Democrazie di carta - Tavola rotonda in ricordo di Fabrizio Forquet

Inutile tutti cominciamo
Quasi puntuali grazie per essere qua io per particolarmente sono molto contento di essere qui con voi per una giornata un pomeriggio
Di riflessioni dedicate a Fabrizio su un tema all'UE molto caro quello delle democrazie di carta delle riforme annunciate le riforme
Che si fanno quelle che non si riescono a realizzare quello che ostacola il cammino delle riforme un tema che Fabrizio ha trattato moltissimo che era molto presente in tutti i suoi editoriali nella sua attività io direi di procedere in questo modo darei subito la parola per i saluti introduttivi
Alle pro rettore né della LUISS prorettore vicario Andrea principe poi al presidente del Sole ventiquattro il Giorgio Fossa dopodiché cominciamo le nostre discussioni di oggi prego
Grazie e buon pomeriggio a tutti
Benvenuti Benvenuti Louis riporta abilmente i saluti del nostro magnifico rettore professoressa Paola Severino che per una missione internazionale non è non riesce ad essere per essere presente
Come ricordava dico penso le questo non questo evento ha sottolinea momento di ricordo per Fabrizio Forche vicedirettore del del Sole ventiquattro Ore nonché nostro nostro docente docente Louis Fabrizio era un componenti attivo membro attivo della nostra comunità accademica quella che noi chiamiamo faculty faculty estesa Fabrizio porterà laureato in in lettere alla Federico secondo di Napoli e poi si è specializzato quindi Luisa nascono il giornalismo quindi era anche un nostro un mostro ex-allievo
E da sempre si è occupato aveva questo questo interessa importante nei confronti della della della politica dell'economia ma soprattutto del cambiamento che avrebbe dovuto caratterizzare il nostro contesto istituzionale e questo questo focus sul sul cambiamento sulla sulle riforme era oggetto sicuramente dei suoi editoriali ma anche soprattutto dei libri
Che ha scritto ricordo ad esempio quello che ha scritto con il con il professor Amato lezioni di di di crisi tra l'altro anche premiato come miglior libro
Di economia nel due mila tredici con il premio gozzo d'argento
Il
Il
Oppure ha preso lezioni
A a non è che inizia e non ti ha pagato visto il contesto il comunque
Benissimo che allora prova a fare meglio adesso di sentito un altro un altro libro in questo caso è noi invitò
Non so se
Ed è questo quelle questo però devo dire in questo caso Fabrizio qualche si era focalizzato sull'Europa quindi il suo interesse diciamo così anche scientifico era era andava oltre i confini oltre i confini di nazionali
Io voglio anche sottolineare il ruolo di che Fabrizio forche avuto all'interno della LUISS era un nostro docente come dicevo nel Dipartimento di Scienze politiche che guidato dal professor D'Alimonte era anche docente del del mastrino per vocalmente comunicazione istituzionale masse guidato dal professor Sorce
E Fabrizio andava anche oltre il suo ruolo di docente era se vogliamo anche un innovatore è un grande organizzatore tant'è che insieme a Sergio Fabbrini
Disegnarono progettarono e lanciarono il il master in collaborazione Louis Sole ventiquattro Ore
Sul management della politica con l'obiettivo non di insegnare politica ma di offrire spunti accademici e professionali per comprendere e fare e fare politica
Proprio per sottolineare questo questo legame a doppio filo con Louis e ne abbiamo deciso di istituire due borse di studio per per due studenti o meglio ancora studentesse che volessero partecipare ai master in cui Fabrizio appunto in cui era Fabrizio la docente il primo era coloro che non sono poco fa di o per il gol mentre comunicazioni istituzionali l'altro quello di management della politica
E volevo chiudere il mio indirizzi di saluto con leggendo
Breve passò da un suo di Torre del Sole ventiquattro Ore
Che si focalizza sul sul sul cuore sul corpo del del suo essere essere giornalista in particolare faccio riferimento al a un articolo intitolato riformismo e antichi difetti
Appunto di Torino era una un il Cuillo un focus fondamentale della dell'attività giornalistica di Fabrizio forche
E su questo in questo articolo sottolineava la pigrizia di noi italiani nell'implementazione o nelle mancate otto azioni delle riforme amministrative e di conseguenza anche istituzionali
E leggo adesso verbatim dal suo articolo onda su editoriale e dice il sole continuerà a tenere acceso il suo faro nell'interesse dei cittadini e delle imprese e dello stesso Governo perché nell'oscurità alla dalla scarsa trasparenza e di un'informazione pigra che le resistenze della burocrazia hanno fatto fallire il già debole riformismo italiano io penso che questa fase sottolinea sintetizzi
Il ruolo del del del giornalista che che era appunto Francesca Fabrizio forte passo adesso la parola di nuovo Aldino persone si chiamerà il presidente Fossa per la presa grazie
Buongiorno a tutti
Mi sembra doverosa la mia presenza proprio per ricordare quello che è stato un dei migliori prodotti del giornalismo italiano e quello che è stato sicuramente e uno dei migliori giornalisti del Sole ventiquattro Ore
Ci deve essere esempio
Avrà quelli che ci sono oggi ma soprattutto quelli che verranno in futuro
Ogni scomparsa lascia un senso di sgomento ma ci sono persone che lasciano tracce profonde e vuoti difficilmente colmabile
La scomparsa in giovane età di Fabrizio perché nell'aprile di due anni fa sicuramente una di quelle un giovane uomo un talento del giornalismo italiano strappato da un male repentine se cari nella piena maturità professionale
Lui aveva bruciature tale si era avvicinato al giornalismo dopo la laurea in storia economica e scuola di giornalismo della LUISS e da giovane aveva assalito rapidamente i tutti i gradini
Della all'interno del Sole ventiquattro Ore diventandone
Rapidissimamente per le sue doti capo della redazione dove romana e vicedirettore
Ed è arrivato al nostro giornale nel novantotto ed è è stato è e rimarrà l'emblema di quella comunità straordinaria per competenze e capacità di analisi che da sempre la redazione del più importante quotidiano economico e finanziario del Paese
Incarnava come e più di altri lo spirito del giornale vale a dire autorevolezza innanzitutto
Forgiata sulle analisi sempre documentata dai fatti sulla capacità di leggere ed interpretare la dinamica degli eventi ma disegnare scenari futuri per lettori attenti come quelli del sole
Nessuno spazio per Forche era lasciato al giornalismo sensazionalista
Abituato com'era a selezionare con alcune i fatti e a predisporre in una cornice di lettura sobria ma densa di contenuti
Sostanza tanta Luigi che a detta di tutti spiccava rapidità di pensiero e che fin da giovane aveva assunto la responsabilità anche per questi motivi della nostra sede più importante per quanto riguarda gli avvenimenti politici
Un ruolo di grande ne cerca responsabilità che necessitava ed eccessi di doti di grande equilibrio scevro di ideologismi di ogni tipo per spiegare ai nostri Ettore i momenti più delicati e importanti legate agli avvenimenti politico ed economici
Lui aveva queste doti e la sua curiosità i suoi interessi intellettuali avevano spinto ad aprire nuove frontiere anche dentro la nostra casa sull'intuizione del master nel Sole ventiquattro Ore imene smentì politico e in giornalismo politico ed economico
Che hanno dato vita confronti costanti con la prosa alcuni protagonisti della vita politica ed economica del Paese ma soprattutto con i suoi studenti
Giuliano Amato
Oggi giudice della Corte Costituzionale conosceva molto bene Fabrizio forche e proprio sulle pagine de il Sole ventiquattro Ore l'ha ricordato in una maniera secondo me straordinaria due anni fa quando
Ha scritto che insieme abbiamo scritto libri abbiamo vissuto un'appassionante esperienza professionale abbiamo discusso ad uno ad uno prima che io di iscriversi editoriali
Che quindicinalmente Il Sole ventiquattro Ore mi ha pubblicato per tanti anni
Credo che ricordo
Che meglio di tante parole descrive la cura e l'attenzione con la quale far che dedicava tutto se stesso all'informazione di qualità alla passione del lavoro associava quella per le sorti del Paese che non voleva veder morire
Forche non voleva sentir parlare di arriva di lecito riletto declino pensava in positivo e pensava che il paese era ancora chances DS modernizzato riformato cambiato
Era questa la sua formazione non indulge mai nella rassegnazione io credo che ancora oggi ci vorrebbe ma ce ne vorrebbero tanti come Louis prossima se vogliamo che questo Paese abbia un futuro
Grazie presidente
Solamente anch'io mi unisco a queste considerazioni e vorrei anche estendere i complimenti gli organizzatori di questo nostro incontro e per la qualità del tema e anche per aver scelto a parlare di questi temi
Una serie di interlocutori che hanno avuto con Fabrizio un un lungo rapporto di professionale di stima e di amicizia infatti siamo tutti qua pronti molto anche emozionati di parlare di questi temi
E lo farei sa essere d'accordo prima di cominciare il nostro dibattito facendovi vedere un video che abbiamo scelto
In cui Fabrizio siamo nel due mila tredici
Dice delle cose che a nostro avviso sono molto molto interessanti perché sono attualissime vediamo fa gettare title workshop di Cernobbio siamo quasi a fine giornata una giornata dedicata alle prospettive mondiali alla crescita globale ai fattori
Di possibile crescita ma anche alle problematiche siamo come Fabrizio forte dice il direttore del giornale che aveva accesso a questi l'amore che invece vengono fuori che è poco ma entrare trova Fava pesata ecco allora si sarà sicuramente parlato anche di crisi della Siria ma insomma visto che la ma il mondo è globale io immagino che tra le tensioni forse sia stata considerata
Anche la possibilità dell'instabilità politica italiana beh ti dico che a sorpresa nel sondaggio è stato realizzato tra tra il pubblico tra la platea che basato in gran parte imprenditori banchieri che partecipano ai lavori
Alla domanda qual è il il fattore che pesa di più come certezza sulla crescita la crisi politica italiana la primo posto
Il trentatré per cento in più di tre ha detto è probabile si politica italiana
Quale sia il fattore cruciale che può rallentare la per la la ripresa mondiale ovviamente la zia la zia pesa molto
Ma appunto l'Italia è emerso con un fattore di rischio molto forte emerso tra gli imprenditori mi abbia messo anche nella tavola rotonda che appunto aperti i lavori di questa giornata
è emerso nelle parole di Trichet emerso nelle parole di tubini emerso nelle parole della Webber che lunare consigliere più ascoltato della Merkel tutti hanno guardato all'Italia la possibile stabilità di governo italiana come un fattore che può pregiudicare o questi accenni di ripresa cui siamo assistendo in Europa io poi su questo sono sempre molto prudente egiziano molto prudente anche dentro
Non parliamo troppo di ripresa parla parliamo di alcuni segnali di ripresa ma per trasformarle ripresa ci vuole stabilità politica italiana e ci vogliono ancora tante riforme credo unitaria ed Europa
Bene quindi abbiamo sentito riforme crisi politica italiana Silvia certamente temi che ci proiettano nella situazione che stiamo vivendo in questi giorni
Ne discuteremo tra breve appunto con Giuliano Amato giudice della Corte Costituzionale Roberto D'Alimonte
Che il direttore del dipartimento di Scienze Politiche della LUISS Sergio Fabbrini direttore della siculo tornante della LUISS Guido Gentili direttore del Sole ventiquattro Ore Marcella Panucci
Direttore generale di Confindustria allora io credo che noi potremmo partire da questa constatazione per permettetemi di citare forse un termine un po'forte ma secondo me significativo noi siamo in presenza e Fabrizio lo ha detto tante volte di una sorta di riformismo l'italiana che potremmo definire un riformismo alla carta
Cioè
Quando si ritiene che si debba attivare una dose di riforme per conquistare un po'di consenso e quindi di lucrare nell'immediato si prova a immaginare un percorso di riforme eppure avviene che si tratti in gran parte di riforme annunciate alcune volte mai realizzate
Di riforme approvate dal Parlamento e attuate solo in parte appunto democrazie di carta
Riforme approvate dal Parlamento e poi sostanzialmente de potenziate in quello che potremmo definire un fitto reticolo di burocrazia vincoli che ne accompagna la messa in opera è questo il punto
Di fondo sul quale il Sole ventiquattro Ore esercitava
Un'attenzione da sempre quindi questo riformismo la carta secondo me la cifra che contraddistingue un riformismo italiano che stenta esserlo riformismo vero cioè un riformismo
Che fare riforme per poi vederle attuate in realtà un percorso credibile da questo punto di vista drastici dovrebbe immaginare in questo senso un governo che si insedia l'inizio di una legislatura ha davanti a sé cinque anni
Propone al Parlamento e al Paese una serie di riforme ammesso che siano necessarie nel nostro Paese lo sono
Le le fa approvare e dunque poi ne controlla l'attuazione nel corso del tempo per poi chiedere dopo cinque anni un giudizio agli elettori e anche perché c'è un fatto su questo chiudo questa rivestimento produzione che normalmente si pensa che le riforme abbiano effetto salvifico in realtà le riforme hanno per loro stessa natura un'azione quantomeno pluriennale in cui dispiego nitore stretti e dunque prima di vederne realizzate compiutamente ci vuole del tempo
E invece qui abbiamo l'urgenza di vederle realizzate anche se poi non attuate per ottenerne un vantaggio in termini vogliamo dire mediatici diciamo mediatici
Quindi questo è la Caratese con nome immagino che su questo possiamo concordare in più un'ultimissima cosa l'altro giorno parlavamo con Marcella al telefono di questo nostro incontro tu Marcella mai fatto venire in mente una cosa cioè in realtà ne stiamo ancora al Gattopardo cioè siamo ancora lì
Siamo ancora lì cioè l'idea che comunque bisogna Kamp provare a cambiare o cambiare per non cambiare nulla mi sembra che siamo
Il
Sì
Bene allora io direi che noi potremmo beh i tempi da te velivoli e data la natura del nostro incontro fate voi
Vogliamo darci dieci minuti un quarto d'ora per uno va bene
Sergio vai a te
Intanto
Grazie per quel prestito va bene
Grazie per questo invito propriamente somma sono abbastanza emozionato per questo preferisco parlare di questioni più generali perché alla mia età
Il controllo e l'emozione è infatti quasi facile
E io vorrei discutere del ruolo della carta nella democrazia piuttosto che delle democrazie
Dica perché il problema che Fabrizi ha sollevato esponeva perché in Italia le riforme non si riescono a fare
E io vorrei partire da una riflessione su perché una importante riforma che abbiamo cercato di fare in particolare la riforma costituzionale che è fallita ci sono responsabilità soggettive quanto io stesso ho scritto più volte
Sul giornale delle responsabilità soggettive però come studioso non mi accontento mai chi ha responsabilità soggettiva se consente di guardare
Processi strutture sistemi che contribuiscono a un esito piuttosto che un altro
Parto da una piccola premessa sulla riforma in generale non solo quell'istituzionale ma anche quelle economiche sociale è una necessità per rispondere una doppia diciamo esigenza questa doppia esistenza spesse volte contraddittoria
Per quanto riguarda l'Italia e ovviamente mi arrampico sulle spalle di giganti che
Mi hanno insegnato alcune alcune cose su questi temi ne abbiamo un problema che rimane il problema irrisolto delle dell'Italia unitaria la sua modernizzazione
E la modernizzazione dell'Italia vuol dire principalmente differenziazione vuol dire creare
Gruppi che vanno più avanti altri più indietro e secondo problema la la seconda esigenza come dire contraddittoria e quella dell'inclusione
E chiunque fa io ragiona sulla riforma in Italia
Non solo ora ma diciamo da a partire da quelli che hanno fatto lo Stato unitario c'è questa doppia costante esigenza da conciliare modernizzare includere non basta modernizzare se una parte del Paese si perde
Non si può rimanere con quella parte del Paese che è ferma perché non si va avanti con la modernizzazione se così è è chiaro che non si possono fare riforme senza delle élite
Ma contemporaneamente le riforme non possono consolidarsi se non hanno il consenso dei cittadini
Quindi ogni riforma di struttura quel istituzionale è un esempio di questo richiede un patto tra élite e cittadini
E questo patto deve essere appunto siglato anche non necessariamente solo ma anche nell'opinione pubblica organizzate per questo l'importanza della mia riflessione sui giornali che mi è stata come dire sollecitata da questa occasione di dibattito
Siccome le riforme sono sempre di divisiva dividono sempre quel patto deve essere solido altrimenti le pressioni per far saltare la riforma diventano formidabili
Ma la solidità di un patto implica che ci sia un consenso nell'opinione pubblica organizzata sugli interessi diciamo così nazionali del Paese si riesce a tenere quel patto se c'è una condivisione destra sinistra una importanza centro e portata c'è una condivisione Across the board
Su quali sono gli interessi strategici del Paese
Come mai l'Italia di fronte a grandi riforme come quella costituzionale non ha beneficiato
Di questo consenso di questo patto
Questa è la domanda che mi sono posto mi pongo regolarmente ovviamente
L'Italia a evidentemente un ritardo di modernizzazione tra la cosa importante da rilevare che noi siamo un Paese poco moderno da questo punto di vista e contemporaneamente poche inclusivo
Cioè contrariamente a a alla narrativa predominante che dice non ci posso far le riforme perché se no si creano situazioni Chiti visione di suo l'esclusione dal Tani siamo un Paese con grandi ingiustizie sociali e scarsamente moderno quindi è un problema che sfida sia la sinistra che la destra se posso dire così
è evidente a tutti che c'è una scarsa efficienza delle istituzioni pubbliche parlamentari amministrative
E c'è una scarsa legittimazione elettorale del processo di governo fa sorridere che noi ci troviamo oggi a dire come è possibile che a quarantaquattro giorni quarantacinque giorni dalle ultime elezioni siamo ancora senza un governo nel frattempo c'è una guerra in Siria
Uno sconto sempre più dura interrogano europea e noi siamo qui senza un governo
E qualche cosa di inaspettato qualche cosa di imprevedibile oppure in realtà questo è un ulteriore esempio di quella scarsa modernizzazione cioè dell'assenza di consenso sul fatto che al di là della sinistra a destra
Il Paese dovrebbe concorso ricco concordare che è un bene pubblico avere un sistema politico che produce dei governi
Ora come mai questo non è avvenuto
E come mai diciamo l'opinione pubblica organizzata non ha contenuto le spinte centrifughe
Che possono essere radicali estremiste plaude che in ogni società c'è ma come mai la nostra l'opinione pubblica organizzato non ha fatto questo
E questo mi porta diciamo a riflettere un pochettino sulla sull'opinione pubblica
Secondo quello che ci ha insegnato un uno dei fondatori della scienza politica italiana Giovanni Sartori senso autori usa questa icastica definizione che cos'è l'opinione pubblica l'opinione del pubblico sulla cosa pubblica
L'opinione del pubblico sulla cosa pubblica cioè ci deve essere qualcuno che in qualche modo costruisce un'opinione del pubblico sulle grandi questioni pubbliche ovviamente l'efficienza delle istituzioni e la loro legittimità democratica sono un esempio di questo Fini in in Italia questa opinione del pubblico è un'opinione sempre più divisa
Il i principali quotidiani le principali televisioni invece di contribuire a costruire un'opinione del pubblico sulla cosa pubblica hanno contribuito in modo formidabile a costruire un'opinione divisa del pubblico sulla cosa pubblica
C'è stato in alta una divergenza radicale nell'opinione pubblica negli ultimi anni che ha portato poi quell'esito del quattro dicembre sulle priorità dell'agenda di riforme
Chiari la riforma costituzionale non può essere fatta dal basso
Tuttavia non si può farlo solamente dall'alto quel quel punto d'incontro non si è realizzato
Sì io quarto cosa è successo in questi ultimi anni vedo che c'è stato una divisione tra chi pensa che la riforma del Paese significhi mandare via i politici corrotti
E chi pensa invece io mi metto e Fabrizio concreto commessi metterebbe su quest'altro versante chi pensa che invece la riforma del Paese e richiede delle istituzioni buone che quello che comincia lei mettere in sicurezza il paese sul piano istituzionale
E non semplicemente di parassiti politici corrotti che regolarmente sia riproducono in assenza di istituzioni buone ed efficienti
Ora se così è è chiaro che il cambiamento delle istituzioni non può essere fatto dal basso dei cittadini è chiaramente un processo guidato da lì
E sono le élite che costruiscono un consenso in molti casi le élite sono così intelligenti e responsabili nazionalmente che su quelle questioni non chiedono piena di cittadini
Come si può chiedere o per i cittadini ma lei vuole un parlamentarismo posato sulla sfiducia costruttiva oppure nostro sì ma
Diciamoci le cose come stanno diciamo la verità esitano bisogno di Shelley spetta loro risolvere questo problema
O si può chiedere a un ai cittadini a coloro che si sveglia la mattina presto perché va avanti una famiglia cosa penso dalla sfiducia costruttiva
E da questo punto di vista era alta la cultura che si è creata è invece una cultura tipicamente populista
Guardando al dibattito di questi anni mi sembrava io che ho passato un po'di tempo dalla mia vita e Stati Uniti dire di vedere il dibattito che si è stato alla fine dell'Ottocento per capirsi
Del populismo americano i famosi ma crackers nomadi ma Kreka c'erano dei giornalisti che nelle varie città più importanti Chicago alla più importante di queste lande giornalistiche
Ma Kreka è colui che o con lei ma con lui in quel caso che passa il liquame che c'è nelle stalle
E ovviamente con una serie di diciamo così contributi giornalistici di un certo rilievo
Il quale è finito per essere la casta
è stata puritana Lost la stalla mali caratteristica era stato suo rimaste stessi
Quindi qualcuno ha deciso che bisognava sostituire il liquame con altro liquame ma nessuno si è posto il problema di cambiare la struttura dalla stalla di fare in modo che nella stalla posso entrare invase le proporzioni delle persone che siano in qualche modo più competitive più controllabile eccetera
Quindi siamo di nuovo ritornati
Siamo Dino ritornati al punto da capo
Non solo ma questo ritorno al punto da capo e è stato giustificato dirittura da timori o culture narrativa di tipo democratici Lista
La casta noi siamo finalmente in il media lo strumento televisivo o giornalistico che fa da contropotere al potere politico come segni di A fossero per loro definizione non un potere ma solo un contropotere
Quello che io credo abbiamo imparato da questa vicenda e chimica sogna un potere che usano il linguaggio la narrativa della anti-casta per portare avanti dei loro interessi di parte
Aumento delle vendite del giornale aumento degli ascolti delle televisioni aumento della pubblicità e così via non
Un'agenda nazionale
Ora
Non voglio farla non voglio spingere troppo ma se così è evidente che se noi non riusciremo mai a fare
Riforme di struttura se non costruiamo un consenso di quell'élite che è incaricata poi di persuadere i cittadini che stiamo facendo un bene pubblico ci sono due modelli
Quando insegniamo ai ragazzi modelli l'opinione pubblica e se il modello si chiama cascata secondo un famoso studioso tedesco di origine tedesca che poi dato agli Stati Uniti caldo e dice e dice le grandi scelte in politica estera del vento partono dall'alto sono l'élite sociali
Che poi fanno le élite economica l'élite politica può arrivare alle Tremiti e così via perché sono delle scelte che richiedono conoscenze e competenze possiamo chiedere come fa certa televisione alla signora che esce dal supermercato ma lei comporterebbe in Siria
E come è possibile che questa cosa sia considerata legittima in un paese industrialmente avanzato evidente che queste sono scelte che hanno stretto alla signora signore che esce dal supermercato sono scelte che richiedono delle élite che si assume delle responsabilità per questo si chiama classe dirigente per usare Gaetano Mosca
E sulla base di quella responsabilità rendono conto di ciò che penso rendono conto di ciò che fanno e son disposti a pagarne poi democraticamente le conseguenze fino a quando lui non andiamo in quella direzione
Prima quando pensiamo che le riforme di di struttura vengono fatte dal basso
Questo Paese un Paese che costantemente Bucci municipi per ricostruirli e prospettare il prossimo ciclo di gente che andrà a bruciare i municipi
Occorre fermare questa rotta per poter fermare questa volta ci vuole l'agente responsabile dei quotidiani di alto livello ed i giornalisti come Fabrizio forti grazie
Alla stazione
Volevo introdurre l'intervento di Marcella Panucci con questa breve introduzione domandarsi se ritieni Marcella uno dei ragionamenti che Fabrizio spesso provo ci trasferiva su questi siamo totalmente d'accordo
E che il potere di interdizione delle burocrazia e cioè quella ma ma che si frappone tra l'approvazione di una legge la sua concreta attuazione è in qualche modo da ricondurre anche alla debolezza della politica cioè se la politica è debole
Le burocrazia e crescono se la politica forte delle burocrazie farlo compito vedevano fare ma non hanno un potere di interdizione così forte
Non so se sei d'accordo su questa
Grazie di Roma ma io ero sempre abbastanza d'accordo con quello che diceva Fabrizio anche se a volte va a Montreux apporto dialettico abbastanza accentuato Mark era anch'io no non insomma tengo per i ricordi per me perché mi emoziono anch'io e l'ho mi sono emozionata anche prima però Fabrizio erano le persone con cui io avevo la maggiore consuetudine a discutere di questi temi ed erano quasi quotidiane le nostre più chiacchierate
Su quello che succedeva nel mondo politico su quello che succedeva nel governo
Sud dei provvedimenti particolari l'altro giorno sono cercarmi dei nostri merita anche i messaggi ho trovato moltissimi anche poi dei temi di cui abbiamo letto nei suoi articoli
Su cui ci confrontavamo ed era sempre un confronto sicuramente molto costruttivo arricchente per me ho conosciuto Fabrizio non appena nominata direttore generale di Confindustria
Ed è stato una delle persone che più mi ha aiutato anche in questa capire anche diciamo a quello che succedeva nel mondo esterno e quindi non non smetterò mai di ringraziarlo ricordo sempre con grande affetto e con una profonda amicizia però adesso passo subito alle riforme e alla burocrazia che è un tema che sicuramente di far passare tutte le mozioni così evitiamo di di emozionarci
Hanno in questo era uno dei problemi chiave però io penso che diciamo c'è un rapporto sicuramente distorto tra politica e burocrazia
Però un rapporto che viene diciamo dalle attese che si che la politica spesso creano i cittadini rispetto a riforme provvedimenti
Ah perché poi si creano quelle situazioni abbiamo visto come Sergio ne ha parlato con riferimento alla progetto di riforma costituzionale e ai risultati del referendum
In cui sembrano esserci quasi dei cicli in ogni paese in Italia in particolare perché siamo anche particolarmente impulsivi come popolazione
Cento sia segniamo per le riforme ci entusiasmi amo per un governo però poi tutto questo finisce nel crucifige perché magari non ci sta simpatico il politico di turno
O il governante di turno e passiamo sopra i contenuti della riforma per buttare a mare l'acqua con il bambino con l'acqua sporca
Ma questo accade anche perché è spesso il politico di turno attribuisce un significato salvifico ad una riforma creando delle attese dei cittadini che quella riforma cambierà tutto
E che improvvisamente il mondo diventerà migliore cosa che non può assolutamente essere perché il cambiamento così come il progresso di una tazza nazione dipende da tanti piccoli e grandi tasselli da tanti piccoli e grandi provvedimenti da leggi da atti amministrativi
Dalla capacità farcita di cittadini di metabolizzare
Alcune modifiche nel quadro normativo nell'ordinamento nelle consuetudini cosa che non sempre avviene se le riforme non sono curate in tutti i loro aspetti dalla loro adozione alla loro successiva
Attuazione e allora diciamo il senso di insoddisfazione di frustrazione che si crea quando una riforma non filtra attraverso tutti i rami della società non produce affetto eccome la riforma non serve peraltro il termine riforme è stato fin troppo abusato negli ultimi anni fin troppo abusato dalla politica forse fin troppo abusato anche da alcune organizzazioni internazionali
E allora ormai rigettato io più volte ho sentito nel corso anche della campagna elettorale politici dire non parliamo di riforme perché i cittadini ormai la vedono come l'uomo nero perché è una follia cioè riformista è un termine che dovrebbe essere neutro
Ma perché non le raccontiamo male le raccontiamo male creando false aspettative ma soprattutto pensiamo anzi pensano spesso i politici per fare la conferenza stampa con cui si annuncia un provvedimento sia già aver fatto il novanta per cento del lavoro
Poi fare la legge l'altro dieci per cento il resto chi vivrà vedrà anche perché spesso un governo non dura cinque anni e quindi gli effetti saranno poi attribuiti a qualcun altro e non a chi invece la riforma l'ha fatta
Noi approviamo male le le riforme perché perché l'attuazione dà poca soddisfazione mediatica perché amministrare un lavoro duro Buglio oscuro ma che non si vede
Che si vedrà fra anni i cui effetti sono difficilmente immediatamente percepibile soprattutto attribuibili a quel determinato progetto di riforma
Perché manca anche capacità amministrativa perché nonostante anche qui le molte riforme molti interventi la nostra amministrazione
E ancora napoleonica
è un'amministrazione non adatta alla modernità che non ha velocità di reazione e che quindi spesso non riesce a far fronte a questa mole di lavoro attuativo ma anche perché l'architettura dell'attuazione un'architettura troppo complessa
Troppo articolata perché quando si adotta una legge non si vuole lasciar fuori nessuno e quindi concerti tra ministeri sono un numero indefinito quindi il ministero della della giustizia deve adottare una decreto legislativo o un decreto ministeriale di concerto con il Melfi mese il ministero dei Lavori accedere per ogni concerto ci vogliono mesi e poi c'è la Corte dei Conti poi c'è il consiglio di stato e quindi finché arriviamo ad avere un decreto attuativo
Ci vuole un tempo che anche talvolta superiore al tempo della stessa riforma
In più non diciamo trascuriamo il fatto che quando sono più amministrazioni che intervengono su un provvedimento amministrativo
E quindi fuori anche la cultura del Veneto che non è solo quella dei cittadini ma anche quella degli amministratori pubblici sembra a volte lo dicevo fino nella chiacchierata dell'altro giorno che abbiamo fatto che è la nostra sia una repubblica la cui architrave sia il Veneto perché io dico no poter ottenere qualcosa in cambio che mi serve magari su un altro provvedimento intanto i tempi si allungano
è l'effetto della riforma sfuma
A c'è poi un tema e qui vengo alla tua domanda per poi chiudere molto rapidamente
Ma
Spesso si fa un uso improprio delle leggi ce ne andiamo a guardare quante leggi abbiamo ci che contengono politica
Queste son veramente poche rispetto al numero sovrabbondante molte leggi sono di fatto la legificazione di atti amministrativi perché a volte la burocrazia preferisce scaricare sul legislatore determinate scelte che scomodo fare a livello di uffici è succede anche il contrario molto spesso il legislatore legifera in maniera parziale incompleta eccetera perché scarica sulla burocrazia
L'onere di contemperare interessi che la politica non è stata in grado di contemperare e che la burocrazia non riesce a contemperare qui si crea quella diciamo conflitto tra politica e burocrazia che sarebbe più facilmente risolvibile se ognuno cercasse di fare il proprio mestiere cosa abbastanza complicata in un sistema come il nostro altro e ultimo punto è quello della va be'monitoraggio e della valutazione delle politiche pubbliche ahimè queste uno degli elementi forse più carenti
Nel nostro Paese adesso c'è diciamo questo nuovo ruolo del Senato che assolutamente benvenuta che forse l'unica diciamo elemento sopravvissuto della progetto di riforma costituzionale che il Senato ha ma autonomamente implementato e in maniera il secondo me molto responsabile ecco questo è un elemento molto importante perché noi prendiamo normalmente modificare le leggi prima ancora di aver capito che effetti hanno prodotto tutto il dibattito sul job Zac perché ce l'abbiamo sentito nel corso della campagna elettorale eh surreale
Surreale i primi dati che abbiamo mostrano che non ci sia stato un impennata dei licenziamenti al contrario
Non c'è stata un'impennata del contenzioso del lavoro che ha anzi al contrario si è ridotto noi dobbiamo cambiare son state perché per ragioni ideologiche perché il gioco Sutter ha fatto un certo governo allora io
Chiederemo ai la responsabilità ai politici di valutare nel merito le politiche poste in essere da un governo piuttosto che da un altro e poi di correggere come è giusto che sia in un po'in una qualsiasi democrazia dopo aver visto gli effetti che queste hanno prodotto perché chiaro e soprattutto una serie di provvedimenti che sono stati adottati con le migliori intenzioni
Che però magari non hanno funzionato per ragioni di contesto perché magari ma strutturati
Queste responsabilità cambiarli ma non farlo semplicemente per ragioni ideologiche allora questo per dire che cosa
In Italia è tutto inutile no io non penso io penso che questo Paese abbia fatto dei passi avanti molto importanti negli ultimi decenni
Che molto sia cambiato grazie agli sforzi congiunti di classi politiche più come non responsabili ma che comunque hanno portato a dei risultati grazie agli sforzi congiunti di constituency ma di varie come richiamerebbe Sergio élite ma forse in termine che in questo momento è poco diciamo crea poco affezione nelle persone ma comunque di constituency sociali economiche
Ma della società civile che ha creduto in percorsi di cambiamento
Che la vita anche dei paesi è fatta di cicli quindi a volte si corre di più altre volte ci si ferma ci sono ripensamenti si fanno passi avanti qualcuno indietro ma che comunque il mondo progredisce io penso che Fabrizio la lezione che ci ha dato è stata quella di ottimismo cioè nel senso di valutare quello che succede nel mondo di farlo basandosi su dati numeri informazioni reti in ventiquattro che lui si è inventato
E che è stato uno diciamo di elementi qualificanti dell'attività del Sole ventiquattro Ore il nostro grande giornale economico è stato proprio significativo di questo cioè di un'opinione pubblica informata che vuole capire quello che succede che controlla come un cane da guardia come la stampa deve fare quello che fa il decisore politico e che poi valuta quello che viene fatto io penso che questa grande lezione di Fabrizio debba essere per noi Sempre diciamo un fare una guida
E che debba aiutarci a superare i momenti anche più complicati nella vita di un Paese guardando sempre a quello che fanno gli altri di meglio cercando di non solo raggiungerli ma di fare meglio anche noi grazie
Grazie grazie Mark
E a proposito di risultati di azioni messe in campo quello che vedete è un editoriale di Fabrizio del quattordici marzo del due mila sei
Il cui titolo è vediamo se riusciamo a visualizzarlo agli elettori le riforme non fanno paura
Questo la prima non lo vediamo un primo quello riferito un po'più avanti
Sotto
Sì quello clinico cioè come dire questo Sergio per magari si collega anche un po'pienamente al discorso della riforma elettorale il problema è che cioè le riforme bisogna impostare le e poi effettuarle ma il problema non sono gli elettori il problema è come la classe politica confezione del tutto
E qui c'è un c'è un problema Presidente Amato volevo introdurre il suo intervento
C'è un'altra tipologia secondo vedi di riforme che si unisce alla lunga lungo elenco che abbiamo fatto prima riforme annunciate riforme mai fatte de potenziate
Ci sono le riforme attuate che sono pienamente in funzione
Che vogliono abolire perché poi c'è pure questo problema arriva un altro governo e dice ad esempio che il Jobs Act non funzionerà e quindi lo si vuole abolire che non sia anche questo un altro degli elementi che Fassi che poi alla fine il populismo cresca e si alimenti da un lato si alimenta perché l'aspettativa immediata
Chi fa le leggi le fa con l'idea che in un minuto dopo deve avere un riscontro
E però anche l'elettore non ha paura lo descriveva Fabrizio ma vuole un rendiconto subito ex se non ce la la sua relazione appunto quella di dire va be'essere tutti uguali copresidente Amato non so se questa è una è una linea diciamo di possibile condivisione
Doveva essere
Perché
Così dico queste giornata con emozione perché
Fabrizio è stato una parte importante della mia vita
Tanto importante già esserne diventato proprio riferimento sette
Tite come la mia ci sono sempre i giovani che intorno alcuni pompieri perdi e poi gennaio alcuni che diventano punti fissi
In genere è legato alla loro qualità
Ecco ci sono
Le lettere dei referee disse costui giovani che si presentano alle borse di studio
Io le leggo sempre quando debbo decidere
Attribuendo ai miei colleghi la capacità di capire e di essere sinceri
Quando c'è ha ha buone capacità manifesto attitudine alla ricerca beh insomma Ferid su
Quando dice in trent'anni di insegnamento io così ne ho visti due ne ho visti tre
Ecco allora dici questo è speciale ecco se io dovessi scrivere una di queste lettere Fabrizio per me è uno di quelli io ne ho visti due ne ho visti tre comma due
Se e si capisce appunto dalle cose che poi si sapevano che io stesso ho scritto dopo che brucia lasciato che ero abituato ormai a condividere con lui quello che lui scriveva quello che io scrivevo
E il fatto che abbiamo scritto dei libri insieme non è casuale non è facile andare sul quattro mani
Noi ci andavamo perché le due teste che stavano sopra le quattro mani in realtà erano fortemente autorizzate
è stata una perdita di
Sulle riforme il Piemonte io avevo diversamente da lui un'opinione molto semplice insomma forse perché ero più vecchio di lui
Insomma quando io ero giovane
L'Italia si stava espandendo espandendosi espandeva anche il debito pubblico con una certa spensierata l'Ingria
E quindi ogni riforma era un in più che si dava e l'annuncio di riforme era in genere l'annuncio di un aumento un aumento di qualcosa che mi veniva quando sono arrivati i tempi grami
Ed è ogni annuncio di riforma era un annuncio di meno
Dice ora facciamo la riforma delle pensioni e ditemi quale gioia suscita dei pensionandi al nei pensionati l'idea che sta per arrivare una riforma cioè bisogna prenderne atto in fondo nonché quindi questo tipo di reazione
è quella che ha bisogno delle mediazioni di cui parlava Sergio all'inizio cioè non puoi far l'essenza
Una mediazione che spesso non c'è e che quindi provoca un impatto negativo
Ora
Le le riforme
Possono essere cambiate
I sistemi che noi abbiamo sempre invidiato quelli ad alternanza hanno come difetto conclamato quello che se ci sono i conservatori fanno fuori le riforme fatte dai laburisti
Il problema si pone meno per i laburisti perché per definizione i conservatori le riforme non le fanno quindi conservano e allora sette su My Turn tolgono loro le riforme che hanno fatto i laburisti
Questo crea evidentemente degli scompensi però li crea nella misura in cui le riforme sono state attuate
Il nostro vantaggio che siccome tendiamo a non attuare le nostre riforme in genere che ci siano che vengano tolte viene poco percepito adottato che nella realtà cambia cambia di poco no certa ce ne sono alcune che hanno già operato nella realtà il Jobs act se lo togli cambi in effetti però insomma di tante riforme perché ecco queste il punto vero è questo qua secondo me cioè c'entriamo ci su questo che è quello della in attuazione e delle ragioni dell'in attuazione questo è il nostro vero tema perché è vero che a volte e il legislatore tende alla riforma simbolica proprio alla riforma che è solo nella legge e nell'effetto annuncio
Che poi non la attui è per lui rilevanti tanto l'annuncio l'ha fatto
Io me ne son trovato davanti una vera debbo raccontare che sembra quasi incredibile invece successe venuta davanti alla Corte
Dove la Regione Veneto tendenzialmente in pugno tutte le leggi dello Stato che in qualche modo la traversa no
Ogni tanto non ci coglie ogni tanto ci coglie perché impugnando così vasta mente
Allora
Le regioni sono competenti
In materia di diritto allo studio borse di studio eccetera tant'è vero che lo Stato destina dei soldi alle borse di studio vengono ripartiti tra le Regioni i poi concretamente sono le regioni che provvedono a erogare agli studenti con dei loro enti strumentali allora il legislatore due anni fa
Bellavia
La Fondazione articolo trentaquattro piccolo trentaquattro l'articolo della Costituzione che dice che i capaci e i meritevoli anche se sprovvisti di mezzi hanno diritto di arrivare ai gradi più armi di distruzione
Distribuirà quattrocento borse di studio a studenti particolarmente meritevoli in tutta Italia eccetera eccetera quindi Fondazione articolo trentaquattro quattrocento borse di studio insomma il diritto allo studio
è ben tutelato
La Regione Veneto la impugna perché dice per ritornare dai tu siamo noi borse di studio interferisce con la nostra competenza
Prima che la questione al giudizio della Corte passano diversi mesi per una serie di ragioni e sia arriva alla legge finanziaria successiva a quel fatta nel diciassette per il diciotto
Allora lì mi colpisce che
I fondi inizialmente destinati alle borse di studio che dovevano essere distribuiti dalla Fondazione articolo trentaquattro sono dirottati verso il fondo borse di studio normale
Per il primo anno pro-quota per l'anno dopo totalmente
Allora io vado a digitare Fondazione articolo trentaquattro gare hanno protestato non è stata neanche costituì non esisteva fondazioni
Non esiste no non esiste
Cioè quella che doveva realizzare non dico una riforma ma insomma una una legge innovativa che richiede non è stata neanche costituite
Giustamente il rapace ministro dell'economia constatato questo si è ripreso i soldi e li ha messi da un'altra parte
Ecco vedete quando la riforma rimane puramente simbolica
Finale esaurisce il suo affetto questo giustissimo quello che diceva lei nelle giornate successive all'approvazione della legge esaurisce il suo effetto
Poiché si passa ad altro questa riforma lo fa
Problema più serio ecco e quello su cui si era concentrato Fabrizio inventando quello del modulo che è rimasto poi in Italia chiede ed ormai non so se l'avete brevettato però nessuno osa mettere in dubbio che di ventiquattro ore che viene sempre citato quando si fa riferimento alla percentuale dei decreti attuativi realizzati e quelli e quelli no non realizzati
Il grado di in attuazione e sempre le parti
Non solo è elevato ma e dice quindi la riforma resta di carta ma come ci dicevamo l'altro giorno il paradosso come una specie di Incantesimo o no che
Quando viene attuata viene attuata attraverso strumenti rimane sulla carta
Diventa di di carta anche l'attuazione nessuno canta
E quindi noi siamo perseguitati nonostante la Rete nonostante il digitale da questo cartaceo nel quale le riforme o non sono attuati o vengono sommersi ed è facile
Ed è facile da dimostra pensate ai moduli
Allora il perché Rutelli in attuazione o di questa attuazione burocratico cartacea
E qui le ragioni sono due
Una e mi ci soffermo io un momento e appunto quella
Che non siamo mai riusciti ad adeguare l'amministrazione ai compiti via via cangianti che le abbiamo attribuito
L'altra
E che per realizzare questo
E ci vuole per adeguare l'amministrazione i compiti occorre molto tempo
Non bastano tre mesi dopo una legge occorre molto Trento e qui entrerebbe in campo Roberto D'Alimonte
Occorre preliminarmente
Mettere in condizioni i governi che ci diamo di avere una stabilità nel tempo sufficiente a reggere l'amministrazione per tutto il tempo che necessario al cambiamento
Altrimenti la regola che io conosco ormai da oltre cinquant'anni data la mia età classico da oltre cinquant'anni e lì e li vedo Riz guarda
Tanto tuttora poco teneva
E io sto
E quindi parla tranquillo
Perrucchetti racconta Manzella della prima volta che era in Prefettura ed etici
Tutte queste lettere urgenti dice ma come faccio non ce la faccio in un giorno dice tu metti lì lì
Dopo quindici giorni non è più urgente nessun'allora fa riprendere poi buttare giù nel cestino trent'
Vecchie regole no che si che si tramandano che testimoniano di una resistenza chi è forte e che va modificata
Ci abbiamo provato accento che ci abbiamo provato dico non Ivanovic noi noi italiani
Domandategli una cosa
Nel mille novecentocinquanta
Raffaele Petrilli fu il primo ministro italiano per la riforma burocrati
Quattro anni dopo Umberto tutti i vini
Divenne ministro per la riforma della pubblica amministrazione
Riforma burocratica fu il primo di una serie di tredici ministri che arrivano fino a ricavare nel mille novecentosettantadue tutti per la riforma della pubblica amministrazione
Erano già passati ventidue anni
Da quando avevamo fatto il primo per la riforma burocratica quindi sì e ogni anno eravamo lì con un ministro per la riforma vuol dire che non l'avevamo ancora fatta ma abbiamo continuato a cercare di trovare
Quindi
Il ministro era
No per la riforma va per una irrealizzabile intenzione che tuttavia ogni anno si rinnova al cambiare dei governi
Finalmente nel mille novecentottantatré presi da un improvviso ma comprensibile pudore lo chiamiamo Ministro per la Funzione pubblica benedire ore fa
La funzione criteri ce l'abbia
Poi però arriva il Governo Prodi che c'ero pure io era un governo riformatore e Nicolais diventa ministro per la riforma un'altra volta
Da allora insomma da Brunetta alla Marianna Madia innovazione semplificazione pubblica amministrazione siamo sempre lì continuiamo dal mille novecentocinquanta
Ad avere un ministro che sta lì per riformare l'amministrazione con nomi con nomi sia pure di Venezia
Ora
Io devo dire e qui c'è un testimone chi
Mio amico Mauro Zampini
Due ha vissuto la stagione in scrisse qui le riforme di Bassanini
Che furono un serio tentativo di introdurre l'amministrazione per obiettivi
Di definire strategie
Obiettivi attuativi e disse verificare effettivamente la realizzazione di questi obiettivi queste cose qui presiedeva un la commissione anche inizio cupa va di questo
Il tempo ha giocato contro di loro e qui viene proprio quell'elemento su cui entrano in causa le cose di cui si occupa Robert Diamond quel governo finisce poi vi potrete far raccontare una sera sì e vi invito a cena si mangia splendidamente casa Zampini
Come
Abbia sondaggi forse come come è finita tutta quella vicenda lui i suoi colleghi insomma è una storia interessante
Non se ne farà di nulla
Se si fa qualcosa appunto poco alla volta diventa carta il controllo sugli obiettivi diventerà quando loro dovranno abbandonare il campo uno dei tanti moduli che devono essere riempiti
Che vengono letti soltanto da chi li ha scritti poi qualcun altro di firma e si va avanti così ignorando sostanzialmente i contenuti e quel poco di nuovo chi entra tende ad entrare appunto attraverso canali
Pensate
Nei convegni finisco rapidamente
Io sono uno di quelli che oggi si entusiasma a spiegarvi la relazione di cura questo nuovo modo d'essere del rapporto tra il medico e il paziente per cui ciò che il trattamento che il paziente era scaturisce dal suo colloquio col medico dalle informazioni che il medico utilità
E quindi il sia il Nobel paziente non precede in astratto il medico ma in qualche modo parte di un colloquio colme di
Il confino al rifiuto finale delle cure è tutto
Tendenzialmente per i medici è così
Ma voi quando entrate in una struttura sanitaria firmate quattro pagine alla fine senza leggerle ed è il consenso informato
Quanto di meno Carmarthenshire o dovrebbe esistere lo chiamano il consenso informato
Io
Che lo firmo ogni pochi mesi perché ogni volta che mi faccio l'iniezione all'occhio ma alcuno Paratico che è considerata intervento chirurgico lo devo fare
Proprio lo faccio così senza guardarlo perché lo so
Che lì c'è scritto fra l'altro lei è consapevole che può perdere interamente il suo occhio a seguito di questo intervento io sangue meridionale io una cosa così non la legge fare all'intervento la leggo e no
Allora c'è qualcosa che qui appunto determina un campo
Una cultura che non c'è
Vecchia che il mio sogno e concludo con questo ma ci vuole tempo oggi sarebbe realizzabile
Perché con nuove tecnologie e i giovanotti alle giovanotte che il De sanno USA
Noi oggi colonne
Mille e due mila Giovanni piazzati indenne potremmo Ring per rimpiazzare decine di migliaia di intermediari di carte creando rapporti indiretti tra i titolari di funzioni vere
Io uniche
Prendono informazioni dagli altri che le elaborano e le trasformano in qualcosa che non c'era prima che appare sul monitor
è un'operazione possibile
Esige tempo mi rendo conto che il Governo della scorsa legislatura aveva difficoltà a fare una cosa del genere perché hai bisogno di un buon rapporto coi sindacati per farla
E in una fase nella quale
Attendibile contrattazione congelata per cui non li potevi neanche vedere i sindacati
Una delle ragioni per cui Nostro Signore benedice la Corte costituzionale che la corte a un certo momento disse che era incostituzionale
Vietare la contrattazione anno per anno e congelare tutto da qui all'eternità e che quindi si doveva non riprendere i rapporti ora questa cosa diventa possibile
Ma diventa possibile a un governo che abbia davanti un orizzonte e quell'orizzonte qualcuno deve aiutare indotto forse Roberto ci saprà dire come si fa
Grazie
Grazie presidente allora continuiamo il nostro giro seguiamo l'ordine Guido sia questo Fabbrini Presidente Amato anche Marcella Panucci hanno chiamato in causa il ruolo fondamentale intera stampa dell'informazione non a caso dietro
Sì noi abbiamo non riesca a vedere la data perché troppo piccola mi sembra che sia dodici due mila dodici
Comunque c'è un un titolo di apertura che riguarda i decreti che mancano per l'attuazione delle riforme poi appunto al centro un commento di Fabrizio riformismo e antichi difetti
Dunque Guido il ruolo del Sole ventiquattro e da questo punto di vista decisivo l'attenzione da sempre noi l'abbiamo su questi temi sì certo cioè
Due mila dodici scusate io gli sto due mila due ma
E allora forse vale la pena di perché dal due mila due cioè nel senso che io vorrei anche vedo qui anche tanti colleghi del sole quindi vorrei ricordare anche personalmente Fabrizio che era arrivato come è stato ricordato al Sole ventiquattro Ore alla fine degli anni novanta novantotto novantanove sono ricordo io
Allora non ero al non lavorava al sole lavoravo Corriere sono arrivato qua come direttore la prima volta al sole nel due mila e uno nel luglio del due mila e uno e quindi ho avuto modo di conoscere Fabrizio diciamo da prima in modo come dire formale come si conoscono i colleghi all'inizio del mandato del del direttore e poi ovviamente successivamente in modo più intenso e quindi ricordo in particolare un colloquio
Con lui piuttosto lungo nella vecchia sede del tra la sede romana del del del Sole ventiquattro Ore via del Corso
E dove ebbi modo diciamo così di appunto di conoscere davvero insomma per quello che si poteva fare in un primo incontro lungo denso di conoscere Fabrizio e mi colpi innanzitutto alla grande passione per il giornalismo per il turismo per l'attività giornalistica per quello
Che significa questo mestiere peraltro sempre più difficile
Poi la passione per la lettura per la lettura di libri il che non è frequentissima del mondo dei giornalisti devo dire
E invece quella lui mi colpì molto del parlammo di due tre libri che diciamo erano in quel momento di attualità
E ma vidi che insomma c'era una grande passione diciamo dietro su questo terremo
E poi un
Come dire un sorridente disincanto diciamo anche su l'esame di come andava la politica italiana per esempio mi colpì sorridente sulle che ci aggiungo anche la parola sobrio diciamo e poi spiego perché Sobrero
Mi colpì perché appunto l'ha ricordato anche Marcella poi insomma
Fabrizio era un ottimista diciamo non era una persona diciamo che si lasciava andare a Kubrick scenari voglio dire quindi manteneva una certa sulla vita e anche appunto disincantata nel giudizio sul vicende molto complicate nella vita
Politica italiana dico sobrio perché ho visto prima che scorreva quando scorrevano le pagine del del ventiquattro ore ce n'è una in cui c'è un mio editoriale no sulle riforme
E perché sobrio perché sobre una parola che per diciamo per lunghi anni ci ha accomunato insieme nel senso che c'era questa
Se fra questa situazione quel fondo quell'editoriale lì era forse nel due mila dodici due mila tredici sì e l'altro fai tu sì Duilio dodici dove c'è un un articolo di Fabrizio
Ma non è quello va be'comunque insomma l'ho visto prima calante comunque è quella stagione degli allora calde questo
Che quando arrivo quando parlano tra due mila dodici fu la parola vederlo quadrante
Vada come se niente
Ecco questo quindi
Ecco
Bravo veloce quindi due mila dodici eravamo
In piena stagione diciamo del del senatore Montino del del premier quando era premier il il senatore Monti
E allora non so se accade in quella circostanza ma sicuramente quando voi ci siamo ritrovati dal Sole ventiquattro Ore
In una seconda vita mia sua perché poi nel frattempo era un per motivi di verso l'uscita avuto altre esperienze poi rientrato al sole lo stesso
Lo stesso per me tra l'altro a cui io diciamo se non ricordo male sono stato il primo a stabilire c'è una promozione per Fabrizio come capo del servizio politico del del giornale
Beh insomma quando ci siamo ritrovati e ci siamo poi i confrontati con quella stagione così dirompente che è stata la fine del due mila undici quando è arrivato poi diciamo al governo il senatore Monti la parola che andava di moda e quelle settimane e che poi per alcuni mesi è rimasta era la parola ciò sobrio e su tutti i giornali appariva la sobrietà Hill Otello il trolley il che il cappotto della
Della signora Monti soprattutto diventato sobrio la scorta
L'automobile il tipo di automobile ecco e la relazione guidata dallo stress lavorato questa cosa a sua volta ne parlammo di questa cosa omette ci mettemmo a farci quattro risate su questo tema e da lì inizio
Ho un siccome a volte scrivevo io degli editoriali a volte le spiegò lui più o meno sugli stessi temi allora quindi o la sera prima o la mattina dopo ciò scrivi tu scrivo io no oggi fratello come faccio io insomma quindi c'era questo rapporto di questo di questo tipo quindi molto Franco amichevole c'era a vuoto però almeno d'accordo però sull'importazione poi si aggiustava diciamo nel durante la giornata diciamo l'articolo nove quindi trovammo sempre il punto di sintesi
Beh insomma sulla questione sobrio io ricordo che cominciò a diventare di Aldo allora ti mando questo sobrio l'articolo
E e quindi lui mi mandava il sobri articolo io glieli parlavo quanto scrivo io nel sobrio articoli e ci presentavamo sempre supera qualcosa è stato sobrio l'accusa assolutamente non li ho limato qui o fa quella e quindi questa cosa è durata per un po'di tempo e questa testimonianza anche di questo appunto di questo
Disincanto ottimista è un comodo di interpretare anche la vita nella relazione con una certa leggerezza e a fronte può di tanti problemi perché qui abbiamo parlato Fabrizio sono ricordato un tema quando ha scritto della procura ricordate prima nessuno ricordo villa la pigrizia di noi italiani sul tema delle riforme ci aggiungiamo anche la pigrizia diciamo dei giornali italiani perché prima è stata ricordata che fanno parte della classe dirigente diciamo uno strumento che dovrebbe essere e su questo terreno ovviamente c'è un'onda lunga diciamo di pigrizia
Perché poi tante volte i giornali a volte sono come dire dichiaratamente riformisti ma per gli altri
Quando facciamo delle discussioni anche interni e facevamo le discussioni interno e sulla vita dei nostri giornali
Ravvisavano entranti quanto fosse diciamo complicato anche innovare e cambiare dentro i giornali e fare i riformisti dentro i giornali quotidiani e su questo anche un questo un tema che diciamo Fabrizio suo è su cui era molto diciamo appassionato e a volte appunto dovevamo costata che non solo le riforme non camminavano le riforme istituzionali e le riforme
Della pubblica amministrazione le riforme che noi guardavamo mettevamo nel mirino con quello che è lo strumento di rating ventiquattro
Che appunto è stato un po'd'un tratto caratteristico del rimasto un tratto caratteristico e sarà sempre così
Anche se sempre sarà più difficile poi vi spiego perché alla fine di questo di questo giornale perché appunto e anche difficile essere riformisti dentro i giornali e questo va detto perché poi l'onda lunga anche del di una certa cultura a volte antagonista a volte sono le ideologie a volte sono semplicemente delle strettoie corporative fanno sì che sia diciamo il riformismo sia difficile da attuare diciamo anche dentro
Dentro i giornali e questo questo Fabrizio era un tema diciamo che su qualche altra volta abbiamo abbiamo parlato e ci siamo confrontati
E sul riformismo in quanto tale vuol dire sole tutto cioè voglio dire molto più autorevolmente di Meda gli interventi che ci sono stati i primi prima io ho un certo timore quando sento parlare di riformismo in Italia perché ovviamente c'è anche molta confusione perché c'è riformismo di sinistra c'è riformismo di destra
Io nei giorni scorsi non cito la testarda universale importante sostitutivo parlare del delle riforme di Orban non c'è e allora qualche dubbio me sul concetto diciamo del del riformismo mi viene voglio dire no quindi c'è un po'di confusione diciamo intorno a questa parola
Forse dico quale
Vale sempre quello che disse un grande economista che era Federico Caffé che parlava della solitudine del riformista che può alla fine insomma si ritrovava solo diciamo un po'disperso in un mare di di chiacchiere
E quindi poi diciamo che rimaneva diciamo solo
Nel momento in cui deve scegliere deve indicare una rotta e e purtroppo è così è un po'la storia anche di questo di questo Paese
Dicevo e concludo il rating ventiquattro come strumento che con le sue testatine diciamo nel senso graficamente ancora vive su un solo litro Torre ed è un punto effettivamente importante
Che riguarda la storia dal sole e su cui Fabrizio era stato il primo a individuare come elemento distintivo rispetto agli altri
Gli altri giornali e una prova di questo è che anche all'inizio di quest'anno quando si è venuta diciamo diventata chiara quella che era il contenuto della campagna elettorale tra secondo me tra le più confuse
Del della storia della Repubblica
Quando abbiamo fatto i primi conti su quanto ammontavano le promesse dei partiti e nuovi insomma all'inizio di gennaio abbiamo fatto un titolone su questo poi successivamente per i volti i successivi dieci giorni tutta la stampa italiana si è gettata su questi numeri
Evidenziando appunto il costo di queste promesse impossibili
Abbiamo fatto credo e questo sarebbe un punto da discutere pur con Fabrizio in modo con qualche anche i anche in modo sorridente abbiamo fatto qualche passaggio in avanti diciamo su questo terreno
Perché ormai non basta nemmeno più il confronto programmatico perché non lo facciamo e continuiamo a farlo anche ieri l'abbiamo fatto oggi veti dei programmi si avvicinano dove si avvicinano come si avvicinano Movimento cinque stelle la lega il PD quindi cerchiamo di capire quali sono le proprie le promesse come sono le convergenze le affinità
Però adesso dobbiamo far diciamo così non solo diciamo è difficile parlare di riformismo Italia ma anche difficile fare questo perché adesso dobbiamo abituarci a un certo difformi ritmo
Ancorché dichiarato ma a geometria variabile cioè nel senso che ora a seconda di come quando diciamo il qua come si sviluppa il dibattito politico eccome
Si indirizzano le scelte di quadro politico del delle alleanze politiche
I problemi arrivano dopo e vengono adesso diciamo assistiamo se dovessimo richiede adeguati vengono adeguati sì vengo adeguati a seconda delle possibili combinazioni che anche questo sono variabili ovviamente
E quindi i programmi vengono sostanzialmente adeguati quindi nessuno legge oggi un programma di un partito rispetto a quello che era stato presentato all'inizio dalla campagna elettorale vedrà facilmente che diciamo va in onda un altro un altro firma
E quindi da questo punto di vista credo che il rating A ventiquattro adesso dovrà aggiornarsi su questo e quindi crescere diciamo anche in questa in questa dimensione e quindi questo diciamo lo faremo
Rimarrà questa comunque del confronto programmatico e del di un sistema di rilevazione puntuale su quelle che sono le indicazioni delle promesse dei partiti uno dei punti Forti via del dal Sole ventiquattro Ore e quindi credo che su questo sia diciamo un un giacimento di di memoria e di di ricchezza diciamo del giornale che ha e che diciamo e legato alla figura di Fabrizio grazie grazie grazie
Allora Roberto Roberto D'Alimonte in particolare il presidente Amato chiamava
In causa il tema della stabilità dei governi che a questo punto diventa decisiva collegato al discorso che abbiamo fatto finora allora dici la tua
Io seduto prima di parlare di stabilità certo certo che in realtà è proprio il tema che aveva scontato come hai fatto tu indovina
Che queste del tema del mio intervento e precisamente il tema niente dato che vi siete parlati però sul
No non è
Però prima di tutto i ringraziamenti questa è una bellissima iniziativa in in onore del grande giornalista di un caro amico e vorrei ringraziare tutti quelli che hanno partecipato in primo luogo Confindustria il sole anche la Louis la mia università
E tutti quelli che in qualche modo hanno contribuito mettere insieme questo bel gruppo di persone che sono qui oggi festeggiare in un certo modo con grande giornalista
Ringrazio anche per Ignazio soprattutto io uso i serbi che dove serve
Dove fare dispettucci nascosto fare dei
Perché esistono qui
In questo convegno
Le ciò che è utile per fare così le piccole sono state libera
Poi ringrazio anche chi ha scelto per questo
In conto che non so che fare con una delle frasi uno dei suoi Fabrizio che questa frase che nella locandina che vi rileggo gli italiani sono bravi immaginare grandi progetti mi riforma molto meno
Ad approvarli e soprattutto di attuarli che la storia del nostro riformismo due punti grandi disegni poche realizzazione io non mi spaventa anche farò la storia è una piccola storia del riformismo italiano
Ha facoltà uccello naturalmente
Perché in realtà il nostro riformismo per fatto effettivamente come dice la sua pensione migranti disegni il realizzare anche ma anche di qualche realizzazione noi abbiamo fatto due importantissime riforme istituzionali di cui si parla pochissimo
E che hanno dato dei risultati straordinaria
Non aveva fatto nel mille novecentonovantatré la riforma dei governi locale con la legge Ciaffi
E abbiamo stabilizzato i governi locali
Nel mille novecentonovantacinque abbiamo fatto la riforma dei governi regionali
Chiamiamo stabilizzato il governo credo
Qui ci sono dei giovani sono anche dei meno giovane ricordate che ci ricordiamo di che cosa era stabilita o meglio l'instabilità ai tempi della Prima Repubblica
La media P due categorie mi comunali e regionali
Domenica si voterà nel Molise
Domenica sera ne sapremo che il Molise avrà un governo regionale qualunque sia fosse un cinque stelle
Che duetta cinque anni presumibilmente
Andate a vedere i dati sul Molise durante la Prima Repubblica durata media dei governi regionali molisani durante la Prima Repubblica e questo vale per tutti
Anche quelli lombardi veneti noi abbiamo realizzato una stabilità dei governi regionali e locale
Introducendo un modello di governo che peculiari
E che proprio perché peculiare io chiamo modello italiano di governo
Quali sono le caratteristiche di questo modello che siamo riusciti a introdurre a livello comunale e regionale ma non a livello nazionale perché questa è la storia del riformismo italiano
L'incapacità di fa a livello nazionale che tutto sommato a livello più importante quello che siamo riusciti a fare a livello comunali e regionali le caratteristiche del modello italiano il governo primo elezione diretta del capo dell'esecutivo
Secondo garanzia di una maggioranza legislativa consigliare a favore del capo dell'esecutivo eletto direttamente dal popolo
Terzo voto di sfiducia possibile nei confronti del capo dell'esecutivo non abbiamo realizzato una forma di stabilità dei governi regionali non esente da la possibilità comunque di introdurre il cambiamento a condizione però che se il voto di sfiducia
Viene utilizzato si scioglie che si torna a votare serviva la parola agli elettori con questo modello di Governo noi abbiamo precisato che il petto la stabilità a livello locale
Perché non siamo riusciti a realizzare la stessa cosa dirà nazionale e qui devo fare una precisazione sul concetto di stabilità
E non sono così ingenuo da pensare che la stabilità sia tutto
Ma la stabilità e la condizione necessaria del buongoverno
Certo non possiamo avere malgoverno
Anche in situazioni stabilita
Ma la cosa certa e che non avremmo mai pongo per in condizioni di instabilità
Per un semplice motivo già detto Presidente Amato che i governi devono operare su un orizzonte temporale
Sufficiente perché non solo possono realizzare quello che promettono ma per poter essere responsabili nel senso inglese del termine accanto boh
Non abbiamo bisogno di accountability di responsabilizzazione dei Governi nei confronti degli ex de degli elettori
E come si fa a attivare il circuito della responsabilità quando i governi due no in venti e dieci mezzi a chi attribuisce la responsabilità di quello che fai e non fai per questo la stabilità essenziale mi fanno ridere colore dicono stabilità hanno letto
Certo l'auto
è una condizione necessaria del buongoverno
Non sufficiente
Perché non siamo riusciti a realizzare una diminuzione
Entrare in qualche modo ci abbiamo provato c'abbiamo provato a realizzare condizioni stabilite innanzitutto
E qui non posso entrare nei dettagli in quello stesso periodo in cui abbiamo realizzato gli obiettivi di cui sto parlando a livello locale e nazionale c'è stata un'altra riforma elettorale
Che la legge Mattarella che ha cercato senza cambiare la Costituzione vi stabilizzare i governi anche nazionali
C'è riuscita in molto parzialmente però nelle chiamate nella introdotto un elemento molto importante
Che tradotto la formazione elettorale del governo che non è il modello italiano di Weah è un'altra cosa ma comunque importante cioè il fatto che i governi si faccia il leone
Nel momento del voto gli elettori decide o non solo i rappresentanti ma il governo del Paese e questo è stato vero sia nella fase della legge Mattarella
Che durante l'uso più che fino due mila e uno sia della fase nella legge Calderoli
Che ha sostituito la Mattarella nel due mila cinque
Anzi con la legge Calderoli
Si è cercato di avvicinarci al modello italiano di governo qui non entro nei dettagli per perché anche in quel nel caso di legge Calderoli non abbiamo introdotto un sistema elettorale a premio così come nei comuni e nelle regioni e addirittura con l'indicazione del capo tra forza politica del capo della coalizione no voi ricordate quindi è stato un tentativo introdurre a livello nazionale
Una sorta di modello italiano di governo come a livello locale
La legge Calderoli conteneva del per i difetti non entriamo su questo
Terreno
E uno di questi difetti la lotteria dei diciassette premi regionali e devo dire questo frutto di un secondo me un cattivo consiglio di un gruppo di costituzionalisti al Presidente della Repubblica
La la nostra idea di sessanta emerge non è allettante
Fatto si è che nel due mila tredici saltasse
Quell'elemento importante che era decisività del sistema elettorale quindi la formazione elettorale del governo poi ci si è riusciti comunque in qualche modo voi ricordate però non era più il modello Tatarella
Originale perché poi dove non si è fatto con Berlusconi
Miccichè non era più il governo formato nelle urne formazione elettoralistico quindi si è chiuso quel ciclo le elezioni del due mila e tredici hanno offerto lo spunto alla Corte costituzionale
Di
Fare una sentenza da suo prima sentenza
Sul sistemi elettorali
Numero uno del due mila quattordici
E qui anche qui ci sarebbe molto da dire anche in presenza
Di di Giuliano Amato perché io non posso dirlo non abbiamo il tempo di farlo ma voi sapete che cosa ho fatto la corte ha abolito il premio di maggioranza età la corte poteva fare tre cose
Bisogna dirlo perché poi la Corte poteva non fare nulla
Poteva è introdurre un sistema elettorale maggioritario e quindi ritorna ristabilire il principio di una formazione attorale dei governi
Ho poteva modificare il cosiddetto porcellum
Abolendo il premio di maggioranza e quindi introducendo un sistema proporzionale perché questo sport fatto
Dopo mentalmente mi formazione elettorali dei governi caccia sistemi maggioritari di collegio ottimista la Corte introdotto delibere tra l'altro sistema proporzionale
Ma in una maniera complicata perché è una cosa al Senato l'altro mantovane
La Camera per esempio raccolte non si è resa conto che abolendo il premio al Senato sbilanciano il sistema perché dice un premio che si controbilanciata con lo sconto
Sulle soglie di sbarramento anche qui non temo troppo tecnico lasciamolo stare
E veniamo a tempi recenti Renzi cosa ha fatto Enzo cosa voleva farne senza voleva che tornare sulla strada maestra
Della formazione elettorali del due ah sì da fare di più voleva cioè introdurre surrettiziamente il modello italiano di quel modello di sindaci se volete ma che anche il modello di Regione come ho già detto
Attraverso una riforma elettorale
E una riforma costituzionale
La riforma proposito di riforme raccontate male
Sono poche riforme sono state raccontate male come cristalli con
Nettari com'era in forma semplicissima
Che si può riassumere in questi termini
Chi vinceva avrebbe avuto tra centoquaranta seggi
Centoquaranta cinquantaquattro per cento
I perdenti si sarebbero divisi duecentosettantotto seggi questa è l'essenza nel Taricco
Chi vince trecentoquaranta chi perde si divideva duecentosettantotto
Stabilità rappresentatività molto meno che nel sistema francese
Dove ci può essere stabilita che molto ha poca rappresentatività
Noi avevamo raggiunto un equilibrio tra questi due valori
E come si vinceva con Eataly con sincera con il ballottaggio cioè si vinceva con il cinquanta per cento dei voti più uno
Non con il trenta per cento nei voti
Con il cinquanta per cento dei voti più uno si otteneva trecentoquaranta seggi
E avremmo Rizzato la stabilità dei governi decisa dagli elettori
Continueremo chiamato gli elettori e decide Renzi Salvini quota di Mario Salini
E oggi avremo un governo
La Corte intervenuta anche su questo
Che è venuta dopo il la bocciatura la riforma costituzionale
Preparato il terreno
Seconda sentenza della Corte
E che voi sapete cosa ho fatto la corte cancellato il ballottaggio
Con motivazioni di cui ho discusso e qui ringrazio il mio giornale che però ha fatto a fare lunedì scorso sul sul giornale a proposito dell'elezione del Presidente la Repubblica francese i francesi hanno eletto un presidente Repubblica incostituzionale
Grazie Guido
E e queste motivazioni andrebbero spiegata in maniera più dettagliata perché sono uno spaccato di una cultura e politica sulla quale con la quale misure per fare i conti
Abolito il ballottaggio siamo tornati ad un sistema
Complicato per come sapete tra parte poi c'era un premio dall'altra c'era un picco superiore al Senato
Per cui chiarito presidente Mattarella giustamente dal punto di vista cercato di usare i suoi poteri ma nel suo insieme
Trovare un nuovo sistema elettorale
E arriviamo quindi a questo cosa Tell ombra che un sistema elettorale
Mezza strada a mezza strada tra il proporzionale e il maggioritario
A questo sistema elettorale viene attribuito questa responsabilità dello stallo in cui siamo
In parte è vero nel senso che è un sistema che contiene una leva maggioritaria
Troppo modesta in una situazione tripolare per potere
Determinare un governo eletto dai cittadini
Quindi assistiamo uno spettacolo in governo che devono essere scelto dai partiti che non riescono a sceglierlo siamo in mezzo una situazione
Fatta di maggioranze esiste maggioranze inesistenti
Preciso maggioranze esistenti quelle che i mercanti d'Europa avrebbe voluto sono maggioranze inesistenti
E maggioranza impossibili Fabio questo il titolo il mio prossimo articolo prenditore attento che qualcuno qui dei presenti lungo nubile
Tra lo stanno tre maggioranze inesistenti e maggioranze impossibile ovvero tenta un po'lungo melenso vediamo cioè durante e
Bello sta doloso usato tante volte Bruxelles ha prenotato usato lo stato dello Stato la sera del quattro dicembre due mila sedici
E concludo adesso come uscire da questo stallo
Come uscire da questo stallo intanto vi dico che non sono molto ottimista sul fatto che dato il non so conosceva questo sta la più pallida idea come credo forse maggioranza su questo tutti qui dentro c'è qualcuno che sa come dicevo da questo stallo pudica qui perché poeta tolto quindi
E
Si parla di nuovo il nuovo sistema elettorale no io sono molto poco ottimista sul fatto che si possa
Approvare un nuovo sito elettorale
Utile cessione tua e che ci faceva risolve il problema
Non qualunque strumento e quali sarebbe uscito e mi trovai potrebbero facce risolve il problema in una situazione tripolare è questo il punto dato di fatto delle soluzioni se non so tripolare
Che non era per un po'di tempo
Sono tutti i sistemi che consentono agli elettori di votare due volte si stenta a due tu
Sistemi che consentono agli elettori di usare le seconde preferenza
La teoria delle seconde preferenze la democrazia è fatta di seconde preferenze
Non bastano le prime preferenze
Quelli di cui la corte parla nella sua seconda sentenza le prime preferenze occorre mettere in campo le seconde preferenze degli elettori
Attraverso sistemi due turchi possono esserci la legge Mattarella
Con un secondo turno
Quella quota di collegi uninominali quota proporzionale con un secondo turno
Oppure digitali comunque costituzionalizzato
Perché
Si può costituzionalizzare il ballottaggio questo sarebbe stato interessante forse lume
Ancora sui Giuliano Amato volesse riprendere la parola perché in fondo la Corte nella sua seconda sentenza
Non era dal mio punto di vista tutti sbagliarmi non negato interamente la legittimità del ballottaggio
La condizione secondo me non possiamo inserire delle condizioni in un sistema maggioritario dell'Istat due turni per soddisfare i criteri di costituzionalità
Indicate almeno alcuni criteri di costituzionalità indicati dalla corte alla seconda sentenza sono due sistemi diversi
A Mattarella col
Due turni è un sistema fondato sui collegi
L'Italia in un costituzionalizzato un sistema proporzionale
Dentista
Più di un il l'uno e l'altro hanno principi che difetti
Però il punto essenziale che tutti e due
Consentono di dare un secondo voto gli elettori per esprimere le seconde preferenze e che quindi potrebbero gli elettori a scegliere il governo del Paese
Io non è che abbia tanta fiducia degli elettori
Però questo i risultati
Dei partiti io credo che il primo garantire questo Paese una qualche forma di stabilità occorre utilizzare sistemi maggiormente ma maggioritario a due turni maggioritario intorno solo secondo me non funzionano
E chiudo con una affermazioni perché colgo questa occasione per dirlo
Io sono molto teste in questo momento di fronte a questa situazione in cui sì ci troviamo okay sento soprattutto i questo momento dalla mancanza di Fabrizio
Perché è stata indipendente della persona e del servizio stato indicato una qualità
Che raccoglie proprio perfettamente il disincanto
Ed è una cosa grave insonnia insegnato il disincanto
Così come mi ha insegnato di stai attento alla Cattolica
Assai poco vettori col vezzo
Però adesso voglio distaccarmi prezioso pezzo per quello che sto dicendo come chiusura io sono triste perché
La situazione in cui ci troviamo non il frutto del caso
E non è nemmeno il frutto delle gli elettori irresponsabili
è il frutto di decisioni paesi
Decisioni prese dalla classe politica
Ed è una parte importante della classe dirigente italiana
Che ha creato quel clima
Che ha consentito di non fare le riforme a livello nazionale
Che noi abbiamo fatto vent'anni fa e più a livello locale
Secondo me è arrivato il momento di un'assunzione di responsabilità grazie
Grazie
Grazie Roberto non fosse il presidente Amato vuole intervenire chiamato in causa più volte
No sì
L'accordo con Roberto sì ora l'atteggiamento spirituale con cui parla delle sentenze della Corte diverso dal mio
E e riesco a capirlo quindi non vi sommergono con gli argomenti tecnici che portano a
Però dove come lui condivido che il sistema due turni il più adatto del resto il maestro Sartori
Lo ha scritto novantanove volte a dir poco che dove c'è un sistema politico fortemente plurali Insabato
La riconduzione verso una bipolarità stabilizzante avviene attraverso il passaggio dei due turni
Diciamo la verità è stata una scelta della politica non farlo perché quando si sono trovati davanti all'italico ma corretto loro avevano due strade facili la prima la più facile
Era estendere anche al Senato il turno unico con ballottaggio al quaranta per cento
Avrebbero anche potuto decidere di portarlo al trentacinque
Nessuna corte avrebbe obiettato perché la corte ha detto con chiarezza noi non possiamo stabilire qual è il livello ragionevole per la soglia possiamo dire che irragionevole che non ci sia alcuna soglia e questo era stato il giudizio sul Porcellum quindi quarantotto trentacinque per me pari sono
E oggi avremmo un governo del centrodestra con la maggioranza nessuno l'ha voluto per non premiare l'altro nel incertezza del vincitore
Avrebbero potuto stabilire un sistema due turni
Hanno scelto prima un proporzionale critiche non ricordo neanche il primo rosa appello o non so cos'era e poi hanno scelto questa legge
E va beh l'hanno voluta esattamente per quella ragione perché nell'incertezza del vincitore c'è stata una preferenza generalizzata della politica per il proporzionale
Cioè il per andarsi a cacciare nella situazione io
Grazie
Bene allora io direi che vorrei dire due cose in conclusione io credo che oggi abbiamo ricordato tutti Fabrizio esattamente come lui avrebbe voluto cioè parlando dei suoi temi dei suoi argomenti c'è un'ultima cosa che volevo dirvi è stato tratteggiato all'inizio Fabrizio aveva avuto una grandissima attenzione al tema della formazione in questo dico Minniti mi sento chiamato in causa in quanto raccolto il suo sei Simone insieme a Sergio al master di management politico ma non solo a mi ricordo il suo intervento i master di giornalismo pieni di passione per i ragazzi
Ho gelosamente conservato un sms di Fabrizio
Credo fosse il febbraio di due anni fa avevamo fatto insieme qui proprio una lezione chiamato a parlare di conti pubblici guarda un po'
Che novità
E a è andata molto bene ed era molto contento ce l'avesse un caffè e poi quando siamo tornati al Giornale ha detto va be'usa proprio bella dobbiamo rifare purtroppo non c'è stato il tempo bene comunque immagino e credo che voi tutti sale d'accordo con noi questo è il modo migliore per ricordarlo ciò Fabrizio ti vogliamo bene