Diritti di ‘tutti’ e diritti di ‘alcuni’: le ambivalenze del costituzionalismo (dal secondo Settecento a oggi)

Quindi
Novanta
Quindi benvenuti a questa seconda puntata
Ivi
Avremmo già avuto un interessantissima lezione e soprattutto un una molto profonda discussione
Oggi dubbio Mou
Finire puntualmente alle sei perché professore di raggiungere il treno oggi sarà particolarmente difficile e quindi do subito la parola
Molte grazie
Grazie a voi anche per la presenza oggi nonostante la pioggia e nonostante l'audizione di ieri
Tentano di S. Vito logorroico di ieri e quindi dicevo contro De Rosa d'ora ai tenterò di chiudere senza sforare i tre quarti d'ora canonici e spero che che ci sia possibilità di di un dibattito comunque nonostante questo termine
Perentorio per delle sei cinque riepilogando quanto cioè siamo detti ieri ieri ho tirato di impostare il problema di fondo del mio intervento
Ovvero questa compresenza attenzione fra l'universalismo il particolarismo dei diritti
Fra questa pretesa a un del linguaggio naturalistico moderno a pensare ai diritti come i diritti degli esseri umani come tali diritti di tutti
Tensione fra questo polo che chiamiamo per intenderci universalistico e
Quell'anno dissensi e la strozzatura particolaristica diciamo così cui questi di gli stessi diritti enunciati come diritti di tutti libertà il profeta vanno incontro onde il momento dei concreti processi costituzionali ieri parlavamo e semplificativamente del del nation building americano e dalla rivoluzione francese oggi continuiamo con lo stesso argomento
E continua a portare acqua al mio mulino cioè di questa difficile compresenza fra universalismo particolarismo ragionando su otto e novecento
Dicevamo ieri la rivoluzione si alimenta di questa idea dei diritti naturali dei soggetti a quindi un imprinting schiettamente giuntura list ricco però al contempo la rivoluzione è per così dire il trionfo
Da un lato del giorno turismo dei diritti naturali ma anche il canto del cigno del Giudaismo settecentesco
I diritti naturali avevano alimentato il pathos universalistico della rivoluzione ma erano stati rapidamente assorbiti
Dal particolarismo del processo costituente che radicato localizzato in un'azione specifica la nazione francese
La rivoluzione francese parte enunciando i diritti dell'uomo ma il motore effettivo della rivoluzione è la nazione la nazione necessariamente un accenno localizzata particolaristica la nazione dei francesi beni
Questa centralità della nazione che già si annuncia né il nel processo rivoluzionario in Francia di fine Settecento la centralità dello della nazione dello Stato nazione emerge in tutta la sua perentorietà nel corso dell'ottocento un po'dovunque in Europa
Sia i Paesi che avevano già alle spalle un'esperienza di di sovranità centrata Francia Inghilterra ad esempio sia nei Paesi che proprio dell'Ottocento
Cerca uno di darsi una nuova identità politica nazionale Germania Italia che costruiscono un nel secondo Ottocento uno Stato nazione in entrambi
La nazione lo Stato-nazione diventa la protagonista del dello scenario politico giuridico ottocentesco
Trionfo lo Stato-nazione
E
Dentro questo Stato nazione i diritti continuano a essere un elemento fondamentale
La libertà e la proprietà proclamati dalla rivoluzione restano al centro dei programmi dirigenti verde ad Aldo De al centro i programmi delle classi dirigenti in tutta l'Europa
Che si sta gradualmente trasformando in una condizione di regimi
Di ispirazione liberale i diritti progettati da giornalismo e
Tendenzialmente realizzati nell'ordine di un ottonario divengono effettivamente i diritti positivi diritti realizzati negli stati di ispirazione liberale della Francia innanzitutto dell'Inghilterra e poi
Nel resto degli Stati d'ispirazione liberale ottocentesca
Diritti libertari proprietà al centro dei nuovi ordini lo statista nazioni d'Europa
E diritti però chiama ormai perduto il loro rapporto fonda nazionale con i giornalisti
Perché cambiano completamente gli idiomi teorici dominante nella cultura nella cultura ottocentesca il giornalismo esce di scena o almeno resta ai margini della cultura dopo dominante nell'Ottocento la cultura dominante e ormai attraversata da idiomi fra di loro in conflitto
Lo storicismo o per meglio dire gli storici innanzitutto
La scoperta da Sociologia conto eccetera
Idiomi molto diversi fra di loro la giusta registica e il culto il dello Stato idiomi molto diversi fra di loro ma uniti quanto meno da un elemento negativo la distanza la presa di distanza da giornalisti per tutti i nuovi idiomi bionici ottocenteschi
Turismo è ormai il portatore di una metafisica individualistica di un'assolutizzazione dell'individuo come tale non più proponibile nel nuovo scenario culturale
Non esiste la natura che attribuisce diritti soggettivi esistono esistono le società esiste la storia e i diritti devono essere ripensati in questo diverso scenario culturale
E in in questo nuovo scenario culturale in cui come vi dicevo il protagonista assoluto e ormai lo Stato nazione
è scontro Nancy al menti di scena i diritti dell'uomo
E i diritti divengono una declinazione degli Stati nazionale
E voi capite che già per questo elemento quella tensione fra universalismo il particolarismo sembra perdere di significato di rilevanza a tutto vantaggio della logica dell'appartenenza
In che modo i soggetti divengono titolari di diritti in quanto esseri umani no in quanto cittadini francesi in quanto cittadini bensì in quanto cittadini italiani
E l'appartenenza mostrato che rende possibile l'attribuzione dei diritti ai soggetti
E non la natura umana pensata come il fondamento sufficienti necessaria e sufficiente perché un soggetto sia portatore di dirlo
Scompare l'universalismo Aurora
Andiamo ai ma ci vuole cautela prima di giungere a questa a questa
Conclusioni troppo troppo netta
In primo luogo sì s'
Perde di rilevanza l'idea dei diritti dell'essere umano come tale
E però sì ma ma si mantiene l'idea che in un insieme di circoscritto non è l'insieme di tutti i soggetti di tutti gli esseri umani
E l'insieme dei cittadini dello Stato entro quell'insieme la logica del tutti i diritti di tutti resta in piedi era già un valore che è emersa con la Rivoluzione francese ricordate la cittadinanza passiva di sì Jas tutti i cittadini sono titolari di diritti in quanto i diritti sono l'articolazione necessaria di uno stato all'altezza dei tempi di uno Stato che sia espressione della civiltà moderna
Diritti eguali entro la la L'Unità della società nazionale unificato dallo Stato libertà il profeta di questi vicini di ispirazione liberale
Libertà e proprietà con tutto ciò che è assente che ha già significato della Rivoluzione francese
Lo abbiamo visto ieri libertà il proprietario proprietà sottratta ovvero il germe di una differenziazione dei soggetti
E vi dicevo ieri si annuncia della rivoluzione il conflitto si chiesto Robespierre cui accennavo si annuncia la rivoluzione una dialettica che esploderà si confermerà e attraverserà l'intera
Storia dell'Europa otto novecentesca
E il conflitto fra
Classi di soggetti diversamente al o Aulin abilitati di di a stabilire un rapporto con lo Stato
Tutti i soggetti cittadini liberi
Le proprietà o e potenzialmente proprietari ma solo i proprietari hanno diritto d'accesso al la partecipazione
Voto censita Ario da un lato
E però dall'altro lato ancora l'effetto propulsivo dell'eguaglianza
Sono gli ingredienti che già ieri gli ho presentato sui quali più insistono più spietato
Da un lato la tesi dei sostenitori del voto censita io che collegano i diritti politici all'eccellenza della casa di proprietà i è il proprietario ricordate con l'ufficio quindi è il proprietario il soggetto eccellente il soggetto unitario
Maschio bianco il soggetto eccellente titolare quindi legittimamente di diritti di di e del diritto di dire la sua nella gestione della cosa pubblica
E infatti sarà questa l'opinione dominante in tutta gran parte dopo possente sia un con tempi diversi a seconda degli stati ovvero una Europa liberale che diffida dalla democrazia che imputa all'egualitarismo democratico
Il mio il difetto gravissimo di rendere impossibile il governo della società
Di avere una valenza puramente distruttiva di strappare il governo della cosa pubblica dalle mani dei dei capaci dei meritevoli dei proprietari delle dei soggetti razionali e quindi capace di governare no la democrazia politica in nome dell'eguaglianza radicale pretende di darla voce a tutti e questo è distruttivo e questo rende impossibile il è il dominio della massa sull'élite della quantità sulla qualità
E rende impossibile uno ordinato lo sviluppo progressivo della società questa è una tesi che con mille varianti viene continuamente riproposta in tutto l'arco della
Dell'otto dall'Ottocento in poi in qualche misura anche del Novecento almeno nei Paesi dove non si raggiunge ancora il suffragio universale
Contro questa
Argomentazione continuamente
Portata avanti dai ceti dirigenti
X svariati simili e va diversissimi i movimenti
Sociali intellettuali politico intellettuali che lottano per che cosa per la democrazia
Voi capite che il CIPE il nodo è esattamente questo è la democrazia politica è il conflitto prove contro la democrazia politica e chi vuole la democrazia lavora in nome dell'eguaglianza dei diritti eguali
Diritti di tutti o diritti di alcuni diritti di alcuni dicevamo prima dal punto di vista dei difensori del voto Cisitalia o diritti di tutti rispondono i difensori della democrazia
In nome di un'uguaglianza che come dicevamo ieri non accetta le discriminazioni snidare differenze le delegittima in nome di una di un rapporto diretto immediato del dello Stato con tutti i soggetti che sono gite cittadini e che il rand uno legittimo lo stato solo a patto di avere un rapporto di eguaglianza orizzontale
Stessi diritti e stessi doveri di tutti nei confronti dello Stato
Continua dunque la dialettica che conosciamo
Pochi molti tutti alcuni
Particolarismo universalistico
E l'universalismo ancora una volta attratto o vale il principio di eguaglianza il motore che che il movimento la forza che lo porta avanti
E però
Che cosa appoggia il principio di eguaglianza
La risposta ieri era facile poggia su un giorno turismo
Sulla filosofia di diritti naturali e qua
Gli esseri umani
Tutti hanno diritti naturali
E quindi e quindi tutti hanno
E quindi l'eguaglianza si fonda su sulla natura stessa dell'essere umano tutto questo è metafisica settecentesca che cade
E allora voi capite che l'eguaglianza sul piano della sua del sostegno argomentativo diciamo sul piano della retorica pubblica
Qualche difficoltà in più qualche qualche sostegno argomentativo in meno rispetto al a a quello che ho allo scenario che vi ho presentato ieri
Ciò non toglie che non manchino autori del autorevoli testi di grande circolazione nel pieno Ottocento che trovo un modo di argomentare a favore dell'eguaglianza le faccio un esempio
John Stuart Mill
Uno dei più brillanti teorici del liberalismo di metà Ottocento
E che introduce una interessante distinzione fra leader Rights e nuora RAI
Fra diremmo noi diritti positivi li terrà i diritti che sono già esistenti che sono le nervature dello Stato così come è in questo momento
E nervatura dello Stato così come è nel momento in cui i grandi sono per l'appunto alla libertà il la libertà e l'abilità di cui abbiamo sempre parlato ma ci sono anche gli Morais come li chiama Bini
I diritti in mora cioè i diritti che sono pretese
Che non sono ancora riconosciuto dello Stato ma corrispondono alle aspettative più diffuso nel corpo tozzo sale e non sono ancora veri e propri diritti diritti giuridici diritti positivi ma sono destinati a essere
Torna per questa via la distinzione fra ciò che è ciò che dovrebbe essere ricordate la distinzione che di Vieri parlava
I migranti sono i diritti che già ci sono ma non esauriscono il discorso dei giuridico non chiudono Lolita uniscono il discorso dei diritti prigioni volanti
I diritti che non sono la dovrebbero essere e dovrebbero essere perché non il rapporto alla ormai scomparse eguaglianza natura gli esseri umani
Dimora Reitz sono fondati su una filosofia della storia che la filosofia di Milva una filosofia largamente diffuso in tutto l'Ottocento
La storia come progresso iscritti immorale RAI s'saranno invita la RAI di domani
Perché la storia va avanti perché la sola progredisce e i movimenti che vogliono eguaglianza in nella fattispecie l'eguaglianza di diritti politici storicamente che anticipano il futuro esprimono
La voce più più più autentica della storia che va verso il meglio
Mille offre un UFO un supporto consistente Alda retorica dell'eguaglianza e al linguaggio dei diritti nella loro della sua valenza universalistica aggiungo una considerazione forse ovvio ma necessaria per evitare equivoci
La lotta per i diritti in nome dell'eguaglianza quella che visto ora presentando
Vale in particolare
è una grande questione che non è l'unica questione dell'Ottocento
La questione la democrazia politica
è per la è intorno alla democrazia politica che la lotta per i diritti deve sconfiggere innanzitutto la discriminazione legata alla proprietà
Ed è intorno a questa questione nodale che si svolgono le grandi lotte per i diritti del della prima unità dall'Ottocento cifrato pensate al momento cartellista Inghilterra pensate alle rivendicazioni repubblicani in parte anche socialisti che nella Francia per i quarantotto
Il quarantotto in Francia è un un momento importante di svolta perché in quel in quella Costituzione passa per la prima volta in Francia il suffragio universale
Hanno vinto su questo piano in Francia
In Francia in Italia come voi sapete le cose andranno andavano molto ad andar nuova avanti molto lentamente al suffragio universale
Si arriverà addirittura all'inizio del Novecento con con Giolitti
Suffragio universale attenzione soprusi sale maschile perché è superata su in alcune zone d Europa non in tutte nella prima parte dell'Ottocento dicevo per dire emblematicamente la Francia con il quarantotto la discriminante proprietà
Dal voto censita arioso fra università
Alcuni tutti tutti Nuzzoli proprietario tutti i cittadini francesi buttano bene ma
Ma c'è l'altra discriminante Valentina Aprea pagine di cui parla materie beh qui la storia è molto più lunga praticamente si parte mille ancora ve lo citavo ieri mi sembra un altro autore importante nel nell'estendere la rivendicazione egualitaria dal nulla contestazione della del del censo alla contestazione del genere come differenza discriminante
Si moltiplica in tutta Europa i movimenti
E non ci faccio visti sul terreno della
Della condizione femminile
Come sapete altri tempi sono molto diversi si arriva al Novecento comunque in genere in Europa in Italia come sapete si arriva addirittura al quarantasei Alezio amministrative poi avevano alzerà costituente
Per aprire
Metà dell'elettorato lettorato femminile
La con la prova metà delle popolazioni voce femminile
Titolare dei diritti politici
Bene allora lotta per l'eguaglianza diritti di alcuni diritti di tutti
L'eguaglianza appunto come il principio che mette in movimento questa questa contestazione delle discriminazioni
E il nodo di tutto questa
Vicenda che
Che io viola su tutte le parole ma come voi sapete complicatissima costa lacrime e sangue agli incendi all'Europa per un secolo e mezzo migliorare lo riassumiamo un secolo e mezzo di lotte durissime in tre battute o con un modellino astratto ma ecco boh voi avete pretesto scenario
Estremamente
Punto denso di di eventi e di di protagonisti di sofferenze da parte tutto questo è di storia democrazia politica
C'è un'altra questione esplosiva dell'ottocento che che incrocia la democrazia politica mostri tipica con essa e della corte quella che all'epoca si chiamava la questione sociale
Cioè la condizioni di vita delle classi subalterne in particolare delle del nuova nuova classe legata alla rivolgendosi ai suoi il proletariato le condizioni difficili di vita del dalla classe subalterna e la grande domanda che cosa fare
Nei confronti di questa classe subalterna
E qui per no per non
Per varie zone dei movimenti sociali per numerosi componenti sociali e per un lungo periodo
I diritti non sono stati al centro della della questione sociale
Pensate a Marx e Marx a diffidato sempre del dei diritti dell'uomo
La questione ebraica delle pagine fulminanti sulle sull'argomento vi accedevano ieri mi sembra nel dibattito lì contestando resistente il concetto stesso di diritto dell'uomo e appiattendo lo sul diritto del Borghese assumendolo come come copertura degli interessi particolaristici
Del del proprietario del borghese
E in genere Marsa diffidato anche del formalismo della democrazia rappresentativa semmai gli ha spezzato una lancia definiti sulla comune
A favore della democrazia diretta ma questa è una storia che non possiamo svolto quindi cioè tutto un movimento di lotta a difesa delle Coop del del del del proletariato che non USA non usa il principio di eguaglianza
E la lotta per i diritti come lo strumento di emancipazione del
Dei discriminati socialmente
E anche laddove non era in gioco una strategia rivoluzionaria la strategia il manifesto del quarantotto la strategia ma marziana in marzo poi nazista accadono era in gioco tutto questo erano si puntava semmai soprattutto nel nebuloso nella galassia del pensiero del positivismo tardo ottocentesco d'acconto in poi si puntava più che sui diritti e sull'uguaglianza si puntava su un altro concetto chiaro
Sulla solidarietà
Ovvero sulla convinzione che una società o che la società è un organismo strutturato dove ogni parte convessa con l'altra con la necessità quindi che non ci fosse nessun nessun componente della società
Abbandonato a se stesso lo schema del liberalismo classico e la società e lo Stato si dovesse far carico
Dei bisogni più impellenti della classe subalterna
è questa schema questa argomento solidaristico un argomento forte a sostegno di che cosa di quel fenomeno fondamentale che nasce prova a fine ottocento e che lo stato sociale
Che emerge il innanzitutto una Germania Bismark Tiana come uno strumento dall'alto diciamo così di gestione del conflitto sociale lo Stato che si fa carico attraverso l'amministrazione discrezionalmente del delle condizioni di vita più più dure della dalla del della caso Parma interviene come argomenti secondo lei interventi assistenziali
è in questo contesto però che tornato tornano in ballo i diritti
Tornano in ballo i diritti in che modo e nel senso che che
All'interno degli stessi tre partiti socialisti a partire da socialdemocrazia tedesca che è un po'il partito modello per gli altri partiti socialisti europei
Si comincia a dire beh ma siamo sicuri dove certamente lo Stato assistenziale è un nostro nemico è semplicemente la mano la mano paternalistica dello dello stato borghese che disinnesca il conflitto già dandoci l'elemosina qualche assistenza ai casi eccetera
Non è questo con cui vogliamo noi vogliamo la società senza classe lo vogliamo la rivoluzione sì ma come ci arriviamo alla rivoluzione forse una strada possibile su questo si scatena un grande dibattito nel partito socialista
è una strada possibile auspicabile e la lotta per i diritti quali diritti sì naturalmente anche la democrazia anche i diritti politici laddove non erano introdotto in Italia il caso
Ma anche un'altra categoria di
Che si chiameranno nel corso del Novecento i diritti sociali
Ovvero la pretesa dei soggetti di dei cittadini di ottenere dallo Stato interventi di sostegno nella soddisfazione dei bisogni fondamentali
L'istruzione la sanità il lavoro la disoccupazione
La malattia la la pensione
Attenzione diritti
Non assistenza
Diritti significa io ho delle pretese legittime ricco un frutto dello Stato
E lo Stato deve rispondere deve rispondere in nome e in nome dell'eguaglianza dei soggetti
Quindi l'eguaglianza torno in giù qui torna in gioco dei momenti in cui si mettono in campo di nuovi diritti linguaggi inediti
Qui eguaglianza però che cosa significa non significa abbattimento immediato della discriminazione
Come era nel caso della Libia d'abbazia politica si vota non si vota le donne votano sì no no qui si si dice
Diritti sociali
Sono un una rivendicazione in nome di un'uguaglianza che si traduce in un processo di integrazione in un più inutilmente in un Bianconi
In sostanza che quella spaccatura della società
Fra proprietarie nullatenenti sia progressivamente diminuita grazie a questa iniezione di di di di vivi a supporto edizione di sorridere di risorse a vantaggio delle classi deboli
In funzione di sostegno Dell'Oro bisogni vita
Torna dunque in gioco l'eguaglianza in questa seconda definizione con questa seconda contenuto
E quindi facciamo ora il punto della situazione
Dentro gli Stati nazionali c'è una momento fra virgolette universalistico perché tutti i soggetti entro gli Stati nazionali stazioni liberale hanno almeno una fascia di diritti un pacchetto di diritti libertà il proprietario
A questa fascio binari di diritti si aggiunge Sergio Gori diritti politici
Laddove questi sono conquistati dai movimenti di rivendicazione
E addirittura si profilano in prospettiva i diritti sociali sembra dunque si stia progressivamente andando verso un'estensione dell'universalismo all'interno delle società nazionali
Aumentar dei diritti aumentar il numero dei soggetti titolari dei diritti tendenzialmente verso una totalità Days una coincidenza fra cittadini e titolari di diritti di tutti i diritti civili politici e sociali
In realtà questo processo su compirà soltanto il Novecento ma insomma le basi sono già Stefano
Allora sia pure dentro questi insieme più ridotto che non è l'insieme del genere umano è l'insieme dei cittadini legati uno Stato nazione entro questo insieme di ragioni Nore diciamo però torna l'universalismo
Cioè torna la condizione di eguaglianza dei soggetti che spetta ai diritti
Vero
Però ora quindi solleva un altro problema che ci porta molto lontano da quello che ho detto finora ma ritengo che abbia senso
Toccare questo problema
Quali sono i diritti di cui finora abbiamo parlato libertà proprietà
Diritti politici diritti sociali
A qualcuno di voi forse non sarà sfuggito che io finora o passato sotto silenzio un altro diritto che non è proprio un diritto secondario ed è per l'appunto il primo dei diritti di cui il buon vecchio Rocco parlava presentandolo come
Uno dei tre diritti fonda naturali che gli metteva sul tappeto vita di libertà proprietà e beh vita in ordine vita libertà proprio
Direte beh ovviamente il diritto alla vita è un diritto di tutti e ovviamente il diritto alla vita è un diritto assoluto
Sì nessuno nessuno ne dubita effettivamente al mondo nuovo in mente nessuno che del Sette Ottocento abbia tirato fuori in modo last DiVersi
Il diritto alla vita fosse un dipinto di qualcuno e non di tutti
Be però dura dobbiamo porre una domanda
Non seconda se la vita è un diritto di tutti come posso come è legittimo come può essere lecito pure alcuni soggetti ne vengano privati
Come è legittima la pena di morte
La pena di morte è un istituto antico contro la schiavitù
Come sta insieme
La legittimazione della pena di morte con
Il diritto alla vita
Diritto alla vita un diritto di tutti si direbbe di sì e però poi
A guardar più da vicino si scopre che non è affatto così
Perché c'è una frase di soggetti Coppa eccetera saranno centinaia di migliaia comunque una fase di soggetti che si non ha più diritto
Al
Non ha più diritto alla vita perché è perché scatta in anche in questo caso la logica dell'eccezione
Tutti hanno diritto
A votare
Ma nove donne perché e perché c'è un'eccezione
I tutti sono la regola dei tutti vale per un insieme di soggetti omogeneo in quel caso i soggetti che siano uomini maschi eccetera bene è la stessa logica scatta qui
Tutti hanno il diritto alla vita ma c'è l'eccezione ripetizione del che cosa è introdotta non va in genere notorietà ma dal comportamento il comportamento criminale
Separa drasticamente i soggetti crea una fase di soggetti diverso ontologicamente diverso
è una tesi anti
è una rete attesi antiche continuamente riproposta la tesi che il gesto criminale strappa il criminale dalla dimensione dell'umano
Io cito sempre a proposito una fra dei Tommaso di Tommaso d'Aquino
Perché che che vi cito il criminale perché formidabile nella sua concisione il criminale decide INPS a limitate umana
Esce fuori dalla dignità dell'essere umano è un essere umano ma è l'eccezione sta fuori
Lotta si muove nella stessa logica e sostiene che il criminale può essere distrutto cito come un leone una tigre cioè come una di queste bestie feroci con con cui gli uomini non possono avere società o garanzie
Si può continuare per a tenere un corso intero su tutto questo naturalmente possiamo fare qui ma è questa tesi del della del comportamento criminale
Come di una profonda linea divisoria che separa i cittadini in due classi di soggetti è una tesi
Antichissima
è la tesi che rende possibile legittima la pena di morte
Insieme ad altri argomenti di supporto
Ed è una tesi che senza arrivare al attrarre da essa la conseguenza della legittimità della pena capitale
E comunque se voi pensate una linea che continua a fino ad oggi a separare risolte i cittadini in due classi di soggetti convocando una classe di soggetti di responsabile di un crimine
Intanto ha per così dire e spero non marginale della società il carcere il carcere e l'espressione plastica di questa visione
Dualistica
Della della società da un lato i i gli innocenti dall'altro lato i criminali finale su una classe a parte poi si potrà tornare seri giusto eliminati
Ma restano comunque
Una classe di soggetti per i quali il discorso dei diritti
Devi prendere in forte considerazione
L'elemento dell'eccezione
Tutti alcune
E questa linea divisoria puntuali è stata particolarmente forte e drammatica il rapporto al diritto per eccellenza appunto al diritto alla vita
La pena capitale e come per le altre eccezioni proprietario genere eccetera da Beccaria in poi è partito una battaglia in nome del diritto alla vita
Una battaglia in nome del dell'eguaglianza
Le strade gli abolizionisti che cominciata Beccaria ma come voi sapete anzi Amnesty International insegni e vado avanti fino ad oggi dalla pena capitale ancora in piedi e prospera in non non piccoli non marginali Stati
Del mondo
E ancora è di nuovo l'uguaglianza
Uno degli ingredienti retorici importanti per mettere in questione la legittimità di questa linea diviso
Vado rapidissimamente se non ottengo fede alla mia promessa e vi porto ad un'ulteriore considerazione
In tutto quello che vi ho detto
Ritorna continuamente il tema dell'eguaglianza
E quegli anzi appunto le differenze contro il Papa
Ma allora forse attraverso questo continua presenza dell'uguaglianza a come motore della lotta per i diritti
Quello che gli ho detto finora che nell'Ottocento
L'universalismo
Come dimensione dell'essere umano come tale si perde per strada vantaggio dall'appartenenza agli Stati nazionali
Questa tesi forse un po'ridimensionata
Esperti e perché tre giugno agli alzano conosce mica confini
Perché l'abolizionismo non è mica una campagna che vale per l'Italia e non per l'Inghilterra per la Germania
La campagna per i diritti civili sociali vale per il partito socialista italiano come per la sua dovete tedesca e così via eguaglianza ha una valenza transnazionale tra statua
Ha una valenza in fortemente universalistica si torna per per questa via popolo un continuo a ha un respiro che sembrava ha un respiro universalistico che sembrava totalmente assorbito
Dal dalla dai localismi degli Stati nazionali dalla logica dell'appartenenza
Dominante per gli stati nazionali
Però
Però
Bisogna sempre giocare su su questi su una tavolozza molti colori perché i profili non sono mai e qual è il però
Per i però sono due
Grossi grossi assai
Il primo però è che si nonché l'eguaglianza il respiro FAS nazionale che non si può non riconoscere ad essa
Però è anche vero che di la logica degli Stati nazionali così forte che poi in concreto le singole lotte per l'eguaglianza si consumano dentro i confini delle nazioni
Primo però si può il secondo però è ancora più importante ancora più complesso
Sì è vero che ci sono e confida relazioni ebbero l'eguaglianza sta dentro soprattutto detenuti confini però c'è almeno un elemento dominante dell'Ottocento che anche i soci sporta fuori come l'eguaglianza dai confini nazionali e si presenta come una include in sé una forte dimensione Franza statuale sta e transnazionale qual è questo elemento
La convinzione diffusa in tutta la cultura ottocentesca
Che i diritti e lo stesso Stato la forma-Stato lo Stato un'organizzazione della società diritti è stato
Sono l'emblema della civiltà moderna civiltà moderna sì
Realizza
Anche grazie alla alla motorizzazione dei dello Stato e dei diritti
E la civiltà non è Italia in Germania attività
E tra sanziona
è universale
Attenzione
Non è universale
Perché quando la cultura ottocentesca
Valorizza acidità
E poi portati diritti
Non la fa fatto consigliere come il mondo compie cumene come umanità
Ha fatto un c del condono Opel con l'Occidente
E qui si apre purtroppo cinque minuti il tempo e quindi libico sono i problemi e qui si apre
Uno scenario al quale fino a non buoni tuo tempo fa si pensava troppo poco quando si ragionava di cultura europea lo scenario della cool un'infrazione
Quando parliamo di modernità europea a e noi non possiamo pensare alla modernità non dico soltanto un punto di vista di storia economica essere ma da un turista di storia
Lista della coscienza che l'Europa avvisi non possiamo pensare l'Europa moderna non possiamo pensare la modernità svincolandola dall'orizzonte della comunicazione
Ma la scoperta dell'America impone
E allora la dialettica dei monti e dei pochi si ripropone drammaticamente in questo scenario e perché dall'occhi in poi no dapprima dal dalla conquista spagnola delle Americhe imposti
La è sempre stato indicato come come
Spaccatura non colmabile
Da un lato la barbari dall'altra fra civiltà
E si è sempre confermato legittimato del Co imbuti molto diverse ma convergenti in questi secoli di modernità colonizzatrice si è sempre confermato lo stigma
Secondo il quale il colonizzato quale che sia la sua asma ricchissima cultura d'appartenenza è comunque un soggetto antropologicamente debole incapaci di autogoverno bisognoso dell'intervento tutorio
E prima cristianizzato ore poi civilizzato dei colonizzato
Diritti dei colonizzati e non scherziamo il governo di il governo coloniale di nuovo sbagliatissime forme a secondo della paese comuni comunicatore ma insomma il governo coloniale e senza vento governo dispotico lo sono il diritto ma per l'Occidente ma non vale per
Il paesi colonizzati
E di diritti e i diritti politici in particolare non sono pensabili non sono attribuibili ai soggetti perpetuo mente incivili e come tali bisognose di essere tutelati e civilizzati di nuovo in maniera clamorosa
Anche laddove si sorprende una un respiro che possiamo dire Trust attuale transnazionale dei diritti diritti civili stabiliti civiltà moderna come vi dicevo prima anche in quel caso spunta fuori di nuovo
Il momento della localizzazione del dei confini
Della e e di conseguenza della della formazione di classi incompatibili fra soggetti titolari di
Da un lato i diritti di alcuni contro
Improponibile diritti Vito
Ho cinque minuti in città dovrei raccontarvi quello che succede nel secondo dopoguerra beh è un'impresa disperata che cosa posso dire vive di di Roma due o tre battute la prima
Questa logica dell'appartenenza come come ho tentato di dire dire dominante dell'Ottocento però
è in qualche modo controbilanciato mantiene ancora una dialettica con qualche cosa che si può chiamare universalistico l'uguaglianza civiltà eccetera collettivo e di finora beh questa e questa sopravvivenza di qualche spinta universalistica dico solo ottocento viene brutalmente travolta nella nel
Dopo la seconda dopo la prima guerra mondiale con l'avvento dei regimi fascista e nazionalsocialista in Europa che giocano tutto proprio sul terreno della dell'appartenenza alla nazione e o alla razza
Quindi
Cancellazione esplicito di ogni ipotesi di di fondazioni batterica di soggetti c'è la famosa campagna
Nazionalsocialista contro contro l'idea stessa di della capacità giuridica cioè contro l'idea che possa esistere un soggetto che in quanto tale disponibili no
I diritti sono funzione dell'appartenenza derideva razziale l'appartenenza al popolo razza quindi
Tutto si gioca sulla azzeramento del del dei diritti e sulla centralità dell'appartenenza e proprio per questo nel dopoguerra
Nella filosofia di guerra da parte delle potenze alleate poi nel dopoguerra nei paesi vincitori del dei regimi totalitari e si apre una stagione
Di rinascita fra virgolette di un pluralismo di riscoperta dell'universalismo dei diritti e sappiamo tutti a che cosa ci riferiamo innanzitutto al documento
Dell'asilo vitello dichiarazioni perseguiti dei rumori quarantotto ma anche le costituzioni che fondano nell'Europa occidentale le nuove democrazie costituzionali si ispirano la stessa visione ha una visione suoi centrata sui diritti dell'uomo
I diritti dell'uomo al centro dell'ordinamento internazionale i diritti dell'uomo al centro dei delle delle costituzioni nazionali delle democrazie costituzionale
L'articolo due a tutti noto parla per l'appunto
Dei diritti inviolabili dell'uomo
Non del cittadino dell'uomo salvo poi rientrare il cittadino da altri punti di vista mento ma questo non è possibile affrontare il prelato certamente conviene sottolineare che in questo secondo dopoguerra i diritti dell'uomo
Quei diritti dell'uomo che erano stati decapitati per costituire dai sociologico storici gli ottocenteschi ed erano stati ancora più azzerati dal totalitarismo fascista nazionalista in reazioni risposta polemica al
Ai totalitarismi sconfitti i diritti dell'uomo turarsi il centro del nuovo ordine internazionale
E delle democrazie costituzionali dei singoli Paesi
E di nuovo allora l'universalismo dei diritti
Trova una insperata inaspettata centralità
Sì però però
Non per questo la pensione fra
Universali del particolarismo scompare semplicemente perché un articolo della Costituzione menzioni diritti dell'uomo e c'è un'intera del documento servono vincolante
Internazionale
Intitolato
Gli esempi potrebbero essere numerosissimi ma l'esempio
Probante di questa perdurante tensione fra universalismo particolarismo fra diritti dell'uomo diritti del cittadino
Sta in un esperimento un crucis diciamo
E l'esperimento untuosi se emette è
Coincide con
La richiesta di tutela di un un cittadino a uno stato di punti di il soggetto
A cui cedette una parte
Che questo fosse il banco di prova della tenuta dell'universalismo dei diritti è la brillante
Convinzione che tre anni dopo la ma dall'emanazione della dichiarazioni preferiti dell'uomo
Mette su carta
La filosofa tedesca in Germania famosissima amare
Amare il si trova di fronte a questo fenomeno drammatico
Così detto delle displaced persons ma dei profughi milioni di persone in un qualcuno che dopo il disastro della seconda guerra mondiale vadano porre l'Europa alla ricerca di un di una qualche collocazione dopo aver perduto la proporzione finale
S ma
Tre anni prima c'è la dichiarazione o no
I diritti spetta un essere umano e come tale indipendentemente dall'appartenenza politica
E sono i diritti che vinco con lo Stato ai a alla realizzazione di diritti e non viceversa come Arafat ottocento
Diritti puntano lo Stato non lo Stato si articola in tre vittime
E il gioco è facile queste persone hanno già la tutela davanti interna vanno sta magistrati quali siano gli Stati con i quali essi entrano in contatto naturalmente non è così
Amare in tutto verificando questa
Questa questa mancanza di tutela di milioni di profughi apolidi sparpagliato in Europa e verifica appunto che quelle persone prive di qualsiasi profeta tra le conseguenza da questa mancanza di tutela di queste persone che i diritti i diritti basilari l'abilità e la libertà stesse
Ricondotti come lo scrive alla astratta nudità dell'essere nient'altro che un uomo
Privati del sostegno di una comunità politica sono diritti dica
Ariel parlava ragionando a caldo di fronte alla situazione dei migranti
Di quel momento ma ci ci ritroviamo di fronte a questo
E e tocchiamo con mano in questo difficilissimo questione aperta del rapporto fra cittadini non cittadini
Chi ci sta chi ci sta sconvolgendo gli equilibri di politici in Italia in Europa punto non solo di Europa
Ci siamo di fronte a allo stesso Prodi
Alla stessa difficoltà di mettere insieme questi due termini del conte queste due poli di un di di un rapporto Poretti con qualche misura o comunque difficilmente contenibile eccellevamo ieri nell'
Da un lato la agli interessi localizzati particolaristici di una comunità specifica
Non dimentichiamo a conferma di queste Polia che l'ordinamento internazionale se con la mano destra
Moltiplicano nel negli ultimi settanta anni i diritti umani
Con la mano sinistra con ferma l'incorreggibile potere degli Stati nel controllo dei confini
Sequestrano gli auguri ed è stato e questa Poli a tutti gli effetti sappia nel momento in cui il non cittadino si avvicina alcun fine di uno Stato e cosa scartare non scatta immediatamente
La libertà di movimento riconosciuto dal dall'articolo negazione universale
Non scatta automatica tutela del del migrante scattano scatto non mille forme diverse di inclusione o esclusione di inclusione con condizionato di esclusione temperata il problema che abbiamo di fronte
Credo che ho stuprato di quattro minuti il tempo abbia prefisso lungo concludo quindi dicendo però che questa conclusione che non è una conclusione è semplicemente il rito il il ritornare al problema da cui siamo partiti
Ovvero confermare che questa complicata dialettica del rapporto fra diritti di alcuni diritti di voti fra universalismo particolarismo annunciata e già implicita dentro la stessa formulazione naturalistica dei diritti dell'uomo
E questa ecco qui questa può questa aporia questa tensione questo campo di tensione
Per lungi dall'essere risolto una volta per tutte torna a presentarsi con forza anche nel momento il nostro in cui i diritti umani sembrano essere sennò potere di una fortuna fino a quel momento
Mai vogliamo
Ringrazio
Grazie di questo bel disegno dunque su grandissimo arco che va dal rivoluzione fino al presente cominciando con questo passaggio del periodo in cui l'universalismo in un certo senso almeno sul livello teorico era dominante al periodo in cui trionfa lo Stato nazionale
Per arrivare ai disastri del Novecento e magari si potrebbe dire qualche decennio come gli anni sessanta quando tanti Paesi del cosiddetto Terzo Mondo hanno avuto l'indipendenza system sperava di in una nuova che poco fa in cui stornata magari un altro spirito però domande sarebbe dossier dove stiamo oggi
Aperto il dibattito chi vuole prende la parola
Rompe il ghiaccio
E formulando
Una questione già espresse innanzitutto però volevo ringraziare per questa bellissimo proprio per questa bellissimo quadro che apre tantissime questioni quindi in realtà bisognerebbe cominciare ora
La sfida dell'universalismo è una sfida sempre aperta e che sicuramente non verrà mai risolta
D'altra parte l'universalismo
Va bene la proclamazione universalistica dei diritti e anche ciò che attribuisce ai diritti quel valore pubblicistico
Che fa sì che essi rappresentino sempre una spinta in avanti quindi l'universalismo è per definizione ha pure etico però non se ne può fare a meno
Detto questo mi sembra interessante nella ricostruzione il disegnarsi di una doppia esclusione una è per così dire interna alla comunità politica
Per cui cioè una tensione
Sempre rinnovata
A cercare di forzare i limiti della dell'attribuzione dei diritti siano essi diritti politici siano diritti sociali
C'è un'attenzione verso come dire l'allargamento che posso riccamente si manifesta così cioè si manifesta come nei periodi diciamo così progressivi dal punto di vista dei diritti come acquisizioni e allargamento di questa di questa sfera
D'altra parte
Ci sono invece c'è l'esclusione che riguarda chi è al di fuori della comunità politica
è interessante considerarla non semplicemente nei termini del non cittadino
Ma considerarla punto nella prospettiva aperta dal colonialismo quindi nella prospettiva del dominato cioè il dominato è per definizione privo di diritti e se gode di qualsiasi prerogative per pura concessione
Ora finché siamo lei come dire nella nell'ambito di un dominio coloniale esplicito in qualche modo le cose sono più chiare diventano più oscure più ambigue meno facilmente
Rappresentabili quando al dominio politico
Fondato sulla forza fondato sugli eserciti fondato su
Come dire anche suk
Sulla giuridici che azione si sostituisce un il dominio di tipo economico
Queste è è reso molto evidente da quegli studi che mettere in evidenza la trasformazione del del delle della schiavitù delle forme di schiavitù
E Lanna la diciamo così lo sviluppo attuale
Di forme nuove molto pervasive numericamente impressionanti di schiavitù che che essi che che ha avuto importanti hanno definito anche come schiavitù usa e getta per segnare il il il
Diciamo così la distanza dal passato noi qui ieri acuire anche a Salerno abbiamo discusso per esempio il libro di Raúl Castro di no di Thomas si è scusata io faccio sempre questo lapsus rito Mosca fa lei cioè in questo senso sì
Allora la domanda resta
In un caffè in questo senso riformulo quanto era stato già espresso nel caso dell'esclusione Interna
I limiti vengono forzati attraverso delle lotte
Che possono essere anche molto aspre
Ma che in qualche modo riconoscono l'interlocutore
E quindi in qualche modo escludono risolte rivoluzionario perché
E all'interno di certe regole che si avanzano queste queste queste richieste
Nel secondo caso nel caso del dell'esclusione che riguarda i dominanti
La domanda è
Come possono esprimersi queste note chi sono i protagonisti del scacchiera vera soggettività
Che rivendica questi diritti e qua e quale forza può diciamo così
Può far valere e questi sono queste stesse soggettività dominante oppure è un ente terzo che si può far carico di questa lotta è possibile
Pensare
Che soltanto come mutazione generale dei rapporti di forza questo possa cambiare non lo so sono domanda oziosa però mi veniva da diciamo così era un una declinazione diversa di quanto è stato già avanzato
Rispondo vogliamo
L'accordo si rispondo molto volentieri perché rigato molti sono l'intervento che sento assolutamente importante che come direste dici delle cose che che anch'io avrei dovuto dire ma siamo in perfetta concreta sintonia e quindi continuiamo io a Abdu a due voci
Il filo del discorso
Innanzitutto questa distinzione che che che non ti ho detto ma nella quale mi trovo perfettamente
Convocato interno Esterno esclude un un universalismo che si muove dentro i confini la comunità e morte ritmo che va oltre e diversi in un in un unico soggetto altrove gli ho scritto proprio per diagnosticare questa diversità ho parlato di unico Etenismo interno ed esterno e quello che sta dicendo
E certamente hanno logiche diverse
All'interno della comunità tentavo di di oggi questa
Questa dinamica che chiamiamo universalistica per intenderci un Liverpool svedese l'interno pur eguaglianza che si muove dentro i confini espressiva fondamentale le lotte per la democrazia politica vedi sociale otto precipitoso sono formidabili quindi da questo punto di vista libertà ricordato benissimo nell'Ottocento
Dentro i confini di delle singole l'universalismo in tempo per intero
Molto molto meno bene è andato l'altro universalismo cioè universalismo che dobbiamo mettere in questione in qualche misura i confini nazionale
E quando andiamo oltre i confini nazionali
Viene fuori il problema retribuiti
Il problema è che tu mette in luce
Chi sono i soggetti esteri
E certo nello scenario della comunicazione sono i dominati qui forse si può introdurre un'ulteriore distinzione
Dominati proposta in questione così riduce tra un attimo ma provvisoriamente diciamo da un lato i dominati i soggetti comuni Zappi arrotolato soggetti no esteri non cittadini gli apolidi migranti
I cittadini i soggetti dell'area per intenderci non sono soggetti comuni dominati non non vengono fuori da da poter da ex potente dai sostituti colonialismo interrotto sono soggetti esteri dei singoli Stati richiedono quote tutte
Però festa distinzioni in realtà come tu già ci stanno ci hai detto fra soggetto esterno dominato da potenze coloniali esso del soggetto Esterno non dominato fino a che punto re quando ci muoviamo in uno scenario che molti credo opportunamente diagnostico come si scenario dei colonizzatori ma al contempo ridicolizzato neocoloniale
Allora quando noi che ci troviamo a contatto con in un cittadini che battono la porta della fortezza Europa
E con quali soggetti abbiamo a che fare con soggetti umani generici cerchi esseri umani ma se li vogliamo qualificare sono soggetti esterni si certo sono soggetti non cittadini e ma sono soggetti che forse si potrebbero dire neo dominati sì è giusto parlare di neocolonialismo
E quindi c'è più una responsabilità fra l'altro una responsabilità dell'Europa
Nei confronti di questi soggetti di cui l'Europa sembrava perduto la memoria qui si aprirebbe un altro tema che di Kim Ki-duk mi sono occupato da poco tempo fa solo rapidissimo richiamo il parente tifo avete presente che ormai si sprecano le
Giornata della memoria alcuni d'Europa dedica attenzione ben vengano per carità
La la memoria si focalizza in particolare sulla shoah sul sull'Olocausto e Street sul disastro che occorre ricordare per
Perenni per immaginare un futuro finalmente l'idolo da ritorni dei totalitarismi
Niente da obiettare il problema però è che questa memoria l'Europa estremamente selettivi
Si ricordano sei meno quelle lotte politiche sociali che hanno fatto la storia d'Europa otto novecentesca non si ricorda per nulla un'altra dimensione unificante delle dell'Europa come unità politico culturale per l'appunto la colonizzazione
L'autorizzazione
E allora è questa memoria selettive dell'Europa si dimette
Sì è un modo di dimenticare offrendo essendo selettiva immodificabili quei signori un voto di quei signori Lo Forte tutti quei signori anticomunisti tutti quei signori che battono alla porta del dell'Europa
Sono quei soggetti che tu dici sono soggetti formalmente
Non dominati esseri umani generici che battono la porta ma più verosimilmente più concretamente
Sono perfetto ultimo di quelli dominio coloniale e in generale dei disastri
Lontani vanno un po'troppo lontane il colonialismo
Che l'Europa cancella dalla sua memoria sto
Altra domanda formidabile che punì
Sempre questa dialettica fra interno e esterno nell'interno
Sappiamo descrivere molto bene come sono andate le cose come come ha trionfato la democrazia politica
Perché ci sono stati uomini e donne e movimenti intellettuali portavoce chi più ne ha più ne metta che hanno duramente lottato per questo obiettivo
Sappiamo individuare molto bene chi sono i movimenti chi sono i soggetti che sono le classiche sono i protagonisti ed è per questo
Per i conflitti che hanno scatenato e potevano scatenare in quanto erano convinte organizzati erano forza eccetera
Perfetto e tutto questo il la democrazia è passata come suffragio universale parlavamo ieri
Insistiamo ancor oggi sul nesso costitutivo fra eguaglianza diritti conflitto
Fuori dalla cerchia delle società nazionali ci sono i soggetti collettivi che lottano per
Io non li vedo
E allora non è così strano
Che
Siano così deboli i diritti dei migranti
Che i diritti dei migranti alla fine sono affidati a qualche illuminata corte giurisdizionale nazionale e internazionale parlavamo sono affidati a qualche a qualche ovunque o a qualche comitato di buona volontà
L'ultima notizia è che c'è il reato di solidarietà Ciucci avete letto sui giornali a proposito la buona volontà delle onde
E basta
è sufficiente io temo proprio di no
E io temo quindi proprio che la debolezza costitutiva che l'adeguamento dei diritti dei migranti si è costituita perché manca un soggetto collettivo che che lotta per il
A maggior ragione poi se allarghiamo il discorso oltre i migranti e prendiamo in considerazione le soggettività dispersi nel mondo
Perché soggette a al al fenomeno che tu dicevi la neo schiavitù il lavoro quattro eccetera sono sono situazioni di spaventosamente perdenti
A nei confronti delle quali io non ho ovviamente perlopiù non posso nemmeno immaginare ricette you ma mi sembra che che non non non vengano fuori ipotesi e la moltitudine dei divi a
Ma questa moltitudine
Chi è e che fa come si manifesta che strumenti ha quali soggettività effettivamente incarna alla quale attacca attribuire una pur una possibilità di movimento di pretese di di conseguito di risulta per il momento conveniente
La può essere un'immagine immagina così consolante pure scoprire molto di più di questo
E e allora resta per in piedi la la domanda che fa nella quale non risposta ma ma è che che è un profilo civile diritti deboli perché mancano i soggetti che confliggono Press
La cosmogonia vede gli accennava ironicamente
Nello vie sì certi immaginando una cosmopolita passi di mettere ordine al mondo forse forse ci sarebbe il giudice a Berlino crepe April meglio sarebbe appunto lo sapeva della cosmopoliti che dava ciascuno il suo ma insomma stiamo parlando di di ipotesi utopie che ho visto Pica secondo il dei gusti individuali
Allora nostri borsisti sono ma sicuramente dei invitati a fare delle domande prego prego
Salve
La mia domanda diciamo abbastanza semplice e per quanto riguarda i diritti insomma dei dei cittadini di ritirino i giovani che insomma ci troviamo veramente spesso non sono scoraggiati il diritto allo studio ma come anche il diritto alla salute
I diritti basilari di di tutti insomma
Qual è la risposta cioè è davvero il momento di scendere in piazza perché nel senso spesso anch'io non trovo più
Mi rappresentanti coloro che sanno darmi qualche qualche risposta concreta cioè nel senso non so io coi una visione teorica e poi guardo anche alla concretezza le difficoltà anche viviamo ogni giorno quindi si migranti come
Giù sul biondo no non c'è nel senso che ci concentriamo sui migranti e come come diresse anche come scusa voi per non guardare non è il migrante il problema che non ci fa guardare cioè non ci fa risolvere
Credo i problemi poi dei cittadini cioè guardare sempre al diverso come il problema non credo sia soluzione mi qual è secondo lei diciamo la insomma la speranza è quella di le diceva arrivato il momento di scendere in piazza o possiamo sperava ancora in una soluzione che che vengano all'altro insomma grazie
Poiché ma alcune domande altri altre domande
Prego
Ma se erano insegnano a breve riflessione a proposito diversa lirismo
Cioè che diversamente dall'universalismo liberale poco e l'universalismo democratico radicato e si riferisce da uno specifico Demos non costituito da persone che sono unite da qualche dà qualcosa in più dell'umanità e della ragione
Quindi la sorella soli della Civica radicata nell'identità particolari come scrive Danilo Zolo e le la solita Cosimo lì cosmopolite invece si si siano unicamente in virtù dell'universalismo corale di diritti umani questo quindi implica riconoscimento che la cittadinanza democratica è una politica di identità che non può essere così astratta senza fondamenti come lo è l'appartenenza all'umanità
D'altro canto tuttavia
La cittadella siamo grati a
Realtà politica edilizia pulita che duca cittadini a vedere gli altri come uguali
E questo è ciò che rende la Polia Démocratie un gioco sempre aperto la previsione soprattutto le questioni di confine lo Stato cui ultimamente le accennava questioni sempre soggetta ad aggiustamenti
Nel terziario appunto l'Iran del controllo dell'immigrazione il più possibile coerente con i principi di umanità e giustizia
E le politiche di integrazione di immigrati più possibile correnti quindici dei Democratici di quali libertà qui c'è questo doppio cioè questa breve digressione a margine con
L'ho capito
Bene fittizi
Primo intervento no non è affatto un intervento semplice intervento complicato
Anche se la domanda era concentrata in poche battute tenda è un intervento che Chelli offre la possibilità di
Di dire una cosa che non ha avuto tempo di dire
Ovvero vi dicevo almeno per quanto riguarda contenuta la terminologia del del precedente intervento almeno per quanto riguarda la dinamica interno e l'universalismo interno amica interna al alle sinuosità nazionali
In tal caso di segnalava un percorso ascendente vi dicevo prima non c'è democrazia politica poi sarà ce lo dovete Bolivia o i diritti sociali
Ha appena appena entrati nell'Ottocento ma ha preso sul serio la banca poi vana finisce male Mark si ritorna alla carica con compete Visco dove fa State e con la Democrazia Nazionale costituzionali del secondo dopoguerra
Quindi in questo lungo percorso c'è effettivamente un un un movimento ascendente verso una moltiplicazione dei diritti una riduzione delle diseguaglianze
E quindi si insuccesso del della politica universalistica entro le comunità nazionale
Alberi queste queste zone critiche gli affari loro occidentale poi se si salverà se dico sommo costantemente le cose cambierebbero drastica
E però questo processo che io virtuoso diciamo così di di di moltiplicazione di diritti e di universalizzazione del dei diritti è un percorso che parte da lontano infamanti per i famosi
Ruggenti trent'anni bellissimi trent'anni di vita bellissimo trentennio dal secondo dopoguerra in poi e poi cominciano cominciano difficoltà anche di cui vediamo le ultime di un tetto le delle attuali le attuali gli attuali effetti oggi
E quali sono queste avvisaglie Sonego e quali sono queste difficoltà e sono o il procedimento inverso c'è solo la la progressiva
O la progressiva erosione del processo di diminuzione delle disuguaglianze dato monete stabiliti riconosciuto di questa forbice grazie uguaglianza Xetra musicalmente allargata
Chicco esiste con apparente paradosso con un mantenimento formale dei principi costituzionali
Nessuno ha proposto di di di di di abrogare l'articolo tre
Un di riformare la prima parte della Costituzione si è discusso all'infinito sulla seconda parte la Costituzione che ha poi anche da rapporti con la prima però frontalmente nessuno ha detto cancelliamo i diritti sociali è però di fatto si è stato erodendo
Della loro effettiva traduzione pratica protettiva realizza
E e allora il problema che lei pone è il problema dell'oggi
è il problema dei giovani certamente è una categoria più debole e più bisognosa di futuro e quindi in qualche modo più più più direttamente preoccupata e coinvolto da questo processo ma è un problema generale della società della misura in cui quella nel branco le diseguaglianze o mentono invece che diminuire nella misura in cui il processo di inclusione caratteri caratteristica essenziale la democrazia costituzionale d'inclusione universalistica appunto di tutti i soggetti
Anziché estendersi all'esterno della sua nazionale prevale migranti sì sì i respingenti a anche nei confronti del dei cittadini stessi
Che cosa fare beh in tutto questo naturalmente la politica dovrebbe essere una risposta il problema è che la politica non è sorto alcun problema
Cioè è parte del problema
Nel senso che la politica è stata semplicemente nell'ultimo ventennio almeno questa è la mia e la mia personale discutibile visione ma o percezione ma insomma la politica è stata la longa manus di un'ideologia economicistica
Che è parte integrante del processo che stiamo descrivendo cioè del processo di erosione dello stato sociale
E di moltiplicazione
E la crisi di rappresentatività del di cui sopra la politica oggi è naturalmente legata anche ai meccanismi intende la politica la la la forma partito che non funziona più eccetera ma al fondo è una crisi di rappresentatività legata anche a questo scollamento
Fra il governo della società e la tutela dei soggetti deboli della società stesse in genere del del CIPE i giudizi il la rinuncia a farsi carico del bene comune usiamo questo termine antico ma non non proprio disprezzabile del bene comune come come e ideale di una società dove le conclude diseguaglianze si riducono e il risultato è un amico la qualità migliore di vita per tutti questo poi è il la posta in gioco
E si deve scendere in piazza non so se la piazza è ancora lo strumento giusto per ottenere qualche cosa però certamente resta vero quello che dicevamo in generale cioè che se non ci sono soggetti collettivi movimenti forse portavoce i testi se che pretendono qualcosa
E qualcosa particolari trova fonogramma
Non arriverà mai perché e ci ci sono soggetti forti per dire già che che giocheranno la il Giorgio e che sono giocatori della partita insomma corre nel nel nella cosa così chiara che vi ho descritto troppo unto the Porzia politica prima del quarantotto gli interessa molto chiari
C'è un'élite che vuole difendere il monopolio politico l'olio ed il governo podio doveva c'è la maggioranza e che tenti di e il gioco dell'antagonismo molto chiaro ma ma a a alla nella sostanza questi nuovi antagonisti re antagonisti continua a esserci l'interesse potrà potevo che non esserci dovunque
E non si sono non si non non non non sia partita vinta se non la si gioca fino in fondo per giocarla occorrono forze occorrono ovviamente occorre oggi
Percependo sì credo c'è quella cioè l'altra
O si chiedo scusa c'era l'intervento che il suo
Ma che in sostanza io sottoscrivo quello che lei ha la sua la la riflessione lei ha fatto
Al aggiungo due due osservazioni in margine e non c'è dubbio che il gioco all'interno della comunità nazionale quindi lo sviluppo dalla curazia
Si avvale di una potente arma che è il senso della collettiva il demo su alcune si riferiva è chiaro che dentro dentro un uno su una società possibilmente coesa ma comunque dentro la società che ha come dire che a interlocutori precisi o dallo uno una localizzazione certa le lotte per i diritti hanno Moche altri su di successo molto ma molto maggiori perché sono molto forte le motivazioni e di nuovo la possibilità di organizzare i movimenti di pretesa e e consistente
E quando si si supera il il confine del demo osso che che è localizzato che che che che particolaristico proprio per definizione
E si parla di diritti dell'uomo e si ha come scenario l'umanità e è chiaro che che si perde tutto questo
Si perde il sostegno dell'identità sostegno identitario si perde la facilità d'organizzazione dei dei soggetti collettivi eccetera eccetera e questo rende rende totalmente donchisciottesco ha over balistica
La la ricerca di di formule d'eguaglianza che superano i confini una nazione io credo di no nel non è vaniloquio e perché anche in quel caso i nodi vengono al pettine torno al caso dei migranti
E se noi ci chiudessimo nella logica del particolarismo esclusivo
Che risultava otterremmo terremo da un lato una società chiusa è paranoica mente refrattaria al confronto con le stelle non si fa per il giorno la migliore
Un bene comune
Di livello più basso rispetto a un bene comune raggiungibile Congo una strategia di rapporti tra soggettivo fondato sull'apertura sul confronto col diverso
E allora i diritti
L'universalismo dei diritti non è valido più perché permette se preso sul serio l'apertura del Demos verso l'esterno
E permette
Almeno per chi perché si ritrovi i in sintonia con questa con questo stile di vita
Rende possibile un un prendere sul serio anche le sofferenze dell'essere umano critichi che non appartiene al Alden mosso ma è comunque un essere umano mi sta di fronte
Prego
Se vogliamo scusare provoca ritardi ma siamo stati bloccati in un un'ora praticamente nel traffico di Napoli nella nella pioggia folle comunque abbiamo avuto modo di sentire un po'mi piace molto
Per lo più che altro che l'abbia un sito sia sentire soprattutto tutta la prima pagina sul
Dopo riprendo appunto questi difensore sta facendo anche un po'legandoli a quelli di ieri
Mi sono d'accordo ma anche dei soggetti collettivi naturalmente mancano anche gli spazi politici di spazi pubblici entro cui possano manifestarsi sia perché si manifesti un soggetto collettivo io per passare pubblico di questo occorre uno spazio altrimenti non illusione l'idea che che lo stesso diciamo lo spaccio deferito realizzato uno spazio post politico non c'entra allo spaccio sponte Cenzato e quindi non avevo spazio adatto per dei soggetti che agiscano un conflitto
Quindi è un'illusione trovata quella globale al fallimento politico localismo quello abbiamo di fronte nato e che si può rispondere varie volte ci sono molte ambivalenze insidiose
Qui diciamo così per me quanto ancora per togliamo di mezzo va be'la moltitudine per carità ma insomma anche Luigi ferraioli l'ultimo libro sull'uguaglianza parla di potere costituente dei migranti ora a me pare una formula così in a a ecco diciamo a troppo bassa intensità anche politica nella migliore delle porte sia
Cioè non è un soggetta a nome di che parliamo non dove come e in quale contesto ma rimessa in forma quadrata
Dopo di che ci s'alla dell'Ottocento che la grande battaglia politica esso che i diritti politici o sociali per esempio a ha trovato nel movimento operaio organizzato il più grande soggetto portatore pose paradossi
In fondo le le soluzioni socialdemocratici ricreate da un movimento organizzato proceduto diventato momento comunista con una dimensione quasi di una politica religiosa insomma va be
E questo pure un tema importante cioè per fare le cose medie bisogna forse avere una una flauto ero pure un ideologo un'idea una visione del mondo molto più impegnativa diciamo così comunque era interna ero notte internazionali viste
A tale colpisce che
Cristiani di globali ISMU era fine dell'internazionalismo perché io mi ricordo poco e comunque mi ricordo d'aver letto se non altro però anche qualche memoria per Pupo tipi molto piccolo che negli anni settanta
Ancora un po'negli anni ottanta la cui certamente gli anni sessanta e settanta il sentimento soli internazionalista solidaristico anche l'Italia è era fortissimo rispetto a certe cause poi no i palestinesi del Sudamerica cioè ora sparito tutto tutto sia tutt'altro e parla di globalizzazione pare sparito tutto di vero ethos internazionalista
Vengo al punto che è legato un po'al marxismo se si vuole nona
Cioè
Quelle lotta internazionalista e poi sono precipitati hanno prodotto i loro effetti appunto un po'lo dicevo ieri nelle comunità politiche concrete sono state lotte per i democratizzare o rendere più sociale più lei il potere statale diciamo così
Naturalmente il nome di una visione di una concezione del mondo che postula ava il superamento dello Stato politico che era anche il superamento del capitale una dimensione metà politica paghiamo un compimento per me idea compimento nella filosofia semmai
Ma compimento nell'al jet lo spirito oggettivo che chiaramente non funziona nel senso che e che trapela bene lo spirito oggettivo in conciliato strutturalmente in conciliato
Ma per ragioni che sono legata la politicità del dell'umano per voglia di così
Allora il problema e che da un lato ha avuto la forza propulsiva che ha dato una spinta notevole ai diritti svolto sociali ma comunque anche quelli politici che
Non crede nello Stato
O chiamiamolo come ci pare ma insomma
E addirittura oramai gli eredi imporre di Colima non credo ma come soggetto politico
Poiché ai dall'altro lato
Il capo di finanza capitalismo Polo vogliamo chiamare il Leo liberismo
Che purché ha capito benissimo che abbiamo letto gli Stati democratici che ho funzionalizzato darsi da sé
Che a partita vinta e qui c'è una convergenza terriccio è stata nove agenzie esiziale perché anche rispetto a tutte le cose ci sono d'accordo del colonialismo
Poi il discorso articolato fece l'anticolonialismo c'è neocolonialismo ci sono gli errori geopolitici o gli orrori
Geo politici economici e strategici anche recenti pensiamo alla vicenda libica oggi c'è una notizia riguarda sarà così che dice molte cose conferma appunti ma non solo sommarie esempi
Che comunque poi si aggira pagata sempre riferite diciamo alla potenza esce è Moni e anche molto a quei poteri atteso anche poteri finanziari economici no
E quindi anche la questione dei migranti diciamo l'accentuazione mille Merced cosiddetta emergenza profughi è alla fine gratta gratta cosa c'è dietro il Comitato Ripetta qual è il neoliberismo lo dico così in maniera
E però e come dire
Presto di questo responsabile sparisce si occultano il tetto addirittura scialle riesce a trovare sì degli inattese solidarietà nel senso che poi c'è un nemico comune è la Polla Paolis lo Stato democratico e sociale e l'idea di un'autonomia politica
Oltretutto nemico deve grottesca mente attaccato anche il nome di cosa di un presunto universalismo allora le ambivalenze son proprio tante che qui c'è il rischio che il nome di un presunto nelle universalismo si demolisce
L'universalismo vero vero nel senso effettivo sociale
Che non è per niente ed è necessariamente escludente certo lo diventa se viene demolito in toto segreti per essere chiari sui diritti sociali del lavoro vengono demoliti in toto ovvio che il corto circuito che che sposta tutta l'attenzione sul capro espiatorio sull'altro
Scansioni scorso dicembre di come servi grazie se non si ha il coraggio di dire che l'immigrazione è un problema che va gestito politicamente e che implica delle politiche sociali serie
Che significa pulite l'integrazione politica di dare una casa a te non ci può dire la vetta poi vedetevela voi che si piazzerà vedono le periferie e che però questo sì politiche sociali vuol dire che li fa per tutti e ti fanno manco pre classica lassiste pronto per chi cavalca queste cose perché è reale ma non si fanno nemmeno per gli italiani
E se nota il coraggio di dire questo è ovvio che i tubetti come di finisce per tra un finto universalismo peloso come garantismo peloso e non ne versa lista per niente che in realtà funzionale al neo liberalismo
Azzecco azzera lo spazio dell'universalismo politico-sociale e alla fin fine crea un corto circuito e Nesi sale per cui come dire un nemico si trova e non ci può essere che è una risposta reazionaria reattiva ma non è un problema moralistico
Allora io non è che era ed è una questione che pongo cioè sia sì siamo in grado di come ti a farci carico di tutte queste ambivalenze e di dire la verità su queste cose perché IVA a me pare questo che raccontino che va di moda sui diritti e non è il tuo perché ti ha puntato tutto sul lato invece del conflitto del agli assetti anche di potere però quello retorico non solo non funziona ma oramai controproducente
Produce una reattività
E bisogna anche capire come si fa arrivi ridare forza a quella un a quel punto l'universalista critico che ha fatto ha portato a a può spostare in avanti la la frontiera diciamo così no
Ma io sosta il sostrato assoluto accordo con quello che dici
Tentavo di dirlo anch'io prima questa strana dicendo otto novecentesca in cui se la partita si gioca l'Inter gli Stati nazionali ma al contempo l'eguaglianza e le rivendicazioni dell'operaio comunista a maggior ragione hanno un respiro interrotti dualistico
Tutto questo non è più in questi termini
E credo che giudica proprio bene quando sottolinei che noi abbiamo due localismi uguale funziona magnificamente che il gruppo ha vivo il gollismo il capitale e un buon funziona malissimo nel gorgo dei diritti
E come se ne esce la mia situazione sicché e che si riesca esattamente la direzione che dicevi e cioè facendo sì che la retorica dei diritti non sia appunto soltanto una retorica
Massiah uno strumento di con Fred e che sostiene un conflitto e che mette in questione anche però la di la differenza fra interno e esterno lo decidi tu
Non si può difende i diritti dei migranti dimenticando
Lo stato sociale per i cittadini
E non si può nemmeno contrapporre lo sono usate per i cittadini e la mega mito dei migranti lungo un buon sono i presidenti dell'unica retorica proprio per i diritti è una riga che mette insieme l'interno e l'esterno
Più che mette insieme la riprendere sul terreno sociale dentro dentro è e e aperto al fuori cioè valori ventuno dimensioni inclusiva sia del modello Croazia costituzionale che diritti che che ne fanno parte
In tutto questo lo Stato continua a bere un ruolo fondamentale
Conto di nuovo le le le le scorciatoie che andavano di moda oggi hanno fatto un gol di una globalizzazione che rende ormai Lidia Tanir ricordi del passato
La domanda che pongo è però se questa necessaria connessione fra interno Esterno quindi questo globali con dei diritti preso sul serio
Richieda qualcosa di più dello Stato
Io ho la sensazione che richieda una nuova Europa che io ho l'impressione che restano all'occidente giocare tutto sulle vecchie sovranità stima per una partita perduta proprio perché abbiamo di fronte un fortissimo
Poteri globalizzato
E che non tamponi se non riesci a a ricreare uno spacco lo spazio politico che dicevi lo spazio politico non può più essere soltanto prevalentemente lo spazio politico nazionale a mio avviso bis la partita Europa una partita perduta se vuoi ma è l'unica partita che sarebbe necessario vincere
E quindi nel momento in cui si difende uno della necessità di prendere sul serio il gol valido dei diritti dentro e fuori e lo statuto sociale dentro e fuori bisogna anche giocare l'analoga partita
Bisogna sarebbe necessario come mera utopia dei rapporti di forza attuale sarebbe necessario giocare la partita non lo scenario in uno spazio nuovo in uno spazio più grande che in Occidente
E l'Europa e conclude ultima ultima postilla otto intervento e sì brutta fine l'internazionalismo anch'io ricordo che
Le manifestazioni contro lo Slovan per il Vietnam cosa Gatto sarda che fine vieta col nulla ma era appunto il senso di un fronte comune
Quante sono le manifestazioni per i curdi che mi sembra un popolo ha chiesto ma piuttosto malridotto loro signor internazionale io non ho notizia di un solo di un solo soggetto e si è mosso per le strade a
Prego
Io sto a Firenze non notizia fin macina a ingiuste competenti in proprietà
Sì qualche così
Va ora da sola ora solvente voglio lo potete fare
Dopo comando Regione qualche cosa c'è naturalmente solo che avendo memoria vive giovanetto e le oceaniche manifestazioni a difesa del Vietnam e paragonando le con quello che succede oggi per un popolo certamente difficoltà come curdi veramente salta agli occhi un impressionante di livello
Sul terreno che tu dicevi dell'impegno The nazionalistico dei dei movimenti collettivi
Grazie
Su
Sono d'accordo certo ma su ma sono solo dopo questi molta neve Ottavia
Allora come oggi ebbero come oggi e dunque è un
è un problema non la risorsa del nuovo certo però per il dramma dell'osservazione a permettere che i Crodo sì che salta cioè o passi di lì o non va da nessuna parte lì però purtroppo se bassista veti difficile passate
Ipotesi
Che Rossi si spezza in due tempi prima prima nazione Paul Europa diventa una storia infinita
Via
Sono d'accordo ma mamma abutere liberi se non l'iberico e anche anche il resto del il resto dei partners
D'accordo c'è ancora
Molto breve pietroso vedevi boh è solo lasciarsi alle sei no una domanda parte retoricamente arte non voi né di carattere teorico i diritti hanno una matrice universale però dalla tua cioè dal tuo riso conto sembra che non possano essere effettivi se non sono un po'i particolari
E quindi sostanzialmente
Non possono far altro che reiterare all'infinito questa più logico positiva fra inclusione e discussione quindi sembra che sia un linguaggio come dire che già in partenza a un difetto d'origine
Quindi la cava nella seguente ma forse a questo punto non aveva ragione Marx a rifiutare completamente linguaggio dei diritti forse non
è una provocazione proprio darsi che mi sbagli ma il è una domanda che da questo punto di vista poiché appunto rivolta ad uno storico
Non sarebbe forse il caso di riprendere e studiare qualche percorso che posi interrotto quello per esempio della solidarietà del citato in precedenza relativamente al alla soggiorno sociologi ottocentesca visto e considerato chi
Il linguaggio dei diritti sembra
Da un punto di vista teoretico condannato a questo circolo che a questo punto dipinta solamente
Vizioso e non virtuoso va be'la domanda io me la cavo
Dicendo che in realtà i filosofi siete voi io sono uno storico quindi a voi troverete dare la risposta io indago aspetta però la qualità come e e io mi limito a a a a documentare ciò che è successo allora darne dal mio punto di vista molto del tutto molto più terra terra
E cosa constato e constato che in realtà ai diritti però hanno funzionato
Cioè che con esattamente con l'ambivalenza che tu molto molto molto più precisamente che sottolinei e che anch'io
Sottoscrivo perché e l'ambivalenza che ho compiute da documentare dei nostri incontri
Con questa ambivalenza o forse anche grazie a questa ambivalenza i diritti realtà sono stati formidabili strumenti come dicevamo vidi di di dar voce a conflitti e rivendicazione strategie di riconoscimento
Se ne può fare a meno che serbo dico certe siccome solo immaginabili e soprattutto uno storicamente verificabili formule retoriche riverse
Solidarietà è una formula retorica è stata usata non mi sembra che gli avvocati successi assunta come tale perché e perché solidarietà a una grossa ipoteca organi cistica
E mette fuori gioco o un elemento che invece centrale la strategia di diritti e che io equiparando storico ma da da da da fa cittadino comasco propensione specifica
Mette idee mette i la solidarietà in Parenti l'elemento che invece centrale i diritti ovvero la soggettività il soggetto l'individuo
Il linguaggio dei diritti è strettamente connesso alla dimensione dell'individuo lo fai saltare l'impressione è che salti con l'acqua sporca l'acqua sporca e l'ambivalenza che dicevi salti anche il bambino il bambino sulla valorizzazione dell'individuo
La sono cavata
L'altra
Allora ci sono ancora domande
Giusto ancora dieci minuti magari aggiungo una una degli otto per quanto riguarda
Il diverso modo di riflettere gestire il proprio passato coloniale
La Germania avuto un un brevissimo periodo di di di di vero colonialismo
E impatti pure cose divertente oggi o ridicoli come per esempio l'io ce l'ho nel perché Pacifico no su cui sì scrittore esso romanze diciamo ironici
Che Giannino divertente la storia della Namibia è quello che è successo in Namibia e e tutto questo vini adesso ridiscusso in Germania
Perché si sta per aprire nuovo grande centro nel centro di Berlino
Il vecchio castello di Berlino è stato ricostruito e diventerà il un Bolt fuoco un po'che sarà un una specie di grande Museo ecologico ma dovrebbe essere di più un museo del mondo
In in cui si può confrontare con le varie culture del mondo e
Non è ancora finito si sta Sister sta ultimando i lavori per questo un volto fonte e già in atto un un forte dibattito su sulla preparazione di questo fondo soprattutto sul Sweedie spronati gli oggetti che verranno esposti lì dentro perché sono in gran parte dal dal Museo etnologico di D'Alema ci sono tanti altri musei nel mondo in cui si si è cominciato a un dibattito sulla provenienza di questi oggetti ma ma da nessuna parte il dibattito così
Riscaldato come adesso io al Perrino Pecchi si mette in questioni tutti questi oggetti che siccome tutte commenta cantanti altri oggetti e dove oggi ci sono stati presi in altri contesti nati nome problematici
E questo dibatte del così forte che in un certo senso è stato messo proprio a rischio dello stesso progetto un po'il fuoco
Ed è vedremo come come andrà a finire questo dibattito ma una cosa è sicura di i tedeschi qua
Forse
Stando passando da un estremo all'altro cioè di un un un una forma di anche di otto
Critica diciamo anche esagerata inglese sicuramente non si fanno e per questi problemi con espongono gli oggetti nei loro buste avendo potuto un'altra storia coloniale alle spalle
No sono sono sono prettamente d'accordo in realtà
Entro le singole nazioni un processo di autoanalisi del proprio Stato coloniale è stato compiuto
Più o meno bene più o meno seriamente ma insomma in Italia anche in Francia insomma nel né mi pare nelle varie culture nazionali europee
Il processo al periodo coloniale insabbiamenti compiuto e ciò che mi colpiva era che a livello delle istituzioni europee
Sì mettessero a fuoco in funzione di commemorazione ed esorcismo del futuro
Specifiche disastri del passato a partire dall'Olocausto ma non ci fosse una giornata di una giornata della memoria europea legata al al passo con europeo quindi da questo punto di vista c'è un un una coscienza più avvertita nelle singole culture nazionali rispetto alla strategia della memoria caratteristica dei disagi europea
Questo appunto è anche il risposta che danno molti critici che deve essere una riflessioni
Europea adesso per quanto riguarda l Freda con potenze europee che vivono colonne
Va bene grazie al