Inaugurazione della Mostra Contact, un'esposizione contro la pena di morte con opere di Emilio Leofreddi, Enrico Manera e Massimo Liberti

Però se mi religiosa lo sconvolgente
La buona sera ai presenti
Della stampa
Il richiamo Daniela José mi faccio parte della Galleria Cortina la galleria che sta ospitando questa mostra
E che presenterà presente questa sera e fino al dieci maggio
Una mostra intitolata contatti
Qualcuno ha ricordato che questo contratto ultimamente ha avuto la connotazione un po'sgradevole perché un locale dove è stato consumato un omicidio
Però in questo caso contratta evidentemente legato alla sedia elettrica che il tema della mostra la mostra è di tre artisti
Uno di loro in questo momento purtroppo manca si chiama Emilio Leofreddi
Gli altri e invece sono presenti
E sono Massimo Libertini Enrico Manera
Prima di arrivare ad altre motivazioni che naturalmente ci coinvolgono coinvolgono cioè noi della galleria ma anche riorganizzazione che sono qui alla mia sinistra c'è la lega
Per la pulizia internazionale per l'abolizione del realismo cento nel due mila e Amnesty International
Vediamo le motivazioni invece artistica e poi quelle politiche naturalmente lasceremo ai competenti
Di motivazioni artistiche poi passerò dalla parola naturalmente degli artisti le motivazioni artistiche nascono da un'esigenza che prende il suo avvio da un'esperienza di Andy Warhol
Eccole di nuovo perché settori
Una fotografia realizzata all'interno di un penitenziario era presentava proprio questa sedia elettrica ripeto era la fotografia originale di una vera sedia elettrica
Quello che è stato fatto da questi artisti in in qualche modo si riagganciava tematica di Antiquorum ma con delle differenziazioni
Innanzitutto vorrei chiarire un paio
Per prima cosa Andy Warhol che poteva farlo non ha ricostruito la sedia elettrica ci ha pensato invece Emilio Leofreddi e quella che vedete dinanzi vostri occhi è una ricostruzione fedele di una serie vetri venoso negli Stati Uniti
Nei primi anni di questo secolo cioè tre anni dieci fino al trenta se non vado errato
Comunque pochi importante con la conduzione storica quello che conta che questa serie un simbolo è il luogo dove negli Stati Uniti ma nel mondo in generale
La sedia dava servirà a dare e serve ancora a dare la morte
Le motivazioni politiche ripetono stanno
Gli artisti cosa fanno in questo caso
Cosa hanno fatto anzi lo freddi si è occupato di una prima fase che è quella della ricostruzione tecnica
Visiva di un asse delle tre che non fino a oggi non era stata mai pensata ripeto Andy Warhol stesso non lo fece
La seconda fase o una terza adesso non voglio qui sarà creare un ordine di precedenza
E quella io direi emettere Enrico Manera come seconda fase stesse ci sono d'accordo ed è la gigantografia che all'ingresso
Che e posta volutamente al suolo e che tutti possono calpestare
Naturalmente calpestare questo simbolo vuol dire essere contro la pena di morte questo credo che sia evidente
Quindi è necessario calpestare il simbolo
L'ultimo intervento è quello di Liberti Massimo Liberti il quale ha costruito sempre servendosi dell'immagine della sedia elettrica dello fredde
Ha costruito grazie anche l'aiuto di un fotografo Wedderburn nominiamo direi che Marcello Gianvenuti si è prestato gratuitamente a questo intervento
Ha fotografato dicevo un bambino di otto anni che poi vediamo essere il figlio
Pochi veramente più freddi
Il bambino attiene nella mano un palloncino io credo che interpreta che verrà che Liberti dicendo che rappresenta quest'ultima fase la terza quindi un elemento di speranza e quindi l'arte in questo momento si è occupata di tre fasi una cronachistica
Una più prettamente di denuncia
Quindi cronachistica per quello che riguarda le offre potete fare voi le conclusioni
Di denuncia che è quella di Manera direi e di speranza che
C'è speranza abolizionista beninteso che è quella Di Liberti io mi fermo qui anche per dare spazio agli altri interventi
Credo che il minimo indispensabile per la spiegazione artistica di questo evento
Sia stato reso esaustivo spero almeno per quello che riguarda poi i particolari nello Cataldo tutti dettati grazie
Sia
Sì io Massimo grazie grazie
Sì cosa che dire no io ho fatto questa ho fatto questa
Questa fotografia questa colonna fotografica
Appunto di come diceva Daniele gli ausili è un c'è un bambino che sta sulla sedia
Ma e dico interpretazioni così parlare di un di di di dare un'interpretazione a mio lavoro voglio dire
Così c'è un bambino che che spegne un contatto non c'è una una un filo elettrico che tiene in mano e poi c'è una trasmutazione una mutazione no dal dal filo ha un altro figlio che
Spegni oggi un contatto
O o con meno tenta di spegnere un contatto e dimentica in qualche modo il fatto che sta su una sedia elettrica
E quindi un così ho dovuto dare un'immagine di di di mutazione no in qualche modo di cambiamento
Non so che altro debbo dire non cosa posso aggiungere
Per
Magari faranno delle domande va
C'è se
C'è questo questo filo che una una magia no se vogliamo qualche volta
E chi è che compie questo il bambino e c'è un palloncino rosso che al suo speso
Che può essere un simbolo in qualche modo no
Simbolo della leggerezza forse contrapposto al fatto
Alla sedia elettrica che è un un un una macchina infernale pesantissima
Che è stata creata appunto da una mente malato no qualche volta
Passo passo la parola
Io sì sì sono Enrico Manera credo di poter dire questo che gli artisti
Più di una volta si sono diretti verso il sociale
Basta citare Guernica di Picasso ma mi sposterei anche verso il cinema cioè io sono molto affezionato per esempio costa aggravarsi
Che è un regista che ha fatto tre opere indimenticabili uno era Z l'orgia del potere
Contro la dittatura dei colonnelli in Grecia dittatura fascista
Uno era la confessione controlla dittatura sovietica è un altro era l'americano contro il sistema politico americano
Che talvolta
Kolkata secco talvolta vero esagera nelle sue nei suoi modi di di di progredire no quindi voglio dire secondo me questa è un'operazione che si avvicina molto a a questa idea
Degli artisti che poi cioè gli artisti secondo me dovrebbero occuparsi molto più spesso del sociale perché in effetti l'artista il più delle volte si occupa solamente di creare qualcosa anche se questa cosa poi ha dell'incredibile oppure della del fantastico eccetera però è una cosa sonda le cose sono degli oggetti o dei quadri o delle immagini fine a se stesse
In effetti l'artista preferisce non entrare nel sociale preferisce stare calmo tranquillo per conto suo non occuparsi troppo del sociale quando invece secondo me l'artista poi rientra nel sociale
Credo che faccia un'operazione molto bella perché si eleva da quella che è la comune linea di di chi di muoversi insomma dell'artista ecco io non non ho altro da dire penso che la la gigantografia di opposto in terra sia più che a comprensibile comprensibili le motivazioni della gigantografia comprensibili le motivazioni della colonna di Massimo Liberti
Sulla sedia di Emilio le offre dice c'è poco da dire insomma è una sedia no stalli
Quindi io credo di passare questo microfono ma le persone che che sanno più di me di quello che può essere il fatto sociale e politico
Se il dramma di questo simbolo che ancora esiste su questo pianeta questo questa è la cosa più importante ancora esiste questo questo simbolo di morte
Allora Maria Teresa Di lascia per utilizzare soprattutto Radio Radicale per dire che questa mostra si sta svolgendo in via di Gesù e Maria quattordici via quindici che praticamente su via del Corso
Che si svolge da oggi che il giorno dell'inaugurazione fino al dieci di maggio
E che quindi tutte le persone che vogliono poi venirsi che spogliano recarsi a a vedere questa mostra e a firmare
Apportare la propria testimonianza di conoscenza di questa o avvenimento che insieme culturale e politico possano utilizzare appunto la radio sapere venire e partecipare
Volevo dare qualche informazione relativa ancora questa mostra la Galleria si chiama delle righe arte Cortina forse l'ho già detto la mostra si chiama contattati
E volevo anche aggiungere che questa sedia è stata già utilizzata noi riteniamo proficuamente per fare circolare quella che quelli che sono de il convegno dei contenuti di di di rifiuto di questa cultura della morte leggera come la definisce in una in una interessantissima recensione Duccio Trombadori questa recensione può essere trovata
Nel nel catalogo lo spread in maniera Liberti che qui a disposizione della della galleria e che ciascuno potrà portarsi a casa acquistandola
E in questo modo finanziando anche la lega finanziando anche i promotori della manifestazione ripagando anche le spese della galleria
Hanno sono diventati testimonial di questa campagna bene accettando di farsi fotografare sulla sedia Dario Argento Asia Argento urbana Barberini Bernardo Bertolucci il professor Giovanni Bollea
Emma Bonino Lara Cardella Carlo collega Roberto D'Agostino Giuliana De Sio
Daniele umana Anna Falchi Ennio Fantastichini Brando Giorgi Petra granata vinse Camp Carlo Lizzani Benedetto Marcucci Eliana Miglio Enrico Modigliani Massimo muratori Renato Nicolini
Heather Parisi Michele Placido Alfonso Pecoraro Scanio Marina Ripa di Meana
Eva Robbins Dado Ruspoli Nissa Salvatori
Antonio Severini Ivonne sciò Eric vu Anna e Lina Wertmuller questi sono i primi nomi delle persone che hanno ho accettato di farsi fotografare sulla sedia
Sulla fotografia sulla sedia c'è un'esclusiva del fotografo Roberto Granata massicci si può fare fotografare fianco alla sedia o insomma dietro la sedia di lato e così via
Mentre invece chi vuole farsi fotografare sulla sedia si farà fotografare Roberto grata diciamo tutto questo
No per una ragione di di precisione peraltro la precisione sempre il punto più vicino all'intimità quindi la precisione un fatto importante ma perché intendiamo conservare queste fotografie una volta che ce ne saranno un numero significativo
Per aggiungere questi elementi della mostra che ci sono oggi ad altri elementi dimostra successivi per potere poi fare una esposizione più grande più vasta in cui tutte le cose che andiamo raccogliendo diventano importanti io volevo dire unum un'ultima cosa
Di carattere per parzialmente politico poi dalla parola Sergio D'Elia e a Riccardo Noury di Amnesty International
Cioè riferendomi a quello che diceva poco fa il nostro amico ricomparire lo dice l'arte quasi mai si occupa del sociale e quindi questo invece veniva ricondotto in questo contesto viene ricondotta occuparsi sociale
Io sono credo che a parte la triste parentesi della Partito comunista che ha fatto dell'arte una cosa insomma che aveva un significato diverso da quello che l'arte normalmente a in verità la vera arte si occupa sempre di sociale anche quando non la rappresenta proprio perché non abbiamo modo di vedere che la letteratura più importante quella che ha fatto storia e quella in cui io son d'accordo con Elsa Morante L'arte ricomposizione della atomizzazione della realtà
E attraverso l'immaginazione tra civilissimo molto più facile ricondurre ad un principio di realtà cosa che nella realtà non si colgono proprio perciò se questa mostra un valore artistico non lo sapremo presto perché sarà un principio di realtà in una situazione in cui la gente vede la segreteria per televisione e non ne capisce il senso
Forse questa mostra riconduce ad un senso di lealtà cosa che la televisione ha tolto completamente rosa anzi realtà e questo è il valore artistico l'arte è sempre un principio di in realtà ha aggiunto perché è un principio di verità quando è veramente praticamente si è fatto dell'arte un cattivo uso io sono molto fiduciosa che insieme stiamo facendo un principio di realtà che più trovassimo a un principio di verità quello che si è perduto attraverso il linguaggio televisivo qui ci sono degli spot grinze Kenta
Fatti da registi radicali che ci hanno dato una mano per per trasmettere questa immagine ci sono le immagini di repertorio delle esecuzioni
Non ci rendiamo conto di come questa realtà sia stata abbia perso il proprio contenuto di carne come siano immagini fittizie
Ecco questa mostra vuole ricondurre ad un principio di carne quella carne che non è seduta in queste opere e spero che ci riusciremo a fare questo adesso passano a parola Sergio D'Elia entrare
Va be'Rossano Sergio D'Elia della lega internazionale per l'abolizione della pena di morte
Cosa aggiunge dalle cosa diceva ora Maria Teresa e anche Danieli D Antoni egli Ossini Massimo Libertini Enrico Manera
E anche quello che che ci dice questa sedia elettrica cui autore
Emilio lo Leo freddi in questo momento assente ma io ho paura che lui abbia inteso l'appuntamento quello delle lavorazione alle ore diciotto o no
Ha un problema a casa comunque
Io aggiungerei soltanto una cosa che riguarda come dire il contesto all'interno del quale questa mostra si colloca sono venuti subito dopo il congresso del partito radicale all'interno del quale si è svolta una convention o per la Costituzione
Di una lega internazionale per l'abolizione della pena di morte entro il due mila ne avranno sentito parlare alla televisione arresto gli articoli sui giornali tre artisti i tre che oggi e qui presentano
Le loro opere per dirci noi abbiamo iniziato a fare queste queste opere indipendentemente dal fatto che poi sarebbero finite in una manifestazione Roma estrazione politica come diceva Enrico Manera poco fa
L'arte ha bisogno con de di un contesto sociale e quindi dei drammi dei problemi che la Società pone sotto gli occhi
Sotto gli occhi di tutti per poter esprimersi esprimersi al meglio loro hanno scelto
Non il tema perché dire hanno avete scelto il tema significa dare un valore riduttivo poi alle loro per hanno scelto so come la campagna per l'abolizione della pena di morte come contesto all'interno del quale esprimere la propria la propria creatività
Esprimere in termini come dire d'impegno politico di impegno sociale di impegno diretto in senso abolizionista cos'è questa campagna la lega internazionale una organizzazione che si è posto come obiettivo
Quello di vedere
Eliminato all'interno del del no sul nostro pianeta alla pena capitale come pratica penale
Ecco è un obiettivo che si è posto dal di raggiungere alle entro l'anno due mila due mila evidentemente è una data da un lato simbolica ma anche a un valore politico
Perché se noi abbiamo come obiettivo una scadenza è probabile che noi i tutte le tappe intermedie per arrivare a questa scadenza riusciremo a a conquistarle a superarle a raggiungerle e quindi per esempio non ci siamo posti entro il novantacinque e che la bolla la pena di porte sia abolita né sul continente sul continente europeo è una tappa intermedia di questa di questa campagna
Ci sono molti obiettivi puntuali la prima primissima prossima ormai scadenza
Che ci siamo posti è arrivare alla conferenza mondiale sui diritti umani delle Nazioni Unite che si svolge a Vienna nel prossimo giugno dal dieci al al ventisei giugno con una proposta
Alle Nazioni Unite che è quella di una moratoria internazionale delle esecuzioni
Di una raccomandazione rivolta ai paesi che ancora prevedono la la la pena capitale appunto di interrompere esecuzioni per darsi un tempo politico
Per affermare invece un principio diverso che quello appunto che nessun cittadino nessuno uomo che vive all'interno di un di uno Stato può essere ostaggio dello Stato stesso può essere quindi ucciso per forza di di di legge per il verde per attraverso sentenze emersi da tribunali legalmente costituiti
E quindi affermare il principio invece non genericamente di lei il diritto a alla vita che a parer mio è una cosa troppo precisa da un lato ma anche troppo generica per cui posso sì posso comprendere all'interno di questa di questo di questo principio anche il diritto alla vita delle piante delle cose senza porre piani di differenza di distinzione tra i livelli di importanza che la vita può avere per le persone per i cittadini per Riommi da un lato e per gli altre forme viventi
Dall'alto ma proprio un di affermare un nuovo diritto della persona
Che è quello appunto di non essere uccisi per forza di una legge anche e di una sentenza anche se questa è stata messa ripeto da tribunali legalmente legalmente costituiti
A questa conferenza mondiale noi arriveremo con la presentazione di un appello internazionale che viene diffuso in questi proprio in questi giorni in trascritto in quindici lingue
E inviato a un indirizzario di duecentocinquanta mila persone innanzitutto parlamentari e cittadini di di molti Paesi di questo del nostro del nostro pianeta
Arriveranno indietro questa appello con perché che qui pre una cartolina buona sostanza
Che ci ritornerà indietro indirizzata al partito radicale noi prevediamo di consegnare tutte le firme che ci arriveranno a Boutros Ghali in occasione della conferenza mondiale sui sui diritti umani che una conferenza importantissima si tiene per la
Dopo la la precedente si è tenuta a venticinque anni fa a a Teheran è una scadenza cui le Nazioni Unite sta lavorando da moltissimo da moltissimo tempo l'Italia che era sulle prime in caricata di
Di dover organizzare a cogliere questa Conferenza l'ultimo mentre non so non non se l'è sentita non è stata in grado di garantire
In maniera efficiente lo lo svolgimento della la palla è passata all'Austria quindi questa cosa questa conferenza si svolgerà a Vienna dal dieci al al ventisei di di giugno insieme
In questa in questa appello rivolto nazioni del si fa la proposta da laboratorio dicevo ma anche rispetto presento gli Stati Uniti che ancora non hanno firmato il Patto internazionale periti civili e politici
Ecco l'invito a questi stati di ferma di firmare questa importante Patto internazionale
Che non è un patto abolizionista però pone dei vincoli precisi alle alle esecuzioni per esempio e vieta l'esecuzione di di donne incinte di minorenni di e di handicappati
L'altra richiesta importante che si fa all'interno di questo di questo appello e quello della costituzione di un tribunale internazionale che abbia la competenza a giudicare su gravi fatti ocra i gravi crimini di guerra presi pensa per esempio
Alla a quello che sta succedendo nella ex Jugoslavia e c'è anche rispetto alla costituzione di un tribunale internazionale che giudichi i fatti gravi di gravi crimini di guerra nella ex Jugoslavia un'altra iniziativa
Del partito radicale che ha proprio un appello specifico rivolto alle Nazioni Unite per la Costituzione di un tribunale penale internazionale ebbene noi all'interno dell'appello invece per l'abolizione a pena di morte abbiamo chiesto che in ogni caso sia escluso il ricorso alla pena capitale come sanzione prevista da questo Tribunale Tribunale internazionale
L'ultima cosa per ricordarvi cose questa lega in internazionale è una lega a cui che è stata promossa da parlamentari
Italiani ma anche da moltissimi parlamentari non non italiani e da personalità del mondo e la cultura della scienza da premi Nobel vi ricordo alcuni soltanto alcuni nomi il ma mere beccare gamme dire il premio Nobel per la pace promotrice di questa di questa lega lo storico ungherese che vive in Francia François Fejtö Ramsey Clark ha già amministra giustizia stanotte statunitense uno di pro dei promotori di questa lega
In internazionale durante il congresso di della convention per la fondazione della lega ha partecipato ai suoi lavori anche la vedova di Saqqara Fo Elena Bonner
Saccarola recentemente aderito alla alla lega internazionale lo l'economista anche lui il premio Nobel Franco Modigliani
Io non aggiungo altro direi Riccardo se voi
Alla buona sera ci sono Riccardo Noury di Amnesty International
Volevo brevemente raccontare due o tre fatti che accadono in questo periodo intorno a questo
Oggetto di tortura che questa sedia elettrica rappresentata qui davanti creata dalle o fredde
Ieri mattina all'alba in un carcere dell'Arizona con una iniezione di veleno è morto James Dean Clark un nome ferocemente evocativo
Morto d'iniezione letale l'accento novantottesimo vittima di pena di morte negli Stati Uniti da quando è stata reintrodotta ci stiamo avvicinando la duecentesimo esecuzione dal settantasei e un primato triste un record negativo quello degli Stati Uniti che mai come nel novantadue avevano giustiziato prigionieri furono trentuno le esecuzioni nel novantadue sono state già dieci
Nei primi tre mesi e mezzo del novantatré e poi altri fatti ieri ventiquattro esecuzioni almeno ventiquattro esecuzioni riferite in Cina per reati che non comportano necessariamente l'uso della violenza
Moralmente discutibili finché vogliamo quali ad esempio la pubblicazione di materiale pornografico però rendiamoci conto anche della estrema sproporzione della pena comminata e poi per ventiquattro condanne a morte riferite in Cina ce ne sono almeno duecentoquaranta di cui non si sa nulla che però accadono clandestinamente perché la pena di morte in molti Paesi è un segreto di Stato
I Paesi in cui la pena di morte è tuttora in vigore sono oltre cento sono esattamente centosette quelli che l'hanno abolita sono soltanto quarantotto la buona notizia è che il Gambia
Il parlamento del Gambia richiesto piccolo stato africano abolito la pena di morte proprio l'altro ieri
La buona notizia è che la Guinea-Bissau abolito la pena di morte quest'anno dal mese di gennaio le brutte notizie sono che in Giappone le esecuzioni sono riprese e che in Sudafrica il presidente De Clercq e ha avuto l'idea di proporre al Parlamento le Sudafrica la sospensione di una moratoria che era stata anche l'entrata in vigore nel novantadue appunto per evitare che pro seguissero le esecuzioni in Sudafrica proprio mentre erano in corso negoziati tra ANC governo e altre forze politiche sul futuro del Paese
Quindi questo quello che succede intorno a questo oggetto è un oggetto che ci riguarda da vicino a che noi italiani già che la pena di morte in vigore anche in Italia a tutt'oggi è in vigore nel Codice penale militare di guerra che la prevede per cinquanta fattispecie di reato
Se vi sarà il tempo se il Parlamento non verrà sciolto immediatamente
Ci sono ottime probabilità che Camera e Senato approvino definitivamente l'abolizione della pena di morte dal Codice penale militare di guerra in quanto più della metà dei parlamentari hanno sottoscritto alla Camera e al Senato un appello di ammessi che è diventato rispettivamente proposta di legge
Alla Camera il disegno di legge al Senato per l'abolizione della pena di morte dal codice penale militare di guerra
Vorrei dire che la ragione per cui Amnesty International al aderito a questa iniziativa all'iniziativa della Galleria d'arte Cortina alle opere di le offre di Manera e Liberti
E che noi riteniamo l'abbiamo anche scritto nell'introduzione del catalogo che la pena di morte debba essere un argomento diffuso non possa essere un argomento unicamente su cui si legifera al chiuso di un Parlamento su cui si discute al chiuso di un organismo di un organismo internazionale
Qui siamo andati avanti nel nostro Paese in Italia e convinti che in fondo di pena di morte non si dovesse parlare perché tanto si sa che eravamo tutti contrari
Salvo scoprire che molti moltissimi italiani in realtà alla pena di morte pensano come uno strumento di deterrenza uno strumento di di giustizia uno strumento di vendetta
Ci sono molte persone che pensano se quello lì lo ammazzano io comunque vado a dormire più tranquilla
E allora diffondere argomenti abolizionisti come questa iniziativa che io credo sia fortemente contro la pena di morte
Credo che sia estremamente utile per portare all'interno della società attraverso la presenza fisica in questo luogo la visione di questo strumento orribile di morte e delle altre opere per portare le persone a contatto con questa realtà
In particolare devo dire evidentemente non trascurando le altre due opere
L'opera di di Leo Freddi al grosso pregio dimostrare uno degli elementi della pena di morte noi sosteniamo che la pena di morte sia uno strumento di tortura uno degli elementi che depongono a favore di questa tesi e la sua crudeltà
E basta vedere purtroppo agli ascoltatori di radio radicale non possono vederla adesso ma sicuramente la vorranno vedere nei prossimi giorni che alla Galleria Cortina questa sedia elettrica lungi dall'estetizzante aria la tortura mostra esattamente la crudeltà di un'esecuzione
Mi pare che sia tutto devo dire Amnesty ringrazia la Galleria d'arte Cortina gli artisti che espongono le loro iniziative i giornalisti presenti e invito tutti gli ascoltatori di radio radicale tra cui molti sono i soci di Amnesty International avvenire nei prossimi giorni a visitare la mostra qui alla Galleria d'arte Cortina in via di Gesù e Maria Roma grazie
è stato bravissimo
Poi per il Po