Il rovescio del diritto - La Pillola

Va salutata con grande sollievo la decisione con la quale la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso
Che la procura di Udine aveva proposto nei confronti di una ordinanza del Tribunale della Libertà friulano in tema di libero esercizio del diritto di difesa
In breve la vicenda muove da una denuncia per maltrattamenti in famiglia che una donna propone nei confronti del marito e che successivamente la spessa manifesto di voler ritirare
La Procura non apprezza questo passo indietro della donna e pensa bene di indagarlo per favoreggiamento del marito
Che resta indagata per i fatti di maltrattamento
E la signora viene convocata in Procura per rendere interrogatorio sulla pretesa condotta di favoreggiamento
In occasione del quale tuttavia la signora si avvale della facoltà riconosciuta come inviolabile diritto di ogni persona indagata o imputata di un reato di non rispondere alle domande degli inquirenti
Credo che gli inquirenti avevano posto sotto intercettazione l'utenza telefonica del marito è così apprendono che il giorno precedente l'interrogatorio e la signora costui aveva avvertito la moglie che i due rispettivi legali
Avevano concordato l'opportunità che la signora appunto si avvalesse della facoltà di non rispondere la coppia e straniera e la signora enormi difficoltà di comprensione della lingua italiana
Da qui la necessità per la sua difesa di prendere tempo acquisire una compiuta conoscenza dei fatti
Pure la signora nella migliore condizione di chiarire le proprie reali intenzioni
La procura di Udine interpreterà invece quella telefonata come una forma di indebita pressione sulla libera determinazione processuale della donna finalizzata a sottrarre il marito
Alle conseguenze penali della denuncia da lei stessa presenta
E tutto nasce secondo la Procura dal difensore di Luís che istiga il difensore di lei a porre in essere una condotta di infedele patrocinio giacché quest'ultimo servirebbe in tal modo non gli interessi della donna parte offesa nel delitto di maltrattamenti ma l'obiettivo di impunità perseguito dal marito
Perciò la Procura pensa bene di scrivere i due avvocati per concorso L'infedele patrocinio e dispone la perquisizione dei due studi legali alla ricerca di tracce dell'illecito accordo
I due legali impugnano il decreto di perquisizione e sequestro sul presupposto nelle infondatezza delle ipotesi criminosa avanzata dalla procura ed il Tribunale per i pm di Udine dal loro piena ragione coca splendida motivazione
I giudici friulani sottolineano come la facoltà di non rispondere ad un interrogatorio sia espressione di un inalienabile diritto dell'indagato come tale
Non soggetto al sindacato valutativo del PMP il giudice che lo scambio di informazioni tra difensori anche impegnati supposizioni processualmente contrapposte del tutto legittimo s'anche alla luce del codice deontologico forense
Che peraltro nel caso di specie
Appariva del tutto ragionevole che anche degli Paritanti tipiche di comunicazione tra avvocati ed assistita
Fosse praticamente necessario sottrarsi ad un atto così delicato quale
Interrogatorio dell'indagata prima di avere un quadro preciso su quanto accaduto anche in ordine alle ragioni del ripensamento mostrato dalla donna
In ordine alla originaria denuncia per maltrattamenti
Ma la procura di Udine non demorde
Egli impugna quella saggia decisione ricorrendo per Cassazione
La quale però rigettando ora quel ricorso
Mostra di condividere in pieno sebbene occorrerà attendere un'attenta lettura delle motivazioni i principi fissati dal tribunale per il riesame di utilità si tratta di una decisione importante ben al di là del più significativo caso specifico
E infatti tutt'altro che una novità la pretesa di vari uffici di procura di valutare legittime condotte di strategia professionale adottati dal difensore nel processo alla stregua di fatti di penale rilevanza
Ora in termini di favoreggiamento del proprio assistito ora invece addirittura in termini di infedele patrocinio
Che idea che una condotta di contratto difensivo alle ipotesi investigative assuma di per sé i connotati di un fatto illecito di un intralcio alla giustizia
Di una connivenza agevolativa del crimine è figlia di una cultura profondamente insofferente ai valori intangibili del diritto di difesa
Purtroppo diffusa tra i magistrati italiani ben al di là della vicenda friulana
La decisione della Suprema Corte le cui motivazioni attendiamo di leggere con particolare attenzione
Deve essere salutata con grande soddisfazione e sollievo da parte di quanti abbiano a cuore le sorti della libertà del difensore e di diritto di difesa di tutti i cittadini nel nostro Paese
Buona giornata a tutti