Tempo di Libri - Conversazione con Daniele Novara autore del libro "I bulli non sanno litigare" (Editore Rizzoli)

Radio radicale ultimo appuntamento della giornata qui da tempo di liberi e lo facciamo
Insieme a Daniele Novara benvenuto bentornato radio radicale eccoci qua sono acqua bene allora la conversazione di oggi intorno al suo ultimo libro scritto insieme a Luigi rigogliosi i buoni non sanno litigare insegnare ai ragazzi a vivere con gli altri a rispettarli edito da Bur Rizzoli
Allora un libro che ovviamente tenta un approccio differente perché oggi la cultura mainstream ci vorrebbe in qualche modo impegnati ad abbattere il tasso di conflitto più che il tasso di bullismo tra i ragazzi invece in questa libro diciamo si potrebbe chiamare anche l'arte del discutere l'altra nel confrontarsi l'alta Eder litigare perché spesso diciamo si confonde il litigio il confronto anche lo scontro con diciamo un episodio totalmente differente che
Il bullismo allora già iniziare a dirimere su questa confusione può essere un po'punto di partenza assoluta mentre c'era un equivoco spaventoso piscina gira
Nell'opinione pubblica specie quella italiana ossia mettere come sinonimo conflitto con guerra o addirittura conflitto con violenza o addirittura litigi infantile con violenza o addirittura in morsicato ore all'asilo nido con il violento
Ecco c'è come dire una drammatizzazione di temi infantili e adolescenziali che spinge verso come dire il fossato non lo sprofondo
Della violenza e è una tendenza alla colpevolizzazione
Che no non ci aspetteremmo da un'epoca nel Complesso benevola verso i bambini verso i ragazzi
Macché proprio sul piano educativo si presenta con un'epoca fragile che non ha più le parole per dirlo per cui il bullo come dire non viene più inquadrato in un necessario deficit educativo ma rischia di essere inquadrato in un deficit come dire giuridico poliziesco sono i carabinieri che vanno nelle scuole a parlare dei bulli ma è assurdo dal mio punto di vista il bollo è una componente di un gruppo nello diciamo chiaro e tondo nel libro non esiste il bullo senza come dire un uditorio no senza comunque un'entità sociale che lo caratterizza in quanto bollo ha bisogno degli altri per poter fare il bullo non ha senso dire isoliamo lo proprio perché come il bullo nasce nel gruppo ecco occorre che anche l'insegnante utilizzi il gruppo per creare una vera comunità
C'è una classe che funziona a livello scolastico non permette al gruppo di agire le sue nefandezze
E quindi noi abbiamo bisogno di una buona educazione di una buona scuola di una buona pedagogia non di criminalizzare dei ragazzini fragili che magari si son trovati in situazioni particolari o addirittura come succede qua a Milano di fare la clinica
A Silla
Delle vittime del bullismo ma non è una malattia stiamo parlando di problemi educativi ecco
Voglio dire questa alienazione del pedagogico nella nostra società di questi ultimi vent'anni sta provocando
Come dire dei danni verso le nuove generazioni ecco abbiamo bisogno di come dire ricostruirà un linguaggio dove i problemi vengono definiti per quello che realmente sono
Ecco abbiamo parlato dell'infanzia l'infanzia ovviamente oggi tali impianti legislativi dall'impianto
Culturale è fortemente tutelata chiaramente ogni azione contro un bambino a la giusta dose di colpevolizzazione di recriminazione di repressione da parte a sia delle forze pubbliche ma dell'opinione pubblica però forse diciamo Sitec contestualizza il bambino cioè il bambino è visto come un adulto in miniatura quando in realtà il sistema biologico il sistema educativo il sistema l'ecosistema potremmo dire dei bambini
è un mondo a parte è un mondo che ovviamente poi si sviluppa diventa qualcos'altro però viene in qualche modo incasellato in quelle classi di giudizio proprie dei gli adulti allora ad esempio in contesti anche più problematici
Si sente dire togliamo i bambini tale madri dei boss della camorra
Togliamo i bambini dai contesti difficili insomma questo bambino vive nuova cultura educativa amava cultura repressiva simile a quella degli adulti ecco
Sorriso professore questo scarto a cosa è dovuto che è dovuto al fatto che e e e è vero quello che dice ossia che c'è una ipertutela dei bambini dal punto a pari punti di vista specialmente normativo ma anche sanitario per esempio il sanitario come dire ci racconta i bambini quasi a soffoca Ali però viceversa non abbiamo più come dire un territorio educativo dove riconoscersi prendiamo il caso dei conflitti fra genitori e insegnanti ma è chiaro che insegnante fa una nota scolastica alla lungo il genitore l'intera pronta in un altro modo abbiamo bisogno come dire di di ricostruire discorso un discorso Sco comune specialmente no di considerare i bambini per quello che sono ossia dei bambini degli esseri immaturi
Non ha senso che il genitore urlino urli dei suoi figli perché non lo ascoltano ma è ovvio che un bambino di quattro anni non ti ascolta ma cosa deve fare
Ma meno di quattro anni di tre anni di cinque di sei
è incapace di ascoltare un discorso Complesso di un adulto questa moda
Di parlare ai bambini come se fossero adulti è una nefandezza
Allo stato puro perché tende a non riconoscerla natura tipica dei nostri pargoli dei nostri piccoli e come dire una vera e propria vessazione allora abbiamo creato tutte le tutele impossibile immagini ride dal punto di vista è come dire della vita della vita pratica ma non abbiamo creato lo stesso tavolo di lavoro sul piano educativo quindi ci troviamo degli genitori e insegnanti terribilmente fragili che urlano puniscono si arrabbiano estremamente motivi con gravi danni per i loro figli e il loro alunni
Ecco soprattutto questo vuole essere un libro che aiuta anche a litigare bene che dettagliati potrebbe essere una cosa diciamo anti Luo antiretorica per eccellenza però proporre delle regole base anche per impostare il conflitto ci nel conflitto che ovviamente viene visto in un'ottica propositiva e di crescita ecco leggendo queste pagine professore si ha l'impressione che quello che fondamentalmente occorre in qualche modo ripristinare i bambini sia la prima cosa che occorrerebbe ripristinare anche negli adulti cioè questa diciamo questo non luogo luogo abbastanza interessante Keyes l'angolo del conflitto Jack che che quello per esempio è un posto che nella società attuale nella società liquida ovviamente
Non esiste più oggi è tuttologo di conflitto
Dai salotti televisivi a quelli radiofonici passando a alla strada l'autobus dal luogo di lavoro cioè non esiste fondamentalmente un angolo o di chiarimento ma anche di crescita perché poi in realtà come diceva Platone
La l'essenza del conflitto e il dialogo l'essenza del dialogo e la risoluzione la crescita quindi fondamentalmente mancando questo manca un po'tutto a l'architettura
Cioè dobbiamo saper distinguere fra il conflitto gestito male il conflitto gestito bene
Abbandonando la violenza ma il conflitto gestito male non è necessariamente violenza se io mando fan curo scusate il termine qualcuno è chiaro che un conflitto gestito male
Ma non possiamo parlare di violenza per parlare di violenza come dico nel libro ci vuole il bullismo vero e proprio cioè la nefandezza di prender di mira
Un soggetto che non è in grado di difendere sì con l'intenzionalità di fargli del male e il male glielo faccio sul serio queste violenza il danno effettivo non è il danno come dire sul posto la parola e o la parola magari che nella conversazione viene fuori ma in maniera inclusiva e e l'ora quello che ci resta da fare per costruire una vera convivenza e forse anche una vera democrazia e quello di imparare a litigare bene
Ok liberando Cino dei vecchi schemi della colpevolizzazione del giudizio
O anche solo del voler a tutti i costi dirà agli altri cosa devono fare noi magari come dire non lo facciamo ecco litigare bene un po'come dire il costo della mia carriera per logica diciamo tutto quello che ho cercato di fare in trent'anni di lavoro aiutare le persone aiutare i bambini ma anzitutto gli adulti se come dire i genitori sanno litigare bene logico che in qualche modo trasmettono in maniera anche in corsia questa capacità
Ai loro figli e allora dobbiamo come dire creare una specie di piano Marshall che ci porti a una maggior competenza conflittuale perché nelle mie ricerche cos'ho scoperto che ne parlo anche nel libro
è il violento chi è il violento e quello che non sa litigare e quello che confonde come dire il litigio gestito male con la violenza e che quindi chi aggredisce ti colpisce si offende in maniera
Drammatica al punto di doversi vendicare di doversi il come dire buttare su di te per
Massacranti prendiamo il caso dei femminicidi è chiaro che tutti questi uomini non sanno sopportare le frustrazioni non sanno sopportare le contrarietà ma questo nasce nell'infanzia abbiamo bisogno di un modello educativo completamente diverso basta con i bravi bambini basta con le brave bambine
Dobbiamo invece spingere lottare e progettare non perché i bambini siano bravi o cattivi ma perché sappiano litigare bene gestirebbe nelle loro contrarietà
In conclusione c'è un aspetto molto importante il ruolo educativo quindi ruolo della scuola e dell'insegnante come qualche modo mediatore del conflitto
Ma soprattutto ora riflessione lombarda apposta perché da qualche tempo a questa parte con l'aumento della possibilità di comunicazione trasversale quindi social media alle ciabatte ai gruppi di WhatsApp eccetera eccetera
Il ruolo del genitore è diventato in qualche modo sempre più ingombrante all'interno
Di quelle che potrebbero essere delle zone che sono sempre state delle zone di autonomia gestionale degli alunni dei bambini ovvero la scuola c'è questo insegnante che è sempre più un ostaggio possiamo dire di vari gruppi di varie bande
Composte da genitori collegio docenti programmazioni bambini insomma
E al centro ci sono i bambini e poi in nel coté ci sono i genitori le ciabatte dei genitori sono ormai qualcosa di
Quasi epica pare la Caffarella insomma si discute tra alle tegole che non sono più a posto a perché vanno in gita in quel posto io ne ho lette alcune rendono improponibile in camice essere incredibili abbiamo anche diciamo e discussione
Se le mete per andare a fare i Gide siano sicure dagli attacchi del terrorismo cos'è meglio andare in treno andare informa la Questura diciamo si trasforma anche in tavoli dell'ordine pubblico e della sicurezza venire Satta hanno veramente preso il sopravvento ecco allora
Come ripristinare anche lì uno al corretto utilizzo
Del rapporto anche tra medium e gestione del
Del conflitto anche Inter genitoriale perché poi accade di tutto ma come possiamo mettere in qualche modo un po'di ordine in questo confuso mondo esatto in questo confuso mondo gli gruppi Watch l'hammam in genere sono loro
Le protagoniste di queste confusioni non per perché ce l'abbiamo con loro ma perché comunque sono loro in primo piano ecco le protagoniste
E effettivamente ci segnalano come a fronte di una colpevolizzazione dei ragazzi quello che scopriamo e che il problema sono i genitori che il problema sono gli adulti
Ma io dirò di più che non mi sento allora di passare dalla colpevolizzazione delle ragazze la colpevolizzazione degli adulti no dirò a Camp
Una a gli adulti genitori hanno bisogno di essere aiutati non ce la fanno da soli in questo momento anche la questione
Come dire dei sociale è di difficile gestione di perse l'adulto dovrebbe controllare cosa succede sui sociali perché sono strumenti anche molto invasivi con dei contenuti molto particolari bisognerebbe che loro controllassero perché i figli sono minori hanno una responsabilità se arriva una foto sbagliata non risponde solo al figlio risponde anche il genitore ma chi lo fa
Chi lo fa in questo momento questa responsabilità educativa chi se l'assume è molto Complesso ai bambini italiani è stato consentito di avere un numero specifico
Di cellulare a partire addirittura dagli otto anni
Sono girate delle idee strane confuse connesse i bambini si educassero Dal Soglio ragazzi anche dobbiamo ripristinare come hai detto tu un po'di ordine gli adulti devono avere una responsabilità devono stare al loro posto non del mondo diventare amici dei loro figli non devono buttarsi su questi gruppi WhatsApp come se fosse un calderone unico dove ci buttiamo dentro è la maestra è il papà la mamma i figli ci buttiamo anche la nonna
Con Prodi progenie un calderone unico verrà fuori qualcosa di di di di efficace io temo di no
Se non mettiamo un po'le cose al loro posto sia a rischio veramente ricreare un gioco dell'oca dove poi non ci ritroviamo più e dove specialmente i ragazzi fanno una fatica terribile a crescere ecco è l'ora poi sia rischia che effettivamente sì o no vittime anche di situazioni spiacevoli come quelle del bullismo
Allora tutto questo e molto altro loro trovate all'interno del libro i bulli non sanno litigare edito da Bur scritto da Daniele Novara che ringraziamo e da laggiù
Per rigogliosi grazie per essere stato iniziavano illustrasse Massimiliano grazie a tutti voi complimenti per il lavoro che ha fatto grazie
Grazie molte grazie a voi che ci avete seguito fino a questo momento questo era l'ultimo appuntamento da tempo di libri per la aggiornata di oggi ringraziamo anche Alessandro il figlio Ombretta lavori Stefano Varrella che hanno seguito la parte tecnica da noi l'augurio di una serena la serata e di buon ascolto credo trasmissioni di Radio Radicale