Intervista a padre Antonio Spadaro sull'esortazione apostolica "Gaudete et exsultate" sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo di Papa Francesco

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con padre Antonio Spadaro direttore della Civiltà Cattolica bentornato radio radicale padre Antonio Rucco allora in queste ore
Fittissimo all'attenzione su di voi su Papa Francesco perché stata pubblicata la terza e esortazione apostolica dal titolo gaudente été insultate
Appunto come recita il sottotitolo come argomento la chiamata alla santità nel mondo contemporaneo
In qualche modo un messaggio molto diretto molto nudo è essenziale e che arriva al cuore forse del del senso della vita cristiana e della vita di ogni credente allora innanzitutto ricordiamo che queste esortazioni si compone di cinque capitoli e il punto di partenza era chiamata la santità che rivolta a tutti da qui si passano è chiara individuazioni due sottili nemici che tendono risolvere la santità informe elitari intellettuali o volontaristiche questo mi sembra un interessantissimo passaggio allora iniziamo un po'nell'analizzarla questa esortazione apostolica
Arriva in un momento particolare prima ricordiamo del sinodo dei giovani anche al
Sì arriva prima del sinodo dei giovani dopo un incontro però qui a Roma con la circa trecento giovani venuti da tutto
Il mondo ma siamo anche a cinque anni dal pontificato quindi papa Francesco
Ha voluto con questa esortazione apostolica dire qual è il centro diciamo il centro vero se vogliamo anche della riforma in generale che riforma personale riforma della Chiesa
Cioè io quindi mettere al centro Dio significa parlare di santità e questo esortazione esattamente questo cioè andare all'essenziale
In fondo questo pontificato
Si caratterizza soprattutto per questo per una ridire qual è il volto di io oggi e la cosa molto bella e comprendere come il volto di io lo si trovi secondo le parole di questa trattazione
E per la strada cioè nella vita ordinaria non semplicemente in una dimensione quasi estatica o comunque separata rispetto al mondo
Ecco c'è un tratto molto interessante che papa Francesco aveva anche evidenziato nell'agosto del due mila e tredici proprio dalle pagine della Civiltà Cattolica
Ovvero la classe media della santità ricordiamo
Che in questo passaggio papa Francesco diceva io vedo la santità nel popolo di Dio la sua Santità quotidiane ancora
Più estesamente io vedo la santità del popolo di Dio paziente una donna che fa crescere i figli un uomo che lavora per portare a casa il pane gli ammalati i preti anziani che hanno tante ferite
Ma che hanno il sorriso perché hanno servito il signore le suore che lavoro tanto che vivono una santità nascosta
Per me è la santità comune la santità io lo associo spesso la pazienza non solo a la pazienza come il polmone il farsi comune era sentita io la soffro spesso
Alle circostanze della vita come circostanze dell'andare avanti giorno per giorno ecco e questo diciamo che era un po'il preludio di questa esortazione apostolica è molto interessante direi
Molto diciamo rivoluzionaria la la struttura di questa enciclica proprio perché in qualche modo diciamo da veramente una chiamata ad essere santi a a tutti tutte quante le persone che ovviamente credo non è Chiesa credono né la parola di Dio ma diciamo è quasi come se papa Francesco volesse togliere
Delle scuse potremmo dire norma diciamo non è che la santità è solo una questione di di eroi di diciamo di personalità eccelse nella storia della Chiesa anche tu puoi essere santo una chiamata diretta
Ma quello che il Papa dice nella sua abitazione
E che la santità di cui parla è la santità della porta accanto lui usa questa espressione molto bella e in effetti condono intervistati appunto per Civiltà cattolica del due mila tredici non mi parlò di questo Santità
Che scrive nel popolo di Dio paziente ed è interessante come allora che oggi lo ripete nella sottrazione apostolica fa una sorta di elenco quindi questo patto di parlare concretamente della donna che fa crescere i figli dell'uomo che lavora per portare il pane a casa
E perché non parliamo di persone astratte così e in generale ma parliamo delle persone concrete così così come sono con la loro l'idea questo lo dico anche imparato dallo scrittore francese che ama molto chiusa ma lei che di fatti cita nell'esortazione apostolica che parla della a proprio della classe media della della santità
E questo legame con il diretto del del Papa che la impattato con la vita di tutti i giorni con l'ordinarietà è un bel messaggio verso la Merrill a tutti cioè torniamo a capire chi siamo torniamo
A a capire che la responsabilità del il modo in cui va il mondo nostra cioè l'ospedale delle persone che vivono la loro vita
Quotidiana
Ecco un altro punto centrale diciamo l'idea di comunità perché papa Francesco fa comprendere come l'ha sentita non sia frutto dell'isolamento
Ma sia frutto proprio della vita comunitaria della dell'essere un popolo in cammino con Dio e questo diciamo dà anche un'idea ben chiare ha ben distinta di chiese della Chiesa che intende Papa Francesco cioè una Chiesa che comunque è veramente il il corpo di Cristo veramente una idea diciamo differente forse dalla gerarchizzazioni classica di cui magari spesso in una concezione antica abbiamo un po'inteso insomma
C'è una chiamata anche qui ad essere popolo ma ad essere anche corpo
Chi colpisce un passaggio utile per sottrazione col papà dice che nessuno si salva da solo come individuo isolato
E qui abbiamo molto spesso l'idea della santità come qualcosa che si realizza in una sorta di dialogo privato tra medio
E così questa esortazione apostolica questa immagine non si regge più in piedi da sola cioè è chiaro che c'è un rapporto diretto e personale tra la persona singola persona
E e pio
Però vedete Francesco circa sul fatto che io ci chiama anche come come popolo cioè ci chiama insieme e quindi sottolinea molto questi legami che ci sono a ciascuno di noi
In un momento come questo servono a questo è un messaggio anche di valore politico se vogliamo non c'è porre attenzione
E su dove stiamo andando anche come comunità come popolo se vogliamo anche come nazione cioè sottolineare che non è l'individuo arrivismo la chiave di soluzione dei problemi
Interessante anche il capitolo relativo ai nemici della santità perché
Diciamo ci sono proprio due pericoli che vengono inquadrati da papa Francesco che sono il Meo gnosticismo e il neo pena già n-esimo
Che in qualche modo sono anche e i i rischi diciamo di una società secolarizzata se vogliamo il lo gnosticismo è visto come soprattutto una deriva intellettuali Zadra del cristianesimo e il qualche modo il pena già n-esimo
Diciamo quella teoria che diremmo diciamo per sciogliere un po'il così detto prestazioni ISMU umano tutto dipende da noi tutto
è regolato dal nostro impegno per diciamo la regolazione della nostra vita ecco in questi diciamo sono veramente forse non solo per la vita il cristiano potremmo dire per la vita anche degli con credente dell'ateneo forse dei pericoli insomma
Ecco e ed è importante a mio avviso che siano sottolineati Cocco con così tanta cura e precisione
Intanto corretto quello che lei diceva prima sulla fatto che in fondo questa esortazione rivolta innanzitutto i credenti ma in realtà parla anche Cervato fuori rispetto a quello che il recinto classico addirittura in un passaggio dice chiaramente che i semi della santità vanno anche cercati fuori dalla Chiesa cattolica
Scrive anche in ambiti molto differenti nei quali lo Spirito Santo suscita i segni della sua presenza e addirittura il discepolo di Cristo sono chiamati a riconoscere questi segni sono aiutati da questi segni che trovano anche fuori
Dal perimetro cattolico questo questo passaggio molto importante perché le che Dio all'azione nel mondo
Non semplicemente all'interno di alcuni gruppi precisi
Poi i nemici che vengono evidenziati questo gnosticismo e Pelagia n-esimo sono effettivamente due grandi tentazioni cioè la prima è quella di considerare il cristianesimo comune Cyclopaedia di astrazioni come una dottrina
Che non ha nulla a che fare con la vita pratica anzi più allontana meglio è
E lente la genesi e invece è immaginare che tutto dipenda dalla propria volontà
E queste due perché le grandi rischi e il papà più volte realtà sottolineato sono molto importanti per comprendere come in fondo lascia antichità e e e qualcosa
Che con la fine un dono cioè credere significa essere aperti a una dimensione diversa in cui quello che viviamo le cose più importanti le riceviamo quindi mettiamo tutta la nostra energia sterzo Ester viverle ma nello stesso tempo ci rendiamo conto che c'è qualcosa di diverso che ci super
è importante anche deve mettere zero al la il fatto che il Papa leghi la santità non semplicemente a una dimensione preghiera quasi di gli estratti appunto personale ma chiede un impegno di giustizia e ed è interessante vedere come il Papa ponga proprio quindi a questo punto una pressione interessante sui migranti riconosce l'azione questo nodo politico globale dei nostri tempi sull'immigrazione come qualcosa che ha direttamente a che fare con la santità cioè non si può essere tanti se non si ha quello sguardo positivo per agire bene nei confronti in maniera giusta nei confronti di queste persone
Interessante anche le caratteristiche della santità i tratti della sopportazione la pazienza la mitezza anche la lotta interiore vero stare in guardia davanti alle nostre inclinazioni scrive il Santo Padre grissini ed egocentrica per non permettere che mettano radici un altro tratto molto importante padre Antonio relativo alla caratteristica della gioia il senso dell'umorismo questa a mio avviso è forse una diciamo connotazione veramente rivoluzionaria rispetto al passato perché sia sempre un po'l'idea della santità come diciamo di una austerità anche non solo materiale pauperista ma anche una austerità del comportamento quasi una tristezza di fondo cioè l'idea fondamentalmente il cattolico sia una diciamo una persona triste una persona che vive contrito nel dolore nella preghiera diciamo in questo forse ci aiuta anche a comprendere un po'questa
Poetica della gioia anche la figura del beato Piergiorgio Frassati noi diciamo aveva questa aveva anche qui una una battaglia iniziata negli anni Venti da lui
In questo senso e quindi il Papa dice la santità non implica uno spirito inibito triste acido malinconico un basso profilo senza indugi anzi
Il malumore non è un segno di santità al contrario il santo e capace di vivere con gioia e senso dell'umorismo senza perder il realismo illumina gli altri uno spirito positivo il ricco di speranza
Il Signore ci vuole positivi e gradi non troppo complicati ecco questo direi che diciamo uno dei passaggi senza dubbio più innovativi rispetto diciamo all'idea estetica di sentita Elide interiori di santità
Finché realtà poi è stata vissuta da molti santi siamo lo stesso Francesco d'Assisi grazie struttura la perfetta letizia
Ma tanti altri fa Filippo Neri e ma in fondo possiamo vedere che questo lo stesso stile di Francesco cioè Francesco anche attraversando momenti complesse sul
Anche le opposizioni di tensioni mantenerci sempre questo sorriso molto molto molto semplice Nord genuino
E a un terzo dall'umorismo che chi lo conosce bene come una costante della sua personalità
E questo quindi quello che lui scrive Loving cerca di viverlo in maniera in maniera personale lo Spirito Santo non non intristisce quindi non rinunci Trichet una vita umana ma la espande quindi né da quella quella prospettiva differente
Che permette ecco di essere anche di avere sorriso anche momenti difficili questo bel messaggio per tutt'
Ecco in conclusione diciamo la le diciamo le sue l'esortazione è molto completa a una lettura anche di facile approccio come Civiltà Cattolica avete creata anche un compendio molto interessante per una sorta di guida per orientarsi all'interno di queste pagine e pagine che ovviamente a me avviso
Attueranno così come nel positivo così come negativo in un dibattito molto molto profondo cioè un'ultima parte intima riflessione vorrei fare con lei
Padre Antonio sulla lotta e il discernimento dice la vida que sera un combattimento permanente si richiedono forza e coraggio per resistere alle tentazioni del diavolo e annunciare il Vangelo questa notte molto bella perché ci permette di fare festa ogni volta che il signore vince nella nostra vita in qualche modo abbiamo già accennato all'è carattere plurale di questa esortazione ovvero ai credenti ma anche agli uomini potremmo dire gli uomini di buona volontà potremmo intenderla in questo modo
Soprattutto questa lotta fatta di forza di coraggio e di azione potremmo dire un invito a scendere in campo a sporcarsi le mani a essere parte integrante della Chiesa e della società in modo vivo attivo non diciamo schierandosi sempre
Dalla parte del più forte anzi il discernimento forse ci fa comprendere proprio che la via che alle volte ci sembra più Chiara più limpida più facile da percorrere non è detto che sia quella giusta
Sì Francesco ha sempre avuto questa dimensione avrà presente ha sempre avuto sempre questa dimensione di lotta che è propria
Della del cristianesimo cioè il suo messaggio in generale non è un messaggio simpatico Nights facile perché si rende conto ha sempre saputo che la vita cristiana implica un impegno e una lotta interiore il suo maestro di vita spirituale Michelangelo fiorito di cui abbiamo scritto appunto su Civiltà cattolica nell'ultimo numero appunto pubblicato un volume dal titolo discernimento induce spiritual che per l'impatto a è fondamentale allora come dire per essere scendi sogna anche lottare a volte contro le stesse bocca nelle situazioni concrete ma non è una lotta ideologica ma è frutto di un discernimento spirituale che consiste nel fatto di saper riconoscere come Dio sta agendo nel mondo e di assecondare questa azione quindi la lotta che per andare dietro a lui no e riconoscere come presente nel mondo i semi ingiustizia che lui fa crescere no pianta nel mondo e lottare perché crescano
Quindi se vogliamo da una parte un impegno fatto di volontà dall'altra anche un impegno di contemplazione perché non è facile riconosce immediato a volte riconoscere il bene dove nasce in un mondo come il nostro
Bene allora tutto questo e molto altro potrete trovare sia sul sito della Civiltà Cattolica che leggendo appunto la terza esortazione apostolica di papa Francesco dal titolo gaudente et e insultate
Grazie ancora padre Antonio Spadaro che avevo condiviso gran solo spazio insieme a noi spazio di riflessione approfondimento e buon lavoro grazie