"Africa oggi: l'eredità della cooperazione" III Convegno Internazionale

Riprendiamo i nostri lavori con un po'di ritardo di cui ci scusiamo
Darei senz'altro la parola all'ambasciatore Pasquale Baldocci
Ambasciatore in Tanzania e da poco nuovo segretario generale dell'Istituto italo africano
Prego
Grazie io desidero anzitutto porgere il saluto dell'istituto italo africano agli organizzatori e ai partecipanti di questo convegno che si svolge in un momento particolarmente delicato interessante delicato per le vicende dell'Europa e dell'Italia interessato anche perché
In Africa accadono molte cose
Piuttosto positive ma piuttosto negativa ma ci sono anche dei segni di ripresa incoraggianti che vanno seguiti che vanno interpretati che vanno compresi
E che richiedono una reazione da parte dei Paesi europei
Parlare come
Argomento che mi è stato richiesto della risposta di questi Paesi africani alle politiche di cooperazione allo sviluppo dei Paesi del gruppo OCSE presuppone anzitutto l'individuazione dei maggiori problemi che i Paesi africani e soprattutto quelli dell'Africa subsahariana devono affrontare in questo inizio
Degli anni Novanta io credo che si possano ridurre o raggruppare in sette ordini di problemi anzitutto il peso del debito che eccessivo per i Paesi africani anche se molti Paesi non attori fra i quali l'Italia
Hanno annullato questo debito almeno il debito verso lo Stato rimangono debiti verso istituti privati verso banche gravosi insigni che impegni hanno totalmente il ricavato delle esportazioni di molti Paesi africani sottraendolo a nuove iniziative di sviluppo
Il secondo ordine di problemi che si presenta ai Paesi africani e quello dei prezzi artificiosamente contenuti delle materie prime e dei prodotti agricoli sui mercati internazionali
Voi sapete che la risorsa principale della maggioranza dei Paesi africani e l'esportazione di prodotti minerari o di prodotti agricoli
I prezzi sono mantenuti bassi artificiosamente dai Paesi importatori questo è un ostacolo che i Paesi africani e cercano di rimuovere ma non hanno il peso politico necessario per ottenere i risultati che sarebbero auspicabili
Il terzo fattore e la pressione demografica
Anche se il continente africano non è tra i più popolati la sua popolazione credo ecceda di poco i cinquecento milioni
Alcuni Paesi hanno un tasso di natalità molto elevato penso all'Egitto alla Nigeria ma anche a Paesi minori come la Tanzania ai quali si presenta il problema di trovare nuovi posti di lavoro per una gioventù che
Seguire in genere la scuola dell'obbligo alcuni vanno anche in università
E non si accontentano più di lavorare la terra o di aumentare la popolazione del proletariato urbano vorrebbero fare qualche cosa di interessante qualche cosa di produttivo
E in un Paese come la Tanzania la pressione demografica si esercita soprattutto in questo campo
Il quarto punto e quello ben noto il Comune praticamente da tutti i Paesi del continente sono le carenze infrastrutturali
Per un Paese come la Tanzania soprattutto la rete stradale che assolutamente insufficiente ai bisogni del Paese molti raccolti non possono essere spostati perché non esistono strade rurali
O di altro tipo che consentano ai raccolti di essere trasportati mi porti d'imbarco
Incredibile non spesso dei raccolti chieda presente hanno una fonte che rappresenterebbe una fonte di introiti non indifferente
Marciscono perché non mi è possibile sporta lì e sono anche incidentali rispetto ai bisogni della popolazione
Il quinto problema intanto dalla mediocrità dei servizi che in alcuni casi è veramente drammatica non vi sono risorse elettriche sufficienti le reti telefoniche sono antiquato e non funzionò così naturalmente pure
Il il TLX
I servizi e da bio
E tutto in condizioni veramente precarie e che richiedono degli interventi costosi e delle tecnologie che e le popolazioni non sono ancora in grado di assorbire
Il sesto punto
Che riguarda i problemi connessi allo sviluppo dell'istruzione e della formazione professionale che su questo ritornello
E più avanti dato te secondo me lo sforzo che i Paesi donatori hanno fatto in questo campo ampiamente insufficiente che andrebbe completamente riveduto
L'ultimo punto che li riassume tutti in un certo senso e la scarsa adattabilità
Alla mano dopo della manodopera locale alle tecnologie e a strumenti concepiti per stadi di sviluppo e condizioni ambientali molto diverso
Cercare di introdurre dei sistemi di produzione o anche delle metodologie concernenti le comunicazioni valide per l'Europa in paesi africani dove mancano sono mancati gli stadi in termini di di sviluppo tecnologico finisce con l'essere contro produttivo costoso rappresentare un investimento che non è certamente prioritario
Gli ho pensato di dividere questa relazione in due parti una parte generale e poi una che riguarda il Paese africano che conosco meglio perché
Non lasciato soltanto pochi giorni fa la Camisani
Per analizzare la risposta dei Paesi africani ai programmi occidentali di sviluppo
Credo si debba partire
Dalle valutazioni che sono state date
Al decennio dello sviluppo proclamato delle nazioni dalle Nazioni Unite per gli anni Ottanta
Questo decennio e tutti i progetti che sono stati fatti e le politiche che sono state tentate non ha prodotto effetti rilevanti nei Paesi africani la cui situazione e generalmente peggiorata per i risultati scarsi ottenuti dalle politiche di cooperazione promosse dai paesi occidentali e degli organismi internazionali e per la crescente instabilità politica
Culminata in gravi conflitti alimentati da rivalità etniche o religiose o dalla pesante eredità di lotte ideologiche degenerata in guerre civili tra fazioni opposte
Dal Sudan al Corno d'Africa dalla Liberia alla regola al Mozambico al Ruanda e allo Zen lire
Per citare soltanto i casi più drammatici il sottosviluppo dell'Africa e aggravato dalle spese militari dalle perdite di vite umane dalle distruzioni e dei saccheggi
Di zone in cui programmi di sviluppo registravano i primi risultati
Alla fine del decennio trascorso l'isolamento internazionale del continente africano si è notevolmente accentuato
Gli avvenimenti dell'Europa centro orientale del mille novecentottantanove e l'evoluzione dei rapporti est-ovest hanno provocato una marginalizzazione dei problemi africani e una flessione
Dell'assistenza occidentale
L'opportunità di appoggiare il ritorno a regimi democratici di molti Paesi europei e di incoraggiare le trasformazioni radicali nell'ex Unione Sovietica hanno comportato infatti un progressivo ridimensionamento delle politiche di assistenza ai Paesi africani alimentato anche dai risultati spesso deludenti dei programmi già avviati
Se in Italia la crisi interna della cooperazione ha determinato una progressiva paralisi delle nostre attività
In ragione dei Paesi donatori hanno sottoposto ad analisi approfondite le loro politiche di assistenza
Ed hanno cercato di intervenire nei conflitti locali incoraggiando operazioni di pace e assistendo le popolazioni più colpite
I governi africani hanno prontamente recepito le conseguenze implicite nei mutamenti immutati i rapporti di forze e nei nuovi equilibri che andavano formandosi nei paesi del primo e del secondo mondo
La loro prima reazione fu quella di rilanciare il non allineamento in una dimensione economica meglio definita che in passato
Considerando con scetticismo l'eventualità che il cessato antagonismo est-ovest possa dar luogo a una più attiva collaborazione nord sud la commissione sud-est Allah clemente presieduta da mia erede ha messo a punto nel settembre novantuno un rapporto che recepisce molte considerazioni e proposte della vecchia Commissione Brahms
Partendo dalla preminenza che i Paesi in via di sviluppo sono i principali se noi gli unici responsabili del loro sviluppo socio economico e devono pertanto promuovere strette ed articolate forme di collaborazione
Tendenti a rafforzare la complementarietà delle loro economie e da sfruttare in comune le loro risorse
L'obiettivo perseguito e di affrancarsi da una dipendenza economica finanziaria pressoché totale dai Paesi industrializzati
Presentando uno schieramento compatto e quindi maggiore peso negoziale nei confronti del Nord
Il rapporto della Commissione surplus presentato personalmente Daniele in molte capitali tra la fine del novanta del novanta e l'inizio del novantuno è stato accolto con limitato interessa
Da ambienti politici le opinione pubbliche maggiormente preoccupante dalla crisi jugoslava e dagli avvenimenti dell'ex Unione Sovietica
La crisi del Golfo
Accentuava poco dopo questo distacco e mostrava che al vecchio contrasto est ovest si era sostituito un antagonismo nord-sud rimasto latente dagli anni delle prime crisi mediorientali
Alle pressioni esercitate su molti paesi africani dagli Stati Uniti ed ai membri della comunità europea per la fine del mondo partiti Isma'e l'avvento di regimi democratici
Non ha corrisposto un aumento quantitativo degli aiuti
Suscitando spesso delusioni e irritazioni per forme di condizionamento dell'assistenza ritenute da molti Paesi africani ingerenze nei loro affari interni
L'insufficienza dei risultati raggiunti nelle varie componenti dei programmi di sviluppo l'aggravarsi della situazione economica il diminuito interesse politico strategico dell'Occidente verso il continente africano
Il modello offerto dal progredire dell'integrazione europea
Hanno spinto negli ultimi anni governi africani a promuovere politiche di integrazione di integrazione regionale
A volte ad incoraggiare gli scambi e la collaborazione economica in terra africana
Estremamente limitati per la scarsa complementarietà fra le rispettive economie i problemi monetari e gli ostacoli derivanti dai trasporti e dalle comunicazioni in generale fra i diversi Paesi
L'Organizzazione per l'Unità Africana ha svolto finora un ruolo quasi essenzialmente politico mostrando i suoi limiti e le sue divisioni interne
Nella incapacità di risolvere i conflitti del continente
La solidarietà politica stabilitasi fra i Paesi della linea del fronte
In appoggio ai movimenti di liberazione del Sudafrica si è proiettata anche nel campo economico con la creazione della precedente cioè al trenta Elvia
La sigla IPT a zona di libero scambio fra i paesi dell'Africa australe
Ed è la più vasta Salus africano development consente Otis conferenza SADEC nella sigla
I modesti risultati sin qui ottenuti dalle due organizzazioni hanno suggerito di unificarle in un organismo unico ma non è stato ancora da aggiunto un accordo in merito organismo unico che eviterebbe duplicazioni snellire bei quadri e passerebbe dall'enunciazione di principi alla elaborazione di programmi concreti
La liberalizzazione economica attuato ormai in quasi tutti i Paesi dell'area dovrebbe consentire l'avvio di un collaborazione economica più intensa e di maggiori correnti di scambio
Ma le raccomandazioni formulate al riguardo dal rapporto della Commissione sud dal PTA e dal Sabbetta sono rimaste finora Allo stadio di obiettivi da perseguire
Un progetto notevolmente più ampio e più ambizioso ha portato alla firma Ina bugie alla nuova capitale della Nigeria
Nell'agosto mille novecentonovantuno del Trattato istitutivo della Comunità economica africana
Concluso fra gli stati membri dell'OUA
L'obiettivo di un mercato comune esteso all'intero continente appare tuttora un'utopia
Quando si considerino soprattutto le difficoltà che si frappongono al raggiungimento di forme di integrazione economica regionale
Gli sforzi in questa direzione non sono nuovi
Negli anni Cinquanta il governo britannico aveva già preconizzato un'unione economica fra Kenya Uganda e Tanganica
Il progetto di istituire un East African Community venne successivamente ripreso Daniele negli anni Sessanta ma non ebbe allora alcun seguito per la riluttanza dell'Uganda e specialmente del Kenya ad associarsi e all'ideologia marxista di miele
Io ricordo che la prima volta che incontra in Tanzania all'ex presidente ENI vere
Ormai presidente della commissione sud
Mi disse senza esitare che al momento dell'indipendenza del Tanganica egli non pensava tanto a un'unione con Zanzibar quella che sarebbe poi diventata la Tanzania ma pensava soprattutto a questa East African Community
Cercando di unificare i tre paesi sul modello che era stato immaginato qualche anno prima dell'amministrazione britannica
E concludeva dicendo che
Si rendeva conto che l'impresa non aveva molte poi probabilità di successo ma che rimaneva sempre la soluzione di una collaborazione economica regionale ma non di integrazione politica
Il pratico abbandono del socialismo africano da parte della Tanzania e la firma del trattato di Abu già hanno rilanciato
In questi ultimi mesi il progetto dell'East African Community approvato nelle sue linee generali dei presidenti dei tre Paesi Munini per la Tanzania morì per il Kenya e nun se l'ENI per l'Uganda
Il governo ad Anzano ha proposto di creare un segretariato permanente per studiare forme di integrazione economica che vadano oltre l'unione doganale rappresentata dalla preferenza altre Imperia
Kampala e Nairobi mostrano tuttavia minor dinamismo di dare Saddam e non sembrano inclini ad affrettare i tempi di un'effettiva integrazione
In realtà
I paesi dell'Africa australe seguono con particolare attenzione l'evolversi della situazione in Sudafrica
Convinti che una normalizzazione dei loro rapporti con Pretoria già iniziata per alcuni di essi potrà consentire l'afflusso di capitali privati
E nuove forme di collaborazione alle quali Paesi occidentali non sembrano più interessanti
Partendo da alcune considerazioni del rapporto Brahms i Paesi africani avevano coltivato la speranza
Che la fine dell'antagonismo est-ovest avrebbe provocato un rilancio effettivo della collaborazione nord-sud
L'apertura dei mercati dell'Europa centro orientale ai capitali e alle iniziative private dell'Occidente
Ha determinato invece una netta diminuzione di interesse per gli investimenti e la formazione di imprese comuni nel continente africano
Alcuni Paesi che non rappresentano per l'Europa un pericolo di manodopera concorrenziale e di immigrazione clandestina
Come la Tanzania si sentono particolarmente emarginati e spinti a contare principalmente sulle proprie risorse
Scettico sulla disponibilità dell'Occidente ad avviare una fattiva collaborazione nord-sud
Nieri R esorta i Paesi in via di sviluppo a promuovere efficacemente le relazioni sul Sud convinto che esistano o che si possano programmare
Complementarietà fra le singole economie e le rispettive risorse
Il discorso assume talvolta spunti polemici che riflettono la delusione dei Paesi africani per il Sud successo assai limitato dei programmi e delle politiche di cooperazione analoga delusione affiora presso governi operatori e opinioni pubbliche dei Paesi donatori per la scarsa ricettività dei destinatari
Ma al governo corruzione incapacità delle amministrazioni
Mediocrità dei quadri chiamati a gestire gli aiuti scarsa attitudine alla programmazione e alla manutenzione degli impianti
Hanno provocato notevoli dispersioni di mezzi è scoraggiato tentativi di joint ventures avviati da imprese private
Inefficienze di natura diversa hanno limitato gli effetti dell'assistenza anche nel campo dei donatori
Per limitarci alla cooperazione italiana la lentezza e la burocratici tra delle procedure i conflitti d'interessi provocati dalle lottizzazioni l'assenza di una programmazione commisurata alle effettive disponibilità di bilancio
Hanno portato alla paralisi delle attività e dalla grave crisi che ha colpito la nostra politica di cooperazione sin dall'ottantanove culminando nelle azioni giudiziarie delle scorse settimane
Si è così giunti alla fine di un certo tipo di cooperazione allo sviluppo che non corrisponde sempre alle reali necessità dei paesi assistiti
Non rappresenta uno strumento valido di politica estera non instaura infine un rapporto nord-sud equilibrato e tendente verso ragioni di scambio più costruttive e più beh quel
Non credo sia questa la sede per affrontare un dibattito sulla revisione delle politiche e degli strumenti di cooperazione
Ma può giovare la riflessione enunciati alcuni principi
Ai quali dovrebbero ispirarsi nuovi programmi quando si giungerà ad una equa ripartizione dei mezzi finanziari da destinare all'Africa e alle nuove democrazie del nostro continente
Possono individuarsi cinque direttrici da seguire per tentare un efficace Rifondazione
Primo la cooperazione allo sviluppo si è basata troppo spesso su grandi progetti di opere pubbliche che rappresentavano soprattutto importanti commesse per le imprese dei Paesi donatori
Gli impianti forniti richiedevano competenze e conoscenze tecniche assenti nel Paese beneficiario
Dopo la partenza del personale degli esperti occidentali sorgevano gravi problemi di manutenzione e di gestione che le maestranze locali non erano assolutamente in grado di affrontare il periodo delle cattedrali nel deserto sembra ora concluso ed è opportuno dedicarsi a progetti di dimensioni minori ma con maggiore di rendimento sul piano del progresso sociale
Secondo
Non è stata data finora sufficiente importanza iniziative volte a creare o sviluppare fonti & Origene di risorse presso i pesi assistiti
La prospezione mineraria l'analisi dei terreni per introdurre nuove coltivazioni lo studio di nuovi sistemi di irrigazione sono stati in molti casi trascurati
Come pure approfondite ricerche per lo sfruttamento delle risorse potenziali dei paesi in via di sviluppo
Terzo
Maggiore attenzione dovrà essere dedicata alla formazione professionale in ogni settore e a tutti i livelli
Se è uno sforzo valido è stato compiuto attraverso borse di studio e partecipazioni a corsi di specializzazione in Europa
Sarebbe forse più utile dedicare maggiore attenzione alla formazione nei singoli Paesi beneficiari dove le condizioni di lavoro e le consuetudini sono specifiche
E molto diverse da quelle europee
Quarto l'assistenza universitaria è stata generalmente trascurata
E le università africane attraversano una crisi gravissima per l'insufficienza di docenti
E la mancanza di laboratori di attrezzature per la scarsa conoscenza di metodologie didattiche e programmi di ricerca adeguati alle reali necessità del Paese
E quindi urgente particolarmente urgente colmare tale lacuna con programmi appropriati
Quinto i progetti gestiti dagli organismi non governativi hanno generalmente ottenuto risultati molto positivi per la diretta collaborazione delle popolazioni lo spirito di emulazione suscitato il contatto costante con i problemi locali le abitudini e le dedita culturale del Paese
L'aiuto pubblico allo sviluppo dovrebbe quindi avvalersi in proporzione sempre crescente
Dell'opera degli organismi non governativi che rappresentano lo strumento più adatto per promuovere lo sviluppo sociale
E d'estate senso di responsabilità e impegno a progredire nei vari gruppi della popolazione
Una revisione degli obiettivi e degli strumenti della cooperazione dovrà necessariamente di collegarsi alle finalità generali che si intende perseguire
Superando gli slanci umanitari e di solidarietà che possono commuovere le opinioni pubbliche ma non sono sufficienti a sostenere politiche ad ampio respiro
La lotta contro l'arretratezza e la povertà del continente
E parte integrante di qualsiasi programma di progresso mondiale e premessa essenziale di nuovi equilibri politici fondanti sull'interdipendenza delle correnti planetaria di sviluppo
Nelle loro complesse componenti economiche sociali ambientali e demografiche
Le aspirazioni a forme democratiche di governo e ad un impegno crescente delle popolazioni che vanno affermandosi ovunque in Africa
Creano oggi condizioni propizia per elaborare e attuare nuove politiche di cooperazione affrancate da condizionamenti ideologici e tendenti a promuovere nuove forme di sviluppo prevalentemente fondante
Sulle urgenti risorse potenziali del continente africano
Nel mille novecentonovanta quando italiana
Aveva il semestre di presidenza della comunità europea si decise in Tanzania di inviare alla Commissione di Bruxelles e alle nostre rispettive capitali
Un rapporto per spiegare l'evoluzione della situazione in Tanzania
Voi sapete che le due lingue ufficiali della cooperazione politica europea sono l'inglese il francese
La Tanzania è un Paese Franco anglofono per cui si decise di scrivere questo rapporto comune in inglese e di dargli il titolo Tanzania
è un africano Casey
Per sottolineare che in un'Africa australe
In preda giganteschi problemi a rivalità a guerre civili la Tanzania rappresentava una specie di oasi di pace di progresso e di relativo sviluppo
Ecco perché credo che questo caso travisano possa essere esaminato oggi qui in questo convegno
Per dimostrare che
Vi sono dei Paesi in Africa che seppur lentamente progrediscono
Fanno un notevole sforzo non solo per conservare la loro stabilità interna ma anche per dare un contributo allo stabilimento della pace nella zona geografica
Voi probabilmente sapete gli ricordo che ne parlai in questo corso di laurea l'anno scorso
E che la Repubblica Unita di Tanzania dal mille novecentottantacinque ha avviato una politica di riforme economiche ad ampio respiro
Per risolvere la grave crisi che aveva colpito il paese dopo ventiquattro anni del regime socialista imposto Daniele
La politica di ultima ma cioè di questo socialismo africano fondata sulla nazionalizzazione di tutte le attività produttive
Sulla creazione di cooperative e sulla collettivizzazione dell'agricoltura
Che si proponeva di realizzare programmi quinquennali di sviluppo ispirati ideologicamente alla dichiarazione di Arusha
Che proclamava l'autosufficienza l'autonomia l'indipendenza
Aveva infatti ulteriormente impoverito il Paese ponendolo al terzo posto nella graduatoria dei Paesi in via di sviluppo più arretrati
Con l'elezione alla presidenza di li fa San Munini nel mille novecentottantacinque il governo tanzaniano prende atto dell'impossibilità di uscire dalla crisi senza ricorrere a massicci aiuti internazionali
E inizia lunghi difficili e delicati negoziati con il Fondo monetario internazionale la Banca mondiale ed elabora un programma di risanamento economico avviato nell'ottantasei ed esteso al settore sociale nel mille novecentottantanove contemporaneamente programmi bilaterali dei principali Paesi buono donatori Paesi scandinavi Gran Bretagna Germania Italia e Giappone
E della Comunità economica europea sia fare si affiancano all'assistenza multilaterale
E consentono una ripresa dell'attività economica che seppure contenuta rappresenta un successo non indifferente
E incoraggia il governo Canzano a progredire sulla via delle riforme per accedere progressivamente ad un'economia di mercato largamente aperta all'iniziativa privata e agli investimenti esteri
Gli enti parastatali e le cooperative improduttive e deficitarie vengono soppressi o privatizzati
E introdotto alla libertà dei cambi per incentivare la formazione di imprese comuni compartecipazione estera e incoraggiare l'importazione di macchinari ricambi e prodotti industriali di prima necessità
Alla liberalizzazione dell'economia segue nel novantadue una riforma politica che pone un termine alla supremazia ideologica del Partito della rivoluzione
Shammah Chamartín Dusi nella lingua swahili
Introducendo forme di pluralismo che instaurano un regime democratico finora ignoto al Paese
La Costituzione viene di conseguenza modificata per consentire la creazione di nuovi partiti politici adottando una serie di accorgimenti
Molto opportuni per evitare che le nuove informazioni siano la diretta espressione di particolarismi religiosi o tribali ritenuti pericolosi per l'unità nazionale e la stabilità politica dell'Unione
Si teme infatti che la fine del monopolio politico ideologico del partito unico possa incoraggiare tendenze fondamentalisti che nella componente islamica della popolazione un terzo
Della popolazione tanzaniana
E possa anche incoraggiare le aspirazioni all'indipendenza di una parte della popolazione di Zanzibar
Quattro nuovi partiti sono già stati ufficialmente registrati ma stento hanno ad ottenere un serio appoggio da parte dell'elettorato
Soprattutto negli ambienti agricoli per l'assenza di una cultura democratica diffusa
E per la mancanza di programmi concreti che vadano oltre l'enunciazione di luoghi comuni e di critiche rivolte al partito unico
I risultati di queste riforme transare cominciavano
A farsi strada ieri un lieve ma promettente miglioramento della situazione economica che viene riconosciuto dal Fondo monetario dalla Banca mondiale dai maggiori donatori
Cominciano ad affermarsi seppure timidamente prime forme di investimenti di capitali privati dall'estero soprattutto ma non soltanto nel settore del turismo
Esiste poi e questo è forse un dato nuove fondamentale un'atmosfera di dibattito democratico che va affermandosi sempre più non so e non è non solo non è ostacolata dal partito unico che rimane al potere fino alle prossime elezioni mai anche incoraggiata esista e per la prima volta una libera una libertà di stampa ogni tanto nascono nuovi Piccoli
Organi di opposizione sono quindicinali o mensili in lingua inglese sono qualcosa di assolutamente nuovo per la Tanzania e indicano l'affermarsi di uno spirito
Pluralistico
Che cerca di riflettere sui problemi del Paese sui gli approcci più adatti per risolverli
La Tanzania rimane un elemento di stabilità interna
Era in base a questo dato di fatto che a metà degli anni ottanta venne deciso dalla cooperazione italiana di inserire la Tanzania fra i paesi di prima priorità e questa stabilità interna la Tanzania cerca anche di comunicarla ai suoi irrequieti vicini
In tanti modi anzitutto con una politica particolarmente generosa verso i rifugiati che affluiscono dai Paesi confinanti prima affluivano dal Sudafrica
E soprattutto dal Mozambico ora affluiscono dal Ruanda dal Burundi
Alcuni anche dalla Somalia
Cominciano ad affluire quelli dal Malawi dove la situazione non è più tanto stabile
Ma soprattutto attraverso un'opera di mediazione molto attiva intelligente che la Tanzania sta esercitando nel conflitto ruandese
Periodicamente si svolgono nella città di Arusha dove esiste un centro per le conferenze internazionali molto modesto bene attrezzato dei contanti fra una delegazione del governo ruandese una delegazione dei partiti di opposizione
La Tanzania è particolarmente attiva il Presidente della Repubblica segue questo negoziato di pace incarica spesso il primo ministro di intervenire personalmente e anche se i risultati finora non sono molto appariscenti rimane tra i Paesi africani l'immagine di una Tanzania
Pacifica e che si sforza con un immenso di attuare questa evoluzione verso un regime democratico pluralista
Nella nel massimo ordine senza che vi siano attriti o proteste di ogni genere e nello stesso tempo cerca di incoraggiare i movimenti di pace dei paesi vicini
Gli sforzi che noi abbiamo dedicato a questo Paese non sono stati vani
Tra il mille novecento ottantatré e il mille novecento ottantanove
Italia ha stanziato somme rilevanti per la Tanzania in due programmi triennali di sviluppo dell'ordine di trecento miliardi di lire per ciascun programma
Io credo che questo sforzo finanziario
Sia stato utile e opportuno
Tre settimane fa mentre prendevo congedo dal Presidente della Repubblica Unita di Tanzania
Egli mi ricordò questo sforzo dell'Italia vi ringrazio in modo particolare e mi disse nonna abbandonante cin questo momento sarebbe come se dopo averci aiutati a salire sulla cima di un albero ve ne andaste e ci lascia Rastelli isolati senza possibilità di neppure di discendere ebbene io credo che come molto di questo convegno noi potremmo formulare un'esortazione
E dovrebbe essere questa che insieme a molti Paesi africani quelli che noi abbiamo aiutato più o meno quelli che forse un giorno potremmo aiutare meglio
Si riesca a salire insieme su alberi sempre più alti che consentano di spaziare sull'orizzonte di vedere queste enormi pianure africane così ricche di risorse non ancora sfruttate
E insieme con gli africani cercare di capire meglio la situazione e di afferrare una realtà che ci sfugge perché noi consideriamo l'Europa attraverso degli schemi
E e delle proporzioni europee che sono molto diverse e che non sono quelle di cui gli africani hanno bisogno io credo invece che noi dobbiamo insieme compiere uno sforzo perché i Paesi africani trovino fra l'altro quel loro profilo culturale ed ecco perché la cooperazione culturale che è stato tra è stata tanto trascurata finora andrebbe incoraggiata
Questo profilo culturale che essenziale per prendere coscienza non solo delle singole nazioni ma anche della necessità di unificare questa Africa così divisa
Non perché si ritiene che ormai il volo dell'Europa e dell'Occidente in genere sia finito ma perché un'Africa divisa in cinquantuno Stati al giorno d'oggi non ha più tanto senso
Io spero che questo convegno per il quale Di nuovo esprimo ammirazione
Agli organizzatori
Ai partecipanti Fossa
Rappresentare in questi giorni difficili che attraversiamo un punto di partenza per una rifondazione come ha detto non su basi esisti assistenzialistiche ma su basi di un discorso ragionato che possiamo contiene insieme poi proiettarlo in azioni per aiutare l'Africa al meglio comprendersi dopo che noi prima l'abbiamo meglio compresa vi ringrazio molto
Grazie ambasciatore Balducci nel nostro programma di oggi c'è una novità interessante
CIA raggiunto dall'Università di Trento dove lavora Irle professor a mentre Asker votanti che che viene dalla Somalia in realtà più che da Trento
è anche lui un ex ministro dell'istruzione somala come dottoranda in prima è stato rettore dell'Università nazionale somala Mogadiscio
E soprattutto è un giurista
In questa veste negli ultimi convulsi mesi del regime di SIAD Barre Guido quel gruppo di giuristi somatiche insieme a un gruppo di giuristi italiani
Guidati dal dal senatore o dal la Pergola tentò senza fortuna di trovare uno sbocco istituzionale alla dittatura
Professor vota non è il solo responsabile di questo del fallimento di quel tentativo
Ovviamente io credo che la sua testimonianza qui gli faremo spazio a questo tavolo fra un momento è interessante perché la Somalia
E allo stesso tempo sicuramente uno dei paesi più sventurati del mondo incredibile in questo periodo ma è anche un laboratorio se così si può dire straordinario di diritto internazionale straordinario nel senso etimologico dalla parola perché in Somalia
Sulla sulla pelle dei somali la comunità internazionale sta sperimentando nuovi meccanismi o nuove esigenze il cosiddetto diritto all'ingerenza umanitaria
Il dovere morale e politico di non consentire che il degrado delle istituzioni
L'avvio delle violazioni dei diritti umani superino un certo limite
Tutto questo a cui noi nel mondo assistiamo con attenzione con con grande apprensione è interessante sentire come un somalo e un giurista somalo un ex ministro somalo lo vede per favore professor Tota
Ogni giorno
Io non non aspettava fatto di sarà chiamata a parlare
In in questa conferenza anche perché sono un po'e stordito tutta l'asse tutta la notte che che viaggia per arrivare fin qua e quindi queste amici miei
Mi hanno un po'
Forzato
Che siamo così
Come diceva
Pietro alla la Somalia
Sta costruendo in questo momento
Un
Un nuovo caso per quelle che riguarda sicuramente
I tre tentarono aziendale
Le iniziative del del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Soprattutto di intervenire
In questo Paese anche militarmente
Con questa nuovo come si chiama concetto di incide ingerenza per questioni umanitarie costituisce una novità nel campo del diritto internazionale ovviamente
Ora
Non voglio raccontarvi che non basterebbe a tutto il tempo a nostra disposizione di tutta la tragedia somala e quelle che succede somale ma perché si è arrivati a questo a queste situazioni ha
Che
Possiamo dirlo in un certo senso ha costretto
Da una parte la comunità internazionale
A coniare questa nuovo concetto di interventi di ingerenza
Per questioni ingerenza negli affari interni di un altro è stata tutt'altra paese per questioni
Umanitarie
E dall'altra parte
Costretto ai somali soprattutto di accettare questa queste in interferenza o intervento
Probabilmente molti di voi avranno visto
Le scene
Così tragica si drammatiche della popolazione somala
Sulla solo sul sugli schermi televisivi
Quindi e i Paesi ad un certo punto e è diventato un Paese praticamente che esisteva soltanto per nome
Dove non c'era nessun nient'altro che questo nove o o è un
Un ovviamente un pezzo di
Dette
Perché tutto è stato distrutto
Da questa guerra civile
Quindi
Un Paese dove non c'erano
Nessun rispetto per la Filt per la vita umana la lasciamo perdere la alla alla alla al rispetto delle dei diritti umani terrà ma
Altri dette il lasciava perdere perché non non c'era neanche
Non si poteva neanche
Concepire in quel momento insomma le ma addirittura non avere nessun valore la vita dell'essere umano c'è il massacri stupri chiede altrettanto tragedie distruzione totale
Non c'è stato non c'ero ma è stato un non c'era un governo non c'era un altro un un organo
O una istituzione che che badava all'ordine pubblico
La le Nazioni Unite il Consiglio di sicurezza delle lezioni unità sicuramente ha fatto appena in interferire in questa situazione per poter almeno salvare
Una parte delle vite umane e i somali sono state costrette a accertare perché quando uno
Si trova
A
Ad essere in pericolo per la integrità fisica e per la sua attività
E vede giornalmente migliaia di suoi connazionali
Molti di loro sui fratelli sui civili che perdono la vita la la la prima cosa che pensa e quelle di poter salvare la vita se poi sia una persona umano qualche cos'altro o qualche killer salvarlo non è che che che il Pd per lui conta molto qualsiasi cosa un cortese persone che riesce a salvarlo salvarle la vita ebbe ben accettata quindi questa è la situazione che ha portato a questa questa
Questa situazione dalla dalla sua male
Ora questa intervento o interferenza non si limita ovviamente in un sola Campori in padre in tutti i campi della vita di questo popolo di questo Paese padre nella politica e nelle cure una intervento politico intervento economico un intervento militare lettura militare soprattutto e quindi
C'è questa
Questa situazione oggi nel nel nel nel e Somalia
Ora
Ci sono diverse organizzazioni diverse entità diversi come si chiama
E Stati che tutti insieme
Collaborano
Si è insomma Alessia al di fuori della solare prima per salvare le vite umane in Somalia e secondo per poter riportare questo Paese alla normalità
Come si fa anche portare
Alla normalità questo Paese e soprattutto
Come si fa a gestire puntuali strumenti illegali
Sicché Stiffi queste crisi così
Eh no
E come si è fatto a coordinare anche da un punto di vista legale tutte queste certo queste come si chiama istituzioni queste
Organizza che che intervengono in in in in questa in queste crisi
Non c'è nessuna autorità nel Paese nessun tipo di autorità locale cioè autoctona o come si dice Cerba indice notturno su un autore tasso
Al di fuori delle diverse fazioni che si compattano tra Dell'Oro ognuno dei quali controllo una al massimo una minima parte del del del territorio nazionale
Ora
Si è cercato
Come sicuramente molto di voi lo sanno
Ti cercare di portare insieme i somali in una conferenza intorno ad un tavolo per poter e lavorare con l'assistenza e la supervisione delle Nazioni Unite
Più cura di UNESCO di una specie di di di carta di un una
Di qualche cosa di qualche strumento legale da cui partire per poter fatto come scampati ficcare il Paese ricostruire il Paese
Recentemente tra le in questa conferenza tra le altre cose chiesti queste diverse fazioni si sono concordati Nardis aveva c'è anche quella di preparare una Carta
Una nuova carta nazionale per un periodo transitorio di due anni
Una carta cioè non possiamo definirla in questa a a a questo livello una carta costituzionale ma che dovrebbe proprio essere la la la
La premessa per la futura carta costituzionale
Del del Paese
Poter cestini almeno da un punto di vista legale
Questo è chiarissimo
Sto cercando de de de de apre diario un consegnava i tempi e la la la confisca male il processo di queste tragedia perché
Non non mi è neanche facile parlarne
Costipato
Ora
Questa
Decisione
Sponsorizzata dalle patrocinato dalle Nazioni Unite soprattutto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ti preparare questa carta
Somala
è molto recente estratto all'altra settimana che alla fine dell'altra settimana che hanno raggiunto questa questa qua
Quelle che ci si chiede adesso fa e che che tipo di carta si vola dare o si vuole preparare a questo Paese
Una carta che poi diverrà la questa istituzione del Paese ho almeno la passione orchi principi
Passi l'area della futura Carta professionale del Paese
Una carta abbassata
Sui concetti tradizionali cala mistici
Che tendano soprattutto a come si dice Cantone quanta ricchezza tenderà alla cantori stazione del del paese alla alla alla alla alla cantierizzazione stizza arance
La cantierizzazione Svizzera per loro fortuna al funziona per loro ma quella che si vuole probabilmente farà in Somalia non si sa se funzionerà Breschi verso dalle sommarie o o meno
Allora che tipo di carta si vuole dare a a questa paese a questo popolo
Questo tipo di carta passata su questi concetti su cui si dice
Sentiamo
Come scava in giro ogni tanto di tornare ai valori tradizionali
Valori etici culturali tradizionale del Paese
Che significa allora un una carta passata su questi concetti cala vestiti
Che sicuramente la sarà nell'acqua la sua conclusione sarà soltanto quelle di di di ti questa Cantone eccezionale o invece che una carta
Importa come succederà o in tutta l'Africa successa anche in Somalia
Nelle annessa Santa al momento dell'accesso all'indipendenza
Impregnata da solidi valori
E sui principi democratici e liberali classici dell'Europa occidentale allora che tipo di carta si vola tarata esso questo questo questo Paese queste il problema adesso veramente molto importante molto almeno da un punto di vista legale molto importante per il futuro di questo popolo di questo Paese
Ora prima di dire forse andrebbe meglio a quel tipo di Tatò quel titolo all'altro de carta noi dovremmo dare uno sguardo anche molto rapido sul pack però visto repliche giovedì della della Somalia
Come d'altra parte gran parte dei Paesi africani
La Somalia e indipendente da almeno formalmente
Da da da trenta anni poco più di trenta anni
Entrando da anni ha sperimentato niente meno che cinque diverse fasi ti costituzionalismo cioè cinque diverse fasi
Ti ti te posizionati
Una prima carta costituzionale è stata data alla Somalia
Era quella e la questione del del del del del
Terza Santa
Che credo molti
Pressanti qua ne ne sanno qualcosa o anzi sanno molto forse molto Pietro quelle che adesso verso io a proposito di questa carta costituzionale che era in tutto e per tutto a modellata re Calcata se non vogliamo dire proprio totalmente copiata dalla questione italiana del quarantotto quindi Salvo e nomi qualche cosa salvo la religione mussulmana a qui somma del cento per cento credano
Non c'era nessun'altra differenza
Non ha funzionato
Non ha attecchito in quel contesto somala come tutte le Costituzioni tutte le carte costituzionali date ai agli Stati africane di nuove indipendenza in quell'epoca non hanno attecchito nel contesta nella società africani
Ed ecco che sul finire degli anni
So Santa più o meno nella seconda metà degli anni sessanta assistiamo
Un un proprio un criceto endemico di questo tipo di costituzionalisti in tutta l'Africa compressa la Somalia
Perché non hanno atti Quito questi sono ottime carte costituzionali molto democratiche molto liberale impregnata di tutti i valori
L'illuminismo di chi si è delle scuola del diritto naturale
Perché non hanno attecchito in queste in questi in questi contesti
Perché non potevano non potevano se perché i
Ci sono altri favori alte mentalità
Altri valore Acqui quelle popolazioni civili credere
E quindi non poteva assolutamente questa carta costituzionale
Importata in Africa non poteva assolutamente
Funzionare ed essere realmente applicabile tentare vuole risultati in quei contesti
Faccio un soltanto due esempi
Prendiamo per esempio quella
Che è stato fatto per la Somalia quelle che è stato dato la carta questionare che è stata data alla sommarie
Il più o meno uguale se non identica alla carta passionale italiana del quarantotto
C'è un forma di governo parlamentare
Anche se
Non era proprio quel uguale in tutto e per tutto a
A quella tipica
Governo parlamentare inglese ma un governo parlamentare
Un Presidente della Repubblica
Che non ha nessun potere reale effettivo cerimoniale
Come si dice lunga
Qualcuno un po'per forse un po'diminuire anche il per l'importanza del presidente un presidente notaio come dicono alcuni
Ora
In Africa una concezione del genere assolutamente non può reggere non può attecchire perché in Africa non si concepisce un capo che non ha nessun non ha non ha poteri reali
O è capo e quindi a potere reali che siano ampi limitati o come schiava temprati con non ha importanza ma se è un capo deve per forza avere dei poteri reali effettivi altrimenti se non ha dei poteri effettive reale non è un capo
Queste la mentalità
Africa
Non solo ma anche la mentalità mussulmana il diritto musulmano
Non concepisce la sottrazione dei poteri di Montesquieu a
Il potere e concentrato nelle ma nella persona del del capo dello stato del del presidente che nelle stesso tempo nel caso della regione musulmana è anche il capo della comunità dei credenti
Quindi
Ecco che in Somalia e in quasi in tutti i Paesi dell'Africa soprattutto dell'Africa nera
Assistiamo in quel periodo continuo
Come si chiama conflitto di potere di letizia tra interpreti del del dello Stato il presidente il primo ministro il Parlamento che non sa mettano mai Dapporto perché secondo la questione
Il Presidente dovrebbe essere
Come si chiama
Questo interna parte iscritto allo Pittaro questo riferì ma anche
Come si chiama
Che cerca di di di
Sanare il litigio delli altri redditi di detti altri e vertici o costituzionali intente altri come si chiama organi costituzionali
E del corpo quanto riguarda il conflitto dei poteri
Ma e e in questa casa il presidente stesso che pretende di avere poteri reali
Ma da noi ci sono alcuni è sempre che che ti fanno chiedere per esempio mi ricordo una volta attiene al presti presidente aveva nominato
Come primo ministro
Una persona che non era per niente gradita sia nel suo partito sia al nelle altre negli altri partiti politici
Al parlamento non hanno dato la fiducia necessaria al governo presieduto da da questo Siniora
E lui la seconda volta nominato ancora lui ha scritto confermato
Quando alcuni sono andati dal presidente della Camera andremo perché fai questi capricci perché perché se questo signore non potrà mai la fiducia lui ha detto una
Potuta che rimasto molto come si chiama
Molto famosa in Somalia quintetto se nomino la la la signora attici alla signora chi c'era una signora
Povera che che dimenticava nelle strade della città se non meno la signora Hirscher per forza avrà la fiducia necessaria dal Parlamento
E quindi io non vedo chi vuole io
Un'altra potuta a proposito della Costituzione
Di quel tipo di posizione la sua Istrana estraneità alla concezione
E ai valori che sono le credeva no Estes c'è stato quella potuta di un parlamentare che è introdotta da un altro parlamentare mentre lui
Parlava
Un altro parlamentare che ho ogni tanto citava
Una norma un articolo della Costituzione
E dicendo che quella che diceva Leo con le che proponeva era incostituzionale
Allora ad un certo punto quel signore se spesso a a parlare ha detto sentite rivolgendosi a a suoi colleghi parlamentari volete che facciamo qualcosa di buono per cui del nostro popolo del nostro Paese
E e tutte hanno detto sì sì sicuro che vogliamo reticenze ghiaccio una proposta che se accertate
Sci uscire ma ha veramente a fare qualcosa di buono per il nostro popolo il nostro Paese dicono ma allora attillato pomposamente mandiamo potiamo fuori dal Parlamento questa ragazza e il suo libro
Il ragazzo delle il era il deputato e che l'interrompo Eva e lì però la Costituzione
Quella
Non è come si chiama scandaloso che un per buttato parlamentare abbia proposto di tipo da fuori dal Parlamento alla costituzione ma quelle che ancora
Più grave e che nessuno dei deputati e si è scandalizzato attacca a questo proposta
Appunto perché per tutte era un libro estranei al TAR che che non si addiceva alle loro vent'alla loro mentalità ai favori a qui credevano concepiti quindi questo per fare un esempio questa non soltanto in Somalia ma di
Gran parte soprattutto del dell'Africa nera un'altra essendo io tipico della non
Bossi Pelletta di applicazione dei e quindi
Che le carte costituzionali importate
In Africa
Diciamo no intatte alle africane al momento dell'accesso e dell'indipendenza e quelle che riguarda per esempio il blu riporta ITIS
E il blu importantissimo un principio democratico
Senza la quale
Senza il quale e e inconcepibile che ci sia una fitta veramente democratica in un paese
In Africa si è trasformato se è tornato come strumento di disgregazione e di divisione della società
E addirittura una mina una minaccia
Per l'integrità all'integrità territoriale per l'unità nazionale degli Stati di nuove indipendenza in Africa perché perché come diceva poco a fare il l'ambasciatore a proposito della Tanzania che sta cercando adesso ti screening di introdurre rintrodurre Becali indizi c'era il blu il patetismo
Anche in Tanzania quasi in tutti i Paesi dell'Africa al momento dell'accesso tutti hanno accertato ho introdotto il principio del bollori potentissimo
Quelle che diceva
Adesso l'ambasciatore
Vuole introdurre questo principio sano sacro democratico molto importante per la vita democratica di qualsiasi popolati così se il Paese mai
Ma ha paura di di che questo
Si trasformi in uno strumento di disgregazione della società
Perché ogni tribù o ogni calano ogni etnica si fa il suo partito politico
Non è che i partiti politici si fanno in passato un programma od un piatto formo politico e ideologica si fanno in passa in o almeno in quegli anni
In a in tutta l'Africa
Si sono creati impasse attriti come scala aggregazioni etniche religiose
Tribali cala mistiche e così via
In Somalia
Nelle elezioni del del marzo verso Santa nove
In una popolazione che in quell'epoca sicuramente non superava il ma al massimo non poteva superare i cinque milioni Howie quattro milioni e mezzo
Alle elezioni politiche si sono presentate o ottantotto partiti politici
Allora
Se queste è una veramente una bere è un'opera propria democrazia o se uno Anarchia
Ho una discreta azione
Pistoia messo in seria vede
Se andiamo un po'in negli altri paesi africani dove il tribalismo e le bici smog veramente esiste perché i somari il tribalismo e le tecnicismo che se ne sono creati loro che sono di una stessa etnia di una stessa tribù queste divisioni se lo sono creati gran parte almeno così come
Lo lo lo
Lo come si comportano fanno adesso
Ma se andiamo né lette in alcuni paesi africani dove veramente essi Stella
C'è Sisteron nel
Contesto territoriale di uno stesso è stato diverse etnie diversi tributi versi calamità
Successo precedenti di quelle che successe in Somalia
E
Sei quella che adescano assai più allora si chiamava Congo
Beh Congo belga
Alle elezioni del sessantacinque si son presentati duecentocinquanta
Partiti politici
Ora qui sta e alcuni essendo di te li speriamo sa
Della
Primo fase del del costituzionalismo
Somalo e in generale Africa
Nel suo Santa nove in Africa il militare in Somalia i tempi
I militari
Con un colpo di stato militare
Prenderà il potere
E come succede sempre in Africa
Ho il latin America prepara ma prevalentemente nell'Africa nera
Quando i militari o qualcun altro si appropria del potere la prima cosa che a fare quelle di esposto la prima assoluta di prima atto che fa è quella di a pulire la la Costituzione che c'era nel Paese
Quindi la questione viene a Polito prima impatta sospeso poi dopo a Polito totalmente integralmente a Polito
E per dieci anni dal sessantanove Al Assaf tanta nove
Il Somalia
Noi chiediamo quella che in cervo questionari spicco possiamo chiamarlo il periodo del dei dei proclami costituzionali c'è delle carte costituzionali proposto Soria
Che in linea di massima tracce né i principi generali
Ho poi
Come si chiamava
Il in lire generale tracce né i principi generali e i criteri con cui
Verrà c'è scritto il potere il Paese farà bis amministrato la politica avrà condotta dell'economia avrà
Spompato e così via quindi una seconda fase di costituzionalismo in questo Paese
Come in molti altri Paesi africani
Forse per per Bari somali è stato questi dieci anni forse è stato il periodo migliore
Per dire la verità perché le e il vocalist è il periodo in cui la la la la la sua popolazione somala ha fatto
Morto
Per
Scrollarsi da dosso l'arretratezza fatto molto nel campo delle sull'hub economica patto molto nelle sviluppo
Nel campo delle sviluppo culturale le
E ha fatto molto in questo periodo di dieci anni
Nel soltanto nove
Entra in vigore una costituzione formale
E ispirata ai principi socialisti
Quindi una Costituzione socialista
Quindi una terza fase di costituzionalismo
Ma pian piano
Questo questa costruzione socialista si trasforma in quelle che normalmente in Africa
E conosciuta
Il costituzionalismo presidenzialista
Cioè la
L'allarme la la la la
Le merci era di un capo cosiddetto a Caras carismatica in tutta l'Africa
Che accentra tutti i poteri
Del Paese
Tutti i poteri dello Stato
Quindi
Pian piano
La Costituzione
E in generale in tutta l'Africa se era un culto con una questione più o meno ispirata ai principi e liberali democratici o principi come si chiama altrettanto democratici si affonda la concezione socialista nella seconda la concezione marxista leghista ispirati sui principi socialisti queste posizioni si trasforma pian piano
Ad una carta che abbia praticamente non non non non non vale niente perché la Costituzione veramente il reale la costituzione materiale la cui passione effettive del Paese alla fine si riduce alla volontà del capo
Quelle che vuole lui
Diventa la Costituzione per proprie la questione materiale
Negli anni nel sul finire del nel soltanto nell'ottantanove come diceva
Poca fa
Come diceva Pietro
E in parte
La pressione esterna in parte per la pressione interno soprattutto grazie ad un respinto ad uno è spinto abbastanza determinato di elementi interni del regime
In Somalia
Si è cercato di righi riprendere
E fin troppo dura il discorso del costituzionalismo liberale
Cioè di democratizzare l'affitto politica del Paese tifi introdurre il produrre porti etilismo di della separazione dei poteri
Della
Indipendenza
Dell'organo giudiziario e e così via
Ma
Questa ripresa del costituzionalismo liberale era un po'diverso da quelle che era
Il costituzionalismo liberale delli annessa Santanchè
Era stata introdotta in Africa o almeno i somali
Perché questa volta siete cercato volto ti cercano adattare
Le norme
Costituzionali alla realtà alle esigenze e soprattutto ai favori etici morali e religiose di questo popolo
Faccio ancora qualche esempio
Per vi dicevo che in Africa non si concepisce un capo che non non ha poteri reali
Ora come si fa
Siccome si può conciliare da una parte che è il capo abbia poteri ma che questi poteri e poi dopo non diventino come è successo in e quasi in tutta l'Africa non diventino poi una accentramento totale di tutti i poteri
E l'instaurazione di una dittatura
Come si chiama
Militare personale quelle che vogliamo come se fa consigliare questi due esigenze
Come si fa ad introdurre il principio democratico pluralista pure ipotetico
Ma nello stesso tempo
Evitare che questo comporti la disgregazione dalla società la si chiama
Che il pur bozzettismo non costituisca un ristoro mento
Per tutte le forze centrifughe che minacciano l'unità è l'integrità territoriale di questi Paesi ora
Come diceva poco fa l'ambasciatore questa preoccupazione che l'ambasciatore a vista intensa ANIA
è ovvio che è una preoccupazione ed è una esigenza che si è manifestata in quasi quasi in tutta l'Africa
Nella seconda metà degli anni ottanta
Non soltanto alla Somalia ma quasi tutti i Paesi africani
Dopo tori un periodo di di di Moro porti bipartitismo alcuni con con come ska ma con con la
Filosofia con la con la scelta dichiarata del socialismo altri senza questa
Nella seconda metà degli anni ottanta assistiamo a questa in tutta l'Africa questa ventata acquistano avventata perché quelli
Questa come schiava
Quindi sistema
Possano dire la monocratico di ti potere concentrata nella persona nella persona del capo di di del Moro potentissimo di questa ha comportato sicuramente è stato il periodo peggiore di tutta
Credo almeno secondo la mia valutazione il periodo peggiore dette le storie dell'Africa
Quindi ha comportato in tutti i Paesi africane al disastro economico politica sociale possibile molti ad a volte do loro questo ti Sastre sfociato alla guerra civile come succede in Somalia in nella Imperia Ina
Altri parti dell'Africa che non sono menziona come successioni Totti come
Continuamente succede in Kenya Sanza che de più nessuno a Montichiari
Como continuamente succede in questa guerra civile in in punti in fu Guanda in altre parte anche i sai in Senegal e in quasi tutti paese Africa
Ora dicevo
Come si possono conciliare queste esigenze ora
Almeno in Somalia si è tentato di
Ti cercar di tutti utilizzare questi principi democratici
Cercando di evitare
Almeno per quanto è possibile
Che non si trasformi in uno come è successo precedentemente in strumenti negativi
A proposito per esempio Hunter forma del Governo
Poi parlamentarismo puro sforzo analizzato come si dice avvolto in qualche parte non ha funzionato in Africa ma non ha funzionato e neanche la dittatura o che incomincia a tale indizi in molti Paesi africani
Come un governo apre come come schema ma governo presidenziale che The generato si è trasformata al presidenzialismo
Allora si è cercato di dare almeno in Somalia una al capo al presidente un potere effettivo reale però con la possibilità di controllarla
Soprattutto
Da come si chiama da da dalla dal da parte
Del parlamento
Dagli altri organi quindi una parte almeno ho un affetto del potere
Con un esecutivo non totalmente dipendente dell'UI
O o come si chiama
Quello è capo con un primo ministro corre che col suo esecutive e
Indipendente per le spalle per per le per per l'espletamento delle sue funzioni
Un Parlamento molto forte
Che riesca a controllare
Sia la la la
Il presidente almeno nell'esercizio delle sue funzioni e si è l'esecutivo
Quindi una cosa che più o meno si avvicina a quelle che si chiama un'arte pubblica semi presidenziale
Ho un sistema bicefalo fatta cioè c'è il capo eccesso di potere ma ci sono anche c'è un un segreto esecutivo completamente indipendente dell'Ulivo
Come scalo guidato dal primo ministro
Per e partiti politici
Per i Blue riporta etilismo
E in alcuni Paesi africani se il ricorso ad un criterio che hanno i somali in quel momento
C'era apparso un po'arbitrario come per esempio
Quelle che successe il in Senegal il presidente sa ancor prima de lasciare il potere
Dopo tanti anni di Moro potentissimo quanto
Ha visto che non funzionava il Moro porte ci sono come non ha funzionato
In tutti i Paesi dell'Africa
Ha deciso di rintrodurre il BUR partitissima però ha detto va bene
Tu sei
Sarà parlando ai senegalesi anche un po'scarsa sto menta detto sentiti
I partiti possono essere di tre tipi
Di destra
Di sinistra e di centro il BND centra quindi voi potete avere o un o un partito politica dei test però uno disse di star quindi comprese il mio circa possono esserci nel Paese soltanto questi tre partiti politici
O come come si chiama egli nigeriani
Nigeria che paesi più grande di tutta l'Africa e più popolata e militare quando adesso hanno
Deciso di cedere il potere ai civili hanno detto che
Potevano essere create nel Paese forse perché soprattutto influenzate dalla tradizione inglese possono essere
Creati soltanto due partiti politici
Hanno isole ci è parso un po'Brusca ma arbitraria tutto questo e abbiamo cercato di limitare il Polo riporti etilismo
Introducendo tutta una serie di come si chiama
I meccanismi
Che faceva secondo noi almeno facevano sì che non ci sarebbe stato alla Polo proliferazione dei partiti politici presse abbia che non potevano avere de numerazione tribali o religiose Ovo
Etniche o cala mistiche tiene che dovevano avere rappresentanza il tutto il territorio nazionale
Che se alle elezioni per esempio non arrivava al cinque per cento il partito poi che non arrivava al cinque per cento non poteva essere non per i verrà presentata al parlamento e così via quindi
Ora
Mi dicono che il tempo forse parlato troppo pensavo di poter parlare così tra
Ora cosa si fa su la domanda che tipo di carta si deve come si chiama preparare
Almeno per c stireria legalmente da un punto di vista legale le crisi somala in questo pericolo
Secondo me in sintesi
Una carta
Che si tiene presente i valori tradizionali
I valori culturali religiosi come si chiama
E chi ci di questo popolo
Ma che assolutamente non sia solo tenente passato
Prettamente su questi concetti ma che faccia su WOW una carta che faccia sua i concetti i principi democratici
E il e
I concetti moderne discolo Petit progresso di questo popolo oggi al volgere del ventesimo secolo non si può
Condannare a un popolo di
Come si chiama
Di regolarsi impasse
A quello o a a alle fare polacche
Billia e anni via qualche migliaia di anni a fare sempre volavano i loro antenati
Questo significa tagliarle fuori dal dal progresso economico scientifico e culturale di tutto il mondo io mi ricordo quando
Ad un certo punto risolvere decisero di scrivere la loro lingua di dire
Come schiava dotare una scrittura lo leggo che era prima era soltanto una lingua parlata
Si è discusso molto di quale caratteri
Adottare e alla fine si è deciso adottare la gara per la tv
Non perché anche se
C'erano molte come si chiama
Settori della società che non erano assolutamente d'accordo su queste x
Semplicemente perché
Tanto con quale carattere scrive la tra la lingua non è che sia molto importante la la la importanza principale è che tu dia una una una una una formato una una forma iscritta la tua lingua se noi per vediamo quel
La la la la la grafia cinese non credo che possa
Dubitare nessuno che la la la la la scrittura non ha importanza ma non quelle che importante di dare una sì se io riconoscibile a al alla lingua parlata quindi perché si è adottato la la scrittura latina semplicemente perché era quelle che conveniva era più conveniente da un potente dentista economico e e per tanti altri motivi
Grazie
Citiamo
Grazie votando per averci costretto a questo tour de force
Credo che sia il momento di fare un quarto d'ora di intervallo anche per riscaldare un po'la sala riscaldare noi con un caffè ci vediamo fra quindici minuti grazie
Una riscaldato
Dura
Ricominciamo
Il nostro programma
Tocca adesso al dottor Pierluigi Malesani vicedirettore del centro centrale del servizio di cooperazione tecnica internazionale per dire i in realtà il dottor Malesani oltre che un funzionario dell'ivi ha nel suo curriculum una lunga militanza presso il ministero degli esteri in particolare presso la cooperazione per più di dieci anni ha retto l'ufficio formazione
In questa veste a
Ha girato l'intero terzo mondo ma ha soprattutto si è soprattutto occupato di cooperazione universitaria
E a conferma che c'è un come un filo somalo che collega molte cose di questo di questo nostro convegno dove dopo avere ascoltato il professor votanti è stato rettore dell'Università nazionale somala è giusto ricordare che il dottor Malesani da considerare fra i padri dell'Università nazionale somala che è stato uno dei progetti più impegnativi dalla cooperazione italiana in Somalia nato ben prima della legge del settantanove quindi nato anche in epoca più difficile in termini di di mezzi in termini di strumenti di lavoro dottor Malesani ha poi conservato un legame con con la cooperazione italiana
Legame che si è rafforzato in negli ultimi tempi godono esami siede nel comitato direzionale che
Come definirlo una sorta di parlamentino interno del della cooperazione italiana e quindi e quindi
Viene qui a dare il suo contributo con una con un patrimonio di esperienza di competenza assolutamente particolare prego
Dopo l'intervento il professor Bot Anna specialmente nella sua prima parte quella in cui ci ha illustrato la situazione drammatica
Che si trova in cui si trova attualmente la Somalia
è difficile tornare a un discorso che a che fare con le statistiche con gli strumenti con le metodologie della cooperazione
Però forse necessario che torniamo a tutto questo
Perché è stato detto in molte occasione in parte anche vero
Che le conseguenze che la situazione attuale della Somalia certamente è responsabilità della società somala
Ma in qualche misura la cooperazione internazionale
Ha spinto ha portato alle non ha aiutato perlomeno a l'attuale situazione
Queste questo è vero cioè se la cooperazione internazionale quelle italiana e quella degli altri Paesi
Non è stata in grado
Di arginare
L'ultimo periodo di SIAD Barre
Non è stata in grado di condizionarlo
Anzi attivando processi quasi moltiplicativi di fenomeni di corruzione
Per paradosso si può dire che negli ultimi anni in Somalia
La vera cooperazione l'hanno fatta
I corrotti da una parte e dall'altra i vantaggi della cooperazione hanno avuto i corrotti di una parte dell'altra parte
Non ha non è stata in grado di porre problemi di
Partecipazione della società somala a tutti i processi
Di sviluppo
Insomma in poche parole erano cooperazione tra governi e poco una cooperazione fra società
In altre parole
Si pone il problema non soltanto dell'ingerenza umanitaria che è stata qui evocata dà il professor Bottan
Ma si apre un altro capitolo che è quello se la cooperazione deve portare altri tipi di ingerenze nei Paesi dove deve operare
Ingerenze di tipo condizionamenti nelle regole di applicazione
Condizionamenti a chi sono i destinatari degli interventi
Ingerenza che ha che fare con le attività di gestione di Ménez in mente di attribuzione dei vari interventi
è un capitolo difficile certamente qui pongo soltanto il problema non credo che sia facile dare una immediata soluzione
Però il problema in certo senso dell'ingerenza degli interventi al di là di quelle che sono stati qui evocati ieri cioè che la cooperazione porta ingerenza comunque sia perché porta modelli diversi porta strumenti non conosciuti
Porta a comportamenti che non sono quelli e il caso del polso Bottan di quando ci porta il caso
Di quel deputato che dice buttate fuori quel giovanotto e quel suo libro si dà una sensazione precisa di come quel giovanotto si permetteva di interrompere magari un anziano
E questo è un comportamento assolutamente inaccettabile
Quel libro
Che poteva dire dire benissimo un libro un librettino Oliver colo
Perché lo dicevamo cupo solo Gori di Libero nella tradizione islamica ce n'è uno solo e tutti gli altri sono surroga sono solo cose di poca importanza
Comunque siamo in un contesto in cui l'Africa
Do diceva ieri bene Lamba sciatore
è in crisi è un continente
Definito da molti perduto
Io che da un po'di anni lavoro in un gruppo industriale
Mi sono accorto che l'Africa sta sparendo dalle statistiche del commercio internazionale
Ieri che fino a dieci anni fa aveva il suo naturale esportazione del trenta per cento verso i Paesi in via di sviluppo
Si è ridotta a cifre che sono sull'ordine del otto per cento dopo dieci anni quindi anche tutto il commercio internazionale sta soltanto il continente
Ebbene in questo in questo in questo in questo quadro titolo sorpassa nella ieri il PCI richiamava all'esigenza della solidarietà internazionale
La comunità internazionale non si può dimenticare dell'Africa
L'ambasciatore cane ci diceva
Nella famiglia internazionale non si può perdere un figlio che è in crisi che in un momento di difficoltà ma la famiglia internazionale deve darsene carico deve occuparsene
E io questo
Non vorrei sottolinearla l'esigenza la responsabilità della comunità internazionale
Sia per problemi di solidarietà
Ma anche
E noi non dobbiamo questo argomento sottacere lo anche per problemi di sicurezza
E finita la bipolarità
Il mondo era diviso in due parti che tutto sommato ognuno aveva le sue appartenenze aveva le sue sicurezze aveva i suoi punti di riferimento
Oggi quello che è il grande rischio il grande pericolo eh questa micro conflittualità diffusa che sta sempre più avendo
Focolai punti di accensione in tutte le parti del mondo
E naturalmente questo amico conflittualità sì sviluppa laddove ci sono sacche di povertà di miseria di problemi dove non ci sono
Soddisfatti i bisogni essenziali
E questo
è un discorso che vale per la problemi di sicurezza sul piano di una di un di una sicurezza bellica
Ma che fare anche per l'Europa di problemi di sicurezza nei confronti di tutte i processi di immigrazione che si stanno sempre più sviluppando è brutto è sbagliato parlare di sicurezza nei confronti della del delle migrazioni perché sembra che si stia parlando di una città del di una roccaforte che si deve difendere dagli invasori
E quindi in questo in questi termini è da rigettare il termine
Ma certamente e da considerare questo grossissimo fenomeno
Di popolazione che che sono in in situazioni di grande sacche di povertà
E che hanno a pochissimi chilometri una realtà in cui
Una società in cui la regola normale quella del surplus di un consumismo sfrenato dissi di standard di vita che sono assolutamente caratterizzati da spreco e da consumismo
E allora come si può non pensare
Che queste popolazioni che stanno al di là di pochi chilometri di mare queste popolazioni che sono a a poche ore di treno
O di aereo non pensino di fare l'emigrazione che che hanno caratterizzato tanti tanti secoli fa
Quindi il caso Albania mano soltanto il caso albanese albanese ma il caso dell'Europa dell'est recentemente in in Russia
Parlando con delle responsabili di quel Paese dicevano che sono pronti milioni di cittadini russi pronti a partire per l'Europa per la loro paura dell'Ovest
E allora credo che la responsabilità internazionale
Deve essere capace di trovare i flussi di investimenti
Per creare posti di lavoro livelli di occupazione capacità imprenditoriale in questi stessi Paesi piuttosto che rischiare di subire questo tipo di
Flussi migratori
A questo punto e ieri è venuto fuori molto bene c'è il problema di quale cooperazione
Se la crisi della dell'Africa
Ma c'è anche la crisi della cooperazione internazionale c'è la crisi degli strumenti c'è una crisi fortissima degli strumenti e del e dei finanziamenti
Allora io qui oggi non posso fare la mia enunciazione di tutti i mali della cooperazione
Io vorrei soltanto affrontare sul bilaterale e multilaterale alcuni aspetti che peraltro sono stati già qui richiamati
Il bilaterale
è uno strumento che è stato definito perverso
Perché porta modelli dal suo
Di origine
Porta corruzione
Esporta modelli che non sono quelli che vanno bene per il il Paese recipiente
E scoordinata anzi molto spesso e conflittuale
Ci diceva ieri l'ambasciatore carne che molte volte i governi dopo estere esteri è stata chiusa la porta in faccia dalla cooperazione
Della Banca mondiale vanno a cercare se qualche cooperazione bilaterale
Veri interessi buoni o meno buoni è disposta a accettare quel tipo di progetto che la cooperazione multilaterale aveva rifiutato
La cooperazione multilaterale allora d'altra parte una cooperazione
Burocratica è una cooperazione
Lunga è una cooperazione io qui fosse uno un termine troppo forte ricattatoria e l'operazione che ha una cultura permeata da una cultura anglosassone
E quindi massimalista vengono premiati i paesi che fanno processi violentissimi di privatizzazioni
Vengono premiati i paesi che riescono a fare meglio i i i piani di aggiustamento industriale
Del di aggiustamento strutturale e quindi riescono a fare delle economie penalizzando fasce le fasce sociale i più deboli
Non è flessibile poco flessibile
Ricordiamo ieri il l'intervento sempre del del Senegal e che ci diceva che
Il Fondo monetario imponeva di alcune licenziamenti che non erano possibili per procedure governative ed è ed è per difesa di alcune fasce di popolazione deboli
Ma specialmente la cooperazione multilaterale è senza appello
No non c'è nessuno che ha la forza in questo momento di valutarla
E di dare un controllo la cooperazione
Multilaterale in questo momento è la legge è il punto di riferimento massimo di riferimento di del sistema
La soluzione anche qui difficile c'è bisogno di ripensare la cooperazione c'è bisogno di di fare azioni di ricavi pregio Tel riprogettazione
Ma probabilmente c'è bisogno
Di una Europa forte
Di un'Europa non divisa non la somma di tante cooperazione bilaterali ma di una presenza forte di una cultura forte europea che si ponga nelle massime momenti decisionali della cooperazione multilaterale come un partner un tuorlo couturier forte capace di dare non soltanto contributi finanziari ma specialmente anche un contributo di idee e di capacità di dialogo e di negoziazione cosa che serve in questo momento
In un certo senso per arginare in massimalismi di una cultura anglosassone
Vi dico queste cose perché voglio arrivare a questo punto a affrontare il tema che mi era stato indicato e che riguardava più prettamente i problemi della formazione
Ebbene noi ci troviamo che sul tema della formazione la Banca mondiale
Le varie sedi internazionali stanno delineando una Filosofia un approccio che sostanzialmente puntualizza e richiede che tutto l'intervento sia finalizzato nella educazione di base sui piani della alfabetizzazione
Lasciando in terza priorità ma molto in terza priorità il problema della cooperazione diversità aria e della ricerca
Nella mia breve analisi
Vi vi cercherò di cercherò di dirvi il perché di questa approccio
La situazione intanto mondiale
Anche nel settore educativo è tragica
Negli ultimi trent'anni c'è stato un fortissimo processo di scolarizzazione
Siamo passati da trecento otto milioni di bambini che frequentavano le mille novecentosettanta
La scuola elementare nel mondo a circa mezzo miliardo
Comunque al momento attuale ben centodieci milioni di bambini non vanno a scuola
Ebbene né il sessantasei per cento di questa quota sono bambine
Quindi la condizione femminile ancora una volta nei paesi in via di sviluppo è uno dei punti
Più negativi più bassi
Della della situazione tra maschi e femmine
Questa centodieci milioni di bambini che non vanno a scuola sono concentrati quasi tutti in due aree nel laser nel Sudan Asia e specialmente in India e nel nel sud della Cina
E nell'Africa del Sud Sasa
Per avere
L'iscrizione di tutti i bambini nel due mila
Bisognerebbe vi faccio soltanto degli esempi vi sono degli indicatori ma è tanto per avere uno uno spazio di di ragionamento
Bisognerebbe che in India
Frequentassero da qui al due mila quindi fra sei anni sette anni
Cento venti milioni di bambini in più
Bisognerebbe che il Brasile
Frequentassero trenta milioni di bambini in più
Che Nigeria frequentassero venti milioni di bambini in più
Con percentuale inquietanti perché se i cioè entro venti milioni di bambini dell'India significa un incremento del quaranta per cento
I venti milioni di bambini Nigeria significherebbe un aumento del cento per cento
Quindi un raddoppiamento
Se poi guardiamo soltanto quelli che vanno a scuola e che
Fanno non più di tre anni quindi sostanzialmente non ho una educazione sufficiente quindi lasciano la scuola dopo tre anni
Succede che
Questi sono tra un terzo e la mette la metà di tutta la popolazione Scola vive che va a scuola nei paesi in via di sviluppo
Il problema non è soltanto nella
Scolarizzazione dei bambini il problema è anche più generale
Tra tutti gliela tra il mondo degli adulti analfabeti
Nel mille novecentonovanta
Esisteva nel mondo un miliardo di analfabeti
Anzi la cifra precisa e novecento quarantotto milioni
E la metà di questa cifra si trova in due Paesi in India e non nella Cina del sud
La conferenza di Thailandia che si è svolta l'anno scorso ha posto come problema primario quello dell'educazione
E qui è una vada sola una considerazione che io in cui io credo molto
Esiste è vero una difficoltà di sviluppo da parte dei paesi povere di risorse
Ma se guardiamo questi ultimi
Dieci anni
Gli unici casi in cui c'è stato un tasso di sviluppo rilevante considerevole
E soltanto avvenuto in quei Paesi che hanno investito informazioni
Soltanto in quei Paesi che hanno prodotto uno sforzo gravissimo fortissimo nelle risorse per l'educazione e faccio riferimento in particolar modo ai Paesi alcuni Paesi dell'Africa dell'Asia dell'Asia dell'estrema o Oriente
Come la lettera di Thailandia e la Corea del Sud
Lo stesso Taiwan dove sostanzialmente in questi ultimi anni c'è stato un fortissimo impegno nel campo educativo
Fosse devo aggiungere anche un'altra cosa che mi abbastanza collegata dove c'è un fortissimo intervento nella formazione
E anche una etica del lavoro che ha permesso un impegno di grosso dimensione
Accanto a questo la cooperazione universitaria
Il rapporto OCSE
Che viene fatto ogni anno
Sulla cooperazione per lo sviluppo
Che dedica un capitolo importantissimo alla formazione ai problemi dell'educazione
Non dedica nessun capitolo alla cooperazione universitaria parla soltanto di cooperazione di terra di di terzo livello quindi di cooperazione di di insegnamento di terzo livello quindi l'insegnamento superiore soltanto per dire
Che la terza priorità
La prima priorità è la formazione di base la seconda priorità e la formazione di Baraldi professionale la terza priorità e la formazione universitaria
E questo è una considerazione che la Banca mondiale sta portando avanti in questi ultimi anni con molta forza
è vero esistono tutte le considerazione che
Danno ragione a questo tipo di approccio
Però ancora una volta mi sembra che ci sia
Permeata o in questo intervento questo che io chiamavo prima questa cultura anglosassone in cui tutto è bene o tutto il male e quando si individua un male bisogna combatterlo fino all'estreme conseguenze
Si sono fatti errori nel nella nel nel campo universitario in Africa lo stesso lo stesso ambasciatore Baldocci ce lo richiamava questa mattina come in Africa certamente c'è stato un deterioramento dell'Università africani
Un deterioramento in docenti in laboratori incapacità di effettuare ricerche
Ma io qui non possono richiamare come
Alcuni anni fa
Pochi anni fa venti anni fa
Sostanzialmente tutta l'educazione superiore da parte dell'Africa veniva fatta nelle università europee veniva fatta nell'Università di Mosca di o Roma e di Parigi o nell'università americane quindi era una formazione completamente scoordinata da quello che era il problema del contesto il locale
Poi c'è stata una fase in cui si è pensato di esportare dei modelli delle università europee
In Africa
E quindi sono nate molte università
Tra l'altro era il momento dell'indipendenza quindi erano gli anni della di una di una crisi di un momento di particolare vitalità
Nel mondo politico culturale africana
Però queste università erano della SITA che sostanzialmente sì rimodellato hanno al modello dell'università francesi o delle sta inglesi
Si insegnavano materie che erano più di competenza del del mondo europeo che del mondo africano
Molti di queste università davano titoli che erano titoli che erano dell'Oxford Oxford Certificate ho dato da cioè da università addirittura europee
L'Italia in questo ha fatto
Una
Un intervento particolarmente interessante in Somalia
Dove
Ha pensato di creare una università
Partendo dai bisogni locali dalle strutture la Calì
Dal dalle esigenze che nascevano dal paese
è un'università che purtroppo
Come tutte le istituzioni le realtà in Somalia sono state poi distrutte dalla dalla guerra civile
Però come è stato chiamato ieri qui in questa stesso convegno sarà uno degli pochi risultati risultati della cooperazione italiana
Perché distruggere le mille persone che si sono laureate in questo Paese sarà un compito che nessuno sarà capace di fare
E quindi comunque sia nell'università nazionale somala la cooperazione italiana vivrà nella formazione delle migliaia di persone che si sono formati e che sono il patrimonio di cultura e di capacità per il futuro della Somalia
Penalizzare le università africane
In un momento in cui c'è bisogno di una nuova elaborazione anche politica anche culturale mi sembra che sia una cosa estremamente grave
è vero c'è bisogno di tutta una serie di puntualizzazioni non possiamo andare avanti ancora io la proliferazione di sedi c'è bisogno di un coordinamento regionale non si può fare di università
Uguali ripetute in tutti i Paesi e in tutte le sedi universitarie quindi probabilmente c'è bisogno di un'ora razionalizzazione regionale
C'è bisogno di creare delle grosse selezione all'accesso all'università
Leggevo ieri che attaccar all'università di Dakar hanno fatto un esperimento in una facoltà rispetto a un'altra facendo una ha rigorosa selezione
I una facoltà e questa dato che c'è stato una dispersione inferiore rispetto all'altra facoltà del quarantadue per cento quindi è chiaro che bisogna creare degli accessi all'università particolarmente rigorose
Bisogna garantire l'accesso a tutti non soltanto ai figli della
Dei dirigenti non soltanto dare pari opportunità formative non soltanto a quelle urbane urbanizzati ma anche a quelli che provengono dalla regione
Però al di là di questo non si può non pensare che le un un Paese che deve svilupparsi sia privo della propria università
Troppo spesso in Africa la politica e la cultura le hanno fatto le caserme
E ora che le facciano le università
Che diventi lo cioè laboratori
Di dibattito di
Di discussione
Di capacità di elaborazione
E a questo proposito io credo che
La proposta che
Veniva enucleata delle parole del nostro coordinatore l'emozione forte che ci che il professor votanti ha dato nella sua relazione
Potrebbero permettere di fare
Un un disegno che forse è un po'un sogno
Cioè che oggi noi qui che abbiamo assistito a ai problemi così gravi che la sommaria di fronte
Ci rendiamo conto che non è soltanto un problema di strumenti di finanziamenti ma c'è anche un problema di studio ed ideazione e di progettazione
Io credo che una sede universitaria come questa di Gorizia potrebbe essere capace di lanciare un messaggio forte
Dicendo io credo che qui potremo cominciare a studiare assieme ai docenti Somalia assieme agli esperti della Somalia
Un qualcosa che ha a che fare con la nuova carta costituzionale dalla Somalia
Abbiamo le competenze giuridiche abbiamo una facoltà di scienze politiche rivolta verso i problemi internazionali
Noi vogliamo qui
Fare un sogno fare un un un desiderio utopistico
Cioè quello di mettersi a lavorare
Su quale tipo
Di procedure quale tipo di carta potrebbe essere fatta per il futuro della Somalia
C'è utopia però molte volte i disegni
Più grandi nascono da persone di buona volontà da studenti che sono capaci di organizzare un convegno come questo e che
è un momento di riflessione su temi più molto più grandi di tutti noi
C'è un messaggio
Che voglio lanciare qui in questa sede a conclusione di questo mio intervento perché ritengo che molte volte
Le parole che partono
Umilmente riescono a colpire molto più che dei grandi disegni fatti in qualche stanza di vetro o non di vetro grazie
Grazie dottor Malesani non posso che associarmi alla a questo suo auspicio la facoltà di cui siamo ospiti credo che saprà raccogliere questo messaggio
Dargli corpo in qualche modo tocca adesso al professor Oscar Garavello direttore del Corso Master in Finance ma anche in fronte e retro Plant per la Fondazione fin Africa prego professor grazie
Ringrazio presidente
Voglio subito dire che il mio discorso sarà
Abbastanza tecnico abbastanza economico avendo insegnato insegnando tuttora in una facoltà di Scienze politiche come quella di Milano rito mio tuttavia che un aspetto economico di questi problemi estremamente gravi sia importante
è importante dire per i giovani perché qui c'è ampio materie di studio di riflessione
Perché contrariamente a quello che si pensa le cose non sono affatto chiare e do l'impressione anzi che le cose diventano sempre più difficile più complicata
Il discorso che voglio fare è innanzitutto a livello terminologico perché ho l'impressione che sotto il nome cooperazione allo sviluppo ci sono due cose
A più piano
Volevo dire che sotto l'aspetto sotto la dizione di cooperazione allo sviluppo ci sono due
Sospetti due problemi che sono totalmente diverso
C'è un primo aspetto che si tratta delle cosiddette transazioni di mercato
Cioè quelle che passano per il commercio internazionale che passano tramite le banche tramite i mercati finanziari internazionali
E questo è una primo aspetto che credo sia estremamente importante
E poi c'è una seconda parte che riguarda le transazioni non di mercato e quello che va sotto il nome di assistenza allo sviluppo
E quello che in termini molto banali si chiamava citiamo tuttora il primo si chiamava trade cioè il commercio il secondo invece si chiamava e si chiama tuttora e idee
Quindi c'è una certa dualità fra transazioni di mercato e transazioni non di mercato
Il punto dubbio e quello che ha creato questa mitologia dell'assistenza allo sviluppo e che noi ci limitiamo soltanto alla secondo aspetto cioè l'assistenza allo sviluppo
Tenendo conto che per molti paesi in via di sviluppo forse non per l'Africa quello che più importante non è l'assistenza allo sviluppo sono una nuova regolazione delle transazioni commerciali e finanziari
Io penso che sia assolutamente inutile parlare di assistenza allo sviluppo di aiuti
E nella fattispecie per l'Africa quando vediamo che i prezzi dei beni esportati dall'Africa nell'ultimi dieci anni hanno una tendenza non dico alla riduzione ma al declino
Quando il servizio del debito estero assorbe una quantità enorme di di Diesel estrarre
E siccome in economia le parole contano come pietre bisogna che noi ci cancelliamo dall'idea dell'aiuto allo sviluppo perché in realtà non diamo nessun aiuto lo sviluppo se noi comprendiamo come ho l'impressione dobbiamo fare le transazioni di mercato e le transazioni non di mercato
Quindi il primo messaggio che vorrei lanciare queste certo dobbiamo parlare dell'assistenza allo sviluppo
E da oggi in poi da adesso in poi io parlerò soltanto di questa seconda fase
Però dobbiamo ricordarci che la cooperazione e lo sviluppo va a ben altro ben al di là dell'aiuto allo sviluppo e comprende una nuova regolazione di tutte le transazioni di mercato economiche finanziarie e monetarie tecnologiche cento
Devo dire questo perché
Qui abbiamo come possiamo dire una matrice a doppio settore
E questo le si è visto anche concretamente nell'esperienze empiriche ma lo si è visto anche nella teoria dello sviluppo economico
Visto che la lavagna non voglio interrompere la mia vecchia abitudine di scriverà lavagne ma però è soltanto un approccio come possiamo dire metodologico poi lascio a voi riempire
Le caselle
Se si accetta la dedizione
Fra
Transazioni nel
L'impressione però è che abbiamo
Qualche difficoltà
Comunque
Se qui mettiamo tre intendendo per tre tutte le transazioni di mercato e qui Aid cioè tutte le transazioni non di mercato e qui mettete
No thread
E qui mettete no e
Trovate quattro categorie e in queste quattro categorie voi trovate tutte le esperienze dei PDS non solo in concreto ma anche in teoria dal mille novecentocinquanta ad oggi
No tre no e e cioè in questa fase Abba avete in quella che si chiama l'asserzione di l'Ajax
Per esempio una specie di come possiamo dire
Di autogestione soprattutto a livello regionale e trovate l'esperienza della in corso Sempione Sean nell'America Latina
Un'esperienza abbastanza interessante se voi prendete Eden Trevi queste invece come possiamo dire è la classica teoria dello sviluppo la classica economia dello sviluppo
Chi ha avuto tantissimi esponenti negli anni cinquanta degli anni sessanta
Io però l'impressione è che noi siamo oggi in una situazione in questa fase in cui abbiamo l'ente no tre nel senso che i Paesi soprattutto africani si sono accorti che l'unica possibilità di ottenere riserve estere divise estere tramite gli aiuti semplicemente perché il trenta non funzione i prezzi delle materie prime sono continuamente in declino non solo ma le esportazioni industriali nonostante tutto quello che si dica trovano delle forti difficoltà a entrare di peso industriale aggiungo essi il problema del debito estero che mangia tutte quelle risorse che vengano tramite le esportazioni
Devo dire anche però che alcuni paesi hanno adottato questa soluzione no e
Altri paesi hanno adottato questa soluzione Conte risultati brillantissimi prego presidente se voi prendete i Paesi del Sud-Est asiatico è praticamente questa forma di sviluppo
Per cui al di fuori di tutte le esperienze empiriche abbiamo queste quattro possibilità ma ovviamente poi le possibilità si possono aggiungere in cui cioè ci sia un rapporto equo fra posizioni di mercato e posizioni non di mercato
L'unico problema e su questo aspetto mi fermo perché non è mio competenza e che quando si parla di un'assistenza allo sviluppo non bisogna mai dimenticare quello che succede al di fuori di queste zone
E devo dire subito prendendola come culpa degli economisti
Che gli economisti si sono sempre interessati Dada Mosley quindi risaliamo al mille settecentosettantasei a quella che si chiama l'economia dello scambio
E soltanto a quest'anno dato grandissima importanza
è rimasta al di fuori quella che noi potremmo chiamare l'economia del dono
Estremamente importante adesso che pone dei problemi estremamente gravi estremamente importanti e che era stata lasciata così trascurando con tutte le conseguenze che poi vedremo quindi un invito quando voi fate con un mio farete l'economia non solo limitarvi all'economia dello scambio
E soprattutto dallo scambio mercantile come è successo nell'epoca capitalistica ma anche all'economia del dono l'economia del dono estremamente importante
Secondo punto avendo
Come possiamo dire ristretto il campo all'assistenza allo sviluppo
Anche qua bisogna capire cosa vuol dire assistenza allo sviluppo quasi senza sviluppo non solo i doni
Questa è una parte dell'assistenza allo sviluppo
L'assistenza allo sviluppo in termini come possiamo dire tecnici
è limitata
A delle transazioni in cui l'elemento do dono supera il venticinque per cento
Quindi non è che gli aiuti siano Dondi gli aiuti sono delle transazioni in cui l'elemento dopo non supera il venticinque per cento
Quindi possiamo avere un'assistenza allo sviluppo che ha il ventisei per cento e quindi praticamente quasi come una transazione di mercato e la transazione di mercato favorita se voi volete ma non troppo
E poi ci sono dei invece delle transazioni in cui l'elemento Done al cento per cento e quindi è un dono però badate bene che i toni sono molto limitati
Per cui quando si parla di desistenza dello sviluppo non si tratta di doni o si tratta di doni sono in minima parte
Inutile dire che spesso fra gli aiuti
Si comprendono una grossa fetta di aiuti che sono aiuti militari e quindi non fanno parte dell'aiuto allo sviluppo
Una seconda parte di aiuti sono i cosiddetti aiuti di emergenza
Certamente sono aiuti ma non sono aiuti allo sviluppo sull'aiuti di emergenza
Per cui se voi levate una parte elevate la seconda parte lavate la terza parte di vera aiuti allo sviluppo è una quota molto più limitata di quello che comunemente sedici
Ma nonostante questo aiuti sono molto importanti l'assistenza è molto importante
Avevo preparate diverse tabelle ma e chiaramente non è possibile farlo però vi volevo soltanto dare un indicazione
E all'indicazione chiedo io do anche un'indicazione di tipo metodologico
Ovviamente mi riferisco ai giovani
L'economia e la scienza empirica bisogna lavorare sui dati più o meno sicuri purtroppo
Bisogna evitare sempre le parole al vento perché in questo caso le parole contano
Africa venne l'Africa l'aiuto ripeto aiuto non vuol dire dono vuol dire aiuto
Quindi vuol dire l'elemento Done superiore al venticinque per cento
Nel caso dell'Africa adesso siamo arrivati all'otto per cento del prodotto nazionale
Ogni Paese africano otto per cento badate bene qui siamo alla fine degli anni ottanta agli alla fine degli anni Settanta questa quota era del quattro per cento
Quindi vuol dire che nell'ambito di dieci anni l'aiuto lo sviluppo sia raddoppiato nell'Africa rispetto al reddito nazionale
E oggi siamo arrivati
A quello che prevaleva all'inizio della indipendenza cioè negli anni cinquanta che era circa l'otto per cento
Quindi abbiamo avuto dall'otto per cento nel cinquanta poi si è sceso fino al quattro per cento e siamo risaliti all'otto per cento
L'unico vantaggio nella situazione attuale rispetto all'inizio degli anni Cinquanta e che adesso gli aiuti sono più multilaterali prime invece erano a livello bilaterale
Nella vecchia edizione c'era i rapporti fra madrepatria e Colonia adesso invece sono più multilaterale
Non mi domando perché siamo passati dal quattro all'otto per cento
E si potrebbe dire la risposta è semplicemente perché i i Paesi africani hanno più bisogno
Un'altra interpretazione più malevola ma forse più giusta e il fatto che questo otto per cento non fa nient'altro che compensare
Il degrado amento dei rapporti di scambio delle esportazioni e il degrado amento della situazione del debito estero
Tito alcune cifre che
Rispetto all'Africa che mi sembrano abbastanza drammatiche
Pro capite
L'Africa e
Riceve pro capite circa trentaquattro dollari
L'America Latina mi riceve dodici
E l'Asia meridionale i cinque dollari e l'Asia orientale quattro dollari quindi Africa non c'è nessun problema che estremamente più forti
Rispetto queste era rispetto alla popolazione invece rispetto al reddito nazionale al reddito nazionale l'Africa riceve come dicevo una cifra sull'otto dieci per cento
Le cifre poi sono difficilmente interpretabili
L'Africa riceve il nove per cento il Medio Oriente tre virgola quattro per cento l'Asia
Uno virgola sei per cento l'America Latina zero virgola quattro per cento
Per alcuni Paesi le cifre sono assolutamente devastanti
Il Mozambico riceve sessantacinque virgola sette però ripeto non sono aiuti allo sviluppo qui sono aiuti di emergenza la Tanzania
Ma qui abbiamo l'ambasciatore Baldocci che può farci sede riceve il quaranta quarantotto virgola due per cento
Il chador ventotto e per cento cioè si tratta di una cifre assolutamente
Elevato
Il punto fondamentale che noi oggi siamo di fronte ad una crisi
Dell'assistenza allo sviluppo
Una crisi dell'aiuto allo sviluppo
E dico questo
Quando per persone come me che seguono questo come possiamo dire questa questo sviluppo teorico da più di trent'anni è una cosa assolutamente inimmaginabile
Pensate che a inizio degli anni cinquanta anni sessanta la nuova teoria economiche era basata sull'assistenza allo sviluppo
Grandi pensatori economici come ceneri come Nusco che come rose in Spagna Rodano avevano basato le loro teorie dello sviluppo
Per i Paesi ex coloniali proprio sull'assistenza allo sviluppo e dopo adesso dopo venticinque anni ci troviamo di fronte ad uno spappolamento ma non solo ad uno spopolamento dell'aiuto ma ad una spopolamento Dell'Atti Oria dell'aiuto economico
In questo caso in questo senso io chiamo la crisi dell'aiuto allo sviluppo
Purtroppo la crisi dell'offerta
Dell'aiuto allo sviluppo
E soprattutto nei Paesi industrializzati perché sono i paesi industrializzati che portano poi l'aiuto allo sviluppo e quello che in termine tecnico si chiama lei fattibile la fatica dell'aiuto
Ma qui non ha niente a che vedere con i paesi in via di sviluppo ha a che vedere con una situazione dei periti industriali
Non entro in problemi come i problemi di bilancio dello Stato problemi di bilancia dei pagamenti cartiglio coordinamento fra le politiche dall'aiuto
Devo dire soltanto però che
Fatte delle interviste come sono riportate ampiamente e oggi l'aiuto lo sviluppo è fra le più basse categorie mentre prima era dei primi categorie cioè anche a livello dell'opinione pubblica della sensibilità comune
Per motivi giusti o sbagliati non voglio di di foglio discutere questo ma comunque c'è sicuramente una minore sensibilità a questo aiuto dello sviluppo
E quindi penso che al di là di aspetti tecnici c'è una forte opera di sensibilizzazione che bisogna
Ma lasciamo perdere quello che succede
A livello dei Paesi industriali c'è però una crisi
E questa tesi secondo me alcune caratteristiche innanzitutto a delle cause politiche ideologiche
E la prima causa è che questo aiuto spesso ha degli effetti perversi sull'equità a livello internazionale
Mi ricordo uno dei grandi santoni d'aiuto lo sviluppo che era un famoso economista svedese Gunnar Mirra
Che benissimo molti di voi conosceranno il quale aveva si era battuto per tutta una vita
Per l'aiuto allo sviluppo una degli ultimi articoli forse l'ultimo
Si dichiarava profondamente disilluso deluso de queste attività
E diceva no non capisco perché noi dobbiamo tassare le categorie popolare dei paesi
Ricchi e poi questi aiuti vanno a finire nelle categorie superiore dei Paesi poveri
Ecco questo è un discorso che fatto dalla lega lombarda ci potrebbe lasciare indifferente
Ma quando il fatto da buona mira che per tutta una vita aveva lottato a favore delle classi più debole e questo è un ha un significato ben diverso
La seconda condizione la seconda aspetto è l'aspetto ideologico
Perché oggi riscopriamo mercati
Si potrebbe dire li scopriamo l'acqua calda perché il mercato nessuno l'ha mai dimenticato
E il punto fondamentale è però che l'aiuto viene canalizzato tramite organizzazioni pubbliche tramite i poteri pubblici sia nei paesi d'un antisemita in i beneficiari
E il mercato spesso
Non esiste non succede
Ecco quindi un altro motivo i caratteri è logico
è stato valorizzato dalle due massimi esponenti
Come era Reagan e la Thatcher e colti in Germania adesso la situazione promette sta cambiando con Clinton ma secondo me non troppo
Una terza causa e di carattere come possiamo dire più istituzionale internazionale
Voi sapete che oggi le organizzazioni internazionali non sono ben viste non solo il Fondo monetario internazionale o la Banca mondiale ma tutti all'organizzazione internazionale c'è una ventata contro
Secondo me in modo sbagliato ma questo non importa niente e siccome l'aiuto per larghissima parte veicolato tramite queste organizzazioni internazionali l'aiuto spesso viene penalizzato
Questo è vero ma come economista sarei abbastanza insensibile di fronte a questi gridi di dolore
Ma ci sono delle cause più importanti sono degli aspetti empirici
E poi ci sono degli aspetti teorici
Aspetti in pirici beh finalmente gli economisti hanno cominciato a parlare dell'aiuto allo sviluppo ma con dei numeri con delle cifre
Purtroppo sono dei numeri delle cifre camuffati truccati ma insomma e sempre l'inizio e si è visto in piedi che a mente che gli affetti
Dell'aiuto allo sviluppo sono deboli sono minimi
E comunque hanno un tasso di efficienza un tasso di produttività
Scusatemi
Introduzione tecnica produttività non profittabilità produttività vuol dire un'efficacia sociale un efficace macro economica la profittabilità è molto più limitata si riferisce solo profitto
Dicevo l'assistenza allo sviluppo un tasso di produttività molto basso
Secondo aspetto e il secondo aspetto è che si è visto che i Paesi che ricevevano meno aiuti
E invece avevano una politica più Trade
Hanno avuto un tasso di sviluppo maggiore
Con delle ipotesi
Di cui non mi soffermo di tipo statistico si è dimostrato che il commercio in molti più utile che nulla gli hutu
Ma ci sono anche degli aspetti teorici abbastanza interessante
E gli aspetti teorici che adesso noi abbiamo una nuova teoria della crescita dei Paesi in via di sviluppo non è più la vecchia teoria
Quella di cui vi parlavo prima degli anni cinquanta degli anni sessanta
Ma è la nuova teoria della crescita
La quale si basa su argomenti più sofisticati più delicati più complesse di cui mi pare mi faceva cenno dottor Malesani non si riferisce più al capitale al risparmio ai grandi aggregati all'industrializzazione
Ma si riferisce alla crescita del capitale umano
Si comprende subito che l'aiuto può favorire molto per quanto riguarda il primo aspetto capitale industrializzazione ma difficilmente si introduce del capitale umano
Ma ci sono degli altri motivi sempre dal punto di vista teorico presidente io il concetto del Piano Marshall
Anche qui una mitologia dello sviluppo
Ma il Piano Marshall e nuovi revisione del Piano Marshall rivisitazioni del Piano Marshall mostrano che è stato estremamente utile ma non utile come si pensava cioè tramite l'influsso di risorse valutarie
Come noi vogliamo fare né il PDS ma semplicemente perché il Piano Marshall ha fatto coordinare i Paesi europei ha introdotto dalle forme di programmazione
Ha permesso una maggiore credibilità dei dei partiti e quindi dei governi certa c'è stato anche una certa importanza per quanto riguarda l'afflusso di risorse valutare ma tutto sommato queste non sono state molto importante
E lo stesso si dice per i Paesi dell'Est
Anche qua Piano Marshall perché poi le cose si ripetono e poi continuando ripetersi poi ci credono che siano vere ma non sono affatto vero
Il passaggio dalla transizione da un paese socialista un Paese capitalista non si può fare sicuramente con una forte immissione di capitale anzi dall'estero
E il problema è chiaro perché nei nostri paesi occidentali
Queste risorse queste risorse sono state utilizzate ma semplicemente perché al di sotto c'era come possiamo dire una trasformazione di valori
Un cambiamento di mentalità concerto formazione istituzionali istituisce dal dei rating
E quindi è chiaro che le risorse sono importanti non solo perché sono risorse ma perché sono derivate da un processo di modernizzazione
Ma un Paese Abel sterno quando voi buttate delle risorse è molto probabile che queste risorse vengano non utilizzati convenientemente
Allora il punto fondamentale e qui l'ultima mia parte l'efficace dell'aiuto
è l'aiuti efficaci punto Secondo qual è l'efficacia dell'aiuto
Terzo punto ma non lo tratto
Ma quale essa quale tipo di aiuto e più efficaci
Quindi c'è un insieme di aspetti positivi di aspetti normativi di dover essere e di essere alcuni teorici alcuni empirici
Efficace dell'aiuto
Devo dire che l'efficacia dell'aiuto non è soltanto un'efficacia letterale qualitativa ma efficace l'aiuto si può e si deve misurare
Io penso che sia finito il tempo in cui l'aiuto veniva
Ho magnificato oppure minimizzato ora di passare ad una misurazione adesso abbiamo tutti gli strumenti
Ed ho l'impressione che il fatto di non voler misurare l'aiuto nasconda qualcosa
Di perversi
Nel senso di non mostrare chiaramente quali sono le colpe dei paesi donante dei Paesi beneficiari cioè non è soltanto una carenza di strumenti statistici una carenza di documentazione qualche cosa di più grave
è una volontà di non svelare delle cose che magari si dicono ma poi non si scrive
E quindi questa estremamente importa
Per quanto riguarda l'efficacia dell'aiuto
Dire subito capire che ci sono tre tipi di aiuto
Il primo è l'aiuto Progetto
Cioè quando questo aiuto viene in un certo senso concretizzato in particolari progetti che sono progetti agricoli industriali infrastrutturale questa in un certo senso la vecchia tipologia dell'aiuto
Il secondo è invece l'aiuto settore l'aiuto per settore allora c'è settore agricolo settore industriale eccetera eccetera settore universitario
Ma ho l'impressione che oggi l'aiuto vada verso una terza direzione il così detto aiuto programma
In cui l'aiuto è dato non per particolari Investimenti ma semplicemente per l'aiuto alla bilancia dei pagamenti per l'aiuto al programma di sviluppo economico
Non mi posso formare su questi tre aspetti però nel titolo della mia del mio intervento c'erano aspetto macro economici e settoriali
Ho messo settoriale semplicemente perché mi era parso di capire che il convegno doveva vi era anche un accento a livello ecologico a livello ambientale
E quindi nella mia relazione c'è anche questi aspetti ma credo di non aver tempo mi voglio soltanto limitare gli effetti macroeconomici
La domanda che mi pongo in un modo molto brutale e non corretta è la seguente ma perché gli aiuti non hanno avuto degli effetti dei grossi effetti a livello macro economico perché
Per diversi motivi mi permetto di elencarli non posso svilupparli
Il primo motivo è che spesso gli effetti dell'aiuto sulla produzione sono negativi
Beh questo sì potrebbe sembrare grave ma questo lo si è visto abbastanza bene per un particolare tipo di aiuto che l'aiuto alimentare il food day che fra l'altro è molto gradita ai nostri Paesi non tanto l'Italia quanto la Francia quanto gli Stati Uniti perché permette l'evacuazione di un grande surplus alimentare ebbene nel fumo dei dei soprattutto nell'India non parlo dell'Africa
Perché la situazione abbastanza diverso nell'Africa e si è visto che questo fu Dead ha disturbato notevolmente la produzione agricola
Di quel Paese
Bisogna ricordare ma qui non mi soffermo su questi aspetti perché son basta anzi di
Enti che il foderi vuol dire una riduzione dei prezzi agricoli e noi sappiamo che i contadini a qualsiasi livello sono abbastanza sensibile i prezzi
E quindi se questo aiuto alimentare a bassi prezzi chiaramente non incentiva diciamo nella migliore delle ipotesi una forte produzione
Ma questo succede non solo per il proprio per il programma alimentare
Ma per tutti i programmi oppure gli occhi per molti tipi di programmi
Seconda fetta secondo effetto e sulla
Sul consumo
E bene o male questo aiuto va a finire nelle disponibilità monetarie
In tutti gli individui
E quando si tratta dell'uno due per cento conta poco ma quando si tratta del trenta quaranta o del dieci o venti per cento conta
E che cosa vuol dire questo vuol dire semplicemente che le persone che hanno il loro reddito ma intanto dei doni in forme più o meno diverso sia sotto forma di commento di remunerazioni sia sotto forma di prezzi più bassi hanno uno stimolo al consumo
Ma vendono stimola il consumo non hanno uno stimolo a risparmiare
E quindi si è visto abbastanza curiosamente che quando voi aumentate gli aiuti ad alcuni Paesi la propensione al risparmio si abbassa
Quindi di fronte ad un aumento delle risorse esterne c'è una riduzione una compressione delle risorse interne
E questo è un noto fenomeno che viene chiamato di dipendenza degli aiuti gli aiuti creano dipendenza è semplicemente perché non stimolano
Per le risorse interne
Terzo aspetto
Effetti sull'investimento l'investimento e il cuore dello sviluppo se voi non avete investimento non avete sviluppo
è il punto fondamentale si è visto che
Il tasso di aiuto l'assistenza all'aiuto che proviene dall'esterno molto superiore rispetto agli investimenti
In Africa posso portare alcune cifre
In Africa
E circa di venti per cento superiore che cosa vuol dire questo vuol dire semplicemente che l'aiuto va a finanziare non d'investimento come dovrebbe esser Mario Bafin anziane il consumo ma soprattutto alcuni consumi che sono i consumi pubblici
Voi sapete cosa è successo in Africa in questi ultimi dieci anni di fronte ad una crisi fiscale dello Stato pauroso
Non ci sono tagliate le spese correnti ma si sono tagliate le spese in conto capitale come del resto si fa anche in Italia per cui niente di nuovo sotto il sole conto del con delle prospettive assolutamente diverso
Allora che cosa vuol dire vuol dire semplicemente che queste aiuti sono andati nel bilancio statale
Nel bilancio statale per finanziare non investimenti di capitali in infrastrutture bensì per finanziare i consumi
Ultimo punto o penultimo punto le fette sull'occupazione
Ma l'effetto sull'occupazione degli aiuti di Stato ombra stanza dei bottoni semplicemente perché gli aiuti vengono fatte
E grosse cattedrali nel deserto o elefanti bianchi come vengono chiamati in Africa i quali hanno un forte contenuto di importazione e una debole intensità di capitali quindi si tratta soltanto di una piccolissima quantità di occupazione e poi per una certa parte per una regata arte
Le risorse dall'estero vanno verso l'industria non verso l'agricoltura mentre invece in alcuni Paesi necessari un forte supporto agricolo
Ultimo punto effetti sulla povertà e l'Unicef ha fatto degli studi bellissimi per quanto riguarda l'assistenza estera all'Africa e si è visto che la povertà non è affatto ridotto dagli aiuti
Voglio dire il contrario cioè che gli aiuti hanno cresciuto la povertà però sicuramente non c'è stato nessuna connessioni significativa fra un mento gli sviluppi e riduzione della povertà anzi forse c'è il contrario ma però non sono sicuro
Siccome le poche loro ormai già troppo tarda voglia voglio arrivare ad alcune conclusioni conclusioni che non fanno nient'altro che riprendere alcuni punti però forse opportuno sottolinearlo
Il primo aspetto è che
Bisogna giungere ad una smantellamento di questa mitologia della cooperazione allo sviluppo
Io ho l'impressione che bisogna Gina dire le cose come stanno ecco l'assistenza allo sviluppo per larga parte è stata soltanto come possiamo dire un esempio di cattiva coscienza
Per non aver voluto parlo di peso industriale che in questo caso sono i maggiori responsabili
Però non ha Pier voluto probabilmente non aver potuto questo pare da discutere
Una non dico una nuova regolamentazione dei commerci internazionale perché questi sono anche qui sono d'parole un po'al vento ecco ma però una minima nuove indirizza degli scambi internazionali
Ecco decentemente non possiamo dire che noi diamo a questi pesi in aiuto quando
La parola è forte sicuramente populista
I ogni anno gli portiamo via il doppio il triplo di quello che gli abbiamo ma insomma le cifre hanno un senso questo è il primo aspetto il secondo aspetto è che bisogna passare dalla mitologia degli assistenza alla non voglio dire alla tecnica anche se la tecnica importante male economia per assistenza
L'economia del dono estremamente importante
è il dono è molto più difficile da gestire da negoziare da contattare rispetto allo scambio
Noi invece per una serie di motivi che potrei dire ma che sono tutti comprensibili ci siamo gettati soltanto sullo scambio quando oggi per alcuni Paesi invece non solo alcuni Paesi esterni ma anche per al nostro interno l'economia del dono e più importante dell'economia dello ska
E terzo se mi permettete direi che c'è ampio campo di lavoro anche per i giovani
Quali forse
Meno di noi hanno delle sovrastrutture fatte
Io sono cresciuto con la metodologia dell'aiuto dello sviluppo ed è difficile sbarazzarsene
Penso che invece voi avete maggiore possibilità perché vi confrontate ad una situazione nuova
Non avete schemi mentali precostituiti e quindi penso che e l'ultimo mio suggerimento che bisogna studiare di più questi aspetti bisogna analizzare il di più con rigore con discernimento con sensibilità anche io penso che ci sia un grande campo soprattutto in una facoltà come la vostra e in un certo senso sono molto invidioso della vostra posizione
In cui questa facoltà di o corso di laurea non non so bene
In cui c'è insieme aspetti economici aspetti storici aspetti giuridici aspetti istituzionali penso che sia un bel nell'istinto per potere finalmente fa uscire questa mitologica assistenza allo sviluppo in una vera azioni in favore dei paesi in via di sviluppo grazie
Grazie professor Garavello prima di chiudere la nostra mattinata vorrei ridare la parola all'ambasciatore Baldocci che vorrebbe dare soprattutto voi studenti qui di Gorizia alcune notizie sull'istituto italo africano prego
Poco fa alcuni studenti del corso mi hanno chiesto informazioni sull'istituto
Italo africano e hanno espresso interesse alle sue attività vorrei molto brevemente riassumere l'istituto è stato fondato nel mille novecentosei da un gruppo di senatori e da allora l'ho svolto un'attività molto utile nel campo non solo per la promozione dei rapporti culturali ma anche di cooperazione tra l'Italia e i vari Paesi del continente africano in prevalenza quelli dell'Africa subsahariana ma anche quelli dell'Africa mediterranea
Nel settore culturale come dicevo ma anche e gestendo alcuni progetti di cooperazione allo sviluppo l'istituto possiede degli strumenti di lavoro che sono notevolissimi fra l'altro un'ampia biblioteca specializzata in storia economia etnografia cultura dei Paesi africani che credo sia una delle migliori d'Europa
Dispone anche di una collezione notevolissima di carte geografiche sull'Africa alcune delle quali molto antiche
Di una firmo teca che rappresenta uno strumento di ricerca e di studio soprattutto per il periodo coloniale di notevole valore io vi esorto a visitare l'istituto o singolarmente oppure se preferite collettivamente possiamo rimanere in contatto
E vorrei sottolineare il fatto che l'istituto può firmi può figli degli strumenti di lavoro e di ricerca aggiornati e notevoli in quanto la biblioteca
Malgrado le ristrettezze economiche che d'istituto attraversa di esce ad acquistare nuove opere beve molto aggiornata beh rimaniamo incontrato mi auguro che nei prossimi anni sia all'Università di Trieste che il corso di laurea di Gorizia possono svolgere dei contanti in molto proficui con Istituto grazie
Grazie ambasciatore se c'è una proposta di fare una piccola appendice se siamo d'accordo ci sono delle domande che molti degli studenti vorrebbero rivolgere ora io credo che prima siccome il pomeriggio e anch'esso abbastanza intenso se abbiamo la pazienza di rimanere ancora per un quarto d'ora venti minuti
Ascoltare alcune delle domande accaldo sono sicuramente più efficaci che non oggi pomeriggio riprendendo quindi darei senz'altro la parola a chi lo desidera attivo
Può usare il podio il microfoni no benissimo anche i microfoni novanta
In arrivati a nanna la nascita basta sì il quale tranne la cassa nell'area laziale ha lanciato S cinque direttiva terra una nuova Fornari paparazzi hanno nazisti
Che inizia senta
Non essere laziale a a lanciate alle cinque e direttive terra no no tracce di cooperazione io però sapesse questione Quentin erano animali e sia una cooperazione bilaterale per emiliana lacca affannare appuntamenti carenza Lalla correzioni tutti no ritiene sinora ha fatto attacca dieta o oppure se erano rimaste a una cooperazione multilaterale che a avere più chances attivi uscita
Probabile che in futuro l'importanza dell'assistenza bilaterale diminuisca approfitto di quella multilaterale io mi riferisco soprattutto alla cooperazione della Comunità economica europea voi sapete che nei paesi non solo africani ma anche latino americani nei paesi in via di sviluppo la comunità la Commissione di Bruxelles a una rappresentanza permanente che assomiglia molto a un'ambasciata e in alcuni casi anche meglio attrezzata di un'ambasciata
Perché vi sono degli e Sperti vi sono dei ricercatori vi sono degli studiosi di mercato e vi sono anche direi dei mezzi
Di lavoro dei mezzi d'ufficio superiori a quelli di molte ambasciate
Ebbene
Credo che nella cooperazione avviata dalla Commissione di Bruxelles vi siano dei criteri di obiettività forse maggiori a quelli che caratterizzano la cooperazione bilaterale
Certo la cooperazione bilaterale ha una sua notevole importanza soprattutto se si considera che è almeno per l'Italia ma anche per gli altri Paesi è considerata parte integrante della politica estera
Del Paese donatore
Però anche dei difetti i difetti sono che e spesso unilaterale nelle vedute anche se si afferma in ogni occasione che i programmi debbano essere richiesti dal Paese ricevente c'è sempre una notevole influenza del Paese donatore
Che cerca anche di dare degli indirizzi alla sua attività di cooperazione che possono anche divergere da quelli del paese divergenti Dalben del Paese ricevente
Ora nella cooperazione della Comunità economica europea ma anche di altri di altri istituzioni del Fondo monetario dalla banca mondiale credo che ci siano dei criteri di obiettività più ampi e soprattutto ci sono anche dei mezzi di intervento più rilevanti in quanto questi organismi che si avvalgono dei finanziamenti dei paesi membri
La parte di cooperazione bilaterale
Dell'Italia rappresenta soltanto una quota del nostro sforzo di aiuto pubblico allo sviluppo in quanto abbiamo delle quote di partecipazione a programmi di altri organismi internazionali abbiamo anche delle delle quote che dei contributi volontari soprattutto penso al caso dell'Unicef credo che l'Italia sia il il secondo il terzo addirittura il secondo Paese che dà maggiori contributi volontari all'Unicef
Voi sapete anche probabilmente che e lo Spedale degli Innocenti a Firenze è diventato un centro di formazione per operatori dell'Unicef e credo che sia una cosa molto valida
Noi che siamo così poco e così male di solito rappresentati negli organismi internazionali gli abbiamo un funzionario della carriera diplomatica che e uno dei dirigenti dell'ufficio Unicef a New York ormai da molti anni
Il credo che l'Italia abbia dato un notevolissimo contributo molto attivo alle attività dell'Unicef nel mondo
Personalmente siccome credo nell'unità europea e ritengo che gli Stati sovrani nazionali non abbiano un grande avvenire non solo nel nostro continente ma anche nel mondo mi auguro che un giorno queste varie cooperazioni bilaterali confluiscano in una cooperazione unificata europea che potrà avvalersi di esperti dei vari Paesi membri gli immensi finanziarie che potrà programmare in un modo più unitario e probabilmente anche più efficiente
Si cerca ovviamente di evitare duplicazioni per esempio tra i programmi della Comunità europea e quelli dei suoi singoli paesi membri ma sempre qualcosa sfugge a questo coordinamento
Ne possono esserci delle dispersioni di sforzi che verrebbero eliminati se le cooperazioni ci fosse soltanto una cooperazione europea io credo che sia questione di tempo
Ma ci si arriverà e auspicabile in ogni modo
Io vorrei rivolgere una domanda al dottor Malesani indirettamente anche al professor volta intorno alle date non lo vedo più fortuna teorie
Io voglio sapere avete provato e di cooperazione in campo educativo università quindi dunque che tipo di università in Africa ma in particolare in Somalia in questo momento soprattutto sappiamo che intellettuali somali non hanno vita facile sicuramente nel loro Paese momento quindi che tipo di università conche docenti e da un punto di vista anche più pratico quali programmi
Adesso anche perché in passato
La cooperazione educativa in Africa soprattutto Somalia ha ricevuto forti critiche si è parlato addirittura di diversità farsi educazione farsa
Queste sono non sta bene il futuro cosa sarà
è evidente che su questo programma c'è stata molta polemica ci sono state molte discussione
Io però cercherei di razionalizzare la risposta a parte quello che probo tra vorrà integrare dicendo che al momento attuale
Non esiste niente
Esiste soltanto un campus distrutto e saccheggiato
Esistono dei laboratori che sono stati anche essi saccheggiate
Esiste soltanto
Un migliaio di laureati di questa università
In giro per il mondo
Esuli in Italia e nei paesi vicini in Europa
Ed esistono
Circa cento docente
In Italia
Esistono cento docenti che in questo momento ha difficoltà con grandissime difficoltà hanno qualche sussidio da parte della cooperazione italiano ufficiale
Che sono in collegamento alcuni sono iscritti a corsi di dottorato
E quindi si impegnano personalmente su un piano di aggiornamento
Di stare il più possibile vicini a luoghi di ricerca e di studio
Per poter in qualche modo essere la forza intellettuale a disposizione per un domani ad essere la futura classe docente di questo università
è evidente che la futura università che sono che la Somalia vorrà darsi la nuova Somalia vorrà darsi sarà un'università completamente diversa da quella che era precedentemente
Anche perché io ritengo che certamente alcune cose che ho criticato da parte degli organismi internazionali
Debbono però essere recepite sono motivazione molto serie
Io criticavo prima questo mi dà anche l'occasione di un po'aggiustare il tiro a quello che dicevo
Gli estremismi di queste posizione
Ma tutte le osservazioni che gli organismi internazionali stanno in questo momento sottolineando nel necessità che debba essere per dar conto nella nuova istituzione delle università nei paesi in via di sviluppo è una sacrosanta realtà
Però questo attenzione è un discorso che non vale soltanto per l'università dei paesi in via di sviluppo
Lo faccio volentieri qui in questa sede è un problema quello dei costi dei benefici che deve essere affrontato in tutte le sedi anche molto anche nel nostro università italiane
Perché questo fatto che la raccomandazione forte che le università in Africa diventano dei punti di eccellenza regionali senza spreco di risorse
è una raccomandazione che vale per tutti i Paesi non soltanto per Paesi africane
Qualche ipotesi di mia personalissima visione del futuro dell'Università somala io credo che la cooperazione italiana dovrebbe
Curare di più
Il corpo docente che è presente in questo momento in Italia dovrebbe creare maggiore occasione
Di
Oggi maggiore offrire maggiori opportunità di essere e insediato sul piano scientifico sul piano di studio nella futura università che in qualche modo bisogna costruirla
Quello che io trovo assolutamente carente in questo momento l'assoluto vuoto di progettualità
L'età presidente può essere criticata
Può essere organizzata meglio per esempio veniva criticato lo delle cose che veniva costantemente criticato e anche la stampa molte volte lo criticava era il fatto che venivano pagati troppo cari professori in dollari in Svizzera
Ebbene questa è la categoria di tutti gli esperti della cooperazione italiano non capisco perché Merico tirava essere data una categoria per i poveri professori poveri non tanto per i docenti universitari che andavano in Somalia
Se vogliamo criticare tutti gli aspetti della cooperazione che vengono pagati in dollari e Svizzera facciamo un discorso generale ma non facciamo una penalizzazione perché i professori universitari
Io voglio sapere come sono pagati
I soldati adesso in Somalia
Credo che siano pagati come come tutti quindi credo che probabilmente anche loro non lo so è è una mia cattivo pensiero ma penso che siano pagati in dollari che e probabilmente che loro giudiziario
Pro sabotando
Per questo niente scorso dell'ONU per setta somala della cooperazione una per stare italo-somala euro
Una cosa piuttosto complicata che avrebbe bisogno di un tempo più lungo per parlarne per chiarire tutti gli enti aspetti positivi e negativi
Intanto credo che
Pietro ogni tanto se qualcuno
Continua da parlare lo guarda in modo un po'maligno il che significa che deve non è contento che si continua
Ora
Intanto bisogna precisare una cosa
Una testa democratici o come è nata Roma perse tasso
Perché
Molto è stranamente più volte ho letto sui giornali italiani Luna persi per italiana in Somalia
Una testa italiani somale non c'è mai stata
Non abbiamo mai avuto nate americani una versetti immobile show o italiani una per siti in Kiss Maiorca loro avversità se ne sono creati il somali l'hanno voluto loro possa persona creati
E si sono rivolti all'Italia
Per la condizione tecniche scientifiche e didattiche scientifiche dell'una teste perché in quel preciso momento ne erano in grado da soli di di di provvedere l'Italia gentilmente mentre in molti altri Paesi hanno rifiutato di Tara insomma da questa assistenza
Accettato di dare insomma di queste assente
Assistenza
Le facoltà e tinti parte menti di questi da una parte sono è stati creati con la con una volontà politica dei somma e non so non esco non solo è state create dall'italiani o dal dalla popolazione italiano o dai docenti italiani
I programmi some state fatte concorda mente
Dalle due parti e soprattutto
I programmi sono state fatte dal da da da da Letta insomma vi faccio un po'un solo esempio che forza all'inizio vi potrà anche scandalizza una facoltà medica che quattro anni
L'avete mai sentito voi
Non è una scuole infermieristiche
è una facoltà medica che sfornate i medici non infermieri di secondo grado e non medici come si chiama uguali come si faceva in Cina ma medici medici in tutto e per tutto
In quattro anni l'ha fatto lui
è stato lui ad avere a queste idee
Voi credete che poi perché chi è che
Che si potesse accettare in Italia
In un ateneo italiano
O all'atto cooperazione italiana un programma del genere
No perché io mi ricordo all'inizi quando esso a me l'hanno proposto infatti è stato proprio mandato ad è il primo a proporla qua perché in quel preciso momento erano il ministro
Dell'istruzione superiore
Tutti si erano e scandalizza
Anche voi adesso pensate che forse chissà che tipo di dottori sono è stati questi
E se vi vi dico che dopo queste tragedie e in Somalia
Molti di più dirigenti dei laureate di queste scuola medica di questa facoltà medica di Mogadiscio lavoro nata essa alle Cinzia internazionali alle chiese delle Nazioni Unite
Molto di loro
Non perché
Non si poteva fare il merito questo doveva che sfondarlo luglio abuso veramente
Ma perché non si può di non è perché non si poteva completare il programma in quattro anni
Perché si faceva in sei volti anni in in Europa perché il robot voi non avevate segna ASP urgente di medici
Mentre non l'aveva
E abbiamo visto che il programma si poteva completarla
In quattro anni non solo che si potevano completarlo
Ma la differenza
Dei
Crede a una rissa in contattavo resta tra la nostra facoltà di Mogadiscio
Le facoltà americane europea era di cento sto Santa ore più della nostra
Quanto
La e per liuto e ci o cioè la la progressione della sanità
Ci ha mandato una delegazione per vedere se quel lei era una scuola medica o uno ha veramente una scuola infermieristica
Io mi ricordo che
Era allora rettore di questo una perfetta
Tra una missione una visione che non riuscivano a capire quello che succedeva a letto
Alla fine che avevano montato una delegazione composta da tira
Medici
Un rettore medico olandese un inglese del nelle scuole Preside della Facoltà di di né di medica di per Brigandì una versetti è un iraniano preside della facoltà medica dell'università di Chirac si
Quando son venute da me altra trovata devono aver sette c'è stato un po'tutto un posto
Scherza sottrarmi l'inglese perché l'inglese mi ha portato a questi
Per forza si aspettava un un Bellomo omone grosse austro canadese e ha visto questo piccolino e ha chiesto ma dove il rettore terrete è il l'accompagnatore adatta che era questo omino LDL
La la questo piccolo Negretto che che
E e lui mi ha guardato a queste datacenter ma lei che è relatore sì sì sono io il fatto
E lei ha detto detto ma lei scandalosamente
Giovane per essere un fra Tornatore dura una cassetta
Mi ricordo benissimo proprio così avverte scala scandalosamente
Ciò vale per essere fatto raduna per sette
Sicché io li ha risposto che se loro quanto colonie colonizzarono una parte del nostro paese non avessero negato ai miei genitori e ai genitori dei miei genitori i l'accesso all'istruzione non mi avrebbe Capital sì che ero scandalosamente giovane per essere un attore mo'non mi avrebbe avrebbe capitato a questa di scalate se loro quando Colet usavano una parte della nostra del nostro Paese non avessero negato
L'accesso a all'istruzione ai a a ai a quelli che avrebbero al occupato questi queste poltrone
Ora
Mi hanno chiesto ma cos'è questa fare che state combinando a cui questo cos'è stata con veranda qui una scuola anche il merito di scuola medica del io non gli ho risposto in oggetto andate a vedere ha parlato con gli studenti con i duecento e controllate il programma quanti contatti conta a Oristano specchiano quanti crediti a onesti hanno e
Andata a controllare lei struttura di supporto che ce l'hanno
E poi alla fine ne parliamo
Sole state quarantacinque giorni
A controllare tutto
E alla fine non solo che hanno riconosciuto la facoltà ma ci hanno dato anche uno colossale assistenza in mezzi di di di trasporto ha rivisto commenti e che ne so
Hanno questa e spero che non sia per tutta questa
Questa documentazione nel rapporto
Che hanno
Mandata al De Bellis e c'erano hanno e scritte che non solo quella era una scuola medica vera e propria
Dentro concepite ben organizzata
Ma che era raccomandabile
Quel modello a tutti i Paesi in via di sviluppo
Ora questo un po'son tutti Longato un po'questa discorso ma questo per dire lo avversità se lo sono fatti somali
E l'Italia
C'entri niente insomma le mie sono grati ai aiutata e Somalia ai nelle cisti io ne scientifiche didattica e scientifica
Ora
Le critiche che ci sono estate
A proposito di questo non basta
Tanto per perderebbero
Peres essere un po'ma lì io credo che se queste critiche ci sono estate
Perché nelle università non cessò non c'erano tangenti
Non potevano esserci esserci tangenti perché
Quelle che si badava soltanto era
Come i stipendio
Il strumenti di lavoratori lì per eccetera ma
Questo
Non significa che tutti quelli che hanno criticato il programma non come si chiama abbiano
Torto
Molti l'anno ha criticato pur non su conoscendone niente non buono sapendo che volte al alcuni invece non molti alcuni landa criticato
E hanno fatta critiche molto costruttivi perché conoscevano il programma perché conoscevano il Paese perché le cose che dicevano erano cose che hanno s'sono andati a cercare a vedere acquisto un reddito pochissimi di questi
E queste signore con con con cappelli impianti Pietro Petrucci
Che più volte ha criticato questo programma però la sua era una critica sincera costruttiva veramente
E che faccetta tabacco si trattava come si chiama ha fatto tesoro
Non molti queste molto di strano
Criticano questo programma pur non avendo mai visto
Poter erano pagati almeno quelle che ci dicevano i dirigenti
E i politici italiani erano pagati tanto quanto e diplomatici
Italiani all'estero quindi erano
Quelle che ci è stato detto c'era una legge
Che
Come schiava a
Disciplinava alla retribuzione di di come si chiama dei dei diritti esperti e operatori italiane all'estero e le ed trecento erano pagati in base a quello
Non
Non è una cosa che potevamo farci noi insomma le gare anche perché io mi ricordo una volta che
Mi sono assaltato un pochettino
Forse adesso non l'avrei fatto perché no allora ero molto giovane e quindi quando si è giovani se molto entusiasti viene dire nel Cile una volta che mi sono azzardata lì alla cooperazione di cercar di capirci qualcosa
Mi è stato detto che era una interferenze
Nelle affari interpellare è una violazioni anzi qualcosa di più alla sovranità italiana
Perché io mi son permessa debba e i soldi che pagata il professore dateci a noi che paghiamo noi propulsore a Monticello ho detto ma
Scherziamo
Come andrà in futuro
Sono d'accordo con
Ma l'assalì
C'è un un un nucleo di paste di docenti
So mariti tutte le materie di più e di tutte le facoltà
Che sono
Che possono sicuramente costituire di di di di come si chiama il almeno
La base negli ultimi anni erano veramente la passate delle del come si chiama
Del corpo accademico
Di tattica de di di questo una perfetta
Sicuramente l'una perfetta avrà ancora il sogno dell'assistenza
A come si chiama
Ti tattiche scientifiche italiano
Noi speriamo che l'Italia sia ancora in grado di continuare queste assistenza
Ma saranno i somali ad a
Tanto per gestire occuparsi di tredici stile
E la loro un'avversità speriamo solo che questi che hanno distrutto il paese si smetterà adesso ai scannarsi a vicenda e scannarsi a vicenda ci ci beh ci permettono di tornare a casa solo questo
Grazie votanti credo che sia venuto il tempo del dell'Inter danno il pomeriggio è intenso e quindi mi pare opportuno non fare slittare il nostro appuntamento delle tre buon appetito tutti ci vediamo più tardi
Scusate possiamo cominciare
Per la rigida
Ricomincia riaprire
Il programma
Dando la parola alla professoressa Giovanna Parodi da Bassano docente di Archeologia Africana all'università di Genova per favore
Dal momento che in questo consesso io sono chiamate a rappresentare immeritatamente la voce dell'Antropologia africani Istica mi sentite sembra che
E mi è stato indicato come argomento un terreno così vasto e difficile come quello della cooperazione e i bisogni primari devo anzitutto proprio come no logo africani Istica premettere che la stessa definizione di BasicNet mi appare problematica
Così come il richiamarsi ai bisogni primari mi sembra un'impostazione di cui si è un po'abusato come del resto mi appare in generale un poster apprezzato il concetto stesso di sviluppo soprattutto qualora si intervenga su nel campo del sociale
I bisogni primari infatti ce lo ricorda Olivier de Santo della francese col Dozier Triton Simons ossia al in un suo articolo sul Sociologia un'analisi del mille novecentottantotto
A proposito delle dinamiche fra logiche oculari locali e logiche progettuali Esterne in Africa
Vengono in genere selezionati per lo più da esperti stranieri secondo criteri prestabiliti
O anche dacché tecnocrati nazionali locali però spesso purtroppo seguendo strategie inquinante
Troppo spesso una mobilitazione locale è solo apparente e la partecipazione della popolazione in termini di sviluppo collettivo resta un traguardo mitico nonostante le migliori intenzioni chi chi ha concepito il Progetto o di chi ha immaginato un programma troppo spesso le strutture collettive vengono deviate per l'oroscopo o sono monopolizzati da un'esigua minoranza
D'altronde anche un'analisi delle cosiddette innovazioni spontanei adottate cioè localmente senza l'intervento della macchina per lo sviluppo non è confortante
E ce lo conferma lo studio di Richards del mille novecentottantasette
Che non consente un eccessivo ottimismo
E i cui risultati sull'esclusivo ricorso alle logiche vocali inattive non sono confortanti
In realtà le logiche rurali locali non possono fornire delle soluzioni miracolose
Comunque sono sovente inadeguate
Perché non possono affrontare le nuove emergenze di tipo ecologico ed economico hanno che pesa no sulla crisi di oggi
Quindi se è vero da un lato che non si possono esportare modelli come si è ripetuto fino all'esternazione
E se è vero che se si vuole un cambiamento diciamo così illuminato dissenso dall'interno
La formazione non deve essere espropriazione ma appropriazione e anche innegabili che le cosiddette mitizzata e strategie del villaggio si possono rivelare inadeguate
E non sono in grado talvolta di aggredire efficacemente le cause della crisi attuale dovuta all'affermarsi di un vero e proprio ecosistema diverso
L'unica garanzia di un carattere endogeno nel diritto lo sviluppo può forse venire dalla modalità di intervento
Quanto più questo si mostra delicato infatti tanto più ha probabilità di risultare efficace
Per delicato non intendo tanto contenuto quanto piuttosto rispettoso nei confronti del background culturale
In attivo
E almeno rispettoso della doppia regola
Dell'ancoraggio e della compatibilità
Cioè in altre parole lo schema d'azione del Programma di intervento deve collegare il Progetto all'immagine che il gruppo sociale in cui si interviene si fa della sua storia
Di maniera che esso Possa proiettarsi positivamente nell'avvenire disegnato dal Progetto
E questo schema deve per quanto possibile riutilizzare schemi culturali locali
In ogni caso comunque non dovrebbe esserci incompatibilità fra il contenuto del Progetto e la cultura sulla quale viene innestarsi sembrano cose molto ma in realtà il problema si è posto frequentemente
Quindi andrebbe sempre verificato preventiva mente se questo o quell'elemento del Progetto non siano incompatibili ad esempio con qualche interdetto di tipo religioso
Il che rischierebbe di compromettere media penalmente
L'efficacia
E guardate il caso di questi malintesi si è ripetuto moltissime volte sul terreno della cooperazione in Africa
Cioè questo problema della compatibilità sarà il Progetto ed elementi delle cosiddette culture bersaglio
è stato molto veramente preso in considerazione dai programmatori
In altre parole il problema del confronto fra due culture diresse segnali esatto a un cento grado di conoscenza reciproca
E don improntato esclusivamente a quella del professor Garavello richiamato come economia del dono che poi degenera facilmente lo sappiamo in un'economia della mendicità
E quindi perpetua questo classico rapporto fra cultura dominante cultura dominata rapporto che si è instaurato con la colonizzazione ed è venuto consolidandosi per certi aspetti nell'attuale regime di neocolonialismo economico dicevo il problema del confronto fra culture diverse resta un'operazione assai delicata
Si insiste spesso e devo dire non sempre felicemente sul differenza di mentalità per restare molto nel generico si dice che per l'uomo occidentale il mondo si presenta come una manifestazione di leggi ditemi se sto andando troppo forte perché un tempo forse vado più lento va bene
Una manifestazione
Pongo infatti sembra che ci sia
Per l'uomo africano tradizionale il sacco è invece la chiave d'accesso ad ogni fenomeno
In Europa abbiamo imboccato da tempo la strada di un risoluto individualismo mentre nella cultura dell'Africa subsahariana si può dire che la vera persona il gruppo si è anche detto paradossalmente che il bianco vive nella storia Tempo lineare mentre il tempo in cui sono immerse le culture africane sarebbe esclusivamente ciclico una sorta di eterno presente
Questa differente impostazione esistenziale che non significa ovviamente una non uguaglianza ma semmai una non identità
Comporta queste vero una differente maniera di stare al mondo
Che implica da parte nostra e luogo uno sforzo reciproco diciamo così di decolonizzazione mentale come base di ogni collaborazione
Mantenendo tuttavia il senso della differenza entro i giusti limiti
Se l'africano non è come non è un occidentale con la pelle scura come noi non siamo degli africani con la pelle chiara
La sua alterità nei nostri confronti era nostra alterità nei loro confronti non è alterità assoluto
In effetti
Per molti avviene come se gli occidentali rimanesse in uno stato di profonda ignoranza nei confronti della cultura africana
Certo questo può dipendere ancora dal tipo di contatto che si è instaurato nel corso dei secoli fra l'Europa e l'Africa e che si è quasi sempre svolte circostanze sfavorevoli per il mondo africano
In un suo intervento del mille novecentosessantatré quindi nuove Centini Simo super esosa Fricke Enna intitolato l'Africa violentata o interlocutrice Cise robot un autorevole storico africano
Si domandava già se fosse da imputarsi al disprezzo o all'ignoranza la scarsa conoscenza che uno europeo medio dimostrava nei confronti della realtà e della storia africana
E si affrettava ad aggiungere ma ognuno sa che un certo grado di ignoranza tradisce sempre una forma di disprezzo
L'uomo nero d'Africa resta in realtà un enigma come afferma Thomas
Nel mille novecentosessantaquattro e la comprensione delle mentalità africane non supera tutt'oggi di molto in molti casi lo stadio del folklore
D'altronde non sappiamo che gli studi africani visti sono accettabili a livello accademico e accademico soltanto da qualche decennio
E questo fa sì che sia anche dura a morire consapevolmente unno l'impronta paternalistica nelle relazioni verso gli africani
E quell'impronta che erede di un atteggiamento che ne faceva degli oggetti e non dei soggetti di storia e che comunque comportava il rifiuto a ogni conoscerli come portatori di valori culturali
Ecco può essere anche un'eredità consapevole di questa impostazione la gente occidentale che può pieno di convinzione di entusiasmo e di Shammah diciamo animato anche da uno spirito di servizio
Tende anche Luís malgrado le apparenze a rifare l'Europa in Africa senza domandarsi cosa l'africano veramente desideri
E ribellandosi scarsamente preparato all'obiettivo comprensione dell'altro
Certo un atteggiamento dell'Europeo di fronte ai problemi di psicologia e di sociologia africana è andato considerevolmente Paul vento si ma permane senz'altro una mancanza di umiltà connessa a una mancanza di conoscenza
Si potrebbe grosso modo individuare per molti degli agenti e delle figure professionali operanti nel travagliato OSCE diario scenario odierno della cooperazione della ricerca sul continente africano tre categorie
Il primo gruppo ahimè abbastanza nutrito è costituito da quegli esperti ricercatori inviati da organismi nazionali e internazionali che pretendono di capire tutto in un soggiorno di poche settimane
Arrivati sul posto si danno moltissimo da fare interrogano specialisti locali il sovente uomini di governo nel corso di ricevimenti ufficiali
Quando non saccheggiano documenti fotocopiando febbrilmente talvolta abbozzano anche qualche inchiesta frettolosa dopodiché redigono lunghi rapporti circostanziata che guarda caso vanno quasi sempre a confermare l'immagine che già avevano
D'altronde domani si apre a Venezia una mostra di risciò l'artista francese che già lo aveva detto a proposito dei quadri se sono legato da Schifone tra blog e mai devo come in questo caso sono gli sguardi che fanno i quadri anche se ovviamente sto spostando completamente l'ambito di significato
Se i Preto ma a questo proposito cita il caso di un esperto che in tempo record aveva applicato in rovesciata ai mossi del Burkina
Il Burkina Faso ex Alto Volta paese dove andava per la prima volta toma commenta ironicamente se non altro Luís si è recato sul terreno cosa che non sempre avviene
Comunque vi lascio immaginare il tipo di efficacia che può avere un simile testo così de contestualizzato
Nel secondo gruppo rientrano quei ricercatori che si installano in Africa per un periodo più lungo e si danno all'indagine con un certo entusiasmo e con un certo vigore
Purtroppo però anche il logo offre dopo le non li mette alle pagode voi
Poiché nel loro metodo d'approccio utilizzano anch'essi per lo più dei metodi estranei alla realtà africana
Troppo spesso ad esempio le prove attitudinali che vengono applicate non sono in grado di misurare altro che il grado di acculturazione
Non tenendo conto della Psicologia difesa dovuta alla storia e alla cultura diversa delle società indagate
Ma soprattutto si sono utilizzati si continuano a utilizzare concetti Categorie schemi esplicativi appartenenti alle nostre categorie culturali non riconoscendo in questa maniera
Originalità e specificità alle culture africane
Di volta in volta infatti la lettura delle società africane e passata attraverso il registro delle interpretazioni freudiana e junghiana e si potrebbe continuare
Oppure aderito i principi della dialettica marxista soprattutto negli studi dei sociologi
Che godono presso la cooperazione come ricordava il professor bicolori di una considerazione molto maggiore degli antropologi
Ed è sfociata spesso in una interpretazione semplicistica ed atti attente che non restituiva la complessità della storia e della civiltà africane
Oppure
La lettura è condizionata da un complesso di colpa che si risolve in una l'interpretazione demagogica o talvolta da un'istanza confessionale che forza i dati della realtà
Insomma l'approccio ha sempre presupposto un'ideologia
E una premessa filosofica che è cambiata a secondo te l'aria del tempo tutte le persone ma senza che questo abbia modificato sensibilmente le linee di forza del discorso
Si parla poco di pensiero specificamente africano di miti di simboli di attitudini di esplicazioni propri delle culture africane
Io penso che un lungo contatto non casuale non effimero con le popolazioni presso cui si andrà ad operare dovrebbe precedere la costruzione di un programma
Il metodo d'approccio esige una lunga familiarità con la ditta locale a questo punto sì potrebbe essere in grado di interpretare anche a spetti ai nostri occhi sconcertanti
Ad esempio la pratica dell'Age of regia in uso farei Bambaataa del Mali non invoca necessariamente un trauma infantile
Ma rappresenta a cui un gesto rituale denso di significati
L'inadeguatezza metodologica del ricercatore e già sensibile molte volte a livello della terminologia che traduce soltanto ciò che gli individui lasciano esprimere dal loro comportamento
Inserendo lo in una griglia interpretativa estranea alle culture che esprimono questi comportamenti
Esisteva poi è vero anche un terzo gruppo di ricercatori toste esiguo
Che si sforzano in un gioco di approssimazioni consapevole dei suoi limiti di aggiustare il nuovo metodo di penetrazione
Anche a secondo delle reazioni dell'ambiente dopo aver preliminarmente ed in profondità preparato l'incontro
Ecco a questo punto vorrei fosse spezzare una lancia Cicero pro domo sua in favore degli antropologi
Ricordando che una causa di insuccesso dovuta fosse anche alla carenza di finanziamenti accordati alle scienze umanistiche
E la quasi generale assenza di antropologi dai gruppi di intervento
Sono molto gravi i casi in cui si siano costituite dell'équipe che comprendano fra le varie competenze una rappresentante delle discipline etno antropologiche
Se mai si parla di sociologico
La presenza dell'antropologo invece come ci ricorda Vieri Schenck in uno scritto sui Progetti e le politiche di sviluppo del novantuno
In cui ci si chiede se queste debbano essere una preoccupazione legittima dell'Antropologia
Potrebbe apportare un contributo sostanziale alla comprensione delle politiche stesse dell'aiuto allo sviluppo
E qui quello se il lato più interessante cioè un'analisi e tu non logica della politica te lo sviluppo e dei suoi affetti sulle strutture sociali investite
Potrebbe costituire un apporto fondamentale alle teorie generali dello sviluppo sociale
In questa accezione andrebbe sostenuta proprio una vera Antropologia dello sviluppo
Il che non significa che l'antropologia dello sviluppo debba essere intesa come una sorta di soccorso
O di ricorso Centini fico per elaborare strategie di sviluppo garantito la dove altre strategie abbiano fallito
No è qualcosa di diverso e di più cioè l'obiettivo delle tecnologie dello sviluppo non è quello di garantire ricette di Successo non sarebbe comunque capace
Né di e lavorare dei programmi di formazione
Per preparare al meglio i futuri operatori nel campo dell'aiuto allo sviluppo
Insomma non è la definizione o il contribuire alla definizione di una migliore politica di sviluppo
Poiché questo tema dell'articolazione fra attivo via e pratica è estremamente complessa e evidentemente niente autorizza nuovi antropologi a immaginare il PCI come i potenziali migliori Esperti allo sviluppo se solo ci lasciassero fare
Lautrec riscrive intorno all'Africa i consiglieri abbondano ce ne sono troppi ognuno propone una ricetta salvo che l'Africa ritrovi se stessi
Ma sarebbe invece interessante e utile passare alla valutazione delle dalla valutazione delle cause dei fallimenti
Nella messa in opera di molti programmi e progetti a uno studio sistematico degli effetti globali dei progetti
Fallimentari o non
Studio che chiama costantemente in causa aspetti e temi a Risonanze non logica
Quindi uno studio sul doppio versante quello dell'esistenza inevitabile presso gli agenti dello sviluppo di rappresentazioni mentali precostituite relative alle culture riceventi
E quello dell'analisi degli effetti Arriba unto del processo dello sviluppo presso le popolazioni interessate
E colore in questo settore si delinea il ruolo che può o deve o non tenere giocare l'antropologo all'interno delle pratiche e delle istituzioni dello sviluppo
Cioè uno sguardo
Etnoantropologico si presenta forse come il più indicato per indagare in uno studio multidimensionale e tale è il metodo dall'approccio dell'etnologia
Dei gruppi interessati le logiche sociali e le strategie simboliche del cosiddetto giavellotto anch'pur del mondo dello sviluppo
L'etologia dello sviluppo quindi trovare una sua prospettiva indipendentemente dalla moltiplicazione
Delle domande che le sono rivolte delle scienze sociali
Per giustificare gli insuccessi dei Progetti o per prevenirne ripetersi nell'analisi del mondo dello sviluppo
De codificando nelle rappresentazioni e analizzando le strutture di significato delle culture africane
Quindi i punti forti di questo tipo di Antropologia potrebbero consistere nella valutazione
Dell'importanza dell'aiuto Lust Puppo nel processo globale di riproduzione sociale dei Paesi sottosviluppati dell'Africa
E quindi di una valutazione del ruolo della politica dello sviluppo nera di casi ad esempio di logiche clientelari o nel manifestarsi di nuove tensioni
Al di là del dato del soccorso materiale
Della cooperazione di cui più di un aspetto può essere senza dubbio benefico
O meno l'aiuto dello sviluppo appare allora come il campo di una prassi sulla quale logiche dazioni e spinte ideologiche si sovrappongono la comprensione dei conflitti che ne derivano offre un campo di indagine appassionante Fertile
Come peraltro hanno già dimostrato alcuni studi pilota operando con le categorie per esempio di interfaccia come fa il Longo o di gruppi strategici come il vero scendere le Werft
L'utilità pratica dell'etnologia dello sviluppo che si verrebbe quindi non nel supporto di un aiuto ad ogni costo ma nella promozione della comunicazione nell'ambito dei futuri progetti
E fra i gruppi strategici che operano nel Poggetto sì e all'interno di ciascun gruppo
In questa luce tecnici pianificatori antropologi potrebbero collaborare nel cogliere l'unicità e la specificità di ogni cultura
In Africa è molto importante la nozione di fatto sociale totale
Perché prende nelle culture africane nere un rilievo particolare cioè l'interdipendenza fra i diversi versanti culturali
Qui sembra più stretta di quanto non sia nei paesi occidentali
In altre parole ogni azioni in un settore qualunque esso sia dal luogo a delle ripercussioni più o meno dirette più o meno lontane negli altri settori
Le stesse cosmologie africane molto ricche invariate presente hanno sempre un mondo immaginato in termini di totalità e soprattutto di solidarietà gli ultimi centra dunque il bersaglio quando scrive a proposito di problemi sociali e nutrizione
Se si vuole assicurare uno sviluppo armonioso ed evitare cotture ed equilibrio non bisogna dissociare i problemi tecnici da quelli politici sociali economici eccetera
E continua sto citando letteralmente lo specialista trasportato dalla sua fede ed ha un interesse esclusivo per il suo particolare settore tende a perdere di vista il fatto che il suo intervento si inserisce in un insieme al quale le soluzioni frammentarie dovrebbe con comunque adeguarsi in altre parole
Per prendere
Ad esempio il problema del settore dell'alimentazione questo si presenta con moltissime dimensioni una dimensione biologica e medica
Metabolismo carenze Chiti che così sia una dimensione psicologica comportamenti alimentari socializzazione del processo alimentare una dimensione culturale
Alimentazione regime di vita una dimensione economica col ruolo dell'alimentazione dell'economia tradizionale o moderna una dimensione sociologica condotta sociale del pasto significato sociale del cibo potrei continuare
Una dimensione religiosa sacralità del cibo interdetti alimentari nutrimento degli anti nati insomma si potrebbe continuare per molto tempo
Il contatto con culture diverse e dal tempo gli atti nove oggi ne sono consapevoli
In realtà ci restituisce assai di più la misura della nostra inquietudine della nostra ignoranza che non la conferma delle nostre certezze e delle nostre conoscenze
Pierre la derubano nel suo una fa spicco comma dice che la cultura è una particolare maniera di situarsi in rapporto al tempo alle cose al denaro
Tutti i nodi molto importanti nel processo di trasformazione delle società africane oggi
Che è una certa qualità di legame che le persone stabiliscono fra di loro il loro passato e che ebbe una particolare attitudine verso la ditta la morte la sofferenza
E naturalmente anche una certa gerarchie di valore un certo senso delle priorità
In Africa ad esempio considerato del tutto naturale passare una buona parte della notte ero visto fare molte volte a danzare per celebrare l'arrivo di un visitatore quindi c'è una difesa maniera di situarsi nel mondo
E il passaggio diciamo così da una società agricola pre industriale come il caso di molte anche ovviamente se non di tutte
Società africane a una società di tipo moderno occidentale rappresenta un notevole sconvolgimento proprio nella visione del mondo
Uno dei cambiamenti più importanti ad esempio concerne la percezione la visione del tempo
Nelle società africane il tempo così come noi lo concepiamo
Non non esiste si divide il tempo in funzione di una dimensione di tempo ecologico cioè dei ritmi naturali delle stagioni
E in funzione di una dimensione di tempo strutturale cioè dei grandi rituali del villaggio
Vi sono società tradizionali come quelle dei numeri dove non si sente neanche l'esigenza di esprimere con un termine univoco la parola tempo ma esistono molte locuzioni per rendere questa parola in rapporto al contesto in cui è usata
Una caratteristica di questo tipo di società e che l'uomo vive la sua esistenza e il suo Poggetto esistenziale prima di tutto in funzione di un modello di comportamento ereditato dal passato
Tutta la società è in qualche maniera finalizzata alla fedeltà a questo modello Otello che in genere è stato trasmesso da un antenato fondatore da un euro e demiurgo oppure stabilito da qualche piano divino
Ecco diciamo che allora
Il tipo di pianificazione dell'avvenire che si può attuare in queste società
è molto diverso da un tipo di pianificazione venire si può attuare in una società come la nostra in questa società l'accento
è posto piuttosto sulla dimensione del passato e del presente che non su quella del futuro anche se questo evidentemente non esclude
Una
Proiezione verso il futuro
Niente a questo proposito si posso citarvi molto velocemente un annetto otto che appunto prima del rogo nel suo libro
Ricorda che si è svolto nel in Burkina
China Faso pochi anni fa cioè un agronomo svizzero voleva far capire a un gruppo di contadini che l'adozione di una certa tecnica agricola avrebbe permesso loro di guadagnare del tempo
L'interprete lo guardava con un'aria assai imbarazzata
E in realtà l'espressione guadagnare del tempo era abbastanza estranea alla logica locale
In effetti come si può guadagnare il tempo che il flusso stesso della vita il tempo che delle società africane tradizionali e soprattutto una relazione di socializzazione
è un contesto in cui non si esita aspettare una persona delle ore e dei giorni se viene da lontano una riunione inizia quando tutti sono presenti cioè non c'è questo ancoraggio a un orario preciso
E quindi tutto un tipo di sviluppo basato sull'assioma il tempo e denaro risulta abbastanza estraneo
Io direi che bisogna aver vissuto ed essersi identificato nelle due culture
Per capire a che punto può influenzare anche gli atteggiamenti questo tipo di visione difese questa diversa maniera di rapportarsi al tempo
E così come una visione in cui l'uomo si considera come facente parte della natura e in qualche maniera sì considerati venti in simbiosi con la natura
Evidentemente questo implica anche una dose di fatalismo nei confronti delle forze naturali
E un atteggiamento non di controllo pianificato nei confronti della natura quindi non si cerca di gestirla di condizionarla ma piuttosto di conviverci
Sono tutti sconvolgimenti che sono legati proprio al passaggio da una società
Dove i tempi erano dire siccome abbiamo viste dove anche la nozione di risparmio mio e di accumulo materiale in senso moderno non esisteva
Cioè una società come la nostra dove un certo tipo tipo Fitto materiale diventa quasi una ragione di esistenza
è connesso anche a una certa percezione del tempo perché per esempio il non perseguire un obiettivo di questo genere libera anche una grande quantità di tempo
Quindi siamo anche se il termine è stato molto usato me ne scuso in società che tradizionalmente pur essendo molto cariche di tensioni che ovviamente avendo come tutte le società alle loro manchevolezze però privilegiavano sensato la dimensione dell'essere piuttosto che la dimensione dell'Ave
Sembra ormai insomma quasi una banalità dirlo ma evidentemente questo ha un riscontro nei dati della realtà
E soprattutto prevaleva una certa modalità di relazione dove era prioritaria la solidarietà quindi nella relazione con gli antenati con la natura con i prossimo
Parenti appartenenti allo stesso villaggio alla stessa comunità la stessa etnia e così via era fondamentale
La dimensione della solidarietà
In questo contesto il lavoro non è valorizzato in se stesso cioè non esiste un'etica del lavoro così come possiamo intenderla noi mai concepito come mezzo per tessere delle relazioni
E così il tempo libero e dedicato in genere a una attività intensa di socializzazione
Ecco tutto queste presi accenni non tanto per idealizzare le società tradizionali
E in particolare su citato dizionari africane
Che qui dicevo come tutte le forme di organizzazioni sociali evidentemente avevano e loro manchevolezze tensioni
Ma semplicemente per far accogliere il ruolo che un processo di transizione culturale accelerata
Può avere nelle attuali difficoltà
Del continente africano perché evidentemente la cultura influenza i tipi di comportamento e di reazione in tutti i gli ambiti in questo caso allora evidentemente l'azione dell'antropologo potrebbe proprio intervenire anche in termini di chiarificazione o di conoscenza di certi aspetti delle culture tradizionali
Sottratta al CIPE
Quindi non soltanto forse le istituzioni dello sviluppo Alfredo qualcosa da guadagnare in una maggiore frequentazione delle scienze sociali
Ma anche alle scienze sociali potrebbero esercitare in questo settore una luogo guolo particolarmente interessante di ricerca
Perché sarebbe anche nell'interesse dei ricercatori cosiddetti ricercatori puri operare in questo settore
Dal momento che si sa da tempo che le differenti in relazione di una società o delle sue diverse componenti a un intervento Esterno come può essere quello di un po'oggetto di cooperazione costituiscono uno degli indicatori privilegiati della dinamica delle sue strutture e quindi un'analisi privilegiata e dei comportamenti sociali
è un ma è un fatto acquisito che le società rurali africane sono traversate da logiche diverse
E se è normale privilegiare logiche economiche quando si analizzano appunto strategie produttive non bisogna però trascurare altri tipi di logiche che interferiscono sugli atti economici
Sto riferendomi alle strategie di lignaggio ad esempio molto importanti alla gerarchia dei beni simbolici alle norme di tipo stenta a Torino
Tutto questo contribuisce a rendere il quadro assai complesso
Quindi ogni progetto di sviluppo è necessariamente una sorta di scommessa sul comportamento degli attori sociali coinvolti
E gli studi etno sociologici possono
A condizione che siano serie evidentemente e chi se ne voglia tenere conto forse evitare degli errori particolarmente grossolani di cui peraltro la storia della convocazione pullula non possono certamente per fare immediate tre Federer insuccesso meno di un po'oggetto questo l'abbiamo ce l'ha detto non possono eliminare il rischio sui risultati di un po'oggetto
Ed è comunque inevitabile lo sappiamo un cento Effetto di deriva fra il Progetto sulla carta e poi la sua realizzazione sul terreno quindi forse possono però ridurre questo margine di rischio
Perché se questo fenomeno è il prodotto necessario e non intenzionale proprio della complessità delle variabili in gioco nelle reazioni di un ambiente sociale a fronte di un intervento esterno poco amato
Vi sono però delle e conseguenze una concernente gli operatori lo sviluppo l'altro ricercatori scienze
Socio antropologiche con cui vorrei concludere questo breve discorso
E cioè il fatto che ogni Progetto di sviluppo appena detto evolutivo flessibile
Capace di prendere in considerazione le reazioni dell'ambiente in cui opera
Sarà più attrezzato nei confronti di questi inevitabili derive e a un tipo di progetto di questo tipo è necessario probabilmente anche la collaborazione di un antropologo
E poi in un ultimo dato che le scienze sociali sono incapaci di previsioni tanto vale non domanda nell'uovo
Ma chiedere a queste scienze sociali un approfondimento di tutto quanto si elabora intorno ai fatti dello sviluppo
Senza rinchiudersi nell'alternativa improduttiva di una spiegazione o in termini completamente di tradizione o di un ricorso a modelli di interpretazione prefabbricati
Grazie professor Parodi grazie anche per la puntualità rispetto per il tempo diamo la parola all'ingegnere Archibugi che rappresenta qui il Nuovo Castoro
Grazie
Dunque comincio con lo scusarmi da parte dell'ingegner Giugni originariamente previsto per questa relazione ma è stato bloccato a Roma nostra amministratore delegato da impegni io rimandabili
La mia breve relazione sarà decisa sostanzialmente in quattro punti un primo una brevissima introduzione tanto per dare un'idea alla a tutti voi di che cosa la società che rappresento che cosa fa brevissima tanto per chiarirvi
Il quadro in cui ci muoviamo
La seconda una analisi un excursus di quelle che sono state l'esperienza all'estero impegnerà mi di cooperazione e soprattutto di difficoltà incontrate da parte di noi operatori un terzo aspetto che riguarda qualche idea qualche suggerimento accennato in questa occasione e che ritengo trovi riscontro anche nella nostra esperienza
E poi un brevissimo flash perché se ne ha accennato se non sbaglio in questi due giorni su quella che oggi la situazione della cooperazione italiana
Per quanto ci riguarda noi siamo abituati come Società muoverci all'interno di finanziamenti che non vengono esclusivamente dalla parte italiana ma della Banca mondiale della Comunità europea la Banca africana
Ed era del Ministero degli esteri italiano al dipartimento per la cooperazione direzione generale quindi l'esperienza maturata all'estero in questi programmi di cooperazione abbastanza ampia
E su vari fronti con vari finanziamenti in molti Paesi soprattutto in Africa da qui una certa attinenza della nostra presenza questo convegno
Sicuramente la nostra presenza al convegno discende dalla opportunità di un confronto fra i tre lati coinvolti nei programmi di cooperazione lato istituzionale degli studiosi il lato dei beneficiari senza dubbio quello degli operatori materiali che vengono cooptati da contratti o con enti internazionali al fine di lavorare nei paesi in via di sviluppo
Le esperienze concrete maturate nei paesi in via di sviluppo dal nostro età riguardano circa un ventennio
A livello personalissimo circa quindici anni non me ne ero accorto quando mi hanno chiesto di partecipare a questo convegno mi son reso conto che effettivamente per quindici anni ho lavorato all'interno di programmi di cooperazione sembravi svolge un lavoro normale di ingegnere all'estero che erano programmi di cooperazione ben inquadrati
Devo necessariamente precisare rispetto al programma che avete tutti visto ricevuto
Che il nostro intervento si riferisce a un in speriamo sa diretta maturata in programmi di cooperazione bilaterale multilaterale Muti bilaterale in campo eminentemente sociale e non industriale come è stato erroneamente indicato qua
Quindi in programmi forse addirittura più attuali su quali su quali stata maturato un'esperienza di lettura più ampia fatti la cooperazione industriale lo accennava qualcuno stamattina che ancora indietro e da venire richiede interventi in Paesi già ben avanzati in uno sviluppo sociale delle infrastrutture di base di soddisfazione dei bisogni primari
Verso questo sviluppo premianti Mario allegazione della porta alimentazione sviluppo sociale sostegno a vita democratica che le sue infrastrutture
Si è mossa effettivamente la cooperazione in passato e solo adesso qualche germe comincia a maturare sulla cooperazione in campo industriale soprattutto di supporto alla produzione di paesi che per qualche ragione
Mi riferisco soprattutto a quelli dell'estate hanno avuto bloccato questo meccanismo produttivo
Una breve presentazione quindi della società
Penso porti via un minuto e mezzo la società è stata fondata nel cinquantadue quindi quarant'anni fa a Firenze si chiama originalmente il Castoro
è stata un raggruppamento di agronomici ore Intini che si sono dati da fare per la realizzazione di piccolissime Didier in terra nell'e colline Piemonte toscane
Per la raccolta di acqua e la distribuzione per piccoli campi irrigui con l'alimentazione d'acqua del bestiame
Questa società è stata poi trasferita a Roma Sierri denominata il Nuovo Castoro con una fantasia sconvolgente e ha cominciato ad operare a più larga scala acquisendo anche in settori di ingegneria all'estero soprattutto
Ci si è dati da fare sin dall'inizio con programmi che vi accennavo Banca mondiale Banca africana Comunità europea e ministero degli esteri italiano
In campo sociale soprattutto agricolo dello sviluppo dell'irrigazione nei paesi in via di sviluppo appunto
Quindi sulla progettazione studio per e anche realizzazione in alcuni casi di infrastrutture come acquedotti strade agricole strade di alimentazione e grossi comprensori irrigui e
Studio vari livelli ovviamente studi di fattibilità fino all'emissione di documenti di appalto
Le nazioni in cui la società si è mossa soprattutto in Africa sono state numerosissime non me ne sto a elencare tutte dal Camerun Egitto Mali Mauritania Marocco Nigeria Algeria Senegal Somalia e così via dicendo anche in Somalia
E attualmente siamo presenti con degli uffici permanenti in Egitto Senegal Niger Nigeria Madagascar Santo Domingo ed Ecuador
Quindi un'attività abbastanza differenziata sempre in questo campo della cooperazione allo sviluppo diciamo in programmi che ci vedono soprattutto dalla parte degli ingegneria nell'engineering ma anche in alcuni casi permessi
Dalla legislazione italiana anche come studiosi ed esecutori materiali delle opere quando c'erano dei pacchetti chiavi in mano diciamo quindi pozzi per alimentazione acqua potabile mi incerte in Senegal per esempio
A livello personale dieci secondi non ne vale di più la pena sono reato quindici anni fa ho lavorato come residente all'estero lungamente in ingegneria nelle Filippine hinterland via in Zambia che quindi come coordinatore della sede di programmi che si sono svolti punto in Niger ancora in Nigeria mundi Ciad e così via dicendo
Adesso mi molto spesso sull'Egitto ma per ragioni solo di promozione commerciale
Bisogna fare una considerazione di fondo che ci porta da questo terzo lato di cui parlavo prima noi siamo una società privata
Quello di lavorare bene ma alla fine dell'anno per avere un utile
Questo non vuol dire assolutamente che noi si sia necessariamente forzate considerare esclusivamente questa finalità anche perché a parità di mezzi finanziari coinvolti è senza dubbio più piacevole riuscire
A lavorare bene a lavorare con soddisfazione con soddisfazione del beneficiario e anche al fine di averne un'immagine un tornaconto commerciale nel futuro decisamente più mercato
Che quindi alcune idee che adesso esporrò e che probabilmente sono già state accennate nel corso di questi due giorni che ho cercato di rendere abbastanza organica
Bisogna ricordare che i settori privato ha sempre
Salvo alcune eccezioni risposto ha dei meccanismi di cooperazione prefissati da altri quindi è stato chiamato ad intervenire in situazioni in programmi in progetti i cui
Quadri di riferimento erano stati decisivi da da un funzionario della Comunità europea da un accordo bilaterale di una commissione mista e così via dicendo è raro quindi il caso in cui le società possano e questo è anche per scusarmi nel non avere una visione organica complessiva in grado di essere rinunciata è passata a voi le società private quindi hanno sempre avuto un nazione se vogliamo passiva nei confronti della cooperazione allo sviluppo
Le poche eccezioni sono state quelle in cui
Le società si sono mosse all'interno di programmi non perfettamente definiti di programmi integrati che si sono andati definendo in corso d'opera
Quindi in sostanza negli anni incontri tra le tre parti ancora il finanziatore beneficiario lente appaltatore per ridefinire cammin facendo quel che era meglio fare con aggiornamenti costanti con una programmazione strisciante se vogliamo in questo siamo stati parte atti
Altra parte attiva che abbiamo avuto c'è stata quella
In passato con i meccanismi della cooperazione allo sviluppo di farci noi promotori di idee programma
Forse andando a colmare delle delle assenze
Dei ritardi di alcuni enti istituzionali e quindi nel collaborare con le autorità locali alla definizione di programmi di progetti che poi sono stati richiesti all'aiuto bilaterale
In questo caso la nostra azione è stata molto simile trasferta privata leonesse assolutamente identiche farsi parte propositiva
Qualche qualche considerazione adesso per come sono andate le cose fino ad oggi
Qualche considerazione sul perché sul che cosa riteniamo si possa fare
Dall'esperienza concreta sui luoghi questi paesi che hanno beneficiato della cooperazione dell'aiuto allo sviluppo emerge che i risultati di questi programmi di cooperazione non sono stati sempre duraturi
Sono stati degli atti di presenza che hanno realizzato hanno passato tecnologie e che poi frequentemente non hanno lasciato i benefici attesi o sperati è inutile andare a darne esaminare in dettaglio esempi concreti la stampa ne ha ripresi
Negli anni queste cattedrali nel deserto questi elefanti bianchi o come li vogliamo chiamare ce ne sono tanti esempi
La cooperazione allo sviluppo quindi internazionale è stata messa in crisi gli stessi enti di finanziamento si sono trovati nell'esigenza di procedere ad un'autocritica proprio perché i risultati ottenuti erano decisamente inferiori ai risultati attesi
Il nostro modo di vedere ci sono varie ragioni di questo in primo luogo non viene di fatto assicurata ai programmi di cooperazione una prolungata
Ida assolutamente indispensabile copertura nel tempo
Quindi i programmi vengono decisi appaltati eseguiti
E tra virgolette abbandonati non c'è un prosieguo non c'è un'assistenza continua
Non se ne ha un riscontro non sia un
Monitoraggio prolungato nel tempo quindi questo assolutamente ci porta a dire che non è possibile non è pensabile non dare una copertura temporale decisamente più estesa questo comincia ad essere precipitò dalle istituzioni che cominciano a allungare il fronte temporale a tre quattro cinque anni
Personalmente sono coordinatore responsabile di commesse di un programma di assistenza tecnica della comunità europea in Nigeria nella zona nord al confine con l'incerto confronto elettorale di cinque anni
Questo assenso dare assistenza tecnica per otto mesi dodici mesi un anno un anno e mezzo
Non lascia alcun segno ovviamente le difficoltà di ambientamento mobilitazione approccio con il cliente
Sono tali da rendere effettivamente difficile dare buonsenso a questi programmi
Bisogna poi giungere anche a valle della realizzazione di questi programmi spesso se ne lascia l'onere della prosecuzione
Al beneficiario locale alla controparte locale che spesso non ha avuto modo di apprendere le metodologie o le tecnologie che alle volte non sono così di facile apprendimento o di avere i fondi per continuare a far vivere questi interventi
Sì Notre avuto modo tuttora di notare una generale carenza di coordinamento della cooperazione non dico niente di nuovo non è stato affermato più volte la situazione comincia a migliorare decisamente dato il fatto che queste degli enti internazionali che siano di bilaterale o multilaterale cominciato a dire dei frequenti incontri locali
Nel Paese quelli che vengono chiamati tornus meeting che vengono organizzati a turno dalle varie ambasciate dalle varie
Unità di cooperazione multilaterale questo porta ci auguriamo possa sempre più portare evitare di sovrapporsi di di fare studi inutili che rimangono fini a se stessi o che non si sposano non sono ben aderenti ad altri studi in corso
Mi ero segnato alcuni esempi alcuni casi inutile forse accennarli studi che vengono portati avanti senza sapere se potevo perverranno effettivamente realizzate
E con difficoltà logistiche locali e di coordinamento foto aeree che non esistono su copertura nazionale foto aeree realizzate a scale diverse quindi con estrema difficoltà utilizzabili
Canali non coperti inspiegabilmente quindi l'esigenza di ripete Rivoli con costi estremamente consistenti
Studi idrografici reperimento di dati su corsi d'acqua fatti con unità diverse il piede il pollice il metro con riferimenti che cambiano nel tempo l'asta fluviale viene spostata non Senette ce n'è traccia da nessuna parte queste sono difficoltà che incontriamo andando a lavorare in questi luoghi che fanno parte del nostro lavoro
Ma con poca attività di coordinamento in più verrebbero sicuramente risparmiati i dati sarebbero più attendibili Progetti risulterebbero senza dubbio migliore
I programmi di assistenza tecnica adesso ce ne sono molti sono sicuramente molto utili soprattutto se questo fronte temporale andrà avanti che sarà esteso nel tempo
A nostro avviso non è concepibile come dicevo prima che nel giro di un anno due anni si interrompa l'attività e che magari venga assorbita da diverse figure professionali o di atti Tura diverse nazionalità
Se ne va a un italiano arriva un tedesco che fa la stessa cosa questo causa veramente lo sconcerto da parte della della controparte locale per metodologie di lavoro diverse per contatto umano assolutamente diverso
Per quanto riguarda la realizzazione di opere imprese italiane si muovono molto e spesso molto bene all'estero in grandi programmi finanziati non nascono assolutamente non solo dalla cooperazione sviluppo italiana ma anche da enti internazionali
Ci si cura sovente del migliore studi realizzazione delle opere scordando un punto fondamentale
La manutenzione delle opere quindi le strade vengono realizzate le di tiene
Altre infrastrutture gli acquedotti
Ma poi non si mettono da parte non si stanziano fondi non si creano organizzazioni locali capaci di poter mandare avanti autonomamente nel tempo senza abbandonarli drasticamente la gestione di queste opere
E quindi le strade massacrata in Africa con un cratere
E quindi le dighe che comincia a dare qualche problema e quindi gli acquedotti che si intasano e si abbandonano
è un problema forse semplice concettualmente ma spesso non considerato
Adeguatamente
C'è poi una nota che riguarda la gestazione dei programmi di cooperazione riguarda la fase istruttoria spesso è molto lunga lunghissima eterna
Questo porta ovviamente delle considerazioni generali si comincia effettivamente ad agire quando poi il finanziamento sarà reso disponibile in un momento in cui magari non è più necessario quell'intervento mai tutte le procedure sono avviate
I contratti stanno per essere lanciati non ci si può quasi più fermare massiva ad inserirsi in attività che non sono poi così di emergenza o straordinarie o indispensabili per il Paese beneficiario
Questo è vero non solo per la comunità
Cooper l'aiuto allo sviluppo italiano ma per tutti le attività di cooperazione sono stato recentemente a Praga in Cecoslovacchia in Ungheria ho parlato con il rappresentante della comunità europea
Imbarazzo perché da parte della comunità erano stati stanziati tanti fondo di per l'aiuto in Cecoslovacchia per esempio se non ricordo male erano trenta milioni di ECU quindi Walter medio di circa sessanta miliardi nel novanta
Duecento nel novantuno duecento nel novantadue
A metà novantadue le cifre effettivamente impegnate erano cinquanta miliardi quindi in sostanza c'era spazio per darsi da fare c'era modo di finanziare ma non c'era concretamente la possibilità di definire questi programmi di ottenerne una valutazione concorde con il beneficiario locale quindi ritardi lunghezze notevoli
Incredibile se vogliamo
Poiché ho avvertito un altro problema ed è quello che questi programmi qualunque essi siano via dall'assistenza tecnica agli studi alle realizzazioni spesso sono definiti in solo parziale accordo e sintonia con il reale beneficiario
Quindi la definizione degli stessi diventa in qualche misura unilaterale magari arbitraria in qualche misura non totalmente capita che un programma sia meglio definito dall'esperto dell'organismo finanziatore al suo rientro in sede capita che forse leggermente la mano in sede rispetto a quello che erano state le decisioni prese localmente magari in base a nuove ispirazioni personali
Capita che l'accordo non sia integralmente condiviso dal beneficiario
Questo mette in un successivo momento noi società in grossa difficoltà perché arriviamo che se non troviamo una ostilità manifesta troviamo una disponibilità estremamente limitata mi pare che tutto questo sia è stato recepito da tutti finanziatori internazionali anche dalla parte italiana e quindi sempre più viene privilegiato il contatto con il beneficiario locale il tentativo di stabilire un programma generale di sviluppo della cooperazione per il Paese all'interno del quale muoversi piuttosto che azioni separate che tra loro magari non ben coordinate collegate
Quindi riepilogando queste in
Note Flash buttate giù
Noi riteniamo auspicabili alcune considerazioni di fondo per la cooperazione allo sviluppo
Un decisamente maggior respiro temporale un accantonamento di fondi sin dal concepimento del programma per prolungate azioni di manutenzione nel tempo di quanto si propone di realizzare un disimpegno progressivo e assolutamente non brutale o estremamente rapido come avviene adesso
Uno utilizzazione di risorse finanziarie disponibili per il recupero di interventi già in passato finanziati piuttosto che nuove opere
L'Africa e piena di comprensori irrigui che sopravvivono malamente basterebbe qualche po'per rimetterli in piedi di strade che ha necessità di manutenzione piuttosto che di nuove realizzazioni
Un attento e continuo coordinamento fra e gli enti finanziatori e questo l'abbiamo già accennato e poi una maggior considerazione delle tecnologie localmente disponibili questo soprattutto per la manutenzione delle opere e qualche cosa di più possibile
Per questo per il respiro temporale non credo ci sia più necessità di di parlarne non concepire quindi un intervento di cooperazione bisogna valutare sin dall'inizio che cosa accadrà dopo dopo il termine dopo l'abbandono del personale espatriato dopo l'abbandono del Paese valutando con mo'ragionevole Rizza la capacità del Paese beneficiario di andare avanti da solo con i suoi mezzi con il suo personale che con i suoi fondi questo viene spesso trascurato
Altro punto l'accantonamento di fondi per la manutenzione questa raccomandazione si rivolge essenzialmente alle opere ovviamente quindi ticket strade acquedotti e così via dicendo
E il e veramente frequente riscontrare il degrado di queste opere realizzate magari grandiose magari bellissime magari inizialmente di perfetto funzionamento
Abbandonate con scarsissimi risultati quindi pratici al momento
Con frequente disattenzione marcavo sulle mie note i beneficiari disattenzione alla realtà locale
Si ritiene che il beneficiario possano debba farsi carico non solo dei costi ma anche dell'organizzazione della manutenzione delle opere questo è irragionevole non è così molto frequentemente se non nella normalità
E poi soprattutto contrasta con le effettive disponibilità di Baget locali
Ritengo opportuno che sin dal momento dell'iniziale concepimento di un'opera di finanziamento sì disponga di fondi per la manutenzione prolungata nel tempo o al limite si ottenga da parte delle autorità locali un impegno su questa manutenzione un accantonamento ma lo dico sapendo che questo non sarà possibile un accantonamento di fondi per la manutenzione delle stesse altrimenti
C'è un disperde di energie di fondi veramente pesante
Per quanto riguarda il disimpegno progressivo
Ho già parlato tutto quello che dico trova un riscontro in quello che vi ha accennato a questa brusca interruzione di programmi di assistenza tecnica magari per raggiunti limiti di Baget
Non ha senso dovrebbe essere prolungata nel tempo magari chiedendo un disimpegno progressivo di un team di esperti di dieci persone lasciarne ne tre per altri due anni lasciare il il capoprogetto un responsabile un coordinatore ancora a lungo nel tempo
Una volta che anche questi abbandona il programma richiedere delle frequenti missioni di monitoraggio di valutazione
Divento alle proposizione di nuovi programmi di assistenza tecnica diversamente orientati questo darà sicuramente un notevole beneficio consentirà di vedere la capacità effettiva locale di gestirsi da soli
Di verificare che i fondi necessari siano stati reperiti e quindi di avere alla fine decisamente una
Un'efficacia maggiore del finanziamento iniziale
Recupero di vecchi interventi questo l'argomento secondo noi estremamente interessante mi ci soffermo un attimo in più
Troppo forte
Abbiamo detto che esistono numerosissime opere realizzata in passato sono opere infrastrutturali e anche produttive campi irrigati piccole industrie produzione idroelettrica e così via dicendo
Spesso sono veramente ma conciate sopravvivono alla bene te male peggio quando non sono addirittura state definitivamente abbandonate
Partendo dalla generale constatazione che se sono in passato state identificate studiate realizzate molto probabilmente gli è stato accordato una preferenza rispetto ad altri progetti altre aree perché risultavano più convenienti
Se ne deve assolutamente curare adesso la valutazione di una ripristino di una riabilitazione
Penso per esempio alla possibilità di intervento sulla comprensori rigo di Bach colori Nigeria ci sono stato un anno e mezzo è stato re Rizzato da imprese italiane sono trenta mila ettari quindi qualche cosa non indifferente trecento chilometri quadrati di opere di irrigazione
Una discreta parte di questi oggi risulta quanto mi dicono tanto che non ci vado Sandro a fine aprile abbandonata
Ce ne saranno delle ragioni
Vanno verificate bisogna intervenire in qualche modo prima di andare a realizzare secondo me nuove opere irrigue magari a dieci chilometri di distanza c'era qualcosa erano sfruttati studiati i terreni vale la pena di intervenire nuovamente
Penso ai buoni risultati che la nostra società in un consorzio assieme ad altre sta ottenendo in Senegal in casa ma s'è una regione anche è stata presa sotto parla il tutoraggio se vogliamo della cooperazione italiana che sta spendendo fondi considerevoli in questa questo programma stiamo intervenendo nella riabilitazione di strade nella riabilitazione di acquedotti esecuzione di acquedotti e via dicendo c'era già qualche cosa che funzionava e che è stato abbandonato
L'attività di riabilitazione mi sembra di poter dire che di buon successo
In questo caso abbiamo avuto la possibilità di creare delle strutture miste in cui i consulenti italiani sono stati affiancati da personale locale
E se ne è già previsto sin dall'inizio un fronte temporale molto esteso quattro cinque anni in un disimpegno progressivo quindi tutto quello che ho raccomandato fino adesso mi sembra di poter dire che è stato considerato in quel programma
C'è da dire come accennavo prima che nell'operazione di ripristino spesso le tecnologie locali le capacità lavorative locali i mezzi locali sono sfruttati molto meglio con maggior risultati rispetto a nuovi interventi che invece impongono intervenire in massa con tecnologie più o meno sofisticate l'altro punto il coordinamento fra gli enti finanziatori abbiamo l'impressione come accennavo prima che questo argomento sia ricevendo il dovuto impulso con riunioni periodiche istituzionalizzate
Ci fa inoltre piacere vedere che in alcuni casi questo coordinamento trova una responsabile e attenta partecipazione da parte dei beneficiari stessi in alcuni casi sono stato recentemente in Zambia i finanziatori rigore ma si sono incontrati collegialmente per definire un piano di investimenti pubblico triennale per questo è stata chiesta la copertura cooperazione finanziaria e tecnica internazionale
Tale piano attualmente seguito da tutta la comunità di finanziamento internazionale che si sono intanto in pratica suddivisi campi di azione viene considerato un documento di riferimento essenziale e quindi tale da
Accentrare gli interventi e non disperdere gli su fronti estremamente diversi
Una considerazione generale per chiudere
Ritengo che sia opportuno sottolineare l'esigenza da parte di tutti noi di ricordare che la cooperazione allo sviluppo non può e non deve essere uno strumento perenne di sostegno all'economia dei Paesi in via di sviluppo
è stato accennato questa mattina in diverse forme da persone che sicuramente naturalizzato il fenomeno più a fondo di quanto non lo faccia un esecutore
Di questi programmi
Abbiamo parlato in passato si è sentito tanto parlare di sviluppo autosostenibile
Si può pensare di avviare lo sviluppo di incoraggiarlo di sostenerlo di ritarare lo di modificarlo ma assolutamente non sarà mai possibile farsene eternamente carico quindi quest'ottica sicuramente deve guidare nella definizione dei programmi
Ne deriva da considerazioni di lungo periodo tra le quali quelle stringenti legate allo sviluppo demografico dei paesi in via di sviluppo a confronto con una crescita zero o al limite anche negativa da parte della popolazione occidentale
C'è una diminuzione delle risorse finanziarie dedicate Allo sviluppo in Italia abbiamo faticato a raggiungere lo zero cinque per cento del PIL poi siamo tornati indietro l'auspicio di giungere allo zero sette non è mai stato raggiunto
Adesso stiamo andando parecchio indietro in queste annate di difficoltà finanziarie
Non possiamo dimenticare questo
Problema il continuamente o delle nascite nei paesi in via di sviluppo ho notato stamattina ripassando la lezione che questa considerazione
Della sviluppo demografico è stata introdotta nella programma
Per il novantatré della cooperazione italiana presentato al Parlamento quindi ancora oggetto di discussione
Quindi quella ingerenza umanitaria comincia a al sconfinare addirittura sul controllo demografico che purtroppo però è una realtà terribile ma numerica non c'è niente da fare
Mi ricordo lessi con compiacere un volume di Ronchi Ronchetti si chiama se non sbaglio limiti del capitalismo e riportava una frase del presidente Mubarak che che ho sentito particolarmente primo perché terribile pesantissima poi perché viaggio molto frequentemente verso l'Egitto
Lui diceva se non ricordo male
Che tutti ogni giorno i nostri sforzi verso un futuro più roseo vengono vanificati dall'apparire in questo mondo in tanti nuovi bellissimi bambini da sfamare
è una cosa terribile è un pensiero che
Mi è pesato parecchio ma è una realtà lo sviluppo demografico in Egitto per esempio uno dei più forti del bacino del Mediterraneo e sicuramente su che le ore all'aumento della capacità e produttiva chiedo ovviamente di di attirare capitali stranieri finanziamenti stranieri da parte dell'Egitto quindi è un discorso
Negativo ovviamente non c'è modo di uscirne fuori purtroppo
Mi ero sta mi ero prefisso di parlare qualche minuto sulla cooperazione italiana forse lo possiamo lasciare alla tavola rotonda non so se d'accordo un problema probabilmente da tutti noi sentito
E che in questo momento vede tutti noi tutte le le parti il beneficiario dei programmi di cooperazione le istituzioni che anche noi operatori in grosse difficoltà in grosse difficoltà perché non c'è
Ora
Una visione di come uscire fuori da questa situazione non si vede modo dice di cavare il bandolo di una matassa
Chi sono normative normative che ha messo in pratica
Difficoltà di andare avanti per tutto italiano infine enti sono in pratica bloccati per
Toni all'estero
Reazione
Tutte le
Grazie ingegnere del suono
Allora chiediamo al pubblico di
Entrare prender posto
Grazie
Bene
Sono le cinque otto né cominciamo la
Tavola rotonda conclusiva delle due giornate sul tema Africa oggi l'eredità della cooperazione tavola rotonda che
Riguarda che tratterà che approfondirà
Questa problematica mutamento delle ruolo geopolitico nel continente africano dopo la fine della guerra fredda
Alla mia destra l'ambasciatore Baldocci
Segretario generale dell'istituto italo africano e la mia sinistra il professor Umberto coprì
Ordinario
Al di relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche Cesare Alfieri di Firenze e che ci onora anche della sua docenza nel nostro corso di laurea goriziano come titolare del corso titolo omologia do subito la parola al professor grazie grazie presidente
Io cercherò di essere estremamente prese anche se immagino dovrò parlare almeno una quindicina di minuti perché non abbiamo tempo
Il tema è abbastanza vasto e complesso e quindi cercheremo di tirare alcune conclusioni vorrei priva però di iniziare dire anche da parte mia il compiacimento più totale
Per gli studenti e le studentesse che al di là diciamo di ogni previsione pur Rosa hanno realizzato questa iniziativa per cui questo corso di laurea della facoltà triestina di scienze politiche
Diventa ancora più trasparente nell'opinione Repubblica c'è stata una copertura notevole nella stampa nella alla televisione eccetera desidero ringraziare anche
Le studentesse che hanno fatto interpretariato permanente credo che anche loro si meritino un applauso
Il titolo vi è stato detto dal preside della Facoltà professor Coccopalmerio io cercherò di dividere il mio intervento in tre parti nella prima parte vorrei parlare del ritorno della geopolitica la seconda parte la crisi dello Stato la cultura della complessità
La terza parte la fine del bipolarismo e il suo impatto sugli Stati africani e poi cercherò di dire due parole a titolo conclusivo
Ebbene su questo titolo debbo fare una sola osservazione avrei forse
Preferito che si dicesse mutamento del ruolo geostrategico anziché geo politico in quanto faccio politica evidentemente una teoria sulla politica estera una spiegazione della politica estera in termini di collocazione geografica dello Stato
Mentre la geostrategica evoca la il concetto di sicurezza ha valutato in termini geografici o anche geografici comunque poco male il
Problema
Che vorrei subito mettere in evidenza
è che si è arrivati dopo un periodo di eclisse periodo durato parecchi decenni del concetto di geopolitica a una rivalutazione qualche volta acritica il concetto stesso
è stata demonizzata come è noto la geopolitica perché si è ritenuto erratamente e che essa trovasse
L'origine nella che ho politica ti House software nel durante il Terzo Reich lavare concezioni sulle penserà ombra eccetera eccetera
Evidentemente questo è falso storicamente perché la geopolitica moderna direi l'appeal della riflessione moderna sulla geopolitica nasce
Avverso la metà Tel diciannovesimo secolo con ma Anna il quale elabora la teoria del predominio degli oceani mentre
Più tardi verso l'inizio di questo secolo
Ma Kinder cercherà di elabora elaborerà la teoria Carrie visiterà poi più volte
Finora quasi alla seconda guerra mondiale sul predominio del cuore della terra e quindi le due scuole classiche della geopolitica sono queste così come geopolitica
è una teoria buonista di c'è una spiegazione armonicista
Sulla politica estera che vuole sostanzialmente dire questo la politica estera degli Stati è una variabile dipendente della loro collocazione geografica ora come tutte le teorie comuniste è certamente suggestiva però la realtà è molto più complessa del delle teorie buonista come insegna anche tutto tutta la storia del del marxismo che accertamento è stata suggestivo
è stato suggestivo ma poi vediamo che ha avuto delle falsificazioni nella realtà storica
Mi pongo questo problema oggi la il mondo corre a una velocità impressionante
Le sue caratteristiche fondamentali sono un mutamento sempre più accelerato una complessità inusitata una serie un sistema interdipendenza crescenti
Eccetera eccetera e in questo contesto noi utilizziamo ancora
Dei diciamo concetti che risalgono ai tempi di Westfalia
Noi siamo abituati ancora da analizzare le relazioni internazionali in termini diciamo di alcuni concetti che oggi non hanno più un valore intrinseco
Tipo tipo appunto Ost sovranità tipo confine eccetera eccetera
Oggi se noi continuiamo ad analizzare la realtà internazionale nette in questi termini rischiamo di non vedere di non andare troppo lontano oggi concetti
Che vanno otterrebbero andare per la maggiore sono sono altri allora c'è da chiedersi sono veramente superati
I questi nuovi concetti che hanno fatto la luce in questi Urano visto la luce in questi ultimi anni da parte di una buona parte devo dire della dottrina tipo il concetto di interdipendenza di cooperazione eccetera
Ci sono alcuni autori che hanno parlato hanno hanno rivisitato elimini vecchi concetti detti territorio territorialità Chambers che ha parlato di nuova territorialità eccetera eccetera sono veramente superati questi nuovi concetti
E bisogna veramente tornare a Westfalia se oggi c'è una reviviscenza della della vecchia geopolitica
La geopolitica e poteva essere importante come spiegazione
Al punto quando è stata diciamo quando essi sono affrontate le varie scuole ma oggi direi che in con l'avvento della tecnologia della sofisticazione tecnologica il dominio sullo spazio assicurato e allora
La la diciamo la geografia la collocazione geografica non ha più tutta quella pregnanza che poteva avere una volta che pure si torna a parlare di geopolitica addirittura in questi ultimi giorni anche in Italia è uscita una rivista molto bella anche nella impostazione tipografica Limes rivista italiana di geopolitica che parla rivalutare scopre quasi per la prima volta questo antico antico concetto anche se qualche volta direi in maniera probabilmente
Pone ai che evidentemente un po'acritico acritica perché leggo soltanto due punti
Vi si dice per esempio che l'Italia ha cercato di surrogare con l'atlantismo ed europeismo la sua carente coscienza nazionale
Ma per contrappasso atlantismo ed europeismo hanno agito come anestetici del pensiero geo politico italiano come se faccio politica fosse necessariamente legata ad un'ottica
Nazionalistica e poi ancora si legge una cosa che certamente si fa fatica ad accettare
Cioè che la vecchia retorica europeista sfociata nell'illusione di unirci per conti sta posizione economica e monetaria è sepolta per sempre Maastricht
Ha dimostrato la difficoltà di fissare a priori una strategia comune in quanto europea la nuova visione dell'Europa può scaturire solo dalla combinazione di progetti nazionali Autonomie convergenti
Tali progetti non possono basarsi che su un ragionamento geopolitico e così via ora a dicevo
Non mi sembra che
Che si debbano accettare in questo modo
Questi concetti
Quindi
Il
Precisato un po'quello che si che Bellagio politica tradizionale cioè una spiegazione ripeto della politica estera in termini geografici
C'è da dire anche che oggi viviamo in un mondo come ho detto estremamente technology esatto estremamente complesso anch'estremamente interdipendente
E ho avuto modo di vedere proprio in libreria in questi giorni un libro edito da Oliverio del Cnr alle soglie del terzo millennio di quale che è un noto come come come tutti credo sapete un noto scienziato biologo eccetera che sostiene che il sapere tecnologico in un cervello
Di un contemplativo nostri contemporanei cioè il nostro cervello
Nostro cervello e più o meno uguale a quello dei nostri antenati Palio litici e quindi il nostro cervello sostiene questo autore e incapace di gestire il sapere tecnologico in tutte le sue implicazioni e continua se la specie umana vuole salvarsi deve cessare di pensare in termini di confini di steccati di nazionalismi anche ed car Morena il teorico della complessità dice sostanzialmente la stessa cosa
La filosofia del futuro forse un futuro ad esserci deve essere una filosofia sistemica una filosofia olistica una filosofia che trascenda gli steccati gli steccati particolare
Ecco
Del resto che lo Stato non sia più in grado ti gestire i problemi alle scelte la Netter commetterebbero i nostri amici francesi lo si vede in molti molti direi che il principio diciamo la crisi del principio di Carriglio di territorialità sul quale si basa allo stato nazionale o lo Stato tout-court sembra manifestarsi
Nel Générale denier meno azioni garanzia fisica dell'autonomia
Di distinte comunità politiche in altre parole ancora una strategia di parziale o totale isolamento come è stato detto non risulta ormai più praticabile
Da qualsiasi attore internazionale che pretenda di assicurare in questo modo
La propria indipendenza politica ed economica e neanche la distanza spaziale
Serve più per circoscrivere aree territoriali incondizionatamente sicuri perché la sicurezza di ciascuno ormai dipende non soltanto dalle proprie decisioni ma dalle decisioni e dalle azioni di tutti gli altri
L'interdipendenza cioè estremamente accentuata oggi ecco dato un po'questo
Questo questi punti di riferimento uno sul concetto di geopolitica l'altro lo sulla crisi dello Stato come vedete riduca il corso per non essere per restare nei termini certamente
Il i grandi avvenimenti epocali che hanno caratterizzato questi ultimi anni
Hanno avuto come conseguenza che le grandi potenze hanno direi fra virgolette abbandonato l'Africa Abba come è stato del resto anche detto
Altre volte qui in queste due in queste due giornate
Le due grandi potenze che
Praticamente erano i pilastri del sistema bipolare oggi non si fronteggiano più in quella parte del mondo e quindi ecco da qui un venir meno della rilevanza
Geopolitica e geostrategica se volete della dell'Africa e allora dobbiamo cercare di vedere un po'che cosa
Succede quale può essere allora l'impatto della fine del bipolarismo su queste su questa su questo grande continente
Non sto qui a porre a dire a discutere in che in che dove andiamo non sto qui a discutere se dalla fine del bipolarismo
Sì sia emerso stia emergendo un sistema unipolare come alcuni dicono o un sistema ti balance of Our c'è un sistema multipolare
Credo che si vada personalmente verso questa direzione sempre di più verso una diffusione sempre più accentuata di Potenza però ecco che questo lo pongo soltanto come un buon punto di riflessione per gli altri del resto il la fine del del bipolarismo
La la implosione dell'impero sovietico non ha avuto solo queste affetto
Soltanto in Africa risolte ma anche su alcuni stati per esempio lo stesso nostro Paese come sottolinea l'ambasciatore Sergio Romano in un suo recente libro guida la politica estera dell'Italia
Sostiene che anche l'Italia non ha più un ruolo importante dal punto di vista geostrategico perché non deve più mediare in sostanza su certi fronti e addirittura arriva alla conclusione del libro a dire che la l'Italia ormai non ha più una politica estera e che forse battuto ripensato
Ecco quindi la fine della della guerra fredda con la fine del bipolarismo per essere più esatto
Che cosa cosa ha prodotto ha prodotto direi
Una crescente una tendenza a una sempre maggiore cooperazione fra i blocchi anche nel campo della sicurezza basti pensare a quanto sta succedendo in sede NATO
Che avendo visto sparire l'avversario di sempre il Patto di Varsavia oggi si trova a dovere con il nuovo concetto fra virgolette della NATO a ripensare se stesso e ha eventuale addirittura a porsi come una delle sue finalità principali
Anche quello della cooperazione con i Paesi dell'Est
Io ero due mesi fa in oro Plata lontana del mondo Soviet se sovietico in Kazakistan era dalmata mi dicevano i i governanti e di quella nuova repubblica e che vogliono associarsi alla CSC è per esempio è addirittura qualcuno arrivava a dire
Che vogliono associarsi alla alla alla NATO quindi vedete che tutti questi cambiamenti incredibile che si sono verificati che sarebbero stati assolutamente impensabili
Qualche un anno due anni fa
Ora dicevo questa c'è questa tendenza una crescente cooperazione fra fra blocchi anche per quanto riguarda la ricerca di una soluzione dei conflitti regionali nel Terzo Mondo
C'è una come conseguenza un maggior apprezzamento se non addirittura la scoperta del ruolo del meccanismo di sicurezza collettiva delle Nazioni Unite
Una convergenza di interessi
Direi che come è stato sottolineato da alcuni alla geopolitica si sostituisce la geo economia
E il mondo è sempre più organizzato beh serve in una lungo una direttrice d'nord sud
Si può aggiungere che l'economia Bonito per dire una frase famosa un'espressione famosa di Wallenstein
è direi
Va sempre più verso una forma anche questo è stato osservato con una certa acutezza va sempre più verso una forma di apartheid globale cioè verso un sistema di grandi disuguaglianze fra nord e sud
Ed è proprio in questa convergenza crescente di interessi fra Est e Ovest che sì
Arrivati a questa a questa apartheid globale tra una parte nord unito ormai in una serie di interessi comuni dall'altra parte il sud del mondo
Ecco ora nel passato cosa succedeva precedentemente a tutte queste crisi epocale beh lo sappiamo benissimo l'Africa le altre Paesi altre regioni in via di sviluppo potevano contare
Sull'assistenza di una delle due superpotenze nel quadro della loro lotta a planetaria
Oggi Este e Ovest hanno sostanzialmente almeno per ora la stessa politica nei confronti di queste di questi Paesi a meno che gli Stati africani non posseggano risorse
Di un qualsiasi tipo questi Paesi tendono sempre di più ad essere ad essere ignorati perché il mondo ormai estremamente competitivo anche dal punto di vista della domanda
Della domanda di risorse è stato evocato in questi giorni e il fatto che per esempio anche fondi della cooperazione italiana
Si sono rivolge i volti anche verso i Paesi dell'est europeo stornando risorse alla diciamo all'Africa e agli altri Paesi del sud del mondo
Quindi ormai i Paesi donatori tendono sempre di più
A focalizzare l'aiuto dove ci sia una prospettiva concreta di riforme economiche dove ci sia una certa efficienza nell'uso delle risorse dodici sia quella che gli anglosassoni chiamano Good Cavern anzi
Ecco
Vediamo un attimo allora
In Africa che cosa succede
Direi che bisogna partire dalla constatazione
Che nella maggior parte degli stati africani lo Stato ha preceduto la nazione
Perché il potere era stato ed è stato esercitato accentuando piuttosto le differenze fra gruppi all'interno degli stessi confini così
Lo Stato è stato concettualizzare fu da molti come una forza Esterna quasi una forza di occupazione
Che deve competere con molta difficoltà come sanno coloro che hanno esperienza di queste cose con altre istituzioni sociali per la realtà assicurarsi la lealtà dei cittadini
Ed è un nostro collega che oggi non è presente che ieri non era presente non è potuto venire Calchi Novati il quale si chiede
Se la distribuzione del potere a realtà sociali dotate di identità stabile
E di un grado di coesione interno è chiaro il riferimento al posto dello Stato accentrato possono non riuscire a gettare le basi per una solidarietà politica più solida per questi Stati stesse
Ecco l'ambasciatore Baldocci ha già all'inizio vi ricordo mi ha colpito perché nessuno l'aveva detto della della sua relazione stamattina
Ci ha detto come in Africa si molte cose lo sappiamo benissimo vanno molto male ma ci sono anche alcuni segnali di una certa una certa ripresa
E direi che l'Africa oggi sperimenta mostra ha diciamo in questo periodo seguente alla fine del bipolarismo una propensione alle riforme di mercato a una rivisitazione delle proprie politiche di sviluppo e anche una propensione alle dimostrazioni per una maggiore democrazia ecco ora
Devo dire che questi sono certamente sviluppi positivi
Leggevo recentemente che a seguito di Maastricht è stata sponsorizzata creata da parte anche della della banca della banca della banca internazionale tra Banca mondiale una Global Coalition for Africa è che metterà insieme leaders politici ed esperti del continente africano e della comunità dei paesi donatori
Su una base regolare per iniziare una per cominciare un'azione di sostegno internazionale per l'Africa per monitorare il suo progresso per sviluppare nuove idee sulla sullo sviluppo questa questa Coalition Global Collection for Africa è già stata istituita ha già un suo staff e è stata anche direi
Interi nata da due risoluzioni dell'Organizzazione degli Stati africani
Che si sono riuniti nel mille novecentonovantuno a buccia
Quindi Pétain tenente questa una iniziativa indipendente sostenuta però dalla comunità internazionale che forse lascia sperare qualcosa di meglio di quelle previsioni catastrofiche eccessi sono udite spesso in questa in questa sala però a fronte di questi pochi pochissime inning indicazione per uno sviluppo
Devo dire che c'è da segnalare un grave pericolo e il pericolo è che queste spinte pur in sé positive alla liberalizzazione economica e alla liberalizzazione politica
Rischiano di destabilizzare in molti modi la pluridecennale fissità dei confini
Nel sistema africano dei confini statuali nel sistema africano con tutte le conseguenze ovviamente che questo può e di macinate comporta
E c'è anche un'altra cosa da dire che il principio della sovranità finora ha tenuto in grande conto rischia di entrare in collisione sempre di più con quello dell'autodeterminazione
Ma su questo non posso elaborare
La guerra fredda ha avuto l'Effetto di dotare gli Stati africani ti protettori appunto alle superpotenze o altre grandi potenze
Allorché i confini di alcuni di questi Stati sono stati minacciati
Per esempio lo Zaire è stato aiutato dagli Stati Uniti contro le ribellioni de Chavannes diciate è stato aiutato dalla Francia come sappiamo contro l'aggressione libica l'Etiopia è stata aiutata dall'Unione Sovietica contro la Somalia
Insomma c'è sempre stata fra le due superpotenze una regola tacita di comportamento
Cioè che le modifiche dei confini dovevano restare escluse dalla confronta azione extra Ovest
E ed è addirittura stato osservato che l'aspetto stupefacente dell'aggressione dell'IRE anche contro il conguaglio tra
Non era il fatto
Che ciò fosse avvenuto che ciò sia avvenuto ma piuttosto che una cosa del genere non sia capitata più spesso in un mondo di Stati debilitati deboli che non possono in realtà difendere i loro i loro confini
Ecco adesso dopo oltre trent'anni di stabilità dei confini il sistema degli Stati africani così come oggi esiste dicevo corre rischi piuttosto grave
Per esempio possiamo dare un'occhiata a quello che è accaduto negli ultimi due tre anni ai governi G. Etiopia Liberia charter Somalia abbandonati praticamente dai loro precedenti protettori
L'assenza ormai di tali Stati tono verso
Rischia di favorire anche guerre fra gli stati africani non sono all'interno delle comunità politica ma anche fra Stato è stato mettendo i più deboli alla mercé dei dei più forti sia pure relativamente più forti
Ecco alcuni sostengono che a questo si deve aggiungere anche a questi fattori diciamo così politici
Strategici si deve aggiungere anche un'altra considerazione che ormai un paese vasto e una popolazione numerosa non sono più direi così importanti come per il passato per esempio ci si chiede e più importante economicamente Singapore che è un fazzoletto di terra o lo Zaire cioè sia esso si sarebbe spezzato secondo questa interpretazione il legame fra potere da una parte e dimensione dall'altra
E questo può provocare certamente processi di secessione da questi Stati per riassumere anche se ripeto vado di corsa la perdita di rendita strategica
La diminuzione dei flussi di aiuto il tendenziale prevalere del principio di autodeterminazione su quello di sovranità
L'estraneità dello Stato alla tradizione culturale locale
Tutto questo ha cominciato ad incrinare i sistemi statuali africane il cui processo di formazione e i cui confini sono frutto di decisioni politiche internazionali più che della storia
Il caos in Somalia e in altre parti dell'Africa potrebbe essere sintomatico i primi indizi di quello che può succedere terribilmente nel nel futuro
In queste circostanze è chiaro è necessario allora dare spazio alle grandi organizzazioni internazionali
E necessario potenziare le peacekeeping operations delle Nazioni Unite ma direi che la soluzione sono piuttosto almeno a mio avviso le aggregazioni regionali il che non esclude certamente nonostante che abbiamo avuto anche una amichevole discussione con il mio amico ministro
Mohammed
Che non esclude dicevo questo in questa idea
Delle aggregazioni regionali non esclude certamente la voglia valorizzazione delle entità
Sub statuale non voglio parlare di entità Clark parlo più genericamente di e di entità unità su questa attuali proprio nell'ottica di processi federativi
Perché sappiamo nell'ottica del nella Teoria del federalismo a un forte potere centrale deve corrispondere un rafforzamento delle punita superstato quale
Ecco è chiaro che quindi
Abbiamo bisogno di analizzare le situazioni noi non conosciamo come è stato detto spesso oggi e ieri non conosciamo molto bene la situazione
Abbiamo bisogno di spiegazioni c'abbiamo bisogno di più ridire soltanto da solide teorie scientifiche da solide spiegazioni noi possiamo potere s'possiamo sperare di pre vedere
Che cosa succederà e oggi la scienza politica a gli strumenti metodologici e le tecniche analitiche
Per potere prevedere addirittura sulla base di casi discreti non già di categorie di processi il che evidentemente relativamente facile come insegna la scienza attuariale
E direi bisogna farlo questo sforzo di analisi e quindi di previsione per potere evidentemente programmare determinati interventi
Perché e in questo oggi in un mondo così complesso così interdipendente questo è l'unico modo serio di fare politica di governare il mutamento cioè
E questo vale anche per impegni il la cooperazione allo sviluppo non si può andare alla cieca si deve sapere su che cosa si interviene perché si interviene in un qualche modo
Ed è qui naturalmente mi sembra che si innesta il messaggio
Lanciato
Dal dottor Malesani
Stamattina
Circa la lo dico al pressing perché non era presente
L'ipotesi di una collaborazione
Della Polo universitario goriziano per
Mettere in piedi un progetto per una nuova costituzione della Somalia
Che tenga conto e della sua cultura e insieme del delle delle tendenze diciamo della storia
E questo idea che è stata lanciata appunto dall'amico dottor Malesani è stata mi sembra accettata con molto l'entusiasmo dei nostri amici somali che hanno avuto e che ci auguriamo possono avere nel prossimo futuro ancora responsabilità di governo insomma dobbiamo però una volta che direi che il sistema universitario
Cui è stato fatto riferimento
Può benissimo credo prendersi carico di questa di questa missione che può essere molto importante nella definizione di un nuovo rapporto di collaborazione
Fra l'Italia e la Somalia anche per nel nostro piccolo cercare di farci perdonare molte colpe nei confronti di quel Paese cui ci legano ormai
Tanti e tanti e tanti decenni di storia comune però direi bisogna essere anche quindi non bisogna pretendere
Di
Insegnare niente credo che questo lavoro debba essere fatto insieme in un gruppo interdisciplinare dove ci siano dei costituzionali costituzionalisti ma non solo dei giuristi
Anche dei politologi anche degli anche dei degli antropologi se volete anche diciamo tutte quelle competenze che possano in qualche modo
Capire qual è la costituzione migliore per un paese caratterizzato in quel modo e quindi questo direi che mi porta a dire finisco che dobbiamo ripensare i nuovi la propria cultura il proprio nostro sistema di valori perché i popoli africani e a ciò contribuisce non poco l'Islam un loro preciso sistema di valori ce l'hanno ed è un sistema che piaccia o no influenza pesantemente il loro concetto di comunità civile organizzata
Da noi le certezze sono un'eco del passato la nostra cultura privilegia il dubbio che privilegia il relativismo ottime cose dalle quali nascono la scienza dalle quali nascono latte nasce la democrazia però bisogna mettere degli steccati
Ridefinire ventitré il nostro sistema assiolo logico pena una sconfitta epocale nostra a fronte di sistemi forti
Che dopo mezzo millennio ripercorrono di nuovo i sentieri della storia e talora ci considerano a torto o a ragione dei perversi che hanno perduto il contatto con la sacralità della vita
Ed è direi quindi come è stato detto altre volte oggi sul piano proprio delle culture che si gioca il destino del mondo grazie
Grazie a nome di tutti il professor corretto la sua relazione do subito la parola siccome il tempo scorre velocissimo l'ambasciatore Baldocci
Se vuole
Sì i minuti sono o
Come ho accennato stamattina la fine della guerra fredda per l'Africa non ha rappresentato finora un grande guadagno
Negli ultimi decenni alcuni Paesi africani si erano avvalsi della rivalità est-ovest giocando la carta l'uno contro l'altro in alcuni Stati come in Tanzania Nyerere era riuscito anche ad avvalersi della rivalità tra Cina e Unione Sovietica per ottenere aiuti dagli uni e dagli altri senza mai compromettersi monto
La fine della guerra fredda a marginalizzato l'Africa nel senso che la cessazione di una lotta di influenze nel continente africano
Ha fatto perdere importanza a quei Paesi i quali si sono sentiti abbandonati sia dall'ex che dal nord e dall'Ovest
Molti Paesi dell'Europa orientale hanno chiuso le loro rappresentanze diplomatiche in Africa
La federazione russa al smesso qualsiasi programma di cooperazione allo sviluppo dei Paesi africani e la Cina che non deve più Riva di già rivaleggiare con l'Unione Sovietica è anch'essa assente e stava guardando e quello che succede
Vi è poi il problema di quei gruppi o movimenti politici che dipendevano dall'uno o dall'altro blocco che si vedono ora quasi costretti raggiungere soluzioni di pace
E che non riescono a farlo perché esistere uno strano problema che io chiamo quello dei disoccupati della pace Savimbi la calma
Sorta di capitani di ventura
Dell'Africa contemporanea temono questa disoccupazione della pace non non ritengono possibile di integrarsi ed integrare le loro forze armate in paesi ormai pacifica atti e continuano a combattere è una lotta disperata che denota anche una mancanza di fiducia verso l'avvenire
Che cosa bisogna fare per evitare questa situazione
Voi ricordate che il rapporto della Commissione Brahms nel mille del mille novecento
Settantanove aveva preconizzato una fine della guerra fredda e aveva anche presentato dei calcoli pratici per esempio quante persone si potrebbero sfamare quanti bambini si potrebbero sottrarre dalla morte per malnutrizione o per malattia con il prezzo di un solo aereo da combattimento e presentava dei dati molto convincenti
Attualmente le spese militari sono enormemente diminuite
Ma il ricavato di queste economie non va certo ad aiutare i Paesi africani viene accantonato per altri scopi viene anche viene anche accantonato per provvedere ai bisogni dei Paesi dell'Europa orientale che si trovano di fronte a situazioni di crisi gravi e serie l'Africa viene un po'abbandonata a se stessa
E mia vere che presiede tuttora la commissione sud è molto scettico sulla possibilità di innovare nel rapporto nord-sud questo rapporto rimane un rapporto utopistico un rapporto di buone intenzioni
Sono decenni che si parla di negoziato globale di nuovo ordine ma non si realizza nulla
L'ideale sarebbe di poter concepire un sistema di coordinate cioè un rapporto nord-sud un rapporto estro ovest simile a un'equazione correlata
Ma ci sono difficoltà di ogni genere anzitutto le esigenze di questi Paesi dell'Est della stessa federazione russa e dei paesi eredi dell'impero sovietico a risollevare risollevarsi da condizioni economiche
Disastrose e da incertezze politiche che gravano non solo sul loro futuro ma sul futuro dell'intera Europa
In quanto all'Africa
Gioca a suo sfavore
Una parte dell'insuccesso che si è raccolto in tanti anni di cooperazione insuccesso che non è solo non va soltanto attribuibile ai Paesi africani ma in gran parte va anche attribuito ai donatori che hanno applicato metodi che si sono rivelati sbagliati per alcuni Paesi hanno spesso anche dimostrato miopia hanno dimostrato anche di non rendersi conto o di fingere di non rendersi conto che applicare certe tecnologie ai Paesi africani e da un non senso e finiva con l'essere controproducente anche costoso
L'Africa a seguito di questa situazione si trova in un periodo di crisi
I governi occidentali
Faremo no perché si giunga a una democratizzazione non solo economica ma anche politica in molti Paesi africani gli africani ritengono questi tentativi un indice dei molto spesso un'ingerenza nei loro affari interni
E soprattutto non vedo no questi tentativi appoggiati dal desiderio di aumentare gli sforzi di cooperazione in termini finanziari e soprattutto cercando di innovare nei metodi
Si è giunti quindi a una specie di discorso fra persone che non si intendono o di silenzi che sono ancora più evoca tori
La situazione certo non è semplice e a breve scadenza non si vede altro da fare che cercare di rimediare con assistenza umanitaria interventi di emergenza in casi estremi la Somalia il Sudan lo Zaire già e non sappiamo con quale sarà l'evoluzione di una situazione ma la situazione dello Zaire è molto critica e probabilmente si va verso dei disordini molto gravi
C'è poi il problema della pace in Angola che si è allontanato negli ultimi Nesi in modo preoccupante
E la pace estremamente precaria in Mozambico che richiederebbe degli interventi economici notevoli e degli Inti venti anche Siraya a sfondo psicologico non soltanto delle operazioni militari per arginare e per frenare i combattimenti
E poi crisi minori
Quasi sconosciute quella del Ruanda
Ne inizierà probabilmente una nel Malawi e sono reazioni a catena
Questa fine del confronto Est-Ovest che dà tanto attese anche dai Paesi africani che pensavano che finalmente l'Europa avrebbe potuto interessarsi di più al loro si è rovesciata a loro svantaggio
Quello che bisogna fare è un grosso interrogativo
Io credo comunque che non si possa separare il problema dell'Europa centro orientale e quello dei Paesi africani o di quelli latino americani perché il sottosviluppo non è soltanto in Africa riguarda tutto l'emisfero Sud va dall'America Latina fino al subcontinente asiatico e sono casi ugualmente drammatici
Ora non è possibile trattare questi due problemi separatamente bisognerebbe cercare di avere una visione globale di aiuto allo sviluppo equilibrato ponderato e può non è un'impresa semplice io lascio a voi studenti di questo corso che presso i quali ho riscontrato tanto intervenisse ad avvicinarsi a dibattere questi problemi cercare di organizzare un seminario su questo come impostare questo rapporto globale
E siccome devo lasciare perché corriamo il rischio di perder l'aereo vorrei ancora una volta ringraziarvi per la vostra ospitalità e rallegrarmi con voi per questa eccellente ecco non è per
Stimolante e spero possa essere seguito negli anni venturi al ritmo di uno all'anno su problemi attuali
Che credo sono un po'come il lievito dei vostri corsi perché vi distolgono da quella che l'insegnamento istituzionale normale qualche volta forse anche noioso
E vi impongono la presenza di problemi a culti dai quali dipende tutto il resto dai quali dipende la vostra formazione
Vi ringrazio
Vediamo
Allora a questo punto dopo le relazioni così chiare brillanti interessanti che sono state tenute dal professor Gori e dall'ambasciatore Baldocci direi che possiamo aprire il dibattito no io vorrei però beh innanzitutto unire anche il mio ringraziamento come preside della facoltà e come membro del senato accademico triestino a tutti coloro che sono stati di di attori e gli organizzatori di questo convegno studenti docenti esperti che sono intervenuti direi che ecco mi ha colto un mi ha particolarmente colpito una punto un passo della la relazione del professor Gori e cioè quella riguardante l'idea no di radicare diciamo qui nel Polo universitario goriziano e in primis evidentemente nel corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche
L'iniziativa di concorrere con da una pluralità di competenze come è stato giustamente sottolineato dal professor Gori
Costituzionalisti
Politologi antropologi aggiungo economisti storici no le per questo dico Polo perché è vero nell'ambito non solo nell'ambito del corso ma anche nell'ambito del polo universitario faccio riferimento alla facoltà di Economia e commercio
Ci sono ci possono essere competenze di carattere economico allora
Radicare appunto qua nella sede universitaria goriziana l'iniziativa di concorrere a diciamo predisporre lineamenti strutture no per quanto riguarda la futura Costituzione della Somalia
No mi pare che l'idea che è stata lanciata dal dottor Malesani deve essere immediatamente raccolta no e Into Torno a questa idea precisa accentrata questo progetto mirato potranno proprio organizzare tutte le nostre forze
Per dare vero sul PIL a sia devo sul piano interno ovvero di ricerca scientifiche sia anche sul piano internazionale
Tutto il dibattito la discussione ci vuole intervenire
Sì se qualcuno vuole intervenire pregato di raggiungere la
Il tutto va bene ecco prego
Veramente non è che volesse intervenire in modo
Così immediato zero
Era un po'impiegato tutti questi ultimi due
Nei giorni per tutta una problematica apposta dal dai conferenze dal professore e anche da parte degli discende
E che riguardavano un pochino cioè molta l'Africa ma
In cui la sommaria aveva un pochino monopolizzato l'attenzione e mi sembra un pochino eccessivo rubare molto molto tempo anche al resto della cooperazione sono tutte al continente africano che che basta e perché bisogna precisare che quando si parla d'Africa in genere si ha la sensazione che si parla di un solo Paese
Mentre l'Africa e in effetti un continente e quando nel negli anni Sessanta noi venivamo per primi qui appunto in Italia Schiavone in marocchini e non il barocchismo le conoscevamo
E erano più vicine a voi dall'altra sponda del modem Ferrandelle stiamo dall'altra parte del continente e proprio non li conoscevamo
Così il sempre per il presente quando si parla dell'Africa come spacco quando sbaglia dei paesi in via di sviluppo che c'è una Bari
Dimissioni disinteresse di rapporti che che è una cosa veramente incredibile comunque
Questa ultima la cosa più interessante che ha colto l'attenzione del professore e credo che abbiamo sollecitato il mio intervento anche per questo ecco queste idee dei
Iniziali
Un apporto per quanto riguarda una carta
Che a marzo diciamo una carta
Per la Somalia e sicuramente molto interessante ne abbiamo parlato con Malesani anche con Petrucci
Perché la Somalia e così come lo strappo adesso potrebbe essere anche
Il punto da cui in cui molti Paesi applicare potranno arrivare ed ho condiviso e partire per dare delle regole e dei principi generali a quelli che verranno dopo e che hanno spianato un po'la via Molini questa è un'idea molto intelligente
Che bisognerebbe in fondo
E sviluppare soprattutto dal momento in cui abbiamo il dottor botanica in questo botta nel quale è stato una delle istituzioni degli ultimi due delle ultime due questi tizi che la carta costituzionale della Somalia
E anzi era il Presidente nell'ultimo commissione in cui ha collaborato anche per poco tempo
Senatore la Pergola
Ma
Vorrei e solo specificare due elementi a questo proposito che nella ultima seduta ad Addis Abeba di questa
Dei signori delle varie fazioni somale dei signori della guerra tra virgolette che sunniti in Somalia
E che erano a discutere sul futuro della Somalia sotto l'egida delle Nazioni Unite hanno esteso una carta smarcato un'ampia delle proposte tra cui c'era
Una specie di di charter Bratti incominci
A sentivo da tempo il per come
Visti i tempi
Il poco tempo che hanno hanno ha approvato la prima seduta di questa questo comitato dovrebbe verificarsi di intorno alle dieci da aprile mille novecentottanta in Mogadiscio
E questa carter questa commissione sarà composta da due membri nominati da questi queste fazioni
La organizzazioni internazionali detto uno insomma cioè in una invece Somalia operare dei sequestri dovrebbero dare alcuni esperti
E poi devono provvedere anche il finanziamento di questo dovrebbe essere finito questo queste Blatter contratti come dove e perché nel suo lavoro entro quarantacinque giorni
Però vorremmo che dice ecco allora coso occorre occorrerebbe fare a quel punto ecco il punto occorre beffare a un lavoro fatto da esperti
Si tratta dalla
Lo sponsor cocca Palmieri abbiamo sentito che va vanno benissimo dai giuristi dell'Economist dalle proprio perché perché sono tutti veramente è un cadde sperimentare vogliono dire Borrelli potrebbe diventare carsico
Questo con questo comitato dati convenire abbastanza celermente
Perché bisognerebbe consegnare a chi politici da chi dobbiamo Cossiga questo documento questo comitato letizia e si come viene come viene come finanziare come viene pensata in questo piccolo pur oggettivo sotto legge naturalmente dove sta nel Polo stadi di Gorizia
Come dovremmo
Come si dovrebbe
Gestire la cosa con il ministero degli esteri italiano che in fondo il delegato l'organo delegato alla politica estera italiana
Non è che poi uno resta italiana con tutti gli esperti che si vuole porre Nigeria un pure morì a una carta un traffico un successivo
E poi passarlo soltanto ai sobri bisognerebbe trovare dei canali giusti non è spaventate soprattutto da queste commissioni nominati da questi fazioni perché secondo me hanno bisogno di una base sarebbero contenti galera una banca una carta base da cui partirà anche a loro però far la voce così da Sivori la voce grossa le facciamo nostre cose potevano se la sovranità sovranità io credo che di tutto quello che si diceva oggi dei pori
Della caduta dei due avversari mondiali di a peggiorato l'estrazione dell'Aprica è vero da un punto di vista economico
Ma credo che bisogna menzionare che ha servito anche
Ha servito nella misura in cui a ha messo a nudo le dittature per cui oggi nessun dittatore vi era coperta da questa potenza Beatles perché quell'altra perché perché interesse attere tenerlo lì se non in pochi casi in cui ci sono interessi economici precisi come non lo sai come non lo sai in cui ci sono interessi economici precisi che lo tengono che vanno al di là dei per interessi politico il tetto egizie rimangono in quelli come si chiama concorre al DDL chiamava debiti l'interesse politico esperto politico economici rogo proprio strategico economici dato come deve dell'economia interdizione improvvisi querela sono Inzaghi sono quelli che mantengono in media saranno quelle che manterranno però secondo me gli americani alla fin fine innamorano tanti sono abituate a morire non è questo il punto fondamentali potrà contare che ti rendono che morendo
Possono essere questo loro morti i fertilizzanti de una nuova nascita
Dura nuova linea dura capace di raccontare se stessi su se stessi ed avere le altre dei partner uguali con cui possono stabilire dei rapporti ma non dipendenti
Grazie solo questo voleva
Allora Trento cioè senza essere
Professor Tizio Birolli
Se dopo il
Sì anche qua posto libero
Allora vediamo di inserire nella nostra programmazione di lavoro i docenti studenti questa idea no che nata nella convegno ecco di inserirlo nella nostra programmazione di lavoro abbiamo bisogno però dalla sua collaborazione
Del suo collegamento collegamento un collegamento organico ecco
Io dovrei fare
Dovrei fare la sintesi ma la sintesi è già stata fatta
Nella vostra e quindi
Mi pare che sia inutile che io faccia una sintesi estesa e allora mi limito alcuni alcuni punti
Ossia nell'intervento che avevo fatto in apertura
Avevo accennato fra le altre cose alla crisi della cooperazione allo sviluppo
Posso constatare che nel corso di questo convegno
Molti aspetti di questa crisi sono stati toccati
E l'ambasciatore falle look con
L'ambasciatore del Senegal
Non si sa che cosa il Nord vuole
Ci dice prima una cosa poi ce ne dice un'altra
Il ministro ed è
Non c'è abbastanza rispetto per la per le culture
Locale per le esigenze locali
Il professor Toraldo Sir
E qui non si sa bene se si tratti di politica estera o di politica interna
Professor Malesani
Si tratta di esaminare i grandi nella ingerendo
Era si è manifestato contro queste tesi
Rigidità anglosassoni che io può poi ricordata nel corso alle riprende
Questo questo dettare di leggi economiche la moda del neo del del neo liberalismo quando in certi paesi invece deve essere applicato e devono essere applicate delle soluzioni che keynesiane
Beh adesso aspetta cambiando con Clinton la Banca Mondiale già star sta tirando ma non possiamo andare a moto economiche dobbiamo seguire le esigenze che ciascun Paese nella sua ricostruzione
Il professor salamella accennato
Che circa il bisogno di una cultura del di cooperazione
Che vorrebbe dire maggiore chiarezza
L'ambasciatore Baldocci ha parlato di cinque direttive gradi e ha dichiarato una preferenza per le cooperazioni multilaterale
Questa è una cosa evidente l'ho sentito menzionare anche da altri autorevoli
Esponenti
Degli aiuti
Preferenza per le culture per le le gli aiuti multilaterali perché
C'ha maggiore maggiore sicurezza di obiettività
Il blog verso gara Garavello
Gli aiuti allo sviluppo
Devono essere distinti dalle trattazione commerciale questo è uno dei punti che avevo cenato in principio dobbiamo distinguere da la cooperazione economica
Come dice il professor Garavello le le le transazioni dagli aiuti allo sviluppo perché
In realtà
Un aspetto principale della crisi della cooperazione è la confusione che c'è
E questa confusione e creata da molti equivoci bisogna che il o centri di Parigi cominci a fare delle tabelle o gli annuali dove da una parte ci stanno gli affari economici tra nord e sud e venti pagine più in là ci stanno lei aiuti allo sviluppo di modo che non ci siano confusione
Che un credo che gli studenti hanno apprezzato l'intervento del professor Garavello allora
Perché è stato è stato molto chiaro sugli affetti anche che gli effetti anche degli sviluppi catturò del tutto aiuti economici perdevamo aiuti allo sviluppo dove c'è molto da esaminare e molto da rivedere
Quanto per quanto riguarda gli aiuti bilaterali non si può
Aspettarsi che siano aboliti perché insomma fanno parte anche un po'dentro
Dei diritti delle autonomia politica dei Paesi che vogliono fare questa cosa fare l'altra però il proprio il l'ambasciatore con a insistito che devono essere meglio coordinati
Lui spera solo Maastricht
Ma se ci dovesse essere un ritardo sulla sulla firma di mastri che è stata firmata certamente perché l'Europa se non si fa dolcissima dieci si porta anche otto si può fare anche a sette vuol dire che gli altri poi dopo ci sarà delle seggiole che sono a loro disposizione che saranno senza dubbio occupata dal futuro
Ora la si può anche
Agire attraverso il caldo sia l'organo e Comitato un aiuto dallo sviluppo di Parigi giovane che nel passato si è riunito per ragioni di coordinazione per fare delle complicazioni bisogna fare una politica una politica
Coordinata non più
Ogni aiuto bilaterale come cani sciolti
E creando un sacco dei di equivoci anche nei rapporti con gli africani uno dice una cosa uno dice all'altro così
Mi pare che le conclusioni sono queste come io le avevo non c'ha tempi principio i punti sono stati tutti ripresi
Lo sviluppo non può che essere autoctono con il rispetto culturale il ministro Eden
E il il ministro votando
E il professor correnti
Hanno ben insistito su questo punto
La distinzione tra economia sviluppa
Professor Garavello la la la preferenza agli aiuti multilaterale il l'ambasciatore Baldocci
E e un bilaterale concordato
Per quanto riguarda ultimo punto
Il riferimento del protesto Malesani
Ossia la questione del del del del
Condizionalità delle ingerenze
Io resto convinto la mia opinione naturalmente vale come come qualsiasi altra
Solamente sono ventisette anni di aiuti allo sviluppo un migliaio di progetti fatti il punto e a cui
Vengo si riferisce appunto a alle osservazioni fatte dal professor Malesani
Non possiamo pretendere in una situazione mondiale in rapida transizione di fissare
In cinque minuti quello che dovranno essere le politiche future di aiuti dobbiamo cominciare ad affrontare i problemi
A trovare le soluzioni ma un punto mi sembra chiaro e acquisibile fin da questo momento
Riferendomi sia Malesani
La condizionalità e la ingerenza
Sia alla necessità di distinguere degli aiuti
La dal dal cooperazione economica
Gli aiuti stessi devono essere divisi in due parti gli aiuti alle economie e gli aiuti allo sviluppo umano e Licci dovrebbe essere a mio avviso una condizionalità
Che entrerà in linea con nuovi orientamenti di diritto internazionale
E in materia di protezione dell'uomo
Di protezione delle popolazioni ci c'è anche un informazioni un diritto di ingerenza
Per salvare donne e bambini dalla fame dalle dalle belle dalla guerra eccetera ora dentro questo quadro mi pare che è perfettamente legittimo
Questo diritto di ingerenza ossia un paese chiede
Ha un organismo multilaterale o bilaterale
Un programma di aiuti
Tale strada tale scuola
Il paese donatore o diciamo prenditore si potrebbe anche dire predittore riferendomi a quei cantieri il pro e il professor Garavello il Paese donatore
Guarda le tabelle dello sviluppo umano di questo Paese
In materia di acqua
Di alimentazione
E di educazione
E si dà la preferenza si io ti farò queste strade questi ponti queste fabbriche se abbiamo alzato il livello dello sviluppo umano
Per portarlo a una minimo mondiale sotto il quale non deve essere in nessun Paese
Che quindi lo sviluppo umano perché non per una fissazione
Diciamo Pro religioso morale circa la l'essere umano eccetera
Io non sento strettamente economico perché mi sembra inutile buttare via soldi nello sviluppo se non se non mettiamo
Ha un minimo di di di sicurezza economica e psicologica quelli che devono fare lo sviluppo le grandi masse rurali
E non si è voluto finora questo il una una un'assurdità del trentennio si è preteso naturalmente poi materialismo economicistico dell'Occidente che ci viene dalla storia si è preteso e sviluppare delle cose
Ma è quello che devono essere sviluppati sono gli ordini che poi si occupano di fare le cose senza gli omini non si sviluppano le cose la cosa non ride la strada non durante la fabbrica non funziona ecco
Quindi questa è l'unica condizionalità
Che penso vedo che bistrot perché una foto e allora questo mi conforta dunque e questo io ho finito ora
Questi studenti
Io ho sentito equamente
Il il il l'ambasciatore con che io un po'riluttante
Gli avevo chiesto lui ha detto che era occupato allora mi sono rivolto a un uomo politico importantissimo del Senegal che gli ha telefonato i rompo
Ma tant'è aveva tolto tedesco che per venire qui poi convegno hanno abbia di dice ricevuto alle dell'eccidio meravigliose buongiorno giù con classe Scholes gioco nell'esercizio USA vedete eccidio meraviglie giusto servire sono ottenersi all'uscio il ponte perché Schio come che stiamo precisi insomma
Questo ve lo dico Daloui e questo è stato riuscì tutto questo lavoro che avete fatto e poi viva la faccia in Italia esistente
Una specie di industria dei convegni dove ci sono degli specialisti che fanno dei soldi invitano certe persone importanti si fanno dare un contributo poi si riunisce per la gente che dice delle
Code perfettamente vagamente che chiacchiere chiacchiere chiacchiere poi vengono stampati sopra un corretto che nessuno legge e questi sono le industrie dei convegni questo stato convegno serio
Quindi
Bene allora prima di computer concludere i lavori proprio di questo meraviglioso convegno come adesso ha detto giustamente il professor più servire la parola alla signorina
Laura Burdese
In rappresentanza degli studenti e della comitato organizzatore
Prego
Anche qua venga
Questi meravigliosi studenti come è stato riconosciuto
Dunque si sente io volevo solo spendere due parole di ringraziamento prima di tutto
Da parte mia del comitato organizzatore di tutti quanti gli studenti per tutti i relatori che hanno partecipato a questo convegno perché sto canuto ritagliare a fatica fra tutti loro mille impegni un po'di tempo per essere pone questi due giorni
E vogliamo ringraziare veramente di cuore perché hanno contribuito a rendere questo convegno veramente ricco di contenuti e non solo riformando li voglio anche ringraziare perché per tutti i complimenti che ci hanno fatto alcuni penso a fine esagerati se non proprio meritati comunque sostenuto graditi
Voglio anche dire che penso che tutti gli studenti di questo corso di laurea siano molto fieri e son sicura che sosterranno questo nuove idea che è venuta proprio fuori in questo convegno di portare avanti appunto quello di cui parlava lei di cui parlava anche il dottorato N
Noi per quanto possiamo per quanto le nostre capacità sosterremo questa idea e cercheremo di portarlo avanti volevo inoltre ingraziare tutti gli studenti che hanno partecipato all'organizzazione di questo convegno e sono stati moltissimi
E abbiamo lavorato per tanti mesi a lungo e quindi volevo ringraziarvi veramente tutti e volevo anche ringraziare tutti gli studenti delle cieche son venuti da ogni parte d'Europa presepi come questi due giorni e spero che il convegno ed ebbe soddisfatti come soddisfatto tutti noi
Volevo ringraziare anche due traduttrici perché sono state bravissime hanno lavorato instancabilmente per due giorni
E voleva infine ringraziare anche la grappa Nonino che ci ha permesso di dare un piccolissimo ricordo a tutti i relatori sperando che insomma abbiano comunque ricordo piacevole a prescindere dalla cappa di questi due giorni
Grazie grazie
Bene lei lavoro sono conclusi buon proseguimento buon rientro