"Unità sindacale, democrazia, rappresentanza e rappresantività"

A questa seconda aggiornata del nel nostro direttivo nazionale
Parte il meglio
Perché avevamo quattro segretari confederali
Pubblico
Diamo inizio alla nostra seduta Werder seconda seduta del direttivo della funzione pubblica informasse di una reale con i rappresentanti dei partiti innanzitutto ringraziamo in compagno D'Alema compagno mattina che sta arrivando e il compagno George vanno per la loro presenza sappiamo che oggi è una giornata molto particolare
Per le ragioni che tutti con mostriamo e che vi sono anche le direzioni dei partiti riunite questo motivo per cui l'onorevole Bogi che avevamo invitato e che aveva assicurato la sua partecipazione
Probabilmente non verrà Mandara un altro onorevole del Partito Repubblicano che attendiamo
E probabilmente per questa ragione i compagni che partecipano a questa tavola questa discussione
Nel corso della discussione poi si assenteranno insomma
Comunque le ringraziamo e prima di dare la parola al compagno Pino Schettino per l'introduzione
Volevo anche né ingraziare
Giordano per la sua partecipazione ma avevamo invitato all'inizio compagno D'Alema compagna Garavini il compagno appunto
Il compagno mattina l'onorevole Bogi che peraltro ha già partecipato nostre iniziative accompagna Garavini è malato Tatò oggi sostituto da Giordano il tema che Pino adesso affronterà
Una parte l'abbiamo già discusso ieri legge di rappresentanza
Unità sindacale democrazia nel sindacato rispetto alla crisi istituzionale che investe il nostro Paese che ha avuto un'accelerazione dopo il voto del diciotto aprile
Su questi temi Pino introdurrà e poi apriremo discussione come rappresentante forze politiche
Ma io pure voglio ringraziare i
Nostri ospiti per
La loro partecipazione
In una situazione politica che in movimento quindi e ancora più apprezzabile il fatto che abbiano optato per un dibattito con noi
Io intenzione di fare una introduzione Breve sia perché se ne è già ampiamente discusso ieri dei temi della unità sindacale
E sia perché mi sembra particolarmente utile ascoltare le opinioni Kay nostri ospiti hanno
Quindi io non farò una illustrazione articolo per articolo della proposta di legge della CGIL
Anche perché immagino che sia nota e che i compagni l'abbiano letta ma mi limito a cogliere
Due aspetti di questa proposta di legge
E di collegate questi due aspetti con il processo di unità sindacale
Io penso che sia stato giusto che la CGIL abbia
A elaborato questa
Proposta di legge
Ieri i c'è stata una qualche polemica con il compagno della UIL
Che ci ha accusato di i e avete avuto troppa fretta nel senso che sarebbe stato possibile farla unitariamente
Io so che abbiamo
Anche provato a farla unitariamente che la segreteria della confederazione ha avuto alcuni abboccamenti con il di confederali CISL e UIL ma che questi abboccamenti non hanno diciamo non hanno risolto i problemi che erano stati
Sollevati
A questo punto c'è un primo così un primo aspetto che io vorrei che fosse chiaro
Pur nella consapevolezza
Che è preferibile fare sempre le cose unitariamente che è meglio farle unitariamente
Si può accettare il vincolo del immobilismo posto da altri
Ecco io credo che la fase che noi
Questi stessi stiamo vivendo
Quella che io considero una rivoluzione in corso
Io penso che non ci consenta più voti
Aspettare gli altri credo che la CGIL debba muoversi che è giusto che e elabori una proposta è una iniziativa ed è doveroso che fu poi questa proposta è questa iniziativa sia discussa unitariamente
Temo che
L'immobilismo non porti assolutamente lontano
E questa quindi è una risposta che mi sembra debba essere data sia alla CISL che alla guida
Per quanto riguarda i contenuti di questa iniziativa
Mi sembra che questi contenuti siano essenze siano essenzialmente due
Uno è la certezza della rappresentatività
L'altro e la certezza della democraticità della organizzazione sindacale
Oggi questi due elementi sono
Piuttosto vaghi
Di fatto c'è un oligopolio della
CGIL CISL UIL
Che come sappiamo Rizzo e conseguente alla formulazione dei sindacati più rappresentativi
E accanto a questo oligopolio di CGIL CISL UIL specie nel Pubblico impiego c'è un proliferare di sindacati autonomia
Questo oligopolio salvo che nel pubblico impiego dove in qualche misura c'è una quantificazione della rappresentatività con la Cirino Pomicino
Questo oligopolio
Non ha un
Fondamento certe
Nel senso che non esiste una misura certa della a forza
Rappresenta diva di ogni singola confederazione
Io penso che già da alcuni anni
Era necessario andare al superamento di questo oligopolio ed era necessario Giarda a alcuni anni di arrivare ad una
Certezza della rappresentatività
Questo problema è stato risolto dalla iniziativa proposta dalla
Confederazione sulla base di un sistema elettorale
Collegato con l'elezione del comitato di
Sorveglianza dell'impresa e dell'Inpdap che dovrebbe diciamo fare una quantificazione delle adesioni verso i singoli sindacati
Il secondo elemento che mi sembra sia molto importante è la certezza della
Democrazia
In un sindacato ove la adesione e sempre meno ideologica
E ove esistono degli interessi
Diversi e Dante
Anche contrapposte anche nel pubbliche impiego noi vediamo come nella elaborazione delle piattaforme sindacali alle volte c'è una contrapposizione di interessi ecco io credo che sia indispensabile la vita
Democratica cioè la
Certezza che le scelte che vengono fatte
Siano effettivamente siano corrispondenti alla volontà dei
Lavoratori tramite gli organi dirigenti
Oggi anche questo problema della certezza della democrazia Interna eh
Piuttosto vago
E quindi mi sembra che sia utile che sia una cosa giusta che invece venga acquisito nella iniziativa sempre della confederazione io però noto che esistono due limiti
Due i limiti che io considero anche abbastanza seri
Il primo limite
Attiene al articolo otto cioè alla cui Stirone del comitato dei
Dei legati eletto dai lavoratori
Che dovrebbe fare da
Supporto alle confederazioni e dalle categorie nel negoziato sindacale
Io trovo del tutto giusto
Che essi istituisca un comitato dei delegati Espresso direttamente dai
Lavoratori
Trovo che il il limite che è presente nel disegno di legge della
CGIL
E che c'è un accavallamento c'è una certa confusione tra il ruolo di questo comitato dei delegati e il ruolo degli organi diligenti
Io penso che il ruolo degli organi diligenti delle confederazioni del categorie deve essere un
Ruolo chiaro con una in progresso poi stabilizzazione certa
Che deriva dalla volontà che i lavoratori hanno espresso nel congresso nazionale
E il comitato dei
Delegati deve essere considerato come un organo che di supporto e di ausilio alla contrattazione fermo rimanendo però che la
Responsabilità spetta agli organi dirigenti sia delle categorie che belle confederazione
Il rischio che si corre se no
E quello che di che di fatto vengono a esistere due sindacati diversi quello degli organi dirigenti con un mandato che
Dato da il congresso nazionale e il sindacato del comitato dei delegati con un mandato molto più
Ristretto che è dato dai lavoratori nella consultazione
La esistenza di il rischio che possano esistere questi due sindacati
Credo che vada assolutamente evitato perché noi abbiamo bisogno di chiarezza e non vi confusione il
Il secondo limite che io noto
A chi attiene alla consultazione
Conclusiva dei lavoratori dopo la stipula della eventuale accordo ciò che è previsto dalla legge e che la consultazione sia eventuale e non obbligatorio
Cioè può essere fatta quando viene richiesta oltre al dieci per cento del dei
Lavoratori stessi hot al venticinque per cento dei componenti del comitato dei delegato
Ove non venisse chiesta ove non si raccogliessero le firme né sufficienti try lavoratori per ottenerla
Si fa esclusivamente una illustrazione del accordo e non una
Consultazione
Io credo che questo sia un limite grave
E la mia opinione
Invece che questa parte come la parte che attiene al comitato dei delegati vada modificata
E vada a affermata la
Normalità della indizione del referendum sugli accordi sottoscritti colle controparte
In CGIL c'è un dibattito su questo aspetto e nel comitato
Direttivo questo aspetto e
Stato risolto con un voto per
Comitato direttivo e la maggioranza del Comitato direttivo ha scelto per la formulazione di una consultazione eventuali
Io credo che in una situazione come quella che noi
Viviamo
Dove c'è una crisi di
Legittimazione sia per le istituzioni sia per le forze politiche credo che il sindacato abbia bisogno di una legittimazione forte che egli proprio che gli che conseguenza del suffragio universale dei lavoratori stessi tramite il referendum
Penso altresì
Che il referendum sia un deterrente molto forte contro gli accordi separati
Perché se noi consideriamo che cela obbligatorietà che i lavoratori si debbano sempre esprimere di diventa molto più difficile che una sigla possa pensare di fare un accordo separato quando beve comunque
A metà
Deve comunque misurarsi con la volontà veri
Lavoratori stessi
Diventa molto più difficile fare pure un pateracchio di vertici cosa che alle volte noi accusiamo venga ad essere fatto perché fare un pateracchio fare un abile mediazione
Diciamo che non corrisponde
Alla piattaforma che era stata avanzata se deve passare per un referendum tra i lavoratori di diventa molto più difficile farlo io sono per non
Drammatico Zare questo aspetto credo che il
Referendum sia una cosa utile sia uno strumento della democrazia sindacale non è l'unico strumento infatti io penso che gli organi dirigenti hanno un ruolo
Proprio credo che gli organi dirigenti debbano collaborare con il comitato dei delegati eletto ma penso che nella fase
Terminale la legittimazione sulla Accord e conseguentemente anche il valore dell'Ered Gaon Vanessa dell'accordo stesso sia una conseguenza di una libera espressione dei
Lavoratori con il referendum
Queste due note critiche
Che non inficiano quella valutazione positiva che io davo sulla
A legge sulla iniziativa di leggi che ho sottoscritto io sono tra i sottoscrittori di questa disegno di legge credo che si apra anche uno spazio di
Discussione con la CISL è con la UIL
Ribadisco che la CGIL ha fatto bene noi abbiamo fatto bene a elaborate questa iniziativa e facciamo benissimo noia
Raccogliere firme
Ma questo io non credo che possa significare una rottura irreversibile con la CISL e con la UIL penso che sarebbe molto difficile
In questo Parlamento o nel Parlamento prossimo
Con questo governo forse che questa proposta di legge passi in parlamento diciamo solo con una targa solo CGIL colla contrarietà della CISL e della UIL penso che sarebbe molto difficile
Noi abbiamo visto come i decreti delegati sul pubblico impiego hanno subito anche qualche peggioramento passerà quando sono passati per il parlamento
Quindi sono della opinione che fatto questo atto e mentre raccogliamo firme e devono essere raccordate firme occorre che sia rilanciato il dibattito ed il dialogo con la CISL e con la UIL che questo dialogo sia incardinato con la unità sindacale quindi con il pro con il processo di unità sindacale e che possibilmente si vada in parla di un o in in Parlamento con questo testo e a questo testo con delle osservazioni unitarie perché vedete a questo punto c'è un quesito che io voglio porre se lui è possibile con molta chiarezza
Questa nostra iniziativa tende alla unità sindacale
Ottenne Ideal congelamento della situazione attuale
Perché molto dipende dal da commessi interpreta questo
Io penso che questa nostra iniziativa ci per il superamento del oligopolio
E nella democrazia Interna di orgia di organizzazione fino al referendum deve tendere verso la unità sindacale
E non verso il congelamento della situazione attuale
Pur con tutta la fantasia che e possibile io non credo affatto che nel modificarsi del sistema istituzionale nel modificarsi del sistema elettorale
Nella modificarsi anche del sistema Paul perché e e politico la CGIL CISL UIL possano rimanere così come se so
Ambra a me questa cosa sembra inverosimile che tutto cambia che noi si spinge perché il cambiamento abbi imposta avvenire e che la CGIL CISL CISL UIL passano questo
Cambiamento come se non
Li riguardasse
Quindi la esigenza della unità nasce principalmente a Miglio parete da questa considerazione e da questa considerazione io un board vorrei anche fare un'altra considerazione
Quale unità
Sindacale oggi è possibile
E immaginabile una unità sindacale che è fatta da un accordo tra le tre componenti storiche del movimento operaio quella cattolica
Quella è casa comunista e quella di una tradizione che e socialista
Siamo convinti che queste tre componenti storiche nel modificarsi del sistema de i partiti e con l'affermarsi di un sistema che maggioritario quindi tende agli accorpamenti siano i motori della nuova unità sindacale
Oppure i motori della nuova unità sindacale devono essere anche questi ma principalmente altri ecco io credo che il che il motore oggi della unità sia la democrazia sindacale
Questo credo che sia la connotazione essenziale della unità sindacale
Perché in un sistema politico
Figlio della CL
Costruito su un sistema elettorale
Appunto fatto di piccoli partiti quindi con
Il proporzionalismo la unità sindacale era figlia dell'accordo politico e anche la democrazia
Sindacale era figlia dell'accordo politico
Io credo che in questo modifica arsi della situazione del nostro paese
E nella riaffermazione della fonte di legittimità prima che quella essenziale che il cittadino per la istituzione e Dale lavoratore per il
Sindacato
Nella legittimazione del nuovo sindacato unitario deve deve deve deve esserci un nucleo forte che è data dalla democrazia
Sindacale
Io penso che questo sia l'unico modo per non ripetere il percorso degli anni degli anni settanta che era un percorso di unità politica
Della CGIL CISL CISL UIL che non ha portato proprio da nessuna parte
Quindi la unità sindacale e la democrazia sono lenti garanti fede della autonomia
E la autonomia del
Sindacato e la vita stessa per il sindacato perché nessun lavoratore non ideologizzato sarebbe disposto a aderire ad un sindacato che non è autonomo
L'ultima considerazione che Vorrei fare
Attiene ai tempi vedete una delle cose che più
Colpiscono almeno me
E nella accelerazione dei tempi della politica quello che alcuni mesi fa pareva essere come una cosa che è molto lontana oggi invece
Come dire è molto più vicina di quello che appariva
Quello della contrazione dei tempi e una delle caratteristiche tipiche di un periodo che rivoluzionari
Rivoluzionario nella assenso di un grande cambiamento di un cambiamento che radicale
Sì sì si può continuare Novi
In questa accelerazione di tempi al discutere della unità sindacale come di una cosa che deve venite che deve portarcela qualche altro
Ho bisogna porsi un limite io sono perché ci si ponga pure un limite est io sono perché ci si ponga questo vivi che la unità sindacale la nuova unità sindacale
Deve avvenire prima della conclusione dei processi politici in atto ma deve deve avvenire condanna testo al mente con il riassetto del sistema politico e istituzionale perché se avvenisse dopo la sistemazione per così dire della nuova repubblica potrebbe essere una conseguenza eterodiretta di quella sistemazione stessa che si è definita quindi i nostri tempi devono essere i tempi principalmente devono essere latte caratteristica della autonomia non c'è autonomia per il sindacato sei contenuti delle piattaforme non corrispondono alla volontà dei lavoratori ma non c'è autonomia per il sindacato se i tempi della sua iniziativa sono eterodiretti
E quindi la questione della unità per me è strettamente collegata con i tempi della politica da una parte ma con i tempi del sindacalismo da quell'altra parte ecco perché forse con come dire più con speranza che con certezza che ciò possa avvenire io penso che ci dovremmo porre un obiettivo che un simbolo che la unità
Sindacale Possa avvenire entro il trentuno dicembre mille novecento e novanta quattro
E se il primo di gennaio se il trenta di dicembre e non ex
Una data come dire certe ma è una data simbolo e il dire che lei Noschese i nostri sforzi
Devono essere inseriti in questo contesto di trasformazione della politica vedete non è un caso che di Vittorio era un componente della costituente della prima repubblica e non è un caso che il sindacato
Non abbia detto nulla finora sul nuovo riassetto istituzionale sulle modifiche pure alla costituzione con le quali si va parlando in un questi giorni io penso che dobbiamo entrare in questi argomenti accetta entrare con una identità che corrisponde agli interessi che rappresentiamo e dagli ideali che consideriamo giusti
Dobbiamo entrarci con una autonomia che è una conseguenza della nostra identità perché non c'è autonomia se non c'è insieme non c'è una identità e dobbiamo entrarci con bei tempi
Silenzi che sono sindacati che devono essere nel contesto del grande cambiamento politico
Ecco perché la i iniziativa della CGIL anche se non unitaria E stata una iniziativa giusta
E
Sì dimostrerà che giusta diventando unitaria
Perché
Vedete quando una proposta nasce
Può nascere e alle volte deve nascere con una connotazione che personalistica
Ma proprio quando quella proposta che è nata con una connotazione personalistica con una sigla
Diventa un patrimonio anche di altri quello dimostra che era effettivamente una proposta giusta e quindi ecco perché io sono per riaprire questo dibattito con la CISL e con la che con la UIL perché se questa proposta
O una cosa simile diventa o unitaria questa è la dimostrazione vera che quella nostra era una cosa giusta che abbiamo fatto bene a a fare
Ringraziamo Schettino per la sua introduzione mi sembra che abbia
Posto alle forze politiche qui presenti anche delle domande utili e la primo a cui chiediamo il contributo e la proprio opinione compagna Giordano Franco responsabile del dipartimento lavoro di Rifondazione Comunista
Io non voglio sfuggire da alcune delle questioni di merito che sono state poste nell'introduzione
Vorrei partire da lì ma credo che sia più utile poi
A ragionare su grandi impegnative scelte per la sinistra
In queste ore
Perché francamente lo scenario dentro cui si collocherà di qui a poco anche l'iniziativa del movimento sindacale oltre che delle forze alla sinistra
Mi pare non essere indifferente
Ma io guardo con da un altro punto di vista la proposta di legge la CGIL
Oserei dire da un punto di vista rovesciato da quello che è attraverso il quale l'osservava
Il compagno Schettino a me pare che la legge della CGIL che io ho considero un fatto positivo sia effetto della spinta di altro tipo di altro segno
Cioè l'effetto di una spinta che parte
Dal fatto che non è più possibile mantenere una rendita di posizione
Che il consenso della sindacato va effettuato attraverso una consultazione reale
Io vedo molto forte la spinta per esempio che il ventisette febbraio si è determinata in una straordinaria manifestazione in cui questi temi i temi della democrazia sindacale erano al centro
è francamente ritengo quella proposta di legge anche una prima o dei delle osservazioni da fare su quel testo
Una prima controtendenza ai meccanismi di riduzione della rappresentanza
E di idea della democrazia
Che invece sta prevalendo in questa fase del nostro Paese cioè di un'idea di democrazia questo il punto non fu infondata sull'immaterialità dei diritti ma molto connotata socialmente che riparte non a caso ai lavoratori
Quindi io credo che i punti di forza di questa legge
Siano quelle di di
Evitare ogni forma di rendita e di autocertificazione di elettività delle rappresentanze di base
è controllo diretto della contrattazione collettiva di categoria
Voglio innanzitutto dire
Credo che su questo dobbiamo incominciare a mettere avesse anche molto concreti io dico
Del tutto pratici da questo punto di vista che rispetto a questa legge che uno degli architravi di come si ricostruisce appunto una rappresentatività del movimento sindacale rispetto a questa legge non possiamo che constatare che CISL e UIL dicono un'altra cosa
E la dicono brutalmente un'altra cosa senza alcuna metafora e senza mezzi termini
D'Antoni ripetutamente si dichiara contrario quindi io vedo questo strumento come uno strumento che va in controtendenza ad un'idea di sindacato unico
E da questo punto di vista lo condivido
Perché il rischio oggi un coinvolgimento molto forte
Del movimento sindacale nella crisi peraltro in atto parliamoci francamente nella crisi del sistema politico il rischio di una burocrazia
Che diventa parte attiva di questa crisi è a mio modo di vedere molto grande ieri ritenevo del tutto interessante per esempio uno scritto del professor D'Antona sull'Unità
Che parlava di un rischio in una fase delicatissima come questa di costituire dei soggetti che diventano con i gestori organi ausiliari li chiamava lui del Governo capitalistico dell'economia
Allora io credo che sia importante ed è questa indirettamente anche una prima osservazione che voglio fare sul cosiddetto sindacato unitario che non ci sia nessun ambigua confusione tra loro tra ruoli pubblici e legittimazioni
Private
Voi sapete che c'è un'altra proposta di legge d'iniziativa popolare io voglio spendere due parole anche su questa che viene proposto dai consigli che alcuni elementi di differenziazione con la legge promossa
Dalla CGIL io credo che poi alla fine dovremmo anche trovare a sinistra significative ed importanti convergenze su un'ipotesi di rappresentanza è francamente ritengo che a sinistra
Si possa trovare questa sintesi è questa convergenza anche a partire dalla legge sul Consiglio dei consigli di fabbrica
In questa maniera si sono espressi esponenti del PDS nella nella presentazione pubblica della legge i consigli penso esplicitamente al compagno Giorgio Ghezzi compagni Pizzinato che hanno ritenuto questo un punto significativo di unificazione
Delle tante ipotesi di legge che ci sono qui
E quindi credo che strada fra strada facendo dovremmo trovare un punto di convergenza effettivo
Qual è l'elemento di differenza
Che io credo possa essere superato in un dibattito molto franco e in una discussione con i lavoratori
Il fatto che nella legge dei consiglieri sì dalla centralità ai consigli unitari
Elettivi si dà un sostegno alla libertà di associazione sindacale all'interno dei luoghi di lavoro nella legge promossa dalla CGIL viene riproposta addirittura un termine che io francamente non usare di più anche perché sottoposto a referendum
Con una raccolta di firme di cui un vasto schieramento al Cassinis a sinistra se già pronunciato positivamente che quello dalla maggior rappresentatività sia pure certificate in altra maniera
E viene sostituito con l'effettiva rappresentatività
è l'altro punto e su questo al contrario invece sono d'accordo con il compagno Schettino
Che noi dobbiamo in ogni modo subordinare la Ficacci agli accordi sindacali a qualunque livello stipulati all'esito positivo non di una generica consultazione
E le forme della consultazione le abbiamo conosciute anche nel movimento sindacale
Ma di una consultazione referendaria tra tutti i lavoratori interessati ecco un altro punto di discrimine iscritti e non iscritti
Tra il i lavoratori
Io quindi credo che sia importante anche quello che peraltro è anche nella proposta di legge la CGIL un punto importante soprattutto per voi la riunificazione delle regole tra lavoratori privati tra lavoratori pubblici
Però devo fare anche un ragionamento di prospettiva
E io mi rendo conto che la dinamica politica e sociale di questo Paese non porta agevolmente ad una nuova legge sulle rappresentanze
Aziendali
E quindi io sento come ineludibile il tema di uno strumento che incentivino un meccanismo di questo tipo da questo punto di vista il referendum abrogativo dell'articolo diciannove dello Statuto dei diritti dei lavoratori a me pare un passaggio obbligato
E guardate che un passaggio obbligato lo dico qui perché è particolarmente significativo anche l'abrogazione dell'articolo quarantasette
Del decreto sul pubblico impiego che nei fatti surrettiziamente può produrre una ipotesi di accordo sui il sul sul sui temi della rappresentanza che ha fotocopia sarebbe riprodotto dal Parlamento cioè mentre noi discutiamo abilmente a sinistra
Su quale tipo di legge di rappresentanza il rischio che questa venga proposta surrettiziamente da un accordo
Da un accordo tra le parti
Quindi io credo che anche nel momento in cui si discute di questa legge voglio stringere sia pure su schematicamente su questo punto anche nel momento in cui si discute su questa legge viene avanti uniti i sindacati
Un'idea di sindacato democratico un'idea dei sindacati di sindacato che guarda ai lavoratori un'idea di sindacato che esprima una conflittualità reale della società italiana
A mio modo di vedere scusi scusatemi anche la la maniera rozza e un po'grezza con cui tendono a schematizzare questa mia impressione io credo che ci siano solo due idee di sindacato che oggi sono in campo
La prima è quella prospettata la CISL evitando che è un'idea di sindacato
Colui che ha una forza anche irresistibile di fronte a una difficoltà di esprimere un'altra alternativa chiara esplicita che è un'idea di sindacato della tutela un'idea di sindacato degli iscritti un'idea di sindacato della compartecipazione cioè di un sindacato che ha come modello di relazioni sindacali il modello che c'è una sorta di concertazione per cui i vincoli posti dal governo sono quelli che non sono
In alcun modo praticabili e il governo Amato nella fattispecie alcuni vincoli li aveva posti
Egli pone tutt'ora in questa trattativa aperta che sono vincoli legati anche alla vicenda del del costo del lavoro
E al contrario nelle realtà territoriali una sorta di democrazia degli e Sperti dove i dirigenti sindacali
In un altro con le commissioni paritetiche diventa no coloro che trattano e a partire dalla competitività e dell'efficienza dell'impresa cioè degli e Sperti non più autonomi rappresentanti dei bisogni dei lavoratori
Ora di fronte a questo e di fronte anche l'idea di occupare spazi che sono stati lasciati dallo smantellamento dello Stato sociale quindi con un misto con una sorta di ipotesi di concezione di tutela e di assistenza
Da parte del sindacato a fronte di questa idea c'è un'altra idea del sindacato
Che è quella che parte con un movimento di massa molto grande che quella che dice che occorre un sindacato dei lavoratori profondamente democratico non solo semplicemente un sindacato gli iscritti un sindacato conflittuali
Ora io credo che questo sia
Il vero nodo il vero dilemma che dobbiamo scioglie
Perché quello che stiamo vivendo oggi e qui io voglio porre un problema tutto politico
Ne voglio discutere con Massimo D'Alema perché credo che siamo arrivati ad un punto assolutamente decisivo
Siccome sono queste le due proposte in campo sostanzialmente
Io temo
Che la prima di queste proposte in campo faccia perdere proprio un punto decisivo
A a favore del movimento sindacale che è stata la caratteristica del movimento sindacale che l'autonomia del movimento sindacale dal Governo cioè il rischio di un sindacato che trae la sua legittimazione esattamente alle controparti
Allora io mi chiedo quando oramai incomincia ad essere chiaro
Da parte delle classi dominanti quale la gestione anche di questo botto di questo ultimo voto referendario la proposta di Ciampi a presidente del consiglio e del tutto significativa di che tipo di impostazione di politica economica e anche di che segno è questo governo mi permetto di dire anche dalla durata del governo stesso
Perché se si voleva fare un governo costituente in cui al centro c'erano solo le regole
Di riforma elettorale beh si sceglieva un altro soggetto non si sceglie un soggetto che al contrario esplicita in maniera del tutto evidente un programma di politica economica che a mio modo di vedere appare chiaro che è stato uno dei protagonisti
Anche del governo Amato
Tutta la politica di gestione della della lira e tutta la politica della svalutazione è stata che
Prospettata in totale sintonia è anche la politica economica con la Banca d'Italia allora il punto su cui io invito a sinistra e invito a riflettere anche coraggiosamente è esattamente un giudizio mai espresso e mai compiuto fino in fondo è il giudizio sulla politica economica del governo Amato
è il giudizio su una su quello che ha prodotto questo governo io credo che questa discussione dobbiamo farla
Perché se diciamo che quel governo ha avuto una politica che è fondamentalmente una politica in scusatemi anche qui la la drastici Taccon cui affermo questa cosa una politica che ha avuto un segno molto forte della Confindustria della rendita finanziaria
Oggi questa politica viene perseguita e le prime dichiarazioni programmatiche di Ciampi sono del tutto evidenti viene perseguita
Viene perseguita in totale continuità in totale continuità da questa Presidenza del Consiglio
Allora io credo che dovremmo arrivare ad un punto è e verificare se ci sono le condizioni e le convenienze anche a sinistra anche dello stesso movimento sindacale per una perdita di autonomia nei confronti nei confronti di un governo in cui segno sociale a me pare molto molto netto è molto chiaro
Ci sono le condizioni per un governo di svolta
A me pare di no
E non mi pare comunque
Che quello che visualizza il governatore della Banca d'Italia sia potrà
Su punti decisivi per il la trattativa
Che esito alla trattativa
Secondo
Il tema del potere
Reale dei salari
Oggi leggevo sul sul sul Sole ventiquattro Ore un articolo di Treu o in cui si affermava esplicitamente che noi siamo il Paese che ha perduto consistentemente in cui salari hanno perduto un consistente un consistente potere che tipo di recupero cioè i salari
Ci sono le condizioni concrete reali per ripristinare una qualche forma di tutela universale del salario oppure dobbiamo limitarci alle forme carsiche cioè legate semplicemente all'andamento la contrattazione
Le politiche sociali
E in particolar modo la difesa e la tutela dello stato sociale a cominciare dal decreto sulla sanità e dal decreto sulle pensioni a me pare non ci siano queste condizioni
E non ci siano in maniera manifesta programmatica quando si sceglie e di stare da una parte allora mi chiedo se al contrario il movimento sindacale e le forze della sinistra nella loro reciproca autonomia devono recuperare un ruolo di forte conflittualità
E io credo che sia utile e giusto
Utile e giusto e qui avanzo proprio con con passioni conta e con calore senza alcuna timidezza senza alcuna remora una proposta politica di fondo a tutte le forze della sinistra
Che è quello di costruire in questa fase di svolgere una funzione nazionale visto che questo non si presenta come un governo costituente P. svolge una funzione nazionale dall'opposizione
E di tutelare in questa maniera gli interessi dei lavoratori perché io credo ci troveremo di fronte ad una stretta drammatica e alcuni aspetti di questa stretta drammatica li stiamo vivendo direttamente
Fino a a poco tempo fa si parlava di un trend per la nostra economia positivo oggi i toni di questo trend positivo sono stati messi da parte d'altronde basta guardare alcuni indici statistici per comprenderlo apertamente allora il punto e come si esce dalla crisi io credo che è una funzione nazionale dalle opposizioni di tutte le difese dei lavoratori possono essere
Un ruolo assolutamente indispensabile in questa fase e io credo che sia indispensabile recuperare una forte unità a sinistra a partire da queste considerazioni
Ringraziamo Company horror ramo prima dato la parola compagno D'Alema
Io volevo riprendere anche anche per il suo incarico
Anche un altro tema che era presente mentre l'ultimo è Schettino nei lavori di ieri che il tema del rapporto fra legge
In rappresentanza riforma del sindacato del più generale problema delle riforme delle istituzioni
Aperto nel nostro Paese cinque sei aprile sviluppato nei mesi successivi
Paul parlava compagnia Mannini
Questo va bene
Ma io vi ringrazio diciamo di invitato a questa discussione vi chiedo scusa se poi non potrò seguire il dibattito vostro perché si tratta di una giornata un po'particolare
Naturalmente dirò anch'io qualcosa sul tema specifico
Ritenendo io che in modi diversi le iniziative che sono in corso proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla CGIL la proposta dei consigli
La raccolta di firme per il referendum abrogativo
Ed anche se mi permettete la iniziativa legislativa che abbiamo preso noi quasi all'inizio della legislatura
Depositando una proposta di legge del nostro gruppo parlamentare sono iniziative che in modi diversi
Vanno nella stessa direzione e tuttavia cioè pongono il problema
Di un
Processo di rifondazione del sindacato che Poggi
Su una rilegittimazione democratica della rappresentanza
Io poi tornerò su questo punto perché mi sembra molto importante cioè tanto mi sembra importante che ci sia un arco di forze anche diverse che convergono su questa necessità e poi mi sembra che questa questione est abbia un carattere decisivo non soltanto in relazione all'esigenza che pure se essenziale di ricostruire un rapporto di fiducia e di consenso tra il sindacato i lavoratori
Ma anche appunto in parte lo diceva Giordania sono d'accordo questa è una scelta che e indicativa del tipo di sindacato che vogliamo
E del tipo di sindacato che vogliamo
Dentro una democrazia profondamente trasformata
Quale inevitabilmente sarà la democrazia italiana sazio
Nulla sarà come prima
Anche se io ritengo del tutto aperta la sfida circa i caratteri del sistema democratico che si costruirà
E quando dico i caratteri coi dal nostro punto di vista anche la sfida circa la la qualità sociale di questa democrazia cioè la sua maggiore o minore permeabilità ai bisogni e alle aspirazioni del mondo del lavoro
Noi siamo in un processo di di tumultuosa radicale trasformazione
Che nasce da un'esigenza
Incomprimibile
Il referendum lo ha confermato
Io ritengo che sarebbe stato un errore storico se la sinistra nel suo complesso
Si fosse collocata su una posizione conservatrice anche motivata diciamo dalle ragioni non sono affatto infondate circa i pericoli di questa trasformazione
Questa trasformazione contiene in sé potenzialità liberatoria ma anche grandi pericoli
Perché diciamo in quel modo la sinistra avrebbe perduto la partita a tavolino
Tre come in quei tornei in cui chi non si presenta perde la partita due a zero senza neanche cominciarla
Avrebbe decisamente lasciato nelle mani delle forze moderate diciamo la guida di un processo di trasformazione e questo avrebbe avuto conseguenze di assai lungo periodo
Come è avvenuto in altri Paesi europei
La sinistra francese si chiuse a difesa della vecchia Repubblica furono le forze moderate a guidare la trasformazione e poi governarono la Francia per vent'anni
Quindi diciamo sono momenti appuntamenti con la storia in cui non ci si può far paralizzare da quella che Gramsci chiamava la paura dei pericoli
Perché diciamo e in questo c'è un residuo di una subalternità cioè di una forza che è in grado di concepire sì soltanto con una forza di difesa di tutela che si mette in un angolo della società
Per difendere interessi anche legittimi ma rinuncia a giocarsi come forza dirigente
Ora io penso che questo è il problema fondamentale in questo momento il mondo del lavoro a in questo momento il mondo del lavoro non esprime
Una sua
Funzione
Voglio dire egemonica insomma una sua funzione decisiva nel processo di trasformazione
E questo davvero segna la la fine e la crisi del vecchio modello di unità sindacale in questo Paese
E che negli anni settanta il sindacato giocò un ruolo fondamentale
Di grande soggetto politico
Non c'è dubbio che la stagione della solidarietà nazionale fu figlio anche di un'azione politica del mondo del lavoro e del movimento sindacale
C'era in qualche modo una stretta connessione
Fra quel tipo di unità sindacale
Punto uni una unità sindacale che si imperniata sul rapporto tra
Grandi componenti storiche i grandi movimenti popolari diciamo del nostro Paese e il Progetto dell'unità nazionale e della solidarietà nazionale
E in movimento sindacale era stato in grado di incanalare la rivolta sociale della fine degli anni sessanta e del primi anni settanta dentro le coordinate di una sua capacità di rappresentanza
Di una sua struttura organizzata e anche di una sua strategia unità nazionale riforme
Spostamento del Tirreno dalla lotta di fabbrica alla battaglia generale per le riforme per lo stato sociale
Forte si intende sintonia politica fra strategia del sindacato e azione della sinistra politica
Intendendo che sinistra politica Marco Forte reato tanto il Partito Comunista Partito Socialista
Ma anche tutta una parte della sinistra cattolica democristiana che lavorò per quella prospettiva
Oggi
Nel momento in cui i partiti
Perdono una loro capacità di rappresentanza per lo meno esclusiva
Momento in cui vengono in campo con una funzione direttamente politica i corpi sociali questo è molto evidente
Quale funzione politica svolga il mondo sindacale e del lavoro
Davvero diciamo sarebbe abbastanza difficile ricostruire in questo come mentre abbastanza chiaro che cosa vuole la Confindustria eccetera
Che tipo di processo di cambiamento la Confindustria
Di regole di classi dirigenti di indirizzi di governo
Di organizzazione del Paese
Vorrei dire anche altri corpi sociali certi apparati dello Stato c'è dubbio dalla magistratura svolge un ruolo direttamente politico in questo momento
Non perché ci sia un complotto ma perché diciamo la democrazia non ammette vuoti di potere dice
E di fronte alla crisi di legittimazione di forza del potere politico e la magistratura occupa uno spazio politico
Anche qui e sulla base di lei fatti dico di disegna Bach di ricambio di ceto politico di moralizzazione DTT
Abbastanza evidente
Il sindacato appare davvero una forza a cavallo tra il vecchio e nuovo
E in grande difficoltà ad esprimere un
Proprio progetto politico
Di riorganizzazione della democrazia e dello stato sociale
Ed anche in una acuta crisi di rappresentanza del mondo del lavoro
Della quale abbiamo avuto tante manifestazioni noi possiamo giudicare come vogliamo diciamo io non entro nel merito don in giudizio a valutativo diciamo ma
Quando scendono in piazza trecento mila lavoratori
E non c'è alla testa del movimento sindacale può succedere una volta la seconda volta diciamo il segno di una fatto di una di un processo che si è in qualche modo ho consumato e il rischio diciamo che questa grande struttura questo grande patrimonio di di di esperienza di organizzazione finisca per essere largamente autoreferenziale diciamo e quindi esposto anche ad un decadimento rapido
è un rischio reale io lo considererei rovinoso
Io credo che da questo punto di vista bisogna stare molto attenti siccome siamo a darci avvertimenti tra le forze di sinistra
Il disegno di distruggere il sindacato
Nuovo diciamo essere promosso involontariamente a tenaglia
Da un certo radicalismo che pensa che se si distrugge sindacato lo si sostituisce con un movimento rivoluzionario dei consigli
Cosa che io ritengo sia abbastanza illusorio
Ma l'altra l'altro braccio di questa tenaglia è un'operazione
Anche se che esplicitamente indicato
Che è quella di chi pensa che poi il passaggio alla Seconda Repubblica
Fondamentalmente significa liquidare i grandi soggetti collettivi le forme di partecipazione popolare
Che hanno rappresentato diciamo la forza della esperienza democratica italiana
E quindi partiti sindacati
E sostituire acquisto
Un modello di democrazia diciamo che a livello politico
E si fonda sul sul da democrazia delle persone dell'autonomia del singolo parlamentare
E quindi un modello trasformisti dico diciamo se stiamo all'esperienza italiana perché io penso che l'Italia non è che diventa improvvisamente l'America diciamo questo mi pare un po'complicato diciamo
Noi non avremmo Roosevelt avremmo Pannella ecco e quindi diciamo quello che può passare il convento diciamo i un modello di democrazia trasformisti Ca'
Più neo giolittiano diciamo che
Gli utili isterico e poi diciamo una società civile invece dominata dalla logica della frantumazione neo corporativa
E quindi certamente poi diciamo poi la sinistra rivoluzionaria potrebbe avere un suo sindacati lo combattivo ma il grosso del mondo del lavoro
Grosso il mondo del lavoro si organizzerei beh secondo modelli di tipo neo corporativo di frantumazione neo corporativa
Per cui io vedo questa crisi naturalmente non credo che noi e diciamo per esempio qui c'è un elemento di ambiguità del re dello strumento referente
Che
Io considero comprendo le ragioni ma lo strumento referendum diciamo sull'articolo diciannove lo Statuto dei lavoratori rischia nel momento in cui diventa un voto di tutto il popolo
Parliamoci chiaro cioè non soltanto dei lavoratori di quanti sono interessati a conquistare le regole o democrazia
Rischia di diventare anche l'occasione di una grande campagna di massa contro i sindacati
Contro il sindacalismo confederale
Contro l'esperienza storica del sindacalismo confederale
Noi dobbiamo stare attenti questo perché diciamo lì pure muovendo da una aspirazione giusta cioè troviamo la leva per costringerli a darci una legge per sulla rappresentanza
Poi il modo in cui un sindaco un riferendo di quel tipo impatta sulla grande opinione pubblica
E diventa anche un modo di colpire
Il principio la funzione e il ruolo del sindacalismo confederale questo Paese che ci sono cose che poi diciamo assumono un segno che può anche essere diverso rispetto a quello di di chi le immagina con le migliori intenzioni di questo mondo per cui io ritengo che sì ci si debba adoperare per fare in modo che questa questione sia risolta in via legislativa non arrivare ad uno scontro che può assumere questo significato e può diventare quindi a questo punto di vista abbastanza pericoloso
Ma io torno diciamo per dire che appunto in questo processo di trasformazione della democrazia italiana
Che ha tante ragioni oggettive
E che diciamo comporterebbe ma questo sarebbe abbastanza a lungo perché momenti di trasformazione bisognerebbe avere la la capacità di guardarsi alle spalle
Per vedere che cosa si deve cambiare e che cosa si deve conservare
Ora se noi ci guardiamo alle spalle la storia della democrazia italiana è una storia molto ricca molto complessa drammaticamente contraddittore
Il nostro è stato un Paese nel quale è senza alcun dubbio diciamo il sistema democratico è stato innervato di una presenza organizzata di masse di cittadini
è stato un paese ricco di passione civile
Di grandi tensioni ideali e sociali
E nello stesso tempo però questa democrazia era ingabbiata dentro
Un sistema di potere illegale
Che l'ha condizionata
E la limitata
E che sostanzialmente vigilava sulla inamovibilità delle classi dirigenti
Ora
Sarebbe bene diciamo
Buttare via l'acqua sporca non il bambino
Sarebbe saggio diciamo buttare via l'acqua sporca cioè l'illegalità
Cioè quell'intreccio tra politica e affari politica e mafia che ha
Ceto politico dominante servizi che ha ingabbiato limitato ostacolato condizionato la democrazia italiana
E non invece quella robustezza di partecipazione quella forza di passioni civili c'è quell'idea di una democrazia organizzata intorno a grandi soggetti poiché questi soggetti siano quei partiti con cui i nomi ma questo nessuno meno noi meno di altri siamo affezionati a questo se siamo stati quelli che per primi si sono resi conto che quel tipo di nomenclatura dei partiti era tutto messo in discussione ma allora se noi vogliamo che questa trasformazione
Non vada nel senso di un'operazione trasformisti cara liquidiamo i partiti liquidiamo i sindacati e ci teniamo la vecchia classe dirigente
Perché naturalmente diciamo l'inquisito
Se se il l'elemento criminale della vecchia politica
Era nei partiti
O nei partiti e nei sindacati come sento dire ogni tanto in Parlamento
Beh insomma l'inquisito era una vittima
Era una rotella dell'ingranaggio diciamo
E l'elemento da distruggere sono e grandi organizzazioni collettive
Poi il singolo saranno rischiato diciamo perché tolto dall'ingranaggio criminale l'onorevole Gava si presenta come cittadino al di sopra di ogni sospetto diciamo cioè tolto dall'ingranaggio criminale della partitocrazia eccetera il singolo ritroverà
Una specie chi prospetta diciamo trasferta trasversalismo i Purificatori di questo genere ciechi indicato una vecchia classe dirigente la possibilità di traghettarci nel nuovo
Purché sì liquidi questa dimensione organizzata della democrazia
Marcio
Forza di un Progetto no poi in fondo secondo me quando poi si dice che la democrazia repubblicana dei partiti figlia della regime reazionario di massa del fascismo
E quindi in qualche modo
Diciamo questo eguaglia mento e il massimo di criminalizzazione che si possa fare del sistema dei partiti
Badate che subito è pronto uno a dire che il sindacalismo confederale e l'erede del sindacato fascista senso che ne ha ereditato le sedi le strutture quindi qualche modo diciamo c'è una continuità nello stato italiano che ora finalmente finisce etnici avvieremo non si capisce bene dove
Dico questo per
C'è anche un po'di paradosso dici per divertirci ma non è con molto lontano dalla verità sono idee che circola
Sono posizioni che per me hanno il modo di una certa classe dirigente di viti guardare alla politica no
Una certa Annalisa e della crisi italiana come Effetto della partitocrazia a questo segno cioè a un segno anche antidemocratico neo autoritario
E noi possiamo rispondere soltanto attraverso un'operazione molto coraggiosa di riorganizzazione e di ricostruzione dei Soggetti collettivi della democrazia
Che per quanto riguarda la sinistra
Non può che essere concepito avrebbe dovuto dovrebbe non so se la sinistra italiana ce la farà mi pare di no mestamente giudicando dal fino a questo momento diciamo c'è di che essere pessimisti diciamo circa le capacità della sinistra italiana di ripensarsi in questo modo cioè di ripensarsi al di là delle
Divisioni diciamo il ideologiche come una forza pluralista
In grado di unificarsi intorno ad un progetto di governo di riforme e dire riorganizzazione della società italiana
Questo è il terreno sul quale noi siamo chiamati a ridefinire soci come soggetto collettivo
E naturalmente questa questione a mio giudizio è molto legata all'idea che sia di sindacato
Vedete
Se si va verso una democrazia dell'alternanza
Che secondo me lo sbocco più auspicabile della crisi italiana
Il tipo di sindacalismo confederale che abbiamo avuto in Italia
E la sua organizzazione
è messa radicalmente in discussione
Perché non c'è dubbio diciamo la categoria del consociativismo può essere discussa variamente discussa ma diciamo se c'è un esempio forte
E anche positivo secondo me fino ad una certa epoca storica
Di consociativismo nella società italiana questa è stato rappresentato dal sindacato
La più grande struttura consociativa diciamo è stato il sindacato
Consociativa circa le forme della sua democrazia interna è stata una una organizzazione una unità mediata da con diciamo dai partiti Masada grandi componenti politiche
E consociativa anche in parte quanto la sua collocazione della società
E cioè diciamo il tipo di rapporto che ha avuto con il potere politico a tutti i livelli
Quindi da questo punto di vista il grande modello del sindacato consociativo che pure ha avuto anche secondo me straordinari meriti storici
Guai se noi Chinaski cioè è stato lo strumento anche della tenuta unitaria del Paese il grande strumento attraverso il quale masse di lavoratori sono entrati nella vita democratica eccetera ma il grande modello sindacato consociativo è finito
Nelle democrazie europee dell'alternanza generalmente il sindacato è parte
Ed è parte legata alle forze politiche della sinistra
Questo è diciamo generalmente
Io penso che questo modello non sia in portabile nel nostro Paese
Cioè che la tradizione sindacale italiana non è riconducibili a quello cioè al sindacato inglese sindacato inglese è alleato del partito laburista partecipa ai congressi del partito laburista con le sue
Deputazione
Scegli è una parte della rappresentanza parlamentare è una parte organica
Del Partito operaio
Questo tipo di modello del rapporto partito sindacato è proprio di tutte le democrazie europee diciamo a forti influenza socialista laburista socialdemocratica
è il modello tradizionale
Noi in Italia io lo dico perché questo è un punto molto serio non credo che il sindacalismo italiano sia riducibile a quello
Però non c'è dubbio che dentro un modello di alternanza il tipo di unità sindacale che abbiamo avuto fino ad oggi sarà sottoposta a tensioni non resistibile
Perché il rischio e in questo senso il modello CISL ha un suo fascino anche dal punto di vista di una logica di sistema politico
Cioè il grande sindacato CISL dei soci
Che gestisce i fondi pensione le le che entra cioè che entra dentro un sistema forte di tutela di di assistenza diciamo
Va be è anche il grande retroterra sociale del partito moderato del nuovo partito moderato
A base popolare cattolica
Che può nascere dalle ceneri della democrazia stia
Cioè cioè diamoci chiaro c'è un
Qualcosa di che che può tenere insieme questo Progetto grande retroterra sociale di organizzazione di rappresentanze che certo può i moderati non è che rinunceranno a rappresentare una parte del mondo del lavoro
Cercheranno di tutelarlo di di assisterlo attraverso una grande struttura neo corporativa
Ecco che cosa oppone a questo la sinistra
La difesa del vecchio modello del sindacalismo unitario confederale
Saremmo travolti
Cioè abbiamo sapere diciamo senso che
E allora qui nasce la questione della democrazia
Cioè l'idea di un sindacato che
Difende il principio della rappresentanza generale dei lavoratori
E e Loris fonda però sul regole certe di democrazia
Che non che non vuole trasformarsi in nel sindacato di tutela degli scritti
E che ricerca invece nel rapporto con
Tutti i lavoratori
Il fondamento della sua legittimazione della sua funzione
Diventando anche il luogo di un conflitto
Perché certamente diciamo un sindacato che si mette in discussione il rapporto con i lavoratori poi è un sindacato nel quale non ne è più pensabile la logica di un governo unitario consociativo
Certo che questo è il punto più delicato cioè di di del rapporto fra rappresentanza e Governo
E quindi anche il processo di unificazione costruzione del project
Ma questo non si può più pensare che si realizzi nelle forme diciamo della consociazione che diventa paralizzante
Che diventa paralizzanti tanto più in una democrazia dell'alternanza
E deve potersi deve poter essere regolato tutto questo attraverso la democrazia e quindi anche il formarsi limpido di maggioranza e di minoranza
Dentro un sistema di garanzie
Ecco perché la questione della rappresentanza acquista un valore strategico
Perché soltanto ricostruita a partire da questo l'unità sindacale può reggere dentro un sistema di regole di istituzioni
Che spot che possono regolare il conflitto
E altrimenti come regge diciamo nelle vecchie Foro
Con come come regge più
Ecco come si fa nel momento in cui diciamo quel tipo di unità sindacale non c'è più basta che uno dica non va bene allora non si fa l'accordo
O basta che una una parte di calcolo lo vogliamo se non rompiamo tutto allora si fa
Ma con quale legittimazione
Che cosa rappresenta un organismo unitario confederale diciamo
Se non ritrova
La sua legittimazione della volontà dei lavoratori
Badate che questo modo di essere dell'istituzione il sindacato
Questa sua grande difficoltà a decidere perché continuamente non si sa in nome di chi sulla base di quale legittimazione e una delle ragioni del suo distacco dei lavoratori
Cioè un gruppo dirigente deve decidere e poi si misura poi misura il consenso
Io non penso a un sindacato che riflette soltanto la volontà dei lavoratori è chiaro che ci vuole un gruppo dirigente che ha la forza di decidere anche se volete di sfidare l'orientamento dei lavoratori
Sapendo che poi non misura nella gara del consenso
Di formare l'orientamento
Ma senza una capacità di decidere una legittimazione a decidere e le regole che poi sottopongono la decisione alla prova decisiva del consenso allora davvero il rischio di una burocrazia autoreferenziale
Erede di una stagione consociative impedita decidere perché non ne ha le regole e che l'unico principio che esiste quello del vento diciamo ma sapete nel le democrazie si fondano sul principio maggioritario e anche le organizzazioni il principio un animisti coi del veto e superato diciamo c'è un un aureo libretto grande giurista Ruffini in cui spiega che
Il principio un animistiche o c'era nella città di Novgorod dove però era temperato dal fatto che se uno non era d'accordo lo buttavo nell'arco
Perché evidentemente diciamo a un certo punto l'esigenza siccome noi punti penso che nessuno debba essere buttato nel lago però questa questa
Drammatica in passi istituzionali e del sindacato è stato qualcosa di veramente una delle ragioni del suo distacco dai lavoratori e anche dello spazio che poi si è lasciato posizione o corporative apposizioni anche radicali estremistiche
Io penso quindi che quel tipo di riforma una esigenza vitale ripeto per Ri rifondare in Italia il modello di un sindacato unitario pluralista autonomo dalle forze politiche
Per evitare che invece la deriva porti al formarsi i grandi sindacati di partito o diarrea
Cioè di sindacati che gestiscono pezzi del mondo del lavoro attraverso anche strumenti risorse di potere in un rapporto a quel punto simbiotico con un pezzo del sistema politico
Vogliamo questo io lo considererei rovinoso che questo significa
Per bere una funzione unitaria del mondo del lavoro
E queste anche il discorso che deve essere fatto al sindacalismo cattolico
Cioè il sindacato unitario può vivere anche in una democrazia dell'alternanza e può difendere la sua autonomia dal sistema politico se fonda la sua legittimazione sul rapporto democratico con i lavoratori
Se è in grado di regolare i suoi conflitti sulla base del principio democratico e di ripensare la sua funzione dirigente come perennemente sottoposta al consenso alla democrazia della delega del mandato della verifica però
Altrimenti finisce l'esperienza del sindacalismo unità io in questo vedo questa dovrebbe essere una grande esposizione ha finito della sinistra italiana cioè di una sinistra che non vuole il sindacato dell'alternativa
Che non vuole arrivare in Italia con cento anni di ritardo a fare il il sindacato secondo la tradizione della seconda e della terza Internazionale che in questo erano perfettamente uguali
Di una sinistra che vuole difendere l'esperienza pluraliste unitaria del sindacalismo italiano ma che dice che l'unico modo di rifondare urla finita la stagione consociativa e quella di
Riterrei impiantarla sulla democrazia e sulle sue regole
Io penso che questa è una posizione molto forte
Fra l'altro è una posizione che ricuce una ferita con una parte del mondo del lavoro
E che dovrebbe essere portata avanti con spirito combattivo anche qui non consociativo è una questione troppo importante perché basti un veto a fermarsi
Altrimenti stiamo attenti il rischio è che questa debolezza democratica che questa crisi di legittimazione del sindacato diventi l'arma di chi vuole distrugge sindaca
Come sindacalismo confederale unitario di chi pensa ad una sua ad un sistema politico dominato dal trasformismo e a una società dominata dal corporativismo
Questo davvero sarebbe un pessimo risultato diciamo il cambiamento ci sarebbe ma in peggio
Mentre invece penso che ci sono tutte le possibilità per trasformare il meglio la nostra democrazia
Lasciamo compagno D'Alema verso diamo la parola al compagno mattina che innanzitutto è un vecchio sindacalista che in qualche modo pompa a casa anche se la carriera
Pomicino non proprio questa e a cui lavoriamo anche poi più sentiti auguri proprio
Di buon lavoro rispetto d'impresa quella che si è accinto a fare col compagno benvenuto che interessa a tutta la sinistra e le interessa anche a tutto sembra caro
Fate ringrazio degli auguri ce n'è proprio bisogno e quindi
Ma ovviamente io mi porto dietro come dire convenzione vecchie quindi probabilmente sono influenzato dalla mia esperienza sindacale
Nel nell'esprimere la valutazione su questa proposta dalla CGIL
Necessariamente sarò condizionato da da da quello che il patrimonio come dire di conoscenza di convenzione che uno ab in qualche modo accumulato in ventitré ventiquattrenne di esperienza sindacale
E allora dico in termini chiari convengo sia con le intenzioni diciamo che sono dietro a questa decisione della CGIL
Mando con quando è stato detto sia da D'Alema che da Jordan che oggettivamente noi dobbiamo trovare delle regole più certe
Per regolare anche la vita del sindacato in questa fase IMEI forti dubbi sono se è la strada giusta è quella di
Come dire scrivere queste regole in una legge
Ho dei dubbi no ho dei dubbi avere dico con grande franchezza le leggi in Italia sono come monumenti una volta che lei fatto e non le toglie più nessuno ce ne sono trecento mila vigenti
Siamo l'unico Paese al mondo che ha una apparato legislativo di questo tipo
Per cui ogni volta che sento parlare di una nuova legge confesso di avere qualche preoccupazione perché poi alla fine attenti molti dei fenomeni degenerativi di questo Paese
Sono figli anche non solo ma anche di questa accavallarsi di provvedimenti legislativi molto a volte contraddittori tra di loro
Molte volte
Diciamo privi di una loro organicità
E qualche volta anche prive di leggibilità
E allora voglio dire non nego ripeto la necessità di individuare regole che in qualche modo dichiarava democrazia sindacale
Una consistenza maggiore di quella che non ha avuto fino ad oggi
Ma confermi il dubbio sull'opportunità di seguire una strada la Ricci
Se proprio ma bisogna seguirla vi consigliere il se posso dare un così una suggerimento di alleggerire la molto
Perché mi sembra una legge quindi una pesantezza proprio dal punto di vista dalla sua impalcatura che rischia poi di rappresentare una o strumentazione di difficile gestione in un momento successivo quindi queste valutazione la volevo fare diciamo all'inizio di questo mio intervento
Ovviamente ripeto nel fare nel fare queste considerazioni e dico anche che preferirei che almeno su una serie di materie ci si regolasse più con le forme tradizionali dell'autoregolamentazione all'interno del forze sindacali
Della definizione di regole che poi vengono accertate e vengono accettate e rispettate da tutti casomai le stesse che sono scritte dentro alla testo della legge
E però voglio dire con una loro flessibilità quindi anche con una loro adattabilità al variazione che nel mondo del lavoro ci sono sei
In fondo la stessa legge trecento diciamo cento Ermini chiaro
Nel sessantanove settanta era una grande legge oggi è una legge che va rivisto va rivista amico solamente per quell'articolo al quale ci si riferisce più il diciannove
Ma va rivista per tanti altri aspetti ricordo così come l'ho vissuta in prima persona se pensa allora in materia di professionalità penso soprattutto a quello che accadeva nelle aziende industriali noi allora esigendo che ci fossero Attilio come dire che garantissero il lavoratore una sorta di mobilitare la sua posizione di lavoro suo rapporto corretta la sua posizione o professionali
Poi siamo andati una fase successiva in cui la miglior tutela del lavoratore era che attraverso certe forme certi modi il lavoratore avesse la possibilità di spostarsi di accordi di anche come dire arricchire la propria esperienza
E quindi di accrescerà la propria conoscenza in modo tale da non essere relegati in un pezzettino del processo produttivo
Privo totalmente diciamo di capacità di influenza sul processo produttivo stesso
Quindi ci sono una serie è è giusto che si vada ad una revisione
E sotto questo profilo è anche giusto che si parte da qui si parte da quell'articolo perché in quell'articolo effettivamente
La Matera la rappresentanza e regolata appunto secondo un vecchio schema che era uno schema di lasciare assolutamente libero
Tutta la vita del associazioni sindacali
E quindi lasciandole anche molto libero di lasciare anche abbastanza arbitrario il modo di
Presentarsi di costituirsi di queste organizzazione sindacale ecco quello andare ma lo chiamava appunto una democrazia un po'autoreferenziale insomma in definitiva ognuno sì sì autodefiniva di per sé
Detto questo però vorrei andare a vedere alcuni aspetti sui quale dalla dalla proposta Sessa che io credo Wanda hanno tenuto in considerazione
E che ci riconducono poi anche a discorsi di carattere generale
Intanto Giordano purtroppo noi dalla disputa sindacato istituzione sindacato movimento comunque definiamole in maniera diversa
Sindacato più professionistico come diciamo nella visione più CISL le un sindacato invece più politicizzato come nella visione almeno dalla sinistra storica beh io credo che in questa disco questa disputa non la esauriremo mai perché la mia personale convinzione che nel sindacato c'è sempre una sorta di miscuglio delle due cose
Ed è impossibile come a dire compiere una scelta netta da un lato piuttosto dona anche da un altro c'è un punto di equilibrio perché ovviamente io credo che
La parte chiamiamo l'istituzione alla parte professionismo che fa parte dalla cultura CISL in maniera molto netta
Noi non la possiamo negare perché oggi sindacata bisogno di forti conoscenze soprattutto di quello che accade nei processi economici nei processi produttivi nei processi tecnologici evidentemente siderale avere la capacità di inquadramento
Di questi processi in una visione politica e quindi ecco va be'dalla politica per far sì che non diviene solamente vittima dei cambiamenti che molte volte ovviamente non determina ma che con i quali si misura e qualche volta si misura anche in termini di soggezione perché le riceve la notizia del cambiamento e gli effetti del cambiamento in un momento molto tardivo rispetto al momento in cui il cambiamento stesso inizi
E allora il problema fondamentale poi rimane uno che il sindacato o attraverso una proposta di legge tipo questa
Sia pure io spero auspico alleggerita o attraverso altre forme però deve trovare il modo di mantenere il suo rapporto con i rappresentanti con i suoi rappresentati con i lavoratori
In termini di continuità qui in termini di dialogo permanente in termini di capacità continua di verificare le proprie linee di verificare anche i propri dirigenti
Si parla quasi sempre male dei partiti però debbo dire che c'è una stabilità dei gruppi dirigenti nel sindacato che rispetto alla quale debbo dire i tre sulla evitarono hanno non hanno molto da apprendere a dir la verità
Se
Andiamo a qualche volta se se aggregazione menomare le prossime credo le prossime peraltro credo che il rugby daranno la vera e propria rivoluzione per cui non lo so ecco io rimango lo dico con molta franchezza rimanga abbastanza stupito non è che si può fare il sindacalista per tutte le stagioni che nell'ottantatré era finito una stagione che era quella del sindacato unitario me ne sono andato non mi serviva all'altezza di e comunque pronta a gestire una fase successiva fino alla tarda tre grazie a Dio nel bene o nel male malato l'avevamo tenuto in piedi questo discorso dell'unità
Dopo l'ottantatré per la verità io ho avuto l'impressione che non ci fosse proprio più le condizioni è infatti poi l'hanno dimostrato ed è venuto fuori effettivamente un altro sindacato il sindacato oggi che si evoca ancora l'unità ma in definitiva vivo una vita piuttosto conflittuale all'interno con una peraltro con un esercizio di questi diritti di veto che sono abbastanza preoccupanti e che non c'erano nella fase Migliore diciamo della dello sviluppo della iniziativa della strategia unitaria degli anni Sessanta dalla fine degli anni sessanta e del degli anni Settanta perché in quegli anni
Ecco lo lo dico adesso veniva questa considerazione ascoltando D'Alema in quegli anni in fondo anche il sindacato confederale massima in definitiva riusciva a misurarsi in un confronto molto vivace a votare a decidere tutto su
Ka appunto consociativa si stava insieme ma poi alla fine ti blocco se ti voglio bloccare beh e questo l'abbiamo visto effettivamente con un recupero dalla politicizzazione dall'azione del sindacato che avviene soprattutto negli anni Ottanta adesso non stiamo a guardare
A chi vanno addebitate le colpe ma appunto sono gli anni in cui si ritorno un po'a casa ritornando un po'a casa ognuno ovviamente finisce per esercitare anche l'azione sindacale facendo riferimento appunto al suo retroterra politico piuttosto che non alla strategia sindacale autonomamente definite autonomamente
Per portata avanti
Detto questo quindi è per me il dato di fondo è che e nel sindacato ci sia effettivamente una fase di recupero di rapporto con la gente se le cure di rapporto con la gente può essere illa come dire la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare che diventa una grande occasione di dibattito una grande occasione di confronto una grande occasione per rimeditare le forme i motivi della rappresentatività stiamo democrazia sindacale beh io la considero ovviamente un fatto di grande positività
Certo io ricordo il passaggio dalle commissioni interne ai consigli
Ecco il passaggio in Consiglio e non avvenne il laboratorio o in vitro indenne avvenne nel cuore di una ripresa dell'iniziativa sindacale
E tra come dire forse la più vivace che la storia sindacale italiana abbia vissuto dall'origine fino ad oggi
Per cui il passaggio diciamo dalla dalle commissioni interne allora una delle accusavamo di parlamentarizzazione in qualche maniera ai consigli in definitiva come dire fu un passaggio molto determinato dalla qualità dell'azione sindacale del momento dalla qualità delle lotte di quel momento dalla qualità del coinvolgimento del lavoratore per cui effettivamente almeno in una certa fase queste nuove rappresentanze hanno rappresentando sicuramente ha assunto diciamo la connotazione come dire di un nuovo modo di fare democrazia di un nuovo modo di assicurare il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori e quindi effettivamente il Consiglio e ebbero soprattutto tra la fine degli anni sessanta e la metà degli anni settanta e una rappresentatività elevata e debbo dire non sono rappresentati vita elevata come tali ancora rappresentatività elevata
Nel rapporto con le stesse organizzazioni sindacali perché le organizzazioni sindacali avevano realizzati in definitiva una perfetta direi simbiosi se posso definirla così
Tra se stesse che venivano appunto da un certo modo di definirsi e questo nuova forma di partecipazione dei lavoratori che era appunto la forma di partecipazione che avveniva
Attraverso i consigli ovviamente
Diciamo questa esperienza a tagli diversi a seconda le categorie il mio giudizio e chiare riferito moltissima all'esperienza dei metalmeccanici perché nei metalmeccanici vivendo questa evoluzione in maniera molto diretta molto forte è soprattutto vivemmo questa crescita progressiva della partecipazione dei lavoratori
Che io personalmente definiscano una grande crescita culturale insomma i il consigliere a presentare un angolare rottura rispetto alle Commissioni interne in termini di capacità di conoscenza dei processi produttivi e di capacità di intervento sui processi produttivi in fondo e Commissione Interna aveva una posizione molto passiva rispetto al processo produttivo
I consiglieri vennero invece un'esperienza di democrazia e che si arricchì di grande conoscenza di grande cultura
E quindi anche di grande capacità di intervento nei luoghi di lavoro e nella nell'organizzazione e nell'organizzazione del lavoro
Ecco oggi e in realtà non abbiamo la stessa situazione cioè l'operazione dalla legge non nasce in una fase di di movimento no nasci una fase in cui si d'Agata è oggettivamente difficoltà e l'orlo lo riconoscono gli stessi da Calisto e lo constatiamo anche errori che diciamo sia un po'osservatore oggi
Di questa vicenda
E nasce quindi l'operazione di costruzione di una nuova democrazia sindacale ecco nasce come dire quasi come al seguito delle spinte che sono avvenuti invece a livello politico
Dell'operazione diciamo di tutta questa vicenda referendaria che ha in qualche modo determinato una sorta di Shock sulla vita politica italiana
Imponendo nuove regole tutte da sperimentare poi vedremo che cosa producono di meglio comunque di sicuro producono un impatto in termini di cambiamento a breve molto forte e quindi io personalmente sono per andare a vedere fino in fondo che cosa riescono a provocare
Di sicuro qualcosa di meglio di quello che c'è
Speriamo che saremo capaci poi di utilizzare bene questo meglio che vengono a produrre ecco invece la l'operazione democrazia sindacale mi sembra che avvenga un po'al seguito di questa spinta di carattere politico
Oppure mi sembra che avvenga ovviamente sulla base di un fatto che c'è oggettivamente malessere nel mondo del lavoro
Il riferimento alle manifestazioni che non hanno visto la partecipazione diretta delle organizzazione sindacale mi sembra un riferimento un riferimento giusto
Le difficoltà di gestione di alcuni accordi sindacali penso oggi nel settore industria non so penso all'Alenia Napoli o altre
Vicende con all'Ilva stesse eccetera beh è evidente che segnalano una situazione di grande disagio nel mondo del lavoro è una grande difficoltà del sindacato
Anche con le sue rappresentanze attuale a mantenere il rapporto con i lavoratori è che il problema di capire se la strada che viene proposta è la strada è la strada giusta direi francamente mi sembra una strada obbligata ripeto forse non non ci sono altre vie d'uscite non ci sono altre vie d'uscite perché ho l'impressione che se non si segue ripeto la strada e la legge sulla quale ripeto ESP confermo le mie perplessità però poi alla fine lo accetto diciamo sia pure con la cura i correttivi
Se non si segue questa strada noi rischiamo di a vere semplicemente questa chiusura in se stessa delle organizzazioni storiche sindacali italiane
Si chiudono in se stesse ognuno ci è legge o si nomina le proprie rappresentanze c'è il grande rischio che tra la gran massa dei lavoratori
E le organizzazioni sindacali tutte o alcune si venga a determinare una frattura molto forte che alla fine finisce per agevolare la nascita dei fenomeni corporativa
E io ovviamente mi preoccupo più dei fenomeni corporativi che non dei fenomeni chiamiamoli così di estremismo che ci possono essere non saprei definire diversamente in alcuni settori lacune situazioni particolari
Perché in definitiva le situazioni di estrema politicizzazione
Di estrema aggressività diciamo del conflitto in fondo hanno una loro precisa giustificazione e e sono comunque poi riconducibile ad un certo discorso comune se ci si lavora vicino
Mentre i fenomeni corporativi francamente me fanno paura perché potremmo trovarci in una situazione all'inglese in cui la corporativi trazione era un dato istituzionale del sindacato inglese
Poi si è accentuata oltre misura oggi sindacati inglese uno dei sindacati più debole che ci sono in Europa
Perché alla fine non sono stati in grado di superare la corporativi d'azione è rimasta solo quella
E quindi in una situazione di crisi del rapporto sindacato lavoratori alla fine hanno finito per prevalere solamente i gruppi forti man dei gruppi deboli sono praticamente rimasti e senza rappresentanza allora dico ora la situazione italiana
è preferibile a vere un certo conflitto tra il sindacalismo confederale tuttora diciamo operando con i suoi limiti ma anche con direi con con qualche pregio e un'aria come dire di diciamo maggiore anch'aggressività di maggiore vivacità di maggiore
Disponibilità conflitto perché comunque è per lo meno queste due aree sono legate da alcuni connettivi politici mentre invece se si viene a determinare la corporativi trazione io credo che viene a cadere totalmente qualunque filo connettore e politico ecco allora
Per evitare questo definiamo delle regole certe di democrazia se bisogna seguire la strada della legge la seguiamo
Francamente l'unica cosa che mi permetto di coglierne la proposta che fate due pericoli che mi pare sono stati anche messo in evidenza da da Schettino prima non se se purtroppo sono arrivato un po'che il ritardo e quindi non ho sentito tutto ecco vedo due pericoli
Quali sono i pericoli che vedo qui dentro uno è il rischio che tra la rappresentanza unitaria e i comitati di rappresentanza che nascono soprattutto nei momenti contrattuali se posso venire a determinare un conflitto
Francamente seguiamo una strada o l'altra credo che bisogna seguire la strada la rappresentanza
Eventualmente questa rappresentanza non deve non ho letto se c'è un articolo che prevede un tempo per la rielezione però ci sia un solo soggetto che assume questo rapporto con i lavoratori
E certe il tempo per le elezioni ci vuole perché ai Tebe Commissione interno ogni tanto si congelava messi a regime dopo cinque anni e che ovviamente la stessa cosa è avvenuto con il con i consigli
Perché secondo me la crisi dei Consigli è stato il nel non aver saputo definire delle regole per i rinnovi c'è stato un momento in cui severi denotavano uno due alla volta
Ovviamente qui veramente in una logica consociativa perché si cercava a un certo punto di compensare le crisi di rappresentatività di un'organizzazione rispetto all'altra giocando non si può vedere elezione generale va sul momento dell'azione direzione particolare
Ecco francamente non correrei il rischio di avere due momenti rappresentatività tanto più che è previsto l'esito del referendum ed è previsto in una forma anche abbastanza direi garantista che consenta la possibilità di indire il referendum quando e come è opportuno quando lo si vuole da una certa fetta di lavoratori
Ovviamente poi c'è il rapporto come dire il famoso mandato a a negoziare e il momento della partecipazione nel negoziato stesso
Ma sai pile io debbo dire con molta franchezza non credo che ci sia nessuna norma né di leggi né di contratto che possono a a garantire questa partecipazione permanente la mia personale opinione che è proprio un dato culturale chi affronta questi problemi di negoziato deve avere la disponibilità a misurarsi quotidianamente
E anche a confliggere se necessario nel rapporto con i lavoratori ma non può mai tagliare il filo io puro dei fieri dubbi su come si sono svolti certi negoziati soprattutto nel mille novecentonovantadue
Non discuto del merito anzi se debbo dire la verità nel merito alcuni di quei negoziati soprattutto in sede governativa mi sembravano finanche buoni sotto tutti i punti di vista
Ma non sono convinto che il modo in cui sono state gestite le cose no nella parte finale ma anche nella parte di gestione del negoziato stesso fossero giuste
E non mi è sembrato molto strano non avere dico la struttura sindacale composta da migliaia se non dieci linee di migliaia di delegati di sindacalisti a tempo pieno ma viva Dio ci poteva essere un rapporto più continuativo più sistematico con l'insieme dei lavoratori e questo ovviamente non è che né lo scriviamo nella legge automaticamente ce l'hai il rapporto è problema di decidere che il sindacato legge o non legge elezioni più o meno garantiti o non garantite non può non avvenire un rapporto costante e continuativo con la gente
Ovviamente ripeto io sono influenzato dalla mia esperienza di quindici anni sedici anni addietro nei metalmeccanici diciamo questo rapporto era pressoché continuo
Era pressoché continuo e non sembra andava bene nonostante fosse o condivido poi ci beccavamo con le colture con la contestazione pure pesanti alla fine di una vicenda però c'era un grande coinvolgimento per cui in definitiva anche il lavoratore che si trovano a nell'azienda più marginale alla fine veniva per essere coinvolto quasi quotidianamente in quelle che erano le scelte di chi aveva delle responsabilità di negoziato poi via via questa rapporto è andato allentando se dobbiamo dire che c'è c'è un momento di passaggio fu un po'il momento in cui ci occupammo meno di von problemi aziendali meno di problemi di condizioni di vita dei lavoratori nel luogo di lavoro
E come dice occupando di più di problemi economici e generale è il passaggio dell'unità nazionale
Nel quale passaggio noi non fummo all'altezza né di proporre le le parti positive di di quella di quella ipotesi e forse lo può ma neanche capaci di contestare le parti negative perché contestammo le parti e negative e con una dose pro forse eccessiva di conflittualità politicizzato al massimo certe nostre posizioni e e non sapendo invece cogliere fino in fondo certi aspetti pur positivi che c'erano in quell'ipotesi
Per concludere quale allora a questo punto la la mia opinione per terminare l'intervento
Allora intanto certo le regole se questa è l'unica strada seguiamo questa strada facciamo una legge ripeto meno ridondante di quella che avete proposto casomai ci si può lavorare vicino
Secondo problema non ci illudiamo che il rapporto con i lavoratori
Viene una volta per tutta assicurato siccome abbiamo scritto nelle tavole delle procedure certificate per assicurare la rappresentanza e il rapporto con i lavoratori
Credo che vada ristabilito quotidianamente
Almeno il mio partito peraltro chador improba di rapporto con i cittadini che è un re è un'impresa l'altro mondo che dobbiamo cercare di ricostruire ma questo problema ce l'ha la politica attenti rischia di averla anche il sindacato in questa fase e il sindacato e più tenuto ad averlo di quando non ce l'abbiano i partiti impreparati dei sindacati partito a dei mezzi di comunicazione che possono anche essere onda andino più lontani dalla gente
Mentre invece la comunicazione sindacale deve sempre e comunque essere dirette immediate nei posti di lavoro secondo il mio punto di vista la forza dei mass media
No un po'credo essere sostituita dal rapporto diretto nella esperienza sindacale credo che l'esperienza sindacale Debra sembra alimentarsi di un contatto anche fisico proprio di pelle tra chi ha la rappresentanza sindacale
E la gente va forse mi porto dietro una visione un po'vecchia dei rapporti però ritengo che sia la strada giusta
E quindi ovviamente alla legge non ci risolve di per sé i problemi ci dà una strada cita dei percorsi di dare gli strumenti ci dà delle certezze non ci sono i problemi
L'altro andare a quell'autonomia questo è un tema che va ripreso che va ripreso
Perché proprio il passaggio ad una democrazia dell'alternanza io mi auguro che ci siamo ecco eh beh correggo a breve serio il rischio che ci possa essere appunto nei due schieramenti o nei tre non lo so quanti saranno dell'alternanza
è una sorta di recupero di collateralismo ma di collateralismo forte una sorta di soggezione proprio all'inglese è quella una una roba che fa un po'paura insomma spero che non si debba verificare
In fondo se io guardo l'esperienza europea in questo momento è l'unico sindacato che mantiene una reale forza anche nel rapporto con la gente è una notevole rappresentatività del sindacato dei rischi
Ma perché è un sindacato che avuta anche molto il coraggio di alleggerire il peso del suo legame con il partito eppure c'era un legame forte
Però nel momento in cui ha dovuto negata negoziare con la sua autonomia anche in condizione di conflitto con lo stesso S.p.A. de l'ha fatto cioè ha avuto una capacità di muoverci conforto autonomia ha mantenuto una grande capacità rappresentativa
E d'altro canto se voi andate nei Laender dove non ci sono solo democristiane anzi
Nei Laender grazie a Dio c'è una presenza anca abbastanza forte diciamo da me se perde
Voi trovato il sindacato che ha una capacità di di negoziazione anche di conflitto con le rappresentanze politiche anche dalla stessa area politica nella quale gravita in qualche modo il da Gabetti aderisco e che direi che abbastanza significativa dove invece vediamo e si indaga i debolissimi sono quelle che si sono come dire in in qualche maniera lasciati assorbire dagli schieramenti sindacato francese debolissimo
Non ci sono proprio dubbi sindacato inglese e debolissimo
In Spagna abbiamo una situazione pompo discutibile insomma c'è c'è una sorta di autonomia si si è aperto un conflitto talmente forte tra del partito dalla sinistra che sta ancora governa il movimento sindacale
Che credo abbia prodotto parecchi guasti non me lo auguro una roba di questo genere Italia insomma mi ha un'autonomia si ma non una conflittualità permanente manco a farlo apposta tra tra due aree che comunque debbano avere dei punti di contatto
E allora bisogna riprendere il tema dell'autonomia bisogna riprendere il tema dall'autonomia ovviamente adattandola alla condizione alla particolarità del del Tempo di oggi
E quindi francamente io non ho una proposta perché sulla materia dall'autonomia discutemmo tantissimo vent'anni addietro e non fummo capaci poi di trovare una risposta o meglio la trovammo nei momenti dei grandi conflitti
La trovammo dei momenti dalla grande iniziativa sindacale la perdemmo questa autonomia nel momento in cui casomai dovevamo gestire il risultato del conflitto è nel momento in cui il sindacato entrava in una fase di maggiore come dire
Diciamo tranquillità della della sua azione oggi su questo tema bisogna riprendere il cambino
Credo che sarebbe particolarmente utile che lo si affrontasse oggi discorsi all'autonomia
Credo che sarebbe particolarmente utile che proprio il discorso delle regole avvenisse appunto insieme perché allora autonomia ed unità potrebbero di nuovo rappresentare i punti di riferimento e anche per la definizione delle reti
Mi preoccupa un po'discorso delle regole che avvenga peraltro per via legislativa senza che le tre organizzazioni sindacali i abbiano avuto la capacità e e la forza di trovare una comune linea di condotta su questi problemi
Mi auguro che sia possibile
Trovare oggi trovare dei punti d'intesa per quanto riguarda diciamo la collocazione del Partito Socialista dispetto a queste tematiche debbo dire con molta franchezza
Questa legge sarà se questa proposta di legge sarà seguita
Con grande attenzione non abbiamo proposte di legge presentate e credo che va valga la pena di evitare che le vengono presentate visto che ho appreso sta pare che ce n'è già una volta e c'era già un altro del PDS
Lavoriamo sulla proposta
Sì ma non credo che sia proprio non da me pare che sia de diciamo che sia così organica come è questa qualità ecco comunque lavoreremo altissimo sulla proposta di legge che vieta sindacato tanto più se riusciamo a fare una proposta di legge iniziativa popolare che prevede grande momenti di dibattito tra i lavoratori
E quindi anche la possibilità di apportare anche del dei suggerimenti e delle idee
Staremo ovviamente a vedere ma ripiano lui e il resto convinto di un fatto
E le leggi di per sé le regole sono particolarmente importante in questa fase in cui molte regole dalla vita democratica del nostro Paese vanno ad iscriversi
Ma nella vicenda sindacale credo che quello che conta di più è e appunto il momento del rapporto stretto tra rappresentanza è rappresentante la capacità di coinvolgimento di bassa sulle decisioni che si vanno ad assumere piccole o grandi che siano credo che su questo terreno
Bisogna recuperare del ter del del del opportunità che sono purtroppo secondo il mio punto di vista state perdute negli ultimi anni
Ringraziamo Company D'Alema Martin una e Giordano
Il nostro dei lavori lavori di ieri i lavori di oggi serviranno hanno il per continuare questo tipo di riflessione ma credo anche la CGIL a cominciare dal direttivo di domani
Sospendiamo per mezz'ora
La riunione e immediatamente fragranza ora riconvochiamo la deviazione per poterlo finire in termini rapidi