Rapimento di Aldo Moro: il 16 marzo 1978 nel ricordo di Calogero Mannino

Radio radicale siamo con Calogero Mannino esponente storico della Democrazia cristiana più volte ministro
Per a parlare del rapimento di Aldo Moro nel quarantesimo anniversario di questo tragico
Evento eravamo alla settima legislatura che poi è stata credo anche la prima legislatura in cui Calogero Mannino fu eletto e quella mattina ci fu il dibattito sulla fiducia al quarto governo Andreotti che fu accompagnato sia da una lunga crisi la seconda grandi lunga crisi della Prima Repubblica dopo quella del mille novecento settantasei se non ricordo
Se se non ricordo o male due giorni prima in Sicilia lo voglio ricordare
Mattarella ottenne il via libera per un governo simile con i comunisti sempre con l'appoggio esterno dei dei comunisti che doveva accompagnare quella svolta
Nazionale proprio il giorno prima credo che ci fossero state le dichiarazioni programmatiche
E di questo governo e Sicilia a Roma c'erano tante polemiche sia per la nomina del nuovo governo che per la nomina dei sottosegretari che era avvenuta credo due giorni il giorno prima
Il PC era deluso per questo atteggiamento di di Andreotti ma soprattutto di Moro che in qualche modo aveva cambiato all'ultimo momento le carte in tavola sulla formazione
Del governo onorevole Mannino che cosa ricorda di quella mattinata come venne a sapere del del rapimento che clima c'era qui a Montecitorio
Ma per me è come per moltissime
Abbiamo avuto la ventura di vis e dividere
Quella
Vicenda così tragica il ricordo non può che essere doloroso
E quella mattina al diffondersi della notizia ci fu uno smarrimento uno sbarramento
Di tutti mi riferisco quando si parla tutte di tutti quelli che ha
Fanno parte
Del mondo di Montecitorio
Cioè i deportati
I giornalisti i frequentatori abituali di Montecitorio vorrei dire il mondo politico italiano
Uno smarrimento determinato dal fatto
Che
Una consapevolezza della gravità e della consistenza
Della Fenomenologia terroristica non era molto approfondita
Al punto tale che ci fu anche qualche commento infelice
Commento che avanzava il dubbio su possibili mandanti riconducibili poi
A addirittura alla democrazia cristiana
Per molti altri invece fu chiaro che le Brigate Rosse
Compivano l'atto più lo dice la storia poi quale si è svolta si è evoluta sino ai nostri giorni l'atto terroristico più rilevante che si potesse dare che si potesse immaginare e dare un atto terroristico nel giorno in cui si costituiva il Governo andare a ottimi
Con la partecipazione diretta in maggioranza del Partito comunista
E dalle spalle della formazione del governo Andreotti c'era il prototipo
Che era la formazione del governo regionale presieduta dal compianto Piersanti Mattarella
Un governo la cui maggioranza anticipava la maggioranza che si stava costituendo che si sarebbe costituita a Roma
Il processo politico per giungere a questo traguardo era stato estremamente travagliato
Il dissenso nel Paese nei confronti dell'ingresso dei comunisti nell'aria di maggioranza era molto forte lei era contrario no io sono stato uno dei giovani deputati che Moro ha utilizzato
Per fare circolare il documento con cui poi gruppi parlamentari di Camera e Senato hanno approvato la proposta di Moro stessi poi io ero da in quel tempo della sinistra democristiana
Bene l'ipotesi di dei comunisti direttamente in maggioranza era estremamente discussa
Non largamente accettata largamente non condivisa
Il come c'erano dei democristiani che quel giorno si volevano astenere
No no perché dopo l'assemblea dei gruppi parlamentari che si può considerare l'ultimo capo no uno degli ultimi capolavori perché io considero l'ultimo capolavoro politico di Moro
La sua detenzione e le sue lettere ecco voi avevate dei
Dei dubbi su come avrebbe reagito il Partito Comunista alla formazione di quel governo perché ricordo ci furono tante polemiche perché addirittura la sera prima
All'annuncio all'annuncio della formazione della lista c'era stato un dissenso dei comunisti che avevano posto attraverso l'onorevole Pecchioli che era
Una sorta di ministro degli interni del partito comunista ed era poi il politico che teneva stretti i rapporti con la segreteria della democrazia cristiana cioè con giacca e Nini e i suoi quattro collabora quattro collaboratori
Partito Comunista
Contestava alla nomina in particolare di due ministeri è proprio invece sulla conferma di questi ministeri c'era stata una presa di posizione ferma e dura di Moro
Forse è Andreotti si ricorda i nomi dei dei ministri che Bisaglia e Donat Cattin Bisaglia zona cartelle dura nel tempo e sarebbe uscito per dare posto a proporre pronto a Prodi e a novembre
Sarebbe uscito per un'altra vicenda infissi voluto successiva è un anno un anno dopo nel novembre nel novembre cura il posto approdi quando purtroppo Donat Cattin vedere coinvolto
Nella vicenda tragica nella appartenenza
Di uno dei suoi figlioli alla al gruppo terroristico di prima di prima linea
Quindi l'apertura della la discussione in aula con le dichiarazioni programmatiche Andreotti non è che fosse idilliaca arriva questa notizia
è tutto il paesaggio ne rimane sconvolto per quello che mi riguarda ricordo che quella mattina dopo questo annuncio con
Alcuni amici deputati della democrazia cristiana in particolare con l'onorevole Beppe Fornasari
Ci recammo in via Fani
Dove però c'era uno sbarramento di polizia perché c'erano i cadaveri erano stati rimossi però c'erano ancora le le due macchine quella su cui viaggiava Moro
Che è quella della scorta
In nella posizione di guerra in cui erano state
Colpite
Da quel momento
Ci sono no c'è un sentimento un sentimento di dolore per le vittime
Cioè gli uomini della scorta poi per chi avesse qualche dimestichezza di rapporto con Moro c'era la conoscenza addirittura del capo della sua scorta perché
Era difficile immaginare l'onorevole Moro fuori da Montecitorio senza il capo della sua scorta cioè lei che e la preoccupazione al tempo stesso del del della sorte di di Moro hanno ucciso la sua scorta cosa hanno fatto di lui lo hanno catturato l'hanno preso prigioniero
Lo hanno ucciso lo uccideranno quando lo uccideranno incomincia che
Il tormentoso e angoscioso lordi
Dubbio del destino del
E della sorte
Di Moro
Si apre la discussione in aula siamo ormai quasi
A alla a al primo il primissimo pomeriggio e c'è una ottimo sfera pesante un'atmosfera
L'atmosfera plumbea
Ferita dal discorso gridato tornano dall'onorevole la Malfa
Trasferita dalla dai discorsi degli altri intervenuti
A riguardare oggi quei discorsi se ne nota lo smarrimento certo
Lei che riguardando la la vicenda successivamente
E il comportamento anche di Zaccagnini e rileggendo le lettere di di Moro
Chi riflessione ha ha maturato sulla possibilità di poter di poter salvare Moro voi avevate la sensazione che senza Moro quel tipo di stagione che lei sosteneva poi sarebbe morta oppure Zaccagnini avrebbe avuto la forza di portarla avanti lei
Che convezione aveva che convinzione avevate appena Piazza del Gesù
Guardando quarant'anni dopo si può dire a avevo c'è era un'opinione netta e precisa
C'era un uomo c'era una una reazione oscillante
Oscillante tra la parola d'ordine che lancio subito il Partito Comunista nessuna trattativa è la preoccupazione soprattutto
Di molti democristiani di stare attenti anche alla vita di Moro e alla possibilità alla possibilità di recuperarne la salvezza
Più lucidamente
Sì intuiva
Che il destino di Moro era aveva tracciato già nel fatto stesso che fosse stato sequestrato quindi voi eravate convinti io non ce l'avrebbe e si intuiva e si intuiva
Che le ragioni del sequestro
Non è che fosse avevamo ragioni di rappresaglia
Erano ragioni
So di dire una cosa tantino
Forte erano ragioneria di tipo cautelare
Sequestrando Moro si voleva fermare il processo politico
Che portava alla maggioranza con i comunisti
Quindi il lo c'era un obiettivo politico
Era dei terroristi del gruppo terroristico o era anche di altri perché dietro il gruppo terroristico terrò
E identificato quando le Brigate Rosse
Fanno la loro dichiarazione
Il bollettino di guerra e il bollettino di vittoria che emanano immediatamente dopo è ed i commenti anche
Che partono dal da taluni ambienti perché i gruppi terroristici italiane segnatamente le Brigate Rosse che era più importante poi erano circondate da altri gruppi
E c'era anche un'area del dissenso
A cavallo che stava a cavallo stava dentro l'istituzione stava fuori dalle istituzione
La definizione per esempio di geometrica di geometrica
Di geometrica potenza dell'atto di sequestro di Moro viene da un ambiente che non era tout-court terrorista però era
All'interno e come l'anello di Saturno no terrorismo come l'anello dei di Saturno
E quindi
Ci si interrogava su su tutto ciò che potesse accompagnare star dietro a queste Brigate Rosse nella Democrazia Cristiana lei si ricorda che
Fanfani era quello che si adoperò di più per una trattativa ci fu anche l'interesse del Presidente della Repubblica che quel periodo diciamo era sotto tiro per
Per altre per altre vicende che poi lo portarono
Alle dimissioni ricordiamo Giovanni leone persona interi secondo me integerrima diciamo che è stato ingiustamente criminalizzato che non avrebbe meritato altra sorte
Altra sorte politica lei potrebbe dire qualcosa su gli uomini della Democrazia Cristiana che fecero qualche passo per cercare di salvare la vita di Aldo Moro
Ma dire che venne la democrazia cristiana non ci fosse la disponibilità e quindi la ricerca
Di una qualche possibilità per tentare di salvare loro sarebbe dire una cosa estremamente ingiusta evidentemente questo desiderio questa speranza questa tendenza trovava i modi di espressione proprie di ciascuna
Persona di ciascuna personalità la personalità che era le condizione già per il suo carattere per la sua forza per la sua storia
Di dire quella parola in più che fu possibile dire mantenendo la direzione
Per esempio a Perrotta
Che era un modo di di passare a un un segnale
C'è la disponibilità a discutere ma ci si chiedeva su quali termini questa trattativa fosse stata possibile e poi era difficilissimo identificare identificare
I possibili ambasciatori
Ora il Presidente della Repubblica Leone che aveva molto rispetto e stima
Di Moro erano entrambi professori di diritto penale di procedura di procedura penale quindi c'era anche questo punto di di
Chiamiamolo elettivo nella considerazione e la stima delle persone e
Presidente leone mantenne la disponibilità a firmare
Un un atto di Stato chiamiamolo così di apertura di benevolenza verso una terrorista peraltro ammalata
Si faceva quella prova ma non è che se avesse musica il ministro della giustizia che avrebbe tromboni Russian fasce amministrata giustizia ecco qua devo dire una cosa molto francamente il ministero dalla giustizia era controllato fortemente dal partito comunista
Perché al ministero della giustizia c'era Bonifacio
Che era
Vicino alla democrazia cristiana ma molto in
Molto legato al Partito comunista quindi praticamente Bonifaci avrebbe potuto non contro firmarlo per non irritare il Partito comunista quello del bisognerà vedere cosa gli avrebbe ordinato Pecchioli
Però Bonifacio era circondato anche da magistrati che venivano dall'area del Partito Comunista non c'è bisogno di farne
Di fatto in quel periodo si scusa anche un'amnistia sulla i nomi si fecero tanta discussione poi ci fu una linea
Di possibile
Trattativa ma non fu
Gestita dalla democrazia cristiana Almeyda dallo Stato
Fu una linea gestita direttamente dal Vaticano e in particolare da Paolo sesto con
Atti importanti
Che
Esposero Paolo sesto ad un impegno personale diretto si può ricordare il suo ricordo e il suo appello agli uomini delle Brigate Rosse perché restituiscano Moro definito un amico generoso buono
Commovente quella quell'appello di Paolo sesto a tutta è stata una vicenda tragica sotto il profilo umano
Proprio una tragedia di tipo shakespeariano
Che attraversa la vita la storia della democrazia cristiana la vita la storia di questo Paese che da e il il punto di svolta all'esperienza della prima Repubblica dà il punto di svolta perché
Il problema politico che giunge al settantasei è quello lucidamente identificato da Moro in queste elezioni aveva detto Moro ci sono due vincenti
Nessuno dei quali può fare almeno dall'altro cioè la Democrazia Cristiana il Partito Comunista perché al risultato elettorale aveva aveva messi quasi alla pari in mezzo
I partiti tradizionalmente alleati da democrazia cristiana erano ridotti
In posizione molto esile il partito socialista con la gestione neo frontista che si era dato in quel tempo perché alla segreteria Nenni
Subentrerà Craxi no dal settantanove no no viene dal crac Almeyda sa viene dopo
Craxi Craxi ah sì nazionale eletto nel settantasei al Midas si viene nel settembre del settantasei ma e ancora non ha non ha non aveva quella la linea autonomista non ha non ha fatto a tempo a riportare il partito socialista su una linea autonoma autonomista chi sa leggere i discorsi di Moro di quel tempo trova i segni sempre dalla speranza di Moro
Che peraltro era stato l'autore l'artefice
Della prima operazione di centrosinistra sessanta nel sessanta sessantadue sessantatré quell'operazione che aveva portato i socialisti usciti dall'Area frontista quindi di alleanza
Sistematica con il Partito comunista ad una posizione sovrapposizione autonoma
C'era il problema allora di queste forze politiche
E si diceva allora della integrazione del del sistema democratico chi sa guardare la storia d'Italia così come sia andata svolgendo da da quella tragica data sedici marzo del settantotto ad oggi
Si potrà rendere conto che alcuni problemi
Sono rimasti tali
La perfetta saldatura e di integrazione di tutte le forze della società italiana all'interno del sistema democratico
Perché si possa dare un sistema politico dove le maggioranze si alternino senza determinare crisi in profondità e dell'assetto istituzionale oltre che dell'assetto politico
Bene io la ringrazio molto per la sua preziosa testimonianza
Da parlamentare al primo mandato amata esponente della della sinistra democristiana nel mille novecentosettanta di quel tempo di quel tempo ringrazio per questa lucida testimonianza Calogero Mannino
Grazie buona giornata