Fortezza Italia - Informazione e critica delle politiche e dell'informazione sull'immigrazione nel nostro paese

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale benvenuti alla nuova puntata di fortezza Italia la trasmissione di informazioni e di critica delle politiche dell'informazione sull'immigrazione nel nostro Paese
Iniziamo con la questione degli sbarchi con un articolo di Daniela Fassini sul avvenire del tre maggio dal titolo naufragio al largo di Tripoli il Mediterraneo torni sicuro
Nuovo drammatico naufragio al largo della Libia nove cadaveri sono stati recuperati dalla Guardia costiera libica sulle coste Ovest di Tripoli tra i corpi recuperati c'è anche quello di un bambino
A riferire dell'ennesima ed ultima tragedia del mare e l'Organizzazione internazionale per le migrazioni
Si teme però che i morti siano molti di più dei corpi recuperati ogni Comune di Age infatti con a bordo un centinaio di persone per il momento non ci sono testimonianze potrebbe essere uno dei tanti barconi che partono dalle coste della Libia
E che non vengono intercettati lungo la rotta del Mediterraneo centrale verso l'Europa
La gente continua a rischiare tutto nella speranza di un futuro migliore si deve fare di più la sollecitazione dello Imt per rendere sicuri e regolari movimenti nel Mediterraneo
Il ministro Minniti ha fatto una visita lampo in Libia dove ha affrontato la questione del coordinamento tra Guardia costiera italiane libica anche grazie alla nave Caprera
Deputato Riccardo Magi il più Europa che ha chiesto di fornire il numero esatto dei morti recuperati in mare anche dai libici nel due mila e diciotto
Diminuiscono Siddharta infatti ma non le partenze i morti gli ultimi dati ufficiali ma spesso incompleti parlano di nove mila sessantotto persone giunte in Italia via mare dal primo gennaio
Il settantacinque per cento in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa e di trecentosettanta morti nel tratto di mare compreso tra Nordafrica e Sicilia
Sono invece tre mila quattrocentosettantanove quelle intercettate riportate in Libia dalla guardia costiera di Tripoli
Sempre da inizio anno mille cinquantotto nel solo mese di marzo con un solo cadavere recuperato numeri che potrebbero però non raccontare a fondo quello che veramente accade oggi nel Mediterraneo centrale
Tra ONG che vengono tenute alla larga dalla guardia costiera libica la situazione ancora fragile sulla terraferma che favorisce la tratta di esseri umani
Ma c'è anche la bella stagione il mare calmo che spinge a mettere in mare i natanti insicuri strabordante di persone le politiche europee di contenimento respingimento sulla rotta libica non fanno altro che alimentare rende più feroce il ciclo di abusi e violenze
A danno delle persone in fuga dalla Libia dove il traffico di esseri umani sembra aver assunto i tratti di un vero e proprio mercato di schiavi commenta Giorgia Linear di portavoce dissi watching Italia
Salvare vite umane sottolinea lo voi M. deve restare una priorità nella gestione del fenomeno migratorio il numero dei morti anche se diminuito i numeri assoluti settecentoventisette nel due mila diciassette trecentosettanta nel due mila diciotto
è in realtà proporzionalmente aumentato del settantacinque per cento
L'emergenza umanitaria nel Mediterraneo resta quindi sempre drammaticamente attuale il rafforzamento delle operazioni di ricerca e soccorso dovrebbe avere la precedenza su qualsiasi altra valutazione
Politica intanto ce chi si organizza come può per diventare gli occhi del Mediterraneo e dare una possibilità in più per salvare vite umane due piloti francesi Benoit Niccolò non Riso sarebbe nata hanno acquistato un piccolo aereo da turismo con l'obiettivo di intercettare evitare i migranti in difficoltà nel Mediterraneo
Dopo aver investito tutti i loro risparmi centotrenta mila euro i due uomini intendono effettuare delle missioni di ricognizione
Per individuare le imbarcazioni in pericolo al largo della Libia
C'è urgenza di assistere le navi voi mi g individuando i canotti e segnalando che al tempo stesso all'M reciproci in Maritime Rescue Coordination Centre
Il certo di soccorso marittimo l'organismo ufficiale italiano che gestisce salvataggi
Questo spiega esose ben aperti al quotidiano francese le monde Benavente quarantotto nove anni e mi colon trentacinque hanno lasciato sabato scorso la Francia per raggiungere Malta la base da cui effettueranno le loro ricognizioni
La prima prevista per oggi la piccola sull'azione piloti volontari così si chiamano i due all'ambizione di diventare gli occhi del mediterraneo
Sempre dallo stesso numero dell'avvenire del tre maggio prendiamo una parte dell'articolo di nello scavo
Che riguarda la denuncia dell'ONU di altri
Che vengono definiti i laghi era per migranti in Libia
Da Tripoli intanto arriva la conferma dell'esistenza della che per i migranti prigioni clandestine nelle mani degli scafisti che dopo gli accordi con l'Italia Europa hanno rallentato le traversate da non hanno rimesso in libertà la loro mercanzia di vite umane
Fonti delle Nazioni Unite hanno confermato di avere fornito assistenza negli ultimi giorni ottocento di Granta intercettati in mare dalla guardia costiera libica
E rinchiusi poi in un centro governativo tutte le persone si regge in un report ONU hanno bisogno di assistenza psicologica sanitaria erano state trattenute per mesi in condizioni estreme
Nessuno però sa dire quanti siano ancora i subsahariani rinchiuse negli infernali case sorvegliate dai passi
Dalle stesse Nazioni Unite ammettono che le organizzazioni internazionali che le stesse autorità libiche faticano a mettere il piede nella zona di Zuara per ragioni di sicurezza la stabilizzazione in altre parole appartiene alla narrazione ufficiale
Non alla realtà sulla ter Reno
Avete sentito in questo articolo di Daniela Fassini veniva citato Riccardo Maggi che abbiamo sentito in particolare su questo tema ma riguardante
La informazione o per meglio dire la mala informazione su questa questione
Radio radicale ci occupiamo di guardia costiera libica e di un servizio del TG uno che in occasione della visita del ministro dell'Interno Minniti a Tripoli a intervistato un comandante della guardia costiera libica a insomma descritto una situazione che contraddice tante denunce fatte
Dalle o energiche soccorrono
I migranti in mare su l'uso della forza da parte della Guardia costiera libica che peraltro USA motovedette italiane e anche appunto dalla presenza non solo dall'uso della forza ma anche dell'uso delle armi come attenti di mi intimidire proprio immigranti
Questa intervista questa intervista il deputato di più Europa il segretario di Radicali italiani Riccardo Magi ha replicato pubblicato sulla sua pagina Facebook uno video
Che invece smentisce con prove fattuali che appunto di video raccolti precedentemente in varie situazioni proprio le affermazioni
Di questo rappresentante della guardia costiera libica e noi abbiamo in collegamento telefonico Riccardo Magi che salutiamo
Buon pomeriggio Riccardo
Grazie ha voluto erario ascoltatori di radio radicale e allora ci vuoi spiegare meglio quanto è avvenuto e quanto ai insomma scoperto
E io nella edizione del del TG uno della sera delle delle venti di ieri è andato a inonda purtroppo dobbiamo dire tra l'altro oggi è la giornata
Mondiale e per la in cui si celebra diciamo la libertà di stampa è andata infatti interrompo per ricordare
Ma non si ascolta tori che magari se tirano in un altro momento noi stiamo registrando nella giornata del giovedì tre maggio quindi ieri sera si riferisce
Alla all'edizione delle venti di mercoledì due maggio
Qui dato un'edizione è che ha totalizzato più di cinque milioni di di spettatori che purtroppo hanno assistito a un servizio nel quale sfidava la parola al comandante della guardia costiera
Libica a Buccella betulle Bari che veniva intervistato a bordo di una delle motovedette che sono state consegnate diciamo dal governo italiano
Nei mesi scorsi l'anno scorso in particolare
Un po'all'interno diciamo del di quanto previsto dagli accordi tra Italia e Libia e rappresentava una realtà diciamo che sarebbe esilarante che non fosse estremamente grave nella quale appunto riportava che la Guardia costiera libica opera assolutamente nel rispetto dei dei migranti testualmente diceva potete controllare a bordo non troverete Armin o meno le portiamo e poi non mi chiamo i migranti sono povera gente hanno
Bisogno di aiuto e questo è stato trasmesso è stato portato ad
Conoscenza diciamo che informazioni così sì sì dove si vorrebbe far credere dei cittadini italiani da parte della principale
Testata giornalistica
Del servizio pubblico italiano quando in realtà in rete facilmente con uno sforzo relativo si possono trovare prove dell'esatto contrario in particolare ci sono dei video in cui lo spesso comandante intervistato dal TG uno impugna un'arma in pugno una pistola
Minacciandolo i migranti che sono all'interno di un barcone che è stato fermato da una motovedetta dalla motovedetta della Guardia costiera libica
Altre immagini delle quali la stessa Guardia costiera libica con un conta Larini Corp
In pugno minacciano i migranti e altri in cui si avvicinano a una nave del di uno N G sparando colpi in aria altre immagini ancora
In cui personale della della cosiddetta Guardia costiera libica frustrata i migranti con delle prime che sono utilizzate sulle su su sulle stesse Nalini de della guardia costiera ma insomma tutto quello che è stato denunciato ormai più volte non solo dalle ONG ma anche da organismi internazionali dalla da da dall'ONU dall'UNHCR che si aggiunge a quelle che si sono
Le condizioni che vivono immigranti
Sul territorio libico quindi nei centri nei centri di detenzione di fatto sono rientrati diventano i soldi veri e propri lager in cui avvengono come sappiamo violenze e torture stupri di massa
Violente di tutti di tutti i tipi reiterate e con con persone imprigionate con per le qualifiche del riscatto ai familiari
Quindi appare particolarmente grave che si voglia dare ai cittadini italiani attraverso questo servizio della del telegiornale pubblico una immagine idilliaca di come di appunto lavorando l'operato aggiunta ai dati che danno gli imbarchi in diminuzione sulle nostre sulle nostre coste allora noi abbiamo ritenuto necessario chiedere al governo italiano
Che oltre ai dati sulla diminuzione degli sbarchi sulle nostre coste si è a conoscenza perché dovrebbe essere a conoscenza perché come sappiamo proprio ieri è stato ribadito che nel porto di Tripoli c'è anche una preventiva della Marina militare italiana che serve a coordinare meglio i rapporti tra la guardia costiera libica e tra il comando della Guardia costiera di Roma che le Marche tipiche il comando che coordina tutte le operazioni di ricerca e di salvataggio nella nella zona appunto di ricerca e di salvataggio purtroppo
In episodi recenti abbiamo vinto a di fatto incredibilmente perché in violazione di ogni norma internazionale di diritto internazionale ma di tutto il controllo di queste operazioni in mare in acque internazionali proprio la Guardia costiera libica
Ecco ritornando alla questione proprio dell'informazione che come avrebbe detto Marco Pannella un in questo caso si è dimostrata più che mai informazione di regime mi pare che te come deputato voglia ricorrere insomma voglia interrogare la commissione parlamentare di vigilanza quando questa poi si insedierà nel nuovo Parlamento su questa questione
Ma assolutamente il purtroppo come sappiamo come come interno anche gli ascoltatori di radio radicale ancora le Commissioni parlamentari non si sono istituite non si sono costituite
In questa situazione di stallo protratto dopo dopo dopo le elezioni del quattro marzo
Ma io ritengo che un episodio come questo sia un episodio gradevole di violazione del diritto dei cittadini ad essere informati e quindi a parte in un'idea su quello che sta accadendo
In quel quadrante del Mediterraneo hanno e che sta accadendo come contribuente le azioni del nostro governo
è importante che tutto questo critiche le istituzioni purtroppo tutta questa vicenda sembra fermarsi sulla soglia di Montecitorio sia il contenuto e le conseguenze dell'accordo tra Italia e Libia che era stato fatto più di un anno fa e sia poi episodi come questo che tendono a a voler dibatto
File iniziare un militare in patria di dibattito che in altri Paesi c'è in altri Paesi esiste
E mi pare di capire che c'è invece la tendenza da parte del nostro Paese che allora volere nei che ci siano testimoni di quello che accade
Nel mare Mediterraneo
Che ci siano in particolari domande scomode e tanto meno un dibattito pubblico un dibattito politico nelle sedi istituzionali su quali siano state le conseguenze della condotta del governo italiano
Con l'accordo con l'accordo con la Libia Fini vuole restituire un'immagine assolutamente edulcorata idilliaca
Di un Paese che la Libia che non è quello che ci viene raccontato in cui il comandante esce la mattina sulla sua bella motovedetta lucida ed appare il suo dovere il suo lavoro nel rispetto dei diritti umani perché quello che accade invece è una violazione reiterata dei diritti umani delle convenzioni internazionali della Costituzione italiana i cioè di insomma più che il sospetto che il nostro Paese si stia rendendo complice responsabili i respingimenti indiretti cioè di respingimenti che vengono fatti fare ai libici
Coordinandoli dando loro gli strumenti per fare gli e quindi è una grotta ipocrisia istituzionale che però non diminuisce la responsabilità che abbiamo come Paese ex
E certo è poi appunto tutto condito con una con questo tipo di informazione che tra l'altro mentre il ministro dell'interno Minniti in visita a Tripoli sembra proprio insomma un servizio che insomma rasenta la piaggeria insomma no
Vecchi diciamo che sembrava un po'di assistere a un uomo un cinegiornale di altri tempi ed i tempi sicuramente non da ricordare
Come ai tempi migliori per nello Stato di diritto e per la democrazia e per l'informazione per un'informazione libera
Questa è la situazione attuale nel nostro Paese soprattutto su un tema difficile come immigrazione da affrontare i noi abbiamo tanti difficoltà come paese nell'affrontare nel trovare soluzioni di governo però io penso che dobbiamo dire chiaramente
Che non le troveremo più facilmente che andiamo a
A violare gli obblighi di diritto internazionale e di diritto italiano gli obblighi di salvare la vita
Delle persone in forte le soluzioni sono un po'più complesse e articolate riguardano sia le modifiche da apportare alla normativa italiana alla legge Bossi-Fini Fia quelle da costruire insieme ai partner europei e le riforma del diritto d'asilo
Certo l'onda ricorrere a
Argomenti di molto molto discutibili come l'accordo con la Libia
E tanto meno poi
Raccontare una realtà diversa da quella che effettivamente ci sta vivendo nel nel nel Mediterraneo ai nostri concittadini
Certo una realtà veramente tragica io ringrazio molto Riccardo Magi deputato di più Europa segretario di Radicali Italiani con cui abbiamo parlato
Per l'appunto della questione dei migranti provenienti dalla Libia ai dell'informazione su questo grazie a risentirci appresso
Grazie per prego il dal fronte mediterraneo passiamo alla confine con la Francia l'articolo e del Manifesto del primo maggio
Di Maurizio pali cazzotti la caccia ai migranti di generazioni denti terra giacche a vento azzurra occhiali da sole e pantaloni sportivi scarponcini da montagna e questa la divisa di allegro pur tremendo esercito privato composto da ragazzi e ragazze dai tratti gentili
Partono da tutta la Francia per venire a pattugliare le montagne che separano l'Italia dal loro Paese perché devono bloccare l'invasione
Una milizia che si coordina con la Gendarmerie affinché la caccia all'uomo abbia successo
E l'invasore sia respinto al di là del confine le loro azioni sono pubbliche sbandierato ai quattro venti grazie alla massiccia campagna mediatica sabato scorso rivendicavano l'arresto di sette migranti avvistate segnalati dalle squadre di Defender Europe
Al mondo ginepro corroborante le parole con immagini in cui si vedono le ronde in giacchetta azzurra composta da circa dieci persone
Accompagnare in Italia chi tentava di passare il confine camminando lungo le piste da sci
Sulla base dell'articolo uno seicentoventuno ventidue del Codice d'ingresso di soggiorno degli stranieri del diritto d'asilo e dell'articolo settantatré del Codice di procedura penale dichiarano i volontari di generazioni denti ter
Che consente a ogni cittadino di arrestare l'autore di un reato palese il nostro team ha riportato quattro clandestini alla frontiera sotto la supervisione di un ufficiale di polizia
Sorpresi non hanno mai cercato di scappare hanno collaborato immediatamente
Sì percepisca uno e operano come gli unici difensori del suolo francese non esitano a sfidare il governo ma crolla contrariamente agli annunci del ministro degli Interni Gérard Colombo lo Stato francese ancora non controlla il suo confine nella zona di Briançon
Generazione identità richiede richiede quindi nuovi rinforzi di polizia un piano d'azione efficace non più un solo clandestino deve poter attraversare il confine e soprattutto lo Stato a garantire la sicurezza delle frontiere e non ai cittadini
Si sono posizionati da circa due settimane al Monginevro poco distante dalla chiesetta occupata di Claviere che funge da rifugge il presidio sanitario e Arne Basciu ovvero al di là del colle della Scala sopra Bartoletti ha
Il passo che tra pochi giorni riaprirà
Si tengono lontani invece da Briançon dove la forte presenza di numerosi volontari propri garantendo anche la connotazione politica
Dell'amministrazione locale di sinistra vicina Meledo Shawn non crea un terreno fertile per le passeggiate notturne delle ronde azzurre ma probabilmente operano anche in Italia
Le polemiche successive all'incursione dei doganieri francesi all'intero del presidio sanitario gestito
Da Prefettura di Torino comune di Bartoli che due organizzazioni non governative
Non spaventa dei giovani patrioti francesi sabato notte davanti alla stazione ferroviaria di Bardonecchia è stato affisso un volantino non firmato in cui si legge solidarietà con i funzionari di polizia francesi il servizio a Bardonecchia contrariamente a quanto avviene in Italia
E si compiono il proprio dovere per far rispettare le leggi
I locali di servizio a loro disposizione sono stati occupati da una ONG che ci mangia con unilaterale consenso delle autorità italiane seguono una serie di insulti verso il sindaco di Bartoletti a Francesco Avato
E al prefetto di Torino Renato Saccone dalla DIGOS di Torino sta tentando di capire chi abbia affisso un volantino e non è passata inosservata la concomitanza tra questa dentro l'attività di generazione identitario
Anche perché la chiosa è una firma dato che le autorità italiane sono queste bene che gli altri tendono a far rispettare la legge e per riportare l'ordine
Se questa è la situazione al confine francese vediamo un altro confine è una tragica notizia
Un migrante che probabilmente aveva viaggiato clandestinamente in una nave giunta Trieste dalla Turchia è stato trovato ferito in modo grave sulla banchina del molo settimo nel porto di Trieste dove è ormeggiato alla portacontainer
L'uomo in stato di semi in coscienza è stato soccorso e portato all'ospedale di Cattinara dov'è stato sottoposto a un difficile intervento chirurgico
Le sue condizioni sono molto gravi
Questo è stato reso noto dal GR della RAI del Friuli-Venezia Giulia
Secondo una ricostruzione fatta dalla polizia marittima che ha avviato indagini sul caso ruolo potrebbe essersi imbarcato clandestinamente sulla nave e quando questa Giunta nel porto essere stato agganciato casualmente da una gru un mezzo meccanico dal quale poi
Precipitato
E veniamo adesso ma la questione dei
Fondi del bilancio europeo in particolare
Riguardante la questione immigranti c'è un articolo di Carlo la mia sul manifesto del tre maggio il titolare più fondi a chi accoglie ma niente sanzioni ai Paesi che respingono
Alla fine a prevalere sembra essere stata la linea suggerita da Manuel Macron quando intervenendo poche settimane fa a Strasburgo
Il presidente francese ha proposto di finanziare maggiormente le comunità disposta ad accogliere i rifugiati
Piuttosto che continuare a litigare in Europa cercando di imporre quote obbligatorie di richiedenti asilo a quei Paesi che sino a oggi si sono dimostrati recalcitranti all'accoglienza
A leggere la proposta di nuovo il bilancio europeo presentato ieri dalla Commissione dell'Unione Europea la volontà o meglio la necessità
Di evitare una rottura su un tema delicato come l'immigrazione ha prevalso sull'esigenza di una maggiore solidarietà tra gli stati membri nel far fronte a nuovi possibili arrivi
Il risultato è che la voce dedicata alle spese per l'immigrazione
Eh sì tra le poche a beneficiare di un cospicuo aumento due virgola sei volte in più rispetto ai fondi attuali ma immigranti continueranno a essere un problema dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo primi tra tutti Italia e Grecia
Va detto che complessivamente tutto il pacchetto legato alla gestione dei migranti che vede aumentare le proprie risorse la Commissione ha proposto di destinare una quota del fondo sociale europeo parte dei fondi strutturali circa cento miliardi per il Budget due mila quattordici due mila venti
Ma l'integrazione dei migranti ulteriori finanziamenti sono inoltre destinate ai controlli delle frontiere esterne dell'Unione che complessivamente passano dalle tredici miliardi di euro di oggi a trentatré
Soldi con i quali sarà possibile adottare Frontex l'Agenzia europea per il controllo dei confini di dieci mila guardie di frontiera
L'intenzione più volte annunciata dalla cancelliera Angela Merkel di condizionare i fondi europei all'accoglienza dei richiedenti asilo sembra quindi definitivamente tramontata sostituita dalla scelta aiutare economicamente
I Paesi mediterranei di maggior maggiormente sottoposti alla spinta migratoria
Questo significa che Italia e Grecia riceveranno probabilmente in futuro dall'Unione più soldi ma continueranno ad avere l'intera responsabilità di quanti sbarcheranno sulle loro coste dall'accoglienza all'eventuale rimpatrio
Una convinzione che rischia di essere rafforzato dalla discussione sulla riforma del Regolamento di Dublino
Che per cominciare e Bruxelles ieri gli ambasciatori europei hanno ricevuto la bozza
Messa a punto dalla presidenza di turno bulgara che non contempla alcun sistema obbligatorio automatico di quote come più volte richiesto da Italia Spagna Grecia Malta e Cipro ma duramente osteggiato dai quattro paesi del blocco Visegrad
Pieria Repubblica Ceca Polonia Slovacchia viceversa sono previsti interventi diversi a seconda degli scenari di crisi che si potrebbero verificare la bozza sarà oggetto del prossimo Consiglio affari interni ma bisognerà aspettare il Consiglio europeo di giugno al quale spetta l'ultima parola per capire quale dei due schieramenti l'avrà spuntata
Concludiamo questa puntata di fortezza Italia con una notizia
Che riguarda la corte dell'Unione europea e i minori un minore non accompagnato che diventa maggiorenne nel corso della procedura di asilo conserva al suo diritto al ricongiungimento familiare
La domanda però deve essere presentata entro un tempo ragionevole in linea di principio tre mesi
A partire dal giorno in cui gli viene riconosciuto lo status di rifugiato e quanto ha stabilito una sentenza della Corte dell'Unione europea in merito al caso di una ragazzina eritrea
Che ha fatto domanda di asilo in Olanda a febbraio due mila quattordici ed è diventata maggiorenne il giugno successivo ottenendo l'asilo a ottobre e facendo domanda di ricongiungimento familiare a dicembre
Quest'ultima è stata respinta dal segretario di Stato olandese a maggio due mila e quindici con la motivazione che ormai la ragazza era maggiorenne
Secondo i giudici di Lussemburgo i rifugiati minori non accompagnati
Dispongono di un diritto al ricongiungimento che non è sottoposto un margine di discrezionalità da parte negli stati membri inoltre far dipendere il diritto al ricongiungimento familiare dal momento in cui l'autorità nazionale competente
Adotta formalmente la decisione con cui si riconosce lo status di rifugiato alla persona interessata e dunque dalla maggiore o minore celerità nel trattamento della domanda di protezione internazionale da parte di tale autorità
Comprometterebbe l'effetto utile del diritto al ricongiungimento
Al contrario fa riferimento alla data di presentazione della domanda di protezione internazionale consente di garantire un trattamento identiche prevedibile a tutti i richiedenti che si trovino cronologicamente nella stessa situazione
Tuttavia conclude la Corte la domanda di ricongiungimento familiare deve essere presentata entro un termine ragionevole ossia in linea di principio
Tre mesi a decorrere dal giorno in cui al minore interessato è stato riconosciuto lo status di rifugiato
Con questa notizia si chiude questa puntata di fortezza italiana di ricordiamo che noi andiamo in onda ogni sabato alle tredici e trenta in replica il mercoledì alle sei di mattina che potete trovarci sul sito di Radio Radicale punto it cliccando
Nella sezione rubriche su fortezza Italia dove trovate anche le puntate precedenti che potete Skeeter CIA io ascolto chiocciola radio radicale punto it vi ringraziamo per l'ascolto e vi auguriamo un buon proseguimento con i programmi di radio radicale