Lega Nord: presentazione delle proposte per il settore cultura contenute nel programma di governo

Grazie a tutti scusate il ritardo vengo
Da Tor Bella Monaca abbiamo documentato l'assenza di qualsiasi tipo che controllo presenza istituzione
E parliamo di un tema io introduco e poi ci sarà una breve relazione poi ovviamente ci son domande un tema ignorato quasi da tutti dico quasi perché il tema cultura beni culturali musei patrimonio artistico e turismo
è ampiamente ha svolto nel programma della Lega
Con risvolti anche economici assolutamente importanti ne abbiamo due o tre proposte che attueremo
Fra un mesetto
Essendoci relazione ai presidenti di Camera e Senato il ventitré marzo si calcola che quest'anno la Pasqua sarà veramente di resurrezione quindi ci sarà il nuovo Governo a cavallo dei giorni pasquali quindi fra un mese sarà già al lavoro il ministro del tesoro dei beni culturali queste la denominazione che abbiamo indicato e perché non solo con la cultura si mangia una con la cultura si guadagna con la cultura si danno posti di lavoro
I numeri che anch'io
Mi sono letto e riletto perché hanno stupito me stesso parlano di sette mila chiese quattro mila palazzi storici due mila monumenti mille monumenti dell'antichità cinquecento giardini storici e tre mila musei
Quindi è un patrimonio che è la metà del patrimonio mondiale sostanzialmente abbiamo la fortuna di avere sotto il naso non sempre valorizzato spesso cadente ci sono poi do la parola a chi meglio di me ci ha dato una mano a mettere giù quello che saranno cinque anni di attività di governo per la gestione di questo patrimonio che porterà anche in dote
Introiti e posti di lavoro
Dò la la parola a Giancarlo e poi veramente i nostri ospiti perché ci sono due o tre temi di immediata ricaduta economica e sociale che potrebbero avere rilevanza anche dal punto di vista dell'occupazione
Assolutamente notevole
Grazie buongiorno siccome la lega fa sul serio e da un anno che ci stiamo preparando a responsabilità di governo che dal cinque marzo devo farci carico abbiamo pensato di coinvolgere emettere al lavoro e delle persone che abbiamo poi giustamente scoperto hanno ben lavorato e hanno messo sul tavolo
Quello che un programma di governo per il prossimi cinque come giustamente il terzo dice Matteo Salvini prossimi dieci anni di questo paese sono Fabiano forti Bernini il qualcuno il cui cognome credo che già avevo pochi qualcosa che un uomo di cultura sicuramente ma anche di finanza di agilmente
Alessandro Giuli
Boh desidererei intellettuale
Anche vostro con le intellettuale però culture cultura di cultura come pure Angelo Crespi del frutto dice ancora pure lui Oliviero e così intellettuale culture di cultura
Nel nostro programma naturalmente c'è un programma del depositato della coalizione
Il centrodestra che quell'ufficiale c'è un programma che nuovi abbiamo studiato immaginato concepito che sogniamo di realizzare che quello della lega che pubblicato sul sito Salvini premier
Sono tre quattro pagine dense denso di idee Chiti condensiamo sintetizziamo rapidamente in questa presentazione e siamo orgogliosi noi che veniamo spesso definiti rozzi boh non so come dire
In termini più meno meno efficace
Siamo forse gli unici che in qualche modo affrontiamo questi temi come ricordo Servilio dirà di partire da
Vai Alessandro
Buongiorno a tutti
Brevissimo inquadramento politico non soltanto del del programma culturale che è già di per sé un fatto rivoluzionario come spiegavano
Se ha segretario Salvini sia Giancarlo Giorgetti cioè se andate a vedere i programmi elettorali degli altri partiti delle vere o presunte coalizioni troverete poco e nulla la parola cultura
E il tema della cultura sono a largamente assenti dalle prospettive di governo dei partiti principali
Il fatto che se ne parli qui pubblicamente il con alle spalle un intenso lavoro è già è già un segnale veramente mentre nuovo interessante
A proposito della battuta sulla rozzezza mi mi piace ricordare che insomma la parola cultura requisito Torreggio
Bene dal latino Colere e cioè coltivare a dimostrazione che siamo tutti un po'braccianti fuori posto qui e altrove però e e qui invece cito cito Salvini che appena stato Tor Bella Monaca dove dove ha assistito a un saggio urbanistico di totale bruttezza quindi partire dalla bruttezza mi sembra un buon una buona un buon avvio proprio perché dove c'è dove non c'è bellezza non può esserci cultura
Nel nel programma che che potete consultare sul sito è che siamo qui per esporvi ci sono poche cose molto importanti perché la cultura sia percepita innanzitutto come identità perché cultura è identità di quando la lega propone un programma culturale
Sta di spiegando le ragioni per le quali tutto il resto dei provvedimenti di quel fronte che Beneventi fegato come sopranista acquisiscono senso cioè in nome di che cosa o una una patria una nazione dei popoli decidono di difendere la propria lingua la propria economia le proprie regioni il proprio territorio i propri confini la cultura che è fondamentalmente civiltà
Più che mai in Italia naturalmente dopodiché si può entrare nello specifico e comprendere che nessun popolo può considerarsi al sicuro se non a una chiara visione di se stesso perché la struttura e l'identità significa non già essere qualcosa ma tornare a esserlo tutti i giorni aderire ogni giorno a quella che è la propria tradizione della propria tradizione culturale concerti abbastanza generici se esposti così
Ma che poi hanno trovato e trovo una forma compiuta nel momento in cui si attivano degli operatori culturali esterno un programma questi operatori culturali
Di vedete qui accanto a me sono Fabiano forti Bernini nel cui cognome già implicito un lignaggio con ingaggio artistico architettonico
Ma soprattutto un un signore che ha a che fare anche con gli studi di fattibilità intorno alla cultura perché è un manager
E Angelo Crespi che è un critico d'arte e che conosce conosce la materia Fini minimi dettagli avendo anche in passato ricoperto dei ruoli di consigliere
Per i beni culturali la definizione di ministero del tesoro di beni culturali già da l'idea che la cultura diventa fonte primaria non soltanto di Benessere paesaggistico di benessere
Sociale ma anche economico perché è possibile fare della buona cultura
E farlo con nel con coperture economiche mantenendo in sicurezza i conti è possibile fare un po'di patriottismo culturale del possibile fare un po'di federalismo museale come poi ci spiegheranno
Nei miei colleghi
In musei sono alla base non soltanto diciamo così della formazione degli studenti in gita scolastica sono alla Casa delle Muse che sono le figlie di Zeus nel mossi nel nel Mosè nella memoria
Il cuore dell'identità di un popolo di una patria si fonda sulla memoria e la cultura non è altro che una continua rifrequentare azione della propria memoria della propria identità
Tanto che all'interno del programma un obiettivo di prima grandezza e di graduale realizzazione potrebbe essere la totale gratuità dei musei è una cosa economicamente fattibile è una cosa che necessita femminicidio interazione costante e continua con i territori con le imprese con le banche con gli enti locali che hanno la facoltà se non il dovere di interagire continuamente con il decisore politico locale affinché quelli che sono i luoghi dell'espressione culturale diventino patrimonio accessibile a tutti senza spendere soldi e questo mi sembra dato realmente rivoluzionario
Per chi si occupa di cose politiche e ha a cuore la bellezza di cui l'Italia chiaramente l'apatia manifesto io voglio dare subito la parola a San Fabiano ricordandovi anche che nel programma sono verità una cosa particolare ne abbiamo chiamato Kultur tax
Culture un termine tedesco che si traduce come civiltà perché la cultura è civiltà identità
E che è una tassa che non pagano i cittadini ma gli intermediatori finanziari che si occupano del dei pc dei piani individuali di risparmio ed è una uno dei cardini diciamo minuti ma importanti nella possibilità di trasformare la gestione del risparmio degli italiani
Da parte degli intermediatori finanziari in una prossima una possibile erogazione di soldi che vanno a finanziare direttamente la cultura come sapete i beni culturali
Devono negoziare costantemente per aprire soldi necessari alla manutenzione
Alla proposizione alla cura della bellezza in taluni casi secondo noi diventa necessario e possibile che ci sia una gestione addirittura federaliste locale delle disponibilità economiche che che derivano dalla frequentazione dei luoghi della bellezza italiana e do la parola Fabiano forti Bernini perché si è un pochino più preciso
Grazie Alessandro buongiorno a tutti
Alle cose son moltissimi da dire cercherò di essere veloci vi dirò alcuni titoli del principale le cose i punti cardini su cui abbiamo affrontato il tema la filiera stette dalla cultura vanta circa ci quattrocentocinquanta mila aziende che fatturano un voto ottanta miliardi di euro Kirk rappresenta circa cinque virgola sette e percento del PIL con l'impiego di un milione e mezzo di forza lavoro
Alla bellissima lista che ha dei monumenti che avevamo che ha elencato il segretario aggiungere cinquantatré siti dell'UNESCO che non c'era nessuno al mondo
Da qui vogliamo attuare una sorta di evoluzione culturale Unipol su un impegno affinché il ministero del Tesoro temere culturale appunto già parte da questa nuova denominazione faccia capire l'intenzione d'importanza che diamo a questo
Argomento in questo settore
Troppo spesso bistrattato non curato depennato con tagli mostruosi adesso siamo arrivati con dopo grandi sforzi a due miliardi di Baget ma nel due mila uno eravamo due miliardi e sette D. Baggio vogliamo quanto meno di tornare a questo Budget iniziale
E il turismo il turismo genera rappresenta il dieci per cento del PIL
E quindi turismo e beni culturali devono viaggiare a doppio filo perché questo
Noi puntiamo ad a vere cento milioni di turisti di visitatori da cinquanta attuali nei prossimi cinque anni politico come e e lavorare sull'hard Onlus che stato un'idea di Franceschini ma che ha molti limiti ITA imita limiti limiti di e restrittività da togliere
Quali sono allora
La bonus sulle sapere cose
Cittadino privato o ente non commerciale può donare
Ad un bene pubblico solo pubblico una cifra da cui può detrarre sessantacinque per cento dei fischi scarne
Un'azienda commerciale lo può fare Manno come ritorno d'immagine come sponsorizzazione grandi limiti perché l'azienda commerciale che quale magari a vari stakeholder azionisti che quindi la rimessa delegato destina cento mila euro a un bene pubblico poverina si è esibito tu che le fatta fare non abbiamo nessun ritorno d'immagine se non ha solo come mecenatismo
Quindi la rivoluzione questa affidare la bonus una liberalità e donazione che sia comprensiva a tutti privati entrino commerciali aziende commerciali anche a scopo di sponsorizzazione
E non solo i beni pubblici anche beni privati che siano quanto meno vincolati
Esempio se un industriale del Veneto vuole donare investire cento milioni di euro a un amico che ha una villa palladiana del Veneto e ce ne sono che soffrano fanno fatica parlano limo anche se al cinquanta per cento
E ed è una villa straordinaria dono milioni di euro ristruttura la villa il proprietario della villa può accedere far visitare la villa può generare introiti Po migliorarla fare visitare quindi a tenerla su e questo può esserti trentine al cento per cento nel puntiamo a una detrazione fino al cento per cento
Qual è il un altro limite imposto che le persone
Fisiche gli enti non commerciali possono donare delle cifre ma sono limitati fino al quindici per cento di loro ed impedito imponibile quindi se una persona Aurelio imponibile cento mila euro otteneva detrazione fiscale fino a quindici mila non dopo non di più quindi poco donare fino a ventitré ventiquattro mila euro
Le aziende commerciali possono elargire o fare donazioni fino al cinque per mille del proprio fatturato che pochissimo quindi un'azienda che fatturo milioni di euro lo può fare per cinquanta mila euro altra limitazione vogliamo togliere questa imitazione allargare sì e beni pubblici che beni privati vincolati resterà gestione e a estendere aziende pur commerciali non come Cia le e a privati questo tempo notevole impulso questo perché
Nella strategia in cui ha accennato Alessandro in quindi sei statali aggiungo statali perché i privati non si può imporre debbano essere gratuiti e qui sta la vera novità
Preferiamo rinunciare a duecento milioni che ci siamo arrivati per il rotto della cuffia perché duecento milioni che introitano i musei pubblici parlo e sono circa duecento musei statali e i duecentoventi monumenti e siti archeologici statali
C'erano duecento milioni di fatturato negli anni passati erano centotrenta le due anni fa centosessanta seriale centottanta centonovanta e molto meglio rinunciare a quasi duecento mila di euro ma generare nel Paese un afflusso enorme di turismo
Di attenzione ne vediamo la gente quando basta solo che di una domenica gratis l'afflusso di gente che provoca questo enorme
Il turista giapponese essa che va a Firenze ed è gratis poi sa che va a Palermo è gratis non è un turismo mordi e fuggi montismo che prende tutta l'Italia magari facendo anche una sorta di convenzione con compagnie aeree o o su ferrovia magari dotandoli di una carta Odissey che li faccia girare tutta Italia Italia bella dovunque
Quindi è meglio rinunciare a duecento milioni ma avere un turismo enorme di massa
Che giri tutta l'Italia che spendete i consumi che va ristorante che fa nell'albergo e quindi produca IVA invece è stato incassa molta più IVA ora un altro aspetto
Ci deve dire molto di più ma cerco di essere veloce
I musei italiani che sono punto tre mila c'è una digitalizzazione scarsissima cioè bisognerà adottare nel Mibac un ufficio di strategia di Marchini sviluppo cioè dare un aspetto meningei Diana tutto questo devo dire
Vuol dire che in musei di quale solo il cinquanta per cento a un sito che di questo cinquanta per cento sul cinque per cento poi fare a rotazione on line
E di questo solo cinque per cento solo il tre per cento a una tra vi rendete conto nel due mila diciotto e assurdo bisogna dotare i musei
Di una digitazione maggiore che consente di operare o al lavorare con gli operatori turistica larga scale tutta in una maniera più semplice perché questo è il mondo questo il futuro ne abbiamo tali risorse straordinarie
Ma di difficile accesso idiota e vado in giro per l'Italia i video degli eroi da qui tristissimo degli eroi che camminano per strada con problemi difficoltà
Difficoltà degli eroi spesso mal serviti maltrattati non non non non c'è un un'efficienza non c'è la base minima di accoglienza
Quindi questo deve essere portato in maniera molto più efficace Pierce struttura manageriale di strategie di marketing e sviluppo perché ci vuole una promozione
Portare aggiungo per concludere bonus a cinquecento milioni e detrazioni perfino adesso sono state fatte centottanta milioni di trazione ok di elargizione di donazione chiamiamole così per
Mille persone
Anzi mila interventi divisi in quattro mila mecenati quindi molto parcellizzato molto piccoli appunto per le restrizioni e le difficoltà che la la norma
Pone quindi cinquecento milioni invece donazione che si possono aggiungere con questa liberalità che si concede a quel punto il privato si stupisce molto di più al pubblico cioè attuando una sorta di Federigo culturale
Vogliamo avere meno Stato più privato che sia libero di donare elargire il bene che li preferisce deterrà il cento per cento ciò che l'UE elargisce mettendo in macchina
Tutte le il restauro delle opere la conservazione per tutto ciò che ne abbiamo a differenza di aziende che quanto meno ma hanno bisogno di conservazione Nordio problema di una grande conservazione mirando soprattutto le prime chi è più gentile più necessari
Ma tutto questo viene fatto con la massima libertà
Col massimo impegno detenendo il cento per cento quindi son sicuro che una cifra aggiungi ben poco tempo e che darebbe un impulso notevole ai tanti
Beni che abbiamo
Franceschini l'anno scorso a modificato la legge sul mercato
Dell'arte che è stato introdotto almeno centotrentanove da Bottai in cui ha stabilito che il bene culturale l'opera antica di benessere esportata al dopo salvo licenza una autorizzazione libera circolazione
L'esportazione di opere contemporanee posto poteva uscire autonomamente entro cinquant'anni della vegetazione dell'opera stessa è un fatto automatico semplice abbia voluto far finta
Di fare una norma più libera perché il mercato dell'arte abbastanza morto
Hanno chiuso le maggiori complesso Cetara di case caste
Ti passò descrisse altri importanti non sono che in Italia sono andate via son rimaste poche i case d'aste private ma non parlo solo di queste i commercianti i collezionisti i gli artisti tutto il mondo che genera poi una filiera che può essere il corniciaio quello che produce le le le tele un è un mondo enorme di migliaia di persone
Cercando dicevo francesi di liberalizzare questo mercato morto un po'asfittico cosa ha fatto ha esteso da cinquant'anni a settanta anni la possibilità che un opera posso uscire autonomamente senza autorizzazione in teoria e una soglia di tredici mila cinquecento euro la possibilità che un opera automaticamente sotto questa soglia posso citato malamente ma non è così
Rileggendo la legge più volto scoperto un cavillo fantastico che realtà la rende molto più restrittiva e molto più complicata
Il cavillo qual è l'articolo dieci queste ville crede ventidue agosto del due mila diciassette articolo dieci comma tre lettera d bis
L'ho imparata Anna ricordo ne trarrà memorie in realtà concesse queste libera idealità e maggiore libertari quindi nel nell'esportazione in realtà viene negata l'Unità l'autorizzazione alla libera cercò di circolazione a cose
A chiunque appartenenti che presentano interesse artistico storico archeologico e tono antropologico eccezionale per l'integrità la competenza del patrimonio culturale della nazione
Tradotto più anche se un'opera di fare cinque mila euro o che sia intere settant'anni se lo Stato ritiene che abbia interesse artistico storico tra blocca comunque
Quindi è soggettiva comunque una commissione che deve valutare
La liscia il due la la Lilt diciamo dice Rita la liberalità verso l'estero ciò è sbagliato
Si potrebbe studiare notifica europea sia un bene vincolato dallo Stato italiano visto che parlo molto di Europa siamo in Europa
Benissimo areniamo europea io un bene notificato europeo perché non farà Montisci europea da quel punto passa in Francia in Germania ovviamente l'Inghilterra no
Perché no
I detrattori direbbero così vanno via le collezioni degli italiani c'era e c'è nel vero si avrebbe l'effetto contrario perché quante collezioni di italiani sono tenute all'estro apposta perché conviene tenerla all'estero
In questo caso sarebbero ben felici di portare in Italia anche perché la fiscalità né beni culturali meno male per fortuna degli ultimi sacche in cui godiamo di una certa
Così semplicità e riduzione non paghiamo un una una una percentuale sul valore che uno in casa non solo anche gli stranieri stessi
Una volta che vengono Italia posso portare loro collezione
E a quel punto sì nel frattempo abbiamo azionato e reso molto più facile il mercato dell'arte e leggo magari le grandi case i grandi studi grani Mercanti torna in Italia a quel punto il signore tedesco che ha riportato la collezione in Italia
Può vendersi una una dipinto in Italia generale tutto una finire un motore che ha vissuto la la collezione e qui c'erano i soldi e profitti grazie anche a una legge intelligente che ha portato agli stranieri a potere ed in Italia S. residente in Italia pagare solo certo cento mila euro di di fra tasse te lo sterile prevista
Si può studiare l'otto per mille le quote non espresse nell'otto per mille perché ne debbano in uso solo gli enti commerciali
I gli enti ecclesiastici scusate possono essere destinati a chi vuole anni d'arte o il singolo cittadino può destinare a chi vuole Luís la quota non espressa dell'otto per mille
E sono soldi sono tanti soldi
Fari emerge il patrimonio archeologico italiano abbiamo tanti persone che ritengo paté morfologiche italiano ovviamente lecito
Per farlo che meritano un censimento si potrebbe raccogliere tanti danari stiamo studiando all'iniquità una libera che possa garantire un certo Censimento inversione di questo di questo patrimonio
Altra cosa sarò velocissimo per i venti grandi musei
Per i quali è stata riforma Franceschini che su internet in Calciopoli ai primi venti grandi musei che in maniera molto scientifica se le sono stati dati affidate direttore sistemi italiani dieci uomini dieci donne guarda caso tutti molto precisi al di là magari delle competenze
Sono storici dell'arte gli riconosco tante ho a che fare con tante persone sono storici dell'arte se questi musei statali
Che hanno un loro bilancio loro collegio sindacale loro consiglio d'amministrazione al quale lo Stato gli dà milioni di euro all'anno
Possono promuovere i loro museo a prescindere con incassi più ma ci pensa il resto
Adottare il museo di un manager per i grandi musei
Statali non possono essere soltanto diretti da un direttore chissà che è uno storico dell'arte storia d'arte di organizzare una mostra di organizzare un evento deve pensare a fare studi ricerche avendo a restaurare uno apre portante delle della galleria
Un match quindi la struttura di marchi che Sviluppo manageriale
Del Mibac poi farà riferimento a questa struttura il Mele gel deve essere autonoma in grado di dirigere un museo che è un'azienda vera e propria siamo gli Uffizi pensiamo a a Brera pensiamo appare a Palazzo Barberini
Ora
Ultima cosa
I musei questi tre mila di cui duecento statali sono molto parcellizzata e molto piccoli
Mi sarebbe studia in alcuni casi una Coppa un accorpamento un po'sul modello Parigi il DURC perché va bene danno tutti a Luca la nostra forza anche quella che l'Italia è fatta da tante città tante Italia quindi ognuno ha una straordinarietà nel suo passato
Però in alcuni casi necessari accorparne qualcuno perché fisicamente alcuni non hanno proprio spazio fisico tracce del più di tanto non posso fare da un modello Parigi organizzare accorpare una serie musei e mettere in un unico grande museo ma questa è un'altra cosa ancora cento mila visitatori l'anno
L'anno sì niente poi cinque anni cinque milioni di donazione invece che centottanta ricordiamoci dopo gli studi molti studi che son stati fatti in questo settore dicono che ogni cento euro investiti nei beni culturali o nell'arte sia un ritorno di duecentocinquanta euro
Quindi ritorno enorme
Ora però togliere la la la parola ad altri potrei andare avanti a oltranza ma do la parola Angelo Crespi grazie
Allora velocissimo quando abbiamo iniziato a pensare questo programma l'idea era che
Il valore vero
Dell'Italia nel mondo anche in un paio di globalizzazione di mercati difficili e quello del made in Italy tutti ci riconoscono
Da una primazia nella bellezza nel patrimonio culturale quindi l'idea era come cioè noi immaginiamo che questo patrimonio sia quello stretto di beni culturali sia il germe sia il per un pesce
Costruire una filiera della cultura come detto Fabiano che vale circa novanta miliardi di PIL allora il fatto che i musei oggi statali incasso duecento milioni è una piccola cifra rispetto a una filiera culturale che invece c'era tantissimo
Ovviamente il
Noi non siamo non siamo intelligenti o creativi per antonomasia o per genetica non è che noi italiani siamo furbi sono cattivi come i tedeschi sono rigidi i francesi sciovinista e magari belgi stupidi
Noi siamo creativi il mondo ce lo riconosce perché abbiamo una lunghissima frequentazione con la bellezza le bellezze del nostro patrimonio e la bellezza è un valore
è un valore che io considero politico che etico prima ancora che estetico perché genera model modelli positivi per cui noi siamo capaci e creativi di trovare soluzioni belle anche nei processi industriali e non a caso rinvio anche l'industria manufatturiera
è un nostro vanto
Quindi l'idea era possiamo veramente creare i musei dell'obbligo dove un italiano visto che stima patrimonio massima matrimoni sua patrimonio cioè abbiamo ereditato dei padri posso andare a scaldare il bancone e vogliamo che che adesso facciamo fatica Franceschini elevato con dei calcoli straripato dire no ma questa non solo cinquanta milioni duecento milioni di ricavi
Aboliamo quest'idea sull'uso di Stato come succede in Inghilterra o in America ci sono gratuiti cioè ritenendolo frequentare perché la frequentazione con la bellezza ecomostro patrimonio genera che attività
Genera intelligenza oggi Salvini viene dalla da una periferia brutta le periferie brutte generano c'erano insoddisfazione
Genova a loro volta bruttezza ittica c'è quindi non perché invece l'Italia per buona parte ancora mantenuta bene abbiamo quel patrimonio né Spini inestimabile che il paesaggio che va preservato conservato
Facciamolo veramente vivere
E sottraiamo qualunque centocinquanta milioni in verità che sono pochissimo
Se dal bonus esplodesse sicuramente defiscalizzazioni che sono io qua devo ringrazia se Giorgetti che Salvini cioè pensare che la politica si neghi i fondi diretti cioè di poter pagare indirettamente quindi di usare la cultura comune Trebbia
Pagando nel cinema o pagando gli intellettuali invece addotti politiche di defiscalizzazione dove il vero soggetto decisorio
Diventa il cittadino stesso che quindi può decidere l'UI a chi donare il farsi defiscalizzare la poppa elargizione e percorsi poi il federalismo museale perché ogni cittadino la possibilità di donare al singolo al singolo Musio sotto casa
Al singolo museo quindi di destinare una copia parte dei ricavi ovviamente non possono defiscalizzazione totale
All'uso sotto casa in questo caso la politica
Si limita perché è più facile per un politico dare i soldi
E aprire come dire il potere rispetto alla classe intellettuale o alla classe dei culturale invece così nel Cicolano succede più insisteremo su questa qua sul tax credit per esempio
Cioè diverso e ti do i soldi per fare il cinema no trovati un un investitore ti defiscalizzato il tuo investimento
Perché mi nego anche la possibilità di decidere come sarà il tuo il il tuo firma
Quindi con la possibilità mai così che va
La politica che inoltre in cui crediamo uso un termine vecchio ma è in forse usurato Colussi chiarita cioè lo Stato deve arrivare dove non ce la fa il cittadino le singole comunità
E quindi l'idea di favorire quelle che Cattaneo chiamava le le patrie singolari viene da qui c'è la Lombardia oggi penso che accusa e prima a come dire nella cultura ha più siti UNESCO che UNESCO di tutte le regioni italiane che incrina e pensa che la Lombardia se la prima e la prima per PIL generato dalla dalla filiera culturale ventitré miliardi e la prima per le aziende che si occupano da FIAT culturale e la prima anche per turismo legato alla cultura incredibilmente privato Scarampi del Lazio qui ci sono dei modelli che se non lasciamo in modo creativo liberiamo le energie che anni comunicano nelle sue amministrazione togliamo anche con le norme assurde di spending review che sono fatte per tarpare le ali alle grandi città o alle piccole città d'arte
Che Remo follemente una un'energia incredibile intorno a un patrimonio che oggi invece è considerato con una sfortuna
Nel passato anche gente di sinistra non soltanto Tremonti ma anche gente di sinistra
Ha considerato il patrimonio culturale comune non come un'ora ma con un onere con una sfortuna sfida nel cielo da qui e la e la la il fondamento dello stilista giudice dal giudice prima e chiudo non ci sentiamo italiani in quanto eredi di quel patrimonio
Se non li ho nemmeno una festa un che non sa di visiva
Se lungo le storie contare non voglio entrare in polemica però eppure ci sentiamo italiani o comunque appartenenti a quel patto singolari quando all'estero ci riconoscono la primazia circle come i figli del del del Rinascimento del barocco della grande sanzione giuridica romana della musica c'abbiamo inventato quasi tutto
E non a caso l'idea di cambiare anche il nome del del del ministero Simona stupidata cioè al ministero dei Beni e delle Attività culturali e abbastanza abbastanza schifo Francia ministro della cultura però perché perché il patrimonio lo dobbiamo contabilizzato
Il patrimonio non solo la nazione più ricca rivale centinaia e centinaia di miliardi di euro più delle finanziarie solo conta potessimo metterlo effettivamente nel bilancio dello Stato e perché non metterlo
Quando genera turismo genera creatività
Genera lavoro
Questo è quanto ringrazio
I numeri quali mi avete in programma e io sono orgoglioso di accertato veramente l'unico matto che in una campagna elettorale sui parlate di dell'universo mondo dello scibile umano di fantasmi del passato ed improbabili scenari per il futuro abbia riportato i piedi per terra parlando di musei di teatro di cultura di arte
Assolutamente economicamente e culturalmente condivisibile quindi io ringrazio chi mi mette a disposizione questi strumenti di lavoro
Simbolicamente proprio
Adesso fra un minuto qua di fianco
I governatori di Lombardia Veneto Emilia Romagna firmano l'accordo il preaccordo sull'autonomia con lo Stato centrale quindi siamo perfettamente in linea con la valorizzazione di un patrimonio nazionale che però si ramifica e lascia alla scelta dei singoli
La diffusione di bellezza e di cultura quindi siamo perfettamente in linea con quella che è la linea che prenderà il Paese nei prossimi cinque anni quindi
Siamo assolutamente ben pronti a muovere magari già entro l'estate
Sarebbe bello presentarci al mondo con una campagna promozionale in tutto il mondo sul fatto che la bellezza in Italia si è vista gratis e i soldi al recupero altrimenti quindi vediamo magari già dimettere
Aspettiamo una settimana perché non siamo ancora entrati dal ministero sono fra una settimana chiederemo di copiare una campagna promozionale all'estero per per promuovere quello che sarà in musei musei gratis che porteranno incassa molto di più rispetto a quello che eviteremo di incassare domani mattina quindi se c'è una domanda su questo tema
Non su altri temi rispondo volentieri
Altrimenti poi al resto ci dedicheremo fra domani e dopodomani c'è la conferenza stampa del centrodestra c'è tutto quanto però oggi ci tenevo a
Tenere pulito l'ambito culturale fuori visto che siamo tra giornalisti in conclusione suggerisco uno spunto interessante
E sempre legato al programma naturalmente si dice sempre a questi questi sovrani si questi patrioti sono tutti statalisti sono persone che promettono cose realizzabili sempre a spese del contribuente
Una roba vecchia va come vedete e programma culturale di cui abbiamo appena parlato prevede la presenza di uno Stato leggero ma forte forte nell'ambito della cultura di tutte le sue espressioni
Uno Stato che presidia al territorio di Preside confini ma chi presidia la bellezza ma lo fa senza essere ogni facente lo Stato e onnipotenza Omnia faccia diciamo conoscere lo stato a disposizione diciamo degli strumenti
Ma in linea di massima lascia che se ne territorio organizzarsi questa insomma se non è un'idea liberale poco ci manca ma uno stato un partito non ha bisogno di di Grassi liberale e liberista deve praticare una liberalità anche nel mondo della cultura e questo è il presupposto su cui si basa il messaggio politico anche di questo programma
Grazie a