Salone del Libro di Torino 2018 - Conversazione con Leonardo Malaguti, autore del libro «Dopo il diluvio» (Exorma)

Radio radicale ancora dal Salone internazionale del libro di Torino siamo in compagnia di Leonardo Malagodi benvenuto radio radicale grazie buonasera
Allora Leonardo Malagodi vale la pena ricordare classe mille novecentonovantatré anche per sentirmi molto molto vecchio considerandoli fino a qualche anno fa molto giovane quindi
Questo vale anche per iniziare a fare i conti con l'età che avanza ma soprattutto per fare i conti con una scrittura che pure essendo giovanissimo in questo dopo il diluvio è veramente veramente importante effettiva allora raccontai i nostri ascoltatori
Che cos'è dopo il diluvio di cosa si tratta innanzitutto certo dopo diluvio è un romanzo corale
Un e la storia di un Paese un Paese che se vogliamo è sospeso nel tempo nello spazio perché non è specificato nel luogo ma il periodo storico anche se si suppone possano essere nel primo Novecento più o meno nel nord Europa Germania Olanda Polonia dipende però questo volutamente tenuto neutrale per dare la possibilità a chi legge di interpretarla così come una fiaba nera un e poterci poterci mettere del suo poterci proiettare più cose possibili di quel delle proprie esperienze personali di quello che un po'tutti sentiamo in questo periodo particolare perché in fondo è un romanzo sulla paranoia è questo piccolo paese che rimane isolato dal mondo dopo un diluvio rimane completamente allagato riescono a a stappare
Le fognature si scopre che era il cadavere del sindaco a bloccare questa fognatura inizia un'indagine ma in realtà l'indagine si perde subito perché il Paese pian piano crolla su se stesso sotto la il terrore di un'invasione non venne identificata
Sotto il la totale incapacità di gestirsi da soli e senza la voglia di cercare una maniera di risolvere le cose pian piano
Questa piccola società
Diventa il peggio di se stessa e si ribalta tutto questo
Quindi a metà tra la tragedia e la commedia tutto un po'surreale un po'grottesco come tono diciamo ecco
L'idea del diciamo delle del paese che si isola dopo un diluvio e molto interessante perché Tuppo inerenti a livello narrativo con tutta quanta la serie di intrecci tra una visione e una scrittura unifica tratti fantastica e dicevo delle delle dimensioni così effetti il sindaco che intasa allo scarico diciamo come avrebbe dichiarato un grande filosofo dei nostri tempi varo a essere se Severino è una grande metafora della nostra contemporaneità ecco allora a diciamo l'unione di tutte queste cose la scrittura onirica urina
A realtà vista sotto un altro punto di vista ma anche e soprattutto l'idea di attribuire anche alla scrittura un potere
Non tanto salvifico Ahmadi riflessione anche attraverso il registro
Non eccessivamente
Retorico pesante insomma anzi tutt'altro sì l'idea in realtà è proprio quello attraverso la scrittura di come dire coinvolgere il lettore e dargli la possibilità di appunto come dicevo proiettarci
Ed è riuscirci a vedere
Dei dei delle connessioni anche con la realtà contemporanea ma al tempo stesso evitare il più possibile di esplicitamente a cioè di dev'essere allegorico perché a volte è quasi poco effettivo non volevo un romanzo profetico dove dire secondo me qui le cose stanno così volevo una piccola società autosufficiente in qualche modo che guardata quasi da fuori con occhio un po'un po'giurano che sterno quasi in questa curiosità un po'morbosa però osservare come naturalmente le cose Anda va vadano a disfarsi senza andare a dire questo significa io quando scrivo
Non cerco sempre di lasciare un grosso spazio all'inconscio poi una volta terminato rileggendo io centro delle cose altri mettono delle altre mi fa piacere anziché riconosco che sia effettivamente così ma mentre scrivo per me l'importante che e ska tutto naturalmente e questo spero che che si colga e spero che dia modo a chi legge di poter dire
Di poter fare lui stesso la critica prima perché non non sono qui per fare la critica sono qui per aiutare quello che legge a a creare la sua di critica cercare di ritrovare ritrovare se stesso ritrovare la situazione delle situazioni che conosce e fare un po'il Conti
In maniera diretta
Ecco un'altra diciamo caratteristica della tua della tua scrittura che ho apprezzato né la capacità di sottrazione generalmente quando si è giovani si tende in qualche modo a eccedere per insicurezza per timore che le parole non siano mai quelle giuste in questo romanzo è realtà
C'è un c'è una precisione una diciamo una sapienza che colpisce quasi perché tu usi le parole giuste al momento giusto ma soprattutto non è uscita ante allora dopo il diluvio secondo me
Riesce a mescolarsi perfettamente
Rispetto anche al genere del grottesco che genera anche difficile perché questi anche poco piazzato poco percorre sono
Esso si è formata una volta era un un genere in cui almeno in Italia si andava fortissimo anche cinematograficamente parlando
E invece diciamo adesso forse l'idea di dover far ridere in modo diverso
Diciamo ha cambiato anche un po'il il gusto però in questo libro diciamo il grottesco diventa un cioè ritornare a essere diciamo un genere con una piena dignità letteraria come Stato perché anche saltare un po'rispetto diciamo ai paradigmi impostati a letteratura e giocare un po'anche con nelle varie strutture sintattiche con le varie strutture di genere beh
Io in generale sono sono sempre stato un po'separato in realtà dalla dal mondo Della letteratura contemporanea sempre per ma non per partito preso per perché ho sempre letto più per curiosità che peraltro e quindi mi hanno mi sono sempre stato più attirato da certi testi e non da altri e poi comunque forse le influenze più grosse sono sempre state le influenze cinematografiche le influenze della storia dell'arte
E quindi in qualche modo sono quelle che per prime
Spingono spingono questa scrittura e vengono fuori
E fanno un po'uscire dal dal dalla dalla strada percorsa e poi dopo in realtà me sempre colpito quello che diceva Umberto Eco il lupus in fabula mi pare
Che parlava del genere dei del del racconto di genere come una una tipologia di scrittura che da due possibilità quella di appunto rimanere nel genere fare una cosa che segua le reti certe regole molto ben precise oppure un trampolino di lancio per distruggere il genere
E io e quello che prova a fare nel senso a me il giallo piace moltissimo è una cosa mi diverte molto però non mi non mi soddisfa alla fine arrivare solamente a conoscere chi è l'assassino cioè io potrei anche per veramente dire chi è l'assassino in questo caso senza rivelare praticamente nulla del romanzo perché in realtà e altro il senso e quindi però ti dà anche una maniera specialmente essendo questo il primo romanzo avevo bisogno di capire se ero in grado di scriverlo
E il fatto di avere una struttura da cui partire
Dava una mano e poi appunto pian piano mi sono discostato e il fatto di avere così tanti personaggi di poter sto potermi soffermare su punti rivisti diverse storie diverse cose differenti tutte molto collegate per carità però
Mi hanno Damiano dato modo di uscire dal dal percorso della del romanzo di genere
Provare in qualche modo ad ampliarlo e poi comunque la scrittura per me è sempre stato la questione anche sonora una questione di di di di di flusso per lei la parola per me innanzitutto esiste come parla cioè significato e significante ci sono entrambi il significato non è necessariamente la prima la prima cosa e quindi quando scrivo per lui la maniera in cui scorre la la frase in cui scorre la lettura è molto importante
Bene allora non resta altro che augurarvi la lettura di dopo il di luglio arriva ex ormai grazie Leonardo Malaguti auguriamo grazie al corso per le strade della letteratura dei tanti e numerosi interessi collaterali che coltiva la la sceneggiatura la regia sola diciamo
Ci auguriamo mi auguro insomma che la tua che la tua scrittura procede sempre in questo buon vento che assolutamente diciamo fattosi dischi questo dopo il diluvio che ricordiamo
è stato finalista al premio nazionale di letteratura Neri Pozza e quindi diciamo un un prevediamo altissima qualità grazie ancora Leonardo Malagodi per essere superati davvero grazie Graziano che c'avete ascoltato fino a questo momento rimane con noi perché proseguono le trasmissioni di Radio Radicale dal Salone Internazionale del Libro di Torino