Due Microfoni - intervista a Dori Ghezzi e a Francesca Serafini autrici con Giordano Meacci del libro "Lui, io, noi" (Einaudi Stile Libero). Fabrizio De Andrè, le canzoni, la vita, la memoria (e quel giorno a Piazza Navona con Pannella)

Padre legale oggi o da microfoni riapparirà famiglie vantano tre anzi entro quattro perché parliamo di ogni libro che secondo me qualcosa di più di un libro era stato scritto da Dori Ghezzi e con la complicità di Giordano Meacci Francesca Serafini Dori Ghezzi alla mia destra
Francesca Serafini ho dicono che già secondo me significa tanto perché lui io noi non c'è il nome di Fabrizio De André cioè la foto di Fabrizio André già c'è un dato se vogliamo di di vocazione forte
Partirà in onda Righetti anzitutto ringrazio perché non so se è la prima volta ma Massimo saranno secondarie ci parliamo radio radicale che insomma è un problema che ecco no io scherziamo quello
No quando
Anche perché gli incroci e scrisse un libro pieno di incroci coralli radicale con Pannella Copponi radicale insomma sono stati tanti quindi non non riusciremo mai mezz'ora parlarne parlare
Che sono stati però qualcosa diremo allora io parti regolamentazione libro che rispecchia un po'la parte iniziale cioè si avverte sempre la stabilizzazione che sia lo scrittore detto tantissimo è così è
E chi contro esperte la strana e netta sensazione che ci sia ancora tantissimo da scrivere i tantissimo da dire che è una cosa che insomma inutile star qui a dare in Italia ma che succede di solito ma quelli grandi ma quelli grandissimi è una sensazione che avete percepito anche voi e che abbia in qualche modo suggerito l'urgenza la necessità il piacere di questo libro
Ma direi che il il film ma fiction diciamo è servito molto per convincersi di questo perché da statistiche pare che il settanta per cento di chi ha visto la la la la la fiction sia ci sia un ranger di gavetta fra i sedici trent'anni quindi prevalentemente giovani
E che hanno questa de questo desiderio adesso di approfondire dopo aver visto attraverso la fiction più il l'uomo Fabrizio De André
E la sua umanità sorso suo modo di essere anche artista ma non mette a fuoco proprio il suo le scuole opere ad se non attraverso una colonna sonora qualche rappresentazione di Marinelli che canta dal vivo
In modo fuori fra l'altro lo straordinario né e di conseguenza sommati c'è questa curiosità questo urgenza esiste lo vediamo che traversa la fondazione che arrivano molte richieste molte domande su Fabrizio e questa c'ha incoraggiato sia torna a a far uscire come minimo perché era già detiene lavorazione ma con con dei tempi un po'più stretti diciamo anche libero
E equivale sentire Francesco Serafini ha tratto l'abbia presentato mai è scrittrice sceneggiatrice insomma un sacco di cose e è una cosa condivisa è una memoria condivisa è un dialogo anche questo non è un libro diciamo
Come se ne potrebbero fare tanti su Fabrizio avete lavorato anche sulla forma
è così infatti nel nostro caso la cosa che ci ha convinto poi a fare questo libro è stato propone l'idea della forma che è venuta nel senso che
Avendo scritto con Giordano minacci la sceneggiatura di principi libero e comunque essendoci occupati di furbizie o praticamente da sempre dall'inizio della della nostra del nostro lavoro di scrittori
Anche perché per noi come raccontiamo nel libro Fabrizio è stato un grande maestro
Ed è stato un maestro proprio difforme no nel senso che Fabrizio è uno che in tutti i suoi dischi ha cambiato completamente non solo l'ambito di indagine avendo comunque sempre in comune
La il desiderio di di dedicarsi agli ultimi insomma Amanda però ha sempre variato uniforme le la lingua
Il ristruttura ecco quando è venuta questa forma che è una forma inedita perché sono due voci che si inseguono unire un noi
E Chelli io apparentemente di dolori ovviamente che racconta in prima un po'in Crimea anzi in prima persona e il noi di Giordano e io
Però non è solo quello perché poi il lavoro che abbiamo fatto tutti e tre i e su tutte le varie parti quindi è una vera e propria operazione letteraria sulla forma che ci riguarda tutti e tre
Pensare solo perché nei contenuti lì ora presentatori e noia presentano i due pensare che Chiti quello è il gioco è va bene anche così perché può e la letteratura è anche inganno e magia che deve confondere e e dare delle suggestioni
Però c'è molto altro dal nostro punto di vista è quella ricerca annoi proprio come scrittori sia stimolato a tornare su questa storia
Anche perché
Per quanto noi siamo dei formalisti poco attaccati ai contenuti il contenuto di questa storia un contenuto bellissimo una grande storia d'amore ma non solo una storia di di di due persone
Libertarie anarchiche anarchiche nel nel nel modo migliore no di intendere poi questo termine per cui si non è stato difficile trovare la voglia di tornare su quel terreno
Tra la formale importante voglio dire qualcosa a tutti
No niente mi volevo rifare quello che mi hai chiesto prima fra l'altro che chissà quante altre cose ci saranno da dire però l'idea di svelare proprio tutto tutto non non mi sembra corretto si è vero che io che sono una che non ha mai ha puntato le cose che sono accadute per il nome scritto in vita mia quindi neanche diario e quindi ENI e IRI è evidente che nel momento in cui si siamo reagisce si deciso di farlo questo libro insieme e mi sono anche raccontata loro
Ho dimenticato un sacco di cose che nel tempo sovvengono perché non ce l'hai detto prima
Però fatto di conservare delle cose che restano nostre tutto sommato mi sembra corretto che Fabrizio sosteneva che ognuno di noi deve avere dei cassettini di Cassetti insomma dove conservare delle cose insomma che devono essere sempre misteriose noi personali
Mente raccordo Santina delle frasi più belle di di editoria e mi ha colpito di più che secondo me magari sbaglio però almeno nella mia lettura di chi ama Fabrizio Macchi direttore semplice ancora prima che del giornalista
E pur essendo consapevole di averlo frequentato più di tutti come posso dire di averlo conosciuto meglio
è una delle chiavi nel senso tutti anche ormai cioè è un privilegio ma anche una grande dose di umiltà questa adesso non cito non non cito al altre biografie e altre persone che invece la pensano
Dalla parte opposta e non sanno cosa si perdono perché ognuno si è fatto un'idea di Fabrizio De André personale
Che magari poi non ha ritrovato addirittura nel film o attraverso questo libro per Oria rispetto anche questo pensiero
E poi mi domando se forse qualche cosa non è stato recepito più da altri che non da me clienti non
Cioè di una delle una veloce forse meno svelate di di Fabrizio Trevignano nel senso che insomma sì certo Cesare Romana ed è chiaro Fabrizio avevo Fabrizio Zampa insomma sapevano bene tutto
Ma magari molti ascoltatori Fabrizio non sapevano questo specie di romanzo di formazione un po'più nascosto non rispetto alle altre tappe della sua vita
E voi rendete bene l'idea anche attraverso un'altra cosa che mi ha colpito molto per lui era come un sogno ricorrente che o lo ossessionava di bellezza e che non poteva non assecondata
Sì è vero è vero ma dire Legnano se n'è parlato anche in altre biografie no
Però diciamo qui c'è un anche se ne parliamo in breve concisa la cosa e quindi vediamo insomma una un Fabrizio De André più più tondo più più a nord in panne imparino periodi e con delle agli aneddoti magari molto personali questo è vero
Che non non possono esistere in altre biografie e Luís e aveva sempre sofferto questo distacco al punto tale che
Evidentemente hanno bisogno di trovare anche qualcuno che lo comprendesse e e lo se contasse insomma che
A mia volta io amo la campagna perché l'ho vissuta da ragazzina anch'io e quindi condividevo questa questa questa questa scelta e nello stesso tempo io capivo che proprio attraverso questa scelta solo attraverso questa scelta l'UE avrebbe potuto continuare a fare il cantautore contrariamente proprio pensava lui che avrebbe fatto il contadino per abbandonare invece il lavoro precedente
Il Liber penali e di immagini sensazionali non vedo sbagliamo nemmeno tutto il libro ma insomma sono Fabrizio che dorme col Toro e non vi dico l'altro era Bampa se lo strumento asse fra gente meravigliosa che fa un po'ridere un po'commuove
C'è il viaggio è stato per voi due allora questo del noi ma anche quello di non inseguire di seguire Fabrizio perché c'è dal libro emerge anche un dato molto chiaro la disponibilità di Fabrizio non c'è torre d'avorio non c'è senso di in appartenenza alla realtà c'è un senso di disponibilità che non mi sembra snobismo al contrario
Mi sembra voglia di non perdersi nella torre d'avorio ma stare bene non coi piedi per terra e condividere le pulsioni che arrivavano anche da chi come voi vogliono andare al camerino scrivere una delle dei camper l'altra storia bellissima che vi dovete leggere
Beh diciamo che lui loro
Si racconta ma anche beni diversi che scrivevano quando dice era molto più curioso di voi la sensazione netta che abbiamo avuto quando abbiamo la prima volta che l'abbiamo incontrato tu arrivavi da lui con anche il terrore di disturbarlo a parte insomma proprio incantata dalla sua voce no a distanza così ravvicinata che se mai è stata una un'esperienza provviste etica indimenticabile
Però la cosa che ci colpì e chiuderà pienamente curiosi di sapere le nostre impressioni poi chiede quello che facevamo
Era luglio a interrogare voi che creava un doppio imbarazzo da un lato Suma l'imbarazzo che circa puoi raccontare vite
Ha fatto risale dall'altra anche il fatto che e è ovvio che lui al avremmo avuto un sacco di domande da fare a lui forse rasa semplicemente abile poi a smarcarsi dalle domande appunto per mantenere quel mistero certo è che la sua disponibilità è è provata è testimoniata da questa postazione che poi ci regalò al nostro primo libero e di cui raccontiamo la storia ritengo riducendo un po'Lelli intreccio a anche con Dori perché in questa testimonianza che ci regalò di fatto lui scrive per converso una lettera d'amore ad oggi perché ci raccontava come si sentisse in qualche modo i indebito ero con le persone che da cui aveva tratto ispirazione per i suoi versi e che però per forza di cose aveva poi travisato e trasformato no nel sulla proiezione poetica e e quindi alla fine di questo dice parte dove io non ho mai voluto cantare quindi come a dire lei va bene così non può essere contraffatto in nessun modo ecco questa testimonianza quando noi abbiamo vent'anni dopo conosciuta odori che quella quelle sere in cui abbiamo contro Fabrizio curiosamente non c'era
E noi ci siamo presentati con questo libro quasi come biglietto da da visita pensando che lei comunque lo conosce se invece lei non l'aveva mai letta quindi noi diciamo nel libro insomma è la la lettera d'amore al più lento rilascio delle Poste perché effettivamente gliel'abbiamo consegnata vent'anni dopo
E però il punto è una storia gay che continua anche attraverso questi intrecci e che sono ci fa sentire dei dei privilegiati no perché perché come dice spesso dolori veramente Fabrizio di tutti molti di noi
Sono cresciuti con le sue canzoni e e questo ingresso proprio nel nel suo privato nella sua famiglia
Per noi è è un grande privilegio però credo anche come dicevo l'altro giorno rispondendo appunto quello che diceva vi dà l'indirizzo e voi non andate a trovarli è forse se ci ritroviamo qui è è proprio per quello perché abbiamo sempre avuto un molto rispetto del della loro credo anche tuttora condoni che c'è molta più confidenza però non c'è mai un un proporsi in maniera violenta Chatham sfacciata perché la curiosità naturalmente tantissimo ma un senso di rispetto come si fa con le persone che hanno infondono
E a cui tieni che tratti con cura di tutti e e forse un pannello direbbe di tutti e di ciascuno Fabrizio perché quello
Diamo la prima volta di dolori radio radicale non so se l'abbiamo avallato ma
Su un nostro caro relatore che si chiama Enrico Rufini attentissimo alla ai versi De André chiese a Pannella il giorno dei funerali di Fabrizio per la prima volta dal settantasette non manda in onda messo Telecom che come sapete forse un po'il tratto distintivo di radio radicale ma solo per quel giorno andarono in onda Regazzoni Fabrizio e dell'unica eccezione nella storia di radio radicale in questi ormai quarantaquattro anni di vita
Che che causerà che univa in qualche modo anche sotto traccia probabilmente non sono stata mai stati amici però c'erano questi diversi anarchismo mi
Te lui forse si riconosceva in quella specie di umanesimo
Che non era né cristiano né anticristiano ma che qualche volta almeno a mio avviso riuscivano a far recuperare un po'di cristianità di ai cristiani non essendo cristiano è un po'complicato ma insomma è anche semplice il concetto che cosa
Cosa c'era fra fra tra Pannella e De André in quella cosa e poi si materializzano
In un documento che poi davo in fondazione
Un incrocio su un palco a piazza Navona metà anni settanta con Marco sul palco la gente che chiama Fabrizio Fabrizio e Marco che incredibilmente avendo pre Lou insomma un discreto ego
Non si innervosisce forse l'unica volta in vita sua e dice un attimo fate ne parla dei referendum adesso arriva Fabrizio è una scena meravigliosa peccato che non c'è un video il Claudio ce l'abbiamo a me che lo mandiamo in coda
A questa nostra intervista i due marchi ismi
Ma sì ma senza dubbio che per la prima volta sì tende a scavalcare quella politica ecumenica come vogliamo definirla e e Marco insomma ha ammesso sul sul sul tavolo delle prospettive per l'Italia che prima non erano impensabili e quindi insomma che rivoluzionarono veramente con una forza e una chiarezza
Ed è riuscito ad ottenere per la prima volta determinati risultati insomma quindi con delle delle concezioni innovative e necessarie
E quindi figurati se uno come Fabrizio no non poteva apprezzare trovarsi in sintonia con con Marquinho anche voglio dire poi conoscendolo soprattutto per la quota c'è perché c'è il Chelsea c'è prima ha detto che le persone e non avevamo dubbi di frequentazione di Marco Pannella anche dalla Fondazione Prada ma anche quel giorno ovviamente ci siamo incontrati durante la giornata e proprio seduti ma un bar di piazza Navona
Con Pannella il giovane Rutelli Fabrizio io seduti
E e niente Anna cercare di di di dialogare proprio per atti parlare anche un po'di degli dei progetti del referendum che che dovrà essere fatto
E delle intenzioni che avevano ma poi c'era un vigile Sergio era successo un episodio che noi ci siamo ricordati con con Marco quando è venuto a trovarci Fondazione recente più recentemente è che lui ricordava che certo punto sia visitato un ragazzo che io non conoscevo ma che era Cavallo pazzo cioè che circolava agli open ai finiani
E si avvicina a me dicendomi Edion ditelo voi fare il tiretto c'è
Qualche ora una collaborazione una un
Una come dire la complicità diciamo no per uno spinello insomma non è che sono però era stato divertente che nell'episodio che a quei tempi insomma reprime fissi nella memoria
E va be'mi voleva complici va
Diciamo che anche gli incursori mediatici di allora erano di qualità superiore a quelli di adesso insomma prima c'era Pigna e adesso ce ne sono ce ne sono altri
E quindi c'era un po'sottotraccia questa diciamo amicizia in in fieri forse mai esplosa però comunque questo rispetto reciproco diciamo anche perché due diversi marchi ismi complicatissimo di entrare proprio amici poi nato esteso sempre vicino appunto a noi giunte Fondazione prevenuto anche
A Roma quando abbiamo all'inaugurazione della mostra che ben presentato l'Ara Pacis e tu mi mi dice che lui è in genere non sa non è che sono non spero che la sanzione
Ma Walter Fabrizio e anche un po'permette insomma sommare questo l'ha fatto sensato molto e quindi è una è una presenza per me ancora tuttora molto cara
Il clima già anche per Fabrizio insomma sia dal punto di vista politico della della sua come delle di dei famosi diversi marchi né che però facciamo fatica a declinare inevitabile ci vorrebbe un altro libro
Ci racconta neanche entrambi però il lavoro in Fondazione parto da Dori in questo caso perché anche qui siamo le prese con un lavoro insomma
Affascinante ma complicato immagino cioè
L'ancora come la chiama Marco Paolini la manutenzione della memoria che mi sembra una una figura che rende l'idea ma anche la valorizzazione della memoria quindi non abbiamo solo a che fare ovviamente con la memoria di Fabrizio le sue reazioni il suo essere De André ma poi con tutta una serie di dichiarazione di dischi che grazie a Dio mi sembra
Che che durino nel tempo in maniera difforme nel suo amico è sospettato non c'è bisogno di nessuno sforzo per per ricordare Fabrizio perché ci ha pensato veramente da solo quindi dimentichiamoci che la Fondazione serva per promuoverlo
Errato pensare questo e si adesso ancora questo riscontro dopo vent'anni è perché grazie alla Fondazione no assolutamente Fondazione ha un altro ruolo
Sì ma di tutelare sì le tante cose che si fanno cosa che può anche per noi diventa difficile ecco perché io dico Fabrizio e di tutti e laddove anche qualcuno non ha capito bene non sbaglia o fa qualcosa di autoreferenziale più che faranno maggio Fabrizio e succede spesso va benissimo non aveva facciamo i gendarmi assolutamente
E qualcosa di veramente grave dire che fino adesso non è mai successo tanto da prendere delle posizioni antipatiche e quindi va bene così
Che era entrata dovrà riguardare anche il vostro lavoro della Fondazione
Da questo testo l'autovalutazione invece su quello che ha lasciato Fabrizio e che e che ripeto forse molti non si aspettavano che che che che restasse la maniera così solida somma senza nemmeno troppa retorica ma sempre con grande attenzione alla sostanza delle cose
Come se la sua semina somma fosse arrivata a frutto in una maniera chissà se anche non se l'aspettava in maniera così chiara specialmente in un Paese che non mi sembra molto attento no
Né alla poesia né al alla mera leggere il secondo strato delle cose
Non sottovalutiamo no detto non mi sembra attento EDF esondato pessimismo
Ma insomma non uno può fare tanti ragionamenti su quali sono le ragioni per cui uno ha un tumore un artista magari anche di ambiti diversi poi si prosegue nel tempo però le risposte non ci sono perché è proprio veramente una selezione naturale adesso non non vorrei fare esempi sgradevoli di artistiche sono stati sostenuti con tante iniziative eccetera e poi scompaiono io non credo che sia un fatto di di di promozione e credo che se noi ancora leggiamo Dante e in magari invece soltanto alcuni conoscono certi piccoli e differenti caldi i poeti
Del Duecento è perché Dante Dante ecco secondo me Fabrizio rientra in un contesto diverso proprio nel nel nel Pantheon dei grandi grandissimi artisti che abbiamo avuto ed è vero quello che dice dolori tu dicevi al voi per la Fondazione ma non voglio prendermi meriti e cose che non operi nel senso che no non nella la Fondazione l'abbiamo conosciuta e frequentata di riflesso dopo aver conosciuto Dori però è vero che loro fanno un lavoro attentissimo di di di di confronto con tutti gli infiniti
Progettini che vengono quotidiana io gli faccio un esempio no a quando uscì principe libero ancora prima del ho inserito anzi già da prima quando ci lavoravo con Bubola letta no come quella omesso il nome Fabrizio De André perché volevo monitora ecco io non l'ho mai non l'ho mai tolto
E ti assicuro che ogni sera ti sfido a farlo ma non solo adesso questo è un anno particolarmente De Andrè hanno perché è evidente che poi il film il la la la nuova raccolta che ha curato Dori
No tu ogni sera ricevi quindici mail su iniziativa in giro per l'Italia di tutti i tipi c'è chi trae ispirazione per fare uno spettacolo teatrale chi per fare delle cover che il livello insomma e anche il più atteso la più semplice
E perché i grandi artisti questo fanno cioè spingono a riprodurre a creare a allargano gli orizzonti e fanno venire voglia di bellezza poi ognuno la ripropone come come può
Però è il miracolo del dell'arte vera cioè di qualcuno o che sia inventato delle forme per emozionarsi in modo nuovo e certo Fabrizio
Ce le ha dedicate parecchio da questo punto di vista ed ha certamente dato che non è un termine largo invece lo è per Fabrizio cosa penso io proposito del livello culturale italiano oggi
E che di teste bellissime ce ne ne abbiamo tantissime ma l'Italia non fa niente per trattenerne
E se ne vanno fuori ecco
Resteranno invece questi ragazzi che minacciano i professori quali vi resteranno in Italia
Questa è la realtà siano esistono sì Point sono anche a tanti altri artisti realtà Pierluigi Cappello arrivano dei tanti che magari non è così diciamo frequentato dai media posso dire anche che c'è che questo accidenti no dico che ecco ma questo è un libro certezza corridori Iezzi qualche miseria c'è un noi ma c'è anche sa tanta gente ma e non sapeva tante cose tue
Tante cose che hai fatto tante persone tanti incontri tantissime cose anziana perché
Francesca e Giordano sono riusciti a dare una come Trinità c'è anche come scrittura i non sarei mai stati nome scritto in vita mia non se l'è mai stata all'altezza di scrivere un libro così e quindi diciamo che hanno mi hanno aiutata a trovare la forma corretta la forma giusta per dirle le cose
Delle cose che riguardano Fabrizio ceto e poi sai quando una stata anche amico Fabrizio e non ha mai scritto non ci pensa certo comincia a descrivere fanno con il codice resta
Però se posso dire però e giuro che non è un un complimento che era gratis
Radio radicale questa roba non funziona ma mi sembra scritto cioè a me non sembra che ci sia una parola mai di troppo
Cioè mi sono scritto in maniera semplice uno fosse un dialogo ma ogni concerto a monte spesso tutti di fermare un attimo per poi chiudere gli occhi immaginarci quella pagina cioè mi sembra anche scritto con una cura maniacale che forse magari non sarà la stessa
Ma forse assomiglia un po'alla cura maniacale che aveva un certo signore su uno spartito vero e e l'ho voluto ha accettato di farlo in modo di cui non vergognarmi è che si tratti libro degno di Fabrizio ecco questo sì
Se però residenza da fa si fa così secondo me questa è assolutamente libero degna di Fabrizio su Fabrizio lui io noi Dori Ghezzi con Giordano Meacci Francesca Serafini
E poi sentiremo anche l'altro Tore Giordano Meacci in una un altro momento e magari sentiremo anche una parte di quella serata fantastica pazzia scambi incrocio a piazza Navona fra Marco Pannella Fabrizio De André tra l'altro questo libro anche pieno di oggetti
Chiamo la propria vita no e qui poi però legge della soli perché non mi diciamo altro
Grazie di cuore per il debutto a radio radicale di Dori Ghezzi grazie grazie per l'invito garanzia però l'ultimo senza che mi mi piacerebbe molto chiacchierato adoro fare no venire qua e là di una volta
Evidentemente non è il mio debutto perché io sono stata intervistata credo più di una volta o per libri o film e l'ho fatto in passato quindi entra di radicale a
Simmetrica e in tutti i sensi operazione ma se torna ad esempio le tracce studiosi amplifichiamo la chiacchierata credo che Noemi saremo contenti che son sicura anche nostri ascoltatori
Grazie di cuore a Dori Ghezzi a Francesca Serafini Luís io noi