Tra gli argomenti discussi: Libro, Malattia, Medici, Medicina, Salute, Veronesi.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 29 minuti.
09:30
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8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
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10:00 - Roma
medico
Radio radicale ben tornati in questo nuovo appuntamento delle parole le cose siamo felici quest'oggi di ospitare nei nostri studi Maria Giovanna Luini ben trovata mandano da radio radicale giorno grazie
Allora il libro che presentiamo oggi si intitola il grande lucernario l'elezione di Umberto Veronesi e la nuova via per la cura edito da Mondadori già dal il titolo a me ha affascinato immediatamente perché ho pensato che diciamo avesse una intensità una potenza narrativa molto molto spiccata questo grande lucernario e metafora di molte cose
La tua stessa scrittura sci conduce all'interno di una a grande idea fondamentalmente quella della vita stessa nel senso raccontare la vita raccontarla nel diciamo in un modo rivoluzionario così come la rivoluzione che appunto
La tua vita ha rappresentato la professione medica l'incontro con Veronesi è in qualche modo diciamo una somma di piccole cose che però danno la grandezza del panorama allora aperte come è stato mettersi seduti ad un tavolo a a scriverlo questo grande lucernario
L'ho scritto all'inizio malvolentieri perché
Immaginavo che fosse solo raccontare la mia vita e mi dicevo che non interessasse a nessuno e lo penso ancora in realtà poi
Il pretesto della mia vita
Mi ha portato a riflettere su quanta bellezza ho avuto anche nelle difficoltà ma soprattutto quanto la rivoluzione medica verso un'apertura
A ciò che oggi è chiamato olistico sia stato importante non solo per me mi ha fatto riflettere su ciò che siamo sulla sul concetto di cura sul concetto di salute
Che pure sono concetti ovviamente personali qui ho messo le mie riflessioni che non devono necessariamente essere condivise anzi spero che non siano sempre condivise
Però il pretesto del di un pezzo di vita mia è servito davvero per ricordarmi che sa che siamo tanto più grandi Complessi anche piglio così
Meravigliosi non nel senso del sempre positivi ma questa complessità che è venuta fuori scrivendo
E mi ha ricordato perché ho deciso di essere medico fondamentalmente prendermi cura prendermi cura di di me anche attraverso la cura degli altri
Tutti i giorni vedo persone che mi chiedono aiuto per varie ragioni
Di solito purtroppo la stagione è un tumore
Però poi non è solo quello perché l'aiuto che che posso dare che possiamo tutti i dati va molto al di là e sembra un po'forzato ma mai così della sola cura fisica
Su questo ho ragionato scrivendo visto ho visto tanti maestri che si sono presentati sul mio cammino e mi sono sentita molto molto grata devo dire che raccontare ciò che per me
Sono stati i maestri compresi i pazienti che ho avuto
è stato una restituzione una restituzione di bellezza perfino quando raccontavo parti di dolore può raccontarlo difficoltà
Per me davvero si è aperto un lucernario sia aperta una luce sono contenta del titolo non solo perché è un titolo che trovo simpatico nei confronti di Veronesi ma
Per me è stato luce e mi sono convinta che avrebbe potuto essere un libero
Però quando ho capito che non c'entra più niente con la geografia
Perché tutt'tuttora ritengo che l'aspetto biografico sia solo un éscamotage non non sia quello il messaggio
Hai parlato di complessità infatti attraverso il Prisma voi dell'AATO esistenza che scorre in queste pagine in realtà si torna anche ad apprezzarla un po'la complessità la complessità un elemento molto bistrattato dei nostri tempi che vanno verso la semplificazione la scarnificata se ne delle cose e la riduzione dei tempi orari la riduzione di quei tempi che fondamentalmente ci appaiono morti in realtà ci Tucci racconti in questo libro che non esiste nessun tempo morto anche soprattutto diciamo il tempo morto è un tempo uno utilizzato ed è un peccato
La complessità e ciò che spesso ci salva se sappiamo vederla perché
Quando crediamo di vivere un momento solo felice allora complessità ci dà un po'fastidio no che bello sarebbe se tutto fosse luminoso felice facile non lo è mai
Quando siamo in un momento più complicato la complessità è quella quel click che ci porta a vedere anche il bello perché ciò che è compresso non ha mai partiti uguali
Si può vivere il periodo più evolutivo della vita mettendo insieme profondi dolori grandi noi ma anche immensi felicità
L'amore esempio l'amore che arriva quando siamo immersi in grande difficoltà la malattia che a volte è perfino compatibile colonna
Esperienze che sono definite le più belle della vita
Ecco che la complessità secondo me e ciò che siamo non solo dal punto di vista del nostro ben essere ma dal punto di vista del quotidiano
Non esiste mai un giorno in cui sia del tutto impossibile notare il dettaglio bello
Non esistono dolori nei quali sia totalmente assente
L'aspetto di luce questa per me è la complessità e questo mi aiuta non solo nella scrittura ma nella nella cura delle persone
E con la cura delle persone in qualche modo è al centro a mio avviso di un dibattito ancora più ampio all'interno della nostra società lo status diciamo società a mio avviso ha dei problemi strutturali che spesso diciamo sovrappone questo libro mi ha fatto riflettere proprio su questo
Sovrappone diciamo la rivendicazioni di un diritto all'idea fondamentalmente che quel diritto corrisponda necessariamente alla felicità diciamo non esiste un diritto scritta la felicità ma fondamentalmente la felicità è somma di tante cose anche alle volte storte allora sembra una società non educata al dolore non educata al fallimento non è educata
Alla sconfitta non è educata alla sofferenza possiamo dire e allora diventa alle volte anche stucchevole diciamo lo dico da questi microfoni che tanto insomma hanno hanno battagliato per questi temi
Vedere la diciamo lo scorporare l'idea di applicare un diritto all'idea quasi che i sofferenti che coloro che stanno male coloro che non ce la stanno facendo per qualsiasi motivo
In qualche modo siano dei perdenti e allora meglio non arrivare a perdere meglio morire prima in qualche modo o meglio non soffrire evitare tutta quanta una serie di complicazioni e dall'altra parte c'è l'idea diciamo anche nell'esigo che i colleghi e alle volte utilizzano
Ha verso la sua partita più grande no come se fondamentalmente diciamo il tumore o la malattia in generale
Fosse una partita di calcio no infatti quando ero più piccola immaginavo sentendo i telegiornali che questo che era morta magari avesse verso da tre a zero contro alcune avessero ammazzato perché
Però poi sembra
Non ritiene Altan non comprendiamo che il dolore parte della nostra esistenza e in questo libro insomma
Questa nuova via per la cura a mio avviso passa anche per la consapevolezza che la cura
Passa per strada delle volte dissestate e allora conseguì il secondo te come siamo arrivati a lì siamo passati in poi dalla società
Diciamo in cui soffrire la o quasi bello no diciamo abbattuta bellissima che c'è nel film di Troisi quando gli dicono
Vuoi venire a vedere la Madonna che piangeva
E le radici mantenendo così brutto prevede qualcuno che ride volessimo ciambella vada lei rideva
Sarebbe stato ideale ecco dicevo siamo passati dalla concezione che soffrire bello alla concezione sofferenza o di o no ecco dov'è che abbiamo perso un po'la via di mezzo
Ma mi viene in mente ancora Troisi nel soldati che devi morire mo'me lo segno cioè
Abbiamo perso l'idea
Dell'inevitabilità dei periodi di dolore e anche spiace dirlo ma l'inevitabilità della morte quando un certo tipo di crescita economica ma anche di crescita della scienza della ricerca insomma ci ha illuso che potessimo raggiungere mente
Immortali oppure la felicità assoluta e suprema la salute assoluta e suprema ora non voglio dare messaggi
Depressivi affermando che sarà impossibile a venire un giorno la salute suprema non lo so non mi pongo nemmeno questo questo dubbio
è che
L'evoluzione che noi abbiamo avuto e alludo al mondo occidentale è stata un'evoluzione positiva che però ha fatto veramente dimenticare o meglio rimuovere alcune cose se noi guardiamo al mondo orientale il mondo orientale
Ha mantenuto la consapevolezza dell'esistenza del dolore ha mantenuto la consapevolezza della cura per le emozioni delle persone e ha mantenuto la consapevolezza della inevitabilità a un certo punto della nostra vita del morire
E capita spesso di parlare di morte quando quando si si si si presentano i libri soprattutto alcuni libri
Non è che ci si debba concentrare il pensiero lì ma nemmeno sfuggire noi abbiamo siamo stati abituati a sfuggire al pensiero della morte come se davvero fosse possibile a rimandarle in eterno o evitarla sempre non è possibile
Non è possibile che il dolore in quanto esperienza umana emotiva normale a un certo punto esca dal nostro orizzonte però non è possibile nemmeno
Illudersi che o o temere che meglio dire temere
Che il dolore sia totalizzante non è mai totalizzante ci sono esperienze sono molto dolorose
E poi sono profondamente drammatiche non alludo sulla malattia due minuti all'uno tante cose che ci possono capitare
Non sono mai l'unica esperienza di quel momento mai in questo libro ha raccontato di alcuni maestri uno è mio padre
E in questo periodo io sto vivendo una meravigliosa esperienza di incontro di persone grazie a Lucerna nel mio padre è morto pochi giorni fa e e questo mi fa veramente sentire quanto la vita non siamo mai una cosa sola mai un'esperienza sola non c'è sconfitta nella morte nel lutto nel dolore o nella malattia
C'è una arrivare a un alto punto ha un alto Stato nessuno è sconfitto visto tante persone affrontare malattie affrontare i drammi ne ho viste anche morire
Di nessuno ho pensato che fosse stata sconfitta perché ciò che noi siamo va molto oltre un concetto banale di vittorie sconfitte poi chi vince vince la morte la morte un'esperienza normale umana
Certo a me non piace l'idea di di morire non non non stop angioletto ci su più di tanto ma se ci penso quella non è una partita
Io è un un finale previsto anche per la mia vita come sarà non lo so ma non sarà una guerra non sarà una battaglia e ci sarà qualcosa che accade
E soprattutto quel finali serve anche a legittimare tutto il resto questo sembrava dolore si erano alzati da questa curiosa
Conseguenza si fanno apprezzare di solito molto di più
Ciò che abbiamo e ciò che viviamo danno molto valore
Il dolore il qualche volta succede con la malattia anche se non a tutti l'esperienza della malattia nostra o altrui insomma queste questi incontri così sgraditi e sgradevoli
Però è come se ci rimettesse non su un percorso ho raccontato nel lucernario alcune alcuni episodi che io ricordo con molto amore anche con molto sorriso esso di solito sono esperienze che riguardano pazienti io non ho mai visto persone così pronte all'ironia
Così Tremonti al gusto della vita come i pazienti che hanno situazioni un po'più gravi
Perché a un certo punto capiscono che il qui e ora l'adesso e ciò che conta e nel qui e ora loro ci sono e hanno la capacità di godersi
Gli sguardi delle persone gli incontri a volte anche i litigi mi viene in mente una signora che una volta in visita mi disse non vedo l'ora di ritornare a soffrire per amore
Perché per lei la sofferenza d'amore
Era un segnale di vita
Quindi
In realtà il confronto con il dolore nostro dell'altrui
Può essere se lo vogliamo una gigantesca rivalutazione della vita
Per quello che ne perché la vittoria insieme di tante cose appunto la complessità
Ecco all'interno di questa complessità ovviamente abbiamo parlato dell'amore abbiamo parlato della morte che son tutti elementi
Molto forti della malattia e c'è anche una quotidianità una quotidianità che è fatta dell'incontro con l'altro perché questo sembra un altro oggetto misterioso no quasi un oggetto che abbiamo perso l'altro adesso
Io e te
Ci stiamo incontrando siamo in compagnia anche di Patrizia Renzi che la tua addetta stampa io in calo di termine Corvino perché ha dall'altra parte del vetro e fondamentalmente siamo in quattro in una stanza e ci incontriamo insieme a speriamo qualche
Centinaia di migliaia di ascoltatori ecco in tutto quanto questo ovviamente noi non conosciamo chi ci sta ascoltando tranne i presenti
Però stabiliamo comunque un rapporto di empatia questa empatia però sembra che al di là di questa stanza di Abkhazia ascoltatori nella via qui sotto sicuramente non è intrattenuto e allora se la vita a questo valore così
Diciamo importante se l'amore a questa diciamo ambivalenza perché realtà ormai da tantissimo tempo tutto quanto sembra popolato dai cani rabbiosi che abbaiano diciamo in ogni circostanza e questo
Lo si capisce anche bene ed è strettamente collegato con le storie
Che racconti alla fine sembra che entrare in un ambiente quasi protetto come un ospedale in rapporto con un medico con un alleato in qualche modo crei una persona nuova anche questa è una nuova via fondamentalmente diciamo
Allora dal dal tuo osservatorio privilegiato che cosa
Hai potuto notare dell'animo umano in questo senso
Una cosa che mi colpisce molto che abbiamo ormai poca cura
Delle parole
E delle emozioni che suscitiamo dei sentimenti che suscitiamo
è vero che c'è un aumento di diffidenza aggressività c'è un amento di rabbia ovviamente
Esistono e sono esistite ragioni anche sociali per questo però veramente secondo me ogni ragione anche sociale
Non può costruire un'aggressività troppo intensa se non non esiste la cooperazione delle parole
Dei comportamenti degli esempi
Al momento secondo me siamo un po'in crisi di esempi pubblici
A vario titolo a vario livello
Una maggiore cura di ciò che diciamo di di quanto accogliamo di quanto sorridiamo di quanto rispettiamo la libertà altrui sarebbe urgentissime necessarie qui non alludo solo al mondo medico certo anche al mondo medico perché in verità
Il mondo medico a oggi grosse criticità e a volte si pone come esempio positivo altre volte decisamente no
Però oggi c'è una grande deriva nel nome di una presunta libertà per esempio si può dire qualunque cosa ma in realtà non è vero non è vero che si può dire qualunque cosa cioè integrina sì ma si dovrebbe pensare a cosa si sta creando con quell'insieme di parole
Che si decide a un certo punto di dire
Può essere banale ma in realtà ciò che esprimiamo ciò che mostriamo ciò che ci permettiamo di dire all'altro soprattutto in pubblico ma vale anche nel privato a un impatto e quell'impatto è molto molto grave soprattutto se si va sui giovani o su chi non ha
Grossi strumenti culturali per
Crearsi agili da solo
Oggi è vero
Abbiamo oggettivi problemi sociali oggettivi problemi politici ed oggettivi problemi di relazioni in famiglia tutte cose che sono vere ma fondamentalmente la nostra missione personale è l'esempio e l'esempio lo diamo con il comportamento con le parole e con quanto noi diamo all'alto
Non è un discorso da missionario o un discorso buonista
è che finché abdichiamo gli altari come responsabili del nostro disagio e quindi ci arrabbiamo stiamo dimenticando che in verità questo mondo lo stiamo creando Nouri
Anche noi adesso in questa stanza
Con ciò che diciamo e come lo diciamo con ciò che facciamo con quali decisioni prendiamo anche uscendo dalla stanza aumentando qui io decidendo cosa fare questa sera
Non è così complicato a un certo punto ci si pone il problema di un esempio che si dà all'altro famiglia compresa e quindi le decisioni sono conseguenti
In chiusura due stralci di questo libro il cancro non merita un romanzo ma ogni singola persona ne meriterebbe mille non dà del cancro il potere di colonizzare la fantasia se ne parla troppo e a sproposito
I messaggi di prevenzione sono fondamentali io stessa libro ma ogni volta che posso anche in questo libro
Ma si è arrivati ad un eccesso e dal punto di vista psicologico ed energetico si sta sottovalutando il potere creativo della mente che vale per i segni positivi e per le paure terrificanti
Carichiamo di ergersi ribelli procuri orribili stiamo attenti che c'è un altro rischio ormai di prevenzione barra chiunque a prescindere dalla titolarità a farlo
Si legge qualsiasi cosa si trovano notizie consigli che dovrebbero fare parte di un libro umoristico e sono invece ammantati di inesistente nitidi inesistente scientificità
Per quanto una parola un concetto l'idea diventano di moto si scatena un delirio collettivo e nel caso delle prevenzioni si passa dal desiderio di salvare vite a un meno onorevole basta che se ne parli
Allora questo è secondo me un fulcro anche importantissimo di questo libro ovvero
è un libro antiretorico potremmo dire cioè nel senso perché in qualche modo chi si aspetta di trovare in queste pagine una narrazione diciamo
Non solo ordinata ma ordinante cioè nel senso che cerca di dare un diciamo un inquadramento generale cose ne rimarrà un po'delusa perché proprio il fatto di
Cambiare e di scavare nella complessità e un grandissimo pregio ma soprattutto un grandissimo pregio l'idea insomma di riportare un po'alla realtà e alla verità perché poi la realtà tutti quanti la rinviamo la verità in qualche modo nessun attraversa allora diciamo il cancro
Ovviamente non merita un romanzo non merita diciamo una personificazione del malato perché spesso diciamo anche uguale a quello c'ha un cancro connesse
Puntano attrice esserci alcun animale domestico riapre con Castro a casa sembra sembra direzione fare dei passi non
Non non sembra un po'così diciamo la mia esperienza maturano anch'io in un reparto di oncologia con mio padre ci sarà sempre uno che diceva
Ha diceva vedi quello cioè il cancro no e rispondeva un oncologo uno molto bravo io c'ho un gatto a casa
Dipenderà punti di vista ecco quindi diciamo questo cancro che è in qualche modo un diciamo un grande oggetto sociale non merita niente come i peggiori nemici deve essere in qualche modo obbligato
Però in qualche modo resta poi da costruire un alfabeto della prevenzione nuovo un alfabeto anche della cura nuovo
Un altro aspetto dell'accusa sicuramente perché oggi soprattutto in Italia abbiamo due enormi fazioni una è lì per scientifica e l'altra è la totalmente a non scientifica
In mezzo non c'è niente c'è poco in realtà ci si deve incontrare nel senso che la medicina eh per definizione qualcosa che evolve e la scienza anche
Le tecniche diciamo di di di cura di assistenza non ancora consolidate medicina dovrebbero essere guardate con interesse non dovrebbero sostituire la medicina quindi ci si deve tornare nel mezzo oggi c'è una specie di è un momento in cui l'evoluzione ha provocato un irrigidirsi delle differenti posizioni di solito questo poi prelude a un'apertura e questo è molto positivo
Purtroppo però la conseguenza è che dal punto di vista informativo c'è un po'di tutto confesso che a volte quando alcune
Persone soprattutto su internet mi pongono domande che hanno una base non solo non scientifica ma totalmente aliena dal punto di vista medico
Io non so come rispondere perché capisco che esistono delle delle sacche di disinformazione che viene spacciata per conto informazione perché quando si vuol dire un cerchio rossastro adesso si dice pronto informazione
E egli proprio cioè o o rispieghi l'abc confidando nella fiducia al tuo oppure non sa come fare io nel libro ho ho voluto raccontare che la mia vita è stato salvato dalla prevenzione perché non sarei qui oggi a parlare
Se non avessi fatto un certo tipo di prevenzione e nell'indole raccontato
E poi ha cercato di spiegare che a me tante parole piacciono tanto e CPV anche nella mia professione di scrittore però quando poi mi siedo in ambulatorio o in studio e viene gente col cancro che mi dice aiutami
Salvarmi la vita o contribuisce a salvarmi la vita la cosa diventa realtà
Allora tante cose che si raccontano sono anche interessanti buffet belle più o meno poetiche poi bisogna sedersi sulla sedia del medico
E guardare negli occhi chi chiede aiuto perché in quel momento
Quando hai gli occhi negli occhi di qualcuno che è simile che magari anche più giovani vite
E sa perché ha una malattia grave e sai che ti sta chiedendo che cosa facciamo adesso
è fosse ti cali nel reale e sceglie una via che fino a quel momento i risultati li ha portati non ti butti in cose che sono propagandate come miracolose in realtà non hanno mai salvato nessuno non c'è dimostrazione cioè la realtà
è il quotidiano di oggi ogni paziente ti porta la sua unica vita fino a prova contraria
Ecco io non chiusura visto che l'abbiamo citato nel titolo l'abbiamo un po'nascosto come si fa come l'elefante mi sa che senza cioè quel gigante di Umberto Veronesi
Lei è proprio un grande lucernario professore scrivi
Fu una donna da grosso faro così durante una scena seminava Olivia la finanza di braccio di ferro e lui ritornava spesso su quel complimento soprattutto quando qualcuno lo definiva luminare no no ma che luminare sono un lucernario
Rido mentre ricordo ma signora di quella scena in fondo aveva ragione tra le luci della verità ha avuto un grande lucernario Umberto era il suo nome da incarnato
Allora Umberto Veronesi chiaramente non ha bisogno di presentazioni diciamo sì c'è una cosa che ricchi e a me ha colpito insomma rendono alle volte anche incontrato conosciuta in alcuni i dibattiti ed eventi pubblici è stato insomma alla la leggerezza della sua persona e così insomma mi ha colpito anche la leggerezza della sua scomparsa della sua dipartita
Ecco in tutta questa leggerezza c'era molta sostanza Molteni già molta pratica molta forza ecco
Non amò mai le domande cosa manca di più oggi una società su un bel di Umberto Veronesi perché ovviamente diciamo lasciano il tempo che trovano però in qualche modo
è vero che le persone che in qualche modo non ricorrono in modo frequente nella nostra vita
Qualche parola in meno nella nostra coscienza c'è la diciamo ce la fanno sentire insomma non è vero che rimaniamo poi così per sempre ecco e in questo momento così strano insomma che viviamo tra elezioni alle porte scontro prova sano PACS da Bova Arx eccetera eccetera ecco
Forse qualche parola del professor Veronesi sarebbe stata da un lato diciamo avrebbe costruito un ponte tra queste due
Diciamo differenze tra queste due sponde in generale da non solo super cisti attive sinistri ma forse sarebbe stato curioso vederlo mano mano che l'evoluzione tecnologica e scientifica avanza
Sì io credo di sì una un uomo che vuole alla soglia dei novantun anni e per giustificare la sua morte la gente si inventa che ha avuto perfino il cancro cosa che non è stata ma insomma questa è stata una delle invenzioni
Deve aver dato qualcosa perché in realtà anagraficamente c'era arrivato e novantun anni quindi purtroppo era perfettamente comprensibile anche che potesse morire in realtà oggi il suo sguardo ironico ma anche molto
Critico sempre volto verso la costruzione sarebbe stato importante lui ha sempre detto che il peggio per una società non è la povertà ma e il pensiero depressivo
La cosa che più lo preoccupava dei nostri tempi e dei suoi tempi che comunque sono molto recenti diciamo
Era il pensiero depressivo oggi direbbe che ciò che rischia di rovinarci è il pensare sempre in termini di depressione buio e crisi
Ecco allora ci sarebbe ancora tanto da dire su questo grande lucernario abbiamo omesso per ragioni di tempo tutta quanta una parte diciamo che a me interessava molto sul rapporto tra energia addio spirito mondezza questa cosa magari sarà matrice di un prossimo approfondimento nel frattempo Grazia Maria Giovanna Luini per questa conversazione grazie mille grazie
Anche per aver scritto questo il grande lucernario lezione di Umberto Veronesi e la nuova via per la cura edito da Mondadori grazie a Carmine Corvino in me regia e grazie a voi che ci avete ascoltato fino a questo momento
Rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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