"I diritti del lavoro - il lavoro per lo sviluppo"

Se porti è nostra intenzione iniziare i lavori di questa quarta giornata del congresso
Saluto tutte delegati delegati presenti sperando entro pochi minuti la nostra presenza sia più consistente come del resto dopo le dico fare un congresso
Anch'io sono onorato lo voglio dire il permesso dirlo
Presidente del Parma questa mattinata i lavori del congresso
I nostri lavori indizione immediatamente con la relazione amministrativa per cui do la parola proprio collane
No mi manterrò le dieci minuti come tutti ovviamente
Ieri era stato annunciato il sarebbe stato d'azione amministrativa e quindi pensavo
Sarebbe stata più gente comunque la relazione amministrativa della segreteria confederale
A questo undicesimo Congresso scaturisce dalla necessità di assolvere ha due funzioni
Luna statutaria
Con l'approvazione dei bilanci del quadriennio delle relative relazioni dei revisori dei conti
Debbo dire la revisione dei conti sempre puntuale dei quali va mio personale ringraziamento in quello dell'intera organizzazione
L'altra di ordine prettamente gestionale
In questo periodo saranno numerose la risposta da dare agli interrogativi che via via ci porremo ed è tanti cambiamenti ai quali dovremmo sottoporci
Se la UIL nel quadriennio ottantacinque ottantanove dovette far fronte alla necessità di adeguarsi velocemente all'evoluzione della società
Dando vita al sindacato dei cittadini anche attraverso la Fondazione nuove entità associative
La UIL nel quadriennio ottantanove novantatré con la politica di bilancio ha espresso il suo massimo impegno
L'impegno che ha avuto sì dei costi ma che ha anche consentito alla nostra organizzazione di essere l'organizzazione sindacale che tra i lavoratori attivi è cresciuta in misura maggiore
Ora la UIL ha il dovere di pensare ad un investimento futuro destinata a cambiare la nostra mentalità anche sui temi delle risorse dell'organizzazione
Si dovrà insistere perché sul tema della razionalizzazione dell'impiego delle risorse si proceda con maggior rigore e speditezza
Ricordo quando all'atto del mio insediamento a Venezia nel mille novecentottantanove mi fu chiesto da un giornalista del Sole ventiquattro Ore quale fossero i miei programmi
Risposi semplicemente che avevo l'intenzione di gestire il patrimonio del sindacato come quella di un'azienda
In azienda funzionante non decotta
Abbiamo mantenuto la promessa
Tentando di porre le basi d'attacco per il cosiddetto zoccolo duro dei debiti consolidati negli anni in modo da verificare se decidere ed in che misura esso vada riconfermato riassorbito attraverso operazioni mediate corri Spiro poliennale
Operando in tal senso abbiamo ottenuto risultati
Credo che oggi si possa affermare che la UIL usufruisce di un apparato amministrativo contabile informatizzato
Paragonabile a quello di una media azienda che permette in ogni momento ripeto in ogni momento di analizzare i costi per razionalizzare ancora più i nostri interessa
è con questo spirito che abbiamo impostato il lavoro di ieri
E con il medesimo spirito ci accingiamo a completare l'opera programmata consapevoli che il nostro costante impegno morale e quello di utilizzare al meglio i contributi che i lavoratori ci affidano
Con questa sintetica carrellata sulle vicende amministrative vogliamo partecipare lavoratori rappresentati in Congresso il nostro rendiconto finanziario relativo al quadriennio ottantanove novantatré
Per quanto attiene le entrate
I dati riassuntivi dei bilanci del quadriennio ottantanove novantatré
Dimostrano il conseguimento di due sostanziale di importanti traguardi che confermano la giustezza della strategia sviluppata dalla UIL dal congresso di Venezia a quello odierno
La prima il consolidamento della crescita in consensi
Di adesioni dalla UIL e delle sue politiche la seconda la cresciuta potenzialità economica quest'ultima fa ben sperare nel graduale recupero del disavanzo peraltro garantito al coperto voglio dire con grande franchezza dal valore degli immobili posseduti dalla Confederazione dalle sue società controllate
Che nel tempo si ho cumulato per consentire all'organizzazione di impegnarsi sui molteplici versanti della politica sindacale e con un diverso e più elevato porno infatti sul versante dei proventi del tesseramento vietato nei quattro anni in esame un incremento del cinquanta per cento costante pare il dodici il cinquanta per cento annuo
Anche le contribuzioni di altra natura hanno fatto registrare un incremento del patrimonio del centoquattro per cento del PIL ventisei per cento anni
Va detto a riguardo che tale indice sostenuto da un più novantuno per cento conseguito nel novanta novantuno perfetto dello smobilizzo di titoli posseduti dalla constatazione
In tema di uscite
La Rizzo punto per punto i costi societari su questo versante l'incremento medio sempre con riferimento quadriennale si è attestato al più diciassette ventisei per cento annuo
Va evidenziato che nell'anno novanta novantuno ripianamento dei debiti dalla bora S.p.A. la società che controlla i beni patrimoniali della UIL della Otis
Di previdenza futura comportato l'incremento dei costi del più diciotto trenta per cento a fronte di un decremento del nove sessantacinque dell'anno precedente d'intervento del più sette quaranta all'esercizio successivo
Il personale
Quanto ai costi del personale l'indice medio annuale d'incremento del più undici ottanta per cento rispetto al periodo considerato si manifesta abbastanza contenuto se si tiene conto dell'incidenza che spesso avuto come per tutti i lavoratori il rinnovo del contratto collettivo nazionale lavoro per il personale dipendente e l'aumento di alcuna collaborazione
L'organizzazione
Si è registrato per le spese organizzative un incremento questo è più grande di tutto del sessantasei per cento il sedici virgola sei per cento annuo
Dovuto principalmente agli oneri sostenute per le varie manifestazioni alcune non programmate come ad esempio quella di Palermo la grande manifestazione di Palermo quella del centenario del primo maggio le celebrazioni del quarantennale della UIL
Le celebrazioni del ventennale dello Statuto dei lavoratori e così via
Hanno contribuito al suddetto incremento anche di acconto lamenti per questo congresso
Anche questo significativo dato rileva meglio la potenzialità organizzativa della nostra organizzazione che in questo settore ha dimostrato notevoli incisività d'azione maggiore capacità di coordinamento
Infatti se si tiene conto soltanto delle spese organizzative tipiche riunioni gli organismi trasporti eccetera e quindi si è tolgono quelle di cui parlavo prima
Si passa addirittura un decremento di spesa pari allo zero venticinque per cento medio annuo
Per quanto riguarda le spese di formazione le spese in questo campo sono direttamente influenzate sia dall'altura che dal numero dei corsi che vengono svolte
Non tutti però sono diretto carico dalla UIL
Il Formez i corsi latte dell'atto e contribuiscono sensibilmente alla rende realizzazione dell'attività di formazione posta in essere dalla Confederazione infatti
L'incremento medio quadriennale del cinquantadue per cento sostenuto l'accrescimento notevole che hanno avuto nel mille novecentonovantadue progetti formativi Formez dell'affette
Tutti i progetti realizzati Stampa e Informazione
La media annuale del più nove per cento di incremento dalla stessa non può essere assunta come elemento determinante
Infatti la lievitazione dei costi nel quadriennio e del trentasei per cento più che i criteri di gestione di questo capitolo di bilancio non sono improntati a rigide regole d'amministrazione ma sono flessibili e condiziona dall'iniziativa ed ai progetti da realizzare
In questo importante settore gli interventi vengono effettuati in relazione alle effettive esigenze editoriali che si appalesa in modo differente nel periodo considerato ad esempio nell'anno novanta novantuno che è stato un incremento del cinquantacinque per cento della spesa per soddisfare un maggiore richiesta del contributo di Corviale e fronteggiare gli aumenti praticati dalle genti di stampa
Per contro però novantuno novantadue si è avuto un decremento dalla spesa pari al ventidue dodici per cento si rende così accettabile la media annuale già riferito le spese generali sono caratterizzate dagli oneri ordinaria straordinari per la votazione della sede confederale nonché delle altre spese generali riscaldamento telefoniche vigilanza eccetera
L'inversione di tendenza rappresenta un sicuro segnali di stabilizzazione dell'uscita tale titolo che certamente resteranno nei limiti dei normali indici implementativi dovuti a fattori estranei alla gestione
Gli studi economici di ricerche le indagini condotte dal piano dal Tirelli si sono intensificate gradualmente negli anni novantuno novantadue e ciò ha fatto registrare un incremento medio annuo del dodici e quattordici per cento
Le spese per l'Internazionale
Passata la fase di istituzionalizzazione della presenza confederale in Europa del mondo resta in essere rapporti costanti con le organizzazioni estere dei lavoratori coglie anche le istituzioni sovrannazionali
è presumibile quindi che negli anni che seguiranno si verificheranno incrementi di spesa che dovrebbero attestarsi intorno alla media dell'uno e settantaquattro per cento annuo quale è stata quella riferita al quadriennio decorso
Decontribuzione da associazioni alle strutture quando parliamo di contribuzione felice struttura parlo del lato punitivi Lugli e tutte queste strutture collaterali della UIL su questo versante
L'incremento della spesa è stato notevole
Il cinquantadue il novantacinque per cento medio annuale sta a significare che l'impiego della Confederazione per il sostegno alle struttura gli Enti collaterali non è venuto meno anzi dispetto al dato del mille novecentottantasette ottantotto si è notevolmente cresciuto
Nel complesso rispetto agli anni novanta novantuno hanno di massimo incremento si è verificato nel novantadue sostanziale decremento delle stesse pari al ventuno per cento e questo significa e cominciano a funzionare
Alcune strutture gli enti collaterali occorrerà però a questo punto a verificare le capacità operative delle singole associazioni ed enti per capire se la UIL dovrà implementare o ridimensionare i suoi interventi nell'ottica di un ritorno sia di immagine si di servizio del sindacato
Per quanto riguarda le tasse questi si vedono incrementate in conseguenza degli accresciuti oneri tributari sulle imposte dirette ed indirette
L'ufficio legale
Le spese per l'ufficio legale del lancio dell'ufficio legale mirava a stabilire un dialogo costante con gli uffici vertenze delle strutture periferiche
Affinché potesse realizzarsi quella uniformità di indirizzi e soluzioni indispensabile per ovvi efficace azione politica al sindacale sul territorio
Oggi dunque possiamo fare un bilancio dell'attività svolta durante questi anni
Attività che hanno visto i legali costantemente impegnati sulle problematiche più rilevanti di questo ultimo difficile periodo al nostro Paese anche alla luce delle profonde modificazioni subite dal diritto del lavoro
Le numerose richieste dei pareri Ranzani della scrittura UIL per singoli iscritti sono rappresentative da una parte della complessità delle incertezze del momento dovute alla mediazione soprattutto nel campo del lavoro di norme disorganiche dunque di difficile interpretazione coordinamento
Dall'altra dalla necessità a livello periferico trovare conforto nell'affrontare le problematiche giuridiche più rilevanti del Dialogo confederale
L'analisi effettuata
In ordine al lavoro svolto induce a valutazioni positive sia sul piano della professionalità e dei risultati conseguiti siamo convinti perciò di dover proseguire la strada intrapresa che tra l'altro ci ha consentito notevoli risparmi
In conclusione per guardare al futuro con fiducia e certezza è emersa la necessità di compiere un salto di qualità nella gestione finanziaria economica dell'Unione ai vari livelli
Il canto sistemino di produzione di controllo
Allo scopo di rendere più trasparente la gestione di risultati le attività economiche e sociali delle singole attività organizzate liti per veri devono assente migliore amministrazioni in particolare ad una corretta pratica contabile
Il servizio Bilancio ha tra l'altro istituito recentemente anche un ufficio orientamento chi contabili e fiscali che a disposizione delle strutture allo scopo di ottenere in tutta l'unione ma pratica contabile conforme alla normativa di contabilità
Che alla stessa si applica e che si desume esclusivamente dal codice civile dalla opportunità pratica
Infatti il sindacato in quanto associazione di fatto resta
Senza riconoscimento giuridico di natura meramente privatistica non ha obblighi di legge
Rispetta contabilità e bilanci lo scopo del suo bilancio e unicamente quello di verificare se si stiano meno conseguendo gli scopi che formano l'oggetto statutario dell'associazione stessa
I daughter minato il nostro obiettivo però
Il nostro obiettivo però resta e resterà sempre la trasparenza il vivere in un palazzo di vetro nel quale le esigenze dei lavoratori rappresentati trovino accoglienza attraverso un'oculata politica finanziaria
Invitiamo pertanto a provare narrazioni finanziare del quadriennio ottantanove novantatré relativi bilanci verificati tutti dal collegio dei revisori dei conti e chiudo con un personale ringraziamento a tutto lo staff che mi ha seguito in questi quattro anni grazie
Dopo la relazione amministrativo o evidentemente va approvata
Con la relazione del segretario generale l'ultimo aggiornato del lavoro dei abbiamo abbiamo esaurito ma dall'azione amministrativa diamo inizio agli interventi
Per intanto avevamo previsto una serie di interventi zona precisa qui conclusioni della riunione di riserva
Proporremmo soltanto un minimo di variazione produzione Liverani esperto chiamato urgentemente al telefono si è presente ma vi Anna noi dovremmo la parola moriranno della UIL Veneto al presente in sala
Presente ai nostri lavori e lo ringraziamo con grande simpatia l'onorevole Franco Piro
Cari delegati e care delegate un lungo rapporto che dura ormai da dieci anni ci lega nell'ambito della Comunità Alpe Adria ai sindacati dell'Est europeo
Chi nelle nostre regioni iniziato il cammino non poteva certo ipotizzare quanto sarebbe caduta o in quelle aree già così ricca di storia e di tormenti nessuno avrebbe potuto credere che in così poco tempo
Gli assenti dell'Europa sarebbero così profondamente mutati
Pace solidarietà parole ormai vuote in questa società opulenta che riconosce tra i suoi valori fondanti
Io il consumismo e il profitto che la centralità dell'essere umano e della qualità della vita
Parole che sono tornate pesantemente no nel nostro uso quotidiano
Assumendo concretezza mobilitando lavoratori e lavoratrici in una grande operazione di sostegno a chi nell'ex Jugoslavia ha perso tutto anche la dignità
Una grande mobilitazione che nonostante la crisi ha dimostrato come il sindacato possa ancora presentarsi ai lavoratori chiedendo credito in nome di una causa giusta
Una scommessa un lavoro unitario di grande impegno tra CGIL CISL e UIL del Veneto
Che si è concretizzata con l'invio di aiuti umanitari per circa due mila e cinquecento quintali di generi alimentari vestiario e mi dici medicinali
In stretta collaborazione in un percorso appassionante con i sindacati croati sono stati portati indirettamente nelle mani di profughi di tutte le più niente in Croazia e in Bosnia
Molti di noi e io sono tra questi
Hanno partecipato a questo lavoro che molto sinceramente
Credo di interpretare anche le sensazioni di altri amici e colleghi e colleghe hanno realmente cambiato anche la nostra vita personale questa esperienza che al di là della retorica ci dimostra come gli in tutta tutta la situazione dell'ex Jugoslavia e noi ne siamo appunto buoni testimoni tutto sia tragico e contemporaneamente terrificante mente normale
La lite continua nonostante tutto e la gente di tutte le etnie chiede pace lavoro e sviluppo e soprattutto dignità
Ma si aspettano molto da noi creandoci a volte è un senso di grande impotenza ma nello stesso tempo ci danno la consapevolezza chiede il movimento sindacale italiano ed europeo può realmente impegnarsi di più in queste righe in questa situazione affinché venga risolta
Chiediamo più con forza oggi più che mai visto il voto del Parlamento
Bosniaco di etnia serba
Che il Parlamento italiano e il governo si impegnino fermamente per portare la pace in queste parte alle parti in lotta e trovare un'intesa definitiva sul futuro pacifico di queste aree
Come il nostro segretario generale dice nella sua relazione se spegniamo con forza la costituzione di un tribunale internazionale
Per giudicare i crimini contro l'umanità commessi nell'area dell'ex Jugoslavia soprattutto perpetrati ai danni delle donne che hanno subito delle orribili violenze di cui anche io personalmente ho raccolto testimonianze
E situazioni di grandissimo dolore e grandissima problematica
Operiamo affinché vengano garantite ai profughi presente nella nostra nel nostro Paese adeguate strutture di accoglienza attivando le leggi che già ci sono
E restano lettera morta senza possibilità di essere realmente applicate
Ma arriviamo a noi e alla complessa situazione che stiamo vivendo
Stiamo attenti che molti disegni dell'intolleranza presenti nella nostra società sono tragicamente simili a quelli che hanno scatenato il conflitto nelle aree dell'ex universitaria simboli di morte così presenti nel nostro quotidiano si ricordano come dietro all'inazione ci sono cinque singoli individui risponde Salvini delle loro azioni
Ma molto possiamo fare riconoscere in o i semi dell'intolleranza della diffidenza verso l'altro e verso il diverso
Superarli cercando di capire accettare per non cedere fatalmente mi in molti aspetti della violenza
In questo momento storico tutto deve essere disegnato a partire dal concetto di democrazia che deve assumere un significato al di là delle leggi elettorali profondamente ed eticamente diverso da quell'intesa fino ad oggi
Ne dobbiamo svolge il ruolo di attori del cambiamento respingimento quanti ci vogliono tre legale al ruolo di spettatori
Le strade da intraprendere sono molte
Dalle ridisegnare anche al nostro interno le regole del gioco all'aprirsi realmente ai fermenti della società civile dando spazio a diversi nodi di sentire all'interpretare il grande patrimonio della soggettività femminile
Agli esternare il cambiamento attribuendo nuovi simboli che lo caratterizzano
A rendersi conto che questo modello di sviluppo ha dimostrato tutta la sua fragilità e che necessitiamo di un diverso rapporto con il sud del mondo
Qualcuno nei giorni scorsi ha parlato di sogni io sono al corrente coerentemente con la mia generazione per le utopie concrete Salus sì ma non solo dobbiamo rilanciare con forza il nostro impegno per l'ambiente
Dandoci strumenti agili di confronto se diventando esperienze quali il giornale verde UIL dando ai tanti quadri della nostra organizzazione che lo chiedano la possibilità di una formazione adeguata e permanente
Tangentopoli ci ha dimostrato quanto sia strategico l'ambiente rispetto alla ricostruzione morale del Paese
Una proposta chiedo al congresso della UIL di aderire all'Alleanza mondiale per il clima
A questa Alleanza ha già aderito il congresso della UIL di del Veneto
Sostanzialmente chiedo alla UIL di impegnarsi a realizzare nei posti di lavoro nelle città
Una politica di qualità ambientale finalizzata a ridurre l'inquinamento complessivo per esempio nel settore energetico dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili in una politica di trasporti meno dannosa per le del per l'ambiente
In un impegno per la riduzione di sostanze chimiche dannose per il clima e contemporaneamente si impegna a sostenere le lotte di popoli indiani dell'Amazzonia
Per la difesa e lettere di Telesia foreste tropicali ad esempio a livello politico con iniziative di sensibilizzazione e di informazione dell'opinione pubblica ma anche attraverso un sostegno attivo di piccoli progetti di cooperazione finalizzati a sostenere la comunità degli indios
Progetti per la demarcazione dei territori indiani e ad esempio anche in sviluppo di reti di comunicazione per la tutela delle foreste queste adesioni all'alleanza non è quindi un atto simbolico è un atto politico di primaria importanza in sintonia con il sindacato i cittadini grazie
Sono presenti ai nostri lavori una delegazione della cui guidato dal segretario generale Carlo Cappellato e don Mario Vigna presidente dei quadri Pio vi ringraziamo per la prosa tra
Dopo la lettura di un messaggio dell'uniti Unione Italiana immigrati UIL parla pazze per lo sviluppo
Lunedì ti chiedo la vostra attenzione all'attenzione del Congresso evidentemente per l'iniziativa che intendono realizzare a favore del popolo somalo che versa in gravi condizioni
Chiedono un contributo per riaprire un clima di normalità in questo Paese a cominciare dal recupero alla scuola di tantissimi giovani
Che a causa della guerra dei tempi lunghissimi più occorreranno per la ricostruzione di un funzionante tessuto di servizi primari rischiano di restare analfabeti
E quindi di rimanere ai margini di del processo di rinascita o per la loro azione
L'ho letto in collaborazione con Progetto Sud
Con controparti somale si pone l'obiettivo di recuperare alcuni locali nella città di Mogadiscio e nella città di Berta
Per destinarli accordissimi istruzione primaria
Fondendo i mezzi didattici di base e l'assistenza materiale necessarie ai giovani senza famiglia che vorranno poi quanta si tratta di un piccolo intervento che può produrre buoni frutti ma ciò sovrapposto ibrido solo con l'aiuto di tutti noi
Per questo motivo come ringraziamento e con l'impegno per l'iniziativa che realizzeremo insieme Allo specchio viene coperta una cartolina ricordo io
Però avverte come presidente di turno chiedo a tutti di impegnarci per questa iniziativa che credo sia oltremodo meritevole
Diamo ora la parola a Pancalli Lucca che dirige con grande passione e capacità l'Ufficio H della UIL
Allora
Amici ed amiche compagni e compagne
Il mio più che un intervento perché poi considerata la presenza in sala diventano pure più che altro tutte riflessioni fra amici che forse sono pure più importanti per al fine della produttività
La mia vuole essere una riflessione ad alta voce
Che scaturisce da quello che secondo me è stato un comun denominatore che ho notato nelle nell'intervento nella relazione del compagno Larizza nonché di tutti gli amici e compagni che si sono alternati a questo palco nel corso di questi giorni
Ma lei comun denominatore è stato anch'per quello che ovviamente delle il mio impegno all'interno del sindacato
Occupandomi di politiche sull'handicap occupandomi della marginalità sociale in genere anche come presidente della ULSS dell'Unione Italiana solidarietà
Ebbene questo Comune dominatore è stato quello di un richiamo alla solidarietà
Non per nulla nella relazione compagno Larizza
Si parla di sindacato della solidarietà
Non per nulla il nostro congresso iniziato due giorni dopo la festa dei lavoratori
Che me li abbiamo dedicato quest'anno a distanza da un anno da quella in cui dedichiamo la dedichiamo alla festa del volontariato al problema della marginalità sociale sotto lo slogan cambiare senza emarginare
E già in quell'occasione compagno Larizza
Ha evidenziato la necessità di recuperare questa cultura della solidarietà per contrapporre a quella dell'egoismo che purtroppo si è sviluppato nella nostra società civile a causa probabilmente di questa frenetica rincorsa verso il progresso economico che poi in questo momento sta evidenziando tutti i limiti e le contraddizioni
Degenerando
E facendo emergere quelle nuove povertà che sono oggi costituite
Dagli anziani e dei giovani sono oggi costituite
Dai soggetti tossicodipendenti affetti dai se la sieropositività
So oggi costituite dai portatori di handicap e dalle loro famiglie
Che troppo spesso vivono abbandonati alla avete a che fare con istituzioni che troppo spesso sono più claudicanti magari di quanto non lo siamo noi
Quell'edonismo che richiamava lo stesso compagni Amato nella sua relazione
Nel momento in cui sosteneva che le stesse nostre istituzioni sono inficiate di egoismo perché condannano chi non ha ad aprile sempre meno e probabilmente condannati doma allora lire continuare a non avere nulla
Ebbene indubbiamente
Nostro ventesimo la più grande conquista del ventesimo secolo è stato lo stato sociale il welfare State
Oggi noi assistiamo a causa di questa crisi generalizzata come ha evidenziato il compagno Larizza nella nella sua relazione istituzionale politica morale finanziare occupazionale sociale
Noi assistiamo costantemente il giorno dopo giorno allo smantellamento dello Stato sociale
E allora di qui la riflessione su questo io sono pienamente d'accordo
Quanto sostenuto dalla Rizzo e dagli altri
So Cordon sul fatto che il sindacato per essere veramente il sindacato dei cittadini
Debba avere debba rispondere non soltanto ai propri iscritti ma nello stesso tempo non debba rinunciare alla rappresentanza generale degli interessi di tutti i cittadini sulle escluso
Dico questo perché
Oggi come oggi ad esempio i portatori di handicap
Dicono in una situazione di estrema difficoltà
Compagni Amato faceva parlando di equità fiscale
La differenza fra sopra e sotto i quaranta milioni
Pagani ricordava ieri se non erro che una grande percentuale di pensionati dell'INPS
Vive con un reddito al di sotto di diciotto diciotto milioni lordi
Ebbene ci sono in Italia circa un milione ottocento mila divise disabili
Esclusi dal posto di lavoro per una di disoccupazione quarta che vivono con un una in uno stato assistenzialistico
Con una somma inferiore ai cinque milioni annui
Vivo poi bisogna vedere come il mio
Ebbene io credo che dal sindacato in questo momento
Debba venire un grande impegno
Un grande impegno partendo da da quello che è stato un insegnamento che ci ha dato un Roosevelt Presidente degli Stati Uniti in via quando Roosevelt parlava dei disabili del del suo Paese
Presidente in carrozzina
Ricordava quante era importante trasformarli da assistiti contribuenti perché sarebbe stato un bene per loro oltre che per il Paese perché certamente costa di meno far lavorare un disabile che non assisterlo
E a dovrà ecco qui il ruolo che possiamo svolgere noi come sindacato
Ne stiamo lottando da da più di dieci anni per una riforma sul collocamento obbligatorio mi rendo conto che in questo stato di di crisi disoccupazione la prima risposta che si dà Emma va be'ma che volete la disoccupazione la crisi eccetera
Bisogna stare attenti a non fare due categorie di disoccupati quella di seria è quella di serie B
In questo momento
In cui ne stiamo lottando per la riforma della legge sul collocamento obbligatorio il sommo poeta ha detto leggi somma tipo porre mano ad essere sicuramente noi possiamo soltanto Premiere per la modifica delle leggi però può venire dall'esperienza dei dei compagni degli amici sindacalisti un grosso aiuto
Perché così come è stato fatto in Emilia dove le organizzazioni sindacali hanno stipulato un accordo con il mondo imprenditoriale per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei disabili tentando di sfruttare quelle che sono le potenzialità specifiche
Così si potrebbe fare capillarmente nelle nelle diverse realtà territoriali e sicuramente noi
Recupereremo anche una grossa credibilità nel nella gente poi ho sentito parlare in questi giorni di sogni
Io personalmente non ha non amo sognare perché poi dei sogni ci si sveglia sempre
Uno dei più grandi politici sognatori è stato Martin Luther King che sognava che lo stesso autobus potesse essere preso da bianchi e neri
Ma disabilitare ancora sogniamo di poterlo prendere un autobus per cui probabilmente meglio stare con i piedi per terra e segnare di meno
Su una cosa comunque sono convinto quando la Rizza sostiene
Dobbiamo allargare il campo del nostro impegno sono perfettamente d'accordo qui ha detto nella relazione che dobbiamo dar voce a chi non è ascoltato io mi permetto di aggiungere che dobbiamo far parlare chi non può parlare
Vedere per chi non può vedere camminare perché non può camminare magari dal prossimo congresso levando i gradini per salire per salire sul palco
E in questo mondo che noi potremmo effettivamente giocare un ruolo importante recuperare la fiducia della gente che compagnia ma di parla Amato parlava di crisi di rappresentatività
Ed è vero che probabilmente noi dobbiamo cominciare a rivolgersi a tutte le fasce sociali alle marginalità
E se vogliamo giocare quel ruolo politico e è stato emerso nel corso della rete e nella relazione del segretario e negli altri interventi bisogna essere capaci di dare le risposte a tutta la gente a tutti i cittadini nessuno escluso
Ecco è dalla dal ruolo che sapremo giocare nel in questa stagione della nostra storia dove andremo a a a esseri protagonisti di un rinnovamento necessario che ne probabilmente dimostreremo di essere un meno sindacato dei cittadini che però sia di tutti i cittadini nessuno escluso grazie
Poco
Piccola varie
Ringraziamo può da Luca Pancalli
I delegati sono pregate di nuovo occupata i tavoli riservati alla spalancò diamo ora la parola a liberale Giorgio Responsabile della UIL di bussare rappresentante unico h capo delegazione nel Comitato economico e sociale grazie presidente
Cercherò di stare nei tempi che sono stati stabiliti per questo congresso chiedo solo una piccola deroga per un appello di due secondi ai delegati
Ma è spesso chiediamo informazione
E spesso come giustamente abbiamo fatto mettiamo al centro l'Europa anche a questo congresso abbiamo fatto credono molti lo fanno venire dall'Europa dalle istituzioni comunitarie oltre che dal nostro ufficio di Brussel
Tonnellate di documentazione
Allora io pregherei soprattutto i dirigenti dei delle province e delle regioni
E che si interessano che hanno compiti specifici ma anche proprio chi segretari politici per favore di non far rimandare a Brussel tonnellate di carta che poi magari mi scrivete a Brussel per chiedere le informazioni che invece sono qui disponibili
Non lo faccio per fare una pubblicità uno spenda tutti validi ma una volta tanto non avete bisogno di chiedere informazioni andatevele a prendere con un sacchettino e tutto gratis
Chiedo scusa della
Dell'appello passo all'intervento io devo dire innanzitutto che ho apprezzato moltissimo la relazione del nostro segretario generale l'ho apprezzata per realismo per coerenza e per coraggio
Forse qualcuno penso di no perché l'eco della stampa è stato positivo non ha capito fino in fondo l'importanza di affrontare questa fase politica con questo tipo di tagli e con questo tipo di proposte
Io credo che non poteva esserci come dire apertura migliore e base di discussione migliore
Ma detto questo vorrei ricordare
Alcuni temi
Che riguardano anche il nostro immediato futuro abbiamo di diamo la situazione che tutti sappiamo l'abbiamo tutti i giorni sulle pagine della stampa
Ma abbiamo una fortuna che anche questo merito di una battaglia che L'Aquila fatto con grande coerenza negli anni Sessanta pensiamo un po'alla fine degli anni sessanta sia pure con qualche difficoltà interna che la battaglia sulle incompatibilità
Se oggi i sindacalisti vengono chiamati in soccorso e a difesa e tentare di salvare anche situazioni di partito e perché l'incompatibilità ha salvato il sindacato per distinguere fin dall'epoca le responsabilità pratiche di gestione tra gestione dei partiti movimento sindacale sono oggi saremmo veramente in grandi guai anche e non perché voglio dire i nostri compagni non sarebbero stati bravi ma la logica del sistema era tale oggi si scopre ma in fondo tutti la conoscevano insomma no e per è stato un grande patto lo ricordo perché è stato un'intuizione felice del movimento sindacale che parlava anche all'epoca di unità
L'autonomia altra cosa
L'autonomia oggi
Mentre ieri poteva essere in discussione oggi è obbligata
Perché ieri e lo sappiamo tutti bene nelle nostre ex rispettive componenti le volontà di autonomia spesso erano frenate dalla voglia dei partiti determinare i gruppi dirigenti sindacali ai livelli locali come i livelli nazionali
Oggi i partiti non ci sono più o meglio non ci sono più in quel modo si sono ritirati dalle istituzioni ed evidentemente non possono pretendere di avere le famose cinghie di trasmissione nelle organizzazioni sindacali
Quindi abbiamo una trasformazione in corso che non sappiamo ancora dove tira siamo nel passaggio famoso fra la prima e una seconda Repubblica in un quadro politico in grande movimento in una crisi economica a livello mondiale e continentale per altri versi ancora più grossa
E noi quindi abbiamo la necessità come movimento sindacale di non pensare che per me non cambierà nulla che ci siamo salvati con le scelte fatte tempo fa no abbiamo obblighi anche qui di coerenza io ricordo che ai tempi dell'unità
Della battaglia per l'unità sindacale alla fine degli anni sessanta e per tutti gli anni settanta quando c'era il famoso appuntamento unitario del settantasette stabilite predeterminato qualcuno aveva l'illusione di pensare
Che i sindacati messi insieme una volta poi la politica sarebbe venuta dopo no la coerenza impone che dobbiamo essere d'accordo sulle scelte programmatiche politiche per arrivare a un vero processo unitario che deve essere certamente a breve nel nuovo ma con chiarezza di intenti
Qualcuno forse non ha fatto attenzione ma si manifesto si criticandolo ovviamente non son d'accordo sul manifesto
Ne era latore di Piero c'era un limite preciso
C'è un tasso di sopportabilità massimalismo
Allora noi abbiamo un sistema in cui vogliamo esserci vogliamo rendere un sistema più solidale più giusto più ecco tutte sacre battaglie ma chi sono questi confini allora non tutti possono evidentemente pensare che si entra nell'unità facendo sommatorie e poi la politica verrà dopo ci faremo le battaglie dentro Rita l'ha fatta su sintomi di chiarezza come del resto era pur sempre detto l'obbligo di coerenza presuppone
E l'ha visto in un certo senso Hill ottimo intervento di trentenni spinge a questo che non si va avanti in questo caso anziché per categoria pezzi
Unifichiamo i servizi internazionali unifichiamo i patronati unifichiamo questo poi un po'per volta manteniamo poi mutualismo andrà sempre comunque mantenuto
Ma bisogna avere ripeto questa corrente non esistono due politiche una politica italiana è una politica europea quando a Bruxelles tutto insieme diciamo che va bene
Il sistema perché non esiste terza via occorre però darmi solidarietà sociale evitare che ci siano le vaccinazioni garantire lavoro rimettere al centro dell'Europa l'utopia del pieno impiego che può sembrare utopia ma è lavoro in una direzione corretta
Positivo chiediamo la partecipazione dopodiché non si può avere in Italia comportamenti diversi all'interno del movimento sindacale allora la scelta deve essere coerente non si e questo vale anche per i partiti a Brussel si parla in un modo a Roma si agisce in un altro modo
Quante volte ci è capitato e rimproverando il nostro stesso paese ma piena responsabilità è anche nostra
A questo governo che oggi probabilmente avrà la fiducia con varie estensioni non sappiamo ancora come funzionerà
Che è stato disturbato nella sua composizione dall'avere il governatore della Banca d'Italia tre presidenti della Corte Costituzionale illustri professori presidente dell'Enea e quant'altro c'è il migliaio che può dare in termini tecnici questo Paese oltre che politici
è la logica evidentemente
Proseguimento del governo Amato che credo sia stato in questo frangente l'unica fortuna che ha avuto sto Paese di avere il governo Amato per un anno bene a questo governo disturbata in questo modo non gli si può dire
Che evidentemente fa solo le elezioni c'è la lira intanto che dietro l'angolo modici declassa ancora l'occupazione non è che aspetta che abbiamo di fatto la riforma istituzionale non si può dare oggettivamente termini di questo tipo siano
Io sarei stato dell'Indiana un fatto puramente personale che era meglio mantenere il governo Amato che aveva già in mano la situazione poteva tranquillamente preparare le famose elezioni d'autunno poi capisco tutte le esigenze per carità
Però questa è la verità e allora forse questo governo può preparare suo spesso futuro al di là della scadenza elettorale d'autunno che molto probabilmente sarà riconfermata per mille necessità che conosciamo in questo quadro sindacato un solo dovere come del resto ha già Espresso dichiarare
Che per il sindacato i problemi dell'urgenza dell'occupazione i problemi dell'urgenza della crescita e dello sviluppo sono al centro
E quindi non si interrompono le trattative in attesa di chissà o o comunque la lotta in attesa di chissà quali meravigliosi governi futuri che ci darà una riforma elettorale che ancora da scrivere
I problemi sono di tutti i giorni oggi dobbiamo discutere entro mai solo più trenta quaranta giorni questo governo deve fare la riforma chiesta dal popolo
Non entro nel merito per esempio per rifare il ministero dell'agricoltura sono perderemo altri miliardi oltre quelli che perdiamo già normalmente per l'incapacità progettuale del nostro potere a livello locale penso alle regioni
A proposito di regioni pochi sanno
Che
Con Maastricht approvate ormai dopo referendum danese si sarà positivo ed sia pure i sussulti inglesi in cui ieri c'è una notizia positiva riportato oggi sui giornali è passato un emendamento che forse riporterà l'Inghilterra discutere
Insieme agli altri di una base sociale dell'attuazione della carta sociale bene
Oltre a Matrix ci sarà un comitato dopo Matrix sarà subito immediatamente un comitato consultivo ospitato dal Comitato economico e sociale in una prima fase importante che entra nella fase precedente le direttive CEE la consultazione obbligatoria delle regioni
E che sarà il legame l'interfaccia diretto con la Comunità europea io chiedo qui ai mille delegati quelli comunque che stamattina sono presenti che sono le regioni se nella loro regione per caso
I partiti politici o i governi locali
Gli hanno mai chiamati a discutere
Come verrà gestito questo nuovo potere per cui ogni regione avrà un suo rappresentante a Bruxelles e chi ci mandano se sarà politico ci sarà funzionario se c'è un progetto regionale dietro c'è il preparato una codifica magari a legislazioni regionali per affrontare questo problema
Quale sarà il ruolo delle parti sociali in un'eventuale consultazione
Per avere a questo ambasciatori in pratica
Che si manda in comunità i mandati corretti per poter affrontare i problemi ed evitare quello che è successo nel passato è un problema che di cui non si parla Clemente succederà come nel passato che all'ultimo momento Brussel chiederà ventiquattro nomi al governo italiano in quel momento in carica e Dio solo sa come saranno fatti o mandati la Conferenza Stato Regioni non se ne occupa glielo chiedo
Al mio sindacato lo dico al movimento sindacale sollevate questo problema negli incontri col governo per cortesia
Perché uno dei cardini
Si fa sempre i cortei a Roma ma spesso come sappiamo e a livello locale che non marciano le cose in capacità di progettazione
Non sfruttamento sono di nuovo l'emarginazione si parla tanto di federalismo Bossi si riempie la bocca di federalismo tardivo il vero federalismo si costruisce anche in questo modo dando capacità propositiva
E il sindacato deve essere protagonista in questo proprio nella sua nuova autonomia allora sì
E ritorna ad essere d'accordo con la relazione è in grado poi dopo vedremo le formule
Dello scooter e voi certamente anche con la CGIL con la CISL diremo Amato nel tentativo di avere un unico movimento sindacale e non magari come capita in Europa due uno diciamo così dire ferimento centrista cattolico e un altro di riferimento
Progressista laico e quant'altro nel tentativo di avere in Italia di nuovo una specificità di un movimento sindacale Autorobot slegato dai partiti ma unico dovremo discutere pone affronteremo questo schema
E quindi se il sindacato sarà in grado di appoggiare sue candidature e e e ripeto sue candidature non in quanto il sindacato palista ma scegliendo eventualmente secondo i nuovi sistemi elettorali che saranno poi io non mi scandalizzo di questo
Questo lo trovo giusto e corretto
Deve essere fatta però con trasparenza e con chiarezza ce l'avremo di nuovo l'eterna situazione innominata per cui qualcuno se ne sta per antichi legami antivirali
Più che compatibile legittimi a sponsorizzare la sua parte politica altre loro parte politica formalmente avremo una facciata unitaria e poi magari un'opera le sue bagarre le sue lotte intermedi per via cercando di essere il titolare
Di un movimento dei lavoratori che invece vuole sempre di più contare in proprio perché questa è la scelta della partecipazione in termini globali
E complessivi io concludo perché non voglio levare tempo facendo un ulteriore piccolo appello questa volta non a prendersi la documentazione ma cambiare una piccola rivoluzione culturale
Nel nostro Paese oggi sembra che succedono fatti rivoluzionari perché per la prima volta si applica la Costituzione che era scritta nel mille novecentoquarantacinque per la prima volta c'è un Governo con l'articolo novantadue per la prima volta si applica la Costituzione
Tutti vogliamo alla rivoluzione perfetto Madia nemmeno cambiato le leggi bastava applicare quelle che c'erano forse anche nel passato punti eravamo meglio ma dico alle nostre strutture i nostri dirigenti
E non vale solo per loro vale anche per gli amministratori pubblici vale per le imprese per chiunque abbia responsabilità decisionale nel nostro Paese
Cerchiamo di a vere in ogni cosa che facciamo anche la più piccola una specie di Scheda di riserva di meccanismo sulle conseguenze di quel che facciamo
Sapendo
Che c'è l'Europa ma non perché è scritta nei trattati ma perché l'ottanta per cento delle decisioni sono ormai a livello macro economico sono a livello comunitario perché non c'è un solo assessore regionale
Che non aspetta le decisioni di Bruxelles prima di impostare il piano della formazione proceda alla sua regione perché di lì
Vengono le risorse e quindi anche le possibilità di sfruttare i cosiddetti fondi strutturali cinque Vivarini inutile che usiamo le sigle che altrimenti sono sconosciute anche sarà ben imparato a conoscerla
E allora su questo ogni scelta deve essere fatta cosa vuol dire il mercato c'è già dal primo gennaio e allargato a livello di spazio economico europeo nonostante referendum svizzero
Qualcun altro la nostra scelta anche a livello di queste scelte a livello europeo l'Italia non può star fuori diciamo genericamente europeisti battiamo le mani poi tanto che cosa passa bene non si sa allora qui ognuno invece quando fa una scelta sapere cosa vuol dire questo per l'Europa
Sì io faccio una rivendicazione sindacale in un'azienda devo sapere questo cosa vuol dire in questo settore
Come messo questo settore a livello europeo le conseguenze di politica regionale o che cosa me ne viene sul piano sociale posso fare
E richiedere qui la formazione per esempio di un collegamento a livello internazionale nel settore e a livello confederale coordinare tutto questo c'è un sotto sfruttamento delle strutture che la UIL con coraggio citate non perché
In questo momento pro-tempore mi trovo io ad essere la
Ma io dialogo lo troverete scritto sull'informe Oropa istruzioni per l'uso io dialogo in termini di informazione e di dati con il centro nord Italia io chiedo ai dirigenti delle nostre strutture meridionali proprio perché e non odio il tipo di federalismo proposto da Bossi perché per Dio non fate uno sforzo nel tentativo di verificare una boa tra piattaforma delle vostre richieste ai governi locali ricollegate meglio con le strutture che l'avesse dato che sono al servizio di tutti io sono felice
Dall'informazione all'Emilia Romagna Lombardia ora Liguria al Piemonte al Veneto eccetera
Vorrei poterle dare credette di con grande piacere perché nel passato fatto anche questo mestiere fa la Sicilia la Calabria alla Puglia per poter lavorare davvero in determinate situazioni di appoggiare possibilità di influenza del nostro movimento sindacale e lo stesso vale per le categorie per i settori quindi amici e compagni io spero che questo congresso che può sembrare persino come dire
Sottotono invece non lo è e pieno secondo me di tensioni positive
Rimettiamoci tutti in discussione non abbiamo più paracaduti non abbiamo più paura e nemmeno di problemi di partiti che possono chiedere nuove scelte anti siamo noi che dobbiamo incalzare sollecita i poteri e anche aiutare su questo credo tutta la UIL e d'accordo di fare un grande incoraggiamento al nostro ex segretario generale Giorgio Benvenuto che si è preso una rogna che solo la sua capacità e volontà di combattente evidentemente gli ha fatto prendere
E vediamo di costruire insieme alternativo ma non dividendoci suppose Rosario nel manico seguivo chiuse leggermente ritrovando la nostra strada quella di essere un movimento propositivo grazie
Siamo stati tollerante con la volta rispetto al tempo voglio ricordare tutti della gente tutte le delegate a tutti i delegati che oggi pomeriggio sempre in questa sala i lavori congressuale proseguono con una tavola rotonda le nuove dell'azione industriale per lo sviluppo del lavoro qua che stava preceduta dall'acqua e le mamme segretario generale della UIL Plus con moderatore Alberto la Volpe direttore del TG due
A questa tavola rotonda partecipano Sergio Pininfarina vice Presidente dell'Unicef Emilio Gaballo segretario generale dell'accesso Pietro Larizza segretario generale della UIL e Nicolas Redondo segretario generale del look dette spagnolo
Quindi tutti delegati tutte le delegate sono impegnate oggi ad essere presenti alla tavola rotonda diamo do la parola Maffioletti Graziano della UIL Mark sì puoi fare Bosco Salvatore dall'autista
Del presente Fioretti Graziano
Non so
Non lo vedo veloce considerano conserviamo favola Bosco Salvatore
Il tempo a disposizione non mi consente di entrare nel dettaglio i tutti i temi trattati dal compagno malizia nella sua relazione
Che condivido pienamente in particolar modo per le proposte che ridisegno nel ruolo del sindacato nel contesto del nuovo assetto politico istituzionale ci troviamo in un momento nel quale tutti i riferimenti caratteristici della società democratica istituzioni ed organismi rappresentativi sembrano essere rimessi in discussione
Tutto appare screditato delegittimato non più idoneo a mantenere strette l'attuale il collegamento tra Paese legale e paese reale
Gli eventi verificatisi a ritmo incalzante nelle ultime settimane confermano che ci troviamo ormai di fronte ad una profonda crisi della quale i lavoratori e le fasce più deboli rischiano di pagare il prezzo maggiore
Dopo la schiacciante vittoria del sì ai referendum che ha dimostrato la chiara volontà di cambiamento nella nazione
Si determina l'esigenza di una serie praticare riforma delle istituzioni anche attraverso un intenso processo di risanamento morale in grado di dare al Paese un Parlamento che legiferi con competenze celerità
Evitando duplicazioni ed è a presentimenti procedurale
Un governo finalmente responsabile della propria azione politica svincolato dalle pressioni di lobby finanziarie e dalle ingerenze delle segreterie dei partiti
Una pubblica amministrazione efficiente e funzionale al cambiamento e dallo sviluppo supportata da un sistema di controlli snello efficace incisivo ed adeguato alzano svolgimento della vita democratica
Per avvicinare sempre più il cittadino alla gestione dei pubblici poteri
E assolutamente condivisibile la proposta che il sindacato debba essere protagonista nella costruzione del nuovo battendosi per la creazione di un raggruppamento politico che abbia come bandiera il riformismo e la solidarietà e come obiettivo la società in cui progresso e sviluppo siano funzionali al superamento degli squilibri sociali tuttora esistenti
Se ciò dovesse verificarsi il sindacato non può delegare ad altri la difesa degli interessi che rappresenta ma come ha detto il compagno Larizza deve impegnarsi direttamente per sostenere coloro che assicurano maggiore affidabilità e sensibilità sociale
Ma non possiamo dimenticare i gravissimi problemi economici che affliggono il nostro Paese
Che debbono essere risolti contestualmente alla riforma istituzionale e dal processo di risanamento morale
Il movimento sindacale se ne è fatto carico concorrendo a definire una politica dei redditi in grado di mantenere il potere d'acquisto dei salari
Ed i livelli occupazionali e nello stesso tempo consentire la competitività del sistema produttivo
In questo contesto è importante sottolineare il ruolo positivo svolto dalla UIL che fin dall'inizio si è fatta sostenitrice del medico del confronto tra le parti sociali
Per cercare soluzioni ai problemi e non scontri ideologici che a volte hanno pensato sulle posizioni di alcuni settori del mondo sindacale
Bene ha fatto la UIL abbattersi con tutta la forza possibile per tenere aperta la trattativa prima volare con Governo e Confindustria
Convinto che solo la conclusione di un accordo poteva rispondere al vero interesse dei lavoratori
Questa convenzione che ha portato all'intesa del trentuno luglio e che deve essere considerata solo un primo passo verso il conseguimento di obiettivi di più ampio respiro
Quali la riforma della struttura del salario un nuovo modello contrattuale articolato su due livelli di negoziazione distinti e separati
Una politica fiscale più equa che allarghi la base contributiva e perseguono efficace lotta ai fenomeni dell'evasione e delusione fiscale
Siamo tuttavia convinti che la ripresa economica non può prescindere da una riforma della pubblica amministrazione che deve uscire dal ghetto assistenzialistico in cui è stata per tanto tempo relegata
Occorre pertanto come abbiamo affermato al quinto congresso nazionale della UIL statali
Pervenire alle rinnovamento della pubblica amministrazione ed adeguare le strutture amministrative dello Stato alle esigenze della collettività nazionale il linea con la nuova realtà europea
è necessario quindi procedere ad interventi di natura strutturale per portare a compimento le riforme dei ministeri troppo spesso avviate e poi lasciata a metà nel corso degli anni per rendere questi maggiormente efficienti e funzionale non sarà comunque sufficiente ristrutturare e modernizzare le amministrazioni dello Stato se nel contempo non ve la Provenza con l'elemento umano
Che dovrà essere reso responsabile produttivo e messo nelle migliori condizioni di lavoro ed ambientali per poter opera riteniamo pertanto indispensabile la definizione di un nuovo ordinamento del personale dello Stato basato sul riconoscimento delle professionalità
E che preveda per ogni lavoratore compiti responsabilità ed autonomia decisionale occorre inoltre rafforzare la normativa che in un quadro di netta separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa
Esalti le capacità manageriali della dirigenza statale per troppi anni emarginata e deresponsabilizzato
Come lavoratori statali in armonia con le linee di politica confederale già da tempo abbiamo fatto nostro l'impegno di affrontare con decisione il problema della scarsa efficienza dell'amministrazione pubblica
E lo abbiamo affrontato principalmente in occasione degli ultimi rinnovi contrattuali dove abbiamo voluto che fossero inseriti strumenti specifici per incentivare la produttività nel pubblico impiego
In tal modo possiamo ben dire di avere indicato per primi la strada per un effettivo recupero di efficienza di efficacia e di credibilità dell'azione amministrativa per venire incontro alle esigenze dei cittadini utenti
Abbiamo anche proposto per il pubblico impiego criteri retributivi e gestionali tipici del rapporto di lavoro privatistico
Con tali premesse quindi non potevamo essere e non siamo mai stati contrari né ostili all'introduzione di nuove regole che andassero a migliorare il rapporto di pubblico impiego in senso contrattualistico
Una riforma delle regole era certamente necessaria ebbe indilazionabile
Per dare ai lavoratori pubblici un potere contrattuale proporzionato la loro rappresentatività e a all'importanza della loro funzione sociale
Volevamo e vogliamo definire corrette relazioni sindacali eliminando le gravi limitazioni tuttora esistenti alla natura pattizia del rapporto di lavoro volevamo e vogliamo omogeneizzare gli istituti normativi
Ero stato se dei dipendenti pubblici con quello dei lavoratori privati
Purtroppo non tutto si è potuta ancora realizzare a causa d'una politica governativa che ha gestito la riforma in modo unilaterale
Tentando soprattutto delimitare gli spazi destinati alle relazioni sindacali rivendichiamo il diritto che tutte le problematiche inerenti l'organizzazione del lavoro debbano essere affrontate sul tavolo negoziale e chiediamo una svolta nella politica del dipartimento per la funzione pubblica che tenda reale miglioramento dei servizi
Esaltando e non denigrando come ha fatto sinora la dignità lavorativa di tutti i pubblici dipendenti
Siamo comunque consapevoli che occorre impostare una linea sindacale di ampio consenso che era una parte gestisca la normativa sulla previdenza azione cercando di valorizzare ed utilizzare al massimo le sue parti
Migliori ed innovative dall'altra definisca azioni pesa sanare quelle parti della riforma che rischiano di creare divaricazioni tra lavoratori pubblici e lavoratori privati
Avviandomi ora le conclusioni sento la necessità di sottolineare
Che ogni ricerca del sindacato dovrà convergere alla ricerca di una vera unità sindacale
Una unità che non può essere solo di facciata ma che consenta di affrontare concretamente le questioni oggi sul tappeto
Assumendo tutte le iniziative necessarie per risolvere i problemi dei lavoratori e concorrere alla crescita della società civile bene ha fatto la UIL a rafforzare la propria unità interna sciogliendo le componenti ora ci attendiamo altrettanta chiarezza nelle scelte e nei comportamenti delle altre organizzazioni sindacali
Occorre infine un ulteriore sforzo per raggiungere una più intensa sobrietà tra le categorie dei lavoratori pubblici e privati
Che dovranno aggregare le loro del giro intorno ad interessi comuni e da obiettivi generali
è uno di questi obiettivi
A mio giudizio primario e quello di riformare l'amministrazione statale di porre fine all'attuale gestione clientelare burocratica centralizzata
Per far nascere finalmente uno Stato efficiente uno stato funzionale al cambiamento e allo sviluppo del Paese
Tra noi vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Galloni sarà Giovanni Galloni che salutiamo con grande simpatia
Nel proseguo dei lavori Giovanni Galloni prendeva la parola i nostri lavori
Diamo ora la parola a Giuliani Amedeo della UIL di Milano
Per
Non c'è dubbio che lavoro sviluppo sono gli obiettivi prioritari su cui oggi occorre impegnarsi
Ovunque in tutti i settori produttivi si tratti di grandi medio piccoli impresa la tendenza dall'occupazione e negativa e non si trovi in udienza di uscita breve assolutamente necessaria è diventata una sedia di organizzazione dalla pubblica amministrazione
Una rivelazione ricondotta essenzialmente ad una logica di servizio e quindi egli agganciata ai principi di efficienza competenza e responsabilità
Rimette il sistema pubblico nel solco tra logica di servizio significa di metterlo in sintonia non soltanto con i bisogni del lavoro porta e cittadino ma anche con quelli dell'impresa
Cioè con il terreno di creazione di lavoro che il terreno che noi oggi abbiamo e dobbiamo coltivare di più
Soprattutto in un momento come questo in cui lo stato sociale è stato pesantemente ridimensionato e certamente necessario il mantenimento di adeguati ammortizzatori sociali
Tuttavia anche su questo fronte occorre andare ad un'inversione di rotta
Più che puntare su politiche assistenzialistiche fatte soprattutto di trasferimenti di reddito bisognerebbe piuttosto utilizzare le risorse disponibili sul versante delle politiche attive
Di reinserimento di formazione e di sostegno allo sviluppo
Che avrebbero sicuramente un impatto molto forte sull'occupazione
Finché però non si riprenderà a produrre de nuova ricchezza e non si realizzeranno
Quel livello di competitività richiesti al nostro sistema produttivo per restare sul mercato diversamente difficilmente se non gradì di realizzare nuove condizione di lavoro di occupazione
L'avvio di una Buccico di crescita presuppone però in primo luogo l'acquisizione di un due condizioni essenziali
Da un lato la valorizzazione delle condizioni da risorse localmente presenti e disponibili evitando di incentivare al Sud attività che troverebbe il loro naturale terreno di sviluppo al nord e viceversa
Dall'altro la più ampia cooperazione possibile tra le forze sociali istituzionali e produttive sono questi infatti due nodi da sciogliere le due condizioni ad acquisire a fare acquisire la scelta del decentramento e la scelta della partecipazione
Due scelte strettamente collegate poiché senza vero decentramento di risorse e potere la nostra richiesta di coinvolgimento attivo nelle decisioni locale perde di efficacia
Non si tratta di fare le crociate contro il centralismo affermando strumentalmente che tutti i mali vengono da lì né tanto meno di prestare il fianco alla diffusa voglia di localismo il separatismo che si sta facendo strada
Si tratta piuttosto di riconosceva apertamente chi ci sono diversità oggettive di condizione risorse nelle diverse aree del Paese che non possono più essere affrontate non sto a suo modo
Del resto gli stessi esiti referendari dando dei segnali inequivocabili in questa direzione
Schierarsi a favore del regionalismo non significa con premettere l'unità nazionale significa volere una nuova e più efficiente articolazione dall'unità nazionale
La Germania è uno Stato federale e non mi risulta che non siamo più patriottici di loro anzi paradossalmente una prospettiva voi giornalisti che ha poiché favorisce l'avvicinamento dei cittadini alle istituzioni contribuisce a sviluppare il senso dalla nostra appartenenza allo stato di cui quell'istituzione sono espressione
Una prospettiva qua del regionalismo che del resto non fa che prendere sul serio ciò che ha davanti agli occhi di tutti una riorganizzazione dalla società
Che tende ad assestare il suo peso specifico sul livello territoriale e su quello sovranazionale
Una riorganizzazione
Che richiede una nuova redistribuzione dei poteri dello Stato poiché è l'attuale squilibrio tra centro e periferie non solo non regge più ma rischia di ostacolare anziché favorire lo sviluppo di cui il Paese ha fortemente bisogno
Di qui l'esigenza anche per il sindacato di rimodellare la propria struttura organizzativa
Mettendo le strutture territoriali in grado di esercitare pienamente le loro funzioni di interlocutori attivi nei confronti delle istituzioni locali
Anche il sindacato deve cominciare a pensare alla sua riforma istituzionale ed elettorale se così possiamo chiamarla
Non si può continuare a pensare che queste sia indispensabile per il rinnovamento del Paese mentre il nostro al nostro interno basta lasciare tutto com'era prima
Dobbiamo cominciare a pensare ad un sindacato confederale costruito non soltanto sul binario delle delle categorie ma anche su quello dei territori in questo senso la prospettiva potrebbe essere quella di uno qui che riorganizza la propria struttura federandosi emette a Trigoria regioni anche qui si tratta naturalmente di definire nuovi poteri e nuove funzioni
In sintonia con il modello che si sta delineando sul piano politico ed istituzionale modelle che fa propria la distinzione tra gestione e controllo ritengo che questa impostazione debba incomincerà a prendere corpo anche al nostro interno
E quindi per esempio si potrebbe cominciare introdurre l'elezione diretta non solo degli organi direttivi ma anche dei segretari generali dalle varie strutture da parte dall'istanze congressuale
Tutto ciò naturalmente nell'ottica di uno snellimento e di una maggiore responsabilizzazione dalle dagli organismi eletti in questo luce la stessa scelta dalla partecipazione per diventare pienamente efficace ed operativa richiede che il decentramento di risorse e poteri e quindi la riformulazione del nostro progetto organizzativo
Non possa che partire da questo riconoscimento
La scelta e la partecipazione o portata avanti non solo con le aziende ma anche con istituzioni
Lei come qui occorre uscire dai rapporti episodici ed occasionali ed andate alla formalizzazioni dicevi metodologie di confronto permanente mentre nell'impresa sulla base dell'introduzione di una netta distinzione tra compiti di direzione e controllo e compiti strettamente gestionali
Occorre andare alla costituzione di comitati di sorveglianza e a forme di azionariato diffuso nel territorio la strada è quella dei tavoli triangolari tra parti sociali ed istituzioni
Occorre però e questa è la cosa principale che la nostra partecipazione prenda anzitutto la forma di una forte capacità di contrattazione alla bella decentrato sì all'interno delle imprese che a livello sociale
La contrattazione deve rimanere uno degli strumenti privilegiati dal lavoro sindacale
Uno strumento che però non può continuare ad essere sostenuto da solo contributo degli scritti
Poi che anche i non iscritti beneficio dei risultati contrattuali non si vede perché anche loro non debbano sostenere questo impegno organizzativo dall'aggressione sindacali concorrendo anche sul piano economica con modalità naturalmente da valutare
Certo mi rendo conto visitato in un punto ancora bisognoso di un approfondimento all'interno del sindacato
Tuttavia mi pare che l'urgenza
E la necessità di andare alla ridefinizione di nuove forme di rappresentanza
Unita alla esigenza di mantenere comunque una discriminante tra chi appartiene e chi non appartiene al sindacato spinga ad affrontare al più presto anche questo problema
In questo senso ritengo opportuno che l'insieme di questi aspetti che ho brevemente delineato trovino nella prossima Conferenza organizzativa un loro momento di definizione conferenza da tenersi nei tempi richiesti dall'urgenza dell'attualità politica dei problemi posti
Così come occorre che le forze politiche sì di conquistino l'elettorato anche attraverso la credibilità del prestigio dei singoli candidati
Allo stesso modo occorre che le imprese sì di conquistino il mercato attraverso la qualità dei loro prodotti
Al capolinea non è soltanto ridato un modello politico ma anche un modello di organizzazione produttiva e finanziaria
Saltate le regole di protezione sui tram di fronti è venuto il tempo di misurarsi sulle effettive capacità di competizione le sole che oggi permettono di far fronte alle comode regole del libero mercato
In un momento in cui tutto tira la divisione e alla disgregazione
E c'è certamente ancora di più il bisogno di un sindacato che si impegna per l'unità a realizzare una concreta unità accade però che mentre a parole L'Unità la invochiamo tutti di fatto la vediamo allontanare
L'unità si fa sulla base di obiettivi chiari secondo principi condivisi e sulla base dei comportamenti conseguenti
L'unità però non può essere una semplice sommatoria dell'attuale organizzazione ma deve fondarsi su scelte politiche discriminante e chiare in grado di replicare la vera e reale volontà di realizzarlo
La prima esigenza è quindi quelle di andare rapidamente alla sperimentazione dalle rappresentanze sindacali unitarie nei luoghi di lavoro
Facendo insieme questo passaggio verso una struttura di base eletto da tutti i lavoratori nel rispetto del pluralismo
A Milano è aperto un confronto con l'Assolombarda per perfezionare un'intesa su questo punto
Dico perfezionare poiché l'impianto di questa possibile intesa è già stato siglato si trattò ora di arrivare rapidamente già nei prossimi giorni ad un accordo vero e proprio che avvia la sperimentazione e diventi di conseguenza la base per la formulazione di una legge si di sostegno la voi deve impegnarsi a impegnare le altre organizzazione
Da un lato a sostenere con forza questa possibile intesa e dall'altro ad avviare un deciso confronto per definire le tappe di una nuova fase costituente per l'unità sindacale
Per conclude affermo che sono fiducioso che si possa trovare le risorse per andare avanti in questa direzione
Le nuove condizioni favoriscono questa possibilità
Lo possiamo fare perché il sindacato è ancora visto come un punto di grande riferimento certo non privo di problemi ma cui ci riesce ancora guardare con fiducia con impegno e con grande interesse
La presidenza del Congresso ricordo ancora tutte le delegate e delegati l'appello di lavoro Società per o Slobo Gelli lo volo società avanzato l'undicesimo congresso della UIL una campagna di solidarietà per questo giornale che viene stampato
Con sacrifici indicibili e che serve oggi ai cittadini di Sarajevo come il cibo e forse persino più del cibo
C'è un dovere per parte nostra di sostenere questa iniziativa di sostenere questi giornalisti che tra sacrifici indicibile riescono a garantire questo canale di informazione
Diamo ora la parola Luigi Angeletti segretario generale della UILM
Abbiamo da reato
Al nostro segretario generale che in un momento nel quale tutti quanti ci chiediamo
Come sarà il Paese come sarà il sindacato nei prossimi mesi di essere stato in grado di indicare
Come sarà il sindacato nella sua seconda Repubblica che cosa dovrà fare il sindacato nella Seconda Repubblica
Questa indicazione potrà essere osteggiata combattuta approvata sicuramente non sarà possibile eluderlo
Una indicazione una linea che ci viene proposta
Abbastanza difficile soprattutto perché ci imporrà
Di cambiare anche alcuni concetti
In primo luogo il rapporto tra il sindacato e e la politica il sindacato i partiti
Noi
Abbiamo incardinato questo rapporto sul concetto dell'autonomia
Dell'autonomia dai partiti al sistema dei partiti
E siamo orgogliosi
Di aver sostenuto con forza e con convinzione la nostra autonomia dai partiti
Ma in un sistema politico
Nel quale i partiti possono non esserci più
Il concetto dell'autonomia sindacale si può tradurre in una autonomia dalla politica
E credo che questo sia una prospettiva che ridurrebbe
Di molto il ruolo e il peso del movimento sindacale in un Paese come il nostro
Ecco perché io credo
Chi bisogna avere la capacità di ripensare e di ripensarci
Se realisticamente vogliamo essere dei protagonisti anche in una fase polizia
Completamente nuova che si sta aprendo davanti a noi
Ed evitare oggi
Però
Di fare alcuni errori
Cioè il proseguire
Con un atteggiamento e con convinzioni che andavano bene
Fino alla
Alla votazioni del referendum e che probabilmente adesso sulla strumenti inadeguati
La prima abitudine che dovremmo cercare di toglierci come sindacato e come sindacalisti e quella di illuderci di andare al capezzale del dei partiti
Sperando di resuscitato magari con buoni consigli
La seconda
Che mi sembra ancor più difficile della prima
Smettere di discutere
Di nuove aggregazioni di nuovi schieramenti della necessità di costruire nuovi soggetti politici
E di definire quale rapporto il movimento sindacale un movimento sindacale unitario deve avere con i nuovi soggetti politici
Pensando
Alla politica come una somma di etichette
E dibattendo tra di noi
Su quante debbono essere incluse e quante debbano essere escluse
Pensando che il ruolo della UIL
E speriamo del movimento sindacale nel definire la sua politica nel definire quale esso quale sarà il suo ruolo in quale i
Potrà essere l'apporto ad uno schieramento progressista riformista del per nel Paese si debba limitare
A indicare
Quali sigle quali partiti
Possono essere il punto di riferimento
Per comporre questo nuovo schieramento
E quindi dividerci tra di noi
Sulla definizione di quelli che possono accedere e quelli che devono essere esclusi
Cari amici e compagni questo non farà altro
Che ripercorre le vecchie strade i sindacalisti Siri di Bach reputerà hanno
A quel punto autorizzati ognuno
E per la sua parte
A tentare di resuscitare il vecchio sistema dei partiti
Ecco io per questo io credo che
La linea politica che le risse ci indicava e una linea che ho viene coerentemente applicata
E quindi già dalla UIL già da noi
Cominciamo a cambiare significativamente i nostri le nostre categorie di pensiero
Oppure rischierà di essere una linea che siccome non è eludibile
Sarà una linea sulla quale molti dentro la UIL rischiano di non ritrovarci sa
O di non essere in grado di gestire
Io credo che un'ultima questione che il sindacato deve riuscire a fare
E noi dovremo essere i protagonisti di questa iniziativa e quello che ieri Trentin diceva
Dobbiamo definire noi un programma
Un programma politico
Coerente
Nitido chiaro
Ed essere in grado di spenderci su quel programma gonne nettezza e con coraggio
Io credo che questo sia chiaro di volta Larizza usato una frase molto
Quasi provocatoria
Usando USA affermazione che bisogna definire il tasso massimo di sinistra possibile in un Paese ai coloni e di mercato
E badate che la definizione stabilire qual è il limite del tasso massimo
Di sinistra in un'economia di mercato e la questione storica del movimento sindacale e del movimento di sinistra non comunista in tutti i Paesi del mondo capitalistico
Questo è stato il problema sul quale un intero generazione politica si è misurata con alterne fortune
Cioè stabilire come è possibile fino a che punto si può fare una politica di riforme di forzatura di urne agonia di mercato evitando che si cambi il sistema
E questa sfida
Non è stata vinta
Non è stata risolta e ancora tutta lì davanti a noi
Ed è anche la questione sulla quale si misurerà la possibilità di fare l'unità sindacale
L'unità sindacale per il sindacato e la necessità per la UIL ha una vocazione
Allora la questione non è anche qui discutere di modelli astratti di unità sindacale io non credo
Che sia possibile mettere insieme oggi tutta la UIL tutta la CISL e tutta la CGIL
E facendo questa operazione politica organizzativa abbiamo fatto l'unità sindacale questo non è
Ne voglio rassicurare il segretario generale né penso che si possa praticare la linea dell'unità con chi ci sta la questione è un'altra
O per fare nel mille novecento novantatré
E nella Seconda Repubblica l'unità sindacale occorre avere il coraggio di fare quel famoso programma
Di stabilire rigorosamente qual è la politica che il sindacato farà e potrà fare in questo Paese nei prossimi anni la politica dei redditi la partecipazione e sulla base delle adesioni che si potranno realizzare su questa politica si costruirà una maggioranza
Dentro CGIL CISL UIL che avrà l'onore l'onere e il compito di costruire un movimento sindacale unitario e forte
E che continua ad essere un soggetto politico non una pura sommatoria di corporazioni più o meno forti perché su quelli siamo tutti d'accordo
Che non vale la pena di batterci per un modello che rappresenti semplicemente un'unità di varie corporazioni più o meno forti quello non ha passione una partita e nostra storia la nostra cultura nostri valori
Però dobbiamo sapere che c'è una discriminante
C'è una discriminante
E non è neanche una discriminante organizzativa è una discriminante politica perché la credibilità con i lavoratori
La credibilità nei confronti lavoratori il sindacato la perde solo quando
Non riesce ad essere chiaro e netto
Solo quando afferma delle posizioni e ne contratta altamente quanto tra il dire e il fare si apre una divaricazione inaccettabile
Quando si si cerca di fare degli accordi di Siderno ragionevoli ma poi lo segnalavo era Enza morale e politica di sostenerne le ragioni allora la gente non ci capisce più
Questa è la questione che noi abbiamo davanti per il per la per il problema dell'unità sindacale finisco mi si è accesa la luce
Sull'ultima questione che riguarda il problema dei rapporti tra il governo e la Confindustria io sono convinto che non esistono alternative ad un accordo
Tra il sindacato unitario la Confindustria è il governo mi pongo mi sto ponendo e di pongo una domanda per quale motivo
Non siamo riusciti sinora farlo questo accordo
Non possiamo dire che la colpa è stata del Governo
Ne possiamo dire che noi non ci abbiamo provato
Quindi ci sono state delle contraddizioni ci sono delle contraddizioni
Dentro la Confindustria non esiste oggi ne è una maggioranza disposta ad dividere la Confindustria per fare un accordo con il sindacato
Questo presso avvede non lo vuole pagare
Quindici io vi pongo una questione praticanti andiamo là così tattiche vogliamo fare un altro giro di valzer
Fino a giugno
Così come l'abbiamo fatti diversità in questi mesi a questa parte e per ritrovarci a giugno nell'Allende esima impossibilità di aver fatto di di poter fare un accordo io credo che sia arrivato il momento di spiegare alla Confindustria che il tempo è finito
Non ce n'è più
Sappiamo benissimo che bisogna fare un accordo sul sistema di contrattazione sulle rappresentanze che solo la nostra prospettiva credo che nessuno meglio dei metalmeccanici Possa registrare questa necessità io pongo un problema
Non ci dobbiamo non possiamo più prendi farsi prendere incide
Dobbiamo dire
Stabilire una data entro la quale se non c'è un accordo ci alziamo e ce ne andiamo
E lasciamo alla possibilità di usare altre forme di pressione altra ha un'articolazione delle iniziative per aggiungeranno stesso risultato l'unica cosa che io penso che non ci possiamo più permettere ed essere presi in giro
L'ultima questione finisco e vi chiedo umilmente scusa che riguarda il problema della UIL
Allora la UIL io sono uno da quelli che
Quando sente dire che la UIL una politica incerta
Rimango smarrito
Io sono convinto che oggi questa confederazione nel panorama sindacale è quella che ha una politica più precisa più adatta e più efficace
Per affrontare le distici le sfide che abbiamo davanti
Abbiamo la politica
Abbiamo un grande consenso
Un consenso crescente la gente perché siamo coerenti
Abbiamo la un peso nella società e nel Paese ben superiore anche alle nostre forze organizzate però non va tutto bene
Bisogna che anche noi più comprendiamo che esiste un tasso di burocratismo
Che deve essere ridotto
E e bisogna eliminare la concezione
Che
La legittimità a fare i dirigenti sindacali sta appunto nella nella rappresentare Bulow avvenimenti un'etichetta una sì
Cari amici e cari compagni dobbiamo sapere che nel mondo che abbiamo davanti la legittimità a rappresentare si chiude e organizzazioni sindacali dipende dal consenso che riusciamo a conquistarsi tra i lavoratori a partire dal fare iscritti
Questa è una verità che dobbiamo cominciare non sulla DC ma anche a praticare se vogliamo veramente a vere anche su questo livello uno una UIL in grado di essere il punto di quegli il punto di riferimento del movimento sindacale nei prossimi quattro anni
Invito ancora una volta invito ancora una volta i delegati hanno occupare i posti destinati alla stampa e intanto ha raggiunto tra noi Sergio D'Antoni lo ringraziamo lo
La parola Fabrizio Lucarini segretario generale degli enti locali
Care delegate e cari delegati
Io credo che la caratteristica più contraddittoria
Di questa stagione politica
E di istituzionale
è la molteplicità dei soggetti che si autoproclamano attori del cambiamento
C'è un grande affannarsi a recuperare un vuoto ormai palese fra qualcosa che veramente cambiato la società e i soggetti politici ed istituzionali
Che a me pare non abbiano tenuto il passo con la realtà di questo paese
E così
Si confondono per cambiamento di Santini con la faccia levigata di Mario Segni o si pensa che la castità di Rosi Bindi e di Formigoni
Possano restituire una perduta verginità alla democrazia cristiana più dell'impegno di Martinazzoli
O si tollera
La disinvoltura con cui Orlando passa dal sì al no così come è passato da quinquennale sindaco di Palermo a Bounty killer di coloro che lui giudica mafiosi
O magari
Si deve ricorrere a durissimi scontri
Per fare dare le resistenze
Di eredi indegni della tradizione socialista
Chiusi arroccati come cozze guaste
Le difficoltà
Dei partiti storici a disegnarsi nuovi connotati fanno il paio con quella domanda nebulosa
Sulla natura e sulla complessità del cambiamento che si richiede a tutt'
è un problema solo di forma partito
Quello di come si supera l'occupazione della società
Basteranno partiti più leggeri o con minori esigenze di finanziamento
A garantire una qualità rinnovata anche in termini etici
Dell'azione di vita politica
O ancora per quanto ci riguarda
Potrei essere considerato un vero fattore di cambiamento una sorta di maquillage superficiale al sindacato
Io ritengo che dovremmo rispondere senza ipocrisia queste domande
Anche per non perdere il senso della relazione di Larizza
C'è chiaramente un problema di ridisegnare le istituzioni di questo Paese
Se qualcuno pensa
Che fatta la riforma elettorale
Si sia con ciò compiuto un passo risoluto ore
Perché si affermino Nuova democrazia
Ossia in malafede
O si è clamorosamente fuori strada
C'è un problema di equilibrio dei poteri
Di verifica del rapporto fra Stato centrale e sistema dei poteri locali
C'è un problema di ruolo del parlamento
Come c'è un problema di garantire reali possibilità di alternanza nel governo
A ciò si aggiunga il dato dello squilibrio
Tra diverse zone del Paese
Squilibrio che si misura
Non solo in termini di reddito e di lavoro
Ma anche sul terreno del rispetto di diritti elementari
Che appaiono Utopia laddove dovrebbero essere semplice realtà
Senza contare
Che i margini per la credibilità dei soggetti politici tradizionali
Sì sono ormai ridotti al lumicino
Senza manicheismi
E senza strumentalizzazioni
Dobbiamo riconoscere che per troppo tempo
è stata affievolire la nostra risposta come sindacato
Ai sintomi negativi di un sistema che sapevamo deteriorato
Forse illudendo ci che prima o poi
Questo stesso sistema avrebbe generato anticorpi sufficiente a debellare il malaffare la corruzione endemica
L'illegalità diffusa
O forse
Confidando nell'iniziativa di quelle istituzioni
E di quei poteri dello Stato
Il cui risveglio negli ultimi mesi
E i sacrifici dei migliori dei loro uomini
Non bastano sicuramente
A giustificare anni di silenzio sulle stragi sul sacco di gran parte delle città italiane sull'impunità concessa a colpi di insabbiamenti o di sentenze alla Carnevale
Larizza
Diceva nella relazione
Che mercato e sinistra sono compatibili
E chi o cambia la sinistro cambia il sistema
Già
Ma cos'è oggi la sinistra
E come
Oggi se noi del sindacato
Sì la nostra azione è dichiaratamente progressista
Di fronte a un Paese che mette insieme un tasso di mortalità scolastica a livelli di terzo mondo
Che risponde con gli uffici di collocamento al problema dell'occupazione
Che nega le fasce più povere
In un crescendo di tagli i diritti alla salute alla casa ai servizi sociali
Abbiamo noi proprio tutte le carte in regola
E se così non è
Come io credo è necessario cominciare ad operare scelte precise
Sui contenuti i progressisti riformisti che ci occorrono ancor prima di preoccuparci di come sarà possibile per noi accostarsi a un polo che si autodefinisce di sinistra e avanzato
Dove potremmo ritrovare
Chi chiede di far sparire il sindacato come Pannella
O i nostalgici di Baffone
è per questo
Che condivido il giudizio sull'accordo del trentuno luglio
Come momento alto della nostra strategia
Solo che lo ritengo molto simile alla decima sinfonia di Beethoven
La più bella rimasta incompiuta
Sinistra democrazia d'altronde possono definirsi piloni su cui costruire un progetto di nuovi valori
A cominciare da quella solidarietà
Che per essere vero non può essere sostitutiva dei doveri e dei compiti istituzionali dello Stato
Quanto piuttosto la risultante di scelte programmatiche
Che costituiscono al tempo stesso il collante per uno schieramento avanzato in metro di giudizio sul vero cambiamento
Dobbiamo portare la nostra sfida
Sul terreno dello sviluppo
Ridisegnando i contorni di una spesa pubblica che va trasformata in motore
Finendo una volta per tutte di essere assistenzialismo indiscriminato OPA scopo per la droni grandi e piccoli
La giustizia sociale non è compatibile con bollini o tessere annonarie
Così come incompatibile
Con l'indifferenza verso le privatizzazioni dei servizi
Che continuano a scaricare oneri sulle famiglie
E l'equità fiscale
Non si deve fermare di fronte alle cassette di sicurezza delle banche
Ho di fronte ai grandi patrimoni
Che già hanno dimostrato di avere la forza di essere più uguale degli altri davanti alla legge
Pagando con un memoriale oppure un diario ciò che altri hanno pagato e pagheranno con pene e io comunque mi auguro drastiche
La stagione dei diritti
Va coniugata quindi
Con l'assunzione di quelle responsabilità
Che finora abbiamo assunto in momenti topici della vita del Paese
Come la lotta al terrorismo
Con la difesa del sistema produttivo
Responsabilità che devono diventare il pane quotidiano oltre che scelte di fondo
Non può esistere un sindacato che partecipa a Roma e che in azienda è solo capace di scioperare
Non può esistere un sindacato che assumersi compatibilità con un modello di sviluppo
Per poi scatenarsi nella difesa dei privilegi o di corporativismi vecchi e nuovi ovunque siano
Di fronte a ciò non dobbiamo commettere l'errore di confondere la partecipazione la nostra capacità di iniziativa politica come se fossero a sovranità limitata
Un pericolo al quale può salvarci la forza con la quale abbiamo ribadito la nostra autonomia
Però con altrettanta franchezza
Non possiamo nasconderci il pericolo che la grande crescita progettuale di questi anni baffi alla qui per considerarsi al passo di quel cambiamento reale che è già avvenuto nella società
E nella coscienza della gente
C'è qualche mare essere nel rapporto con i nostri iscritti
Forse sono avrebbe diciamo atto la propria delle forze giovani che crescono a maggior ragione dovremo affrontare prima o poi alcune questioni che interessano il nostro modello di sindacato
Noi crediamo che sia da rivedere innanzitutto l'attuale articolazione delle categorie della UIL
Per poter corrispondere al meglio
Al mutamento degli interlocutori istituzionali o meno e per razionalizzare tesaurizzare dei risorse umane ed economiche
Ci dovremmo porre il problema se sia giusto considerare la sottoscrizione della tessera
Con una polizza assicurativa valida fino al revolver
O se invece sia più giusto in quel parlare con la gente che sosteneva la Rizza rimuovere una fiducia ed rinnovata fiducia piena e verificata
Dovremo riflettere sui mandati eterni in base ai quali come segretari generali godiamo tanto per fare l'attualità
Di incarichi a vita come quello del governatore dalla Banca d'Italia
Tra i nostri strumenti sarà decisiva certamente la contrattazione
Come perno dalla concertazione per quel contratto che abbiamo proposto e che deve riguardare tutto il mondo del lavoro
Ma siamo e restiamo anche un sindacato di lotta
E qui sarà bene dire a chiare note
Che bisogna rimettere mano alla legge sull'esercizio del diritto di sciopero
Non per ricreare vecchi strumenti di ricatto nei confronti dei cittadini
Ma proprio perché per dipende la qualità dei servizi in un quadro ancora incerto di relazioni sindacali dobbiamo avere la garanzia di poter usare il anche il conflitto
In materia efficace
Tanto più che quando c'è un vero motivo
E la disperazione per il lavoro perso o è in pericolo ci costringe a bloccare autostrade o linee ferroviarie qua seppellire ci permette in qualche miniera questo non risulta incomprensibile all'opinione pubblica
Gran parte di tali questioni probabilmente li affronteremo alla conferenza di organizzazione
Ma forse è opportuno che non scompaiono nel dibattito di questo congresso
Infine
Credo giusta l'ipotesi di scegliere di scendere in campo
Qualora le condizioni lo impongano
Con i nostri uomini migliori
In occasione di eventuali competizioni elettorali
O comunque garantendo il nostro contributo
Di capacità di proposta
Nelle nuove aggregazioni che porta scaturiranno da questo passaggio politico
Ma per quanto ci riguarda
C'è un corollario
Basato sul principio
Che si può svolgere alcun ruolo solo per volta
La militanza
L'impegno civile di un dirigente sindacale
è una scelta di campo che può essere modificata
Solo in una direzione e senza ritorno
Quanto al problema dell'unità
Non mi pare che trentina abbia colto per intero il valore della nostra proposta
E certo che da parte di CGIL CISL e UIL
Questo è il momento di scelte chiare magari parziali ma che non si fermino al singolo episodio
Procedere sulla strada delle RSU non può voler dire che ci fermiamo un momento dopo averne create
è molto meglio discutere
Fin quando ce ne sarà bisogno
Sulle opzioni strategiche del sindacato confederale
La gente iscritti
Non ci chiedono parziali aggiustamenti
Quanto piuttosto precisi punti di riferimento su quello che siamo e su quello che vogliamo
Non sta scritto da nessuna parte
Il dogma della nostra indispensabilità
E se a ciò aggiungiamo i guasti di una militanza appannata
Di una democrazia spesso soltanto rituale
è chiaro che c'è molto da fare ancora
Soprattutto nella ripresa di quel contatto quotidiano
Che per molti di noi una dannazione
Ma che rimane la base per un mandato vero verificabile rinnovabile
L'alternativa chiuderci nella burocrazia del mestiere nel manuale Cencelli delle tessere e degli organismi costruiti più sulle esigenze dei sindacalisti che su quelle del mondo del lavoro e della società
Anche noi
Lo stato maggiore
Abbiamo bisogno di verifiche
Non esiste una condanna a vita essere dirigenti sindacali non può esistere un sindacato e si auto per pedoni le idee come gli uomini
Nessuno di noi
E ho finito può scagliare la prima pietra
L'importante essere consapevoli di ciò e altrettanto determinati a praticare noi per primi quel cambiamento di fondo che troppo spesso chiediamo solo agli altri
Ha ora la parola al segretario nazionale della UILM Franco Lotito
Io penso così
Collocandola quella al centro dell'iniziativa politica
Rinnovare il modello di rappresentanza il sistema politico del Paese
La relazione del compagno Larizza
Propone finalmente il compimento dell'idea del sindacato dei cittadini
Una grande idea
Concepita otto anni fa
Ma che in tutti questi anni è stata sovente costretta a navigare nelle acque basse di una convenzione minimalista
Finalmente ci siamo
E la politica
Vale a dire la capacità di compiere le scelte giuste per organizzare il futuro generale destino del sindacato dei cittadini
Lungo questo sentiero indicato dalla relazione conviene che ci incamminiamo senza esitazione
Perché ogni giorno che passa
Siamo sempre più sicuri di una cosa e cioè
Che la Prima Repubblica quella nata quarantacinque anni fa da un altro diciotto aprile quella del parlamentarismo proporzionalista
E dell'uso monopolistico della politica da parte dei partiti ebbene quella Repubblica non esiste più ogni giorno che passa
Al suo posto c'è un cantiere pieno di frastuono c'è polvere per anni le squadre di demolizione quelle che debbono ricostruire sono l'insieme e siccome interno e si danno sulla voce
E la confusione sotto il cielo è davvero grande e provoca anche noi quel senso di smarrimento di cui parla bene qualche giorno fa la compagnia Mintz
Ma non c'è scampo
In quel cantiere dobbiamo esserci anche noi
Lasciamo ad altri il ruolo di custodi degli arresti di Pompei
E li scriviamo ci senza esitazione negli elenchi degli edificatori dello
Abbiamo la forza le idee e del coraggio per farlo
Questo congresso e la migliore testimonianza che il polso della nostra organizzazione e forte è regolare
Abbiamo fatto il conto della nostra forza ed abbiamo visto che il radicamento della UIL in mezzo ai lavoratori non solo intatto ma si è persino cresciuto
Abbiamo fatto la prova delle nostre proposte politiche ed abbiamo constatato la loro efficacia di fronte alla difficilissima congiuntura sociale ed economica del Paese
Abbiamo verificato la nostra autonomia
Di fronte al governo e dalle controparti
E l'abbiamo trovata densa
Nei momenti più delicati di una vicenda politica e che ci ha coinvolti profondamente i patrimoni ideali che alimentano la storia della UIL e le appartenenze politiche di ciascuno di noi
Non ci hanno giudizi al contrario sia hanno uniti ancora di più
Da questa unità io mi sento protetto e per la mia piccola parte Nevado orgoglioso
Eppure c'è da essere cioè in questo straordinario cambio di fase che la sicurezza del nostro destino politico ed organizzativo non riposa per intero nelle nostre
Perché senza una profonda svolta strategica che impegna a fondo l'intero movimento sindacale di questo Paese che faccia i conti con una storia che si è messa a correre all'impazzata tutti quanti rischiamo grosso
Aver ragione da soli care delegate e cari delegati nel presente non servirà a nulla se tutti insieme avremo torto di fronte alla studio su
Sto parlando dell'unità
E delle sue concrete prospettive
Di quella cosa del sindacato che non ha un colore perché forse Dede comprenderli tutti quanti
E sto parlando del ruolo che solo un'organizzazione come la nostra
Dotata di forza di coraggio politico di autonomia deve svolgere sul terreno politico
Recentemente un sociologo americano ha detto che vede iniziare il ventunesimo secolo sotto il dominio della religione e delle razze
Così come il ventesimo secolo che sta per finire e vissuto sotto l'influsso delle ideologie e delle classi
Sebbene al bello
Dovesse avere ragione si porranno domande davvero inquietante
Ad esempio
Che ne sarà della nostra nozione unitaria che fissa il suo traguardo nella riunificazione del proletariato sottoposto allo sfruttamento capitalista
E come potremo amministrare la rappresentanza sociale senza la confortevole esemplificazione degli schieramenti dualistico
E come sarà la solidarietà valori addirittura fondativo per il sindacato sì non potrà più essere di classe
Lo chiedo naturalmente ed innanzitutto a noi stessi
In modo tale che si vada un po'più in là dello stravagante quesito sull'utilità e sul futuro del sindacato confederale
Mi permetto di chiederlo alle accise animata più che mai militare
Dall'idea BR in serrare il sindacato nella città del degli scritti
Le mura di questa città dell'accento potrebbero difenderci da ogni aggressione
Mazzini suonerebbero dal mondo
E c'è abituerebbero ancora più grave all'idea che fuori di noi ci sono soltanto avversa
Lo chiede infine a quei settori della CGIL
A cui sembra sfuggire il carattere conservatore ed oserei dire persino anti progressista del massimalismo rivendicativo dei Cobas e degli autoconvocati
E di essi vogliono farsene interni
La classe operaia vedete non ha smesso di esistere e non accetto smesso la sua volontà dirlo
Semmai gli ha smesso di battersi come classe generale ora agisce per se stessi
Più o meno come fanno gli altri gruppi sociale
Di fronte alle contestazioni violente che incontriamo nelle piazze siamo portati a ritenere che il problema della crisi della rappresentanza sindacale sia lì
Ebbene e arrivato forse il momento di dire che non è così non siete voi cane contestatori e neanche i vostri bulloni che pure fanno ma è il vostro livore anti sindacale il vero problema del sindacato così come è vero che il problema non è il superamento del monopolio della rappresentanza
Quanto quello dell'allargamento della rappresentanza oltre le angustie delle sigle e delle appartenenze organizzativo
Il vero problema sono i giovani
Di cui ci sfugge la rappresentanza
A cui manca il lavoro perché concerto mancano gli investimenti disegno espansivo
Ma anche c'è
L'egoismo delle otto ore che continua a presidiare un'organizzazione del lavoro fatta per gli abitanti della città dentro
è il mondo degli esclusi e della sofferenza
A cui si rivolge quel volontariato sociale di cui ci ha parlato Giovanni Bianchi
E che noi trattiamo sovente come un mero problema di funzionamento dello stato sociale
Sono gli anziani
Chiedo al mondo del lavoro sono usciti e per i quali il tempo della pensione rischia di essere non già il tempo del riposo
Bensì il tempo dell'ozio forzato cioè del nulla
Ascoltiamo di questi lavoratori di ieri e forse scopriremo con nostra grande sorpresa che prima del problema dei bollini viene quello dell'emarginazione di ritorno
Viene quello della inutilità sociale nella quale si sono ricacci
Sono le nuove povertà
Le nuove dimensioni sociali dello sfruttamento
Di cui gli immigrati extracomunitari sono l'espressione più evidente variopinte
Ma che investe gli strati sociali colpiti dalla crisi economica e dal ristrutturazione da lingua il teste
Faremo bene
A prestare orecchio al professor Brunetta
Quando ammonisce che la minaccia più grossa della disoccupazione verrà per i prossimi anni dal mondo del pubblico impiego
Che nessuno se ne compiace
Come talora devo fare a qualche sciocco razionalizzatore
Perché quando dovesse cadere saranno guai seri per tutto il paese
Questa della società
Chiedo a noi attende una risposta care delegate e cari delegati ed allora
Di fronte alle nuove dimensioni della complessità sociale il compagno Trentin mi perdonerà se dico che occorre qualcosa di più ed i più impegnativa
Vanno bene seminari
E servizi in comune
Ma io gli chiedo
Se è pronto a difendere insieme a noi l'idea stessa del sindacalismo confederale dall'aggressione di un ennesimo referendum che vorrebbe abolire l'articolo diciannove dello Statuto dei lavoratori glielo chiedo
Su questo si una una forte unità
Mi chiedo di mettere finalmente mano alla costruzione di un sindacato che sappia essere all'altezza di un nuovo modello politico fondato sulla democrazia dell'alternanza
Nostro dovere
E quello di scrutare l'orizzonte in questa direzione
E se lo faremo forse scopriremo che non è sicuro che il modello dell'alternanza produca di per sé un ambiente meno conflittuale
Al contrario potremo scoprire che andiamo incontro ad una forte contrattualizzazione dei comportamenti sociali
Del tutto simile del resto a quella che capita nelle altre democrazie occidentali
Quella contrattualizzazione di cui ha parlato il compagno Larizza nella sua relazione perché costituisce un'intuizione autenticamente moderna per la prospettiva del sindacalismo confederale
Forse dovremmo familiarizzare con la pratica di un conflitto certo tutto interno al sistema ma anche molto più intenso e diffuso
Con il fatto che gli obiettivi del conflitto saranno più circoscritti
Ma forse per ciò stesso l'esercizio della mediazione più difficile
La politica dei redditi sarà ancora da ancora di più uno strumento tramite il quale ricercare nuove forme di ricomposizione sociale ma come sarà possibile praticarla con interlocutori confindustriali che vagheggiano lo vedo oggi sopra i giornali uno solo salariale in cui rinchiudere i lavoratori Meridione potrei cavarmela facilmente con una battuta dicendo dottor Cipolletta
Che di gabbie salariali se ne potrà parlare quando luglio e tutti i dirigenti della Confindustria e tutti i dirigenti d'azienda accetteranno di guadagnare di meno per il solo fatto di lavorare da Roma in giù
Invece dico che sono preoccupati
Preoccupato di dover trattare la politica dei redditi con un interlocutore in evidente stato di carenza di intelligenza nella società dell'alternanza non vi sarà più posto per qualsiasi forma di consociativismo
Ed allora forse noi stessi dovremmo prendere atto che nella partecipazione come idea praticata di sono corpose tracce consociative che occorrerà rimuove
Le vie della ricomposizione sociale passano dunque per il sindacato così come per il sindacato passa la speranza di restituire alla Sinistra democratica una nuova prospettiva di governo ed allora più grande il compito che spetta a noi della UIL che dell'ispirazione laica ha fatto il suo comandamento
Per troppo tempo il pensiero che è arrivato il biglietto il pensiero laico è stato trattato come pensiero Mino
Proprio da parte di quelle correnti di pensiero che dalla storia hanno ricevuto una più dura delle smentite ora è giunto il momento di porre termine a questa mistificazione
Ecco dunque le nostre credenziali politiche morali
Per affrontare intenti straordinari di cui siamo testimoni ecco i nostri programmi e le nostre ambizioni qualcuno forse dirà che le cose da fare sono tante troppo e che farle tutte è impossibile
Può darsi
Ma chi può mai dirlo dove dove il confine che separa il buonsenso dall'utopia con i tempi che corrono il presente e dal futuro ciò che è possibile da ciò che non lo è
Care delegate e cari delegati questo invece il momento buono per ricordarci di un bellissimo monito di Bertrand VAS
Gli innocenti
Non sapevano che la cosa era impossibile dunque la fece vi ringrazio
è presente ai nostri lavori e lo ringraziamo il presidente del CNEL Giuseppe De Rita
Voglio ancora ricordare ai delegati alle delegate che oggi nel pomeriggio si svolgerà la tavola rotonda le nuove relazioni industriale per lo sviluppo dell'Europa o alle quindici e trenta quindici quindici e trenta
Comma Vanni la Alberto la Volpe del TG due Pininfarina da Baglio Larizza e Redondo
Diamo o dal diciamo l'evento diciamo così degli interventi della mattinata che sono ancora quattro
Lido nell'ordine Musio Adriano coi Sergio D'Antoni
Giovanni Galloni e Giuseppe De Rita ecco dispetto a questi interventi io credo che tutti le delegate tutti i delegati siano nella condizione di dare una valutazione complessiva
Soprattutto
Tenendo presente
Che occorre presenziare a ai lavori fino alla fine della della giornata
Chi è impegnato nelle vasche congressuali
Pregato di rientrare quindi di sedersi e vi assicuro che le sedie sono tutte agibili diamo ora la parola ad Adriano Musi segretario nazionale della UIL
Prima di dare la parola a muoversi mi comunicano che la commissione documento finale è convocata per oggi pomeriggio alle ore sedici e trenta la parola Adriano
Delegati delegate consentitemi volendo rispettare il tempo di iniziare il mio intervento con quella che anche la sintesi finale del mio ragionamento
Le scelte dell'autonomia
Delle incompatibilità
De L'Unità sono stati sono e saranno la nostra bandiera
E non lo lasceremo sventolare solo agli ultimi arrivati e solo perché si sono arruolati
Sono state e sono scelte che discendevano e discendono inscindibilmente dal modello di sindacato e di relazioni sociali che abbiamo proposto affinato perfezionato nel tempo
Fu aperto a Bologna nel settantasette un ciclo che ebbe a base della nostra proposta il tema partecipare per cambiare
Con questo congresso si apre un nuovo ciclo che si potrebbe sintetizzare con una frase adesso si cambia veramente
E il cambiamento riguarda tutti anche noi
Ciò nella consapevolezza che un congresso a per sua natura una portata strategica anche sì per la verità
Siamo abituati a vedere la cronaca politica ad irrompere nei nostri congressi
In un Paese che nell'Occidente industrializzato ai record della instabilità politica e governativa le probabilità che ciò accadesse anche in questo congresso erano molto alte
è inutile che io sottolinei come l'instabilità di cui oggi subiamo i contraccolpi sia di tutt'altra natura e di tutt'altro peso
Ed è caratterizzata da una tale intensità di cambiamenti e da una tale drammaticità di situazioni da inibire ogni e qualsiasi tentativo di riferirsi ad uno scenario di medio e lungo periodo
Eppure è quello che noi dobbiamo fare in questo nostro congresso
Costi quel che costi dobbiamo sforzarci di mantenere una lucidità di lettura degli avvenimenti in corso ed opporre ad essi la capacità critica che ci deriva dalla nostra cultura
Guai però se ci adagiassimo su questa convinzione su questo patrimonio senza capire che tale forza si tutela solo se il sindacato si propone in prima persona e in prima fila come soggetto di cambiamento
L'errore imperdonabile che possiamo compiere è quello di sottovalutare le ragioni che hanno portato il sindacato in questi ultimi anni a registrare una secca perdita di consenso politico nel Paese
Sono molte le ragioni per cui ciò è avvenuto
E non basta lo spazio di un intervento per ricordarle tutte ma una è centrale e fondamentale
La scelta strategica della politica dei redditi che pure come sindacato confederale abbiamo perseguito
Non è stata supportata da un modello di sindacato capace di incanalare la forza del movimento dentro grandi ed espliciti opzioni di cambiamento sociale ed economico non solo non ci ha saputo dare continuità essere certi istituzionalizzata la politica dei redditi ma ci si è praticamente accontentati di un ruolo di interdizione sociale
Sempre efficace nel breve periodo ma sostanzialmente perdente nel medio e lungo periodo ed oggi
Con la scomposizione la ricomposizione degli schieramenti politici con la elezione diretta e la individualizzazione della politica possiamo sperare solo nell'appartenenza o nella sensibilità degli eletti per il perseguimento delle sedi di partecipazione al di fuori delle imprese
Non abbiamo purtroppo molto tempo per porvi rimedio e per poter dispiegare appieno le potenzialità del movimento sindacale
Si tratta di limiti ed errori di cultura politica che noi la UIL da posizioni minoritarie abbiamo per anni denunciato
Ma il nostro problema non è quello di lasciarsi andare a logiche comparative o a sterili autocompiacimento
Perché conta è che la crisi di sistema accolte il sindacato l'intero sindacato in una condizione di eccessivo ritardo rispetto ai contenuti all'obiettivo dell'unità dei lavoratori
Se quell'obiettivo era ieri una delle possibili opzioni della politica sindacale
Con la fine della Prima Repubblica diviene una condizione necessaria perché non si entri nella nuova repubblica con una imperdonabile frammentazione della rappresentanza sociale
L'assenza di un sindacato unitario nel momento in cui si disegnano le basi del nuovo impianto istituzionale
è un limite oggettivo non tanto e non solo per il rischio di emarginazione che tutti noi corriamo quanto per il fatto che si dà vita ad una democrazia zoppa
è stato giusto e necessario porsi il problema dal punto di vista delle nuove regole elettorali e la scelta del sì al referendum è stato un passaggio importantissimo ma la legge elettorale solo un pezzo della riforma istituzionale
Nel Paese nel Parlamento c'è un'impressionante sottovalutazione anche del ruolo istituzionale delle parti sociali
Un problema che d'altra parte il sindacato non riesce a porre al centro della discussione perché è troppo diviso troppo condizionante dagli smottamenti che avverte nei tradizionali retroterra politici
La mancanza di interlocutori per il resto la grande impresa è troppo impegnata a curarsi le ferite per preoccuparsi delle sorti dalla Confindustria
Nel settore pubblico dell'economia
Abbiamo più interlocutori con l'esplosione di Tangentopoli e l'avvio ancora troppo parziale confuso delle politiche di privatizzazione il terziario avanzato e non si sta piegando in due sotto i colpi della caduta della domanda
Cosa fanno le tre confederazioni tutto questo e come possono avviare senza calcoli di bottega un processo di autentica rigenerazione la loro rappresentanza sociale c'è una sola risposta possibile a tutto questo
Ed è la ricerca dell'unità dei lavoratori costruita sui programmi e sui progetti utilizzando le regole di una moderna democrazia nella quale le forze sociali non siano né una sottospecie né un succedaneo di un partito politico
E nella quale le esigenze dei lavoratori siano rappresentate oltre che nella società civile inserì certa di partecipazione di controllo
Il nostro problema oggi non è quello di dividerci sull'opportunità di sostenere o inviare rappresentanze dirette nel prossimo Parlamento
Ne è quello di definire a priori in quali schieramenti nuovi sarà opportuno collocarci questa è una scelta che potrebbe allontanare forse ancora per molto troppo tempo l'obiettivo dell'unità dei lavoratori
Dobbiamo invece tornare a caratterizzarci senza paura in questa nuova e decisiva fase di costruzione dell'unità in base alla massima visibilità degli interessi rappresentati e tutelati dal Movimento dei lavoratori e dei pensionati la politica dei redditi le compatibilità l'inflazione il debito pubblico la competitività e il costo del lavoro gli automatismi
Abbiamo imparato sulla nostra pelle sulle nostre buste paga sulle pensioni nella riduzione dello Stato sociale cosa sono cosa significano e l'abbiamo imparato a conoscere anche Moody's del Fondo monetario internazionale
Ma gli altri
Gli altri soggetti di una politica di tutti i redditi non hanno capito non hanno capito loro parte
Non hanno capito e continuano a non capire cosa significa vita fiscale
Le distribuzione del reddito secondo il merito il bisogno la responsabilità come influiscono i rendimenti delle rendite sul debito pubblico i perché di una de una tutela dei lavoratori non solo nella grande ma anche nella piccola e media azienda il significato di un imprenditore moderno di servizi moderni di un'economia competitiva
Questo non significa perdere di vista il nostro obiettivo l'obiettivo che proprio il sindacato la salvaguardia degli interessi generali
Significa invece in una fase di passaggio da un vecchio sistema ad uno nuovo valorizzare ruolo fondante che lavoro dipendente a in un Paese che deve ricostruire la sua bonomia le sue istituzioni
Significa nera legare l'obiettivo del risanamento dello Stato alla trasparenza dei comportamenti e delle responsabilità
Diceva Pietro contratto per lo sviluppo si contratto ma perché lo si possa denunciare riconquistando la prossima vostra libertà d'azione quando uno dei contraenti si ritira fa il furbo fa finta di non capire
L'emersione la rappresentanza tiene diretta degli interessi del mondo del lavoro è la solo risposta la dispersione in mille rivoli la grande forza contrattuale del sindacato
Solo un sindacato unito che sappia rappresentare senza mediazione di incertezze politiche ed in totale autonomia agli interessi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati potrà ridare trasparenza e visibilità conflitto sociale e per questa strada costruire una nuova prospettiva di politica economica
In un momento così decisivo non possiamo dunque farci sorprendere con lo sguardo volto all'indietro quando parliamo di democrazia e rappresentanza
Da qui la le carte in regola per mettersi in prima fila nel paese del mondo il lavoro nella battaglia per il rinnovamento
La nostra cultura che si richiama le grandi tradizione del pensiero democratico occidentale ci consente oggi di guardare al nuovo che si profila con la serenità e la determinazione di chi la lungamente preparato
Il percorso che abbiamo tracciato talvolta tra pesanti ostilità oggi ci mette nella condizione di lavorare fruttuosamente per la realizzazione di un progetto di cui sono mature finalmente le condizioni
Senza pretese di egemonia ma la cultura laica e riformista ha svolto il suo dovere non ha bisogno di arroccarsi dietro pot bottega naturalistiche
Ed è per questo che vorrei concludere ricordando a voi a me stesso due citazioni che mi sono rimaste impresse nella mente come ad Amato quella di Carlo Rosselli
La prima recita testualmente il socialismo e l'attuazione progressiva della idea di libertà e di giustizia sociale tra gli uomini contro la corruzione di una civiltà troppo preda del demonio del successo e del denaro
Il socialismo più che uno Stato esteriore da realizzare è per il singolo un programma di vita da attuare l'affermato agli albori del movimento socialista Carlo Rosselli nel mille novecentoventinove
L'altra che mi è cara ricordare a firma l'Italia ha bisogno che i migliori tra i suoi giovani sentano necessità di impedire all'Europa di dire quel popolo ha il governo che si merita
C'è bisogno che ingigantiscono in cui il giusto e santo orgoglio della terra che voi calcarenite maestra al mondo di civiltà c'è bisogno che cessando dagli esteri di ragni di pre variate praticamente ad affermare con i fatti il vostro dovere il vostro diritto
A creare con l'opera vostra l'opportunità di risollevarsi ai di risollevarsi ai cittadini non è di oggi e Mazzini del mille ottocentosettanta
è nel libro che abbiamo voluto pubblicare assieme a quello dei fratelli inoltre sono Celly per ricordare a tutti l'origine del nostro impegno le idee e i valori a cui facciamo riferimento la loro modernità e la nostra forza il loro valore il nostro orgoglio
E Italia attualità che si inserisce la nostra proposta e sia in un sindacato unitario sia in un sindacato unico la UIL ci sarà con le sue idee con le sue proposte con tutti voi
è presente ai nostri lavori la dottoressa Anna Maria Maranzana direttore generale dell'INPS la ringraziamo
Diamo ora la parola d'un amico che non ha bisogno di presentazioni i giornali hanno bene rappresentato l'amicizia e la stima che oggi è presente tra le organizzazioni sindacali confederali quando hanno messo in rilievo
All'apertura dei lavori congressuali il significato politico della presenza comune e vicina io aggiungo al tavolo della Presidenza dei tre segretari generali di CGIL CISL e UIL
Siamo certi del contributo che ci verrà dal suo intervento
Sul terreno dell'approfondimento unitarie progettuale
Rispetto ai gravi problemi che il sindacato fin dai prossimi giorni sarà chiamato ad affrontare nel confronto con il Governo Ciampi è con questa premessa
Che compiacere diamo la parola al segretario generale dell'azienda Sergio D'Antoni
Cari delegati care delegate
Del congresso dalla Williams
Caro Pietro
Ringrazio
Per le parole che ha espresso credo a nome di tutti voi il presidente di questa Assemblea
Vi ringrazio per il segno
Di comunanza
Che questo significa
Vi ringrazio per avere impostato questo congresso
Sul piano di una dibattito
Comune
Per costruire un sindacato unitario dell'autonomia e della solidarietà
Vi ringrazio perché
Questo dibattito finalmente prende corpo
Finalmente esce
Dalle
Spesso giuste
Valutazioni
Spesso esclusive di singole organizzazioni ed affronta in una casa comune come deve essere
La casa Julia speriamo le questioni aperte
I problemi non risolti
Inoltre che restano da sciogliere per arrivare a questo grande obiettivo
Io sono convinto lo dirò alla fine
Che se lo spirito chi è animato questo congresso
Sarà confermato
Dal nodo come anche noi laicismo che svolgerà il proprio congresso in questa stessa sede alla fine di giugno
E da parte della CGIL le parole gli eredi trentenne vanno nella stessa direzione
Questo che per molte generazioni di sindacalisti è stato un sogno potrà diventare per noi per noi interprete di questa fase complicata e difficile ma anche di grande potenzialità una meta un obiettivo una conquista
Noi abbiamo tutti riflettuto e stiamo tutti riflettente
Se i segni veri di questa crisi italiana e internazionale
Stiamo tutti riflettendo sui cambiamenti profondi che questa scrissi innesca non solo nei comportamenti dei governi nei comportamenti dei singoli soggetti e dei soggetti collettivi nei comportamenti
Nel modo di pensare nel modo di vivere c'è proprio è iniziato
Una fase completamente nuova diversa che segna una rottura
Rispetto a tutto quello che abbiamo conosciuto e vissuto
Le difficoltà attuali dell'economia internazionale ma anche le difficoltà attuali del modo come i governi dei vari Paesi affrontano questa fase
La dicano lunga la dicono lunga sulla impossibilità
Con i vecchi strumenti vecchi modi di pensare le vecchie ricette
Di affrontare la qualità nuova
Del modo di produrre del modo di distribuire del modo di concepire il rapporto cittadino statico lavoro capitale
Società individui
Siamo in una fase
Autenticamente creativa in cui coloro che riusciranno
A determinare questo nuovo a guidarlo a spingerlo avranno non solo la garanzia ma i titoli
Per poter guidare la fase successiva
Quello che sta venendo fuori da noi in Paesi come gli Stati Uniti
Che sono state
Per lungo tempo
Anche un punto di riferimento chiaro esplicito
Una la combattiva come veniva definita
Ma il fatto che anche loro stanno prendendo coscienza
Che nell'economia e come negli Stati non ci sono più le combattive non ci sono più primo
Che solo se si riuscirà a fare una nuova vera sintesi mondiale una vera nuova sintesi di governabilità mondiale si potrà avviare una nuova base lo feeling
Col Moro non crolla solo una tragedia umana storica e politica
Col Moro crolla molto di più
Corolla un equilibrio del mondo un modo di pensare
Un'acquiescenza fondata tutta sul nemico che oggi ha bisogno dovunque di nuovi rapporti tra Nord assorbe tra Est e Ovest e all'interno di questa società di una nuova coesione
Non fare i conti con tutto questo illudersi che tutto questo sarà risolto automaticamente significa condannarsi a delle questioni che sembrano incomprensibili sembra
Ma si continua a governare ogni paese con un'ottica esclusivamente nazionale
E non si capisce invece che ormai solo una governabilità mondiale
Nel rapporto deboli forti del mondo nel rapporto est a ovest nel mondo potrà garantire una nuova fase di prosperità e di sviluppo
Senza questo ogni economia sì nutrirli chiuderà in testa essa perderà tutte le sue potenzialità però quelli che decidono saranno
Strumenti persone che avranno possibilità di incidere in tutti i Paesi i governi continuano a governare nazionalmente
I boiardi o comunque vogliamo chiamarli gli idiomi come li chiamano con una decisione vi ora mattina cancella intera politica di un singolo stato per mesi
Non capirà questa condizione non spingere verso un risultato
Parola complicata e difficile che a poco ancillare in una giornata
Sorsi iniziative
Impegno sofferente
La decisione di ieri Moody's
Di considerarci
Nel giro di due anni dal mille novecentonovantuno dalla prima fascia
Alla penultimo quasi ultima fascia
Cancella per gli effetti economici che tanti dei discorsi che abbiamo fatto perché Nesta spirali di aumento dei tassi di interesse noi sappiamo che per risolvere il problema del debito pubblico solo un calo effettivo dei tassi d'interesse ci aiuteranno affatto
Ma modesto e non va dietro tutte le nostre elucubrazioni modesti si riferisce ad una soluzione politica che vede instabile che vede di passaggio che mente e siccome ispirata soltanto da dieci interessi però effettivi cancella pensate un attimo ci dava la prima fascia nel novantuno quando avevamo nelle sotto le ceneri molto più problemi di quanto noi abbiamo ora che abbiamo avviato questi problemi a soluzione ma allora c'era un rapporto una stabilità era così visibile all'Italia
Mentre ora ci dà in fasce basse perché giudicate questa condizione
Che invece è con un colpo di spugna ma viviamo in questo mondo
Toglierlo con fastidio certo che
Totti vorremmo farlo ma non possiamo
Questo si spinge ad una presa di coscienza in più
Questo ci spinge ad un ragionamento in più e dovrebbe spingere Totti Totti
Tutti quelli che hanno responsabilità capire l'importanza di questo momento a comportarsi con serietà e responsabilità a determinare comportamenti lineari e non frutto di interessi di parte o di partito
O di gruppo o di singoli
Per questo lo ha fatto bene Pietro noi crediamo ancora e lo diciamo qui in un governo mondiale del rapporto
Tra le economie e tra i possibili sviluppi ma crediamo fortemente anche all'Europa
L'Europa che stava fallendo perché era costruita
Su un modello politico che non c'è più
E siccome era illusorio pensare
Che si potesse costruire l'Europa solo sulla moneta e sull'economia
E la politica
Poi è arrivata
E la politica arrivava perché allora era fondata tutto sul nemico e quindi c'era la solidarietà politica in quanto tale perché c'era il rischio Unione Sovietica
Crollato quel rischio non essendoci la politica ciascun paese torna in sé stesso crolla l'economia crolla la linea quel progetto europeo non vale più
O gli Stati d'Europa troveranno il senso compiuto e noi noi nel nostro piccolo grande siamo lì a testimoniarlo perché siamo stati gli unici e siamo gli unici attraverso un sindacato che comincia a fare i suoi primi passi come la cessa chi ebbene che questo sia possibile unificare le persone gli uomini e le donne del lavoro gli uomini e le donne all'Europa no lì invece affidarsi ad un meccanismo tutto di sette persone che Stern escono nel chiuso di una stanza e poi appunto con la conseguenza che non reggono
Perché non vengono vissute
Dalla gente come proprie
Distaccati separa lo stesso per quel che ci riguarda vale per le questioni più di fondo nord sud del mondo diamo il nostro segretario generale l'acido internazionale
Che continua a ripetere e lo fa bene l'ha fatto anche la questa tribù una
Che se non si capisce che Paesi del Sud del mondo sono una risorsa
No non penso
Se non si capisce che la questione demografica comporta conseguenze devastanti se non viene affrontata in un assetto di equilibrio di sviluppo come si creeranno mai mercati come si potrà dare spinta all'economia anche dei Paesi forti come si potrà innescare
Questo tipo di meccanismo
Continuare a non fare i conti con queste cose significa rinviare la ripresa come costantemente anche gli esperti fanno ogni sei mesi la predicono ogni sei mesi la rinvia
E noi
Che siamo una parte non tutto dobbiamo convincerci che solo spingendo in questa direzione per l'Europa e per il mondo potremo contribuire per la nostra parte a indicare la strada il percorso l'avvio
Lo stesso vale per la questione italiana noi non siamo tutto in questo Paese
Siamo una parte importante fondamentale
Sottovalutare ci sarebbe un grande errori
Spesso anche sopra valutarsi un errore ma io considero un grande errore il sindacalista che si sottovaluta il sindacalista
Che e portato proprio per questa ragione poi magari a pentirsi poi magari ad affermare continuamente di avere sbagliato qui Elli odio questa figura il vero ruolo del sindacato oggi è scegliere indicare la strada assumersi la responsabilità dire qual è il percorso il cammino per uscire dalla crisi
Per uscire in avanti da questa condizione e subirne e subirne proprio perché ha scelto tutte le conseguenze con chiarezza con determinazione senza equivoco
Mai inseguire
Cercare in tutte le maniere di anticipare lo abbiamo fatto in questi mesi
Lo abbiamo fatto in questa fase di passaggio delicato
Lo abbiamo fatto rivendicando il nostro ruolo la nostra funzione non è stato facile
Era facile incontrarlo
Settanta forze politiche anche nove
Prima o dopo saranno costrette a misurarsi con i problemi reali
Se la smetteranno di invocare sempre massimi sistemi e faranno i conti con la questione reali
Del risanamento alla finanza pubblica della ripresa dallo sviluppo dà la priorità del lavoro e dell'occupazione probabilmente volta partono abbiamo ad oggi attuale cesserà e potremo fare confronti più seri più adeguati più in linea con tutto quello che c'ha spetta ma fondamentalmente ispirati per quel che ci riguarda
Dai quinta
Da capacità di produrre giustizia da forza per determinare questi cambiamenti
Lo abbiamo fatto anche recentemente
Quando
Venerdì scorso siamo stati dal Presidente dalla Repubblica
A indicare per quel che ci riguarda
Tre strade
Per affrontare questa fase di passaggio
Tre strade significative fondamentali importante
La prima
Andare a nuove elezioni solo con una nuova legge elettorale
Per rispettare il voto del diciotto aprile
Per rispettare la volontà del popolo italiano
Non è vero
Che il voto scandaloso
Del ventinove aprile alla Camera tradiva il diciotto aprile il vero tradimento e andare a votare con le vecchie regole perché significherebbe non aver capito il messaggio che la parte di milioni di persone è stato dato basta con questo tipo di affetto che ha prodotto dispersione frantumazione consociativismo
Per questa ragione lo abbiamo detto con chiarezza
Perché sentiamo su di noi tutto il peso di una frantumazione non costruttiva
Di un rischio per l'Italia
Come qualcuno dice
Di fare la fine alla Polonia
Di andare verso una via polacca in verità da un po'di tempo sono i polacchi che dicono non vogliamo fare la fine dell'Italia
E proprio per questo
I dobbiamo indicare la strada
Dobbiamo spingere in quella direzione che la gente ha voluto dobbiamo determinare questa presa di coscienza
Quindi prima passa secondo passaggio
Era un sì forte
Alla riforma dell'immunità parlamentare
Qui non c'è da aggiungere altro ieri il Parlamento si è mosso con grande
Decisioni in questo via c'è voluto quello che è successo in quelle giornate per capire che questa immunità ormai è vissuta come un privilegio insopportabile
La gente richiede una frase banale che è scritta in tutte le sedi dei tribunali italiani la giustizia è uguale per tutti
Processi si debbono fare
I processi si debbono fare
E i colpevoli saranno condannati gli innocenti assunti e tra l'altro e convenienza degli inquisiti
Perché per quello che viviamo il rischio di giustizialismo è tale che l'inquisito in quanto tale viene condannato prima
Quindi ha interesse al processo
Perché il processo potrà probabilmente assolverlo non capire questo passaggio questa cosa così elementare determinare questo choc questo trauma inutile significa condannarsi
E io penso che quello che è avvenuto in queste giornate e il Sighieri al voto palese dell'autorizzazione nei fatti cancella anche nei fatti l'istituto orario in forma se può fare perché col voto palese tutte le imboscate tutti trasversalismo tutte le manovre sotterranee sopra il mare finiranno
E probabilmente sul piano dei principi quando queste cose riguardano una persona e discutibile parlare di voto palese però non c'è dubbio che al punto in cui eravamo è un passaggio obbligato terza questione
Misure economiche sociali
Tali da fronteggiare la nostra condizione
Per noi misure economiche sociali significa
Portare a termine la trattativa che abbiamo sviluppato in questi mesi col governo e le parti
Sociali per arrivare ad un accordo complessivo
Che dia certezza di comportamenti spinta allo sviluppo priorità al lavoro e all'occupazione
Noi ci teniamo a quel qualcuno
Ha fatto bene Pietro
A
Non porre l'accento sulla questione delle etichette come lo chiamiamo
E ha scelto la strada di chiamarlo contratto perché normale per dei sindacati quando fanno accordi chiamarli col loro nome contratti
Così l'ho interpretato perché anche qui siccome ci spaventiamo da un po'di tempo per le parole è parlare di patto sociale o parlare di fatto di solidarietà può innescare chissà quali brividi
Probabilmente la questione che ci interessa è un accordo e i contenuti di quell'accordo non come lo chiamiamo poi ognuno chiamerà Giovanni Giuseppe
Ognuno si disperde l'Ama Pietro ci ha dato un aiuto che io credo sia utilissimo lo chiamiamo contratto
Non so se Bruno va bene contrattura perché la parola pazzo lo inquieta sempre allora
Il Ponto nostro e
Il punto nostro è i contenuti il punto nostro sono cosa
Questo accordo deve contenere quali sono le nostre priorità su questo versante
E perché abbiamo insistito
Di fare in modo che si concludesse prima del diciotto aprile
Non perché eravamo innamorati di un accordo a tutti i costi
Non perché pensavamo che tutto questo fosse
Come direbbe risolutivo immediatamente di tutte le questioni che abbiamo davanti no no perché questo Paese come dimostra Moody's
Ha bisogno di fiducia ha bisogno di comportamenti coerenti ha bisogno di accordi ha bisogno di sedi costruttive ha bisogno di gente e di uomini e di donne i soggetti di sindacato di imprenditori che si mettano insieme di governo e decidono insieme i comportamenti gli obiettivi il modo di produrre tutto questo
Più tardi si fa peggio è aperto tutti
Non insistiamo perché siamo innamorati di questa condizione no perché riteniamo che per il Paese come viva la fase di passaggio politico qualcuno qualcuno
Ossa dirli
Che si può avere fiducia che non siamo il frutto di comportamenti di volta in volta che poi spingerebbero necessariamente aveva stretti basati solo sul rapporto di forza
Finalmente
Si ritorna l'accordo al trentuno luglio finalmente
Probabilmente lo si giudica con più serenità
E probabilmente anche con la freddezza necessaria per apprezzare
Non era e non è un accordo facile per noi
Ma io chiedo se
Io chiedo sempre qual è l'alternativa
Se non avessimo fatto quell'accordo
Qual era
I termini dalla questione sono tutti davanti
Se non ci fossimo assunte quella responsabilità quali conseguenze avremmo avuto
è facile guardate non è complicato
Avremmo avuto un'inflazione al sette otto per cento
Avremmo avuto lo stesso problema sulla questione dello sviluppo e gli stessi problemi occupazionali né più nemmeno l'aggravante sarebbe stata un'inflazione più alta
L'inflazione più alta come ben sappiamo colpisce non neutralmente colpisce i deboli di un Paese colpisce gli esclusi
L'inflazione più alta è la tassa micidiale perché colpisce senza dirlo non te ne accorgi materno veniva
Colpisce gli anziani che vivono solo di pensione colpisce le famiglie numerose colpisce le famiglie in cui ci sono molti disoccupati quelle sono le più colpite dall'inflazione
E se avessimo oggi un'inflazione al sette otto per cento come ci sarebbe senza quell'accordo di allora i deboli gli esclusi questi con questi soggetti che farebbero Ponti sarà prenderebbero
Con una vecchia visione
Vecchia stantia che il padrone cattivo ai governi sono larghi e così ognuno si mette la coscienza a posto
Ma noi sappiamo che non è così
Noi sappiamo che ormai o noi diciamo esattamente quello che vogliamo è il modo come raggiungerlo o poi prenda stava con qualche altro non significa assolutamente nulla non abbiamo questa concezione del sindacato
Sarebbe successo invece
Questo sì un rischio formidabile tetti aveva rapporti contrattuali chi aveva forza contrattuale andava a riscuotere e difendeva il suo salario né chi non poteva veniva cancellato abbandonato messo da parte dove stava al sindacato confederale dove stava solidarietà da tutti invocata
Dove è stata questo rapporto che viene portato come esempio
Per determinare questa condizione allora tutti critici ce ne hanno dette di tutti i colori quindi
In questo anche accomunandoci fisicamente ma nome personam Pietro cioè tutti noi quelli che hanno
Bruno
Quelli che hanno difeso
Ognuno con il suo modo quella corta
Per questo già abbiamo le carte in regola
Per
Determinare un avanzamento
Per determinare l'effettuazione di una vera politica dei redditi
Di tutti i redditi
Sappiamo quanto è difficile anche al nostro interno
In Italia sono tutti d'accordo sulla politica del venti tutti non c'è uno non c'è uno dovunque vi girate non c'è uno che non è d'accordo sulla politica dei redditi c'è un piccolo particolare che ognuno è convinto che si tratti del reddito dell'altro
Mai del suo
Perché ogni volta che si trattava del signor reddito dice eh io che c'entro
E si volgevano altro lato lo abbiamo visto lo abbiamo misurato lo misuriamo perché è una politica dei redditi è una politica che punta ad una bassa inflazione
è una politica che punta dinamiche salariali anticipate collegata all'inflazione più bassa quindi programmata è una politica che punta
A mente nel merito del valore reale della retribuzione delle pensioni ma non inseguendo l'inflazione ma anticipando questo significa
Quella che chiamiamo giustamente politica della concertazione che è una frase complicata difficile la gente non la capisce vediamo di spiegargli accede in sostanza significa questo
Significa puntiamo ad una inflazione bassa perché l'inflazione bassa dà anche un contributo sui costi sulla competizione sullo sviluppo sull'occupazione e mantiene il valore reale della retribuzione delle pensioni
Ma presuppone un allargamento perché questo vale per tutti i lavoratori dipendenti presuppone una grande equità fiscale
Parlo in una sede che si è caratterizzata la vostra organizzazione
Si è caratterizzata per lungo tempo su queste problematiche
Facendo giustamente una grande bandiera ma la politica dei redditi
Il punto la strada per arrivare all'equità fiscale
E anche qui non per fare distinzioni noi siamo bravi gli altri sono cattivi i lavoratori dipendenti pagano quello che pagano più imposte perché hanno la trattenuta alla fonte
E non perché sono eroi è se non l'avessero io non lo so se paniere
Non lo so
Io so che così è perché ce li c'è l'obbligo gli altri ceti e allora gli altri ceti cosa fanno
Gli altri ceti si sono scandalizzati tanto perché si è impostato un meccanismo che poi è stato definito di tassa minima perché abbiamo cominciato a richiedervi una cosa elementare
Pagate di più niente forfettizzazione
Una cosa di una la mentalità unica ma non è così in Italia a politica vendite quella dell'altro
Ma se c'è un un soggetto autonomo come lo volete considera auto
Se c'è uno
Se c'è uno che ha un dipendente
Beh si suppone che tiene quell'attività perché la produca
E guadagna una lira in più del suo lavoratore dipendente
Perché se così non fosse questo non è un Paese la Compagnia di San Vincenzo che è una cosa altrettanto
Altrettanto per un cattolico come me altrettanto impegnativa ma non non adeguata non amico
Per questo insistiamo
E qui abbiamo visto quello che è successo invecchiano dalla politica come sono accorsi al capezzale tutti quanti tutti quanti
Qualcuno si anche contraddistinto se voi avete notato veniva nelle fabbriche nei posti di lavoro e ci diceva il sindacato l'Istat nel rallenta il sindacato vi cancella questo il trentuno luglio che ha cancellato questo quest'altro
Gli ha tolto questa cosa le pensioni la sanità eccetera
E quando solo una battaglia l'equità fiscale può compensare tutto questo perché delle due l'una quando hai un problema di Risanamento alla finanza pubblica non può fare più debiti aumentano l'entrata del ministro alle stesse
Non c'è niente da fare nel momento in cui c'è una cosa che fa aumentare le entrate queste stessa forza che venivano via rimproverarci capeggiava i coltelli quelle che non volevano pagare tasse e poi dal piano e poi qualche volta anche ecco resta anche questa la chiamano sei ministri
E molti di questi sono di sinistra perché Mancini perché per il resto non si capisce
Dove ci vogliono portare
Anche questa noi insisteremo non insisteremo la cosa è antipatica perché ci fa assumere responsabilità che non sono nostre
Che sono dei parlamenti dei governi
Poi abbiamo visto i ministri quale finanze
Sì abbiamo avuto un turnover senza precedenti c'è stata una
Quattro ministri in un mese comunque tutti alla fine avevano vedremo questo nuova avevano questa caratteristica che li continuavano a spiegare non vi preoccupate perché provvisoria provvisori non lo preoccupa
E in effetti secondo me provvisoria lo è perché troppo bassa bisogna alzarla e allora questo produrrà un effetto se vogliamo una vera una vera politica di tutti i redditi ma questo non basterà
Non basterà perché ci vuole di più ci vuole una capacità di sostegno al sistema produttivo una tutela del sistema produttivo
In Italia c'è uno strano modo di concepire questa tutela questo sostegno c'è uno strano modo anche di concepire le privatizzazioni c'è uno strano modo di non capire i mutamenti che si debbono fare
Senza innescare meccanismi perversi
Continuiamo a
Vendere aziende all'estero e continuiamo a chiamare tutto questo internazionalizzazione
Che in sei giusto se fosse scambievolmente
Cioè se fosse che
Gli stranieri comprano aziende italiane e gli italiani comprano aziende straniere
Da un po'di tempo si dà il caso che tutto a senso unico
Sono gli stranieri che comprano in Italia la svalutazione ci ha dato dei vantaggi competitivi della lira
Ma purtroppo ci dà degli svantaggi da questo punto di vista perché si compra in Italia con meno soldi con meno Marsico meno dollaro di quanto non fosse necessario prima ma già prima tutto questo veniva chiamato internazionalizzazione per me che non sono uno nazionalista stupido che però pensa che giusto un equilibrio perché quando si affidano interi comparti del proprio assetto produttivo agli stranieri il primo dopo o prima o dopo
La cosa separi
Non c'è niente da fare
Non capire che le privatizzazioni si possono fare si innesta una riflessione vera di canalizzazione del risparmio una nuova gestione del capitalismo in Italia la creazione dei fondi di fondi
Di investimento di partecipazione dei lavoratori se non si comincia da cui nell'innescare un processo riformatore autentico significa in sostanza vendere quel buono che abbiamo solo lo straniero mentre lo straniero non cimenta niente
Continentale tedeschi alla Pirelli non gliel'hanno venduta all'avvocato all'avvocato non gli hanno venduto manco l'acqua minerale manco le bollicine nell'anno considerato strategico
Strategico noi abbiamo venduto Telettra
Che essendo del delle telecomunicazione
Non solo e meno strategico dell'acqua minerale
E continuano però a non affrontare questo tema che nell'accordo in parte affrontato e noi dobbiamo spingere perché qui ci sia un vero cambiamento cari delegati care delegate questo è un compito fortissimo
Il capitalismo da solo non ce la fa se non si incontra con il lavoro
Se noi non entriamo non entriamo diciamolo così brutalmente
Nel capitale di rischio delle impresa se non decidiamo perché per fare qualità di prodotti ci vuole il riconoscimento pieno dalla funzione della testa del lavoratore della lavoratrice
Non basta più partecipare al lavoro con le braccia collegandosi partecipa con la testa per partecipare con la testa
Ci vuole questo riconoscimento bisogna essere dentro ci vogliono condizioni reali per essere dentro e come si fa se si ha un grande atto di coraggio un grande salto culturale gli imprenditori italiani sono per l'azionariato diffuso lo chiamano così per l'azionariato popolare ma simbolo così non conta nulla
Noi siamo per l'azionariato diffuso popolare ma collettivo perché voleva entrare nelle sedi dove si comanda dove si decide dove si decide cosa si produce dove si produce come si potrà affrontare questa nuova questione meridionale nel nostro Paese
Dopo aver giustamente ha superato lo schema dall'intervento straordinario
Se non saremo nelle fedi se ci affideremo solo ad un mercato spontaneo ma questo è illusorio solo se saremo nelle sedi dove si decide dove si partecipa dove ci si assume la responsabilità questo sarà possibile
Per fare questo ci vuole un salto culturale anche nostra
Recentemente ho fatto
Una bella discussione in una bella Assemblea su questo che avevo fatto un'ipotesi così banale se ammettessimo da parte venti mila lire al mese e li mettiamo in un fondo
Di salario
In un anno per venti milioni di lavoratori sono sette mila miliardi
In cinque anni sono trentacinque mila media
La Borsa italiana è duecento mila miliardi beh è un quinto dalla Borsa italiana pensa che cosa si può fare come si può cambia
Cosa si può innescare e un lavoratore uscendo a quell'assemblea era e quanto alle dando la stato bravissimo è giustissimo bisogna insistere su questi è stato bravissimo
Però ti chiedo una cortesia prego di la mia ventennale il numero e tocca
Con il termine diceva qual è il vero terreno il vero problema che anche noi abbiamo che in questo sindacato dell'unità dell'autonomia dobbiamo porci per superare questi ritardi questi asset culturali non sarà facile perché non ci vorranno non ci vorranno perché hanno in testa ancora un'idea del sindacato
Che è un'idea vecchia ottocentesca
Qualcuno si sforza ancora libri mostrargliela qualcuno anche dentro il sindacato ma per fortuna una minoranza
Perché altrimenti ostinarsi a dirci no ai due livelli contrattuali significa non capire che questo sindacato è cambiato
Significa non capire che due livelli sono lo strumento per innescare nuove relazioni sindacali al centro e in periferia
Significa non capire che è un sindacato che si assume su di sé questa responsabilità ha scommesso
Non inseguiva una politica di salario variabile indipendente non lo ha dimostrato lo ha dimostrato in questi mesi non c'è bisogno che continuamente lo dimostri
Ieri il presidente alla come industria detto vogliamo un accordo strategico
Bene Giusto allora
Dove sta la nostra tattica e tattica nostra dei casi ed è a livelli più strategico di quello non c'è niente
Se continua invece a ritenere che ci sia un problema diverso ci sia un problema per cui deve temere il sindacato lo svolgimento alla sua azione per cui non può prefigurabile due possibilità
Ma soltanto una ecco questa non è strategia esattamente questa la strategia e ancora vecchia tattica
E ancora il frutto di una vecchia cultura
Due livelli non per fare sconquassi due livelli per fare quella politica dei redditi al centro e per innescare un meccanismo effettivo di partecipazione nei luoghi di lavoro per determinare una capacità vera di svolgimento alla produttività
Che sia tale da sconvolgere da spingere da porre la questione del lavoro
Dobbiamo dirlo con franchezza nei prossimi anni se vorremo creare lavoro dovremo necessariamente ridurre l'orario
E non è detto che riusciremo a farlo se si non useremo una parte della produttività non destinandola salario ma destinando l'autoradio
Come scelta nostra autonoma effettiva perché altrimenti sarà complicato
Per questo abbiamo bisogno abbiamo bisogno il sistema delle imprese italiane ha bisogno di due livelli per questo si può mettere in piedi un vero sistema che sia in grado di coniugare conflitto e partecipazione
Nessuno vuole cancellare il conflitto in questa società il conflitto il sale di ogni democrazia il vero problema è come esso si concilia con le procedure che lo compongono
Commesso non diventa disperazione senza sbocco come esso non diventa conflitto per il conflitto mai conflitto per un accordo
Conflitto per un'intesa conflitto per uno schema partecipativo non conflitto per niente
Pietro dice delle cose giustissime
E credo mettono con chiarezza a tutti nella sua relazione questo punto e questo passaggio ecco noi stiamo affrontando nei fatti il nostro cambiamento e dovremo proseguire
Su questo terreno dobbiamo svolgere questo cambiamento non le scelte nel modo di operare nel modo di concepire il nostro ruolo
E gli altri
E gli altri debbono fare altrettanto gli altri e diversi da noi gli altri che sono coinvolti in questo meccanismo di grande mutamento istituzionale morale politico
La nuova legge elettorale l'avete detto tutti lo dice Pietro con grande chiarezza comporterà delle conseguenze
Notevoli sconosciute per quel che abbiamo vissuto finora comporterà una scomposizione e ricomposizione delle forze politiche senza precedenti
Qui c'è una discussione aperta
Ma fanno i politologi la fanno gli esperti i futuristi la fanno più
Si determinano due poli uno conservatore e uno progressista
O invece si determinavano scenario un pochettino più complesso probabilmente più adeguato alla realtà italiana
Io sono tra quelli che pensano a questa seconda ipotesi
Che non sarà facile che si formino due poli in questo nostro Paese del resto neanche nei paesi di maggiore tradizione anglosassone
Come la stessa Inghilterra la gli Stati Uniti c'è
Questa negli Stati Uniti abbiamo avuto il fenomeno però che ha preso il venti per cento
Per dimostrare come ci sia un'articolazione maggiore
In queste società complesse del ventunesimo secolo
Quindi penso piuttosto
A quattro cinque poli ma non è qui il problema il problema ENI che proprio perché ci sarà una varietà proprio perché ci sarà un maggiore una maggiore capacità di e sintetizzare assi e non di frantumarsi ma di mettersi insieme qual è il nostro compito qual è la nostra funzione qual è la nostra capacità di incidere
Io dico con grande semplicità tre cose la prima la prima è la nostra capacità di essere senza sindacato soggetto politico in quanto tale cioè in quanto capace di determinare comportamenti di autogoverno in una società come questa
Guardate senza un'assunzione straordinaria quella che qualcuno chiama all'etica rivoluzionaria dalla responsabilità le società complesse come le nostre quelle che viviamo sono destinate sono destinate a frantumarsi
A rischiare di separarsi o per motivi per littoriali o per motivi corporativi
Noi dobbiamo impedire tutto questo attraverso l'assunzione di un soggetto collettivo che si assuma le sue responsabilità e le esercita che fa prevalere le sue ragioni le ragioni del lavoro le ragioni della quindi siamo agnostici rispetto a quello che succede in politica no no no siamo convinti che dobbiamo favorire dove è possibile quanto è possibile tutto quello che va in direzione dei valori che noi rappresentiamo e dalla capacità di esprimere
Rimanendo noi stessi
Non legando i nostri destini al destino di nessuna
Che avrà la possibilità proprio se vorrà attraverso un sindacato che riuscirà a promuovere questo assetto di Società di confrontarsi di spingersi
La nuova realtà ci porterà ad avere partiti più debole governi più forti
E allora un sindacato che non si sarà scommesso a priori ma che sarà in grado da solo in termini di autonomia di confrontarsi con questi governi più forti potrà determinare alle sue condizioni la sua capacità di incidenza la sua possibilità
Vi svolgeva il suo compito tutto questo come dice Pietro
In questo passaggio che approfondiremo perché ha un'intuizione giusta e che vuole logicamente un'espressione un dibattito che continua tutto questo può lasciarci indifferenti nei momenti in cui
Si vota nel momento in cui si formano queste cose no no confermando la nostra autonomia la nostra incompatibilità
Noi dobbiamo cercare di far prevalere tutti quelli che hanno sensibilità rivolte al lavoro tutti quelli che hanno questa capacità di muoversi con nella stessa direzione
Ma mai legandosi a priori determinando c'è una capacità duplice da un lato un soggetto politico autonomo dall'altro lato di un soggetto in grado di liberare
Risorse valori personali verso persone
C'è bisogno di un nuovo ceto politico e di un nuovo ceto che sia in grado di avere formazione diversa di avere capacità diversa di comporsi diversamente noi tutto questo lo esercitiamo lo svolgiamo noi siamo
Tali piante erano determiniamo una condizione autentica di costruzione di un soggetto che sia in grado di praticare non di annunciare non di fare prediche ma di praticare questa condizione e questa possibilità di svolta
E lo faremo al meglio se facciamo l'unità io ho usato in queste giornate un'espressione
Forse di cui sono profondamente convinto che nella nuova repubblica nella Repubblica dall'alternanza ove stabili della stabilità dei governi
Non ci potremo concedere il lusso del pressing
Il problema vero
Che tutti
Sì hanno tesi a determinare come si fa
Come si costruisce questo sindacato netta
Che in questo Paese è stato tentato è stato prova e finora non ci si dicono non ci sia più di riuscì questo gruppo dirigente questo gruppo dirigente
Ha un compito storico ci può riuscire ci sono le condizioni di partenza per riuscirci
Se ispirato da questa volontà costruttiva
Se ispirato da questa voglia
Di mettere da parte ciascuno qualcosa dalla propria esperienza dalla propria
Condizione e di portarlo al contributo per fare questo sindacato nuovo dell'autonomia dell'unità della solidarietà
Come un sindacato libero e volontario
Un sindacato
Basato come libera associazione iscritti
Come Libera associazione in cui gli iscritti determinano le scelte i gruppi dirigenti le linee
In cui gli scritti in sostanza sono la base lo dico all'utilizzo che questa mattina ha detto non chiudiamoci nella cittadella degli iscritti
Giusto colpiti nessuno si vuole tutelare la cittadella degli studi
Il problema vero è di convincere chi non è iscritto ad iscriversi
Non il contrario
Non il contrario il problema vero è di aprirsi per farle scrivere
Per determinare c'è una condizione in cui tutti abbiano questa possibilità
Per non spingerli invece a capire che se non c'è differenza tra le stretta non è scritto nelle decisioni fondamentali prima o dopo ci si chiederà ma che senso anale stare stretto
Su questo come ben sappiamo c'è una discussione aperta seria
De L'Unità su questo deve deve sciogliere i suoi nobili
C'è una discussione che è importante che si sta svolgendo ora che svolgeremo nei congressi ma sia chiaro lo diciamo con grande umiltà ma anche con grande chiarezza
L'iniziativa referendaria da un lato e l'iniziativa di un progetto di legge dall'altro sono iniziative devastante per l'unità continuava a non considerare questo elemento a far finta di nulla sarebbe un grande errore noi dobbiamo dirlo prima perché vogliamo L'Unità
Lo vogliamo come come essenziale come forza un'unità basata sulla libera associazione che certo quando Brigida per tutti
Verifica queste sue decisioni con tutti ma intanto decide
Il disegno di legge presentato l'iniziativa popolare i disegni di legge presentati invece non è così dall'iscritto solo un diritto di proposta
E decidono tutti gli altri
Questo è un sindacato che alla fine non cercherà più la ragione d'essere dalla sua condizione nel rapporto e nel consenso con la gente
Ma la riceverà solo da un assetto Esterno pubblicistico da un riconoscimento di altri
Questa è la questione che fa dire a tutti dobbiamo lasciare al monopolio dobbiamo far mettere da parte il monopolio diciamo la verità ma di quale manopole parliamo
Ma di quale monopolio ma il monopolio in Italia non è mai esistita non esiste
Il monopolio deriva da una scelta di consenso
Tutte le volte che abbiamo avuto fenomeni di formazione qui ci sono tanti del del Pubblico impiego lo sanno lo sanno ma non solo nel pubblico impiego
Lo sanno perfettamente che ogni sigla che metteva in piedi un po'di gente un po'discreti veniva riconosciuta andava a contrattare al di là del nome addirittura abbiamo esagerata Pomponio
Abbiamo frantumatore abbiamo riconosciuto a tutti Ecopass li abbiamo riconosciuti anche quando non erano sindacato
E siccome quando non hanno problemi come si vede in queste giornate perché non hanno richiede sfottere come fanno nelle ferrovie si inventano uno sciopero perché l'unica loro esistenza è quella di far parlare di sé come bloccando il servizio pubblico
E questo sarebbe il monopolio confederale ma come ci prestiamo ad una campagna contro di noi
Noi abbiamo un problema di funzionalità di democrazia interna certamente abbiamo un problema in cui ci sia più visibilità in tutto nelle nostre decisioni la nostra capacità di stare tra la gente non c'è dubbio
Ma abbiamo anche un patrimonio da salvaguardare e difendere
Il meglio di questa esperienza sindacale italiana è che prima abbiamo fatto gli accordi prima abbiamo prodotto né stessi e poi sono arrivate le leggi mai un processo contrario
Ma
Prima sono arrivati gli accordi e poi arrivato lo Statuto dei lavoratori
Allora facciamo un bell'accordo sulle RSU
Votiamo comunque sulle RSU
Determiniamo questo rapporto per l'insieme dei lavoratori l associazione CGIL CISL UIL
Vediamo la sovranità dandogli a questa struttura non il contrario e poi se ci vuole una legge di sostegno si faccia ma dopo che quel tipo di accordo se proprio sperimentato
Un processo al contrario un processo che ci condanna ci consegna in mano degli altri
Rimangono in via
Per questo
La proposta che ieri da questa tribuna fatto trentenne di unificare i patronati riunificare gli uffici internazionale di unificare non mi trova convinti
Quelle sono le ultime cose che dobbiamo fare alla fine si stanno
Unifichiamo CCD nelle linee nella concezione del sindacato nella costruzione di questo sindacato
E a latina unifichiamo tolto non facciamo al contrario unificato inquadrate garantivano più la concorrenza e poi andiamo alle fabbriche qui a raccogliere le firme su una legge Chisone ferendo mette a fare dell'altro ma che cosa ecco esco
è una capacità di costruire un sindacato unitario dall'autonomia o è un modo invece appunto per continuare
Per continuare un dibattito che non esce fuori Hoeness subito si può fare a L'Unità
Ora e subito si può costruire non ci sono più blocchi ideologici non ci sono più grandi questioni irrisolte però resto allibito c'è questo problema c'è questo nodo politico affrontiamo sciogliamo
Diciamo ai lavoratori con grande chiarezza qual è la nostra concezione il nostro rapporto passiamo
Da una concezione propagandistica ad una costruzione costruttiva costruttiva per noi descritto è fondamentale perché senza scritto ahimè ai
Diciamolo dice Giugni io sono d'accordo con lui
Quando dice se non c'è Tangentopoli sindacale ci sono singoli casi sì devastati
Che si decise negli anni Sessanta che gli scritti pagavano la loro quota associativa con delle
E questo ci ha sottratto e ci ha dato un'autonomia finanziaria senza precedenti
Non dobbiamo dipendere da nessuno
Per questo dobbiamo fare in modo che chi non è iscritto se scrive per questo dobbiamo fare in modo che chi
Guarda noi con interesse e con simpatia si spinga verso questo sindacato unitario per questo amici compagna amica e compagna dalla UIL è possibile tutto questo farlo è alla nostra portata
Grandi compiti ci spettano grandi corpetti dobbiamo e contribuire a risolvere in questo Paese grandi compiti sono in mano nostra
Dalla pubblica amministrazione al cambiamento del capitalismo al rilancio delle istituzioni in questo Paese
Noi siamo l'unica forza che può rilanciare una vera istituzione in questo Paese
Aveva ragione don Milani don Milani diceva una cosa
Giustissimo
No signori parlano italiano
E approfittano del fatto che i lavoratori parlano in dialetto per tenerli fuori da qualunque decisione
Pensate
Pensate oggi
Se non sai qualche elemento di statistica se non sai qualcosa
Di economia
Se non parli qualche parola d'inglese per capire un computer dovunque sia qualunque sia la tua Manzione qualunque sia la sua mansione rischi di essere un extra
E di riconsegnare a lorsignori
Venire il comma
Pensate in Italia si laureano solo il tre per cento e figli agli operai
E c'è sempre qualcuno che gli spiega che la laurea non serve a niente
In generale glielo spiegano i laureati così stanno tranquilli
Ma pensate che cosa questo deve innescare
Un grande sindacato che riesca a mettere i lavoratori il lavoro al centro di questo Paese perché questo Paese ha bisogno del lavoro e di un sindacato che cambia certamente che decide di sindacalisti invisibili forti
Non compromessi certo ma forti in grado di sostenere dobbiamo sconfiggere una campagna che fa del sindacalista Conte continuamente un disadattato per altri compiti
Ogni volta che un sindacalista assume un compito diverso da quello che ha assunto nel sindacato tutti che storcono la bocca cosa ce cosa c'è il sindacalista e la persona che si è misurato con i problemi della gente che ha avuto questa capacità certo non sembra al meglio ma spesso lo fa meglio
E allora cos'è che li spinge a questa condizione a questa condizione successe con Giorgio quando andò
Alla al ministero alle Finanze successe con Franco Marini quando andò al succedere sempre cosa c'è un pregiudizio un imprenditore può fare il ministro e tutti sono contenti un sindacalista pavese no sindacalista chiede
E poi si dimostra invece come stiamo vedendo che quando si ha questa carica umana sia determinanti
Ripeto
Avremo tante cose che non funzionano e possiamo far funzionare a superare questi difetti
Ma abbiamo anche tanta voglia tanta forza tanta capacità per questo
A lavori alla politica in questi mesi
è stato Forte adeguato il nostro rapporto è la capacità di crescere in questa casa comune
Abbiamo nelle nostre mani la possibilità
Di abbattere le pareti
Che ancora ci sono in questa casa e di fare in questo Paese
Un grande sindacato dell'autonomia dell'unità e la solidarietà mai come in questo momento la parola
E in mano nostra vera e siccome ma la nostra io sono sicuro che ci riusciremo e sono sicuro che ne vale veramente la pena grazie
I lavori proseguono
I lavori proseguono i delegati sono collegati essa
Come abbiamo già annunciato la Weaver onorata parla presenza al nostro congresso del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura accompagnato dal segretario generale del consiglio spesso Grechi e da una delegazione della Consiglio superiore è compiacere quindi che do la parola al vicepresidente del Consiglio superiore professor Giovanni Galloni
Presidente
Congresso consentitemi di dire
Cari amici delegate delegate di questo congresso
Io devo innanzitutto ringraziare
Profondamente di cuore
Il vostro segretario generale Larizza
Per avermi invitato a questo vostro al congresso
Credo che sia la prima volta nella storia del nostro Paese
Che il Consiglio superiore della magistratura
Formalmente invitato
Ad un congresso sindacale
Ieri avete ascoltato
Il presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati
Oggi avete gradito la mia presenza io poco fa aspetta ascoltando il dibattito
Mi chiedevo perché questo è avvenuto
Come mai avviene proprio oggi
Questo desiderio a questa esigenza
Anche da parte dei lavoratori
Di trovare un punto di contatto
Con questa grande forza autonoma dello Stato
Che il potere sia pure diffuso in ordinamento
Della magistratura
Io ho tolto proprio in questo
Un segno
Dei grandi avvenimenti di trasformazione rivoluzionaria in che avvengono non solo nel nostro Paese
Ho apprezzato molto all'otto notti Ca'internazionale con cui si svolge tra il capo Berets
E anche i discorsi che ho sentito in questa chiave
Perché proprio adesso
In questo clima crea un clima rivoluzionario mondiale non è solamente del nostro Paese
è un clima rivoluzionario mondiale che avviene nel momento in cui non solo alcuni regimi sono caduti nerastra dall'euro
Perché sarebbe ancora un fatto limita ma dove si afferma
In Europa i tutta l'Europa in tutto il mondo
Che è accaduta
La concezione della politica ed è il partito come novello principe perché queste al fatto rivoluzionario
Che ha portato all'Animal intera ipotesi dall'estero dove il partito si identificava con le istituzioni e con lo Stato e ha portato anche da voi una rivolta contro i partiti nella misura in cui si identificava l'arco
Le istituzioni dallo Stato è l'esigenza di qualità ripartiti rampante sociali e le forze sindacali allora ovvero giusto Rita Bello di espressione della volontà popolare lasciando le istituzioni interamente precisamente il loro compito purché in un quadro democratico questo è il vero problema
E questo è un problema e nell'ambito di questo problema si sta svolgendo in tutto il mondo e in Italia in modo particolare
Un
Rivolgimento
Per rimettere le cose a posto
Perché le cose non è il primo stavano
E in questo compito di rimettere le cose a posto
E la magistratura in questo Paese è venuta ad assoldare
Non per sua volontà di potenza come è stato detto di previdenza ma perché non c'era anche lei glielo potesse assolvere a questi incontri
Certo
C'era una premessa necessaria
Più valide in Italia di quanto non sia in Francia di quanto non sia in Spagna di quanto non sia in Inghilterra
Che la nostra Costituzione aveva attribuito
Per tanti anni sono sulla carta ma aveva attribuito
Alla magistratura una funzione di autonomia e di indipendenza di grado superiore a quello che esisteva e di altri Paesi europei questo è un fatto
Se no
La duplice battaglia che ha caratterizzato in questi ultimo anno la vita del nostro Paese
Quella che da Milano nasce con Tangentopoli
E da Palermo neanche con un rinnovato impegno alla lotta contro la delinquenza organizzata mafiosa non avrebbe potuto esserci
Va benissimo combattuto anche come Consiglio superiore
Negli anni passati
La battaglia per difendere l'autonomia e l'indipendenza della magistratura di tutta la magistratura compresi i pubblici ministeri
Dal potere esecutivo
Per riaffermare il principio che il magistrato obbedisce solo alla legge fatta dal Parlamento
Se non ci fosse stato questo
L'operazione di pulizia
Non ci sarebbe potuto essa
Ed è un'operazione di polizia che provoca una rivoluzione per la prima volta nella storia
Una rivoluzione
Che non ha come obiettivi rovesciare la Costituzione rovesciare le garanzie democratiche provinciale tutte le leggi esistenti
Ma che ha come obiettivo invece quelle di applicare la Costituzione gli applicarla fino in fondo applica
A fare le leggi esistenti fino in fondo senza distinzione fra i cittadini queste la grande rivoluzione che sta avvenendo oggi nel nostro
E questa rivoluzione va incontro a quelle che sono le esigenze popolare
A quelle che sono le esigenze
Della base popolare chiedeva articolare nei nuovi partiti e nei nuovi sindacati
Accerto
Questo problema investe anche i sindacati non dal punto di vista processuale
Ma investe anche i sindacati
Perché l'Africa del sistema dell'ideologia che sta alla base di questo processo che ha consentito l'espansione dei poteri di fatto della magistratura
La fine dell'ideologia la fine dei partiti
Come novelli principi
Fa venir meno nei partiti non solo una tendenza ad occupare le istituzioni non solo la tendenza a contenere l'autonomia e l'indipendenza della magistratura ma anche la tendenza dei
I partiti a occuparsi all'interno della società dei sindacati delle forze sociali il taglio interno di questa professione crea un fatto nuovo da qualche pagata del Congresso acquisto assistendolo a rilanciare in termini nuovi problemi della unità dei lavoratori all'interno del sindacato
Ecco perché
C'è un collegamento
Fra le due grandi battaglie che sta sviluppando la magistratura che solo dello stesso segno
La grande battaglia che nasce da Milano per Tangentopoli la grande battaglia che nasce da Palermo
Contro la delinquenza organizzata e dello stesso segno e lotta contro un potere
Che è uscito dai suoi limiti
E che va combattuto sul piano penale nel modo più adeguato possibile
E allora cioè
C'erano dei problemi anche specifici
Che riguardano i rapporti tra la magistratura e il mondo socialisti
Credo che
Il sindacato
Dovrà prendere coscienza
Che è una solidarietà con la giustizia col mondo dalla giustizia
è necessaria non solo perché quelle due grandi operazioni che hanno la loro influenza sul dato economico certamente sul dato produttivo certamente sul dato occupazionale cioè
A dispersione di Tangentopoli
I condizionamenti
Che hanno bloccato il sistema della libertà di mercato perché Tangentopoli è stato soprattutto rispetta gli appalti dei pubblici appalti un meccanismo che ha bloccato
La libertà
Di mercato di cui tanto si parla
Perché i fenomeni della mafia
Sono un dal costrizione continua delle libertà quei fenomeni di violenza che si hanno in tutte le manifestazioni economiche di queste strutture l'allontanamento dell'imprenditore
I buoni per andare solo ribadito ricattabili che comprimono con la violenza i salari alti sotto delle tariffe sindacali che comprimono la concorrenza con gli strumenti della violenza
Sono tutte le battaglie che interessa i lavoratori che interessa dei sindacati ma li interessano direttamente anche per altri aspetti
Se si mantiene
La magistratura italiana e l'ordinamento giudiziario italiano nelle condizioni di precarietà in cui oggi si trova
Non solo queste due battaglie non potranno essere svolte nei tempi rapidi
E in cui si devono svolge
C'è stata una delibera recente del Consiglio superiore della Mayo dovrebbe noi abbiamo detto certo storniamo i magistrati
A operare più celermente possibile rispetto ai Progetti nei confronti dei politici che vengono accusati perché soprattutto quando si tratta di eletti dal popolo
Perché l'opinione pubblica popolo che gli eletti deve saper in tempi brevi
Chi ha votato e a chi si è rivolto
E quindi abbiamo provveduto in questa direzione ma abbiamo bisogno di strumenti e di mezzi adeguati
Non è possibile che adempiamo a queste funzioni
Che affrontiamo e risolviamo i problemi dei progettisti del lavoro che oggi vanno avanti Bontempi che non le insopportabili i denegata giustizia che battuta a danno dei lavoratori lontano parente del libro e del proprio
Non è possibile soprattutto della prospettiva di unificare della giurisdizione ordinaria dei tribunali
Perché la giustizia amministrativi la giustizia della nel campo
Del Pubblico impiego
In materia di lavoro perché quando arriveranno tutte le competenze che finora sono del tango
Ai tribunali
Il problema è complicheranno ecco perché abbiamo bisogno
Di chiedere l'aiuto anche nel mondo del lavoro
Anche i sindacati perché non si può dire
Che il problema della giustizia il problema fondamentale di questo Paese e poi lasciare rilancio
Del ministero della Giustizia e cioè delle strutture della giustizia al di sotto dell'uno per cento nel bilancio complessivo del Paese questo non è possibile questo è contraddittorio non si chiedono grandi case
Ma un aumento di organico dei magistrati di almeno novecento mille unità e fondamentale
Se vogliamo risolvere come tutti ci chiedono
I processi politici e i processi di mafia che sono all'orizzonte che riguardino non riguardino i politici in tempi brevi se vogliamo affrontare e risolvere in modo adeguato il problema è
Dei giudizi sulla
Ecco perché
I collegamenti ucciso
Non è casuale la mia presenza qui non è casuale e il vostro segretario generale mi abbia invitato con tanta passione con tanta amicizia
Siamo di fronte a fenomeni nuovi a livello internazionale a livello mentale siamo di pronti a esigenze nuove che si sviluppano
A livello nazionale che richiedono certi rispetto maggiore dell'autonomia e dell'indipendenza dei giudici ma collegata a questi anche l'invito che noi dobbiamo fare gli stessi giudici perché nel momento in cui noi li difendiamo per la loro autonomia quei valori indipendenza
E chiediamo agli altri poteri dello Stato
Alle forze sociali
E politiche di difendere rispettare questa autonomia dobbiamo anche che
E il giudice applichino con rigore solo a lei
Che i giudici rispetti gli ho anche i poteri e le prerogative
è in questo quadro
Che
Una collaborazione sempre più attiva ci può essere ognuno nei propri ambiti di competenza e nel rispetto delle altrui prerogative ma con la conoscenza comuni
Che all'interno dello Stato pur nella diversità dei poteri
Attraverso cui ci esprimiamo l'obiettivo della crescita dello sviluppo nel Paese
è un obiettivo fondamentale che riguarda tutti i poteri tutti i cittadini italiani in qualunque parte in qualunque collocazione e si siano opposti oggi ci sono le condizioni per portare avanti questo discorso in un quadro di rinnovamento dover ripete il cambiamento
Nella sostanza delle cose
Ma dove nel cambiamento dobbiamo mantenere a rispettare rafforzare certi principi costituzionali
Che nella nostra Costituzione sogni messe e che sono la vera garanzia della libertà dei cittadini né riteniamo e la garanzia dell'indipendenza e dell'autonomia dei giudici sia un aspetto non secondario della difesa della libertà il cittadino dobbiamo operare perché da questa affermazione di principio sia lui i tempi tre con la solidarietà anche dei sindacati alle organizzazioni plastica questo egli augurio queste la mia speranza per questo rinnovo i ringraziamenti per avermi consentito di parlare da questa crisi tra
Come abbiamo annunciato mentre i nostri lavori
Ecco lo ringraziamo il presidente quest'oggi Giuseppe De Rita cui diamo la parola per l'ultimo intervento nella mattinata
La mia voce
è il mio modo di parlare
è tutto diverso da quello di D'Antoni Di Carlo
Io parlo piano non non mi scaldo
Non ho linci Trinità oratoria
Degli amici che mi hanno preceduto
E detto questo se fossi
Un monaco zen me ne andrei
Me ne andrei perché in fondo l'unico messaggio che sono venuto a portare
Non è quello di riscaldare ulteriormente ma di raffreddare un po'
Dei naturalmente giù
Lungo un congresso sindacale
Un'occasione in cui gli animi sono campi
Le tensioni sono forti il patto si deve vincere non non non voglio
Sovrapporre la mia cultura la vostra una cultura sindacale è una cultura calda
Io non sono caldo
Ma per questo non devo sovrappormi a voi però posso dedicare cinque minuti non di più
A richiamare l'attenzione di tutti quanti voi sulle esigenze di un minimo di freddezza
Perché
Per una ragione molto semplice
Che il periodo che stiamo attraversando che questi immensi questo anno
Sono mesi ed anni di grande calore della politica
Io dico di bolla calda della politica
Ogni discorso che facciano ogni articolo di giornale che leggiamo ogni convegno a cui partecipiamo sentiamo quasi fisicamente quest'
Che i i problemi diventano sempre più caldi diventano sempre più si alzano verso la politica e diventa sempre più
Incandescenti ma in qualche modo anche fanno bomba
Fanno bollare facendo buoni ma si dimenticano
Che gli interessi restano restano fuori
E che chi
Come voi rappresenta interessi accetto il problema accento l'esigenza certo il dovere di andare nella bolla calda della politica ma anche il diritto e forse il dovere di restare freddo a rappresentare interessi prego
Nella introduzione alle tesi
E molto chiaramente scritto
Che ad esempio ci sono interessi del di un denegato sempre più delicato welfare State
Ci sono in che oggi non abbiamo più chili rappresenti in maniera precisa abbiamo interessi delle le popolazioni meridionali che non sappiamo più oggi i dati vengano rappresentate occhi verso cui verso quale ragione o verso il quale Stato devono andare abbiamo interessi di interi settori dell'economia
All'agricoltura alle partecipazioni statali che vedono
Sfrangiata ex mi interessa noi restiamo oggi una società che ha tanta tanto gusto andare in una bolla calda della politica ma che poi gli interessi di vede disperdersi vi vede andar via non li sa più coagulare
Interessa invece sono il senso di un Paese moderno non sono le le passioni degradate della politica che danno senza un paese moderno sono la freddezza degli interessi e la capacità di rappresentare
Quando nel nel nelle tesi si dice in una in un Welfare State che sta in qualche modo disarticolato
Noi abbiamo noi sindacato abbiamo un un ruolo essenziale nei fondi pensione nei nei fondi d'azienda nella nuova assicurazione malattia
E dobbiamo quindi attrezzarci in maniera diversa perché non è più
Un problema di rappresentare gli interessi andando dal ministro competente ma è di gestire gli interessi in nuove forme organizzate
è il senso profondo l'ho letto in questa relazione è il senso profondo di un mondo che cambia
Dove non c'è più una logica piramidale
Ma dove tutti gli interessi in qualche modo tendono ad essere giocati in via orizzontale gli interessi del web sotto l'interesse del Mezzogiorno non non c'è più
Una possibilità di creare i fili fili iniziali di tensione di trattativa di scioperi contro ma c'è il problema di stare sui terreni dell'orizzontale su quelli giù stare nei fondi detenzione come rifare pacchetti localizzativi nel Mezzogiorno stare nella realtà del lavoro in atto in maniera sempre più frammentata e sempre più aziendali zeta come stare nei processi di trasformazione del sistema di impresa e che ormai tutto l'impronta Rizzante dove anche i riferimenti più grandi la grande impresa FIAT o le partecipazioni statali si stanno in qualche modo appiattendo sull'orizzontalità ma cosa significa
Difendere interessi in una società orizzontale significa esattamente stare in orizzontale significa non presumere che ci sia ancora una dimensione verticale da privilegiare
E ancor meno significa che andando verso un'ipotetica dimensione piramidale verticistica si vada sempre e soltanto nella bolla calda della politica
Per carità anch'io sono un voyeur della politica leggo i giornali e mi sento partecipe ma c'è sempre meno Palazzo in questa società c'è sempre meno Roma in questa società c'è sempre meno politica ma senta
Quanto più diventa calda tanto più la politica perde i suoi agganci alla realtà i suoi agganci agli interessi e allora abbiamo un apolide diventa sempre più bolla perché non è sganciato dagli interessi perché sganciare gli interessi e degli interessi che nessuno più San
A presentare perché chi rappresentava pensa solo andare verso il vertice piramidale della politica che è poi una bolla
E allora perché non riprendere come le tesi del resto riprendono molto bene in alcuni di questi settori perché non riprendere il busto di radicare della rappresentanza degli interessi negli interessi per come il senso
Perché come è stato già detto non riprendere il filo de di un welfare che non è soltanto da contrattare con il Presidente del Consiglio mai da gestire nelle tane per aziende che faranno fondi nelle tante realtà militanti contratti aziendali assicurazioni malattia integrative nei tanti fondi pensione generali nel tanto
Nuovo protagonismo orizzontale non più verticale della società
è questo che e in qualche modo mi fa dire o mi fa lavorare perché poi il mio lavoro di questi anni nel nel tentativo di lavorare a un a una dimensione intermedia che faccia collegamenti
Non possiamo vivere con una bolla della politica da sempre più in alto pallone frenato verso né emozioni quasi da beautiful
E al tempo stesso invece degli interessi così dispersi nessuno più li li sa raccorda
Abbiamo bisogno di dimensioni intermedi abbiamo bisogno di nuove regioni abbiamo bisogno di nuovi partiti abbiamo bisogno di nuovo associazionismo abbiamo bisogno di nuovo sindaca
Che però non amplia questa vocazione profonda andare in alto
A pensarsi come soggetto politico
Ma deve essere soggetto di interessi tra i
Pensate che sarà un sindacato che dovrà gestire come dicono le tesi proprio o per delega qua a a persone qualificate dei fondi pensione più freddo di così non si non non vedrei una possibilità di fare sindacato eppure si stanno dando dei ma si stanno dando con parole culture enfasi che invece sono più proprio della bolla calda della polis
Io vorrei
E finisco perché già tardi perché abbiamo parlato anche troppo vorrei con una voce più tranquilla e pacata possibile ricordarvi li lavo stiro legittimazione la legittimazione in interessi fritti
Che la vostra legittimazione la legittimazione di chissà prendere gli interessi
Rappresentarli al livello intermedio che la vostra legittimazione non sarà mai sarà almeno certamente decrescente nella bolla calda della politica grazie
Professor Giuseppe De Rita si dove i lavori della mattinata ricordo ancora tutti i delegati che alle tre e mezza si svolgerà la tavola rotonda sulle nuove relazioni industriali per lo sviluppo dell'Europa
Con Sergio Pininfarina è meglio che abbaglio Pietro Larizza Nicolas Redondo risiede Raffaele Vanni moderatore Alberto la Volpe
Alle quattro e mezza è convocata la Commissione documento finale grazie a tutti Buon appetito
In attesa che si prenda posto ricordo che la Commissione per la mozione finale si riunisce alle cinque alla alle quattro e mezza la stanza centoquindici
Sperando che i delegati si vogliano sedere diamo inizio ai lavori
Come voi sapete
Ed è stato annunciato la UIL ha deciso di caratterizzare il dibattito del suo congresso sulle tematiche europee attraverso una tavola rotonda questa tavola rotonda la globalizzazione dell'economia e la logica dell'economia di mercato come regolatori della concorrenza
Hanno incentivato il consolidamento di quello sviluppo Triarico USA pacifico spazio economico europeo che caratterizza l'attuale momento economico e la crisi che lo investe
Dopo il Trattato di Maastricht non ci sfuggono certamente i problemi e le difficoltà soprattutto i problemi che sono rimasti irrisolti sul piano politico come sul piano economico non è purtroppo ancora le porte quella Europa politica che rimane il nostro obiettivo
Ne ha preso corpo quell'Europa sociale
Che ha ispirato il varo della carta sociale e il pacchetto dello il risorgere di nazionalismi in un momento di crisi occupazionale particolarmente grave suggerisce a qualcuno l'idea che si possa far procedere ancora l'Europa
Non più come una comunità ma come una cartello economico la crisi delle monete
La mancanza di cosviluppo sembrano giustificare una tale strategia
Sfuggì a costoro che un atteggiamento di questo genere incentiverebbe la scelta Germano grati Germano Centrica e l'Italia sarebbe sempre più esposta alla concorrenza dei paesi in via di sviluppo come dei paesi più indistinta zona industrializzati
Sia sul piano dei costi lavoro come sul piano del progresso tecnologico sviluppo significa innovazione di prodotto e di processo e innovazione significa lo spazio per alti salari in una e di è una è un'altra dose di socialità
L'instaurazione del principio di sussidiarietà che ci ha lasciato anche perplessi
E che ha reso più debole la possibilità della comunità di portare avanti con specifiche direttive una politica sociale
Ha dato d'altra parte alle parti sociali la possibilità di far divenire i contratti europee sostanza delle direttive comunitarie
Le nuove relazioni industriali a livello europeo possono allora divenire strumento di crescita della comunità oltre che strumento di sviluppo del suo sistema economico questo il tema del dibattito nel quale si consumi si confrontano le opinioni di Sergio Pininfarina vicepresidente dell'unisce di Emilio Gabba glielo segretario generale della scienza Di Pietro Larizza segretario generale della UIL e De Nicola sull'orlo Tondo segretario generale dell'utente Spagna
Cedo la parola applaude rotti che sarà il moderatore di questo dibattito per perché ponga le domande
Ai nostri partecipanti grazie
Buonasera
Credo che vanno la sua introduzione abbia già posto uno dei temi centrali di questa tavola rotonda parlando di risorgere dei nazionalismi di crisi dell'occupazione di crisi valutarie
Chi fa resta libero trasformando l'Europa sia pure in maniera surrettizia da una comunità economica un cartello economico ecco allora che qui la prima domanda che a Bangkok abbandono insiste in Europa
Grazie
La tematica in questa provocazione
Che può almeno étoile risposte radicalmente diverse
Oggi la comunità europea si trova in un momento di crisi che allo stesso tempo e crisi politica
Crisi di identità di fiducia
Sappiamo tutti che difficoltà della ratifica del trattato di Maastricht
Sappiamo tutte le difficoltà che il disegno coprivo incontra nella più larga opinione pubblica non solo di alcuni Paesi per noti ma in generale e allo stesso tempo a questa crisi politica di fiducia di si accompagna e si intreccia una crisi economica profonda oggi la questione centrale quale siamo confrontati
E la questione della disoccupazione
Una disoccupazione che ha raggiunto livelli che solo qualche anno fa avremmo considerato tutti francamente intollerabili
E ai quali oggi purtroppo si dà l'impressione che invece ci si può adattate
Siamo a più di dieci per cento della forza lavoro disoccupata quindi poco meno di diciotto milioni disoccupati solo nei dodici Paesi della comunità e in questo contesto risponderti
Che l'Europa non Europa geografica un'Europa come disegni
Esiste diventa difficile perché l'Europa non riesce ad anni Poeta adesso risposte a queste drammatiche sfide
Allo stesso tempo però credo di poter dire che mai come adesso c'è bisogno di euro
Bisogno d'Europa all'interno dei nostri paesi
Perché è chiaro che nessun Paese nemmeno il più forte riuscita da solo a uscire dalla crisi recessiva in cui siamo entrati crisi ed eccessiva che però diventa crisi strutturale nel senso che anche un ritorno allo sviluppo economico io non penso sia in grado di dare una risposta alla questione cruciale dell'occupazione
C'è quindi un elemento diciamo contingente è un elemento di medio-lungo periodo a cui dobbiamo rispondere credo che qui parlando di una sede sindacale come la vostra si debba dire che il movimento sindacale europeo nel suo complesso ma anche la sinistra europea e in assoluto difetto di nuove proposte strategiche c'è un tramonto del monetari ritmo questo mi pare evidente
Ma a questo tramonto non siamo stati fin qui capaci diciamolo anche autocriticamente di sostituire di proporre un'alternativa valida di un disegno di crescita economica che non potrà più essere quella che abbiamo conosciuto nel passato
Non potrà più essere quella crescita tipo industrialista
Sul quale del resto è cresciuto anche la forza per la positività del movimento sindacale sono oggi temi radicalmente nuovi io resto convinto che se vogliamo dare una risposta questione del lavoro il problema della riduzione della riorganizzazione del tempo di lavoro o meglio una nuovo disegno del rapporto tra vita e lavoro
Nel delle persone indispensabili in prospettiva e qui non possiamo farlo in ogni singolo ambito nazionale quindi c'è bisogno di un euro d'Europa per l'avevi insieme non solo una risposta la recessione e la ripresa dello sviluppo e dell'occupazione ma anche per avere un nuovo modello di sviluppo che integri fattori nuovi pensiamo solo al problema ambientale ed altri ancora che non sono stati tenuti presenti fin qui nel nostro disegno ma vorrei concludere con una nota questo primo giro e di anche di ottimismo c'è una contraddizione e c'è una sfiducia in questa Europa che stiamo costruendo per il suo evidente deficit sociale per esempio ma c'è allo stesso tempo una grande capacità di attrazione di questa Europa
Proprio nel momento in cui siamo in crisi quattro Paesi nuovi l'Austria la Finlandia e la Svezia e la Norvegia hanno chiesto di aderire sono aperte le trattative per l'adesione alla Comunità europea
Nei Paesi d'Europa centrale dell'est non dobbiamo dimenticare neanche per un momento che dopo le rivoluzioni democratiche dell'ottantanove il concetto d'Europa va ripensato in un disegno più vasto almeno in prospettiva tutti premono alle porte della comunità ritengono che il loro destino sia il destino di integrarsi in questo spazio comunitario dobbiamo sciogliere questa contraddizione con la ripresa forte a mio modo di vedere di un disegno come accennava anche se ho inteso bene la sull'introduzione di un disegno politico
Uno degli errori che ci hanno portato in queste in pasto e che troppo Comunità europea ha voluto dire fin qui dimensioni economiche e di mercato poco o niente dimensione sociale dei diritti dei lavoratori
Molto poco dimensione politica io non credo che posta di prendere l'Europa e quindi possano esistere quell'Europa di cui noi e gli altri abbiamo bisogno se non c'è insieme al grande mercato all'integrazione economica a un'Europa sociale diritti garantiti un disegno di unione politica che esso riprenda in fondo l'ispirazione originaria dei padri fondatori che nel dopoguerra hanno lanciato non è un'ipotesi di mercato soltanto ma una volta è un'ipotesi di un'Europa come patria più grande nel nostro continente
Nelle parole di Caballero io noto una polemica è un rimprovero agli industriali
Presidente Pininfarina
Che vorrei un po'organizzare con due battute
E cioè un tempo si pensava e sia lei che io siamo figli di questa concezione che la contrattazione collettiva rappresentanze da una parte uno spingono all'innovazione nelle aziende e dall'altra parte un processo di avanzata democratica
E di maggior coesione sociale
Questo è stato il patrimonio dell'Europa renana insomma dello sviluppo dell'Europa renana il rimprovero che fa Caballero mi sembra che sinteticamente sia questo fino ad oggi l'Europa e andare avanti invece sulla materia economica sulla materia valutaria sulla materia della libera circolazione delle merci e poco invece in materia sociale di diritti sociali di contrattazione collettiva ecco lei che cosa risponde a questa a questa obiezioni a questa provocazione di gabardine
Guardi io potrei cavarmela facilmente dicendo che se non siamo andati avanti
In un nel campo del dialogo sociale diciamo dialogo sociale lo si fa in due come lavoro
Quindi può darsi che sia colpa nostra può darsi anche che sia colpa della controparte
Ma non mi piace dare questo genere del resto
Io sono venuto qui intanto voglio ringraziare Pietro Larizza che mai invitato
Sono venuto qui perché nel mio ruolo di vicepresidente degli industriali europea quindi non non di past presidente della Confindustria quello del passato
Io veramente o la consapevolezza una certezza che è importante per il nostro Paese quello di partecipare e accelerare un processo di integrazione comunitaria
E il fatto della UIL nel suo congresso
Abbia voluto dedicare questo periodo di tempo a parlare di questo problema per me aumento la consapevolezza che il sindacato a compreso questa problema
Devo dire che è una conferenza
Chieda i rapporti che ho avuto a Bruxelles
Con il sindacato europeo negli ultimi anni sono sempre stato presente gabardine lo sa benissimo questo
Io ho notato che il sindacato ha preso delle posizioni coraggiose ha preso delle posizioni consapevoli ha preso delle posizioni avanzate e queste posizioni indubbiamente aiutano anche gli industriali a prendere le stesse
Perché
Io dico che questo è necessario
Credo che abbiamo tutti compreso a tutti i livelli
Che l'integrazione europea non può che portare del bene al nostro Paese
Da soli affronteremo le difficoltà di una concorrenza mondiale della concorrenza degli Stati Uniti del Giappone dell'Estremo Oriente in condizioni molto più debole
E quindi l'Europa col suo mercato unico non può che portare maggiore benessere a tutt'
All'impresa e a chi dentro ci lavora
E allora perché perché è successo che negli ultimi anni di fronte alle previsioni
Che tutto sarebbe andato meglio invece tutto non va meglio ma anzi si sono avuti dei passi indietro
Una parte di risposta può essere data la congiuntura
Tutto il mondo apparsa dove sta passando un periodo in cui il commercio mondiale molto minore in cui vi è una fenomeno di recessione economica che investe tutto il mondo indetti dei Paesi industriali e quelli no
In venti Paesi avanzati come gli Stati Uniti come Giappone e come la vecchia Europa
E quindi stiamo passando un momento difficile un momento che senza dubbio passerà
Senza dubbio la congiuntura
Diventa sfavorevole ma poi per forza riprende proprio perché è stato favorevole un andamento più favorevole
Questo in senso generale ma noi dobbiamo prepararci affrontare quando la congiuntura migliorerà prepararsi a affrontarla come europei in condizioni comparabili con il resto del mondo
Dei modelli sociali
Credo che vi sia fondamentalmente un modello americano che è totalmente liberista rete se vogliamo spietato nella sua efficienza il più efficiente
Un modello giapponese
Che si basa su una concezione della fabbrica della famiglia che è molto diverso da quello che è il modello europeo
Personalmente trovo che il modello giapponese Tak certamente una maggiore efficienza alle imprese ma non lo ritengo né che sia da copiare né che sia augurabile che venga nella nostra euro
Poi c'è un modello europeo che per la verità non è un modello Ciummo dell'inglese o del francese o del tedesco l'italiano è un'insalata di modelli così come l'Europa è un'insalata di cultura ma questa è la nostra debolezza ma anche la nostra forza
E non dobbiamo cercare di uniformarci questo modello europeo dovrebbe essere una via di mezzo ma una via di mezzo che dovrebbe servire di modello agli atti sono anche convinto che col passare degli anni i giapponesi diventeranno più simile agli europei e gli americani più simile agli europei e non viceversa si tratta quindi di tenere duro e cercare solo di conseguire con questo traguardo davanti a noi dei livelli di
Produttività e dei livelli di efficienza maggiori che ci consentano di reggere alla concorrenza mondiale
E vediamo un po'cosa si è fatto in Europa visto che ci si è rimproverato il c.t. dei rimproveri d'avere costruito granché
Beh intanto io debbo dire parlando un attimo di mese mi perdonate
Che nel mille novecento settantanove io ho fatto le elezioni sono diventato parlamentare europeo
Credo di essere uno dei pochissimi industriale italiani che ha fatto questa scelta e credo che volesse dimostrare che almeno una parte degli industriali voleva essere attore
Del processo politico d'integrazione europeo e non solo spettatori
Nel mille novecentottantotto sono diventato presidente della Confindustria io ho dato le dimissioni da parlamentare europeo non per una incompatibilità di ruolo per una incompatibilità di tempo
Non avevo più tempo di andare a Bruxelles prese l'impegno europeo e mi pareva giusto che io rinunciarsi cedesse al posto a chi aveva più tempo mi pareva giusto
Non incassare il danaro dello Stato per andare in un posto in cui non se ne andrà mi pareva non era certo importante la cifra ma mi consentiva alle norme Gioia di poter dire dieci anni dopo io sono uno di quelli che non potendo svolgeva il ruolo Seattle
E non a sfruttato il danaro dello Stato
E questo per me è un non è da poco è qualcosa che mi dà soddisfazione come vita mia persona
Entrato in Confindustria credo di aver dato una svolta alla politica confederale perché vi ricordo che la prima dichiarazione che feci come sarà la sua Confindustria sarà più europee
Cioè io ho avuto l'Europa come una stella polare come un punto di riferimento per un miglioramento delle relazioni di cui parla la Confindustria
Di cosa si occupa la Confindustria dire principalmente di economia ma anche di relazioni sociali
E quindi io ho visto questo come un moderno e nato nel mille novecentottantacinque
Quando io ero deputato il dialogo sociale europeo
Per la verità questo dialogo sociale ha cominciato con tante parole ma non ha portato dei grandi fatti comunque se questo è vero credo dei cenni d'assenso cioè progressi più nelle parole che nei fatti debbo però dire che comunque sono state prese parecchie posizioni comuni
Sono stati sfrattati dei tabù
E comunque si è imparato a conoscerci meglio a livello europeo a conoscerci e a diminuire a diminuire i contrasti
Questa cosa l'avevo già notata da parlamentare
E ce l'avevo notato che da parlamentare in un luogo più lontano dal conflitto come Strasburgo rispetto a Roma e più facile raggiungere delle intese costruttive
Con dei partiti o dei gruppi di pensieri che non sono i propri di quello che sia facile ottenerlo Rocco
E quindi anche nel dialogo sociale si è fatto del progresso perlomeno teorico
è vero che tutte queste belle intenzioni non sono state tradotto in realtà
Abbiamo anticipato dei problemi abbiamo raccomandato delle soluzioni abbiamo creato diffide dà fiducia tra i partner sociali però non siamo riusciti a dare un senso concreto ai risultati del dialogo
Di nuovo io credo di essere stato il primo e credo di essere stato forse il solo
Fra tutti i dodici rappresentanti delle Confindustrie europee ha presentato in Confindustria Roma insieme ai sindacati insieme al governo e alla Commissione europea
Prende presentare i risultati del dialogo sociale con l'esortazione a tradurre in realtà certo debbo ammettere che questo appello è stato fatto dalla Confindustria italiana sotto la mia presidenza
E non è stato eseguito da altre Confindustria però gli italiani italiani come sindacato d'impresa come il sindacato dei lavoratori sono stati in una posizione di avanguardia nel campo dell'integrazione europea
Però le cose significative sono venute dopo
è stato molto significativo l'accordo del trentuno ottobre del novantuno che ha orientato il protocollo sociale del Trattato di Maastricht
Io credo che non si sia dato nel rilievo al protocollo sociale rimaste come esso merita né questo sia conosciuto e quindi vorrei un attimo spiega il protocollo prevede che quando vi siano delle questioni di carattere sociale
E se vengano affidate alle parti sociali e non più al potere politico
Quindi non più decisioni legislative ma la possibilità di svolgeva dei campi sociale vuol dire affidare alle due parti sociali ad entrambe molto maggiore importanza ed autonomia di prima
Se entro un certo periodo di tempo mi pare sia una un accordo viene raggiunto questo accordo assume il valore di un accordo è legislativo viene recepito dal Consiglio dal consiglio degli stati e quindi diventi una legge erga Homes
Se invece l'accordo non viene raggiunto e allora sarà al potere legislativo che provvede facendo una legge che sarà fatta dal Parlamento di Strasburgo e poi approvata dal Consiglio dei ministri
No trova che è stato fatto un grande passo avanti da parte delle come peso e come autonomi certo che se noi e voi sindacati dei lavoratori sindacati l'impresa non saremo all'altezza a Bruxelles e io sarò a Bruxelles di riuscire a risolvere neanche un problema allora avranno ragione i politici a dire ma cosa volete fare se qualunque problema le vostre divisioni non vi consentono di arrivare a una soluzione però le esperienze mi ha dimostrato io tanti anni di esperienza di lavoro in fabbrica all'Unione industriale di Torino in Confindustria
Che è sempre possibile fare dei buoni accordi tra sindacato dei lavoratori sindacati e d'impresa e che comunque sono meno peggio di quello che fanno i politici quando legiferano su un problema e quindi io ho fiducia che noi nel comune interesse sapremo accedere un pertanto noi quel tanto voi per potere fare dei dei passi in proposito
Ultimamente i tre luglio del novantadue abbiamo fatto un altro raccordo che secondo me di grande respiro cioè l'Unicem noi c'è che rappresenta le imprese pubbliche e l'accesso che la Commissione europea dei sindacati abbiamo fatto un accordo che in pratica si propone tanto ha delle dimensioni molto più grande che quello che sono i problemi sociali
Cioè investe noi e i sindacati dei problemi anche di carattere generale vi ricordo realizzare senza ritardi il mercato unico
Vegliare affinché le decisioni prese a Maastricht e quindi il Trattato di Maastricht vada avanti
Consentire e spingere un sistema di scambi multilaterali liberi aperti attraverso l'approvazione dell'Uruguay Round
Favorire l'integrazione dei Paesi dell'Europa centrale ed orientale nell'Europa
Mettere in pratica il cosiddetto pacchetto dell'Orso secondo Chiara dei principi di coesione vuol dire aiutare i Paesi più deboli di spendere nel finanziamento di infrastrutture transeuropee e cioè infrastrutture che colleghino meglio i vari reti della comunità e la valorizzazione delle risorse umane
Ed infine e ciò forse quello che interessa di più questo consesso adottare una nuova strategia di cooperazione per lo sviluppo e l'occupazione
L'occupazione e grande tra
Chi colpisce il nostro Paese e che colpisce l'Europa
Perché la competitività dell'industria europea non solo quella di italiana e scesa notevolmente negli ultimi anni mi sono portato qualche dato non abbiate paura sono pochissimi dall'ottantacinque al novantadue
Il commercio tra le nazioni europee comunitari è aumentato del cinquanta per cento questo vuol dire che il mercato comune comincia a funzionare
Perché c'è il cinquanta per cento di più di commercio fra i paesi comunitari di quanto non ci fosse nell'ottantacinque
Ma l'esportazione dei paesi del mercato europeo perciò quelli fuori dal mercato europeo nello stesso periodo di tempo è diminuita del sette per cento
Perché è peggio è che l'importazione dei prodotti dei paesi che non appartengono alla Europa comunitaria verso la nostra comunità è aumentata del settanta per cento e cioè dell'otto per cento alla la bilancia commerciale verso gli Stati Uniti era positiva
Ed è diventata negativo
La bilancia commerciale verso il Giappone era negativa e ha continuato ad essere sempre più negativa
Allora a questo punto nell'accordo del trentun luglio nel novantadue
I sindacati e l'impresa hanno raggiunto un accordo e hanno detto ai governi europea la Commissione cerchiamo insieme di ritrovare delle condizioni di competitività
Tetti insieme ci siamo resi conto che il problema dell'occupazione non si risolve con delle leggi si risolve solamente essendo competitivi come gli altri Paesi
Io trovo che questo dal punto di vista culturale e dal punto di vista pratico
Alla vigilia dell'approvazione del Trattato di Maastricht ha un'importanza molto grande
Credo che sindacati e noi abbiamo fatto un grande progresso
Credo che sindacati e noi appena approvato il Trattato di Maastricht potremo a transitare dei problemi cercare di risolverli assieme e penso che vi sarà un impegno importante da parte dei sindacati degli imprenditori e certo che qualche Paese e meno aperto di qualcun altro lo immaginate tutti può essere la Gran Bretagna ma dopo l'approvazione del Trattato di Maastricht la Gran Bretagna sarà dentro o sarà fuori
Se sarà fuori potremo continuare in meno se sarà dentro dovrà sottostare non più a dei criteri di approvazione degli accordi all'unanimità ma anche con una maggioranza qualificata
Tutto questo altre effettivamente la prospettiva a qualche cosa di costruttivo in futuro
Se così non fosse
E se così non riuscissimo no ICI richiederemo nel nostro orticello nazionale sempre di più diventeremo sempre più deboli e sempre più dei industrializzati
Io ho la fiducia che questo non Ca'
Attenzione non vuol dire tutto questo rinunciare all'identità nazionale
Perché esiste un principio di sussidiarietà che vuol dire che gli accordi presi in Europa vengono applicate nei paesi membri direttamente dai dalle forze politiche e dalle forze sindacali dei paesi e quindi nessuno si aspetta un Europa che abbia una burocrazia centrale che mani delle leggi che gli stati membri debbano scontare
Io credo di essere stato per sin troppo lungo nel rispondere alla domanda provocatoria voi industriali avete fatto qualcosa
Io penso che abbiamo fatto qualcosa noi avete fatto qualcosa voi
Penso che si sia compreso comunque che i nostri interessi almeno in parte con il Libano e questa è la cosa che più mi fa sperare per il prossimo futuro grazie
Nel discorso del presidente Minh Farina ci sono state due parole che ha ripetuto più volte competitività e produttività
Ecco competitività e produttività che dovrebbero preparare il terreno ad agganciare una ripresa nel momento in cui questa ripresa economica ci sarà sul piano mondiale
Ora competitività e produttività in un Paese come la Spagna dove è in atto una ristrutturazione selvaggia e dove la disoccupazione raggiunge e supera anzi supera il venticinque per cento in alcune zone particolarmente ecco come si vede l'Europa come si vede l'aggancio con l'Europa così come lo vede il presidente Pininfarina
Quello realia rispose aver udito asserzione Pininfarina che al proprio compagnie lo Emilio calvario sopra il tema della competenza sia Mundial la mondializzazione dell'economia Hegel comporti un via
Livello Moriana entrata sembra componente semiologo innanzitutto il padrone si oppone all'ingegnere accusare il suo più leggeri del borgo del PM onorario che il matrimonio
Presa preferirono evidentemente luminosi un piccolo riferirsi viola Mario necessità delle svolse ottenerlo predestinata
Per l'interrogatorio di fare un figlio di coniare assiduo uno tra direbbero tirare il contenuto io avevo in ogni vettura Ilaria identità pregi ma avrebbero lamentato dal movimento operaio era mio so soltanto alla sommità dello sviluppo del noto Tenaris romana come è stato detto con la Pina soglia oppure alla stabilità dei locali non l'acqua nella sua Kahneman verrà avrà insomma ed è opportuno ricordare costo però Blair perorare la sudario Orlando insomma le riferì sono sempre al due agosto Amato
Non non la meditazione agli anelli realizzati come la Madonna neanche all'ammodernamento dell'accesso all'Albania il ad allontanamenti prevale la lui archivia che però sono esistite descrivere livello sono ricordo si allaccia magari guardando da li sociale all'americana minorenni stranieri sono in Tommaso Grossi transitori non c'è un verbale definito il modello culturale ora pone è un grande passo in guarda al modello sorge unanime europea onorevole potrebbe comunque luoghi ed è opportuno considerare che si raccoglievano alcuni suoi cosa mangiare nazionale
E nazionale individua negli obesi europea altrimenti mi corregga gli errori in grande quesito modello sociale difendersi a prima vista ora non euro questi ettari probabile Ciarrapico capannello attorno le firme fra Crema nazionale scelte esempi e piani di convergenza e occhiali Dargos Argentina comunitaria che vengono applicati con mio potrebbe arrivarci ditta Michele e noi per ora ci sorpassa rigidità che pronti di conseguenza delle reticenze profonda mangiato verso il gioco esser considerata una vita europea ma piuttosto verso la strategia verrebbero secche viene ad essere all'esterno messa in Vasco avviene con le start up riguarda proprio la reticenza da parte dei sei lavoratori Nicotra dei questo smog bello di convergenza Brugherio e ritengo che sarete effettivamente un buon apre riflettere ulteriormente perché ci provocavano estreme abitudine soprattutto da nei paesi istinto militano in più prima i questi Pennisi più intorno sono Tanzarella sostiene questa possono perdere gli standard sociali ravioloni di uno status sociale tutte metteremo per i Paesi membri o meno sviluppa i che pensavano che l'integrazione europea era la fusione quindi creare un maggiore benessere sociale immunologica infelice che nella strada nella competitivi tale essendo questo mercato unico voterete quindi obbligo consiglio portare al dumping sociale a un impoverimento generale
Pubblicamente generazione di questi stato sociali Spagna sembrerebbe infatti che la situazione non è nell'ultimo anno pur non abbia dato ritorni anche dov'è stato dichiarato bello ha fatto dai nostri laboratori è un mite l'azione con un progetto europeo precorrendo che per svariati modi Tonini i sindacati autonomi gli affiliati nei metodi diversi mercati considerano marginalità strategia venga di conseguenza abbiamo sempre appoggiato note palloni esterna siano marce che è una risposta che questa completa ma la sventa hotel disoccupati Simona estati vent'anni dopo
Frumento il venti epiteti qualcosa di totalmente dipendente sì ma spetta inoltre corna scarsa solidarietà
E controfinte nella tempesta monetaria e lo vediamo nella mancanza di coordinamento delle politiche economiche che s visibili nell'aria continuamente nella riattivazione che lo scudo a tempo pieno Spagna per esempio a quali piante convergenza e stiamo arrivando ad una situazione che può essere considerata serenamente preoccupato dal punto di vista economico governano mentre alla chi si occupa attivamente a questa diga di offrire precarietà sarà l'occupazione e si chiudono la procreazione vestirci Giuseppe convivono esperienze di estrema crisi e compra perché esiste questa ispezione è asservita nel piano di convergenza che oggi avvenuta nel senso più andar via quanto non ha senso applicare trasmessa a Tremezzo abbia plurale tecnicamente bisogna cambiare niente
Bisogna cambiare Szent può essere molto più flessibili
Nei confronti dei requisiti degli accordi di Maastricht altrimenti ci troveremo una situazione estremamente delicata una situazione in cui compromesso paese da solo potrà uscire dalla crisi e questo richiede sempre una intensificazione del dialogo sociale tra il sindacato
E dentro imprenditori ottici da un e avvenuti nell'ambito di questa cornice che riunisce così e due scommettiamo facendo ha finora con il dialogo sociale questo deve essere qualificato assai di crescono eccome fallito diciamo il dialogo sociale danno fallito Safa e quando cerchiamo atto Todi valutare perché poi quando vediamo oscuro vediamo all'ambiente sia ai lati oscuri che Ratti chiarito chiaramente dovremmo fare molto di più perché la situazione attuale
è una situazione tragica perché se non assumiamo mediatica Sandro urgenti di contrappunto ad altri l'unica cosa che possiamo constatare il crollo di questo dialogo sociale nel consiglio nella Commissione
Riusciranno a farla se non vi sono accordi fra le parti non si potrà procedere procedere lungo questo politica sociale europea Massimo questo appunto relativamente al problema del nostro Paese maschio latino visto ma in una visione molto più generalizzata i piani di convergenza non si possono realizzare spasmodica sui perché portano a una serie di perdite di conquiste economiche sociali che sono appunto sono state raggiunte da tempo
E quindi in futuro della Comunità europea come lo intendiamo noi europea deve essere una comunità europea
Poi perché non deve peggiorare deve migliorare deve cercare di lavorare e vivere in condizioni migliori e non il contrario per lavorare per vivere in condizioni peggiori impiccato
Il movimento sindacale in realtà ha fatto una politica unitaria significa e nella Confederazione europea dei sindacati dobbiamo trovare una confederazione unitaria
Una confederazione efficace altrimenti ci troveremo in una situazione assoluta di inferiorità praticamente alle politiche transnazionali come e alla l'organizzazione del commercio alla presente decisione che si allontaneranno sempre di più da noi
Verso una uno slogan politica sia molto più Farcas grazie
Vorrei ora rivolgere una domanda Larizza voi dite che la gran parte degli argomenti nazionali devono essere in due in quadranti in una ottica comunitaria perché non si risolvono Lorenzi risolve più nulla sul piano nazionale se non nell'ambito di una visuale appunto comunitaria europea
Ora il segretario dei sindacati spagnoli apposti i problemi del mondo
Di convergere di far convergere le economie europee le economie dei vari parametri Paesi
Così come sono stagnanti concepiti i modi di convergenza dal Trattato di Maastricht affermando anche che il Trattato di Maastricht era stato concepito in un momento di espansione economica
Ma che ora in fase di recessione non si può
Provocare un adattamento brutale ora già nelle stesse parole oggi delle pre nuovo presidente del Consiglio e Parlamento
Si è invece battuto il il tasto
Proprio sull'argomento opposto cioè la rigida applicazione delle clausole del trattato di Maastricht di convergenza la UIL a questo proposito che cosa ha da dire
Non l'abbiamo mai contrastando nell'integrazione europea
Prima in termini economici politici mano diciamo soprattutto sociali nel Trattato di Maastricht
è vero che il trattato di Maastricht per il momento in cui è stato formulato
Invece di essere vissuto dalla gente come una grande opportunità rischia di essere vissuta ancora oggi come motivo di grande preoccupazione
Perché dal Trattato di Maastricht si vede dei vincoli
Che si pongono anche alle politiche monetaria e di bilancio dei singoli stati membri
Vincoli che una volta attuati evidentemente producono all'interno dei singoli Stati membri quell'atto famosa politica restrittiva e di rientro
Che non può non produrre affetti
Sulla società civile
E anche sulle condizioni di vita da oggi però qua io credo che prima o poi dobbiamo metterci d'accordo almeno su due questioni
Dobbiamo metterci d'accordo tutti non ecco dichiarazione di buona volontà ma con atti coerente conseguenti
La prima questione sulla quale dobbiamo metterci d'accordo
Se vogliamo l'integrazione politica insisto politica e sociale dell'Europa
E non solo quindi monetarie dei commerci
E allora noi dobbiamo essere coerenti con questa scelta anche nei comportamenti economici e sociali all'interno del Paese
Non si può entrare in Europa attuando il Trattato di Maastricht
Con una politica di Bilancio allegra spensierata
Senza tenere conto dei problemi del disavanzo dei problemi del debito pubblico e Bologna dei costi dei proprio all'organizzazione lo stato sociale e i problemi dei corsi e lo stato sociale eccetera eccetera eccetera
Quindi delle due Luna
Non si può pensare di dichiararsi europei ogni europeisti a parole dimenticando Boy che questa scelta a dei comportamenti evidente
La seconda è più complessa
Perché è vero che non esiste una specie di governatorato europeo che scavalca anziché sopprimere sovranità nazionali e che quindi gli atti della comunità diventano automaticamente dei mediamente trasferibili all'interno dei singoli Paesi queste vero
Per quel principio di sussidiarietà cui facevo riferimento pure presente fra gli avrebbero pure un'altra cosa
E non può non si può pensare ad una comunità europea come federazione di volontà dei singoli Stati chi esercita il libero dal il libero arbitrio al proprio interno
Cioè
L'integrazione in un'entità superiore comporta per tutti pezzi perdita di pezzi di sovranità nazionale
Questo vale per gli Stati vale terrore in prese se questa viene vale per il sindacato seriali siamo veramente un sindacato europeo
E comporta per tutti degli obblighi se vogliamo essere persone serie
Se poi l'unità europea anche in termini sindacali diventa come l'unità sindacale in Italia cioè che l'argomento che più ci appassiona il dovute per il quale lavoriamo meno di tutti allora la cosa e diversa
Io parlavo di una scelta
Che deve portare a un altro tipo di chiarimento ci vorranno cinque anni dieci anni forse per arrivare a questa concezione ma la quota questa penso in sezione non si può prescindere
Quale il tipo di competizione
Che si realizza nella cosiddetta globalizzazione dell'economia
Qual è il tipo di competizione che si realizza
E una sommatoria di competizione nazionale competizioni continentale con altri nei confronti di altri continenti
C'è una competizione fra singoli Stati europei
E la somma di queste competizione viene unificata per decreto a tavolino e diventa la competizione del sistema Europa verso il sistema giapponese il sistema Stati Uniti
E perché anche i dati che ci siamo il presidente degli inferi c'è l'aumento dell'interscambio europeo e la caduta a volte verticale dei rapporti di scambio con altre aree del nostro Paese
E non è che è legata al caso non è perché se la concezione dell'Europa fosse quella dell'aumento delle opportunità di scambio fra Dinoi
Che aprono spazi nell'innovazione alle prime oggi hanno i mercati eccetera eccetera eccetera
Per cui si abbassa la competitività del sistema europeo perché si alza il sistema di scambio interno e alla fine non è che abbiamo fatto una grande bellissima operazione del tipo Pescarzo che per cascata si riversa su tutti
Con un rischio aggiuntivo
Da quando è nata la comunità europea
All'interno dell'Europa c'è sempre il posto il problema di chi è la locomotiva
Non chi esercitava una funzione egemonica ma chi era la locomotiva il punto di riferimento la zona di maggior aggregazioni io dico la zona di maggiore interesse anche economico
E questo non è mai finita sta storia
Da qui le teorie sull'Europa a due velocità il nucleo forte centrale i nuclei periferici le alleanze fra Stati eccetera eccetera
Con l'allargamento della comunità europea da dodici Stati membri a quindici e sedici non si sa nel tempo quanti vorrei entrare in questo sistema
Guardate che si arriverà inevitabilmente matematicamente inesorabilmente qualunque giuramento di fede si possa fare oggi a una condizione
Per cui ci sarà un sistema unificato europeo fatto da due nuclei uno centrali e l'altro periferico
Che venga scritto non scritto che venga accettato o non accettando la realtà sarà questa
Non esiste l'ipotesi io dico nemmeno quasi nelle condizioni pare opportunità figure dei pare redditività dei sistemi in cui c'è un'Europa di venti Stati membri
Con venti condizione di benessere analogo commento condizioni produttive commenti condizioni di efficienza ed efficace il sistema eccetera eccetera è inevitabilmente si tenderà quanto più si allarga il cerchio tanto per evidenziare la crema cioè della identità fra simili semplicemente esenti da farsi sarà fatta sulla qualità e sulla funzionalità dei sistemi e questa renderebbe anche di altri discorsi sul nostro modello istituzionale o politiche eccetera eccetera perché e uno
Degli elementi che compongono quella che chiamiamo la gente dalla del sistema Italia che non è fatto solo di attività industriale ma fatta di tante altre cose che determinano questo sistema
Questo già c'è in nuce sedici rapporto Germania Francia
Rapporto che prima c'era o non c'è con l'Inghilterra la verità valida è che alla fine come avviene sempre in politica
La realtà fa giustizia di tutte le teorie e come avviene anche in politica i simili
Si ritrovano più spesso fra loro anziché rispetto a quelle che sono diversi
Bene nostro problema e quello di puntare all'Europa senza correre il rischio di essere diversi perlomeno queste il mio punto di vista
Il tema della tavola rotonda e le nuove relazioni industriali per lo sviluppo dell'Europa presidente Pininfarina il due aprile c'è stata una giornata di mobilitazione nazionale anche con scioperi manifestazioni ecco ma queste relazioni industriali allora che lei ha dipinto come un come un fatto di di di di costante rapporto tra organizzazioni vogliano portando invece ma quasi uno sciopero che cosa avete pensato voi il due aprile
Se parliamo in senso europeo
Trovo che vi sono stati dei grandi traumi europei
Che abbiano colpito le nazioni europee da un punto di vista delle grandi crisi di carattere sindacale
Sì è vero c'è un problema tedesco
Questo sì ma il problema tedesco non viene mica dal comportamento sindacale delle nazioni europee o no ricordiamoci che la Germania divise
Che è caduto il muro di prezzo
Nel secondo me una moneta unica ma è un boccone da digerire per i tedeschi dell'Ovest è enorme ci vorranno perlomeno dieci anni per raggiungere una parità e sarà un processo lungo questo è stato un fatto che ha provocato delle tensioni economiche delle tensioni monetarie delle pensioni sociale
Ed è un fatto purtroppo inevitabile qualcosa attraverso quale dobbiamo passare non si possono assimilare in una comunità
Dei Paesi come la Germania Est o sarà forse la volta della Polonia in prospettiva dei paesi dell'Est senza avere del tram importante stabilire un disegno in questo disegno crederci
Ora a me sembra che sia veramente accerto e lapalissiano che un'Europa unita può avere un ruolo anche politico del mondo di equilibrio i civiltà un punto direi un'Europa staccata in due
Meno peggio in dieci o dodici ancora peggio non può svolgere questo ruolo
Anche il nostro potere negoziale nel confronto dei giapponesi come Italia sola il minimo come Europa unita è molto più importante non dimentichiamo che l'Europa è un mercato di trecento quaranta milioni di persone
Mentre il mercato americano di duecentosessanta milioni di persone giapponese è di centotrentacinque milioni di persone quindi questo mercato potenzialmente il più importante però è un mercato che è fatto di tanti mercati che non è ancora diventato un mercato unico
Come Alcatel in cui se io prendo il mio telefono funziona in Italia ma come esco dall'Italia non funziona più e quindi dovrei avere stette telefonino telefono randelli un tedesco
E idem le ferrovie hanno riscaldamenti hanno i segnali che sono diversi
Idem l'informatica ci vuole del tempo creare tutto questo
Ora se noi vendiamo il nostro mercato
Prima d'averlo costruito siamo dei ma
E quindi io trovo perfettamente ragionevole che i governi europei e la comunità europea cerchi di proteggere i mercati europei dall'invasione dei paesi extra-europei almeno fino a quando il mercato unico si sarà effettivamente creato diciamo come titolo fino al due mila
Dopodiché dobbiamo essere tutti liberi di giocare il nostro ruolo ma fino al due mila noi dovremo costruire una entità omogenee un'entità omogenee economica un'entità omogenea politica un'entità omogenee sindacale proviamo a immaginarle analizzarle tutte
L'economica e la più fatti
Presuppone il fatto di avere il mercato e la moneta unica che presenta molte difficoltà ma è comunque quella in più la gente si ritrova di più perché dovrebbe in tempi normali portare dei vantaggi anche economici esseri insieme
L'unità politica è più difficile
Perché io sono convinto che dovranno forse passare ancora molti anni e non basteranno sette prima che gli inglesi rinuncino alla loro bandiera i francesi alla loro e accettino di avere un'entità sovranazionale come negli Stati Uniti d'America fra i vari Stati che decida
La politica di difesa la politica di attacco la politica comune
è sufficiente vede
La debolezza che ha avuto l'euro nel problema jugoslava e ne problema iracheno in cui metà attiravano la parte metà dall'altra per dire che questa Europa politica a mio parere è ancora lontana
L'Europa sindacale è una via di mezzo
è una via di mezzo perché le nostre culture
La nostra fenomeno di industrializzazione han fatto sì che certi Paesi più avanzati i problemi di carattere sindacale siano meno sentiti ne dico uno l'Olanda
L'Olanda per esempio tutto è relativamente idilli Co etilico perché il livello di vita è più alto Etienne ecco perché si sono costruiti nel tempo delle relazioni industriali di carattere meno conflittuali in italiano sono stati invece molto conflittuali negli anni Settanta questa conflittualità stiamo cercando di superarla qualche progresso l'abbiamo ottenuto
Via de I non scoraggia amo cinque cerchiamo di ottenere questa omogeneità se pensiamo che nell'avvenire essendo insieme ed essendo uniti questo mondo sarà migliore per i nostri figli
Certo abbiamo dei problemi
Dei problemi gravi di abbia
L'Europa è circondata da tanti Paesi in cui i guadagni pro capite sono bassissimi i salari sono bassissimi e quindi competere contro questi Paesi sembra per le imprese un'impresa sovrumana
Però una competitività lasciatemelo dire non è fatta solo dal costo della mano d'opera
Il costo della manodopera il costo dei salario è molto importante ma non è più è fatta anche dall'abilità di creare nuovi prodotti
Dall'abilità di avere nuove tecnologie dal fatto di avere migliore organizzazione aziendale certi problemi lo deve risolvere ogni azienda al suo interno
Così come la mi cerca di risolvere i suoi problemi al suo interno quelli aziendali certi altri si risolvono meglio tutti assieme
Ma se perdiamo la fiducia in questo disegno totale ebbene resteremo spacca resteremo staccati più autonomi come andremo più a casa nostra i sindacati tagliando sarà più direttamente responsabile delle cose italiane sarà veramente conveniente questo i cittadini italiani e cittadini europei
Io credo che il sindacato italiano nella sua quasi totalità abbia capito che questo non è vero
E ti conviene fare un'integrazione europea o almeno senza dare sacrificio troppi sacrifici lavoratori lottare per questo risulta per quanto riguarda le imprese è proprio la condizione sine qua no
Un imprenditore non può pensare di vendere solo nella sua area e rifiuti
Se pensa di vendere la sua area di chiudersi con un protezionismo non può che percorrono il percorso fatto dai Paesi del socialismo reale
Abbiamo tutti visto che cosa ha provocato quella politica provoca la fine delle conseguenze gravi proprio per coloro che si vuol proprio
E quindi bisogna avere il coraggio bisogna avere coraggio pensando che non si è solo lavoratori e imprenditori sì anche dei consumatori
E quindi una libera concorrenza porta anche a dei prezzi ridotti dei generi di consumo di cui la gente anche dei vantaggi
Certo di queste cose bisogna esserne convinti
Certo bisogna essere europeisti certo bisogna avere fiducia che insieme si fanno più strada che stacca
Certo io queste idee l'ho sempre avuto e quindi forse sono stato scelto o bene comando perché sono effettivamente tra gli imprenditori uno che deride un po'particolare ma credo che l'idea del mercato competitivo
Credo della libera concorrenza della trasparenza
Credo che siano essenziali e in nessun Paese si vede quanto questo importante come vitale
Proprio perché è trasparenza e libera concorrenza mi riferisco fra imprese pubbliche e private ad esempio e manca ed è mancata con grave danno di tutti anche mora
Grazie
Credo che ci sia una domanda
Che serpeggia in pratica delle congressisti ma sono proprio tanto idilliaci rapporti tra imprenditori e sindacati a Brussel su scala comunitaria che abbaglio
Compagnie che agli amici
Della UIL questa domanda di platea cortili mi mette un po'in difficoltà per il semplice motivo
Che il presidente Pininfarina
Rappresenta un po'se mi consente l'espressione presidente il volto umano dell'unione degli imprenditori e delle Confindustrie europee
E quindi è difficile figurarsi gli altri
è difficile discutere con
I rapporti sono corretti sono rapporti civili ovviamente
Ma sono tutt'altro che idilliaco chic mi pare di poter dire e soprattutto sono poco conclusivi dei risultati perché poi quello che ci interessa come movimento sindacale sono i risulta
Io ho avuto molto piacere ascoltando vedete che sono preso nella trappola il presidente Pininfarina parlare di un modello sociale europeo
E lui ha detto modello sociale totalmente diverso da quello diciamo americano a maggior ragione giapponese almeno in questo momento dico io un modello sociale che è parte della nostra civiltà della cultura europea e chi è il frutto
Di quello che è stato chiamato il sito con un socialdemocratico cioè con il compromesso tra stato e mercato che ha permesso in Europa di costruire delle democrazie
Che potessero integrare le spinte sociali di fronte alla prevalere nella logica capitalistica quindi un modello sociale che è un elemento costitutivo essenziale della nostra Europa che dobbiamo sfruttamento e preservare
è vero che questo modello e un modello articolato ce n'è un'applicazione italiana che è diversa da quella inglese ma tutti hanno dei contenuti simili cioè che cosa un riconoscimento attraverso la legislazione sociale i diritti minimi garantiti per i lavoratori condizioni di lavoro ma anche diritti sindacali e poi lo sviluppo della contrattazione tra le parti
Tra le parti sociali che integra completa va oltre il minimo garantito dalla legislazione
Ora in questo momento qual è il problema cui siamo confrontati il problema è che i mercati nazionali perdono di peso
Resteranno sempre ma perdono di importanza e siamo di fronte a un mercato integrato il grande mercato interno oggi allargato attraverso l'accordo con l'Hertha addirittura diciannove paesi
E il nostro problema come sindacato quale che la regolazione sociale che abbiamo conseguito con lotte dure nessuno ci ha regalato niente non dimentichiamolo ma nei nostri singoli Paesi noi dobbiamo proiettare questo modello di regolazione sociale nel grande mercato e nel grande spazio europeo è questa la questione dell'Europa sociale come si dice non è altra ora l'Unicef imprenditori a livello europeo
Danno tutta l'impressione invece di volere USA l'argomento
Che anche argomento nostro correttamente inteso della competitività necessaria dell'industria dell'economia europea rispetto al popolo americano al Polo giapponese o e nuovi paesi di industrializzazione asiatica
E per mettere in discussione le conquiste sociali
Sul terreno sia delle condizioni di lavoro sia la polizia la politica salariale sia della protezione sociale del
I temi di sicurezza se già in qualche modo questo bisogno di competitività viene scaricato sulla diritti sociali dei lavoratori e il rischio poi anche del dumping sociale a cui abbiamo assistito recentemente con episodi molto precisi basta ricordare il caso della multinazionale americana Hubert e della sua delocalizzazione tra la Francia e la Scozia sfruttando che cosa
Sfruttando condizioni disoccupazione Eurostat pubblicato l'occupazione di disoccupazione particolarmente gravi discorsi a e anche
Diciamolo pure della deregolamentazione sociale dei governi conservatori britannici
Thatcher e Meggiolaro e sfruttando una debolezza dello stesso movimento sindacale Allo questo è il problema se vogliamo evitare che il grande spazio del mercato interno europeo diventa uno spazio
Regolato soltanto dalla legge del più forte e quindi caratterizzato da tutto un sistema di su valutazioni non solo monetaria ma sociali
Oppure vogliamo assicurare che l'obiettivo della competitività che pure un obiettivo corretto si rivolga a anche ad altri elementi
Gli elementi quali la ricerca e lo sviluppo
Gli elementi che l'innovazione tecnologica e ho detto prima del mio primo intervento anche una diversa organizzazione del lavoro e dei tempi che dà una diversa ripartizione del lavoro
Perché dobbiamo sapere che in futuro la produzione anche si riprende tende a distruggere il lavoro non è detto che crea nuovo nuovo lavoro in tutto questo contesto quindi dobbiamo salvaguardare pur informandolo il modello sociale europeo e dobbiamo farlo sia attraverso una legislazione europea le direttive comunitari
Che permettono di armonizzare progressivamente le condizioni di lavoro le condizioni sociali nel mercato
E attraverso lo sviluppo di una contrattazione collettiva di livello europeo allora per tornare all'Unicef
L'Unicef il vero volto dell'Unicef si oppone frontalmente allo sviluppo della legislazione sociale comunità
Io ho assistito lunedì a una riunione ho partecipato a una riunione in Danimarca con i ministri del lavoro dei dodici Paesi presenti l'accesso l'Unicef egli industrie pubbliche e l'unicità in quella sede ha chiesto alla Commissione di Bruxelles e al Consiglio dei ministri
Di abbandonare la proposta di direttiva sull'informazione consultazione dei lavoratori e sulla creazione di comitati di gruppo a livello di imprese multinazionali europee
E ha detto che le altre proposte di direttive sociali che sono da troppo tempo bloccate sul tavolo del consiglio dei ministri non devono essere approvate almeno nella loro formulazione attuale cioè chiesto francamente che l'Europa sociale che così faticosamente sta avanzando con risultati per noi insufficienti sproporzionati rispetto alla realtà del mercato
Sia addirittura bloccata questa è la risposta che dall'Unicef vero che purtroppo l'unici in questo strappo già molto alla posizione del governo britannico
Che finora nella logica attuale del voto l'unanimità nel Consiglio dei ministri in molte su molte materie può bloccare non importa che cosa
Devo qui col fare una considerazione
Interessante tuttavia penso che voi avete letto il giornale di oggi e che ieri sera la Camera dei Comuni a Londra il governo conservatore si è visto costretto ad accettare un emendamento dell'opposizione laburista e liberaldemocratica
E anche con difficoltà interne alla maggioranza sul capitolo sociale di Mastro non sappiamo ancora cosa questo vorrà dire sul piano giuridico voi sapete che la Gran Bretagna Maastricht si era tirata fuori dalla parte sociale adesso questo
Questa decisione in Parlamento sembra implicare che invece sia costretta ad aderire come noi abbiamo sempre chiesto è una sconfitta politica chiara del coperto conservatore britannico resterà da vedere quali saranno le conseguenze politiche giuridiche per la ratifica dei trattati
Spero che questo come dire renda la Gran Bretagna meno arrogante quando si siede al tavolo europeo in materia sociale come è stata fin qui meno negativa soprattutto e penso che anche l'Unicef tiri una certa quale conseguenza da quanto è accaduto nel senso che occorre un atteggiamento molto più positivo per quanto possibile riguarda lo sviluppo della legislazione europea
L'altro elemento che ha ricordato il presidente Pininfarina e che e questo sì è un fatto positivo
Le parti sociali noi invece abbiamo negoziato nell'ottobre novantuno un accordo per aprire la possibilità di contrattare a livello europeo stabilito negli accordi quadro sul piano europeo che poi devono come dire
Armonizzare la contrattazione nazionale interconfederale o categoriale e quant'altro
Abbiamo visto i governi recepire immediatamente questo accordo approva che se le parti sociali fanno qualcosa d'importante hanno un peso forte sui governi europei e questo è entrato nel famoso protocollo sociale di Maastricht
E dice presidente Pininfarina l'Unicef non appena il protocollo sarà ratificato
Sì sì ed era al tavolo delle trattative io voglio credere al presidente Pininfarina faccio solo un'osservazione che
In nome dell'autonomia che c'è tanto cara come parti sociali nell'azione contrattuale noi potremmo sederci da subito al tavolo anticipando mastri
Aspettando poi i mastri eventualmente per chiedere che il nostro accordo sia come dire tradotto erga omnes dal Consiglio dei ministri per questo dobbiamo aspettare marzo ma chi ci impedisce già oggi di negoziale
Per esempio sul tema strategico della formazione del diritto alla formazione della formazione permanente strategico per la competitività per industria europea molto che più che la riduzione delle del della protezione sociale chi ci impedisce di negoziare su altri su altri terreni la Confederazione europea dei sindacati e totalmente disponibile a iniziare subito questo questo questo negoziato
Sia perché siamo convinti che le parti sociali possono a volte è meglio che la legislatura il legislatore dare risposte ai problemi delle relazioni industriali
E i problemi dell'organizzazione del lavoro e dei diritti sul posto di lavoro sia anche consentitemi di dirlo compagni gli amici della UIL perché questa Confederazione europea dei sindacati che come ha detto il compagno Nicolas Redondo e come ha ripetuto Pietro Larizza noi vogliamo costruire e rendere ancora più forte e incisiva ma se non c'è contratto non c'è sindacato cioè fin quando non con tratteremo anche a livello europeo sarà difficile che questa accesi
Quale la UIL ha dato credo continuerà a dare tutto il suo sostegno il suo appoggio nella sua piena partecipazione non potrà andare al di là di quella che è stata fino adesso quindi sia per ragioni necessità di necessità di regolazione del mercato sia per un problema nostro noi assolutamente dobbiamo passare questa soglia fare questo passo in avanti essere capaci di contrattare della dimensione comunitario solo questo citerà forza
Una battuta sul due aprile
Ho visto che il presidente Pininfarina non ha reagito
Su questo punto la domanda di Platì erotico il due aprile è stata una dimostrazione corale per la prima volta in Europa io qui voglio ringraziare la UIL CGIL e CISL per il grande apporto che hanno dato in Italia
Alla riuscita della giornata europea di lotta per la prima volta in Europa tutti insieme i movimenti sindacali anche se in forme diverse ma per le stesse rivendicazioni per il lavoro
E per l'Europa sociale abbiamo dato una prova di esistere e di avere una convinzione comune di essere disposti adottare insieme qualche giornale europeo ha scritto che era nata il due aprile per le strade per nelle piazze d'Europa l'Europa sindacale mi auguro di cuore che sia così e che possiamo andare ancora più lontano grazie
Prima di concludere la tavola rotonda vogliamo sapere se ci sono domande che vogliono essere poste dai delegati in modo che i partecipanti alla tavola rotonda possono dare il loro la loro risposta
Ci sono domande che vogliono essere poste
Prego
Prima delle domande prima delle domande non potrei rispondere un momento
Gaballo
Senz'altro
Permette
Prima delle domande non potrei rispondere fissi può rispondo io risponderei volentieri caparbio perché intanto Trovo che essere troppo i villici non è divertente e quindi anche se c'è un po'di dialettica le cose
Sono umane no voi siete schierati da una parte sulla difesa di certi interessi io anche
Allora comincio dire che mi lusinga
Ma non mi piace essere definito la parte umana del
Della unici
Io sono una delle undici federazioni dell'Unicef rappresento la Confindustria di onice porta avanti le mie convinzioni e le confezioni Confindustria
La Confindustria e supposizioni europea molto più avanzate di altri paesi come per esempio gli inglesi ma non è una questione di umanità io non voglio arrendermi
Simpatico vi ringrazio per avermi applaudito prima ma non è che sia così un industriale io quando sono a Bruxelles difendo e mi pare giusto e mi pare legittimo difende gli interessi delle imprese che rappresenta e quindi lo faccio in modo con convinzione no per essere particolarmente urbano lo faccio perché penso che serva e di essere leale con chi rappresento caso Hooper
Il caso Hooper restato trasporto di quell'azienda dalla Francia alla Scozia perché la Scozia meno protezioni sociali e quindi costo minore bene questo è proprio un caso che dice sì andiamo avanti con uniformità sindaca
è un'uniformità sociale questi casi non capiteranno più quindi ha proprio un caso di convergenza da chi vuole il dialogo sociale Confindustria Eunice e sindacale
Casi Hubert capiteranno di meno in meno meno ci sarà difformità fra i regolamenti dell'Inghilterra poteva Scozia e regolamenti del resto dell'Europa
L'Unicef vuole sbattere in faccia tutti i problemi e con la scusa della competitività vuole sbattere scaricare tutti i problemi sulle spalle dei lavoratori
Bene
Io dico che mettiamo solo in risalto che la competitività europea è in grave declino per fortuna che non più tardi di mezz'ora fa sono stato proprio io a dire che la competitività non è fatta solo per il costo del lavoro l'ho detto io vi ricordate
Ho detto che è fatta dall'organizzazione che ha detto l'ha fatta dall'innovazione che ha detto che è fatta dalla tecnologia e ho detto che è fatta dall'organizzazione che parte di queste cose lo si fa in fabbrica parte lo si fa invece collettivamente
Quindi noi segnaliamo un fatto che è vero è un fatto che non si può negare
E non è il fatto di scaricare tutto sui lavoratori hanno bisogno per ottenere una protezione sociale nel modello europeo che insisto deve essere il migliore che sia compatibile con lo sviluppo
Se è compatibile con lo sviluppo terremo uno sviluppo e distribuiremo di più se non è compatibile con lo sviluppo Chieti arriveremo verso una strada che è pericolosa per gli imprenditori ed è pericolosa anche per il lavoro
Io sono convinto come sono convinte tutte le persone che hanno un minimo di buonsenso che l'Europa non si fa con un consenso generale senza un consenso generale
L'Europa non lo si può fare con degli accordi fra i governi a parte che i governi cambiano non la si può fare così l'Europa va sentita a tutti i livelli da tutti quindi per esempio il signor dello il presidente della commissione è convinto che ci vuole un consenso sociale
E più volte mi ha detto e di aiutarlo a ottenere un consenso sociale coglie i comportamenti ora sempre nel rispetto di quel bilancio di quella compatibilità fra sviluppo
E protezione sociale la penso come dello e agisco però nel rispetto di questa competitività ultima cosa io non so che cosa abbia fatto lunedì c'è due tre giorni fa perché non c'ero di e certamente quel che lei ha detto è vero
Però avevamo concordato che noi diceva che la proposta danese legislativa nella materia dell'informazione della consultazione dei lavoratori era una proposta per noi me tipica e andava respinta
Perché era qualcosa che non giova va a voi e aumentava i costi interno e che eravamo pronti a iniziale una discussione con buoni non appena vi fossero le possibilità quindi non è dire non la vogliamo
Così come anche le tre direttive che lei ha detto
Mi piace un po'di polemiche ne ha detto ne vogliamo annullarle e sono se non erro le direttive della del distacco transnazionale dei lavoratori un l'altra dell'organizzazione la radio di lavoro due e la terza dei contratti di lavoro atipici sono informato bene queste tre direttive non abbiamo detto non ci vanno legislativamente demandiamo la a una contrattazione fra le parti questo è segue il filo del ragionamento che avevo detto prima grazie mille per la vostra attenzione
Grazie allora parola
Io vorrei fare una semplice domanda
Impari
Noi periodo
Della guerra fredda
Abbiamo operato
Un meccanismo di sviluppo socio economico occidentale
Abbiamo operato nel meccanismo socio economico occidentale non ne abbiamo seguito le regole tant'è vero che ci troviamo col debito pubblico che abbiamo
Forse mi strette solo Susanna lì da quando Silvio forse lo stesso ministro del tesoro lo sa
Ci troviamo con lo stato sociale incompatibili con le con la situazione economica del Paese quindi noi stessi lo vogliamo G. vedere
Ma la domanda precise queste
E però aveva della guerra fredda il capitalismo
Occidentale
Aveva di fronte il nemico il diavolo
Come diceva
Presidente Reagan
E che bisognava abbattere
Bene
Oggi il capitalismo è rimasto orfano esso non ha più l'antagonista
Il presidente ritiene che
Il meccanismo di sviluppo socio economico occidentale possano rimanere
Quello che
E quale
Dovranno essere
Quale dovrebbe essere la posizione
Del capitalismo oggi
E domani di fronte a una nuova sfida che non è più il diavolo ma sarà quella della società
Che corre perché correrà ancora
Ci sono altre domande
Io risponderei subito se non mi dimentico la domanda è se così fibre no
La domanda agli stimolanti ha un solo difetto che per rispondere
Che a rispondere con equilibrio esaurientemente non bastano due minuti
Il fondo del suo ragionamento è giusto e cioè nel periodo della guerra fredda della contrapposizione fra due blocchi
C'era uno stato di guerra la chiami fretta la chiami calda alle volte è stata anche calda si erano stato di guerra poi uno dei due contendenti si è auto di lusso per la verità da solo
E crolla crollato per l'iniziativa interna di chi ha detto non è un sistema che posto più reggere neanche economicamente vogliamo la perestrojka che voi tedeschi sbagliate cascava così in Germania
E stato mutamento epocale
Una rivoluzione da milioni di morti senza neanche un ferito
è e tutto si è risolto caduta del muro di Berlino
Comportamento nel capitalismo
Io trovo che è molto più facile comportarsi in stato di guerra che in stato di in stato di guerra si sa chi è il nemico e si cerca di non farsi ammazzare e di ammazzare lui la metto in termini molto rudimenti ma di contrastare e quindi qualunque metodo del buono per vincere la partita quando nevica non c'è più
I problemi diventano più complicate
Perché a questo punto noi abbiamo noi capitalisti
E dico capitalisti non me ne vergogno perché durante la guerra fredda capitalismo era proprio il diavolo ma capitalismo viene anche come significato etimologico da Cappuccio e cioè qualcosa di inviti individualismo
E cioè l'individuo che crea e fa qualcosa
Allora adesso è molto più difficile e più difficile da che impone a noi se vogliamo una maturità più importante
E cioè comprendere a quali impegni i capitalismo deve rispondere a quali sfide per dire una parola di moda ormai quasi finite questa moda delle sfide perché deve rispondere alla sfida dell'occupazione
Deve dare una risposta alle esigenze della gente ne basterebbe una quella ambientale
Per ambientale importante molto importante per il nostro avvenire sfida ambientale sfida dell'occupazione sfida dell'armonica sfida dei paesi emergenti sfida del ne abbiamo una collezione di sfide e avendo dal fatto che effettivamente i compiti del capitalismo e delle sue organizzazioni sono diventati molto più importanti e devono essere più riflessi
A questo punto sola storia
Dirà se il capitalismo attuale essa evolvere verso un capitalismo più efficiente
Più all'altezza
Di rispondere questi problemi
Non ne faccio una questione di umanità più all'altezza di rispondere questi problemi
Se guardo a me stesso
E guarda i quattro anni in cui io sono stato presidente della Confindustria senza tradire gli interessi dei miei associati ho sempre cercato
Di concilia
Mi interessa associativo con interesse collettivo
In campo ambientale nel campo dell'istruzione e anche nel campo delle relazioni sindacali
Quindi io ho cercato di andare verso quella strada che lei auspica certo una e niente
Bisogna che siano tutti bisogna che questo avvenga in America bisogna che questo avvenga il Giappone
Ma non sono convinto che una strada
Che possa essere ditta
Ci arriveremo prima o poi ma per forza perché al mondo c'è bisogno del consenso di tutti
Ha chiesto la parola Liverani per una domanda
E siccome agile e lo farà velocemente
Dal presidente Pininfarina che poi lasciarsi ed è inevitabile che l'interlocutore in un certo senso ossia Luigi questo momento anche perché non è facile per le occasioni ingiuste cervelli certamente naturalmente
Allora la mia domanda è si riferisce alla parte effervescente di prima sulla responsabilità od o modello vince al di là se lei rappresentano in Danimarca in quel momento
Problema è di principio generale non è sulla direttiva specifica lei è stato parlamentare europeo noi sappiamo tutti che le direttive prima di arrivare a quella fase di lì diciamo in cui il Consiglio dei ministri delle potrebbe l'audizione finale farla diventare direttiva subiscono a loro volta un processo democratico uno dalla consultazione generale
Di tutti i vari col comitati consultivi fino ad arrivare al Parlamento europeo allo stesso Comitato economico sociale dove siamo tutti presenti e si arriva quindi a una come dire proposta possibile che a quel punto tutta questa costruzione di consenso che spesso dura mesi anni qualche volta debba essere semplicemente prese messe da parte e approfittando della situazione attuale dire questa è la rimandiamo alla sussidiarietà o all'importante che io non sono non solo non sottovaluto ma condivido possibilità di dialogare socialmente a me il dialogo sociale serve
Come dire per anticipare una ipotesi direttive e quindi un progresso ma se invece questo dialogo diventa la scusa per rinviare chissà a quando
Che il dialogo sociale con la velocità dicono siamo diede risultati allora mi sembra una manovra non di una furbesca perché non sarebbe rispettoso ma certamente sospetta almeno dal punto di vista sociale rispetto alla lista di avanzare su quel dialogo su cui mi pare eravamo di principio d'accordo il cuore di una sua valutazione
Non come capitalista dal volto umano ma semplicemente come interesse
Di parte perché se andiamo avanti così il rischio dell'esplosione sociale che oggi forse nasce per i fatti tedeschi ma domani la sentiamo già vicini in Italia non parliamo della Spagna rischiamo davvero di esplodere socialmente se non ci mettiamo della buona volontà grazie
Noi sentiamo
Guardi noi sentiamo appuntamenti Visco dell'esclusione sociale come per la verità sentiamo anche il rischio del fallimento dell'impresa
Anzi il rischio del fallimento delle prese e della loro lotta nella competitività è altrettanto grave cioè siamo un po'accerchiati dai due problemi per quanto riguarda invece la valutazione del lavoro di sono stato nove anni parlamentare
E devo dire che nessun lavoro è frustrante come fare il parlamentare
Io non so se lei conosce frustrante perché si fanno mille parole e non si conclude mai nulla e i poteri sono solamente consulti
Non so non è di creare solamente di essere io per una consultazione molte volte formale e quindi ci vuole veramente una bella fede europea oppure altri morti per restare al parlamento europeo
Quindi compito del dialogo sociale dovrebbe proprio essere quello di spingere di accelerare di accelerare un processo defatigante anche lento e che non arriva mai risultati e che fatto su principi di opposizioni politiche e già si sa che le posizioni politiche alle volte non creano niente di costruttivo
Proprio perché sono troppo dialettiche e troppo una contro l'altra
Il punto è di vedere se noi e voi saremo non li voglio dire imprenditori sindacati d'impresa e sindacati dei lavoratori saremo all'altezza di superare di comprendere quello che è utile a tutti è quello che non è utile questa è la sfida che abbiamo di fronte fra non molto
Ed io mi rendo conto che effettivamente noi non abbiamo una faccia tanto simpatici
Mi rendo conto perfettamente che anche come un insieme anche se a parole gli intenti sono buoni come da parte vostra però quando si arriva al dunque ci sono delle resistenze dovete anche comprendere che siamo delle confederazioni
Come volete che faccia anche quando l'idea di un certo tipo io vicepresidente andare avanti quando abbiamo un un un sistema che ci vuole l'unanimità
Basta che uno dica non sono d'accordo solo per e quindi non c'è anche quando si è convinti che aspettare che la condizione si faccia strada lentamente abbiamo fatto dei progressi
Questa è la domanda l'abbiamo fatta negli ultimi trenta abbiamo fatto dei progressi come Europa
Io rispondo e no
Una costruzione come quella europea essa ventata nel cranio della gente essere diventata credo un fenomeno irreversibile perché avere sopportato le crisi di Maastricht l'attacco degli inglesi
E è stato la l'uscita dal sistema monetario e poi non bisogna picchiarlo troppo in un modo drammatico ho sentito
Gli spagnoli dire e mai drammatico se così rigido Maastricht
Ma e a Maastricht c'entra chi rispetta determinati parametri chi non li rispetta rimane nella Comunità europea ma non partecipano Unione muta
Non è se la Spagna non vuole e non riesce a arrivare a questi parametri al di là dei fatti che sono stati creati in un momento particolarmente favorevole e oggi momento è particolarmente sfavorevole
Chi di questi parametri che sono sostanzialmente quattro l'Italian secondo me ne ha due a portata di mano quello dell'inflazione
E quello del rapporto del deficit dello Stato rispetto al prodotto interno lordo sono due montagne da scalare ma scalabili
Quella che non è scalabile assolutamente nei termini e quella del debito pubblico
Quando si dice che il debito pubblico deve essere il sessanta per cento del prodotto interno lordo e da noi nel novantuno era di uno virgola due e uno virgola zero due oggi ancora di più andiamo come i gamberi andiamo sempre indietro quindi è evidente Keys bisogna attaccano con dei sistemi nuovi bisogna attaccando con dei sistemi che esigono sacrifici da parte di tutti
Bisogna che ci convinciamo che l'Italia deve smetterla
E io sto parlando contro l'interesse di molte persone ma lo debbo dire deve smetterla di essere il Paese che conviene non lavorare e mettere i soldi in bozza piuttosto che investire e ricavare molto meno
Perché se un'impresa ricava il dieci per cento è un miracolo e quando ricavo il dieci per cento mi diventa il cinque per cento con interventi a dello stato quando rimettibili soldi imbattere in capo al dodici per cento esentasse non parlo per ben prese parlo dal parlo per il risparmiatore
E qui ci saranno anche tanti risparmiatori ma bisogna che venga avanti la convinzione che gradualmente questa difformità va deve finire se no noi non avremo più dobbiamo diminuire assolutamente il rendimento e e il carico fiscale di questi di questi buoni del tesoro se no noi riusciremmo mai mai ha di meno a a entrare e avere una diminuzione di reddito pubblico entrare di debito pubblico entrare fra le azioni più in poi ti credo che queste siano cose che non sentite dire tutti i giorni particolarmente non capitalista ma non è perché ho il volto può e perché o del buonsenso intensa
Grazie ha chiesto ha chiesto la parola Diego Olivares segretario generale aggiunto dell'olio della CISL Internazionale
Grazie
Vuoi andare nel fascicolo che mi sono spagnola realizzativi andar via non so perché ne ha abbastanza di
Io gliel'ho detto io devo andare via ecco di voglio solo ringraziare la rissa ringraziare tutti voi per come con pazienza ma avete ascoltato e anche applaudito grazie
Ed è una pronta però otterrà una domanda da fare in tempi la sala relativamente conigli spetta nella presenza degli degli altri contino sul tema dell'Europa dell'integrazione
Al presenza europea della crisi in Europa è come latino americano sono preoccupate è una facoltà come nella di uno dei Paesi in via di sviluppo Nicaragua Takelot sebbene darmi Dionne degli imprenditori che e abbiamo ascoltato affonda e qual è la visione venga Calisti relativamente per Lerna Malpensa dovrebbe e pianeta il problema ai Paesi nel contesto della crisi europea io o ascoltare opinione basterà non ho potuto raccogliere il parere dei nostri compagni parola Cabanne
Avrei voluto anch'io potere
Rapidamente replicare in presenza del presidente Pininfarina ma siccome mi rivolgerò all'Unicef
E non al uno dei suoi vice presidenti
Credo di poterlo fare lo stesso
Tre punti
Il primo non c'è dubbio che la l'integrazione comunitaria
A
Portato a un progresso economico nel nello spazio dei dodici
Nessuno l'ha mai negato lo stesso progetto del mercato interno ha indubbiamente introdotto un nuovo dinamismo dell'economia europea
Però
Noi oggi sia lo ripeto a diciotto milioni di disoccupati del dieci per cento della forza lavoro
E le prospettive delle previsioni economiche se non c'è un cambiamento di indirizzo nelle politiche macroeconomiche monetarie da altre è che non usciamo da questo tunnel
C'è un problema di coesione economica e sociale tra le diverse regioni della comunità
Non è vero che il progetto comunitario abbia risolto questo problema al Cuni di vari si sono allargati e consentitemi c'è un'osservazione che io faccio di rado perché facendo la quasi quasi non voglio crederlo ma secondo la Commissione di Bruxelles ci sono oggi cinquanta milioni di europei che vivono sotto la soglia di povertà
E vero che essere poveri ed Europa e ben altra cosa che essere poveri nel Terzo Mondo
E tuttavia fenomeni di marginalità sociale di esclusione sociale si vanno moltiplicando nelle nostre città nelle nostre Paesi sul piano nel piano europeo
Sta nascendo un'Europa duale una parte di forza lavoro garantita una parte larga di forza lavoro precaria io non voglio e rubare il mestiere a Nicolas Redondo ma in Spagna un terzo dei posti di lavoro sono posti di lavoro precari se non mi ricordo male
Ora c'è una situazione sociale della comunità in forte squilibrio e la nostra proposta è solo quella di riequilibrare questa situazione
La costruzione comunitaria è stata troppo attenta fin qui alla regioni dell'economia
Ed è il mercato noi diciamo che c'è una ragione sociale chiedeva entrare di pieno diritto in questa costruzione
E siccome siamo stati europeisti fin dal primo momento e continuiamo a credere i nella costruzione dell'Europa
Come una strada senza alternative né politiche né economiche abbiamo tutto il diritto come movimento sindacale di chiedere questa correzione
La seconda osservazione che io non sfuggo all'impressione che per l'Unicef l'Europa sociale cioè lo spazio dei diritti sociali è un optional non è integrante del successo dell'Europa mi sembra un'idea anche sbagliata dal punto di vista dell'efficienza del sistema economico un certo livello un livello come si dice di salari decenti
Di protezione sociale
Dignitosa di partecipazione di diritti sul posto di lavoro quindi l'informazione consultazione i diritti sindacali di negoziazione di rappresentanza
Sono una componente del successo spesso delle economie europee non so un qualcosa che può esserci data o no a secondo che le cose vadano bene o vadano male
Le cose vanno bene economicamente se questa dimensione
Dei diritti sociali e inclusa nel disegno di sviluppo europeo
La terza osservazione riguarda la negoziazione de io non vorrei che i gli imprenditori europei l'Unicef
E pensasse che l'Europa sociale non è più responsabilità
Dei governi e della comunità mai solo delle parti sociali
Sarebbe come se in Italia improvvisamente non avessimo più legislazione sociale di minimo ai tutta fosse affidata ai rapporti di forza sul mercato tra sindacati e imprenditori
Mi sembra un concetto strano abbiamo bisogno di uno zoccolo di diritti minimi garantiti nella legislazione europea e poi lo sviluppo pieno ampio profondo io dico addirittura la parte più importante sì in prospettiva frutto della libera negoziazione dell'azione contrattuale delle parti ma il modello sociale europeo è un mix di legislazione e di contrattazione non è solo l'uno o solo l'altro
Il compagno Olivari il segretario generale aggiunto dello ritmi pare che abbia mosso una sorta di rimprovero
Alla tavola rotonda che però è un tema preciso il compagno Redondo a nel suo intervento evocato il problema del rapporto nord-sud
Io vorrei brevissimamente assicura che lui e gli altri colleghi delle delegazioni estere numerose e me ne compiaccio che sono al congresso della UIL provenienti da El Pais
Presso d'altra parte noi sappiamo benissimo che i problemi della crisi economica dei Paesi industrializzati in Europa e degli altri Paesi
Non è risolvibile non è disgiunta da un allargamento dello sviluppo di un nuovo però sviluppo e a scala planetaria c'è quindi un intreccio preciso fra la lotta che noi conduciamo per rimettere l'Europa sui binari di una crescita di tipo nuovo e dell'occupazione e la lotta che insieme dobbiamo fare il nord e il sud per uno sviluppo a dimensione plenaria in un nuovo e più giusto ordine internazionale grazie
Era targa Baglio la parola Redondo
Nel Po embrione paghiamo generoso M mi pare che ci troviamo in un momento sindacale particolare abbiamo una serie di aspettative nei confronti di questa situazione con un certo grado di preoccupazione dopo trattati di Maastricht prevale dialogo sociale viene continuato da servitori diciamo di vario tipo ed è diventato uno strumento per respingere la politica sociale comunica comunitaria talmente evidente a volte le chiudiamo Nella comprendere sindacati questo problema ci sembra che Kerry sia un certo grado di collasso diciamo di quello che noi definiamo allegava coperte sociale diciamo saremo e quindi questo dialogo sociale potrà portare a degli accordi ma non è una cosa astratta ma è un tema concreto che dobbiamo affrontare tale
Ritenne che sono fondamentali che sono riconoscimento nella
Ripresero il tam tam delle banche per negoziare lei lo conosce cimento che facciamo parte di un comitato riprese europee quindi mi pare tre
Mi sembra che questo è il livello di negoziato per il dialogo sociale ma dobbiamo avere anche una capacità di pressione quello che anziane e struttura
Aree un ambito comunitario tira posti di lavoro cioè di più schietta dialoghi promuovere se vogliamo tenere un'azione sindacale a livello europeo imperioso
E ed è importantissimo unificare le turbo
Le richieste sindacali intorno ai grossi temi durante e quindi la elaborare una serie di posizioni comuni a livello di gommoni voi movimento sindacale il congiunto con la partecipazione dei lavoratori per la negoziazione collettivi tra la lezione di obiettivi sociali ed è una convergenza quindi il giorno del due aprile secondo me è stato un giorno di protesta scontro Elia Rocco dello sviluppo sociale europeo recensito per qualità e in tal senso mi sembra che cioè dato che quel che si era fatto è stato estremamente positivo il due aprile abbiamo veramente messo in piedi una vera giornata dice la tentazione del monello e quindi non possiamo in modo permanente in modo sfumato il quale continuare così però abbiamo questo risponde all'esigenza dei sindacati di un dialogo sociale di negoziato invece esercita una pressione tutto questo quando questa pressione è necessaria più in tal sei insomma straordinari questa ha avuto un impatto straordinario sui mezzi di comunicazione di massa avuto né in contatto straordinario tra i lavoratori verrà laddove della chiaramente è emersa la volontà della Confederazione europea dei sindacati Nardi andare in conto non lo sviluppo sociale dell'Europa comunitaria di una lotta contro la disoccupazione e di conseguire migliori condizioni di vita e di lavoro per i nostri lavoratori nei nostri Paesi siamo particolarmente sensibilizzarvi nei confronti della precarie daremo dal posto di lavoro e della disoccupazione in Spagna sono tre milioni di disoccupata rivedere con il venti per cento delle popolazione attiva abbiamo tre milioni di contratti temporanei dei precari per il primo di questi milioni sui degli atti di questi sei milioni a hanno contratto definite attrezzi mille ogni anno contratti precari stante quindi questa è una situazione particolarmente delicata spray e tre milioni di disoccupati tre milioni su tutti coloro che sono soggette a contratto precaria diciamo temporaneo rifugio arrivano i tre milioni di persone quelle creano delle situazioni particolari che si possono qualificare come situazioni incerte preoccupante anche se e non voglio drammatizzare la cosa fra qual è la situazione dobbiamo trovare una soluzione con di nata a livello europeo che avrebbe come alternativa significa cosa che non è stata fatta dello stesso Consigliere infatti preservi l'occhio a volte non siamo tutti d'accordo a sui negoziati sullo sviluppo sociale debba Petrini questo un argomento che dobbiamo dibattere e quindi lo stiamo ad affrontare questo dibattito non sono pessimista in questo caso però in qualche modo abbiamo compiuto un importante passo avanti e è autore dovremmo ripetere queste pressione con dei negoziati e dobbiamo trovare una cornice a un contesto comune per poter avanzare personale solidarietà compie integrata e di progresso rispondendo al mio collega latinoamericana è evidente che se non c'è uno sviluppo comunitario questa avrà delle ripercussioni negative sui Paesi in via di sviluppo che ha vi sono delle interrelazioni profonde con noi e non solo per solidarietà dobbiamo appoggiare il vertice è la fine dei sviluppo sui certa pensione idealità ma che per egoismo dobbiamo fare una qualche da sviluppo europeo dipende in grande misura sparita allo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo e quindi e sarebbe bene tener conto questo fa no e quella famosa proposta devi Libra ante che diceva appunto turchese il sette per cento del prodotto interno lordo deve essere dedicata ad aiutare i Paesi del Terzo Mondo vincerne generalmente bisogna vedere che e della quale la situazione nostra l'esaltazione quasi mostrare nel in relazione a Elian questi Paesi e quindi questa situazione in un certo modo spoglio ma scusami è resa ancor più grave veri problemi gravi dei come Pagni dell'America latina del resto dei dei Paesi del Terzo Mondo questo è vero è chiaro ospita questa parola internazionalismo a tutta una serie di connotazione il falco che aveva molti anni fa però ha bisogno Sergio se non se non riconsideriamo i contenuti innovando potremmo realmente contraria creare un contropotere arrivare a questa volgarizzazione del mercato del lavoro e per l'approdo di mercato della produzione queste la sfida che dovremmo accogliere nei confronti dei sindacati grazie
Credo amici delegati che la tavola rotonda abbia ottenuto il risultato che la UIL si riprometteva nel ringraziare i partecipanti alla tavola rotonda Pininfarina gli abbaglio Redondo
E la rissa ma evidentemente non lo in termini diversi
Credo che
Abbiamo avuto la netta impressione di quali sono i problemi che ci aspettano ancora a livello europeo abbiamo avuto la netta impressione non solo che l'Europa politica ed economica e su sociale non è conquistata ma che ci aspetta una grossa battaglia una battaglia che dobbiamo assolutamente combattere se non vogliamo tornare è ai nazionalismi se non vogliamo tornare indietro di decine di anni è chiaro che questa battaglia non può essere combattuta solo da un paese o solo o da alcuni Paesi è chiaro che questa battaglia possiamo combatterla se usciamo ad a vere un'idea comune sugli obiettivi che vogliamo raggiungere
è vero quando quando quanto dice Pininfarina quando parla delle regole di Maastricht e quando dice che i parametri di Maastricht vanno rispettati Mariska dare i parametri di Maastricht significa fare politiche di Bilancio comuni e in questo momento abbiamo visto con molta chiarezza che non siamo a fare neppure politiche monetarie comuni chi pensava che la politica monetaria poteva essere darci risultati economici e i risultati economici l'Europa politica credo che oggi debba cambiare il suo approccio nostra quindi è una battaglia economica è una battaglia contro il debito sociale ma è anche una battaglia politica una battaglia politica che la UIL disposta a combattere grazie per la vostra