L'applicazione giudiziale della Carta dei diritti fondamentali nell'ordinamento italiano (2ª giornata)

Bene
Buongiorno a tutti benvenuti alla seconda sessione del
Convegno sull'applicazione giudiziale della Carta dei diritti fondamentali dell'ordinamento italiano
è un'iniziativa in tre sessioni
Organizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche e dalla scuola superiore della magistratura in collaborazione con la formazione decentrata della Corte di Cassazione
E della corte
D'appello di Roma
Abbiamo strutturato l'iniziativa in tre sessioni ieri c'è stato una l'importante
Presentazione generale con un ricchissimo parterre di relatori sulla situazione attuale della applicazione della Carta dei diritti del nostro ordinamento si è passati dal ricordare come la carta abbia arricchito le tutele dei cittadini italiani ed europei di fronte alle corti sì anche discusso a lungo sulle problematiche più attuali sul rapporti separato Ignazio Filippo regundorum di sulle interrelazioni tra lingotti e l'evoluzione della giurisprudenza in materia abbiamo anche concluso con considerazioni metafisica e sulla natura della carta come oggetto la cui
Natura è influenzata dal punto di vista dell'osservatore insomma abbiamo avuto una ricchissimo scambia di idee e di punti di vista sulla questo strumento di cui continuiamo a parlare oggi le due sessioni di oggi dopo la parte generale invece sono più
Specialistiche richiamo diciamo più seminariali la sessione di stamattina con anche questa mattina molte importante di illustri relatori che ringrazio
Approfondiranno l'applicazione giudiziale della Carta dei diritti fondamentali in relazione al principio di non discriminazione
Mentre oggi pomeriggio l'applicazione della Carta dei diritti fondamentali sarà valutata con riferimento al diritto di asilo e dal trattamento dei rifugiati e richiedenti a giudizio
La prima relatrice a cui cedo immediatamente la parola e la dottoressa Angela Maria Perrino che farà una relazione introduttiva sul sull'argomento il consigliere Perrino e consigliere della Corte di Cassazione dal due mila dodici
è una specialista di diritto del lavoro e di diritto del lavoro pubblico in particolare del formatore decentrato presso la Corte di Cassazione
Cura per il fuoco italiano la parte quarta sulla analisi della giurisprudenza della Corte di giustizia europea in materia di diritto del lavoro
Alle quindi il compito d'istinto dunque questa seconda sessione sull'applicazione della carta dei diritti fondamentali dell'unione europea
Grazie
Grazie al presidente al coordinatore di questa tavola rotonda di questo di questa sessione di oggi
Grazie alla vulcanica organizzatrice di questo incontro alla collega Valeria Piccone che riuscita a metter su un'iniziativa densa di spunti e piena di di interessanti
Come dire di di temi interessanti che ribollono in questo in questo periodo nella rete nelle relazioni tra la giurisprudenza neonatale e la giurisprudenza interna
Io
Ovviamente mi atterrò in maniera estremamente puntuale alla al mio compito che non è quello di fare una
Relazione in senso proprio ma semplicemente di introdurre il tema e allora per cercare anche di mettere un po'di
Come dire di Pepe nella in questo in questo medium che c'è stato apparecchiato da ieri conformemente al al mio
Temperamento qualche volta
Anticonvenzionale comincerò col dire che probabilmente proprio con riferimento al principio all'attuazione del principio di non discriminazione
Forse le magnifiche sorti e progressive che si vanno cantando bella
Della superiorità della apertura della come dire modernità della giurisprudenza unione alle probabilmente hanno qualche crepa
E almeno almeno qualche incrinatura con riferimento ad un affronto con la giurisprudenza nazionale sono provocazioni sassi che getto nello stagno sperando che i relatori di oggi le raccolgano e rispondano a queste a queste mie considerazioni
Le queste considerazioni introduttive si ovviamente le articolerò su due polli
Molto come dire e le idee che sono i capisaldi su cui si regge il nostro tema
Primo Paolo dire una identificazione tra la nozione di parità di trattamento e la nozione di divieto di discriminazione
Secondo polo la nozione di divieto di discriminazione
Intesa nella come la intende la corte di giustizia quindi a giurisprudenza Unione Ale
è equivalente a quella e intesa dalla giurisprudenza nazionale e senno e più ampia o il più ristretta
Quindi i due poli sono sono questi e a questo punto parto dal primo parità di trattamento e divieto di discriminazione letture nozioni non si possono identificare
La la nozione di divieto di discriminazione come già la ricostruzione semantica ci dice
è una nozione negativa in una nozione di divieto di discriminazione appunto il si si traduce in non facile quindi non bisogna c'è il divieto di operare discriminazioni
Che diede per i vari votivi di cui che poi identificarono
Toccano il secondo polo di questa mia breve introduzione la il principio di parità di trattamento un cerchio concentrico più alto il divieto di discriminazione
è o può essere uno strumento di attuazione del principio di parità di trattamento ma non esaurisce il principio di parità di trattamento perché il per attuare il principio di parità di trattamento può non essere sufficiente e spesso non è sufficiente
Il delitto la diciamo il rispetto del divieto di discriminazione per esservi tra i due cerchi concentrici quello più ampio della parità di trattamento
Quello più stretto del divieto di discriminazione
Un ghetto perché nonostante il il si rispetti il divieto di discriminazione può non essere raggiunto l'obiettivo
Della parità di trattamento per riuscire a raggiungere per riuscire a coprire questo iato tra il primo e il secondo che necessità di azioni che non non possono verosimilmente limitarsi a Venere azioni positivo alle mediazioni negative
Ma devono fare qualcosa in più cioè appunto e il lane del probabilmente sì prospetta la necessità di azioni positive
Quindi divieto di discriminazione non si identifica con il principio di parità di trattamento può essere talora è
In un uno strumento di attuazione non esaurisce la possibilità di attuare il principe per i tai trattamento abbia il clandestino si può prospettare la necessità di una attività ulteriore
Ebbene proprio per questo aspetto ammette pare che la giurisprudenza della corte di giustizia per questo aspetto & non solo la giurisprudenza prima ancora normativo un giornale sia recessiva rispetto a quella interna
E passo alla tentativo di dimostrazione di questo assetto cominciamo col dire che nell'anno normativa un neonatale quindi le varie direttive che rilevano
Per quanto riguarda questa questo argomento cito la direttiva due mila settantotto ma anche la anche la direttiva due mila sei cinquantaquattro c'è ma ce n'è insomma sono solo due esempi
Il venti edifica non quando dettano le definizioni
Del principio di parità di trattamento cito per tutte l'articolo due della direttiva due mila settantotto
L'ho identificato no con il la con il il principio di parità trattamento è l'assenza
Di discriminazioni
Quindi il vi è una tendenziale nella normativa ognuna le c'è una tendenziale
Equiparazione almeno sotto il per quanto riguarda
Gli assetti definitori tra parità di trattamento e divieto discriminazione
Tant'è vero che le azioni positive quindi la necessità di azioni positive solitamente è relegata nei considerando oppure in qualche
Norma che detta agli obiettivi di scopo
Ma la dimostrazione che in realtà non il oltre che sotto il profilo della normativa vi sia anche un'attuazione di quanto sto dicendo nella giurisprudenza della corte di giustizia lo abbiamo avuto con un esempio eclatante e sepolto crescente faccio riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia ventidue febbraio due mila diciotto
Casacci centotré sedici POGAS di Sado questa sentenza che devo dire è stata non non l'ho trovata non lo trovano lobbista rimbalzare come solitamente accade per le sentenze la Corte di giustizia nei vari siti dedicati attenti alla giurisprudenza unione le questa sentenza che invece secondo me estremamente esemplificativa di quella della de di questo aspetto della giurisprudenza un mio locale si è occupato il tema caldo e ed estremamente minato il tema della tutela delle lavoratrici gestanti quindi si trattava
Di un un ipotesi di licenziamento collettivo che aveva riguardo ad una lavoratrice gestante
Ebbene la corte di giustizia a esordito con stupende meravigliose affermazioni di principio
Affermando che in realtà la lavoratrice gestante può è però in periodo di allattamento è tutelata in forza di due direttive
Quindi cumula labirintica titolare di tuo è seria di due serie di diritti della direttiva numero novantadue ottantacinque e della direttiva numero novantotto cinquantanove
Beh di guisa che la con grande con grande enfasi la corte di giustizia afferma deve deve beneficiare contemporaneamente dei diritti previsti da entrambe le direttive
Ma dopo aver affermato in maniera roboante queste questi principi nei fatti la tutela che riconosce a questa lavoratrice gestante
è ben poca cosa perché la corte di giustizia si contenta per ammettere che il licenziamento collettivo coinvolga la lavoratrice gestante Etoile però in periodo di allattamento
Che il datore di lavoro mi metta per iscritto le ragioni oggettive ossia le ragioni economiche e tecniche organizzative o di produzione dell'impresa
L'apparato di tutela finisce quindi per ridursi e mi pare ben poca cosa
Al divieto di discriminazione per lo stato di gravidanza di povertà Elio o per la condizione di allattamento
Rimane quindi quasi delegato al rango di mera affermazione di principio lo ultimo principio affermato nei terreni che concludono la sentenza
Sulla necessità di ogni Stato membro di prevede divieti preventivi di licenziamento per questi le per queste lavoratrici e non già soltanto il diritto di risarcimento per il licenziamento illegittimo loro irrogato
Per questo specifico settore microcosmo abbiamo una giurisprudenza interna molto più avanzata
E infatti è sentenza recente ma e questa è l'ultima ti ho censito come massimata ma sicuramente ce ne sono altre della
Della sapiente sezione lavoro di questa Corte cito ventotto settembre due mila diciassette numero ventidue mila settecentoventi secondo cui in tema di tutela della lavoratrice madre la deroga al divieto di licenziamento deve essere è la assolutamente e restrittiva e opera soltanto in caso di cessazione dell'attività aziendale
Non essendo sufficiente la cessazione dell'attività alla quale lavoratrice e a detta
Non essendo sufficiente quinte la la mera enunciazione delle ragioni economiche tecnico organizzative produttive dell'impresa che invece abbiamo visto delle quali invece abbiamo visto la corte di giustizia si contenta
E allora ho preferito ricorrere a questa sentenza particolare che mi pare particolarmente esplicativa anziché evocare quella di cui sicuramente su cui sicuramente relatori
Si soffre quella su cui si è insensato rivedere i lavori i i relatori si soffermeranno perché ha avuto grande eco grande
Spolvero una sentenza in grave che sentenza in grande spolvero nella nella Dini del nella nella giurisprudenza nella dottrina attenti a questi temi lei famosa sentenza della grande sezione sul velo islamico
Mi sono o quelle sentenze e che sono state abitate da molti come esempi
Recessivi di un Unipol di un coro quasi come dire isolate in realtà si inserì ma non ripeto non ne parlerò perché io sto semplicemente introducendo provocando
Sì inseriscono in definitiva a mio paniere in un filone in un settore in un provino un filone in un modo di pensare in un argomentare in una compresi in un'architettura che probabilmente ha dalla sua la sistematicità e passo rapidamente al secondo polo al quale ha armi accennavo prima
Premesso che ha ho ho provato a dimostrarvi che la la benché in diritto non si possano identificare parità di trattamento e di Vito discriminazione
Questa tendenziale identificazione e la traiamo proprio dalla giurisprudenza rionale dalla normativo mio anale laddove la nostra giurisprudenza interna mi sembra di segno più avanzato tant'è passerei all'altro Paolo e cioè proprio a quello concernente la il diritto di discriminazione
Demetrio discriminazione e parto da una sentenza anche qui della corte di giustizia non recentissima purtroppo ma che mi sembra particolarmente significativa che questa alla quale ed è ho visto poco spazio visto riservato poco spazio benché a mio parere particolarmente significativa
Nella panorama della dottrina e che si dedicato un particolare attenzione a questi argomenti
Parlo della corte della sentenza diciotto dicembre due mila quattordici causa c trecentocinquantaquattro tredici Fabio oggi ardente
Ah per conto di K Calton Fini allora si trattava in questo caso dell'applicazione del principio di non discriminazione
Ad un'ipotesi di obesità allora il diritto dell'Unione ci dice la corte di giustizia deve essere interpretato nel senso che esso sancisce alcun principio generale dis di non discriminazione
A motivo dell'obesità in quanto tale per quanto riguarda l'occupazione e le condizioni di lavoro sentenza è irrilevante non tanto e non solo per la fattispecie concreta perché e insomma mi sembra che la senti no ovvio l'affermazione in base alla quale il soggetto obeso di per sé non ha degli ostacoli a meno che non si traducano
A meno che l'obesità non si traduca in una indicato che gli di fuori gli sia di impedimento all'espletamento delle attività delle forbici attività di lavoro ma in generale l'obesità non ha una ragione de di per sé una condizione di svantaggio
Quindi la sentenza non rileva il per quel che concerne la fattispecie concreta
La sentenza rileva per quel che dice in diritto nella quando un ex-pilota sviluppa la motivazione a sostegno del deciso
La porta infatti di ci dice che nessuna disposizione dei trafficanti nel diritto derivato prive ridono Print divieto di discriminazione di divieto discriminazione al principio di non discriminazione
E a cagione della bestia e ciò e queste punto rilevante
Vi è la conseguenza della applicabilità della direttiva due mila settantotto non essendo possibile ampliare il novero dei motivi di discriminazione elencati dall'articolo uno di questa direttiva questo principio fermato alla corte di giustizia mi è sembrato particolarmente rilevante in questo caso ma potrei farvi partito numerosi esempi mi sembra che sia che vi sia la giustapposizione a questo principio
Di principi di segno differente più avanzati dire che garantiscono una tutela più avanzata
Per quel che riguarda la giurisprudenza interna della nazionale e in particolare e il come dicevo della sapiente e moderna sezione lavoro di questa corte
Citò tra la insomma in particolare tutta la giurisprudenza della della sezione lavoro sul motivo sulla licenziamento
Ritorsivo o di rappresaglia che molti hanno che ora è ricondotto alla alla galassia del licenziamento discriminatorio vi è stata una qualche una qualche incertezza nell'ambito della della sezione lavoro in ordine alla piena identificazione sotto il profilo della su sufficienza del motivo unico determinante o sulla possibilità o sulla rilevanza di motivi extra ai fini della distinzione tra modo tra motivo ritorsivo e motivo discriminatorio ma non è questo perché non voglio derogare al mio alla mio principio allargarne la mia promessa di non fargli una relazione
Di spero soltanto che come dire dei vivi venga il l'impulso lo sa come dire la la voglia di andare a sperimentare la fondatezza di quello che vi sto dicendo e di andare quindi a verificare la giurisprudenza della della corte di cassazione in raffronto a quella della corte di giustizia e allora del né lasciar vi e quindi nel chiudere queste nel chiudere queste consiste nel chiudere queste considerazioni e io faccio mio la ripropongo anche in questa sede l'invito a
Hanno un
Come dire a cercare di guardare con occhiali spregiudicati tutto quel che che che noia e riceviamo dall'esame della joint soprattutto a raffronto giurisprudenza Unione Ale
E della giurisprudenza nazionale e e quindi mi congedo da mi concedo da voi con un con delle parole di che mi sono molto care e che e che vi consegno e più sicura la strada che corre in pianura ma più umile
Non ci credo
Allora e più sicura la strada che corre in primo piano una ma più umile piatta
Più spesso inciampa chi corre non ti Striscia
Ma nessuna lode bah acqua Abba a questi ultimi se non cadono mentre gli altri vengono Lodati anche se cadono dall'epistolario di Plinio il giovane grazie
Bene grazie alla dottoressa Perrino per questa introduzione per aver subito centrato la problematica dei rapporti tra principio di uguaglianza del principio di non discriminazione
Confini e definizioni che della giurisprudenza impegnano non poco la ringrazio anche per la casistica citata l'invito a confrontare la giurisprudenza corte di giustizia e della Corte di Cassazione che si esercitano sulla casistica in concreto che vediamo nell'Aule di giustizia
La prossima relazione e a cura della professoressa Barbena sul principio di non discriminazione nella giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea
Una dottrina incerta il sottotitolo di questa relazione la professoressa Barbera e ordinario di Diritto del lavoro all'Università di Brescia
Dove insegna oltre al diritto del lavoro anche diritto antidiscriminatorio e Clinica legale
E nel comitato scientifico nel comitato di redazione di numerose riviste specializzate come il giornale del diritto del lavoro e delle relazioni industriali diritti lavori mercati la rivista giuridica del lavoro
E stata visiting professor alle università di Yale e di New York è autrice di pubblicazioni su trasformazioni del lavoro e di civiltà Lizza azione eguaglianza e diritti di Welch fare nella tutela multilevel
Legislazione e giurisprudenza Domino europea in tema di tutela antidiscriminatoria insomma io lo dico per gli editori qua presenti la professoressa Barbena è veramente una specialista
Una delle maggiori specialiste italiane ed europee della materia quindi la ringraziamo in particolare per la sua presenza questa mattina le cedo immediatamente la parola grazie
Grazie presidente io devo dire che è stato un piacere
Essere invitata da Valeria ed a tutti quanti ringrazio è stato un grande piacere essere presente qui ieri perché c'è stato una discussione di altissimo livello molto interessante anche
Dove si sono confrontate non necessariamente scontrato perché non è che chi parlava sostenesse una posizione o l'altra diciamo si è fatto riferimento all'emergere di due fondi lasciatemi richiamare così con una certa dose di approssimazione diciamo un polo sopranista
E un Polo europeista nella discussione attuale sui diritti fondamentali io non mi ritrovo in nessuno di questi due perché non è questo il ma in cui vi pongo davanti
Ai problemi confesso che anche l'interrogativo da cui è partito l'intervento precedente non lo riesco anche andare fino in fondo se sia più alto livello di protezione delle discriminazioni assicurato dalle corti nazionale dalla corte di giustizia per me
E non ti erogativo che non so se ha senso porre perché qui siamo di fronte a un diritto integrato cioè le corti nazionali applicano il diritto dell'unione europea quando si occupa di discriminazione pensano con le categorie create plasmate
Dal diritto all'Unione Europea il concetto di discriminazione dirette e indirette il concetto di molestia la lista dei motivi di discriminazione persino l'ultima sentenza alla quale faceva giustamente riferimento la relatrice poc'anzi come a una sentenza estremamente innovativa in materia di rilevanza del motivo illecito né licenziamento discriminatorio
E dell'irrilevanza di eventuali concause fra cui cause di giustificazione del licenziamento nasce dalla concezione oggettiva per il comportamento discriminatorio elaborato dalla corte di giustizia non già da me
Corti nazionali e d'altra parte la corte di giustizia non è
Sorda a quello che dicono le corti e costituzionali e le corti ordinario in tema di di discriminazione per un solo fatto che la Corte si pronuncerà su questioni di rinvio pregiudiziale
Che pongono i giudici nazionali quindi il frame
Del discorso lo pongono le Corti costituzionali ed è vero che nella sentenza sull'obesità la corte di giustizia non è andata appresso al suggerimento della corte e della corte nazionale che proponeva di espandere il concetto di malattia all'obesità ma l'ha fatto in altri casi la sentenza Coleman
è una delle sentenze più innovative
In tema di di disabilità ma anche in tema di discriminazione perché per la prima volta la Corte dice si può essere discriminati anche per associazione non solo se io sono disabile ma se mi occupo di un disabile
E nella causa
H K ha dato una interpretazione di soluzione ragionevole e e di azione positiva estremamente progressiva Abercromby e inagibilità affatto diversamente cioè e quindi è molto difficile valutare i guadagni e le perdite però se io dovessi dire in pochissime parole
C'è da guadagnare nell'applicare la giurisprudenza e la corte di giustizia in tema di discriminazioni ed eguaglianza la risposta essi perché e da quell'elaborazione che deriva anche quello che fanno i giudici nazionali
Ma su questo però diciamo un po'risposte accusato ad una provocazione molto interessante che veniva dall'intervento che mi precedeva invece io vorrei tornare
Ha un po'i ragionamenti che si facevano ieri
Si occupa diciamo separato moltissimo da sentenza la Corte costituzionale
Sentenza che e
Forse ha sorpreso ma non è arrivata inaspettata a chi si occupa di diritto anti discriminatorio perché
Questa sentenza fa parte
Di una Federal questi ogni una questione sarda federale che in realtà si è posta sin dal momento della proclamazione della Carta europea dei diritti fondamentali perché quando la carta fu proclamata soprattutto quando fu dotato della stessa forza dei trattati
Sì e ci si comincia a interrogare se questo non avrebbe
Appunto sollevato una questione federale cioè l'interrogativo se l'adozione della carta adesso meno esteso le competenze dell'Unione Europea oltre i limiti espressamente stabiliti dai trattati innescando un processo di in Corporation strisciante quando io Parodi incorpora esce in questo caso mi riferisco a come il termine veniva usato in una famoso articolo di Joseph vai mi ha scritto alla metà degli anni ottanta quando dice che e l'adozione dell'incorpora il sogno si sviluppo negli Stati Uniti
A partire dal riconoscimento di un Bill of Rights a livello sovranazionale che tendeva ad attrarre a livello centrale le competenze degli Stati
Membri o meglio il controllo sull'esercizio di queste competenze aveva indicato nel principio di eguaglianza all'ancora capace di attrarre appunto l'esercizio di questo contro dei quali Leanza a livello centrale sembrava che al momento della programmazione della Carta dei diritti fondamentali questo
Processo si stesse in qualche modo realizzando e anticipo che uno degli studiosi una delle studiose che si posa questo problema fu proprio le stesso ora della sentenza della Corte di cui ci siamo tanto occupati ieri ora
Come è noto a tutti
Gli articoli cinquantuno e cinquantadue della carta costituiscono un po'il tentativo dei negoziatori della carta di stabilire una soluzione negativa restrittiva ex ante a questo problema perché queste disposizioni prevedono
Che lei sposi nella carta possono essere invocate solo nei limiti delle competenze attribuite all'Unione Europea non possono estendere queste competenze alle condizione né limiti definiti dai trattati il problema è che adesso centrale Moon pone l'analisi di queste norma ce ne dovremo occupare il problema è che queste sono formule ambigue ma soprattutto il problema che non cela un reale consenso sugli effetti di costituzionalizzazione prodotti dalla carta
Ed è per questo che il mio a intervento a questo a questo titolo perché è una questione ancora irrisolta una controversia che lungi dall'essere superata
Questo perché perché nelle nelle clausole dedicate principi di eguaglianza e non discriminazione nelle classi all'azienda orizzontali
Noi possiamo vedere due spinte contrapposte una è quella di espandere la portata dei principi dei diritti fondamentali e l'altra è quella di contenerla quindi è come se ci fosse un doppio movimento nel processo di integrazione europea
E quindi c'è un'attenzione non risolta è un processo di ridefinizione e dei consigli e delle competenze che incerto e non lineare fra l'altro queste incertezze non lineare età in questo momento si avverte in maniera particolare perché noi siamo in una situazione in cui continua a essere assente una decisione fondamentale costitutiva se procedere verso l'unità oppure regredire verso la diversità
Se dobbiamo segnare un punto di inizio di quando si comincia a parlare in termini più concreti di questa questione
Fu il famoso caso Mangold che io vorrei dare largamente per conosciuta richiamando soltanto diciamo l'occasione che fu posta appunto da un un giudice nazionale l'occasione che che la corte Betty decidere per la prima volta sui divieti di discriminazione posti dalla direttiva settantotto due mila che era stata approvata sulla base delle nuove competenze attribuite dal trattato di Amsterdam articolata l'articolo tredici all'articolo diciannove all'Unione cioè di disciplinare in materia
Di discriminazioni di fattori nuovi in questo caso letta
Una normativa che stabiliva una differenza di trattamento a svantaggio dei lavoratori
Anziani costituiva una violazione della direttiva stessa direttiva ancora non era stata trasposta dalla dalla Germania Mangold molto interessante secondo me perché segnala proprio anche un cambio di passo nell'aggiornamento della corte la corte
Voi lo sapete e
Ha costruito il principio di eguaglianza come un principio generale dell'ordinamento europeo ben prima dell'approvazione della Carta partendo dei divieti espressi di discriminazione
E quindi il gioco fra traditi espressi discriminazione eguaglianza parità di trattamento molto complesso perché la corte parte all'inizio dei principi
Per gli specifici divieti di discriminazione dice non sono altro che l'espressione di un principio fondamentale dell'ordinamento comunitario il principio d'eguaglianza questa volta invece Mangold e e inverso il ragionamento
Il principio di eguaglianza entri in particolare il principio generale della parità di trattamento in ragione dell'età
La cui fonte dice la Corte che vada punto lancia
Una una una luce su su questo carattere multilivello della tutela dei diritti fondamentali la cui fonte rinvenibile strumenti internazionali nelle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri da fondamento giuridico autonomo
Ai divieti di discriminazione
Che preesistono al diritto derivato
E quindi preesiste una direttiva il giudice dice Mangold la Corte deve garantire la piena efficacia di questo principio e disapplicare ogni disposizione di legge nazionale contrari
L'assenza Mangold fu una sentenza esplosiva perché sembrava rimettere in discussione
Tutto quello che si sa e si dice sugli affetti
Delle direttive in particolare sembrava attribuire a una direttiva per giunta non ancora trasposta un effetto equivalente all'efficacia diretta orizzontale delle direttive trasposte nel diritto nazionale a un giudizio che oppone due privati
Quindi ci furono molti commenti critici però quello che colpisce in questi primi commenti critici è che si parla molto di affetti
Ed è la teoria dell'effetto diretto delle direttive e non si avverte come la decisione
Della corte
E collega questi effetti non la direttiva in sé male l'operare del principio di eguaglianza e non discriminazione
Queste invece viene avvertito molto bene dall'avvocato generale che nella causa acciacco Navas in cui appunto una Corte nazionale una corte spagnola perché dovranno Beha particolare con la disabilità Java dalla corte gli dice
Il tutto e chiede alla Corte di espandere il concetto di disabilità fino a coprire la malattia
Avvocato generale pronuncia questa famosa sentenza che è diventato un po'
Le l'espressione di questa vicenda e dicesse bisogna aspettare cauti perché questo potrebbe trasformare
Le spandere i divieti di discriminazione oltre quello che dice l'articolo tredici significa trasformare il principio di eguaglianza in una e non discriminazioni una leva di Archimede che forza i confini delle competenze
Senza l'intervento degli autori del trattato senza l'intervento del legislatore comunitario andando oltre la valutazione che gli Stati membri hanno fatto nell'esercizio delle competenze di cui ancora dispongono
E questo questo doppio passo
Perché la corte ascolta la corte di giustizia ascolta l'avvocato generale e quindi non è stante il concetto inizialmente di disabilità al concetto di di malattia ma lo farà
In qualche modo nelle successive sentenze utilizzando la Convenzione sulla disabilità questo doppio passo
Che il dialogo sul sull'eguaglianza la discriminazione Anne nel
è un dialogo che a più voci perché è un dialogo che involge la corte di giustizia agli avvocati generali le corti nazionali si risente nel sentenze post Mangold
Perché da una parte la Corte sembra accettare un che ci sia un nuovo regolamento di confini rispetto a quello stabilito da Mangold però dall'altra parte approfondisce rafforza il ruolo svolto dal principio d'eguaglianza
Inizialmente nelle sentenze successive sembra che la preoccupazione principale la cortesia di reagire alle sentenze del post Mangold perché
Ci furono
Anatemi lanciati con celti giustizia e ci fu un ricorso alla Corte costituzionale è la tedesca ci fu una reazione molto forte
Soprattutto Radoccia tedesche anglosassone danno in meno anzi
No eravamo abbastanza contenti
Però la preoccupazione principale della corte se entra sembra essere
Quella di chiarire i limiti che la corte incontra nell'esercizio delle sue funzioni nell'esercizio quindi dell'interpretazione dei principi e quindi in sostanza nei limiti stessi che il diritto europeo incontra rispetto al diritto nazionale quindi nella sentenza basso
Posizione abbastanza cauta la Corte dice il diritto comunitario non contiene un divieto di qualsiasi discriminazione fondata sull'età
Di cui giudici devono non contiene di cui giudici devono garantire l'applicazione se il comportamento discriminatorio non presenta alcun nesso col diritto comunitario e nasce appunto sicuramente un passo indietro però lascia aperta una questione e cioè ma questo nesso non può essere costituito proprio dalla direttiva
E che cosa comporta l'obbligo di dare attuazione al principio generale di eguaglianza e non discriminazione che preesiste alla direttiva la stessa articolo diciannove
Questa questione viene affrontata nel caso cuccette veci
Ancora una volta dal giudice remittente cioè due genere emittente che chiede alla corte di chiarire
Se l'eventuale esistenza di una discriminazione diretta connesse all'età debba essere valutata sulla base del diritto primario dell'unione dice il giudice come sembra suggerire la sentenza Mangold o alla luce della direttiva settantotto
E poi chiedo un'altra spinosa questione giudice cioè chiedere
è necessario passare da una pronuncia della Corte di giustizia prima di disapplicare la normativa nazionale perché questo sembra richiedere la certezza del diritto e le aspettative dei singoli risposta quest'ultimo interrogativo abbastanza netto quello che la Corte la Corte dice in virtù del principio del primato il principio di effettività il giudice nazionale investito di una controversia tra private ha il compito di garantire il rispetto del diritto dell'Unione
Isa applicando se necessario qualsiasi disposizione contraria normativa nazionale indipendentemente dalla sottoposizione alla corte di una questione pregiudiziale sull'interpretazione di tale principio
E indipendentemente dalle modalità che si impongono al giudice nazionale nel diritto interno il potere disapplicare una disposizione nazionale contraria alla costituzione
In questo passaggio io trovo la il tentativo più forte da parte
Del giudice europeo di costruire
Un circuito di giurisdizione europea che ha come protagonisti proprio i giudici nazionali un circuito che in qualche modo è vero che bypassa la giurisdizione delle Alte Corti nazionali
Ma assegna giudice nazionale una funzione di interprete e garante dei principi fondamentali del diritto dell'Unione il giudice nazionale non il giudice europeo cioè il giudice nazionale e anche il giudice che applica il diritto europeo in un sistema multilivello
Però consente veci specifica anche una questione importante di quale diritto dell'Unione si tratta de cerca di rispondere diciamo al primo interrogativo sollevato dal giudice nazionale la direttiva o il principio generale e la risposta si pone nel mezzo
Diritto da far rispettare dice
La Corte il principio di non discriminazione in base all'età quale Espresso concretamente della direttiva due mila settantotto quindi il rapporto in cui si pongono principio generale direttiva è un rapporto di tipo circolare
Perché da un lato il principio generale che dota la direttiva di effetti diretti che altrimenti non avrebbe
Cioè l'oppone allo stesso livello della posizione di della gerarchia delle fonti tipica del diritto primario cosa che richiamando l'intervento che faceva ieri professor gelatiere delle fonti non consentirebbe invece lo consente l'interpretazione
Perché e la direttiva d'altra parte che non sparisce dal piano
Dell'interpretazione perché la direttiva attraverso il suo campo di applicazione acconsentire
Che la normativa nazionale rientri nell'ambito del diritto europeo cioè il principio di eguaglianza si applica perché si verte in un ambito di applicazione della direttiva in un ambito coperto dalla direttiva
Quindi i divieti di discriminazione scatto ogni volta che si verta su una delle materie coperte da direttiva alcuni dicono questo non è possibile
Per via dall'articolo cinquantuno articolo cinquantuno dice che disposizioni una carta
Si applicano solo quando gli stati membri applicano il diritto dell'Unione che è una cosa diversa dal dire
Quando si ricade in uno degli ambiti coperti dalla direttiva questo può accadere anche quando non si applica il diritto dell'Unione
Qui però interviene un'altra sentenza della corte di giustizia la sentenza acché Berke Sanson che verte proprio in materia di articolo cinquantuno scuole io non mi posso soffermare molto ma mi serve per dire
Come la corte qui costruisce un altro tassello di questo circuito europeo di affermazione dei diritti fondamentali perché dice alla Carta dei diritti fondamentali
E si applica interamente la la giurisprudenza anche Lisbona cioè la carta non ha un ambito di applicazione più ristretto di quello dei principi generali
La Corte dice i diritti fondamentali garantiti dalla Carta devono essere rispettati quando una normativa nazionale rientra nell'ambito di applicazione del diritto dell'Unione passa un'affermazione molto forte dice
Non possono esistere casi rientranti nel diritto dell'Unione
Senza che tali diritti fondamentali trovino applicazione
Quindi
Non è necessario che la misura nazionale sia stata emanata in attuazione
Di un obbligo derivante dal diritto dell'Unione a qualsiasi norma nazionale può essere oggetto dello scrutinio della corte quando rientri nel cono d'ombra dell'Unione faccio un esempio per capire meglio
E non è relativa retribuzione retribuzione una competenza esclusa
Espressamente dalle competenze dell'Unione ma la retribuzione rientra nell'ambito delle direttive in tema di discriminazione non si può discriminare nelle condizioni relativa retribuzione e quindi una materia che non è di competenza dell'Unione ma è di competenza esclusiva degli stati membri rientra nel cono d'ombra dell'Unione Europea
Forse è proprio quest'ultima implicazione di Akbar Franzoni che desta le reazioni discordi la giurisdizione nazionale in particolare
Della corte costituzionale tedesca e porta la corte in Siragusa precisare meglio che occorre comunque un collegamento di una certa consistenza io però non mi vorrei soffermare su questo
Perché vorrei ritornare al al al sentiero principale che in effetti un sentiero in salita non è quattro Setti ero pianeggiante
E cioè
Curcio deve c'è una sentenza a mio parere molto interessante proprio per la sua ambiguità per la sua
In una certa misura voluta ambiguità che è proprio di molte decisioni in tema di principi di eguaglianza non discriminazione
Tranne che quello che a molti appare come una un difetto
Delle corti cioè quello di esprimersi in maniera contraddittoria io invece lo trovo come trova un pregio perché questo consente una negoziazione di significati che è particolarmente importante in qualsiasi ambito in ambito nazionale sicuramente ma certamente nell'ambito di una ordinamento multilivello in cui si ha a che fare con ventisette identità mica una e quindi
Se ci si ferma su significati cristallizzati
Che tra i fitti attivi dei diritti non c'è dialogo e quindi questo spiega anche un po'l'incertezza tanto che cuce crederci stessa può essere letta in più modi non lo possiamo leggere come un arretramento rispetto a Mangold come un progresso rispetto a basso o come un nuovo punto di equilibrio
Io penso che nel Cuccia vederci la corte abbia tenuto in considerazione due aspetti uno che era entrato in vigore la Carta dei diritti fondamentali
E che il Trattato di Lisbona aveva detto ha la stessa efficacia del trattato
Quindi come se la corte avvertisse che in questo cioè il riconoscimento
Dei principi dei diritti fondamentali come fonti che si auto in pongono e quindi come se la corte avvertisse di avere una legittimazione forte che in qualche modo attenuarsi difetto di legittimità che affliggeva
La sua tesi studente in giurisprudenza precedente sui diritti fondamentali che era una giurisprudenza auto fondanti no
Dall'altra parte però non è un caso che la corte insiste su questo letto di procura stecche la direttiva no perché è la direttiva che cos'è la direttiva le direttive quarantatré settantotto sono l'espressione di una
Cosa molto importante che non certe volte tralasciamo cioè che nel due mila quella sì quel consenso permissivo che aveva consentito
L'evolversi della giurisprudenza della corte in tema di discriminazione eguaglianza era diventata una un un consenso attivo gli stati membri erano d'accordo
Nel fare una lotta forte alle discriminazioni soprattutto a quelle più odiose discriminazioni di razza origine etnica
Certo lo fa con molte contraddizioni escludono gli Stati membri non la corte nazionalità
E quindi è come se le direttive fossero espressione di questo consenso attiva un consenso politico ma d'altra parte occorre riconoscere che intanto attuazione di un principio generale costituzionalizzato queste stesse direttiva acquistano una forza particolare cioè in qualche modo si vanno costituzionali pensando e questo spinge anche esso verso un controllo dei quali danza diffuso allora
Questa è una senza sicuramente una sentenza di compromesso però capisco perché a un certo punto la Corte si sente abbastanza forte per andare avanti prima intestarci salse poi intasca industrie tessa Schatzer una sentenza molto discussa perché ha avuto effetti fortissimi sul mercato delle assicurazioni da questo punto di vista alcune affermazioni fatte ieri circa il fatto che queste direttiva abbiano poca influenza
Nel campo dei diritti fondamentali nel campo dei rapporti inter privati mi stupisce perché testa chance ha avuto effetti dirompenti super Cattolica Assicurazioni stabilendo un principio non da poco cioè non ci possono essere differenze né calcoli attuariali fra uomini e donne scusate se è poco e
Un aspetto simile a quello di Barber
Però noi potremmo dire che il test assaggia un po'e e il frutto di una lunga elaborazione che la corte l'iniziato sul valore particolare del principio di eguaglianza di genere
A partire da destra in due quindi forse per questo i casi invece hanno
Qui mi devo affrettarmi sia vero hanno e in materia di eguaglianza e non discriminazione sono più soprattutto i casi ai SM e tasche industrie
Perché nel primo la corte fa un un inciso molto veloce
E dice
Non mi posso soffermare su motivi perché offre questa diversa
Soluzione qui dovrei diciamo mettere nei panni di giuslavorista e spiegare perché la Corte non ritiene che l'articolo ventisette in materia di diritti di consultazione
Non sia un principio che abbia efficacia diretta e invece il principio di eguaglianza
E non discriminazione ce l'abbia a differenza del primo l'articolo ventuno della corte la carta dice la Corte e di per sé sufficiente per conferire ai singoli un diritto soggettivo invocabile in quanto tale quindi sognerebbe imporrà aggiornare sulla particolare natura che i principi di eguaglianza e non discriminazione rivestono in tutti gli ordinamenti costituzionali
Come principi che attengono
Sono norme sulla produzione di regole e sono norme che attengono a definizione dei confini della comunità sono norme di carattere gestivo sono norme che hanno un profilo soggettivo non è un caso secondo me
Che i principi di eguaglianza non discriminazione non abbiano la stessa valenza di altri principi comunque quello che mi interessa dire e che in tasche industrie la Corte compia un passo avanti perché dice che il principio opera persino in controversie fra privati che obbliga i giudici nazionali a disapplicare
Disposizioni non conforme anche quando non si applicano le direttive
Anche quando non si applicano le direttive
E questo si applica anche nella controversia nella controversia che ha la la Corte decide perché dice la corte nel bilanciare i principi dei quali danze principi di INCE divi di certezza
Del diritto e dieci tute radere scritte dei singoli dobbiamo tener conto di un principio che sempre fa capolino nella giurisprudenza della Corte a cura dell'effettività dell'unitarietà del del del diritto dell'Unione la Corte è l'interprete del diritto dell'Unione del significato che devo avrebbe dovuto avere sin dalla data della sua entrata in vigore quindi compreso il momento in cui viene concretamente applicato a quel singolo che si rivolge al diritto europeo per vedere tutelare i propri diritti
Ora alcuni hanno detto soprattutto sono stati dei dei commentatori anglosassoni che nel Taschin giusto il principio di non discriminazione assume un carattere sussidiario rispetto alla direttiva cioè non si atto si applica quando non si applica la direttiva io non sono sicura che parlare di tasca tasche ingiusti del principio di non discriminazione come principio sussidiario abbia molto senso perché cosa il principio sul sito sussidiarie carte sussidiario significa che qualcosa è un mezzo complementare fonti gratti voti qualcos'altro
Però non è così che funziona il gioco fra direttive principio generati non discriminazione
Perché la Corte dice la direttiva non ha un ambito più ampio del principio di eguaglianza quindi io devo ritenere che allora e il principio di eguaglianza che ha un ambito più ampio del principio di non discriminazione e cioè
Sembrerebbe che si possa applicare quali qualsiasi sia la norma che funge da innesto del diritto dell'Unione cioè non non non soltanto la direttiva ma qualsiasi altra norma questo
Il
Sembra che sia la conclusione a cui la corte arriva in bici Cova come una sentenza sempre
In materia di tutela rafforzata in caso di licenziamento collettivo che io potrei offrire come contrappasso della sentenza citata poc'anzi no
La Corte dice che in un caso in materia di disabilità per le persone affette da disabilità tra settore pubblico e settore privato applicando la direttiva due mila del settantotto non si riesce a stabilire una parità di trattamento nella tutela contro i censimenti collettivi
Illegittimi ma lo si riesce a fare sulla base dell'articolo venti
Quindi come già era accaduto in Sciarra sì che forse è una sentenza che noi dovremmo rileggere la corte fa discendere direttamente all'articolo venti un diritto alla parità di trattamento non ricavabile dal diritto secondario in gioco
Che in quel caso era una direttiva sui congedi parentali quindi discorso sugli effetti diretti e lungi dall'esser concluso lo diceva anche ieri Lucia Serena Rossi però io voglio fare due considerazioni finali
Uno e sul caso Abercromby
Il caso Abercromby non è un caso che aveva fatto molto piacere come nel caso faccio vita non è un caso che ha fatto molto piacere cultore del diritto
Antidiscriminatorio perché sicuramente sono tra i due tra i casi più discutibili in particolare sono due fra i casi più discutibili in in in tema di in un caso di ampiezza delle giustificazioni ammesse al divieto di discrezione fondate sull'età
è in tema
Di tutela dalle discriminazioni fondate sulla religione
Però io ho l'impressione che queste sentenze sono diventate anche qualcos'altro perché se io esamino il caso Abercromby
E quindi esamino
è quello che la corte d'appello fa quando dopo avere assaggiato escluso la possibilità di un'interpretazione conforme
E avere
Considerato appunto che non è possibile fare un'interpretazione conforme al diritto dell'Unione europea dell'articolo trentaquattro
Del decreto legislativo duecentosettantasei del due mila e tre che stabiliva che il contratto di lavoro intermittente potesse stipularsi solo con soggetti con meno di venticinque anni di età
Qui la Corte evidentemente agisce proprio da giudice di questo circuito europeo la Corte di Cassazione fa un passo indietro
E riferisce il caso alla Corte di Giustizia chiede un rinvio in via pregiudiziale la corte di giustizia si esprime nel senso che non c'è una violazione
E quindi con una sentenza che certamente discutibile rispetto al bilanciamento che fa la corte ma io non voglio soffermarmi su questo mi sorprende
Cioè mi colpisce
La recentissima sentenza della Corte di Cassazione nella quale la corte sia bene qua alle indicazione la corte di giustizia come non potrebbe che fare no
Però non dice solo questo la corte di cassazione la Corte di Cassazione dice anche altro dice che è cioè gli obiettivi sociali menzionati dalla corte dalla carta e quelli del nostro ordinamento costituzionale c'è comunanza
Che c'è una funzione di orizzonti che si verifica proprio in materia di discriminazione fra livello nazionale livello sovranazionale
E queste questo queste affermazioni diciamo non si comprenderebbero appieno se non tenessimo in considerazione quello che è accaduto
Nel dibattito la innescato dalla Corte costituzionale dove io ma non posso entrare molto nell'ambito di però io quello che vedo
E che nel rimanda al dei controlli imiti diciamo nel vivaio Walter dell'identità costituzionale io vedo e il riemergere di un discorso identitario
Che in qualche modo è un po'espressioni di arroganza costituzionale ritenere che ci sia una superiorità assiologica diciamo della Costituzione rispetto alla corte significa non intendere i i il processo di di integrazione europea proprio come un processo di integrazione
Diffusione di orizzonti diciamo
Se io non credo che sia quello che ha detto la corte ma è quello che ha detto una parte della della della dottrina costituzionale che insiste appunto sulla superiorità assiologica
Della
Mentre
Di tipo quindi culturale identitario
C'è dietro la pronuncia della corte l'idea di una sostanziale supremazia dei diritti garantiti all'ordinamento interno io penso che in una parte del dibattito questo c'è cioè e come se la retorica della Costituzione più bella del mondo un'espressione che io non vorrei usare più
Diventasse
Diventasse la preoccupazione di tutelare identità ce l'hai
La nostra cultura giuridica si è nutrita per molto tempo di cosmopolitismo degli dei appunto che ci fosse un'integrazione degli ordinamenti che adesso si torna indietro ma la corte
La carta il precipitato di una tradizione costituzionale comune non è qualcosa di diverso e
E c'è una circolarità di processi interpretativi che ieri professore Ruggeri ha ricostruito molto meglio di me ecco sicché io credo che questa circolarità che indetta dal pluralismo normativo
E si già la soluzione ricerca di soluzioni condivise e si oppone all'applicazione unilaterale di principi fondamentali perché questo produrrebbe
Dissensi altrettanto fondamentali quanto lo sono i principi di cui si tratta
Perché sono relative al modo di intendere le basi della comunità politica e le finalità ultime della cooperazione sociale mentre invece di per contro la ricerca di soluzioni condivise richiede un atteggiamento di modestia io penso non necessariamente di self restraint da parte dei giudici sia dei giudici costituzionali
Che dei giudici dell'Unione europea e quindi una disponibilità all'ascolto che è intrinseca alla pratica del dialogo
Grazie grazie professoressa la rubrica per la profondità di questo intervento per aver ricordato la questione federale per avere magistralmente analizzato alcune sentenze comune Stone nella materia della non discriminazione secondo la prospettiva di integrazione la prossima adesso avremo tre relazioni invece su temi specifici
Sull'applicazione diciamo del principio di non discriminazione del avvocato Cosimo della professoressa fortunato della del consigliere Talia
Darei la parola all'avvocato così o che e avvocato giuslavorista presidente la commissione lavoro dell'Unione avvocati europei e dell'Associazione giuslavoristi italiani
Specializzato appunto in diritto del lavoro e con particolare riferimento alle giurisdizioni europee autore di numerose numerosissime pubblicazioni in materia l'ultima in questo periodo di cui editore con Giuseppe Panzini su interpretazione conforme bilanciamento dei diritti e clausole generali il l'avvocato Colosio nel suo intervento tratterà la discriminazione per ragioni di
Grazie presidente grazie gli organizzatori per il cortese invito in realtà il mio intervento è molto più modesto non parlerò delle discriminazioni per ragioni di età in generale
Peraltro ampiamente a tante nella relazione che mi ha preceduto
Ma parlato nella cosiddetta Sanga Abercromby e meno famosa nella Taricco ma con grandi suggestioni
Prima di parlarne però due accenni che vengono come dire stimolate dalla da chi ha parlato prima di me
Prima di tutto una considerazione generale questa discriminazione per ragioni di età questo diritto di un dio minore sì richiamate per la band in quel del film
è in realtà molto recente perché la Commissione fino al novantanove diceva giustamente che
Ci sono poche le disposizioni che negli stati membri richiamavano la destinazione del pianeta
E quindi il punto fermo non c'è dubbio che la famosa sentenza ma ricordo
Di cui tanto si è scritto e si è detto ma che in estrema sintesi secondo me a intanto un'importanza fondamentale sul piano dell'invenzione
Cioè la Corte li fa un'operazione straordinaria perché dalle tradizioni costituzionali gli stati membri desume un principio generale dell'Unione a prima volta che lo fa
Pizza hanno nelle conclusioni aveva suggerito un percorso diverso invece la corte fa che poi lo scriva non benissimo è un altro paio di maniche come soprattutto mette in evidenza solo dalla corte costituzionale tedesca e micidiale nelle virgole nervose richiama duplicazioni così ma insomma fa il suo mestiere con quel tipo di Kurt
Per me resta fondamentale
La caccia
Egli in tensione dell'ammanco incolto questo cinque anni dopo però viene consolidato ecco io sono dell'idea della consolidazione con argomentazioni idonea
Nella Cuccu deve ICI che è una sentenza straordinaria secondo me anche questa il tessuto tutti tedeschi non la amano pazienza
E che invece e una sentenza sontuosa perché anche lì si distacca dalle conclusioni ottime divide sbotto che però erano ottime ma come dire ancora stavano dietro rispetto un passaggio in avanti che ho fatto la corte
Ma sto dicendo delle cose in accenno perché ovviamente meriterebbero ben altra trattazione fatto sta che dal due mila dieci ad oggi una discriminazione per ragioni di età prende il palcoscenico dell'ordinamento dell'Unione europea e ha effetti a cascata perché anche da noi vada parleremo della Berton vie ma anche in Germania improvvisamente fioriscono dal nulla
Le cause che hanno come tema la descriva sempre cioè tempi non si parlava assolutamente di questo tipo si comincia a parlare motori
Torna dopo i miei vari passaggi su alcune suggestioni molto importanti che la professoressa babbeo da ha accennato soprattutto nel rapporto tra diritto primario diritto secondario e dialogo tra le altre cose
è iniziamo dal caso
Della famosa compete
Questo lavoratore era stato assunto con contratto a chiamata a tempo determinato di quattro mesi poi prorogato poi trasformato nel gennaio due mila due
E però ultimato il piano di lavoro il lavoratore viene mandato a casa perché aveva compiuto i canonici venticinque anni siamo con la disciplina del due mila e tre ovviamente
In primo grado gli va male la Corte d'Appello riforma ritiene ammissibile la domanda e
La Corte d'appello di Milano fa un pass l'argomentazione non non è strepitosa mi sia consentito però fa una non applicazione silenziosa per contrasto con la disciplina europea richiamando non a caso la Mangold
Cuccu deperisce
La questione va in Cassazione
La Cassazione rimette alla Corte di giustizia
Fatto bene la Cassazione ha fatto benissimo stazione perché qui siamo con l'orientamento circa sette certamente in linea qui non c'è un con la mia disposizione chiara non c'è un precedente alla corte di giustizia non ci sono i casi per cui il giudice di ultima istanza all'obbligo di rimettere non la facoltà uno in giudice di merito
E quindi rimettere a pressione Franco
è una questione di ore
Ma lo dico alla corte
è in sostanza che cosa gli chiede la Suprema Corte dice cesto contrasto col ventuno con le norme della direttiva di questa disposizione del due mila e tre
Quali sono le questioni che via via la Corte doveva esaminare diciamo in ordine logico in ordine all'oggi con la prima è quale nel sillogismo la norma di riferimento e il diritto primario voi la direttiva
E e la esamina sulla base della direttiva ha fatto bene secondo me sì perché l'orientamento consolidato in Corte questo
Ma tensione questo non significa che il diritto primario fuorigioco
Perché le due norme non hanno una reciproca esclusione ma hanno una complementarietà questo codice vi invito a leggerlo il saggio di Valeria Piccone sulla rivista telematica lavoro diritti avorio lavoro di tutta Europa
Dove mette in evidenza tre cascate di questo disco sotto il principe a cascata che vi dico
La prima che nel ritenere rilevante articolo ventuno
E comunque rilevante nell'interpretazione sia del diritto dell'Unione sia del diritto interno
Due il diritto primario comunque rappresenta il criterio di riferimento ultimo per la validità del diritto derivato dall'unione e tre
Che quando nei rapporti tra privati non possiamo a Beverly efficacia orizzontale allora
Rientra in gioco il principio generale leggi quello che proprio felice la grande sezione nella conclude invece quindi quindi un rapporto di complementarietà estremamente importante
Seconda questione
Di cui io il consigliere bronzine ci dovremo occupare latina il ventuno aprile
In sede di convegni nazionale ed era la nozione di lavorato perché nella Briosco ampie
Ci sono alcune cose man mano convinto per niente e potenzialmente molto pericolosa perché
Il Bordonaro rientra o no perché entrano altri lavoratori la Corte dice sì richiama per un verso la solita nozione comunitaria di persona che per un certo periodo di tempo fa la prestazione a favore di un'altra sotto la direzione e in contropartita di una retribuzione questo caso delle cose ma ma aggiunge in una valutazione globale
La considerazione di altri elementi durata del lavoro livello della retribuzione diritto a ferie retribuite continuità della retribuzione in caso di malattia applicabilità al contratto di lavoro di un contratto collettivo versamento dei contributi
Al dice alla fine il lavoro intermittente ci sta
Però perché perché non è una prestazione puramente marginale accessoriati e qui è il punto perché se questo tipo di discorso mandiamo a vedere con le piattaforme informatiche di cui ci dovremo occupare questa è un'affermazione molto pericolosa moto
Bisogna vedere se è un'affermazione che ha dei a dei precedenti e anche lontani nel mille novecentottantasei ci fu la prima sentenza in questo senso ma sono incisi poi bisogna cala nella fattispecie
E su questo torneremo ad atti
Ben visto che rientra nella mozione il problema a questo punto si sposta
Sulla disparità di
Se non significa trattamento
Tra i due
La comparabilità significhi identici
Si tratta di esaminare
Alta qualità
Elezione Salvatore
L'azione gli elementi di fare persone impresa poco se c'è più hanno ad oggi o c'è più differenza valutazione non in astratto ma in concreto e quella scontato che diceva che ci ha disparità ci poteva poi così tanto era una soluzione sconta
Allora si entra nella giustificazione finalità legittima teste di proporzionalità
Il primo passaggio anche questo tutto sommate fasce perché visto l'ampio margine di discrezionalità degli stati
Ed esiste alla giurisprudenza precedente alla corte di giustizia sull'accesso dei giovani al mercato del lavoro ma era assolutamente scontato qua c'è l'Alfredo legittima tra l'altro il Governo si era preoccupato di tirar fuori e non un obiettivo ma quattro
Basta uno
Ma il problema non sta qua
Qua l'avvocato generale fa delle osservazioni mia sommesso avviso assolutamente pertinenti e di grosso peso
Cosa dice venerdì qualcun evidenziato rispetto al fine generale di promuovere la flessibilità nel mercato del lavoro che non fosse chiaro perché l'onere di realizzando dovrebbe gravare soltanto su specifici
Si capisce strada
E rispetto all'obiettivo di promuovere l'occupazione giovanile non appariva coerente la previsione del licenziamento automatico al venticinquesimo anno di età
Che la stessa finalità di fornire ai giovani un'opportunità di prima occupazione la norma risulterebbe inefficace perché non richiede che i giovani da assumere con contratto intermittente siano prive di materie se stessa pregressa professionalità ma sotto il discorso del poeta
Egli pone le questioni alla corte la questione la corte ignora completamente
E fra quest'anno non è stata una sentenza tredici almeno dal mio punto Trento di quelle infelici secondo me non farà precedente poi tornano su questo dice va be'alla fine la discrezione dagli Stati è tale per me non osta e attenzione attenzione non rinvia al giudice nazionale ce lo fa lei fonda il parametro del rinvia come suggeriva l'avvocato generale lo fa lei basta
Scende fase ascendente fase discendente arriva di nuovo in Corte abbiamo il relatore e che doveva fare la corte c'era poco da fare doveva adeguarsi adeguasse lo ha fatto non può sostituire ovviamente la sua valutazione della Corte del Lussemburgo
Perché vincolata nel suo vincolata alla corte sono vincolati gli effetti ex processuali anche altri su questo poi un attimo di riflessione va fatta
Non c'erano motivi di fare un nuovo ricorso il rinvio pregiudiziale perché la corte comunque deve esaminati boh
Ne si poteva andare consulta ecco nessun passaggio ovviamente delicato perché la tutela della Consulta non si poteva ritenere come dire superiore a quella tutto sommato desumibile dall'ottimo dall'ordinamento del due più truppe
Piccola cosa sulla piccola cosa nel senso che c'è un un tentativo di giustificazione nella sentenza della mancata remissione al giudice di rinvio
A dispetto dissento perché
No dissento nel non dalla giustificazione dissento proprio dalla sentenza della Corte di giustizia perché
Lì secondo me proprio sbagliata cioè la corte di giustizia poteva enunciate la questione dell'interpretazione i parametri ma non doveva entrare a piedi uniti sul discorso interno perché quello compete al giudice di rinvio
E non è una cosa è una cosa strana che ha fatto perché poi in effetti in un'altra sentenza più recente che ho visto sempre in discriminazioni per ragioni di età adesso i foglietti si sono ingarbugliate io non sto trovando più di febbraio stato esattamente questo quindi non capisco per quale ragione di si è volutamente per su questo terreno sbagliato
Quindi sul rapporto corte di giustizia giudice del rinvio è questo almeno secondo me naturalmente ma c'è un'altra cosa che mi colpisce
In negativo
Cioè non è un fatto che non risponde all'avvocato generale cioè da un punto di vista procedurale lo può fare perché il parete non è vincolante non può di aprire il procedimento come hanno tentato in altre cause ma studi rispetto ai precedenti demotiva
E questo è che non ha fatto non ha fatto il di perché io ho deciso così se nella vita al Peres se non non non lo spieghi non puoi dire perché c'è la discrezionalità e le stradine no Maldini dire rispetto ai tuoi precedenti e quasi apre ma io guardo tutti Udo un discorso di Teoria generale veramente importante che il valore di precedente della corte di giustizia su cui nel libro citato ci siamo in qualche maniera avventurate non so con quali risultati ma lì e il tema tutto quando dissenti da un precedente certamente lo devi motivare senno per di peso dal punto di vista della nomofilachia europea
Che non è che è ben altra cosa rispetto ovviamente è quella la Cassazione perché Lia il peso e quasi normativo e qui no
Ma a maggior ragione se tu hai questo onere ai questo obbligo non te ne puoi fischiare
E questa è una cosa delicatissima su cui sicuramente dovremmo in altra sede aggiornare ma io mi attengo ai tempi grazie
Grazie avvocato coso il retrogusto della sentenza becco invece ci stiamo riflettendo molto
Dunque possono relatore era professoressa Susanna Fortunato associato di diritto dell'Unione europea all'Università di Cassino
E incaricato anche all'Università di Tor Vergata LUMSA e Frosinone ho saputo
Coordinatrice della rivista il diritto dell'Unione Europea
Autrice di pubblicazioni sui profili giuridici del processo di integrazione europea in particolare sugli aspetti istituzionali e sul mercato interno diceva che queste relazioni sono su aspetti specifici ed è il principio di non discriminazione e la professoressa Fortunato
Pamela di discriminazione in base alla nazionalità e i cittadini extracomunitari grazie
Grazie mille della parola grazie agli organizzatori di avermi invitato su un tema accanto al punto a relatori che hanno così a lungo studiato il problema della discriminazione soprattutto di carattere generale come enunciato ormai
Nella Carta dei diritti fondamentali
Io infatti mi occupo di un profilo molto più di nicchia che è la discriminazione secondo la nazionalità da cui poi è un po'il la norma originaria dei trattati da cui poi è scaturita la l'articolo diciannove del Trattato sul funzionamento che appunto ha dato vita la discriminazione di carattere generale
Un articolo che è sicuramente quello che vietava e vieta la discriminazione secondo la nazionalità
Che è stato di fondamentale importanza proprio perché ha acconsentito a moltissimi cittadini europei prima ancora che fosse istituita la cittadinanza europea di non subire discriminazione soltanto in base appunto all'origine nazionale adesso io non mi voglio non mi voglio occupare della discriminazione secondo la nazionalità però insomma questo articolo l'ex articolo dodici attuale articolo diciotto del Trattato sul funzionamento
Ha significato molto per i cittadini europei soprattutto e questo forse il profilo meno meno studiato di cui invece io mi sono occupata la discordia sotto il profilo della discriminazione di carattere fiscale
Che poi è una discriminazione di particolare rilievo proprio per la possibilità di circolare dei cittadini invece in questa sede o scelto un argomento ancor più di nicchia che la diciamo apparente contraddizione pensieri prodotta nell'articolo ventuno della Carta dei diritti fondamentali
Derivante dal fatto che il primo paragrafo si applica in maniera generalizzata mentre il primo paragrafo che contiene la discriminazione secondo sesso età origine etnica
Razza eccetera eccetera
Mentre il secondo che riguarda la discriminazione in base alla nazionalità non è detto nell'articolo ventuno ma essendo un articolo un essendo un paragrafo direttamente derivante da quell'articolo diciotto del trattato sul funzionamento
Di cui vi ho parlato prima
Nelle spiegazioni alla carta che appunto sono un po'come una specie di breviario che va assolutamente seguito un'interpretazione autentica dalla quale non si sfugge si fa questo link diretto tra appunto questo secondo paragrafo e l'articolo diciotto e quindi si afferma che l'articolo diciotto paragrafo due non può che essere applicabile soltanto ai cittadini
Europei con ciò escludendo una applicazione di carattere generalizzato
Naturalmente c'è anche da dire che la corte di giustizia a seguito naturalmente questa interpretazione perché altro non poteva fare considerando appunto le linee interpretative
Che sono state date è vero però che un problema di coerenza tra questi due paragrafi ormai si pone e e c'è anche il l'esigenza concreta di porre rimedio a questa a questa sorta di disparità ora ovviamente c'è un prima e un dopo rispetto alla entrata in vigore della Carta dei diritti fondamentali prima appunto è costituito da un semplice semplice tra virgolette articolo del trattato dopo invece è costituito dall'enunciazione
Di questo principio di non discriminazione all'interno di una Carta dei diritti fondamentali che evidentemente come sua struttura a una vocazione di carattere universalistico quindi evidentemente un problema di coerenza c'è
Un problema di coerenza che non può essere superato con nessun tipo di stratagemma diciamo così o di meccanismo interpretativo non si può espandere questa discriminazione secondo la nazionalità
Partendo dalla collocazione dell'articolo ventuno tra altri delitti che hanno invece una destinazione diciamo più ampia non si può accogliere neanche una apposta la possibilità di espandere la discriminazione secondo la nazionalità espandendo i casi di discriminazione enunciati nel paragrafo uno che è anche un'altra linea interpretativa che è stata che è stata proposta questo perché nel nel primo paragrafo dell'articolo ventuno si parla si di Tamia grazie di
Appartenenti a minoranze però anche qui la corte di giustizia che può essere
Sezione discutibile ma la corte parte Sempre dal sostrato normativo che ha a disposizione cioè è molto attenta a rispettare quelle che sono le basi giuridiche che il trattato offre perché questo è il suo compito a mio avviso in ogni caso non è non assolutamente avallato la diciamo l'estensione di quei motivi di discriminazione fino ad arrivare a comprendere bianche discriminazioni in base alla semplice nazionalità quindi stiamo parlando proprio della semplice appartenenza ad uno stato che ovviamente non sia uno stato dell'unione europea
C'è anche un altro un altro diciamo un'altra questione da tenere presente cioè la parallela la norma contenuta nella corte nella convenzione europea dei diritti dell'uomo e la interpretazione che di questa parallela norma cioè l'articolo quattordici è stata data dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
In realtà la Corte europea dei diritti dell'uomo a sicuramente nell'articolo quattordici a incluso anche i motivi di discriminazione basati sulla semplice nazionalità
è vero però che rispetto agli Stati dell'Unione europea che sono obbligati dalla stessa normativa comunitaria a stabilire un trattamento privilegiato per i cittadini europei e differenziato per i cittadini extracomunitari
La stessa corte europea dei diritti dell'uomo a sancito la legittimità di questo trattamento differenziato in considerazione proprio della specialità
Del del della posizione assunta dal cittadino europeo rispetto al cittadino extracomunitario
Ma detto questo si può arrivare comunque a riconoscere al cittadino extracomunitario una sorta almeno a certe condizioni ad una sorta di parificazione della sua situazione rispetto ai cittadini europei
Sì e la corte di giustizia c'è riuscita perché per certi versi effettivamente la corte di giustizia utilizza gli strumenti che le vengono offerti dal Trattato sempre in chiave di massima integrazione dei cittadini extracomunitari nel tessuto sociale dell'unione europea
E questo lo fa attraverso noi non soltanto attraverso la diciamo come vedremo l'applicazione appunto di fatto del divieto di stili di discriminazione anche ai cittadini extracomunitari ma lo ha fatto lo sta facendo sicuramente lo farà con un'interpretazione particolarmente estensiva dei diritti collegati alla cittadinanza europea soprattutto in termini di
Libertà di circolazione
Naturalmente non mi Fermo minimamente
Sant'veramente molto
Molto avanzato detto questo immediatamente dopo l'entrata in vigore della Carta dei diritti fondamentali la corte di giustizia che comunque ripeto seguito le linee interpretative dettate dalle spiegazioni in materia di articolo ventuno paragrafo due
Comincia diciamo palesare altri store altri diritti fondamentali che possono garantire al cittadino extracomunitario di fatto una diritto alla
Grazie Aus Cossiga
Alla a non essere discriminati rispetto al trattamento riservato ai cittadini comunitari e questo è dovuto soprattutto alla all'adozione da parte dell'Unione europea di una serie di normativa in materia di politica dell'immigrazione
Seguita apre adozione seguita naturalmente alla comunitarizzazione
Del pilastro relativi avvisi asilo immigrazione a seguito della quale c'è stato questo profumo profluvio di direttive in materia di trattamento dello straniero legalmente residente ma quello e in cui tutte queste direttive
C'è una una norma che stabilisce che a quelle condizioni cioè quando il cittadino extracomunitario
Entra a far parte del tessuto economico e sociale
Tanto in maniera tanto forte da essere poi destinatario di un permesso di soggiorno permanente a quel punto il cittadino extracomunitario viene ad avere anche il del diritto di avere un una parità di trattamento
Rispetto appunto a quello riservato ai cittadini dell'unione europea
Ed è su questo diciamo su questa leva che la corte di giustizia agisce per riconoscere poi alla fine ripeto adesso io farò delle citazioni brevissime di sentenza la Corte di giustizia di fatto si applica qualcosa il il risultato finale è qualcosa di molto simile all'applicazione del divieto di discriminazione secondo la nazionalità
E prima fra tutte viene in considerazione naturalmente questa famosissima sentenza cambierà del due mila dodici che molto ha significato per il nostro ordinamento visto che viene fuori da una sollecitazione del tribunale di Bolzano in materia di riconoscimento ai cittadini extracomunitari nel caso specifico si trattava di un cittadino
Albanese dei sussidi per l'alloggio
In questo caso in realtà il tribunale di Bolzano voleva voleva trascinare la corte di giustizia proprio sul terreno dell'articolo ventuno dell'articolo ventuno chiedendo aveva proprio chiesto espressamente l'ordinanza di rinvio per la corte di giustizia si pronunciasse sull'applicabilità dell'articolo ventuno
A questo cittadino albanese in realtà la corte di giustizia da un lato mantiene la fermezza nell'interpretazione letterale dell'articolo ventuno e della discriminazione secondo la nazionalità
Dicendo non esiste che io possa espandere al di là di quanto previsto dalla carta e di quanto specificato nelle spiegazioni
Con riferimento a casi specifici quello che posso fare però e questo non era neanche un uno strumento normativo citato nell'ordinanza di rinvio
Posso dare una protezione
Avrà la situazione del signor cambierà il cittadino albanese attraverso proprio la direttiva sui soggiornante di lungo periodo soprattutto attraverso quell'articolo undici di questa direttiva
Che riconoscesse giorno anche di lungo periodo una parità di trattamento rispetta i cittadini europei soprattutto in una materia che è Sempre motivo di contendere tra Unione Europea e Stati membri perché in linea di massima s'è una materia nella quale effettivamente gli stati membri tendono a mantenere stretta in mano la competenza che quello della previdenza dell'assistenza
Ovviamente sono sempre questioni molto delicate del resto appunto abbiamo assistito a spinte secessioniste rispetto spinte al recesso dall'Unione Europea
Da parte della Gran Bretagna proprio perché la Gran Bretagna non soffriva il fatto che ai cittadini europea ed extra comunitari dovesse riconoscere la previdenza e l'assistenza
Detto questo la corte di giustizia invece applica questa direttiva e non soltanto questo ma evoca anche la l'applicazione dell'articolo trentaquattro della Carta dei diritti fondamentali
Che invece riguarda appunto il diritto a di di di ciascuna persona alla previdenza e l'assistenza di carattere essenziale anzi la corte di giustizia fa qualcosa anche di più perché in effetti l'articolo undici
Di questa di questa direttiva sui soggiornante di lungo periodo
Effettivamente dagli Stati membri prima di tutto la possibilità di stabilire delle deroghe all'interno delle normative nazionali di recepimento cosa che peraltro l'Italia non aveva fatto non aveva esercitato questo potere di deroga
Ma tra l'altro questo articolo undici comunque lascia ampio spazio all'interpretazione delle nozioni di assistenza e previdenza secondo da lascia lascia spazio all'interpretazione secondo le normative nazionali
Quindi in realtà quest'articolo undici lasciamo ampio spazio alla discrezionalità del legislatore interno e se vogliamo anche alle interpretazioni nazionali in materia di assistenza e previdenza
Su questo punto invece la cortesi schiera su un su su diciamo su un profilo molto più versato all'integrazione dicendo sì è vero c'è questa norma però dal punto di vista assistenziale non si può negare che è un sussidio all'alloggio come quello preso in considerazione nella casa nel nel caso di specie non rientri nell'assistenza essenziale quindi dice in sostanza nella statuizione finale
Io lasciateci giudice l'interpretazione di ciò che rientri e ciò che non rientri nella previdenza e l'assistenza ma tieni presente che sarà molto difficile per tenere S. escludere dalla nozione di prestazioni assistenziali quello del sussidio all'alloggio soprattutto con riferimento al caso specifico del signor cambia
Quindi sono delle indicazioni è vero che si lascia spazio a leggi al giudice nazionale ma è vero pure che sono delle indicazioni molto precise e queste indicazioni riemergono pure in un'altra sentenza in cui sostanzialmente ripeto sia proprio la sensazione che venga applicata
Un testa antidiscriminatorio e riguarda una delle pochissime procedure
Di infrazione che sono state attivate su questa direttiva riguardante esatto
I soggiornante di lungo periodo
E che riguarda l'eccessiva onerosità dei contributi che questi soggetti che i richiedenti di questo permesso di soggiorno devono versare all'amministrazione per il rilascio del permesso di soggiorno un problema che ha toccato anche l'Italia anche in quel caso la corte di giustizia si è pronunciata nel senso della eccessiva onerosità ma sulla base di è una sentenza del due mila quindici che in fa seguito invece ad un rinvio pregiudiziale quella di cui sto parlando invece è una causa che vede al centro la normativa olandese
In materia appunto di rilascio dei permessi di soggiorno perché dico che questa sentenza particolarmente indicativa
Perché qui c'è un vero e proprio una vera e propria applicazione di un teste di discriminazione cioè si mettono in in comparazione due situazioni e si vede se appunto l'una è trattata
Due situazioni uguali ovviamente e si vede se lune trattata in maniera peggiore dell'altra in questo caso la comparazione viene fatta proprio tra il pagamento del contributo richiesto al cittadino extracomunitario per il rilascio del permesso di soggiorno e guarda caso il pagamento del contributo del permesso di soggiorno versato dal cittadino europeo
Ora nella sentenza in in particolare si fa riferimento all'applicazione di un test di proporzionalità
Ma nella sostanza null'altro che invece l'accertamento di un carattere discriminatorio della della del contributo eccessivamente oneroso applicato dal dal del legislatore olandese
Ora detto tutto questo io direi che la diciamo la cosa fondamentale che comunque la corte di giustizia anche in questo caso come in moltissimi altri
è riuscita a in qualche modo sorpassare la rigidità del testo letterale e dell'interpretazione che si imponeva assicurando comunque al cittadino extracomunitario certo non a tutti
Ma quelli che presentano una connessione con una normativa del diritto dell'Unione europea attraverso appunto una situazione che si incorpori nella vita economica e sociale di uno Stato come ad esempio appunto i residenti i soggiornanti di lungo periodo vero è ed è l'unica diciamo tra virgolette critica che si può fare la corte di giustizia è il fatto che in queste sentenze effettivamente non sia mai richiamato il tessuto generale dei diritti fondamentali della Carta dei diritti fondamentali come presente è stato fatto invece nella interpretazione della direttiva sul ricongiungimento familiare
Cioè un riconoscimento più ampio dei diritti ai cittadini extracomunitari soggiornanti di lungo periodo
Sarebbe potuto scaturire forse da un richiamo anche alla all'articolo sette della Carta diritti fondamentali o all'articolo otto
Della convenzione europea dei diritti dell'uomo in materia di rispetto della vita privata e familiare
Ma in ogni caso diciamo che il risultato finale è comunque che la corte di giustizia è riuscita ad assicurare ripeto ai cittadini extracomunitari che entrino e abbiano una un collegamento forte con l'ordinamento interno una sorta di cittadinanza leit e quindi una sorta di diritto anche in questo caso attraverso questo appunto questo gioco che sottolineava anche era il consigliere Perrino di applicazione del divieto di Schio di discriminazione che al suo interno contiene anche appunto questo principio della parità di trattamento
Grazie
Grazie può essere Fortunato un argomento non di nicchia assolutamente attuale dalle potenzialità applicative veramente molto estese dunque la prossima relazione e a cura di dalla dottoressa Lucia tria che il Consigliere per la corte di cassazione dal dal due mila dieci e formatore per la formazione decentrata presso la Corte di Cassazione e componente del Consiglio scientifico del Comitato italiano per i rifugiati è autrice di molte pubblicazioni ricordo su il principio di non discriminazione tra corti europee Corte costituzionale Corte di Cassazione
Pubblicazioni sulla cittadinanza lo ius soli ius sanguinis
E sulla tutela dei diritti civili e politici di stranieri extracomunitari ed apolidi l'argomento che Lucia tria tratta questa mattina
E poi sarà coinvolta anche oggi pomeriggio in questa evento e discriminazione e spiccia grazie tanto da dargli lui
Far contenta di essere qui dunque parlare di discriminazioni è quanto mai opportuno
Ricordiamo che il motto dell'unione europea uniti nella diversità e che in realtà all'Unione ma anche prima alla comunità europea Comunità economica europea proprio unità europea
Hanno sempre molto creduto nell'osmosi tra l'ordinamento istituzioni europee e ordinamento e istituzioni italiane e basti pensare che diciamo noi che eravamo perdenti dalla terribile seconda guerra mondiale
Abbiamo ben due rappresentanti tra in fondatori
Della cieca dell'epoca e il primo presidente della corte embrionale dell'epoca
Era è stato un italiano quindi noi siamo sempre stati considerati nonostante che siamo piccoli nonostante che abbiamo perso miseramente la seconda guerra mondiale
Comunque un punto di riferimento e questo resta resta anche oggi perché anche oggi noi con la lega e la corte di giustizia e anche con la Corte di Strasburgo no abbiamo con stretti collegamenti soprattutto a livello di corti di cassazione di corti supreme perché così se cresce quindi e io penso che è un'ottica questa che noi dobbiamo perseguire perché è vero che l'Europa
Il e in particolare la Corte di giustizia che è stato un po'il pilastro dell'unione europea
Ci ha aperto tante strade ma è anche vero che man per alcune cose dette parecchie cose anche noi abbiamo contribuito a questa apertura a cominciare dal discorso del principio di uguaglianza
Perché come si diceva ieri il professor Tesauro
La Unione europea sia retta alle problematiche di diritti fondamentali e quindi anche a quella del principio di uguaglianza negli anni Settanta perché aveva cominciato con un altro tipo di vocazione una vocazione di tipo mercantile e non c'è niente di male a dire questo voglio dire perché si parlava appunto di c'è Carla e di Carbone e d'acciaio proprio per evitare che ci fossero altre guerre all'interno dell'Europa quindi era un modo nobile di a contare questo tipo di problematiche e così per esempio il discorso del principio di uguaglianza
In un tratto piano piano il trattato poi di Maastricht
Anche grazie all'osmosi che c'è stata fra la corte di giustizia e le corti nazionali e tra le corti nazionali sei alla nostra Corte di Cassazione sia la nostra Corte costituzionale sono considerate delle corti di otto il nuovo livello e degli ottimi diciamo interlocutori ecco quindi partiamo da questo da un discorso quel faceva anche adesso la professoressa fortunata
Fortunato cittadinanza europea Ferrari siamo cittadini europei è una cosa bellissima ma lo siamo in quanto cittadini italiani quindi voglio dire non è che una cosa esclude l'altra quindi se noi siamo giudici italiani non per questo dobbiamo pensare che tutto quello che ne facciamo
Bellissimo e quello che fa l'Europa no o viceversa possiamo arrivare a un discorso di osmosi anche perché nei fatti e nei comportamenti la situazione nulla e quindi bisogna proprio secondo me cambiare un attimo l'idea a e bisogna anche tenere conto del fatto che come diceva ieri Luca Perilli il problema principale per esempio per quanto riguarda i sistemi giudiziari l'accesso al giudice allora l'accesso al giudice
Chi sono questi giudici europei cioè tanti giudici europei hanno la situazione ordinamentale di autonomia che ha diamo noi garantita per costituzione dagli altri poteri nessuno e quindi voglio dire anche le corti di giustizia per carità
E anche la Corte europea dei diritti dell'uomo
Fanno cose egregie però anche loro diciamo hanno una minore autonomia
Dei singoli giudici italiani rispetto al potere esecutivo del proprio Paese poi dopo ci sono i giudici particolarmente autorevoli con gli avvocati generali particolarmente autorevoli ma noi dobbiamo considerare discorso a quarantasette per il consiglio d'europa e a ventisette per l'unione europea facendo quindi questa premessa diciamo anche che il film anche per quanto riguarda il diritto dell'accesso al giudice
Non è garantito nello stesso modo in tutta l'unione e ancor meno in tutto il consiglio d'Europa
E anche qui insomma noi siamo ai primi posti detto questo poiché per esempio la il ruolo della corte costituzionale
è stato difficilissimo averi prima un'unica corte di cassazione in Italia perché ce ne erano cinque e noi siamo sempre più i dati al comune piuttosto che allo Stato quindi non si voleva le varie città nelle quali c'erano lì
Altre quattro corti di cassazione a parte quella di Roma non volevano perdere i loro privilegio e d'altra parte è stato estremamente difficile
Va bene l'operatività della corte costituzionale è stata una grande conquista e i costituenti hanno scritto sulla carta ma non tutti in realtà
Volevano tant'è vero che la carta è stata scritta nel quarantotto
E la Corte costituzionale ha cominciato a lavorare nel cinquantasei e era considerata una bizzarria anche da persone come Togliatti che era il segretario del partito comunista dell'epoca
E tutti la vedevano con sospetto perché si pensava che fosse un organo che poteva controllare il Parlamento quindi partendo da questa premessa che la Corte costituzionale è stata una conquista la corte di giustizia è stata una conquista
La Corte di Strasburgo pure perché originariamente il controllo di convenzionalità
Era affidato al potere politico diciamo che queste corti possono tra loro collaborare perché solo attraverso la collaborazione e il riconoscimento della reciproco ruolo forse possiamo sperare di ottenere qualche risultato soprattutto in termini di principio d'uguaglianza discriminazioni perché questo fare un momento ma non è adesso un momento
Almeno da una decina d'anni è un momento in cui vi sono delle diseguaglianza
Pazzesche tra gli Stati dentro e fuori l'Europa
Nel mondo tra le persone e questo è quello che sta creando questa situazione di grande fragilità
Anche all'interno dell'Europa e e anche adesso in questi giorni nel nostro Paese alla ricerca di un governo quindi detto questo però dobbiamo anche pensare
Che ripeto con il valore aggiunto dell'unione europea
è che poi noi non abbiamo fatto niente fino al mille novecentosettanta quando cominci diceva ieri il professor Tesauro la corte di giustizia ha cominciato ad aprirsi
Ai diritti fondamentali perché basta pensare che con la sentenza trentatré del mille novecentosessanta della corte costituzionale
è stata aperta una strada le donne per entrare nei pubblici uffici se non ci fosse quella sentenza qui non ci sarebbe nessuno seduto a questo tavolo solo uomini no ecco
Allora per dire ecco lei ancora erano dieci anni prima che si aprisse l'Europa al ai diritti fondamentali inoltre improprio prima che si aprisse trova sempre negli anni sessanta la sì c'era stato un problema si era creato un problema di discriminazione alla rovescia
E l'inseminazione alla rovescia solo quelle nelle quali si discrimina quella categoria di persone che normalmente privilegiata non so si discriminano gli uomini rispetto alle donne che normalmente avviene il contrario cose di questo genere
In questo caso si discriminava no i nostri produttori di grano rispetto a quelli dell'unione europea
Perfetto di una serie di direttive erano privilegiati i i produttori europei italiani rispetto a quelli nazionali e quindi c'era un problema e la corte non si era ancora aperta
Al difatti Silvio di uguaglianza quindi dopo varie istanze e la corte di giustizia ha detto Fini un paio di sentenze
E lei non era competente ad occuparsi di queste cose il problema è stato risolto dalla Corte costituzionale
Con una impugnativa in base all'articolo tre della Costituzione nel frattempo chiaramente la corte di giustizia come abbiamo detto si è aperta ai principi fondamentali e al principio di uguaglianza ma non è successo così per caso
è successo grazie all'osmosi una bellissima osmosi che non dobbiamo perdere
Tra ingerisce interni le corti eterne e l'euro e le e la corte di giustizia medesima che tiene molto acqua a mantenere questo rapporto con le corti interne piuttosto che ad imporsi alle corti interne
Anche perché l'efficacia che l'applicazione delle sue sentenze sono diverse rispetto a quelle delle nostre sentenze il tiene assolutamente normale
Quindi era assolutamente normale che delle corti come sono quelle europee che lavorano con un sistema di common law principalmente e quindi giuridica non sui singoli casi principalmente pur ricordando tutto ogni volta
Tutta la loro giurisprudenza in materia e Terry fino a delle conclusioni che possono essere diverse da un caso all'altro quindi e questo è del tutto normale in un sistema di quel tipo lo lo sarebbe molto meno in un sistema del nostro tempo no tant'è vero che noi proviamo a fare nomofilachia proviamo ad imporre insomma imporre ragionare in maniera tale che lette l'interpretazione delle varie leggi in Italia da Bolzano a Trapani
Arrivi a medesimi risultati proprio perché questa è la funzione principale della Corte di Cassazione la corte di cassazione alla funzione principale istitutiva
Di mettere pace sociale tant'è vero che lì c'è una specie una dipinto
Dove si vede la giustizia caccia la spada da una parte perché naturalmente impone sanzioni quando si sbaglia
Ma c'è anche il ramoscello d'ulivo perché si voleva mettere pace sociale originariamente la pace sociale va storicizzata
All'epoca il problema principale a mettere pace tra le varie cassazionista regionali peraltro fra parentesi qualche tempo fa se ne è riparlato e delle Cassazioni regionali quindi non è una cosa proprio così che va nel dimenticatoio
Adesso si tratta invece di mettere pace sociale in altro modo e per mettere pace sociale per aumentare la tutela dei diritti bisogna parte da uno sguardo aperto da uno sguardo avverto che va nazionale al sovrannazionale e all'Internazionale senza pensare che può qualcuno di questi plessi è di per sé diciamo superiore all'altro cioè bisogna arrivare ad una funzione se si vuole veramente
Per fare qualche cosa e si vede assolutamente fare qualche cosa perché qui insomma
La casa brucia come si dice noi stiamo mettendo in discussione il principio democratico questo noi dobbiamo essere consapevoli quindi anche quando e per e adesso arrivo alle XP cioè non è che è una cosa perché il discorso d'odio come lo vogliamo chiamare intanto anche lì tutti i giuristi si esercitano perché noi giuristi si esercitiamo però in realtà noi non siamo filosofici a noi la nostra scienza scienza sociale lo dobbiamo risolvere problemi concreti la nostra setta e applicato alla soluzione i problemi concreti
Ma invece no non succede questo e quindi non ci accordiamo per esempio su un'unica definizione di incitamento all'odio e quindi lì si sono varie carte varie cose eccetera eccetera
Anche se poi dice
Lo diamo a te che sarebbe imperativi di tutto il mondo terminologico viola proprio uno dice va be c'è legate io mi riferisco a quella che ci dice che qualunque forma di espressione che diffonde incipit promuove giustifica loro razziale la xenofobia l'antisemitismo forme di odio basate sull'intolleranza
Tra cui forma di intolleranza che si esprime come nazionalismo aggressivo di etnocentrismo discriminazioni ostilità nei confronti delle donne e delle minoranze e degli immigrati delle provenienti delle persone provenienti da un contesto diverso un contesto migratorio
è una definizione molto ampia in realtà e per meno ecco dal mio punto di vista per noi giuristi diciamo di civil law può essere più che sufficiente
Nel senso che noi ci mettiamo questa definizione ma c'abbiamo il nostro articolo tre e diciamo che mi pare il cerchio si può chiudere dal punto di vista definitorio ma non si chiude minimamente dal punto di vista delle misure da prendere per intanto c'è da dire che per esempio nel linguaggio comune perché nel linguaggio giuridico proprio il linguaggio Doni nel discorso d'odio XP ce lo vogliamo chiamare
Diciamo considerato come una situazione che ha come vittime dei gruppi e soprattutto si è fatta una statistica in Italia i gruppi sono gli immigrati e le donne anzi prima le donne e poi gli immigrati
Dopodiché invece nel linguaggio comune sì usa il di questo termine di discorso d'odio
Anche con riferimento singole persone soprattutto con riferimento magari a persone che hanno un ruolo particolarmente in vista in quel momento pensato il suo ruolo al discorso della presidente Boldrini o cose di questo genere che è diventato di patrimonio comune comunque ecco diciamo che per quanto riguarda il contrasto il contrasto intanto è partito l'ONU e partito romano con un primo o un piano di azione arrabatta nel mille nel due mila tredici ancora stato una serie di test per vedere cosa quali postero i punti dei quali partire per poter trovare delle soluzioni soddisfacenti e quindi si dovrebbe partire appunto la quello che non c'è e cioè da una definizione precisa contenuta nelle legislazioni nell'azionari facendo riferimento all'articolo venti della convenzione internazionale sui diritti civili e politici
Dopodiché perché poi si prende anche tra le varie fonti l'articolo ventuno della carta
Perché si fa rientrare discorso discriminatorio però lì non c'è nulla di specifico su questa fattispecie poi bisognerebbe dicono hanno detto arrabatta
Considerare la blasfemia e la diffamazione delle religioni buon come reati
E dotarsi di un sistema giudiziario diretto a garantire una interpretazione uniforme cosa che mi pare che anche questa è abbastanza lontana dalla realtà
Dopodiché naturalmente la cosa veramente più utile e tutti in questo concordano naturalmente si devono fare
Siluranti applicare delle sanzioni laddove c'è è chiaramente una precisano condizione di reato e ne ricorrono tutti gli elementi però ogni realtà bisogna andare bisognerebbe andare
Cosa che non ha mai fatto alla fine anche la l'Europa diciamo alla causa del fenomeno cioè la causa del fenomeno eh
Il la mancanza di un dialogo interculturale fra i grandi gruppi sociali e diciamo alimenta degli stereotipi tra un gruppo l'altro l'altro ancora
Da parte di persone che spesso si sentono escluse dalla società
E quindi alimentano la loro socialità soltanto attraverso questo tipo di situazioni quindi può sembrare una cosa strana
Ma in realtà tutti i piani che adesso di cui adesso si parla perché poi spesso il linguaggio d'odio dei spiccio
Tra si alimenta con false notizie
Ma in realtà ecco tutto questo va vissuto dal punto di vista giuridico ove possibile con delle sanzioni ma ove possibile perché poi si deve tenere presente che diciamo spesso lo strumento che viene usato perché c'è sempre stato il linguaggio da odio però è diventato più pericoloso da quando è on line e allora lì le società nelle quali uno riversa impropri
Linguaggi d'odio i propri discorsi d'odio hanno sede negli Stati Uniti invece le persone no le persone che in materialmente non scrivono il messaggino
Allora negli Stati Uniti siccome c'è questo problema che nella diciamo punizione sanzione a verso il linguaggio d'odio
C'è da IRE che anche la Corte di Strasburgo ci dice che bisogna bilanciare questo con la libertà di espressione
E a volte il diciamo il confine molto molto sottile e questo lo si rinviene anche nella sua spessa
Giurisprudenza della corte di Strasburgo basta pensare che per esempio qualche tempo fa
Per una persona anche aveva negato
Il l'eccidio degli armeni in Turchia è stato escluso che ci fosse una linguaggio d'odio contrario alla convenzione mentre poco tempo dopo per un'altra persona che in Francia aveva fatto uno spettacolo era uno dei tanti spettacoli che faceva in cui negava lascio a è stato rinvenuto una violazione dell'articolo dieci della Convenzione
Quindi come vedete è tutto molto ma molto legato alla situazione del caso concreto qua c'è da dire la cosa è ancor più complicata
Perché questi questo linguaggio d'olio queste notizie false eccetera
Vengono a volte veicolate dai cosiddetti Trollo che sono degli delle persone che intralciano no lei e le reti la trasmissione
Proprio lo scopo di disturbare ci sono persone che si creano dei cosiddetti fai a cauto cioè degli account dedicati proprio a dire cose false o anche diffamatorie o anche di o di una e rampa alte dietro a questi falsi profili ci sono il botto di botte e ce ne sono praticamente delle automazione e quindi non si arriva mai alla persona che realmente ha scritto quelle cose
Altre volte invece esce la persona fisica e in questi secondi o caso quando c'è la persona fisica in carne ed ossa
E allora lì a volte appunto è stato scoperto che si tratta di persone che sono molto isolate che non hanno un lavoro che e non hanno neanche una socialità ed è per questo che si buttano su queste cose però alla cosa che dovrebbe far più diciamo preoccupare
E che in realtà anche crescenti un recentissimo studio di cui si dà notizia proprio oggi sull'internazionale della mite del Massachusetts
Hanno visto che le notizie false
Hanno molta più attrattiva per i lettori rispetto a quelle vere quindi anche lì è un problema come vedete sociale tra il problema è che noi così come per le discriminazioni in genere dobbiamo riconoscere che con lo diciamo degli studi
Ti giuridici estremamente avanzati con dei giuristi estremamente liberali con tutto queste cose meravigliose
Però in realtà abbiamo fallito cioè qui bisogna che si torni a rimboccarsi le maniche e rendersi conto che al di là di quello che scrivono
Non grandi una sentenza in dieci righe di una sentenza della Corte costituzionale
Quello che conta sono i valori che ci sono dietro la carta è stata una cosa bellissima una cosa che oggi sarebbe inimmaginabile fare nell'attuale Unione Europea
E di questo dobbiamo essere diciamo fieri non so come dire e dobbiamo cercare anche di diciamo anziché fare dieci mila dis distinzioni
Concentrarci su le cose che contano le cose che contano sono il disagio sociale sono il fatto che non ci si conosce nel fatto di non accettare l'altro o comunque di avere degli stereotipi
Per gruppi sociali e anche poi di essere quindi talmente deboli e poco cittadini ma più sudditi dati vero sì tutte le false notizie che circolano nel fare un web come lo chiamano ed essere felici di cui esso è crederci davvero anche se a volte solo completamente proprio sballate fuori dalla realtà ed hanno ci sono paghi situazione ypsilon dei siti
Come layer ciò non so se ne avete sentito parlare che loro fanno per esempio proprio notizie false
Però lo dicono apertamente e dicono che di fatto per sviluppare il senso critico delle persone che leggono queste pagine quindi quello che è sicuro quello che cento e che spesso c'è un discorso di anonimato
Che l'Europa come ha risposto ha risposto come ha risposto per gli stranieri ha risposto con le sanzioni e quindi al fatto che il codice di condotta partito Alice di condotta nel due mila sedici in cui diciamo le persone che dovevano controllare questa situazione erano gli stessi diciamo le stesse ditte americane che nei quali ci sono tutti quanti queste cose cioè gli ha avuto with era intubata cedere eccetera Fresu e così via
è chiaro che questa non ha funzionato anche perché loro ovviamente con tutti i messaggi che arrivano a devono per forza avvalersi di algoritmi ma gli algoritmi non bastano detti per esempio può succedere che ci sia un cliente insoddisfatto cioè un uno poi è stata venduta una lavatrice che non funziona
Dopo varie volte che ha scritto fatto c'era niente si stufa eh si sfogano ammettiamo dice una parola
Di quelle che l'algoritmo considera linguaggio d'odio ma quello non c'è niente di linguaggio Dodin quello no
Quindi e lardo ricorda solo non basta
è evidente che deve essere affiancato davanti ma di persone ma è anche evidente che proprio se veramente ma cosa che io non credo che pienamente interessi mettere fine a questa situazione
Bisognerebbe andare su un discorso di diverso tipo di società cioè ritornare a quel modello di società
Che avevano in testa insomma cioè dall'interno io voglio dire sempre dell'Europa
Che avevano testa coloro che hanno creato il progetto europeo cioè non è vero che noi non ci dobbiamo accontentare in queste cose
Cioè un anno abbiamo pensare che per esempio sia normale che all'interno dello degli stati europei che sia scorso discriminatorio fra Stati cioè ci dobbiamo rendere conto che tutta la normativa sugli stranieri
Si basa su una convenzione che pure non li abbiamo firmato
Che però è desti minatoria per gli Stati del Mediterraneo ci dobbiamo rendere conto che ci sono stati che ci fanno concorrenza sleale
Sul trattamento fiscale delle imprese ed e quindi ne vanno di mezzo anche i nostri lavoratori cioè se voi noci battiamo per queste cose evidente che poi tutte queste situazioni particolari
Vengono a cascata non so come dire fa non sono degli zombie venuti fuori chissà come ma naturalmente
I giudici nazionali la corte europea la stessa corte di giustizia quando è capitato si sono occupate di questa cosa perché poi il il l'Unione europea ha fatto anche delle risoluzioni nel due mila sedici e diciassette sulle attività anche televisive
Dove naturalmente si inneggia all'odio eccetera eccetera però tutte queste cose sono sfuggenti non le possiamo stringere in un sillogismo cioè noi dobbiamo ovviamente laddove ci sono gli elementi ma ripeto spesso gli elementi stessi della fattispecie
Giuridica sono sfuggenti perché se Facebook a staccarmi Jorge eh negli Stati Uniti loro quasi tutti gli Stati Uniti
No puniscono linguaggio d'odio perché loro dicono che pure io sarebbe limitare la libertà di espressione tiene al loro primo emendamento cioè quindi su quello non si discute per cui vale a dire è veramente una situazione estremamente complessa
Bisogna Hess bisogna poi soprattutto ecco che ci sia un informazione una prevenzione quindi un'informazione
Alle nuove ma non solo nel ruolo perché anche gli anziani stanno sempre asma nettare allora una informazione sull'uso dello strumento un'informazione su quello che può esserci può non esserci ce l'ha proprio discorso noi dobbiamo partire dall'idea
Che dobbiamo tornare
Ad essere i cittadini e lo sudditi e soprattutto dobbiamo partire dall'idea
Che è un'idea che ci viene non solo da papa Francesco ma anche dagli economisti da tanto tempo che noi non dobbiamo più basare il benessere di uno Stato solo sul PIL anche perché come sappiamo da questo punto di vista insomma il europea un po'di tempo fa ha aperto il pilota proventi veramente incredibili prostituzione gioco d'azzardo e così via no allora
Non è il il benessere di un Paese
è proprio una discorso di relazioni fra le persone perché solo così si possono veramente diciamo diminuire i pregiudizi che possono esserci tra i vari gruppi sociali e che ascolano spesso e volentieri da un'ignoranza totale cioè vero ma per esempio quando si parla per carità si parla sempre per alcune cose ma della storia dei Roma pochissimi sanno qualcosa quindi voglio dire il discorso è quello cioè partire da ovviamente una consapevolezza degli strumenti al nostro diciamo a nostra disposizione giuridici ma che sono abbastanza spuntati se Bari non c'è un accompagnamento di altri strumenti e soprattutto io credo che se noi ci battesimo per ridurre viola linguaggio d'odio che vuol dire anche ridurre le discriminazioni e quindi di nuovo avere una maggiore solidarietà tra le persone in Europa mi avremmo tutto da guadagnare certo quando sentiamo che la corte di giustizia dice che va bene
Rimandare indietro dalla Norvegia una ragazza che non ha mai visto l'Iran
E insomma l'Iran sappiamo che è una polveriera diciamo che rimaniamo un pochino subiti grazie
Grazie dottoressa Doria per l'appassionato intervento per la prospettiva storica per avere così bene sottolineato la complessità dei problemi
In concreto connessi a questa materia dopo questi tre interventi su aspetti specifici torniamo all'analisi in generale del principio di non discriminazione della carta espresse l'articolo ventuno con la professoressa Chiara Farinelli professione direttore Unione Europea all'Università di Firenze
Autrice di pubblicazioni su asilo immigrazione e non discriminazione del diritto europeo componente esperto indipendente dalla Commissione dell'Unione Europea sulla non discriminazione
Professoressa nell'intervento conclusivo
Grazie grazie agli organizzatori a Valeria picconi in particolare al CNR che ha organizzato questo momento
Di formazione e grazie per avermi incluso in questo parterre con relatori di primo ordine e confidando coi nelle loro relazioni posso dare per cui assodati alcuni punti che mi permettono di andare più nello specifico su delle sottolineature che vorrei fare sull'applicazione della Carta in particolare dell'articolo ventuno che l'oggetto appunto di questo di questo incontro come è stato ben messo in evidenza nelle relazioni che mi hanno preceduto
La non discriminazione ha una regolare ha detto esattamente la professoressa per vera
Che riposare disciplina Anzani recata da diverse fonti peraltro non solo fonti dell'unione ma anche fonti internazionali fonti della dei europee in particolare della Convenzione europea dei diritti umani e ovviamente anche fonti italiane come è stato ben detto e il giudice comune giudice anche della Cassazione
Ha il compito di sì di fare la sintesi di tutte queste fonti e di applicare la regola non di non discriminazione nel caso concreto ovviamente laddove esisteva una competenza dell'Unione una norma dell'Unione Europea il giudice è obbligato a applicare il diritto dell'Unione
E dopo ideato anche ad applicare la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione è un obbligo su questo non è che si può scegliere alla carta che cosa si preferisce cioè però ovviamente il riferimento espresso nella Carta al l'articolo cinquantatré a livello di tutela dei diritti lo standard e quindi di diritto applicabile che consente in alcuni casi di
Preferire o di applicare
Lo standard di tutela più elevato in una determinata fattispecie e questo potrebbe anche venire rilievo rispettiva rispetto alla non discriminazione come ad altre regole come ad esempio il diritto di asilo di cui parleremo
Oggi pomeriggio
Cioè potrebbero esserci casi e questo è stato evidenziato bene nella relazione introduttiva in cui il diritto dell'Unione anche la carta non è portatore
Di un livello superiore più elevato di tutela di diritti è possibile anzi in questi anni
Capitato e accade che nel diritto dell'Unione per tanti motivi si abbia una regressione nel livello di diritti quindi l'articolo cinquantatré pur mantenendo l'obbligo di applicazione della Carta consente di dare applicazioni ai livelli di Chiara telematiche eventualmente sono presenti
Negli ordinamenti interni tuttavia su questo del punto quindi vorrei sottolineare rispetteranno discriminazione
La corte di giustizia Rigamonti stima sentenza nell'Doni ha chiarito
Che
Lo standard più elevato di tutela incontra un limite e quindi l'articolo cinquantatré e deve essere applicato alla luce della giurisprudenza della corte in base alla quale laddove ci sia un'armonizzazione delle regole
Ecco che armonizzazione
Tende a RAI costringe con il giudice ad applicare la regola di diritto dell'Unione neanche provi la regola che si ricava dalla carta
L'esistenza di norme di armonizzazione del diritto dell'Unione è fondamentali da riconoscere perché quando c'è l'armonizzazione
Di derivano poi regole fondamentali del primato e anche appunto le regole di relative all'applicazione eventualmente prevalente della Carta dei diritti fondamentali questo è stato ribadito anche nella Perico bis dove
Pur nella grande apertura nei confronti della posizione della corte costituzionale nella comodamente dei diritti fondamentali interni c'è un paragrafo nel quale espressamente sì sottolinea che
Al momento diciamo dell'applicazione della Taricco prima privata ricco non c'era stata un'armonizzazione delle regole applicabili quindi
Probabilmente alla luce invece ecco di un dato normativo diverso con armonizzazione anche Taricco bis avrebbe avuto un esito diverso ora
Applicando questo al diritto antidiscriminatorie le regole sulla non discriminazione
Possiamo dire che questo un terrorismo nel quale non abbiamo assistito a
Particolari tensioni in rapporto tra diritto interno il diritto dell'Unione è certa somma ci saranno ci sono casi sicuramente
Particolari
Ma è uno di quei casi nei quali non credo neanche sia utile andare a cercare nell'occasione del conflitto ipotizzare conflitti tra diritto interno diritto dell'Unione un po'perché la giurisprudenza in Terna
I giudici di merito tribunali in tutt'Italia non solo quindi la cassazione hanno dimostrato una permeabilità e una applicazione estremamente vivace e coerente del diritto dell'Unione europea grazie
Anche a bravissimi avvocati che hanno stimolato i giudici
In questo senso in tutta Italia quindi non non vedo particolari situazioni diciamo di criticità nell'applicazione del diritto dell'Unione antidiscriminatorio nell'ordinamento italiano
E non vedo neanche il problema che era stato sollevato prospettato nella relazione introduttiva sebbene ovviamente lo comprenda
Tutto nella sua importanza sul piano teorico ma non lo vedo calato nel caso di specie perché questo è un ambito quello del diritto anti discriminatorio soprattutto guardando specificamente le direttive anti discriminazione tutte le direttive
Del due mila nel quale è
Espressamente ammesso che gli Stati possano stabilire norme più favorevoli quindi non solo non c'è un'armonizzazione non c'è un Regolamento lo che si sostituisce no alle leggi interne ma c'è anche ci sono disposizioni che
Ammettono che ci siano disposizioni più favorevoli e quindi diciamo quella possibile conflitto tra diversi livelli di tutela risolto in questo caso a monte dalle direttive Cecchi Gori escluse che
Un domani dopodomani perché al momento non è
In vista alcune ormai un alcune armonizzazione in questo senso ci possa essere
Un
Rafforzamento della regolazione a livello europeo e quindi un'armonizzazione l'adozione di norme e quindi che si sostituiscono eventualmente le norme interne e quindi l'eventuale esclusione anche di standard più favori
Attualmente questo non c'è e quindi
Non ci sono due tensioni o problemi da parte del giudice interno qualsiasi sia il giudice interno Adare dimora da applicare anche eventuali standard più elevati esistenti nel dell'ordinamento interno certo applicando le regole
Che derivano del diritto dell'Unione
Io trovo particolarmente significative le regole che nel diritto dell'Unione il diritto che discriminatorio riguardano il sistema di tutela contro la discriminazione cioè quelle regole proprie specifiche che tendono a dare strumenti affinché il diritto alla non discriminazione possano essere concretamente applicato ed è la parte che secondo me invece ecco nel diritto italiano
Rischia di essere più carente non solo nel diritto antidiscriminatorio ma in generale dove spesso all'affermazione del diritto non corrisponde un sistema di tutela che mirati che
Guarda all'applicazione poi di diritto nel caso concreto
Mi riferisco quindi al così detto giudizio sulla discriminazione cioè gli strumenti processuali che gli Stati devono dotarsi devono avvenire per consentire a
Coloro che si
Ritengono vittime di discriminazione di agire in giudizio attraverso un riconoscimento effettivo del diritto di accesso al giudice ai sensi dell'articolo
Diciannove nel Trattato sull'Unione ai sensi dell'articolo quarantasette della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione
Mi riferisco alle regole sulla la parziale inversione dell'onere della prova
Alle regole sulla legittimazione ad agire dei soggetti collettivi che sono state egregiamente toponimi applicati da questa Cassazione in una sentenza recente del due mila diciassette proprio relazione alla discriminazione per motivi di nazionalità
E mi riferisco anche all'applicazione delle nozioni di base di diritto antidiscriminatorio che sono quelle del nozioni di discriminazione indiretta e discriminazione indiretta
Questo su cui tornerò tra pochissimo questo in giudizio questo sistema di tutela antidiscriminatoria non lo troviamo non nella carta ovviamente dove sancito il il principio di non discriminazione divieto di discriminazione
In maniera ovviamente molto basilare diciamo così
Me lo troviamo neanche nel Trattato sull'Unione sul funzionamento dell'anno troviamo nelle direttive antidiscriminatoria quindi noi abbiamo direttive regole che specificano come è stato detto dalla Corte di Giustizia ripetuto richiamato più volte prima
Il principio di non discriminazione offrendo un sistema di tutela ora quello che
Questo che secondo me ripeto è un valore decisamente aggiunto del diritto dell'Unione che ha portato una a un arricchimento da questo punto di vista del diritto italiano così come anche dei diritti di altri stati
Secondo me ecco su quel da questo punto di vista io mi pare si possa riscontrare alcuna criticità invece nella
Giurisprudenza della corte di giustizia che è stata richiamata finora perché perché dunque la Corte
Di giustizia come tutte le Corti applica le diverse regole sulla non discriminazione talvolta applica la direttiva Rabat Aprica la regola del trattato talvolta applica la regola della carta
Come lo fa secondo quale criterio lo fanno non è assolutamente impossibile individuare una regola con criterio che individua il il il in maniera coerente ecco il motivo appunto
Il ragionamento il principio che segue la corte da questo punto di vista
Certo che forse possiamo dire che la Corte ispirata alle individuazione nel caso concreto dell'applicazione della regola che consente la maggiore efficace a possibile della regola non discriminatoria per cui passa magari dal invece che applicare la regola del trattato come è successo spesso rispetto all'articolo centocinquantasette del Trattato sul funzionamento dell'Unione
Divieto di discriminazione uomo-donna in materia di retribuzioni di trattamento di lavoro passa alla applicazione
Del principio generale di non discriminazione tra uomo e donna questo l'ha già fatto a suo tempo nel mille novecentosettantasei con la famosissima sentenza The frena che
Credo spero che la professoressa Barbera se è d'accordo debba essere ricordata ai i studiata anche tutt'oggi per quanto sia stata chiara allora la corte nel distinguere la portata della regola il diritto dal principio ma poi nel riconoscere a entrambi un'efficacia applicativa
Estremamente rilevante anche nei giudizi interni anche nei rapporti di Mignogna i rapporti orizzontali quindi raccolte applicata una un la regola del trattato U
Il principio ricavato dalle regole del trattato o oggi iniziamo ad avere anche applicazione dell'articolo ventuno della carta
Quello è quello che un po'è accaduto in Mangold come Stato benissimo già menzionato cucite deve cd industry industrie quindi dove noi abbiamo
In cui una punto di partenza costituito dalle regole dalla regola scritta nella direttiva in particolare il sistema di tutela scritto della direttiva
E poi invece abbiamo un'applicazione del principio generale di non discriminazione di cui la direttiva è espressione non è tanto questo il problema quindi ripeto perché applicare non una fonte diversa della medesima regola e
Comune alla corte l'ha sempre fatto settantasei egregiamente ha continuato a fare sempre ciò che io trovo mi pare insomma che i temi inserire critiche sono state molte
Meno convincente è l'applicazione della regola
Seguendo il sistema di tutela scritto nella direttiva ad esempio in materia di parziale inversione dell'onere della prova oppure
In materia di le giustificazioni ammesse una messe delle discriminazioni a seconda che si si ci si trovi di fronte a un caso di discriminazioni dirette discriminazione indiretta
Perché quando la corte di giustizia
Quindi
Più nella maggioranza dei casi anche in materia di mercato interno quindi di di discriminazioni anima circolazione dei elementi rilevanti del mercato interno quando la corte di giustizia applica la regola del trattato o il principio di non discriminazione
è non fa applicando un giudizio che è molto snello e ovviamente non è declinato in maniera dettagliata come avviene quando invece abbiamo un atto normativo che disciplina le regole di un giudizio
Quindi nel giudizio sulla discriminazione applicabile in virtù di una norma di trattato di principio generale e direi oggi dell'articolo ventuno della carta
Il giudizio ricattabile è quello della veri della accertamento dell'esistenza di una situazione di svantaggio che la si può ricavare a partire dalla comparazione l'alimentazione di soggetti comparando il comparabili
Dall'individuazione quindi se esiste una situazione destinazioni diretta e indiretta quindi un criterio neutro che determina un particolare svantaggio una differenza di trattamento basato su un motivo rilevante e poi c'è una verifica nel concreto dell'esistenza di una giustificazione esiste la giustificazione che consente la differenza di trattamento di non ricadere nel divieto di discriminazione oppure no
Questa ad esempio secondo me molto interessante da considerare perché quando la Corte applicare il giudizio di non discriminazione alla luce del trattato o della carta quindi il principio di non discriminazione non il divieto ai sensi della direttiva ad esempio e la corte applicare lo stesso regime di giustificazioni sia che si tratti di discriminazione indiretta sia che si tratti di discriminazione indiretta
Così come fa la Corte europea dei diritti umani in relazione all'applicazione dell'articolo quattordici della Convenzione europea dei diritti umani perché la distinzione
Nel mille giustificazioni ammissibili tra discriminazione diretta destinazione indiretta la troviamo nelle direttive
Sono le direttive che hanno individuato questo regime
Estremamente veri è rilevante e di grande forza giuridica ecco della distinzione tra tutte discriminazioni Diretta e discriminazione indiretta la destinazione di retta è sempre vietata
Non giustificabile salvo le ipotesi
Tassativamente previste espressamente previste nella direttiva è auspicabilmente tassativamente previste nella legislazione nazionale quando invece siamo in una situazione di ispezione indiretta
Ci sono e sono sempre ammissibili le giustificazioni il criterio neutro che determina un particolare svantaggio può diventare discriminazione se non esiste una giustificazione ammissibile
Ed è quello che noi ricaviamo chiaramente dalla Convenzione europea dei diritti ma anche alla Corte europea dei diritti umani qui sentenze non c'è un regime diverso di giustificazione ammissibili tra casi di discriminazione indiretta i casi di discriminazione indiretta
E per inciso visto che è un minuto forse le loro più i i casi sono vedo che sono stati
A accennati del quattordici marzo due mila diciassette sono casi che si sono decisi tutti attraverso la nozione di discriminazione indiretta destinazione indiretta peraltro con una secondo me altamente criticabile valutazione sentenza appunto di della corte di giustizia ma che sono stati il quadro si è vista proprio tutta in quei casi la la l'obiettivo l'esigenza ecco della corte di giustizia di
Togliersi dal Binario della Destinazione dirette cioè la colecistite ha trovato questo éscamotage questa argomentazione se vuole molto deboli e per cui
Il divieto quindi una politica di neutralità di un'impresa costituisce un criterio neutro e quindi le eventuali svantaggio potrebbe essere eventualmente una discriminazione indiretta quindi giustificato il
Altrimenti la corte di giustizia avrebbe dovuto invece ritenere appunto che si tratti del trattato trattarsi di una distinzione diretta non giustificabile e quindi non ci sarebbe stato spazio per ammettere
Un licenziamento per motivi della
Di tributi di religione legati al fatto che le lavoratrici avevano deciso di indossare il vero a questo per input Da Rin dimissioni anche della rilevanza di che cosa significa applicare le direttive quindi giudizio antidiscriminatorie nelle direttive oppure invece no e quindi applicare la regola del principio generale dell'articolo ventuno in conformità all'articolo quattordici della Convenzione europea
E della e della e della CEDU
La corte di giustizia invece in alcune sentenze in particolare in Mangold i in cui ci si deve sì applica la regola scritta nelle direttive al principio generale di non discriminazione a me non pare che questo sia possibili cioè è possibile ovviamente che la direttiva pur con un po'di
Forse forzatura ma individuare nella direttiva antidiscriminatoria la norma dell'Unione che determina
L'ambito di applicazione del diritto dell'Unione e quindi principio generale
Ma non a parer mio applicare anche la regola le regole scritte nella direttiva soprattutto quando poiché si applicano in un caso fra privati e quindi
In un caso in cui la direttiva non potrebbe produrre effetti diretti orizzontali ed è il motivo per cui la corte ricorre al principio generale
E lo può fare secondo me non è questo che
Ovviamente per ritengo che sia criticabile anzi ripeto è in coerenza con tutta la giurisprudenza Della Corte
Trovo meno convincente in un caso del genere applicare le regole ecco del sistema di tutela antidiscriminatoria nel caso appunto specifico
Devo dire che c'è una sentenza
La corte di giustizia che non è stata citata quindi mi permetto di farle una sentenza le legge del ventinove aprile due mila quindici causa cinquecentoventotto del due mila tredici
Cinque che
Che riguarda l'applicazione
Cioè quindi la quale si richiama ecco il
Divieto di discriminazione per motivi di orientamento sessuale perché riguardava il divieto
Quindi persone che avevano dichiarato di aver avuto rapporti sessuali uomini che hanno dichiarato di avere ha avuto rapporti sessuali con un altro uomo di donare sangue cioè un divieto assoluto punto nella
Legislazione francese e la corte di giustizia in questa sentenza applica una direttiva che non è una direttiva anti discriminatoria ma una direttiva del due mila quattro sulla informazioni da richiedere ai due che crea un articolo tutto che riguarda le informazioni da richiedere donatori quindi a una direttiva che adottata in materia di sanità pubblica
Quindi non antidiscriminatoria
Non poteva applicarsi in questo caso la direttiva due mila barra settantotto che vieta la discriminazione per motivi di orientamento sessuale perché quella direttiva si applica soltanto
Al lavoro nell'ambito di applicazione appunto della movimentato al lavoro la corte quindi esamina e valuta
La compatibilità diciamo così di questa normativa intera questo divieto
Al direttiva due mila quattro numero trentatré e importantissimo per questo che la richiamo
All'articolo la conformità con l'articolo ventuno della carta con il divieto di discriminazione di cui stiamo parlando di uno dei pochissimi casi in cui l'articolo ventuno pieni rilievo a prescindere dalle direttive antidiscriminatoria
E quindi si vede qui ricordo il giudizio antidiscriminatorio che la corte di giustizia utilizzate di canto esclusivamente l'articolo ventuno ed infatti un giudizio che ripercorre riprende il classico giudizio antidiscriminatorio della Corte sul principio di non discriminazione
In cui si va a verificare l'esistenza
Effettivamente di una di differenza di trattamento quindi l'esistenza di soggetti comparabili lo svantaggio e l'eventuale giustificazione anche se
Era sicuramente un caso di discriminazione Diretta la corte peraltro che questa molto interessante applica per verificare la giustificazione l'articolo cinquantadue
Della carta che sapete riguarda rimanere Clausen orizzontali finali che riguarda i limiti ai diritti nella carta sanciti nella Carta e quindi vantarsi la giustificazione sia proporzionale servono spiegazioni se legittima rispetto al fine
Che
Che che persegue
Sequestro diciamo è a parer mio forse appunto uno degli aspetti più interessanti da tenere presenti era oltre a tutti quelli che ovviamente sono stati detti precedentemente vorrei concludere arrivare alla conclusione
Precisando un altro aspetto che mi sembra pure rilevante ingenerare proprio sull'applicazione dell'articolo ventuno degli delle norme antidiscriminatorie da parte dei giudici dei giudici nazionali
Noi abbiamo oggi una pluralità di sentenze
Peraltro che si inseriscono in un corpus giuridico giurisprudenziale
Decennale perché
Tutto il diritto antidiscriminatoria attuale atto Somaini i decenni fa soprattutto in relazione a destinazione uomo donna ma anche le discriminazioni nel mercato interno
Credo che i giudici nazionali abbiano tutti gli strumenti
Per decidere casi di discriminazione che vengano loro posti
Anche quando sono richiamati si devono applicare perché sono obbligatorie le norme dell'Unione Europea addirittura sappiamo ormai che oggi che l'articolo ventuno della carta
è idoneo a produrre Effetti diretti orizzontali la corte ha diritto sebbene riferì in una sentenza che non riguardava specificamente la destinazione di una sentenza Aem Menderes Associacion de me di assenso sia al
Del quindici gennaio due mila quattordici
Causa C centosettantasei dodici
Sappiamo questo abbiamo quindi aspetto importante è qui non ce lo dobbiamo neanche interrogarsi troppo se è un diritto un principio la Corte ha detto che produce effetti diretti orizzontali
Abbiamo la Mangold abbiamo l'accusa su quella cuce Peter versi abbiamo radar screening lustri
Ecco io credo che di fronte a questo contesto ecco questi questi pluralità di norme e di precedenti giurisprudenziali della corte come veniva giustamente ricordato
I giudici nazionali abbiano tutti gli strumenti per applicare il diritto dell'Unione Europea antidiscriminatoria ai casi di specie che gli vengono poste poi certo se poi c'è un caso estremamente innovativo allora forse diretto può giustificarsi rinvio pregiudiziale la corte di giustizia ma non vorrei ecco che ci fosse un po'un eccitazione da rinvio pregiudiziale e si ritenesse che
Il livello di dispetto vedi applicazione del diritto dell'Unione dipende dipenda dai numeri di rinvii pregiudiziali che i giudici fanno alla corte di giustizia che è un dato che spesso viene menzionato ma che non ha senso di per sé perché Céline di pregiudiziali sono tutti i rinvii su quella stetti ripetitivi e che i giudici fanno comprensibilmente per a vere una legittimazione alla disapplicazione che non è obbligatorio lo sappiamo ma quando
Per non applicare una legge bisogna riferirsi alla corte costituzionale è chiaro che un giudice prima di disapplicare preferisca magari rivolgersi alla corte di giustizia quindi e ce ne sono tanti gli esempi di questo tipo nei di di di di di ieri missioni ricorsi
Presentati
Dagli altri giudici negli altri stati membri e sto parlando
Quindi
La mia la mia sensazione è che si è posta come fanno come hanno fatto i giudici di merito finora in Italia
S'è stato ricordato il caso Abercrombie che era stato deciso
Dei giudici nazionali senza ritenere di doversi rivolgere la corte di giustizia è vero il giudice non di ultima istanza la facoltà di rivolgersi alla Corte su se ci fosse poi l'istanza di parte
Invece il giudice di ultima istanza come il giudice non che ci ospita in questo in questa comunque è stato incontro all'obbligo è però è un obbligo temperato
Un obbligo temperato dalla insistenza eventualmente di un atto chiaro Dinato chiarito peraltro non solo l'atto la corte di giustizia ha detto chiaramente che ride pregiudiziale
Ce l'ho con l'obbligo di rinvio pregiudiziale viene meno anche quando sia stato chiarito un punto di diritto relativamente ad un altro atto che può applicarsi all'atto in questione quindi insomma il giudice ha margini
Interessanti per
Valutare in una causa se rivolgersi o meno alla corte di giustizia per risolvere un punto di diritto e forse la corte di giustizia dovrebbe talvolta essere ancora più decisa nel
Non ammettere adottare delle ordinanze di non ricevibilità Automatic rinviando anche ai suoi precedenti laddove non ci siano questioni innovative
Come secondo me era la sentenza di Grompi
Ma date non tanto e non voglio parlare della del museo non tanto per il giudizio di merito cioè sulla valutazione o meno della discriminato vieta del licenziamento alla fine al compimento di venticinque anni come in quel caso ma ne il principio di diritto che si doveva applicare cioè la
La Cassazione in questo caso che si è rivolta alla corte di giustizia ha chiesto alla Corte di Giustizia distrettuale una valutazione la valutazione della giustificazione della
Eventualmente di la della della della differenza di trattamento che apre espressamente ammessa dall'articolo sei ma perché non lo poteva fare la Cassazione nel decidere
Sì è giustificabile non è giustificabile non l'avrebbe potuto fare io penso di sì quindi non dico che avrebbe dovuto necessariamente confermare il giudizio d'appello ma dico che quel giudizio di valutazione l'avrebbe potuto fare la corte di cassazione perché è necessario rivolgersi alla Corte di Cassazione
Alla corte di giustizia per rimettere un giudizio che dovrebbe essere un giudizio nazionale perché il giudizio nel caso di specie dovrebbe essere nazionale soprattutto in questo caso dove non c'è nulla di innovativo sul piano dei principi
Niente e mi sorprende invece che la corte di giustizia
Nella dispositivo non non utilizzi la formula che dovrebbe invece usare quasi sempre
Di
Rimessione come è stato detto bene nella sentenza poi di ritorno
E di rimessa al giudice non spetta al giudice nazionale valutarie se la proporzionalità grazie non sussiste in questo modo
E avrebbe dovuto fare in questo modo certo non risolvendo
Il dubbio del giudice sia perché dal punto di vista secondo me dei principi non c'era appunto nulla di o non c'è neanche in questa sentenza del Klondike è una sentenza banali sul piano dei principi giuridici soltanto si sostituisce il giudice dell'Unione Europea al giudice nazionale peraltro la Cassazione insomma nella valutazione di un aspetto
Di un aspetto specifico
Credo che presto ci sarà un ulteriore sentenza non sono non sono informata ma che voi lo sapete sicuramente di più che il caso Taormina fa così noto il caso Taormina che
è stato
Deciso a livello di Tribunale di corte d'appello applicando intere parti di sentenze della corte di giustizia in particolare la sentenza accetta del due mila tredici
E che credo sia stato
Si assume un causa che serve oggi pendente di fronte alla Cassazione almeno da una notizia avevo una non non ho visto il caso del coma
Che ecco anche quel caso Elia un caso di applicazione di divieti di discriminazione delle direttive
Con le due sentenze precedenti della Corte di giustizia il caso laccetto e del due mila tredici il caso felina del due mila otto in cui ha chiaramente detto che l'annuncio discriminatorio anche se non c'è una vittima individuata
Discriminazione rientra nella definizione di discriminazione di cui all'articolo due ecco quando non ci sono elementi come dire
Di dubbio sul piano dei principi bisognerebbe ecco con tutto la ricchezza anche con tutta la ricchezza di diritto interno che è stata prima menzionata
Applicare decidere i casi ovviamente tenendo presente che l'obiettivo dell'ordinamento integrato e quello di
Applicare le norme dell'ordinamento dell'unione e dell'ordinamento italiano qui di non rivolgersi alla Corte non significa non farlo perché sì
Si si si applica il diritto italiano anzi
Non ci si rivolge alla Corte di giustizia perché si applica le norme dell'Unione secondo i precedenti della Corte di giustizia
Ci si dovrebbe rivolgere la corte quando ci si vuole discostare da Dario interverrà l'orientamento della Corte di giustizia in questura quel credito chiaramente in una sentenza cistite tutte le volte che il giudice nazionale non sia d'accordo in qualche modo non ritenga di poter seguire no la sentenza della Corte di Giustizia allora il giudice può rivolgersi alla corte addirittura potrà fare un rinvio pregiudiziale anche dopo
Una sentenza della Corte di Giustizia nello stesso procedimento se ha dubbi interpretativi su come applicare la sentenza della Corte di Giustizia ammesso è previsto quindi dovremmo come dire secondo me su questo
Bellavere appunto una
Una riflessione e una
Insomma essere molto cauti insomma nel valutare anche quella la portata inefficace derivi pregiudiziali e soprattutto farlo nel contesto che ci vede oggi presenti c'è il diritto antidiscriminatorio dove
Non non mi pare che possano sorgere così molti dubbi ora la semplifico molto perché poi casi concreti sono sempre molto interessanti che
Sicuramente determinano sempre questioni non sono prevedibili ma insomma ecco prima di non applicare il diritto dell'Unione di
Leo il leone gli orientamenti della Corte di giustizia o di potersi appunto oppure di rivolgersi alla Corte di giustizia credo si dovrebbe
Di fare quella riferimento al tutta la normativa già esistente alla giurisprudenza già esistente che ripeto su questo aspetto ha chiarito moltissimo e su questo aspetto
Non c'è neanche quella tensione forte che c'è in altri ambiti perché non siamo di fronte
A
A un ambito normativo di armonizzazione diciamo un ambito in cui le norme sono norme che consentono anche livelli di tutela più favorevoli grazie
Ringraziano tutti
Intervenuti per gran la chiarezza e la ricchezza dei contributi
Credo che se c'è qualche intervento se volete fare
Volesse delle lei ha detto una cosa di un'importanza che va sottolineata cioè non è che
Ha detto quando si applica il principio d'eguaglianza in quanto principi vinci più generale
O in quanto
Il rito fondamentale stabilito da dal dalla carta non si può applicare il giudizio di discriminazione nella struttura stabilità dalle direttive ma si deve applicare il ragionamento normale che le corti usano quando applicano il principio d'eguaglianza
Che ricordi che prevede sempre la possibilità di sbagliare una giustificazione la differenza di trattamento
Perché
Cioè perché dovrebbe essere così
Perché nella tradizione che sia così
Perché giudice una in un caso la corte l'ha fatto
Invece affatto mai Mangold no
Mangold la Corte ha applicato la struttura dell'articolo sei della direttiva per ritenere che vi fosse o meno spazio per una giustificazione ma soprattutto vorrei ricordare il caso
Di K dieci dieci della corte della CEDU
Nel caso del ieri guarda un caso di discriminazione a danno dei rom
Dove la corte applicando l'articolo quattordici della CEDU che in effetti alla struttura che richiami tu cioè ma a differenza di trattamento che potenzialmente avere una giustificazione utilizza invece il concetto di discriminazione indiretta e la struttura del concetto di discriminazione indiretta
Quindi
Io sono d'accordo sul fatto che se si esaminano questo l'ho anche scritto ma oggi non l'ho detto c'è se si esamina
Questa giurisprudenza in cui la Corte a volte applicato il principio d'eguaglianza in quanto principio generale a volte applicare articolo venti e ventuno a volte applica le direttive
Non è chiaro da quale dottrina sia guidata su questo
Non c'è dubbio
Ma che al al contrario ci sia invece un principio che le imporrebbe
Di non applicarle nozioni contenute nella direttiva quando ragione di principi generali a me sembra che sia smentito proprio dal caso del fine due che tu giustamente citato
E proprio lì che la corte vedrà direttiva come la specificazione del principio generale di genere propende freni due perché dovrebbe adesso ragionare diversamente
Rapidamente dire
Ovviamente sulle sul raccordo che la questione problematica dunque l'Istat la Convenzione europea la corte Due
Sicuramente la corte edu applicassimo al concetto di stazioni diretta che discriminazione indiretta senza però da questo far discendere un regime diverso ad esempio rispetto alle giustificazioni questo voglio dire che quindi la giustificazione della discriminazione ammessa sia che si tratti di sanzioni dirette che i rischi nazioni indiretta
Rispetto al primo caso là io no insomma son di quelle che ha commentato positivamente la sentenza Michael deve però mi chiedo cioè laddove ci sia una direttiva che rechi una regola
Che
Si fa difficoltà a riconoscere nella giurisprudenza consolidata della Corte di giustizia in materia di ad esempio discriminazione dei lavoratori nel mercato interno
Luoghi punto di in ogni sede mila sentenze un quelle pochissime sentenze della Corte europea la corte di giustizia sull'articolo ventuno della carta
Ecco se questa regola è scritta nella direttiva noi dobbiamo credo almeno porci il problema poi si può risolvere anche positivamente
Del fatto che quella è una fonte di diritto dell'Unione che come tutti sappiamo a di sue particolarità dei suoi limiti
E quindi la possibilità che ha la corte di giustizia come tutte le corti di riferire la stessa regola
Al principio generale uguale a direttiva secondo me trova un limite se voi non in tutte le regole della direttiva ma almeno in alcune quindi è più
Quelle che sono davvero innovative certo è vero che il concetto di sanzioni dirette e indirette le giustificazioni ammesse non ammesse
Non sono recate per la prima volta nelle direttive del Duemila giustamente sono previste anche nelle direttive precedenti ma faccio fatica a pensare che si possa dichiarare si possa ritenere che il il il fatto che la distribuzione diretta non sia giustificabile possano essere ricondotto di per sé al principio generale
Quanto meno penso che la corte dovrebbe un po'un minimo argomentare ecco un pochino di più di come ha fatto in Mangold
Perché direi appunto che poi quella regola che corrisponde al principio generale si applicano il rapporto orizzontale significa
Che
E semplicemente si dà una veste di principio generale non solo appunto alla regola sulla non discriminazione ma anche al sistema di tutela che è previsto nella direttiva poi se si tratta di un rapporto tra privato potere pubblico
Poco importa perché comunque la direttiva sia
E lei no no no ma l'orientamento della Corte non ho il mio con tutta l'umiltà che non ho però pensa
No come dire penso che sopra proviamo a ragionarci sequestro ma ora chiaramente il problema che c'era anche Mangold ora c'è molto meno perché la loro e la direttiva non era stata trasposto per abbiamo una legge quindi insomma
Il problema dell'efficacia direttori totale si pone magari un pochino meno sicura di più l'interpretazione conforme essendoci la legge in Terna no di attuazione della direttiva infatti secondo me bene abbiate scritto su questo
L'interpretazione conforme che più di tutte può dare interessanti applicazioni a tutto quello di cui abbiamo parlato
Presidente Vanzini
No io approfitterei di quest'ultimo intervento dichiarate erano
E anche di quello che originariamente ha detto Marzia per i Viet c'era un problema che esiste
Mi sembra che l'amalfitano non so se è un due collega si abbia amica e collega abbia diciamo soprattutto sviscerato questo problema cioè che la corte di giustizia ha fatto fino a oggi
Forse per le migliori ragioni questo mondo però un grande pasticcio tra la tutela via direttive e la tutela via articolo
Ventuno perché pensieri iniziato bene con quella sentenza del due mila sugli consumatori in cui l'articolo ventuno era stata ragione interpretazione direttiva del due mila e anche di parziale annullamento della stessa quindi l'articolo ventuno operava effettivamente da parametro di legittimazione delle direttive Vito primario poi in tutte queste altre sentenze
Si è detto che l'articolo ventuno opera attraverso degli rettile
E quindi si è appiattito il valore e il significato articolo ventuno che appunto dopo un atto diciamo super primario perché Luck alla ciò ha spiegato alla corte di giustizia enterico bis la carta serve interpretare le stesse disposizione nei trattati e le si è appiattito sui diritti sulle direttive a questo punto effettivamente come relatore di Abercrombie è mi chiedo se anche in Abercromby non si fossero diciamo appiattita all'articolo ventuno sulla direttiva e quindi è una direttiva in cui la discriminazione per età effettivamente la diciamo nipotino di Teramo
Il al l'ultimo soggetto non discriminazione Leonello debole della catena che sottoposto tutta una serie di oneri
Di di possibilità di deroga attraverso le giustificazioni se si fosse agito sulla base articolo ventuno forza diciamo il rilievo discriminatorio per età sarebbe stato più rilevante invece si è passato
E e quello che dice chiaro sì esatto
Perché
E anche nelle discriminazioni dirette tu puoi avere una giustificazione applicando lo schema generale del principio di eguaglianza
Non so quanto questa questa questo appassionano avendo letto però prima delle cose avere ricadute molto concrete realtà va be concludo però
A B questo comunque è un problema cioè il problema di questo appiattimento
Rimane perché laggiù penso alla corte di giustizia non lo risolve lo vede dicevamo caso per caso utilizzare questo c'è anche il dubbio che usi
Diciamo delle volte il principio di non discriminazione articolo ventuno Lodi finisca principio ma tecnicamente perché in realtà ammette sembra che sia un diritto che può agire anche come principio ma soprattutto che sia un diritto mentre la corte di giustizia per renderlo ancora più prevalente ancora più primario ancora più importante lo definisca principio ma per mere ragioni argomenta dive non tecniche e concludo però vicenda chiara che oggi problematiche emerso bene ieri abbiamo un problema il problema della duecentosessantanove sì sì diciamo estrinsecare in massima con la massima forza proprio sotto il profilo aveva della non discriminazione tant'è vero che il famoso saggio di Barbera che il manifesto di questa svolta che re della corte costituzionale proprio su politica das che pubblica devi scemando insisteva quasi a profilare una specie di attentato così all'identità costituzionale comune con un'invasione attraverso la non discriminazione cioè e quindi abbiamo certamente problema che dice Chiara di il mondo vero diciamo ricorrere al rinvio pregiudiziale Soro per far viaggiare i fascicoli in Europa liberarci dall'angoscia però abbiamo anche questo problema di chi che l'applicazione diretta del principio di non discriminazione oggi diciamo sotto questione insomma ci troviamo anche ingessati ecco ricordiamocelo insomma
Prego
Volevo soltanto riprendere un punto della della relazione dichiara quando appunto invitare i giudici una calmierare un pochino questa eccitazione da rinvio pregiudiziale utilizzare legislazioni nazionali e non interpellare la Corte di giustizia
Io
La corte di giustizia stiamo parlando delle obiezioni
Sì però di de di applicarla in maniera come dire autonoma senza interpellare la Corte di giustizia
Io credo che invece il i rinvii pregiudiziali siano assolutamente il sale dell'unione europea come del resto abbiamo de abbiamo sottolineato tutti quanti ma in particolar modo proprio nella normativa antidiscriminatoria depone per molti versi lascia del nazioni abbastanza nell'aria senza specificarle più di tanto quindi secondo me è vero che c'è una legislazione italiana che sicuramente dare civilmente le direttive eccetera
Ma io trovo che ci siano ancora parecchie avanza di incertezza per non sottolineare con il fatto che quando una questione arriva in Corte di Cassazione ci sono stati nel frattempo su quella stessa questione una serie di rinvii da parte dei giudici di merito è vero che possono essere dei rinvii ripetitivi che possono essere dell'indie assolutamente inutili
Ma è vero pure che la stessa Corte di Giustizia pronunciandosi sull'obbligo del rinvio pregiudiziale ha detto pure che se il giudice di ultima istanza
Si trova di fronte ad una questione rispetto alla quale i giudici di merito hanno e invade in svariate occasioni proposti rinvio pregiudiziale
Le è evidente che c'è una questione interpretativa quindi all'a prescindere da quello che il giudice di ultima istanza
Ritiene deve rimettere la questione perché il numero di rinvii pregiudiziali indica evidentemente a un'incertezza interpretativa
Per cui insomma questione secondo me dall'ateneo presente nel nella specificazione del tessuto normativo da dall'attività
Mi permetto solo di ricordare che in realtà il giudice di ultima istanza a fare la corte di giustizia è assolutamente libero e non ci puramente non condizionato dalla quantità e qualità
Dei rinvii giurisdizionali che ci sono stati prima anche perché
è evidente che diciamo
è un'ipotesi abbastanza surreale nel senso che si dovrebbe è chiaro
Se ci sono tanti rinvii pregiudiziali aspetterà decidere no alla corte di cassazione ma non è che ci mette un altro rinvio degli USA obbligatoriamente perché questo e fuori sistema mi pare che ci sia adesso non ricordo perché l'ho citata varie volte imminente sentenze
Un paio di sentenze in cui la corte di giustizia indica quattro punti che l'acqua il giudice di ultima istanza deve considerare nel valutare sei fare o non fare rinvio pregiudiziale salvo restando che è per il vile che motivi no in modo lo diciamo implicito perché altrimenti succede che la Corte di Strasburgo ha che non va mai d'accordo con quella di Lussemburgo su una serie di cose ma su questo si trova e quindi dice gli abbiamo fatto una sentenza
Contro l'articolo sei però al di là di questo noi siamo assolutamente liberi di fare quello applicare questo criterio vorrebbe dire fare una cosa contro sistema ciò vorrebbe dire che tanti giudici del merito fanno tanti rinvii pregiudiziali
Qualunque e per questo obbligano la corte detassazione a fare un suo rinvio cioè questo sarebbe addirittura rivoluzionario
No io non ho detto questo detto che il numero prima di tutto c'è una sentenza che della corte di giustizia che prende proprio in considerazione in caso di un tribune del tribunale costituzionale portoghese
Ed è la sentenza sebbene De Brito del due mila quindici e in cui la Corte di Giustizia colto in fallo la corte costituzionale portoghese dicendo
Tu hai deciso sulla questione era una questione di trasferimento d'azienda di cassazione se essi stessi ma io non ho detto che l'obbligo scatta a prescindere
Ho detto che la corte di giustizia in base al numero diritti ritiene che ci sia comunque deve ritenere che ci sia un problema interpretativo
Poi se ne vanno le regole le guerre viene che ci sia un problema né ai giudici italiani anzi sono state anche cauta anche motivare sono un rinvio questo sicuramente
Però che ci sia una questione interpretativa
Cioè quando con questa pluralità interpretativa concludiamo la seconda sessione di
Di questo seminario riprendiamo i lavori alle quattordici
Per agli alberi Milano invece
Fedelissimo
Quella sera benessere a tutti
Eccoci qua
Allora dunque io sono si aprirà sono consigliere della Corte di cassazione della sezione lavoro e delle sezioni riunite vi farò sono anche una appassionata diciamo tra virgolette
Del tema dell'immigrazione oltre che delle discriminazioni che poi sono due tempi tra loro collegati fare è un introduzione a a questo tema
Per come è inteso nell'Unione Europea oggi
Non è una favola facilissima diciamo che comunque quindi in sintesi si può dire che è uno di quei temi in cui più evidente
La differenza tra le norme le sentenze e comportamenti perché poi in realtà ci siamo dati un bellissimo
Insieme di norme e lo abbiamo anche supportato con due corti al a livello europeo partendo proprio dalla emersa che al fine di questo terribile conflitto versata la seconda guerra mondiale ci fossero molti immigranti in Europa anche se di tipo diverso da quelli attuali ma erano multi
E poi abbiamo costruito tante belle carte tante belle cose ma in realtà nel tempo forse si può dire che negli ultimi dieci anni la situazione si è ancora peggiorata
Per quanto riguarda il l'accettazione della atti mediazione
In Europa questo è dipeso da un deficit di preparazione
Oltre che naturalmente da un diverso equilibrio che si è creato all'interno dell'Unione Europea con una maggiore rilevanza dell'azione dei governi rispetto a quello delle istituzioni c'è da dire che il tutto questo naturalmente liquida le corti della corte di giustizia hanno scritto sentenze molto importanti anche di grande impatto
Però ecco le sentenze poi non bastano se queste sentenze sono state anche seguite a livello nazionale come doposci diranno gli altri relatori
Ma queste sentenze da sole non Bazzano se non ci sono quelle che la Commissione europea chiama scelte ambiziose
Da parte dei governi diciamo subito che
Per quanto riguarda il sistema nel suo complesso questo sistema comune di asilo non è mai diventato in realtà
Comune e comunque da quando è stata fatta la comunità di trazione di questo sistema di asilo
Viene a si era detto e si era anche scritto che si dovevano conciliare le ragioni umanitarie con quelle della sicurezza
Ma diciamo si è sempre preferito privilegiare quelle della sicurezza per le quali si sono anche dati molti fondi e però in realtà poiché la questione di fondo non si è affatto risolta
E quindi con l'aumentare
Del numero degli immigrati che hanno bussato alle porte dell'Europa
Molte volte anche a causa dell'attività dell'Europa fissa i loro continenti con l'alimentare di questa situazione non sono stati create delle politiche europee comuni
E e ci si è basati sempre e comunque su quella originaria
Convenzione di Dublino che noi avevamo firmato ma che era il segno discriminatoria perché discriminava i Paesi del Mediterraneo rispetto a quelli del nord Europa
E si è andati avanti su questo e dopo vecchie adesso uscì arrivano le lodi per il fatto che l'Italia risollevarne le sorti
Morali diciamo della dell'Europa ma queste lodi non bastano perché intanto nelle opinioni pubbliche intanto sono in tante e situazioni di disagio sociale
A prescindere su queste situazioni di disagio sociale sulla perdita del lavoro di molte persone sulla rivoluzione quattro punto zero sia inserita la l'immigrazione
Nel oltretutto sistemi anche di integrazione sono molto diversi gli uni dagli altri e in tutta questa fu la situazione con dei governi che non sono diciamo rappresentati dalle persone che c'erano una volta quando all'Europa è nata e si è sviluppata si è diciamo semplicemente andati
A ad alimentare un senso di discriminazione anche di razzismo vero e proprio nei confronti degli immigrati e questo è soprattutto evidente nel cambiamento di rotta repentino quasi repentino che c'è stato nelle politiche migratorie dei paesi scandinavi
Ma è anche molto ma molto evidente perché quello non arriva ancora adulterare del tutto il principi che ci siamo dati
Mentre i paesi di Visegrad del patto divisa grado cioè i Paesi dell'est Europa e sono quelli sui quali l'Unione europea ha investito tantissimo lo con la Commissione Venezia per aprirli alla democrazia ha dato tanti fondi per diciamo la loro ricostruzione interna ma non solo
Anche politica senso ampio e invece negli proprio cominciata
La lottava sembra questa la parola la chiusura assoluta chiusura
A questo problema dell'immigrazione basti pensare che a novembre scorso tutti forse lo saprete in Polonia c'è stata una marcia
Di moltissime persone venti mila persone sulla Polonia pura sulla Polonia loro si vantano del fatto di essere puri ed essere solo polacchi di non essere minimamente stati toccati
Da alcuna
Diciamo alterazione nella loro purezza frati polacchi e quindi tali vogliono rimanere in A
Adesso detto tutto questo quindi che
Naturalmente ci fa pensare perché poi naturalmente anche l'Ungheria come sappiamo il regime di Orban ha minacciato un regime democratico con grande ritardo Commissione
Ha reagito a questa situazione anche lì non si doveva incancrenire perché quando il tempo passa e le situazioni si intenti finiscono non va mai bene
E comunque detto questo però che non è molto positivo invece un tratto positivo e cioè una bellissima sentenza che ha fatto la corte di giustizia la grande sezione
Il sei settembre due mila diciassette nelle cause riunite sei quattro tre e sei quattro sette del due mila quindici
è una sentenza nella quale si discuteva punti ricorsi erano stati fatti dalla Slovacchia e dalla Ungheria con anche l'appoggio esterno della Polonia
A verso quella provvedimento di carattere straordinario
Che era stato fatto il ventidue settembre due mila quindici non so se voi ricordate che il Consiglio dell'Unione Europea aveva fatto un primo provvedimento per il la divisione no dei degli immigrati fra i paesi europei i primi di settembre del due mila quindici ed era però un provvedimento che era basato sulla volontà
Dei singoli stati di prendere o non prendere immigranti
Questo tipo di impostazione aveva fallito come dice proprio l'Unione europea aveva fallito
E quindi hanno dopo venti giorni circa hanno preso un'altra decisione a maggioranza questa volta nella quale hanno previsto proprio l'obbligatorietà si può dire ma non è proprio un'obbligatorietà così stringente perché naturalmente c'è sempre la possibilità per lo stato di
Rinviare il ridurre eccetera eccetera il numero di migranti che avrebbe dovuto avere numero poi ritirati maggiore perché originariamente era quaranta mila passano diventati centoventi mila
La agli Stati del patto di Visegrad come voi ben sapete insomma sono quelle dell'Europa dell'Est ha di fatto
Capitanati dall'Ungheria avevano votato contro in sede di Consiglio ma era una decisione che si poteva prendere a maggioranza e quindi se è stata Prisa dopodiché la Repubblica di Slovacchia e l'Ungheria insieme con la colonia hanno fatto ricorso dinanzi alla Corte di giustizia e nel giudizio invece sono intervenuti il Belgio la Germania la Grecia la Francia l'Italia in Lussemburgo la Svezia e la commissione europea
A favore di questo provvedimento diciamo subito che questo provvedimento vedeva come maggiori beneficiarie l'Italia e la Grecia perché erano i Paesi nei quali c'era stato un maggiore afflusso di stranieri e unica ed era di concentrato in poco tempo quindi aveva messo in difficoltà
Entrambi questi stati l'in questa lunga e articolata sentenza che adesso assolutamente non voglio raccontarvi tutta ma vi invito a leggere la corte di giustizia varie volte ripete da tolto alle ricorrenti e varie volte ripete il discorso della solidarietà quindi fa riferimento all'articolo tanta fa riferimento al fatto che tutti i Paesi devono comporre in queste cose
In realtà ecco interessante secondo me
Anche tenere presente quali fossero
L'impostazione dei ricorsi delle ricorrenti perché erano dei ricorsi molto puntuali in cui c'erano delle parti procedurali molto ma molto ma molto specifiche
Tutte naturalmente riflette rigettate dalla corte matti sono già un indice di come fosse l'impostazione oltretutto c'erano anche nel negli atti difensivi di questi due scatti ricorrenti una serie di
Diciamo
Affermazioni sulla assoluta incongruità dei sistemi di accoglienza dell'Italia della Grecia e sul fatto che il loro avrebbero dovuto Abn un militi migliori e quindi era questa anche una delle ragioni delle quali secondo loro
Era assolutamente ingiusto che loro e la Polonia è intervenuta dicendo che era la Polonia pura quindi loro erano la Polonia ha paura
Quindi prima questo della manifestazione ma sempre con lo stessa idea di fondo lavoriamo una non poteva a vere queste persone
E diciamo che la corte di giustizia veramente con grande stile diciamo smonta tutte quante queste varie e speciose
Diciamo censure dei due Stati della Polonia
è più appunto fa ampi apre molto a questo discorso della solidarietà
è una cosa abbastanza importante il fatto che si insista tanto sulla solidarietà perché era a tempo che non si faceva questo mi pare
Nelle sentenze della corte di giustizia però fra le pieghe c'è anche un'altra questione che abbastanza triste e cioè che la Corte dice a un certo punto noi siamo stati costretti a fare questa seconda determinazione
Obbligatoria praticamente perché perché non c'è la solidarietà quindi loro ne parlano e ne riparleremo insistono sulla solidarietà e che la solidarietà non c'è d'altra parte questo è normale ma quando c'è un valore comuni è bello non se ne parla e si vive quando questo valore bello non c'è se ne parla a volte anche inutilmente in questo caso non inutilmente perché sicuramente la sentenza contiene degli spunti molto interessanti
Anche per esempio sul discorso della possibilità eventuale la corte molto cauta su questo punto ma sulla possibilità eventuale di dare uno spazio al singolo migrante per esprimere una preferenza lo stato dove vuole andare naturalmente sempreché rientri tra le quote sempreché Paul decimi la cautela però diciamo che la corte
Questo diciamo questo suggerimento lodato e quindi questo già mi sembra una cosa di grande importanza perché il tutto questo diciamo nella discriminano Antonietta della discorso dei paesi del Mediterraneo rispetto a quelli del Nord Europa e se vogliamo metterci dei anche quelli dell'est che non c'erano però all'epoca ma comunque e e c'è anche da dire che poi tutti dicono tutti tutti coloro che si occupano di questa materia dicono che una un contributo della volontà del desiderio dell'interessato nella scelta del Paese di destinazione aiuta ad aderire una buona integrazione è evidente che questo non significa non può significare che partono tutti nello stesso paese
Ma comunque è quello che serto
E che è assurdo fare a meno del tutto dalla interrogazione
Su questo punto anche perché è importante nel momento in cui la persona va in un posto dove ha dei regali che anche se non sono familiari sono comunque sociali
E logicamente starà meglio e quindi darà anche meno problemi eventuali di ordine pubblico Waco cose di questo tipo che sono tutti argomenti che anche nella sentenza
Vengono in qualche modo sfiorati
Quindi diciamo che a questo punto la nostra giurisprudenza
è molto avanti e devo dire che la cosa più poi chiudo la cosa più diciamo particolare è che come voi sapete ci sono delle misure per diciamo coloro che tengono perché forzati a me e comunque la qualifica di migranti economici non convince molto io non sono una sua ma comunque parliamo dei forzati per i cosiddetti forzati ci sono due forme di protezione internazionale
Il rifugio e la protezione sussidiaria
Però possono delle forme di protezione che la seconda annata relativamente da poco ma che comunque hanno come base di fondo sempre
Ginevra e la convenzione di Ginevra fa riferimento esclusivamente al Paese chi l'origine quindi se è una persona in origine viene da un Paese dove non c'è la guerra dove non è maltrattato dovrebbe perseguitato eccetera eccetera mettiamo viene dal Ghana poi attraversa la Libia che viene violentato malmenato e per la convenzione di Ginevra
Non può comunque ottenere la protezione internazionale in questa situazione nella quale non è stato possibile qualche anno fa
Nemmeno inserire e cambiare la convenzione per i cosiddetti migranti climatici allora a questo punto noi siamo un Paese all'avanguardia ad un certo punto di vista perché prevediamo una forma di protezione italiana che è la protezione umanitaria che è nata
Non solo diciamo come riempitivo che diciamo ha valore solo nel nostro Paese ma che oggi si presenta come una forma di protezione importantissima
Per coloro che si trovano sul nostro territorio nazionale siccome la normativa su questa forma di protezione che come abbiamo detto è nata come riempitivo estremamente scarna mentre come voi potete immaginare le situazioni di fatto sono moltissime e si tende naturalmente in qualche modo a proteggerle allora ci vogliono dei criteri poco nomina è difficile però si era provato Adel verità fare delle linee guida ma non è stato estremamente semplice e quindi abbia a questo punto non ci dobbiamo accontentare si fa per dire di quelle che sono gli indizi della giurisprudenza e in particolare gli indirizzi della giurisprudenza della Cassazione e in particolare di recente ad una bellissima sentenza molto costruttiva e anche lei molto elaborata nelle liste apposite che è proprio scritto da poco la collega Acierno e cui penso che lei in qualche modo di parlerà grazie
Grazie a Lucia per questa bellissima relazione io faccio parte della formazione decentrata della corte d'appello di Roma che ha diciamo partecipato all'organizzazione di questo di questo incontro molto articolato nella giornata di ieri perché per chi era presente sono stati affrontati temi Diversi tutti collegati alla alla carta alla Carta dei diritti dei diritti fondamentali
Mi fa piacere anche oggi vedere la sala gremita di giovani giuristi
Tutti evidentemente interessati non solo quindi in generale alle prospettive che ci può offrire l'applicazione nella carta della carta internazionale
Che viene chiamata qui questo incontro è l'applicazione e la già gin
Perché era esatto era molto interessante anche e proprio il titolo di questo di questo incontro
Ma soprattutto per questi temi questi temi che hanno un interesse oltre che ordinamentale e giuridico anche un interesse sociale un interesse un interesse politico
E questo lo dico perché nella formazione di un di un giurista è importante anche allargare un pochino gli orizzonti e magari non studiare solo ed esclusivamente quello che poi ci riguarda quotidianamente questa era un'occasione importante e mi pare che sia stata raccolta e questo devo dire da formatore non può che farmi non può che farmi piacere
E oggi parleremo di temi che magari non tutti poi sarete chiamati ad affrontare quotidianamente nel vostro lavoro e che però in qualche modo intanto ci toccano come cittadini
Ma ci toccano principalmente come come giuristi come studiosi del diritto perché su questi argomenti su queste tematiche
Spesso si fa anche un po'di confusione quindi mi sembra importante che chi
Sia uno che chi sia un operatore del diritto o comunque un giurista abbia le idee molto chiare
Qui parliamo di diritto di asilo
Parliamo di spazi di libertà e sicurezza nella circolazione delle persone parliamo di rifugiati parliamo di protezione internazionale che sono dei concetti molto specifici che hanno delle regole molto specifica e quindi mi sembra molto molto importante
Che soprattutto voi giovani perché vedo vedo molti Giovanni abbiate le idee molto chiare su questo e soprattutto che non facciate confusione quindi vi ringrazio moltissimo per per essere qui oggi per per aver partecipato e spero che diciamo alla fine della giornata possiate uscire soddisfatti io lo credo perché i relatori che sono qui oggi presenti
Hanno tutti un un un enorme spessore professionale
Abbiamo diciamo diviso il il compito tra la dottrina e la giurisprudenza quindi avremo come al solito negli incontri di formazione questo sempre cerchiamo di di fare due punti di vista diversi due approcci anche metodologici diversi
Quindi lascio subito la parola al dottor Giacinto bisogni che è consigliere della Corte di Cassazione presso la prima sezione della Corte di Cassazione che si occupa specificamente di questi di questi temi
Che affronterà una rassegna diciamo così giurisprudenziale della giurisprudenza
Sovrannazionale
Grazie
Non è la stessa sezione di Maria Schell no che mi ha chiesto niente perché l'ordine alfabetico
Ma io gli devo molto perché lei ha una grande competenza in materia di immigrazione e condivido molte moltissime delle sue sentenze l'ordinanza
Depresso qui nel parterre dossier via Urbano che un'altra persona contentissima volevo salutarla poi anche ringraziare Gualtiero Michelini e Valeria Piccone che mi hanno invitato che sono stati diciamo vinti
L'anima di questa iniziativa poiché comunque svolgono attività veramente meritoria sia a livello internazionale qualche eroi Medellin Paul uno dei pilastri di Metello un'associazione di giudici europei
Valeria stanno limando questo attività sui protocolli tra le corti che sta mettendo in contatto la Cassazione con corte di giustizia la Corte Due
Non ha uno spirito di dialogo fu fondamentale in questo momento così delicato quindi volevo salutarlo e ringrazia
Il tema che sono tre per trattare io in un tempo breve quindi sicuramente non è una rassegna che ha pretese di organicità ma così più più che altro antologie quello appunto della
Un confronto tra le giurisprudenza delle due corti
Cioè la Corte dell'unione europea e la Corte di Strasburgo sul convenzione
Del dei diritti umani delle libertà fondamentali in Europa
Entrambe queste corti realtà si sono venuti a trovare ad avere un ruolo estremamente importante in questa materia un po'diciamo per un quasi un'astuzia della storia perché in realtà come voi sapete nei nella convenzione viene una mi sono articoli che si occupano stessa mentre il tema migratorio
Nella convenzione intendo quella del cinquanta anni nel diritto comunitario classico vi era assolutamente questa materia
Vi era sì la libertà di circolazione all'interno del dei paesi membri della della comunità Amman
Non assolutamente non vi era alcun accenno alle politiche migratorie cosa è successo che poi a sulla spinta del trattato di Schengen negli anni ottanta si arrivati a questa diciamo abolizione delle frontiere interne quindi alla creazione di uno spazio comune di libera circolazione nello spazio di libera circolazione si è portato dietro poi le politiche in materia di cooperazione giudiziaria di assillo immigrazione
E e quindi chiaramente sono state sono iniziate a essere emanati degli strumenti normativi di diritto comunitario in questa materia
Degli anni Duemila soprattutto vi è stato una serie di di direttive estremamente importanti
La corte di giustizia cominciato quindi avere un ruolo guida in questa in questa materia parallelamente la Corte europea dei diritti dell'uomo sia anch'esso a qualche se e come ho detto non non c'è alcuna disposizione della convezione che si occupa specificamente delle politiche migratorie
O comunque dei diritti dei migranti si certo avanzo articolo due articolo tre ma come diciamo come norme di salvaguardia
Non non hanno una non loro organicità quindi il ripetutamente la corte europea ha parlato di riconoscimento del diritto di cui dispongono gli stati di stabilire le loro politiche di immigrazione rilevando però che le difficoltà nella gestione dei flussi migratori
Non può giustificare il ricorso degli Stati a pratiche incompatibili con gli obblighi derivanti dalle convenzione
E specificamente appunto dalla scendo in particolare vi richiamo due sentenze una del due mila dodici Hirsi Jamaa contro Italia ventidue febbraio due mila dodici un altra Georgia contro russa del tre luglio quattordici
Io quali sono appunto queste pratica invece quali sono gli obblighi derivanti dalla convenzione a cui allude specificamente la scendo
Intanto i principi fondamentali di legalità di divieto di abuso del diritto di rispetto di obbligazioni positive gravanti sugli stati di divieto di discriminazione
In molte sentenze la Shadow ha sottolineato l'irrilevanza dell'argomento relativo alla mancanza di risorse
Cosa che avviene anche in altri settori ma in questo campo è stato detto che la mancanza di risorse non giustificata una mancato rispetto soprattutto delle obbligazioni positiva per fare un esempio quello di dare un'assistenza
Ai ai migranti che si trovano in in Europa per appunto chiedere la protezione internazionale
Un accento molto importante è stato posto poi anche finalmente diciamo oramai in maniera molto molto efficace
Con la sentenza ampia del tredici giugno due mila sedici sulla discriminazione
Il divieto di discriminazione nei confronti dei cittadini europei quindi prassi norme decisioni amministrative giurisprudenziali che creino una situazione un trattamento differente in situazioni simili senza una oggettiva ragionevole giustificazione
Un caso interessante in questa prospettiva il caso porno Mario ovvi contro Bulgaria del ventuno giugno del due mila e undici qui vi è una madre russa emigrata in Bulgaria con un figlio convivente iscritto alla scuola elementare può è secondaria che sa quindi per finire il ciclo di studi scolastici al compimento della maggiore età basa la legge bulgare costretto a rientrare nel paese con un viso cioè è costretto a lasciare la Bulgaria e chiedere un visto speciale che intervenga rilasciata un anno ambasciata bulgara all'estero è una volta rientrato iniziare una
Una diciamo procedura su domanda per ottenere un permesso di residenza permanente
Vi è il rifiuto coi delle autorità scolastiche di continuare a riconoscere il diritto di insegnamento gratuito di rilasciare un attestato di di fine ciclo della scuola secondaria la corte in questa sentenza del due mila undici
Ha rilevato che la mancata applicazione del principio di proporzionalità e la conseguente mancanza di una ragionevole
Giustificazione dell'interazione dell'interruzione di un servizio pubblico essenziale quali l'istruzione sino a che sarà era stato sino allora goduto dal dal figlio di questa signora immigrato in Bulgaria e privo dei diretta sovente contrario al principio di di proporzionalità cioè Viesti
Il diritto ribadito degli Stati e regolare gli ingressi nel proprio territorio e le permanenze nucleo territorio ma questo non deve toccare dei diritti fondamentali quali sono appunto quelli ad avere un'istruzione per nel caso specifico e anche a non subire dei ritardi gravi nella
Nell'inserimento o un pregiudizio a al radicamento che si è già realizzato attraverso una quasi un decennio di permanenza in quel Paese in una situazione di crescita
Quindi vedete come già e molto
Penetrante il controllo della Shadow
Pur non avendo la cedo diciamo un un ruolo primario di intervento in questa materia perché entrano in gioco proprio delle situazioni legate ai diritti fondamentali alla alla vita delle persone
E quindi vi è in questa sentenza moltissime altre un la un lavoro di bilanciamento di valori fondamentali
Tra i quali lasciando riconosce come ho detto prima anche quello degli stati a regolare questa materia così delicata
I casi in altri casi l'accesso al welfare presente o vendicarsi fossi Said un contro Grecia
Nel due mila dieci i vi fu un diniego due cittadine siriano e libanese residente in Grecia di con lo Stato se entrambi di rifugiati e di riconoscere indennità per famiglie numerose sulla base di un esclusivo rilievo della cittadinanza non greca
Questa purezza intensa importante perché la corte ha riconosciuto una violazione dell'articolo quattordici ha ritenuto che il solo riferimento secco diciamo alla cittadinanza non è sufficiente ha ritenuto anche una violazione
Dell'articolo ventitré della convenzione di Ginevra
Che parifica il trattamento dei rifugiati rispetto ai cittadini per quanto riguarda le prestazioni essenziali di assistenza di soccorso pubblico
In questo in questa materia quindi entrano in gioco quel classico dualismo della giurisprudenza scendo tra margini di apprezzamento proporzionalità
Il margine di apprezzamento è un po'la conseguenza del principio di sussidiarietà la Shadow ribadisce anche in questa materia
Che il la convenzione che fu stipulata nel mille duecentocinquanta è una collezione che impegna
Gli Stati in prima battuta come primo diciamo soggetto responsabile del rispetto dei diritti umani che vengono elencati nella convenzione quindi c'è un principio di sussidiarietà lascia ed un intervento successivo
Per garanzie per garantire il rispetto ma diciamo il compito principale quello degli Stati
Nello stesso tempo quindi questo largo margine di apprezzamento si
Confronta con un principio fondamentale quale quello di proporzionalità che viene definita dalla stessa cioè dopo una ragionevole relazione tra mezzi adoperati e finì a a cui lo Stato tende in questa materia
Del un settore in cui è stata molto lire rilevante l'intervento della Shadow quello del ricongiungimento familiare
Il principio che afferma uno la corte in varie sentenze e che quando vi è un ostacolo oggettivamente insormontabile per condurre la vita familiare nel Paese di origine sorge per lo Stato
Di accoglienza un obbligo di facilitare la riunificazione familiare
Un'affermazione di non poco momento perché qui
C'è una proprio una riconoscimento di un obbligo positivo di azione e comunque di
Valutazione da parte degli stati membri che spesso si confrontano non solo con le politiche migratorie restrittive ma anche con le politiche securitaria
Vedremo anche credo che Maria pure ne parlerà è uno dei temi più scottanti questo del del dualismo tra necessità di garantire sicurezza
Del della permanenza di cittadini stranieri migranti de quella di facilitano invece una riunificazione familiare nel nel territorio nel Paese di accoglienza
In questo in questo quadro credo che sia molto interessante parlare della della sentenza abbiamo contro Danimarca
Qui c'è stato una prima pronuncia della sezione seconda della corte nel due mila quattordici ed e poi una successiva e contrastante decisione della Grande Camera nel due mila sedici
Il caso era questo un cittadino del tondo non so se è soddisfatto parlando troppo fossero devo essere più sentenze mi interrompe
Allora il vero in questo cittadino del Togo sposato in Danimarca con una cittadina danese ha ottenuto un permesso di residenza permanente e dopo il divorzio ha ottenuto la cittadinanza danese del due mila due
Successivamente si è recato per una vacanza indiana dove ha incontrato nella sua seconda moglie che ha sposato sempre inganna e ha chiesto poi un permesso di residenza in Danimarca per frodare aprirla con
Sua coniuge permesso di residenza che è stato negato per difetto delle requisito del cosiddetto Attack cimento cioè della
Adesso vi vi girò fatti o che cos'è questo requisito comunque nel frattempo la legislazione danese era intervenuto su questa requisito prevedendo la sue rilevanza nel caso in cui uno dei due coniugi
Fosse cittadino danese da almeno ventotto anni
Tutta la decisione della corte il contrasto anche all'interno della sezione semplice
è stato quello di indagare sul carattere discriminatorio di questa Dimitri cioè di questo diciamo apparente agevolazione perché questo perché si diceva il termine di ventotto anni comporta una restrizione delle dei soggetti che beni beneficiano di questa di questo trattamento più favorevole solo a persone danesi quindi non c'è la possibilità per chi come il soggetto che era
Protagonista di questa controversia di di acquisire
Acquisire diciamo un un beneficio per il suo coniuge
La Thatcher nel riquadro anche cos'è ed una diciamo praticamente sarebbe una sorta di valutazione di legame della persona cui beneficio va questa questa normativa con la con la Danimarca più forte di quella che con altri paesi cosa che nel caso in esame sicuramente non c'è perché la la con leggera appunto non nata vissuta indiana prevenuta
Diciamo venuta va a vivere in Svezia proprio per il rifiuto del del suo permesso diciamo sulla sulla frontiera tra Svezia e Danimarca
La la la sentenza appunto detto è molto importante perché fa un esame molto profondità o della diciamo del origine di questa disposizione normativa
E
Considera che c'è diciamo sindaca proprio nella nella anche nel degli atti preliminari all'emanazione della legge quali sono state le motivazioni del legislatore danese
In particolare diciamo quello di attribuire rilevanza a dei comportamenti nello stile di vita che rispondono secondo la Corte a una sostanzialmente un stereotipo negativo
Ma soprattutto diciamo che questa sentenza è stata salutata in dottrina con molto favore perché ha messo un po'al centro il principio di non discriminazione
Cosa che il punto non era avvenuta in precedenti decisioni anche se il lato debole di questa decisione quello poi di vedere questo diciamo si è occupato anche di questa corte quando ha fatto se incontro con la con l'accento sulla attuazione delle sentenze cioè dopo ENI il nei paesi membri perché come voi ben potete capire ma è difficile poi vedere come potrà alla Danimarca
Dare un valore diciamo positivo a questa sentenza si potrebbe anche arrivare a una riduzione di tutela come risultato finale per per paradosso su
Questo diciamo uno degli esempi in cui la corte ha avuto un una
La capacità insomma di dire di un controllo molto penetrante sulla legislazione nazionale
In altri casi invece vi è stato molto più prudenza forse questa logica è un giurisprudenza più risalente questa in cui c'era una maggiore diciamo un maggiore senso esponente della corte per esempio il caso gol contro Svizzera
Del diciannove febbraio novantasei qui la corte di tenuto legittima la decisione dell'autorità svizzera di diniego al ricongiungimento dei figli rimasti in Turchia con il padre cittadino turco residente in Svizzera
Con la moglie e una figlia sulla base di condizioni economiche abitativi inadeguate cioè si è detto questo è un va criterio di valutazione legittimo che lo Stato posare nel nell'ambito del suo margine di apprezzamento
In un altro caso tu calvo Tekle contro l'Olanda del primo dicembre due mila cinque una coppia etiope residente in giorni Norvegia
Ha vissuto un diniego di ricongiungimento della figlia sedicenne in quanto l'Autorità norvegese riteneva che non vi fossero regione perché la vita familiare non si svolgesse in Eritrea quindi la corte è stata invece più certo senso favorevole
Al ricongiungimento perché perché diciamo ha ritenuto oltrepassato il margine di apprezzamento in quanto e questo credo che sia importante sottolineare ha valutato il radicamento in Norvegia l'assenza di un legame dei figli nati in Norvegia con l'Eritrea
Do diciamo ci sono altri casi in cui è stata valutata
Non irragionevole sua mollare il criterio di dischi
Di diniego alcuni usato dello Torrita locali
Per esempio nel caso in cui
C'era una una richiesta da parte di un donna Händel Marocco residenti in Olanda da molti anni
Ma che aveva per per molti anni lasciato i propri figli quattro figli in Marocco con il padre alla morte del padre appunto chiesto di congelamento ma qui è stato invece forse in senso opposto alla al caso che ho citato prima valutato le il il criterio del del radicamento e della del legame affettivo con questi figli un'altra un altro settore in cui vi è stato un intervento molto importante della Shadow quello delle espulsioni non riformano uccelli
Divieto di spendere di respingimento non è assoluto questi sono i due club criteri base della corte
Può essere derogato se i richiedenti asilo costituiscono un pericolo per la sicurezza del Paese o rappresentano una minaccia per la collettività ma diventa assoluto se il rientro del Paese di provenienza comporta il rischio di subire trattamenti vietati dagli articoli due e tre della cedo qui c'è un'evidente poi congiunzione con la legislazione comunitaria EUR unitaria in materia di protezione sussidiaria
Il diciamo io ho avuto qui un warning soltanto per cui salto alcune decisioni però diciamo da dire che il la prova del rischio di subire questi trattamenti che siano contraria la previsione dell'articolo due tre della Convenzione si tratta della pericolo di vita torture e trattamenti disumani
Pene trattamenti disumani gran questo onere della prova grava su ricorrente ma die un dovere per le autorità nazionali competenti a decidere sulla domanda di asilo previo un esame specifico e accurato dalla situazione del Paese di provenienza e con la valutazione delle conseguenze di un rientro in patria
Importanti in questo settore le la sentenza Sufi armi contro il Regno Unito del due mila e undici la sentenza FG contro Svezia del due mila sedici
La Corte ha ritenuto di dovere dell'Autorità valutare
Delle circostanze anche che non non siano state portate come richiesta da da parte del del giorno di colui che agisce per la protezione internazionale vi è un caso in cui il il soggetto che chiedeva questo aveva
Operato una conversione religiosa ma non se ne voleva balere perché riteneva che fosse un una un profilo attinente completamente la sua sfera privata
La corte ha detto che di fronte a questa evidenza di un rischio nel caso di rientro in patria perché effetto di questa conduzione di Giuda si doveva comunque d'ufficio valutare la circostanza
Poi un importante anche qui pure noterà in una grande convergenza con il diritto comune in euro imita euro europeo non so come chiamarlo
E anche la giurisprudenza della corte di giustizia e sulla beneficio del dubbio questo è un tema molto centrale cioè della valutazione dell'attendibilità del dei richiedenti asilo
E anche con diciamo la
Diciamo il dovere imposto il al all'autorità che valuta la domanda di protezione internazionale di richiedere una spiegazione sulle contraddizioni sulle incoerenze imprecisioni
Che emergono dall'audizione dell'hard alla narrazione del richiedenti asilo quindi diciamo un favore Une femme diciamo una una valutazione che nel caso di dubbio si risolve a favore del richiedente e che comunque per smentire diciamo l'attendibilità richiede un intervento attivo del giudice o dell'autorità
Cui è demandata la decisione in contraddittorio con il soggetto che chiede la la protezione e questo è molto importante della nuova normativa italiana ai fini della centralità dell'audizione
Ed è anche della fissazione di un'udienza al di i comparizione delle parti caso che adesso all'esame della della corte di cassazione io la lasciare qui un attimo dalla pressione sulla scene dopo un brevissimo e accendi se ancora c'è il tempo sulla giurisprudenza della corte di giustizia
Vi segnalo dato il tempo appunto limitato alcuni casi
Il primo è questo mossa sacco una decisione del ventisei luglio due mila diciassette questo sulla è una decisione molto diciamo che cerca di di di di tutelare entrambi gli interessa quello dello Stato la rapidità dei giudiziarie
Che è anche quello però della valutazione adeguata del dei richiedenti asilo quindi riguarda la questione dell'audizione cioè si si può anche non sentire un richiedenti asilo in grado di appello quando missato una decisione in primo grado di manifesta infondatezza
E però se sia stato sentito personalmente il richiedente
E e comunque vi deve essere la libertà per il giudice delle del grado di appello di sentirlo nuovamente se ritiene che sia necessario
Quindi queste è stato diciamo i paletti che fissa la Corte mentre per quanto riguarda l'audizione questo pone un problema questa decisione è stata emessa nei confronti dell'Italia
Commissione territoriale Bricolo cento che la protezione internazionale di Milano qui il discorso è se noi possiamo in base a questa giurisprudenza della della corte di giustizia ritenere che l'audizione in sede di Commissione sia una decisione
Soggetta impugnazione avere proprio come dice la giurisprudenza che la Cassazione si è invece una fase asset a sé stante nella legge e nel decreto Minniti e nella successiva conversione
C'è stata questa valorizzazione dell'audizione in commissione ma sotto il profilo però della videoregistrazione
Quindi forse sarebbe compatibile quando sarà a regime questa questa decisione della e la corte di giustizia attualmente a me sembra che comunque andrebbe sentito in primo grado
E e soprattutto c'è un problema di cartolarizzazione del processo perché essendo essendo approdato diciamo il processo sulla il rito camerale versandosi abolito l'appello si rischia di avere un processo solamente cartaceo paradossalmente in una materia in cui è fondamentale alla comprensione delle ragioni del richiedente anche della valutazione del personale dello stesso
Ci sono delle sentenze abbastanza recenti in tema di
Diciamo opposizione al rilascio di
Rimessi soggiorno o comunque di prodezze internazionale nel caso di
Soggetti che rappresentano un pericolo per la sicurezza ok si pongano in contrasto con i principi e le diciamo la
L'attività delle Nazioni Unite questo come un caso che vi segnalo commissario del Belgio per i rifugiati contro un sa far Lounani
Sentenza del trentuno nel gennaio del due mila diciassette in cui si è ritenuto che un ruolo importante in questa
In questo gruppo islamico dei combattenti marocchini seppure non aveva comportato dei reati o delle attività strettamente qualificabili come terroriste però integrava
C'hanno una contrarietà proprio alla all'attività delle Nazioni Unite il corte a richiamato un documento di soft lo come la risoluto una risoluzione del Consiglio di sicurezza per per valutare legittimo il il rifiutò di concessione della protezione internazionale
Un'altra Inter importante decisione riguarda una cittadina iraniana sentenza del quattro aprile due mila diciassette
Samarra Fania controllare pubblicato federale di Germania in questo caso vi era la possibilità per una per questa cittadina che era considerata soggetta a misure restrittive dall'Unione europea a causa del sostegno che apporta al governo iraniano nel settore militare
Di diniego di un per lui un del visto per motivi di studio che avrebbe comportato l'acquisizione di non di tech diciamo notizie informazioni e Novaro utilizzabile in questa sua veste di collaboratrice col governo iraniano nel settore militare
Questo pure una sentenza mi sembra interessante che mette l'accento su come convivano può in questa giurisprudenza spinte dei nuovi null'altro e un altro di tutela comunque della il radicamento della dell'ingresso nel nel territorio per con quelle della sicurezza
E della core del contrasto al terrorismo
Salterei questo che anche pure va be'questo riguarda diciamo questo non è un caso interessante il Neppi contro segretaria prestato del del Gran Bretagna
Una persona che aveva militato nel nel cosiddetto gruppo delle tigri per la liberazione della patina tra mille che era stato torturato restato aveva riportato un dei gravi shock psicologici e la richiesta di di protezione internazionale si basava sulla fatto che questo soggetto non poteva avvalersi di terapie psichiatriche nel suo paese di origine
Ma questo è stato ritenuto non rilevante
Perché la protezione su questa è un'osservazione abbastanza interessante bielle questi vi sto parlando scusate delle conclusioni dell'avvocato generale comunque
In questo caso l'avvocato generale ha detto che e il la protezione sussidiaria comunque comporta una responsabilità dello stato di provenienza
E in questo caso non non poteva essere diciamo configurata se non in termini estremamente lauti e quindi è stata ritenuta come inammissibile questa richiesta di protezione internazionale
Per più delle
Le conclusioni dell'avvocato generale ognuno una causa
Del due mila sedici rassegnate l'undici gennaio del due mila diciotto
Secondo l'avvocato generale quattro e Lella l'opzione di coniuge comprende con riferimento alla libertà di soggiorno dei cittadini dell'Unione dei loro familiari anche coniugi dello stesso sesso
E qui c'è tutto un il collegamento alla giurisprudenza scendo
Sulle riconoscimento della vita familiare tra nelle unioni della dello stralcio quindi c'è una interpretazione che esca diciamo supera la giurisprudenza della Corte di giustizia
Richiamando proprio la giurisprudenza ha scelto ultimo provvedimento che vi segnalo questo del venticinque gennaio due mila diciotto
Sentenza il nome impronunciabile ungherese in questo caso prova dietro bevanda orlata siesta lampo Lungarno sanciva altare comunque si tratta si tratta di un cittadino nigeriano che ha presentato trita Andrisano domanda di asilo dichiarando che temeva di essere perseguitato nel suo Paese a causa della propria omosessualità
Il problema che si è posto quello della possibilità di di ritenere non attendibili della richiesta
Seppure non bisogna diciamo viziato da contraddizioni
Quando una perizia espletata nel corso del procedimento aveva smentito questa orientamento sessuale
è una sentenza molto impervia che al degli aspetti di apertura in un senso o nell'altro alla fine però conclude
Per la prevalenza dell'aspetto della dignità della del rispetto della vita privata ritenendo che non si possono fare questo tipo di perizie il che però lascia aperto l'aspetto dell'attendibilità che spesso viene trattato
Secondo me da quello che ho visto dei casi che spesso arrivano anche in Corte di Cassazione con maggior minore diciamo il minore scrupolo forse da parte del del giudiziario che probabilmente in certi casi una consulenza psicologica potrebbe anche invece aiutare il richiedente asilo con questo chiudo anche se mi rendo conto di non aver fatto una relazione organica
Circa la relazione era solo organica ma anche esaustiva direi cioè il panorama e il panorama compatibilmente ovviamente con un panorama giurisprudenziale
Enorme si immenso lascia adesso la parola al professor Marco Borraccetti delle dell'università di di di Bologna
Dove insegna diritto del dell'Unione europea e dell'immigrazione che affronterà invece un problema molto particolare che riguarda il rapporto del della tra l'articolo cinque della carta quindi nel principio di effettività per i casi di tutela delle vittime di tratta
Lascio la parola al professor Borraccetti grazie
Bene grazie mille grazie rinnovo non sono il primo a dirmi grazie al menti per mi invitato per questo interessante convegno e
E ringrazio Valeria Piccone oltre che il professor Palmisano
Per questa opportunità quando mi est parlando come lei da piccola mi aveva prospettato la partecipazione a questa tavola rotonda questo momento di riflessione
A me è venuto in mente Meglio avevo la curiosità di valutare di ragionare sul rapporto tra articolo diciotto articolo cinque della carta
Perché perché da qualche tempo io mi occupo dal punto di vista di studio di tratta di persone
E trovo che sia una se uno dei fenomeni più trascurati e non considerati in assoluto se non altro dal punto di vista accademico e se non altro dal punto di vista della protezione delle persone cioè delle vittime di tratta
Perché perché spesso c'è una gran confusione perché si confondono tratta il traffico anche perché in inglese traffico si dice sul Madding ma tratta si dice Traffic King
E quindi noi seguiamo il falsi amici quelli che si chiama linguisticamente forse amici
Un po'perché la tratta viene considerata anche da un punto di vista politico comunque al cosa che si considera sinonimo del traffico se voi pensate
Anche i famosi dieci punti del commissario Abramo colosso nel due mila quindici si diceva si contenti andiamo contro i trafficanti di persone vogliamo contrastare il traffico per parlava di tratta poi parlava di traffico non si capiva bene di che cosa si parlasse
è un po'anche perché la questione della tutela delle vittime di tratta non è una questione marginale perché le vittime di tratta sono vittime di uno dei più odiosi crimini e allora la prima osservazione che mi viene da fare e che il fatto che sia un crimine grave e che richieda nella sua effettività non solo il contrasto dal punto di vista del azione giudiziaria e di polizia ma che sia fondamentale la tutela delle vittime
Viene dalla stessa Carta dei diritti fondamentali perché è vero che l'articolo cinque comma tre dice è vietata è proibita la tratta degli esseri umani
Però è anche vero che questo divieto di tratta
E nella parte prima della carta dei diritti fondamentali che è quella della sulla dignità della persona
Quindi il divieto della tratta
è strettamente collegato al rispetto della dignità delle persone
Perché allora io poi ho provato a ragionare collegamenti circa legame con l'articolo diciotto be'partendo dall'esperienza italiana
O meglio nell'ambito del contesto europeo
I grandi flussi migratori che ci sono stati dal due mila tredici in poi
Ma possiamo considerare dal due mila undici in poi per lui in sella primavere arabe però insomma del due mila tredici ci sono state di il emotivamente più attenzione no
E beh il uno dei canali di ingresso delle vittime di tratta era è la rotta del Mediterraneo non la rotta attenzione balcanica
Ma la rotta del ben terraneo
La rotta balcanica è rilevante negli anni anche addietro per
Il commercio di persona
Ma se noi abbiamo andiamo a guardare negli ultimi anni gli ultimi cinque anni dove più è stata sfruttata la rotta per l'ingresso di vittime di tratta quindi trafficante di persone
E stata sfruttata molto di più la lotta del Mediterraneo quella dei Balcani è stata sfruttata da coloro che si operavano traffico cioè Maggi Ling
Per fare arrivare i siriani in Europa e allora qui è fondamentale la differenza tra entrate e traffico due elementi fondamentali il traffico Cellos Madelyne richiede l'attraversamento di una frontiera la trattano
Anche se poi a livello internazionale col protocollo di Palermo viene richiesta ma per il reati se non è richiesto travestimento alla frontiera
Il traffico è formalmente fondamentalmente un rapporto tra due parti e una delle due paga all'altro la possibilità di attraversare illegalmente la frontiera chiusa e si finisce quando si arriva sul territorio
E la tratta invece prevede lo sfruttamento della persona che imposizione di vulnerabilità
E che non ha alternative
Certo momento ora se voi andate a pensare a tutto il fenomeno
Della tratta intera Fricke del delle rotte intra africane verso il Mediterraneo la stragrande maggioranza di questi casi sono fenomeni di tratta
Allora dal punto di vista dalla giurisdizione appaiono mia dentro perché rischierei tantissimo in questo contesto ma dal punto di vista della giurisdizione poi contrasto a questo fenomeno è un grosso e serio problema perché dal punto di vista dell'Unione Europea esistono le frontiere dal punto di vista dell'esercizio della giurisdizione è vero che noi siamo uno spazio senza frontiere interne ma dal punto di vista dell'esercizio la giurisdizione esistono le frontiere
E quindi il problema qual è il problema è che ad esempio il giudice competente potrebbe non esserci
è vero che l'Italia sembra sia stata più in prima linea relativamente alla questione del contrasto al traffico però
è vero anche che coloro che arrivano nell'ultimo miglio che cioè dalla Tunisia dalla Libia all'Europa e è più facile contestare il traffico dalla tratta scusatemi
Perché perché se fenomeno avviene da un'altra parte e non c'è un aggancio all'esercizio la giurisdizione italiana come richiesto dalla direttiva tra antitratta che la due mila undici trentasei bell'esercizio la giurisdizione italiana di fatto bloccato
Anche perché la tratta in quanto tratta non è un crimine contro l'umanità quindi non rientra tra i casi di giurisdizione universale
C'è una discussione adesso in atto pensata la confusione
In atto in contesto di corte penale internazionale di estendere di considerare la tratta come crimine
Contro l'umanità indipendente quindi per consentire l'esercizio della giurisdizione del Tribunale penale internazionale facendo riferimento alla realtà libica dovettero a volte e oltre la gran confusione
Ci potrebbe essere tratta ma potrebbe non esserci tratta e anche qui è per contrastare i trafficanti a conferma ma allora secondo me gli a rendere effettivo l'articolo cinque è garantire protezione assistenza e tutela la vittima di tratta
Che si trovano in una situazione di particolare debolezza perché quando arrivano all'interno dell'Unione Europea sono nelle mani
Dei loro sfruttatori
Allora dati ce ne sono pochi perché eurostat ha pubblicato dei dati fino al due mila sedici dopodiché siccome è un po'complicato raccogliere i dati perché non c'è molta collaborazione tra gli Stati
E perché
Alcuni Stati sono di manica molto larga altri manica molto stretta alla fine i dati non sono più stati raccolti purtroppo
Però diciamo che il primo elemento è che la maggioranza delle vittime registrate di tratta quindi quelle che noi consideriamo vittime di tratta
Su cento sessantasei sono europee quindi trentaquattro sono non europee
Lo sottolinea questo perché è molto importante secondo la direttiva è fondamentale che le persone appena sono individuate come vittime di tratta
Devono avere il diritto deve essere loro riconosciuto il diritto dell'assistenza legale ma anche psicologica ma anche sanitaria l'assistenza legale non vuol dire solo l'assistenza in un processo ma vuol dire anche la consulenza legale
Qual è il problema che se io sono un cittadino europeo
La mia posizione nel territorio di uno Stato membro diverso dal mio
Beh per i primi tre mesi sicuramente c'è è regolare
Perché i per i primi tre mesi secondo la direttiva cittadini l'unico requisito che deve rispettare una persona di esserlo il possesso di una carta d'identità di un passaporto
Dopo i tre mesi ci sono dei requisiti fissati dagli articoli sei e sette per sull'esercizio dalla libera circolazione e soggiorno ma vi dico io ho seri dubbi che si possa sostenere l'irregolarità della posizione di un cittadino europeo all'interno dell'Unione Europea
Perché non dimostra il possesso di
Risorse economiche e guardate la giurisprudenza della Corte di giustizia che è intervenuto moltissime volte sulla questione
Dei città sul del mobilità e la posizione dei cittadini europei
Ha sempre affrontato casi e riconducibili al riconoscimento del diritto di questi cittadini europei di beneficiare delle condizioni diciamo di assistenza sociale
Allora sicuramente per un periodo iniziale
E i cittadini europei non non temo non essere rimpatriati
Va bene ma così non è per i cittadini non europei perché per i cittadini non europei si pone la questione del titolo
Allora la prima questione di è va be'ma pensare dirà qualcosa la direttiva rimpatri diretti scusate buonanotte la direttiva rimpatri lazzo se ma indicativo
La direttiva antitratta dirà qualcosa serto la direttiva antitratta dice che le persone devono essere messe nelle condizioni di stare sul territorio di beneficiare dei servizi
Però non tocca la questione della titolo in forza del quale si autorizzati a stare sul territorio dello Stato dicendo la direttiva rimpatri non crea pregiudizio rispetto all'applicazione della direttiva due mila quattro ottantuno che è quella direttiva e forse è fondamentale la cronologia che parla del titolo che si possono si può riconoscere le vittime di tratta le persone coinvolte nel traffico
Che coprano con le forze di polizia e con l'autorità giudiziaria
Il terzo elemento che viene in gioco
Secondo la convenzione di Varsavia che la Convenzione del Consiglio d'Europa per le vittime di tratta
Bisogna riconoscere alle vittime di tratta un Periodo di riflessione di almeno trenta giorni la direttiva non fa riferimento a un termine minimo per cui consideriamo almeno trenta giorni
Quindi vuol dire che la persona che viene dalla Nigeria vittima di tratte arrivate in Italia viene considerata vittima di tratta perché viene individuata come vittima di tratta
A questo punto era il volare sul territorio dello Stato sì in quanto vittima di tratta per almeno trenta giorni
Io faccio riferimento ovviamente sempre quadro legislativo europeo ed attenzione non entro nel dettaglio di ogni Stato perché siamo ventotto Stati se andate a vedervi serate a vedere il rapporto della Commissione e del network sugli immigrati europei sulle migrazioni vedete che ci sono ventotto legislazioni differenti e questo un problema sensibile
Allora vuol dire che per i primi trenta giorni almeno la persona a beneficio di tutti i servizi
Però dopo deve cooperare con la polizia
Però la persona che è venuta dalla Nigeria faccio l'esempio è difficile che coprì con la polizia perché perché non si fida dalla polizia
Perché la polizia nel suo Paese corrotta
Oppure perché il la struttura dello Stato e corrotta quindi potrebbe non fidarsi della polizia
Quindi prima ipotesi ci sono degli stati e qua entra in gioco la protezione internazionale ci sono sette Stati europei
Che alle vittime di tratta per principio riconoscono lo status di rifugiato in quanto vittime di tratta
è questa una derivazione europea no è una norma nazionale
Perché secondo il diritto dell'Unione europea le vittime di tratta non beneficiano in quanto vittime di tratta di protezione internazionale sussidiaria lo status di rifugiato ma solo con il ricca asta delle direttive che è stato fatto negli ultimi anni
Si prevede che gli Stati nel riconoscere la protezione sussidiaria o riconosce lo stato di rifugiato debbano prendere in considerazione
La particolare situazione dei soggetti che rientrano in alcune categorie vulnerabili tra le categorie vulnerabili sì esplicita espressamente le vittime di si esplicitano espressamente le vittime di tratta
Facciamo un distinguo se le vittime di tratta sono minori è la stessa direttiva antitratta che spinge gli Stati ai conosce la protezione internazionale al minore in quanto vittima di tratta
Semplifico ma se le vittime sono maggiorenni
Non c'è l'automatismo
E quindi e quindi
E quindi ci troviamo in una situazione che in cui secondo la quale dopo trenta giorni la persona potrebbe non avere più il diritto di stare sul territorio salvo che collabori con le forze di polizia
Ma è stata vittima di un reato
O hanno un figlio di un tale reato One non fiducia nelle autorità di polizia per la sua propria esperienza o ha paura per i propri familiari che sono nel Paese d'origine
Che non collabora
E quindi il rischio è direttiva rimpatri che la persona venga rimpatriata
Allora è chiaro che ci sono tre profili da prendere in considerazione e profilo legislativo
Il sistema europeo non prevede la protezione umanitaria
Che sarebbe stata la chiave di chiusura e lo strumento che ci avrebbe consentito di proteggere le vittime di tratta in quanto vittime di tratta fondamentalmente senza una dichiarazione reale
Però non lo prevede quindi a ci vorrebbe un'innovazione legislativa nel Regolamento di Dublino quattro
La proposta di Regolamento
Non c'è nessuna particolare menzione riguarda lo stato membro competente però anche le ricollocamento non c'è nessuna menzione particolare sulle vittime di tratta
Per ora non è previsto nessuna modifica nessuna innovazione in prospettiva c'è non c'è la discussione sul fatto di inserire le di vittime di tratta
Un giorno tra i beneficiari di protezione internazionale a livello europeo questo non esiste quindi la via di innovazione legislativa hanno potremmo auspicare l'Ama
Va non considerata
Seconda ipotesi
La formazione delle persone che devono essere capaci di individuare le vittime di tratta perché se la persona viene individuata come vittima ritratta la si può proteggere meglio allora perché l'asilo importante
Perché i trafficanti stanno sfruttando il sistema di protezione internazionale per fare arrivare le persone che sono vittime di tratta
Ma non è una mia ipotesi se voi parlate con responsabili di sparare o responsabili di prefetture Odyssey Coop autorità competenti Poli soprattutto di polizia
Interessante da queste grandi fenomeni dicono che e o se no parlate incidentalmente contiene i Comuni gestisce i richiedenti protezione s'li danno dell'informazione se a loro insaputa
Cioè a me è capitato di parlare nel forlivese con questo sindaco di questo Comune in un dibattito una sera loro Louis sottolineava la bontà della vere rivitalizzato l'attività di un albergo inserendo trenta richiedenti protezione e diceva ma guardate che stanno bene lessi le ragazze che sono addirittura il week-end e vanno a trovare i loro parenti in giro per l'Italia
Come sì le ragazze che sono ospiti nella struttura nel week-end vanno via il venerdì tornare la domenica sera vanno trovare i loro parenti in giro per l'Italia
I parenti in giro per l'Italia per ragazza andava a prostituirsi
Però voi doppia cosa primo se avviene sotto gli occhi non ce ne rendiamo conto Secondo vuol dire che non siamo attenti a questa cosa però il fenomeno c'è ma non solo c'è anche di peggio
Perché perché alle persone viene data al l'istruzione
Di dire tubini dalla Nigeria dice che viene dalla zona che sei sotto la l'influenza di Boko Haram scappi
Dai una relazione spieghi quello che è successo in modo credibile quindi lo Stato ti prende in carico e ti riconosce protezione e poi noi comunque questo nostro numero di telefono
Quindi all'interno del sistema di protezione e noi dobbiamo essere consapevoli che le sue organizzazioni criminali sfruttano il sistema di protezione ma se noi immaginassimo di essere criminali lo faremo anche noi
Detto chiaramente qui non vuol dire bisogna smettere di proteggere le persone bisogna solo essere consapevoli contrastare questi fenomeni però il problema c'è e si pone allora ipotizziamo che la persona si scopra che è vittima di tratta e sta aspettando la risposta su nel porto
Dal profilo da protezione internazionale è normale che non voglio uscire dal percorso di protezione perché la protezione per vittima di tratto la protezione minore diciamo anche in durata rispetto la protezione internazionale
Però bisogna è fondamentale che i due ponti i due sistemi dialoghino tra di loro
Perché se no c'è il rischio che la persona siccome rimane nel percorso protezione internazionale non riceve l'assistenza che deve ricevere come vittima di tratta e se la si sposta nella vittime di tratta norma più a seguire il percorso dalla protezione internazionale quindi questa è la prima cosa
Fondamentale seconda se la persona non ottiene protezione internazionale
Allora bisognerebbe sensibilizzare questo al terzo profilo si dà giustizia le persone
Provare attendere un po'le maglie per includere le vittime di tratta almeno nella protezione sussidiaria c'è ci sono pochissime sentenze in Italia e però ce ne sono alcune interessanti una un'ordinanza del Tribunale di Milano che include
Una persona vittima di tratta
Nella protezione c'è riconosce la protezione sussidiaria non lo stato di rifugiato dicendo non ci sono le condizioni per riconoscere stato imputato però attenzione il racconto che ha fatto
I rischi
Che ha paventato i timori che ha paventato rientrano negli estremi idonei a riconoscere la protezione sussidiaria quindi la protezione sussidiaria nei diari conosciamo a quel punto la persone regolare sul territorio lei è stabilizzata la sua posizione a quel punto a mio modo di vedere
è facile più semplice garantirle l'assistenza psicologica
Sanitaria tutto quello che richiede e in più
Svincolandola e questo quello che voglio sottolineare svincolandola e persone dalla collaborazione non è escluso che collaborino di più
Perché perché non c'è più la necessità del mese o dei sessanta giorni entro i quali devono appare decidere se comperare o no potrebbero decidere anche dopo un anno di collaborare
E forse questo creerebbe delle situazioni più
Favorevoli
Nel mio entusiasmo
Chiaramente non l'ho seguito l'abbia promesso
E
Questo sistema non è proprio solo
Italiano o europeo realtà c'è da dire una cosa le sentenze che parla di tratta non esistono a livello europeo per due ragioni la direttiva due mila undici trentasei
Prima c'era una decisione quadro e se vi ricordate le decisioni quadro non avevano la questione del non avevano la questione della applicazione diretta e ne il fatto che ci potessero essere procedura d'infrazione contro gli Stati
Ci sono delle sentenze che possono tornare utili per provare a ragionare se includere tra le vittime di tratta riconosce loro lo status di rifugiato faccio riferimento ad esempio alla X Y Z che riguardano altri ambiti ma per applicazione di categoria
Ci sono due sentenze della Corte dei diritti dell'uomo sulla tratta interessanti una si chiama da Zaia contro Cipro Russia estremamente interessante sugli obblighi in capo agli Stati membri perché Cipro è stato membro del contrasto la tratta ma c'è un interessante sentenza
Che si chiama si Ladin che fu dove la Corte dei diritti dell'uomo fa la differenza tra sale servitù e schiavitù ma questa è importante perché sono due elementi che potrebbero rientrare nella definizione di tratta
E quindi potrebbe essere rilevante
Possiamo andare a prendere a prestito quello che hanno detto fatto alcuni stati dei continenti americani
Che hanno scelto esattamente quello che vi ho descritto prima quindi la cooperazione tra le corti in realtà può anche portare benefici in questo senso
Ora
Qual è dunque
Il la mia conclusione su questo
In questo ambito primo per rendere effettivo a mio modo di vedere l'articolo cinque che vieta la tratta di persone il legame alla parte prima della Carta dei diritti fondamentali legata alla dignità delle persone non va considerato soltanto l'elemento del contrasto del fenomeno ma l'altra faccia è quella dello sviluppo della protezione delle vittime di tratta
Queste non in ossequio anche alla convenzione di Varsavia del Consiglio d'Europa
Uno degli elementi e la loro protezione
Questa protezione si sviluppa si manifesta anche consentendo trovando il sistema
Tale che consente alle persone di rimanere sul territorio degli Stati membri dell'Unione europea
Senza avere il timore di essere in patria atti e senza essere costretti in breve tempo rispetto al quanto vengono invece individuate come vittime di tratta della cooperazione con le forze di polizia
Questo può avvenire su per tre forme di azione
Dicevo la prima legislativa quindi del ruolo politico
La seconda la formazione degli operatori
Quindi coloro che gestiscono i centri di accoglienza ma le forze di polizia ad esempio terza cosa il ruolo del giudice
Che rimane fondamentale perché nel momento in cui il giudice i soggetti in grado di riconoscere la protezione
A queste persone significa consentire loro di beneficiare di quei diritti
Che rischieremmo diversamente di negare loro vi ringrazio per l'attenzione
Grazie al dottor accetti questa interessantissima visione di un di un problema che effettivamente alquanto complicato direi
Adesso lascio la parola alla dottoressa Maria Acierno che come via già anticipato la lega Crihana fa parte della prima sezione della Corte di Cassazione si occupa e si è occupata specificamente di alcuni di alcuni temi che oggi che altri ci racconterà grazie
Grazie a voi grazie
A tutti gli organizzatori di questo incontro grazie anche al pubblico che è veramente numeroso perché da quello son due giorni che vi segue con attenzione evidentemente lo stop e lo sta dimostrando già al dibattito di oggi
L'interesse livello scientifico di questo incontro è particolarmente elevato speriamo di non passarlo ad assassini siamo dei mantenerlo almeno sul piano che che per noi giudice quello più congeniali c'era quello del dell'esame poi de dei casi che abbiamo affrontato preliminarmente volevo dire il dibattito è stato veramente molto molto ricco e brevissimamente volevo fare qualche chiosa solamente per completarne la ricchezza la nostra giurisprudenza in materia di protezione internazionale in particolare in materia di protezione sussidiaria è stata largamente ispirata ai precedenti della corte di giustizia in particolare alla sentenza mica facile da sentenze Diakité cioè le sentenze che per spiegare meglio ma in due battute hanno definito i contorni di una specifica ipotesi di protezione sussidiaria che è quella che stabilisce che ha diritto anche il riconoscimento della protezione sussidiaria il cittadino straniero che ha esposto al pericolo di un conflitto armato
Al interno o una guerra esterna che colpisce l'interno del Paese ha comunque una situazione di violenza incontrollabile
Perché queste sentenze sono fondamentali io pensavo ne accennasse Giacinto Motta brevissimamente posso farlo io proprio due battute perché questa è poi meriterebbero di venti minuti del dell'incontro e non era questo il mio tema ma brevissimamente penso sia necessario dire dire due parole sono rilevanti perché toccano il tema centrale la la accennato anche professor Borraccetti il tema centrale che non ci troviamo il la questione centrale di qualsiasi giudizio sulla protezione internazionale alla credibilità l'attendibilità e l'individualizzazione
Del della situazione che dovrebbe dar diritto o alla rifugio politico alla protezione sussidiaria o vedremo come alla protezione umanitaria
Queste due sentenze sono un faro con riferimento a questa specifica ipotesi di protezione sussidiaria cioè l'esposizione al rischio dell'incolumità per la propria integrità psicofisica per la situazione di violenza incontrollabile derivante da un conflitto armato interno Esterno
O interno perché ci hanno dato una indicazione forte sulla questione specifica della credibilità che è declinata in un articolo del decreto legislativo duecentocinquantuno del due mila sette l'articolo tre che ci dice esattamente come dobbiamo valutare entro che para quali sono i parametri di valutazione di credibilità delle dichiarazioni del richiedente la protezione internazionale ma che comunque lascia come qualsiasi valutazione di credibilità come potete capire un ampio margine di flessibilità poi nella nel nella valutazione effettiva ciò ma un ampio margine di flessibilità e di soggettività quando la situazione di violenza
Incontrollate il grado di violenza e così elevato da mettere a rischio la il semplice rientro nel Paese o nell'area del Paese dove questa situazione di violenza così incontrollata non importa se questa violenza derivi da una guerra esterna da un conflitto armato con altro Paese ossia interno derivi da un'instabilità interna
Di grado così elevato il grado di individualizzazione nel racconto della dichiarazione che centrale nel giudizio protezione internazionale può essere anche non particolarmente specifico cioè tante più grave la violenza tanto più basso il livello di individualizzazione di specificazione della dichiarazione che il richiedente protezione internazionale deve deve rendere questo è un profilo delicatissimo e cruciale
è cruciale perché consente di di fronte a una dichiarazione che non è specifica ma a una situazione che era che può essere rappresentata in Troy
Il perimetro di quella di la violenza così elevata da essere incontrollata che vi ho rappresentato prima una dichiarazione che può non essere attendibile sul piano della specifica causa di persecuzioni o di esposizione al rischio rispetto alla protezione sussidiaria poi invece proprio perché non serve un grado di individualizzazione così specifico può comunque
Essere utile per la riconoscimento della protezione sussidiaria ed esporre il giudice alla necessità di di cooperare dal punto di vista istruttorio e di accertare di conoscere deve preconoscenza la situazione il giudice della protezione internazionale deve conoscere perché essere una una situazione di preconoscenza la situazione oggettiva questa molto
è rilevante perché la con la situazione oggettiva effettiva ed attuale del Paese di provenienza non dipende dalla dichiarazione non è su quello che c'è l'allegazione l'onere di autenticità di collaborazione della parte quella l'obbliga un onere una legazione che riguarda la dichiarazione
La dichiarazione specifica la condizione soggettiva di vita che la spinta pasti a parte a partire la situazione oggettiva può anche essersi aggravata nel lungo periodo del viaggio
La permanenza in Libia l'arrivo in Italia lungo la il le disfunzioni del nostro sistema giudiziario a partire dalle commissioni interne territoriali e quindi la situazione attuale può anche essere mutata
E quindi può anche essere che le allegazioni della parte siano carenti da questo punto di vista ma non rileva perché se la rappresaglia la situazione del Paese è questa
Il grado di lei il dire e il grado e li diciamo il rilievo dell'attendibilità e della credibilità della dichiarazione da parte estremamente sfumato e vedremo che per la protezione umanitaria sarà ancora più sfumato entro certi limiti questo diciamo l solamente un flash perché non mio de il mio compito era di parlare della protezione umanitaria e non posso quindi approfondire ulteriormente questo profilo che è delicato aggiungo soltanto un altro elemento che è fondamentale nella nostra giurisprudenza è stato frutto di una un ampio dibattito
Non importa che che esista formalmente un'autorità statale se protegge con Lou De omette di di intervenire su una situazione di violenza indiscriminata
Anche se questa violenza indiscriminata si rivolge per esempio soltanto verso alcuni gruppi sociali
O si rivolge verso tutti perché c'è una situazione di stabilità governata da bande da dal dall'hobby da da così da da fazioni oppure se si rivolge specificamente verso gruppi alcuni gruppi sociali come accade Nigeria per le donne che diventano uno strumento di vendette di di ritorsioni donne attraverso la violenza sessuale a cui sono esposte naturalmente
Se lo Stato omette qualsiasi intervento
Con l'UDEUR di fatto perché non ci si può neanche rivolgere come diceva professor Borraccetti non si fidano della polizia perché molto spesso gli interrogatori della polizia quarto violenza sessuale all'interno dell'ufficio della polizia
Anche in questo caso si può ritenere che riempie anche questo caso rientra nella nel in quelle ipotesi in cui la il livello di credibilità e di a di attendibilità del dichiarante attenuato in cui c'è l'onere dello stato di comprende l'onere del giudice
Di accertare anche questo cioè non solo il livello di violenza statuale ma anche il livello di non intervento di non protezione
Statuale delle autorità che sarebbero preposti a questo fatta questa brevissima forse neanche tanto brevissima premessa sulla protezione sussidiaria che però mi sembrava
Indispensabile perché è cruciale all'interno perché l'ipotesi e quattordici lettera c che appunto l'ipotesi dell'esposizione
A rischio per l'incolumità psicofisica dovuto a una situazione di violenza incontrollata e l'ipotesi poi più frequente che abbiamo di progetti richieste di domande di riconoscimento della protezione sussidiaria basso rapidamente al tema
Per il quale
Sono venuta qui da voi che riguarda specificamente la protezione umanitaria io ho cercato di coniugare questo tema con il il tema più complessivo di questo convegno che è la carta e ritengo che la carta sia come dire uno strumento indispensabile proprio per questa tipologia di di di di diritto alla alla protezione de della persona
Perché perché intanto perché la Carta dei diritti fondamentali si si apre con il richiamo alla dignità della persona e quindi si apre con il richiamo a quello che dovrebbe essere il parametro di valutazione di ogni forma di violazione dei diritti umani
E lei è la precondizione la dignità della persona perché si possa ragionare di riconoscimento o violazioni dei diritti umani
E anche perché apre la carta col suo catalogo boy non solo il richiamo alla dignità ma le sue norme successive l'articolo due l'articolo quattro articolo cinque l'articolo sette che il diritto alla vita
Privata e familiare e anche il richiamo specifico al diritto d'asilo che all'articolo diciannove della carta richiamo al principio del Murri fu l'amante
Ma diciamo costituisce proprio è interessante perché apre te già già la misura della peculiarità della protezione umanitaria che è quella di essere una misura di protezione aperta atipica
Non sussumibile fattispecie specifiche perché il legislatore l'ha pensata così anche il legislatore europeo l'ha pensata così perché è vero che il legislatore europeo non ha previsto specifiche misure di protezione umanitaria però ha lasciato agli Stati sia il addirittura anche legislatore della direttiva rimpatri che è stato un legislatore piuttosto duro ad ha detto se gli Stati possono impedire possono non allontanare anche se ci fossi sarebbero le le condizioni di legge
I cittadini stranieri in virtù di in funzione del di di esigenze umanitarie o caritatevoli questo tipo di fu di esigenze sono state ripetute anche nelle nella direttiva qualifiche cioè la direttiva che riconosce le misure tipiche della protezione internazionale rifugio e protezione sussidiaria sia la prima direttiva del due mila e quattro sia quella del due mila undici ancora più esplicitamente consente agli Stati
Di estendere diciamo la il ventaglio delle misure di protezione
E che io chiamo internazionali perché poi c'è tutti lasciamo per per semplicità diciamo che ci sono tre misure di protezione internazionale di Poggio volitivo da protezione sussidiaria protezione umanitaria
Nel nostro ordinamento e questo è consentito dal sistema europeo l'unico diciamo condizione che pone la corte di giustizia una condizione negativa c'è Gigione che introduce della protezione umanitaria per ridurre il contenuto delle delle misure tipiche questa è una misura diciamo di Perseo ontologicamente che si spande espansiva della del del del diritto ad una protezione perché si parte da una situazione di pericolo di rischio di violazione dei diritti umani eccetera
All'interno di questo contesto il noi abbiamo delle norme specifiche invece del nostro ordinamento positivo
Oltre che la norma costituzionale articolo dieci sul diritto d'asilo a cui però veramente solo un cenno perché quella di minuti ne ne ne richiede centocinquanta Lucia c'è scritto libero ne siete forse se ne potrebbero scrive anche degli altri viene non ha veramente il tempo per poterne sì e poterne accennare insomma fai non lo farei nemmeno di fronte a un'esperta dà segni insomma quindi mi limito però non ce l'ha il diritto positivo come sappiamo sono le il testo unico due otto sei del novantotto a due norme rilevanti in tema di protezione umanitaria all'articolo cinque comma sei che è un po'la norma di apertura
Che è una norma che si apre con una chiusura e poi si chiude con un'apertura perché l'articolo cinque comma sei dice chi nonna
Non è in possesso dei requisiti per godere del soggiorno dell'inglese del soggiorno in Italia se ne deve andare salvo che e quindi è una norma che si apre come norma derogatoria salvo che invece ricorrano seri motivi umanitari che derivano e oppure che questa che l'al diritto a rimanere derivi dai nostri obblighi costituzionali e internazionali quindi è una norma che si pone come aperta proprio per definizione intrinsecamente avverta
E poiché è una norma Berta è una norma che richiama direttamente alla possibilità dell'interprete di in di riempire di contenuto attraverso la individuazione delle condizioni di vulnerabilità questa misura della protezione internazionale
Proprio perché è una norma aperta e proprio perché è una norma tra virgolette in bianco che stabilisce una clausola generale seri motivi umanitari la diciamo che la definizione umanitario se la legge dentice dizionari e Diversi c'è chi dice che che fare le scelte umanitaria un benefattore fa la carità che invece l'associazione lamentele per vetro fili di guerra
Ai corridoi umanitari cioè è una norma è una è un'espressione che contiene in sé tanti richiami non soltanto quello che legato strettamente alla protezione internazionale cioè uno sta a fuggire da uno Stato allontanarsi da uno Stato perché c'è una situazione di pericolo oggettivo soggettivo
Ma e quindi in sé proprio un sintagma totalmente aperto il richiamo ai seri motivi ai seri motivi umanitari forse lo è ancor di più il richiamo agli obblighi costituzionali internazionali nel senso che ci richiama la tutela multilivello dei diritti umani e quindi ci consente di aggiornare sempre questo catalogo dei diritti umani che non deve essere violato perché le violazioni del di dei diritti umani le gravi violazioni dei diritti umani possono determinare il diritto alla protezione umanitaria proprio perché questa norma questo carattere avverto
è una norma che come ci ricorda anche la professoressa faville in un articolo nel che recentemente ha scritto non è una norma che pone una tutela assoluta cioè non è che ogni volta che c'è
Si riscontra la violazione del diritto alla vita privata e familiare il sorgere di per sé il diritto alla protezione rimedia umanitaria ma è necessario un bilanciamento c'è una comparazione con la posizione soggettiva del richiedente la posizione oggettiva complessiva del Paese d'origine
E la lesione del diritto da questo bilanciamento così come ci ha insegnato la Corte du stabilendo dei criteri specifici per operare questo bilanciamento ma questo per cento lo facciamo anche noi giudici quasi sempre quando ne abbiamo di fronte una posizione di garanzia dei diritti assoluta intangibile
Nasce poi la la diciamo la soluzione l'accertamento concreto
Della del diritto alla protezione umanitaria
Poi vi dirò come l'abbiamo risolta noi nel caso dell'integrazione sociale ma per ora mi fermo a questo perché metto in contrapposizione in contrapposizione metto in parallelo la tutela umanitaria prevista all'articolo cinque comma sei a quella prevista all'articolo diciannove del sempre del Testo Unico due otto sei del novantotto che invece introduce il principio del Nord Foreman nessuno può essere rimandato indietro
Essere esposto a persecuzioni e per per varie ragioni in questo caso il diritto assoluto e le con diciamo il parallelo delle preso dalla convenzione di diritti umani e l'articolo tre cioè se uno ha spostato fattura trattamenti inumani e degradanti il pericolo di pena di morte non c'è niente da bilanciare semplicemente non può rientrare se si accerta questo non poi rientra
Per gli altri diritti umani quelli che invece consento non ingerenza dello Stato entro entro certi limiti entro certi limiti di proporzionalità corrispondenza del mezzo allo scopo e necessità e vedremo anche come questi tre criteri li abbiamo calati abbiamo cercato di calarli nel nostro ordinamento in quel caso invece il giudizio di bilanciamento bisogna farlo questo diciamo il quadro generale
Della della protezione umanitaria ci sono anche e qui mi riallaccio proprio al quello che ha piena al tema interessantissimo trattato dal professor Borraccetti ci sono anche misure specifiche di protezione umanitaria nel nostro ordinamento positivo che riguardano le vittime dello sfruttamento lavorativo le vittime della violenza domestica
E e quelle de e le vittime dei crimini Guede l'articolo diciotto
Del decreto legislativo due otto sei nel novantotto ne accenno intanto perché altrimenti non non sarebbe corretta diciamo l'affermazione generale che Lella protezione umanitaria un catalogo soltanto avverte un catalogo del tutto Alberto ma ci sono queste tre specificazioni
E ne accenno perché secondo me quest'le norme che hanno diciamo individuato fattispecie specifiche di protezione umanitaria sono particolarmente farraginose et di particolare difficile applicazione
Ve ne parlo perché la corte di cassazione del una sentenza molto recente ha cercato di dare ordine nel caso in cui in un caso in cui era stata richiesta
La protezione umanitaria da un lavoratore che aveva denunciato la lo sfruttamento
E lo sfruttamento della sua condizione lavorativa di appunto cittadino straniero
La il tribunale ed anche la corte d'appello avevano rigettato la domanda dicendo sostenendo che poiché la costruzione della norma prevede anche questo obbligo di collaborazione questo obbligo dei cori collaborazione in sede amministrativa
Ai fini del rilascio del permesso da parte del questore
Richiede un parere positivo del Pubblico Ministero in questo caso il parere positivo del pubblico ministero non c'era stato la il giudice ha ritenuto che giudice civile non avesse nessun potere di sindacare se effettivamente ricorressero le condizioni di legge perché frenato dal perda il parere negativo del Pubblico ministero corti Cassazione ha detto che dal due mila e nove dall'ordinanza Salmè del due mila e nove il diritto alla protezione umanitaria dicendo incardinato incastonato nell'alveo dei diritti umani
A una tutela piena un diritto a un accertamento a cognizione piena da parte del giudice che lo deve accertare è una cognizione è la la discrezionalità dell'autorità amministrativa era vincolata
Totalmente vincolata e questo esclude la giurisdizione del giudice amministrativo all'interno della giurisdizione del giudice ordinario certamente non si può pensare ad un limite che è così dura dal parere negativo dell'autorità inquirente penale
Che a un vale a un un valore è atti è tutto una è necessaria per l'introduzione o per lo sviluppo del procedimento amministrativo e presumibilmente vincolante per il questore perché lui non ha il questore una discrezionalità non è però vincolante per l'accertamento del giudice quindi il giudice deve nel merito vedere se la lavoratore che ha denunciato lo sfruttamento a effettivamente svolto un'attività di denuncia effettiva in questo caso non era contestato che si fosse esposto il lavoratore per questa denuncia e nella misura in cui poi per questa discussione in dottrina
Nella misura in cui si ritenga necessaria anche la collaborazione questa discussione dottrina soprattutto la una dottrina euro che si interessa dei insomma esperta il diritto europeo ritiene che il recepimento esteso alla collaborazione
Sia una lesione non sia coerente con i principi della direttiva quindi sotto questo profilo ci potrebbe anche essere uno spazio lo spazio per un rinvio pregiudiziale ma comunque se riteniamo che bisogna accertare anche la collaborazione questo lo può accertare il giudice
Di fronte al quale è azionata la domanda di protezione umanitaria che non può non non può essere al cui non può essere sottratto il sindacato pieno soltanto perché c'è un parere negativo del Pubblico ministero questo vale anche per le altre per l'altra forma di sfruttamento
Nell'altra forma di scusate di protezione umanitaria tipica cioè quella della violenza domestica dove si parla generalmente dell'autorità giudiziaria penale che deve dare questo parere sulla collaborazione che non si parla specificamente del Pubblico ministero però ormai il principio questo anche in queste fattispecie specifica la cognizione piena vado rapidamente all'integrazione sociale perché è un tema estremamente caldo la i fatti la mancanza di di permessi di soggiorno per motivi di lavoro per motivi di ricerca di lavoro in Italia e la mancanza di qualsiasi sostanzialmente altro strumento per l'ingresso regolare e per il soggiorno regolare in Italia che non sia giustificato da ragioni familiari senso un porno non ne parlo non le specifico
Comunque che sia come dire inseribile nel diritto all'unione familiare ha spiegato Giacinto perfettamente in tre che entro che limiti questo diritto può essere esercitato o all'interno della protezione internazionali estesa la protezione umanitaria e la mancanza di altri strumenti ha fatto sì
Che sì la protezione internazionale abbia come dire subito un processo di espansione di dilatazione e in particolare la protezione umanitaria che come abbiamo visto è residuale atipica avverta mentre il rifugio e la protezione sussidiaria sono fattispecie tipizzate che certamente subiscono l'evoluzione le interpretazione della giurisprudenza del costo perché riguardano comunque i diritti umani però sono fattispecie tipizzate
In particolare per la peculiarità tutta italiana anche della disfunzione della giustizia della lunghezza dei dei processi relativi alla protezione internazionale è capitato che i richiedenti protezione internazionale soprattutto se molto giovani
I in qualche regione italiana dove l'al l'asse l'accoglienza Nieri e l'inserimento iniziale nel mondo della scuola del lavoro dell'apprendistato funziona
Abbiano trovato un livello di integrazione sociale adeguata attraverso un lavoro oppure attraverso scelte anche personali familiari hanno son son si sono allontanati da un paese d'origine dove queste condizioni non c'erano
E sono pervenute non soltanto non soltanto ad avere in un Paese europeo dove hanno forse avuto salva la vita rispetto alla propria alla alla situazione anteatta e anni non hanno vissuto quella situazione di assoluta privazione mancanza de anche del del Nucleo diciamo più più elementare del riconoscimento dei diritti umani ma hanno trovato un grado di integrazione si è detto se se così è sarebbe una violazione dei diritti umani e riportarle rimandarli nel paese d'origine questo tipo di condizione soggettiva integra la integra requisiti del serio motivo umanitario
Per il riconoscimento del permesso umanitario ex articolo cinque comma sei
E naturalmente questo tipo di di orientamento giurisprudenziale sostenuto da diversi giudici prima lettura questi buone di Roma non credo di dire niente di di segreto e ma anche da altri da altri giudici e
Se sì sì ma in quello è una
Quel esatto quei certo certo quello
Certo
Però quello non non riusciamo a trattarlo era una delle cose che volevo dire ma non credo che riusciamo a trattare mi sa dare spazio anche agli altri fermiamoci all'integrazione sociale
Naturalmente poiché questo è stato ritenuto diciamo uno strumento per fare entrare dalla finestra quello che si è voluto far uscire dalla porta cioè i cosiddetti migranti economici utilizzo questo termine del che non mi piace che non rappresenta minimamente la condizione delle persone che vengono in Italia alla ricerca di alla ricerca di una di una dimensione di vita meno disumana perché fa molto spesso di questo si tratta non solo di questo ma soprattutto prevalentemente di questo dico migranti economici perché non riescono a dare una rappresentazione credibile o non viene accertata una situazione credibile corrispondente alla protezione internazionale quindi utilizzo questo termine negativo ma non per qualificare positivamente una categoria di migranti
Naturalmente questo questa prospettiva voi a una a una grande capacità espansiva questa prospettiva della protezione umanitaria per l'integrazione sociale ed è stata forte se fortemente avversata soprattutto da dalle autorità statali dal ministero dell'interno e anche la Cassazione è arrivata ad avere numerosi ricorsi tra l'altro generalmente l'avvocatura dello Stato trascura lamentele degli stranieri invece in questo caso abbiamo avuto ricorse estremamente dettagliati motivati molto competenti scientificamente molto aggiornati perché è una materia calda
La Corte di Cassazione di recente arriva da una conclusione in qualche modo palla giudicherete voi comunque in cui ha cercato di non escludere
Che l'integrazione sociale sia uno degli elementi che concorrono che possono che devono concorrere al riconoscimento della protezione umanitaria
Ma ad escluderne il valore esclusivo scusatemi il gioco di parole già ad escludere che possano essere solo questo un requisito il requisito fondante della protezione umanitaria perché si è detto che comunque la protezione umanitaria deve impone un collegamento con il Paese d'origine nella valutazione del giudice c'è l'accertamento del giudice non può prescindere
Dalla valutazione del paese d'origine non può prescindere dalla condizione soggettiva del richiedente quindi e comunque il e e qual è quindi l'oggetto di questa di questo accertamento triplice un giudizio comparativo dal quale deve emergere se il ritorno nel Paese d'origine determini messo in comparazione con la situazione di integrazione sociale o familiare questo è un discorso che può valere anche per l'integrazione familiare anche se per l'integrazione familiari quesiti sono più stringenti credo più
Meno difficili da da accertare per l'integrazione sociale sono più diciamo evanescenti e quindi il giudizio comparativo deve essere più specifico
Il giudizio comparativo deve consistere nel comprendere se ritorno nel paese d'origine dei termini una violazione dei diritti umani tale da l'abbiamo chiamato proprio da compromettere il nucleo fondante
Diciamo per compiere condurre un'esistenza né caratterizzata dal canone e della dignità e qui torna il richiamo alla carta fortissimo perché la carta si apre con la del con la dignità
Quindi è importante che il giudice svolga il giudice del marito svolga questo giudizio comparativo cioè ci faccia capire perché immigrante è scappato dal suo Paese qual è andato ossia allontanato dal suo Paese
Viene spontaneo dire scappato perché quasi sempre così però diciamo si allontanano dal suo Paese qual era la condizione di deprivazione dal quale dalla quale è partito
Questa condizione di deprivazione che per forza di cose riguarda la violazione la il non riconoscimento la carenza l'impedimento all'esercizio dei diritti umani fondamentali Nanni e labili
Ha determinato a la scelta di partire
La scelta di la scelta già scelta fino a un certo punto di partire le peregrinazioni l'arrivo in Italia sia determinante all'integrazione sociale dalla comparazione di questi due elementi dovrebbe emergere dovrebbe emergere la da da parte dell'accertamento del giudice dovrebbe emergere se il ritorno determina una compromissione
Del livello di godimento di esercizio dei diritti umani e tale da consentire Oliver lo stesso livello di vita dal quale è partito se c'era una situazione così compromessa oppure no questo giudizio deve essere svolto all'attualità come sappiamo quindi non è non deve essere svolto un giudizio sulla base esclusiva della rappresentazione della narrazione del richiedente e della condizione oggettiva
Di partenza questo sottolineo il richiamo all'attualità per la ragione che in in altri giudizi durano tanto e quindi può cambiare la situazione degli Stati di origine in due o tre anni no perché purtroppo a peggiorare spesso peggiore
Può migliorare questo non succede
Succede meno spesso questo cosa determina determina da un lato che il racconto del richiedente
è significativo rilevante ma non è esaustivo perché è necessario che il giudice Conti ha non solo un accertamento l'accertamento che si con pesante sulle condizioni generali c'è una situazione di conflitto armato oppure se si denunciano a causa di persecuzione di esposizione specificarlo al pericolo son perseguita degli omosessuali
Le mutilazioni genitali la violenza di genere gli albini piuttosto che gli obiettori di coscienza no
Qui bisogna vedere qual è il livello di compromissione dei diritti umani diritti umani che sono noi ricaviamo non solo dalla carta dei primi del della carta ma che ci impone anche l'articolo dieci terzo comma cioè il diritto d'asilo costituzionale
Di assumere come cartina di tornasole
So che il discorso può sembrare astratto
Ma in realtà io penso che possano essere svolto un giudizio comparativo concreto
Per non limitare la l'accertamento del diritto alla protezione umanitaria sulla base sicuramente rilevante dell'integrazione sociale anche aggiunto il migrante ha raggiunto un livello di vita finalmente accettabile in questa una è sicuramente una una condizione che deve avere un riconoscimento umanitario ma insufficiente se non la si paragona al paese d'origine perché qualsiasi forma di protezione che può appartenere alla galassia in senso lato della protezione internazionale ne parlo appunto in senso lato che dal tecnico
Deve assumere come uno degli elementi di paragone il paese di origine
Nel caso dell'integrazione sociale la la cartina di tornasole al grado di compromissione dei diritti umani che il giudice del merito allegra specificamente indicherà specificamente non credo che sia un accertamento così difficile
Per altri casi di situazioni di vulnerabilità lo sottolinea molto bene la professoressa faville nel suo articolo come possono essere la carestia e disastri ambientali cioè altre situazioni di impossibilità di prosecuzione proprio dell'esistenza sicuramente dell'esistenza dignitosa ma quasi quasi ai limiti della sopravvivenza perché ci possono essere situazioni anche di instabilità politiche tali da creare anche la busta
Anche la la fine della guerra determina può determinare una carestia una situazione di povertà assoluta di disoccupazione di impossibilità per tutti o per certe categorie di trovare comunque uno spazio di vita dignitosa all'interno del proprio Paese in questo caso nel in questo caso specifico è più semplice il giudizio comparativo o nel caso per esempio della lesione del diritto alla salute
Non ce n'è neanche bisogno perché una volta che si accerti che c'è una situazione di lesione del diritto alla salute e sappiamo che la Corte costituzionale ci ha detto che il diritto alla salute appartiene persona umana
Senza andare nelle strettoie dell'articolo trentasei del decreto legislativo due otto sei del novantotto che riconosce un titolo di soggiorno temporaneo per per certi tipi di cure eccetera senza andare in quelle strettoia che sono riduttive
Lì non c'è bisogno di verificare se c'è la lesione dei diritti umani basta è sufficiente sapere che nel Paese d'origine o non si può a quello o non si può curare o non può partire a causa della situazione ci sono agli immigranti arrivano anche in condizioni e che non gli consentono più di partire questo più o meno è l'approdo diciamo della della nostra giurisprudenza attuale cioè inni
E ha inserire aprire dispetto già con riconoscere all'integrazione sociale una la valenza di un elemento di cui si deve tener conto nella valutazione della protezione umanitaria ma non in modo esclusivo attraverso un giudizio comparativo analogo a quello che svolgono a quello che svolge la Corte Due e in qualche modo a quello che svolge sempre che svolgono sempre le borchie giudici quando devono operare un bilanciamento tra diritti
Vi ringrazio
Per l'attenzione
è l'altra faccia
E questa
Amplissima ricostruzione e anche perché c'ha dato proprio modo di toccare con mano un modo di applicazione diretta
Della della carta prima di passare la parola al professor Caggiano
La dottoressa tria voleva fare solo un una piccola precisazione danno precisazione commenta perché veramente è stata molto interessante questa relazione
Di Maria e anche perché appunto a questi ragazzi
Da il senso di quello che fanno i nostri giudici insomma in questa materia e anche del fatto che questa protezione umanitaria
L'abbiamo solo noi cioè l'Europa non ce la va bene con tutti i suoi limiti con tutte le sue difficoltà con tutte le sue cose l'Europa non è riuscita ad inserire nella protezione
Non l'Europa livello ognuno si è riusciti ad inserire nella protezione internazionale gli almeno la protezione per i cosiddetti immigranti climatici che si trovano in questa situazione a causa di scelte nei Paesi cosiddetti ricchi quindi è veramente questa la situazione da cui si deve partire poi sono state fatte tante cose meravigliose anche in ambito ONU e in ambito europeo ma in questo momento diciamo che noi abbiamo giudici coraggiosi e capaci
Che stanno facendo tanto detto questo però abbiamo anche una realtà complessa
Perché trapassati che mi ha fatto venire in mente anche la relazione di Maria
E che io volevo dire verrà inizio insomma
In Italia e in Europa ci sono moltissimi schiavi va bene ci sono delle persone che vengono vendute per cinquecento euro l'uno e questo accade nelle nostre campagne questo riguarda principalmente gli immigrati principalmente gli africani
Poi guardare anche italiani io cosa terribile fine quindi aggancio anche alla interessantissima relazione del professor Borraccetti
E che queste persone a volte arrivano con la tratta le famose ragazze nigeriane e quindi già sono schiave
Fin dall'inizio ma altre volte chic diventano e perché naturalmente c'è un periodo di tempo da quando arrivano e quando viene esaminata la loro situazione entrano in certi Circuiti
E non ne escono neppure quando fu uno riconosciuti rifugiati ecco questa è la situazione
Se poi vogliono per esempio non ottengono qualcuno dei due titoli internazionali nemmeno quello della umanitaria non posso lavorare e per questo ciondolano per le nostre strade perché per poter lavorare noi abbiamo immaginato il cosiddetto decreti flussi questo decreto flussi annuale
Assolutamente in crisi oramai da dieci anni e offre pochissime quote ma comunque
Per
Presuppone che siccome qui stiamo parlando di migranti economici ricchissimi allora partono dall'Italia tornano nel loro Paese lì vengono richiamati Calia tutto spesso a spese del muro il che è proprio una situazione che direi ipocrita è dire poco ecco quindi insomma grazie a coloro che invece e vanno avanti con difficoltà perché ci sono delle difficoltà ovviamente nelle Commissioni i miei colleghi che sono tanti che sono sparsi per tutto il territorio nazionale e che sono uomini e donne di questi tempi scusate Gelmini
Allora lascia adesso la parola al professor Giandonato Caggiano che è professore ordinario di Diritto dell'Unione europea presso l'università Roma there's che affronta invece il tema del diritto d'asilo e dei rapporti proprio con con la Carta dei Diritti
Grazie gli organizzatori
Cerchiamo vorrei cercare di inquadrare la questione
Rispetto al sistema delle fonti
Noi abbiamo la carta
Che e
Dalle entrata in vigore di Lisbona
Ha lo stesso valore del trattato
Poi abbiamo il diritto primario con l'articolo ottanta
Anche gli altri dal sessantasette in poi ma con l'articolo ottanta
Che sembra poterne essere interpretato nel senso di stabilire la solidarietà
Tra gli stati membri
E poi abbiamo il diritto secondario
Un certo numero di atti i pur importanti sono quattro in discussione tutti in questo momento tanto due anni
Tre regolamenti ed una direttiva la direttiva cioè quella che riguarda l'accoglienza
Che essendo leggermente più invasivo come tipo di materia si è ritenuto di lasciare ad una diritti
E il sistema delle fonti vuol dire che c'è una gerarchia possibile
Una sicuramente che il diritto derivato secondario
Come tutte come in tutti i sistemi di gerarchia delle fonti ma anche quello nazionale
Deve essere interpretato e determinare eventualmente la validità
Ho l'invalidità
Dell'atto medesimo Angela Luce delle norme primarie ovvero sia del trattato
E della carta perché se la carta e il trattato hanno lo stesso valore quel giorno
Venti che si possono fare
Per esempio sul diritto secondario su uno degli atti
Dublino procedure
Deve essere subordinato
Ai principi della Carta vale a dire all'articolo diciotto
Che non è sì certo è codificazione di diritto preesistente ma acquisito non più il rango di orientamento interpretativo bensì quello di diritto prima
E quindi nasce un problema
Caratteristico del diritto d'asilo non solo del diritto d'asilo ma per esempio anche di Schengen di altri sub sistemi la loro origine nel diritto internazionale perché sono nati Dublino e nato con un trattato addirittura nel mille novecentonovanta
Per poi trasformarsi in un atto del diritto dell'Unione Europea la loro origine è rimasta come un piccolo scheletro nell'armadio
Nel funzionamento nei principi in altre parole il diritto d'asilo
è un diritto individuale
Ho e un interresse barra diritto degli stati membri
Questa ambiguità c'è se per
Anche nella giurisprudenza della Corte il caso più celle da Abdullahi ma anche di recente c'è un caso impronunciabile anche questo però dico uccise i centosettanta barra sedici si chiamarsi che dubbie Zabban Mengele Stab
E questo caso qui in cui
Ci si chiede
Ma
Colui che richiede l'assegno
è un pacco postale un via Kelley
Da mandare qui OLAF
Oppure è un soggetto che ha un diritto individuali
Ed anche ma vale la pena che sia un pacco postale
Perché se è un pacco postale l'integrazione sarà un vero problema
Lori già in questa generazione ma lo sarà ancora ma di più nella prossima generazione perché ne mandiamo un pacco postale resta lì
Cosa vuole cosa volete che faccia i ciondolano qui c'è qui c'è questo nuovo questo nuovo neologismo secondo l'arma cosa volete che faccia
Ma perché italiani i giovani italiani ideale del sette generazioni che non che non lavorano e non studiano che fanno ciondolano
Allora se invece si tiene conto e non solo ci tengo a dirlo in un auspicio il Parlamento auspica che si tenga conto della loro cultura della loro dei loro studi della loro preparazione ce ne facciamo niente degli auspici
Come sappiamo tutti noi uomini di legge
Ho le norme sono in forse Bolt c'è una giurisdizione o non esistono
Sono
Delle dichiarazioni meravigliosi dei preamboli ma nel diritto né europea non soltanto in terra preamboli ci sono i considerando
Che ha
Qualche valore ce l'hanno
Allora
Il diritto d'asilo
è una questione avevo citato due casi ma è una questione
In cui scaduti i tre mesi dal momento in cui lo Stato
Che in via e lo Stato che riceve sembra una partita
Di pallavolo
Se non lo vogliamo chiamare un servizio postale
E
Ma quello che fa la palla nel gioco di pallavolo può dire dove mi state mandando perché se ciò non me
E non potrà andare davanti al giudice a dire sono scaduti i tre mesi
è scaduto una settimana
Loro mi dicono che io devo fare domande al più presto possibile entro quindici giorni se sono sedici non va bene
Però se dopo tre mesi l'altro Stato non risponde il che vuol dire che ha e se quello stato è la Grecia che in questo momento ancora malgrado i tentativi di riportarla in gioco e un lazzaretto dal punto di vista della tutela dei diritti
Della promiscuità nelle carceri Caggegi e dei minori eccetera eccetera
Avrò il diritto di dire che voglio
Che non mi potete ma sono in Austria avrò il diritto di dire che hanno che che non voglio andare in Grecia anche se per forza
Sono passato dalla Grecia e chi è che può arrivare in Ungheria senza passare dalla Grecia tutti son passati dalla Grecia ma o quella casella dell'oca
Noi la cancelliamo diciamo tamquam non esset
E come se fosse arrivato in aereo
E oppure è oppure diamo dare sufficienti garanzie
E ancora e ne avesse la famosa sentenza le due sentenze
Gemelle ma non tanto non no omozigote tra la Corte europea dei diritti dell'uomo e la corte di giustizia sempre nel caso della Grecia quelle due sentenze
E dicono che non ci si può fidare
Sì siamo uguali tutti quanti abbiamo assai civiltà giuridica
Tutti i paesi del del che appartengono alle europee anzi per carità tutti quelli che appartengono i quarantasette che appartengono alla CEDU il che è sempre meno e sempre più un postulato perché insomma dire che a Turchia
C'ha gli stessi diritti in questo momento ma insomma da un po'
Anche altri non solo la Turchia perché evita e e
Dire che
La fiducia e qualche cosa soltanto interno la leale cooperazione tra Stati membri o tra Stati membri e istituzioni
Oppure è qualcosa che inficia
La titolarità dei diritti l'esercizio dei diritti anche se facciamo finta che resti la titolarità dei diritti
Questa è un'ambiguità fondamentale di Dublino
Cioè Dublino che corse è un trattato internazionale
Ma allora scusate indicando all'osso e tutto il diritto dell'Unione europea che nasce dal presupposto che non siamo più nel diritto internazionale e che siamo in una categoria che si indirizza ai soggetti
Persone fisiche o giuridiche che sono titolari dei diritti dell'ordinamento dell'Unione ordinamento di nuovo conio
No ci siamo sognati in altra cosa hanno hanno ragione i nostri colleghi internazionalisti quando ci dicono che
Ma insomma che cosa studiamo nuovi una provincia dell'intero ma insomma cioè no o c'è
Gli effettivi o ci sono o sono possibili gli affetti di reti magari con una sentenza la Corte di giustizia sugli interessi finanziari come è stato nel caso da ricco anche cose un po'fantasiose o non del tutto evidenti
Oppure no
Insomma siamo in una crisi che una crisi
Del passaggio del discorso tra la solidarietà intergovernativa dell'articolo ottanta è evidente che l'articolo ottanta si occupa della solidarietà intergovernativa
E non Dellas integrazione sociale della solidarietà umana dei valori fondamentali articolo due del tumore
E evidente ma
Oltre questo
E non c'est non è scandaloso che ci siano dei di delle situazioni che si indirizzano agli Stati perché il diritto dell'Unione europea si indirizza al tempo stesso agli Stati tutta la procedura d'infrazione
Il controllo della corte di giustizia sui comportamenti degli Stati ma si indirizza anche agli individui e Dublino che corse
E Dublin no
E sempre di più
Una questione tra gli Stati
Perché se andiamo se andassimo a vedere la riforma in corso
A parte se risolveremmo il paese del primo ingresso cioè se l'Italia deve accogliere tutti oppure magari del caso anche Lussemburgo ne deve prendere qualcuno
Ma questa è una questione ma la questione fondamentale è che tutte le norme tutte quelle della della prescrizione automatica quelle della diciamo tutti potremmo andare a vederli a una uno tutte le norme
In cui vi era un vantaggio almeno nel snack quando ci fosse l'omissione di comportamenti da parte dello Stato a favore dello stato della domanda
Cioè dove si trovava il soggetto piuttosto che dello Stato da cui proviene
Stanno per essere cancellate
Questo è il dibattito quindi non solo non si procede verso l'affermazione del diritto individuali
Del richiedenti asilo
E invece il diritto di asilo sta scritto da tutte le parti è un diritto individuale
Io sul diritto umano non lo so che cosa esattamente che diritto umano si oppone a qualcosa che viene negato diventa umano quando non è più un diritto fondamentale perché lo Stato non lo riconosce ma c'è un diritto individuale
Allora questo diritto individuale
E o non ne
La natura del diritto di asilo che sta scritto da tutte le parti si può certo lo scippo
Non si può contenere dicendo che si arriva alla frontiera gli si fanno le procedure di frontiera lo si tiene un po'lo si fa aspettare si evita che interi
Magari non
Si fa in modo che non entri mai
Si crea un limbo
Di Fanny di fanghiglia nella quale tenerne ma comunque non li si può cacciarmi anche nel caso delle procedure di frontiera senza alcune procedure o non si dovrebbe poter c'era
Poi una considerazione sulla protezione umanitaria
Io non so quanti statici hanno la protezione umanitaria
So che pochissimi o nessuno Cia la protezione umanitaria per motivi climatici
Ho corretto una volta un articolo destinato a una rivista sulla protezione climatica
Come referee
Tutte cose che ho appreso volentieri ma che non non erano il centro delle mia conoscenza
Ma la protezione umanitaria anche quella vorrebbero limitarla
Dicendo che la prevenzione umanitaria beh nel caso dei corridoi umanitari
Se la facciano loro il diritto dell'Unione Europea l'articolo venticinque ventisei del Codice visti
A malgrado quello che il nostro collega Mengozzi ha cercato di affermare e insomma non è un diritto dell'utero
Quindi i corridoi umanitari siano sono possibili a condizione che lo facciano gli stati se noi lo vogliamo se Sant'Egidio lo vuole se le scuole se le stelle comunità evangeliche lo vogliono lo facciano certo
Cento centocinquanta cioè diciamo Santagostino spose prendiamo l'acqua con con il bicchiere no svuotiamo il mare con il bicchiere
Lo facciano
Purché paghino è anche quella quella goccia va pagata
Da da chi da chi vuole a questi slanci
Da il la produzione umanitaria resta a condizione che non confonda c'è una battaglia su questo punto
E
Scusate ma perché confonde
La protezione umanitaria
Allora
Rifugiati
Convenzione di Ginevra
Un rischio attuale di persecuzione
Di vario tipo razziale religiosa protezione sussidiaria nasce nel due mila
Allude a un rischio al famoso articolo quindici della Direttiva qualifiche quando come in caso di guerra dell'magari non è la stessa cosa del diritto umanitario bene
E in che maniera la protezione umanitaria
Confonde quando nella direttiva il ritorno c'è scritto
Che tutti gli Stati
Possono concedere per motivi caritatevoli
Nel diritto nel diritto dell'Unione europea c'è scritto non nel diritto nazionale
Che
Se vogliono rimpatri hanno certo alla corte di giustizia ha detto
Non facendo finta che non caso spagnolo non facendo finta che sono mezzi ospiti mezzi
All'anagrafe eccetera eccetera ma ma poi non lo so però c'è scritto nel diritto di europea che per motivi caritatevole uno stato fino all'ultimo secondo
Può dire ti tengo perché romaniste qui da un certo periodo di tempo ti sei integrato
Ti sei comportato bene anche uno strumento e anche un deterrente perché quelle famose persone che ciondolano se ciondolo nove elimini
Diventano criminali
Ebbe non sono solo inutili ma sono pericolosi
Soprattutto per la mafia del Gargano dove adesso trovano i cadaveri nelle foibe
Io sono pugliese di origine scoprire che nel Gargano cioè una Foibe mi ha dato un certo una certa sensazione di orrore
La lupara bianca
Presi spariti Coppa poi incendi corpi abbiamo viste di tutti i colori
Allora
La protezione umanitaria ce la dobbiamo tenere Carra
E
Nessuno ce lo può togliere neanche l'Unione europea
Perché
Tutto nasce d'acqua dal punto di partenza che io cercavo di mettere nel mio discorso vale a dire del fatto che gli Stati sono preoccupati soltanto che non è sfugga a qualcuno
A interrompere la purezza della loro non di corazza ma della loro nazionalità
Finalmente anche noi siamo in riga devo dire finalizzato insomma ma abbiamo i nostri collegamenti internazionali che ci mancano
E
E questa è l'unica preoccupazione ora onestamente tutto questo nasce dal fatto che c'è un'ambiguità che Dublino continua ad essere diritto internazionale in gran parte
Intergovernativo poco pochissimo diritto individuale
Lo studioso ne prende atto non è che si mette a il giudice applica la legge noi interpretiamo il diritto poi possiamo scrivere iscriverci a un partito ma
Non è questo il punto il punto è che queste del diritto dell'Unione Europea che presenta delle lacune anche e soprattutto in sede di riforma due mila e sedici la situazione peggio
Diventa sempre più intergovernativo e sempre meno
E sempre meno individuali
Qualche piccolo barlume cioè insomma di tanto la corte di giustizia apre qualche spazio ma
Gli avvocati generali chiedono a Sharon Stone che sta per andare via
E l'avvocato generale inglese è in questo momento sta sta dando tutto la stura alle sue
Enormi capacità voglio dire
Io leggo le sue le sue opinioni sue eh dico mamma mia e potrebbe pure essere così se lo sostiene potrebbe pure essere così non è la fantasia di un studioso di diritto dell'immigrazione da tre generazioni o da trent'anni eccetera è semplicemente che
Si potrebbe anche interpretare così intendo dire passi su un autobus dalla mattina alla sera Traverso uno stato quello è un superamento illegale della frontiera clandestino quando lo Stato che ti mette a disposizione la lo Stato che tu scavalchi ti mette a disposizione l'autobus di portarvi sulla strada per Vienna
Lasciato Stone dice forse oppure Mengozzi Mengozzi e dice ma pensate se si potesse fare corridoio umanitario nel senso che si dice alle persone
Che non devono dire che stanno andando a curarsi ok stanno andando all'università in Belgio
Ma che stanno andando a chiedere un permesso
Di soggiorno magari umanitario
Se non è possibile dardi
Le categorie dalla protezione internazionale
Grazie
Professor Cagiano soprattutto per la grande chiarezza espositiva
Direi che il qualche qualche dubbio forse adesso ce lo siamo
Eliminato
Volevo adesso lasciare la parola al al dottore Andrea Andrea Crescenzi dell'istituto studi giuridici internazionali delle del Cnr che farà anche diciamo un un intervento di chiusura
Perché il professor Palmisano oggi non è non è potuto essere essere presente
Grazie
Sì e quindi l'asso alla fine era alta e ringraziamenti
In questo mio breve intervento di spazzolino fa
A quanto detto in precedenza io mi concentrerò un pochino su quello che
Il rapporto tra la direttiva procedure e la Carta dei diritti fondamentali
Mi contestualizzo un pochino diciamo questo questo studio realtà perché appunto uno studio che rientra all'interno della diciamo del Progetto che stiamo conducendo con l'Istituto ecco gli altri
Enti di ricerca coinvolti a livello europeo
Per verificare appunto quale se c'è un'influenza della carta sulla applicazione a quanto di alcuni a direttive versiamo Dublin e così via
E
Per quanto riguarda diciamo la direttiva Prodi procedure come voi sapete attualmente noia diciamo
Nicola la direttiva trentadue del due mila tredici la direttiva diffusa appunto procedure la prima direttiva venne adottata nel dicembre del mille nove del due mila e cinque e nel corso diciamo così di questo Progetto
Come ha già detto in precedenza il professor Cagiano
Assistiamo sostanzialmente ad un proposta di riforma della direttiva procedura e trasformazione della direttiva in almeno come proposta in un Regolamento e questo avviene diciamo così questa proposta nel corso del due mila e sedici e quindi si colloca all'interno di quell'ampia
Riflessione all'Europeo che qualche modo determinata andava
Le norme afflusso appunto di emigranti e quindi un po'ovviamente diciamo quello che è sotto gli occhi di tutti questa crisi del sistema comune europeo di asilo
Ovviamente l'idea è quella di sostituire la direttiva con un regolamento un regolamento che anche sia in grado di prevedere una procedure unica
Per la protezione internazionale quindi Regolamento come voi sapete come atto direttamente applicabile andrebbe appunto in questo senso
L'idea è quella di andare a ridurre le differenze che ancora oggi esistono tra gli stati membri dell'Unione per quanto riguarda i tassi di riconoscimento e quindi anche di scoraggiare i movimenti secondari
In questo senso la proposta della commissione va in qualche modo a chiarire a rendere obbligatoria quella che è l'applicazione anche del cosiddetto concetto di paese sicuro
E poi propone una serie di gli interventi soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei tempi
Quindi l'intera procedura viene andarsene in qualche modo abbreviato e semplificata e in particolare la proposta prevede che la procedura abbiamo un termine massimo i senesi eventualmente rinnovabile per altri tre mesi questa durata può essere ulteriormente prolungata sino a quindici mesi come appunto nella direttiva in vigore solo quando l'esame della domanda sia sospeso a causa appunto nel cambiamento circostanze nei paesi di origine
Termini più breve riposo non previsti per quanto riguarda le domande di asilo che sono considerati inammissibili o infondate
E anche per la presentazione dei ricorsi una settimana un mese e per le decisioni appunto nella prima fase di ricorso
La proposta va a disciplinare anche in modo sistematico le procedure speciali quindi dell'esame accelerato esame di frontiera e di domanda ritirata sono anche articoli quaranta quarantadue
Ricordo che attualmente è la direttiva procedura procedure non prevede realtà termini specifici in questo senso con la conseguenza che esaltava Baliano sensibilmente dallo Stato membro all'altro
Il trattamento può in particolare della domanda con procedura accelerata diventa obbligatorio mentre oggi è facoltativo appunto ai sensi articolo trentuno paragrafo della direttiva procedure così come le fusa
In presenza di limitati motivi riconducibili alla manifesta infondatezza della domanda quando ad esempio il richiedente rilascia dichiarazioni palesemente incoerenti o false oppure induce in errore le autorità con informazioni false
è evidente che l'introduzione in diciamo così di termini più stringenti in tutte quelle che sono le fasi delle della procedura
è ritenuta in qualche modo come una necessità da parte della commissione per semplificare quelle che sono le procedure e quindi di conseguenza anche aumentarne l'efficacia interessante verificare come realtà la stessa proposta sembra quasi che la commissione in qualche modo
Bocci avanti un po'si butti un po'avanti dicendo che in realtà le restrizioni proposti all'interno appunto diciamo della per la proposta
Sono rispettose rispetto ai diritti quanto con affermati nella Carta dei diritti fondamentali e questa passaggio settantanove Della Pergola separato settantanove
E quindi in particolare della commissione la proposta ma in qualche modo a rispettare quello che è l'articolo uno della carta e ti fondamentali quindi la dignità umana
L'articolo quattro la proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani e degradanti
L'articolo otto il diritto appunto la protezione dei dati personali l'articolo diciotto ovviamente sul diritto d'asilo all'articolo diciannove su la protezione in caso di allontanamento di espulsione di estradizione l'articolo ventuno sulla non discriminazione l'articolo ventitré sull'uguaglianza tra uomo e donna
L'articolo ventiquattro su diritti del fanciullo sostanzialmente e l'articolo quarantasette che appunto il diritto ad un ricorso effettivo è un giudice imparziale
Ci sembra abbastanza evidente diciamo così quello che è il tentativo della commissione di trovare un equilibrio un po'tra il diritto a che le domande appunto di asilo sia esaminata in qualche modo interni ragionevole e il diritto appunto con i corsi effettivo e di Teresa
Lo studio che abbiamo condotto c'ha portato un po'ad analizzare quelle che sono le principali sentenze della corte il giustiziere europea riguardanti diciamo i casi di ricorso pregiudiziale che avevano che hanno ad oggetto interpretazione della direttiva procedure con richiamo alla Carta dei diritti fondamentali e lealtà sono pochissimi casi in cui appunto
Ci sono queste si verificano entrambe queste due situazioni in questi pochi casi abbiamo appunto verificato che ci sono delle situazioni in cui dei casi in cui
La corte utilizza la carta solo ed esclusivamente con uno strumento interpretativo quindi l'esame del merito e in altri casi invece due realtà in cui la Corte utilizza la carta anche nelle parte dispositiva nella decisione in realtà i casi appunto sono due il caso il prima il caso tal del ci due tre nove due quattro mila quattordici e il secondo appunto il caso Saxon sa che era già stato ricordato in precedenza
In questi casi quindi individuati in realtà l'articolo che ricorre principalmente quasi in modo esclusivo all'articolo quarantasette della Carta come detto su diritto appunto ricorso effettivo al giudice imparziale imparziale solamente nel caso tal che vi ho citato in precedenza viene richiamato anche l'articolo diciannove paragrafo due lancia nessuno può essere allontanato espulso o estradato verso uno stato in cui esiste un rischio serio di essere appunto sottoposto alla pena di morte alla tortura o altri pene o trattamenti inumani e degradanti
L'esame del caso tal in realtà diciamo nasce è appunto viene la sentenza del diciassette dicembre del due mila e quindici è un il signor tale un cittadino sostanzialmente senegalese che ha presentato una domanda di asilo in Belgio e questa domanda viene rigettata il richiedente presenta una seconda domanda di asilo abusando quindi elementi nuovi punto per presentarla
Ma il Commissariato generale sui rifugiati decide di non prenderle in considerazione da qui ne deriva la revoca praticamente dell'assistenza sociale a richiedente e quindi la notifica anche del foglio di via
Il richiedente quindi ricorre contro tale decisione e il tribunale del lavoro e di Liegi dichiara appunto fondato è ricevibile il ricorso del signor Tal ritenendo appunto che la decisione di revoca sostanzialmente dell'assistenza sociale potesse in realtà entrare in vigore solamente al termine della scadenza diciamo così per lasciare il territorio nazionale
Tuttavia allo stesso tempo il giudice ritiene che l'interessato
Non disponeva delle posse della possibilità di proporre un ricorso con estratto quindi sospensivo contro la decisione di non prendere in considerazione la sua seconda domanda di asilo
Dinanzi a questa situazione il giudice si rivolge quindi alla Corte
E né rinvio pregiudiziale il giudice richiama esso stesso diciamo la la Carta dei diritti fondamentali in particolare appunto l'articolo quarantasette e chiede alla Corte si l'articolo trentanove della direttiva prima direttiva procedure letto alla luce in realtà dell'articolo quarantasette della Carta debba essere interpretato nel senso che osta una normativa nazionale che non conferisce un effetto sospensivo Avoli corso appunto proposto contro una decisione
Quale quella appunto del del procedimento principale di non esaminare ulteriormente una domanda appunto reiterata
E qui la Corte diciamo che
Fa una serie appunto di valutazioni in primis quello appunto di riguardare come l'interpretazione della direttiva procedura debba essere effettuata nel pieno rispetto dei diritti fondamentali in primis appunto la carta
Richiamo all'articolo quarantasette e l'articolo diciannove paragrafo due della carta e poi richiama anche la giurisprudenza della Corte Shadow in base appunto alla quale uno stato decide ove uno strato decida di rimandare uno straniero
Verso un Paese in cui esistono seri motivi di teneri che anche quest'ultima quest'ultimo ancora un rischio concreto di trattamenti contrario a quello che l'articolo tre della scena do impone che tale straniero disponga di un ricorso compie un effetto sospensivo contro l'esecuzione della misura che consente appunto i rimpatri
La Corte realtà dice che nel caso di specie
L'assenza di effetto sospensivo di un ricorso proposto contro una decisione simile è in linea di principio
Conforme a quelli che sono appunto gli articoli diciannove paragrafo due e quarantasette della Carta tuttavia quindi sulla scia diciamo così di quanto detto dalla corte Due
Sottolinea con il ricorso deve necessariamente rivestire un effetto sospensivo quando appunto
Contro una decisione di rimpatrio la cui esecuzione può esporre il cittadino di un Paese terzo al rischio di essere sottoposto a pene
Tortura trattamenti disumani e degradanti
L'altro caso in cui c'è riferimento alla Corte alla carta nella fa diciamo nella parte dispositiva è causa Saxo Moussa che in realtà e la vicenda che anche dottor Bisogni ha in qualche modo presenta presentato in precedenza lascio eventualmente diciamo a vi siete anche anche ad una riflessione più ampia sul eventuale scritta diciamo così perché sebbene sarebbe interessante in questo senso di verificare li ha l'approccio diverso almeno secondo appunto la mia a mio modo di vedere tra l'avvocato generale diciamo così nel caso sommossa e la la decisione diciamo così della corte
Il richiamo da parte della corte all'articolo quarantasette della Carta cosa che invece mancata nella parte finale appunto alla alle conclusioni dell'avvocato generale e soprattutto gli aspetti diciamo così che questo caso
Potrebbe avere
Nella disciplina italiana alla luce proprio della modifica attraverso appunto il decreto legge tredici del due mila diciassette che questo decreto ha portato e soprattutto all'introduzione dell'articolo trentacinque bis che appunto vada in qualche modo a diciamo così a considerare l'uso della videoregistrazione come del colloquio personale ovviamente come sostitutivo all'esempio della possibilità di presenziare in udienza da parte del ricorrente
L'ultimo aspetto che volevo in qualche modo evidenziare riguarda l'ambito italiana allora l'Italia ha recepito l'altro di due direttive procedure l'ultima con il decreto centoquarantadue della nell'agosto del due mila e quindici devo dire che però a livello di prassi interna non sono molte le sentenze che e le decisioni dei tribunali che hanno ad oggetto quando noto Giotto la direttiva procedure fanno riferimento alla Carta dei diritti fondamentali
Nei casi che ha appunto abbiamo individuato in realtà la carta viene per lo più menzionata
Al pari quindi tra gli altri strumenti di diritto internazionale che potevano essere richiamati
Vicino solo alcune sentenze la prima un'ordinanza della Corte di cassazione del due mila e dodici la quindici novecentottantuno che ha considerato la sanzione penale degli atti omosessuali previste
Dalla legislazione senegalese una condizione in generale di privazione del diritto fondamentale dividere liberamente la propria vita sessuale e affettiva
Tale da giustificare il riconoscimento della protezione internazionale in particolare la Corte
Considerava la privazione la libertà personale come una violazione del diritto fondamentale che ha fermato appunto tra l'altro dalla Carta dei diritti fondamentali
è interessante vedere come realtà questa ordinanza poi della Corte di Cassazione sia stata più volte richiamata da tribunali in particolare Milano nel due mila e sedici ed al di Venezia sempre dello stesso anno sempre riferimento all'aspetto appunto dell'omosessualità
Altro caso interessante invece del del tribunale di Torino una sentenza del due mila e sedici
In cui il tribunale ha fatto riferimento all'articolo quarantasette della Carta sottolineando come proprio alla luce di questo articolo la direttiva procedure ha previsto il diritto dei richiedenti asilo la cui domanda sia stata rigettata in prima istanza al ricorso effettivo
E a rimanere quindi nel territorio dello Stato fino alla scadenza del termine entro il quale può esercitare il diritto ad un ricorso effettivo oppure qualora e tale diritto sia stato esercitato entro appunto il termine previsto inermi inattesa Bernie dell'esito del Risiko del ricorso l'altro aspetto è l'ultimo che moda evidenzio è una prassi diciamo così interessante del Tribunale di Potenza che Alierta ha più volte richiamato in vari
Decisioni la Carta dei diritti fondamentali e in questo senso l'articolo che veniva richiamato dall'articolo diciotto
Soprattutto ai fini proprio della concessione della protezione sussidiaria
E in questo senso però sempre la carta veniva in qualche modo citata tra gli altri strumenti diritto internazionale rilevanti in materia insieme quindi alla Convenzione di Ginevra del mille novecentocinquantuno
Chiudo
Con i ringraziamenti
Nel senso che
Per sopravvenute situazioni diciamo personali il professor Palmisano nonna
Potuto dalla GS che è qui presente quindi mito che in qualche modo l'onere MIT essere anche di ringraziare i fari varie ringraziamenti a nome dell'Istituto di studi giuridici internazionali del consiglio nazionale delle ricerche che appunto da ormai tre anni porta avanti questo progetto nell'ambito della nell'area DC Justice da volevo personalmente a nome appunto dell'istituto ringraziare le due appunto sette strutture di formazione decentrata mi sbaglio settanta della corte di cassazione della corte d'appello
In modo particolare la dottoressa piccone il dottor Michelini per diciamo l'entusiasmo con cui in qualche modo hanno accolto fin da subito la proposta che proveniva dall'istituto di organizzare questi seminari insomma in questi in questo ambito
E poi in modo particolare quella ringraziare tutti i relatori che in questi tre giorni hanno permesso diciamo così la
La realizzazione e il la riflessione molto ampia su tanti temi in materia appunto di carta diritti fondamentali
Ringrazio ovviamente tutti i tirocinanti l'hanno fatto diventino ovviamente io mi assolsero Henin grazie
E chiudo invitando le realtà a a meno chiudo io sanzione nel mio intervento invitandoli alla conferenza internazionale che organizziamo il ventidue e il ventitré maggio prossimo presso il via del consiglio nazionale delle ricerche l'Aula Marconi
Se siete interessati ovviamente lo spero invieremo diciamo con abbiamo meno male dei contatti vi invieremo
La la locandina in modo da poterli così informa adesso mi interessa partecipare vi ricordo Inda ora che in realtà la conferenza è calata solo sulla carta sul tema dell'asilo in modo particolare
E quindi ben analizzato sotto vari punti di vista in modo anche comparato perché di parteciperanno appunto tutti i partner europei che sono coinvolti nella Progetto in particolare appunto l'Austria la Polonia la Croazia e la Grecia quindi insomma abbastanza uno spaccato diciamo abbastanza interessante per il tema della sera ti ringrazio nella sola parola
Grazie
Possiamo anche visti i tempi
Siamo che abbiamo siamo riusciti a contenere anche perché una delle elettrici non è non ha potuto partecipare all'EPO di viaggi
A un dibattito a se avete delle domande se avete delle delle osservazioni dei commenti qualunque cosa
è gradita
Certamente
Volevo dirle una cosa ispirato da quello che tra S tre aveva detto all'inizio sulla sentenza Slovacchia Ungheria con Silvio
E un invito più che altro perché estremamente interessante come sentenza
Non solo per la questione del ricollocamento ma da come è stata invocata la convenzione di Ginevra per non procedere al ricollocamento perché la Slovacchia e l'Ungheria nel loro ricorso sostengono che il ricollocamento dovendo costringere uno stato quindi la persona ad andare da un posto ad un altro
Costituirebbe una violazione della Convenzione di Ginevra e dal punto di vista del diritto dell'Unione
è interessante sotto due profili
Il primo la corte dice che la base giuridica scelta per il ricollocamento è una base giuridica corretta
La disputa sulle basi giuridiche era che il Consiglio addotta le due decisioni di ricollocamento sulla base di un articolo che prevede l'intervento nel caso di improvviso afflusso di persone
E la contestazione era ma come possiamo considerare improvviso un afflusso di persone se è un'emergenza che dura da più di un anno due e la scelta di settembre mai provvedimenti riguardano un fenomeno che è iniziato mesi prima c'è il concetto di improvviso perché c'è anche la base giuridica che parla di massiccio afflusso di pressione e questa era la prima cosa personalmente io qualche riserva sull'esigenza della corte ma festeggio la scelta della corte di mantenere in vita con le due decisioni la seconda ancora di più dal punto di vista del diritto dell'Unione perché con un atto non legislativo anzi con due atti non legislativi
Il Consiglio modifica un atto legislativo
Cioè con due decisioni modifico Regolamento
E qui invece tutto questo ragionamento secondo me è una sentenza estremamente importante sotto tutti questi profili è chiaro che adesso non c'è tempo di parlarne ma mi permettevo di segnalarlo
Va bene in assenza di altri
Gli altri interventi possiamo sicuramente chiudere chiudere qui grazie a tutti