Intervista a Stefano Fassina sull’accordo raggiunto tra Confindustria e Sindacati sul modello contrattuale e di relazioni industriali

Radio radicale siamo con Stefano Fassina l'economista deputato di liberi e uguali candidato dei liberi e uguali nel nel nel Lazio per a parlare del e del nuovo modello di contratto di di lavoro
Al raccordo che è stato raggiunto tra i principali sindacati e Confindustria allora una sorpresa alla vigilia delle delle elezioni che cambierà molto le relazioni le relazioni industriali del nostro lavoro anche per in contratti secondo e livello allora che significato ha questo tipo di accordo al netto delle elezioni politiche
Ma innanzitutto raccordo sul quale stavano lavorando da tanto tempo non è un'operazione improvvisata negli ultimi giorni
Il senso principale sì spero possa essere per il in senso principale che essi li prefigurare quell'accordo è quello di evitare le deroghe sostanziali ai ai contratti nazionali delle regolazioni nazionali
Deroghe ovviamente che sempre al ribasso avvenuto in questi anni quindici è definito un quadro più chiaro sia dire definito un controllo della rappresentanza innanzitutto imprenditoriale per evitare appunto che si formino associazioni di impresa pirata per l'appunto fare contratti
Nazionali che derogano a quelli stipulati con le maggiori organizzazioni e quindi speriamo che possano essere fosse mettere un punto fermo alla deriva a ribasso nel sulle condizioni di lavoro sulle retribuzioni se c'è stato in questi anni
Ecco
E la l'accordo deve essere ancora firmato
L'accordo deve essere ancora stimato perché le confederazioni sindacali devono fare i i loro passaggi di democratici quindi se mi pare che ci sia stata una pre intesa che
Poi condizionata all'approvazione
Da parte delle organizzazioni firmatarie ecco che cosa cambierà adesso se l'accordo verrà firmato il nove marzo se mi sembra di capire che è stata fissata questa data qui
Rispetto a quello che accadeva prima di di deroghe di accordi di di di tesi secondo di secondo di secondo livello che cosa non succederà più rispetto ad alcune distorsioni che avevamo visto nel nel settore dei grandi contratti
Appunto l'obiettivo è evitare che si formino associazione d'impresa ad hoc per fare contratti che che poi vanno al di sotto di quelli che sono i minimi contrattuali di contratti firmati dalle maggiori organizzazioni rappresentative quindi potenzialmente è un passo importante credo che dobbiamo verificare anche con un confronto con le organizzazioni sindacali l'opportunità di una legge
Che rafforzi e che dia sistematicità ai criteri della rappresentanza sia sul fronte datoriale che sul fronte delle organizzazioni sindacali perché è evidente che questo è un punto fondamentale
Quindi diciamo la l'accordo dovrebbe seguire secondo lei anche nella prossima legislatura
Una legge che rafforzi fu questo nuovo sistema
Potrebbe essere utile non è una scelta che dobbiamo fare in modo unilaterale
Dobbiamo farla attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali ma a me pare che una legge che dia appunto la forza maggiore a
A ai criteri che sono stati individuati alleno alle regole che sono state individuate possa essere utile gli altri paesi diciamo c'è questo tipo di distorsione negli altri paesi industriali del del dell'unione
Europea noi abbiamo visto che diciamo alcune trattative sindacali sono molto diverse da quelle che avvengono quando i qualche settimana fa stavamo parlando dell'accordo raggiunto dal sindacato
Ig Metal in i in Germania che cosa cambia rispetto rispetto all'andazzo che c'è in altri Paesi europei
Ma lati la dinamica è stata la la stesse in questi ultimi venti venticinque anni cioè di smantellamento dei contratti i nazionali
Della contrattazione aziendale dove si poteva fare e quindi con un abbassamento del livello medio delle retribuzioni reali
E capire appunto in questo quadro come in Germania l'accordo che lei ricordava dove un nucleo forte di lavoratori una sorta di aristocrazia operaia
Più
Che lavora in imprese esportatrici solide riesce a un
Riesce a fare contratti importanti
Lei
Ricorda un ricorda un un esempio diciamo negativo di associazioni di imprese che hanno fatto hanno concluso degli accordi al ribasso nel nostro paese ci sono degli esempi che può che può citare che hanno rappresentato una spinta poi a ad a rimettere ordine a questo settore
Ma e gli esempi di purtroppo sono tanti ora al di là a dei nomi su tanti versanti
In particolare quello
Diciamo dei servizi quello del commercio delle cooperative si formano aggregazioni strumentali firmano contratti ufficialmente nazionali in realtà sono delle deroghe al ribasso a quelle che sono
Gli standard faticosamente difesi o conquistati dalle magiche organizzazioni sindacali ai ultima questione sulla campagna elettorale allora
Noi abbiamo visto tanta confusione al termine di questa campagna elettorale
E la confusione arrivata anche
In leuco e abbiamo visto che Grasso si era dichiarato disponibile a un governo di scopo per fare una legge elettorale per ritornare al voto
Nell'ipotesi concreta che non si raggiunga nessun tipo di di di maggioranza lei cosa dice
La legge elettorale si fa in Parlamento e in Parlamento ovviamente ci confrontiamo con tutti
La legge elettorali non si fa in due mesi un iter più lungo complicato durante quell'iter bisognerebbe almeno fare Documento di economia e finanza e la legge di Bilancio
Quindi noi diciamo che governi del presidente governi di scopo larghe intese con Berlusconi Renzi sono assolutamente impraticabili
E e quindi a chi a chi spetterebbe fare un governo secondo secondo lei al parte a un governo che dis risolva alcune delle dei noti dei prossimi mesi a quello del partito che ottiene maggior numero dei voti la maggiore coalizione
Ma su questo diciamo la nostra democrazia delle regole piuttosto chiare a un garante molto solido al Quirinale chiederà un incarico a chi raggiunge
Il risultato più ampio
Che poi dovrà cercare una maggioranza ma per noi rimane impraticabile la strada di un accordo di qualunque forma sotto qualunque denominazione governo del presidente governo di scopo larga intesa impraticabile l'accordo
Con Renzi e Berlusconi l'ultima questione i nomi per i dicasteri economici che abbiamo sentito in queste ore del Movimento cinque Stelle
Che secondo molti sono diciamo seconde scelte dopo i numerosi rifiuti che hanno ricevuto il voi mi quelli del Movimento cinque Stelle anche il nome di di Brunetta all'economia lei che cosa ne pensa la fiera Monti Alburni
Ma diciamo sono nomi di qualità per esempio conosco bene il professor Tridico di di Roma Tre
Individuato come potenziale ministro del lavoro che certamente lo studioso di primissima qualità e anche ben orientato uno di quelli che ritiene che il mercato del lavoro
Venga possa essere migliorato dall'aumento del livello dell'attività produttiva e non dal massacro dei diritti dei lavoratori
Dopodiché è tutta questa operazione di Di Maio mi sembra molto elettorale perché è evidente che lascia il tempo che trova sul piano istituzionale
Mentre ritengo che all'economia bisogna farsa farla finita da questo punto di vista sono d'accordo con Renato Brunetta con
In tv presunti ministri tecnici abbiamo bisogno di politici in Germania la grande coalizione sceglie il sindaco di Amburgo come ministro dell'Economia anni non un tecnico perché l'economia non è una tecnica l'economia politica e far finta che ha che sia invece
Un ambito tecnico
Un inganno nei confronti degli elettori quindi per quanto mi riguarda ritengo che vada scelta a al al Mercer una figura con uno è solido profilo politico
Ringrazio molto ringrazio Stefano Fassina gran