Presentazione della raccolta di scritti di Mario Tronti "Il demone della politica. Antologia di scritti (1958-2015)"

Avrei chiuso a ecco
Buongiorno
è un grande piacere avere con nuove Mario Tronti oggi discutere questo suo questo libro che raccoglie peraltro già di scritti quindi fa un percorso ampio e complessivo mi son preso talmente tanti appunti che Previn pagherebbero un tempo immanente i forse unico niente oppure lo dico dico alla fine non so qualcosa perché do subito la parola pregando di stare entro tempi diciamo abbastanza stretti perché effettivamente alle sei e mezzo sarebbe bene chiudere lasciamo anche a a Mario la possibilità di interloquì ed intervenire
Do subito la parola
A Calise
Per ricominciare
A discutere diciamo che poiché sono le quattro e trentacinque abbiamo due ore effettivamente interventi di quarto d'ora
Sarebbero la misura credo giusto prego
Un attimino che ci sistemiamo con i
Con gli accordi
Allora
Ma il libro un atto doveroso
Ha un Trotti
Meno conosciuto
Nel senso che Mario per un lungo periodo della sua vita
Prima
Nella fase che potremmo definire spiritualista che poi assegnato questi ultimi
Quindici anni
Spiritualista del senso dello spirito libero
Che l'ultimo suo volume
Mario
Ha studiato la politica
E quindi questo libro
Doverosamente raccoglie
Gli scritti principali di quella stagione
E io lo ricordo soprattutto per quelli fortunatamente più giovani che fu una vera rottura
Stimolo circa
E anche più
Perché rappresentò una cesura molto netta contro tutti che era diventato il pronti più famoso e che in qualche modo si potrebbe anche dire magre è sua qualche volta ricordo Maria detto qualunque cosa sposa gli o scrivere
Resterò quello di operai capitale
è andato un po'così
Ed è un peccato
In un peccato
Con tutto il rispetto per quel libro che segno
Un'importantissima stagione del Paese non solo del paese
Contanti sviluppi
In parte imprevedibili
Ma nondimeno missiva vide l'ho poi storicamente
Una stagione
Finita
Chiuso
Ci sono stati e ci sono molti epigoni
Che ancora inseguono quelle tracce
Ma allo sviluppo
Dei sistemi politici
E anche dei sistemi sociali
Si è andato sempre più dislocandosi su quel fronte che Mario aveva individuato
Il fronte dell'autonomia del politico
La rottura fu importantissima e
Quelli di noi che avevano ritardi molti presenti qui
Stasera ricordano
Perché
Oggi si potrebbe dire sdogana Ò
Tutti noi dalle gabbie
Del materialismo dialettico da cui già Englund risse di Mario
Cioè il grunge risse secondo Tronti Cellino liberato ma anche da quelle del marxismo
E del materialismo storico
Ci disse si può guardare altrove euro tutto questo può sembrare
Oggi
Però per quell'ortodossia
Marxista all'epoca
Egemone sulla cultura italiana
Il per quella là della cultura di sinistra che si riteneva avanguardia in quanto tronchi Anna
Quella svolta fu importantissimo
L'autonomia del politico fu una vera e propria doccia fredda
Io al tempo stesso un segnale di liberazione
Culturale poche ore
Poi
Ora
No tocca a me ripercorrere
Ci sono
Mario e alto intorno al tavolo
Le tappe di quel discorso
Io porre vorrei proporne molto rapidamente
Una lettura critica ed autocritica
Mario lo sa già in passato c'è stata occasione di ragionare insieme su questo
Da ultimo
Nella celebrazione degli ottantenni di Mario Tronti fatta
Con grande folla di partecipazione popolare perché c'era veramente la partecipazione popolare neanche tanti anni fa
Alla Garbatella
Dove c'erano una serie di palude altissimi
Personaggi
Cacciari sul rosso
D'Alema
Illustrissimo
Dei quali il pubblico popolare non solo popolare presente disse che non si era capito quasi niente queste almeno fu anche la versione di me
E che almeno per Cacciari non sorprende non era ancora il Cacciari detta show Cacciari dicendo
Alto
E io a me Vitocco recitare una poesia
Mario le chiamava così questi interventi brevi imporre sodici che però ricostruiva non la nostra biografia comune che come si dice come l'avevo vissuta io
Pronti hanno ero Tronti hanno sono rimasto facendo poi un altro mestiere
Occupandomi di politica come scienziato politico
Però sicuramente devo a Mario quella torsione
Politica e politologi car della mia vita
Che ha poi nel bene e nel male continuate a coltivare
In quella sede però io feci un ragionamento
Che era un po'come dire della serie
Il movimento operaio non l'ha capita quella svolta
E per tante ragioni
Troppi ritornato in auge di recente una oggi paludata
Ma per un certo periodo era ed era rimasto l'eretico
Che insomma
Si può tollerare perfino ogni tanto
Applaudire
Però Esterno se non mente
Almeno insieme al Movimento per
Momento pare non l'ha capito
Eppure i tempi potevano essere già maturi
Delle già avevamo ancora lentissimi
Alla ricerca di una terrazza Aprilia
Sarebbe arrivata in realtà una decina d'anni dopo
Ma insomma il segnale il repentino uscì nicchiano
Non lo dico a caso perché vascelli
In parte importante negli studi della grande tradizione
Per la serie fa sottoscrivere questa svolta
Nasce potremmo dire tra scenette cromatica infatti il primo libro importante al di là del Prete manifesto folgorante edito da Feltrinelli
Fu appunto
Stato rivoluzione d'Inghilterra
Bellissimo libro di storia e di teoria politica
Ma detto para non l'ho capito però poi
La mia domanda allora e naturalmente una domanda che con Mario come sempre succede quando le domande dirette un po'troppo dirette mani
L'articolato con gli occhi miti Ferruccio per sì
Ne prendiamo atto
Però anche Mario certo punto smise
Di crederci
O per lo meno si rese conto che come dire quel dispositivo teorico perché era un'epoca in cui eravamo ancora convinti che la grande teoria potesse cambiare la storia
E lo leggevo così quel manifesto dell'autonomia del politico
E sappiamo che non è andata così Mario a un certo punto
Non diciamo che cambio rotta però quella strada non l'ha più coltivata con la convinzione che all'inizio sembrava esserci
E però ecco qui c'è un tema un po'nuovo che io così vorrei affacciare che mi è venuto in mente proprio rileggendo questi
Questi brani alla luce
Degli ultimi accadimenti politici
Ed anche alla luce di un ragionamento fatto proprio qui all'Istituto nell'ultima occasione no neanche tanti mesi fa
Quando
Mi ricordo
Che Mario
Operò una sorta come dire di riscoperta di legno
Io poi perdonatemi dettagliato biografici naturalmente per me sono importanti ma credo anche per Mario
Io ho avuto la fortuna di crescere un condominio diciamo così fra Mario Tronti e Rita Di Leo
Il braccio armato
Sovietico
Evita un po'sorniona disse beh adesso sta bene che pure Mario ha riscoperto Lemina perché magari Mario aveva
Sottolineato
Soprattutto un altro quote
Di quella rivoluzione che un tempo si sarebbe chiamata proletaria
Però ora non è la briga di famiglia che ci interessa quando è come chi prima dove eccetera certo
Scritta sulle rive ha scritto tanto
Era una sorta di divisione del lavoro anche in famiglia perché funziona così
Però a me interessa questo ritorno alleni né perché
Io sto sempre più riflettendo su un fatto
Nel disperato tentativo di trovare una chiave al disastro ci è piovuto in testa e poi è chiaro le chiavi si trovano sempre dopo soprattutto i politologi sono bravissimi a cercare di spedire dopo perché tutto è andato ornamento c'è così
Però la chiave che vorrei proporre stasera la riflessione vostra
Mia e di Mario è un po'questo
Tutto il cammino dell'autonomia del politico così come è stato intenso
In maniera molto tranchant da Mario all'epoca
E poi lentamente sussunto della tradizione del movimento operaio nei suoi schemi era
Poco
Possiamo provare a entrare nello stato anzi perfino a governare
Cioè fu una sorta di dichiarazione di pace
Nei confronti dello Stato borghese che fino a un poco di tempo prima ci abbatteva
Ma non si cambia
E quindi fu l'accettazione
Di una tregua
Anzi di un compromesso che poi sarebbe addirittura chiamato storico
Fra il movimento operaio lo Stato
E tutta l'elaborazione successiva e in fondo anche quello che si reggeva dentro
Quelle in via di quel vero e proprio piano sullo stato rivoluzione dell'Inghilterra
Era un ragionamento sullo stato qual è stato
Quale macchina di potenza con le macchine di potere
E in fondo è stato così che il letto
In movimento perenne passaggi successivi
Le tappe
Lente e faticose
Di avvicinamento al politico del movimento operaio sono state fondamentalmente tappe di avvicinamento allo Stato
Per
Io ho fatto la stessa cosa dal punto di vista diciamo così del
Nella riflessione teorica prevalentemente non so
Però o
Insieme a tanti altri
Riflettuto prevalentemente sulle trasformazione dello stato della sua macchina di coma
Questo rafforzamento del potere esecutivo
E come tutto questo potesse essere diciamo così su su tutto anche nella visione e nel ruolo storico del movimento operaio
Ed è stato a questa anche l'operazione per esempio capitato di scriverlo almeno a me tante volte ma è una storia corrente
L'operazione da lei
Io ricordo sempre quel fatidico primo luglio
Nel novanta quattro
Quando D'Alema vinse inaspettatamente il congresso
Scusate
Lo scontro con Veltroni io credo che si chiamasse ancora comitato centrale ma ha cambiato tante volte no anch'esso
E prese mani il partito
E la leggenda metropolitana che non è mai stata smentiti lo scritta tanti altri eccetera tornando a Botteghe Oscure insieme a Claudio Velardi nell'auto Claudio disse riporteremo il partito come un calzino
E lui rispose
Non sposteremo
Una poltrona
E inizio la quel lavoro sulla bicamerale sulle riforme istituzionali che in fondo si andava innestare su un processo di trasformazione dell'executive
In atto in Occidente
Che per la prima volta in Italia trovava Bush uomo
Importante inveramento
Quindi l'autonomia del politico
Fu interpretata
Potremmo dire molto ci chiaramente come
La ricerca di una sovranità statale più forte più decisionista
Le tappe di questo processo che conosciamo anche come si sono sviluppate le alterne vicende l'impatto eccetera
E invece
Invece che cosa è accaduto
Molto
Legnini analmente parla
I accaduto che il bandolo del cambiamento nel Paese
Guardate la famosa e famigerata ironia della storia
Il bando del cambiamento del Paese e non è solo una vicenda italiana ma è anche soprattutto una vicenda italiana
Non l'ho avuto lo Stato
Ma il partito
Il partito
Italia nel panorama occidentale
Detentrice di un primato
In porta potremmo dire soprattutto ancora più importante per quelli come noi che discendono
Bravi rami Dennis
Il primato e che l'Italia vanta
Nel bene e nel male
Il tasso più alto di innovazione di invenzione della macchina di partito
Prima con Berlusconi
Geniale inventore di un nuovo modello di partito
Il partito personale
Poi con Grillo che quel meccanismo di partito personale riposiziona
Dalla comunicazione televisiva alla comunicazione di internet con tutto ciò che significa in termini di gestione dell'organizzazione del partito
Sappiamo quanto
La Linea di controllo di quel partito sia resti ancora nelle mani di una piccola società milanese
Un'invenzione geniale
Semplicemente geniale
Ma di stampo nettamente chiaramente organizzativo
E prendete questi ultimi arrivati nel senso che sembravano liquidati
Dalla storia invece sono risolti
I leghisti
Che sono riusciti nel loro sì a portarsi dietro un partito tradizionale
Strutturate radicato nel territorio
Grazie a una leadership carismatica che
Ma crederci per Toni ma insomma ci capiamo in che senso
Chiesti tenda uno straordinario tutti mi dicono il migliore ma insomma consulente
Due punto zero
Che ha fatto letteralmente esplodere la popolarità di Salvini su Facebook
E su Twitter
Ha cambiato il messaggio strategico
Ha tolto il nord ha messo il suo brevissimo
E son passati cinque anni da quattro per cento
Altri sessanta secondo i sondaggi al venticinque
E con la leva dell'organizzazione con la forza dell'organizzazione di partito ancora oggi ancora oggi
Invece
E invece il movimento operaio
Che cosa ha fatto
Le stesse cose che faceva un secolo fa
Sì è dilaniato nelle sue lotte interne
Un capitolo in cui nessuno
Potrebbe mai aspirare a sperarci
Appena si è affacciato un livello Anna Canato
E il leader spesso ha speso il suo notevole capitale politico che si era potrà a sua conquistato
Non per cambiare il partito
Ma per cambiare in modo rocambolesco e macchinoso l'istituzione di collegi
Ed è imploso
Quindi concludendo
L'autonomia del politico
Sul campo
Almeno di questo Paese e non solo perché questa vicenda italiana
Attacchi è che
Nelle democrazie e anche nelle non democrazia io quasi democrazie contemporanee
Da matrona Putin per intenderci
L'autonomia del politico e stata soprattutto autonomia del partito
No l'autonomia dello Stato
In questa
Parata ora in questo ritorno del partito della sua autonomia noi
I redditi lending
Abbiamo fatto
Circa
Ora certo di tutto ciò
Mi guardo bene dal dare la colpa al Mario
Ma come dire
E un
Intuizione dove probabilmente
Avrebbe detto Scotellaro
Ci siamo distratti al bivio grazie
Sì sì
Ci manca se
è aperta
Che per tre cercavano ammesso che sia stato così nel ricostruire la decisione della del potere decisionista dico dello stato
Cedevano gli strumenti carne uno degli strumenti cardine della sovranità partiamo della sovranità democratica che quella monetaria
Che fa un po'pensare c'è una strana vicenda no
Sessione del decisionismo di Governo e poi però poi tutti quelli tutto ciò che ti serve per avermi era per decidere veramente per governare in autonomia per davvero lo molli
Che strano però mi chiedo se non Bocchette ragioni materializzi organizzative però se non ci fossero state le ragioni materiali cioè disoccupazione lavoro povero
Legata agli interessi sociali forse non più rappresentati non so se l'organizzazione bastava
Comunque
Forse
Si è puntato sulle riforme costituzionali
Come compensazione
Te la perdita di leve della politica economica sociale se non puoi fare niente perché c'è il pilota automatico racconti altra colpa delle istituzioni
No questa è una vecchia poco discussione anche con Luciano Violante è capitato di farla più volte
Una fissa proprio tra forse se si fosse ragionato sulle ragioni vere per cui sulle cause vere per cui non potevi fare niente magari qualcosa poi si sarebbe riusciti a fare bene
La parola amica al meglio
Fattori
Così poi dopo possiamo sì allora io vado veloce io in realtà ringrazio diciamo il cui curatori riorganizzazione gli organizzatori anche Mario di avermi invitato al a parlare di questo libero non non voleva essere una cosa formale però non ho tempo di spiegare il motivo io avevo pensato a ricominciare le cose che volevo dire facendo vedere cinque minuti di un film ma che fu molto famoso negli anni Sessanta e che rimase un po'nella memoria non solo dei cinefili ma anche diciamo di un certo tipo di militanza politica anche che si chiama l'one to Vietnam lontano dal Vietnam
Lo volevo diciamo così voglio introdurre la mia
Piccola discussione sul testo di Mario
Perché diciamo il senso del mio intervento è più o meno io voglio cibo levo uscire un po'dal dibattito in cui penso che Mario non imposta più anche il sentirsi sempre costretto nel nello stesso schermo hanno Tronti contro Negri il PC contro i movimenti lo Stato lo Stato ecco anche perché non avrei realmente le diciamo le competenze di altre persone per poter parlare di queste cose
Quindi io la cosa che mi sono posto è come si può leggere
L'opera di Mario in un contesto non italiano nel senso che io sono argentino ho vissuto i primi ventidue anni la mia vita era argentino avuto la mia formazione politica lì e sono rimasto un po'legato diciamo un modo di pensare la realtà che partisse un po'dall'altra parte della linea l'equatore non non tanto focalizzata a sull'Europa questo chiaramente senza dare giudizi di valore sull'Europa su cose di questo genere quindi lamiere era un po'questa non cercare di capire cosa dice come si può pensare
Con Mario Tronti dall'altra parte dell'equatore oggi soprattutto in che senso nel senso che oggi penso che noi dobbiamo qualunque tipo di riflessione oggi debba essere globale non porre non può riguardare semplicemente non può essere autoreferenziale semplicemente il nostro come dire il nostro contesto immediato chiaramente quello quelle che anche contesto immediato quello che poi ci consentire lavorare un punto di bici di vista sulle cose no
Quindi non so quanto possa essere utile quello che ho cercato di fare però la vedere un po'questa cercare di capire cosa dice tutto questo a chi viene fuori dall'Italia anche perché ormai l'opera i mari è stata tradotta in diverse lingue in spagnolo in inglese è un po'anche appartiene un po'a diciamo un'opera globale appartiene un po'al mondo non bisogna vedere che se ne fanno gli altri anche della dei suoi testi così come è successo con Gramsci questo non per dire qualunque cosa che venga fatta va bene non è che
Non bisogna avere un rigore filologico nei confronti di queste cose va bene non mi perdo più
Volevo far vedere questi cinque minuti che sono i primi cinque minuti del film
Sempre che ci sia il suo
Purtroppo i sottotitoli in spagnolo perché non sono trovabile in Italia
No va bene
Il tema del sessanta
Francia
Raccolti cittadine d'America
Perché i conti sono stati i suoi ereditato il Polito
Le prime verso la sostanza debite scalate
Presa mercoledì a sé Pizzamiglio buttando bonzo vietnamita senta di Honda coperte sulla mancano tutta su compia mondiale
Ma per i toni del sondino le vittorie Pasqui spola papi non bada a spese sommino dal bianco se lui pedoni che accompagna personalmente
Cioè matta valutabili tronca
Riporta di Honduras Camp for Applied bomba
Metto Antonio
Se tenuti a dodici
Of us quindi o dopo
Sede di sette milioni agli atti a mia firma ed ora compatrioti scelti sul balcone di fondo
Sono il tempo come qualunquista sociale ma non volesse fare il passaggio scarsità fatti quotidiani della Gea Plast vietando l'insoliti che precedeva la comparsa dei gladiatori medievista i contatti diciamo da conflitti rete salite Vietnam perché se tu Vietnam presupporre che sprofonda non perdono tutto
L'attuale poco oltre può darsi
Le società di base sul corso spicciola della Davis
Ai FIBA Fidel Castro a proclami Vidal sospeso un sette anni Riglietta
Il secolo fa
Se Pascoli dettagli ignote cioè voglio dire avevo risolvendo OLAF Oxfam minaccioso sappia avrebbe decorso credo che si debba prendesse in ribasso dello territorio nonostante lo avevo sempre dunque Sandor Marai dispiace nuova dalle consigliere io manderei perché
Magari
Facciamo in modo che lo può fare
Teste identificando i
Allora io perché ho scelto questo perché una delle cose ma non non lo dico in modo diciamo così polemico ecco però una delle cose che si può dire che la riflessione di Mario si svolge molto lontano dal Vietnam non tanto dal Vietnam
In senso così
Gioverà fisco culturale ma lontano da quello che ha significato Vietnam Algeria ci metto anche Cuba allora per la lotta rivoluzionaria del terzo mondo
No e quelli e quello che ha significato tutto anche per il marxismo di tutti diciamo così
Dei paesi non europei cercare di rileggere quello che stava avvenendo a partire da un marxismo che mostrava
In qualche modo come dire
Doveva essere tradotto riadattato quei contesti perché questo quasi banale dirlo no quando marzo parla della della società industriale parla della società industriale europea non parla della società industriali in generale anche se forse lui pensava che quel e anzi in realtà all'inizio lo pensavate che quando dice l'Inghilterra lo specchio di quello che sanno tutti i Paesi pensava quel processo poi si fosse esteso a tutti i Paesi in modo diciamo così omogeneo
Ecco questo è stato un po'contraddetto da come sono andate le cose ma forse non è mai stato così
Nel senso che come molti marxisti poi hanno hanno anche l'attrezzo in europea hanno capito la logica di espansione sistema capitalistico non è omogenea faccia una sua eterogeneità
In qualche modo il capitalismo si è espanso producendo differenze non omologante o no gli inglesi non potevano creare molto banalmente in India un'Inghilterra visse questo sarebbe sarebbe stato impossibile
Dunque
Sì ho tempo lo cercherà di dire perché dico questo un po'alla fine dell'intervento ONU soprattutto perché una delle cose che un po'mi aveva colpito del diciamo del percorso
Di Mario che finalmente ho avuto la possibilità di leggere tutto insieme questo volevo ringraziare anche i curatori per il lavoro
Che è stato fatto uno perché anch'io ero uno di quelli che per me Mario era operai e Capitale poi le altre cose Bettini comparivano come schegge col non potendo poi mira difficile lavoro di mettere insieme le cose questo testo in qualche modo risolvere risolve questo problema ci consente di pensare tante cose no continuità discontinuità
E ci consente di affrontarlo anche in da tanti punti di vista ma quello che volevo dire e che una delle cose qui salto alla fine ma poi magari
Ricomincio qua senza prendere molto tempo una delle cose che più mi colpisce di tutta la riflessione diciamo così Mariella uno dei problemi che le volevo porre anche se la risposta più o meno
Nell'attendo ecco però una cosa che mi colpisce molto e la mancanza
Di attenzione
Non di attenzione così sarà brutto la mancanza diciamo la l'assenza di quello che in un contesto di marxismo non europeo è stato definito un po'l'ultimo Marco non come l'hanno definito idriche Duse insomma Mimmo artisti latinoamericani o anche gli altri Paesi
L'ultimo marzo quello che apre la questione contadina apre alla Russia ma qui rientra anche Lenin poi dopo no che segue un po'il percorso di quel mare ex
Soprattutto nella fase di ripensamento hanno di che cosa poi non era come dire non aveva funzionato
In un certo modo di porre di porre la questione
Della lotta di classe e della rivoluzione in qualche modo in Europa o anche in Italia anche perché a me lo dico soprattutto perché quello che insegna questo tipo questo ultimo Marx nonché ammette in qualche modo la possibilità di uno sviluppo multilingue are
No storico multi lineare che non fosse incentrato su una filosofia della storia con così una filosofia io posso dire europea della storia
Ma fosse qualcos'altro ci può dire molto anche su quello che abbiamo oggi sotto gli occhi no per il che ci consente anche di ripensare molte delle categorie anche marziane ma la stessa lotta di classe no nel senso che nei paesi non europei e qui per esempio è interessante anche tutto il lavoro sull'autonomia del politico che fa Mario perché secondo me si può leggere fuori
Dalle
O meglio meglio chiedo si può leggere fuori dal dibattito italiano tutto quello che ha messo in moto a partire l'autonomia del politico e anche poi con i frammenti con con la riflessione sulla teologia politica a secondo me vi sto dall'altra parte dell'Ecuador ci sono delle cose con cui si può pensare insieme quello che abbiamo oggi davanti nel senso che per esempio una delle una delle cose che ci consente di pensare questo ultimo marzo è una parte del marxismo diciamo così non europeo è il fatto all'eterogeneità no costitutiva del modo di produzione capitalistico come in contesti diciamo non segnati dall'industrializzazione come nei Paesi capitalismo avanzato
A questi da quella situazione non si riproducesse mai tra nella sua diciamo così di totalità e quindi ci costringe anche a ripensare il concetto di classe oggi nei contesti europei caratterizzati anche dalle migrazioni dalle fratture di genere come pare che qui ci sia una un un qualcosa da prendere da questo secondo marxismo che invece come dire da questo o meglio questo marxismo non europeo anche anche dall'ultimo Marx se vogliamo parlare di Marx no perché un elemento pressioni pur avendo un fascino particolare per operai e Capitale
Vedevo sempre come dire una esaltazione del Marx più problematico
Per i paesi non europei no quello diciamo che vede il capitalismo come una forma come dire compiuta dove il lavoro salariato e la forma e e praticamente la forma capitalistica di sfruttamento capitalistico e lotta di classe più avanzata di per se e quando può in realtà questa è stata solo una parte
Dello sviluppo globale del capitalismo che è stata solo anche una contingenza come poi ha dimostrato l'esaurimento di un certo tipo di fortissimo lo chiamo così per chiamare
Per dare un nome dico di comodo ora
La cosa che mi sembrava interessante erano due pongo direttamente le cose perché se non non ha non farà in tempo di fare niente con una delle cose che un altre le cose che mi colpiva dell'assenza non nel non nell'assenza il fatto che non ci sono tanti riferimenti e pure Mario Rifle non molto sull'idea di totalità c'è un nome che come dire non compare mai che sarà tra e che in qualche modo a delle
Delle come dire delle
De dei legami forti soprattutto con un autore che e più implicito che esplicito in questi testi che Lucas è un altro come Benjamin in qualche modo che più esplicito e appartengono tutti un po'a quello che è stato definito da o con da alcuni autori diciamo soprattutto americani come modernismo rivoluzionario no anche Sartre viene messo dentro
Poi l'ultima cosa una cosa che
Visto sempre pensando come dire facendo un po'tesoro da Lidia ad una dell'esistenza è una geopolitica e la conoscenza no come anno del sapere come l'hanno posto alcuni studiosi degli scritti e coloniali o post coloniale adesso senza dare giudizi valori su queste cose
Una delle cose che io mi sento di dire e che vedendo l'opera di Mario nel suo complesso la seconda parte del cosiddetto tardo quello che piace meno poi a volte a alle animata diciamo a al a quelli che sono più legati operai e Capitale
Io penso che la seconda parte invece tutta la sua riflessione sulla teologia politica in particolare il passaggio attraverso Benjamin a abbia a a a apra veramente un dialogo possibile
Con uno sviluppo in qualche modo
Con lo sviluppo pensato dall'altra parte dell'Europa no penso per esempio al lavoro di Ernesto l'atto di cui magari Davide da Rizzo conosce sicuramente meglio di me io per quello che ho visto
A partire l'autonomia del politico dello stesso pensieroso Smith eccome che percorrono due lire parallele ma senza mai incontrarsi no perché poi la tua un po'cedere a una a un qualcosa a cui Mario non vuole cedere no che il mutamento diciamo così la possibilità di un mutamento rivoluzionario
Ma anche per esempio io per questo dicevo che secondo me il il il dibattito sull'autonomia del politico visto da fuori dall'Italia me mentre mi messo in un contesto più globale secondo me può guadagnare qualche cosa nel senso che io penso che quel tentativo vada visto oltre che chiaramente in riferimento al contesto italiano questa inevitabile ne abbiamo parlato fino adesso però per esempio
In buona parte del marxismo europeo nell'Europeo si stava cercando una via di quel tipo penso per esempio al lavoro di Althusser anche se li anche qui no eccome che che si percorrono due vie che però e non si incontrano mai
Poi penso anche al lavoro di Pula ANSAS ecco in un certo senso penso anche a quello che fu tutto il movimento della Hewlett una costellazione molto variegata sicuramente non ricca dal punto di vista teorico come magari la stessa tradizione italiana
Quindi questo era un po'quello che mi sentivo di dire ma soprattutto il nesso per quanto mi riguarda e per il modo di vedere le cose sta nella rivalutazione di Benjamin cioè di media mini inteso come qualcuno qualcuno che deposita nel passato la possibilità della redenzione degli oppressi
Questo è un qualcosa che interpella molto in un in contesti segnati da quello che per esempio di studiosi dei coloni alieno chiamato la ferita coloniale no
Il fatto che c'è in qualche modo un passato che ritorna sempre e che è quello per esempio anche la critica alla storia come progresso no
Per la maggior parte dei popoli non europei la modernità si è presentata con solo Mario mette in luce non il fatto che la modernità
Aveva un doppio volto no di relazioni emancipazione oppure assoggettamento totale ecco io aggiungerei un terzo per una parte della terra per diciamo così per tre quarti per una buona parte la popolazione mondiale
La modernità incontro l'impatto con la modernità capitalistica occidentale ha significato terrore violenza segregazione morte
E gli effettivi tutto quello se ci sono ancora oggi quindi anche qui la critica come dire che fa beniamina Lidia del progresso
Penso anche a quanto l'opera di fa non sia il legame con Benjamin il fatto che il dannato di fa non abbia molto dell'angelo beniamini hanno e che autore più apocalittico messianico di Fano che pensa tutte queste cose non certo a partire da Benjamin ma che secondo me e abbastanza vicino dai Paesi del Terzo Mondo quindi concludo con diciamo così l'altra domanda che volevo diciamo porremo un po'brutale sicure quali arrivare piano piano ma non c'è tempo e il fatto se diciamo avendo letto avendo letto il testo che o valorizzato moltissimo per esempio il testo su Maxence mischie Smith e anche il frammento Tito Di Pietro teologico politico di Benjamin la domanda però conti è un po'questa no
Allora tu vedi il il i quello che tu chiami il tramonto della politica non la vittoria il trionfo del mercato del insomma del della società capitalistica dell'uomo democratico USA pacificazione totale
Tu lo vedi come il trionfo dell'Occidente o la conquista dell'Occidente
Ce lo vedi come il trionfo come la sconfitta dello del dell'idea diciamo così d Occidente dietro perché a me la cosa che che mi pare e che forse come dire c'è un po'un un una sorta di dietro tutto lo schema di filosofia europea della storia no in cui diciamo tua fili processo di civilizzazione come dire di civilizzazione della barbarie del capitale solo qualcosa all'interno in qualche modo diciamo così all'Europa che era in qualche modo
L'operaio industriale classico ecco non so non so se se se è stata chiara
Ok va bene grazie
Grazie
Diciamo sì
Capitalismo modernizzazione la rivoluzione eppure in Terna alla vicenda della modernità
Il resto che fuori
Per ma Gramsci riprende delle cose di Labriola
In cui sul colonialismo si capisce
E condannato ma è uno stadio che prepara
è una vicenda complicata tanto effetto
Beh Davide Darix approvate vorrebbero che è stato evocato
Populistica mente
Succedesse abbastanza spesso
Buonasera a tutti
Dunque la tentazione sarebbe forte di lasciar perdere quello che ho preparato
Che parlare col professor
Perché il passaggio che stiamo vivendo che talmente
Da un verso per un verso Grammatico
E per l'altro importante
E che appunto la tentazione quella di entrare intorno confetto immediatamente quindi mi vorrei soltanto limitare
Dire con la schiettezza che mi caratterizza forse chi non mi conosce non lo sa però io amo il parla Franco quindi nella totale naturalmente rispetto delle opinioni altrui
Cinque anni fa nell'aprile del due mila tredici nella scala di fianco presenteranno il libro di Alberto bagnati
Il tramonto dall'euro ormai tutti oggi più o meno tutti sanno che Alberto Magnaghi
E in quella sede
E in un un intervento che ancora consultabile su YouTube
Scusate la Buffet narcisistica io avevo predetto la fine del PD
Per le ragioni che accennava prima nello perché non c'era un'analisi di carattere approfondito realistico e sincero
Dell'attuale configurazione degli attuali assetti economico monetarie europea
La stessa cosa la codetta un anno prima più o meno un anno prima struttura che anche tu
Nella sede del Pd avversaria
E il PD in questo momento o la sinistra italiana non è destinata seriamente al diciotto per cento e destinata a mio viso al dieci all'otto per cento in futuro così come la Lega promette destinata a salire al trenta per cento
Ora una volta e nel io quello che voglio dire questo esiste senz'altro la politologi via esiste l'autonomia del politico ma l'autonomia del politico non nega l'esistenza di processi socioeconomici che si accompagnano
A questa autonomia lo studio di questi processi uno studio serio che non si limiti semplicemente alla lettura degli articoli di Massimo Giannini sulla Repubblica e che vada a fonti autorevoli
Nello studio dell'economia consentirebbe molto rapidamente a mio avviso di avere una lettura un pochettino più realistica di quello che l'attuale fase storica ma questo io continuo a ripetere in tutti i consessi in cui mi ritrovo perché cerco di stimolare persone che occorre voli di me
Che hanno voce
In capitolo nel dibattito pubblico a intervenire se possibile una maniera che sia il più possibile costruttiva Istica
E quindi scusatemi questa piccola carenza di però lo sento quasi come un dovere dire queste cose però io sono molto onorato di essere oggi qui vicino seduto di fianco Mario Tronti perché considero Mario Tronti
Un grande maestro del pensiero italiano non soltanto italiano
E ovviamente molto difficile in dieci minuti anche dire qualcosa di più più o meno sensato ci vorrebbero ore
Quindi proverò semplicemente a toccare qualche punto
Facendo una premessa cioè ringraziando i curatori di questo volume che tra altri volevo sapere chi e Michele mi ecco Michele dopo ci conosciamo attacca i curatori di questo volume che è veramente un volume importante a mio avviso per tante ragioni la prima a parte i testi di Mario ovviamente che che però che che già conoscevamo
è importante per l'introduzione l'introduzione meravigliosa scritta bene scritta in maniera chiara e approfondita e al tempo stesso sintetica e da secondo me un lettura introduttiva del pensiero di Mario molto efficace
In secondo luogo per l'apparato di note
Che avete aggiunto ai testi sia per l'apparato di note bibliografico che a mio avviso è importante
Ma anche per queste particolari noticina e che sono giunte quella che testimoniano di dialogo chi avvenuti poco prima credo a ridosso dal quando stavate preparando questo materiale
In quei Mario commenta praticamente informa testimoniale questo quel passaggio del suo pensiero del momento storico di quel cinque certo momento storico tutte queste note secondo me sono molto preziose oltre che appassionati diciamo rendono il volume vivo quindi un particolare ringraziamento il curatore del volume
Il volume sentito dal demone della politica in effetti se io dovessi un giorno non lo so solo formali comunque se dovesse un giorno scriverò un un un intervento sommario in epigrafe a questo intervento metterei due versi del Faust
Uno un verso arcinoto
Il tender Kaiser desta stranamente io sono lo spirito sappiamo quanto la parola Geist spirito abbia acquisito via via sempre più importanza per Mario
Mi sono spirito che dice fermamente o continuamente Dino
Qui sta la RAI diciamo questa è una specie di epigrafe che
Come dire
Segna il punto di fuga di quelli o qualcuno in maniera polemica ma adesso quel cerco di di arrivarci obliquamente
Tendono un po'a stigmatizzare come un pensiero negativo che si è andato sempre piacentina accentuava la parabola della del pensiero di Mario secondo me le cose sono un po'più complicate
La seconda è il secondo verso gli avrei messo e metterei in questo eventuale
Articoletto è un altro verso sempre del Faust disciplina in tailleur destabilizza da en France alle spalle
Io sono una parte della parte che all'inizio era tutto
Quelli sono versi che nel Fausto sono messi in bocca da dette a Mefistofele e per me Mario e una figura mefistofelica figura dalla quale io per la quale io provo anche con naturalmente in senso affettuoso una certa diffidenza nel senso che
Non è una figura facile è una figura secondo me il cui pensiero contiene degli spigoli che vanno colti nella loro ruvidezza
E cercherò di di di soffermarmi soltanto su un paio di cose su un paio di aspetti del del suo percorso ripercorso più o meno lo conosciamo tutti io non non non mi soffermo tanto sulla parente di più nota forza del
Che quella nota come autonomia del politico
Ma sull'inizio e sulla fine appunto
A partire dal dal dalla parola dal concetto chiave a mio avviso che comunque con accompagna costantemente ma su registri diversi
Ci sono pensiero il punto di vista
Il punto di vista all'inizio è lo sappiamo tutti quello della classe operaia come soggetto o del processo storico e come soggetto anche di conoscenza
Di qui le cose che si penso in conosciate tutti la vicinanza al pensiero di Gaetano Della Volpe
Introduzione alcuni di alcune partizioni concettuali che poi rimangono come dire caratteristiche di un certo approccio al pensiero prevista parte tutto dentro contro interna contraddizione capitale
L'idea di una scienza operaia
Una scienza operaia
Capace di rivalutare il momento soggettivo del processo storico
Attraverso uno sguardo parziale quello della classe
Che però assurge
O assume una validità generale
Questo gioco e secondo me quello che
Affascinava in tutti e due aspetti i suoi aspetti ci sì all'introduzione l'insistenza su questo elemento soggettivo
Sì è l'idea della parzialità che assurge a totalitario
Sono due elementi che accomunano siccome stringono dentro un ossesso orizzonte il pensiero di laico appunto ma hanno soltanto quello della ragione populista anzi direi non tanto quello della ragione populista
Ma quello degli anni Ottanta quello di egemonie strategia socialista
è un tema che a me particolarmente sollecitamente so che otto anni che sto cercando di scrivere un libro sul concetto di popolo
In cui il punto vero è appunto questo il punto è se possibile introdurre una prospettiva rintrodurre il momento soggettivo dentro
Una lettura della storia
Ora il raggio nella parabola che io sto percorro
Nemmeno brevemente ma all'istante
Il raggio del punto di vista si restringe sempre di più nell'esperienza politica innanzitutto di Mario
Fino a concentrarsi in un punto
Il cerchio quello che ma un tempo era un cerchio diventa un punto cioè quello che era un noi
Si restringe fino a diventare un mio buoni o anche solo solitario
è una specie di parabola quella che sto descrivendo
In cui tra l'altro discorso si pone il problema del registro del discorso
Se all'inizio per Mario si tratta di cercare di ricodificare le scienze sociali o un certo tipo di censo sociale in nome di una scienza operaia quindi diciamo di significante
Guida e quello di scienza
Qui si disegna una parabola in cui si passa dalla scienza la filosofia e la teologia
Dentro una un orizzonte in cui che punte mefistofelico e diabolico demoniaco in cui non si tratta di attivare una rivelazione ma si è si tratta di giungere a una pura negazione
Quello che voglio dire è che Tronti con sempre più vigore come mi sembra che anche questa antologia testimoni
Si fa
Portavoce di un no
Di no diciamo al mondo in cui non ci troviamo con la società in cui ci troviamo in nome di che cosa in nome di un'umanità diversa le le le ambizioni teoriche di Mario sono molto alte
Come secondo me non sono dei giusto ma è necessario che sia per esempio proprio non difetto di riflessione antropologica antropologica di carattere antropologico che va rinvenuto una delle ragioni della sconfitta del del movimento perenne al Novecento
Qui voglio citare perché sono passaggi che forse possono anche passare
Un po'inosservati
Ma sono passaggi importanti anche perché testimoniano poi di un
Scrive amare il limite della rivoluzione di questo secolo e di aver assunto quella concezione ottimistica dell'uomo
In questo passivamente ereditano Antropologia settecentesca e ottocentesca
Di qui il paradosso si è preso l'uomo di rosso e Leviatano di Ecopass mentre forse e in parentesi ha ribadito questo forse con un punto esclamativo andava preso l'uomo Dio e la democrazia discusso
Il fallimento della rivoluzione non è soltanto dato dal peso quantitativo della storia ma anche dalla qualità della natura umana sono affermazioni che io trovo
Particolarmente verticali
Ora che cosa c'è che non va quanto tempo ancora due minuti su quattro minuti
Lo dicevo prima si restringe sempre di più il raggio
Del punto di vista
Non c'è più popolo c'è ci sono passaggi anche di grande sincerità in cui Mario racconta provenire da un popolo ma un popolo che ormai è andato scomparendo
Popolo classe
E per questo in questo mondo in questa società in cui tende a svanire questo noi
Tende a svanire anche il momento del politico
Di qui la QT trarsi di un problema che si trascina per tutto il Novecento e che ci concerne ancora tutti è che Mario sottolinea con grande energia
Che l'impossibilità questa una citazione l'impossibilità del pensiero politico a farsi storia
Qui se non mi ricordo male però qui cito a memoria c'è una Giunta ci ho riflettuto molto
Nel nel testo da cui è tratta questa citazione
Poco dopo il Novecento tutto a nichilisti Cam mente decostruito qualsiasi forma di filosofia della prassi
Ora questa secondo me un po'l'assillo
Di tutto il la traiettoria di pensiero di di Mario
è un po'l'assedio tutto il pensiero posso per rissa l'altra parte
Cioè come riaccendere la possibilità di un pensiero che si fa storia e la domanda che molto banalmente assilla il pensiero filosofico teorico politico contemporaneo e al tempo stesso un'invalida
Gran parte della produzione nel senso che questo pensiero politico contemporaneo non è in grado o non è capace di farsi storia non riesce a farsi storia
Ora qual è il registro della ricerca registro non c'è attivo in cui cercare di dipanare questo problema Mario come c.t. micio prima
A più volte indicato la strada di una riflessione antropologica
Capace di alzare lentamente il velo su l'umanità una diversa forma di concettualizzazione dell'uomo
Ora Pio colgo però una piccola differenza ma di sale tra la prospettiva di Mario e la prospettiva per esempio di Paolo firmo che pure si è mosso su questa stessa traiettoria di pensiero o ha cercato di muoversi su questo aspetto del pensiero
Perché a differenza di Virno
Pronti e a mio avviso anche assillato da un dubbio che traspare nella sua scrittura un dubbio che a mio avviso è più che motivato
Che potrebbe anche non esistere alcuno sfondo antropologico occulto alcuna verità inespressa su una mia natura umana capace di condurci al di là della volgarità di oggi
In realtà poco il mondo di oggi potrebbe essere l'Apocalisse in un certo senso cioè la rivoluzione infauste frammentaria di alcuni aspetti insanabili della natura umana de questo dubbio mi sembra che in un certo senso freni o abbia frenato Tronti e dal esplorare più io metodicamente competente ha fatto firmo questa strada della
Dell'antropologia dell'altro che poi sostanzialmente antropologia filosofica Virno pre ritirato fuori Gehlen eccetera eccetera
Di qui l'accento che io trovo diabolico
Di queste riflessioni a tonalità teologica
In cui emerge sempre di più una no
Cristiano rivolto al mondo
Uno ascetico
Che però diventa anche traccia di una disperazione che gli è stata anche due volte imputata dal fronte opposto dal posto bradisismo
Perché sembra rigettare l'oggi con una radicalità tale da impedire di aprire qualsiasi breccia qualsiasi fessura nella realtà odierna che ci possa consentire di trascorre altrove
Così la ricerca stessa si prosciuga in un certo senso nella promessa di qualcosa che non si sa se si può promettere
A mio avviso questo e
Diciamo uno sfondo possibile di lettura
Di ciò che ci lascia giudice fin ciò che ci ha lasciato fino adesso o per lo meno di ciò che per me importante del pensiero di Mario cioè una costellazione di problemi
Signor citati alcuni filosofia dalla prassi
Nel libro Mina a fronte vengono riportati i testi in cui Mario discute del concetto di democrazia
L'idea di un nuovo progetto antropologico politico tutto questo però accompagnato da un gesto più radicale
Che è anche più intimo a mio avviso
Ma mi fermo qui
Grazie Davide anch'io diciamo visto che c'è un po'di tempo qualcosa ti dico dico e mi associo però alla ai complimenti per la la curatela dei volumetti per l'introduzione che effettivamente modello di TTT efficace diciamo così così come pere queste queste conversazioni che eccome se lo mobbing per dire non vendesi moderniste pensano in movimento costantemente questi testi sono anche i testi risalenti diciamo così
Benedico poche cose
Partendo
Dando l'idea che avrebbe mi son fatto cioè che fondamentalmente Mario Tronti sia all'incirca sì è sempre stata la ricerca soprattutto da una certa fase in poi di un cutter con marxista
Diciamo così
E sulla base questo portato sulla base di un'idea che ci sia un tempo della società una storia lunga e un tempo dalla politica
Che è quella soggettività volontà lo dice lui che rappresenta l'eccedenza diciamo così
Naturalmente uno potrebbe dire da ma se la politica è questo allora la politica Energia produttiva
Son due modi possibili di interpretare le opzioni di Azzano o anche la lettura descritta da mi è capitato di recente ritornarci molto
Di di forse no Bari tutte operazioni spicca medio-bassa parrebbe khachkar locali per esempio penso si tiene il primo Schmitt quell'ideologia politica Interpreti ops come
Energia come decisionismo pure dell'energia produttiva la decisione produzione e produttività
Energie appunto
E invece poi Nitta successivo certamente dalla dal cinquanta è la ricetta detta tegole o presentate
Io penso invece che in origine categoria stiano insieme
L'asse
In modo ovviamente ambivalente
Perché è un problema cioè che paradossalmente la modella modernità su nella modernità ci sia una modalità funzioni sulla base di un
Treno Carnevale freno no
San Paolo
Prete a tessere le scelte
Un freno dinamico c'è un paradosso
Freno dentro l'accelerazione
E io ho l'impressione che pure Mario Tronti vita dentro di sé il suo pensiero questa questa duplicità questo paradosso che poi è il rapporto quando con la modernità la porta ambivalente o la modernità o è lì lambiva un rapporto con la modernità ambivalente
Cioè da una parte c'è la motrice la modernizzazione il capitale la resa del capitale come fattore di accelerazione
E di modernizzazione dall'altra questa costante da un certo punto in poi prevalente direi
Declinazione fate Cotica
Politico
Veramente all'insegna del Martin voglio cose lo sa hanno poi così facilmente insieme cioè mi chiedo se non sei stato quasi costretto a fuoriuscire né o in che misura il curante in cui in che misura ancora poi dirti marxista diciamo così
Cercando un categorie marxista
A me personalmente piace molto il tempo al diciamo ma perché un'altra lettura Gianni penso ritengo martellante classico che utilizzo per capi delle cose anche di oggi ma non me ne frega niente definibile marxista capito
E invece faccio fatica a pensare che uno possa ragionare in un orizzonte marxista
Essendo teologo politico dire fino in fondo o comunque cercando un caffè con
Diciamo
Del resto questo si vede anche ed è stato il suo grande sforzo infatti questa l'originalità
Che cinque
Un come dire un grande riconoscimento
Cioè il diciamo così il marxismo all'eresia Internal moderno ne condivide il doppio lato però è molto prevalente quello dell'accelerazione tant'è che ha dato esiti multate se volete ma comunque deterministici e spontanea no
Poi un certo punto nell'altro è il politico a me capita di regia di recente
Entrato per un convegno ci mettiamo a a a Budapest in cui però si parlava di rivoluzione e quindi io devo parlare quasi dico Smith italiano della vettura italiana di Schmitt diciamo nell'autonomia del politico a un certo punto i tiri fuori questa cosa devo dire che io fino in fondo cioè che secondo me è un po'ambigua dell'arretratezza del politico
E la leggenda tiri degente Luisa chiesto anche ora ma è un bene o un male perché non si capisce bene se per te era era oggi
Forse proprio bene allora quadro scrivevi era Umberto è un male perché si capisce o dall'attrice eh no ma il capitalismo modernità invece questi democristiani frena hanno e e alla fin fine e i e però il mesto trovano una loro loro modo per tenere in piedi una relativa autonomia del politico dello Stato
E anche per evitare che accelerazioni eccessive diciamo così no che è vero che affetti
I quasi quasi sembra non dico una fascinazione ma insomma un direbbe però non è male forse forse anche noi imparasse qua ci mettessimo in questo comune o diciamo così
Io Staples però colto Capizzi non so se ho capito bene se ho colto un punto ma il punto però ci dice del di un'originaria ambivalenza dell'autonomia del politico
Perché da un lato sembra che uno come dire che si tratti di adeguare il politico arretrato alla modernizzazione del capitale dall'altro invece no no proprio quella ritardo è la sua forza del politico
E dello stato diciamo
Ma è vero che il tendenzialmente il partito prende il posto dello Stato e o comunque diciamo quest'idea del partito sta insomma di diciamo così bisogna andare al governo
E come ci si va ci si va con un veicolo Carmine un partito diciamo così ma a me non è tanto questo interessa è questa tutto questo doppio livello se il il ritardo la sfasatura
Fra livello del politico a livello che comunque in una prospettiva Martis centrale quella della modernizzazione capitalistica sia una una risorsa o no e in che modo in che in che modo può intervenire da freno da freno interno all'accelerazione per assicurare compro una liberazione iscritta del marxismo
E diciamo era la grande produttività ma anche la grande ambiguità di quell'intuizione diciamo così però questo era lanciati alla lettrici al Copyright del di quella declinazione dell'autonomia del politico
C'è soprattutto nell'hub nella fase
Diciamo gli ultimi due c'è e nell'ultima fase una proprio progressiva
Presa di coscienza insistenza della impossibilità di una ma di un immanenza totale Azzi proprio di diciamo di un no più ripudio dell'idea di un immanenza totale
Il nome appunto di nome di una anche il lavoro antropologia di un'antropologia negativa anche qui comunismo più antropologia negativa e non è facile perché
Per non parlare poi delle varianti posto operai che appunto mi pare che l'antropologia positiva Thiago Colli proprio no non non tutta antropologia positiva tutta l'idea che si liberano le fortezze la bella spontaneità
Isola con Lafontaine pensiero interviene in diciamo che ce l'aveva pure antropologia negativa avuta cioè le forme più alte del politico a dispetto del marxismo
Del politico marxista-leninista bolscevico a dispetto di una certa
Schema marxista ci sono proprio nella misura in cui eredità autori
Diversi legate al realismo politico all'antropologia negativa entrano lì dentro vengono assunti
Consapevolmente e qualche volta persino forse quasi inconsapevolmente diciamo intuitivamente nella prassi politica diciamo così
Giovanni Lucia Poli che anche il senso di ciò che manca che è l'espressione di ad
L'ultimo Habermas riscopre la Regione
Quindi può essere sia l'ordine verticale anche questa è un'altra ambivalenza
Un da un lato e la verticalità
Anche Mario Tronti
E quindi è un'istituzione
Dall'altra è un'eccedenza dal basso ed è un senso di audit di insufficienza dell'umano
Quindi è una prospettiva più più appunto etico antropologica diciamo così più esistenziale testimoniale
Vi chiedo
Tu valuti proprio la democrazia democrazia uguale borghesia
Un po'tranchant poi posso dire un pochino giusta
Con un briciolo di di di di ingiustizia ma per un motivo non perché voleva diventare della democrazia figuriamoci
Poi per me Arbore ha chiesto la democrazia così stato sociale di diritto del centro non me ne frega niente tutto il resto quindi o c'è quella diritti sociali piglio e che inizia o è lo Stato che iniziano none
Nostra costituzione o prevedono stato veneziano l'effettiva disattivata
Passare dall'articolo tre
Però nella promessa democratica diciamo così chiama promessa di autogoverno inscritta nella modernità
Beh c'è qualcosa che poi in fondo modo è traslato passa pure la tradizione socialista comunista Celi dall'autogoverno seria di una qualche liberazione c'è una scommessa sulla presa di parola sulla possibilità non assoluta non totale
Da calare realisticamente ma insomma del del del del del del dell'auto del potersi governare a certe condizioni
Che sempre con la politica e con le istituzioni ovviamente col diritto
Non c'è puzza troppo ingeneroso Garden con questa promessa democratica che intesa non come la forma e quelle galere cavolate sulla democrazia procedurale ma come in fondo lì idea di dei una forma politica della soggettività
Di uno spazio politico delle soggettività a partire da quelle di rituali che poi ovviamente non posso nove legarsi in un qualche fra qualche forma collettiva il problema oggi è che questo legame questo
Questa connessione e irreale problematica ecco diciamo così e però se è quella cosa lì cioè penso io intendo così intanto più filosofico in foto democrazia per certi aspetti come compimento della modernità
E faccio fatica a mente la tuttavia da una parte dice va be'peso quelli borghesi procedurali comunque è un puro
L'espressione di un dominio
Di casa se e poi dall'altra parte c'è appunto il comuni perché poi in fondo il mio giudizio le battaglie dei comunisti successe Lenin avvenuto nell'Europa occidentale i migliori successi avuti nell'Europa occidentale nel secondo dopoguerra grazie appunto a quel compromesso imposto tra capi tra capitalismo e democrazia imposto perché c'era un nemico
Dom siamo così sicuri forse proprio una schifezza al netto del fatto che poi c'è il problema di di come il principale nel mondo ma questo c'è comunque non è che con neoliberismo invece c'è il mondo e cioè gliele la giustizia globale
L'opposto
Forse punti
Padre se la vecchia questione con la socialdemocrazia marxisti hanno sempre avuto problemi
Però se ci si guarda dentro magari c'è un pezzo di quali di qualcosa che ha che fare con l'idea di emancipazione
Del resto la via perché c'è la via democratica al socialismo la via o che poi è stata anche una via nazionale sottolineo tre volte dieci
Perché perché forse per quel terreno democrat non era solo tattica utente cos'è solo tattica la via democratica la via no io penso fosse la comprensione che era un terreno anche comune fra emancipazione sociale e diciamo diritti politici parti di pace e diritti di partecipazione politica inclusione sociale che è anche l'inclusione politica
Va be'dico brutte sorprese dal sottotetto dico pochissimo altro un punto in cui c'è dissenso ma attrice perché c'è populismo perché non c'è più popolo
Ma non è una posizione nostalgica
Di un popolo che
Capisco
Iberico vagamente ricordo dunque sicuramente mi ricordo mi attivo che lavorava letale area alla Seriate alla ceri a termini di
E che quindi aveva capisco cos'è
Chi erano quelli
Però mi dico possibile oggi tuttora abbiamo davanti al solo volgarizzazione di massa e anche il populismo la Frau Cetto sei anti essenziali sta da un lato come la clown ma proprio non lo incontri ma in fondo quello mobile contraddizioni ha cercato di dire va be'ma un fonte antagonista si può riproporre mettendo insieme domande sociali e domande sociali ci sono
Cioè il PIL lavoro povero c'è oppure la disoccupazione non è che non ho Italia i diritti sociali ci sono per lo parla di altre cose l'acqua ha per l'acqua la monnezza ai territori cioè mille cose
Che forse non coi vecchi le categorie le vecchie modalità non ci sono non si sono capite diciamo un anno pure bussato alle porte quindi devono risponderne hanno aperto e mi hanno risposto qui a Napoli tutti lo sanno tutti lo sanno
E Candura poi chiaro accade la sul sul set la sussunzione che c'è una autorità s'interno Esterna strana che ed è un efficace è la forma definizioni materiali la clava sbagliavano funzione dico io sempre
Maglia fetente c'ha mille problemi però guarda caso Butti ora quando la teoria acchiappa quello che accade
Bisogna Franco prenderla molto sul serio secondo me
Diceva che c'ha i commenti qui proprio di sì
Ma io questa non la voglio proprio vedere questa roba non la voglio pensi se non la rifiuto
Però è rischioso perché io c'era alimenti mentre la dimensione metà politica
Diceva Di a da riparare il no diciamo però appunto eh che assurga curato virtuale la tua ottica
E oppure rischia anche semplicemente di essere un po'a farsi oppure sempre distanti aderire a quello che c'è diciamo così ma
Non è una prospettiva di trasformazione e non è neppure forse un modo per leggere
Quello abbiamo davanti
No
Per cui come dire io capisco l'amore la propria la progressione ha portato sempre di più
Su questo piano cioè il cammino diciamo età perché non è una professione ma insomma
Però
Però è sempre meno un pensiero politico capace di incidere l'effettività Telefe anche forse di
Comprende la fino in fondo dice interlocutrice la Società dei due terzi che qua tanto brutta alla Società dei tre terzi non c'è più al tempo dice la Società d'un terzo e un quarto questa è una cosa che abbiamo di fronte che spiega tanto di quello che sta succedendo
Pensi carità vuol dire che c'è un problema culturale però attenzione alcuna interculturali duecento convinto di questo
Che scinde richiamo simbolico e il piano
Materiale
Diciamo della interessi materia la rappresentanza degli interessi materiali sia esiziale
Per qualsiasi prospettiva politica io ho la sensazione che il pensiero il pensiero politico tutto un questo sia stato ha tentato di esso l'antidoto un Paulhan in parte un caffè con rispetta queste tendenze sia andata tutto sul simbolico e immaginario poiché è arrivata la realtà con la sua forza materiale e immaginaria
Grazie la parola
Insomma i temi sono tanti
Io non ho preso nemmeno punti perché preferisco incamerare direttamente
I problemi piuttosto che scrivere ma puntini viene jeans
Quindi cercherò di di riprendere alcuni spunti devo dire sono molto soddisfatto di questa discussione perché entrata veramente nel merito nel merito
Di un percorso ma anche di una
Di una identità di pensiero ecco che
Mi rendo conto
E lo sto verificando quasi quotidianamente
è un'identità
Molto poco facilmente decifrabile signor
Sento intorno a un
Non difficoltà Anna
Entrare dentro le meccanismo di questa anche il meccanismo di questo percorso ma anche nel nelle singole fasi
Dei dei luoghi dei tempi in cui
Queste cose sono state pensate ormai sei anche un percorso molto lungo quindi
Però vorrei fare una premessa che premessa tutto il discorso e anche alle
Alle obiezioni anche considerazioni che sono state fatte
Questo mio pensiero insomma
è un pensiero
Legato molto alle Anna
Al concreto un altro concreto horror reale
E questo concreto reale permea due
Due livelli di no
Cioè la grande storia no
Per cui
è vero che ci sono dentro
Petto di
E di filosofia della storia me ne rendo conto no ma fin da principio anche
Anche
Anche all'inizio anche nell'opera inizio manchino per recapitare
Però questo è un pensiero che per sempre corpo a corpo con la storia
La novità dell'ultima
Parte di questo
Pensiero
Quella somma meno meno
Comprensibile e infatti meno compresa
è un corpo a corpo con quel grande pezzo di storia che il Novecento
Presto questo è un pensiero che si
L'URSS Ganci dal Novecento non
Non esiste più non è è
Un dialogo
Con quello che è accaduto in quel secolo
Però questo appunto corpo a corpo con la storia più che come in genere
Comune normale nel pensiero più che un corpo a corpo con i libri
No
Cioè
A volte io salto i libri e vado direttamente a fare i conti con con il dato storica anche se non lo faccio da storico ma appunto forse nel e e non lo faccio almeno cerco di farlo anche se qualche volta vi capita di caderci dentro non lo faccio nemmeno da filosofo
Nemmeno da filosofo della politica
Lo faccio direttamente da politico
Questa è una
è una considerazione importante perché che vuol dire farlo da politico
Vuol dire che il corpo a corpo non è soltanto con la storia lunga
Ma obbligatoriamente per qualsiasi discorso politico è un corpo a corpo con la contingenza
Con l'immediatezza della storia col medico presente della storia anche nella fase anche nella sua
Dimensione diciamo empirica nel senso che
Queste diverse fasi bisogna capire che infatti non lo so cambiano soltanto i fatti storici cambiano proprio i fatti cambia la contingenza
E
Per esempio accadono delle cose curiose è vero che per esempio tra la fase operai se
E i curatori hanno fatto il giusto mi diceva terriccio
Fare l'elogio della della introduzione no perché hanno fatto uno sforzo riuscito
Di scomposizione del pensiero in queste fasi in queste quattro falsi
Che corrispondono insomma poi insomma
Temporalmente si può discutere di Taranto da un anno all'altro però insomma è chiaro che sono delle scansioni nacque
Ma
Per esempio nel passaggio dall'una all'altro ci sono senza dubbio del rotture delle discontinuità
Anche perché
Proprio perché il mio è un pensiero no filosofico della politica ma un pensiero politico della politica
Ebbene necessariamente legato alla alla fase in cui questo pensiero viene pensato
Allora è vero che ci sono delle fratture delle discontinuità però tra l'una e l'altra fase ci sono anche delle
Delle continuità delle somiglianze per esempio è chiaro che tra l'altro come dice Mauro
L'autonomia del politico segnato insomma non una frattura rispetto al periodo precedente dell'opera il babà voluttà un ribaltamento anche a me piacciono molto questi ribaltamenti noi fa parte della mia
Io
Penso sempre per
In modo conflittuale erano anche in modo conflittuale nei miei confronti no e quindi tendo sempre a a rompere quando è possibile
No anche con quello che pensavo prima a parte così un inguaribile curiosità intellettuale che mi fa navigare in vari
Narrare i livelli
Però ecco dicevo per esempio tra la dell'autonomia del politico è una frattura rispetto all'opera Isma'
Contemporaneamente però appartengono alla stessa fase
E infatti quella è la fase in cui io che cosa cercavo
Nel mio intervento politico
Perché io voi penso il pensiero sempre come intervenire insomma sulla sulla politica concreta
Era la fase in cui c'era ancora in piedi tutta in piedi
Una prospettiva di
Grande trasformazione di questa società non
Fino cioè noi arriviamo fino agli anni Settanta che è la fase in cui poi si elabora nel l'autonomia del politico rispetto agli anni sessanta e gli anni dell'opera Isma'
E cambia la l'approccio no dal dal
Appunto dalla all'analisi per esempio
A anche molto
Filologica del dell'opera
Di critica dell'economia politica di Marx e non la lettura del capitale quella lettura innovativa del capitale che è stata fatta
Che era ancora dentro
La la possibilità di una
Prospettiva rivoluzionaria di di trasformazione radicale
La autonomie del politico interviene a dire badate che non per questa prospettiva di ribaltamento della della della società capitalistica
A quella critica dell'economia politica bisogna aggiungere una critica della politica
Ecco però la critica dell'economia politica alla critica della politica stanno ancora dentro una fase in cui era aperta questa prospettiva
E in cui insomma rinnovi
Sala Pollini a a pensare che
Quello che avevamo immaginato negli anni
Nei primi anni sessanta che poi insomma gli anni Sessanta avevano anche
Portato a a rate c'è sì è comunque aveva infatti Zatta molto cioè come si poteva organizzare la rivoluzione in Occidente perché questo era il punto no cioè noi che venivamo dal fatto che eravamo figli di quella rivoluzione
Da ottobre che era arrivata ambitissima come facciamo a fare quella cosa lì qui
Qual è la domanda che sta sia dentro la fase operai sta sia dentro la fase dell'autonomia del politico
Allora in quella fase c'era l'idea del ritardo del politico perché non si poneva questo problema nono
Mentre l'evoluzione del capitalismo
Avanzava grandi passi e chiedeva un adattamento del Proci del pensiero rivoluzionario a questa fase di capitalismo avanzato come dicevano in abbisognava sollevare il pensiero di Marx a questa fase ulteriore in cui era arrivato
Ah finalmente anche in Italia ma comunque in tutto l'Occidente era arrivata questa forma di capitalismo che sembrava l'ultima
Grande capitalismo industriale che avendo prodotto il suo grande antagonista la classe operaia non poteva che insomma concludersi con una lotta finale tra questi due soggetti e che si vedeva anche a livello mondo perché c'erano due mondi contrapposti non
Io anche stamattina parlando all'università ho fatto un alloggio dalla guerra fredda perché la guerra fredda era il luogo in cui insomma quella quella contrapposizione di classe aveva assunto una dimensione di mondo no e tra l'altro c'è anche da fare un'altra un'altra c'è un altro motivo di alloggio per perché era una guerra non guerreggiata no cioè che che è il mio ideale no cioè
Una guerra che non sia guerre
O basata stava sempre lì forme stava sempre lì stava sempre lì per esporgli però insomma poi alla fine perché c'era perché c'era un equilibrio delle forze
Quell'equilibrio delle forze russe si equilibrio che dentro né le grandi società capitalistiche si era costituito da classe operaia capita no ecco quella qui ricordare una fase tutta diversa
Perché dopo dopo gli anni settanta
E con i primi degli anni ricami primi anni Ottanta cambia la fa le le ultime due fasi
Se ne discute poco perché insomma mi rendo conto che sono quelle
Forse più difficili da da da capire il
Ma le cambiano a farlo
Io
Sento nei fin dai primi anni Ottanta
Che quella prospettiva possibile di rivoluzione in Occidente ci faccio bene
Era evidente era visibile
Gli anni ottanta sappiamo che cosa sono stati inoltre è il rovesciamento degli anni sessanta settanta cioè una frattura cambia
Anche la la forma di capitalismo no allora comincia deperisce il capitalismo industriale comincia a deperire il soggetto operaio e io sento la difficoltà di tornare a maneggiare quella quella prospettiva di rivoluzioni in Occidente
Che era quella che aveva occupato tutta la la fase
Precedente
Allora lei
Poi
Gli anni Ottanta sappiamo come si concludono
Si concludono con quell'ottantanove io dico sempre ottantanove novantuno sommano in cui c'è quelli quei due anni
E allora lì non è che
La la situazione
Tragicamente sia Caravà
Perché mentre
Negli anni ottanta si spariva la
La prospettiva rivoluzionaria
Dopo quel passaggio ottantanove novantuno
Cioè diciamo così negli anni ottanta si intravede l'impossibilità teorica
Di pensare ancora quella rivoluzione in Occidente che si pensava nei decenni precedenti l'ottantanove novantuno certifica l'impraticabilità di queste di queste cioè
Da quel momento vedi che non è più possibile insomma no non
Non solo pensare questa cosa non è possibile nemmeno praticarle in in modi diversi con cui si poteva pure praticare
E lui che
Avviene in quel tipo di svolta
Che è una quota molto molto complessa non perché
L'opera Isma'a mi aveva lasciato in mano una cosa strumenti il punto di vista come è stato detto è vero sette
Quello che attraversa in continuità tutte le fasi e questo punto di vista no
Cioè
Io ho detto non posso più dire punto di vista operaio però continua a dire punto di vista di parte
Poi se mi chiedete quale parte
Comincia ad avere difficoltà definirlo no su a definirla praticamente però mi rimane solo il fatto di mantenere la come dire
Qui è difficile
Individualmente non mi piace ma
Personalmente come
Cioè comincia a dire va be'qui è finito insomma
Tutto cioè tutto quello che io volevo fare
Non è più possibile farlo
Però io non
Come hanno fatto tanti anzi quasi tutti
Che ci sono dei club e non è possibile farlo e quindi io mi sistemo in questo mondo
Comincio a fare le cose che è possibile fare per me
Io ho detto non posso farla però io rimango nemico di questo mondo allora iniziò un'opera di coltivazione di me stesso
Che mi desse della
Certezza Dino smuovere mi da questa da questa postazione nasce
Di non arrendermi al mondo
E cambiano anche le cambia anche la la prosa cambia anche la le le perché prima dicevo società capitalistica modico il mondo perché perché perché ultimamente ho detto non basta più una critica di società
Ci vuole una critica di civiltà
Appunto allargare nel
La società capitalistica costruito un mondo ha costruito un modo un modo di vita una forma di vita ha costruito una una forma umana
Che per me il massimo della forma
Moderna borghese sono la diffusa la interiorizzata nelle nelle nelle singole persone insomma
Ha ha inquinato quella stessa categoria di popolo di cui oggi di cui oggi parliamo che è intrisa essa stessa di in forma di vita borghese umana si è andati a vedere bene
Le cose allora lì
La cosa mi è stata possibile perché
Avevo
Anche già durante l'opera Isma'coltivato la cultura della crisi la non ecco non
Io
Perché non sono stato attento
Ad altre esperienze
Mica perché non sono stato attento ad altre esperienze ex Occidente extra modernità perché
Be'io gli ero molto marxiano lei e noi abbiamo imparato ad amare ex abbiamo
Ma se diceva insomma la l'uomo spiega la scimmia il capitalismo avanzato spiega il capitalismo arrivi capitalismo spiega il feudalesimo
Era Anna filosofia della storia un po'insomma un po'balorda diciamo così insomma comunque non non eccessivamente
è quella di quello eravamo molto molto convinti coi sai
Ci sono anche i limiti delle persone
Io sono
Un uomo
Sono l'Europeo insomma
Cioè non europeo continentale
Sono una un mitteleuropeo
Cioè come cultura e come con studi come
Per me il centro del del mondo la Germania no cioè
Vengo da Linate io
A differenza di tanti altri marxisti italiani non
Non non
Non ho non vengo dal dal la dà la linea Labriola Croce Gramsci no vengono dall'altra parte vengano e per cui va beh insomma
La letteratura mitteleuropea parte di me estese sono al nel la il pensiero mitteleuropeo e quindi ieri sono stato
Ma
Mauro diceva ma perché Mauro mi ha rimproverato una volta perché non avevo portato a fondo con la
La non fase dell'autonomia del politico e non avevo dato no l'opera definitiva sull'autonomia del politico ma vedi
In politica non si può dare mai un'opera definitiva
La politica è un e questa cosa strana che è fatta di pensiero però è fatta anche di cose di
Nanne
è è sempre un infinito hanno sempre un non finito
Sempre una sperimentazione
E quindi iniziò Man
Demi sempre inseguire qualche cosa che che cambia
Però tornando a Belgioioso dei prima mi era rimasta questa questa
Forte né appartenenza alla al pensiero negativo alla cultura delle crisi
Che mi è venuta dal dalla fase dell'opera isola ma c'era anche prima insomma è radicata nel nella fase dell'autonomia del paniere ho scoperto alla mi sono iscritto detto tante volte alla grande tradizione del realismo politico
E cioè io sono lì la chiave di o se da Machiavelli a occidente
Al Novecento di di di Weber Schmitt
Il demone della politica
Molto termine weberiano no non sappiamo Nana
E a proposito della
Della demoni città insomma
E che mi rendo conto io quando ero nella
Del partito comunista
Non fatto sempre politica continua e continua a farlo continuato fino a farla
Anche
Insomma in modo
Impropria ma sempre dentro dalle forme venne i miei istituzionalizzate con il Milan
Ma lineare la in in in quella in quella fase ho cercato sempre di di trovare una una mediazione diciamo tran-tran tra questa forma
Della contingenza che mi
Opprime Eva la e la visione insomma a cui
Volevo attendere ma
Attraverso la forma del realismo politico tra l'altro io sono un grande elettore di Catherine non c'è
Quindi il Faust di Goethe Esm mia
Ed è chiaro che mi riconosco di più nella figura di Mefistofele che in quella di Faust no cioè il nein no cioè di una di Mefistofele il mio Nine eccetera
Per cui è venuto fuori
Questa questa
Il mio e
Io lo riconosce il mio è un pensiero politico cattivo
Ma è consapevolmente cattivo perché quello che mi dà più fastidio proprio una un fastidio allergico non in politica il buonismo non proprio quando sento queste questi che parlano anche del non quando sento parlare Veltroni mi mi mi vi provvedono alle mani no no
Ma perché noi viviamo in un mondo diviso hanno
In un mondo io sono non sono un pensatore di parte non sono un pensatore del conflitto
Stop dentro a una prima una società divisa destano civiltà divisa un mondo diviso ci sono delle contrapposizioni che a volte sono scusi esplose a livello alto
Oggi è vero che ci sono ancora tutte le contraddizioni però stanno dentro stanno dentro sanno sotto sono nascoste tutti cercano di nasconderle non non le fanno apparire quando le fanno apparire le fanno apparire in modo sbagliato
No come sono oggi quelle forze che si fanno
No scudo di rappresentare con le il basso della Società e non è non è vero non è il ferro per lo rappresenta non perché non sanno nemmeno che cos'è il basso della società no
E hanno successo però per questo perché almeno dicono di rappresentare il basso della società ma ecco insomma
Il cattivismo in ieri in politica è è una risorsa anche se
Stavo dicendo quando spuntavano il Partito Comunista facevo politica attiva
E abbiamo davanti anche una carriera politica
Più di una persona ma detto peccato che tubo avresti potuto
Emergere come grande dirigente politico se non avessi dato alla politica questo segno appunto
Anche allora fin da allora demoniaco no perché è quello che non passerà mai a quello che non puoi dire quello che non puoi presentare non inutile che
E però
Il dato vero di realtà
E allora come si fa a presentare a fare a meno di un dato di realtà
Prendere esclusi le vesti di un di un'illusione ideologica per me la critica dell'ideologia è stata
Le chiavi in ordine continua di
Di
Ecco in quel quando
Dal mio orizzonte sono scomparse le possibilità di una rottura rivoluzionaria in Occidente
Belli
Questo pensiero come si nota nella
Nella l'ultima parte di questo testo ma come si come emerso anche in questo ultimo libro che si chiama dello spirito libero
Beh insomma
Il mio è un pensiero politico
Volutamente ma sentitamente tragico no tragico
E mi fa paura le persone che fanno politica
E giustamente la politica oggi non fa più storia cioè Veron la politica fa solo cronaca ma non fa Aspio storia perché
La storia è un fatto tragico dell'umanità e se la politica non assume questo tragicità della storia non acchiappata storia stesse non non fa storia non puoi non puoi andare in giro a dire insomma cioè c'è il progresso anzi va avanti tutta la lire nel genere
Le magnifiche sorti e progressive stanno sempre sempre lì in campo sì caro a quest'epoca ha fatto questo ha fatto quest'altro risolto questo ha risolto quest'altro eccetera però poi tutto rimane
Come prima le divisioni e le le oppressioni geopolitiche della parte del mondo su un'altra parte del mondo di una parte della società sull'altra parte della società
E e questo però ecco la critica della democrazia e mascherato da questa sera
Da questa Universalis Monno da questa da questo ecumenismo hanno che che
Che era l'arma più potente di di
Di di di addormentamento del del del di tutte le forze ostili in argento è una soppressione e un mascheramento dell'ostilità ma anche
è funzionale a una riproduzione del dominio
Sì allora
Tutto questo ha appreso che cosa ha preso una l'attenzione a quel tema antropologico si il realismo politico sia legata a una forte è una vocazione che avevo devo dire da sempre no però si è accentuata ma mai no un'antropologia pessimistica
Io
Noi al
Abbiamo a che fare con un'umanità che non NN
Non è perfetta e non è perfezionabile secondo me no
E qualche cosa è una materia bruta e Anna Zé Maria hai nelle mani e che non sai come
Lo vedi ogni volta che tenti di fare qualcosa di ne che che va oltre il Reno e e e e senti che c'è un limite perché è questa
E questa ragione antropologica che il che si oppone a questa a questa mutazione fondamentale
E quindi
Quest'ultima
Quest'ultima fase è una fase
Io il pensiero
Concludo così il pensiero è una grande risorse sano
Il pensiero e Anna
Una cosa bella
No soprattutto quando quando ti rende libero
Quando ti rende libero da quello che ti sta intorno non c'era
Da un lato
Io vivo questa cosa da un lato
Al porto e sono contento perché
Sento che quello che mi viene raccontato
Sono sicuro che non è vero no
Io posso invece personalmente testimoniarlo no perché insomma so
Capisco l'inganno non è questo vita una grande la grande forza
Nello stesso tempo
Tragicamente vero che in
Che non puoi cambiare le cose
Non puoi più cambiare le cose
E
Diceva ma insomma
Le cose una
è una vittoria una sconfitta della
Del moderno della
Ma se
E noi siamo stati condannati a vivere
In Occidente
Dentro alla lunga interminabile fase del tramonto dell'Occidente
è il tramonto dell'Occidente
è aveva se caratteri tragici no
I caratteri tragedia della del
Del tramonto atrocità enti si sono espressi nel Novecento all'altezza
Delle grandi governi dal di quello tutto quello che è successo in quel poi poi
Oggi è decaduto e di non
Qualcosa che luccica PC in una dei rilevano in una deriva anche inconsapevole
Per cui
Hai l'impressione
Ogni giorno
Di vivere una storia minore non
Rispetto a quella che
Quella che il c'hai dietro le spalle e questa consapevolezza anche questo è un motivo e quindi il pensiero è una cosa bella però anche e anche dolore insomma
Non è anche sofferenza perché perché arrivi a capire questo cioè che tu sai di fronte a un mondo che che oggi ma che non puoi cambiare
Ecco essere condizione sì la vogliamo chiamare la conduzione spirituale
è chiamiamola così Salman
Però
è la condizione spirituale reale no
Questo
Non è il tramonto dell'Occidente
E il tramonto della rivoluzione in Occidente che
Ci sono io attraversato con questo pensiero
Paolo
Gli anni
Hanno alla fine
Unico l'esperienza gli USA in c'è l'attenzione Serra come dire la
Un'azione
Grazie
Era vigile non avevo chiesto io non rientri noi comunisti o recuperiamo quel livello lì oppure non c'è niente da fare perché questa cosa che tu mi dici non non Mita
La possibilità pratica di rovesciare queste cose non non me l'ha data
Se non mi dai questo a me non non mi serve
Non mi sia non me ne faccio niente epidemie nella democrazia radicale non me ne faccio niente arazzi
C'è questa
No no
Nuove nuove nuove ma dopo erotiche per le vacche sono nere aldilà
E io realisticamente comporta da pensare che la realtà e poi più articolata può è possibile telefonata era dicotomia tra o altre a rigore mi ospita nella loro cioè nel senso che per cosa
Perché è una cosa corretto vocali tra poteri
Io
Sedici anni forse lo scopo della mia
Lavora per vivere come dire promuovere interroga
Portò via questo territorio tra nordisti della della
Il passaggio da quel
Prospettiva
Di rivoluzione in Occidente passaggio acquista impossibilità la chiave di niente di questo percorso sommati cioè va letta in questo modo poi si può leggere in un altro modo come dall'Egitto cioè centonove vediamo
Vediamo che cosa succede però è chiaro che la conclusione del del dalla sparizione dall'orizzonte del processo di quella possibilità rivoluzionaria
Mia consegnato una forma di pensiero poca vinti
Non mi non mi spaventa nessuna mi spaventa tant'è che e quando io comincia da maneggiare la teologia politica era proprio in queste in presta in questa chiave no
Va bene adesso dovrà scappare
Sia