ATAC: conferenza stampa dei promotori del referendum "Mobilitiamo Roma" sul ricorso al TAR contro la proroga dell'affidamento del servizio all'azienda fino al 2021

Buon giorno a tutti sono Francesco Min giardini di di radicali italiani
Abbiamo convocato questa conferenza stampa per dare più di più di un'informazione
Innanzitutto
Abbiamo impugnato il ricorso al TAR insieme ai due promotori del referendum mobilitiamo romana l'onorevole Riccardo Maggi e
L'onorevole Alessandro capricciosi insieme all'Associazione consumatori Primo consumo e all'altra associazione di consumatori ad hoc Lazio
Abbia impugnato il la proroga del contratto di servizio
Di attacchi e dal due mila diciannove la sua scadenza naturale in base all'ultima affidamento al due mila ventuno
Proroga che è stata deliberato alcun una delibera dell'assemblea capitolina del due mila di foto numero uno del due mila diciotto
L'abbia impugnata per quale motivo
La delibera viola in maniera palese sia la normativa italiana che la normativa europea sugli affidi mente di contratti di servizio
Del trasporto pubblico locale
Viola la normativa italiana perché la normativa italiana prevede che i contratti di servizio del TPL siano affidati secondo le normative che consentano la trasparenza l'apertura alla concorrenza
E attraverso questi questi strumenti sono può delle modalità di affidamento
La il più efficiente contratto possibile per la pubblica amministrazione
Normalmente le concezioni servizio pubblico non sono soggette al Codice dei contratti però il principio dell'apertura concorrenza un principio di carattere generale previsto nello stesso codice dei contratti pubblici all'articolo quattro
Sotto altro profilo l'abbia impugnato per quale motivo perché questa proroga
Via loro normativa europea che tra l'altro è stata comunque acquisita la normativa italiana
Sotto un profilo
Essa consente in casi eccezionali la proroga del contratto di servizio quando quando il trasporto pubblico locale quindi il servizio si è interrotto oppure quando vi sia un rischio concreto di interruzione
Sulla base di questo della suggestione di questo rischio di interruzione la delibera numero due del due mila diciotto punto proroga il servizio
In realtà la prova che il servizio è qui il vizio più grande di questa delibera serve più che altro acconsentire la sostenibilità salvo e poi sostenibile si possa dire il piano presentato alla Tribunale di Roma
Ma in teoria questo sarebbe il fine la sostenibilità del concordato preventivo depositato da attacca in tribunale
Sostanzialmente due anni in più di servizio sarebbero secondo Roma capitale necessari per garantire appunto la sostenibilità del piano e quindi il pagamento dei creditori IATA che in una misura ridotta perché anche il piano concordatario è una procedura concorsuale cioè e dispari disciplinato dalla legge fallimentare non bomba alla fra la legge degli dei giardini in fiore
E
è necessaria perché due anni più di servizio possono ovviamente dare un po'di respiro in più alla società
Dopodiché
Cosa succede effettivamente questo rischio l'interruzione del servizio che giustifica la proroga in realtà non vi sarebbe perché il tribunale fallimentare a le sue regole il Tribunale di Roma nel e la legge fallimentare hanno delle regole e degli strumenti per sopperire a rischio che è una società che vado in fallimento a un certo punto chiude i battenti interrompo la produzione perché rischio qual è che ogni società che sono in questa in questa situazione perderebbe il proprio valore una società che smette di produrre ovviamente non ha più alcun valore e uno strumento al quale il tribunale fa continuamente ricorso in questi casi è quello della gestione provvisoria del servizio ai sensi dell'articolo centoquattro la legge fallimentare il servizio proseguirebbe proseguirebbe come proseguirebbe grosse società cioè attacca e proseguirebbe con lo stesso contratto per quanto tempo per il tempo stabilito dal contratto di servizio quindi a fine due mila diciannove
Vi sarebbe quindi tutto il tempo per poter fare una gara pubblica a a norma di legge diremmo per poter di affidare il servizio a far data dal dal due mila diciannove in poi
Quindi questo strumento che realtà e pensato per salvare la società attacca quindi un soggetto di diritto privato tutti affetti in realtà
Viene proposto per consentirmi appunto lo un minimo di parvenza di legittimità per come strumento necessario per salvare il servizio cementificazione del tutto indebita fra una società che un istituto diritto privato soggetta alle leggi anche fallimentari
E un servizio pubblico invece il comune è chiamato a garantire in forza della sua natura di ente pubblico che eroga servizi appunto pubblici per i cittadini
Dopodiché ci sono altri vizi
Di legittimata dal della della dell'affidamento a data che perché Avack non potrebbe essere affidatari di un in house di un servizio pubblico perché sebbene partecipata al cento per cento da da da Roma Capitale
E e affidatari anche di servizi per conto della Regione nella fattispecie sull'ex le le le ferrovie ex concesse la Roma Giardinetti la Roma Lido ed è una regola per cui sebbene la società sia in house perché controllata al cento per cento dalla dal Comune che esercita un controllo analogo a quello che esercita sui propri servizi quindi anche per esempio sul Dipartimento mobilità per dirne due una e quindi effetti ente dietro consiglio se dinamo ossa
In realtà questo ulteriore affinamento questo questo legame Prada che la Regione impedirebbero l'affidamento diretto senza gara
E poi c'è un problema che più spesso i i radicali hanno denunciato ma non non solo voi ma lo stesso Antitrust c'è un problema che riguarda la mancanza e di una
Relazione che spieghi esattamente in che termini vi sarebbero le condizioni di fallimento di mercato che giustificherebbero l'in house s'è in che termini il trasferimento pubblico da parte della Regione da parte del Comune e andrebbe a sopperire al gap che diciamo della sostenibilità economica dell'attività d'impresa anche questa risale al due mila tredici ovviamente stiamo parlando di un di un attività invece di una delibera di proroga proroga ad oggi non si può prorogare sulla base di una di una relazione che risale ormai cinque anni fa
Questi in sostanza i motivi principale del ricorso al TAR poi vedremo parleremo solo di questo siccome appunto insieme ai promotori del referendum mobilitiamo Roma che hanno un interesse evidente in questo referendum perché è chiaro che la proroga va nella direzione opposta rispetto a quella che
L'ambizione appunto di Condi di coinvolgere la la la la comunità romana su questo tema
Siccome hanno hanno proposto ricorso anche le associazioni Primo consumo e ad oculato sarebbe interessante vedere in che termini e le due associazioni dal punto di vista del consumatore
Considerano la legittimità di questa proroga con l'illegittimità e quindi dare la parola a
Marco Polizzi di primo consumo e tra l'altro è una uno dei tre avvocati insieme a me e ad Antonino Antonio Galletti che hanno redatto ricorso
Primo consumo si è posta da subito alla questione del referendum proposto da mobilitiamo Roma
Abbiamo partecipato abbiamo ritenuto di par dover partecipare come associazione dei consumatori
A quello che ci sembrava un un atto politico rilevante
Che affrontava un problema
Hanno So della città sul trasporto pubblico locale
Cioè il fatto che una forza politica individuasse nel trasporto pubblico locale
Uno dei temi caldi dell'amministrazione
Cia visto coinvolti il trasporto pubblico locale noi lo vediamo dal lato dei consumatori
E ci rendiamo conto dal nostro osservatorio che è uno dei dilemmi delle tragedie che quotidianamente affliggono il cittadino
Anzi ci siamo chiesti come mai
Non molte associazioni hanno preso parte alla raccolta delle firme del referendum perché i referendum mette al centro della
Amministrazione della capitale un tema tra i più importanti credo che insieme a quello dei rifiuti sia il più importante che la città vive
Noi abbiamo ritenuto quindi di partecipare alla raccolta delle firme nella prima fase
Quando si è iniziato a parlare di proroga del servizio
Anche noi siamo saltati sulla sedia perché abbiamo fatto esposto anche noi alla all'ANAC alla corte dei conti all'Antitrust sulla proroga del contratto di servizio di una società che tutti sappiamo essere incapace di affrontare
Un servizio degno di questo nome per i cittadini ed è quello che hanno il nuovo ma muove il nostro interesse alla tutela del cittadino annoi interessa relativamente
Ci presta il servizio di trasporto pubblico hanno interessa poter prendere
L'autobus poter sapere magari con un pannello luminoso quando arriva essere costretti a pagare il biglietto è avere un servizio efficiente da capitale europea
E questo Roma non c'è la date i cenni ed è assurdo che altre associazioni purtroppo molte associazioni sono sindacalizzati e noi non lo siamo e quindi siamo liberi di aderire a un referendum che a un tema delicato comporta delle scelte complesse
Ma dal nostro punto di vista la scelta è semplicissima vogliamo un servizio adeguato
Ho la sensazione che noi in questo Paese in generale
Viviamo un po'la sindrome dall'azienda di trasporto
Abbiamo già vissuto dieci anni di inferno e di centinaia di milioni di euro
Buttati su Alitalia
A me sembra che si stia iniziando ad avviare un percorso in cui continuiamo a tentare di salvare l'in Salvador vile ma non ponendo c'è il problema del servizio e della qualità del servizio è quello che a noi interessa quindi due anni di proroga una società decotta è una follia politica
Non si può proporre di una proroga di un servizio lasciando i cittadini in questo stato
Di cose
Non esiste
E una scelta folle allora la sindrome da un ascolto pubblico con più di settecento milioni di euro peraltro per un'azienda che almeno aveva il blasone che attacca nonna io non lo voglio più
Quindi come primo consumo e come associazione sono contento di avere adottato e che non non siamo l'unica associazione che ha avuto questa sensibilità dovremmo essere in tanti grazie
Grazie
Grazie Marco del resto il il l'opinione dei consumatori rappresentate qui dovevo consumo e dato classe molto interessante lo perché all'ATER ed è ricorso al TAR c'è un referendum referendum è votato dei cittadini quindi insomma mai
Come in questo caso è opportuno e necessario sentire le parole dei consumatori a questo punto io sentire anche su questo primo ma santoni di ablazione sì grazie
Dunque noi già avevamo fatto un convegno proprio nel due mila e si dice proprio sui disservizi dell'Atac elencando tutta una serie di
Che Mamoli disservizi che lata conferiva la cittadinanza ai evidenziando il buco di bilancio un miliardo e treni che paragonò amo poi con altre situazioni in giro per l'Italia
Abbiamo aderito immediatamente alla are aveva referendum proposto dare la radicali italiani radicali Roma e quindi abbiamo anche partecipato alla raccolta delle firme il
Va be'siamo andati proprio con i giorni scorsi eri vedere sul sito del Comune di Roma
Il il settore Statistica beni dati sul disservizio della lega sono fermi al due mila e sedici è passato più di un anno cioè tutto il due mila diciassette siamo aprile del due mila diciotto i dati sono fermi a più di un anno fa evidentemente hanno qualche problema rilevare i disservizi che ci sono ma qual è il problema fondamentale ma che noi siamo favorevoli a che ci sia un servizio solo esclusivamente pubblico lo diciamo molto semplicemente mi chiama gara vediamo come funziona il sistema
A Milano c'è l'Atm che le violente dell'attacca è pubblica tra altre cose gestisce la metropolitana di Copenaghen
A Firenze c'è Trenitalia che si è sostituito a lato affatto
Che equivalente dell'attacca a Trieste c'è una società inglese barra tedesca che gestisce il servizio di trasporto quindi voglio dire la situazione
è variegata ed è relazione alla l'efficienza e l'efficacia di un servizio ora se si tengono presenti
I
I dipendenti dell'Atac circa dodici mila
E l'apporto in termini elettorali di questi forniscono calcolate che ognuno di dipendente porta appresso a sei dieci persone sono dodici mila sono centoventi mila voti che arrivano prima la sindaco tant'è che ci ricordiamo l'immagine della del pullman della del bus dentellata che uscirà fuori vuol come raggi insomma appena appena vinte le le elezioni ma c'è un altro aspetto del problema
Che volevamo volevamo rilevare del servizio pubblico c'è un concetto anomalo di servizi per il servizio pubblico è rivolto al pubblico
Non è de il pubblico cioè la proprietà di chi chi gestisce il servizio deve aver presente il pubblico che gli sta di fronte che poi questo sia esercitato da un ente pubblico da un'amministrazione pubblica o da una azienda o società privata è indifferente quello che noi chiediamo un servizio all'altezza di una città non altezza di una
Di una
Situazione di di estremo degrado che riguarda magari qualche qualche Paese mi scuso con i paesi del terzo mondo qui in un servizio al pubblico non del pubblico come rivendicare a Citerna tant'è vero che se la sindaca rivendica il ruolo di pubblico nell'espletamento di questo servizio basterebbe guardare i dati sono stati pubblicati i dati di una
Società che stivali indici della qualità della vita into tutti i paesi del mondo in tutte le città del mondo e anche in quelle europee bene
Se ce li facciamo riferimento a quelle soltanto della delle città europee su sessantaquattro città europee esaminati
Roma si collocò a al cinquantottesimo posto siamo praticamente nella fase finale dei la graduatoria cinquantotto sul sessantaquattro
Questo è il dato due mila diciassette nel due mila diciotto
è stato confermato questa graduatoria cioè su sessantaquattro città europee esaminate per l'indice che la qualità della vita beh Roma si attesta ancora al cinquantottesimo posto se poi ci riferiamo addirittura alle città nel mondo
Sempre secondo l'indice la qualità della vita che prende in considerazione diversi aspetti
Bene su centosettantasette città del mondo circa Roma sta al centocinquantaseiesimo posto cioè siamo praticamente gli ultimi in graduatorie per indice di qualità della vita se questa qualità della vita che ci vuole offrire la sindaca raggi noi diciamo nolo diciamo con convinzione e come Commissione abbiamo sottoscritto questo ricorso e con convinzione parteciperemo faremo propaganda per un diritto fondamentale quello dei cittadini di esprimersi
Sul non sulla scelta voglio il privato voglio il pubblico con lascia intendere la sindaca ma mettiamo a gara un servizio vediamo chi offre le migliori condizioni per i cittadini e affidiamo a questa azienda che sia pubblico sia privata il servizio di trasporto pubblico della capitale
Grazie grazie anche all'Aduc Lazio adesso quando ormai da qualche lustro a questa parte quando si sentono dei dati sulla qualità dell'amministrazioni comunali in partita di quella romana non c'è mai da non c'è ma da sorridere
Abbiamo parlato di ricorso abbiamo detto che è ricorso intreccia il nostro referendum mobilitiamo Roma allora chiamerei uno dei due promotori del
Niente referendum mobilitiamo Roma Alessandro Calori Cioli consigliere regionale del consiglio regionale del Lazio
Sì grazie Francesco allora di il ricorso intreccia la situazione come sapete
Molto complessa che che negli ultimi mesi ha conosciuto una serie di eventi che si sono succeduti anche accavallati accavallati fra loro tant'è che diventa vieta anche complicato raccontarla tutta nel nel nella sua in chiarezza
E una uno degli aspetti
Che è tangente alla questione del ricorso e che riguarda il referendum Rodeghiero riguarda in modo
Molto molto preciso e anche molto preoccupante la questione della data del referendum voi sapete che il referendum è stato indetto per il per il tre giugno se non che nel frattempo come sapete ci sono stati due municipi di Roma il terzo è l'ottavo che sono rimasti vacanti per cui occorreva andare di nuovo ad elezioni
Ora qua subentra una un incastro abbastanza diabolico fra lo Statuto di Roma capitale e il regolamento del per gli istituti di partecipazione popolare del Comune di Roma perché ricordo il regolamento che dovrebbe dettagliare lo statuto è antecedente allo Statuto di Roma Capitale
Per cui diciamo la regola statutaria è che il il referendum comunale è incompatibile in modo stringente se effettuato nella stessa data con le elezioni amministrative municipali
Quindi se fossero state convocate le elezioni dei del terzo e dell'ottavo Municipio per il tre di giugno ci sarebbe stato un obbligo di legge di spostare il referendum perché per legge e questo a Bari e lo dice il TUEL
Il testo unico degli enti locali per legge non si possono tenere queste due consultazioni nella stessa data
Il Regolamento per gli istituti di partecipazione del comune di Roma invece stabilisce in linea più generale e quindi anche più fumosa ma comunque in un modo che ci interroga che qualora ci sia una concomitanza una coincidenza fra elezioni e fra referendum comunale e qualunque tipo di elezione sta alla sindaca
Quindi secondo il suo personale convincimento decidere se mantenere il referendum per la data per cui è stato indetto oppure se spostarlo eventualmente anche nella finestra temporale che va dal mese di ottobre al mese di novembre che successivi alla prima data di indizione ora che cosa è successo come sapete le elezioni del terzo e dell'ottavo Municipio sono state indette per il dieci il primo turno per il ventiquattro di giugno quindi la settimana immediatamente successiva a quella per cui è stato indetto il referendum e quindi potenzialmente la sindaca raggi potrebbe decidere in base alla disposizione regolamentare del comune di spostare il referendum o successivamente
Alla fine di giugno oppure addirittura nel periodo autunnale
Il fatto è che il regolamento non stabilisce una tempistica rispetto a questa eventuale decisione quindi la sindaca non ha un termine stringente entro cui decidere e noi ci troviamo nella condizione quindi singolare in cui non sappiamo se effettivamente i referendum verrà tenuto il tre giugno o no perché a sindacare AG potrebbe benissimo fra due settimane decidere che si è formato il convincimento che la concomitanza fra elezioni referendum non va bene e che quindi referendum
Viene rimandato voi capite bene questo che tipo di incertezza provoca in chi già con tempi molto stretti perché oggi è il tredici di aprile e quindi non è che abbiamo davanti otto mesi di campagna referendaria e anche in relazione ai a quello di cui credo di Barbera Riccardo Magi dopo cioè la questione dell'informazione si trova oggi a dover fare i conti con un referendum
In cui non c'è stato ancora alcun pronunciamento ufficiale della sindaca raggi cosa che oggi chiediamo con forza insieme alla presentazione del ricorso la sindaca raggi deve subito
Senza far passare altro tempo in giornata ad horas come si dice
Dichiarare se intende mantenere la data del referendum per il tre giugno così come era stato indetto se intende avvalersi della facoltà che le viene concesso dal Regolamento del Comune di Roma
E rimandarlo questo per noi ma non soltanto per noi promotori del referendum e quindi diciamo del comitato per il sì ma anche per quelli del comitato per il no anche per il dibattito che si deve sviluppare in città per gli investimenti che bisogna fare in termini di comunicazione per l'organizzazione dei vari comitati questo la sindaca raggi deve dirlo subito
Quindi da insieme alla presentazione del ricorso parte da oggi da qua da questa conferenza stampa non un appello ma un invito alla sindaca a pronunciarsi immediatamente su questo tema permettere tutti i cittadini nelle condizioni di sapere se il referendum effettivamente si terrà il tre giugno o se verrà rimandato poi sul resto
Lascio la parola Francesco Lingiardi a Ricardo magiche Vito parleranno di altri pezzi di questo mosaico molto composito
Grazie Alessandro capricciosi in effetti questa mancanza di di trasparenza su un istituto che a tutti gli effetti o un istituto di democrazia diciamo partecipata dei cittadini
Desta molte preoccupazioni perché referendum in realtà si dovrebbe tenere da qua a poco più di un mese e mezzo
C'è da dire che il il referendum non è solo un'iniziativa popolare ma diventa uno strumento istituzionale nel momento in cui indetto
E quindi all'istituzione che l'indice fattispecie Roma Capitale spettò determinate oneri o in relazione allo svolgimento referendum e su questo sentirei l'onorevole Riccardo Maggi
Sì grazie poche cose
Spero chiare in mente allora tutta la vicenda
Del diciamo dell'ultimo anno e mezzo di Atac si intreccia con la nostra iniziativa di promuovere un referendum questa vicenda però si è terribilmente complicata
A nostro avviso già in origine l'affidamento del servizio per l'affidamento della gestione del servizio da parte dell'amministrazione capitolina ad Atac cioè ha una propria azienda un'azienda controllata al cento per cento
Era illegittimo lo era perché in contrasto sia con la normativa italiana sia con il Regolamento europeo
E quindi parliamo dell'affidamento dell'ultimo affidamento che aveva fatto il sindaco Alemanno
E che ora è stato prorogato
Questo perché sia la normativa italiana sia il regolamento europeo indicano come unica possibilità in cui si può evitare la gara gara europea trasparenti pubblica
Il caso in cui si dimostri che l'affidamento in house è la modalità più economica ed efficiente per garantire il servizio ai cittadini
è sotto gli occhi di tutti è nell'esperienza di tutti è nei libri contabili di attacca è nella
Negli atti diciamo che sono in questo momento anche depositati al Tribunale di Roma per la procedura di concordato che l'affidamento in house ad Atac non è né efficiente e né economico
A maggior ragione è illegittima la proroga
Di cui porta la responsabilità la sindaca raggi
E che
Poggia su come è stato detto dall'avvocato Min Giardi giustamente poggia su una paventata emergenza di interruzione del servizio irrealtà diciamolo chiaramente l'emergenza è stata creata dall'immobilismo della giunta dal momento in cui si è insediata quando aveva modo e aveva gli strumenti per avere chiarissima la situazione sia contabile sia di capacità di erogare il servizio dell'azienda Atac ciò nonostante atteso più di un'anno ricorderete tutti quei lunghi mesi in cui il servizio andava via via peggiorando le vetture che prendevano fuoco sempre di più durante la settimana poi il caso del direttore generare generale rotta
Non si può dire che in quel momento cioè alla fine del due mila diciassette la sindaca Raggi sia improvvisamente venuta a conoscenza delle condizioni di Atac
Quelle condizioni dovevano e non potevano non essere noti alla sindaca dal momento in cui si è seduta
Sulla sedia di primo cittadino della Capitale
Quindi la realtà e di una città che in ostaggio di una azienda
è in questo momento che la vita dei cittadini romani e il loro diritto di avere un servizio pubblico a livello di una capitale europea non viene garantito perché sotto stati degli interessi privati
Ora abbiamo gli interessi privati che ebbe che prevalgono sulla necessità di un servizio pubblico e ce li abbiamo con un'azienda che è al cento per cento pubblica
Quello che noi proponiamo con il referendum è invece che l'amministrazione capitolina
Torni a esercitare il vero ruolo pubblico che è quello di programmazione del servizio che è quello di conoscere la domanda di servizio che viene dai cittadini che a una domanda in continua evoluzione perché cambia
Colleghi con i cambiamenti urbanistici della città cambia con con con il cambiare della della popolazione della densità della popolazione cambia secondo una serie di fattori ma l'amministrazione capitolina ha smesso di fare questo da molti anni
E di fatto tutto quanto è lasciato in mano a un'azienda che è fuori controllo
Arriviamo a al referendum di fronte a questa situazione
Avevamo individuato abbiamo individuato lo strumento del referendum è lo strumento che si usa quando ci si trova di fronte a forze politiche forse diciamo così dell'amministrazione
Forze che sono quelle della stessa azienda Atac che creano un muro una barriera di di immobilismo e allora si individua l'unica possibilità che è quella di fare ricorso ai cittadini
Con una fatica enorme in tre mesi siamo riusciti a raccogliere le trentatré mila firme di cittadini romani necessari ad attivare lo strumento referendario
L'amministrazione ha risposto decidendo in direzione opposta a quello che chiedeva il referendum senza aspettare che il referendum si svolgesse ed è quello che è accaduto con la proroga
Ma c'è di più c'è di peggio come diceva l'avvocato mi in giardino nel momento in cui si sono raccolte le firme le firme sono state contate le firme ci sono e sono valide e i referendum viene indetto il referendum non è più un fatto del comitato promotore
Il referendum è un fatto istituzionale rispetto al quale l'amministrazione capitolina ha degli obblighi
E così ad esempio ha l'obbligo di informare i cittadini
L'amministrazione capitolina dovrebbe mettere in campo delle attività istituzionali per informare i cittadini così ad esempio l'invio a casa di un opuscolo che spieghi
Le ragioni in maniera oggettiva le ragioni del sì e le ragioni del no
Che informi i cittadini ad esempio ricorrendo al servizio pubblico e alla testata regionale RAI del fatto che il tre giugno solo hanno la possibilità e sono chiamati ad andare a votare ad esercitare un loro diritto politico
Invece che cosa accade accade che l'amministrazione capitolina non fa alcuna attività istituzionale di informazione e sistematicamente la sindaca raggi utilizza ogni occasione pubblica che battaglia inaugurazione di una mostra
Alla evento istituzionale di altro genere per fare disinformazione e dire così ad esempio avvenuto l'ultima volta tre giorni fa
Attacca deve rimanere pubblica contro il referendum voluto dai radicali
Che contiene due disinformazioni una prima e che il nostro referendum non riguarda la privatizzazione di attacca attacca nessuna vorrebbe insomma non sappiamo in un'azienda che di fatto è unico un mucchio di debiti e di inefficienza con dei fondi con dei
Dei dei delle caratteristiche ormai finanziarie ed economiche ingestibili quello che chiede il referendum riguarda il servizio e non riguarda l'azienda ferì riguarda la modalità con cui l'amministrazione deve decidere a chi affidare eccome erogare questo servizio questi sono i motivi che ci hanno spinto oggi oltre a fare il ricorso
Il ricorso contro la delibera che ha provocato l'affidamento del servizio anche a scrivere alla sindaca raggi chiedendo immediatamente di decidere sulla questione della data quindi
Vuole mantenere il tre giugno lo deve far sapere subito perché c'è da organizzare una campagna referendaria che per noi ha un costo il costo sarà maggiore se nel frattempo l'amministrazione non farà informazione pubblica su questo appuntamento
E abbiamo scritto sia alla sindaca Raggi sia alla Commissione per i referendum che è questo organo che dovrebbe essere un organo terzo all'interno del Campidoglio formato da tre docenti di diritto pubblico
Delle delle università romane dal segretario generale e dal capo di gabinetto del comune questo organo a il compito in base ai regolamenti agli Statuto comunale
Di fare il regolamento sull'informazione cioè dovrebbero essere previste delle occasioni di confronto pubblico dovrebbero essere previste appunto delle attività di informazione ai cittadini è evidente e questo è un allarme un rischio che lanciamo che se questo non avverrà
è questa sarà una partita falsata e sarà tutta falsata a favore delle Campidoglio in questo momento il sindaco di Roma non si sta comportando come sindaco ridi Roma ma si sta comportando come promotore di un comitato per il no
Peraltro ci sono delle norme che impongono sono norme anche comunali che impongono proprio la regolamentazione anche il diritto d'informazione non è una cosa che noi diciamo sulla scia del così del buonsenso
Ci sono delle norme in questo momento non sono applicate un articolo articolo nove del regolamento centouno del novantaquattro che prevede proprio l'adozione di un regolamento dopo l'indizione
Del referendum progredisce per gli aspetti che al momento non sono
Disciplinati
Abbiamo detto tutto io vi ringrazio
Se ci sono domande appunto saremo felici di rispondere
Non ci sono domande mi pare grazie anzi