inquietudine come il fuoco che fermenta nel cuore della terra che sconvolge come alberi dei frutti maturi le antiche città ecco le epoche assiali notte
Che impediscono allo spirito europeo ogni critica no lo spirito europeo come essenzialmente inquietudine oltrepassa mento eccetto
Il quando Veltroni scriveva queste cose gliele riprendeva nella teologia tali e quali
Alla febbre del negativo pensavano a un a a quella cosa lì alla rivoluzione con la R maiuscola
Pensavano a quella questo sconvolto battuto
Ha frantumato i muri delle antiche città
Ma più ravvicinato allori e consumiamo un po'questa questo spirito e l'inquietudine veniamo
Alla fine del
Del nove dell'Ottocento da questo spirito d'inquietudine genera un un grande problema che alcuni presa agiscono altri scoprono soltanto con la guerra mondiale
E quale quello della mancanza di una misura
Una mancanza di una misura in quest'inquietudine il problema non è l'inquietudine che domina lo spirito europeo il problema è che tu per riordinarli
Degli ordinarla lo sconvolgimento che dopo la rivoluzione abbraccia tutta l'Europa la il il il la globalizzazione della rivoluzione industriale
L'affermazione di quello che poi ci diranno l'uomo faustiano
La grande trasformazione Emma quale ordine quali ordine
Dice invece ancora la nostra un'epoca senza misura must Loser
Non siamo dissi mi barbari non usciamo dalle ordine a queste inquietudini non usciamo dalle ordina quest'inquietudine che produce che produttivo che non è mica semplicemente disordine
è la grande trasformazione in tutti i suoi aspetti sociali democratici culturali
Allora come come dare ordine ecco il grande tema che sia che comincia a ad affermarsi affine
Di due secoli fa a fine Ottocento e che diventa
Drammaticamente
Imprescindibile cogente con la guerra e subito dopo la guerra
Qui bisogna stringere l'ottica cui bisogna vedere come sono andate le cose che che tipo di risposta venne dato questo problema il se questa risposta non è inesorabilmente tramontata
E qui il discorso si farebbe lungo complesso eccetera ma io ricco hanno un esempio che poi il più grande di tutti insomma quindi un esempio per modo di dire come coscienza di questo di questo problema
L'uomo faustiano
Scatenato
E l'ordine l'ordine quali l'ordine politico è ovvio l'ordine politico
Quale è stato dopo la rivoluzione
Questo non c'era una mitria qui non c'è una mancanza di metodo tra queste due dimensioni scatenamento dell'uomo faustiano il polpo di ordine politico c'è un metro
Ma c'è possibilità di compararli c'è un metodo che gli Possa commisurare presenza metri commisura niente
Questo è il vero problema della Gand intellighenzia occidentale
A cavallo del primo conflitto mondiale
E di uno in particolare che il più grande di tutti che è Max Weber
Da un lato lavoro politico e dall'altro la voce in tipico dovuto al lavoro scientifico si intende la netta consapevolezza di quello che la nuova grande determinante potenza dell'Occidente
E lo spirito europeo e che ne determina l'inquietudine le nuove forme di inquietudine
E cioè il lavoro produttivo per eccellenza il lavoro dello scienziato la scienza la tecnica
Lavoro intellettuale lavoro scientifico e lavoro politico di cede il suo tutti e due lavori intellettuale
Attenzione tutti e due dei grandi conferenze di di Weber venivano era Leo state concepito all'interno di un ciclo dedicato al lavoro intellettuale uno due aspetti da un intellettuale dove volesse i due aspetti fondamentali che hanno l'archetto nel mondo contemporaneo lavoro il il vero la vera forma di lavoro cioè quello scientifico quello che innova quello che determina tutto dal punto di vista e il lavoro politico che quello che nell'ordinare
Lo scatenamento sempre possibile di quell'altra potenza
E ma questo è il dramma di Weber come mi è stato quanto ho capito
Questo è il dramma di Weber sono lavori intellettuali tutti e due hanno denominatori comuni tutti e due cioè condividono lo stesso valore valore
Qui ci fa intende costantemente il discorso dall'aver fine ai tre italiani non significa che lavoro scientifico non ha valore significa che c'era eccome soltanto che sul valore che ha che che qual è ma quello della missione completa continua ed eterna dello spirito europeo la razionalizzazione del mondo
E non è un valore accidenti se un valore quelle natura questa cura è un'idea che ci veniva velatura come mangiare bere
Certo che è un valore ma su quel va dove lo scienziato non organizza gerarchia di valori questa è la differenza con il politico che invece costretto a organizzare le gerarchie di valore cioè lavoro politico e la voce un tipico condividono lo stesso valore di base e dice Webber questo è rende possibile l'accordo tra i due questo rende possibile a Codevigo ed è un conto dello stesso colore ma poi c'è una diffusa
La differenza di fondo perché il politico deve deve proporre gerarchia di valore
è gerarchie IVA che lo scienziato invece no lo scienziato Albert paio rispetto alle gerarchie di valori che politico d'erbe è costretto a proporre
E allora questo metà si è questo questa mettessi questa questa funzione intermediazione tra i due si cerchi cedeva ed è il carattere di responsabilità del lavoro politico
Perché nel karate le responsabilità del lavoro politico ecco che lavoro politico si avvicina alla razionalità scientifica
Devo opposto una gerarchia di valore però però io
Razionalmente
Non solo la espongo con coerenza e chiarezza il mio valore
Opposto agli altri ma poi dico in termini razionali in mezzi con cui intendo perseguirlo e e potrei vedo per quanto possibile virgolette virgolette scientificamente gli affetti
Di questa di questa dell'eventuale successo
Del mille del mio progetto allora è il tema della responsabilità dell'etica della responsabilità che per vederlo Weber permette il mettersi in comunicazione il metro comune
Tra le due potenze che lui vede dell'epoca la potenza politica e la potenza
Economico tecnica finanziaria scientifica eccetera eccetera
Che vede perfettamente come la potenza dell'epoca ma il problema per
Cioè la guerra imponeva by se queste se questa potenza non è politicamente ordinata
Questa questa possibilità la possibilità dell'atto della partecipazione non in termini di di di di buona volontà che non conta nulla ma di partecipazione fondata su principi
Tra l'altro tra lavoro intellettuale scientifico e lavoro politico
Come il lavoro intellettuale dell'epoca nel loro insieme questa possibilità
è garantita appunto dalla carattere di responsabilità dell'agire politico
E sta alla base dell'idea weberiana di democrazia ma mi chiedo sta alla base del dei presupposti con cui noi chiacchieriamo di democrazia quotidianamente
Sì ci riteniamo un po'noi pensiamo che la democrazia debba essere qualcosa che si regge su principi di questo genere
Perché se il potere cessasse di avere qualunque rapporto con il sapere
Sapere sapere nella sua realtà non sapere vagamente umanistico di quell'umanesimo di cui parliamo con Michele quello che effettuale quello che è verità effettuale
Non non
Fare cosa cose alle elementari
Se il potere cessasse di avere qualsiasi rapporto vuol sapere il sapere
Moltiplicarsi in se stesso la propria potenza senza alcuna considerazione sull'esigenza del lavoro politico la forma democratica in più in una crisi irreversibile
Resterà quanto aveva di fronte Max Weber nel nel in prospettiva anche al di là della crisi specifica post bellica in Germania eccetera eccetera prospettiva quando quando parlava con son parte di queste cose quando quando studiava Scheler eccetera eccetera in prospettiva
In prospettiva
Perché da un lato il lavoro politico cessa di avere un un un'interfaccia con le potenze dell'epoca e le potenze dell'epoca
Disconoscono totalmente la relativa autonomia della politica e e e ENI denunciano soltanto che cosa li sormontabili irrazionalità quelli sono è quella di razionalità voglio il campo degli razionale
E quindi è un insanguinata guardi basta
Nel cui di cui dobbiamo portare sulle spalle tutto
Il peso è un impedimento è un impedimento
E allora proviamo legge secondo una tale prospettiva appunto il tramonto
Il crollo del tramonto del paradigma del del piano
Non le tramontato questo paradigma
Non è crollato ogni ogni con uscì Enza da parte dello scienziato sull'assunzione di valori che fonda il proprio stesso lavoro
è il dogmatismo dell'intelletto di cui già Kant parlavano dogmatismo dell'intelletto tutto ciò che non corrisponde all'idea di libertà dal bar del valore che ho io scienziato
E non senso
E puro non senso
Dopo Weber e in termini diversi perché veniva da tutt'altra scuola anche Husserl riprende il tema no
Il comportamento l'atteggiamento della razionalità scientifica si passerà di caldo dalle forme di vita per dominare le
E diviene Concia spesso religione religione tecnico-scientifica cioè sì il razionalizzata e del pericolo è questo alla fine non l'irrazionalità azione dello stesso atteggiamento tecnico scientifico perché nel momento stesso
Che non riconosce un limite cessa di essere cessa di essere scientifico
Perché ogni scienza ci determina a partire dal riconoscimento
Diciamo così trascendentale del proprio limite quando ci pone come unica auctoritas ed è legittima ogni altra potenza contraddice alla fine a se stesso
O meglio quando delegittima ogni altra potenza e non riconosce se non che ecco che cosa se non il politeismo della moltitudine per parafrasare dell'eterno quello sì lo riconosce
Perché da quel politeismo della moltitudine
Che proprio proprio perché si tratta di moltitudine e di mio moltitudine indifferente ad ogni valore e cioè capaci di accoglierli tutti è quella che ti permette poi di produrre e riprodurre consumo
Quindi politeismo viene riconosciuto naturalmente il politeismo che non ha nulla a che fare con il politeismo classico apre un politeismo completamenti informe
Anzi non è neppure un politeismo un politeismo che si rovescia costante menti in molti dei
Una serie di di di idoli Tino che solo a disposizione tutti dell'unico
Vero monarca
Anche qui e capovolgimento del discorso weberiano appunto non questi deve riconosceva si ineluttabilità del politeismo dei valori in democrazia
E da ciò con assoluto realismo la fragilità di un simile regime ma pensava
E come e questo è un tema che forse verrà ripreso che ha deciso che a questo politeismo proprio perché non fosse un politeismo informe che si traduceva in oro c'è un uomo monoteismo
Che adesso vi fossero soggetti in grado di dare forma questo politeismo questo è il discorso di Predore questo essenziale quando si parla di politeismo democratico
Che adesso vi fossero i soggetti in grado di dare adesso forma è un i partiti erano i sindacati per Webber
Il politeismo attuali invece non ha alcun Dio
è assoluta assoluto monoteismo tecnico-scientifico ed economico
Veniamo un altro ossia otto importi cinque minuti ha un alto zoom sull'altro tramonto PC riguarda più da vicino
Perché non è soltanto quindi il tramonto dell'Occidente
E veniamo e ritorniamo a quel momento fondamentale per la nostra cultura
La cultura contemporanea che segue alla rivoluzione francese al modo in cui i grandi filosofi
Che la vivono o immediatamente successivi la interpretato
L'epoca appunto che la rivoluzioni inaugurali
E che invece e e nessuno dei grandi
Dei grandi filosofi contemporanei successivi e soprattutto dei grandi dell'idealismo fino allo stesso Gentile si è mai sognato di offuscare la portata
Cosa cos'era nella quintessenza questo questo ragionamento svolto dai grandi idealisti
L'epoca che la rivoluzione inaugura ed epoca della scienza in cui disse in FIAT la scienza ha il potere ma come veniva concepita dallo questa scienza la scienza e quando di coscienza di coscienza in tutti i suoi effetti
C'entra nel senso di determinare le forme di vita
Cosa vi conveniente concepita come realizzazione del sistema della libertà e questo vale fino fino Gentile signor Croci come realizzazione il sistema della libertà
La rivoluzione ha iniziato questa epoca ora si tratta di compierla
Che cosa significa significa che ogni ovvia tum esista e parlato del soggetto che l'intero mondo dell'oggettivo del prodotto dagli io
Che con la forza del pensare e il pensare nel pensare che produce lo del pensare contemplarlo ci porgiamo liberamente il possibile dice Fichte
Che forse il filosofo degli artisti più vicino alla rivoluzione
Sappiamo all'istante che il possibile sarà possibile soltanto per la potenza in atto del pensare pensare che fatti agisce
E che oggi è il lavoro produttivo per eccellenza teoretico e pratico impuro
Questa l'idea regolativa
Di questo di questo pensiero
E non sto ancora bene queste leader regolativa che non saremo più schiacciati dalle cose
Che non sarebbe più un rapporto
In un rapporto subordinato con le cose perché queste non saranno che i nostri prodotti
è Fichte ma è anche spiega ed è anche Marx
Queste malattie Chirurgia implicita nell'idea di scienza da qui nasce il contemporaneo contemporaneo è letta dell'assegno della scienza
è l'età della scienza lo dicevi che l'esplicito Mario stammi più a parlare di filosofia corre questo nome di amante
Filosofia oggi ella visse charter nell'epoca della scienza
Ora questo nome Diamante
Quindi malate io Luigi implicite in quest'idea di scienza è questa la scienza come ciò che permette di superare ogni alienazione
Questi i piattelli ecologica
La scienza soggetti come come la potenza grazie alla quale il soggetto ritroverà se stesso nel factum c'è spesso il fatto
E questa la prospettiva che si realizza capovolgendo chic
Capovolgendo
E il grande borghese dette l'aveva perfettamente compreso all'Utopia citati questa prospettiva scienza si stende Freiheit
Aveva perfettamente compreso molto prima non c'era bisogno di arrivare i Buddha imbocca Man per comprendere
Bastava leggere i ghetti e per comprendere la contraddittorietà la politicità di questo io fischiano
Dunque nella sua versione massonico filantropiche eccetera che appunto orienta ordina
Governa
L'uomo faustiano fino a a usarne tutta l'energia per la realizzazione del sistema della libertà
Oggi prodotti del lavoro intellettuale
Forse schiacciano ancora di più
Perché sono ancora più autonomi rispetto ad ogni coscienza delle macchine antiche
Più potente al cervello sociale che incarnano più misteriosi idoli diventano i suoi prodotti agli occhi della moltitudine
La sopraffazione delle cose perfetta soltanto con l'affermarsi del sistema ed Freiheit si direbbe
Questo sistema si manifesta in realtà come il sistema che libera sì ma libera da ogni impedimento vincoli produrre tecnico-scientifico esattamente ciò che uffici tre voli Eva impedire
Mettendo contraddittoriamente ancora nel suo Stato commerciale la politica al comando Weber si avvede della contraddizione
E cerca di rimediare o che comunque
Comunque l'analisi del lavoro intellettuale del nesso tra irrazionalità della convinzione razionalità della responsabilità che al centro della sua del suo del suo lavoro anche anche scientifico
Allora questi due grandi momenti della della della tradizione dello spirito europeo contemporaneo quello della che ha pensato il rapporto tra politiche sapere
Mantenendone l'autonomia e la distinzione nello stesso tempo garantendo il nesso e capi in passato la scienza come il fattore fondamentali di quel sistema della libertà
In base al quale io io tutti gli io perché si dice sempre lì Shikibu alle spalle di fitte no Filter parla di di il centro del degli io Titta dimensione intersoggettività i fondamentali fitte
Che vedessero tutti gli io nella cosa il proprio prodotto e quindi non qualcosa che gli schiacciasse Como un'autorità dall'esterno queste due formidabili
Promesse e aperture questa tema ideologia dello spirito contemporaneo
Non è precisamente questo che però per leggere le cose in modo ravvicinato e non fare i discorsi sul tramonto dell'Occidente oggi sono tramontate sono tramontate scomparse definitivamente o c'è modo di che questi idee ritornino ecco questa è la uno è semplice domanda qui io non so rispondere ma ho partecipato a questo convegno per vedere se qualcheduno ha idee migliori delle mie
Bene sentiamo assemblaggio Degiovanni ai del milione di Massimo prego
No se quei
Ma io
Vollero molto più basso
E quindi
Il livello fra le domande che pone Massimo e i problemi che ho cercato di porre probabilmente non non so in che misura riusciranno a incontrarsi anche perché io vorrei fondamentalmente cercare di
Capire come stanno le cose
E perché stiamo assistendo a un processo che potrebbe anche essere potrebbe anche essere di disgregazione
Dell'unione e penso che sia opportuno che dopo le cose dette da Massimo Cacciari nello sfondo di grande filosofia sulla quale lui ha lavorato
Adesso incontriamo un problema più determinato e vediamo come tra queste due cose si può stabilire una dialettica un rapporto
Questo è vero cercherò i resti di fare così nella nella mia nel mio intervento e però siccome l'ho intitolato in maniera molto ambiziosa come dire l'Europa tra cosmopolitismo Stato nazionale quindi tutti quanti ricorderete come in anni lontani credo intorno al mille novecentodiciotto mai né che scrisse un celebre saggio un celebre una celebre opera cosmopolitismo è stato nazionale io mi sono sentito quasi obbligato a partire da una brevissima citazione del grande storico tedesco che vi leggo
E che dice così e poiché il capiremo insieme perché ho avvertito questa necessità
Quel modo comune di vedere le cose sta parlando del problema del dello sentimento nazionale cosmopolite tedesco
Contrappone cosmopolitismo e sentimento nazionale come due concezioni che si combattono e si escludono a vicenda
Ciò non può bastare un senso storico abituata a considerare i nessi superiori che corrono fra le cose
E poi dopo di aver accennato diciamo all'attenzione che questo problema Pune
Aggiunge quest'opinione il più vicino quella dell'attenzione più vicino alla verità
Ma essa ha posto una un'armonia fra idea Cosmo politica idea nazionale
Che non sempre c'è
Mentre non prende nota dell'oscuro e difficile processo
Attraverso il quale le due idee si chiarisca dicano si fondono e si contrappongono
Sarà quindi per i nostri compiti additare i veri rapporti che intercorsero e questa espressione mi piace particolarmente per ragioni che poi intenderete
Tra ideali universali e ideali nazionali nel sorgere del concetto moderno dello Stato-nazione in Germania
E quindi partire da questo testo di mai che in un certo senso per dirvi il senso del titolo che ho dato al mio intervento ma devo aggiungervi un testo che io ho sempre considerato clamoroso
Del grandissimo Hegel dei lineamenti di filosofia del diritto il paragrafo duecentonove
Appartiene scrive che il all'educazione al pensiero in quanto coscienza del singolo
Nella forma dell'universalità il fatto che io si è inteso come persona universale
In cui tutti sono identici
L'uomo ha valore così perché un uomo non perché il Giubileo cattolico protestante tedesco italiano
Questa coscienza e questo mi pare un punto di grande il significato per cui il pensiero a valore è di importanza infinita
Soltanto allora è manchevole quando come cosmopolitismo si fissa Allo scopo di contrapporsi alla vita concreta dello Stato
Ci può dire altri tempi altri altre espressioni altri momenti però io sono convinto che in questa dicotomia tra cosmopolitismo è stato nazionale
C'è il drammatico dilemma dell'Europa di oggi naturalmente dando alle parole significati diversi dando le parole significati della nostra il nostro tempo
Interpretando questo direi come l'eterno problema dell'Occidente il rapporto tra molteplice uno tra unità e molteplicità
Questo rapporto questa questa attenzione che cosa CRI attenzione costituente o disgregato
Sono stati sempre possibili ambedue le cose
Nell'attenzione riuso i termini che ho sentito finora tra cosmopolitismo è stato nazionale c'è sempre stata
Una possibilità disgregata Iva cioè di pura opposizione tra Di pura lotta fra questi termini aggiungo
Per entrare poi subito dopo nel merito del tema se noi vestiamo queste espressioni dei significati che oggi queste parole possono avvenire a mio avviso troviamo intatto il problema dell'Europa di oggi
Per fare questo però è necessaria
Una periodizzazione
Che altrimenti il discorso
Rischia di restare troppo campato per aria
Beh una periodizzazione ci dice una cosa che i il momento nel quale si crea uno scarto una novità
La rottura di una continuità nel processo di integrazione europea novecentesco e il mille novecentottantanove era data chiave emanata periodi bizantino per tutto quello che succede intorno a quella data
Posso dirla così si apre come quella nata in naturalmente avviandosi lungo il decennio per gli anni Novanta
Una sorta di decennio glorioso
Unificazione della Germania e niente di meno
L'unificazione il continente
Sono gli anni in cui Jürgen Habermas e Jacques Derrida
Jacques Derrida in una celebre conferenza del mille novecentonovantuno in cui dice finalmente si apre questa grande prateria cosmopolita finalmente Roma Gerusalemme Atene possono cominciare a ritrovare i loro rapporti le loro connessioni
E Habermas in quegli anni lo aveva già fatto prima in quegli anni ne trova quasi una conferma
Pratica di questa sua posizione parla sempre di più di patriottismo della Costituzione cioè della possibilità che finalmente in questo spazio unificato dove la Germania è diventata una ma il continente sta per diventare uno comunque nel decennio degli anni novanta fino ai primi anni due mila il famoso allargamento hanno significano questo che finalmente finalmente il patriottismo della Costituzione vincente
La lotta dei nazionalismi o vince la lotta delle particolarità
Come se veramente questa attenzione verso l'unificazione verso l'alto avesse la capacità di comprendere dentro di sé tutto quell'enorme maggio ma vitale mondi vitali tanti affluiscono dentro questa forma diciamo che a un tratto di universalità il fatto che due filosofi come io Gaber mass che oggi è in fase autocritica su questa sua posizione e non ci dobbiamo sorprendere e già dei dati invece in questa in questa bellissima il bellissimo discorso che fece puntava su quella umida che vi ho detto era è sintomatico perché ho voluto citare loro non potendo fermarmi sui fatti del sentimento che nasceva in quegli anni no
Medica si preparavano grandi squilibri grandi squilibri
E probabilmente li si annidava l'origine della crisi di oggi pagheremo perché ci arriverò con alcuni passaggi con un po'di pazienza diciamo così analitica minime ci vuole
Ma prevaleva in quegli anni quello che io ho detto cioè questa sorta di prateria verso verso che cosa
Verso una verso il cosmopolitismo usiamo questa espressione
Verso e erano gli anni dell'Europa potenza civile
Cioè dell'universalismo europeo che ritrovava la propria misura
Attraverso l'allargamento l'espansione dei propri confini che arrivavano fino a quei confini che sono sempre stati sempre incerti di Europa insieme capito che cosa quali fossero diciamo così questi confini d'Europa
E intorno a questa idea questa impressione a questo sentimento lo chiamerei che si articolava anche istituzioni adesso non mi fermo su questo aspetto del problema no
Si celebrava che cosa l'Europa dei diritti
L'Europa dei diritti universali l'Europa dei diritti umani d'Europa che da questo punto di vista poteva diventare modello universale anche se intorno a questa idea cosmopolita dell'universalismo dei diritti poi c'era come dire un irrigidimento della regolamentazione perché la platea diventava ampia larga quindi non era più possibile governarla con le vecchie regole bisognava inventarne di nuove ma queste regole era difficile inventare perché dentro c'era tanta roba diversa
C'era tecnocrazia c'erano c'era munita risvolti è il punto c'erano tante cose che non riuscivano a trovare un vero punto di unità no
E si immaginava sempre in questo sentimento prevalente non dico esclusivamente perché c'erano coscienze più attente che capivano che stavano avvenendo degli elementi che squilibrato a cominciare dal problema dei confini ha cominciato lei confini escludano
Però si parlava di questa di questa Governance non non non a caso si stava il termine governance che non è traducibile in italiano
Perché non è governo è qualche cosa che sta a indicare il tecnicismo del punto di unità la governance europea no
E
Sì si delineava se posso usare questo termine forse troppo questa sorta di neo Euro scentismo
Sull'Europa dei diritti
Non era soltanto una fantasia
Perché il modello europeo in quegli anni funzionava e come modello di confronto con altri terreni altri continenti nei quali si sviluppava is il tema dell'integrazione
Dal Sudamerica perfino certe zone dell'Africa perfino al sud est asiatico c'era perché cioè c'era questa Europa modello uno e sviluppava il lento e rilanciava quelle modalità a cui ho fatto cenno
E non è
Furono gli anni in cui si inventò lo lo aggiungo come un piccolo corollario ma importantissimo per la per la parola che si usa lo spazio comune europeo perché importantissimo
Perché l'idea di spazio ha un'importanza enorme nella storia d'Europa
E quando si comincia a dire spazio comune distinguendolo dalla territorialità quasi ai perpetrare che questo spazio comune dove rappresentare anche una sorta di decadenza della territorialità
Ed è questo
E faceva scattare come dire un una sorta di contrapposizione una sorta di contrasto fra ciò che stava avvenendo in un altro uno e che però era avanti abitato
Abitato da giovani studenti era abitato da una circolazione maggiore dei lavoratori era era abitata da un trasferimento quindi era abitata non è uno spazio vuoto
Però è uno spazio che si poneva in rapporti problematici con i con il territorio
Con quella territorialità che era stata sempre uno passabile uno dei vecchi manuali di diritto costituzionale uno degli elementi dell'esclusività della sovranità sovranità sta statale statale statale nazionale
Allora l'orizzonte secondo me si cominciava già a caricare di tensioni
Non era più l'orizzonte tranquillo
Non era più l'orizzonte nel quale potesse prevalere quest'enti mento in cui tutto si trasferiva verso l'alto perché tutto veramente si spostava verso l'alto e non era così
E non poteva essere così e qui torna come dire la genialità di questi grandi non voglio neanche chiamare per cosa farne amante al di là di banche che già lavora nel nel nel nel mio centodiciotto marinai perché scrive quelle pagine mille ottocentododici
Quando dice Cybei dell'universalismo che Lou però stiamo attenti a non fare che questo eccesso di universalismo ci separi da quel mondo vitale che il nostro Stato nazione testo che io avrei potuto chiudere lì
I rischi e affidare alla vostra fantasia come questa questo parassita centonove ripigliare invidioso del diritto può essere letto cambiando le parole cambiando trasformando il contenuto delle parole che rimangono invece le le stesse no
E alla fine ecco un punto su cui poi vorrei sentire
Mi interlocutori relatori ben più esperti di me Eligio e raggiungeva a questo punto al più alto di tutti cioè luglio niente di meno una moneta unica si faceva la moneta unica
E che cosa più Dean per importante di questo che è uno Stato finisce di batter moneta cioè escono sottraesse medesimo la sovranità monetaria
E in quel momento però ecco che comincia a emergere
Degli squilibri e contrasse
Cioè tutto quell'orgia di questa prateria gli anni Novanta tutto il decennio degli anni Novanta ne sappiamo qualcosa
Improvvisamente trova un come degli ostacoli
Perché perché cominciano a entrare in campo i rapporti di forza che nella storia conta dei rapporti di forza leali
E questa Germania unificata io mi intendo
Ritrovato anni fa ho riletto il suo padre ritrattista ben le le opere complete di lusso un nel mille settecentocinquantadue russo fa
Un progetto di confederazione europea in cui dice sì se leggete gli articoli di questo di questo e e quasi tutto quello che è scritto nel trattato di massi che c'è poco di meno
Cabaret alla mente la cosa impressionante
Però lusso dice una cosa e l'attenzione la Germania è il nucleo centrale
Senza del quale non possiamo fare nulla ma con il quale dobbiamo avere a che fare a me
Spesso mi viene da citare il Tertulliano nette per comune sine te vivere possono e perché in fondo il nostro rapporto con la germaniche sarebbe l'Europa senza la Germania è puro nulla ma è possibile un'Europa con la Germania e quel problema
E quindi e vengono fuori diciamo così queste tensioni
Tensioni tra che si comincerà a stabilire fra vari livelli perché quell'unione monetaria
Solo monetaria che lascia da parte tutto il resto cioè dimensione economica finanziaria e sociale e politica
Mette in discussione che cosa due cose che naturalmente non potevano pretendere di essere conservate così come erano
E cioè da un lato lo la sovranità dello Stato che non batte più monete dalla Torah socialità dello Stato cioè dei traduciamo lo stato sociale
Che aveva avuto un'unità di sovranità economica finanziaria sociale economo e politica e che quindi poteva gestire la relazione tra questi vari comparti della sovranità
Per governare il mondo i mondi vitali che si erano accatastati si potrebbe dire affollati nella platea della storia ed erano diventati è stato la democrazia di massa in questa è la vita che entra nella politica nella sua immediatezza e che bisogna saper governare organizzare scindere separare militari mettere in forma
E quindi avviene avviene avviene avviene una vicenda su cui
Che su quei costituzionalisti hanno molto ragionato
Per il due mila cinque
E cioè a quel punto cioè nel momento con il momento Massimo in cui sembra che tutto sia andando in una direzione che cosa avviene nel due mila cinque a dire che la Francia ce lo sai l'Olanda meno importanti ma la Francia boccia la Costituzione europea
Michela boccia questo è un grande problema
Al di là naturalmente dei cercando di come dire di trovare la razionalizzazione di questa vicenda
Perché si avverte l'insufficienza del costituzionalismo sovranazionale
Cioè si avverte la difficoltà di un costituzionalismo multilivello
E Teti si avverte questa difficoltà
Chiaramente questa difficoltà per una ragione di una tale semplicità che si resta un poco dire però appunto coi processi alla storia sono abili indici le cose vanno avanti spesso per conto loro come dire
Feline esso razionale frazione accadimento che sta in tutta l'opera di Croce viene gettato all'aria Rita intanto i commenti delle Brigate questo fondo aveva perché perché la Costituzione
E contenute in uno stato ed è l'asse fondamentale di una democrazia politica
Quando si incrina la connessione tra Costituzione è stato e si entra in una Costituzione superiori sia pure di poi non approvata Vampire vira su qualunque
E non io adesso non ci si deve sottendere di questa attenzione che si crea
Perché si crea un attenzione fra livelli
E nel lavoro squilibrio nella loro difficoltà di sintetizzare sì
Mettono in crisi che cosa noi oggi parliamo tanto della crisi della democrazia rappresentativa bene dove nasce la crisi era verrebbe abbiano la certezza di una se non anche da questo
Cioè dalla difficoltà di articolare il passaggio tra nazionale e sovranazionale o tra sub nazionale sopra nazionale e sovranazionale dove tutti i vari livelli entrano in tensione
Devono trovare un equilibrio ma ma intanto interne intenzione
E se si volesse approfondire per un solo attimo usando un un termine un po'un poco poco più tecnico diciamo così di questa crisi costituzionale dell'Europa è in crisi il potere costituente
Questo è il punto
E intensi potere costituente che fornì che come dire che dava Indirizzo politico alle Costituzioni nazionali
Nonostante il tema centrale la costituzione materiale
Banale ecco allora
Si avvertiva un'insufficienza nella una divisione in una disse uno squilibrio fra la regolazione del mercato il potere politico democratico capace di regolare insomma
Tema complicatissimo perché è un tema che può essere interpretato in chiave regressiva dedicare invece proprio non dico progressiva in chiave dialettica in chiave regressiva sento torniamo indietro ma come non si riesce più a regolare
E non è possibile
E e allora bisogna trovare e mi entri entra in funzione la logica dialettica
Cioè quella che i mette in moto una tensione fra elementi diversi prova la mediazione dei contrari
Punto dell'Unione avrebbe detto il nostro Bruno punto dell'Unione
Tutto questo è bravo presso la conclusione
In un indurimento della globalizzazione
Perché l'interpretazione che l'Europa aveva dato del mondo globale nel mille novecentottantanove era un'interpretazione addolcita della globalizzazione
Perciò l'Europa potenza civile perciò il nuovo universalismo dei diritti perché in fondo si poteva quasi pari a meno della politica
Perché il globale Isma'con la fine della contrapposizione tra due mondi diversi faceva scivolare ecco proprio esperimenti giusto
Le cose prodotte dall'universalismo europeo verso il mondo quale illusione naturalmente e perché questa illusione sia nata questo è un problema che riguarda il pensiero europeo e perfino la filosofia sull'Europa il tema su cui ha duramente i voglio invece arrivare a delle conclusioni un po'più definite
è questo inasprimento e questo ritorno della geopolitica e nel senso più lato di questa parola
Altro che globalizzazione globali svuota i diritti altro che vuol Barizza azione soffre intervengono elementi diversi interviene il terrore
Intervengono le religioni armate
Intervengono le guerre intervengono i i problemi delle grandi migrazioni cioè di di una tendenza che un continente si spostino nel continente del malessere si sposti verso il continente del benessere
L'Occidente sotto tiro perché perché in fondo assistiamo a questo punto in maniera imprevista alla grande alla prima grande crisi politica della globalizzazione
Come se l'Occidente che l'ha inventata perché la globalizzazione prodotto dell'America riceve come una sorta di boomerang per molti aspetti
Per cui i temi che sappiamo
Dalle diseguaglianze dei problemi del debito ai ai grandi eventi che stiamo assistendo dalla fuoriuscita dall'Inghilterra
Dalla lezione di Trump in America da Visegrád cioè i quattro Stati dell'Est europeo che per farlo si fanno i fatti loro e vogliono vedere di sviluppare la loro Europa
Alla Spagna con la Catalogna alla Germania che per ora non riesce a formare un governo Alitalia di cui per carità di patria non parlo
Non non mi sentirei di dire molto in questo momento sulla prospettiva che abbiamo davanti non e allora per concludere il punto è proprio questo che c'è tensione fra l'Europa che cioè che tanta badate cioè questo discorso che io faccio non è un discorso diciamo banalmente euroscettico è il senso della possibilità però di una disgregazione perché non sapremmo dire più oggi che cos'è l'Unione europea l'Inghilterra che se ne va quell'altrove quei quattro che si fanno i fatti loro la Spagna che ha che fare con la Seat con le piccole patrie l'Italia che non si sa cosa farà di più a qualche mese e così via
Come sei
La nazionalità che l'Europa ha cercato di mettere in campo perché il punto è questo è un confronto fra differenti forme di razionalità
Come se la perché e i fondi lasciamo stare de la definizione puramente tecnocratica che un membri è una cosa vere non vere insomma non non rende l'idea il la governance europea una sua internazionalità
Che potrebbe essere descritta si tolse ci fosse tempo fa che possiamo avvertire nel modo in cui viene gestita la moneta nel modo in cui viene gestito o del tutto la coesione e la convergenza tutte le cose
E come se questa sua razionalità
Trovasse un'altra razionalità la vogliamo mettere fra virgolette sono i mondi vitali che non ce la fanno a stare dentro quella curva non ce la fa
E quando i mondi vitali non ce la fanno a stare dentro racconta
Ma tutto il Novecento non è un problema del rapporto tra vita e forma
Io l'ho sempre lì cerco sempre di leggere così gli Autori su cui mi ha ancora continuare accanirmi nonostante tutto
E allora c'è una roba che resiste che si oppone che rivendica territorialità contro spazio comune che rivendica sovranità sociale contro sovranità finanziaria monetarie che rivendica identità
Parola regressiva ma parola forse non solo regressive
Qui c'è sempre un'ambiguità certo se perizie per i venti guide i i i identico l'identico con me stesso con la mia cultura con la mia provenienza ma se per identità ritengo che non posso non partire da me per incontrare i i cosiddetti altri
E c'era qualcuno che visse che finché l'altro si chiama umanità siamo tutti d'accordo quando l'altro si chiama prossimo cominciava in treni indubbio quinti a venirci qualche dubbio qualche problema non perché prossimo lo vediamo in faccia e quindi
Ecco allora c'è c'è questo grande groviglio
E vorrei ricordare in conclusione come
La prima grande globalizzazione quella della fine dell'Ottocento primi del Novecento la prima grande globalizzazione grammi ci diceva
In quella geniale passaggio dei Quaderni individuando l'UI la ragione della del debito centoquattordici il contrasto tra cosmopolitismo dell'economia nazionalismo della politica
Quando poi la globalizzazione in ben altra forma si è realizzata negli anni Novanta del del secolo scorso ma quando la globalizzazione entra in atto allora c'è stata la prima guerra mondiale adesso speriamo di Rho-Pero
Si aggrovigliano i temi e allora si apre una rotta Mattila apre questa lotta cioè la cultura cioè la ragione per aprirla
Cioè la filosofia giusta per aprire una volta di questo tipo che riguarda niente di meno che la forma e la struttura di una civiltà c'è la possibilità di un nuovo nomos della terra
O dobbiamo accontentarci della ruolo con Luca della regolamentazione di tutto questi sono i dilemmi di fronte ai quali mi ci troviamo
Cioè la possibilità di un ho mosso e delle e del della terra non eurocentrico
E siccome non sa dare le risposte mi fermo qui
Bene è venuto fuori la questione della Germania e quindi diamo la parola a Pierluigi io sono
Io ringrazio moltissimo posso dire al mio caro Consortium Giliberto dell'invito
Io sono un solo figlio del filosofo spiegò con Figo scoprendo
Esatto cioè mio padre nel negli anni trenta lo diceva comunista dilettante allievo di Gentile il quale se ne forte insomma
Purché tu fossi uno credo giovani intelligenti esattamente quindi posso solo offrire qui ho appuntato quattro punti
Sulla economia europea la premessa
è questa che da soli
Nessuno degli Stati europei conta più di un chicco di lenticchie nell'economia del mondo nemmeno la già evocata la Germania col suo tre virgola cinque per cento del PIL mondiale
Ora a la Europa la e volare arriva so all'undici dodici per cento cioè un discreto numero per fronte
Alla coppia Cina India che che ormai travalica come produzione
Un quarto della produzione mondiale e naturalmente gli Stati Uniti aggrappati
Difensivamente alloro quindici per cento insomma questa è la premessa il primo punto riguarda la moneta già evocata
Fatto tecnico
Beh no naturalmente no
Un maestro dell'altra teoria monetaria insomma del Novecento già citato dal Presidente della Regione che era Jim Tobin quello della tassazione all'EUR
Insomma ci ha insegnato alla frase questa forse non lo diceva nulla e più politico della moneta della dimensione unificatrice unificante di questa monnezza appunto unica non non meno meno sfuggenti questo Euro
Insomma lei euro non è il problema a mio modesto avviso
Unificati ed è un ottimo moneta
Perché la bontà di una moneta si giudicherà non solo banalmente dal prezzo che dal fatto scusate che i prezzi sono grosso modo stabilito questo dipende anche da altri fattori
Ma dal fatto che essa moneta domandata ed è molto domandato all'Eur domandato dagli europei
è molto domandato internazionalmente nel linguaggio tecnicistico si dice che moneta di riserva internazionali
Certo non arriva alle proporzioni del dollaro ma insomma intorno al venti venticinque per cento delle transazioni internazionali
Se questa moneta unica sparisse
Io credo davvero che rivolgimenti sarebbero devastanti
Naturalmente penso al caso italiano non è non mi annoio mai insomma
La nuova lira credo che d'acchito perderebbe almeno il suo trenta per cento
Quindi con un colpo al livello dei prezzi immediato di quel patto
Dell'ordine del dieci per cento dell'inflazione dieci punti che poi l'avrebbe effetti tra trascinamento travalicando questo dieci per cento ed altre
Conseguenze negative in particolare sul patrimonio degli italiani
Che perderebbero io mi sono divertito si fa per dire a stimare
A
Il quindici per cento
Le loro vite
Ma anche per la Germania perché avremmo che il nuovo Marco si apprezzerebbe forse in una misura simile
Quindi con ripercussioni d'ordine deflattivo insomma molto gravi insomma quindi insomma teniamocelo europa Schopp
Poiché
Secondo punto volevo offrirli emersa insomma il problema economico europeo duplice
Ed è in primo luogo quella quello della rimessa in ordine
Di diverse case nazionali economiche europee dall'altro lato quello non tanto di una coordinazione
Tra i doveri ornamenti della economia europea ma quello del trovare un'idea comune
A cui attaccare le politiche economiche o la politica economica della dell'Europa quanto alla messa in ordine alla casa le l'Europa economica del mio modestissimo avviso ha un problema di lunga lena di gran fondo che quello la produttività che quasi ovunque bassa
Quasi ovunque c'è un problema dei progresso tecnico inapplicato alle produzioni non è solo europeo anche negli Stati Uniti somme anche di altri
Gli altri paesi diciamo ma in Italia particolarmente vivo casa in ordine va be qui bisognerebbe andare in ciascuno a casa io passo rapidamente per la causa francese
Questo la cronaca e molto vivace temperamento ormai seduto sull'economia afflitta da debolezze non trascurabili
Hanno un disavanzo pubblico più alto del nostro hanno un debito pubblico crescente hanno a differenza di noi un disavanzo di bilancia dei pagamenti di parte corrente quindi una tendenza all'indebitamento estero
Molto letta hanno un tasso disoccupazione vicino alle due cifre solo di poco inferiore al nostro
E va be la produttività naturalmente hanno almeno un punto risorsa che sono la grande impresa e noi si difendono con successi ma sono problemi UPI
Sull'Italia prima accennavo alla presidente della regione Toscana che
Sulla mia ricettina è molto self
Cioè per l'economia italiana
Io sogno che accadano sei cose
Sei cose che dovrebbero essere espresse non solo e forse non tanto da chi governa il Paese ma da chi produce
Dalle imprese d'Italia
Che davvero ci hanno molto deluso dopo l'adesione all'euro perché il crollo di produttività
E la produttività e delle imprese
Le diseconomie esterne no possono essere attribuite parte lo devono alla finanza pubblica allo Stato alla pubblica amministrazione ma dire addio innovazione progresso tecnico accumulazione di capitale sono delle imprese quindi io sogno un abile una finanza pubblica se sono da sogno cinquant'anni continua Sonia una finanza pubblica finalmente riequilibrata e non siamo lontani non siamo lontani perché il mio amico Mario Monti ammazzato economia in una seconda recessione
Ma insomma molto corretto lo squilibrio di finanza pubblica è insomma il disavanzo strutturale
Nel bilancio dell'Appiani fra l'Italia cioè al netto del ciclo insomma
Non è male
E piccolo
Peggiore soltanto di quello tedesco
Gli altri stanno peggio quindi uno sforzo etto in più
Ma porterebbe a un tendenziale equilibrio i conti pubblici e se questo avvenisse il problema del debito pubblico si risolve ebbene qualora l'economia esprimesse un paio di punti di aumento dei prezzi e perché no un paio di punti di crescita legale
Perché abbiamo un debito pubblico che centotrenta a rispetto a un PIL che cento quindi centotrenta per cento
Se il bilancio fosse in equilibrio centotrenta resterebbe centotrenta e il quattro per cento in più di più nominale porterebbe sto PIL da cento centoquattro
Il primo anno centotrenta diviso cento si fa un numero più piccolo di centotrenta nel secondo anno a centootto composto eccetera eccetera
Si può fare se volete poi posso provare a dire il Comune secondo punto infrastrutture
E infrastrutture il disastro infrastrutturale italiano sotto gli occhi di tutti quando piove la gente muore
Ed è gravissimo
In più le imprese fanno certo fatica a comunicare a trasportare degli Utilities eccetera non è un problema solo italiano e ancor più un problema tedesco che hanno abbattuto in Germania la spesa pubblica per investimenti al di sotto del due per cento del PIL questo numero non basta nemmeno a manutenere ammortizzare lo stock delle infrastrutture esistenti
Mi dicono che il ponte di Leverkusen non so bene questi forse nel Reno verso nord
Stava crollando chiuso da cinque anni e ci sono altri cinque mila contenitori in Germania c'è scritto terzo elemento il diritto
Il diritto dall'economia non solo l'ordinamento giuridico ma quelle Capograssi come vediamo più o meno esperienza giuridica
Quindi le norme ma anche del giudice
Prudenza e la cultura
Francamente sono ormai inadeguati al progresso di una economia moderna il sistema economico italiano soffre molto di questo quarto concorrenza qui parlo sotto il controllo del presidente Amato
Lei Presidenza della Regione Toscana prima usato espressione mi pare sosteniamo le imprese no
Devono capire
Fu una volta per tutte
Che loro la responsabilità di produrre via essere competitive perché sennò davvero restare nell'attesa ormai da un quarto di secolo che i loro profitti scaturisca no non avanzamenti di produttività
Madame esprimo mare favori di vario tipo il mio quinto evento è naturalmente della sperequazione nella distribuzione del reddito che in Italia quasi guatemalteca
Questo significa che una parte dei cittadini italiani sono tagliati fuori
In particolare dei giovani cittadini italiani meno ricchi dalla possibilità di contribuire al meglio al progresso economico del nostro Paese e infine professoressa sotto bisogna tornare all'occupazione quindi mettere la casa in ordine e questo dipende fondamentalmente da ciò che fanno i paesani di ogni Paese
E in questo hanno ragione i tedeschi
No quando ci dicono insomma voi italiani non fa tre non fate abbastanza Franco
Non posso né condividere e il terzo punto l'elemento unificante che Enzo l'elemento unificante Kenzo
Qui io mi scuso con il continuerà già sentito dire troppe volte
Non si può parlare di censo non avendolo letto
Tutto
Forse nessuno studio
E non avendolo capito
Molti pensano che che siano spendaccione dei disavanzi pubblici dei debiti pubblici se ti dicono che iniziano in particolare italiano keynesiano turistica fissate dal tre duramente Chiarenza aborriva i disavanzi pubblici
Teneva il debito pubblico
Come fattore di stabilità finanziaria e quindi reale cioè produttiva occupazione
Cancer era per il bilancio pubblico tendenzialmente in pareggio ma nella composizione del bilancio e segnatamente della spesa pubblica tanti investimenti pubblici non scavare le buche per questa cosa pure gli dicono povero chitarrista morto quello un po'più reagire tu sei quello scalare le burle
Metafora che egli utilizza naturalmente dell'argomentare il contrario insomma quindi messi in enti pubblici in buone infrastrutture eccetera eccetera eccetera
E questo in Europa non c'è perché lo ripeto gli investimenti pubblici buoni sono scesi drammaticamente
Dunque quindi per me il riferimento unificante in punto di politica economica è il massimo pensatore di economia del secolo ventesimo Kenzo
Belletto Brancati ben compreso l'ultimo punto riguarda la Germania
Roma
Io sogno di andare a cena con la cancelliera Merkel
Recapitato ai Lincei gli ospiti in attesa che va be in attesa che parlasse un relatore io dicevo la stessa cosa la persona che era accanto a me se solo potesse andare a cena con la cancelliera
Di cui ho stima enorme una grande statista sul suo volto di donna i baffi di non ci sono più ora nel modo più assoluto adesso ma e c'era davanti a noi la signora che si volge dice ora posso aiutare Pellissier è stato ma come signora davvero sì perché mio marito è un Linceo professore di chimica
Il secondo mi pare marito della cancelliera chiedevo allora se la signora Merkel fosse qui vada conclude
Io le direi senta nate che un'economia che poteva cresce del tre per cento
Da quando l'euro è stato creato l'avete fatta crescere
Solo dell'uno e quattro per cento l'anno
Avreste potuto con gli investimenti pubblici cioè il vostro rigore di bilancio è stato un rigore non keynesiano
Quindi l'economia tedesca è cresciuta meno del potenziale quindi anche per questo avete accumulato un orrendo risibile di fronte all'occhio di qualunque economista perbene
Avanzo di bilancia dei pagamenti
Si parte corrente siamo da qualche anno intorno all'otto per cento del PIL
Trecento miliardi di dollari all'anno di surplus noi ragazzi del servizio studi della Banca d'Italia quarant'anni fa eravamo allievi di Guido Carli allora l'Italia aveva un surplus fino allo sciopero di e Carli ci dice ma che stiamo a fare
Queste sono risorse reali
Che l'Italia cede al resto del mondo esportando no beni e servizi più di quanti non ne importi e queste risorse reali accidenti avrebbero potuto essere più utilmente impiegate
All'inferno all'interno del Paese
Attraverso questo surplus carceriera il suo Paese è diventato creditore del resto del mondo
Nella misura oggi pomeriggio di oltre due mila miliardi di dollari
Ma ma Cicci fatti
Probabilmente su questi crediti hanno perso Giuliana
Hanno perso perché il mestiere bene questi danari in modo redditizio e motori finisce nel contesto attuale perché i tassi di interesse scossoni capitale sono bassi
Quindi per spuntare qualche mezzo punto in più i rendimenti sono hanno dovuto incorrere in rischi
E hanno perso hanno subito perdite per decine di miliardi all'anno
E poi accelera insomma se la Germania fosse cresciuto politico
Anche la Spagna anche la faccia anche l'Italia anche la Grecia un po'di più
E quindi avremmo avuto grazie a voi certe dispari Boso un po'meno disoccupati
E quindi quello che arriva a nuoto dall'Africa a Lampedusa
Quello riga può pensare di trovare lavoro a Lampedusa in Sicilia in Italia in Spagna in Francia in Grecia dove il tasso di occupazione Adduci quello Mira verso la Germania
Il e gran donna grande statista cuore a presto ha spalancato le porte a novecento mila siriani
Prendendo rischi politici che anche per questo forse le hanno fatto se mi perdere elezioni
E allora concludo sui fondi
E allora parliamone cancelliera
Anche perché se insistete con questa impostazione
Potrà insinuarsi non solo nella nella mentre il dottor ciò
Ma nella mente degli europei tutto il sospetto
Che questa subordina le politiche economiche voi la perseguitate per diventare creditori come siete degli altri Paesi europei
Forse voi pensate come si dice in siciliano che con la narice
Il vecchio sì esattamente e forse pensante che essendo creditori voi potete condizionare politicamente gli altri partner
Se questo sospetto si diffonde allora sì che si sfascia tutto
Perché non si può accettare davvero non si può accettare una Europa che almeno nelle intenzioni formale non si dichiari una Europa fra pari
Io studiare Inghilterra alcuni anni poi gli inglesi boh me li ricordo adesso quegli ingressi erano anziani
Penso che abbiano votato per la Brezzi
Anche per questo motivo
Alcuni di loro non so quante
Perché di fronte a questa Germania da un lato nobilissima fondamentale democratica dall'altro lato però
Se ti viene il sospetto
Tu in questo Europan c'è questa
Non dubito che la cancelliera mi ascolterebbe
E che direbbe lei ha ragione forse noi abbiamo perso le elezioni anche perché abbiamo dissipato risorse
Con un cercato di dire che avrebbero potuto essere anche utilizzate per lenire squilibri sociali molto profondi che ci sono in Germania nella distribuzione della ricchezza
Nella distribuzione dei salari tra i salariati hanno un indice di Gini zero quaranta che manco il Guatemala cioè la casa variati
Il tasso di povertà è aumentato negli anta
Dal cinque cito a memoria al dieci per cento la rincorsa dell'Est testata formidabile grazie alla loro straordinaria capacità di governo s'è fermata da diversi anni e all'Est siamo al sessanta sessantacinque per cento di PIL pro capite rispetto
E quindi io sono molto ottimista grazie
Ma Pierluigi presto e così Antonio confidenzialmente tanto nessuno ci sente ma ora di tu hai fatto un'affermazione che poi ha immotivato Marche inizialmente sembrava un in sé io vorrei andare a cena con l'America
Fino a qualche anno fa io avrei voluto andare a cena con Giulia Roberts saresti stato d'accordo con me anni fa io non esco
Beh questo mi preoccupa devo dire la verità però però capisco tutte le ragioni per cui hai espresso questo desiderio
Legandolo
Legandolo il tema che con Michele abbiamo tocco di Rihanna mentre definito nel titolo del mio intervento e con quali legami con quali legali il Comune futuro europeo il che mi importa su una pista che incontrerà di frequente quelle di chi ha parlato prima di me
Un primo punto
E che
Dobbiamo sfuggire davanti ad una domanda del genere che è importante assumiamo di ritenere che ci debba essere un futuro comune europeo
Altrimenti è come avere scelto la Merkel invece di Giulia Rovers non esiste più il problema se se non lo riteniamo importante avvenne insomma no
E ovviamente se ha da esserci un destino comune
Questo destino comune si costruisce il su legami
Che esistono o che posso sono esistere tra coloro che sono chiamati a questo futuro un comune che siamo noi e che sono gli altri europei
A dir poco quelli dell'Unione esistente ma forse anche altri davanti ad un quesito del genere ecco dobbiamo sfuggire alla retorica ma vola abbiamo una storia comune alle spalle a a
Affidiamoci ad essa
Io diffido profondamente della retorica della storia comune
Abbiamo una storia
Il diritto del diritto comune europeo il filosofia comune europea non è vero
Se non fosse vero non avrebbe se se fosse vero come sarebbe stato possibile che scarpe Massimo decine di guerre gli uni contro gli altri e che arrivassimo
A costruire l'Europa proprio per smettere di fare guerre fra noi
Evidentemente scene nella nostra storia c'è tantissimo nella nostra storia ci sono diversità compatibili e ci sono differenze che sono state incompatibili
E ci sono stati i fili comuni che hanno generato esperienze comuni ma anche conflitti e ci arrivo subito perché il cuore
Poi
Del nostro tema
Perché gira gira e lo Stato nazionale cioè che più abbiamo avuto in comune nella nostra storia passata
Nell'organizzare noi stessi
Che è stata da un lato
La ragione scatenante dei conflitti reciproci così come quelli di ventottenne avevano ritenuto che fosse l'esclusività della sovranità come ragion sufficiente per poter risolvere attraverso le armi le dispute con altri e quindi la guerra figlia della statualità
Ma allo stesso tempo la sto attualità è stata la dimensione all'interno della quale
Noi siamo arrivati a concepire praticare ed estendere i diritti
Qui c'è un elemento viaggio tu giustamente collochi diritti nella dimensione cosmopolita perché il diritto prima o poi afferma la propria universalità non è così storicamente perché storicamente i diritti io io perché esso leggere e scrivere il pericolo è un reddito un patrimonio
Ma una volta che ho scritto che tutti gli uomini sono nati uguali sarò costretto ad ammettere che anche tu che sei analfabeta il sprovvisto di reddito a ai ai diritto e i diritti
Diritto e i diritti a chiunque
Sia su questa terra nero o bianco giallo Oronzo che sia però noi a all'affermazione concreta dei diritti siamo arrivati all'interno della dimensione statuale ignorante siamo passati attraverso la cittadinanza nazionale
E gli stessi diritti sociali si sono stato coalizzati questo è un altro di questi
Passaggi importanti della storia del movimento operaio è un movimento che nasce come movimento internazionale
Predica e pratica l'internazionalismo ma poi in realtà e all'interno della dimensione nazionale che ciascuno riesce a costruire la propria realizzazione de dei diritti sociali insomma ecco nella nostra storia in realtà ci sono entrambe queste dimensioni
Ora
Quello che rende l'utopia europea una bellissima euro più Iva utopia e una straordinaria avventura dal momento in cui viene lanciata e che cerca di prendere la parte consumo pulita universale
Di ciò che avevamo costruito
La pace
Il ripudio della guerra l'affermazione dei diritti
L'affermazione dell'eguaglianza e cerca di trasferirla od una dimensione europea
A toglierla da quell'involucro nazionale all'interno del quale finiva poi per essere essa stessa travolta dal da altre dimensioni
Ma tant'è questo potrebbe essere ritenuto privo di senso rispetto certo a allo Stato nazionale
Dei suoi primi decenni ma non è così nel Novecento
Perché il Novecento li ha già identificati i diritti ha già identificato l'eguaglianza e il Novecento si scatena due guerre mondiali attraverso l'asta attualità delle identità europea
E ed è da da questa contraddizione che nasce l'idea d'Europa
Attraverso l'Europa kantiana la mente realizziamo la pace
Evidente attribuiamo a tutt'questi diritti e viviamo in pace
è una costruzione
Perché è un'utopia
Cioè come
Una bellissima visione ai limiti della realizzabilità
E lo è perché
Parte da identità nazionali forti
Quali sono le più forti che esistano sul pianeta le più forti che esistano sul pianeta
Perché è qui che lo Stato nazionale è nato e qui che ha generato delle culture forti e delle identità nazionali forti e c'era bisogno
Di un formidabile sforzo politico questo
Viaggio è tutta la vita che riflette su questa dimensione tua della soggettività politica
Che a quel punto c'è bisogno di dare all'Europa in assenza della quale potranno prevalere quelle identità di cui l'Europa non ci si può sbarazzare
Non può portare l'identità francese tedesca italiana greca
A livello dell'identità dell'Alabama del Massachusetts e non sono ex colonie in cui per qualche decennio hanno vissuto persone venute dalle parti più diverse d'Europa no
Qui ci sono identità forti che si sono formati che hanno generato delle culture diverse che hanno irrigidito
Delle diversità che c'erano da secoli
Ma che ecco un altro
Criteri profili negativi dello Stato nazionale diversità che sono state poi inscatolato te in
Comunità tendenzialmente mono etniche mono religiose all'interno dei singoli Stati
Non vi devo rifare la storia
Del pace di autobus
E poi ci volle più di un secolo perché i calvinisti venissero con Westfalia
Tollerati eccetera eccetera ecco per questo avevamo allora Chiodare tutto questo per portare a livello europeo la dimensione della identità comune
Dei diritti comuni è un gigantesco sforzo politico al quale si accinse erano e all'attuale lavorarono
Con tutta la loro forza politica le prime generazioni post Bellick
La ragione per cui meritano
Tutto il rispetto con cui ne parliamo gli show Mannelli Adenauer il De Gasperi perché uscendo da queste identità ora vittoriosi ora ferite
Dalla dalla guerra c'era e che hanno di far valere il proprio quella superiore dirette e questo conta perché neppure su questo bisogna essere retorici
Che per De Gasperi era e Adenauer era più facile che per altri perché in fondo rappresentavano comunità nazionali che avevano giocato la loro legittimazione dalla parte sbagliata e avevano giustamente perso
E quindi l'Europa come aggancio di una nuova legittimazione interessava fortemente ad entrambi è vero ma la Francia che noi tendiamo a vedere sempre nella testa di Zidane che significa nello stomaco di un italiano Ikea caduto ed è una vergogna
Ma la Francia la Francia fu fui il Paese
Che anche per un po'di fortuna si era infilato tra i vincitori grazie grazie alla fortuna grazie a De Gaulle grazie alla sua resistenza tutte queste cose qua
Però la resistenza l'abbiamo avuta anche noi non meno di loro forse mancava a mo'di un De Gaulle fatto sta idee che loro son passati dalla parte dei vincitori noi dalla parte degli sconfitti
Si capisce che a me quella testata di Zidane pesa sennò quello che ho appena detto non l'avrei detto comunque un conto è ormai l'ho detto
Fatto sta ed è che la Francia che era comunque dalla parte dei vincitori fu quella che disse alla Germania
Ecco ciò su cui abbiamo combattuto per decenni Carbone di qua acciaio di là io che ho vinto io che ne potrei disporre dico mettiamo tutto questo in comune non combattiamo uscì più
E questo fu la dichiarazione del nove maggio questo fu il fondamento della cieca questo fu il fondamento dell'integrazione europea
E questo sforzo politico
Non visto dall'ideologismo di sinistra che battezzò
L'Europa come il mercato comune come l'Europa dei mercati e quindi dei mercanti
Non cogliendo il fatto che era stata la resistenza del nazionalismo chi aveva costretto gli europeisti al bypass del mercato comune visto che si era rivelata impossibile
Nell'immediato la politicizzazione dell'esperienza comune ma non era il mercato il loro obiettivo era il resto
Era l'Europa che doveva diventare l'Europa della Democrazia
Dei diritti dei diritti sociali della ruolo no dell'eguaglianza ed è dalla metà degli anni settanta che in ogni occasione
I Consigli europei i preamboli dei trattati e infine i trattati indicano quei Sisto come il tessuto valoriale su cui si costruisce l'Europa
Ed è un uno sforzo mirabile
Di dar vita all'identità comune
Ma
Questo sforzo a un certo momento si interrompe
E questo è un passaggio che ha già fatto qui viaggio lo riprendo dalla mia angolatura ma veramente una sorta di slalom parallelo brevissimo rispetto a quello che che lui diceva
L'ottantanove aumentar le aspettative positive mai proprio due anni dopo quando si amo al culmine del processo di integrazione col Trattato di Maastricht che c'era la svolta perché Maastricht
E la storia ha ma creare questi grammi di contrappasso ma scritte citato un tempo il massimo di integrazione che rappresentato dalla moneta unica
E un insieme
Dimissioni comuni europee nuove ivi compresa quella di una politica economica e fiscale che accompagni la nuova moneta unica
Che anziché essere affidate all'integrazione europea sono affidate alla cooperazione tra i governi nazionali europea
Quello che nel gergo Bruxelles ESE dei giuristi si chiama il metodo intergovernativo il luogo del metodo comunitario
Arriveranno su questa pista i nostri governanti nazionali
Non come parte di una vicenda europea ma come rappresentanti ciascuno della propria comunità nazionale
Per far valere negli incontri comuni il massimo possibile del proprio interesse nazionale
E per arrivare quindi a risultati i Comuni che non saranno
Di messa a fuoco dell'interesse europeo ma della giustapposizione tra gli interessi nazionali che più incontra la maggioranza o se necessario
L'unanimità dei consensi
Questo gioco che nasce non per caso dice che no
Nasce perché nelle ribollire delle euro Pato post grande unificazione oppure grande unificazione
Riemergono le diversità viene fuori divise Grad non è un'invenzione dei giuristi è un'invenzione delle culture nazionali
Viene fuori che questi dell'est i nostri fratelli separati piedi noi allora dicevamo rientrate non è che condivideva hanno la cultura le aspettative i paradigmi che noi eravamo venuti formando in decenni e decenni di vita comune in società libere
Avevano le loro vecchie culture frammisti atte a ciò che ci avevano infilato alcuni decenni di comunismo
Ma appunto
Questo mi è capitato tante volte di dirlo ci stupisce ancora ora in Polonia una volta tolto il comunismo non c'era la cultura occidentale c'era Radio Maria
E Radio Marini ha finito per un'altra volta non poteva che essere così
E anche tra di noi
Arrivo al punto che mi interessa più mettere a fuoco
Che da una certa fase in villa
La sfida in nome della quale era iniziata la costruzione e lasciata intera nelle mani delle corti
I diritti europea sono affidati alle corse
Davanti alle alla grande crisi
Ecco economica e poi delle migrazioni
Che avremmo vissuto poco dopo
Da un lato la politica avrebbe affermato le identità nazionali sempre ancora di più
E avremmo intravisto le faglie
Di questa Europa diversificata quella che divide il nord dal sud di cui parlava Pier Luigi e quella che divide Lester dall'Ovest
Che hanno origini diverse
Ma ci sono
E le stesse conseguenze delle crisi in termini di diritti hanno cercato di affermare nelle corti
Quello che avrebbe dovuto dire l'Europa ma se un cittadino si sposta da uno stato all'altro com'era in volata la sua copertura sanitaria se essa ma la in in Germania
Avendo l'assicurazione sanitaria in Italia sono state le corti che hanno regolato questo
La politica preferiva non parlarne non occuparsi che i migranti hanno diritti anche se illegali l'hanno dovuto dire le corti
Non si poteva portare in Parlamento il diritto dei migranti perché l'identità nazionale o la paura dell'identità nazionale
Preferiva il silenzio su queste sono state le corti a dire che c'è un nucleo irriducibile di diritti in Europa
Per chiunque sta in Europa che spettano a chiunque si trova in Europa
Qualche Regione aveva fatto devo dire la verità la nostra Toscana alla al immigrata
Che può andare in qualunque ospedale a partorire senza che nessuno le chiede i documenti TS le clandestina o no questo gliel'ha detto per legge toccate regionale Man
Complessivamente sono state le corti
Ora naturalmente siccome io sono passato a miglior vita in una corte posso dire oh che bello son proprio contento insomma no è invece e qui il rischio della disgregazione
Cioè perché il ITT
I tratti connota attivi
Di una identità che è l'unica sulla quale si può costruire l'Europa non possono essere affidati alle corti hanno bisogno della forza politica che solo la politica può immettere ed e darle sotto
è una sfida oggi è questa qua guardate
Anche i critici più severi dell'Europa come arrivano a concludere che
Vi faccio un esempio perché se non puoi latino
L'anno scorso facemmo un libretto
Per il Mulino di questi bianco e nero no
Il primo era lo facemmo io Ernesto Galli Della Loggia sull'Europa
Epidemie per tutto il corso del libro dicevamo tendenzialmente l'opposto l'uno dell'altro alla fine io avendo letto le bozze va anche lui però era c'era la par condicio i doma la conclusione Ernesto va bene l'attuale perché lui stesso diceva
Che l'essenziale progetto politico europeo
Deve muovere dall'essere questa
La parte del pianeta sto leggendo parole sue in cui si incontrano da millenni tre civiltà Rai tre religioni che hanno fatto la storia dell'umanità
E che ancora continuano ad essere protagoniste il che evoca per mille segni un destino
Qual è il destino
è il destino su cui noi abbiamo costruito l'Europa degni di terzi il principio della mutua tolleranza
Dell'accettazione reciproca
Dell'affermazione dei diritti di ogni essere umano che vuol dire in ogni essere umano e non vuol dire quelli
Che erano dai primari eccetera
Eccetera con tutti i problemi che questo porre una
Che lì l'idea originaria allora o la politica a ritrova il coraggio di farsi portatrice di questo progetto
Di cui c'è un bisogno e norme nel mondo di oggi
Ecco rendetevi conto che quell'uomo straordinario che fa piangere insieme a sedici Ruini in generale
Laggiù in Bangladesh
E Conidi è ed è l'unico a farlo coglie un fenomeno che tragico per il nostro tempo dopo tutto quello che abbiamo ritenuto di fare che abbiamo fatto
Che il ritorno dell'intolleranza
Che come ha scritto giustamente mai coinvolsero in più di un libro che consiglio di leggere
Il revival religioso all'insegna dell'intolleranza
Dove gli evangelici prevalgono sui cristiani normali
Dove prevalgono meno che in Alabama quindi questa è già una soddisfazione insomma che che che gli altri si sono levati
Dove gli ortodossi prevalgono sugli ebrei normali dove gli estremisti islamici prevalgono sulla normale famiglia musulmana ora i i i in questo mondo appunto la la forza della nostra originaria utopia è una forza e enorme ma l'unica
Che serve a contrastare
Avremo una politica sufficientemente coraggiosa Daria abbracciarla
E da non ritenersi necessariamente prigioniera di identità nazionali in parte vere in parte presunte
E comunque immodificabili da chi ha il coraggio di modificarle se questo accade
Il progetto resta ed è un progetto ancora più che meritevole se non accade in effetti il rischio c'è
Ma il legame il legame deve essere in questo non può essere nessuna
Ma
No no nuovo
Ma
Diciamo
Grazie
Tutto irregolare
Quando sono stato gentilmente invece tanto dal professor Giliberto
E gli mi presentò il progetto dicendomi che si trattava di un convegno a mi pare che tu abbia usato l'espressione orizzonte profondo si
All'orizzonte profondo cioè della delle
Del livello normalmente raggiunto dalla conversazione politica o non solo politica e che certamente non è il livello che abbiamo qui sentito che avevamo qui raggiunto
E allora ho preso in parola questa proposta del professor Filiberto
E credo che il mio intervento sembrerà molto astratto
Ma
Ancora usando questa parola intendo fare un elogio di essa perché la matematica può sembrare astratta rispetto poniamo all'economia ma l'economia non farebbe nulla se un non fare bene a comparso senza la matematica
E allora volendo restare al livello che il professor Ciliberto propone incomincerei a osservare che dunque il titolo della della nostra tavola rotonda il destino dell'Europa destino no parola solenne che andrebbe attenta mente misurata pensata
Ma la prima difficoltà che si presenta che
Parlare di Europa e significa parlare con mille voci tante quanti sono tante quante sono le specializzazioni scientifiche
Che oggi possono parlare dell'Europa una Europa dell'economia l'abbiamo sentita prima qui per esempio allora Braun presidente gioca un'Europa giuridica una Europa filosofica una Europa eccetera
E allora la specializzazione scientifica consiste in un isolamento di un campo particolare
Che proprio perché isolato si pone in rapporto agli altri come una giustapposizione
Quindi la prima difficoltà che
Sì presente era in relazione a proposito di parlare del destino dell'Europa alla prima difficoltà è appunto questa nel come unificare discorsi io dico abilmente diversi perché isolati
Secondo
Un'altra difficoltà
E il quarto il tema anche qui è proposto riguarda
Grosso modo alla storia
Dell'Europa
Ma
Quindi riguardare scienza storica
Ma le scienze storiche devono tenere anche conto di quello che accade scienze dure
Dove
Si afferma che
La totalità delle affermazioni riducibile a un piano originario
Convenzionale
Da cui si vengono vengono dedotti i teoremi che costituiscono le varie discipline scientifica
E questo mi pare che nelle scienze storiche avvenga a poco perché
Le scienze storia che
Procedono appoggiando sì al al modo in cui il mondo si manifesta
Ma il modo in cui il mondo si manifesta normalmente una fede non abbiamo felice di essere qui io c'ero al mondo abbiamo fede che esiste il mondo che li sta all'Europa che esista
Il rapporto tra l'Europa le altre gli altri spazi politici
E anche questa sede gioca
La sua funzione nel modo in cui poi si sviluppo nei discorsi cosiddetti concreti
Il rischio è che ci si trovi nella condizione in cui per esempio
Chi sì e cortissimi
Realtà inerente al mondo in cui il corpi cadono a terra quando sono abbandonati a se stessi
Senza tener conto della legge della gravitazione universale
Ecco la mia sensazione è che si sia edotti simili nel modo in cui corti
In questo caso le vicende europee
Cadono verso il basso ma si tenga poco conto della legge di gravitazione universale
Che mi pare sia stata sfiorata ma in modo
Polemico dal presidente Amato quando dico bene quando
Ha accennato all'inopportunità del comune
Di del reperimento di qualcosa di comune nel storia europea certo
Sia per l'amor di Dio che non è tutta una storia comune ecco che è un modo di dire che dunque non ci sarebbe un elemento comune nella storia europea
No allora siamo d'accordo ma ci terrei trovare che cosa sia l'autentico elemento comune sei ecco
Mi pare che il presidente Amato parlasse di nazione
Ma è anche vero che si possa reiterare
Ancora più indietro
Nel reperimento del comune
Abbiamo la sensazione che
In Europa
L'attività produttiva distruttiva
Sia tale che rispetto
Alla storia europea la storia degli altri continenti sembra di ferro ma
Cioè un'intensità di attività produttrice distruttrice
Che non è reperibile negli altri continenti nel
Ma non si tratta soltanto di una maggior quantità di attività produttive
E si tratta anche di una produzione qualitativamente diversa
Intendo dire che in Europa o meglio
Che nel popolo greco si incomincia a pensare la produzione distruzione delle cose
In modo inaudito rispetto al modo in cui la produzione di istruzione e pensata prima dal popolo greco
Allora alla proposta che qui per per insomma per naturale spirito di modestia chiamo così ma che non chiamerei così se dovessi scrivere
La proposta che si veda
Nella
Inaudita attività produttrice distruttrice dell'Europa l'elemento unificante
L'elemento unificante è proprio questa capacità di produrre e distruggere all'estremo le cose
E che cosa vuol dire produrre e distruggere all'estremo le cose
Beh noi diciamo che un'attività e tanto più produttiva
Quanto più si allontana dal già esistente
Tanto più è nuova rispetto al già esistente
E diciamo che è un'attività e tanto più distruttiva quanto più a sua volta allontana dal già dall'ormai non più esistente
Ma cosa vuol dire allontanare all'estremo
Dal già esistente
Cos'è il nuovo
Su questo tentano di dire la potenza produttiva europea
Qualitativamente diversa da quella
Mai sperimentata al di fuori l'
Al di fuori dell'evocazione greca della produzione
Questa è vocazione con questa evocazione inaudita
Consiste
Nella produrre estremo che allontana all'estremo dal già esistente
E abbiamo detto cosa significa allontanare all'estremo
Che cosa significa il nuovo e il l'assolutamente non più esistente
è significa che il nuovo e ciò che prima non era significa che il nuovo e ciò che prima era niente
E
Gli allontanamento significa che la distruzione conduce nell'assoluta lontananza dal già esistente cioè condotte da niente
Ebbene
La prima proposta è questa proprio questo concetto del
Del carattere qualitativamente estremamente intenso del produrre e del distrugge che è in grado di raccogliere dice tutti i grandi eventi della storia europea dall'Impero romano aveva
Rinascimento all'umanesimo la rivoluzione borghese dalla scienza moderna al alla rivoluzione sovietica al capitalismo
Alla tecnica
Dico tra parentesi che il titolo che ho dato il mio intervento
Europa due punti e tradizione tecnica
Ebbene la tradizione europea consiste
Una volta che è stato evocato questo monstrum
Che il produrre
Ciò che era niente
E distruggere mandando nei niente
La tradizione europea consiste nella ritenere che questo è un monstrum che vuol dire la morte il dolore
Spinti all'estremo
Sia difendibile
Evocando un e terreno
All'interno del quale si è iscritto il divenire del mondo
Il mondo evocato come luogo della produzione di soluzione estrema è il luogo dove per esempio è innanzitutto la morte acquista un significato inaudito vuol dire
Andare né niente
Con gli indirizzi gli uomini incominciano a morire in modo nuovo
Incominciano a morire pensando di andare nel niente ebbene la tradizione europea
Consiste nel ritenere che
Il rimedio
Rispetto al terrore provocato dal dolore dell'annientamento di ciò che ci interessa
E poi dell'annientamento della vita stessa il rimedio si è costituito dall'indiscrezione
Del divenire delle cose nell'eterno cioè il divenire protetto dall'eterno dal divino dall'immutabili e dall'imperituro eccetera
E poi c'è la parola tecnica nel titolo del mio intervento
Perché anche che questo si dovrebbe tenere conto
Che si oggi noi diciamo lo diceva anche il professor Cacciari il tempo dell'arte della scienza
Ma questa affermazione è un'affermazione di fatto
Si può passare dall'affermazione di fatto l'affermazione di diritto
E mi propongo di sviluppare
Rapidamente
Questo punto d'altra parte centrale perché noi stiamo vivendo
Una crisi che e al di là della profondità anticrisi che viene normalmente evocata quando si dice no la crisi non è semplicemente economico non è semplicemente giuridica ma è ben più profonda
No c'è una profondità ancora più radicale che in relazione al tema che ho introdotto della forma estrema del produrre per distruggere
Esiste
La convinzione che oggi va estendendosi alle masse dalle masse europee alle masse mondiali
La convinzione che non esistono valori assoluti
Che non esistono esterni che non lei se no dei
Dio di né il credito appunto Dio morto
Ma questa convinzione di fatto
è quello che potremmo chiamare il bigottismo laico che si contrappone al bigottismo religioso
Cioè la gente a una forma di Bolt bigottismo rovesciato
Ecco molto più comodo
E per altri motivi
Lasciar da parte il problema dell'altro mondo dall'altra vita dall'eterno di Dio
E il mondo è questo qui e qui che pensiamo di
Vivono nel modo più il dolore più razionale possibile secondo i canoni appunto del sapere tecno-scientifico
Ma questo è appunto queste appunto l'assetto la situazione di fatto di fatto vediamo che la tecno-scienza sta
Invadendo ogni settore della nostra esistenza
Ma sto dicendo c'è la possibilità di scorgere una morte vidi rispetto di dio in quegli anni in piedi che gli manda sulla terra che sono per esempio
Il diritto naturale
La morale naturale la politica intesa come adeguazione alla verità assoluta innanzitutto il concetto di verità assoluta
E il concetto di bello naturale ecco sono altrettanti hanno Angelique cioè rispecchia menti dell'eterno nel mondo
Ed è il quale ci si vada disfacendo
Non si vede più non solo nel divino ma anche nei modi in cui il divino si presenta nel mondo
Eppure
Cioè la possibilità stavo dicendo di vedere una morte di diritto del divino
E qui la cioè non può essere che
Estremamente rapido
Dove la rapidità inversamente proporzionale all'importanza
Del tema
E l'eterno
Sì e se qualcuno ha un'esperienza cristiana lo può capire benissimo Iddio
E signore no non soltanto del tempo presente qui ora
Ma e signora anche del passato e del futuro
Non è che le cose passate per il fatto che siano passate
Si sottraggano
Al dominio di Dio
Non è
Per chi crede in Dio che le cose future
Per il fatto di non esserci ancora si sottraggano alla legislazione divina
Quindi non solo le cose presenti ma anche le future le passante sottostanno alla leggenda erette
Ma dicevamo prima la il comune denominatore di tutto ciò che si è incominciato a fare alla luce del produrre del distruggere resteremo
Il comune denominatore di questo est di questo di questo estremo
è che
Il produrre sia il produrre ciò che ancora è nulla
E il distruggere il sì distruggere ciò che va nel nulla
Ma se c'è un eterno l'abbiamo detto loro ora lette no è il signore e del futuro e del passato
E in questa signoria a questa signoria assorto sta e il nulla del futuro e il nulla del passato
E in questo sottostare alla legislazione divina
Il futuro e il passato si trasformano da quegli niente
Che dovrebbero essere secondo la nostra fede nel produrre nel distruggere si trasformano da quel loro dovere essere niente
Si trasformano in ascoltatori della legge divina si trasforma cioè inesistenti
E questa trasformazione questa e infatti infiltrazione del nulla
E appunto la cancellazione di quel divenire che noi invece consideriamo noi abitatori dell'Europa consideriamo come l'evidenza indiscutibile tanto che qualcuno si potrà essere meravigliato per il fatto che parliamo di produrre estremo del distruggere estrema
Il sottosuolo del pensiero filosofico del nostro tempo aggiunge a mostrare l'impossibilità di diritto non semplicemente di fatto degli eterni
Ma questo ha una ripercussione su ciò che diciamo scienza e tecnica
Anche qui sarò tanto più bene quanto
Immediato ancora quante qualche minuto in quanto è importante il tema importante il tema non quello che dico io
Io tento di indicare il tema
C'è un vecchio teorema gambe riconosciuto del pensiero filosofico
E cioè che un'azione determinata ma che vale anche in campo economico un'azione determinata dallo scopo che essa
Se cambia lo scopo di un'azione quell'azione cambia
Per esempio lo scopo del capitalismo e l'incremento del profitto privato
Cioè capite io non si dice devi avere come scoppio e questo quello che che parla capitalismo così è la chiesa cattolica la quale dice al capitalismo noto deve avere come scopo no all'improvviso privato ma il bene comune
Se al capo e temo si dice tuo deve avere come scopo il bene comune il capitalismo non è più capitoli sì
Ma senza con questo voler offendere nessuno
La chiesa cattolica manda all'intenzionalmente invita il capitalismo
Nello stesso senso in cui il socialismo reale comunismo invitava il COMU il capitalismo andare all'altro mondo soltanto che con un il comunismo lo faceva concerto linguaggio
Che non è quello adottato dalla Chiesa cattolica ma in entrambi i casi si invitava il capitalismo a non avere più Coppola cioè la produzione economica a non avere più come scopo il profitto privato
Ora
Il capitalismo certamente la forza che oggi domina il mondo rispetto alle altre forse e quella
Attività
Produttrice distrutte Lizzie
Che
è una volontà di potenza più potente delle altre volontà di potenza come per esempio
La democrazia
Come per esempio il comunismo
Il comunismo sopravvive ancora in quella forma ibrida
Che per esempio comunismo cinese a quel quella sorta di mescolanza tra capitalismo e comunismo
E capì che il mal dominata ma domina avendo degli avversari
Domina cioè in una situazione conflittuale
Che la democrazia sia
Sorella del COMU del capitalismo direi proprio di no perché lo scopo della democrazia
E gli eguaglianza la libertà degli individui laddove il capitalismo intenderebbe caro a scopo dalla Società diventasse il profitto
O di privati o di grandi Trust comunque non certo
Il l'eguaglianza la libertà occorsa Altobello alla fraternità dei cittadini
Quindi cioè tra le forze che oggi
Si contendono il dominio del pianeta
Ne voglio Merate a tre ma potremmo aggiungere anche l'Islam
Ma potremmo aggiungere anche il Carini il cristianesimo
C'è una statua conflittuale
Che non si riduce a un nasconda uno scontro di parole soltanto uno scontro Theory corti
Ma è anche uno scontro pratico perché
Anche qui credo che vada dissipato un equivoco che cioè non si debba distinguere il capitalismo dalla tecnica
E invece saranno dal distinguere lentamente
Faccio un solo esempio
Al capitalismo interessa
Una certa la perpetuazione di una di una certa scarsità media delle merci non devono essere né totalmente disponibili né totalmente al carcere c'erano non c'è rendita della merce
Ma la tecnica a un altro scopo
La tecnica è l'asse nordista UniCredit tutte le forze oggi tra di loro in conflitto
Ma per essere
La servitrice perché è lo strumento più potente e non più la preghiera non più la forza muscolare lo strumento più potente della tecno-scienza
Perché c'era lo strumento più potente deve proporsi come scopo che cosa l'incremento progressivo della potenza
Ebbene
La situazione conflittuale tra le forze che oggi si servono della tecnica questo è il chiamiamolo così alla buona il teorema
Che però può essere trasformato in una dimostrazione anche se la parola orribile
è una dimostrazione richiede di essere discussa analiticamente e che cosa accade in una situazione conflittuale dove il confliggenti ognuno dei confliggenti
Si serve di una frazione dell'apparato scientifico-tecnologico planetaria
E che cosa accade quando due forse intendono rapportarsi in modo che l'una imponga il proprio scopo sull'altra
Non soltanto a bassa bastano le parole non bastano i discorsi non bastano le teorie occorre il rafforzamento tecnologico e cioè occorre che progressivamente
La forza emergente includa nel proprio a scopo il rafforzamento della potenza dello strumento di cui essa ci serve
Bisogna cioè che
Lo scopo originario
Che inizialmente occupato da ciò che definisce le singole forze per esempio avevamo detto per il capitalismo
Il l'incremento indefinito del profitto privato bisogna che se noi immaginiamo a questo scopo come un cerchio con un ambito inizialmente occupato dalla volontà dei credenti stare il profitto privato
Bisogna che questo ambito sia progressivamente invaso
Dalla necessità di rafforzare lo strumento che consente al capitalismo poniamo di prevalere sur comunismo totalmente sul Comune non solo democrazia
Sulle altre forse che oggi gli contendono lo spazio planetario
Cioè accade
Che il capitalismo perché di esso avevan detto che l'ha affrontato il Potenza più potente oggi esistente sulla Terra
Che si serve dello strumento più potente
Accade cerca il capitalismo per affermare se stesso sia costretto a trasformare il proprio scopo in modo tale che il proprio scopo non è più l'incremento del profitto
Ma è progressivamente occupato al sommerso coperto da un rafforzamento della potenza dello strumento che dovrebbe realizzare quello scopo
Qual è il destino dell'Europa
E il destino dell'Europa e appunto quello di appartenere a una di queste forze perché ne abbiamo elencate alcune badando alla dimensione categoriale
Ma avremmo potuto allungare l'Elenco dicendo della tecnica si dice Europa la gli Stati Uniti la Cina la Russia idee indica
Mi pare di aver eccitato quelle teorie
Apprezzano il Giappone ecco
Le forze che oggi hanno sostanzialmente il monopolio della
Della tecnica il destino dell'Europa è quello di tutte queste forze
Cioè di diventare
Il fondo potremmo dire il serbatoio
Di cui la tecnica si serve
Nel processo in cui
L'Europa dovendo risolvere i propri problemi sviluppando le competenze tecniche
E costretta a anteporre al proprio scopo diciamo ideologico ideologico in quanto europeo ad anteporre e asset a sovrapporre al proprio scopo il potenziamento delle competenze tecniche e quindi il destino dell'Europa e quello che
Diventare il fondo dicevo
Da cui
Il lo scopo tecnico attinge i mezzi per rafforzarsi e cioè per esemplificare passiamo da un tempo
In cui
Il capitale si serve della Tenel Ka
A un tempo in cui la tecnica si servirà del capitale
Da un tempo in cui l'Europa ci serve trattenni ricca detto a un tempo e quella tecnica si servirà di ciò che nell'Europa può contribuire al potenziamento dalla tenebra
Può sembrare questo concluso
Un discorso tecnocratico chi conosce un poco quando fa quanto vado dicendo sacche non lo è
E cioè è un discorso che riguarda c'è un futuro non prossimo
Non prossimo però
Neanche infinitamente remoto
è un discorso che riguarda
La destinazione della tecnica al dominio
Dopodiché si tratterà di vedere
E che ne del dominio
Che cresce
Già qualificata come il paradiso
Tradito dal Tennis club
Perché già lei negli anni Trenta Keynes vedeva nella tecnica la capacità di risolvere i problemi primarie dell'uomo
Figuriamoci oggi odio la teca
Assolutamente in grado di risolvere questi problemi se non li risolve e perché è gestita capitalistica mente quindi la tecnica di cui vado a parlando non è la tecnica dei governi tecnici
Oggi in circolazione o vivere in circolazione i quali erano governi tecnici al servizio del capitalismo quindi tutt'altro che temi etici era la tecnica al servizio o è tuttora la tecnica al servizio del capitalismo no la tecnica destinata al dominio
E la tecnica che ha ribaltato la situazione e in cui la produzione economica e al servizio della tecnica
Certo abbiamo parlato di un Periodo in cui la tecnica visto può arrivare al Paradiso
Previsto da Keynes
Ma è un paradiso
Destinato diventerà un inferno
Perché la logica di questo paradiso no non può essere che la logica della scienza
Cioè di una scienza da quale
Come dovrebbero fare le Francia storiche riconosce il proprio carattere diportistico
Il proprio carattere provvisorio e proprio uno quindi un paradiso in cui la felicità è una ferita ipotetica provvisoria il che significa che della estrema potenza del Paradiso tecno-scientifico si rivela impotente relativamente a progetto che oggi ha già in circolazione di allontanare il più possibile
La morte il dolore dall'uomo ma è il più possibile non vuol dire eternamente perché eternamente vorrebbe viene instaurare un nesso necessario tra la vita dell'uomo
E l'esistenza ma nesso necessario vuol dire una verità necessaria
Ma una verità necessarie alla verità che è stata smantellata da ciò che prima abbiamo chiamato il sottosuolo del nostro tempo il sottosuolo filosofico del nostro tempo
Cioè quello smantellamento di diritto
E non semplicemente di fatto della tradizione filosofica
Il Paradiso dalla Tenel Ka e cioè sono stesso un punto di passaggio verso ciò che
Rispetto all'economia generale di quanto ha detto sarebbe ciò che più conta ciò che sarebbe più importante ma che qui non possiamo considerare grazie
è un po'lasciavamo la possibilità
Sono emersi
Roma
Coco zio
Annuncia no avevamo detto
Che qualora ci fosse appunto tempi un pochette si poteva anche fare un altro giro di interventi se c'è qualcuno che vuole intervenire naturalmente
Mi chiedevo eccedeva i relatori
Gino
Così brevissimamente
No
Realtà o o da o da porre telegraficamente alcune domande
Va be con comincio da da un'osservazione che faceva Emanuele Severino sull'intervento sulla relazione di il Giuliano Amato la questione di ciò che accomuna l'Europa io mi avevo formulato nella ma immaginando di intervenire sulla cosa che Amato aveva detto
Una cosa simile a quella che tu hai detto cioè in Europa io unificava una parola l'euro era l'Europa potenza quello che unificava l'Europa
E la parola Europa potenza una parola estremamente complesse e se a mente creativa ed estremamente se voi anche distruttiva
Quindi il terreno era quello che Massimo all'inizio diceva l'inquietudine europea quella che viene in un celeberrimo paragrafo sempre dalla filosofia del degli della Federal Filosofia Dellas della dell'incipit UB via dice
L'Europeo sicuri impadronite del mondo
Vuole fare che il mondo sia suo vuole impadronirsi del mondo in questo impadronì mento del mondo aggiungeva allora Hegel
Porta il carico della universalità posizione tutta diversa da quella duramente da quella che tu hai un momento fa analizzato con il solito rigore e quindi il problema è e questo secondo me e noi abbiamo dialogato su gentile Severino nel senso che io do una certa lettura della dell'Europa potenza c'era una una
Che non è una lettura Potenza distruzione ma è una lettura diciamo potenza creazione cioè una lettura sali un po'il riferimento impianti Ge dietro gentile dietro di sé i gas l'attualismo dei prezzi ma insomma non voglio adesso approfondire questo tema però e e poi e poi il tema dell'Europa potenza quello che ha costituito la storia d'Europa la domanda che io mi porrei al di là delle rigore delle tesi strettamente filosofiche che sono state in Mario modo analizzate stasera e
Quale può essere il destino di un'Europa che ha avuto nella potenza la propria caratteristica principale
Cioè che ha avuto nella potenza realizzativa nell'inquietudine nell'impadronirsi del mondo cioè l'Europa è stata il centro del mondo la domanda compio chiudevo il mio intervento era è possibile
Un nome o se europeo non eurocentrico cioè in cui non ci sia più la centralità
Dell'Europa capace di di organizzare intorno a sé la struttura del mondo quando questo non è più possibile che cos'è l'Europa a queste prove è un interrogativo aperto quindi io non ho naturalmente una risposta per me l'interrogativo più generali
C'è un mio amico filosofo che voi conoscete bene il professore Enzo Vitiello
Il quale a un certo punto ha scritto in un recentemente dice con il mille novecentottantanove finendo l'Europa potenza è finita anche all'Europa e ogni tentativo di costruirla e testualmente ha detto accanimento terapeutico
Ora io non sono assolutamente di questa tesi
Che mi pare invece da presentare in maniera molto più problematica però c'ho il problema di come interpretare la fase successiva a quella dell'Europa potenza come l'Europa riesce a organizzarsi nel mondo interdipendente come per dirla in maniera molto poneva vedo forse qualche
Qualche
Sì avevo due due domande Belushi due questioni dell'uscita porre hai ragione perfettamente Giuliano sul far sul problema del rapporto statualità diritti e c'è un celebre capitolo de le origini del totalitarismo della Rent intitolata
Tramonto dello Stato nazionale fine dei diritti umani
Però il però è che che peraltro tu hai hai messo bene in evidenza ma voglio che e che quei diritti all'interno della statualità erano organizzati attraverso un potere costituente politico
Quello che invece scompare o diminuisce nella dimensione sovranazionale visto benissimo sulle Corti e questo sulle Corti io direi direi questo è possibile dire mi mi rivolgo prova l'intervento che facevi tu
Che sì io sono assolutamente d'accordo sulla da tempo cerco anch'io di dire questa stessa cosa su questo su questa giuridici che azione diciamo così di tutto e di tutti io vedere il doppio aspetto da un lato dei di civilizzazione della forza che questo ha portato perché questo credo che sia innegabile
E nello stesso tempo di neutralizzazione della politica
Cioè in fondo voglio dire i due apici del del novecento che essendoci mite hanno ragionato l'uno sull'universalizzazione della normatività
E l'altro sull'ordinamento sulla concretezza territoriale del nome osso dell'ordinamento è possibile trovare una mediazione con la M maiuscola tra questi due contrari
O invece il destino è la disgregazione cioè l'impossibilità e quindi la la marginalità filosofica dell'Europa
Cioè le l'esaurimento della sua spinta propulsiva si potrebbe dire ricordando una celebre frase insomma tante altre osservazioni si potrebbero fare ma insomma a scusami l'ultima non avevo farà Ciocca
E nessuno è contro l'euro nessuno ecco almeno io non sono assolutamente riunione e non voglio che non vorrei no però la domanda è rispetto alle cose che hai detto ma e posso si può restare all'interno di quella problematica per salvare l'euro zona o c'è bisogno di molto di più
O c'è bisogno di di ricostituire tutta una serie di quei libri che vanno al di là della tematica strettamente economica che ti ho messo in evidenza secondo me è questo il punto e dico quello che io ritengo che invece questa cosa sia assolutamente necessario
Rispondo
E poi opera la insomma istintivamente ovviamente sono Conte la dimensione economica non è tutto insomma questo persino l'Economist lo quantomeno intuisce
Ma hanno voleva offrirmi rapidissimamente ancora due spunti morendo da Kenzo
L'uno uno spunto d'ordine pratico e l'altro lo spunto posso dire d'ordine filosofico
Lo spunto d'ordine pratico è il seguente facendo nel mio immaginario del pensiero nella proposta di Kenzo
Il non crea unificante di una politica economica europea
Valida
E che espone IVA fossero già accennato al centro la sua proposta l'investimento pubblico naturalmente ben fatto utile eccetera
Il problema del finanziamento dell'investimento pubblico che è in sé in punto di teoria a mio avviso modestissimo lo ha risolto il mio definitiva
Perché lo dico con dei numeri stessi mesto è un punto di PIL bene questo punto di PIL mediamente del genere un punto e mezzo anche due punti di PIL in più
Se questo accade con una e mezzo due punti di PIL in più il disavanzo pubblico generato inizialmente dalla spesa per investimenti pubblici no un coperto tassazione
Viene sanato perché l'elasticità del disavanzo pubblico il rispetto peacekeeper zero cinque
E quindi basta un punto e mezzo forse fossero due addirittura per risolvere sul piano non solo teorico ma anche come dire econometrico sto problema perché l'obiezione che ti muovere da Merkel coi suoi economisti quando tu gli dici facciamo gli investimenti pubblici del nostro capitalismo europeo
Non ce la fa eh eh va bene ma sono bisogna fare i disavanzi no tu stesso dottor Ciocca dodici Kenzo alla soluzione cancer filosofo Gaines del prospettiva per i nostri nipoti al cui credo che lei alludesse
Quindi questo paradiso Nirvana nel quale la tecnica la produttività consenta il riposo Boxio e quant'altro lì davvero licenze allievo di nuovo che era il suo maestro in filosofia e perde il senno che
Dirimenti
L'analisi economica che dice questo è capitalismo esso capitalismo non consentirà mai
Il nirvana
Il rapporto fra capitalismo e tecnica credo che sia davvero professore di estrema complessità l'uno al servizio dell'altra l'altro al servizio dell'altro
Ma davvero credo che immaginare come che Einstein quello straordinario saggi le prospettive per i nostri nipoti
Un capitalismo che quasi
Dice alla tecnica grazie tecnica
Non abbiamo più bisogno di lavorare e quindi possiamo riposare studiare comporta
Non ha senso economico perché no ha senso economico perché questo sistema economico nel quale viviamo è davvero di ferro da questo punto di vista e vuole diciamo il profitto per semplificare al punto tale da non consentire che la produzione di merci arrivi al punto come le non accennava da annullare totalmente scarsità
Permetterebbe ma insomma
Junior per i penso che invece capito elevato a tratti cedere guardiamo se chi possiamo mettere d'accordo se c'è un sistema che ha come scopo
Unitamente alla potenza
E un altro sistema che oltre alla partenza come scopo poniamo il profitto
Dei due qual è il più potente
Io penso che anche lei deve rispondere il primo
Perché ma perché se c'è accordo sia se sia uno scopo che e diviso tra due fattori
A questo scopo è l'azione che lo promuove meno potente dell'azione che provo che intende avete come unico scopo il l'incremento della potenza
Se domani ci si trova di fronte a un capitalismo che certamente ha intenzione di fare quello che lei ha detto e cioè di non cedere continua ecco abbiamo quell'altro sistema e il quale invece puntando unicamente alla potenza e destinato a far fuori quelli su quell'altro
Uno ce la fa
No non è la faccia non è la fame nel mondo è il i i capitani vorrei capire di essere il peggiore nemico dei cioè senza ecco
Per pro possono rispondere anche
Anche
Che mi dice di di
Al teste volevo rispondere a quello che hai detto tu
No ecco volevo dire questo
Certamente Mary mi pare che ci anche Massimo Cacciari dica
Le le l'elemento comune alla conflittualità ma allora bisogna fare un altro passo arrivare alla riconoscimento del carattere ontologico della conflittualità
è come se arriviamo lì cioè intanto per non parlare infilo le offese ma invece ci ricordiamo quello che diceva Platone Convivio
A proposito dalla poi
Ecco del pratone nel Convivio dalla poi dice
è ai sia introduciamo lo così insomma causa e la causa per qualsiasi cosa è la causa che per qualsiasi cosa la fa passare ex Tune on tosse Easton dal suo non essere sente al suo essere sente allora ecco dobbiamo allora allontanare come elementi provvisoriamente disturbanti tutte le altre categorie concentrati sulla categoria ontologica che ne di questa fede che da Platone ha invaso non solo l'Europa ma che dall'Europa ormai passata all'America la Russia no non c'è nulla nel mondo che non sia europea il capitalismo la democrazia
La tecnica la scienza ma direi perfino lì sulla perché l'anche lì sul in qualche modo europeo si si pensa
Che anche l'Islam con
A vicenda
Anche nell'Islam accade quella stessa operazione che si produce con
Il
Cristiano Tommaso il quadro metter d'accordo il Vangelo
Col
La rivela con la filosofia greca
Maggiore questo lo fa a vicenda il che vuol dire il
Da questo punto di vista l'Islam europeo allora si poteva non c'è nulla nel mondo che non sia europeo anche se certamente all'Europa ha perduto la l'egemonia che aveva prima della seconda guerra mondiale certi
Sì funzione Bono molte cose da dire ma insomma un telegraficamente
Il rapporto capitalismo tecnica
Ed è certo vanno distinti però vanno distinti sempre sempre all'interno di quel low cost europeo in qualche modo li tiene insieme
E storicamente così tecnica non non nasce
Sia tecnica che il capitalismo non nascono a parte nascono ambedue strettamente collegati all'interno della formazione di quella statualità di cui prima si parlava l'unica mica nascono altrove nascono all'interno di quella statualità quello che noi intendiamo per tecnica moderna che non ha a che vedere con la tecnica antica va la tecnica moderna fondata su una scienza che si fonda sordo ce lo sperimento eccetera eccetera cioè c'è una bella differenza cioè c'è un luogo scompone ma poi ci sono quelle io indicavo come le epoche assiali in cui questo si differenzia si articola contrasto al suo interno e bisogna ogni volta come dire zoommare per cogliere le differenze specifiche sennò lungo diventa lungo indistinto in articolato
E perdiamo di vista appunto quella complessità di questo luogo se uno per o no
Allora il il rapporto tecnica capitalismo mettiamo pure che la tecnica è la potenza della Terna e poi chi qual è qual è il soggetto qual è il soggetto della tecnica che contrasta con il capitalismo mi se fare così questo implicito anche nella nell'intervento di Ciocca no
Qual è soggetto della tecnica cioè qual è la politica della genitivo possessivo tecnica contrasta con il capitalismo io capitalismo so chi sono
So bene chi sono i capitalisti capitalizza urla tipo le potenze la potenza del capitalista del capitalismo è esso sono soggetti come erano potenze quei soggetti che contrastavano in un modo o nell'altro il capitalismo erano delle soggettività erano politiche ero politiche qual è la politica della tecnica
Ci è la tecnica che fa politica contro il capitalismo
Tecniche capitalismo solo certamente distinte hanno certamente tenuto distinte certamente con combinando una contraddizione un perderemo Spada e di tutte le cose
Ma il problema che non riesco assolutamente a vedere come si può sapere quello di una semplice duttilità della tecnica degli scienziati
Che sono gli scienziati che contrastano il capitalismo ma mani sono quelli che hanno inventato il cervello sociale
E di cui parlava Marsano avvero misticamente l'intelletto generale l'intelletto del genere che ha prodotto il telefonino capo do tutto degli strumenti che abbiamo queste formidabili cose no prodotte da un formidabile cervello sociale
Generale cosmopolita al cento per cento hai voglia tu di vedere qui le statualità dove stanno gli statualità la potenza della tecnica dovrei dire statualità
Dato come il dovere Cooper il livello della statualità rispetto a questa potenza ma questa potenza Lomaso oggetto
Non la voce oggetto che politicamente tu puoi dire adesso contrasta il capitalismo
La potenza a mio avviso in contraddizione costante col capitalismo crea una contraddizione costante che al semplice in una situazione di continuo a conflittualità
Ma non soltanto a livello sociale ma la nostra stessa attesta nostro stesso spirito con rucola una situazione di continua conflittualità conflittualità ma chi governa e chi domina è la soggettività capitalista
E e poi non so
Quel modello non è l'utopia era l'utopia comunista queste esattamente l'utopia comunista un certo merito la tecnica si libererà la potenza del cervello sociale
E questo totalmente interpretando quello che avevo letto gli idealisti interpretando Ulivo io o di Fichte interpretando nega interpretando gli idealisti
Rita procederemo ad un suo era il discorso di marcia atecnico già dovendo la potenza della tecnica giungerà a un punto tale da liberare Sidi ogni impedimento soggettivo politico questo era esattamente Marx
Ecco
è perfetta utopia
Perfetto Utopia cioè che non si incarna in Unseen Carmine immessi su elemento di realtà
Perché appunto all'attecchisca
La tecnica Jarman ci diceva all'attento Inca giungerà a questo estremo punto soltanto grazie al capitalismo cioè soltanto in quanto condotto dal capitalismo a un certo punto chissà come e chissà dove non sopporterà più Lilia Laghi di regime capitalista e si libererà liberandoci tutti liberandoci tutti il si stendeva fai hai te di cui ho parlato
Commette l'ideologia implicita nel sistema della scienza
Grazie procurarsi un accesso gli autori la questione della quale stiamo discutendo che lei giustamente evocato credo come
Distruzione creatrice la chiama Schumpeter andrà a terra e e le egli era scrive totalmente nella logica capitalistica
E quindi perde propone la tecnica credo come indica il professor Cacciari come capitalismo dipendente insomma senza autonomia mi pare no questo Tour cerca di proprio oppressa quello
Allora devo rispondere autoesaltazione dai gruppi dunque
Mi pare che il problema che erano davanti a questo quale
La soggettività delle arterie questo
Allora
Che attualmente
La tecnica sia
Una funzione umana cento
Allora attualmente
La soggettività della tecnica è un certo una certa porzione di umanità che Sama nel giardino
Oggi il tecnici se rischiano a
Prospettare un futuro in cui
Ilie intelligenza artificiale guiderà le sorti dell'uomo ma io non vorrei scomodare questa in questa categoria
Vorrei piuttosto dire che per quanto riguarda la situazione attuale lascia oggi la risposta alla alla domanda del professor carcerarie
Attualmente la soggettività della tecnica è un insieme di umanità che si propone l'incremento indefinito della Potenza
Se in questa umanità c'è il tecnocrate allora i tecnocrati è una cosa diversa preferite nottate si serve della tecnica
Ma quello che abbiamo detto prima del rapporto tra capitalismo e tenne dica
Dove mi pare che fossimo rimasti d'accordo e la tecnica via etere sul capitalismo così ora lo possiamo dire a proposito del rapporto tra tecnica e tecnocrate o meglio tra il gruppo umano
Che ha come scopo unicamente l'incremento della potenza e il gruppo umano
Tecnocratico che si serve della tecnica per certi suoi privilegi
Ecco
Risponderei così al alla richiesta di soggettività due però a me mi sembra che abbiamo detto che cosa soggettività aveva temi
A parte il fatto avremmo potuto scomodare per esempio certe posizioni a mio avviso estremamente interessante per esempio all'atto di Gentile se non sia interpretabile come quello che Durkheim pensava della della società
Infine c'è una coscienza sociale che trovi la sua espressione più rigorosa nell'atto gentile a norma complicare molto a fare cose quindi mi fermerei al la prima battuta del mio disco
Della prima della mia risposta scuola
Proprio cose indietro così bla cosa che diceva Massimo e di cui di cui sono cioè il concetto di potenze assai più esteso del concetto di tecniche sei più complesso del concetto di tecniche cioè le potenze
Articolate diverse creative del mondo creative delle delle forme delle opere
L'Europa è stata il centro di una
Un universo potente
A tecnica sta dentro ciascuna potenza cioè ognuna ogni potenza soggettivamente politica
Si realizza anche a a capanna ma dall'antico non solamente dal momento in cui la tecnica diventa qualcosa di più pronti liberandosi non ci sa bene come nel concetto di Potenza
Io la vedo così lo sai anche nel nel nel dibattito del dialogo che abbiamo avuto tra
Ricostruendo il tuo rapporto con Gentile io dicevo le stesse cose però naturalmente foto lettura delle tue obiezioni bisognerà riprendere a discutere
Ma
Moderato io io non sono un filosofo
Sono Simple Minds che queste cose lei apprende attraverso la storia
Allora
C'è un momento nel quale chi e riesce a passare dalla ruota quadrata la ruota tonda acquista un vantaggio che si trasforma in potere
Che può essere il potere economico può essere potere militare può essere quant'altro
Cioè la tecnica
Dar luogo a dei miglioramenti nel corsie di cui gli esseri umani dispongono che può produrre effetti di terzi nelle loro mani nelle loro teste
Al punto condivido con Massimo qualcosa che la tecnica io non riesco a vederla come soggetto nel vincente nel perdente in particolare non vedo se se il soggetto l'intelligenza artificiale ancora meno
Perché mi fido di quegli scienziati che mi dicono oggi che loro non saranno mai in grado di riprodurre artificialmente il cervello umano
Il cui numero di neuroni e il cui numero di conseguenti connessioni supera in ciò che essi possono prevedere le possibilità pure elevatissimo loro intelligenze artificiali tornerei un attimo e poi e poi quasi l'ora di breakfast di domattina quindi
Sulla questione della Europa potenza
Perché è vero viaggio c'era un autore americano uno storico che il bimbo lo ha tradotto anche la terza ma io mi ricordo solo il titolo inglese perché era bellino
Era due oltre sorgeva il scarna
Moderni uno eccetera cioè dove sono finiti i soldati non ci sono più
E quindi non c'è più la possibilità per gli Europei di darsi un'identità comune perché l'identità comune questa è un'idea che il Fiorentino Niccolò Machiavelli aveva ripetutamente espresso che l'essere alle armi insieme per una causa comune che forgia l'identità comune gli europei hanno scelto la pace
Quindi una storia del tipo eccome se ora fossero nati su Venere o comunque le le questa e la loro destinazione
Questa tesi è particolarmente diffusa ma comunque contrasta col senso che noi abbiamo dato all'identità europea nel secondo dopoguerra noi abbiamo fatto la scommessa
Di essere in grado di costruire un'identità europea sulla pace che su valori universali pacifici rinunciando a farlo attraverso le armi
Ora ora siamo davanti all'ICA Rhodius X salta di questa vicenda
Anche perché parliamoci chiaro Neu eravamo tanto felici di riconoscere il diritto d'asilo quando gli asilanti erano pochi filtrati dai paesi comunisti che riuscivano a venire dalla parte di qua un po'come i pochi ebrei sopravvissuti al nazismo che onori ospita sempre volentieri perché son pochi
Invece son diventati tanti realtà sono diventati tanti e sono diventati per le ragioni più diverse persone che vengono dalle parti più diverse del mondo insomma
Noi avevamo sperato di essere universali e rimanendo fondamentalmente mono etnici al mondo religiosi ora ci accorgiamo che per essere universali dobbiamo prendere tatto
Di quello che io chiamo bentornati a Babele
Perché ci accorgiamo che Nostro Signore forse non l'aveva inventata Babele come una condanna della quale liberarci
Facendo i cd dividere in comunità mono etniche ma come sfida
Che noi ci siamo trovati davanti all'inizio del ventunesimo secolo dimenticandoci che l'avevamo vissuta secoli fa fondo anche abbastanza egregiamente
E quindi il vero problema dell'Europa e oggi è quello di lui trovare lui affermare la possibilità di convivenza in una medesima cordialità tutti appartenenti a religioni io ha detto Emilio diverso in un appunto questo qua
Imponendo a ciascuna la tolleranza e la convivenza con le altre
Allora quanto più sarà mo'plurietnica all'Europa
Tanto più la politica europea sarà costretta a dare una soggettività multietnica alla politica
Perché vuoi fare la lega lombarda quando c'hai solo lombardi
Ma quando le tue comunità TC allargano tu finisce per perdere i contatti con le tue stesse comunità se non riesci ad esprimere questa nuova soggettività
Il punto davanti al quale siamo è questo qua
Se noi riusciamo a seguire una evoluzione che incorso nelle nostre società io e a dare la Poli alla politica la forza di affrontare il rischio di superare queste identità parziali e di creare questa così si ritrova a Potenza esemplificativa anche per il resto del mondo
Perché alla fine in avanti anche in Alabama More perde
Alla fine anche nel Myanmar cuore chi uccide gli altri finisce per perdere alla fine anche in Arabia Saudita delle donne riescono a guidare
E che è la cosa multietnica più gigantesca che quel Paese riesca a immaginare per il momento in realtà
Ora il punto chiave è questo qua e secondo me e la forza del nostro destino dovrebbe essere questa sennò perdiamo il destino comune ecco io di questo sono
Le fortemente convinto senso esprimere il pessimismo il particolare
Mi pare che le parole di Giuliano Amato possono essere prese a sigillo della conversazione che è stata fatta
Che mi pare molto interessante ringrazia gli amici che hanno partecipato alla discussione tutti voi continueremo con le iniziative del centro sull'umanesimo contemporaneo e speriamo di e che vadano avanti come quella di oggi grazie