Le parole e le cose - Conversazione con Antonella Bolelli Ferrera sul Premio Letterario "Goliarda Sapienza"

Radio radicale bentornati in questo spazio di approfondimento le parole e le cose siamo in compagnia di Antonella Bolelli Ferrera benvenuto a radio radicale anzi bentornata grazie buongiorno a tutti
Allora l'occasione di questa nostra conversazione
Diciamo il l'evento che si svolgerà il dieci maggio alle ore quattordici e trenta al Salone Internazionale del Libro di Torino Lingotto Fiere Sala Rossa
Vero la cerimonia finale della settima edizione del premio Goliarda Sapienza Racconti dal carcere ideato appunto da Antonella e curato parteciperanno oltre Andrea Sartoretti attore che presenterà con Antonella alla premiazione Dacia Maraini che è la madrina ricordiamo del premio
E io pecora il presidente della giuria e erri De Luca Pino Corrias Paolo Di Paolo Andrea Purgatori un evento che ricordiamo che radio radicale seguirà
E
Innanzitutto vorrei chiedere Antonella quest'anno che premi è stato perché ogni anno ovviamente il premio Goliarda Sapienza delle caratteristiche differenti proprio perché cambia la popolazione
Carceraria innanzitutto cambia la popolazione
Di nuovi e giovani scrittori possiamo chiamarli anche in questo modo e
E quindi ecco raccontaci un po'questa edizione quest'anno
L'edizione completamente modificata diciamo sperimentale perché
Abbiamo fatto anticipare precedere al concorso vero e proprio un laboratorio di scrittura in e-learning cosa ha significato attrezzare
Delle Aule portando la rete Wi-Fi all'interno di alcuni istituti per creare dei collegamenti in modo che i detenuti e le detenute che partecipavano laboratorio potessero colloquiare indiretta con i grandi scrittori e scrittrici che hanno svolto il ruolo di tutto tutto questo è andato avanti per tre mesi sono state quindici incontri di due ore ciascuno
Durante le quali appunto questi questi detenute queste detenute parlavano con gli scrittori ponevano domande ma parlavano anche di attualità le loro curiosità e tutto questo poi veniva calato nella nella scrittura
E dal laboratorio poi sono scaturiti sono nati i loro racconti
Sessanta racconti perché sessanta erano i partecipanti e di questi sessanta racconti una commissione ha selezionato i quindici finalisti ed eccoci qua pronti a presentarli al Salone del libro
Ricordiamo che questa questo premio letterario questa iniziativa culturale di grande valenza
Diciamo
Patrocinata dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria dal DAP da inverso Holmes dalla SIAE e quest'anno la settima edizione del premio è stata conferita la medaglia del Presidente della Repubblica oltre ai
Patrocini del Senato della Repubblica del ministero della giustizia e del Ministero per i Beni e le attività culturali della
Città di Torino in questa edizione appunto ci si è avvalsi anche di tutor tutor molto
Importanti che ovviamente spaziano dall'ambito letterario editoriale lo stesso Nicola Lagioia che direttore artistico del salone è stato coinvolto all'interno di questa iniziativa ecco quali sono i termini cardini che troviamo raccontati quest'anno IMEI nei racconti dei finalisti e in quello che appunto vedremo qual qual è la sensazione emotiva più forte che ha avuto modo di riscontrare
E come quasi sempre accade per tutte le edizioni i racconti sono prevalentemente di carattere autobiografico perché innanzitutto per persone
Non abituati a scrivere soprattutto per queste e più facile da partire dal proprio vissuto e io ritengo che sia anche una una loro esigenza quella di parlare di sé stessi diciamo
Alcuni sono strettamente autobiografici altri prendono spunto dalle proprie esperienze dentro al carcere o della vita oltre il limite
Che ha caratterizzato le loro esistenze prima di entrare in carcere quindi abbiamo dalla dalla storia di di mafia quella dell'anti 'ndrangheta
Alle storie di conflitti violentissimi in famiglia dove un ragazzo addirittura arriva ad uccidere il padre per proteggere la madre che veniva massacrata di botte dal padre racconti di donne
Molto forti dove lo stupro di di gruppo e soltanto una delle violenze che ha subito nella sua vita
C'è anche un bellissimo racconto devo dire mai l'unico di questi sessanta proprio completamente di fantasia è un racconto di fantascienza che parla di un mondo futuro dove
Sarà proibito sarà reato provare emozioni speriamo che questo non accada mai
Ecco è importante sottolineare che il premio questo sicuramente una nota diciamo per gli organizzatori che insomma sono anche dei compagni di viaggio di radio radicale in in in varie accezioni tra loro differenti
è proprio anche quello di contribuire a dare espressione concreta come si legge nel comunicato alle finalità rieducative della pena contemplare dall'articolo ventisette della carta costituzionale questo ci tengo molto a dirlo perché di fatto quando si
Parla insomma di iniziative in generale nell'ambito sociale ma soprattutto quando sono rivolte ai detenuti ovviamente abbiamo di fronte due strade il con la cosiddetta azione palliativa quindi quella che serve ovviamente per addolcire la permanenza è quella che cerca di creare un tessuto atto alla rieducazione all'inserimento all'interno della società
E il premio questo premio letterario si colloca esattamente in quel in quel versante e allora coloro che nell'arco di questi anni sono passati dall'altra parte del muro come si dice in gergo penitenziario come poi si sono Inter interfacciati con voi e come si sono interfacciati con il mestiere di scrivere con le parole e con la vita che poi hanno incontrato fuori
Dunque in questi anni ho conosciuto tantissime persone recluse una parte di queste hanno però finito di scontare la loro pena sono uscite onestamente alcune sono ricadute quindi si ritrovano nuova gente dentro
Altri invece hanno avviato un processo virtuoso
è una percentuale bassa devo essere sincera però non è che si possono fare i miracoli anche se io credo che la cultura quindi scrittura e la lettura possano aiutare a ad avviare un percorso quasi miracoloso
Le persone che sono fuori che hanno avviato questo percorso diciamo non è che si sono messi a fare gli scrittori
Si sono messi a lavorare o hanno continuato i loro studi però oramai la scrittura e la lettura fanno parte della loro vita sono persone decisamente cambiate
Ecco e soprattutto vale la pena ricordare che diciamo queste
Diciamo questo premio racconti che troverete anche nell'antologia edita da Giulio Perrone Editore sempre a cura di Antonella Bolelli Ferrera
Avrei voluto un'altra vita Racconti dal carcere si inseriscono in pieno all'interno dei cosiddetti attivi attività trattamentali attività trattamentali ovviamente sono al centro anche della riforma dell'ordinamento penitenziario che
Diciamo su queste frequenze grazie all'impegno di Rita Bernardini stiamo cercando ovviamente di spingere il più possibile e di fare in modo che diventi effettivamente legge
Perché poi sono questi gli ambiti pratici della vita dei detenuti su cui andiamo a vedere appunto che la recidiva diminuisce lì dove
Aumenta l'idea di costruirsi un'altra vita un'altra realtà
Certo infatti l'obiettivo primario proprio del nostro premier quello di dare un piccolo contributo interazione di quello che è previsto l'articolo ventisette la costituzione cioè che la pena dovesse soltanto una pena
Ma deve aiutare la persona a riabilitarsi a reinserirsi
E noi crediamo fortemente appunto che anche l'attività di scrittura induca nelle persone che vi si calano che ci credono
Uno un processo virtuoso che li aiuta a ripetere in senso critico anche loro percorso
E diciamo è è una piccola cosa e in un mare di cosa che bisognerebbe fare in questa direzione a volte sembra che ci si dimentichi dell'obiettivo o del di quello che dice l'articolo ventisette
Però visto che negli ultimi anni soprattutto grazie a tante associazioni di volontariato si stanno facendo tante cose i detenuti con cui parlo
Ne parlano molto positivamente ci credono e ci sperano
Ecco allora non resta altro quindi che ricordare l'appuntamento al Salone Internazionale del Libro di Torino Lingotto fiere Sala Rossa per giovedì dieci maggio dalle ore quattordici e trenta alle ore sedici nella
La cerimonia di premiazione della settima edizione del premio Goliarda Sapienza Racconti dal carcere
Ringraziamo Antonella Bolelli Ferrera per a vere innanzitutto diceva don commesso
Del proprio intelletto la propria cultura la propria a diciamo il proprio bagaglio nel mondo culturale letterario per diciamo aprirlo a i detenuti e alle persone
Ovviamente private della loro libertà in in ogni aspetto e la ringraziamo per essere stata nostra ospite io ringrazio voi
E ricordiamo anche l'antologia avrei voluto un'altra vita Racconti dal carcere edito da Giulio Perrone editore sempre
La potete trovare anche al Salone internazionale del libro ma ovviamente in tutte le librerie
Grazie ancora ad Antonella Bolelli Ferrera grazia di Iva Radicev che ha curato la regia di questa trasmissione voi che ci avete ascoltato fino a questo momento rimanente con noi perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale