Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Famiglia, Film, Francia, Giustizia, Italia, Politica, Storia, Terrorismo, Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 12 minuti.
Rubrica
10:27
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
regista
Radio radicale Nuovo appuntamento con le parole e le cose questa volta parliamo di cinema per farlo abbiamo in collegamento telefonico con noi da Parigi Annarita Zambrano regista del film dopo la guerra benvenuta radio radicale innanzitutto
Grazie grazie riceve l'orchestra Palladio allora un film importante un film che in qualche modo cerca di scavare
Nell'animo dei suoi protagonisti protagonisti che sono legati filo rosso della lotta armata del terrorismo un film che cerca in qualche modo non tanto di dare una chiave di lettura storica ma soprattutto una chiare interiore che cosa muove un uomo nella ricerca di una giustizia che non passa esclusivamente per la rivendicazione politica va per le armi che cosa muove una comunità di persone a sostenerlo e qual è il percorso nel nostro Paese il percorso interiore nostro paese in tutto questo l'ora Annarita raccontarci un po'di questo dopo la guerra innanzitutto
E allora dopo la guerra è un film che affronta la storia di una famiglia che divisa in due insomma in maniera violenta tra due Paesi quindi l'Italia e la Francia
A causa di una scelta insomma di uno dei suoi componenti che chiama Marco interpretato da Giuseppe Battiston
Ed è stata una scelta insomma radicale perché è entrato nella lotta armata ed è stato condannato per per omicidio quindi non stiamo parlando di qualcuno che ha fatto una scelta atti dall'armata ma qualcuno che è veramente passato all'atto che ha ricominciato in Francia da ormai vent'anni
Il film che avrà nel due mila due dopo un omicidio e affronta le conseguenze di questo omicidio per cui l'Italia
Inizia a richiedere le tradizione degli ex degli ex brigatisti terroristiche sono rifugiati ghiacciato tramite no
Ecco il film parla di questa famiglia di quest'uomo
Delle persone rimaste in Italia la sorella la madre il marito della sorella e di lui chiamo in una filiale in Francia che è nata in Francia che non conosce questa storia cioè la conosce e tramite lui tramite la campana
E non diciamo cerca di vivere una vita diverso a ecco questo mo'prende la fuga perché minacciato di estradizione
E succederà qualcosa insomma è un film che parla ecco di questa famiglia i di Cantù e tra due Paesi e di come una colpa non pagare affitto a forme di chi paga al posto di chi non ha pagato
Ecco soprattutto c'è all'idea che la lotta armata il terrorismo quello del comunque ne consegue siano soprattutto per il nostro Paese delle vicende che hanno molto a che fare non solo con la cosiddetta geopolitica dei palazzi ma anche con la geopolitica degli affetti con la geopolitica
Di una paese che ha cercato in quel momento una rivendicazione differente nella nel suo nel suo agire politico su questo diciamo il mondo del cinema il mondo culturale in generale in Italia
Ha sempre fatto fatica in qualche modo a lasciare la ricostruzione storica Ida abbracciare in qualche modo una ricostruzione emotiva di quello che è successo a tuo avviso per quale motivo
Ma perché fondamentalmente l'Italia penso eh io ovviamente da dove dove lavora ho visto tanti anni in Italia questo Natalia in Francia
è un paese che come tanti Paesi ha un problema guardarci profondamente negli occhi soprattutto quando colpevole di qualche otto ma come tutti non è facile guardarsi quando chi ha responsabilità ma responsabilità fa parte della nostra storia
Non so quale anche anche la colpevolezza no fa parte della nostra storia e cioè la guardassimo poste faccia in maniera più o ne a riusciremmo anche a superarla
Ecco intento tutti i paesi hanno le loro ferite che Lippi di penso alla Francia la guerra rinvia ara la Germania
Questa è una storia come dire le le ferite quando sono troppo recenti troppo vicine sono difficilissime da affrontare anche attraverso l'arte
Perché dolore troppo grande e poi in un attimo ricerca di dimenticarli ovviamente come tutto quello che fa male in un attimo diventano troppo lontane per ritrattare le quindi non c'è mai la giusta distanza penso che tentare è già un speranza elitaria come reagisce con una grande polemica anche per questo Kurt che questa storia
è stata sempre bistrattata nel nel nell'arte perché comunque ed appena che apre bocca c'è una polemica o da una parte o dall'altra questa polemica poi alla fine impedisce la parola liberale
Tanto dette perché c'è troppa sofferenza sigla polemica Iccrea perché c'era sofferenza è perché non è che c'è polemica The Guardian e di politicanti creare polemica ecco perché la bozza del canone stupita penso che sia questa la ragione profonda
Ecco soprattutto chez in questo film una cosa che che forse manca spesso nel dibattito pubblico di quegli anni in qualche modo è stato anche sfiorato da queste celebrazioni per il cinquant'anni del del sessantotto
Ma è proprio forse l'intreccio tra pubblico e privato perché questa è una storia che tu hai voluto immaginare e raccontare in cui non c'è la scissione tra quello che una persona è ovviamente nel suo percorso anche di lotte quello che nel privato cioè tutto diventa un unico vortice che trascina tutto nel gorgo anche questo secondo me un è un tema molto interessante perché diciamo quando si parla di lotta armata quando si parla di terrorismo assistiamo forse a intere generazioni e famiglie che portano da una parte e dall'altra dalla parte dei carnefici e quella delle vittime in un segno distintivo indosso detto ai in qualche modo voluto anche raccontare cosa significa questa deflagrazione delle dei sentimenti del delle emozioni dell'interiorità all'interno di una famiglia
Ma io io io non riesco a capire come ci porta a fare una scissione
Ammiccare tra politiche privato come che la politica efficaci soltanto nei paragrafi e quella fine la vita de de de de de del del della gente
Procede sicuri Ario completamente dei varato e assurdo
Pertanto è ovvio che la politica la fa la fanno Eccher romani che hanno una vita una famiglia come un cd c'è un'avventura lasciano pensiamo comunque tutte le persone che hanno fatto questa scelta
L'hanno fatta portando in un baratro loro stessi la loro famiglia e nello stesso tempo l'hanno fatta anche con una grande speranza
Cioè attento e questo me quello che mi interessava anche del film era questo cioè delle quando eventualmente risparmi Ada decideremo di fare un film su questo soggetto eh quand'ero piccola c'era questo sogno io sentivo che citano un sogno da qualche parte
Io sono perché trasformato in cenere ecco questa trasformazione come ti fanno da sogno in cenere cioè che cos'è successo
Cioè chi è che l'ha trasformato in questa maniera io ero piccola quindi non non potevo capire come questo sogno si fosse trasformato in cenere
Ed è per questo che ho voluto affrontare questo o quel questo soggetto ma attraverso gli esseri umani che poi sono fallibili
Sono contraddittori
Impegno politico
Lillo utopia è ovviamente sempre Cana Norwood l'utopia e sempre perfetta ma poi quando l'utopia e metta in atto da esseri umani contraddittori c'è un c'è un problema che si crea non cita anche giustamente vento perché non siamo lei
Ed era questa contraddizione che mi interessava questa questa contraddizione dell'uomo che è contraddittorio che fallibile che parte da un sogno fa una scelta violenta e poi decide di rimanere fedele a questa scelta
Per Alvarez detto anche la propria dignità
Ecco in conclusione vorrei punto toccare gli aspetti anche film mici di questa pellicola ovvero gli attori perché gli attori sono qualche modo tra gli altri ricordiamo Giuseppe Battiston il ruolo di Marco Barbora Bobulova meno sorella di Marco protagonista Fabrizio Ferracane Elisabetta Piccolomini insomma tanti grandi nomi del del cinema italiano e non solo ecco anche qui c'è l'idea che le scelte dei protagonisti sono molto azzeccate cioè nel senso
La fisicità la plasticità emotiva
Si presta molto alla storia come è stato per te lavorare con loro che ovviamente sono un materiale umano e attoriale molto molto vivo molto importante
Ma tanto difficile perché il mio primo film quindi niente aggredisci Cilento mo'per per un regista affrontare non primo tetto di un lungometraggio ma io sono stata molto contenta
è stato uno scambio ricchissimo e citiamo ovviamente confrontati il G7 comunque un attore Giuseppe Battiston è un attore
Che poteva fare chi è il tragico che che può fare tranquillamente sia il tragico che il comico ed è questa la sua grande ed è questa la sua grande forza i avevo voglia proprio di di vedere di vederlo visto che è un grande attore tragico al teatro di vederlo insomma in un ruolo tragico al cinema
E iniettato Barbora per me ha però una grandissima
Scoperta perché penso che c'è uno dei nostri migliori attrici vive in Italia poi da tanti anni come lirico in Francia da tanti anni ed è forse per questo che mi ha dato quella del Civita ad affrontare questa storia senza pregiudizi
Come come impiegarlo meglio ma
Non aveva un dolore legato a questa paga ma aveva un altro dolore legato alla sua terra e io canto che queste trasposizioni di questi dolori che sono così lontane così chimici possono cantare creare una ricchezza
Ecco ricordiamo che il la produzione di questo film è la Movimento film e che appunto
La storia anche di questa pellicola è abbastanza affascinate perché è una storia italiana ma arriva in Italia adesso perché in verità è stata diciamo prima diciamo vista Festival le in sale di altri paesi
Quindi allora io ho presentato questo che me l'anno scorso nel due mila quindici a pecca Carla nella Petronio aperta ragazze quintetti doccia vantano una grande esperienza per me e poi il mio uscito Russia uscito il attinenti preannunciai arriva adesso insomma in Italia ecco con un anno
Con un aplomb di IED diciamo ritardo dello vogliamo chiamare così ma in realtà anche un anno di gestazione vogliamo chiamare gestazione si sono molto contenta perché a me permette uscita insomma dopo un anno di discussione impera nel mondo e quindi insomma quindi permette di aver affrontato comunque dei punti di vista a universali non a tutti pubblici a quello presentato quindi son contenta che la frammentaria arrivi quanti per ultima perché il momento più importante
Bene allora noi non possiamo fare altro ancora che ringraziare Annarita Zambrano per questo firmati ricordiamo dopo la guerra diretto da Annarita Zambrano fra coristi tra gli altri Giuseppe Battiston Barbara Bobulova Fabrizio Ferracane
Insomma sei al tre maggio esatto in questi in questi giorni appunto poteva iniziare a programmare la vostra andata al cinema per gode di questo particolare affresco di un paese che deve fare ancora tanto i conti con la propria identità grazie ancora da Annarita Zambrano
Grazie grazie a voi
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