Presentazione de "Il Diario 1930-1943" di Alcide De Gasperi, a cura di Marialuisa Lucia Sergio (Il Mulino)

Totti
Come viene ora che passa all'Impero
Questo libero
Alla fine di tutti gli altri libri che già abbiamo
Abbiamo pubblicato sul mio padre
Per ultimo
E perché perché quaderno particolare che lui scriveva nel periodo nel periodo fascista
Non sempre facile da interpretare
Quando io ero la ragazzina
Nel periodo fascista mio padre ogni tanto mi diceva
Vani riportati sotto al piano di sotto questo pacco che c'è qui un pacco abbastanza grande
Non si sa mai portavo questo parco al piano di sotto e non capivo perché naturalmente allora c'era la possibilità che il regime fascista facesse seguire gli antifascisti e quando c'era qualche personaggio importante che veniva visitata aromatico perno in genere i gli antifascisti facilmente vengono presi e messi in in prigione per due giorni un giorno a mio padre che non era mai successo però con questa al timore avendo questo pacco di quaderni di cose scritte che io non sapevo cosa fosse la medicina bambini sotto al piano di sotto e portarlo da questa signora che lo tiene
Fra queste cose sopra queste non chiuse nella carta ma su queste c'era questo quaderno
Che poi è Luigi appena il giorno dopo quando le cose vanno passate lui mi diceva porta su tutto e lui questo lo teneva nella sua scrivania
Naturalmente non raccontava a me e nessuno della famiglia che cosa fosse forse mia mamma si e che conserva no erano appunti cioè erano pensieri suoi
Su quello che succedeva in quel momento in Italia quale momento nel mille novecento esattamente trentadue trentuno trentadue ecco Dalmine duecentotrenta anzi fino alla fine cioè quando incominciò la guerra cioè nel mille novecentoquarantatré
Erano appunti segni pezzi di giornale che solo lui senza spiegazioni particolari metteva qui
La cosa non sento non facile da fare è stato a quel di farne diventare di questo quaderno un libro leggibile e comprensibile a tutti
Perché molte cose naturalmente molte persone i nomi delle persone interni non c'erano mai per il timore che se fosse stato approvato
Le persone coinvolte non sarebbero state trovate naturalmente il nome era soltanto ci M b ma non non c'era il seguito
Quindi la difficoltà è stata anche quella di cercare e trovare ricordarsi chi potevano essere
Allora io questa sera ho soltanto scelto due tre pagine per ricordare che cosa e perché il rischio di vista
Non soltanto scriveva infatti che succedevano in quel momento ma soprattutto guardando a quello che faceva la chiesa i i rappresentanti della Chiesa
E gli articoli dei giornali cattolici ecco ed era che cosa era un insieme di di racconti tristi di pensieri erano praticamente quello che io ho chiamato le sue lacrime
Qualche volta ho trovato addirittura Pezzi Gennari e vicino scritto da lui la cioè lacrime di dolore di dispiacere che proprio alcuni personaggi della chiesa
Agissero in modo da battere le mani Mussolini quello che succedeva a quello che faceva ma non è soltanto una critica in questo punto era anche che cosa poter fare e quando speranze fa veramente tanto lontane e quasi difficili da vedere
Bene frequentarci
C'è un momento nelle persone tra
Succede adesso Morrone
Ancora avvolto in gennaio
C'è anche un'accusa
è forte
Chiediamo
Allora io ho soltanto
Ho pensato di cercare di farne un libro naturalmente da sola non ci sarei mai riuscita nella nostra Paperissima torna cenno
è riuscita veramente secondo il garante infatti con grande capacità di farne qualche cosa da poter leggere e capire ecco spiegare bene io vi voglio leggere soltanto due o tre frasi perché si possa pensare e capire che cosa lui scriveva e perché scrivere certe cose
Per esempio nel mille novecentoquarantadue
La guerra si allunga e pare una galleria infinita sotto alla montagna il trascinano fino al di là dei miei cari ovvero meno nell'oscurità sentirei come il bisogno di raccogliere la mia eredità spirituale
Valorizzare per altri la mia esperienza scrivere ma il tempo mi manca devo occuparmi per campare d'arte missionaria e la sera sono stanco
Come prevede il nostro cioè ciclo commemoriamo lentamente prima di spirare mi manca persino il tempo di scrivere con qualche meditazione questo diario che buttato in carta nei ritagli di tempo fra una visita e l'altra come avviene in treno
Ecco queste erano appunti che lui ogni tanto faceva riguardano non sia il nodo delle cose del tempo
Ma io vi leggo soltanto queste due tre piccole appunti verso la fine di questo diario
Un'altra pagina scrive declino qualcosa che entro la mia trama si sfalda vecchiaia incombente ma siamo ma sicuro un senso percepisce il bagliore di una nuova alba
Declino si
Ma con dono più vivo lo spirito è pronto per un volo immensi io muoio adoratore mentre rivivo sono parole di anni mette in dubbio riporta in questi appunti
E nell'ultima pagina
Dunque allora lui aveva sessanta anni quindi non erano vecchio e stante estratte Emilia non declinare
Parole in più al Nunzio il suo ha paura qual era era di non arrivare alla fine della guerra in onda arrivare alla libertà dove avrebbe potuto fare qualche cosa quello peluria sempre ha poi messo in atto
Anche se nella sua silenzio suo lavoro al Vaticano
In qualche piccola riunione aveva incominciato a parlare della libertà futura però come si faceva sapere come sarebbe andata a finire la guerra come si faceva allora immaginare la libertà ecco questa sorriso gli appunti e su questo quaderno è stato fatto un grande lavoro dalla dottoressa veramente grande una ricerca notevole approfondita e mi sembra che sì è riuscito molto bene grazie
Buona sera benvenute benvenuti iniziamo questo nostro
Incontro dando la parola Angelino Alfano che presidente della Fondazione Alcide De Gasperi
Grazie ringrazio
Carlo Felice Casula per avermi dato la parola vorrei innanzitutto a fare una un grande elogio della perseveranza della signora Maria Romana De Gasperi
I suoi ricordi sono diventati libri i suoi libri sono diventati anche sceneggiatura televisiva
Il suo desiderio di offrire un ricordo del padre assegnato un solco profondo nella storia italiana perché ha consentito di tirar fuori il De Gasperi della storia quello visibile a tutti anche quello della cronaca visibile ad alcuni e anche quello della famiglia visibili a pochissimi
L'idea cioè che dietro l'uomo politico vi fosse l'uomo e dentro quell'uomo vi fosse il marito e il Papa
Tutto questo traspare in controluce nei lavori di Maria Romana De Gasperi a cui io oltre a offrire questo mio personale piccolo elogio sulla sua perseveranza di figlia
Borrelli proporre un emendamento al suo intervento perché tutto questo è l'ultimo libro
Sul mio padre l'ultimo fin qui l'ultimo fin qui non è l'ultimo libro su suo papà noi speriamo che sia l'ultimo libro fin qui editto sul Papa una seconda considerazione che voglio fare riguarda proprio l'impostazione del libro
Qui alla mia sinistra c'è e mi emoziona quasi vederlo c'è il quaderno nero esattamente con la grafia del presidente De Gasperi in Italia gli articoli di giornale questo libro non è la pubblicazione di questo moderno questo libro deve moltissimo alla professoressa Maria Luisa Lucia Sergio che ha fatto è come fanno Quei bravi restauratori che quando finiscono il lavoro il compito offrono a chi lo guarda chi lo osserva un lavoro completamente nuovo rispetto ai singoli pezzi prima del restauro
Ed è come se avesse fatto un restauro di natura storica che conservativo per carità come restando perché è evidente che il senso è dato dalle parole del presidente De Gasperi
Ma in un lavoro di cesello e in un lavoro straordinariamente a corto di cucitura e di permettetemi contestualizzazione dei singoli episodi
è riuscita a raccontare un qualcosa che straordinariamente importante perché perché un diario che si ferma agli anni precedenti la Repubblica sono gli anni più dolorosi
Per De Gasperi nonché poi nega speri non abbia avuto dolori e dispiaceri anche nella fase repubblicana ma mille novecentotrenta mille novecentoquarantatré e la Suma di racconti riflessioni su gli anni più bui non solo suoi ma anche nel nostro paese e nel a raccontarli
Grazie al racconto e al ricordo di Maria Romana De Gasperi perché la professoressa Sergio riferisce
Di avere incontrato tante volte la signora Maria Romana De Gasperi e quindi di essersi giocata del ricordo personale un po'riferitoci qui nell'introduzione la signora Maria Romana De Gasperi e nell'avere avuto poi questa possibilità nella ricucitura di avere quelle nuance quelle sfumature che solo chi ha vissuto accanto al presidente De Gasperi può giungere anche in termini emozionali rispetto al racconto che di se stesso e del Paese fa il Presidente
De Gasperi abbiamo la opportunità
Di vedere un lavoro che avverte la mano dello storico
Quindi non è solo la pubblicazione ma diventa un lavoro doppiamente storico da un lato perché ci sono le parole del presidente De Gasperi dall'altro lato perché la lavorazione con mano dello storico da parte della professoressa Sergio conferisce a questo valore volume valore
Doppio anche in un altro senso cioè nel senso di dire
Che in quegli anni ha dovuto affrontare numerose questioni numerosi vivi il presidente De Gasperi il rapporto col fascismo
Un conto è il quarantatré
Ho immensi ancora successivi un conto che e dire nome il trenta o nel trentuno o nel trentadue
Il no di quegli anni quanto pesa nella biografia di De Gasperi dire che pesa quanto pesano le fondamenta di una costruzione di una casa
Su quel no sì edificata la nostra nazione la nostra Repubblica perché su quel nome il padre fondatore della nostra Repubblica Alcide De Gasperi ha potuto costruire non solo la propria biografia pubblica ma anche la propria dimensione esistenziale di fronte ad altri inviti
E anche qui ci vuole la mano dello storico non c'era solo da dire no al fascismo ma da un uomo intimamente e profondamente politico fin troppo abusata
E quindi non l'arrivo di sola citazione
Che Degas che di De Gasperi appunto viene spesso riferita quella sulla differenza tra il dilettantismo nella politica e l'ammissione di una vita bene per un uomo che ha vissuto la politica come missione e per un uomo profondamente cristiano dovere affrontare il tema del no al fascismo il tema del come misurarsi e regolarsi da uomo politico con la Chiesa cattolica e quindi con i doveri di obbedienza in una qualche misura religiosi con il con i diritti di autonomia e di indipendenza del leader politico
E al tempo stesso dentro questa scelte dentro queste fatiche come fosse una matrioska ancora dentro altre fatiche altre difficoltà la questione socialista come regolarsi rispetto al tema delle masse lavoratrici e operaie come affrontare il tema della questione socialista senza apparire lo dico tra virgolette eterodosso
Se poi mettete in fila tutte queste cose
Viene fuori il racconto di un uomo che annotato parecchio controcorrente
Cioè perché su ciascuna di queste ne ho citate tre ne potrei citare di più
Non mi pare di ricordare una questione sulla quale lui è stato comodamente trascinato nella direzione della corrente dal flusso dell'acqua della corrente no
In ciascuna di queste questioni ha dovuto affermare se stesso la propria visione i propri ideali per essere appunto quello che poi è stato e di cui ancora lo ringraziamo di cui è stato nell'epoca repubblicana e di cui ancora lo ringraziamo finisco perché la la mia il mio è solo un contributo iniziale per una mia personale idea su De Gasperi che idea ti sei fatto di De Gasperi
Di uno che è caduto un sacco di volte
Tante volte
E che però è riuscito a rialzarsi una volta in più del numero delle volte in cui è caduto
Ha dovuto affrontare tanti ostacoli a volte si dice ha dovuto il Vangelo di Matteo ci racconta che spesso siamo chiamati a passare per la porta stretta
Nelle immagini anche retoriche si dice la strada resta era stretta e tortuosa io penso che per De Gasperi non sia stata solo stare stretta e tortuosa ma colma di ostacoli su cui a volte inciampato ed è caduto gli ostacoli delle circostanze della storia del destino perché ci crede della Provvidenza che poi ti racconta la Provvidenza un senso più grande rispetto all'ostacolo che hai dovuto superare noto lo dice dopo non te lo dice quando cadi te lo dice dopo e quindi in quel momento devi trovare in te spesso la forza di real Sarti provando a sfruttare un qualcosa che imperscrutabile è invece ecco io credo che De Gasperi alla fine sia una grande testimonianza è una grande lezione anche di fierezza di tenacia di perseveranza e di un tale fermo prendono i propri valori da consentirgli sempre di rialzarsi dopo ogni caduta
Grazie
Ringrazio Angelino Alfano per questi saluti in realtà hanno costituito il primo intervento rispetto al programma non è presente Piero carabinieri si scusa per la sua assenza
Interverranno nel in ordine alfabetico prima Francesco Bonini ordinario di storia nelle istituzioni e rettore della LUMSA
E poi Marco Impagliazzo ordinario di Storia contemporanea Roma tre anche presidente della Comunità di Sant'Egidio e tanta all'assenza di grave mi sia permesso di fare anche a me alcune alcune alcune riflessioni parto da un dato sia appunto soprattutto nell'ultimo decennio ha un nuovo forte interesse per la figura e l'opera di uno dei padri dell'Italia repubblicana Alcide De Gasperi
Ad esempio la prestigiosa casa editrice il Mulino ha pubblicato in tre volumi in edizione critica i suoi scritti e discorsi politici e il secondo volume degli scritti e discorsi politici curante o da Maria Pia dica runner da Maurizio cavo articolato in due tomi ha per titolo Alcide De Gasperi dal Partito popolare all'esilio interno e come periodo si sovrappone in parte a quello del bel libro che oggi presentiamo diario mille novecentotrenta mille novecentoquarantatré
Magistralmente durante o da Maria Luisa Sergio ma anche con una densa partecipante ama anche rigorosa Presentazione di Maria Romana De Gasperi
Ricordo sempre che presso il Mulino nel due mila e sei Piero Craveri l'assente di oggi
A pubblicato una monumentale biografia di De Gasperi band seicentocinquantasei pagine
E poi vi è un'altra biografia in ben tre volumi con molti storici e molti colleghi e amici
Alfredo Canavero Paolo Pombeni Giovanni Battista Re Giorgio Vecchio Pier Luigi Ballini e Francesco
Ma i generi pubblicata in questo caso nel due mila e nove da Rubbettino
Voglio accettare ancora permettete mi un libro pubblicato nel due mila e quattordici e da Giuseppe Sangiorgi sempre da Rubbettino che ha per titolo De Gasperi uno studio la politica la fede e degli affetti familiari
Nel quale si afferma che alla giustizia che il tempo ha reso a De Gasperi
Deve seguire una rilettura della sua opera della sua lezione da parte di quanti vogliono impegnarsi in una politica di ispirazione cristiana
E al tempo stesso laica nell'assunzione delle proprie responsabilità mi pare un'affermazione
Di estrema
Tragica attualità in questi giorni
Nella prefazione al prezioso diario inedito di De Gasperi e anch'io sono emozionato nel vederlo queste quaderni con la copertina nera
Evoca ne ricordano anche altri quaderni nella stessa fattezza con la stessa copertina
Ne quadernetto dal carcere di Antonio Gramsci nella prefettizia nere in questa aspra prefazione
Maria Romana De Gasperi quasi in apertura scrive
Oggi dopo aver pubblicato gran parte dei suoi scritti e discorsi politici finalmente rileggendo le pagine del piccolo quaderno dalla fodera nera credo di riuscire a far comprendere ai giovani quanta fatica quanta sofferenza ma in ogni caso di quale fede nella giustizia amore per la libertà
Ha bisogno chi vuole dedicarsi in onestà al bene comune
Il diario è stato già detto da dalla signora De Gasperi non ha un contenuto intimistico e neppure di prevalente Lessico famigliare
Sono quasi esclusive le puntuali annotazioni storico politiche spesso corredate da ritagli di giornali o trascrizioni di dialogo e incontri
Ricorrendo quasi sempre dalle iniziali dei nomi degli interlocutori per ovvie ragioni di sicurezza
Ma anche per farci apprezzare il faticoso intelligente lavoro che la curatrice ha dovuto fare per dare loro un nome e un cognome
Dal mille novecentotrenta al mille novecentoquarantatré De Gasperi nei lunghi anni del suo peculiare esilio vaticano
Pur nelle sue indubbie ristrettezze economiche e limitazioni fisiche e psicologiche
Lavorando nella biblioteca vaticana con un'autonomia di pensiero
Libertà di giudizio e di coscienza osserva e studia da un osservatorio indubbiamente privilegiato la realtà italiana e internazionale
Con un'attenzione particolare alla Germania prima e dopo l'affermarsi del nazismo
Individuando nella sorte dell'ozio entro mo'tedesco il banco di prova del rapporto tra Chiesa e democrazia come per rispetto a mente osserva Maria Luisa Sergio nella sua introduzione
Introduzione per il vero che ampia quasi una vera e propria monografia con un apparato di note di riferimenti alla letteratura italiana tedesca e francese sull'argomento
Riferimenti pasti e sempre puntuali
Le annotazioni del diario di De Gasperi ma anche le riflessioni storiche e storiografiche di Maria Luisa Sergio riguardano in maniera particolare i rapporti tra Chiesa è stato fascista chissà
Nel senso di papà Segreteria di Stato comunica episcopato e clero il laicato cattolico con personale forte amarezza di De Gasperi sembra quasi assente e silente in queste pagine
Concludendo sottolineo solo due aspetti le pagine del diario smentiscono con l'evidenza dei fanti il mito offensivo della dignità di De Gasperi sul suo esilio dorato
Ma anche il luogo comune della compattezza e unitarietà di posizioni e di sensibilità nella chiesa di più undici ma anche nella chiesa di più dodici
Anche a livello di gol suo del suo Governo centrale per vanità personale un'ultima affermazione il Diario del cardinale Domenico Tardini meglio una trentina di anni fa ho pubblicato ne ho portante una copia per farne dono la signora De Gasperi che è relativo proprio agli anni Trenta a rileggerlo ha indubbie assonanze consonanze con il prezioso diario di De Gasperi permangono e sono presenti e molto giudizi consonanti per esempio sui Patti del laterano ma anche usando un termine per il linguaggio comune ma anche personali antipatiche per personalità
Della Curia di allora come monsignor attizzato pare solo un'ombra un nome una miniera di di notizie di riflessioni ma anche credo uno stimolo per ulteriori studi sia sulla storia della chiesa della Società italiana di allora e anche del padre fondatore dell'Italia repubblicana Alcide De Gasperi
E come anticipato Dosso Bitola parola a Francesco Bonini prego
Grazie credo che insieme tutti noi dobbiamo essere molto grati
A mare alla signora Maria Romana De Gasperi e a Marisa Lucia
Guards Maria Luisa Lucia Sergio che si nomi così articolati sono sempre difficili da pronunciare per questo per questo volume così come alla casa editrice il Mulino già prima citata alla Fondazione
E la Fondazione De Gasperi perché questo libro che in realtà è due piccoli libri insieme come come giustamente ha detto prima il professor Casula con una introduzione della signora De Gasperi ecco questo libro in realtà ci appartiene appartiene a tutti noi e appartiene alla nostra storia alla necessità di condividere la nostra storia all'inizio del mille novecentoquarantadue annota Alcide De Gasperi è passato molto tempo senza che prendessi no una nota sembrando che i fatti di oggi siano più importanti di quelli di ieri ma probabilmente meno importanti di quelli di domani cioè di essere nell'attualità di questi giorni convulsi che tutti noi stiamo stiamo vivendo in realtà appunto un diario è è un rapporto leggere un Diario pubblicare un diario è un rapporto con una persona è un rapporto con una persona viva e nella prima parte di questo mio brevissimo intervento vorrei proprio
Manifestarvi tre reazioni che mi vengono leggendo questo diario come una comunicazione intima come la comunicazione di una persona
Il primo pensiero e quello ai sessant'anni c'è un bellissimo passaggio in cui annota siamo all'inizio degli anni quaranta Degasperi classe mille ottocentottantuno dice ormai sessant'anni e mi sembra di essere in qualche modo prigioniero degli acciacchi dell'età ma anche non so che cosa che cosa io possa ancora dare
E questo sicuramente per chi a sessant'anni è un momento interessante di riflessione e di verifica
La seconda riflessione di verifiche e verifica molto intima perché credo che quando uno legge un diario deve entrare incontri a colloquio con la persona la seconda e mio nonno mio nonno paterno classe mille e ottocento ottantadue quindi contemporaneo di De Gasperi e mio nonno diceva vinta lava vinta andarvi che tradotto dalla da dall'emiliano
Vent'anni fa vent'anni viene e la signora Maria Romana ricorda un colloquio di Alcide De Gasperi con l'oggi notti
Che uno di quei personaggi del mondo del movimento cattolico popolare Montini bresciano molto importante
Dice proprio durerà vent'anni questo regime questo regime fascista e mio nonno che era un impiegato di un comune un impiegato Prampolini hanno di un comune Emiliano
Aveva attraversato come De Gasperi e quindi traeva questa diciamo così considerazione aveva attraversato tra Italy e degasperiana attraversato tra Italia e non solo tra Italia e tre tre Stati tre Stati nella sua nella sua lunga carriera e questo è molto importante cioè attraversare attraverso e e in qualche modo avere l'idea di questa scansione dei tempi della politica che sono sempre più accelerati la terza considerazione sempre in qualche modo l'intima invece mi viene
Da quello che diceva a mia madre a proposito del
Sempre del della della parabola dei cattolici la parabola dei cattolici diceva un cattolico non può esserne madre classe mille novecentoventisei un cattolico non può essere di destra
E questo secondo me si riverbera molto nel delle pagine del diario di De Gasperi
Le pagine del diario di De Gasperi che aveva fatto esperienza della destra del ventesimo secolo
Della prima parte del ventesimo secolo
Che cosa significa che cosa significa che cosa può significare questo e in effetti appunto
Questo diario che non dà delle in cui non ci sono tre grandi novità
Non ci sono tre grandi novità diciamo così di di degli scoop degli scoop storiografici però cd ci fa entrare in una storia che è la storia di una grande personalità di cui finalmente l'Italia si è
Più esattamente di cui finalmente in Italia comincia a fare i conti comincia a fare i conti io mi ricordo che avendo appunto l'età che per gli altri aveva all'inizio degli anni quaranta che
Parlare bene di De Gasperi nel nella prima nella prima metà degli anni Settanta non era lecito
E questo va detto perché e qui torniamo e qui entriamo la seconda parte di quello che volevo brevemente condividere con voi cioè le considerazioni di scenario
La prima considerazione di scenario è proprio legata a questa diciamo così cattiva fortuna storico-politica di De Gasperi dopo la sua caduta
E queste legata alla questione del comunismo che in realtà la grande questione che sta dietro alla
A questa complessa vicenda del diario di De Gasperi
In che senso
Nel senso che
Che si coglie
Quando a proposito dell'annotazione
Relativa alla missione di Giuseppe Dalla Torre senior cioè il direttore dell'Osservatore Romano a Parigi
Cito dalla citazione di Maria Luisa cioè Sergio a pagina cinquantacinque e dice a un certo punto occhieggia dalla torre ma vuoi se cade costumi aprite il comunismo
Ecco il punto il punto fondamentale è il comunismo come grande alternativa all'Europa diciamo così occidentale per un lungo periodo che va dal mille novecentodiciassette ventuno fino all'avvento di Hitler
E ci sono altre notazioni molto interessanti negli anni De Gasperi a proposito della questione del comunismo la seconda notazione è relativa alla saldatura tra nazismo e
Comunismo sovietico A pagina nel diario a pagina duecentoquattordici
Mentre i due ufficiali si stringevano la mano la bandiera con la croce uncinata e quella della rivoluzione bolscevica si intimavano all'una davanti all'altra in segno di saluto
Siamo nell'Ucraina
Siamo nell'Ucraina ritaglio a stampa del Giornale d'Italia del ventinove settembre mille novecentotrentanove il cameratesco incontro fra truppe tedesche e russe alla frontiera magiaro polacca e in Ucraina
La terza annotazione rispetto al problema del comunismo
Relativa e relativa alla vicenda
Nella vicenda
Della austriaca
La vicenda austriaca A pagina centocinquantasette la pagina centocinquantasette abbiamo
Abbiamo le note l'annotazione il Cannone la forca a Vienna anche i cattolici avendo abbandonato il terreno costituzionale arrivano al sangue per i socialisti la violenta fine dei violenti
Cioè l'altra questione legata alla questione comunista e la questione socialista
Il partito socialista
Non ha sciolto nella gran parte dei casi la sua ambiguità rispetto allo collocazione con il Partito comunista
E quindi il grande problema di De Gasperi
E dei cattolici e dei centristi nei paesi dell'Europa occidentale in particolare in quelli poi sottoposti alle dittature di destra
è la questione della raccordo tra democratici democratici cristiani e democratici socialisti
Cioè il problema dell'ambiguità del socialismo che si collega con la grande questione del comunismo ecco credo che
Appunto
Questo diario questa prospettiva queste annotazioni ci facciano riflettere su questo su questo tema che ci introduce all'altro grande tema della collocazione della Chiesa cattolica
E alla questione che con un'espressione che diciamo così da vecchio professore poco condivido ma che molto efficace dal punto di vista comunicativo ci pone Maria Luisa Lucia Sergio e cioè il verdetto su Pio undicesimo
In realtà la storia non da verde però il problema di Pio undicesimo proprio questo l'anticomunismo
Ovvero la questione del comunismo e poi l'antinazismo
E di conseguenza come medium il progressivo antifascismo
Cioè la collocazione della chiesa la collocazione della Chiesa
E quindi i complessi rapporti con quella cosa che secondo me è totalitaria che il fascismo in Italia ma che come ha detto l'avallo se cade quello voi avrete il comunismo che è quello che noi conosciamo in in Unione Sovietica ecco questo è la questione che blocca ma poi anche la questione che innesca una forte reazione proprio perché
Le due male bestie direbbe Sturzo dicevo di altre cose modello solo realmente alla fine si uniscono nel nel settembre mille novecentotrentanove
E quindi e quindi questo ripropone il problema del e e quindi rimette in moto rimette in moto politicamente
I cattolici democratici ma anche e soprattutto fa sì che la Chiesa fa sì che la Chiesa ritrovi quella diciamo così
Quello slancio quello slancio e quella capacità e quella capacità oppositiva è un movimento molto complesso ma è diciamo così secondo me la grande questione di questi anni trenta in cui veramente scorre tutto il ventesimo secolo
Quindi le considerazioni visionario sono due la prima a proposito del comunismo e quindi di tutte le questioni che il comunismo si porta dietro cioè il fascismo e il nazismo e la saldatura dei totalitarismi e quindi la reazione della democrazia
E la seconda questione la questione relativa alla Chiesa
Chiesa come voi sapete è un sostantivo femminile
Mentre movimento cattolico è un sostantivo maschile
Tra il sostantivo femminile del sostantivo maschile c'è una necessaria dialettica la chiesa il movimento cattolico non sono due cose sovrapponibili
Nel corso del ventesimo secolo c'è una dialettica fra la chiesa e il movimento cattolico che viene molto più fuori da queste parti da queste pagine dalle pagine di di De Gasperi
Che è un'espressione del movimento cattolico transnazionale che che ha caratterizzato l'Europa tra Otto e Novecento
E che quindi necessariamente qui ci sono delle sulle parole di Sturzo che giustamente cita Mario la Maria Luisa Sergio la pole di Sturzo che dice
Sì lo clericale e non filo cattolico infarcito
Un pezzo di fascismo
Ecco credo che questo sia un altra questione molto interessante che ci porta la distinzione che ci porta la distinzione dei piani
E alla alla necessità di comprendere questa dialettica questa dialettica interno
Perché la chiesa e anche Santa Sede
E qui ci sono delle parole del le questo diario se lo leggiamo appunto non soltanto con un freddo documento storico ma proprio come diciamo così una espressione di una personalità
Complessa e tormentata in questa fase ecco ci dice molto anche di come funziona
La Santa Sede
E qui io direi che ci sono delle dinamiche che vede che la storiografia riprenda io credo che
Quanto è ormai forse dagli anni settanta il la tematica del partito romano che qui viene recuperate una tematica sicuramente che ha dato molto interessante però bisognerebbe forse andare un pochino al di là
E ragionare sulla dinamica della della realtà centrale della Chiesa della Santa Sede anche come corte
Sul sulla su sulla linea sulla linea storiografica molto risalente la linea di Prodi Paolo e del del della storiografia modella grande storiografia modernista penso diciamo così a tutti gli studi sulle forti e sulla nascita dello Stato moderno
Il mio amico mozzarelle il defunto amico Muzzarelli molti altri che si sono perché hanno lavorato su questo tema ecco io credo che sia utile e questo e questo questo diario ci permette anche di allargare gli orizzonti storiografici rispetto ad una storiografia sul
Sul sul sulla chiesa che è molto internata alle categorie della storiografia politica
Per esempio appunto personalità come il cardinal Pizarro qui ricordato gemelli molti lo stesso Pio dodicesimo quand'era cardinal Pacelli lo stesso Pio Nono
Che giustamente la storiografia molto rivalutato in questi anni in cui è stato sono state aperte le carte più onore più undicesimo secolo pianoforte oddio quindicesimo
Letali ci sono appunto molte molte questioni che sarebbe bene comincia anche poi per arrivare a ben traguardare il ventesimo secolo successivo della Chiesa cattolica
A un certo punto la nostra curatrice parla dell'anticipo del Vaticano secondo anche questa è una diciamo così un'espressione un'espressione interessante dal punto di vista la comunicazione ma storicamente insomma lagunare sull'anticipo è una è una cosa un po'così però ecco cioè tutta questa c'è tutta questa dice bene concludo
Quindi
Un libro fatto di di due importanti volumi molto ben curato
In cui ci sono in cui siamo tutti quanti sollecitati a metterci in gioco in cui emergono due grandi questioni storiografiche e storico politiche cioè il management dei totalitarismi del ventesimo secolo e la storiografia impose la dialettica chiesa movimento cattolico in conclusione un personaggio te il titolo il titolo dell'introduzione secondo me molto azzeccato l'inquilino scomodo scomodo
Scomoda una bellissima parola dal nostro punto di vista è una parola che noi sottoscriviamo che ci piace ci piace essere scomodi anche anche perché facciamo il polo di professione gli studiosi ci piace essere scomodi
E Escape De Gasperi è stato scomodo per se stesso perché non ha cercato la via comoda
E stato scomodo per la chiesa come si vede quindi è stato scomodo anche e soprattutto per il partito regia
Perché stare in esilio in Vaticano significava che la Santa Sede il Papa pur diciamo così tenendolo scomoda mente
In Vaticano lo esponeva davanti al regime fascista
E quindi in conclusione un inquilino scomodo quindi sottolineo la parola scomodo e poi sottolineo l'idea di centrismo popolare l'idea di Centro Popolare che rifugge da questo da questo percorso
Perché appunto muovendoci nei totalitarismi del ventesimo secolo che hanno una loro cronologia ma che poi funzionano circolarmente
Si pone un problema
Un problema che si pone un indirizzo storico politico che un indirizzo italiano ed europeo che allora come oggi è decisivo per la sorte di tutti noi
Ringrazio il professor Bonini vorrei solo aggiungere che è un diario che si protrae per molti anni anche quest'altra caratteristica ad esempio viario ci dà conto per quello che riguarda Pio undicesimo
Delle sue iniziali se non simpatia condiscendenza nei confronti del fascismo e invece poi una posizione di vera e propria rottura di critica forte non solo e non tanto rispetto alla legislazione razziale per trentotto ma prima ancora con una conquista dell'Abissinia e in questo caso Pio undicesimo vuole essere anche prescrittivo ordina come da una bella testimonianza di Bernardo Mattarella che i vescovi debbono accedere traccette accetti come l'idea di condotta rispetto al clima di entusiastico appoggio nei confronti della conquista dell'Abissinia bene do la parola arresto al professor Marco Impagliazzo prego Mark
Grazie Carlo
Volevo riprendere ciò che Carlo Cassola diceva alla fine del suo intervento iniziale
Perché io mi sono punto ripreso le pagine nel bellissimo volume che ha pubblicato Carlo Studium su Domenico Tardini trent'anni fa era l'ottantotto l'azione la Santa Sede della crisi tra le due guerre e in quel volume che ha contribuito in maniera determinante ad accendere una luce sulla personalità che più dodici scelse come posso che tra stato accanto Montini
Giovanni ventitreesimo avrebbe voi scelto come suo segretario di Stato era contenuto
Tre altri scritti un utilissimo e lasciatemelo dire non per amicizia con Carlo ma godibilissimo diario che Tardini aveva scritto tra il trentatré e trentasei
La personalità del prelato romano con le sue battute taglienti del suo cumenda emergono ancora oggi da quelle pagine
E proprio oggi a trent'anni di distanza un'allieva di Carlo Maria Luisa Sergio pubblica grazie alla liberalità della signora Maria Romana De Gasperi
Quello che a lungo lo avete detto tutti è stato un testo misterioso il famoso quaderno nero di De Gasperi degli anni del suo sito in Vaticano un quaderno
Lo abbiamo visto la signora ce lo ha mostrato di un'ottantina di facciate
In cui senza grande continuità visto che copre ben quattordici anni
Lo statista trentino appuntato
Incontri colloqui e riflessioni articoli di giornale che lì sembravano espressivi soprattutto dell'involuzione che il cattolicesimo andava maturando e questo sarà un po'la chiave di lettura che io ho scelto diciamo di queste pagine di Maria Luisa Sergio
Gli anni più rappresentati nell'originale di queste pagine sono il trentatré con dodici facciate
Il trentotto otto facciate del quarantadue
Sette gli altri anni hanno meno densità sei pagine degli anni trentadue trentaquattro trentasette cinque pagine nel quaranta tre pagine negli anni trentanove quarantuno due sole pagine nel trenta e nel trentuno
Gli anni più densi del diario trentatré trentotto e quarantadue rappresentano tappe determinanti nella vicenda europea italiana
Dalla presa del potere di Hitler alle prime tessiture per il superamento del fascismo e i primi incontri per ricostruire un ordito partitico non solo per i cattolici
Ed in mezzo il trentotto l'annessione dell'Austria l'attacco alla Cecoslovacchia le leggi razziste in Italia ma su questo tornerò in conclusione del mio intervento
è un testo di grande interesse annotato introdotto con grande perizia da Maria Luisa e a leggerlo si vede un lavoro imponente nel seguire i figli di un testo di per sé non particolarmente ampio come ho detto ma che la curatrice arricchito
Di un significativo contesto
Quelle pagine testimoniano di un periodo molto duro ce lo ha detto la signora prima nella vita di Alcide De Gasperi lei parlava di lacrime no
Anni di stenti di preoccupazioni di esaurimento innervosì di superlavoro e di grande precarietà
è vero come scrive la curatrice che in quegli anni De Gasperi era cito in un osservatorio apicale per attingere informazioni sensibili relative alla vita della Chiesa
Ma al tempo stesso in quell'osservatorio de Gasperi resta assai marginale e quasi sempre le informazioni che arrivano di seconda o terza mano non sempre verificabili
Dai documenti in appendice si colgono tutte le difficoltà che incontra sul posto di lavoro si vedono qui soprattutto le lettere che si scambia col suo superiore monsignor Montini
Rapporti tesi di dura subalternità avvolti segnati da ripensamenti escusse reciproca
Insomma non è facile lavorare in Vaticano
La sua è una precarietà strutturale perché è bene ricordarlo fino all'elezione di più dodici De Gasperi lavora senza essere strutturato
Insomma pagato in nero si direbbe oggi senza contributi pensionistici senza alcuna certezza perse e per la sua famiglia
Solo quando il segretario di Stato Pacelli diviene papà marzo trentanove le sue richieste vengono assecondate e la sua posizione regolarizzata
In un'udienza privata del trentuno marzo del trentanove il benedettino padre Anselmo Albarea dal prefetto dalla Biblioteca Vaticana propose l'assunzione in ruolo di De Gasperi come segretario della biblioteca medesima
Ricevendo dal mio dodici parere positivo
E alla fine del maggio trentanove Albareto informava monsignor Montini del parere positivo del Pontefice
Invocando sostegno per una rapida attuazione e per il riconoscimento ai fini pensionistici degli anni passati non in organico
La notizia ufficiale dell'assunzione in organico fu data Degasperi dal Segretario di Stato Luigi Maglione con una lettera del quindici giugno del trentanove
Quindi dal trentuno marzo dal trentanove al quindici giugno e per concessione Livio dodici venne disposto che si concluda assomma De Gasperi che aveva ormai cinquantotto anni
In dieci anni passati fuori ruolo vendetta biblioteca i soldi affetti da pensione altri dieci anni di anzianità qui cito il bel libro di Augusto D'Angelo ho trovato questi riferimenti in De Gasperi più dodici la conquista della nascita in Alcide De Gasperi nella storia repubblicana nel dell'Italia repubblicana cinquant'anni dalle no dalla morte
Questi altri dieci anni calcolati sullo stipendio percepito prima della promozione permettendo a De Gasperi di guardare al proprio futuro e della famiglia con maggiore serenità
Da qui la gratitudine verso papa Pacelli al netto delle divergenze sospetti della politica italiana che si sarebbero manifestate più avanti
De Gasperi è noto aveva avuto una valutazione positiva della conciliazione ne scrisse al non si monta renderne il ventinove
Come momento che chiudeva la questione romana eppure riteneva che la Chiesa non si fosse resa conto appieno del rischio che il fascismo rappresentava per la libertà religiosa
Tardini su questo e qui torno al diario di edito da Carlo Cassola nell'ottantotto Tardini su questo aveva maturato idee chiarissime
In quel diario scriveva infatti l'undici febbraio del trentaquattro a cinque anni dalla conciliazione dopo aver partecipato al ricevimento annuale in ricordo della firma cito
Dal libro dica sulla ma fu davvero vantaggioso il concordato cioè un vero e proprio patto bilaterale con circa quaranta articoli con disposizioni così molteplici da dare a ogni piè sospinto la possibilità di dissidi e di lotte
Fin qui il diario di giardini e per il superamento della questione qualora si fossero poste le condizioni Tardini preferiva cito la conservazione del trattato la fine del concordato con conseguente freddezza di rapporti almeno rapporti esteriori
Dalla lettura delle pagine del diario di De Gasperi non emergono rilievi particolari nei confronti di Papa Ratti certo è
Il Papa che ha abbandonato il Partito popolare al suo destino che ha ha consentito l'esilio di Sturzo approvato la conciliazione permettendo al regime di conquistare ampie fasce di consenso ma non è stato lui a scegliere il fascismo infatti opportunamente Maria Luisa scrive che il diario di De Gasperi non ci consegna appunto la frase che ci ha citato prima Francesco Bonini alcun che a lui non è piaciuta mi sembra di aver capito alcun verdetto su un più undici
E d'altronde come avrebbe potuto le pagine de Gasperi rappresenta uno stillicidio di segnali di come il fascismo permette progressivamente la società al mondo cattolico in tutti i suoi strati a tutti i livelli il politico sa cogliere questi segnali
Soffre nell'intimo e consapevole della riduzione dei margini di manovra per chiunque voglia resistere
La curatrice scrive con acume che dalle pagine intime dell'esiliato in Vaticano emerge cito l'identica identikit della vittima del conflitto regime Chiesa ossia un laicato cattolico posto una condizione quotidiana di dover chiedere alla gerarchia
Il permesso di pensare
Però mi chiedo se non si trattasse ormai che di una minoranza sparuta dispersa mimetizzata e a chi poi chiedere il permesso di pensare
Con grande lucidità e la sua solita verve Tardini regista come il consenso a metà degli anni Trenta sia ormai una marea montante che pare inarrestabile ha proposto dalla campagna per la guerra d'Etiopia
Sulla quale io credo
Non è argomento di questa conversazione però la Chiesa dovrebbe fare maggiore chiarezza per ciò che è successo tra l'altro a Debray Libano
E il clero quel dice Tardini
E il clero questo il disastro più grande in clero deve essere calmo e disciplinato obbediente richiami della patria è chiaro
Ma invece questa volta e tumultuose soltanto guerrafondaio
Almeno si salvasse dei vescovi niente affatto
Più vero Bossi più eccitati più squilibrati di tutti offrono oro argento anelli catene croci orologi sterline parlando di civiltà di religione dimissione dell'Italia in Africa
E intanto l'Italia si prepara a mitraglia are a cannoneggiare migliaia e migliaia di etiopi rei di difendere casa loro
Difficilmente poteva compiersi nelle file del telefono confuse Nismo uno sbandamento un discutibile o più grave Nicolosi
Il documento citato da Lucia Ceci il Papa non deve parlare
L'aver vissuto e sofferto con la stagione di marea montante del consenso al fascismo & avvertito De Gasperi sulla fragilità italiana e del mondo cattolico in particolare
Il rifiuto nel secondo dopoguerra guarda la politica dei blocchi la sua scelta di costruire un centro che vedesse come indispensabile l'alleanza con i partiti laici e dettata anche da questo
Impedire che il mondo cattolico potesse di consegnarsi a destra ma come ci ha detto la madre di Francesco Bonini
I cattolici non possono resta
Lo diceva anche che era pubblica
Cioè cattolico rilegge il Vangelo non può andare a destra
E che dopo un quinquennio di governo potesse vincere la sinistra antidemocratica scriveva Sergio cito si comprende quanto De Gasperi ritenesse indispensabile l'alleanza con i partiti laici indipendentemente dal problema della maggioranza di governo come condizione per impedire al Paese fratture di tipo confessionale e per resistere alle pressioni della destra cattolica
Per concludere scusatemi la lunghezza torno al trentotto ottant'anni dal varo della legislazione razzista
Devo rilevare che nel diario di De Gasperi non c'è alcun accenno alla questione a meno che non mi sia sfuggito il tema del razzismo mi pare che appaia solo in una breve nota del quaranta come elemento di un racconto ricevuto
Ventitré febbraio quaranta Longa che sarebbe un Cinotti minare ad aver parlato poco prima con padre Tacchi Venturi che infuriato contro Mussolini per il razzismo e per quella donna
E un altro cenno alle prese ma pare a proposito di un racconto a margine del Congresso Eucaristico che si tenne a Tripoli nel trentasette
Come vi ho letto bene
Probabilmente il volto in proposito è dovuto proprio la frammentarietà degli appunti immagino Juan Maria Luisa Citti arriva questo aspetto che non mie
Del tutto chiaro dal tonde non fa nemmeno accenno alla dizione medio dodicesimo insomma quindi elezione di un Papa normalmente dovrebbe avere piccolo commento
Ma per altre fonti che a mio giudizio mantengono comunque un ruolo rilevante valore sappiamo di come De Gasperi avesse attenzione al tema accostando in una delle sue quindicina internazionali sull'illustrazione vaticana cattolicissima debba realismo come obiettivi del nazismo
Facendo riferimento alla tandem Verbund di Eric Ludendorff un'organizzazione nazionalista tedesca con carattere
Pensi antisemitiche anticattolici scriveva che cito quel commilitone di Little nella marcia di Monaco passò due anni a forgiare armi a studiare i piani di battaglia contro gli ebrei e contro i gesuiti
Contro il cosmopolitismo semita e contro l'universalismo cattolico accusati di volere ammoscia aree e in Bastardi re la forza primigenia della pura razza German quindi in conclusione dobbiamo essere grati a Maria Luisa Sergio per aver svelato infine questo mistero del quaderno nero che contribuisce come il lavoro del suo maestro Carlo Casula a gettare nuova luce su un periodo particolarmente complesso
Della vita della Chiesa
E della società italiana
Ringrazio Marco Impagliazzo
Faccio i complimenti a noi tutti che abbiamo parlato perché siamo stati molto si intenti circa abbiamo ancora presumo una mezz'ora di di tempo e chiederei se ci sono degli interventi delle domande poi in ogni caso chiedere sia la signora De Gasperi che Marialuisa Sergio
Buongiorno
Intervenire ancora
Ci sono intanto domande e osservazioni richieste di chiarimenti contribuenti a prego Maria Luisa
Grazie innanzitutto vorrei ringraziare
La signora Maria Romana De Gasperi ancora una volta per la fiducia che mi ha dato per l'incoraggiamento che non mi ha mai fatto mancare per l'accoglienza a casa sua con me ho scritto nella sparizione del diario
Veramente col cuore non è non ne oggi circostanziare esatto
E i relatori che hanno trovato il tempo per partecipare stasera nonostante i loro numerosissimi impegna il professore Impagliazzo il professor Bonini Carlo che ha sulla
Ci ha proposto l'introduzione nella mente molto bella che ha valorizzato molto bene il mio lavoro caro ti ringrazio
La Fondazione De Gasperi il presidente Angelino Alfano il segretario generale Lorenzo Malagola e di cuore anche questa non è formale l'avvocato il vicepresidente l'avvocato Armando dal rullo che
Non ha mai non ha come al solito non ha risparmiato energie per la realizzazione di questo progetto Editore il Mulino che c'era consegnato questa bellissima edizione il dottor Ugo Berti che qui lo ringrazio veramente per il supporto in ogni fase
I bar disco la mia riconoscenza sono ringraziamenti già fatti nel diario ma ci tengo a ripeterlo
Anche se non è qui presente Paolo Pombeni anche lui ha seguito moltissimo dagli inizi del professor Philippe Chenaux che invece qui è che davvero ringrazio
Con molto affetto s'è naturalmente il pubblico
Che ispirato la calura anticipata del trenta maggio allora tante tanti spunti su sul diario da dove cominciare sì è stato un lavoro filologico ringrazio il senta fanno per aver sottolineato questo aspetto
Il la parte più consistente lavoro più consistente è stato quello della
Diciamo così un'indagine investigativa negli archivi nelle fonti per l'attribuzione di identità dei personaggi menzionati nel diario soltanto con le abbreviazioni le iniziali per ragioni di sicurezza come è stato detto
Ma anche seguire Alcide De Gasperi nel suo itinerario intellettuale degli anni Trenta che era veramente mostra perché da uomo europeo qual era De Gasperi la sua rassegna stampa giornaliera in tedesco inglese francese e quindi ho dovuto ridurre
Recuperare tutta una pubblicistica una stampa in tre lingue che però secondo me ha un senso perché ci fa vedere come De Gasperi fosse spontaneamente come se fosse la cosa più naturale del mondo nome europeo
Cioè lui riporta sempre Carosi costruzione delle negli eventi a cui assiste da testimone
Che avvengono in Italia di riporta quello che succede a Madrid e nella guerra civile spagnola o in Germania con l'avvento del nazismo ragiona sempre in questa chiave europea
Sono Bonini ha parlato di di una dialettica che Chiesa mondo cattolico come porci freme nell'ottica della della fonte effettivamente credo che
Il diario Cimon sì soprattutto un De Gasperi che ed è bene ricordarlo perché secondo me è la controverso storiografica non era a tutt'oggi del tutto chiusa e risolta un De Gasperi antifascista che non ritiene mai che il fascismo possa essere addomesticato quindi c'è una ricordiamoci che il diario una fonte sul sulla vita di Alcide De Gasperi sul suo pensiero politico sulle pretese della stazione ricostruttiva quindi va a letto
In riferimento al suo percorso che secondo me chiarisce molte cose ed aspri non soltanto rifiuta la strategia posto concordataria di pretesa normalizzazione dei rapporti Stato Chiesa successivamente al trentuno
Ma
Indica anche esprimo un rifiuto molto chiaro anche di una certa mentalità clericale
Che di per sé non è né di destra né di sinistra una mentalità criticare giudiziario simboleggiata incarnata molto bene da monsignor spezzato che chiamava Carlo Cassola
Perché effettivamente coerente con il diario di Tardini una mentalità critica anche ritiene possibile che i cattolici possano orientare controllare dall'esterno movimento in ascesa e prometta a parole almeno a parole una restaurazione cattolica dell'ordine sociale in questo caso il fascismo nella cornice corporativa nell'illusione che poi le gerarchie ecclesiastiche possano esercitare un condizionamento delle scelte politiche
E Gasperi non vede mai a questa prospettiva sia perché smentita dalla deriva totalitaria del fascismo ma anche perché marginalizzati
Un laicato cattolico lo mortifica che si sente già pronto per la successione al fascismo ecco perché
Dicevo quella frase che citava il professor Bonini delegato cattolico perché si vede in tutto il diario che lui raccoglie le testimonianze e questa è una fonte diretta perché sono colloqui trascritti tra lui Igino Righetti
Raccogliere testimonianze le confidenze ma mentre sofferte di questo
Dirigente della fugge il fondatore del movimento dagli enti cattolici grande dirigente dell'Azione Cattolica raccogliere confidenze di questa condizioni di autonomia continuamente
Sottoposto al controllo da parte delle gerarchie ecclesiastiche è un legato cattolico pronto a appunto a scendere in campo a Sempre riportando le proprie scelte hanno un quadro ideale di riferimento molto alto quello del magistero della dottrina sociale della Chiesa però mediando le in una realtà assegnata da opzioni politiche plurali e e e conflittuali in questo senso io dicevo che De Gasperi non anticipa perché sono sicura di non averlo scritto il Concilio Vaticano secondo ma anche in una e all'interno di una riflessione che si è l'oggi faccio questo diario oltre a confermarci Degasperi storico della questione sociale perché ci sono tutti i riferimenti
Al circolo di tennis Winteler della teologia
Gesuitica nel breve Livio puntano anche alla formazione di uno stato sociale del pensiero cristiano
Cristiano sociale
Non c'è soltanto il De Gasperi ex popolare dirigente ma è un credente impegnato che riflette sulla dimensione fisiologica appunto della dimensione di questo mercato che cerca una sua autonomia
In alternativa a vari fenomeni autori autoritaria anche disegno cattolico secondo me molto interessante nel diario quando De Gasperi riferisce di aver cercato di far pubblicare in Italia di fare di battere la pastorale dell'episcopato belga del dicembre del trentasette perché in quella pastorale episcopato belga non soltanto
Rifiutava il fascismo e nazismo ma anche esperimenti autoritari tipo cattolico come quello del movimento di Léon Degrelle clerico fascista di tipo franchista diciamo così
Per indicando invece la democrazia come unica strada percorribile
Per i cattolici
Quindi io credo che questo sia un forse l'aspetto che emerge nel libro della figura di De Gasperi poiché è un sicuramente una fonte di dialogante con la storiografia successiva al due mila e sette sul pontificato di più undici
E come tutta la storiografia successiva all'apertura degli archivi vaticani
Non contiene scoop può che è una frase affascinante dal punto di vista della comunicazione sociale mano storiche non storiografica perché gli scrupoli fatte andrà oggi storici aprono piste di ricerca sotto penali
Appunto illustrando in modo filologico le fonti e sottoponendole alla comunità scientifica per cui per esempio sulla questione coloniale che giustamente il professore Impagliazzo ha sottolineato con molta forza condivido insomma questa sottolineatura
Da dalla torre riferisce ed è una fonte di prima mano per con quello più diretto tra dalla torre e De Gasperi la sua missione a Parigi presso il presidente del Consiglio francese la palla torna mediazione vaticana per
Io travisare diciamo la la guerra coloniale non mi risultano penso che neanche dall'attore nelle sue memorie ne parla
Poi invece sulla questione dell'antisemitismo ha citato bene impulso Impagliazzo
C'è un ritaglio di giornale perché De Gasperi
Quando riporta nel quaderno nero che la signora in mano i ritagli di giornale
Questi
Diciamo medaglioni giornalistici sono una galleria degli orrori cioè De Gasperi incolla nel quaderno appunto ciò che lui vuole che resti a futura memoria del lettore
Per vedere che cosa è il fascismo e la chiesa connivente avevano fatto negli anni Trenta e c'è un lungo articolo di Buffarini sulle leggi razziali in quindicennale non siamo fascisti perché ci siamo agli atti coi tedeschi
Il fascismo e convintamente razzista è una
E proprio identitaria del nostro movimento quindi il fatto che De Gasperi in poi di quella citazione di quello lungo articolo di Buffarini indicativo appunto di non suo non giuri frutto d'altra parte un'altra aspetto inedito che
Che De Gasperi riporta ricordiamoci che De Gasperi in quel momento appunto un dipendente precario piace molto quello che ha detto il professor Impagliazzo questa è la contemporaneità del personaggio Degasperi dei giovani che ci sono tanti
In questa sala possono sentire più vicina loro quello del
Del dipendente mobilizzato perché c'è tutto il suo dramma personale di questo lavoro precario e mal pagato nella biblioteca vaticana sottoposta a continue minacce di
Non è non lo voglio se non spoiler questo vedrete negli anni
Stavo dicendo per esempio c'è l'altra fonti di prima mano questi colloqui con Tiziano il quale appunto parla di un carteggio con Attolico che abbiamo pubblicato in appendice l'ambasciatore Attolico se rapporti Stato Chiesa ma
Anche sul fatto che Pio dodici ricevi Filippo Dassiè vaticane anche questo non mi risulta ad altre fonti perché nel le sarte ingiustizia c'è non c'è
Filippo d'Assia che va a nome di Hitler portando una statua della Madonna e più dodici con dei testimoni nascosti dietro il Pietro una tenda rifiuta questa Madonnina perché con i tiranni non si può trattare
C'è si vede in questo dramma che vivono i due pontefici più undici più dodici rispetto alla natura totalitaria del fascismo rispetto alla tragedia che
Comporta l'avvento del nazismo in Europa però questa consapevolezza che non riesce mai a diventare una
Presa di distanza definitiva in qualche modo
Dal dai vicini del verdetto di cui diceva che la frase il diario essendo una fonte
Spontaneità e trascrive nel momento in cui
Di avvengono questi colloqui scrivi modo appunto talvolta estemporanee non consente appunto perché è una fonte storiografica di razionalizzare il problema del rapporto Chiesa
Regime secondo un modello prestabilito che ci dia un vent'un verdetto forse in un eccesso di
Andrea antismog negazione affermano è sembrato che io chiedessi all'appunto un verdetto detto esattamente il contrario con la fonte storiografica ammenda un verdetto
Però ringrazio tutti per avere sottolineato la questione socialista sia nelle parole del presidente affanno è tornato anche nella nell'intervento del professor Bonini mi fa piacere perché
Mi riporta un altro lavoro su De Gasperi che era appunto su Hulu perché aspre la questione socialista
Mi riporta al due mila e quattro quando fui avviato agli studi su De Gasperi la Pietro Scoppola da che avviene però sei c'era all'epoca il segretario generale fra ritarda l'ingresso e qui l'onorevole
Quindi mi riporta questa storia il nostro comune maestro Scoppola
Che tra le tante cose belle neanche lasciato in eredità Carlo Cassola che
Che è stato assolto ma è stato
La signora De Gasperi ovviamente Maria Luisa Sergio
Che c'hanno convocato
Questo incontro ringrazio Angelino Alfano Francesco Bonini Marco Impagliazzo e ringrazio
Tutte voi e tutti voi
Avete ascoltando il sentimento spero traendone giovamento buonasera attorno