Rassegna stampa africana

Buongiorno e ben trovati agli ascoltatori di radio radicale benvenuti a questo Nuovo appuntamento con la rassegna stampa
Dei LEA Fricke al microfono già Leonard Touadì rassegna stampa che apriremo oggi con una notizia sotto alcuni punti di vista e clamorosa notizia che viene
Da l'Etiopia ad Addis Abeba
Che ci abituata in realtà neri negli ultimi mesi a grandi novità di natura politica che in natura economica e questa volta di natura dicevo politica di grande importanza per gli equilibri regionale del Corno d'Africa e per la stabilità in quella parte
Delle continente per introdurre questa grandi clamorosa novità che viene dall'Etiopia per convenienza lo prendiamo
Da avvenire ma poi andremo a sfogliare come la stampa africana in lingua francese è in lingua inglese ha dato questa notizia avvenire
Apre con un articolo di Paolo Lambruschini dal titolo
Svolta in Africa l'Etiopia offre pace a le Eritrea sì di disse Abeba al trattato di Algeri del due mila ora tocca a las Mara a diciott'anni
Dalla fine della guerra può svanire anche l'alibi con cui il dittatore il sei a sé Uherské ha messo in divisa vita due generazioni isolando il Paese
E provocando un esordio inarrestabili in fuga verso lo Yemen
Hanno sono negate proprio in questi giorni quarantasei per profughi con una mossa
A sorpresa scrive Paulo Lambruschini la coalizione di governo in Etiopia annunciato che accetterà e applicherà integralmente
I termini dell'accordo di pace di Algeri per mettere fine all'ultra decennale guerra di confini con l'Eritrea
L'annuncio arrivato sulla pagina Facebook anche lì si utilizzano il social network per annunziare le notizie l'annuncio è arrivato sulla pagina Facebook del Fronte democratico rivoluzionario del popolo etiopico
Guidato dal premier abili Ahmed nella tarda serata di martedì cinque giugno poche ore dopo la revoca dello stato di emergenza nel Paese che durava da febbraio se non ci fosse stato questo annuncio
Della svolta nei confronti dell'Eritrea questa
Della
Dello stato di emergenza che è stato revocato sarebbe stata sicuramente sull'Etiopia la prima notizia che avremo dato in questa edizione della rassegna stampa
Finora il governo etiope non va be'non aveva accennato non aveva accettato l'accordo firmato nel Duemila che aveva posto fine a due anni di guerra e realtà
Paolo Lambruschini scrive una cosa non corretta perché il governo e tiro pre aveva accettato la sull'accordo firmato nel Duemila
Che aveva posto fine a due anni di guerra tra novantotto e Duemila
Non aveva però accettato di applicare quelli che erano come dire le clausole di questa di questo accordo segnatamente non aveva accettato di ritirarsi dalla zona contesa tra l'Etiopia e lei riteneva che esattamente la città di Bud me
Così ha aperto
L'avvenire annunciando questo articolo continuiamo ad approfondire questa importante notizia importante per
I risvolti che potrà avere non solo su la vita Interna politica etiope ma anche
Nell'equilibrio come dicevamo in apertura nella Regione del corno
Dato ricca prendiamo un corrispondenza della BBC delle sette di giugno
E e l'Etiopia offre all'Eritrea BBC in lingua inglese l'Etiopia offre l'Eritrea
Una Chamot se una opportunità per finire la guerra più lunga del continente africana a sorpresa all'Etiopia
A annunciato
Di volendo applicare gli accordi di Algeri dicevamo del Duemila ma la BBC fa anche il punto
Abbastanza puntuale della di questo cambiamento fatta dal primo ministro abita Mad che già in nel suo discorso inaugurale
E nell'aprile scorso aveva annunciato dei cambiamenti nella politica estera
Del di uno dei paesi più importante del continente sicuramente il il paese più importante del corno
E da Africa aveva annunciato quindi che avrebbe portato avanti una politica di pacificazione e segnatamente con
Lei vitrea e non era solo diceva il primo ministro abbia ammende una questione di reciproche interesse tra l'Etiopia e l'Eritrea ma era anche
Per valorizzare questo rapporto e cito testualmente di consanguineità che esiste tra l'Etiopia e e l'Eritrea
E dobbiamo a proseguito il primo ministro mettere fine ah le sofferenze dei soldati e tiro picche combattono al confine con l'Eritrea che hanno avuto pesantissimi perfetti psicologici ha detto
Il presidente IMO ministro etiopi vogliamo mettere fine a queste sofferenze con il ritorno
A la pace che cosa ha risposto l'Eritrea questa mano tesa de l'Etiopia l'Eritrea
E non nata o ufficialmente commentato questa questa notizia anche se fonti della BBC fanno trapelare una dichiarazione
Del ministro dell'Informazione IE mane che Bree me Stella che avrebbe detto alla BBC che per
L'Eritrea il problema la questione il conflitto la contesa si risolverà solo quando l'Etiopia lascerà i territori occupati dal suo esercito
La la palla sta in questo momento
Nella nel campo
Dell'Eritrea invece dicono le autorità de l'Etiopia i la BBC ci informa anche l'Etiopia ha utilizzato questa guerra come
Come un pretesto per mantenere una ferrea dittatura all'interno dei confini del Paese soprattutto per l'arruolamento forzato di tutte le persone in grado di combattere comprese degli anziani di più di cinquant'anni
E il BBC fa anche una piccolo promemoria delle date che segnano questa il la la vita recente dei due
Paesi segnatamente
Dell'Eritrea e il ventiquattro di maggio del mille novecentonovantatré l'Etiopia diventa indipendente si dichiara indipendente dall'Etiopia si stacca dall'Etiopia il sei maggio mille novecento
Novantotto quindi esattamente per vent'anni inizia questa guerra con le Etiopia diciotto di giugno del due mila e si firma un accordo di pace che fa cessare le
Di ostilità e il dodici dicembre del due mila si ferma si firma appunto l'accordo di Algeri
Nel due mila e due invece una
Commissione incaricato di
Come dire stabilire esattamente quali fossero i confini da rispettare tra l'Etiopia e l'Eritrea rende il suo verdetto e stabilisce che la zona della città di Bari Hume
Apparteneva a l'Eritrea però ha detto che non si è mai ritirato anzi ci sono state nel corso di questi vent'anni molti episodi sanguinose di conflitto tra i due Paesi che nel frattempo proprio in virtù di questa guerra si erano pesantemente armati
Abbiamo anche Al Jazeera che fa un approfondimento
Eclettico Pia offre un ramoscello d'ulivo all'Eritrea l'articolo firmato da a Wal K alloro che appunto anche lui fa il punto di questi
Diciott'anni passati tra il momento in cui l'accordo è stato firmato e
Oggi che l'Etiopia annunciato di volerlo rispettare in toto
Ci ricorda anche questo articolo di Al Jazeera che la guerra tra Eritrea Etiopia al picco stato cento mila morti e
Più di un milione di persone che sono state disperse e decine e decine di migliaia di famiglie che si sono si sono dovuti spostare e anche sono dovuti anche separare a causa della guerra tra questi due paesi non avremo il tempo di leggerlo ma c'è un approfondimento che consiglio ai nostri ascoltatori che volessero andare ad approfondire un articolo di Rollo Marshall e abbastanza datato un articolo delle due mila e dice e i e dieci Pardo pubblicato nella rivista on line della facoltà di sia Ostpolitik in Francia
La il sito si chiama si riscopre ceri scopre in italiano si direbbe
Se il corpo punto scienza trattino P o che sarebbe il terzo senza e politiche punto FR Rolo Marceau fa un grande approfondimento di questo conflitto ricorda che nel mille novecento sessantatré quando si è creato l'Organizzazione dell'unità africana
è stato sancito il principio della intangibilità dei confini ereditati dalla colonizzazione proprio per evitare che questi confini tracciati in modo del tutto artificiale arbitrario
Durante la Conferenza di Berlino nel mille ottocentottantacinque
Potessero provocare dei di sconvolgimento e appunto dei conflitti
In terre s'intestati nell'Africa indipendente nonostante questo ricorda quest'articolo di Rho romanzo nella rivista steli scopro punto sia osso appunto politica perché anch'i conflitti armati sul continente per motivi di confine sono stati numerosi tra l'Algeria il Marocco
Tra la Libia e l'Egitto oppure tra il Ciad e la Libia per il controllo della fascia di a uso Uppi ENA di uranio
Tra l'Uganda e la Tanzania tra la Mauritania il Senegal tra Lima e li l'attuale Burkina Faso tra il Camerun
E la Nigeria
Quest'accordo invece di Algeri che è stato firmato nel due mila rappresenta uno dei pochi successi dell'Organizzazione dell'Unità africana che è stato un po'in qualche modo colui che ha
Al fatto la leadership per condurre questi questi
Negoziati
Ocolo marzo raccontare anche la storia dei due movimenti di liberazione quello dell'Eritrea e quello dell'Etiopia che hanno ha avuto come risultato di rovesciare il regime di Mendini sto Aelle
Mariam e che ha portato poi all'indipendenza de lì Eritrea i conflitti nascono subito tra i due partiti fratelli dell'Etiopia e dell'Eritrea su alcune cose
Molto concrete per esempio le condizioni di accesso dell'Etiopia ai porti dell'Eritrea l'Etiopia si è ritrovato con indipendenza dell'Eritrea senza uno sbocco al mare quindi
A causa di queste condizioni di accesso sono cominciate a nascere alcuni conflitti il tasso di scambio tra la nuova monete Eritrea il nacque fa e la moneta e tiro apre la birra il terzo motivo li condizione del commercio transfrontaliere e di trasferimento dei fondi della comunità eritrea di Etiopia verso l'Eritrea
Ma anche e soprattutto la questione dei confini intorno al villaggio
Di Bud me
Nonostante tutte le mediazioni e comunque il conflitto è durato
Fino a dove oggi è durato anche perché i due regime quello di Asmara in Eritrea e quello di Addis Abeba in Etiopia si sono tramutate in regime autoritario che hanno represso
Duramente l'opposizione che si sono chiusi in se stesso
E sieda o curare che davvero questa apertura del nuovo primo ministro etiope inauguri un era di stabilità che potrebbe anche avere una grande influenza
Nel vicino conflitto in Somalia perché ambedue i Paesi sia l'Etiopia che l'Eritrea
Hanno guerreggiato non solo al confine tra di loro ma anche in Somalia dove ciascuno di loro ha cercato di portare avanti il proprio interesse nazionale o nazionalistico
Vedremo
Quali saranno gli sviluppi di questa clamorosa novità
Dicevo politica politica in nel Corno dell'Africa lasciamo il Corno d'Africa per tornare più vicino a noi per tornare alla Tunisia la Tunisia di cui abbiamo sentito parlare molto in questa settimana in Italia soprattutto per la gaffe del nuovo ministro dell'interno italiano Matteo Salvini dimenticando che invece nella stessa settimana proprio mentre la Matteo Salvini pronunciava queste pesantissime anche incaute parole nei confronti della Tunisia la Tunisia ci informa una
Corrispondenza
Di Saffo N deriva pubblicato nel sito lo Sputnik anni osa punto com International
Ci racconta che la Tunisia
A stava piangendo proprio i suoi morti nelle strade di Tunisi l'emozione davvero palpabile l'indignazione
Collettiva a causa della morte di una cinquantina di migranti al largo delle isole tunisine
Le autorità assicurano che a allo preso tutte le disposizioni per impedire questo questa tragedia però una una tragedia che ha segnato il Paese allargo di Kerkennah una isola molto
Bella a largo delle coste tunisine le unità della Marina e della Gendarmeria nazionale hanno subito cominciato a cercare
Bilancio quarantotto morti in un'imbarcazione che si raccontano i mezzi di informazioni tunisini portava tra centoventi e cento settanta
E morti continuiamo a leggere la corrispondenza e dispotica anni Osama che ci informa che
E c'è un'indignazione nel Paese l'abbiamo detto e ivi mette
Che per iscritto alcune dichiarazioni di che trovati su i social network uno Ciak colpito di uno che scrive non vedo l'utilità di decretare un giorno di lutto nazionale dopo quello che è successo e ciò per due motivi
Il lutto decretato quando le catastrofi interrompono il corso tranquillo normale della vita
Ma noi qui in Tunisia siamo già in un lutto permanente secondo motivo il lutto
Fatto proprio per casi di forza maggiore per gli eventi che non si possono impedire ma in questo caso non è così
Non abbiamo bisogno di lutto abbiamo bisogno di decretare giorni e giorni di collera
E quindi questa collera collettiva questa indignazione ha portato il governo di Tunisi a fare i conti appunto con le misure da prendere per impedire nel futuro queste tragedie e a farne le spese è stato il ministro degli Interni Lofti Bra Emma
Che è stato
Dimesso dalle sue funzioni dal presidente Youssef scende e sostituito dal ministro della giustizia in casi digeribili
Che assume d'ora in poi l'interim del ministero deve gli interni quindi c'è
Un braccio di ferro che è stato in qualche modo occasionato da questo naufragio che ha fatto quarantotto vittima a largo delle coste tunisine
La maggior parte erano tunisini e alcuni invece erano originario del Sahara occidentale nulla di tutto questo nelle parole
Di del primo e del ministro degli interni italiano Matteo Salvini
Proprio nel giorno in cui la Tunisia stava piangendo ha pensato bene di fare la dichiarazione che tutti noi conosciamo ossia che la Tunisia esporta in Italia dei Galeoti bene galeotti non lo saranno più che essi quarantotto che sono morti allargo delle coste tunisine dichiarazione quanto meno incauto perché la Tunisia è uno dei Paesi che sin
Dagli accordi firmati con l'allora il ministro dell'Interno Giorgio Napolitano e l'ex presidente attuale presidente onorario Giorgio Napolitano la Tunisia sempre al sempre avuto una collaborazione esemplare con l'Italia sia per quanto riguarda gli accordi di pattugliamento congiunto sia per quanto riguarda gli accordi di collaborazione per i rimpatri e non era proprio il caso di offendere un Paese che tra l'altro sta vivendo una difficile transizione politica l'unico paese delle cosiddette primavere arabe ad avverte
Continuato a portare avanti un processo democratico seppure in condizioni difficili con un'economia che arranca colpito duramente dalla crisi del turismo che ha fatto crollare
Come dire la valuta estera che derivava dal turismo ebbene la Tunisia di tutto ha bisogno in questo momento sennò non aveva bisogno delle nostre offese ha bisogno invece di essere affiancato aiutato sostenuto i giornali tunisini hanno riportato anche alcune scene che fanno pensare ossia il fatto che del negli anni del primo del dopo la prima guerra mondiale c'era un esodo di siciliani verso la Tunisia e le cose che si sentono in Italia erano esattamente le stesse cose che si sentiva o si scrivevano i giornali tunisini che si lamentavano
Delle del flusso di arrivi di cittadini italiani di cittadini tunisini di cittadini italiani cittadini siciliani verso la Tunisia
In cerca di lavoro in cerca di condizioni di vita migliori
Lasciamo la Tunisia ci allontaniamo dal Mediterraneo e andiamo
Nella regione dei Grandi laghi per aggiornare i nostri ascoltatori su una notizia che abbiamo lungamente dato nell'ultima puntata e nelle altre ossia
E il personaggio politico di Pierre un Colosi sa il presidente del Burundi che ha aveva
Proclamato si era proclamato vincitore del referendum costituzionale che dava potere
Maggiori al presidente La Repubblica che gli dava l'opportunità di rimanere al potere fino al due mila e trentaquattro la grande sorpresa di questi queste ultime ore
La vediamo dal sito un fuoco a Africa una corrispondenza del sette di giugno due mila e diciotto che ci informa che il presidente del Burundi Pierre un così ESA annunciato giovedì che non sarà candidata alla propria successione nel due mila e venti una sorpresa davvero importante nel momento in cui il Paese appena
Adottato una nuova costituzione che gli permette di mantenersi al potere come dicevamo fino al due mila e trentaquattro
Città
Le parole stesse di in cui non si sa il nostro mandato si chiude nel due mila e venti ha dichiarato il capo dello Stato è di cinquantaquattro anni
In un discorso pronunciato nella lingua chi Lundy nella località di Brüggen Dana provincia di di tende a nel centro del paese
Davanti a
Decine di migliaia di persone le autorità del Paese e
Davanti al corpo diplomatico quando incuriosiva è stata rieletta nel due mila e quindici aveva già promesso che questo sarebbe stato il suo ultimo mandato in quanto e cito Guida delle ci N di di F di di partito al potere Vodret vorrei annunciare che non tornerò non cambierò la mia parola ha affermato giovedì scorso
In dicembre due mila sedici aveva anche annunciato che invece si ripresentava e quindi un uomo così cambia spesso
Idea il Burundi come sapete
Dentro una crisi politica molto grave crisi politica crisi economica ma anche in crisi umanitaria e crisi
Democratica di diritti umani
Le violenze che hanno accompagnato questa crisi ci informa il sito di può Africa hanno fatto mille duecento
Morti e quasi quattrocento mila rifugiati tra aprile due mila e quindici e maggio due mila e diciassette come reagisce la opposizione e di fronte a queste l'opposizione ha combattuto combatte duramente incuriosì sa perché non avrebbe rispettato
Di equilibri politici etnici garantiti dell'accordo di pace
Firmata ad Arusha in Tanzania nel due mila questa corda aveva aperto la strada alla fine della guerra civile sanguinosi stima guerra civile che aveva fatto trecento mila morti
In Burundi tra novantatré e due mila e sei aveva instaurato un sistema di condivisione di potere tra le due principale economie hutu e Tuzzi
L'opposizione ha colto ovviamente con scetticismo questo annuncio secondo loro incuriosita con questo annuncio cerca di prendere tempo
Per allentare la pressione della comunità internazionale ricorda che l'ONU attraverso l'inviato speciale Michel Caffa Ando aveva chiesto alle autorità del Burundi di rilanciare il
Il dialogo
Un'altra ipotesi ancora più inquietante che troviamo nel sito di Lomond
Una corrispondenza di Sophie di premi un autorevole giornalista che segue l'Africa da decenni e che un corrosivo sa voglia in qualche modo ripristinare in Burundi la monarchia niente meno che la monarchia e i segni di questa tentazione e il fatto che da un po'di tempo incuriosì sa
Sta visitando tutti i luoghi ritenuti simbolici dove si parla si narra dei fatti gloriosi della monarchia burundesi e che è stata ovviamente
Soppresso con l'indipendenza da visitato in una piccola località il luogo dove è morto il re Moesia quattro G sabot il noir Mitre
Dell'epoca d'Oro del Burundi precoloniale
Grande figura unificatrice che aveva portato gloria all'articolo Burundi
Abbiamo ancora qualche minuto per andare a parlarvi in chiusura di questa rassegna stampa
Dean una visita importante il visite la visita del ministro
Degli esteri francesi in tre i Paesi africani il Congo Brazzaville dove e arrivato giovedì è scorso ha incontrato il presidio il presidente
Sassoon di esso ci informa qui il Gioconda al di Brazzaville le relazioni tra Parigi a Brazzaville sono floride ci informa il Ministro degli esteri non ci sono problemi tra macro
E Sassoon di esso
Ma soprattutto il lo scopo di questa visita leggendo tutti i giornali e le esche i siti sia congolesi che dell'aria sono due la prima la preoccupazioni o francese per la situazione che si sta facendo sempre più preoccupante nella Repubblica centro africana
E soprattutto il dossier della Repubblica democratica del Congo dossier che in questo momento sta facendo discutere perché il presidente macro ha incontrato il presidente del Ruanda vicino
Il vicino della Repubblica Democratica del Congo ha incontrato il presidente sta su di esso anch'esso vicino della Repubblica Democratica del Congo e nel maggio
Il ventotto di maggio ha incontrato il nuovo presidente dell'Angola
Joao Lura Enzo
E attorno a tutti questi a questo balletto diplomatico tra Presidente sta proprio la questione spinosissimo ma della instabilità politica in Repubblica Democratica del Congo tutti gli e Sperti tendono a sottolineare che c'è
Una pressione concordata della Francia e dei vicini della Repubblica Democratica del Congo
Per il rispetto degli accordi del trentuno dicembre due mila e sedici che portavano verso una transizione disciplinata
Dall'organizzazione di nuove elezioni e soprattutto dal fatto che l'attuale presidente Kabila non dovesse ripresentarsi come candidato capita come sapete
Sta prendendo tempo sta resistendo
Ha vissuto con grande malumore questa queste voci questo balletto diplomatico intorno alla Repubblica democratica del Congo e ha reagito con un comunicato durissimo
Che ammonisce e quasi minaccia i vicini del Congo di una risposta
Che sarà efficace a la minaccia secondo lui che i vicini insieme alla Francia stanno portando alla Repubblica democratica del Congo a sera sui tre un dossier che dovremo seguire proprio per l'importanza di questo Paese da replica democratica del Congo importanza strategica importanza economica per tutta l'aria ma anche per tutta l'Africa ne approfitto
Negli ultimi secondi per dire che questa settimana
Siamo cercando di lanciare un'operazione Break the Silence proprio intorno alla guerra del Congo la più grande catastrofe umanitaria ci dice l'ONU del continente africano insieme a quella del Sudan
Di cui nessuno parla nessuna nessun grande giornale nessuna rete televisiva mainstream noi vogliamo quindi s'intorno al Congo e sul Congo
Dire che invece bisogna parlarne perché la vicenda del Congo non è solo una guerra che riguarda i congolesi ma è una guerra della globalizzazione riguarda i nostri interessi economici riguarda il nostro modello di vita
Sì
Dice spesso che in ciascuna del nostro smartphone c'è una goccia di sangue congolese Break the Silence di Congo
Così si chiude questa puntata della rassegna stampa delle Africa e di radio radicale già Leonard Touadì vi saluta vi auguro di passare un voi tende e vi chiede di rimanere all'ascolto della programmazione di Radio Radicale