Intervista a Primo Mastrantoni sulla costruzione del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline) in Italia

Torniamo a parlare di gasdotti edita per l'occasione ce la danno un solo Licci l'incidente avvenuto in Austria ma anche due comunicati di Primo Mastrantonio il segretario dell'Aduc l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori
Allora intanto noi diamo il benvenuto a primo primo bentornato su Radio Radicale grazie a voi e un proprio gusto fuori
E allora due comunicati il primo che io ho davan anticiparla degli ulivi in e Puglia in Salento soprattutto per quanto riguarda la tappe poi nel secondo tu dai una serie di numeri innalza Enzo buono degli approvvigionamenti energetici per quanto riguarda il gas alla cominciamo dal primo che cosa ci racconti
Allora intanto stabiliamo che cos'è la tappa che ora è una
Pipeline eletti della Trans Adriatic Pipeline a questi nostri ascoltatori la sanno benissimo gruppo lungo quattro mila chilometri che porta ringraziandolo per Baggio rame quindi sia minati attuati corsia cresce
E Albania esposto l'operazione quarantacinque miliardi di dollari che moriva di praticamente ormai alla all'Albania e quindi c'è il tratto praticamente tratto diciamo di mare dell'Adriatico e poi c'è il l'Italia quindi io non so se cosa succede liti per fare qui l'impianto
E bisogna attraversare un territorio con un gasdotto interrato interrato
E lungo nella prima parte dal diciamo dal mare finalità primo allora prima va a terminare di ricette otto chilometri che comportano il pianto di duecento ed espianto e il rimpianto
Il il pianto Uma lunedì
Del duecento di duecentotrentuno lire quindici gol collo e polsini contenevano Apple profili rimettono
Dopodiché si procede per ulteriori cinquantacinque chilometri fino all'allacciamento della dorsale nazionale quindi con il sistema di distribuzione del gas metano
Il tutto comporta la l'impianto e Da Rin piantumazione
Piccoli in totali sono dieci mila quindi totali dieci mila
Faccio presente ardui Tarchi che talento ci sono Mauri milioni e che il in Puglia in totale in tutta la Puglia ci sono
Vanta milioni di ulivi di cui quelli diciamo storici considerati storici eccetera sono trecento mila quindi su sessanta milioni ce ne sono trecento mila di quelli che chiamano gli storici
Allora ritorniamo ai dati ai nostri dati la percentuale di incidenza di quelli impianti che poi dovranno essere impiantati attenzione quindi non vanno aperti
La percentuale sulle gli ulivi del talento della per questa operazione dello zero virgola zero zero uno per cento ieri impiantati tipo dovrà dovranno essere lui piantumati
Quindi non si capisce tutta questa polemica che è stata fatta in sede locale
Dall'esponente i politici da altri su questo argomento della aggressione al patrimonio ulivista Chicco della della della Regione Puglia
Tra le altre cose considerando che negli ultimi quattro anni
Sono stati piantati trasferiti negli ultimi quattro anni cento mila ulivi cento mila mentre sono dieci mila quindi invece che devono essere impiantati per essere poi ripiantati per l'operazione Temps
Cento mila olivi per opere pubbliche o per adornare ville allora la domanda è ma va bene tutti tacciono nel totale silenzio quando si espianto non cento mila ulivi per opere pubbliche e fare una strada
Invece quando si è pianto per poi poter impianto ma di dieci mila uniti tutti quanti si agitano tutti quanti protestano
Insomma poveri rinviare molto molto strumentale ma perché bisogna costruire qui tutto
Grazie Dutto molto semplicemente e poi vediamo gli ultimi riempita di del diciamo di di questi giorni la scorsa settimana
E la centrale di compressione Garcia a Beaumont Baumgarten nausea e porta la maggior parte di gara Danovi
C'è stato un incidente questa centrale di compressione è andata a fuoco quindi non per un giorno per qualchedun abbiamo proclamato il ministro ha proclamato lo stato di emergenza energetica del nostro Paese
Stato di emergenza che reciterebbe stato se fosse già attivo l'attacco a questa strana adriatiche palco Ivana
Ma per capire ancora meglio vediamo da dove proviene grafica mettano allora l'otto per cento del prodotto in Italia vale nostri diciamo prelievi sul territorio nazionale ne rimane il novantadue per cento di questo novantadue per cento il quarantacinque per cento proviene dalla Russia
Il ventinove per cento dall'Algeria il dieci per cento da Olanda e Norvegia al sette per cento dalla Libia al nove per cento a gas liquefatto trasportato Bernari i vari fronti quindi noi abbiamo un parlamentare il quarantacinque per cento di indipendenza dalla Russia per quanto riguarda il gas
C'è un una fortissima quindi dipendente di approvvigionamento e il macabro serve proprio a diminuire questa fortissima dipendenza che abbiamo dalla Russia perché avere una unica
Fonte prevalente è fonte di approvvigionamento procreare una serie di problemi perché ci possono essere problemi geopolitici ci possono essere problemi
E tecnici come quello che è successo alla centralina ossia per cui da da fuoco questa questa centrale i complessi e quindi ci sono seri problemi e diversificare
A vivere approvvigionamenti diversificati per la vita di tutta una serie di problemi la programmazione di rifiutato di emergenza energetica
Alla fine quindi i problemi di carattere ambientale per quanto riguarda gli ulivi non ci sono sono strumentali e questo acquedotto di già costa quarantacinque miliardi di dollari serve invece a identificata il nostro approvvigionamento
Chiarissimo
Mi sembra che sei stato più che chiaro su tutto almeno rimane che ringraziarti ringraziamo ancora una volta primo Mastra Antony che ricordiamo è il segretario dell'Aduc l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori grazie
Buona giornata poi a un saluto a tutti gli ascoltatori