Collegamento con Giordano Stabile su scontri tra manifestanti ed esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania per l'apertura dell'ambasciata americana a Gerusalemme

Buongiorno Roberta diciotto morti cinquecentododici feriti sarebbe questo il bilancio delle violenze in corso proprio ai confini della striscia di Gaza come dove dice e migliaia di palestinesi stanno manifestando proprio in concomitanza con l'inaugurazione dell'ambasciata americana a Gerusalemme che è prevista per questa sera ore quindici precisamente ora italiana le notizie sui morti sui feriti sono state riferite dal portavoce del ministero della Sanità del governo di Gaza guida Hamas che si chiama Ashraf all'accusa uno dei pali stimolante palestinesi morti aveva quattordici anni salgono dunque così a sessantuno i palestinesi uccisi nella Striscia da spari israeliani dall'inizio di questa cosiddetta gran de marcia del ritorno di cui abbiamo tanto parlato cominciata il trenta marzo scorso per chiedere il diritto al ritorno per i rifugiati palestinesi e denunciare il blocco imposto da Israele a casa la controversa inaugurazione dell'ambasciata USA a Gerusalemme ovviamente sta creando altri problemi ne parliamo con Giordano stabile che corrispondente per la stampa dal Medioriente in collegamento con Radio Radicale
Buongiorno Giordano
Quanto ai lavori allora cosa sta accadendo se hai altre ovviamente novità
Sì questo bilancio sta crescendo proprio di minuto in minuto perché adesso ci sono fonti palestinesi non ancora confermate
Che dicono che i morti sarebbero addirittura venticinque il che ne farebbe un massacro peggiore quel di quello del tè del trentun marzo quando cominciarono queste marce queste grandi marce del ritorno che però oggi come hai detto tu sì si sottopongono a una potestà generalizzata anche in Cisgiordania
Contro il trasferimento dell'ambasciata americana
A a Gerusalemme ci sono stati scontri anche al valico di quantità di calanti Akranes il più caldo di solito in queste in queste situazioni
Quindi non ci si aspettava una un un simile tributo di sangue
Perché dopo la credo dopo dopo il tutti quei morti delle trentun marzo diciamo che l'esercito israeliano aveva gestito queste manifestazioni
In modo più più attento e cercando di fare meno vittime possibile evidentemente di nuovo oggi qualcuno la situazione è sfuggita di mano
E questo è un po'una macchia nel nel nel nella festa che si appresta a fare
La la Gerusalemme ebraica tutto lo Stato di Israele che festeggia appunto come dicevi settanta anni dalla dalla Fondazione chiaramente è una festa rovinata perché ci sono tanti morti molti sono anche molto giovani e questo chiaramente è molto triste poi sottolinea come anche questa affermazione comunque importante
Del Israele su sulla scena internazionale abbia sempre e abbia sempre il problema non risolto
Della convivenza con i palestinesi di questa nascita ma che non arriva mai di uno Stato palestinese
Dei confini certi e in pace e sicurezza assieme lo Stato ebraico e quindi chiaramente non basta di riconoscimento americano per per per risolvere tutto
Se ti Giordano detto che l'ambasciata si trova all'interno del consolato nell'area residenziale di Arno una che blindato ovviamente per questa occasione siamo a pochi passi dal kibbutz di era amata la mascella la periferia dunque meridionale della città però è prevista la ricerca di uno spazio uno più grande e poi dove spostarla
Definitivamente volevo chiederti qualcosa riguardo poi diciamo alla cerimonia di questa apertura che come dicevi tu coincidano con il proprio con il settantesimo anniversario della fondazione di Israele non dovrebbe partecipare Donal Trump ad un dovrebbe rinviare un messaggio queste le notizie perlomeno della vigilia anche sì ci sarà Ivanka Trump il marito cucina R. che ha detto ritorno Gerusalemme con grande gioia ha scritto anche Ivanka sui sta gancio onorata di far parte di questa delegazione che rappresenta appunto il presidente Trump quindi Trump non ci sarà
E no l'ultime novità dicono che farà una un intervento è un videomessaggio intervento video indiretta e quindi ci sarà Paul menzionando equamente le mani megaschermi che che trasmetteranno il suo saluto
Non è venuto questo ora non perché l'allungo si era parlato che che di una seconda visita a maggio
In Medioriente che avrebbe appunto coronato la sua promessa che va fatto in campagna elettorale di spostare l'ambasciata evidentemente non è il momento perché e le trattative con i palestinesi sono sono bloccate por mente lui voleva dare un segnale sia a Israele appunto di di grande amicizia e solidarietà come sempre dall'America
Ai toreri e ma anche un un messaggio al mondo arabo per dire comunque l'America e anche per Terhune un negoziato di pace per una soluzione
Che che accontenti anche e anche i palestinesi il mondo arabo e questo non poteva farlo economiche per questo motivo non non non è presente di persona
Sentì diciamo qualcosa sulle reazioni l'ambasciatore americano lo citavi tu sulla stampa oggi Friedemann no ha detto ha ringraziato Trump per il suo coraggio la sua visione il Dipartimento di Stato che ha fatto un lavoro impressionante ma livello diplomatico l'Unione Europea per dirne una si presenta spaccata sono solo quattro su ventotto le nazioni dell'UE europea ad essere presenti oggi a Gerusalemme Austria Ungheria Romania e Repubblica Ceca
E si è un po'diciamo quelli del Gruppo di Visegrad più la Romania cioè quell'Europa dell'est che ed è da sempre da quando e con l'altro
Il muro di Berlino ed è rientrata nella grande famiglia europea questi stati sono un parere sono più fido Fido Wash cambi filobus è il la posizione o per diciamo dell'Unione europea ed e più è più sfumata perché tiene conto anche ovviamente del partner arabi e quindi non non non hanno accettato questo questo trasferimento
Dell'ambasciata la Romania trasferirà anche dall'ambasciata anch'essa
A Gerusalemme come gli Stati Uniti gli altri statici scrutinate tra anche la Repubblica Ceca credo che c'era qua vicino e quindi insomma gli altri ci stanno pensando
Chi chi spacca l'Europa e lo vediamo un po'anche con la sulla questione
Delle sanzioni all'Iran una in questa politica diciamo Trump molto deciso molto netta molto tagliata e mette un po'in difficoltà un organismo come quello di Bruxelles e che vive di mediazioni
E quindi non deve tenere conto di Vivarini divari interessa a volte divergenti
Sì ritornando a quanto sta accadendo noi in questi minuti lo Stato ebraico ha detto di non volere un'escalation ha ribadito però che nessun palestinese potrà superare impunemente il infine chi vuole restare illeso hanno avvertito i militari non si avvicini gli avvertimenti come stiamo vedendo servono comunque a poco già nelle prime ore della mattinata a Gaza camion e autobus sono stati inviati in vari punti della città dagli orto parlanti delle mosche muezzin esortano la popolazione unirsi in massa alle proteste per raggiungere la cifra di lettura di un milione di manifestanti cosa possiamo aspettarci
è chiaramente lo vogliono impedire che che oggi sia un dono una giornata in trionfale per Israele quindi sono disposti
A sacrificare anche molte vite umane Hamas ha comunque una capacità organizzativo di mobilitazione molto forte
A moltissimi militanti molti giovani che vivono una situazione mogli difficilissima volta dentro tale disperazione quindi cita che poi si buttino contro questa recinzione ben sapendo che dall'altra parte
E sparano proiettili veri e primo sparo alle gambe poi al petto e quindi molti sono tanti
Cercheranno di far di dividendi di creare più caos possibile di mentre più su
E pressione possibile su sulle forze di sicurezza e soprattutto chiaro come sempre anche una battaglia mediatica perché chiaramente S più aumenta il bilancio più continuano gli scontri più in media per forza si concentrò su questo e non sul sulle celebrazioni sul sulla crescita
Certo voglio dire anche non è che poi fa i fuochi d'artificio quando ci sono venticinque o trenta morti dall'altra parte è molto difficile comunque Israele è uno Stato democratico con la sua opinione pubblica con la sua posizione questa è una grande vittoria di Netanyahu ma ci sono stati critica anche anche all'interno di Israele non solo nella sinistra anche alcuni diciamo settori delle delle forze di sicurezza dei servizi che hanno comunque sia sull'Iran e su quelle sul sul sulla gestione diciamo della questione palestinese sono stati critici con Netanyahu
Difficilmente assisteremo una parata trionfale oggi mi sembra forse ti intervenuto anche Ayman al-Zawahiri che attualmente leader di Al Qaeda sulla vicenda no
Echi perché questo è molto ghiotta vicenda per tutti quelli che vogliono ergersi a difensori dell'Islam ma si sa che chiuso Lemme Laterza sale città santa dell'Islam dopo la Mecca
E dopo Medina e è intervenuto ha detto Annan sicché non solo Gerusalemme anche terra di vedere terra islamica Teramo Surman dei musulmani
E quindi deve essere riconquistata diciamo semplificando e può era ovviamente criticato tutti gli Stati
Arabi che o apertamente o qui certamente hanno riconosciuto Israele
E quindi tendono a comunque riconoscerà anche soltanto la la sovranità su Giorgio M. otto già ovviamente per un'organizzazione come la casa non va bene però c'è da sottolineare anche l'intervento abbastanza netto il duo di del presidente turco versetto ai do anche anche lui ha criticato pesantemente questa scelta americana come il braccio criticato le le sanzioni all'Iran
E mi sembra che la Turchia che ha un peso massimo nel mondo islamico e soprattutto il mondo sunnita
E faccia adesso pesa pesare questa sua influenza e il cerchi di prendere un po'la guida di quelli
E il fonte più oltranzista che che non vuole più cedere sostanze che non vuole cedere Gerusalemme perché poi Turchia riconosce Israele c'è una Cicciano rapporti diplomatici e tutto
Però su Gerusalemme Est e in particolare su quel a mezzo chilometro quadrato neanche
Della Spianata delle moschee o tempio del Monte che l'immenso
Tutti i leader islamici in un modo o nell'altro fanno sentire
La loro voce cercano di ritrovare consenso in quello che è un miliardo e mezzo di musulmani
Senti Giordano prima di salutarti e tornare in studio ti faccio una brevissima domanda riguardo quell'ordine è stato un weekend eletto le noi in Medioriente siamo oltre la metà del conteggio dei voti delle legislative in Iraq e siamo di fronte una grande sorpresa no
Sì sì bisogna dire che non avevamo accettarci è nato ieri cioè il fatto che Moqtada
Alzato poteva essere l'outsider che scompiglia rompo i giochi e l'ha fatto e lo ha fatto in modo molto impressionante perché ha stravinto a Baghdad è che è una una Lapo vince dopo porosa
E che già circa un quinto di tutti felici a disposizione ha stravinto a Bassora che è un altro comincia molto popolosa e ci sta che potrebbe arrivare in testa
Davanti a quella lista diciamo molto poi Anna delle delle milizie associabili
E davanti sicuramente alla pari che a questo punto rischia di avere un paragone va addirittura quarto quinto
Ma poi niente poi recuperare ora meno terzo però assumono una disfatta per il premier ma a Moqtada Al Sadr che è stato uno dei più feroci oppositori del dall'occupazione militare americana e ha innescato una guerriglia terribile
E diciamo a responsabile la morte di centinaia di soldati americani però adesso è sostanzialmente un cavallo dell'America contro l'Iran perché ha rotto totalmente con cassa insulari Magnini
Il grande diciamo burattinaio di tutte le milizie sciite nel Medio Oriente ha litigato in un viaggio comma
E se chi ha riavvicinato al all'Arabia Saudita tanto da fare due viaggi
Arrivato incontra anche Mohammed Salman e quindi adesso è diventato un cavallo un cavallo pazzo però più figlio saudita filoamericano di tutti di Dini sicuramente delle milizie cimiteri poeti al di al Maliki e di anche altro insomma quindi in questo momento gli americani son contenti e i gli iraniani per niente
Torneo movimenti occuparci di questo passaggio elettorale importante che la il primo dopo la liberazione dall'Isis ricordo caratterizzato comunque da una bassissima han fluenza alle urne grazie davvero Giordano stabile buon proseguimento di giornata
Grazie a te attraverso la linea torna allo studio Roberto