Salone del Libro di Torino 2018 - Conversazione con Pietro del Soldà autore del libro "Non solo di cose d'amore. Noi, Socrate e la ricerca della felicità" (Marsilio)

Radio radicale bentrovati nuovamente dal Salone internazionale del libro di Torino un momento di riflessione sulla felicità adesso insieme a Piero Del Soldato avvenuta radio radicale grazie grazie mille
Allora non solo di cose d'amore noi Socrate e la ricerca della felicità edito da Marsilio
Venticinque secoli prima di noi vissuto un filosofo che ha cercato di indirizzario i suoi contemporanei non solo verso questa ambita meta la felicità oggi cosa si rimane di quelle ricerche soprattutto quanto noi riusciamo a a recepire di quel percorso
Ci rimane la stessa esigenza che connaturata all'uomo quindi così come c'era venticinque secoli faccia e oggi l'esigenza verso che cosa verso ciò che viene prima di ogni particolare obiettivo vero e ci possiamo prefissare nella vita si desse il successo la ricchezza la felicità familiare la serenità o quant'altro il quello che pop dirci ancora questo patrimonio di testi che così antico è necessariamente radicato nel suo contesto storico
è molto legato alla figura di Socrate perché fa per era viene concepito sia come personaggio storico ma dovrà tutto poi come figura letteraria ricreata da Platone come una una figura radicalmente inattuale in grado di prescindere fuoriuscire dal contesto storico della tela del quinto secolo in cui visse per trovare poi la morte
Come sappiamo dopo la condanna che gli inflisse Atene nel trecentonovantanove avanti Cristo una inattualità che si concretizzano in testi di Platone attraverso la sua costante messa in discussione delle certezze di suoi interlocutori no all'intero corpus delle opere di Platone queste la storia
Apparentemente distruttiva
Di messa in questione delle certezze delle dei di dei tanti che lo incontra persone di potere ateniesi o greci più o meno comuni
Ma non certo soltanto con l'obiettivo nichilisti Prodi lasciarli nudi e privi di appigli al contrario è una distruzione di certezze che appare sempre più come la precondizione il primo passo in un percorso verso una condizione
Che noi traduciamo felicità la parola greca è è Uday Monia è una parola molto più complessa che rinvia al rapporto con una con il divino dell'uomo
E che
E che però non hanno possiamo in questo momento tradurre altrove con felicità questa è l'idea ecco c'è una parte molto interessante
In cui diciamo una una somma una sorta di di di sottocapitolo che si intitola smettere di ignorare se stessi la conoscenza disse
è un rispecchiarsi reciproco questo è un tema a mio avviso importante soprattutto per la ricerca
Contemporanea della felicità oggi noi diciamo siamo infelici principalmente perché non conosciamo noi stessi ma perché vogliamo essere qualcos'altro rispetto alla nostra vera natura il fare pace anche forse anche qui l'aspetto della felicità più problematico con se stessi
Abita possiamo dire la ricerca dell'uomo contemporaneo ma non solo da sempre però questo appunto
Necessità de di cessare di ignorare se stessi è un tema a mio avviso molto molto importante e centrale che dà anche una diciamo un senso molto profondo a questo libro
Allora diciamo che Socrate un il personaggio che incontra i ricorda a tutti gli esseri umani che lo incrociano nel proprio cammino
Che loro vivono ignorando trascurando se stessi in espressione se vogliamo affascinante ma anche tutta da capire che cosa vuol dire ignorare se stessi in realtà riguarda lo specchio sa bene chi sono sono quello lì
Sento delle sensazioni improprio delle esperienze non ho alcun dubbio che siano le mie esperienze il problema è però che noi oggi contemporanee ma in questo possiamo trovare dentro i dialoghi di Platone delle straordinaria anticipazione di modernità
Anche quegli esseri umani
Vivono una vita consegnata a una serie complessa di ruoli maschere sociali da ricoprire durante la giornata determinate dai contesti di di vita delle relazioni che hanno e ed è questo continuo oscillare passare da un ruolo all'altro soprattutto in quella forma politica che Platone ben descrive nella Repubblica che la democrazia e che assomiglia richiama molto almeno da questo punto di vista la nostra vita democratica è è da un lato una grande esperienza di libertà si passa da un ruolo all'altro assecondando i propri desideri nello stesso tempo però è e nascondesse vischio di costituire uno un ostacolo un muro rispetto a un noi stessi a un teste somme spesso che si sviluppa oltre quelle concretizzazione quelle maschere lo sforzo è quello di rompere questo diaframma rompere questo pure provare a guardare oltre guardare dentro un un se stessi che questa è la grande intuizione la grande proposta emerge attraverso appunto il percorso della conoscenza di sé che se vogliamo è in sintesi i sapere di Socrate
Non è l'isolamento non attraverso sapere
Puramente astratto teorico che si coltiva dentro l'Accademia platonica oggi dentro l'università bensì attraverso una pratica di relazione continua il coraggio della continua esposizione di sé al rapporto con l'altro i tuffo ecco anche la ragione la immagini in copertina di questo libro
E chi come l'editore Marsilio abbiamo abbiamo ideato e cioè a dire la famosa Tomba del tuffatore di Paestum un uomo che si getta nell'acqua in realtà fa parte di una serie di affreschi che ritraggono momenti conviviali di vita piacevole
E che però ne abbiamo modificato l'ha fatto il grafico di Marsilio per la verità
Sull'idea regina aria dell'Autore e cioè abbiamo moltiplicato questa figura come a dire la possibilità di gettarsi nella relazione è un vero e proprio tuffo nudi senza orpelli senza certezze mettendo tutto in discussione esattamente come nudi sono i tifosi i tuffatori
Di questa immagine però appunto in un'attività che è plurale non è una cosa che si fa in solitaria questo il senso e la conoscenza di sé come percorso verso la
La felicità parola che anch'io Us Open cautela precede l'altra è una delle parole più usate più apprezzate anche più travisate se vogliamo
C'è un un capitolo che si intitola la conoscenza di sé è un'esperienza politica
Il dialogo a cui Protagora sfugge non è solo l'esperienza personale scrivi e anzi il cuore della politica da qui è necessario partire per capire davvero il senso il valore della vita associata e i problemi che affliggono la politica contemporanea
Lo spiega bene sagrati ad Alcibiade quando gli dice che ogni decisione pubblica va ricondotta reciproco rispecchiarsi di chi conosce se stesso
Ecco questo possiamo dire che è veramente una una chiave importante vorrei chiedere con questa riflessione
Perché è è chiaro che del dibattito pubblico odierno sci sforziamo di comprendere quali siano fondamentalmente le derive della rabbia della rabbia intesa
Non solo come antitesi alla felicità ma come sentimento sbilanciato verso l'alto verso il basso e verso le persone che ci sono intorno non c'è il sentimento più diciamo invasivo se vogliamo addirittura forse più del dolore perché il dolore in qualche modo l'uomo cerca di arginarlo contrapponendo qualcos'altro la rabbia le volte sembra diciamo non trovare una spiegazione
Chiaramente razionale però questa diciamo struttura e questo concetto ci aiuta forse a comprendere che l'interpretazione di quello che accade oggi in tanti Paesi in Italia sul web e su tutto quanto quello che attraversa la Società cross mediale della comunicazione
A un intimo legame con il proprio io e con la conoscenza di se stessi penso che questa sia diciamo una rivelazione politica ma un percorso è un'esperienza politica come tu giustamente
Teoretico Rizzi e spieghi insomma rispetto alla alla filosofia socratica
Io ne parlo in questo libro proprio della parola della della della parola rabbia del di quell'emozione che attraversa il mondo in questo momento e determina la politica e molte competizioni elettorali lasciami dire che Prato appunto il libro non è solo un percorso seguendo scoperto dentro e dialogo di Platone ma c'è un continuo controcanto attraverso riferimenti all'attualità sia esperienza individuale
Complice anche il lavoro che faccio a a Radiotre un tuo collega tutte le mattine sia a livello politico la rabbia e la grande categoria c'è un libro che ha avuto grande successo negli ultimi due anni che è quello di il panca Šimić era questo inviano deve la la la che ha appunto da all'età della rabbia la il senso stesso della della della politica di oggi e da dove viene questa rabbia viene dall'esclusione dall'emarginazione da una radicalizzazione della disuguaglianza della percezione di sé come esclusi dai centri del potere
Questa distanza del cittadino dalla politica che peraltro si può concretizzare non solo come rabbia Mauro anche se banalmente come indifferenza che è l'altra grande categoria che pesa come una spada di Damocle sul futuro della politica contemporanea no
L'astensionismo e il menefreghismo spesso ebbene queste due dimensioni hanno a che fare con una lontananza dalla sfera politica
Chi ha intimamente che a fare con le cose che c'erano prima il muro interiore che attraversano i stessi che spesso tende a impedirci di non solo di conoscerci ma di vivere autenticamente la vita che ci appartenga e non solo ruoli sociali preconfezionati
Si riflette all'esterno alla medesima radice di quel muro che invece tende a separare il singolo dalla collettività il cittadino il individuo dal suo essere cittadino quanti di noi ormai fondamentalmente se ne fregano dalla propria condizione di cittadino no in città
Qualcosa che è rilevante risa i segni della mia felicità io sono io la felicità è un fatto privato la politica non c'entra niente
In queste due dimensioni invece sono intimamente collegate tu hai fatto riferimento a quel dialogo laici viene maggiore che oggi sarebbe corsa fondamentale per capire la politica lì si parla di chi può fare politica può arrivarci un ragazzetto di vent'anni potremmo dire trenta o trentuno tanto per guardare i leader attuali che non ha competenza che non ha esperienza questa è la grande domanda però le la risposta è
L'esperienza politica a che fare con la conoscenza di sé
Bene allora ci sarebbero ancora tante cose da dire questo non solo cose non solo di cose d'amore è un libero sicuramente importante e consiglia di Simo tutto in questa fase così complessa anche per la nostra vita pubblica
E chiediamo che nonostante il titolo evocativo e parzialmente furbo ingannevole da da non parliamo d'amore parliamo d'amore nel senso in cui intende soprattutto ogni ambito relazionale che riguardi la vita umana c'è tanto se identità di da pubbliche a
Felicità e e quindi insomma Piero Del Sol da che ringraziamo ha scritto veramente libero
Importante per questi tempi così mutevoli Graziano Dragoni datemi il Graziano che cela ascoltiate seguito fino a questo momento rimane regole perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale danzano internazionale del Libro di Torino