Critica e militanti

Buongiorno da radio radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica critica militanti oggi riprendiamo in questa rubrica un libro un saggio uscito l'anno scorso di Marchina Mengoni Primo levi e i tedeschi uscito per Inaudi nella prestigiosa collana bilingue italiano e inglese
Gestita e promossa dal dal Centro Primo levi
A inizio anni settanta levi comincia a essere tradotto in Germania a cui sta il profilo riconosciuto dello scrittore dopo che se questo è un uomo era passato dal piccolo editore di fine anni Quaranta al al grande e prestigioso editore torinese viene inserito anche in antologie
Tedesche con alcuni suoi brani ancora prima di diventare un autore scolastico in Italia e comincia quindi ad avere alcuni interlocutori presso il popolo col quale evidentemente ha avuto a continua ad avere un grande problema di di comprensione anche data la storia che ha vissuto capire i tedeschi un'espressione importante della della Prodal e viadana che Martina Mengoni questa giovane studiosa che trattano scrittura di grande rigore e limpidezza sottolinea nella sua bella lezione nel suo bel saggio tra questi interlocutori cioè un giovane intellettuale Boy in c'è prima di tutto però il suo traduttore Ritt Lippi all'inizio è sospettoso vuole capire non solo se il traduttore tratta preciso esatto ma anche qual è la sua storia e quindi qual è la sua collocazione etica alla sua dignità etica per poter tradurre un libro del genere poi si rassicura perché feat
è fuggito dalla Germania nazista ed è stato in Italia si è unito alla lotta partigiana
Ci ha poi Lang Banin
Altro intellettuale del Comitato internazionale di Auschwitz che richiede appunto
Alcuni capitoli per un'antologia su Auschwitz da pubblicare a inizio anni Sessanta proprio in coincidenza con un importante processo in abiti a a Francoforte
E da tutti questi rapporti levi comincia attrarre una in insieme alla alla alla crescita della della sua figura pubblica al riconoscimento del suo ruolo di testimone
Attrarre una una sorta di conforto una sorta di nuovo ottimismo dialogico ci sono i consigli di lettura alla fine di questo libro mattina Mengoni
Allestisce una sorta di scaffale tedesco anche in senso lato delle letture che questi che questi corrispondenti consigliano Allevi e che lei vide riprende su cui ragionare
E c'è poi un'altra interlocutrice particolarmente importante la bibliotecaria giornalista e anche politica e di Schmitt ma che lo mette in contatto
Con cardine meglio era un certo punto perché lady
Vuole avere non solo una corrispondenza con i tedeschi che non sono stati implicati nella nel Progetto terribile della soluzione finale del darwinismo
O per età o per militanza politica ma vuole anche entrare in contatto con chi invece ha fatto parte di quella vicenda e quindi chiede Haiti di rintracciare uno degli ingegneri della fabbrica cura di Auschwitz in cui aveva lavorato reietti appunto rintraccia l'ingegnere cardinal me per con cui lei via uno scambio di lettere
Che si traduce anni dopo quando ormai Meier è morto in un famoso racconto vanadio qui riportato
In coda al faggio
Che è in forse nel libro più dice di lei di quell'autobiografia per elementi chimici che il sistema periodico e vanadio
Il suo rapporto con Meier viene però trasfigurato manda ogni anno a mente perfezionato narrativi lato
C'è ci sono dei dati fantastici che ci uniscono al al ricordo c'è l'invenzione che certi che si unisce alla realtà levi ha peggiorato Müller mi ha fatto un esponente di quel di quella zona grigia della società tedesca una sorta di personaggio rappresentativo dei tedeschi che non sono del tutto colpevoli ma non sono del tutto innocenti sono complici e non si rendono conto del tutto della sua della loro della loro complicità
Ecco la la Mengoni scrive esplicitamente questo è un punto centrale del suo saggio
Che se pensiamo che il pensiero il sistema periodico doveva essere un'auto bicchieri chimiche che nello stesso tempo le visitava affermando in quegli anni Italia come il testimone di Auschwitz
Non poche colpire la deliberata scelta di manipolare la memoria in un racconto come vanadio la cui radice nei sui fatti di Lager è probabile che questa scelta che lo confluite almeno due tensioni presenti al momento della stesura
Il fatto che dopo se questo è un uomo e la tregua la finzione avete preso sempre più corpo nella scrittura Liviana ricordiamo che scriveva racconti di fantascienza tra l'altro e al contempo una cui da entrambi centra nei confronti degli atti nel bicchiere collaborazionisti dovute alla percezione di un fascismo emergente quello degli anni settanta in Italia e altrove l'aria di fascismo e di autoritarismo
è la Prada però quella della zona grigia che come sappiamo porta anche all'ultimo levi a quella quello straordinario e terribile saggio narrativo dimostrazione raccontata per usare un'espressione le Viana qui utilizzata da è ricordata da Martina Mengoni che I sommersi e i salvati
La Germania dell'heavy giovane di Thomas Mann di aerei canine
La Germania dell'Adr dei medici dei tecnici degli aguzzini
La Germania degli interlocutori degli anni settanta le cui lettere lei li avrebbe voluto riunire in un volume che però poi Einaudi si è rifiutata di fare e che però in quanto a quanto pare dice la Bengodi ha continuato ad agire sotterraneamente dando forse ho contribuendo a dare una svolta decisiva
Straordinaria terribile e profondamente penetrante all'opera dello scrittore torinese quindi il consiglio di oggi a Primo levi tedeschi Martina Coni Einaudi a risentirci venerdì prossimo