Presentazione del libro di Mario Tronti, a cura di Matteo Cavalleri, Michele Filippini e Jamila M.H. Mascat "Il demone della politica. Antologia di scritti (1968-2015)" (Il Mulino)

Il blocco voglio proprio sul
Mo'
Diciamo che dici
Buona sera il libro di Mariotto un pronte un libro un titolo bellissimo il demone della politica e raccoglie i suoi scritti a partire dal mille centocinquantotto un'antologia per il Mulino curata da Matteo Cavalleri Michele filippini Jamila mascara
Ne parliamo oggi con l'autore che voi conoscete benissimo anche perché è stato più volte senatore l'ultima volta nella scorsa legislatura nelle file del PD con Paolo Mieli storico due volte direttore Coreglia sera con il senatore del Partito democratico
Luigi Zanda
Io direi di fare una chiacchierata
Che parta da Libero della figura
Di Mario Tronti ma che poi posso in qualche modo anche attraversare il presente questo presente
Pieno di cose nuove che che che che che sono emersi anche a partire da queste elezioni politiche del quattro marzo che in qualche modo probabilmente non rappresentano un semplice cambio di stagione ma sono il frutto
Vera gigantesca trasformazione che ha subito la Società italiana degli ultimi dieci anni trasformazione economica sociale e quindi alla fine anche politica
Sarò brevissimo la la cosa che rende Tronti interessante secondo me per me che sono semplicemente un giornalista e il fatto che è uno degli ultimi intellettuali rimasti
Un intellettuale capace di avere uno sguardo radicale non consolatorio non scontato
E poi mi è sempre anche piaciuta la sua estremi età rivendicata più volte in questi anni sentirsi a disagio in questo tempo
Il sentirsi fuori posto e poi come spesso accade a quelli che si sentono estranei che si sentono fuori posto hanno la capacità di indagare le cose di vedere le cose in una maniera più lucidità di quanto non ce l'abbiamo noi che siamo immersi dentro questo tempo
Infatti una delle interviste più interessanti che ho fatto colui che è anche l'occasione nella quale poi io Mario ci siamo conosciuti è stato un pomeriggio di un anno e mezzo fa quando per il mio giornale un sabato pomeriggio mi sono presentato
A casa sua a Laurentino trentotto
E mi vengono in mente due cose di questa di quel nostro pomeriggio trascorso insieme
La prima che la persona che mi aveva accompagnata mi ha detto ma qui non può vivere un senatore senatore Vito in periferia mi ha detto e c'era in quella considerazione probabilmente tutto lo spirito del tempo di questo tempo qua del rapporto che i cittadini hanno nei confronti della politica e l'altra più importante e immagine ti mi ha regalato Mario quel pomeriggio
Quando a un certo punto si è messo a parlare
Di quelli che come Luini mattina prendono l'autobus il settecentosettantasei che dalla periferia va al centro
è un certo molto Mario Tronti mi ha detto il problema della sinistra vede e che non riusciamo più a vedere gli arrabbiati del settecentosettantasei cioè in qualche modo ci ha regalato un'immagine che si ricollega a quell'otto immagini che ci aveva regalato Alfredo Reichlin quando parlava di una sinistra ormai senza popolo
E a questo proposito vorrei ricordare una frase che Tronti ha detto ad Antonio Gnoli in una bella intervista uscito su Repubblica quattro anni fa
Viviamo un tempo senza epoca quella fase cioè che si solleva e rimane per il futuro
La storia si è fatta piccola
Per come per cominciare volevo chiedere al senatore Zanda che il senatore è stato Mario Tronti
Ma tanto io ringrazio Mario avermi chiesto di gli essere qua oggi per parlare di questo suo libro che effettivamente ha un titolo meraviglioso il demone della politica credo che
Probabilmente si tratta di Tito dove aveva scelto lui e non come di solito accade
L'editore
E e di Mario senatore che
Che debbo dirvi
Intanto un elemento
Diciamo così materiale
In cinque anni
Mario è stato senatore di un gruppo parlamentare
Che sostanzialmente ha retto la legislatura
Ha retto tra i governi
E ha retto legislatura al Senato aveva la maggioranza che una maggioranza molto eterogenea perché facciamo a maggioranza con una partito di centrodestra a me insieme pochi voti meno di una per le dita di una mano in maggioranza lo sa bene l'onorevole Maria Elena Boschi
Te e Mario Tronti era tra i parlamentari del gruppo uno
Di quelli
A cui non si doveva mai ricordare di essere presente in aula in commissione voi direte perché ricordo un elemento così apparentemente laterale secondario perché
Canto io credo che la essendo diligenti proprio per lavoro c'è sempre la cosa importante per tutti per noi era era vitale con Mario e fa parte del di un gruppo di parlamentari che a consentito a una legislatura fattiva di di svolgersi interamente
La seconda cosa che voglio ricordare di lui e che
Sa Mario C qui in questa sala
In una delle sue dei suoi interventi e nel gruppo lui
Coordinava l'ufficio studi cioè era il regista di un ufficio che pianificava organizzava le iniziative culturali del gruppo e in una di queste iniziative Tonti aveva giunte enunciato una regola che certamente Luigi ricorderà
Che io ho considerato comune regole di di vita politica
Pensare estremo e agire accorto tutti ricorderai certamente quando quando le idee
E credo che questa sia stata un po'un
Una regola dei suoi cinque anni di di lavoro in Senato cioè non ha mai cessato di pensare estremo
Ma non sempre agito politicamente con molta accortezza è molto attento delle condizioni reali per il quale si svolgeva
Il il nostro lavoro di senatori ed è stato uno ed è stato se debbo dire perfetto
Nel modo con cui io ho sostenuto di di i governi
Tre i governi della della legislatura
Letta
Renzi e e Gentiloni
è stato ed è stato perfetto
Ha avuto i suoi momenti di
In cui è stato anche i tronchi naturalmente in un giorno mi si vicino mi si sente io vorrei chiederti se possiamo chiedere alla presidenza del Senato
Di fare una rievocazione della anniversario della Rivoluzione d'ottobre
E io li per li devo dire che non nemmeno realizzato bene che cosa
Ma potesse questo significare e poi questa perché se l'abbiamo chiesto naturalmente alla presidenza del Senato c'era concesso mi sembra che aveva parlato solo lui sulla diversa Rio mandatelo a rivedere sul tesi stenografico un
Grandissimo discorso sul
Significato
Rivoluzionario popolare
Filosofico di mutamento del pensiero del della Rivoluzione d'ottobre
E di un alto momento in cui in cui lo ricordo ricordo lui la una la l'emozione con cui è nota Mib divenne a parlare dell'entusiasmo dei
Catalani
Che a Barcellona si rivoltarono per la l'indipendenza dalla Catalogna
Ed era un momento in cui noi l'acquisto in aula non l'abbiamo infetta mai di battuta e lui forse avrebbe voluto che invece la l'avessimo fatto ma era molto molto molto di è anche bello vedere la la l'emozione con cui egli ne parlava
Gli interventi di Mario sono stati in aula
Non pochi
E direi che il che il filo conduttore è stato l'Europa
Quindi una grande sensibilità sul sul sul piano europeo
Debbo dire
Ripensando a quegli interventi che
Nelle ultime settimane
Mi sono chiesto più volte cosa Mario avrebbe detto se si fosse trovato a parlare di Europa in
In questi giorni queste ultime settimane in questa contingenza politica
A Mieli volevo chiedere un giudizio da storico sulla figura di Tronti perché e così importante
A io sono abituata a non confondere la storia dove cerco di essere circolare
Di essere spassionato con le menti della mia personale biografia e quindi prima di parlare di Mario Tronti
Storico presunto tale devo mettere in chiaro che
Come molti di voi come alcuni di voi adesso non voglio esagerare come alcuni di voi
Da giovane sono stato un fervente trenta ragazze non ti hanno anzi è stata una l'incontro con Tronti sulle pagine delle cose
Scritte è stata una esperienza molto importante nella mia biografia nella biografia di tutti
I miei amici personali delle persone che hanno vissuto con me negli anni immediatamente precedenti successivi mille novecentosessantotto
Pronti è stato dalla fine degli anni cinquanta poi soprattutto dall'inizio degli anni sessanta un gigante per quel per la mia micro comunità
è stato ed è rimasto un gigante i suoi testi che erano testi
Comparsi dapprima su Quaderni rossi e poi c'è una rivista Classe operaia quel vennero sembrargli sta fondata da Raniero che è un pensiero che è riuscito a dal PCI anzi era ai margini del sì tra la fine degli anni Cinquanta neri gente Morandi ammette morì poi nel sessantatré a quarantatré anni giovanissimo dicevo questi testi siccome i numeri di Quaderni rossi né il suo libero che fu considerato un libro fondamentale operai e Capitale Cochin nel sessantasei prenda un esauriti venivano stampati in poche copie
Io mi ricordo che quando inizio sessantotto erano tutti testi che venivano riprodotti in copia anastatica e passate di mano in mano
Tutti quelli come me hanno letto Tronti in copia anastatica perché erano troppo piccoli quando Luís comincio scrivere queste cose fu assolutamente fondamentale il succo è difficile da riassumere perché pronti poi quando avrete occasione di leggere questo libro
Non è uno scrittore banale quindi è uno scrittore e per
Che per un ragazzo di diciassette diciott'anni di difficile
Accesso però noi passavamo in termini pomeriggi a leggere discutere queste cose ed era un obbligo nelle formazioni politiche dell'estrema sinistra cui io dedico conoscere Tronti non dico a memoria ma se lo conosce a memoria era meglio ecco se sapevi declinare anche perché l'uso delle parole era un un giorno qualsiasi
Le parole il titolo c'è un celeberrimo saggio chiamava il piano del capitale
Che fu derubricato da un numero di Quaderni Rossi ed editoriale ad articolo interno e sulla questione e credo fosse all'origine di una rottura fra Quaderni rossi e la formazione
Prima che morisse pensieri sulla formazione di questo gruppo
Classe operaia che nacque l'anno successivo alla morte di pensieri dicevo conoscere bene tutti i particolari del perché questo articolo era stato derubricato da editoriale
A intervento all'interno è stato per anni non per un momento per noi è fondamentale
Il ciuco
Il succo del pensiero pronti era già stato segretario nella segreteria della federazione comunista ai tempi giovanile comunista credo universitario comunista ai tempi della rivolta d'Ungheria adesso scusami se posso ed era uno di quelli che erano usciti dal pc ai tempi della rivolta d'Ungheria salvo rientrare o comunque insomma dei
Dissidenti del mille novecento cinquantasei Codice ravvicinato a questo altro personaggio Raniero panzer importantissimo nella storia
Di queste vicende fondatore dei Quaderni Rossi che è una rivista lo ripeto mitica e tutti i travagli di queste
Il cui succo era ricercare di nuovo il ruolo principale della classe operaia che si era perso nella elaborazione comunista una forte tanti partiva per il modo in cui veniva presentato Gramsci
Riscoperto gran c'è nella cultura italiana Alberto Asor Rosa che era uno del gruppo scrisse un celeberrimo libro anche lui scrittori e popolo in cui faceva a pezzi questo modo di
Proporrei Gramsci nella cultura italiana
Si era aggiunto poi al gruppo giovanissimo veramente poco più grande di me ma insomma Massimo Cacciari e poi ce n'erano tanti altri
La loro la loro esperienza fu un faro perché
A parte la questione della centralità operaia ma allora è una questione fondamentale negli anni Sessanta era una scoperta tra l'altro molto osteggiata dalla sinistra tradizionale che cercava di presentare la realtà italiana in un quadro più composito armonico aveva
Tutte altre aspirazioni e quando ci furono degli scontri a piazza Statuto nel mille novecentosessantadue a Torino fra
Fra operai e polizia un episodio che molti non conosco niente
I fatti di Piazza Statuto il piano del capitale operai e Capitale queste cose formare l'anno l'idea
Formare all'idea che fosse partito percorso rivoluzionare in Italia
Che ci fosse un modo di essere rivoluzionari
Che passava per
Che passava appunto per il franchismo quello che è stato chiamato l'opera di detto così io lo so che quelli di voi che non hanno partecipato a questa esperienza
Un gruppo di mitomani
Chissà cosa pensavano però fu
Importante se volete per altri motivi perché in un mondo
E stava prendendo una piega terzomondista il mondo a sinistra del PCI maoista pm di fesserie ben maggiori di quelle
Di cui io testé parlato
Questa produzione iniziale di Mario Tronti
Fu l'unica ancora che tenne una parte dei giovani di quella generazione al riparo da una caterva di diversi
L'altra
Ancora fu la persona benessere umano Mario Tronti io vi ho detto lo conobbi perché i miei compagni d'avventura di quegli anni passavano questi suoi scritti li leggevamo passavamo interi pomeriggi a leggerli o studiarli
Chiosa le e me n'ero sempre immaginato che fosse come loro cioè un grande detto amatore di Assemblea un pugnace
C'è uno che volentieri
Si cimentava quei sampietrini o peggio che un combattente e quando lo conobbi restai doppiamente ammaliato
Che è una persona così gentile così affascinante così attratta solo dalla parte più raffinata del pensiero quando l'ho conosciuto io lui cimentava stavo per fare
Siamo all'inizio degli anni settanta
Un convegno mi sembra con Miglio poi uno con Bobbio insomma era già molto avanti comunque una persona
E poi forse la persona più chic abbia conosciuta nella mia vita per le cose che Tura contarli
Tutto Mellory di un'eleganza con me non ha mai trovato io ho frequentato pensano molto elegante merita però lui negli anni in cui questi miei compagni esteso andavano mese da lui stava Ferentillo insegnava Filosofia
A Terni quando poi venne credo a in un liceo di Terni credo che ti abbia incrociato avreste Scalzone che era di Terni
In quegli anni in cui vive via Ferentillo quando venne come ricordava prima Concetto Vecchio
A Roma abito Sempre da nella periferia mai trovato in un salotto neanche per sbaglio non
Credo che cambiasse marciapiede se di arrivava a me non gli arriva neanche notizia che ci fossero quel tipo dice una selezione assoluta estrema delle persone che ha frequentato pochi
Tranne noi giornalisti pochi con una parsimonia anche per noi
Lo frequentavano sempre acuto e intelligentissimo e soprattutto un uomo che affatto adesso parlo un bagliore racconta mia potrei intrattenere veramente fino a tardi raccontarvi chi è stato per cinquant'anni cinquanta anni durante l'offesa ai quali ho conosciute a Mario Tronti un uomo di una lealtà
Pazzesca dunque Mario Tronti a un certo punto decise nonostante fosse il primo che aveva posto le basi per rompere
Con il Partito comunista italiano a molti hanno rotto con il partito comunista italiano in quegli anni
In quegli anni lì nel nome di Mario Tronti e nel nome di cose lette son Mario Tronti Mario Tronti decise di rientrare
Nel partito forse c'era sempre stato non so se per un per gli era stato fuori ma lentamente e da quel momento
Pure essendo conosciuto per quello che vi ho raccontato è stata una persona credo che sia stato assaporato fino ai tempi di di Jil Sander cioè fino a oggi
La persona più leale più perbene che si potesse conoscere in un partito di asset simili
Di gente che si scocciano null'altro di gente che aveva quest'ansia proprio di aggredire Cities Mozzanti di azzannare sì che sempre stata ognuno crede che sia mancato della sua generazione guardate costitutiva nasce da purtroppo un limite gli piace andò a sinistra in generale ma soprattutto i veterani piace mordere
Alla giugulare possibilmente il compagni di partito
Io credo che nessuno possa testimoniare
Di avere mai avuto un episodio di slealtà di mancanza di lealtà da parte Mario Tronti
Capite bene che questo è ammirevole fa parte del suo tratto della sua eleganza veramente un personaggio anomalo nel mondo della cultura e della politica
Italiana ma non solo questo a un certo punto fu ebbe un incarico nella segreteria romana PC
Allora io mi ricordo quel periodo era un maniaco della frequentazione di sezioni del PC ma si capiva che gli piaceva andava bene in questi lo aspettavano stiamo parlando degli anni Settanta te lo ricordi questo periodo tutto
Andava in tutte le sezioni è stato credo il dirigente del Pci forse tranne che a vino Angius che è qui presente ma lo dico solo che ha frequentato più sezioni terrà per anni più sezioni facendo dibattiti così con
Questi scritti estasiati perché erano Gianni in cui tutti di abbandonavano siccome i dirigenti di quel partito cominciavano a parlare per interviste in televisione Tronti ha cominciato a fare molto tardive intervista ne ha fatte rare sempre
Sensate molto rare sempre sensate e la sua cosa era visto che c'era iscritto del PC
Precisava di essere di non essere un eretico era la persona più critica che vivesse allora fra gli iscritti del PC
E andava a misurare le sue cose le cose che sostenere che decideva con descritta anche i figli commentare i fatti di quel periodo
Nelle sezioni del PC tante ma veramente tante si
Rotolare Cluj
Killer prenderà in mano questo librino vi prego di farlo in tutti i libri ma soprattutto in questo di leggere certo Tronti ma di leggere bene le note perché i curatori hanno fatto delle note strepitose
Accompagnate da una chiacchierata informale è molto spiritosa monto arguta con Mario Tronti dove ci sono sono delle notazioni molto saporite rapide insomma
Quindi leggete due libri contemporaneamente da una parte libero su cui
Ah tra patti perché raccoglie cose già diteci sono formate più generazione eleggete anche le note nelle note
Mi è piaciuto che lui racconta questa esperienza con garbo e senza disperazione ho con me una perde il tempo di Béjart perdere tempo nella sezione nelle sezioni del Partito Comunista Italiano
Quando chiuso questo libera io ho pensato anche l'ho invidiato e invidiamo la sua vita
Per averla per il modo in cui la per la sua intelligenza che irraggiungibile inutile che provate se intelligenti come Mario Tronti non ci riuscirete
Ma anche per il modo garbato per la mancanza di iattanza con cui ha portato a spasso con la sua intelligenza per essersi ritagliato
Con grande gusto un modo di vivere adatto ad essere
Felice mi sono domandato se sia felice Mario Tronti nel modo in cui ha vissuto io ho chiuso questo libro pensando che sarei stato io veramente felice se fosse riuscito a vivere come un mero esempio purtroppo non sono Mario Tronti e quindi massime può capitare di presentare un suo libero grazie
Grazie a Paolo Mieli
Ah Tronti volevo chiederle questo
Che tempo stiamo vivendo
Che che che tempo è questo cosa qual è la cosa che più l'ha colpita in questi ultimi mesi
E soprattutto possiamo ancora leggere il presente con le categorie del Novecento proprio il presidente del Consiglio questa qui al Senato ha detto che le vecchie categorie non contano più le ideologie sono tramontate
Due giorni dopo Prodi invece gli ha ricordato che soprattutto in economia ci sono delle scelte che sono o di destra o di sinistra semplicemente sono in crisi di partiti
Che e mettere in pratica
La sua opinione ha proposto quale
Ma io intanto
Vorrei dire qualche parola
Ai due relatori
Devo dire siamo stati molto simpatici non nel senso che l'hanno appresa dalla dalla parte giusta
Questo libro è un fondo è una sorta di autobiografia ma no personale
Esistenziale Markham autobiografia intellettuale nel senso che attraversa i vari periodi che è una ricerca di una di un pensiero che si è sviluppato
Dietro se spesso nello stesso tempo dietro le cose che accadevano fuori ti sei cioè nella storia RAI
L'hanno messa molto sulla persona sono stati a che forse eccessivamente Gentilini
Le e simpatici perché
Hanno trovato appunto un non empatia se non mancano in libero che avevano davanti perché dietro il libro hanno giustamente visto la persona come si deve sempre fare quanto sia di fronte a un libro
E non è la carta ma è un
è un pensiero è un'anima è uno spirito Marche Parma a a qualcuno
Questo libro e anche molto difficile da da attraversare perché le varie fasi a proposito non ci sono qua i curatori che io ringrazio sempre perché hanno fatto un lavoro veramente eccezionale di mettere insieme tante cose che io non non sarei mai stato capace di mettere insieme sono dei giovani ricercatori ma sono in giro un po'per l'Italia qua per il il mondo come tutti i ricercatori di di oggi quindi non non abitano a Roma Park con loro abbiamo fatto vari e interventi in varie città discutendone nel merito e dalla della della scelta che avevano fatto dei testi e delle della del moto come li avevano cuciti insieme
è un libro che
Espone anche Obama io la chiama una coerente discontinuità
Ho una coerenza discontinua no nel senso che
Le varie fasi rompono lunare spetta all'altra e nello stesso tempo ottengono
Il figlio ma il filo di un pensiero che si svolge che si srotola diciamo così
Sono un po'le rette parallele Marchena
Che si incontrano
Magicamente poi si si incontrano
Ma non voglio sfuggire alla domanda
Anche se io non vorrei più di tanto attualizzare la il mio discorso
Prendo molto il punto
Che tempo Veienti
Davanti a te
Ma
Lo dico con una immagine
Io credo molto nelle immagini il pensiero
Deve certo punto trovare l'immagine no
Perché immagine squarcia la
L'oscurità che sta in controllo sta intorno al pensiero
La squarcia i fatti vedere marmi immagine server per far vedere
E far vedere sempre una cosa molto difficile soprattutto perché ha un pensiero che appunto che si srotola dentro se stesso e dietro si estendesse qual è l'immagine
Ma io oggi mi metto davanti al panorama politico
E il veto
Nello stesso modo in cui
Mi sono posto
Davanti a
Rete presenti quei paesini umbri
Carichi di
Invita di storia di memoria
Li ho visti a un certo punto
Colpiti e devastati
Da un terremoto
Il panorama politico che ripeto è questo sto male doveva
La piazza di Norcia la statua di San Benedetto che è rimasta in piedi
E che guarda la facciata dalla sua chiesa crollata
Non è un'immagine felice di Sharm El Cid innovare
Però credo che sia morto realistiche cioè il veto il panorama politico di oggi come un paesaggio devastato
Noi dobbiamo porci il compito di capire da dove è partita la devastazione
Perché non Queen Anna non è stato detto tutto non è stato detto il vero o non è stato detto è una cosa che conta e che forse può poi far ripartire
Bisogna capire da dove parte questa deriva questa deriva lenta che poi i propri appartato ancora non lo facciamo
La crisi della politica è una cosa molto seria
Il morto tragica anche no
E io credo che
Tra la crisi di quella che che noi chiamiamo sinistra ma
Io poi ho ha espresso molti dubbi su questa parola che mi sembra
Una parola
Dei poli e per capire debole per agire
Ma comunque ecco la crisi della politica la crisi della sinistra
Bisogna capire qual è cominciata prima
E io credo che la radice sia proprio nella crisi della politica
Perché la sinistra se continuiamo ad usare questo nome è la politica
L'avversario insomma
Quello che una porta
Era l'avversario di classe ma che io continuo a a giudicarlo a vederlo e a conoscere una ad analizzarlo in questo senso anche se poi il concetto di classe è uno dei concetti che è franato nella
Apro una parentesi
Per dire che vuol dire la quella coerenza discontinuo
Vuol dire che dunque il lungo percorso che io ho fatto per
In primo luogo per uscire dal dall'opera Isma'
Da quella mia esperienza giovanile
Molto forte molto intensa ma molto breve
Che poi è continuato con una sorta di lenta fuoriuscita
Addirittura dal marxismo
Non da Marx ma dal marxismo e da quello che era avvenuto dopo Marx questo è importante
Io sono uscito dal marxismo senza uscire mai
Dalla tradizione del movimento operaio
Tengo queste due cose distinte no cioè da tradizione dal Monza operaia e quella che tengo
La sua espressione teorica
è quella che in gran parte abbandoni
E questa è una
Processo intellettuale molto complicato
Non so quanto compreso ma comunque
E allora quando dico
L'avversario che ancora considerano avversario di classe per esempio se la sinistra e la politica
La l'avversario di Craxi cioè il
è l'economia
è una volta era l'economia oggi della finanza comunque economia e finanza sono due cose che stanno insieme
Cioè la differenza tra sinistra e destra non è quella
Che è stata acquisita insomma molto secondo me in modo molto superficiale non l'idea di Bobbio lo da sinistra l'eguaglianza la la destra e la libertà prima di tutto io no consegno alla da essere alla libertà me la tengo per me anzi penso che sia la sinistra quella che esprime al meglio e più a fondo e più in profondo la libertà che li oppone sono arrivato a definire come libertà dello spirito addirittura no
Ecco
Non è quella la distinzione la distinzione
è quella che pur essendo crollate le le configurazioni di classe
Questo non ha chiuso la storia insomma no
Allungato è una storia
Nel senso che ha recuperato delle cose che forse anche nella tradizione marxista erano state abbandonate la la la divisione tra deboli e potenti no
Io no non accetto oggi la questa definizione del basso controllato
Perché
Perché anche qui perché anche qui non voglio lasciare l'alto all'avversario l'alta ma non devo tenere per me insomma no cioè l'alto la forma politica la forma di governo la forma di Stato eccetera quindi Gian
Non aderisca a questa cosa però vedo una separazione orizzontale che si ripete nella nella storia lunga io ho chiesto appunto a Paolo Mieli di intervenire a questa cosa perché
Da storico
Tutto alla mia
Il mio discorso
C'è questo pensiero che fa un corpo a corpo con la storia no
No con i libri
I libri vengono dopo mai è io mi misuro con la storia e con la storia di lunga durata e con la contingenza
Con le contingenza reale
E poi viene viene appunto
Da un'esperienza interessante che anche lui ha costruito no negli anni
Io seguo molto le sue bellissime trasmissioni di Rai Storia dico a tutti vederla continuamente perché è veramente una miniera di di conoscenza e di approfondimento di lo dico ai giovani mettete veli davanti a proposito delle categorie del Novecento io
Non
Sono un uomo dal Novecento rivendico a questa cosa sul no dico che tutte le categorie dal Novecento sono buone ma alcune categorie sono ancora poco
Poi
Le parole
Non voglio dimenticare le parole di
Tizzano da
Ma io non ne sarei e non avrei resistito cinque anni di legislatura
Se non avessi trovato in Luigi Zanda il mio capogruppo questa sponda di amicizia politica no cioè perché
Sarei come ha avuto molte volte la tentazione fuggito fuggito prima
Poi siamo andati molto d'accordo perché
Per un motivo di fondo
Perché lui ha un Moro Teo
Io sono un togliattiano
Questa credo che Mauro e Togliatti se non le due grandi figure del della della prima repubblica nonché due pilastri diciamo a Collina
Una volta l'ho fatto felice quando gli ho detto parlavamo del compromesso storico
Io definisco l'ultima strategia politica che c'è stata in questo Paese noioso e allora ero contrario
Ma quanto c'è il giovane si è contrario a tante cose che poi si ripensa non ho una
Ma lo fece felice perché dice in fondo nella in quell'idea di compromesso storico la
Berlinguer forse non era stato all'altezza di Moro
Perché Maroni Webber in quella verrà presa da un punto di vista più tattico una infatti era partito dal Cile che centrava anni non molto
Moro aveva una grande visione la visione di due grandi componenti popolari Cassidy legittimavano reciprocamente e che poi si sarebbero definitivamente divise in un'alternanza si è fondata se fosse andato
In importo quel progetto noi avremmo avuto tutta un'altra storia
Dell'Italia repubblicana
E forse quando dicevo vediamo da dove comincia la deriva dobbiamo risalire lì
Risalire quindi in molto molto lontano
Ma non vanta adesso
Parlare più di tanto credo che la conversazione continua no
Zanda
L'attacco e d'accordo con questo giudizio sul compromesso storico di
Benissimo
Non so se veramente minimo Mario mi fece felice ma io
Condivido quel quel giudizio io penso
Cioè un po'diversamente da Mario che le tre grandi figure della prima parte del
Del secolo passato
Siano state oltre a Togliatti che è stato indubbiamente il più grande
Leader politico capo partito
Di di tutta quella fase del dopoguerra poi certamente Moro che è stato il il più grande pensatore politico che ha avuto l'Italia del dopoguerra
E poi certamente De Gasperi che ha spezzato invece il più grande uomo di governo del paese
Nel dopoguerra
Tanto il compromesso storico no io non considerava il suo volo dietro per farci anche forse parlarne parlarne dopo
Tanto compromesso storico e solidarietà nazionale son due cose non non uguali alla solidarietà nazionale direi di direi di più
Il problema non era quello di trovare una maggioranza di governo il problema era tutto nell'analisi politica che
Moro fece allora ripetutamente qui di pubblicamente che l'analisi pre di una stagione che che era che era finita della necessità di aprirne un'altra ma del bisogno di al Paese di una fase preparatoria nella quale come ricordava adesso Mario Tronti i due grandi partiti popolari dovevano legittimando sì
Reciprocamente prepara e l'alternanza qual era la condizione che
Rendeva possibile
Per cui un l'elemento di fondo che rendeva possibile
Questa fase politica
C'è un un altro libro di Mario Tronti molto molto molto bello molto interessante che anche qui con un titolo affascinante dello spirito libero
In di l'ultimo capitolo del
Del libro che oggi presentiamo riprende un capitolo dello spirito libero
E e
Intorno a questo capitolo introdotto da una ridà la ripresa di un pensiero di Kafka
E un racconto che si snoda intorno a un messaggio che dell'imperatore che parte ma che insomma non arriva
E
E Mario dice io lo lo voglio voglia applicare questo pensiero al a una delle ragioni costitutive della forza di quel passaggio politico della solidarietà nazionale
E me lo dice che cosa è mancato al messaggio parla la politica e lui dice lo so che scandalo solo pensarlo mai mancata la forma chiesa che bisogna dire è stata tentata ma non è riuscita la rivoluzione vuole l'istituzione
Ecco il passaggio della solidarietà nazionale è stato possibile perché i due partiti popolari avevano Trovato delle differenze le due forme chiesa cioè avevano una organizzazione politica che sosteneva un pensiero una missione un progetto politico
Qual è oggi una delle grandi dei grandi problemi della crisi della politica non soltanto della sinistra anzi forse del diciamo paradossalmente la sinistra sopra leggermente meno del re ma che la la che la politica e tutta fatta senza quella che Mario chiama la forma Chiesaccia manca la forma non c'è non c'è pensiero
Ma non c'è nemmeno forma organizzativa non c'è partito e quindi c'è una la sostituzione di questa formula del populismo liberista che una forma che destinata naturalmente ad avere rapido successo ma può avere anche egualmente rapido declino
E questo sposi spiega spiega molte spiega molte cose spiega come sia
La la mancanza di una forza organizzata
La forza politica organizzato un pensiero politico organizzato spiega perché come sia possibile che insomma il un valore decisivo come il valore del e un Europa però in una fase come questa oggi insomma nessuna persona che abbia un minimo di accortezza politica che guardi con un po'di
Lungimiranza la futuro presso una persona in nessuna delle democrazie dell'occidente europeo può pensare che ci sia una qualche salvezza se non all'interno dell'Europa all'interno di una rafforzamento dell'Europa attraverso un'unità politica dell'Europa ed è ed è incredibili come tutto questo venga possa essere messo a rischio per
Interessi che appaiono quel non sarà così ma Chiappani gli interessi di proprio di interessi quasi personali per un per una per qualche voto anziché nemmeno per qualche voto per qualche punto in un sondaggio sondaggio del del giorno dopo questo per la riflessione sulla mancanza di forma partito ci può portare anche più lontano perché perché perché anche la sinistra ha perso un po'la sua a sua forma Chiesa e quindi anche la sinistra a
Alla necessità di tutti lavorare su questo su questo punto
Prima di passare agli interventi volevo chiedere a Paolo Mieli questo nel libro un certo punto troppo Tronti dice che il veleno dell'antipolitica
è stato iniettato nel Paese nel sessantotto
Lei condivide questo giudizio
Sì sostanzialmente si in senso che
E gli ho molto riflettuto su forse prima del sessantotto è stata ma sicuramente avuto nel sessantotto ha un suo forte catalizzatori perché l'antipolitica
Entra come forma di supplenza laddove la politica sì fra farci Lorna
Dove la politica non affronta i problemi e li risolve e li risolve con delle categorie facili tanti e da questo punto di vista il sessantotto Stato una formidabile esplosione di antipolitica nel senso che tutto ciò che noi perché io parlo di me mi metto dentro
Con i miei ricordi ma anche con esserci tornato studiando la quando uno
Non è capace di risolvere per me sì facciamo allora come in Vietnam come Cuba come una rivoluzione culturale vuol dire che è un poverino che invece di affrontare delle difficoltà
Contingenti ma cosa vuoi dove vuole arrivare come con quali forze con quali alleanze con quali tipi di lotta
Il sessantotto è stato un'esplosione delle scorciatoie come raramente ce ne sono state avanzare tutti slogan che per il mio ricordo vivevamo come demenziali già allora la Cina Pechino tutte cose di persone che
Non erano mai state
A est di Frosinone parlavano al vicino insomma
Cade belle romantiche alcune scritte bene ma che chiaramente non avevano attinenza neanche per un minuto neanche per un anno secondo poi certe o c'era la folla astuzia da parte delle persone più corte
Di usarle come metafore però quando poi sono diventato adulto e ho capito che le metafore
Si possono usare facilmente mi è rimasta la faciloneria di quelle fughe e dentro la faciloneria delle fughe si spalancano le porte dell'antipolitica cioè l'antipolitica è e bisogna dare un contenuto alle parole l'antipolitica non essere capaci di indicare delle soluzioni politiche da questo punto di vista la cosa
Che avete detto sul compromesso storico e molto interessante perché era un passaggio complicato difficile e di cui il compromesso storico nella versione mai accettata come compromesso storico ad Aldo Moro
Era una era una soluzione di tipo politico per una risposta politica perché se no chi glielo faceva fare il partito comunista di quegli anni
Era in un grande avanza mento la DC reggeva questo grande avanzamento casomai rimanevano stritolati tutti gli altri
Non c'era nessuna a ragionare in modo in cui si sta negli anni settanta non c'era nessun obbligo di mettere in campo una formula come quella del compromesso storico
Era un modo di intervenire politicamente fu forse quello degli anni Settanta forse fino all'inizio degli anni ottanta
L'unico l'ultima stagione in cui la politica dava si cercava attraverso la politica delle risposte
Dopodiché mio giudizio sul compromesso storico
Molto meno generoso di quello che avete dato voi perché anche al compromesso storico mancava il sì una grande unione fra le tradizioni della sinistra per progettare l'alternanza ma cari miei la progettazione dell'alternanza non si è mai vista non c'è un solo rigo che spieghi come si sarebbe data l'alternanza né politica né sociale zero
Chiamai pensata in realtà quando
Non si ha la forza di portare a compimento un disegno
Anche quello schiude le porte all'antipolitica ricordatelo bene che la prima manifestazione che hanno individuammo come antipolitica fu una sorprendente risposta un referendum nel mille novecentosettantotto sul finanziamento pubblico dei partiti che ci lasciò tutti attoniti l'antipolitica avvenne il fondo la prima porta ci fece capire qualcosa alla vigilia più o meno delle lezioni di Sandro Pertini e poi ci mise anche un carico da novanta sull'antipolitica
Beh ormai siamo adulti se questi discorsi li dobbiamo fare con coraggio li dobbiamo fare fino in fondo il dobbiamo essere più attenti Caro ai limiti di quello che mettemmo in campo in quegli anni dico dico di come le responsabilità di questa messa in campo furono anche nostro
Il crogiolo del mille novecentosettantotto settantasei settantotto cioè il il culmine della solidarietà nazionale a mancanza di capire si capiva quando iniziava l'incontro tra Dc e Pci eccidi
Che era una comparsa non si capiva come quando sarebbe finita a b
I ritardi perché questo detti ritardi che c'erano ancora dei Comunisti italiani insomma rispetto ciò che si è prodotto
In Unione Sovietica a metà degli anni settanta la formula rituale nei congressi del partito comunista italiano era che quel sistema era perfetto contratti illiberale io sono rimasto cioè l'invito è un sistema di campi di concentramento di repressione brutale dell'opposizione di premi Nobel costretti ad emigrare perché non potevano pubblicare delle loro opere di critica per quello che riguarda Pasternak di criticare alcuni momenti complicati della Rivoluzione d'ottobre stessa per quello che riguarda sorge inizi in due premi Nobel
Costretti a marcire nel senso a tratti illiberale e persino quando arrivo a compimento ci disse una formula
Che c'era più circuito stare qui sotto l'ombrello della NATO grazie insomma
Si dice che nulla insomma una formula che il fu giudicata di compimento era l'esaurimento della spinta propulsiva della Rivoluzione d'ottobre vi assicuro che quando fra cinquant'anni esamineremo
Troveremo queste formule Rufy mistiche rispetto al a a a ciò di cui parlavo
E questo prendeva impossibile il compimento dell'alternanza nel senso che l'alternanza che vuol dire che c'è da una parte la destra da una parte la sinistra destra moderata centrodestra ma una sinistra egemonizzata
Come era per motivi storici da un partito che arrivava all'inizio degli anni Ottanta dire che forse c'era esaurita la spinta propulsiva
Per Luciano ottobre era apposta da porsi come
Da porsi come guida di un'alternativa ed era per questo che l'alternanza non poteva esserci e quindi tutto poteva riassumersi compromesso storico in una ipotesi permanente senza senza il passaggio successivo di incontro finché non si ruppe guarda caso sul desiderio del Partito Comunista Italiano o anche su questo di irrigidirsi sulla questione dell'Eure missili e cioè di non aderire alla prospettiva di un grande leader socialdemocratico tedesco Schmitt perché proponeva di porre mi di di che si contrappone cioè dei missili sovietici già posto di e puntati sull'Occidente invece in quel in quel momento il Partito comunista italiano fece una scelta pacifista adesso non è che voglio
Riaprire in questo caso però l'idea che li stavano per realizzare questo paradiso in terra del compromesso storie perché il sequestro e l'uccisione di Aldo Moro impedirono questa realizzazione
E ci dice
Insomma
A mio avviso è semplicistica primo perché sezioni se questo pensiero di Aldo Moro era davvero indirizzata in quella direzione
Troppo poco di spiegare perché non aveva seguace Aldo Moro era un leader così isolato poverino che non ce n'erano altri per
Realizzare
E la verità è che leggendo tutte le carte di Aldo Moro
Non
La denuncia ma innanzi c'è un'adesione molto trattenuta compromesso storico che tra l'altro nella sua definizione respinta con parole addirittura sprezzanti Corallo giusta sprezzanti nei confronti quindi comunque io vi riconosco ascoltato con attenzione le cose dette da Tronti da Zanda che si
Sicuramente la messa in campo di una ipotesi sorprendente giganti
Gigantesca che provocò come voi ricordate un grande dibattito non solo dentro al partito comunista anche una grande resistenza
Nel partito comunista ma anche negli altri partiti al quale però mancarono mancano le tappe successive prima ancora del sequestro dell'uccisione di Moro e poi dopo il sequestro e l'uccisione di Moro
Fu una catastrofe ma non legata solo il sequestro e l'uccisione di Moro
E comunque per rispondere alla domanda che mi ha fatto lei sì
Antipolitica nata molto molto prima cioè affacciarci antipolitica molto molto prima di quando poi l'abbiamo individuata sempre tardi
Ma i problemi ci vorranno anche in tempi di antipolitica perché visto che il discorso
Finisce anche giorni nostri vedrete che fra leghe Cinquestelle per uscire dal vago si porrà lo stesso problema che ci si pose ai tempi del compromesso storico
Si capisce bene qual è la spinta
Opportunistica e mandavo valutazione in questa parola
A mettersi insieme e non si capisce come quali lungo quali sentieri poi queste forze
Torneranno a dividersi confrontarci di l'una con l'altra rappresenteranno due istanze contrapposte riprenderanno
Il ciclo virtuoso che non può che essere quello dell'alternanza cioè dei due forze che si misura una Linciano tra perde una va al Governo l'altra va all'opposizione
Sarà questo oggi non ci vede assolutamente niente di elaborazione in questa direzione e questo forse è uno dei drammi della vita politica italiana diverso dalla vita politica degli altri paesi che c'è una
Insomma c'è comunque l'ottenimento a fare politica pensare politica ragionare di politica senza fughe nell'iperuranio e tutto viene visto in in maniera tattica
Contingente
Per quello che riguarda la sinistra
Con esiti tragici
L'unica soluzione in questo c'è questo il messaggio che voi lanciati io aderisco al cento per cento l'unica soluzione riprendere a ragionare di politica
Ragionando con tutte le sfumature e le complicità che ragionare di politica qui ci obbliga a ragionare di politica
Per questo Mario Tronti per i prossimi cento vent'anni può esserci ancora molto prezioso perché uno dei pochi e quindi fidiamoci di Mario Tronti del sua capacità di ragionare però stupiti di di quanto poco adesso io parlo di un ragionamento di grande prospettiva ci sono anche delle cose intelligenti che vengono dette nelle interviste
Soprattutto il Corriere della Sera perché qua siete tutti un clan di Repubblica meglio
Devo difendere la mia testata però adesso a parte è vero niente scherzi ci sono delle cose contingenti intelligenti ma sono due righe in un'intervista tre righe in un saggio
Un ragionamento potente come quelli che te ne troverete dieci quindici in questo libro Dio in questo momento non ne vedo grazie
Ci sono domande per Mario Tronti
Interventi
Nessuno si azzarda a fare una domanda Mario Tronti ingenua la sollecitazione perché in qualsiasi turbati da diverse dei prezzi alzerebbero dieci mani ma Mario Tronti provateci qualcuno si cimenti vediamo chi ha il coraggio
No impossibile lo sapevo lo sapevo che era impossibile
Ma io allora la posso fare io una domanda brevissimo Mario Tronti
Se tu dovessi datare
Il momento ma con precisione non a decenni nel momento in cui è venuta meno l'ipotesi operai sta che ti ha animata negli anni cinquanta sessanta settanta quand'è i mezzi seme guardato all'indietro per vedere il giorno della il giorno in cui io cambiato idea il giorno capito che quello era stata una magnifica avventura che avevamo perso che valeva la pena lo stesso di essere vissuta e e ho cominciato a indirizzarmi verso mente nuove quand'è che è finita con la
Quella cosa nella tua memoria per quello che legata qualche momento a qualche episodio a qualche presa d'atto cerco come si fa a identificare il giorno in cui sia sconfitti perché in genere nella politica tutti pensano che che anche queste bello detto libero il coraggio tutti coloro che raccontano se stessi
Io non lo faccio però noto che tornano raccontano del sedici come un filo
Meraviglioso ininterrotta in cui sono passati da sostenere le ragioni chiama insomma adesso dico della rivoluzione culturale alle ragioni di Dimaio come un filo perfettamente coerente che sì sì insomma un certo punto si è complicato ma da Mao a Di Maio
Non c'è
Tu
Nel libro affronti il tema della discontinuità
Per curiosità mia
Juan quand'è il momento in cui sei cambiato che ti sei comportato attraversato una crisi Coreco mandata
Ma dicevo
Attraversata varie fasi di ricerca non c'è questo tema
Che poi non è nemmeno forse il tema centrale è comunque un tema importante
Nel senso che
Seguendo anche il dibattito contemporanea le analisi
Sociologi e politologi che che si vanno
Producendo che sono state prodotte in questi anni
Domando
All'inizio si partiva diciamo dagli anni ottanta no quella là il passaggio
Che poi è il passaggio di grande trasformazione anche del del capitalismo contemporaneo no la mutazione
Storica del del del capitalismo il capitalismo ha tante facce si è detto che rotte o no perché
Non è mai lo stesso bisogna inseguirlo ma mano che cambia ed è difficilissima è una operazione difficilissima perché non fa in tempo a definire una fase sua che la già superata non
Poi ho ho fatto un percorso a gambero nel settore pièce vado sempre più retro tale da retta rotta dando la la l'origine delle anche del guasto
Perché insomma
Si poteva dire vale insomma sì anche prima negli anni settanta è cominciata qualcosa che non che non andava
Attualmente sono arrivato alla
Ma almeno per quanto riguarda la vicenda italiana no perché poi insomma c'è una vicenda
Insomma
Europea occidentale insomma che è molto più complicata ma per quanto riguarda la vicenda italiana
A questo punto sono attestato proprio alla
Quello che dicevo prima minima
Se Moro avesse avuto come interlocutore Togliatti
Perché attualmente sono arrivata a vedere l'inizia nella
Nel topo Togliatti
Non nel dopo Berlinguer come molto spesso si dice anche non comunemente ma nel dopo Togliatti e lì è cominciata
Qualche cosa io
Adesso spero
Ho intenzione
Di non so se il se se ci riuscirò ma con l'amico Andrea Bianchi siamo progettando un un libro intervista
Su su questa su queste vicende
E poi appunto sto pensando a queste cose in questo in questo senso
E in questo libro vorrei fare una cosa cioè
Mettere sotto critica
Un soggetto responsabile perché io sono sempre convinto che ci sono sì delle grandi
Opzioni movimenti oggettivi della storia strutturali però essendo filosofo di di dire origine hegeliana
Hai sempre in mente il soggetto no
Cioè
Quand'è che è cominciata a mancare il soggetto
Il soggetto che aveva in campo insomma un un suo Progetto
Un progetto anche di di organizzazione delle dalla propria parte nello stesso tempo di
Di
Attacco insomma la parte avversa
Pecche credo che sia compito è li vorrei
Mettere sotto critica
Quello che io oggi ci siamo
Questo ceto politico post comunista
Che batto sempre più considerando come il vero responsabile del di quella lunga deriva che
Detto stiamo sopperendo abbiamo subito oggi siamo quasi alla ha un esito insomma no che non è definitivo per carità insomma è un passaggio di nuovo però insomma è un esito molto molto eloquente su questo da questo punto di vista no
Questo ceto politico postcomunista non è stato all'altezza del di quelle grandi trasformazioni che il capitalismo nostra a a a a avvisto ha ha vissuto ha prodotto in se stessa
Ma non perché non ha più visto il nuovo forse il insomma hanno anche esagerato Lalla alla venuta del nuovo ma non sono stati capaci di
Quale il soggetto storico che che conta che rimane io
Perché
Lui ti dico la forma Chiesa perché io sono
Un pensatore del conflitto non cioè
Della rottura fondamentalmente
Però dentro il conflitto coltivò sempre
La durata
Con grande elettore di Braudel della lunga durata di queste cose qua no i processi storici sono lunghi sono lenti
Poi all'interno ci sono delle fratture ma devi sempre tenere in
Il soggetto storica che non è capace di durare
Non è un soggetto storico
è un soggetto soltanto politico la trasformazione del soggetto politico il soggetto storico
è la grande opzione no
è quello che ha fatto il movimento operaio nella nella sua Storia del movimento operaio non era un soggetto politico era un soggetto politico che è diventato storico
Se non stai dentro quella vicenda del dentro quella tradizione
Se ne fuoriesce di come si è voluto fuori uscirne
E crei una condizione che tu puoi non controlli più no
Perché i processi oggettivi sanno sempre mossi da soggetti se non se non monito come soggetto lo lo lo muove l'altro soggetto il soggetto antagonista
Tutto quello che è avvenuto non è avvenuta fatto per caso no perché è stato è stato voluto quelle componenti popolari dicono la forma chiesa io l'ammiro perché
Una cosa che dura due mila anni io insomma anche per me è una una cosa che insomma guardo con curiosità permettervi di guardare con curiosità azione umana con curiosità intellettuale insomma
Queste informazioni che vengono fuori oggi siamo così al al proprio al momento proprio culminante di questa è cosa nota come vengono fuori cose che che durano nel nello spazio di un mattino neon nel ma e allora
Quella sì quel ceto politico post comunista non è stato in grado di curare la durata no
Come io credo che non è stata capace di creare la durata
A questo è un è un punto molto importante
Paolo molto importante da storico lo puoi capire
No non sono state che non è stato capace di condurre carta
Di curare la durata nemmeno quelle tentativo che io ritengo ancora un tentativo straordinario
Di rovesciamento del capitalismo in un Paese solo di costruzione comunista del socialismo
Non si estatica aperti e nemmeno di curare quella durata lì tempi segnato a curare quella durata lì
Non si può fare non si può dire passiamo dal capitalismo al socialismo e poi dal socialismo al comunismo ed entro settanta anni che sono nella storia umana insomma niente un batter d'occhio
Non non si può dire insomma no è fallita la cosa è fallita no bene devi fare in modo che quella cosa in qualche modo duri cioè che che ha che trovi in sede le forze no rigenera tre gli sci anche dire della propria possibile decadenza
Che la porta hard appunto a ancora avanti
Nulla a a viene per caso quelle componenti popolare di cui dicevamo prima componente popolare cattolica la componente socialista e comunista quel componenti popolari badate quelle componenti lì si dice non necessitano più è vero non esistono più ma non sono stati morte di morte naturale sono state uccise
Sono state uccise con un'operazione politica
Di quello che è stato Herrera il nostro avversario che volevamo colpire proprio quelle cose cioè voleva da
Perché lì ha intravisto insomma può o un un pericolo o no
E ha voluto superarlo
L'antipolitica
Io ne ho parlato non tanto qui nell'Impero ma in tanti cose che abbiamo fatto in tanti discorsi e mi è capitato di fare
L'antipolitica è stata un'operazione politica gestita dall'alto
Non è che il popolo ad un certo punto è diventato
Antipolitico di è stato lentamente quotidianamente installato questo germe e velenoso no per cui tutto il problema è di liberarsi dalla politica perché
Così tutto il lei il resto sarebbe andato per il verso giusto tra l'altro quell'attacco alla politica corrisposto contemporaneamente
Alla fase capitalistica neoliberista tra neoliberismo è antipolitica c'è un nesso estremamente forte
E sono state due cose pensate
E realizzate
E fatte
Vendere dall'alto verso il basso conquistando da parte dell'alto il basso no che è la condizione in cui ci troviamo oggi allora insomma
Per questo io ho sempre detto non ma
Io
Non uso quasi mai la parola populismo perché come sappiamo non non è una categoria una
Che si può utilizzare per capire le cose
Io dico alla sinistra al centrosinistra non fate la battaglia contro il populismo
Fate la battaglia contro l'antipolitica
Perché
Nella battaglia contro il populismo avete finito per perdere il popolo e non è questa la al invece dovete ritradurre in politica
Quella quel disagio sociale che che poi si è incontrata con quell'operazione dall'alto che ha detto che ha indirizzato tutta la
Il conflitto
Verso appunto la la politica le istituzioni i partiti e così via
Ecco perché
Io ne mette il suo articolato faccio eccome
Faccia come Catone il Censore alla fine di ogni discorso diceva Deledda est Cartago alla fine di ogni discorso e Diego Della investe l'antipolitica perché se non si imbatte quella cosa lì non c'è nessuna possibilità di ripresa
Della sinistra come volete chiamarla del centrosinistra di forze e di trasformazione delle cose non c'è nessuna possibilità di riconquistare il popolo per la questa per questa
Battaglia per questa guerra noi di lunga durata anche essa insomma
E allora
Anche
Questa non si è reagito
Anzi ha reagito per esempio a questa demonizzazione
Del partito politico maggior
Che è stata anche essa insomma
Un'operazione ancora oggi verrà portata avanti no con queste con cioè la la l'antipolitica a è stata veicolano per abbattere i partiti per abbattere cioè la forma organizzata della politica se la politica non è una forma organizzata è antipolitica non è più politica non è vero che c'è una politica non organizzata che è politica no una politica non organizzata è l'antipolitica se non si dice questo chiaramente se non ci fa capire se no anzi introduce insomma nella se non siete esplica egemonia culturale su questo terreno non si riprenderà nel sogna più forza di trasformazione reali no
E no
L'ultima cosa dicevo quel ceto politico
Postcomunista
L'indice in mare d'andare a capire dove comincia la la anche la deriva no
Perché insomma
Bisogna anche riattraversare le forme in cui si è si è organizzata la politica sia in mandamenti organizzata alla politica
La
Quando si è cavalcato da un certo punto
Addirittura il contrario terrà politiche cioè l'antipolitica
Ebbene interrotto insieme entrati in una in una condizione di di auto di soluzione del Mend delle di una forza
Trasforma tredicenne Anna
Assolutamente non si doveva cadere in in in quel tranello si accaduti in quel tranello per me
Per varie
Per vari motivi per per per forme di di partito malamente costruite malamente organizzate
Senza senza pensiero senza forma informi e così via e
E la deriva è andata verso venti svolti
Che oggi dobbiamo chiederci conti siamo in grado di ridacchia parlarvi di riprendermi perché riprendere lire è un è un è un progetto che bisogna porsi prima porsi con con forza non
Con potenza non ci può lasciare andare alla deriva una situazione del genere non ha bisogno
Che ci sia una svolta reale una una svolta dalla forte forte Dini diviene insomma adesso basta di qui
Comincia un'altra storia l'Ama
Io penso che sia è una di quelle situazioni in cui bisogna avere il coraggio di di di rompere di ricostruire Nathan
Io ho sempre pensato ora politica in questo modo la politica modo
Non è mai non una nazione debole la la politica deve essere un l'esercizio di una forza
Anche l'esercizio di una di un di una potenza se si se si abbandona questa cosa si si va alla deriva come si è andati alla deriva
E qui mi ritorna in campo tutta la mia formazione
Che otto inoccupato che io cambiato che però
Toma
Ha una sua continuità
E che è basata anche sul che a un certo punto c'è un problema di di nella politica c'è un problema di forza c'è un problema di rapporti di forza c'è un problema di Potenza Nan
Che la politica non è un un ballo eccezion Romano
è una cosa
Cori
Bisogna che vengano fuori dalle forze che che che guidano che che che che orientano che indicano prospettive che facciano tattica e strategia come si faceva una volta
E cosa che non vedo
Il a questo punto guardano osservo
Dispero sono umana che cosa posso fare di più
Rompere ricostruire quindi io ringrazio Mario pronti ringrazio Luigi Zanda ringrazio Paolo Mieli e ringrazio anche voi dell'attenzione credo che siamo uscii usciremo di qui più ricche di come siamo entrati grazie