"I valori dell'unità nazionale tra municipio, Europa, mondo"

Diciamo i nostri lavori se mi consentite un attimo che
Dell'attenzione possiamo prendere posto e cominciamo il convegno
Spento
Il brusio che
Altro convegno
Si parte giusto dirlo in condizioni il tempo difficile quindi cerchiamo di costruire insieme con la disponibilità di tutti una giornata di riflessione alla quale noi abbiamo e attribuiamo grande rilievo grande importanza
è una riflessione uno spazio di di studio
Che abbiamo immaginato come tappa centrale importante in un itinerario
Che deve portare a fine giugno alla conferenza culturale e programmatica quella che con qualche ardire vogliamo chiamare la costituente del partito nuovo
Con tutti i limiti delle formule
Preconfezionate ovviamente
è un itinerario che si inquadra nel tragitto non tanto di rinnovamento madre di cambiamento possibile della politica per quanto ci riguarda
Del modo di essere
Della Democrazia Cristiana
Abbiamo già tenuto il primo convegno a Salerno il sei
Di marzo
Stiamo procedendo un po'a tappe forzate
E quindi con molta franchezza vorrei dire
Agli amici che anche giustamente hanno avuto qualche momento elemento di lagnanza che quando si debbono fare in breve tempo cosa che richiederebbero invece un più intenso momento di preparazione le disfunzioni ci sono ma vanno al di là della buona volontà o da cattivo volontà di chi è chiamato a dirigere quest'operazione ci siamo mossi
In tempi premi in condizioni difficili con il massimo di apertura
A tutti gli amici della Democrazia cristiana e suo prodotto avendo loro uno sforzo per capire questi nostri come son fatti per votare un ponte all'esterno alla società civile a quanti vivono la vita che potremmo dire normale anche se di questi tempi basta leggere le prime pagine gialle di oggi di normale c'è ben poco
Due parole sul senso di queste iniziative a Salerno il partito aperto questo è il tema cioè il partito che ormai cooperare
Una dimensione che ci sia stata della storia il Polito aperto della prostituzione hanno partito perdo valido programma lo è stato anche quello degasperiana
è chiaro che successivamente in coincidenza anche con una forte presenza di un partito di ascendenza marxista
Anche noi ci siamo strutturati con apparati conforme organizzativi efficaci eccetera ora in questo momento di crisi di tormento profondo dal rapporto tra la gente la politica ci ha chiesto uno sforzo ulteriore come ex partito aperto in grado di essere noi
Coloro che vanno indicazioni pedagogiche
Macché voce fra le voci di comune discendenza possono immaginare un progetto ulteriore per l'avvenire
Abbiamo dato alla conferenza programmatica che si terrà a giugno con titolo un po'ambizioso
Nuove idee ricostruttive del cattolicesimo politico per la ricomposizione della società italiani
Il tema di oggi lo conoscete
La terza tappa sarà sulla cultura economica la quarta sulla cultura della vita della persona della Scienza
L'ulteriore tappa e sui grandi sconvolgimenti geologici del nostro tempo sarà Catanzaro
Dai sistemi al frammento con odio dice dalla dispersione e il richiamo alla politica la cultura per vedere se siamo in grado di trovare momenti unitevi in un tempo in cui la balcanizzazione ma soltanto un fatto internazionale e nazionale ma probabilmente anche molto esistenziale individuale
è l'ultima tappa del suo rapporto gente situazione lo stato del valore umano si terrà a Udine questo tema di oggi lo dirà
Meglio di me era reduce da un amico Mattarella
Pone al centro una riflessione che negli ultimi tempi negli ultimi anni si è fatta particolarmente acuta anche in un rapporto talvolta controverso quanto meno nel dibattito politico tra nord e sud tra differenze italiche eccetera
I valori dell'unità nazionale tra Municipio Europa e mondo diciamo che
Noi cristiani siamo più propensi o diciamo più affezionati più intimamente partecipe all'idea municipale e dell'idea universalistica
Sono due punti che hanno qualificato le nostre più vive intense propensioni
Il Municipio non mi soffermo perché abbiamo scelto questo tema per la Sicilia anche un fatto di riconoscimento storico culturale la visione più puntuali sono state fatte da gente di questa terra
Tant'è che avevo due riflessioni uno di D'Andrea e l'altro di Giovannoni una Luigi Sturzo un sindaco per l'unità nazionale
L'altra di Giovannoni appunto Giorgio la Pira un sindaco per la politica estera
Di pace l'universalismo nelle varie forme spirituali e culturali politiche pensiamo ai sogni dell'Europa unita proprio fatto dai cristiani
Il leader cristiano in politica all'indomani la seconda guerra
Mondiale ma c'è questo segmento della unità nazionale che va riproposto
In termini politici in termini culturali in termini economici anche
Non un nazionalismo
Ma in omaggio anche una dizione che gli americani usano solo bandiere E Pluribus unum da molte diversità un fatto di unità
Ma probabilmente non una diversità locale per ripiegarsi sul localismo ma per aprirsi all'internazionali ma fare dalla dalla località direi dal localismo tra virgolette uno punto di partenza per una ipotesi di tipo internazionale europeo e mondiale mi fermo qua
Perché tocca Mattarella intorno al pop più propriamente questa giornata Pisano Poderaccio introduttive l'ambasciatore Incisa responsabile del dipartimento esteri della Democrazia Cristiana
D'Amico Piero Bassetti che da sempre impegnato in riflessioni direi significative e anche molto presto veti sul tema dell'autonomia del localismo e della dimensione internazionale
Avevo con rapido Castagnetti capo della segreteria politica della Democrazia Cristiana
E inutile dire ciò che già tutti sanno che il segretario politico in un non potrà essere presente siamo molto grati a tutti gli amici che parteciperanno a questo confronto
Molto grazie all'amico ministro all'interno Mancino che avrà l'incarico
Chiudere questa giornata su tematiche
Sulle quali non solo dal ministro è impegnato ma e si vedrà impegnato nella sua militanza politica ancor prima di essere parlamentare ma poi da parlare dalla capogruppo e tutte le sue forme di presenza e ringraziamento a voi
Per questa presenza e per i contributi che poi volete dare nel tempo con rito d'ascolto dell'opinione che abbiamo previsto la parola Sergio Mattarella commissario regionale della Democrazia cristiana e direttore del Popolo
Io vorrei soltanto premettere qualche considerazione sullo scopo di questa
Iniziativa del
Della democrazia cristiana de
Dei responsabili
Che si occupano del settore
Di promozione culturale e di elaborazione della democrazia cristiana
Ha ricordato Zaniboni poc'anzi che questo è il secondo appuntamento dopo quello svolto a Salerno
Nelle settimane scorse
Io vorrei
Per quelli che siamo qui
Per quelli e anche per i molto più numerosi che non ci sono fare qualche riflessione su una su quel che vuol dire in questo momento questo sorso di riflessione che il partito sta concretamente compiendo per passi non soltanto significativi come ritmo ma anche significativi come contenuto
Eccome
Scansione di argomenti da affrontare per poi culminare in una indicazione complessiva della democrazia cristiana
Ed è un uno sorso che in quanto rappresentativo
E rispondente ad un'esigenza
Primaria oggi nel nostro Paese
Richiede per chiunque si intenda autenticamente democratico cristiano un'attenzione vera
Non una distrazione come qualche volta emerge
E noi siamo in questo momento in un attimo momento di passaggio da due a stagione ad un'altra ed è sin troppo chiaro sin troppo ripetuto in questa in questo periodo
Ma è bene che riflettiamo perché molti gli avvenimenti che abbiamo di fronte degli accadimenti che attraversiamo sono collegati a questa condizione
Stiamo attraversando un passaggio da dura da una stagione ad un'altra
Una stagione si è chiusa se n'è aperta un'altra di cui non conosciamo ancora contorni ed evoluzione
E saranno contorni evoluzioni corrispondenti a chi a quello di chi avrà più l'uscita nell'esaminare più iniziativa nell'avanzare proposte e programmi e assumere decisioni ora per questo importante molto più di quanto non sia occuparsi gli aspetti organizzativi del partito o degli apparati
Se pubblici istituzionali è importante questo itinerario che la democrazia cristiana iniziato da Salerno e continua oggi a Catania
Perché esse non siano all'uscita del guarda sarà illusorio velleitario
Affidato a sogni che non ci sono più quella di mantenere una posizione politica rilevante di recitare un ruolo politico significativo del nostro Paese
Lo dico più avanti
Non so quanti saremmo qui oggi
E si trattasse di definire in che modo si aderisce al partito o in che modo si stabiliscono le influenze sulle strutture di partito
Ma questo è importante oggi
Per il nostro Paese per la politica italiana per il la democrazia cristiana capire cosa sta avvenendo capire in che modo si colloca democrazie cristiane in ciò che sta avvenendo
Queste sono le cose talmente importanti non le altre le altre sono funzionali se vi è questo progetto politico questa capacità di comprendere e proporre se questa non c'è tutto il resto cari amici don Sergio
Ponte restare qualcuno non interessa certamente collocano più sensibilità e aperto di più dentro e fuori il partito in modo che la democrazia rischia
Quel che sta avvenendo sta cambiando vediamo tutto il nostro Paese
Basta pensare per fare soltanto un esempio a quel che vuol dire
La giornata unificata il vuoto nell'Est Europa non soltanto nel quale rapporti politici internazionali ma anche sull'andamento quotidiano dei flussi commerciali dei rapporti finanziari delle prospettive economiche
Tutto questo
Tutto quel che è avvenuto in Europa ha avuto un contraccolpo immediato una refluenza immediata concreta quotidiana sovente non avvertita consapevolmente sulla vita del nostro Paese
Sulle cose anche più concrete più apparentemente distanti d'adesioni politiche
E difficile per la gente del nostro paese ma per quella di altri Paesi
E non è un caso che anche altrove vi siano fibrillazioni politiche istituzionali come in Francia come in Germania come altrove difficile
Per il nostro Paese tra gli altri per la sua gente
Capitoli e intarsi presso la condizione ancora non definito
E difficile venuti meno i parametri di riferimento
Politici ed economici in Europa che non che non vi sia nel nostro Paese come si registra forte un grande disorientamento e la disorientamento nasce generalmente come prima spinta dalla insicurezza che ne deriva la tendenza chiudersi in se stessi
A cercar di difendere quel poco che sia se lo sia ed è esattamente questo uno dei motivi che sta alla base le sto del leghismo del nostro Paese
Disorientamento provoca in sicurezza
Questo provoca
Tendenza chiudersi la convince doversi difendere da soli
Il rifiuto di accettare la sfida il rischio di esaminare come questo convegno oggi presente a di problemi propri in una dimensione che sia quella reale che l influenza non soltanto nazionale ma sovranazionale
Questo è quel che oggi vorremmo da qui da Catania come democrazia cristiana far comprendere ai democratici cristiani
Alla gente il nostro Paese che ha guardato e speriamo guardi ancora la Democrazia Cristiana a tutto il nostro Paese
Che non vale chiudersi a Riccione
Non al dando al di là dell'uscio del Boca casa del proprio Comune
Se si vuole non soltanto non conservare Sabine possibile evitare il logoramento
Di ciascuna condizione in questo nostro Paese ma si vuole al contrario riprendere un percorso di sviluppo e crescita che richiede che lo Speedy di essere collocato in una considerazione più ampia di quelle che la dimensione locale in cui molti oggi tendono a rifugiarsi
Questo il senso di questo convento questo è l'obiettivo che intendiamo perseguire far comprendere
Non soltanto questi l'importanza di questo tema ma avanzare con le relazioni degli enti degli amici onorevole stati chiamati a fornire a prospettare indicazioni anche avanzare proposte a questo riguardo
Vedete
Cosa dovrebbe avvenire quando un paese si trova all'ingresso di uno la stagione in cui c'è appunto disorientamento in sicurezza incertezza delle prospettive
Dovrebbe la politica dire
Rivolgendosi al Paese e nella politica ciascuna forza politica secondo la propria visione della società
Dovrebbe dire al Paese si è aperta la stagione nuova i cui obiettivi sono questi non son più quelli prima sono questi altri
E questi sono i programmi per raggiungere questo obiettivo
Questo dovrebbe dire la politica adeguata al suo ruolo ad un Paese non mettendo questo avverte che è entrato in una stagione nuova
Indicare gli obiettivi i traguardi da raggiungere le strade i per le i programmi che sono a percorrere rizzare per conseguire quegli obiettivi questo in realtà non viene fatto questo è quel che vogliamo fare
Con questi convegni con la devo come democrazia cristiana
Certo
Non possiamo trascurare che vi sono due ostacoli da superare
Due ritardi da recuperare
Il primo è quello di credibilità
Quale partito oggi avrebbe ascolto
Se si presentasse al paese indicando obiettivi traguardi e programmi per realizzare quale partito oggi è la credibilità per poterlo fare ascoltato visto che e sarebbe ridicolo da sconta ce l'ho la credibilità del sistema politico e dei partiti e ai minimi storici in questo periodo
E allora il primo
Per avanzare
Una proposta
Che rassicuri i Paesi sulla capacità di governare che propone la capacità di comprendere cosa avviene cosa l'ha fatto la prima esigenza è recuperare credibilità per cui alla credibilità in maniera seria rigorosa
Anche con decisioni
Che sono più del giusto di quel che in tempi normali potrebbe esser fatto andrebbe fatto con decisioni gesti posizioni che siano anche più della
Di quello che in tempi normali
Che non hanno non presentano questi vigenza di Pupo di credibilità andrebbero potrebbero essere compiuti
Ma naturalmente c'è accanto a questo a quanto a questo recupero di credibilità da realizzare
C'è il recupero di capacità propositiva
C'è il recupero il ritrovare una capacità di analisi
Che faccia sì che un partito di cattolici democratici
Che cosa più avanti dirò
Ha poi realizzato nel Paese una coalizione più vasta di carattere una una cosa l'attuale più vasta di quanto non sia i confini e mondo cattolico ma è un partito di cattolici democratici
Deve a vere in questo momento storico un partito come questo
Deve comprendere che in questo momento assunti se
L'onere la responsabilità di tradurre le indicazioni sulla convivenza che vengono da quella indicazione culturale che la più alta la più ascoltata oggi nel nostro mondo
Che è quella che nel centrato dall'uno va a Roma è stata emessa e si è incentrata nell'ultima enciclica di del di Giovanni Paolo secondo
Questa responsabilità accentua quando ci sono e ve ne sono le nostre colpe
Aumentar le nostre responsabilità
E il nostro compito e il dovere di farvi fronte
Se un partito di cattolici democratici oggi nella prossima stagione nuova non sa interpretare questa indicazione sulla convivenza manca al suo ruolo questo recupero di Capa da progettuale dittature principi che sono al prima della politica in comportamenti e scelte che sono dentro la politica è il compito della democrazia cristiana è quel che questi convegni vogliono realizzare
C'è naturalmente dentro il percorso del convegno di oggi
Il problema che più volte certo del partito Martinazzoli ha evocato della questione nazionale
Che si colloca e band ebbe è stato scritto nella nella definizione del convegno
Tra la le comunità locali tra i comuni l'Europa immondo
C'era questo nazionali
E va detto
Senza riprendere polemicamente
Alcune antologie di sciocchezze emersa in questi giorni a dopo di qualche parlamentare
C'è nel nostro Paese esigenza di rimettere nel suo binario vero la questione nazionale
L'ho partecipato qualche mese addietro ad un convegno dalla Fondazione Agnelli a Torino in cui sono confrontate diverse posizioni culturali
E c'era chi li tra i partecipanti avanzava l'ipotesi di regolare i rapporti nell'anno della nostra comunità nazionale in riferimento alle forze finanziarie agli elementi finanziari
Con riferimento a quelli fiscali delle regioni del nostro Paese
A queste cose
Dall'UE e dall'altra parte se si vuole fare questa divisa un'artificiosa è facile venire in soccorso con argomenti
Come si fa a dire per esempio
Che occorre vedere quante quanto quante imposte vengono pagate
Regia dell'amico Piero Bassetti Lombardia e quante in Basilicata
Quando abbiamo penne come il processo di concentrazione
Di alcuni sistemi economici creditizi commerciali e così via
Porta il versa il versamento allo Stato imposte pagate tenendo i canali in regioni del Nord assicurando apparendo così incremento gettito fiscale il Nord dopo Andreatta Prodi d'argento rionali come si fa
Però d'altra parte a non tener conto che vi sono di questi problemi
Come non tenerne conto per esempio che
Mentre il nostro Paese ha dedicato all'intervento straordinario nel Mezzogiorno lo zero sette del suo prodotto interno lordo com'è noto
La Germania nel novantuno dedicato alle sue parti orientali il quattro per cento del proto interrotto delle aree occidentali le più ricche nel novantuno ma come non tener conto anche del fatto che e una partecipazione di ritardo colpevole delle dei meridionali nel manca l'utilizzo delle risorse sia pure non così sovrabbondanti come qualcuno come qualcuno va affermando che sono state destinate
Ma che nemici non si può porre questo il messaggio che deve lancia Democrazia Cristiana come ha sempre fatto la sua storia
Il rapporto della convivenza in un paese sul piano di una partita contabile
Un Paese qualcosa di più come elementi costitutivi di quanto non sia gli elementi finanziario
E storia e rapporti umani è cultura e tante altre cose che vanno al di là di una banale cruda riduttiva mortificante partita contabile
Ora questo lo si capisce se si inquadra il senso dell'unità nazionale della questione nazionale tra il valore delle comunità locali dello specificità e quello da dimensione sovranazionale europea
E e della comunità mondiale in cui si opera con reciproci condizionamenti sempre più forte sempre più immediati
Certo
C'è anche un problema
Che in questo quadro
Riguarda in modo di rendere
Più omogenea attraverso l'azione politica che non sempre lo ha fatto la condizione sociale del Paese aldilà
Del decisivo naturalmente campo di tessuto produttivo di servizi e così via che quello dell'atteggiamento del rapporto tra società e istituzioni
Non c'è dubbio
Che nelle regioni settentrionali che una società piovuto nove estrema politico
Che nel Meridione e sia politico ha contribuito a mantenere anche per la debolezza economica del tessuto sociale questo più subalterno delle istituzioni del potere politico e che c'è una maggiore
Impropria sbagliata pervasività e sistema politico
è anche vero che nel Meridione permangono forti
Per alcuni profili più forti alcuno della convivenza che sono inediti in qualche parte di altre regioni
E allora questo di rendere
Omogeneo partendo il meglio
Di ciò che è specifico e nelle varie parti e il compito delle forze politiche se vogliono essere degna di questo nome erano i miseri resti come tante volte viene fatto e facciamo
Su cose che di politico hanno ben poco e hanno tutto se il sapore di una attività commerciale dentro le istituzioni
Quando si immagina che i rapporti che sia politicamente gratificante
Avere una maggiore partecipazione in una Giunta una maggior numero minore partecipazione in una in un congresso di partito questo ecco comportarsi come se la politica fosse una società per azioni ed è ben altro e non varrebbe la pena attraversarle viverla se fosse in quel modo cari amici
E so bene sonde che giocose che tutti condividono verbalmente ma poi tengono conto dette frequentemente della concreta pratica del nostro agire
Questo è
Una
Un complesso di ragioni che stanno alla base di questo di questo convegno di questo itinerario di riflessione che sorge che svolge la democrazia cristiana
Ribadendo
E questo credo sia il caso almeno io avverto l'esigenza di ribadirlo
Che questa azione va fatta perché intendiamo
Tradurre nelle indicazioni politiche né certe programmatiche il patrimonio respirato destini ispirazioni
Che nascono dal nostro riferimento culturale di cattolici democratici un partito ispirazione cristiana e a questo come compito riuscire nella sua autonomia da laicità del suo impegno
A garantire una genuina traduzione di scelte programmi e comportamenti conseguenti che lo facciano vedere realmente ed esterne la sostanza partito di cattolici democratici
Abbiamo realizzato in questi quarantacinque più anni una più larga coalizione elettorale
L'abbiamo realizzata l'interesse del Paese e perché la gente si riconosceva in ciò che
Sorgeva come azione di governo la Democrazia Cristiana
Ma la nostra essenza è sempre stata deve restare come partito quella di un partito di cattolici democratici capace di creare consensi e di
Ripristinare riorganizzando la perché vari organizzate ripresa una grande coalizione elettorale
A suo sostegno o un partito di cattolici democratici come nella tradizione che tasta Sturzo a De Gasperi a Moro è sempre stato del nostro partito
Questo è il
Il nostro il nostro compito
E questo lo è
Al nord come al sud del nostro Paese
Lo è nel Meridione
Lo è in alcune sue regioni con un particolare impegno
Nei confronti dell'ordinata libera convivenza
Effettivamente ordinata l'effettivamente libera il che vuol dire non soltanto un impegno contro la mafia nella politica nella gestione politica
Ma anche il rifiuto di qualunque posizione di tiepidezza o di indifferenza
Come se questa frontiera non appartenesse direttamente a ciascuno
Che a responsabilità di partito istituzionali per la Democrazia Cristiana
Questo naturalmente anche in Sicilia mi sarà consentito soltanto una parentesi
Brevissima per concludere che riguarda la nostra regione
Anche in Sicilia
Dove
Dobbiamo
Impiantare il nuovo partito la Nuova Democrazia Cristiana
Si è molto parlato degli adesioni al partito nella nostra regione
Del perché non siano state avviate del perché non siano state attivano la sia stata attivata la procedura
Io credo che le adesioni debbano seguire la sostanza
Delle condizioni che rendono possibile il nuovo partito
E che alcune province commissariate e non di secondaria importanza in realtà la maggioranza dalla nostra Regione richiedevano quantomeno un tempo per i commissari per svolge il loro lavoro
Credo che sia
Che ne potremmo attivare attiveremo anzi la procura di adesioni atte a dopo il referendum nella nostra regione
Nelle province
Cade in Santo secondo i ritmi secondo le intese con le
Responsabilità provinciali di segreteria o commissariali che so è che siano secondo le diverse esigenze
In maniera che tra la fine di aprile e giugno sì posto svolge le adesioni
In Sicilia alla democrazia cristiana al Manifesto all'appello di Martinazzoli a quanti hanno passione civile naturalmente
Le adesioni ebbe a realizzare un nuovo tessuto di partito
Mantenendo quel quel che viene che vieta e non era certamente poco energie positive e raccogliendo quel che non vi era di energie positive
Con una naturalmente
Indispensabile
Procedura rigorosa perché le elezioni siano realmente funzionale al nuovo partito e con dei criteri rigorosi di adesione
Ripeto per la stagione che attraversiamo
Per l'esigenza di autenticità del nostro partito criteri rigorosi anche al di là di ciò che poteva per il giusto in condizioni di normalità politica
è il momento riceva Martinazzoli
L'altra sera ad uno dei parlamentari lo ha ripetuto
Più volte in questo periodo della generosità
Perché la Democrazia Cristiana non appartiene
Questo quello o un gruppo di dirigenti
Appartiene ad una storia che è fatta di tante donne e tanti uomini che la vogliono autentica credibile e di potersi Gloria e tutto ciò che impedisce che sia così non può trovare udienza e presenza nella Democrazia cristiana
Questo è il modo in cui inserire da protagonista
La democrazia giudiziaria siciliana in questa nella vita della Democrazia Cristiana del nostro Paese
Questo è il modo di affrontare tutti insieme poi sulla base di queste indicazioni
Programmatiche divisione interpretati fatte degli avvenimenti che stiamo conducendo con questi convegni inserì la democrazia cristiana da protagonista qual è nella politica del nostro Paese
Sapendo
Come è stato detto anche in Senato l'altra volta con molta efficacia dal segretario del partito
Che la droga seguita da una alcuna remora o alcun timore o alcuna difficoltà a immaginare anche uno di opposizione
Ciò che è importante è che si mantenga sempre si recuperi in pieno l'autenticità della sua natura presumo di Estrada il foro della sua attività della sua iniziativa
E a questo scopo sono finalizzati si svolgono questi convegni per cui anche DC siciliana ringrazia Monti icone Zaniboni Ravelli organizza
Grazie a Sergio Mattarella etica monete la parola all'ambasciatore d'Incisa che svolgerà il suo intervento su questo tema nazione per giorni comune nella nuova geografia mediterranea renda parole
Signor ministro signor Presidente cari amici la mia relazione parte da una premessa che l'accaduto di Berlino
Segnando alla liberazione dell'Europa orientale
Non solo un evento di grande importanza come ha sottolineato l'onorevole Mattarella ma elemento tale che può essere forte paragonato per portata storica
E per le conseguenze geopolitiche alla pace seguita alla prima guerra mondiale io alla spartizione dell'Europa seguita dalla seconda guerra mondiale
Nasce uno scenario che supera anzi questi due eventi precedenti che vendica Yalta e versare
Perché come si può sostenere secondo un certo punto di vista riporta apparentemente il mondo europeo ai quindi Brad quindi anche il mondo mediterraneo
Ai i libri e squilibri simili a quelli esistenti e ne quattordici sia perché è come mi sembra più appropriato sostenere non si limita a capovolgere i risultati dei quei grandi conflitti del nostro secolo
Ma introduce elementi di novità straordinarie ed esaltanti introduce sfide che impegnano tutto il nostro potenziale amici amici nativo purché non vengono avvertite solo come ostacoli o come prospettive negative
Effettivamente i cambiamenti sovvenzionati all'evento dell'ottantanove nella geografia politica dell'Europa possono essere paragonati solo a quelli che potevano essere ipotizzati dopo il nuovo conflitto mondiale
In un saggio apparso alla fine degli anni settanta in Inghilterra un gruppo di esperti militari britannici prevedeva dopo un conflitto che sarebbe svolto alla metà degli anni ottanta
Concludendosi con la vittoria dell'Occidente se vogliono sovietica Effetti sulla compagine dell'Unione Sovietica
Non benché sconfitta militarmente non diversi da quelli che oggi tutti negli anni vediamo anzi semmai meno drastici e meno gravi
Non si prevedevano ad esempio tutta quella non si prevedeva ad esempio tutta quella sequenza di scissioni secessione separatismi
Come quelli che sono insorti nell'ultimo triennio né si prevedeva una crisi politica interna così gravi
Conseguenze simile cambiamenti che sono avvenuti in Europa in questi ultimi tre anni sono seguite nella storia sono conflitti prolungati e terribilmente costosi umanamente e materialmente
La verità è che nel periodo che va dal quarantacinque l'ottantanove si è combattuta una vera guerra senza l'impiego di mezzi militari ma con impiego di strumenti politici ideologici ed economici
Pur con le sue tre con le sue distensioni questo conflitto è stata condotto quell'avvenimento e con decisione la guerra fredda è stata una vera guerra la terza guerra mondiale c'è stata
è stata una guerra guerreggiata
Nella periferia una guerra civile vuole
è inutile che io c'ho pensato che sta leggendo così importante sul quale ha riflettuto con impegno e quindi mi pare che sia giusto fondi con l'obbligo di ascoltare ma protesta anticrisi
Prego
Una terza guerra mondiale c'è stata è stata la guerra guerreggiata nelle periferia
Una guerra silenziosa in Europa ma si è conclusa con la vittoria che l'Occidente con la vittoria delle idee e dei valori d'Occidente e la disgregazione di quella che in un modo un poco mi fumettistico ma efficace Reagan chiamava l'impero del male
Come ogni altro conflitto al suo termine anche questo terzo tipo guerra questo nuovo scenario europeo pone problemi di assestamento siano schieramento vincitore sia lo schieramento dei vinti
Ogni dopoguerra segni una crisi
Nella vittoria casco nella sconfitta sono mai complete specialmente quando il conflitto è stata una guerra di idee e di valori anziché una guerra con obiettivi di conquista territoriale
Direi che le responsabilità del dopoguerra incombono più sui vincitori sui vinti è il campo occidentale che porta la responsabilità di gestire il processo di assestamento che deve condurre ad un ordine giusto
Ben una responsabilità particolare incombe sull'Italia e su quel partito d'Italia e con le sue scelte ha portato l'Italia del campo di vincitori
L'Italia esce due volte vincitrice dalla guerra fredda come Paese che ha scelto il modello occidentale ed europeo il modello vincente e come paese di frontiera
La prima vittoria evidente la seconda la fine di un ruolo di frontiera è meno evidente ma non è meno consistente
Perché proprio sotto questo aspetto proprio su questo aspetto si possono cogliere tutte le prospettive che è successo offre all'Italia nel suo insieme all'Italia Europa all'Italia Paese Alitalia delle Regioni e dei Comuni
Come l'altra grande sconfitta del quarantacinque la Germania l'Italia appartiene all'Europa centrale
Orbene in quarantacinque aveva annullato lo stesso concetto di Oropa centrale esistevano soltanto l'Occidente ed Oriente Germania ed Italia si presentavano come le frontiere dell'Occidente
In caso di guerra e non campo di battaglia predestinato
E hanno un terreno di scontro simbolicamente segnato dallo scorporo territoriale di un terzo tra Germania a favore del blocco orientale
E dall'esistenza in Italia di un partito politico che nella sua fase stalinista incorporava da un quarto a un terzo dalla popolazione
Nello schieramento anti occidentale e nella fase post femminista ma navigava dell'ambiguità diplomatica e in questo senso sieste realizzata entrambi i Paesi già attraversati dall'antagonismo Est-Ovest l'unità nazionale
Ma i due Paesi non solo hanno realizzato l'unità nazionale
Ma con l'unificazione delle giornate della Germania la liberazione dell'Est la demonizzazione russa la Germania l'Italia accesso la DS paese di frontiera ricorrono deviati o politica europea
Mi come Paesi di diceva coi Paesi cerniera l'Europa centrale che è stata per le per questi quarantacinque questo per questo dopo ultimo lungo dopoguerra della la seconda guerra mondiale
Con considerata come un'espressione geografica non è più un'espressione geografica torna a essere quello che è stato sempre un ruolo di Contrada assumono un ruolo di congiunzione tra loro occidentale l'Europa orientale
Mi sembra importante insistere su questo concetto di paese centrale che significa il passaggio per l'Italia da paese di frontiera Paesi cerniera o a Paesi ore e a Paesi poco
Questa centralità della Germania dell'Italia è esaltata da una dilatazione dei confini e dell'Europa che non solo non si ferma più a Lubecca io a Trieste
Non solo sì mi spinge fino agli Urali come preconizzava De Gaulle ma ormai giunge fino a Vladivostok inglobando le Repubbliche asiatiche dell'ultimo dell'ex Unione Sovietica
Chiamate a far parte della conferenza per l'assicurazione e la cooperazione europea
Ma non è solo l'Europa a dilatarsi siglata anche il Mediterraneo dove finisce il Mediterraneo nel Mar Nero vino del grande lago interno come il Caspio magari nel Golfo Persico nel Mar Rosso
Non a caso l'idea di una conferenza per la sicurezza e la cooperazione del Mediterraneo oggi appare troppo stretta per lombare che come sostengono gli esperti francesi è tornata ad essere un mare centrale
Anzi il mare centrale
Il centro del sistema internazionale più come centro di possibilità che come centro di antagonismi anche se in quest'area all'antagonismo Est-Ovest subentrano nuovi avventurismi e sì infatti appaiono meno gravi deve immediatamente l'antagonismo e sta o si può dire che le promesse positive nascono dal fatto che mentre prima il sistema si presentava come statico e rigido oggi è entrato in una fase dinamica e date
Per percepire i mutamenti avvenuti nel quadro geopolitico del Mediterraneo
Basta ricordare che secondo molti storici il primo episodio della guerra fredda l'ammutinamento l'otto aprile del quarantaquattro della Marina Reale greca ad Alessandria
La dottrina trovando l'offerta dello copertura difensiva la Turchia e la Grecia già in preda alla guerra civile recente blocco di Berlino
Da allora l'antagonismo estroversa conosciuta del Mediterraneo momenti estremamente drammatici come preallarme americano trottole settantatré quando l'Orso minacciava di inviare i suoi perduti stia nel Sinai per evitare la testata dell'esercito egiziano nell'ultima guerra arabo-israeliana
Non a caso gli esperti di strategia ad avviso del Mediterraneo al Teatro decisivo del confronto tra i blocchi
La centralità del Mediterraneo tuttavia si presentava dorato montato negativo oggi si presenta invece come un dato potenzialmente positivo dato che Mitterrand possiede varato di un antagonismo estraneo agli interessi permanenti dell'aria
Spiegando meglio questo concetto a voglio sottolineare che i Paesi mediterranei
Oggi si possono muovere secondo i propri interessi e non secondaria interessi strategie delle superpotenze come si doveva fare ed era giusto fare nel campo occidentale all'epoca dalla guerra fredda
E i Paesi mediterranea hanno acquisito una libertà diplomatica senza precedenti una libertà di cui nel caso italiano le regioni interessate devono essere consapevoli per realizzare pienamente la propria collocazione geografica
Ricordiamoci il detto napoleonico la politica dello Stato è la sua geografia
Ciò vuol dire che il Mediterraneo
Libero da una potenziale conflittuale spaventoso permette l'aria razionalizzazione di tipo di linea diplomatica conciliative
Secondo l'esperienza storica che ha visto in questo mare predominare i periodi di collaborazione rispetto ai periodi di conflitto
Ma vediamo a questo punto nel compendiare le novità e ritorni della storia dalla geografia nel Mediterraneo
In primo luogo abbiamo un rapporto sempre più diretto fra il Nord Africa i Paesi europei del Mediterraneo occidentale ossia la Spagna la Francia l'Italia questo rapporto si avvia ad avere caratteristiche diverse dal complesso dei problemi che caratterizzano i veterani orientali centrale
E il fenomeno immigratorio dal Nordafrica verso l'altra sponda mediterranea rappresenta la cuspide di un iceberg
In quanto al propone l'inevitabilità di un progetto di sviluppo comune che tenga conto di prospettive di una divisione del lavoro tra la sponda europea la sponda nord africana salvaguardando le caratteristiche ambientali
In sostanza il rapporto tra le due Ariel si avvicinerà sempre di più al rapporto Messico Stati Uniti
Spetterà ai tre Paesi interessati assume iniziativa propositiva alla Comunità europea nella Comunità europea tenendo presente l'urgenza data dalla crescita del fondamentalismo nella regione
In ogni caso va sottolineato che il fondamentalismo sola apparentemente porterà o dall'isolamento dell'aria il pericolante non potendo isolarsi dal contesto geopolitico euromediterraneo potrebbe alimentare sviluppi conflittuale
Vedremo successivamente quello che sarà il ruolo di quello che chiamerei la la mega regione Tirrenica nella tessitura i di un nuovo ordito nel Mediterraneo orientale occidentale
In secondo luogo abbiamo nel Mediterraneo centrale un compito dell'Italia nell'impostare relazioni con Malta la composizione strategica ormai principalmente l'interesse italiano e poi essere risolte nella forma più rapida con l'integrazione dell'isola dalla Comunità europea
Riguarda la Libia l'interesse italiano per l'Inter porno abitazione diplomatica nel difficile incontro-scontro tra tale Paese il mondo occidentale
E in effetti se lo vogliono vogliono Italia forse la sola potenza europea
Che può andare a simili incontro con lo schermo in qualcuno lo schema costruttivo anche in questo quadro chiediamo che in particolare alla Regione Sicilia la regione Sicilia posporre unire o un contributo originale
E in terzo luogo abbiamo e Mediterraneo orientale
Quindi cambiamento appare più brusco e drammatico apparentemente la situazione regredisce al periodo anteriore la prima guerra mondiale un ciclo storico si apre e si chiude tra a Sarajevo attraverserà Chievo dell'attentato e la Sarajevo De Rossi
E in quest'aria non c'è rischio di guerra c'è già una guerra una guerra per ora limitata ma che riproduce con graduazione ancora più atroci la tecnologia del massacro proprio delle storiche guerre balcaniche
Come nasce dell'ampiamente Lunaria dove rimane sempre latente la tensione greco turco
Il rischio di una saldatura tra i conflitti balcanici l'antagonismo arabo israeliano e ancora remoto ma non è da sottolineare da sottovalutare l'incapacità delle potenze incidentale di individuare quali sono oggi le proprie prospettive né in quest'aria
Per cui emergono interessi di tipo tradizionali come le vecchie amicizie dell'epoca fra le due guerre
Ovvero interessi Grant io di tipo strategico economico come la tendenza degli Stati Uniti ad inquadrare il problema non più nell'ottica dello scontro con Mosca
Quando l'ottica del rapporto generale con il mondo islamico
In sintesi in quest'aria esiste un compito principale la varie sessioni jugoslava un conflitto secondario nella repubblica caucasica
Un aria permanente di guerriglia nel Kurdistan il perno dell'aria e la Turchia che da paese di frontiera da sentirete ad occidente nel periodo anteriore all'ottantanove è ritornata ad essere una potenza Kia Toma all'epoca dell'impero ottomano
Il coinvolgimento diretto tra Turchino ideale conflittuali comporta il rischio di un compito
Ora io perché come ha detto puntualmente una Sperto francese se noi non dovevo penseremo ai Balcani i Balcani Vargas Bakr entrando duro
Su questa nuova geografia si innesta il problema delle idee
Che ci sia un risveglio di nazionalità in dubbio e questo risveglio comporti
Il rischio di nazionalismi permanenti è altrettanto indubbio
Soccorso bianco
Il soccorso bianco io
Il vuoto l'utopia marxista rischia di rispecchiare anche qui il rischia di risucchiare anche quelle che potrebbero essere l'etologia nella transizione
Di fronte alla difficoltà di un passaggio rapido al modello futuriste economica politica politico possano emergere dei sistemi ibridi che finiscono per appoggiarsi sulla tribalismo per captare per Capra captare un consenso di tipo primitivo
Nel deserto e Dion oggi con l'unica pianta che può allignare e nazionalismo
La consapevolezza del pericolo di una desertificazione ideologica
E così acuta nei settori più pensoso e della cultura occidentale che la rivista esprit una rivista vicino alle nostre idee ha dedicato il Numero recente gli articoli più importanti all'elogio di Roma e della romanità
Attenzione dall'oceano non evoca la Roma imperiale da Roma delle acque del dei giorni la Roma telefono Traiano degli archi di trionfo bensì la Roma liberale e tollerante che ha evitato ogni tentazione razzista
La Roma soprattutto che ha saputo trasmettere la sua cultura ai popoli aggregati all'impiego
E la conclusione in uno degli articoli appunto queste occorre limitare dei romani la capacità di gestire un'eredità culturale e la capacità di trasmettere agli altri il che tradotto nel termine in termine di oggi significa essere capaci di trasmettere al mondo circostante i nostri modelli di coerenza di sviluppo
Nel Rispetto peraltro tipico di Roma delle identità locali
Dove sono i capire come queste nuove interpretazioni
Dell'unità si armonizzano con la nostra concezione umanista
E si conciliano con quei valori di solidarietà di integrazione che noi sosteniamo
Quello che accade comunque e che oggi ci troviamo dalla nostra geografia
Di fronte ad un nuovo antagonismo quello tra l'integrazione la frantumazione le forze che spingono la seconda direzione non sono meno forte di quelli che spingono la prima direzione
In quattro che in questo quadro limita comunitarie classiche la nazione la Regione e il Comune possono svolgere secondo lo spirito che li anima un completo integratore o possono svolgere un compito posto
Direi peraltro che sia dell'uno nell'altro caso tendono a muoversi in sincronia questo vale soprattutto nel caso dello densificazione l'aggregazione chiama desegretazione
I fattori grazie nega disgregazione o operano anche all'interno dell'Europa che nasce non lo dimentichiamo su un asse preciso l'asse franco-tedesco del Reno
Orbene in Ruanda centrali pare avesse e Gian messo in dubbio non servizi avveniristico pubblicato recentemente da riconquistare
Chi ha trasferito il baricentro dell'Europa in Unione dell'Europa centrale comprende comprendenti oltre la Germania perno anche vari Paesi vicini e per l'Italia pratichiamo nulla di pubblica utilità
Questa Unione Europa centrale trasformerebbe in periferia
Il resto d'Europa
Innescando ovviamente delle pensioni più idoneo da parte mia che questa rappresentazione del futuro
L'economista si riferisce ad un ipotetico due mila trentotto possa essere smentita a breve scadenza
A mio avviso certamente finite d'Europa con un unico baricentro il Reno il binomio franco-tedesco
Una comunità europea allargata testi a nord porterà ad un'Europa policentrica con un asse parallelo a quello renano dal Baltico l'Adriatico e due trasversale
Quella dobbiamo dell'Europa centrale e quella mediterranea da sud da sud Val di Gibilterra del genio e fino all'Asia Minore
Che destinata a gravitare verso devono e in questa Oropa policentrica il volo Alitalia diventerà fondamentale
Perché come oggi collega è collegata all'asse renano attraverso l'Italia nord-occidentale e se si troverà a partecipare in qualche modo attraverso le varie sue regioni a tutte queste nuove architetture geografiche dell'Europa
Presentandosi ancora di più come Paese cerniere quindi come fattore unifica
Quando si parla di Repubblica del Nord a questo punto vorrei fare questa precisazione signora
Perciò una predestinazione storiche geopolitica per cui l'Italia come Paese centrale si presenta come una piattaforma girevole tra l'Europa occidentale dovrà parietale d'Oropa del Nord e il Sud mediterraneo
La divisione del dell'Italia in tre fasce orizzontali assurda semmai si potrebbe visto si potrebbe distinguere due mega regioni quella tirrenica dalla Liguria alla Sicilia e credo gli atti della Quinta Repubblica
Ma questa distinzione rispecchia una diversità di interessi ma non do una contrapposizione di interessi
Perché è bene sottolinearlo d'interesse delle regioni italiane sono fondamentalmente complementari e se vi sono interessi in contrasto semmai potrebbe sorgere proprio nelle regioni settentrionali
Del resto il libero della Liga Veneta Lucchetta oppone inondazioni rompa la nozione penetrazione lombarda individuando persino una matrice etnica diverso da quella celtica in Lombardia
Intende la presunta Radice Proto veline tartine secondo lui a popolazioni baltiche che devo dire non ricordo sono ma comunque sarebbero etnicamente fra sorelle insomma della Regione Veneto storicamente Minale venite non sono mai data d'accordo
E poi infine sarebbe assurdo pensare che mentre la Germania si linee sarebbe assurdo pensare che e dunque simmetria storica che esiste fra curiosamente fra Germania e Italia venisse dei smentita dalle una Germania che realizza l'unità all'Italia con la Germania eventualità l'Italia si divide
A questo punto obiettiva per l'Italia è quello di poter giocare subito scacchieri insomma e questo può avvenire giocando su diversi scacchieri solo impegnando la società ad ogni livello impegnando per nazione da Regione il Comune
La nazione intesa nel senso vero europeo occidentale non come ente chiuse da autarchico depositario di verità esclusiva ma come entità aperti
La reazione come nazione mondo come sistema legato all'interdipendenza come economia mondo secondo la bella espressione che Braudel ha usato ha proposto per le nostre repubbliche marinare come nazione Europa
Come parte del loro a proprio perché integrale perché amici Rossi entra pezzi d'Europa non si stanno ed Europa pezzo da un lato avuto per secoli ha un problema di Stati italiani che guardavano tutti intelletto e diverse ed ogni ha ricavato alcun vantaggio
L'Europa non a nessuno interessa dalle aperture durasse questione italiana che sancirebbe inevitabilmente la trasformazione della Comunità europea in un sistema egemonico rompendo ogni equilibrio interno
Non ti ha mai non dimentichiamo infatti che è proprio l'inesistenza di una Italia nazione l'esistenza di un vuoto politico in Italia ha fatto del nostro Paese dove lo stadio dopo le potenze europei hanno giocato la partita dell'egemonia
Leggevo niente storicista in Italia e noi ne abbiamo pagato il conto
Questo non vuol dire che l'abitazione sia sufficiente a definire il ruolo esterno dell'Italia
Dire al contrario è giunto il momento di vocaboli di mobilitare le vocazioni esterne a tutti i livelli
Perché c'è se c'è un'insufficienza indubbia dello Stato nazionale a ricoprire tutte disco scacchieri una insufficienza storica
Perché effettivamente lo Stato nazionale si è presentato come riduttivo rispetto alle relazioni esterne degli stati precedenti in una prospettiva storica secolare
Vi è dunque la grande occasione di di spiegare attraverso le nostre regioni del mondo per terra nel mondo Balcani ha un'influenza positiva e decisi
Tenendo sempre presente che divise per regioni italiane sono condannato ad un ruolo positivo addivenire semplice addivenire semplici pedine in giochi più grandi di loro unite possono svolgere un ruolo attivo generale e ha spiegamento completo
Nella congiuntura odierna dazione Regioni e Comuni era presente lo delle sinergie che la comunità europea sollecita con quel principio di sussidiarietà che non riconosce soltanto l'esigenza di una deregulation
Di uno snellimento burocratico ma incoraggia implicitamente lo sviluppo delle vocazione geopolitiche cioè con nomi che delle nostre regioni in un ambito nuovo che richiede un'eccitazione creatività
Certamente la politica estera chiamiamola così delle regioni dei comuni non può essere più accidentale o può dire a curiosità e interesse saltuari
è finita l'epoca di quei gemellaggi che si sono rimane scambi divisi prima non sortiva alcun effetto durevole occorre una priorità scelte mirate
E non è vagamente diverso e in cui non comunica verità ideologica sembra avere già dire bloccare di rapporto i sintomi differenze lapidario scia dare con umiltà
Uno dimensione ecumenica la vocazione del alla vocazione di una città della sua città senza interferire nella politica estera e nazionale ma offrendo ad essa spunti positivi è un esempio dono limiti care
Le nostre città le nostre regioni debbono proporsi come esempio nel mondo che li circonda
Questa relazione esterne calcolate ben dosate
Quindi a darci menti ispirati Italcementi ispirate la nuova geografia europea portò nel suo giusto alveo la questione nazionale la questione italiana dando adesso lo sbocco positivo
La prima prova del funzionamento dice energico ordinate ad una strategia molto tipici egualitaria
Può essere data nel Mediterraneo adegui la regione da e per i Comuni che abitano al di là di frontiere sempre più permeabili prospettiva esaltante della collaborazione che sfrutti devo che esula dalla nuova geografia e respinga le tentazioni dalla vecchia storia
In questa strategia trovo completa particolare la Sicilia che è un autentico crocevia geopolitico
Il ruolo della Sicilia avrebbe esaltato da un salto qualitativo delle sponde decine del Mediterraneo un salto qualitativo che si sollecita tosse promosso iniziative proposte organiche
Sul piano culturale da un approccio anche sul piano culturale sul piano di una cultura dello sviluppo
A partire dall'esperienza regionale di cui occorre rivendicare di aspetti positivi ed avrebbe un rapporto esemplare nel dialogo tra il nord e il sud del mondo
E trova qualche anno e trovava egualmente un protagonismo il nostro partito che ha una grande responsabilità in questa strategia internazionale pluralista
Per quattro ragioni prima perché siccome in passato ha compiuto le scelte giusto e legittimata a sviluppare da aggiornare quelle scelte ed articolare i nuovi schemi operativi
Secondo perché all'estero la Democrazia cristiana è considerata come un interlocutore credibile e coerente capace di continuità terzo perché possiedono ideologia che non è scaduta ma la grande capitale diffusione di dedicandosi voi principio d'integrazione
Quarto perché più di ogni altra formazione politica può trasformare la questione nazionale la questione italiana in un progetto italiano dando risposta positiva la crisi in cui viviamo grazie
Ringrazio molto il l'ambasciatore Incisa di Camerana per resta bellissima relazione che ha delineato l'Europa come strategia politica riassuntiva per il tempo nuovo per il tempo politico nuovo per una nuova fase politica
Del nostro Paese mi dispiace purtroppo perché invincibile Vicchio democristiano del corridoio anche in occasioni così importanti
In occasione di riflessioni così importante ha impedito a una serie di avvisi di apprezzare una relazione di così alto spessore
Ha ora la parola l'amico Piero Bassetti per la sua relazione nuovo unità nazionale della nuova Europa valori ragioni istituzioni
Grazie
Sì adesso faremo le fotocopie vedrà
L'abbiamo già
Cerchiamo di fare
Grazie
Allora io un compito Grosso
Che però voglio prendere in questa sede questo clima con questa funzione del convegno se me lo consentite di peggio
Di petto a muso duro cioè o la convinzione che niente oggi è più importante per il Paese e per il partito di una riflessione lo diceva già Mattarella
Su L'Unità nazionale
Questo è un discorso che noi intendiamo freudiana mente a rimuovere perché siamo stati educati a considerarlo un tabù nel senso proprio è una cosa sacra e pertanto non se ne parla
Rischiamo di trovarci nella rotta
Proprio perché non parlandone non abbiamo preparato la difesa e quindi io credo che bisogna avere il coraggio di mettere i piedi nel piatto e parlare con coraggio dell'unità nazionale perché l'unità nazionale è in pericolo io vorrei lanciare questo messaggio che era implicito anche nel
Introduzione di Matarrese
Perché perché sono successi due fatti storici e li ha illustrati bene incisa che però sono anche fatti politici di politica spicciola della politica di tutti i giorni
Noi siamo abituati a dagli anarchici le cose che dice inciso sono cose indotto intelligenti ma non frega niente
Questo è il discorso del democristiano medio perché quello che frega giorno i voti nella sezione so una volta erano le tangenti adesso forse sono reso un po'più difficili non credo che siano state rese impossibili
In ogni caso non solo non la politica estera che in genere viene messa come il fiore all'occhiello per indorare un
Un convegno ma da un perché sia importante e l'andamenti delle sale di solito lo dicono
Ebbene io credo che i due fatti storici
Che ci sono e sul quale dobbiamo riflettere sono fondamentali il primo è l'Europa c'è
è irreversibile
Guarda ed è guardata dal mondo non guarda hanno si occupa di non lo diceva bene incisa ma l'Europa c'è
Gli italiani non sono convinti che l'Europa c'è ed è irreversibile perché credono di discutere di Maastricht
L'Europa che conta è quella dell'atto unico che abbiamo firmato e attuato il primo di gennaio
Che sta facendo sì strada senza che noi ce ne accorgiamo
Che ci ha già ammessi in uno stato senza confini
Il ministro degli Interni lo sa per certe ragioni io ho provato a parlare a una platea di Guardia di finanza a spiegare però devo dire con grande attenzione cosa vuol dire lo Stato senza confine alla Guardia di Finanza
Ai fini dell'impresa e dei controlli della Finanza lo Stato italiano non ha più confini dell'Europa e non ci torneremo
Credo che di questo siamo tutti convinti
Secondo
Il muro è caduto
Lo diceva prima anche Mattarella mi pare
è finita una guerra
Siamo in un dopoguerra che non è diverso dal dopoguerra che abbiamo conosciuto Doni i meno giovani qui il dopoguerra del quarantacinque quarantasei abbiamo sentito raccontare dalle dalle storie o dai genitori
Cioè
Il fatto che
La definizione delle nazioni sia in discussione in questo dopoguerra eppure un fatto certo è imprescindibile
Ora non c'è dubbio che l'Europa che abbiamo fatto nonché stiamo facendo che abbiamo fatto
è stata fatta da valori da ragioni o interessi
E da istituzioni
Nuove coi quali dovremo per forza abituarci a fare i conti
Avuto valori diversi e ci torneremo
A protagonisti diversi sono state principalmente le imprese più che le agitazioni dei singoli o dei popoli in quanto tali
E per esempio per un tema che ci ha interessato moltissimo quello della libertà
Ha travolto dopo la caduta del muro il tema centrale dei liberali la libertà da
La libertà come difesa ma ha riproposto e ripropone la libertà alla maniera della democrazia cristiana cioè la Libertas cioè la libertà di la libertà di occuparci dell'Unione Sovietica la libertà di assumere una responsabilità la libertà di sfasciare l'unità nazionale se vogliamo farlo
Non c'è più col muro e con il confine il vincolo dell'unità nazionale o della difesa europea
Il muro è caduto e con esso è caduto potremmo dire il nemico il diavolo il contrafforti e quello a cui in fondo noi ci appoggiavamo tutto
Poche cose che stanno su in modo in indiscutibile e quindi ripeto dobbiamo prepararci a novità profonde ad hanno vita grandi a novità diffuse
E secondo me non sempre siamo impreparato quindi discutere di unità nazionale non è uno sfizio
Non è un segno di paura e non è una bestemmia e io vorrei portarvi a riflettere un momento sulla misura forte in cui io la chiamo la storia cioè le cose che succedono intorno a noi
Discutono radicalmente nei valori nelle ragioni nelle istituzioni
I parametri alle quali era agganciata all'unità nazionale
Ho già detto della libertà del concetto di libertà è bastata la caduta del muro per riportarci al tema del quarantotto
E non è un caso che noi ci accingiamo andare a fare un referendum il diciotto aprile del novantatré
Su dei temi che sono se voi ci riflettete quasi tutti o di ripristino della dimensione municipale
O di demolizione della dimensione nazionale
Basta pensare al tema dei ministeri da abolire basta pensare ai temi dei collegi elettorali da cambiare e di tutte le organizzazioni che erano state importanti per una certa concezione dell'unità nazionale
è caduto una regione moderna quella dell'ultimo dopoguerra per tenere insieme gli Stati nazionali
Quello dell'economia del benessere dell'welfare delle assicurazioni sociali che non sono più un tema di dimensione solo nazionale
è caduto il tema del garantismo del protezionismo delle industrie di Stato
Nel referendum c'è una domanda sull'abolizione del ministero delle partecipazioni statali
La Comunità economica ci impone di non assumere non accettare una concezione d'impresa nazionale
è caduto il concetto di piano non è caduto solo nel vostro la
è caduto anche per i piani nazionali e non ne parliamo più non ne parla più nessuno
è caduto il concetto di difesa
E che ma il problema della difesa si è aperto radicalmente a temi nuovi e a strutture nuove
Ma come qualcuno comincia ad affermare
E ci torneremo è caduto per esempio il concetto del diritto dei codici nazionali oggi i giuristi più avanzati
Fanno notare l'avanzata del contratto come sostitutiva della norma soprattutto nazionale la lex Mercator RIA
Gli arbitrati invece del diritto internazionale proprio l'altro giorno Genazzano impone in una sede accademica a Milano abbiamo cominciato a porre il problema dell'interdisciplinarità dei temi politici
Tutte le belle caselle del diritto privato del diritto pubblico del diritto nazioni internazionale sono tutte segate
Culturalmente quindi la storia va avanti e Sega queste dimensioni
Quando si guarda al mondo nessuno discute più con riferimento al singolo stato forse solo gli Stati Uniti hanno un colloquio col mondo noi l'abbiamo con l'accento
I Stati Uniti si preparano averlo come Nafta assieme al Messico e il Canada sappiamo tutti che il Giappone prepara all'area del Pacifico l'Unione Sovietica pur nella sua demolizione
Si rifiuta di presentarsi al mondo solo come Russia o solo come Armenia un solo come Giorgio
Quindi la storia discute gli schemi che avevano generato l'unità nazionale da molti punti di vista abbiamo detto certe impostazione di valore prendiamo certe importazione di ragioni quali erano le ragioni per stare insieme nella nazione
Sono molte certamente c'era la comunanza di lingua
Andiamo verso un mondo villaggio globale dove le comunicazioni che contano le facciamo dalla lingua franca o con l'immagine
Pensiamo alla guerra del Golfo ruolo della CNN pensiamo al ruolo della digitale per trasmettere le notizie vedete come la lingua la lingua di Dante
No le nazioni sono state fatte su l'Unità di lingua per comunicare
La comunanza di valori le culture
Noi avevamo una ricerca di comunanza di cultura che era riferita la dimensione nazionale su tutti i fronti oggi quasi tutte queste comunanze o vanno in su
Verso la trascendenza della nazione o vanno in giù verso la sua disarticolazione prendiamo le principali
La scienza
è ecumenica e mondiale
La scena in riferimento all'ambiente e all'ecologia
è come indica
Le dimensioni religiose
Che sono state alla base delle lotte nazionali pensiamo alla riforma in tutta la vicenda della nazione
Oggi solo sono ecumene che o sono di grandissime aree pensiamo alla minaccia dell'Islam pensiamo alla chiamata del cristianesimo del nostro Papa nel momento in cui si è cominciato a discutere di estro
Il regionalismo quando io sono regionali instant antico quando si parla di regionalismo adibito a precisare
In nessuna assemblea che conta dire regionalismo vuol dire dire lombardi o siciliani
Dire regionalismo oggi nel negli ambienti che contano vuol dire le Europa vuol dire Marta vuol dire America Latina vuol dire diciamo
Unione sovietica paesi ex comunisti vuol dire Arsilio
Ma vanno anche in giù Hui valori
I localismi i municipi mai come adesso lo esploso
Perché perché ognuno di noi si sente
Parte in mente alla famiglia che non a caso si rafforza al Comune
E capisce che la sua identità nella misura in cui perde quella di italiano diventa l'identità di catanese diventa l'identità di Siciliano
Se si parla di nazionalismi si comincia a parlare dei sub nazionalismi
Oggi se voi dite
In pianura padana cosa vuol dire essere padani tutti lo sanno
Io ricordo quanto solo vent'anni fa idrovia padana era l'unica dimensione è ma ma Zaniboni lo sa perché di Mantova
E lo stesso se voi dite meridionale
Fate questa riflessione
Non ditemi che oggi voi non vivete il Meridione la meridionali da come una dimensione per certi versi in potenziale alternativa a quella nazionali
No
I dialetti
Noi non parliamo più in molti casi e non abbiamo più bisogno della lingua nazionale oggi serve la lingua franca o ci serve tra virgolette il dialetto se per dialetto intendiamo la sublime qua
Pensate quello che si dice si parla nelle tv locali nelle tv cablate
Nei micidiale locali
Ogni comunità col suo video comincia a esprimere dei dialetti che non sono più fatti di milanese o di catanese ma sono fatto di terminologie di acqua
I familismo i
Nessuno assume più che la dimensione della convivenza è la persona la patria
Tutti abbiamo acquisito questa dimensione che una volta giustamente la tradizione cristiana e rivendicava alle società intermedie ma che sono diventati una realtà con la quale facciamo conto in altri termini
Il pluralismo delle istituzioni e delle comunità è diventato una esigenza imprescindibile
I protagonisti della storia non sono più
L'individuo
E l'organizzazione unitaria
Se voi ci pensate il cittadino lo Stato la nazione è nata così nazione principe la nazionale francese nata così poi e lo Stato Valmy la difesa
Ora nessuno oggi pensa che la convivenza nostro
Sia basata su queste concezioni che si riferiscono a un centro a un principe è un castello oggi tutti noi ci sentiamo doti di sistemi reticolari sempre più complessi che hanno molti più centri
Chiunque a Catania deve saper guardare a Catania deve saper guardare a Palermo deve saper guardare a Melfi per certi aspetti deve saper guardare diciamo a Milano deve saper guardare a Roma e non e non che Bruxelles eccetera
Cioè siamo tutti in reti non siamo più in in sistemi chiusi con un confine
Quindi tutto il discorso politico che è stato il discorso dell'unità nazionale per l'unità nazionale
Che era quello dell'indicazione possibilmente egemonica di obiettivi io di difesa o di attacco relazioni sono un attimo per attaccare altre nazioni o per difendersi dal pre nazioni
Questo tipo di discorso nuove terre nuove sottomissioni
Rispetto a terzi pensate l'ultima guerra mondiale tutto questo è finito
Se si fanno delle battaglie si fanno per la difesa dei localismi la Serbia e la Croazia cioè paradossalmente le guerre si fanno all'indietro
Cioè si fanno per ritrovare l'identità
Cifra non tanto per incidere sull'identità sull'identità degli altri
Quindi la logica della guerra
è diventata per questi do la logica della pace
Quando si tratta di guerre ce n'è uno sono molto sono quasi sempre guerre civili quelle che noi chiamavamo le guerre civili
Il tema dominante è la sopravvivenza di cui l'identità e una ma l'ambiente la demografia alle migrazioni pensate a un tema che oggi ci Travaglia
E in termini di unità nazionale
Gli immigrati
E voi conoscete bene cioè il confine oggi noi lo viviamo come elemento di difesa di sopravvivenza il confine per separarci dagli slavi per separarci dai magrebini
è un'idea completamente diversa da quella che hanno conosciuto i nostri soldati a difendere il confine atta a porre a Caporetto Vittorio Veneto
E non è un caso una riflessione che è stata fatta che ancora oggi in Italia ci sono solo più parrocchie che monumenti ai caduti
Cioè una delinquono menti più diffusi della nostra espressione nazionale sono i monumenti ai caduti il confine la guerra la difesa
Poi c'è il campanile
Che vuol dire l'identità la salvezza il futuro là sopra vent'la sopravvivenza alla morte
Ora se questi temi tornando
è chiaro che non è più la logica della sovranità quella che domina la convivenza politica
E non a caso si parla assiduamente ossessivamente di sussidiarietà
Non è più l'autarchia il valore che si propone alla gente si può proporre ma semmai è l'autonomia è cosa ben diversa
Non è più il protezionismo ma semmai ai gatti cioè la negoziazione internazionale per le regole del gioco fra le nazioni
Ora quindi la storia non discute dell'unità nazionale soltanto in termini di valori non discute soltanto in termini di ragioni e di interessi ma discute anche in termini di istituzioni
Proviamo a citare rapidamente le istituzioni dell'unità nazionale erano la cittadinanza
La scuola
Le forme associative istituzionale istituzionalizzate le IPAB le fondazioni
La burocrazia sia che fosse la burocrazia Harrier reale
Per il re o la burocrazia dei jumbo economica di Gold era con la burocrazia delle carte di di di Weber certo è che la burocrazia era una dimensione naturale della dimensione nazionale era nazionale
Il codice l'abbiamo già detto il codice era nazionale
L'esercito era nazionale
La moneta
Queste sono più o meno le Organ le istituzioni dell'unità nazionale bene sono tutte in crisi
La cittadinanza in crisi col mutuo riconoscimento
Le Ford la scuola è in crisi con l'autoformazione tramite invidia
Le forme associative istituzionale adesso sono in crisi attraverso le forme associative libere pensiamo la famiglia che era la più la più libera più istituzionalizzata delle famiglie che sta diventando un'istituzione assolutamente libera
L'impresa
Che non è più quella codificata dal codice commerciale ma è l'impresa o regolata dalla cenere o regolata addirittura dall'ordinamento internazionale quando non è la multinazionale il l'impresa che si muove sul livello mondiale
Le procedure
La procedura tipica che ci legava il codice che ci legava la magistratura e secondo me è un'osservazione così che non non ho condiviso ma secondo me non è un caso che la crisi nostra oggi più evidente scatta intorno al rapporto con le norme
E la magistratura
Cioè proprio lì c'è un punto di crisi perché le società moderne tirano a prescindere dalle norme rigidi e quindi dai guardiani rigidi delle norme rigide tirano le procedure
Tirano al monitoraggio tirando al Tempo reale per regolare i rapporti anziché il tempo riferito che è tipico della morte della della normale
Ma pensate anche a ai dati monetario faccia un'osservazione e l'altro giorno anche per legge dicevo che cosa volete un elemento per dire che Bossi e la lega è vecchia
L'abbiamo vista quando come segno vista calante del Parlamento ha pensato di lanciare i pacchi di biglietti da mille fosse stato una forza moderna avrebbe dovuto lanciare carte di credito
No cioè voglio dire anche certi simboli pensate la moneta la moneta cartacea è elemento di sicurezza solo in punti arretrati
Perfino un istituzione come la moneta diciamo tra scese messa in crisi ed è legata ha una possibilità di movimento che non è più di tipo nazionale
Ho già detto
Che questo spiega perché sentiamo parlare anziché di monumenti ai caduti di monumenti Alberto da da Giussano sentiamo parlare di Guglielmo Tell el sentiamo diciamo parlare bene o male
Degli eroi dell'autonomia tra opera degli eroi dell'autonomia e presto sentiremo parlare
Di Masaniello eccetera quindi
Tutto sta cambiando
E allora la mia domanda è
Ma se la storia discute della dimensione nazionale noi
Ne discutiamo sufficienza
Ecco e la mia risposta enorme
Ebbene qui viene il punto politico
Non è mica vero che in Italia nessuno discute di unità nazionale
Noi non discutiamo noi grandi partiti nati in quel nell'ultimo dopoguerra non ne discutiamo perché con noi non ne discute perché lì ripartiti intermedi non ne discute il PDS in termini realmente seri
Ma chi ne discuteremo
Ne discutono le leghe
Indubbiamente
E secondo me anche nel Sud si ci sono poteri che si accingono a discutere di un uso se la tesi che la mafia ne può discutere o meno in termini di autonomia ismi o di indipendentismo abbia un minimo di fondamento
Quello che è certo è che secondo me e lo dico in questa sede gli ambienti meridionali sbaglierebbero il primo lo dicevamo anche economico Mancino
Se pensassero che lo scandalo suscitato dalla dissacrazione del tema certamente fatto a livello di leghismo settentrionale
Non abbia prodotto non stia producendo per contrappasso la nascita di riflessioni simmetriche
Che hanno secondo me
Una anche possono avere giustificazioni non soltanto di valori non soltanto di ragioni ma al limite anche di interessi ecco perché noi che siamo una grande forza politica valoriale perché noi non siamo una forza politica
Ci sono dei valori già bene ma Mattarella prima noi siamo malgrado tutto vogliamo continuare ad essere una forza agganciata intorno dimensione valoriale
Distrutta laicamente ma di valori dire siamo un partito dei cattolici democratici vuol dire che siamo un partito di persone che si riconoscono in certi valori non del tutto transeunte ma permanenti
Noi siamo una grande forza nazionale questo è il punto e al limite il limite o il rischio non dimenticate che la BCE il proprio la DC che stiamo criticando è nata e ha avuto il successo Sempre in momenti di tipo nazionale
Provate a pensare alla Fondazione Radici nel diciannove da Sturzo
Tra l'altro da Caltagirone
Leggete il messaggio dei liberi e forti è un messaggio intriso di contenuti datato finalizzato al tema di una reale unità nazionale
Prendiamo il diciotto aprile data che andiamo a rinfrescare
Così è stato in fondo la proposta degasperiana tra l'altro reduce dalla dalla siglatura della pace tipico momento diciamo di conflitto nazionale
è stata la riproposizione di un tema nazionale legato tra l'altro un tema di difesa del tipo di quello che è accaduto col muro
Con la proposta di un'alleanza di tipo nazionale e con la disponibilità dei forti sacrifici e il conflitto con il tutto è venuto fuori da questo da certe dimensioni
Relativamente meno statua liste
Per assumere decisamente la vecchia statualità borghese
Riscoprire quello che è forse il fascismo aveva riscoperto cioè che dopo la guerra del quattordici diciotto la dimensione nazionale era una dimensione entrata radicalmente nella mentalità dei cittadini italiani tutti
Quelli che avevano vissuto le esperienze di formazione dell'unità nazionale
Ora il miracolo di Sturzo
E ripetuto e attuato modernamente da De Gasperi è stato questo sposare i nostri valori a quell'unità nazionale quella con quelle forze sociali
Il popolo di ceti medi di grande borghesia cioè con quel blocco sociale e con quelle istituzioni
Ma oggi la sfida per il partito per i cattolici democratici è radicalmente cambiato
Non è più quello unità nazionale
Che noi possiamo pretendere di difendere
Con un blocco sociale uguale a quello di allora
Oggi è un'unità europea
Compatibile con l'unità nazionale
è un'unità italiana compatibile con l'unità europea
Secondo me è uno degli episodi più grande successo di di della ripresa della DC e del nostro segretario è stato certamente l'incontro concorre
Perché nell'incontro con colgo l'abbiamo affermato abbiamo affermato che noi siamo oggi forse la sola forza nella crisi delle socialdemocrazie la sola forza che può fare una proposta al paese nostro Alitalia
Nazionale in perfetta sintonia con la proposta europea del Paese non a caso egemone e turbato dall'unità europea perché la Germania oggi è un Paese
Attaccato l'affermazione dell'unità europea ma turbato dalla problematica dell'unità europea
Quindi i valori le ragioni le istituzioni che il mio tema devono essere quelle dell'Europa di oggi dopo il muro
Come nei diciannove come nel quarantotto dobbiamo fare un salto di qualità politica
La sfida per noi essa per trovare i valori le ragioni le istituzioni per portare in Europa un'Italia unità
Ora l'Italia
Rispetto a questo
è tutt'altro che imposizioni di facilità
Noi abbiamo dimensioni di valori pensiamo alla nostra tradizione personalista la nostra tradizione comunità lista alla nostra traduzione tradizione di municipalismo per esempio
Che di fronte alla sfida europea
Ci mettono nella posizione ambivalente noi potremo apportare all'Europa le cose di cui l'Europa ha bisogno come ne ha avuto bisogno prima degli Stati nazionali all'epoca delle nostre città
Al limite anche all'epoca dell'impero pensiamo alla presenza di di Federico secondo a Palermo con l'ha significato per i rapporti tra Italia e in Germania
Ma noi dobbiamo saper riproporre questi tempi i modi che non ci mettano fuori alla periferia
Ci consentano di entrare un centro che però non può essere il centro dell'asse Parigi Bonnard
Che secondo me ma questo è un tema che ci porterebbe lontano non può essere il centro dell'Asse e di Bruxelles che dietro l'importazione di Maastricht
E non è dietro l'impostazione dell'atto unico questo è un tema che ci porterebbe che ci porterebbe lontano ma sul quale dobbiamo riflettere
Ora se questo è vero se le istituzioni che ci riguardano sono piuttosto l'atto unico che Maastricht
Sono piuttosto gli sforzi per Leste per il Mediterraneo che non i vecchi i problemi di ieri della NATO che fortunatamente in questo momento non cito urbano meno
Sono semmai nuove risposte alla ai problemi della cooperazione dove non possiamo soltanto fare sfasciare dai giudici il problema dell'impegno nostro per il Terzo Mondo
Non possiamo non assumere un ruolo con l'Europa e in Europa anche per i temi che sottolineava incisa perché bene o male siamo anche nel Mediterraneo
Ora l'Italia non è in svantaggio rispetto a questo ma deve trovare una proposta politica
Possiamo dire che c'è questa proposta politica ecco amici del partito io ho l'impressione che non possiamo dire
Oggi
Noi non possiamo pensare di rispondere alle spinte centrifughe per esempio l'attenti in termini di richiami centralinisti
Come se si trattasse di ricomporre L'Unità solo dentro il confine
Io avevo giornalmente
Dalla parte di quei
Le esperienze concrete sulle quali cavalca Bossi
Secondo le esperienze della chiamata a riconoscere che oggi per una città come Milano per una regione come la Lombardia
Le ragioni di collocarne di collegamento col Baden-Württemberg con la bandiera con la con col Ronald Paolo con la Provenza sono oggettivamente
Altrettanto intensa in qualche caso anche più intense delle ragioni di collegamento con la Basilicata con la campagna
Ora se noi vogliamo dare una spiegazione cavalcare questo fatto e dire che questo fatto noi lo sappiamo far giocare per esaltare l'unità d'Italia noi abbiamo bisogno di una politica nazionale articolata in due politiche una politica settentrionale col per così dire una politica meridionale che non siano la spaccatura di un'unica politica ma siano le componenti di una sintesi che va trovata vedo quell'amico Nicolosi Luisa abbiamo vissuto insieme con esperienze sul protocollo che va avanti no
Di un'alleanza stabilita tra Milano e la siciliana
Come per cercare le ragioni di un nuovo meridionalismo che non passa più dal centro
Oggi le ragioni di rapporto di un'isola come la Sicilia con l'Europa non sono soltanto quelle
Di un sistema unitario in cui si passa dal centro e col centro sì vado ovunque in Europa
Oggi le ragioni di contatto con l'Europa non posso non e a non essere articolate e molteplici come Milano discute con infine con molte delle centosettantuno regioni che tra l'altro Maastricht riconosce come come soggette così la Sicilia
Può discutere con essenza Milano non soltanto con Siviglia o il Sud della Spagna ma con Amburgo con Monaco con Stoccarda ecco qui per esempio che viene fuori un tema che io non sento agita
C'è una ragione positiva
Per smentire Bossi e al limite per smentire qualunque separatismo che si avanzasse nel Meridione
La Lombardia Milano ha bisogno del sud per poter fare il suo mestiere economico noi siamo una Regione terziaria Milano vuol dire Mediolanum Milano ha sempre vissuto di mediazioni
Perché dovremmo metterci a mediare qualcos'altro dal sud della nostra nazione ricomposto in unità dai nostri nonni e bisnonni non c'è nessuna ragione ma bisogna avere il coraggio di dire ai miei
Rendono due terzi della loro cliente la
Oltre a due terzi del loro mercato e quindi che è nella logica degli interessi settentrionali proporsi come naturali mediatore delle funzioni e degli interessi del sud
E lo stesso discorso vale per il Meridione
Tenete presente a chi mi dice che voi potreste occuparvi di Gheddafi e di Tunisi che se Gheddafi ha bisogno di qualcosa in Europa non ha nessun bisogno viene era Palermo può benissimo andare a Monaco o a Stoccarda
E semmai il problema è di fornire una capacità di mediazione verso l'Europa che abbia delle giustificazioni e allora è più facile svolgerla se ci sia a Milano a Torino a Venezia
Un ricettore di queste mediazioni ed è per questo per esempio che il nostro tentativo concreto che anche ieri abbiamo iniziato proprio qui a Catania
E per creare via Catania insieme un nodo di collegamento con buona con Stoccarda a Francoforte Amburgo per l'impresa e di Catania
E nello stesso tempo per fornire qui una piattaforma di atterraggio per chi da Monaco da Stoccarda ad Amburgo
Voglia venire in Sicilia oppure dalla sebbene voglia appoggiarsi in Sicilia per andare dovunque nel Mediterraneo tema che non possiamo trascurare perché è un tema importante oggettivamente quindi oggi il problema è quello di riscoprire i perché dobbiamo stare insieme vogliamo stare insieme
Che sono prevalentemente lei modalità attraverso le quale andando insieme in Europa abbiamo da guadagnare di più che andando di vizi ora questa garanzia questo è il punto non ce lo può più dare il vecchio schema centrale che era basato sulla media
Il sistema del meridionalismo che veniva dal centro era basata su una finalità tutta del vecchio schema nazionale dentro i confini facciamo la media no oggi il problema è dentro i confini del mondo
O dentro le prospettive dell'Europa
Se assegniamo i ruoli e assegniamo lì in modo che ottimizzi no le possibilità e le potenzialità di ciascuno sfruttando le diversità
Come punti di partenza hanno come punti di arrivo non rinnegando le come presupposto per affrontare il tema chiedeva questo rovesciamento dei come un guanto
Della prova e l'essenza di un nuovo meridionalismo i discorsi che abbiamo cercato di fare concretamente che facevamo anche l'altro giorno con con Mazzarella se noi vogliamo un meridionalismo che sia suscettibile di indicare i modi di inserimento del Meridione in Europa non dobbiamo limitarlo al rapporto con resto d'Italia
Allo stesso modo se se vogliamo garantire al nord
Un senso dell'andare in Europa dobbiamo assicurargli la possibilità di svolgere queste in rappresentanza di una zona più vasta che può essere l'Est come è stato detto all'amico campione
Da un imprenditore di di Milano perché dovremmo andare al Sud se possiamo andare in Croazia Slovenia dove il lavoro costa molto meno no
Che non è andare in Croazia e Slovenia ma è che andare qui per avere da qui spazzini di esercizio di me e ristabilì sfoderando
Le ragioni dell'Italia dei municipi per usare la terminologia del convegno ma che in realtà la ragione dell'Italia delle città-stato del di quell'organizzazione dell'Europa per cui ogni tanto che anche in Sicilia si incontrano persone biondo e con gli occhi azzurri perché anche tra Normanni siciliani siano stabiliti rapporti per linee esterne
Noi dobbiamo riscoprire l'unità d'Europa per linee esterne non solo per linee interne della vecchia unità nazionale che è stata quella che ci ha consentito di arrivare dove siamo perché non c'è più il conte e il confine come contenitore
Ma siamo invece di fronte a questa specie di Big Bang che sia determinato nell'organizzazione del mondo e di cui l'Europa è un volo abbastanza e questo è un discorso politico io concludo
Un discorso politico che io dico chi lo può fare meglio della democrazia cristiana
Perché perché se voi prendete il discorso di Bossi questo il terreno al quale io mi confronto abitualmente con Bossi il discorso di Bossi è non ricorda è arrivato il momento di dire
Quello che i milanesi i settentrionali hanno diritto di a vere dallo Stato nazionale
No o di avere indietro di a vere per svolgere la nostra funzione quando è di buon umore per svolgere la nostra funzione che è quella europea
Il tema secondo me e che noi dobbiamo stabilire quello che i settentrionali devono essere messi in condizioni di dare per potere a vere il loro ruolo all'interno della è tutto qui ma dietro questo cui c'è la differenza che voi percepite subito da un discorso con un leghista
Tra all'individualismo egoista che è un tipo di valore
Il pluralismo solidaristica che è un altro concezione della persona
Cioè le ragioni di differenza sono profonde sono valoriali perché la Chiesa ha reagito istintivamente al discorso che la legga
Saperli la Chiesa poi non è che ci ha reagito perché ha sentito il discorso di valori non solo il discorso politico
Ora noi come democrazie riescano potevano essere il primo partito che affronta questo tema nella sua nella sua essenza
Quindi io concludo dicendo abbiamo un partito convinto di queste esigenza
Capace di affrontare questa fase storica che io non so quanti anni durerà
Non lo sapeva credo Sturzo quando ha creato il Partito Popolare invece della vecchia Democrazia cristiana dopo l'esperienza del fascismo dopo l'esperienza della guerra dopo l'esperienza delle trasformazioni dei blocchi sociali che erano venuti prima del fascismo
Che è stato il segno che le forze politiche di allora non andò a non avevano capito le sfide di allora che erano tutte nazionali
è stato queste la sfida di De Gasperi che ha capito
Che la seconda guerra mondiale poneva il tema della nazione nei temi che pagano nei modi che poi hanno portato all'Alleanza atlantica la NATO cioè all'integrazione pluri nazionale
è la sfida della democrazia cristiana oggi che deve capire
Ecco
Se la dichiarazione di guerra
Stavo dicendo
Stavo dicendo che
Mentre Sturzo aveva capito alcune cose De Gasperi aveva capito rapite altre oggi noi dobbiamo assolutamente capire che la sfida per la democrazia cristiana è di essere un grande partito nazionale che si rapporta un modo di trattare in termini di valori
Di ragioni
Di alleanze e di modalità di lotta politica il tema del ruolo del nostro Paese e della nostra e del nostro popolo in Europa in modo diverso adeguato
Alle nostre potenzialità ecco io credo quindi che da questo punto di vista la consapevolezza che si va diffondendo che la forma partito del nostro partito il suo modo di rapportarsi alle istituzioni non può non necessitare un cambiamento radicale
Evocata simbolicamente da due battaglie
Il referendum
Che ci impone senza saperlo quasi propri temi che stiamo discutendo adesso
No
E le battaglie amministrative che verranno dopo
Non tiene quelle eventualmente elettorali che verranno subito dopo in conclusione del mio accorato appello al partito è quello di dire va bene non abbiamo capito le proposte del regionalismo quando erano state avanzate nel settanta forse l'alibi l'avevamo il muro era ancora su il Partito comunista c'era ancora le regioni le abbiamo fatte male sbagliate ma adesso non abbiamo più giustificazioni
Se oggi noi non sappiamo proporre un partito capace di rito designare dire declinare un discorso nazionale evincere
Bene la storia avrà ragione di metterci fuori perché non avremmo saputo assolvere il nostro compito come è successo nel ventidue grazie
Ringraziamo Bassetti è incisa per questi contributi introdotti assicurando alloro e agli amici che questa della se non saranno disperse nel dopo convegno
Queste tappe saranno la fase per la conferenza programmatica culturale di giugno allora un momento di attenzione per dare un po'di ordine ai lavori anche nella loro consecuzione ora si apre quelle che ho la fase d'ascolto dell'opinione di chi vuole intervenire e di chi già ha chiesto di intervenire
Saremo un po'tassativi sui tempi perché molti hanno chiesto di parlare ed è giusto che parlino quindi indichiamo gli otto nove minuti come riferimento
Fisso in dieci dodici posso dire cosa molto importante tra l'altro chiuderà la mattinata l'amico onorevole Pierluigi Castagnetti
Nella mattinata parlava pure il professor Alfonso D'Andrea che uno dei due relatori delle due pièce che abbiamo individuato
Come riferimento storico-culturale
Per quanto riguarda D'Andrea Luigi Sturzo un sindaco per unità nazionale ai poveri Giovannoni parlerà ripeto sul tema
Giorgio la Pira un sindaco per una politica estera di pace diamo ora la parola al professor Franco Rizzo professore di economia politica Università ricattarmi
Credo si sale
Lei
E si prepara il sindaco di Ragusa Massari
Successivamente ho Felletti al momento giovanile
Sì c'è un ordine non è che un gesso due parole sul c'è uno e quindici Cosimo parlano lo stesso momento
Prego professore la ringrazio confesso che supero con difficoltà
Le perplessità che avevo e che ancora o della opportunità se pur nella sua modestia di questo intervento
Difficoltà motivate dal fatto
Che
Questa benedetta stagione dei doveri
Da tanto tempo enunciata
Non riesce a decollare
E si ha spesso l'impressione
Che
Di fronte allo sfascio e allo squallore in cui versa la nostra aria metropolitana catanese
Se ne vogliano illudere
I problemi drammatici
Evitare e padre nel consumo
Delle grandi discussioni
Che passano inevitabilmente
Sulla testa
Di tutti e soprattutto dei catanesi
Così mentre
Noi discutiamo di un tema affascinante e di grande portata ecumenica
Le altre forze si organizzano
Per dare l'assalto alla Cittadella catanese
Non vorrei apparire una nota stonata
Anche perché siamo onorati
Da un momento localizzativo
Che come abbiamo preso dall'onorevole Zaniboni prevede tante fasi caratterizzate da altrettanti argomenti
E però
L'insistenza e la sensibilità
Lasciatemi dire di tipo ecclesiale
Che muovono alcuni di noi a cercare di fornire il proprio contributo
Non possono assolutamente essere pari alle difficoltà obiettive che attraversiamo
Per cui ecco sì all'idea talvolta che sentiamo la riscoperta dei valori possa essere una semplice operazione
Come dire volontaristica
Dobbiamo incominciare a pensare alla necessità
Di
Per smentire Bossi
Al necessità di non mentire
Né tra di noi
Né soprattutto Dino mantiene alla popolazioni che rappresentiamo
Perché abbiamo difficoltà a stare assieme a dialogare a Catania
In Italia anche in Europa
Perché la società
è una società che si articola in tanti subì sistemi
E ogni subsistema il suo codice ha il suo programma al suo interesse
Il sub sistema economico c'è il Codice
Della vere o del non aderire
Soldi
Della vere o del non avere capitali il subsistema politico c'è il problema del non avere o dell'avere il potere il suo bel sistema legale ci ha il codice dell'essere e nel non essere nella legalità
Il subsistema etico-morale eccelse c'ha il codice di scegliere tra il bene e il male
E così andando avanti
Questa società ha perso la buona abitudine di dialogare al di là
Delle risonanze eccessive clamorose
E al di là delle rivendicazioni
Ne ho corporative
Ebbene se non vogliamo prenderci in giro
Dobbiamo assolutamente dire che dalle nostre parti
Non si è ancora la consapevolezza che le fluttuazioni o le perturbazioni che stanno caratterizzando la fortissima di stabilità del sistema attuale
Non finiranno con l'essere recuperate da questo sistema
Ma segneranno il passaggio ad un altro sistema
E come sempre avviene quando ci si trova in una situazione di disordine di caos
Non è detto che il nuovo sistema
Sia disordinato e caotico come il caos o il disordine dal quale comprendere origine e però non è detto nemmeno che sia un sistema in cui l'ordine sarà sicuramente garantito
La probabilità che poi appartiene alla storia degli uomini
Dello scopo positivo
Di questo processo
E tutta affidata
Ai valori certo da riscoprire
Ma a quella risorsa delle risorse che è costituita dal capitale umano che se no non dice se non serve
Se non coordina se non controlla se non discernere e se non prende le decisioni anche quelle brusche
E traumatiche non è detto che questi valori saremo in grado di riscoprirne i e non è detto nemmeno che lo spazio per ardente universale che si pone alla cultura e alla storia del cristianesimo
Possa essere occupato la Noemi che siamo ancora democratici e cristiani
Nel dire queste cose so
Di correre un rischio e il rischio è quello che anch'io potrei mentire se non dicessi
Che senza amarci tra di noi
Essenza introdurre nel campo delle scelte politiche
La oppressione della bellezza
E senza assumere con la consapevolezza più piena la scienza e le innovazione tecnologiche al servizio della creazione di una sorta di ponte comunicativo e di netti work cioè che rinfaccia a riprendere il dialogo
Non sarà assolutamente possibile evitare che al muro di Berlino si sostituiscano tanti altri muri
Che una ricostruzione
Affrettata o tendenziose a mente liberalsocialista vorrebbe fare apparire apparire come l'unico muro che noi in una democrazia capitalistica occidentale dobbiamo superare ogni subsistema
Ha il suo muro
E l'origine a difesa dei propri interessi
E così se giusto che e subì sistema economico Bati al proprio profitto la proprio utile
E giusto oppure che il sub sistema legale Buddy all'osservazione della legge
Ma continuando di questo passo nessuno si fa carico di problemi della società
E d'altra parte nemmeno dell'ambiente naturale ed umano
Se non si combinano i valori della scienza con i valori della etica e della morale se questa combinazione non viene resa
Utile alla impegno di una classe dirigente capace di fare finalmente le sue scelte io penso che noi non saremo credibili
Noi non recupereremo quella fiducia della gente di cui c'è bisogno
Noi non saremo in grado di farsi che questo passaggio turbolento
E traumatico da un sistema all'altro ci veda ancora protagonisti nella nostra storia locale
Questo è quello che volevo dire
E lo volevo dire concludendo con un esempio sportivo
Tante volte
A me pare che dalle nostre parti
Ci siano persone
Che la lunghi anni se non da decenni si siano allenate
Per scendere nel campo dell'impegno politico
E spesso queste persone non sono state chiamate nemmeno ad assistere alla partita in tribuna
Verso le isole siamo grati per questo suo contributo nostro convegno ora se torna pensarono la parola al sindaco di Ragusa
Massari vorremmo dare la parola al sindaco di Catania ma ne siamo impediti speriamo di dare una prossima occasione sindaco da noi condiviso una cosa in occasione dovevo leggere un messaggio molto
Così simpatico affettuoso e in un'occasione della presente del come atto il Consiglio nazionale onorevole Jervolino che a Milano col cardinal Martini su un grosso impegno di solida esperienza
Apprezza questo nostro sforzo di questo itinerario vi saluto tutti e con ora diamo la parola al gol ma sale il sindaco di Ragusa non poteva mancare un sindaco in un tema sì il fatto si prepari Luca Felletti
Del nazionale del mito Giovanni
Io vorrei innanzitutto sottolineare la validità di questo metodo di lavoro che porterà alla convegno nazionale al congresso nazionale
In quanto se a prima vista quotare apparire accademico
Riflettere su questi temi nei fatti credo che sia il lavoro fondamentale perché un partito del nostro partito possa
Ripensarsi e definire quegli elementi per acquistare riacquistare credibilità per cui
Penso che che questo incontro e quelli che si succederanno
Già diverse rappresentano una novità un elemento di servizio importante
Per il nostro partito perché come le relazioni precedenti ci hanno mostrato
Qua si tratta di approcciarsi al problema dell'unità nazionale
E al prima della politica ridefinendo i confini entro i quali muoversi
Dobbiamo superare appunto non solo il sistema locale sistema Italia dobbiamo avere come confine il sistema mondo e allora affermare questo è importante
Per la riflessione importante per l'azione l'azione politica perché
Forse la domanda
Quali
Valori per L'Unità di per la per l'unità nazionale
E nostro un momento iniziale fondamentale perché quali sono oggi i valori che possono unificare
Nella fissi delle appartenenze si vedono ben pochi elementi le botti elementi di di unità mancano quelle che vengono dette delle evidenze etiche le e indossa allora il problema di ogni soggetto politico
Di ogni
Persona che vuole
Svolge l'attività politica è quello di riflettere sulla propria identità
Bisogna ritornare alla appartenenze però non le vecchie appartenenze pit-lane ma le appartenenze che sappiano ridefinire una identità
E la stessa lo stesso percorso di ridefinire sede coinvolge le municipalità perché in ogni caso bisogna confrontarsi con i fatti che a livello di percorso europeo si sono verifica verificati
Per i Comuni è riportata è necessario confrontarsi con Maastricht indipendentemente dal fatto che sia un momento ibrido tra funzionalismo e federalismo perché se è un attimo andiamo a quelle che sono ad esempio al le previsioni
Proposte dalla dallo studio dell'Est delle SBS sui costi che i Comuni dovranno affrontare per adeguarsi a mastri che questo sarà un elemento scardinando il modo di essere della classe politica locale
Perché se pensiamo che per pagare gli adeguamenti a quanto previsto nel nel trattato il trasferimento alle Regioni dovrebbero essere inferiori di otto mila miliardi già nel novantatré per arrivare a meno di cinquantaquattro mila miliardi nel novantasei se pensiamo che qualora gli Enti locali e le Regioni volessero tenere un comportamento accomodante con tali obiettivi non volendo ridurre le spese ma aumentare le entrate non dovute ai trasferimenti la conseguenza per le regioni
Deve essere quella di passare ad una percentuale di spesa coperta con altre entrate pari nel novantatré al diciotto virgola cinque per cento dal diciotto al di sotto del virgola cinque per cento
Per le Province per i Comuni portare in media le altre entrate che non provengono dai trasferimenti erariali all'ottanta per cento del totale delle entrata questo significa ripensare completamente l'ente locale pensare un un un comune che si che abituato a gestire facili politiche di ugual fare per i trasferimenti che finora sono stati garantiti un comune che si deve ripensare e che deve ripensare una classe dirigente una class un un corpo politico capace di approcciarsi al rapporto all'attività amministrativa in termini di managerialità
Questo significa
Ripensare e lui e selezionare una classe dirigente commette Nedo di Em diverso
Ma il rischio che il localismo possa prevalere e notevole
La
Un sistema il sistema per ridurre il localismo e quello dei
Ridare forza alla forma partito in questo momento da tutte le parti
Assistiamo a
Facili luoghi comuni in cui si parla di fine della politica ed infine i partiti
Io qui oggi anche alla luce dei referendum che andremo andremo a votare alla luce di questo di questa ipotesi di sistema uninominale
Il ruolo del partito politico assumono elemento ancora più centrale in quanto soggetto che può se mi si passi mi si passa recitazione l'unico oggetto che può anticipare alla statualità rispetto ai particolarismi e in questo nuovo ruolo ripartendo dei partiti politici
Potrà avere spazi importante una nuova democrazia cristiana
Quella democrazia cristiana che saprà sappia ritorno non deve inventare nulla deve ritornare all'origine al partito Sturzo e hanno al partito che rispondendo ed altri proponendo in maniera attuale il popolarismo concetto di partito nazionale
Il condito di partito democratico
La democrazia come valore
Il un partito laico aconfessionale ma che sappia realmente calare l'ispirazione cristiana
Questo partito avrà può avere un ruolo importante per portare il sistema Italia nel sistema Europa e nel sistema e nel sistema mondo un partito ancora più importante
In questo contesto
In cui
Come
Afferma Peter Colozzi in questo sistema di democrazia
In delle società affluente due terzi il rischio il rischio che quel terzo meno affluente non garantito da numericamente dalla dà i numeri della democrazia possa essere sostanzialmente escluso e definitivamente escluso
Grazie Massari
Luca Felletti degenerazione avrebbe giovanile
Suggerimento e pareva Gagliardi segretario provinciale dodici Vienna
Io mi trovo qui questa mattina non a parlare solamente di politiche giovanili
Quindi è mia intenzione non fare i soliti discorsi scosse consueti non a celebrare un rito ma a vedere se noi giovani saremo in grado di rappresentare forse l'avanguardia di questo partito e non la retroguardia come in alcune zone di questa Regione o anche in altre zone d'Italia spesso ci viene tutto ciò ha contestato
E allora cosa all'avanguardia l'avanguardia forse rappresentato dal coraggio dall'assunzione di responsabilità dalla capacità di essere coerenti e di ridurre lo strappo quella forbice che esiste tra le parole e comportamenti
Il nostro partito viene duramente contestato e credo che se è vero come ritengo che la DC non ha esaurito la sua funzione politica all'interno di questo Paese noi giovani dobbiamo interrogarci su qual è il nostro ruolo
Quindi allora noi diciamo altro che partito che non c'è
Altro che a la Malfa Orlando e quant'altri
Molto spesso però il partito che non c'è è il partito che non darle risposte opportune nei Comuni nelle Province e nelle Regioni quando i gruppi consiliari vanno in ordine sparso
Quanti bisogni non sono adeguatamente rappresentati quando i patti con gli elettori vengono violati e allora si tratta forse di rilanciare la questione giovanile come una questione nazionale
Anche noi dobbiamo essere io la definisco la medicina dell'anoressia politica quindi essere attori e non consumatori
Il lavoro quindi che dobbiamo fare deve essere io ritengo indispensabile dev'essere fatta in questo modo in un'ottica europeista quindi è di recuperare obiettivi e speranza
Spazi e gli spazi ci devono essere dati non per un cambio generazionale ma perché dovremmo essere in grado di dimostrare capacità e professionalità
E tutto si ricollega oppure al fatto di come si cresce nel nostro Paese quindi di quale cultura scolastica si vuole fare
Quale cultura familiare viene portata avanti dal nostro partito e anche l'informativa come ci fa maturare
Il problema centrale quindi è capire cosa significhi un'identità nazionale che senza negarla Pata oltre le identità locali o sociali ma neppure si annulli in una semplice mescolanza europea
Quindi la necessità e di ridare una convinto unità alla Società italiana senza dimenticare però le continue trasformazioni che esso subita i cattolici che sono una componente essenziale io la definisco fondamentale della nostra società
Si riconoscono nei valori negli interessi e nelle prospettive proposte tenuti vivi dal magistero sociale della Chiesa e non possono sottrarsi non devono sottrarsi in una fase così difficile al dovere di dare un contributo culturale
Per un ripensamento che noi definiamo posto nazionale ovvero d'un processo che sbocchi
Nella ricostruzione di una convivenza più matura e più solidale
Allora ci chiediamo e ci siamo dati anche alcune risposte e voglio essere molto sintetico qual è stato il collante che ha tenuto assieme il nostro Paese
Alcuni fattori che secondo noi sono stati ben mixati tra loro il primo un'esperienza democratica garantita dalla nostra Costituzione
Un secondo la comune visione privata individuale familiare di piccoli gruppi
La comune operosità l'aspirazione ad una vita migliore
Tutto ciò ha creato però spesso convenienza convivere alla gestione consociata del potere ma non a rafforzarsi del comune sentire
Questo ha fatto sì che la storia italiana fosse fatta quindi da molti oligarchi e che non sono riuscite a consolidare le istituzioni le regole e di meccanismi del funzionamento del potere purtroppo spesso ha realizzato non spesso realizzato al bene comune
Quindi a mio avviso un aspetto fondamentale preoccupanti è oggi il prevalere della cultura dei diritti su una cultura dei doveri
Il prevalere a tutti i costi dell'individuo rispetto allo Stato che ha determinato un forte rifiuto della realtà
Preminente in questo caso dobbiamo fare una forte autocritica e la responsabilità dei partiti e delle forze sociali che si sono troppe volte trasformati in gestori di diritti e voglio rifarmi all'intervento del segretario Martinazzoli in occasione del nostro congresso nazionale Luna dubbio è anche noi non abbiamo dubbi sulla circostanza che un fortissimo rovesciamento di prospettive di questo nostro movimento deve assumere più di altri ha meglio di altri l'impegno della realizzazione dell'unità europea
Come la realizzazione
Della più grande idea che ha solcato questo secolo
E non a caso questo sogno fu segnato da tra i grandi democratici De Gasperi Schuman cautela Adenauer evitavano cinquant'anni dalla loro storia europea frantumati o due conflitti mondiali con in mezzo prevenzione di una serie di totalitarismo noi europei siamo gli uomini che anime abbiamo inventato forse hanno inventato la filosofia del diritto alla guerra siamo gli uomini di un continente che ha scoperto altri continenti
Siamo appunto gli uomini di un continente che conserva al fondo della sua condizione un che di tragico ed irrisolto
Ma il problema di questo continente dei suoi uomini era quello di intendere che le diversità non sono un ingombro ma sono una ricchezza
Perché sappiamo che oltre tutto il compimento del sogno europeo corrisponde ad un'esigenza di ulteriori strumenti politici
è una delle ragioni di critica della politica in questo tempo è la circostanza che non c'è troppa politica ma forse ce n'è troppo poca o non è fatto bene
Quindi l'invito che faccio io ai miei colleghi giovani che ho visto non sono numerosissimi in sala comunque ce ne sono
Di avere l'ambizione di non replicare niente di avere l'ambizione di non esprimere in sedicesima quello che gli adulti del DCA Nespresso in passato ciò significa però anche essere non arroganti more Dossetti avevano indicato precedentemente
Nella DC e nel governo dell'Italia il primato della via politica sulla via istituzionale quindi tutti i conflitti erano risolvibili plasmando le reazioni sociali quindi saltando un po'le regole
Questa è stata l'ideologia che avete finiamo un po'alla democristiana sul il Paese ha però oggi non può più essere governato all'interno di questa logica la DC non rappresenta più purtroppo l'identità nazionale perché la via politica non è più la stella polare
In mezzo ad egoismi che sono eccitati alcuni dei quali sono sfociati poi anche nelle leghe ai corporativismi nelle rivolte ma anche in mezzo ad un'Italia che spesso è ingiusta e volgare
La segreteria di Martinazzoli accende speranza ma io vi chiedo e mi chiedo ammesso che egli riesca basta scacciare i mercanti dal tempio per schiarire gli orizzonti se il rischio mortale fosse solo Tangentopoli allora forse sì ma tutto viene secondo me da più lontano la crisi a che fare con i tribunali della storia oltre con quelli della politica
Quindi non fatte di abbattere mai non fatevi prendere mai dal pessimismo dallo scetticismo non ci si riesce sarà impossibile siamo minoranza
E termino con una citazione a me molto cara Damiani ogni volta che siete colti da un qualche sindrome depressiva se perché sembrerebbe cordate vi sempre di un pensiero modesto che non può mai abbandonare né cristiani noi democratici cristiani
Il pensiero che ripeteva uno dei fondatori del movimento democratico cristiano Lanni quando diceva io non perdo mai la fiducia nelle mie idee
Perché ho la certezza che come tutte le mattine anche domattina la sopravvivenza si alzerà un'ora prima che sorga il sole grazie
Reverenza
Grazie Luca la parola al segretario provinciale di Ctm Gagliardi successivamente interverranno l'avvocato Pictures di Siracusa e Francesco Attaguile
Dopodiché non c'è spazio per la mattinata per altri interventi
Parlerà
Prego
No chioschetto ce ne sono infatti una decina
A Tea pagine ma nel pomeriggio ci sarà spero occasione
Poi dovrà parlare da Andrea e chiuderà la mattinata Castagnetti non è Pierluigi Castagnetti
Lei cari amici io confesso che stamattina venendo quasi ma da altri dirigenti provinciale della DC Vienna
Pensavo di trovare in questa occasione di oggi un motivo
Di incoraggiamento di conforto di stimolo nell'andare avanti in questo difficile momento che noi stiamo attraversando
Fino a questo momento provvederemo sto trovando al di là del relazione serie importanti significative su un tema su temi che probabilmente in questo momento
Per noi in Sicilia sono secondarie rispetto a una stagione del partito che come poco fa veniva richiamato da un esponendo molto giovanile potremmo dire il partito che non ce o meglio
Che c'è fortemente nelle urne ciò meglio c'è stato nel passato ma poi scompare all'indomani delle istituzioni
Lei consigli comunale i governi locali nell'Assemblea regionale dopo di qua dentro non si sta parlando di questo problema che ritengo sia molto importante sia per la situazione politica anche per le scelte che vengono fatte a questo livello
Quindi c'è questa preoccupazione di ritornare
Dopo questo convegno che tra l'altro è anche scarso per la nostra presenza
Questo dobbiamo dircelo è un sintomo altrettanto grave e altrettanto negativo che oggi va registrato
Ritengo che dovremmo centrare dovremmo sfruttare non possiamo non sfruttare quest'occasione per parlare della Democrazia Cristiana in Sicilia
Questo partito che ha avuto un ruolo importante nella vita del Paese
Oggi
Rischia di essere questo in una di leader una situazione stagnante paludosa di grande assenza voleva Matteo lo citava soltanto la parte finale un passaggio delicato alla campagna di adesioni
Che è stata Annunziata per il dopo referendum proprio mentre poi stavo altro motivo ma slitterebbe ancora
Andrebbe in autunno
E daremo al resto del Paese l'impressione che questa Sicilia sia sempre più vicina all'Africa e più lontano dal resto del Paese
Io chiedo qui lo chiedo a nome della mia direzione provinciale che la campagna di adesione sia avviata da subito
Non possiamo ancora continuare a tollerare un'assenza totale di una sorta di delegittimazione delle situazioni attuali esistenti
Senza darci un modo
Che propriamente poi risentirà anche dalle contraddizione il passato e per questo dobbiamo vigilare e fare una griglia di selezione delle adesione ancora più rigorose ancora più più pregnante
Però non possiamo ancora andare avanti in uno stato di grande incertezza sapendo che probabilmente altro che sindaco di Catania proprio non sa nemmeno un candidato a sindaco della città di Catania
L'ispezione non non è questo il vero questo è il dato reale
Che stiamo correndo noi probabilmente non avremo un candidato ha spinto nella città di Catania dove si andrà a votare per la prima volta con il sistema della elezione diretta abbia avuto di contesto quattro liste nell'elezione del Titanic questo gli amici giovani dovrebbe dare qualche spiegazione quattro lista democristiana tutte quattro concorrenza tra di loro
E pensiamo e immaginiamo ancora di costruire
Ore dodici che dipende da te e tetto in quel depliant certo che dipende da tutti noi
Ma dipende dalla capacità di metterci
Veramente di mettere una pietra sul passato
E riscoprire un modo nuovo
Non il classico modo nuovo di fare di fare politica
Mi spiace che oggi sarà assente sedare un azionario è stato detto non so i motivi
Di questa
Di questi ribadimento viene ricevere un confronto con padre Sorge che la decisione che è un po'la spina nel fianco per le spine vanno a me l'abbiano insegnato ad un certo momento non si possono sempre portare
Dentro otto attaccate alla pelle vanno tolte queste spinte
E se vanno tolti anche con qualche incisione meglio ancora
Perché a questo corpo delle issata la possibilità di rigenerarsi
E di ritornare ad essere
Io penso che noi oggi dobbiamo utilizzare questa giornata per parlare di questo
O almeno in questi tempi di ascolto mi mi rendo conto che il programma uno suo ha un suo tema uno sua grande importanza al suo grande rilievo
Però non possiamo noi qui in Sicilia oggi non dire queste cose altrimenti usciremmo ancora di qua dentro
Portandoci dietro le vostre contraddizioni le nostra ipocrisia i nostri inganni sapendo di avere ancora una volta ha mentito con noi stessi ha recitato una parte test Forzella stando avrà un'eco diverso rispetto a quello che realmente qua dentro è stato
Occorre fare una grande riflessione sulla Democrazia cristiana in Sicilia
E certamente importante sul piano quantitativo dei voti ma deve essere importante anche sulla capacità
Di risposte trovare alla gente di Sicilia che oggi siamo in una situazione di grande sconforto e di grande assenza del del partito
Quindi io rinnovo qui la del l'invito ad avviare da subito la campagna di adesione con regole ancora più rigorose più severa rispetto alle altre parti del Paese
Aumentando anche il contributo di adesione
Mettendo uno sbarramento tra i voti elettorale elette adesioni perché non è possibile che ci siano comuni dove c'è il cinquanta per cento descritte rispetto al partito rispetteremo dall'attuale massimo si voleva dal dieci al quindici per cento
Dove questo non si resiste Rusty annulla il tesseramento sì abbia il coraggio che non è obbligatorio che in ogni Comune se avessimo se Zola democrazia cristiano non siamo una sorta di caserma dei carabinieri che per forza ci dobbiamo essere ogni comune
Dove ci sono situazioni non tollerabile non che non non sostenibile sotto questo aspetto che lasciano perplessità e dubbi si avrà il coraggio di annullare la Democrazia cristiana in queste in queste realtà
Solo così ci può essere momento di speranza e di ripresa e possiamo penso ritornare ognuno nelle nostre
Sono nelle a ospitare i nostri paesi di responsabilità
Convinti che ancora oggi abbiamo un motivo di esistere non quello di vergognarci della nostra storia la nostra appartenenza e tutto ciò che siamo stati per questo Paese e soprattutto anche anche per la Sicilia
Chiarezza nella campagna di adesioni chiarezza anche in questa campagna preferenza
Noi stiamo rischiando
Di essere trainati
Agli sì
Senza dare un segnale forte e convinto e motivato delle nostre adesione sentivo sino a ieri l'onorevole Forlani il quale beh sono indecisi capisco usato probabilmente sempre indeciso
Su come andare andare a votare ma dobbiamo motivare in modo forte quelle che sono le motivazioni che ci fanno aderire ai vizi Bovalino che dovranno essere dette nella campagna referendarie perché altrimenti rischieremmo il diciotto aprile che vinceranno gli altri
E noi resteremo al traino in una condizione subalterna subordinata quello che gli altri propriamente col nostro concorso determinante per la vittoria poiché il referendum ogni caso senza avere un un valore un valore politico
Quindi io chiudo il tempo di interventi certamente e certamente pre
Rinnovando questo queste richieste che ho già fatto chiedendo anche che ci sia al più presto un'occasione di incontro della Democrazia Cristiana siciliana perché non ci si incontra da tanto tempo
Che ci si incontri senza le vecchie regole senza le appartenenze già o le truppe schierate con questo o quell'altro ma che ci sia una riflessione sul partito in Sicilia che possa diventare non solo il partito che c'è nelle urne ma anche il partito che c'è nella società grazie grazie
La parola
Venco brevemente sulla relazione Bassetti
Certamente una relazione organica
Però opinabile
In certi profili interpretativi
Di una prospettiva storica che oggi a carattere soltanto virtuale
Che non è suscettibile di iper valutazioni come attuabile
E che potrebbero essere dissolte come l'esperienza ha dimostrato dalla dinamica storica i tempi in media
Una relazione la quale
Pone molti problemi
Che non possono certamente sfuggirle
All'attenzione alla serietà intellettuale alla dignità politica di questa Assemblea
Vi è un rapporto è stato posto dal relatore
Vi è un rapporto fra l'unità nazionale lo Stato nazionale
Le comunità locali e l'Europa
Ma è un rapporto che deve essere visto
Da angolazioni anche diverso
E non sempre omogenei
Alla impostazione concettuale terrazza
è una impostazione che va vista al nostro modo di vedere da tre angoli visuali
Che sottolineammo brevemente nei limiti consentiti e che secondo noi potrebbe dovrebbe condizionare quella che il presidente di questa Assemblea
Annunciato con la Costituente ideologica o culturale del partito quali
Una riflessione su un processo spesso sfuggito all'attenzione naturale dei cattolici e anche dei cattolici democratici il processo di deve nazionalizzazione delle masse italiane
Cioè costituisce ancora l'effetto perdurante
Al di là di tanti altri già perenti
Disfatti dalla storia che costituisce l'effetto ancora durante dello stalinismo ideologico nella Europa occidentale
In modo particolare nel nostro Paese secondo la positività deficienti apporti della coscienza culturale più competitività dell'opinione pubblica meridionale e isolana in modo particolare
Quella coscienza che spesso sfugge agli schermi di partito che non è adeguatamente valorizzata spesso non è neppure conosciuta
Macché nelle espressioni più significative viziati e culturali insetti accademica insieme della pubblicità più elevata
Oggi ha dissolto nell'opinione comune il falso mito tradizionale Della usurpazione centralista e dello sfruttamento del Sud tu
Per una più matura coscienza storici questo è il dato essenziale di una valutazione culturale nuova dei cattolici al di là della quale resteremo prigionieri delle nostre parole
E poi infine il confronto TM passò serpeggiante nella l'introduzione dell'onorevole Mattarella il confronto mai appaganti è mai definitivo con una pagina indimenticabile
L'uomo del Guicciardini
Il Guicciardini che l'analisi tipica dell'italiano medio dell'italiano opposto risorgimentale e dei nostri giorni
L'uomo che attive soltanto del particolare
Della realtà particolari in questo confronto che ci ha dominato e storicamente condizionato in questo confronto deve livellare essi la voce nuova dei cattolici democratici che intanto potranno avere una valenza storica in quanto sarà una cosa ovvia
Questa filosofia dell'uomo tipicamente italiane Guicciardini Anna non è la filosofia del cattolico democratico non è la filosofia tipica di un partito che si rinnova nel punto di valori tra di giornali questa filosofia nella quale noi crediamo che la filosofia del senso collettivo la filosofia del call attivo dell'uomo che si proietta nel collettivo come il momento essenziale della sua esistenza storica che nega il culto della ricchezza come scopo essenziale della vita
E compito degli intellettuali cattolici se vogliono correggere al confronto della storia è compito dell'intero degli intellettuali cattolici con siderale e quindi la nazione lo diceva bene Bassetti in una pazza in una in una in un passaggio del suo intervento noi come un dato istituzionale non come una realtà per
Ma come un valore culturale e civile che diventa memoria comune destino comune capacità comune di Avvenire ed in questo sapremo vedere da italiani
Da italiani dei tempi nuovi questa visione non come don Matica ma critica di questa Europa nella quale possiamo inserirci sì ma non disconoscendo neri insufficienze la solitudine la incapacità di adeguarsi ai momenti più gravi e più tragici del nostro tempo perché dobbiamo intendere la nostra autonomia intellettuale come intesa non consumare nel nostro futuro le attuali energie del presente è un grande compito che supera i limiti condizionanti di realtà contingenti un grande compito che poi il partito far proprio se ne sarà storicamente degno capace un partito che sappia assumere il coraggio di una nuova Tura che sappia inserire la sua cultura nel grande viale Etiopia della cultura tradizionale torniamo caro presidente di questo convegno torniamo alle grandi fonti della cultura nazionale che sono anche le nostre fonti torniamo a Marsilio torniamo anzi giorni torniamo a tutto ciò che ha costituito l'essenza culturale e civile dell'Italia nel mondo senza dogmatismi senza Monti comuni che spesso ci sentono aridi intellettualmente Sturzo a partire dalla nostra coscienza ma le sue pagine a hanno un limite storico vi è morto travolto dalla storia e molto che può ancora inverarsi della storia una nuova capacità critica aliena da dogmatismi che sappia guardare al futuro del nostro Paese come un naturalmente coincidente come il futuro del partito può segnare veramente la via della rinascita radici può diventare un fatto nuovo chiedono interessa soltanto aderenti di un partito ma interessa illuminare sviluppa l'intera coscienza nazionale
Grazie
Allora l'ultimo intervento la mattinata è stata tutto il ferro successivamente chiuderà la mattinata onorevole Castagnetti ma devo soltanto lega parla da essere con Giovannoli due temi citati Sturzo la Pira nel pomeriggio video sul ferro da qui chiude la mattinata Castagnetti
Allora mi chiamo Ferron sono ordinaria d'informatica all'università
Sono rappresentante del diciamo di quel mondo di persone che fanno mestiere diciamo sono professionisti che si interessano di politica anche se personalmente difficilmente potrò mai diciamo prendere un incarico politico per mancanza proprio di tempo però ho notato qui diciamo una carenza ecco c'è una una mi critica personale che posso fare è partito come diciamo personale
Che diciamo partecipa la politica però diciamo da cittadino
Allora la la carenza che vedono sono di questa intanto la mancanza assoluta di giovani del settore della di piazza stendere necessitare di persone che in qualche modo devono costituire il futuro e anche di giovani professionisti eccetera allora questo secondo me è un problema legata alla struttura del partito c'è un fatto strutturale perché certi principi qui esposti interessantissimi voglio dire no
E queste iniziative culturali importantissimo devono come dire fare in modo c'è oppure su indicazioni inutile se la questo partito non si fonda su una comunità di persone che fanno politica senza essere politici di professione voglio dire senza essere preciso persone che fanno politica nell'ora ambiente
E che da cui diciamo il partito prende il via le menti migliori che la rappresenta questa deve essere Greselin partire completamente la struttura attuale quindi se io personalmente non vedo un cambiamento di statuto dello del partito di struttura del partito
Che sia in questo senso scusatemi ma io personalmente come Altan di altri non crederanno assolutamente in questa volontà del partito di rinnovamento io non credo molto ai cambiamenti delle persone se la struttura rimane la stessa perché il la persona diciamo né nessuno sa quando hanno una persona onestamente però se queste persone vengono fuori da una vita di persone che sono nel mondo che fanno vari mestieri e che eccellono se permette se permettete professionalmente anche nel loro mestiere e che ce l'hanno anche per qualità morale perché sono considerate dei galantuomini dalla società che gli attori allora allora io credo che queste persone quando sei il partito selezione le persone in questo modo certamente non solo come dire garantisce la qualità delle persone ma il suo in effetti ha un contatto diretto
Con le persone che l'ha votato
Queste nel vedere quindi diciamo questo tipo di cambiamento vorrei vedere
Naturalmente questo comporta due cose un cambiamento di statuto e un'attività formativa capillare
Perché è chiaro che oggigiorno se io dico mio collega ma tutti interessa di politica quella dice mamma mia insomma come se le stesse parlando dal una cosa un po'quasi poi inviterà mia moglie sì ma che c'era fare duri oggi ricerche che che che che trae mischiare con queste persone appunto perché l'attività politica del cittadino ciò passare del cristiano che ce l'ha proprio come Istituzione come quella di interessarsi delle cose del mondo
Ma l'attività aprire viene vista come un qualche cosa di eccezionale mentre e dovrebbe essere un fatto con naturale con la persona quella di interessarsi di conoscere i problemi della politica che cosa vuol dire intervenire nei problemi della società e così via
Avere una coscienza dell'Europa nel mondo e così via questa è una cosa che ora però non si può non può essere fatta da convegni
Di questo tipo cioè i convegni di questo tipo vanno benissimo per persone come quelli che sono qua dentro probabilmente di un certo livello culturale
E sono necessari ma ci sono c'è un anche un'opera di informazione capillare che deve arrivare alle persone del mondo agli studenti universitari alla ai lavoratori gli operai eccetera che va fatta presso un qualche cosa di più personale
Di più capillare e in quindi non mi sembra che il partito abbia un'organizzazione di questo tipo quindi io stare molto attento diciamo a togliersi dalla testa diciamo al da cambiare questa ottica del consenso che mi sembra deleteria diciamo e quindi io persone che sono fra quelle crede molto volentieri un partito diciamo con un calo di quote notevoli ma con una struttura e con una mentalità completamente nuova grazie
Ringraziamo tutti intervenuto nella mattinata sull'idea pare per il pomeriggio dopo il recente campione Attaguile Rubino Monti evoluzione
Entrano Polito Andrea e Giovannone cui chiuderà il ministro all'interno Mancino questo la struttura la parola avevo chiesto che il capo della segreteria politica delle democrazie nazionali
Cari amici
Noi consideriamo questo convegno molto importante per tante ragioni
Innanzitutto perché mette al centro il tema dell'unità nazionale il tema dell'Europa che sono parte essenziale del progetto della Democrazia cristiana oggi e in particolare del progetto di Mino Martinazzoli
Non a caso questi due temi il tema dell'unità nazionale e dell'Europa che sono fortemente interconnessi
Sono parte importante del Manifesto con cui si sta promuovendo si stanno promuovendo le adesioni alla democrazia cristiana
Sono temi al centro di questa di questo percorso che ci deve portare alla conferenza culturale e programmatica da cui emerge il progetto della Democrazia Cristiana per i prossimi anni
Sono temi che sono al centro degli interventi in particolare quelli recenti del segretario Martinazzoli qua ci sono colleghi parlamentari
E hanno sentito con quale intensità sono stati richiamati dal segretario nelle due assemblee dei gruppi parlamentari che si sono svolti questa settimana
E credo di sapere che saranno al centro queste preoccupazioni anche della relazione al Consiglio nazionale di martedì prossimo
Ma c'è l'aveva ricordato
Bassetti c'è nella nostra esperienza nel lavoro di questi mesi una manifestazione anzi due manifestazioni che noi riteniamo importanti per rivelare per di Mestre dimostrare per confermare il progetto della democrazia cristiana le manifestazioni fatte due mesi fa con il cancelliere Kohl a Bari a Milano
Nel corso delle quali sostanzialmente è stato detto da con e noi l'abbiamo evitato perché volevamo che questo messaggio ci fosse ha detto
Intanto è significativo che le due manifestazioni si siano svolte a Bari e a Milano cioè intenzionalmente non casualmente intenzionalmente abbiamo voluto che il messaggio
Fosse pronunciato in una città importante del Mezzogiorno è una città importante la più importante del sentenze del del Nord
Ma sostanzialmente con le è venuto a dirci che l'Italia deve recuperare non solo una maggiore consapevolezza della nuova condizione
Bassetti ci ha detto siamo già nell'Europa dell'atto unico siamo già in una nazione senza confini
Siamo già in un mercato di trecentocinquanta milioni di cittadini non è che dobbiamo entrarci come fino a qualche anno fa ci proponevamo di fare ci siamo già dentro
Ma l'altra cosa però ma la consapevolezza vere che dobbiamo acquisire conquistare è questa che l'Europa non nascerà pienamente
Non farà un salto ulteriore non andrà oltre i connotati pur importanti dell'atto unico se l'Italia non ci sarà se l'Italia non ci starà
Con lei è venuto a dirci prendete consapevolezza di questa però grande vostra forza
Di questo potere contrattuale che avete
è evidente che l'Europa non nasce se non c'è la Germania ma è altrettanto evidente che se non ci sta l'Italia se non ci sarà l'Italia sarà una cosa diversa non sarà l'Europa
Lui stesso
Ci ha ricordato con un pensiero di Adenauer che l'unità europea è l'altra faccia dell'unificazione tedesca e Ceretto io stesso sono preoccupato di una grande Germania che non si collocasse che non fosse invece
Che che che nascesse in luogo della Europa e l'Europa nasce se l'Italia
Che è anche geograficamente e politicamente e strategicamente così indispensabile a dilatare i confini dell'Europa l'Italia è protagonista e penserà per quello che merita di pesare
Ma c'ha detto un'altra cosa l'Europa dopo l'atto unico potrà avere uno sviluppo di un tipo di un altro tipo
Potrà essere l'Europa delle sole economie delle banche centrali dei governatori delle banche centrali delle monete o può essere l'Europa dei popoli l'Europa che sa realizzare questa convivenza fra le diversità dei suoi popoli e che Santi fare tesoro di questa diversità
Che consentirà s'che che essa consentire ai vari popoli ai suoi vari popoli di arricchirsi delle diversità dell'originalità degli altri apporti ma un'Europa siffatta nascerà solo se a realizzarla se a completarne il cammino
Saranno quelle forze politiche quelle a ispirazione cattolico democratico che per prima per prime hanno pensato l'idea dell'Europa
Quelle che hanno questo radicamento nella tradizione culturale della tradizione umanistica in questa tradizione politica più compiuta che consentirà la nascita di un'Europa siffatta
E se è così vi è un dovere che è una responsabilità dei partiti a ispirazione cristiana a pensare a realizzare a lavorare per un progetto di questo genere
Sarà questo il modo per segnare e per superare anche assegnare le nostre diversità ma per superare anche
I discorsi che vanno facendo le varie leghe e che sono discorsi che non afferrano che non possono afferrare perché non hanno attrezzature gli strumenti culturali per afferrare questo portata della dimensione europea
Ma la terza cosa che è venuto a dirci con le Cuesta
Cari amici italiani voi in questo momento state attraversando un momento di difficoltà state chiedendo al resto dell'Europa agli altri undici Paesi della Comunità una solidarietà un aiuto un sostegno allora sono qui a portarvi la curiosità che c'è nel resto dell'Europa c'è la curiosità di sapere chi sarà la Classic quale sarà la classe dirigente di del vostro Paese dei prossimi anni
E allora è giunto il momento di porci questo problema
Io credo che il dobbiamo uscire dal clima di concitazione di eccitazione emotiva che sta paralizzando questo nostro Paese da troppo tempo perché se non faremo in fretta definirà identificare a evidenziare anche nei confronti dei paesi stranieri quale sarà la classe dirigente del nostro Paese nei prossimi anni probabilmente noi rischiamo di contribuire alla penalizzazione gravissima letale del nostro Paese per queste ragioni
D'altra parte sappiamo voglio tornare al tema dell'unità nazionale che il tema dell'unità nazionale c'è stato ricordato dagli interventi di alle relazioni stamattina l'unità nazionale sia realizzata si regge attorno ad alcuni cardini incerto la comune tradizione e la storia la lingua
Ma anche gli obiettivi comuni che hanno tenuti insieme in questi decenni il nostro Paese
Un Paese un popolo sta assieme sei capace di identificare e di perseguire obiettivi comuni accomunanti tutte in questi anni ne avevamo
Di evidenti questi obiettivi non erano solo obiettivi difensivi c'era da difendersi dalla minaccia comunista
Fino a prima della caduta del Muro questo era un obiettivo politico sicuramente unificante del Paese ma c'era l'obiettivo comune di far crescere di realizzarli consolidare la democrazia di fare crescere questo Paese
L'obiettivi comuni e una comune è una classe dirigente che sia nazionale che abbia dimensioni nazionali del resto
Siccome siamo già in campagna referendaria abbiamo il dovere anche di una spiegazione noi abbiamo resistito ad accedere ha una proposta elettorale quale quella maggioritaria uninominale
Perché avevamo soprattutto alcune preoccupazioni noi non ci nascondiamo anche le difficoltà di questo nostro Processo un anno fa noi avevamo un'altra provvedevamo attestati su un altro progetto un'altra proposta di riforma elettorale
Avevamo la preoccupazione
Che il maggioritario uninominale
Portasse a una divisione del Paese per e mire politiche
Oltre che una divisione geografica
Era una preoccupazione che avevamo
E avevamo la preoccupazione che questa divisione per fasce politiche del Paese
In un qualche modo finisse per consolidare per confermare
L'attuale differenziazione dei livelli di sviluppo del Paese in modo tale da fare corrispondere quella che ho definito un'etnia politica ad una certa fascia di sviluppo del Paese
Questa è una preoccupazione che aveva avevamo una preoccupazione che questo sistema elettorale in un qualche modo non ci consentisse più di avere una classe dirigente nazionale
E avevamo la preoccupazione che questo sistema elettorale in un qualche modo provocasse il superamento di quei momenti associativi partitici che sono i legamenti primari del tessuto sociale nazionale
Almeno così come li abbiamo pensato i nuovi della carta costituzionale
E abbiamo acceduto
A questo alla proposta di questo meccanismo elettorale superando la nostra originaria il nostro vicino a Rio prove getto quando abbiamo in una qualche misura avuta la certezza di contemperare questi rischi
Con una compensazione della misura si sta discutendo proporzionalisti del maggioritario
Quando abbiamo avuto quindi la possibilità che questi rischi non solo fossero corretti da questa compensazione ma fossero in un qualche no qualche misura compensati mitigati
Prevenuti dal processo di regionalizzazione e non di federalismo del nostro Paese non dimentichiamo che prima di arrivare alla proposta
Del nuovo ordinamento elettorale nella Commissione bicamerale questo è stato definito anche se di questo si è parlato molto poco regionalizzazione non federalismo cioè autonomia Isma'non separatismo
In questo senso quando parliamo di autonomismo e non separatismo per allargare l'orizzonte che stamattina al lo allora l'aggancio all'orizzonte stamattina proposto oggi da da da Bassetti intendiamo autonomismo non solo riferendoci alludendo ai territori geografici ma anche i territori culturali ai territori
Giuridici ai territori religiosi da questo punto di vista dalla sede di Bassetti era
Pensa di suggestione sicuramente molto moderne e molto condivisibile
Ma è quindi per queste ragioni avendo avuto la convinzione che i rischi che paventavano sono stati in un qualche modo contenuti e noi siamo arrivati a un atteggiamento chiamo esplicito
Per votare sì al referendum e vogliamo tranquillizzare i nostri interlocutori politici a partire dal nostro amico
Collega di partito socio di partito Mario Segni io credo che alla fine anche Mario Segni apprezzerà questa assenza perché questa serenità risulterà determinante per far vincere il fronte del sì
è molto importante
E la nostra scelta per il sì non è una scelta mitigata da perplessità da sentimenti diversi da quelli che si pronunciano come mi è parso di cogliere nell'ultima direzione nazionale del PDS
In cui si è detto sì ma si è detto sì ma ci si augura che il sì non vinca tanto no noi facciamo questa senta e ci auguriamo che questa scelta vinca e venga pienamente perché una grande vittoria del sì è la premessa è il presupposto perché poi in Parlamento
Non si smentisca il significato del messaggio referendario si vada avanti per completare il processo legislativo che da quel risultato elettorale ci dovrà tra e sotto questo profilo vogliamo dire abbiamo letto stamattina sui giornali che l'amico Mario Segni ha detto io sono contrario al governo delle si dopo il diciotto aprile
Vogliamo precisare che anche noi non proponiamo un governo del sì
Ma dopo il diciotto di aprile auspichiamo una maggioranza ampia una maggioranza parlamentare forte che sia in grado quindi di corrispondere alle domande di cambiamento forte che sono dentro i risultati del referendum perché noi realizziamo in fretta la produzione legislativa di un nuovo ordinamento elettorale
Di un nuovo ordinamento per le autonomie locali di una nuova organizzazione dello Stato che valorizzi appunto e il momento regionali del momento autonomistico c'è visone che in Parlamento ci sia una maggioranza forte la più forte possibile quindi è inutile nasconderci dietro un dito
Non vogliamo mescolare lo sappiamo bene quali sono gli ambiti
Il significato della prova referendarie non abbiamo quindi non vogliamo dimostrare una qualche forma di confusione diciamo che proprio per questa ragione noi auspichiamo se è possibile senza venire meno i loro vogliamo dire oggi
Siamo qui alla presenza del capo delegazione della democrazia cristiana in questo governo senza venire meno alla espressione della massima totale
Granata solidarietà che la democrazia cristiana esprime al Governo oggi l'unico governo possibile in queste condizioni date le disponibilità e le indisponibilità registrate nel Parlamento
Se invece
Segni quando segna fatto anche altri discorsi ha detto che uscirà dopo il diciotto prima dalla Democrazia cristiana io mi auguro di no io spero di no io credo che i divorzi annunciati prima
Non sono dei veri divorzi sono degli appelli a continuare il dialogo quando si dice guarda che fra un mese allora vuol dire che c'è un mese per discutere poi ce ne saranno anche di più
Io mi auguro che sia così se invece Segni vuole dire che dopo il diciotto aprile i partiti non saranno più gli stessi
E lui intende uscire da questa organizzazione partitica di rispondiamo che ne siamo così convinti che anche noi intendiamo uscire
Da questa organizzazione partitica e non a caso siamo entrati in un processo costituente alla fine del quale non ci sarà più la forma partito di ieri
Non sappiamo vogliamo andare oltre diciamo che non sappiamo ancora con precisione quale sarà la nuova forma partito
Le scelte che abbiamo cominciato a fare l'azzeramento del tesseramento lasci istituzione del gruppo dirigente
La introduzione che avverrà a breve di nuovo Codice etico sono solo le prime pietre di un edificio il cui risultato finale sarà quello che assieme vorremmo che sia ma ancora non abbiamo identificato
E quindi mi auguro che tutti quelli che sono seriamente interessati a lavorare per l'edificio del domani non si sottraggono alla responsabilità di oggi
L'altra questione che è stata posta è stata ribadita anche ieri è quella del superamento dell'unità politica dei cattolici allora io voglio dire qua che non possono esserci più polemiche ieri Martinazzoli all'assemblea dei direttori dei giornali diocesani a Perugia è stato molto chiaro
Non c'è nessuno che evoca partiti confessionali soprattutto qui nella terra di Sturzo nessuno vuole tornare indietro di un secolo è una conquista che tutto il paese tutto il mondo cattolico italiano
Di cui in tutto il mondo cattoliche italiane debitore soprattutto a Sturzo
E a tutti quelli che voi hanno continuato a questo messaggio in questo disegno
I cattolici oggi ci dicono che non sono più disposti a dare cambiale a firmare cambiali in bianco mi pare che ieri si è stato giustamente detto bene
Avrei voluto farlo anche prima probabilmente non saremmo arrivati a questo punto di degenerazione della nostra condizione politica della condizione del nostro partito
Però cari amici detto questo io credo che possiamo anche dire
Che ciò su cui
Non siamo d'accordo almeno dovremmo chiarirci
E invece l'allusione alla necessità di superare il patrimonio della nostra tradizione culturale della nostra esperienza politica noi crediamo che anche in questo momento
Questo patrimonio non vada dissipato e sia ancora utile a questo Paese a un Paese che ha necessità ha urgente necessità di ricostruire il proprio demanio etico il proprio demanio morale e che per questa ragione non può fare a meno dell'apporto del contributo di questa tradizione a cui noi ci riferiamo e se qualcuno lo voglio dire perché mentre noi siamo riuniti qui stamattina nella città di Catania altrove c'è un'altra manifestazione pensasse invece di realizzare con qualche decennio di ritardo il vecchio sogno azionista infranto soprattutto per merito di De Gasperi
Di potere utilizzare il voto cattolico il vuoto delle truppe come truppe che sostengono un azione guidate da un quartier generale
Fornito dalla cultura che ne erano soliti definire ieri laicista ma insomma una cultura altra allora no non siamo disponibili la massima disponibilità
Ah non chiuderci dentro gli steccati integralisti ICI dentro gli steccati confessionale che nessuno di noi vuole disponibili a collaborare per un disegno nazionale con tutti ma non disponibili a mettere a disposizione un peso elettorale per un disegno
Dal quale noi dovremmo essere in una qualche misura esclusi abbiamo vinto queste tentazioni sconfitto queste tentazioni le ha sconfitte De Gasperi quasi cinquant'anni fa Hannu incerto il compito di non tradire questo questa scelta cari amici sto concludendo dicevo prima che noi riteniamo che sia ancora necessaria sulla scena del Paese necessario il contributo di questa tradizione culturale
Vedete che ad altri è necessaria la concezione della politica che i cattolici democratici hanno portato
Sulla scena del nostro paese proprio in questo secolo
Dopo la devastante esperienza degli anni ottanta in cui si sono affacciate alla soglia della politica concezioni della politica modalità politiche
Culture politiche
Che si è preteso di di camuffare come la modernità della politica e che ci hanno portato a questo punto
Noi non abbiamo il diritto abbiamo il dovere di riproporre
Una concezione della politica che qualcuno ha definito negli anni a scorsi come una concezione antiquata ma che l'unica concezione che ancora uovo riconciliare il Paese i cittadini Coppa politica quando l'impegno politico
Dicevo c'è da ricostruire il demanio etico pubblico
Cioè in un qualche modo d'affermare queste è una condizione assolutamente nuova nella vita politica una responsabilità politica inedita per le precedenti generazioni che è la responsabilità verso il futuro i temi dell'ambiente i temi del debito pubblico sono tutti temi che scaricano in una qualche misura il pagamento del prezzo di scelte che facciamo oggi alle generazione future c'è bisogno in un qualche modo
Di riappropriarsi della responsabilità di questi prezzi mandati trasmessi alle nuove generazioni la politica o si riappropria di questa responsabilità
O o o o altrimenti sarà travolta dalle conseguenze di questo continua a trasmettere dilazionare nel tempo
E c'è
E in questo mi ricollego e finisco al tema che verrà più ampiamente sviluppato oggi pomeriggio c'è bisogno di tornare stamattina e chi è intervenuto ha illustrato in modo molto efficace il ritorno ai valori
Della propria terra del localismo ceda ritornare alla c'è da riscoprire il ruolo delle città non come vedete la città non come una pretesa
Come il luogo in cui si scarica l'egoismo localistico non è certo questo quello che abbiamo in mente noi
Ma la città come officina della democrazia e della partecipazione del Governo e della politica perché
Se la politica Democrazia deve tornare ad essere una cosa che interessa i cittadini che vede la partecipazione dei cittadini in quale altro luogo in quale altra sede se non qui
Non vorrei faremmo sembrare antiquati ma quella bellissima metafora di Aristotele che definisce la città come l'associazione politica mi sembra che descriva quello che deve tornare ad essere per noi la città oggi pomeriggio Giovannoni si soffermerà crede in quella definizione straordinaria che digita dava la birra
In termini molto semplici elementari banali diceva la città è oggi diremmo un sistema complesso una Rete insomma ecco
è l'insieme
Dell'officina dell'officina in cui il cittadino va a lavorare della casa in cui il cittadino va additato l'ospedale in cui si fa curare della chiesa in cui va a pregare
In questa definizione assolutamente banale c'è tutta la concezione
Come dire
Della che che della cultura del del dello stato che tipica del cattolicesimo democratico che ha realizzato nel nostro Paese questa straordinaria equivalenza è unica equivalenza
Fra Stato di diritto e stato sociale in cui i diritti dei cittadini e le risposte appunto Berisha disfacimento il per la realizzazione delle condizioni di godimento dei diritti sono tutti la stessa cosa
Una città città come l'ha detto benissimo stamattina Bassetti come sistema di città
Finisco con questa citazione l'ultimo libro recita nella storia d'Europa uscito in questi giorni in quella contemporaneamente in ogni Paese in sei o sette Paesi
Fatto da benevolo comincia esattamente così le città europee nascono con l'Europa e in un certo senso fanno nascere l'Europa
E quindi complimenti a Monti cone a Zaniboni perché hanno individuato proprio la pietra angolare
Nella appunto nella scelta della città come tema di partenza la pietra angolare per costruire davvero per consolidare la costruzione dell'edificio europeo al quale appunto noi vogliamo contribuire
Usate un appello alla presenza nel pomeriggio Rino Nicolosi procedere lunedì pomeriggio che sarà concluso dall'amico ministro dell'interno Mancino
Ho detto all'inizio
Che fare dell'assenza di Martinazzoli Mattinzoli comunque mi incarica di diretti in aprile sarà a Catania cioè non è un assenso non alla latitanza la sua questo sito chiaro
E comunque questo l'impegno però in una settimana per la città e per questa regione del segretario politico nazionale
Che ora l'amico Castagnetti ha rappresentato con molta puntualità anche su temi
Così delicati a nessuno sfugge la puntualizzano gli ho solo con lui
Sì soffermato anche su questi temi difficile arrivederci con una certa puntualità non come ha cenato con puntualità
Alle quindici e trenta come da programmato insieme scritto così non oltre quindici al governo
E viene che era stata scandita nelle
Intenzione dei nostri amici che hanno programmato questo incontro e quali credo debba andare mi permetto di farlo io essendo il primo diciamo che parlo da questo tavolo invidiano o mi suggerisce Pierluigi Castagnetti ai quali va certamente il nostro sentito ringraziamento
Per aver dato un segno di attenzione importante in un momento di difficoltà
Che la democrazia cristiana ville qui e nella nostra provincia catanese anche se il convegno si allarga a un respiro che non ha certamente i limiti provinciali ma si inserisce in una linea anche la segreteria nazionale sta portando avanti di rilancio culturale e prepolitico o di quella che deve essere coi il nuovo un ruolo della Democrazia Cristiana in un Panorama appunto della politica nel nostro Paese che va modificandosi in maniera molto veloci
Dicevo questo incontro pomeridiano era stato scandito attorno alla presenza del segretario Martinazzoli che invece per ragioni che sono state qui a noi tutte presentate non è invece non è potuto venire
Noi comprendiamo queste difficoltà lo ringraziamo e siamo certi che nelle settimane a venire che saranno settimane molto molto calda molto impegnative
Egli verrà qui tra di noi per sostenere la Democrazia Cristiana in una battaglia elettorale emblematica quella si può dire del primo grande comune d'Italia dove si vota con la nuova legge elettorale
E quindi in una logica che oggettivamente stravolge quelle che erano le abitudini della ricerca del consenso che voglio dire gli stessi rapporti politici tra i forti le forze e i gruppi
La fase pomeridiana è in prosecuzione appunto della conclusione di stamattina
E vede già iscritti a parlare
Vede già iscritti a parlare alcuni amici che animeranno appunto il dibattito ma questa fase viene prima
Introdotta dal presidente dalla Regione l'onorevole campione che con il suo intervento costituire un anello appunto di congiunzione tra le riflessioni della mattinata e la fase conclusiva che andiamo qui ora ad aprire
Sarà difficile essere in maniera compiuta un anello visto che io stamattina
Non sono riuscito ad essere
Presente alle numerose relazioni
Che hanno caratterizzato questa prima parte del nostro incontro anche al dibattito quello sì quanto la parte finale
Comunque credo che
Il tema
Così come è stato posto
Il tema dell'unità tra municipalità
Scenari allargati in Europa il mondo
Investa in maniera fondamentale il nostro modo di essere Regione
Su questo credo che
Non ci sia
Il problema nel rivendicare alla democrazia cristiana i cattolici democratici
Una capacità di analisi sul significato del regionalismo
E anche sul suo modo di collocarlo all'interno lo schema di unità nazionale dicevo non ci sia difficoltà ad ammettere
Che la nostra riflessione sia stata fondamentale per il Paese
Una riflessione che
Da un lato ha ridotto il pratese undici balistica che comunque sempre sono stati presente all'intero nostra storia dall'altro ha ha riguardato i modi d'essere dell'unità del Paese proponendo una nuova scrittura del patto di unità nazionale proprio in virtù di una città nuova cittadinanza che poteva proprio nascere
Dal fatto
Tutto meridionale per certi aspetti della nuova acquisizione
Di un concetto di cittadinanza piena un concetto di cittadinanza che finiva col maturare
Nello stretto rapporto con i temi delle comunità locali
E quindi nell'affermazione di un principio di nuova responsabilità all'interno del modo di essere assieme tutti Stato
Il municipalismo
Il regionalismo
La riscrittura del patto di unità nazionale
Sembrava ottenni da oggi sono temi che dibattiamo dai primi del Novecento
Di questa problematica tutto interno al mondo cattolico è stata poi in definitiva la problematica delle componenti migliori del meridionalismo del Paese
E io credo che l'ultimo documento quello dei vescovi sulla situazione del Mezzogiorno documento che disperatamente ahimè l'amico Rubino cercò di introdurre all'interno delle nostre vicende di partito senza mai riuscirci
La cavaliere solitario
Perché su questo si facesse una riflessione compiuta di di tanti di noi che eravamo impegnati a operare in questa difficile realtà siciliana dicevo
Da quei tempi attraverso il passaggio del meridionalismo classico fino ai nostri giorni c'è questa costanza di riferimento dell'ultimo discorso quello dei vescovi sul Mezzogiorno ripropone tutta l'attualità del modo di essere Chiesa all'interno di questa questione
Di essere comunità una comunità che pensa una cometa che riflette che si interroga che propone delle soluzioni vivendo nella storia pur sapendo che il suo compito quello di essere nella metà storia di andare altrove
O di guardare mete più rilevanti questo essere della storia che si sostanzia in un principio di solidarietà ma anche in un principio di responsabilità
Questa nuova quindi possibile ad interrogarci sul tema dei comportamenti diceva Pietro Scoppola qualche anno fa forse il tema di oggi e quello soprattutto di essere attenti alla cultura dei comportamenti certo la cultura del progetto era importante descrivere gli scenari futuri era importante sarebbe stato importante anche per le cose del nostro tempo però ricordarci che l'essere cattolici ci obbligava ad una cultura dei comportamenti e diventava accertamento fatto fondamentale e credo che questo documento finale deve scucire i poco ci riporta tutto questo tema
Ora questo nostro interrogarci all'interno anche del nostro modo di essere regione credo che sì è stato anche in questi periodi al centro
Del nostro modo di essere partito certo
Con una sorta di grossa schizofrenia il luogo delle analisi del dibattito delle riflessioni alte il luogo poi della prassi non sempre conseguente rispetto ai primi tipi di impegno però
Ecco io ripete ripartire per questo discorso dalle
Riflessioni che assieme abbiamo compiuto all'assemblea nazionale dell'ottanta
L'Assemblea nazionale che non poteva tradursi come qualcheduno credere chiedeva in modo banale in una semplice rimodulazione dei fatti statutari
Un semplice aggiustamento di fatti statutarie né poteva ridurre l'ingresso all'interno dalla Democrazia cristiana in termini percentuali di quella cultura del mondo cattolico che nel nostro Belgrado che nel nostro la sostanza del nostro essere e cattolici impegnati in politica
Ma al di là di queste mancate esplicitazioni che non potevano esserci
Ricordo un'approfondita analisi di un ragazzo alla LUISS con Paolo Ungari
Che studio molto il perché del non passaggio dalle riflessioni all'Assemblea nazionale a fatti statutari proprio rifiutando l'impostazione illuministica secondo la quale i fatti salutari poi sarebbero stati capaci di far nascerà la nuova democrazia cristiana
Si esce dall'assemblea nazionale con tutto il carico di interrogativi che essa poneva con il carico
Con quel carico talvolta drammatico anche di Houghton anziché allora fummo capaci di compiere con la ferocia che spesso hanno i momenti che caratterizzano le analisi di gruppo uscimmo con una proposta politica uscimmo con la segreteria De Mita
In fondo il vero modo di attuarsi dell'Assemblea nazionale fu
Nesi riferimenti programmatici
Dava nuovo spazio e nuova possibilità di cittadinanza al al mondo cattolico all'interno di un partito che voleva diventare diverso e che voleva quindi di acquisire tutti i temi presenti nella società italiana dal rapporto politica istituzioni al rapporto politica amministrazioni al rapporto economia Società civile ai temi dell'élite dell'etica della responsabilità che sin da allora si affacciavano
Alla necessità di considerare aperto
Il tema della presenza dei cattolici dalla vita politica
E non è esaustivo di proposta dal momento in cui il confronto doveva amplificarsi a tutti coloro che comunque puntavano ad una a metà possibile anche se non partendo dal punto di vista delle riflessioni cattoliche verso orientamenti che nel tempo e rispetto alle finalità potevano rivelarsi come motivi unificanti
Senza arroganza ma con una capacità di vivere reale di cogliere giorno per giorno i segni dei tempi nella convinzione che in qualche modo come avrebbe detto Moro il futuro poteva essere forse ancora nelle nostre mani sulla base di questa capacità di riflessione
E in Sicilia
E tutto questo diventò il congresso di Agrigento alcuni amici molto affettuosamente ma vorrei dire
In maniera molto stimolante hanno voluto riproporre il tema del congresso di Agrigento che cosa fu il congresso di Agrigento
Congresso di Agrigento fu il tentativo di attualizzare in Sicilia
Il tema dell'Assemblea nazionale della segreteria De Mita cercando di dare risposte alte ad una situazione sbigottita per una tragedia che apparteneva a ai nostri tempi la tragedia della scomparsa di uno stato
O della diminuzione di presenza di uno stato di fronte alla violenza della dell'onnipresente potere mafioso
La strategica onnipotenza della dimensione mafia che si scontrava con lo Stato imbelle con un comportamento in politica inadeguato
E quindi
Questa necessità di riattraversare lo strumento a disposizione dei cattolici la democrazia cristiana ma offrendo una proposta di questo tipo anche a tutto il resto
Della politica siciliana per rivendicare il compito alla politica di riflessione sul futuro
E di capacità di creare delle istituzioni impermeabili che in qualche modo risolvessero questo dramma complessivo di società
E determinassero una nuova cultura che fosse la cultura del no alla mafia la cultura della Resistenza la cultura del rifiuto la cultura dell'indignazione
Passando attraverso le formule della politica attraverso gli strumenti che la politica ci offriva a disposizione ci metteva a disposizione quella particolare congiuntura
Non è un caso che quel congresso viene fuori Comus segno forte dopo la tragedia dalla Chiesa
Rispetto alla quale potevano esserci momenti di sbigottita riflessione odi malinconica impotenza ma invece c'era questa possibilità di uscire alto su una proposta che riveste dignità alla politica
E cercasse di ristabilire il principio di meritocrazia del consenso
Immaginando che la DC potesse essere più piccola se necessario
Capace cioè di rinunciare a quel tanto di consenso il proprio che le derivava da logiche di scambio improprie
L'alloggio di scambi impropri e talvolta non lecito che comunque si accompagnava alle gestioni di una prassi che si era via via consolidando rifiutando qualunque tipo di ragionamento che sembrava apparire proiettato in avanti
Con le battute che potevano essere attuali in altri momenti della cultura che finiva con l'anchilosare invece le possibilità di intervento in una realtà difficile ecco questo rifiuto di un a priori culturale questo rifiuto di una Priori che
Crea assistermi di pensiero rispetto alle possibili interpretazioni del reale e che finivano collari apparire per sconfiggere una ipotesi di democrazia cristiana capace di interrogarsi e di porsi come diverso dello scenario politico siciliano
Perché fallì quella operazione congressuale
Falli una settimana dopo perché probabilmente era stata ambiguo il modo in cui tutti c'eravamo accostati a quel tipo di scelte
Tutti ritenevamo anche noi convinti della logica no multimediale della Specola Rizzo della spettacolarità che crea poi comportamenti che bastasse un segno forte
Bastassero e titoli sulle prime pagine dei giornali per risolvere la situazione e che poi tutto questo doveva rappresentare il classico a da bassa adottata per ricominciare daccapo secondo le logiche precedenti
Avere detto no ad alcune presenze
Che noi vi avevamo già come presenze mafiose prima ancora delle sentenze che avrebbero creato alcune ipotesi di liberazione successivamente
Sì il porto realizzare alterano all'interno del nostro modo di essere sinistra anche situazioni sovente conflittuale
Nella convinzione che il problema non fosse quello di ricercare L'Unità sulle cose che univano
Ma quello di diversificarsi per vedere chi poteva avere prima degli altri nello zaino il bastone di maresciallo
Sono cose di questo mondo delle quali non bisogna certamente scandalizzarsi certamente sono cose che sono successe il vecchio potere vinse una settimana dopo andando incontro a periodi disastrosi
Avemmo crisi a ripetizione del governo regionale chi faceva il segretario regionale fu costretto a fare la guardia ad un bidone di benzina sostanzialmente vuoto mentre gli altri si apprezzavano
Per potere compiere operazioni più interessanti
L'intervento
Della segreteria politica riuscì a ridare fiato a questa possibilità di speranza
E credo che la presidenza Nicolosi fu a quel punto una risposta giusta una risposta alta rispetto a questo zigzagare delle istituzioni a questo modo frastagliato di collocarci sullo scenario politico
Fu un molto contestata all'esterno e perché all'esterno era chiaro
Che una democrazia cristiana che diventava diversa che era capace di esprimersi in modo diverso all'intero le istituzioni lo ricordavo qualche anno dopo a giardini in una delle tante conferenze che caratterizzò quel nostro modo di far politica ricco di dibattiti e di confronti anche con i nostri amici i romani
Dicevo
Molto contrastata perché una DC che riusciva a diventare diverso all'intero restituzioni finiva con lo spiazzare
Quanti avevano bisogno per dimostrare capacità di resistere di una DC debole
Di una DC che fosse il sostanziale paravento tutto quello che di illecito di impronunciabile di deteriorato sistema l'intero la situazione siciliana
Cioè e questo gran questo grande partito che e tutto sommato aveva alla funzione di
Di creare
Possibilità di protagonismo alternativi in tutti gli altri proprio perché e la sua inconsistenza o la sua copertura rispetto a vecchi meccanismi di potere abitava a tutti gli altri a potersi considerare come nuovi ecco che una DC che diventa diversa che si esprime diversamente all'interno delle istituzioni
E finiva con lo spiazzare questi atteggiamenti e quindi col determinare comportamenti duri da parte appunto di coloro che volevano essere alternativi rispetto al democrazia insieme senza una capacità di invenzione che fosse in qualche modo pari alla nostra
I tempi si sono susseguiti alla ricerca delle soluzioni le possibili
In questo alti e bassi che ha caratterizzato in questo seguito di alti e bassi che ha caratterizzato nostra vicenda credo che bisogna comunque ritenere che da parte nostra per lungo tempo si sia perso il filo rosso che sarebbe stato necessario tirare fuori dal gomito Lare la matassa
Siamo ridiventati il partito delle necessità per lungo tempo il partito che doveva
Garantire
Un modo consolidato di essere dell'esistente in formule ripetitive senza riuscire a garantire scenari diversi anche per l'insufficiente maturazione delle altre forse politiche che
Non non riuscivo ad essere propositivo comunque ad aprirsi in modo diverso con la De con una democrazia cristiana nuova senza dimenticare una storia precedente così come sarebbe stato forse opportuno una storia importante dalla democrazia cristiana la storia di quei passaggi fondamentali che hanno abilitato il nostro partito a poterci dire
No a poco a poco persi definire come un partito il partito delle novità e della modernità
Sempre serto senza una linea di continuità che desse
Un pregio assoluto a questo nostre affermazione dicevo ma i momenti che furono certamente decisivi e che sono stati decisi per la storia della Sicilia ecco non so il cinquantacinque le prime
Elezioni per la rinascita della Sicilia quando per la prima volta fummo in grado di pronunciare alto un discorso antimafia per liberare si diceva allora la paura da le istituzioni dalla
Dal sospetto
E i cittadini dalla paura le grandi elezioni del cinquantacinque
E poi la risposta al Minazzi Isma'in termini di ritorno alla politica IMI razzismo che invece era stato comunque l'abbia letto onorevole Macaluso e Giorgio Galli che era stata una grossa compromissione che aveva visto assieme comunisti missili e socialisti ancora non pronti rispetto alla svolta che poi in Sicilia avremmo anticipato degli anni successivi
E anche esponenti di quel mondo malavitoso mafioso che era così presente in quegli anni a palazzo dei Normanni
Ecco l'uscita dal Mila sisma con una proposta di nuovo incontro con i socialisti fu fatto che anticipò quella che sarebbe stata la strategia di Moro il congresso di Napoli dei primi anni sessanta
Ecco questi sono stati momenti alti e a questi potremmo aggiungere i primi anni del governo D'Angelo quando riuscimmo in Sicilia con il nostro dibattito determinare una consapevolezza più generale rispetto al tema Mafia proponendo nomi nel dibattito l'assemblea la Costituzione della commissione nazionale antimafia e potrei continuare fino ad arrivare ai tempi della stagione delle speranze di Piersanti Mattarella degli accordi di fine legislatura del governo Bonfiglio fino appunto voi alle cose che abbiamo detto il congresso
Di Agrigento il governo Lo Giudice apparso per un attimo soltanto come una meteora e quindi il governo Nicolosi che avrebbe dovuto dare seguito a questa linea fortemente propositiva
Quindi questo questa serie di alti e bassi ma questa capacità di ritrovare nella storia della Sicilia i momenti alti per una interpretazione della presenza dei cattolici democratici certe tutto questo ha avuto certamente delle pause e anche negli ultimi anni le pause fosforo quelle di una ripetitività delle formule
Quelle che riaffermare una sorta di logica preamboli sta all'interno del modo di far politica anche della democrazia cristiana siciliana
E alla fine credo che
In qualche modo contraddicendo
Il padre il paradosso di Zagrebelski quello che va sotto il nome appunto del nostro amico Gustavo Zagrebelsky che secondo il quale e difficile chiedere ad una situazione deteriorata la forza sufficiente
Per potersi risollevare dal deterioramento complessivo questo è l'interrogativo che si pone il professore Zagrebelsky
E possibile mai portare avanti un terreno di riforme e di sostanziale cambiamento
Proprio lì dove esistono situazioni di maggiore degrado se quelle forze che hanno realizzato era terminato il maggior degrado lo hanno fatto come faranno quei diventare esse stesse le forze del cambiamento del no mento ecco
Forse contraddicendo questo tipo di preambolo siamo riusciti a superare una fase di difficoltà complessiva delle forze del cambiamento interne allo democrazie cristiane riaffermare una linea di percorso che doveva riabilitarsi
Per delle operazioni che potevano diventare importanti non soltanto per la storia dalla Sicilia ma per tutto il Paese
Siamo riusciti nel punto cioè di maggiore difficoltà della situazione siciliana le stragi stragi denaro rapidi stragi di una violenza inaudita
Capaci da sole di deteriorare tutti i percorsi buoni che comunque potevano essere stati immaginati all'interno la Sicilia e per le semplificazioni della Sicilia raccontata di riaccreditare una Sicilia irredimibile soltanto terra del male ecco
Di fronte a tutto questo siamo stati capaci di riproporre come democrazia cristiana un appello ai siciliani
Come nuovamente capace di essere forti e liberi in un'operazione che poteva ricondursi come importante all'Inter a intorno alle istituzioni e su questo percorso credo che questo debba essere sottolineato per le valenze che potrebbe avere che avrebbe potuto avere anche a livello nazionale
E che non ha probabilmente a livello nazionale per certe confusioni di vertice che un giorno accettano le proposizioni di Martinazzoli e che il giorno dopo invece non riescono a dare seguito a queste proposizioni come ci ricordava poco fa l'amico Mancino
Dicevo
Essere riusciti su questa linea su questa possibilità di scommessa per una Sicilia diversa a ad avere con noi anche il PDS il quale su questa strada è stato in grado di differenziarsi rispetto alle sue logiche
E nazionali che invece avrebbero voluto un partito comunista sostanzialmente collocato sul sul versante del genocidio o sul versante di una la distruzione totale non soltanto della politica regionale tutto quello che questa politica avrebbe potuto esprimere e cioè la non proposta di carattere leghista che qui da noi diventarono proposta che in qualche modo può riferirsi a all'amico Orlando credo che su Orlando dovremmo fare una riflessione più complessa
Orlando non era il nemico della democrazia cristiana
A certi nostri amici io ricordo un discorso importante nell'ultimo comitato regionale prima che poi i comitati regionali nera DC siciliana non si facessero più quei comitati regionali fittizi perché in realtà eravamo già in una sessione commissariale e Comitato regionale restano in piedi soltanto come feticcio di una qualche cosa che avrebbe dovuto significare di più di quanto in effetti non poteva esprimere ricordo che ancora una volta certe certi attacchi di parte del mondo cattolico del centro rupe dei gesuiti nei confronti dello democrazia cristiana che poi non erano attacchi hanno soltanto riflessioni pensò Josè preoccupate
Angosciate per la fine di un impegno che proprio dalla Sicilia
Partito come importante nella storia d'Italia quello dei cattolici democratici questa era l'angoscia che stava dietro le riflessioni del centro ruppe dei padri gesuiti e di quanti cattolici democratici si ponevano in termini critici nei confronti dalla Democrazia cristiana
Ebbene
A parte le riflessioni arroganti che ricordavano quelle di Stalin sul Papa ma quante divisioni avranno costoro e poi si è visto nelle elezioni quante divisioni avrebbero avuto costoro
Dicevo a parte tutto questo certamente non furono compiuti atti di buona volontà per cercare di determinare situazioni che avrebbero potuto ricucire delle ferite che certamente erano profonde ma che per essere riusciti a avrebbero avuto bisogno di una democrazia cristiana capace di farsi in qualche modo di iniziare in qualche modo rispetto a se stessa processi di autocensura
Ma è inutile piangere sul latte versato queste cose lo fummo capaci di farle queste cose sono differenziate e ha ragione oggi padre Sorge quando dice che Orlando che ha perso l'occasione di essere propositivo nei confronti di un di una indicazione di una sollecitazione ulteriore per il momento la Democrazia Cristiana di essersi perso dietro le logiche del genocidio o di atteggiamenti rivoluzionari che socialmente finiscono col non essere progettuali cioè allo stesso livello sostanzialmente delle leghe del Nord
Dicevo chiusa la parentesi su Orlando
Siamo riusciti tornando al paradosso dal quale avevo iniziato quest'ultima parte del ragionamento siamo usciti a determinare una situazione di nuovo protagonismo della democrazia cristiana
Al di là delle sue situazioni di struttura partito
Per il suo comportamento all'interno delle istituzioni una situazione di democrazia cristiana che era capace di puntare essenzialmente alle regole per salvare non tanto l'autonomia che pure era questo fatto importante quanto i modi di essere della democrazia
Cioè
La riaffermazione della necessaria separazione tre momenti della politica e momenti dalla gestione
La necessità di dimostrare che
La politica non dovesse più occupare proprio la situazione con quella siciliana ma era chiaro che il messaggio poteva essere riferito anche altrove
Non doveva più occupare le istituzioni facendo perdere le istituzioni la loro costituzionalità
Le istituzioni l'amministrazione proprio in virtù del dettato costituzionale
Debbono obbedire alloggi che di carattere generale non possono essere vincolate a sistemi e di parte a sistemi di appartenenza assiste dire quali Boy scaturiscono obiettivi fatti di lottizzazione insuperate ecco
Questa possibilità di liberare il cammino delle istituzioni da una presenza partitica a Sissi ante
Di un partito che interpretava il modo di essere della politica in modo altro e non in modo corretto
Non la politica capace di aggregare le speranze di prefigurare le finalità di assicurare il controllo sociale intorno a lezione dell'esecutivo malapolitica capace solo di guardare di indebolire di fiaccare di portare avanti
Non tanto le mediazioni perché la cultura della mediazione comunque ci appartiene di portare avanti situazione di contrattazione infinita per arrivare soltanto ad affermare l'esigenza di un potere capace di ulteriormente moltiplicarsi
Lo sostanziale logica di tipo doroteo ecco
Ah dici che supera la cultura del doroteismo e si ripropone come cultura
Che ripropone una cultura che è quella dei cattolici democratici rispetto a questo modo di concepire la politica rapporto politica istituzioni e quindi il governo delle regole
Governo delle regole assecondato appunto da questa scommessa che insieme a noi hanno fatto è assieme annoierei detti partners socialisti hanno fatto anche e gli amici delle PDS i repubblicani modificando il loro atteggiamento nazionale ecco io credo che questo abbia finito col funzionario se dove si rifà rimedia fare riferimento a questi primi i centottanta giorni di governo dovrei dire che siamo riusciti ad essere puntuali rispetto a tutte le cose che avevamo scritto nel programma
Siamo riusciti a smantellare o iniziare lo smantellamento degli enti pubblici regionali di quelli economici particolare che avevano significato un appesantimento di quattro cinque mila miliardi nella logica delle istituzioni regionali quattro cinque mila miliardi
Sottratti alla logica di uno sviluppo corretto
Siamo riusciti a determinare il nuovo modo di essere degli enti regionali proponendo per tutti per ciascuno di loro fatti di ristrutturazione e quindi anche fatti che significassero o una possibilità di pilotaggio che doveva appartenere essenzialmente alle tecniche alla professionalità a criteri di modernità e non più soltanto a a fatti di di di fedeltà politica o di semplice appartenenza
Le appartenenze possono esserci anche state ma quando ci sono state non sono state il motivo che ha determinato la scelta
Di coloro che avrebbero dovuto condurre le operazioni di smantellamento di ristrutturazione di di questi enti perché il tema era quello appunto di garantire a fatti di professionalità
E di nuova capacità di gestione in termini i tecnici e modelli di queste
Situazione al di fuori della logica delle lottizzazioni partitiche
Siamo riusciti a fare le leggi fondamentali
Che ancora il Paese non non riesce a maturare proprio per la difficoltà dei rapporti tra le forze politiche sono i siti di questo periodo la legge per la lezione diretta del sindaco che non è soltanto una legge che qualcheduno in maniera polemica potrebbe considerare con una legge presidenzialista ma una legge che se parte i luoghi dalla gestione dai luoghi della politica in maniera compiuta fidando al sindaco la possibilità di di scegliersi gli amministratori i collaboratori per proporli poi allora dibattito del Consiglio ma in un rapporto diretto o con la gente con un consiglio che torno a fare quindi politica
Indicando le finalità e controllando capo dal dalla parte della gente il comportamento del sindaco organo
Che deriva il suo potere nonno dal consiglio comunale quindi con un consiglio che diventa luogo del dibattito di altre cose di carattere più nobile che non quello della spartizione che sovente finiva con l'essere fatta qui a Catania per esempio
Gli alberi di importanti nei quali il punto era di trovare una convergenza sulle cose da fare in maniera che tutti voi alla fine potessero votare e da questo quelli scaturiscono le crisi senza fine queste crisi per cui la città nobile importante
Di grandissimo livello come come Catania alla fine si è trovata attività in situazioni di mancato funzionamento della politica delle istituzioni
Dicevo accanto a questo la legge degli appalti
La legge degli appalti che certamente ha avuto anche questa non è la stessa logica la possibile distinguere nettamente
I luoghi della politica che devono stabilire quali sono le programmazione delle opere da farsi
Dai luoghi in cui poi si effettuano gli appalti modificando anche le tecniche le logiche dell'appalto quindi non più delle opere disseminate nel territorio soltanto perché appartenevano alloggi che diverso enologiche di esigenze territoriali ma a opere che nascono da un'attenta capacità di programmazione e comunque gestite al di fuori di vecchi meccanismi che consentivano le pressioni illecite su amministrazioni fortemente permeabili perché comunque e questo è bene dirlo
Di fronte a certi tipi di pressione qualunque amministrazione comunque attrezzata difficilmente avrebbe potuto essere impermeabile di fronte appunto a situazioni che può alla fine finiva col diventare anche se violente la legge degli appalti e stranamente dico Castagnetti ci sembra che il parlamento nazionale rispetto a questa legge voglio essere più riduttivo anzi ci sembra che il ministro e su questo siamo molto perplessi ecco se pensiamo però che il ministro in fondo deriva la sua origine da fatti confindustriali forse capiamo qualche cosa di più
Voglio dire un ministro il quale ritiene non soltanto di fare una legge in termini diversi il problema non ci riguarda perché certamente non doteremo nuovi dei loro trucco portamento del Parlamento nazionale
Ma il quale ritiene che in questa legge nazionale debba esserci debbano esserci delle premesse secondo le quali questa legge diventa una legge quadro e quindi capace di far saltare i meccanismi di una legge che noi abbiamo sofferto come legge importante
Come legge capace di liberarci dal malaffare dei lavori pubblici ecco questo veramente sarebbe troppo sarebbe uno ributtare indietro la situazione siciliana ecco
Noi chiediamo che venga rispettata la nostra autonomia troppe volte ne abbiamo parlato in termini enfatici troppo volte abbiamo utilizzato il discorso dall'autonomia per colf per coprire forse cose
Che non andavano o coperte quando qualche volta riusciamo a utilizzare questa specialità della nostra economia in termini positivi per finalità che ci sembrano positive sulla base per lo meno delle cose sulle quali abbiamo riflettuto tutti assieme sarebbe veramente triste che questa nostra specialità una volta tanto capace di funzionare dovesse essere ributtata indietro
E su questo continueremo fino al tema della riforma elettorale e agli altri temi che abbiamo di fronte poi un governo che vuole appunto caratterizzarsi sul Patto per questo per pilotare una fase di transizione ecco a questo punto
Viene la seconda parte del discorso un po'quello che stiamo facendo diventerebbe
Forse inutile sarebbe senz'altro modificato se non fossimo capaci di
Il dare delle risposte alle tensioni che emergono prepotenti all'interno dello spaccato meridionale
Dicevano ai Nicola Mancino qualche settimana fa che aveva paura del livello di tensioni inarrestabile che nel Mezzogiorno andava profilandosi rispetto alle questioni economiche e rispetto al fatto che queste attenzioni questo
Nuova fase di protesta vera reale
Delle dei cittadini dalla gente del Mezzogiorno avrebbe potuto immaginare come percorsi nuovamente possibili i percorsi alternativi del potere alternativo rispetto al potere delle istituzioni ecco noi viaggiamo su una lunghezza d'onda che è del ventiquattro venticinque per cento per quanto riguarda il nostro tasso disoccupazione ed è certamente di almeno quindici punti
Di più rispetto all'attuale media a nazionale
Certo ci fa piacere che anche questi temi siano molto presenti nella cosa volesse del Nord quando ascoltiamo ritrasmissione di Milano lo chiama Italia
Siamo con loro sinceramente preoccupate solidali per loro sette per cento che viene così drammatizzato attraverso lo spettacolo dei media
Ma allora cosa dire del nostro ventiquattro venticinque per certo certo
Qualunque tipo di errore possa avere la nostra classe dirigente qualunque tipo di sperpero possa avere determinato il nostro modo di far politica
Certamente tentativi importanti fatti soprattutto nella fase più propositiva del governo Nicolosi furono poi interrotti da una logica di mancata solidarietà nazionale dicevo
Queste cose non possono comunque
E penalizzarci al punto di farci considerare ulteriormente strani e soltanto marginali rispetto a una sezione al Paese che deve riprendersi per intero lo può riprendersi soltanto perse che mente non può soltanto penalizzare il Mezzogiorno come residuale
Che altrove ci sia il bisogno di accelerare la corsa verso l'Europa e ho fatto certamente importante ma che debbano essere proprio per questo fatto sganciati
I carri della pesantezza meridionale da questo convoglio che marcia verso altre direzioni questo ci sembra un fatto delittuoso e che butterebbe e la Sicilia e il Mezzogiorno verso condizioni nelle quali poi sarebbe disperato il poterne uscire
Non possiamo scrivere ancora una volta sui nostri territori hic sunt Leonessa non ci sarà governo che tenga non ci saranno riforme nel regole nuove che possono tenere ecco perché allora dobbiamo riscoprire che cosa significa questa nostra dimensione popolare come partito o politico in un momento in cui non è vero che il partito sia assente
Sarà assente il partito come struttura
Ma io ritengo che
Il problema non sia
Tanto è soprattutto quello delle strutture il partito è il prete il problema è quello di di assicurare al partito la possibilità di essere lo strumento della grande comunicazione
Il partito che dice parole il partito che aggancia la speranza della gente che la pratica che proietta queste speranze verso le istituzioni ottenendo dalle istituzioni comportamenti diversi
Questo partito che è un grande partito di valori che su che possono essere espressi
Quantità di appartenenza ma sulle base della qualità della proposizione ecco questo partito è il partito che noi riteniamo possibile
E sarà il partito al quale noi Riad evidente sottoscrivendo il Manifesto di Martinazzoli questo nuovo manifesto
Per gli uomini forti e liberi degli anni Duemila
Ecco
Io credo che
Questa nostra azione di governo
Se riuscirà a a ritrovare le solidarietà necessarie a livello nazionale
Se riuscirà a superare difficoltà da parte di quel vecchio che esiste ancora il vecchio tarda sempre a morire mentre il nuovo fa una fatica credetemi
Però dico la Presidenza Regione una fatica enorme a venir fuori ecco se tutto questo che dobbiamo riuscire a farlo ma di maturare io credo che riusciremo ancora essere importante al di là di alcune contingenze che possono sembrare penalizzarci
Già alla fine verrà fuori una democrazia cristiana più capace di comunicazione più capace di dire parole importanti perché le istituzioni servano alla liberazione complessiva sarà ve ne verrà fuori una Democrazia Cristiana di Sicilia del Mezzogiorno più capace di essere
All'interno di un processo di grande solidarietà che dovrà essere il nuovo momento della unità a nazionale
Senza più rifiuti o rimozioni nei nostri confronti lo diceva Piersanti Mattarella
Nella misura in cui saremo capaci di rimetterci le carte in regola e allora questi meccanismi di solidarietà dovranno potersi nuovamente esprimere altri confronti e noi potremo pretendere che si riesprima in termini compiuti ricordandoci sempre che lo scandalo non è che abbiano parlato tanto male di noi in questi anni lo scandalo era ed è che da noi situazione di scandalo ce ne siano state e così abbondanti
Ecco rimuovere tutto questo però la nuova stagione della politica
Però la stagione delle speranze io credo che sia il compito tutti coloro che si considerano cattolici democratici che vogliono esserlo e che vogliono contemporaneamente contribuire a fare in modo che la politica possa diventare diversa grazie
Io credo che a mano a mano che si susseguono gli interventi si evidenzia sempre di più che il tema sul quale stiamo ragionando
Non è un tremante ma astratto o lontano ho dei problemi con i quali studiamo confrontare giorno per giorno l'esigenza di ripensare rivedere il senso dell'unità nazionale
Non più uno dei due poli sui quali si articolava tra la comunità locale degli enti locali e la dimensione nazionale fino a un recente passato la vita delle istituzioni e quindi poi la vita dalla politica dei partiti
Ma una esigenza di ricalibrare in uno scenario di natura internazionale la stessa funzione degli enti locali e quindi della vita politica delle comunità nelle quali operiamo e credo che da questo punto di vista il ragionamento che noi insieme stiamo sviluppando non è cosa diversa da quello che riguarda la città di Catania le scadenze prossime che essa a certamente noi abbiamo un problema il problema di capire come la Democrazia Cristiana andrà a questo appuntamento quale sarà il candidato sindaco che esprimerà ma cosa serve un candidato sindaco se non è soprattutto espressione di una politica e di che tipo di soggetto qualità
Noi riteniamo si debba investire oggi in un contesto di livello nazionale ed internazionale la funzione di un ente locale crediamo quindi che il ragionare tra di noi
Su questi temi sia prepararci nella maniera più conveniente
Alle scelte che nelle prossime settimane dovremo fare
Prima di politica e poi i rapporti di schieramenti e poi di uomini ai quali affidare questo tipo di messaggio di questo tipo di compito ed è allora
E in questo spirito di stretta connessione tra una visione sempre più internazionale dalla politica una funzione
Dello Stato che non può sparire tra come elemento di cerniera e di mediazione tra la dimensione regionale e la dimensione locale quella dalla Comunità economica europea quella mondiale che noi dobbiamo correttamente collocare il nostro impegno giorno per un giorno per ridefinire il ruolo o della Democrazia Cristiana
In questo spirito di riflessioni io credo che dobbiamo collocare correttamente le nostre considerazioni e in quella che è la cosiddetta fase dell'ascolto è stata chiamata così nel programma
Io vorrei dare la parola gli amici che si sono già iscritti e per primo all'amico Angelo Francesca Attaguile
Cari amici padre Sorge definisce strutturale la crisi attuale
Considerando la della stessa portata di quella che cinquant'anni fa portò alla modifica degli assetti politici costituzionali ed istituzionali ed in seguito anche economiche e sociali dell'Italia che cambiava
Ben diversa dalle ricorrenti crisi congiunturali verificatesi nello stesso periodo per assestare gli aggiustamenti le crescite che si andavano verificando
Giovanni Galloni la definisce una svolta epocale e l'attribuisce al ricongiungimento dopo alcuni secoli di divaricazioni dell'etica con la politica dell'etica con la cultura e la scienza dell'etica con la società
In realtà è la conseguenza di trasformazioni storiche politiche culturali che hanno prodotto nella maggior parte degli italiani l'esigenza di un cambiamento avvertita per lo più come una sensazione emotiva certo più di una moda
Quasi come un luogo liberatorio che esauriti sui bagliori rischia però di farci trovare in un buio ed in un vuoto agghiaccianti
Dove forse più o meno occulte provenienti da un passato ancora più remoto di quelle appena bruciate
Tenderebbero stanno già tentando di riprendersi leadership oligarchi che e almeno posizioni di forza già considerate non più realizzabili nell'Italia democratica
è il tentativo della grande stampa e non solo di essa di riproporre schieramenti tali da far coincidere élite sociali ed élites politiche
Facendo fuori i partiti popolari che vogliono ridistribuire il reddito del potere anche a favore di chi sta fuori dalla città
Ma c'è un altro orizzonte che si profila possibile oltre la fase destro Henze che stiamo attraversando
Ed è quello di costruire dal basso cioè partendo dall'uomo una società che corrisponda alle esigenze e alle aspettative dei giovani
Della giustizia della libertà nelle regole e della democrazia in tutte le sue espressioni prima fra tutte quella economica senza la quale tutte le altre rischiano di essere vanificate
C'è un grande bisogno di valori etici per indirizzare e consolidare il grande potenziale del cambiamento verso la turbina che dà luce senza la quale l'Energia si disperde era rapidamente
E sarà servita solo ad aprire la strada alla vecchia e alla nuova conservazione a vecchi e nuovi gruppi di potere resi liberi di attuare ogni possibile involuzione
C'è un grande bisogno di ispirare valori etici a valori etici gli obiettivi politici da raggiungere con le riforme istituzionali ed elettorali che risulterebbero altrimenti effimere o addirittura controproducenti
Così come gli obiettivi della politica economica ed occupazionale con il conseguente uso delle limiti delle limitate risorse in una piuttosto che in altra direzione
C'è un grande bisogno ispirare a valori etici il comportamento quotidiano Dinoi cittadini senza il quale ogni tentativo di riforma in Italia risulterà insufficiente
Un fondamentale riferimento di solidarietà non astratta deve ispirare la nuova politica nei confronti di un Mezzogiorno altrimenti definitivamente preda della delinquenza anzi
Attrezzato per esportarlo ai diffonderla anche al Nord che avrebbe in tal caso solo l'illusione dell'arroccamento leghista
Una giustizia vera una le una legalità sostanziale e non fare Ishikawa devono recuperare al suo ruolo europeo e mediterraneo una grande regione come la Sicilia
Una forte ripresa di speranza di fiducia e di partecipazione devono spingere Catania fuori dalle secche di una vecchia politica subalterna agli interessi di gruppi non sempre imprenditoriali
In buona parte speculatori e dare afoni
E comunque insufficienti a garantire il necessario sviluppo
Presupposto indispensabile per isolare battere mafia e sottosviluppo che la alimenta
Per avviare il quale occorre organizzare la proposta alternativa della nuova imprenditorialità della nuova politica
Politica ed economia nuove capace di rispondere alle drammatiche esigenze dell'occupazione ed alla sfida della delinquenza
Con una forte ripresa di progettualità morale e materiale
Da contrapporre all'illegalità diffusa ma anche ai tentativi confusi di dare l'assalto al vecchio palazzo del potere da parte di frammenti di vecchie opposizioni fra mischiate sì nel calderone della protesta solo distruttiva
Per bloccare ogni serio tentativo di innovazione e conservare così antiche prerogative da partiti tradizionali
A questo rischia di ridursi anche la prima esperienza di riforma elettorale nei grandi enti locali quella catanese se non sorgerà in tempo utile con sufficiente forza e chiarezza di valori la proposta della Nuova Democrazia Cristiana
I valori dell'unità nazionale i valori del municipio dell'Europa della pace nel mondo
Vedi caso i valori autonomisti universalistica e di solidarietà non separatisti di Sturzo e di la Pira di un Mezzogiorno che Elia esportati e che deve essere messo in condizione di recuperarli e di esportarlo e ancora recuperando sui valori la centralità che Bassetti indicava per l'Italia in Europa
A chi spetta di dare un'anima al cambiamento colorando di questi valori e indirizzando verso obiettivi e metodi coerenti chi avrà questa nuova cultura di governo noi diciamo prima di tutto i cattolici democratici che come cinquant'anni fa devono far precedere i valori agli interessi e mediare gli interessi più legittimati con i valori etici fissando obiettivi e programmi compatibili
è un aggiornamento che si rende necessario per la DC e per tutto oggi in Italia perfino per l'ottima carta costituzionale repubblicana nata con lo stesso metodo alla luce dei profondi mutamenti avvenuti nel mondo in Europa nella società italiana
Questa verifica va fatta subito anche a Catania punto caldo della crisi per i suoi problemi e per le sue scadenze elettorali concludo
Partendo da alcuni riferimenti come la nota dell'arcivescovo sulla crisi della città
Il documento del gruppo carta novantatré il manifesto della nuova DC i risultati del Forum Civico fra le associazioni che promuovono l'uomo e la qualità della vita svoltosi nei giorni scorsi e le altre occasioni offerte da altri da chi ha buona volontà di cambiare davvero
Solo così
Dopo la tempesta potremo riprendere una rotta sicura altro che balena bianca che si vuole arenare
Non importa se con nuovi o vecchi partiti scafo all'uopo riparati ma con la certezza di avere trasbordati o i valori guida senza i quali si perde l'orientamento
Certo Pierluigi le città dell'Europa devono fare l'Europa
E Catania vuole fare la sua parte di Porta d'Europa al centro del Mediterraneo ma stiamo attenti che non finisca come paventava De Rita alcuni anni fa aprendo un corso per giovani Managers meridionali
E cioè che si presti attenzione solo a quanto di negativo sorge dal Mezzogiorno
Trascurando e abbandonando a se stessi fattori positivi i valori le disponibilità che contiene e che sono come hanno dimostrato Mattarella Falcone e Borsellino
E quanti ancora credono che questa guerra possa essere vinta gli unici veri rimedi al propagarsi di un male che rischia altrimenti di soffocare l'intera Italia e la stessa Europa grazie
Grazie la parola all'onorevole le loro pieno
Onde evitare il fastidio al all'onorevole vicolo interrogarmi sarò telegrafico
Anche perché
A me sembra utile portare questa opinione tra l'altro è la prima della Democrazia Cristiana da un anno a questa parte
Una riflessione che parte dal tema di questo incontro
E poi c'è il problema di qual è il livello del tessuto civile perché siamo arrivati a questo punto e come esso si Reverberi su quello che Bassetti ha definito il sistema reticolare su cui noi in cui noi siamo vinse
Ecco io credo che si nel le varie analisi che l'Ufficio cultura vorrebbe fare per proporre una nuova Democrazia Cristiana manchi questo aspetto ne abbiamo parlato quando abbiamo fatto il programma elettorale la democrazia
Esaminare la sostanza del tessuto civile
Per brevità debbo omettere cosa cosa si può intendere per questo tessuto umano cultura eccetera eccetera ma non c'è dubbio che ogni realtà
A un tessuto entro cui siccome
Ha un ha un tessuto cui si connette e allora io comincio col domandarmi quando nel mille novecentocinquantasei
Noi abbiamo come democrazia cristiana iniziato la lotta contro la mafia perché caro
Campione tu hai richiamato ricco dico i precedenti ma sono ancora più antichi a distanza di trent'anni
Dovremmo concludere capisco siamo noi che siamo coloro che ritenevano che in dieci quindici vent'anni fosse possibile capovolgere rinnovare modificare quello che era un modo di essere la società siciliana
Quello che era un male oscuro della società siciliana quello che è un qualcosa di interno è danneggiata la sostanza dalla società siciliana ecco la domanda che io pongo io chiedo venga apposta come contributo per capire il futuro perché fu essendo portatori di ideali così grandi quali quelli dei cattolici democratici in questi trent'anni
Quello che era il male oscuro invece di ridursi non sia ridotto ma forse aumentato e allora proprio dico bene che il tessuto civile e sociale della realtà siciliana si è deteriorato
E qui l'analisi dovrebbe essere numero la posso fare mi pongo soltanto un problema esso questo è avvenuto perché non era possibile alternativa democratica se questa fosse una risposta e allora sarebbe facile tovaglie soluzioni le conclusioni ma a mio parere questo non è sufficiente e allora altre ipotesi perché c'è stato soltanto un aumento dei parametri economista economici e dei consumi
Perché sono aumentate le macchine i televisori ma non è aumentata la civiltà selvaggio lato diffusione reale dei valori in cui si chiediamo che lo Stato è un'analisi che andrebbe che andrebbe anch'essa sviluppata ma certamente non può essere posto il problema in termini soltanto superficiali stato qualche intervento d'altro canto se non c'è un'altra considerazione nella terza considerazione il materasso insomma come come allora che il questa società chi sia andato creando il mondo del volontariato tre milioni due milioni quattro quattro milioni così come c'è all'esterno di questa società o anche se all'interno c'è un altro mondo il quale fine e attuale i valori di cui noi ci richiamiamo portatori ecco allora caro Zaniboni io credo che il tema del futuro della Democrazia Cristiana sia proprio questo riesce a capire come una parte della società sia diventata protagonista di quei valori li abbia fatti nuovi o anche al di fuori del meccanismo politico e viceversa un'altra parte della società quella che dovrebbe essere invece la portatrice
Ha finito col vivere una stagione diversa al di fuori e al di sopra delle cose che dichiara di volere e io credo che questo tipo di riflessione essenziale se vogliamo riprendere il contatto con la società
Io credo cioè che se noi non riusciremo a ristabilire questo collegamento sostanziale tra quello che dichiariamo essi ai nostri valori e quello che è il nostro modo di essere nella società sostanzialmente noi finiremo col terrore quello che l'appuntamento che abbiamo con il futuro
Ed infine una considerazione
Io
Ho ascoltato
Se in Italia hanno raggiunto il sessanta per cento mi pare che i siciliani sono cominciate
Ma io mi domando perché il non iniziamo le adesioni almeno nella realtà comunali dei paesi ansima venti trenta mila abitanti laddove cioè il meccanismo di coesione della vecchia Democrazia cristiana e ancora possibile
Lasciando in sull'odio lasciando in aria il tema delle grandi città ma certo che se non teniamo conto di quella che ha rappresentato lo zoccolo duro della storia la Democrazia Cristiana il segretario di sezione le sezioni dei piccoli paesi probabilmente noi perdiamo un'occasione per dare un futuro
A questo proprio a queste persone Alberto e dare una possibilità di continuità a queste persone che hanno vissuto un'esperienza nella quale si sente la quale sia il Polo particolarmente partecipi
Dicevo allora e riprendendo ancora
Una delle affermazioni
Del dottor Bassetti Bassetti ha posto il tema di una sistema noi viviamo in un sistema reticolare che hanno più centri certo la sua analisi è un'analisi che è morto estranea alla nostra realtà meridionale
Perché è vero che non gli ho mai facciamo parte del villaggio globale della realtà del mondo ma è altrettanto vero che proprio questo sistema reticolare di cui facciamo parte ha una sua caratura particolare in ogni ambiente
E l'ambiente nel quale voi viviamo ha un suo tipo di essere di cui dobbiamo stare estremamente attenti quando egli ha fatto il collegamento Milano Monaco e senza dirlo riproponeva il collegamento Napoli Palermo o Napoli Catania poneva proprio l'esigenza su queste cose
E allora anche per questo motivo io qui ripropongo la esigenza di una riflessione sul perché non vi è una modifica del tessuto sociale anzi come mai ci sono proprio in queste realtà dei buchi neri di carattere sociologico chi conosce la realtà del Paese dei Quadi alcuni quartieri di Palermo di Catania
Di vario di Napoli sa che ci sono dei mondi estranei che vivono un'altra vita che hanno no i valori di cui noi ci schieriamo portatori ma un altro sistema di valori che sono anti valori e che costituiscono le radici dell'antistato cioè del fenomeno mafia eccetera eccetera eccetera
Ecco ho voluto soltanto tavolo il tema se non guardiamo a queste cose siamo organizziamo la presenza politica la presenza amministrativa la presenza sociale sociale in queste direzioni il distacco si allarga da dove ci sarà sempre più una boom una borghesia la quale è sostanzialmente su soddisfatta e insoddisfatta e che dica per i fatti suoi ed una realtà popolare che finisce con la con la negare in questo tipo di realtà alla quale noi non diamo nessun elemento terrà modi per modificarsi
Io credo che questo costituisca l'argomento fondamentale per un rinnovamento reale della Democrazia cristiana in particolare nel Mezzogiorno
Questo saper vedere e questo saper riprendere il contatto con il proprio tessuto sociale
Per vedere in che termini esso deteriorato in che termini non si collega idealmente con i valori di cui siamo portatori in che termini esso diventa più succube all'antistato che non alla partecipazione allo Stato
Questo contributo che io ritenevo di dover dare e che mi sembra debba costituire un emendamento alle tematiche di fondo che dovrebbero essere alla base della Conferenza nazionale della Democrazia Cristiana grazie grazie Lello
Sembra che il tema che ha posto l'onorevole Rubino e tema credo nodale al di là delle dei ragionamenti sulle riforme istituzionali al di là anche degli stessi rischi incombenti che una cultura leghista si porta dietro di una divisione del Paese la verità è che e la qualità dei sistemi che consente alla integrazione con la separazione tra i sistemi stessi geografici e certamente quello meridionale quello siciliano per la responsabilità che ci riguarda al di là delle fatiche degli sforzi ha espresso e continua a esprimere una qualità complessiva del sistema che difficilmente sì integra con quella che è la dimensione media nazionale e ancora più difficilmente si integra con quella che è la dimensione media europea
E le risposte a queste difficoltà d'integrazione sono le risposte dalla politica
Non sono le semplificazioni di chi prendendo atto che c'è una difficoltà stare insieme di alcune realtà territoriali l'unico problema è quello di dividerle per farle convivere in una specie di disarticolazione razionale
Il tema della politica è quello di eliminare le condizioni che hanno determinato la disomogeneità
E valorizzare invece tutto ciò che può integrare in una dimensione che allora diventa sì di natura internazionale ma non in termini astratti perché dentro questa dimensione riconduce interessi le speranze le prospettive della gente
Ecco questo è quello che ci interroga direttamente come operatori della politica in Sicilia dal qualche tempo a questa parte differente il compito che ci viene affidato non è tanto e solo quello di gestire nel modo possibile la realtà dalla quale siamo espressioni
Ma comprendere che anche questo tipo di gestione deve misurarsi con un livello di confronto al quale va affidata un certo tipo di prospettiva per la nostra terra o la prospettiva delle società chiuse che si ripiegano su se stesse o in un'auto contemplazione o nella miseria delle proprie difficoltà o invece la condizione delle società aperte quelle che riescono a collegarsi
Sul terreno del rischio sul terreno anche dalla scommessa con tutto ciò che si muove oggi nel mondo a livello di modernità e di progresso
E questa la dimensione torno a ripetere nella quale noi dobbiamo correttamente collocare anche le questioni prossimi che abbiamo davanti il modo in cui la democrazia cristiana si porrà
Rispetto agli appuntamenti di questa grande area metropolitana che l'area di Catania
Nella determinazione non solo della sua nuova classe dirigente ma anche delle scelte politiche lungo le quali andare avanti io credo che sono temi esistenziali strettamente collegate alle cose che questo convegno pone in maniera provocatoria alla nostra riflessione la parola l'onorevole Burtone
Grazie Garini Nuzzo magistrato bella
Cari amici
La rilevanza la profondità dei temi posti a confronto nella giornata voluta dal partito
Ci portano alla riflessione che stiamo vivendo passaggi e poca
Abbiamo davanti uno scenario mondiale in continuo cambiamento
C'è stata la caduta dei muri dei blocchi l'apertura di tante speranze di libertà ma nel contempo abbiamo visto riemergere la violenza di tante guerre
Tutto questo ci porta ad avere la sensazione di un mondo che cambia trascinato da una storiella passo accelerato veloci
E la sollecitazione profonda che venuta stamani nelle relazioni che sono state esplicitate e che noi della Democrazia Cristiana noi cattolici democratici non possiamo restare fermi tutta abbiamo il dovere di andare avanti
Di adeguare lo sforzo per cambiare la nostra cultura il nostro modo di far politica le istituzioni perché dobbiamo avere la capacità nuova leggere ciò che emerge in una società che non è semplice che non è polarizzata in cui è facile
Come socia di solo società polarizzata distinguere il bene dal male
L'amico dal nemico noi abbiamo una società diverso
Ripeto non polarizzata in cui esistono in continuità contraddizioni profonde da un lato
La nascita di nuovi egoismi di nuovi razzismi di nuove violenze il tentativo di rifluire nel privato e nel contempo invece il nascere di nuove spinte
Il desiderio di una nuova politica l'impegno per sfide nuove inedite che i giovani i meno giovani vogliono portare avanti nella nostra comunità
L'impegno a trovare soluzioni a questo contratto significa
Contribuire
A superare la crisi della politica
Per tutto ciò però non ci sono ricette facili
Non bastano probabilmente neanche interventi chirurgici istituzionale
Abbiamo bisogno di un lavoro difficile lungo articolato
Che ci deve portare innanzitutto anonime individuare la politica soltanto come gestione del potere come palude stagnante in cui l'impegno massimo deve essere quello della gestire la quotidianità
Una politica che al massimo della propria spinta guarda al pragmatismo
Abbiamo bisogno invece di una politica capace di riprendere le speranze
Per il cambiamento abbiamo bisogno di una politica capace
Di
Portare avanti il dialogo tra il Paese legale paese reale se ci impegneremo su questa nuova frontiera anche noi della Democrazia Cristiana contribuiremo a far tornare la politica come Unione tra ideale di vita vissuta
Sintesi tra programmi e realizzazioni concrete ma una nuova politica ha bisogno anche della cultura della solidarietà
Una cultura della solidarietà in una visione internazionalistica per la Democrazia Cristiana deve significare come diceva stamani Bassetti un impegno forte per la pace
Per il disarmo
Contro i nuovi armamenti
E quindi una lotta anche per il superamento del sottosviluppo dell'analfabetismo della malnutrizione di tanti popoli oggi Bassetti lo diceva in modo sentito vibrare c'è la necessità che l'impegno alla cooperazione portato avanti dai cattolici democratici portata avanti anche tavoli variato cattolico non venga frenato
Dal desiderio di bloccare tutto
Abbiamo bisogno di una politica della solidarietà che in una visione nazionale significa innanzitutto respingere la condivisione di una vita diseguale e puntare invece a superare le vecchie e le nuove emarginazione
Politica della solidarietà però comprendiamo non significa nuovo assistenzialismo
Abbiamo bisogno di coniugare la solidarietà con l'impegno alla produttività delle nostre comunità
Per questa nuova stagione però la Democrazia cristiana e lo diceva ancora una volta Bassetti ha bisogno di tornare ad essere partito nazionale partito Nazionale non soltanto capace di frega di frenare le antistoriche barriere divisioni di ieri e di oggi Partito nazionale significa innanzitutto avere la capacità di non privilegiare gli schieramenti
Ma di guardare i programmi e i programmi che possono servire a tutta la comunità nazionale quindi l'impegno come partito a mettere al centro il rispetto della vita della persona umana
Ma anche di portare avanti nei municipi a livello regionale a livello nazionale i nuovi diritti di cittadinanza
Che significano vivibilità sana impegno per la salvaguardia dell'ambiente un impegno per il lavoro come diritto ma anche l'impegno contro la mafia l'impegno contro la droga che rappresenta il flagello della nostra società
Nostro partito per fare questo deve tornare ad essere partito anche popolare capace di coniugare la questione
Politica con la questione sociale un popolarismo che deve crescere anche nella capacità di recepire le istanze dei giovani dei lavoratori delle donne un partito che deve continuare ad essere di ispirazione cristiana ma anche laico tollerante rispettoso delle
Diversità
Noi avvertiamo che tra tante difficoltà
Tra tanti problemi tentennamenti c'è un'inversione di tendenza nella guida del nostro partito
E Martinazzoli ha chiesto l'adesione di impegno non soltanto della classe dirigente ma di tutti coloro che ancora una volta si vogliono scommettere su un nuovo manifesto democratico
Christian
E questo non perché dobbiamo ricostruire il partito ma perché ancora una volta abbiamo il dovere di ricostruire il Paese che è travagliato da una crisi morale politica sociale ma anche economica in una forma drammatiche
Noi abbiamo bisogno però
Che questa adesione al partito sia convinta
Perché
La svolta che dobbiamo determinare nella nostra comunità non può arrivare soltanto dai risultati referendari
Che comunque divideranno il Paese
Drammatica meno
E la svolta non può avvenire soltanto sulle decisioni opportune indispensabili esso di riforme istituzionali che debbono portare alla nuova partecipazione dei cittadini abbiamo bisogno invece di una svolta che sia di ripresa morale della nostra iniziativa abbiamo il bisogno di riscoprire quella tensione ideale che alimentò la Democrazia cristiana nel quarantacinque
Quando lui uscì
A ricostruire il Paese dalle macerie ripartendo dalla storia dei cattolici democratici impegnati come ribelli per amore nella lotta alla resistenza
Ma come diceva Bassetti e mi avvio alla conclusione abbiamo il dovere non soltanto di ricostruire il nostro Paese guardando al nostro alla nostra nazione
Oggi si pone un traguardo diverso il traguardo di un'Europa unite a un'Europa da non costruire soltanto geograficamente o economicamente
Un'Europa che possa essere veramente l'Europa dei popoli capaci in Europa capace di raccogliere le speranze ma anche le illusioni presenti nelle vecchie nelle nuove popolazioni europee per fare questo la Democrazia Cristiana
Ha bisogno di un nuovo progetto
Che guardi alle emergenze della nostra comunità ma anche al grande patrimonio ideale ai valori della storica della storia dei cattolici
Democratici abbiamo bisogno impongo di una politica che abbia come diceva Igino Giordani un supplemento d'anima
Grazie i nostri lavori prevedano ora due comunicazioni che io considero estremamente importanti la prima quella che svolgerà l'amico onorevole professore Giampaolo D'Andrea sul tema Luigi Sturzo un sindaco per l'unità
Nazionale
E proprio don Luigi Sturzo quella nazionale la dimensione nazionale di riferimento dalla comunità più vasta
Dove la complessità delle comunità locali hanno la possibilità di individuare lo spazio di cooperazione tra le diverse municipalità e riteniamo che questa riflessione sia in questo momento storico particolarmente importante
Posso
Noi partiamo osservava Sturzo da un principio fondamentale nell'etica sociale nella filosofia del diritto
Che cioè la formazione specifica degli organismi naturali della società risponde a bisogni specifici coordinati tra loro ma autonomi nella loro funzione essenziale
Così la famiglia così la classe così la tribù la contea il borgo il Comune secondo la diversità dei tempi così infine le nazioni e i loro regimi statali nessuno disconosce che il comune e creato naturalmente dalla coesistenza in civico territorio di famiglie e di classe
Le quali convengono nella comunanza di beni
Di interessi di vitalità economica e morali sociali nel mutuo continuo contatto della vita quotidiana
Questa comunanza crea per necessaria esigenza alle unità organiche e costituisce questi enti locali
I quali disseminati in territorio geograficamente naturalmente uno per ragione di usi costumi lingua tradizioni formano nel progresso del vivere civile le nazioni possibilmente regolate da unicità di regime
Credo che questa citazione dal programma municipale dei cattolici italiani che considerata un po'la Magna Charta del pensiero municipale di Sturzo e poi del Partito popolare
Riassuma in sé il tema di questa nostra di questo nostro convegno di oggi e specificamente più specificamente quello a me assegnato di una riconsiderazione della esperienza
Di Sturzo amministratore comunale di Caltagirone come sindaco per la nazione
Una concezione che
Alla riflessione e all'esperienza Sturzio Jana
Derivava da una tradizione piuttosto lunga come egli stesso riconosce
Nella quale i concetti di democrazia di nazionalità e di rappresentanza della vita comunale della vita comunitaria locale
Finivano con il saldarsi in un'unica interpretazione che caratterizzava la visione molto moderna che del sistema delle Autonomie locali e della vita municipale Sturzo aveva e cercò di trasfondere nella sua esperienza di prosindaco di Caltagirone
Prosindaco perché la sua condizione di sacerdote gli vietava allora come ora tra l'altro di esser sindaco
E prosindaco anche in deroga diciamo così sia all'ordinamento dello stato in quel momento sia all'ordinamento della chiesa
Credo che Sturzo è uno dei pochi casi di prosindaco durato più di otto anni
E quindi non di soluzione transitoria in attesa dell'elezione del sindaco
Ma di soluzione definitiva attraverso questa sorta di stratagemma
Che impedendogli di assumere la responsabilità del sindaco gli consentì di guidare da leader il comune nella responsabilità di però sindaco
La vicenda amministrativa della quale Sturzo fu protagonista
All'inizio del nostro secolo
è una vicenda di particolare interessa una vicenda di particolare interesse perché
E in qualche modo oggi considerabile
Dal punto di vista delle indicazioni di metodo prima ancora che di contenuto che può offrire alla nostra riflessione
Anche per un ritorno da parte dei democratici cristiani
A quella concezione particolare del comune come riferimento della vita delle comunità locali
Come espressione di una più vasta articolazione della società come capacità di concorso ha una visione complessiva nazionale
Caratteristiche che via via si sono andate appannando forse nella nostra esperienza di vita municipale a mano a mano che hanno prevalso due degenerazioni della vita comunale
Da un lato il burocratismo cioè la interpretazione della funzione solo come esecuzione di Poteri di più alto livello e di ordinamenti a parte di altro livello istituzionale
E dall'altro lato la gestione del potere cioè l'idea che il Comune fosse un momento di gestione e non di rappresentanza più ampia della vita della comunità locale
Credo che questa idea del comune che si è andata piano piano appannando nella nostra esperienza anche di democratici cristiani
Debba essere invece rilanciata anche nella prospettiva del nuovo ordinamento che voi in Sicilia per decisione di una legge già adottata nel resto del paese per decisione di una legge che ci auguriamo di varare ormai nel giro di qualche settimana in via definitiva andremo a sperimentare attraverso un diverso sistema elettorale dei comuni e anche delle province e la introduzione di questa figura del sindaco ad elezione Diretta
Che per la verità pur non essendo prevista nel nell'esperienza nel nel programma di Sturzo si attaglia molto al tipo di interpretazione che espulso da della funzione del sindaco non ha mai visto c'è qualche scritto per ragioni di tempo non lo cito analiticamente c'è qualche sua riflessione sulla esperienza vissuta a Caltagirone Sturzo non ha mai interpretato la funzione del sindaco esclude esclusivamente come il leader della maggioranza consiliare questo è un dato molto importante ha sempre interpretato il sindaco
Come il punto di riferimento e di raccordo di un interesse complessivo della comunità locale sottoposta alla guida e all'amministrazione del comune concetto che è un po'alla base della scelta di una elezione diretta del sindaco perché se non fosse questo alla base della scelta di un'elezione diretta del sindaco e fosse invece solo l'altro
Piuttosto riduttivo di una esigenza di personalizzazione della funzione amministrativa dovrei dire che probabilmente noi non faremmo un grande passo in avanti dal punto di vista della qualità dell'amministrazione e della politica attraverso la introduzione di questa novità
La esperienza di sindaco che Sturzo fece di amministratore locale che Sturzo ha compiuto di amministratore locale e di organizzatore di amministrazioni locali
è stata spesso sottovalutata devo dire anche nella ricostruzione storiografica accaduto
All'ostruzione che precede il Partito Popolare un po'quello che è accaduto a lo Sturzo del secondo dopoguerra cioè di non essere a sufficientemente a sufficienza considerato compreso o interpretato il primo perché lo si riteneva meramente propedeutico rispetto all'esperienza del Partito Popolare Italiano il secondo perché nella vita della Democrazia Cristiana anche del secondo dopoguerra
Ha finito con l'essere anche per le difficoltà che Sturzo incontrava nel convenire con completamente con la linea politica devo dire le scelte politiche della democrazia cristiana
Ha finito con l'essere considerato con un po'di fastidio la sua nella sua azione e nei suoi interventi immaginando che si fossero legati allo schema del passato allo schema del pre fascismo che non si riteneva di riproporre nella vita
Democratica del Paese nel secondo dopoguerra
E non riuscendo a capire che probabilmente proprio per il tipo di esperienza tutta particolare che Sturzo aveva fatto nel suo esilio londinese e in quello americano
Si faceva portatore di una serie di esigenze più moderne cioè capaci di guardare un po'più avanti di quelle che venivano invece affrontate nella vita del nostro Paese
E che andavano in direzione di una diversa considerazione del rapporto in genere
Tra il potere e i cittadini non potrebbe essere diversamente interpretata infatti la sua polemica anti partitocratica le sue posizioni polemiche contro la eccessiva ingerenza dello Stato nella organizzazione dell'economia contro diciamo lo statalismo economico la sua polemica feroce anche essa controllate densa all'accentramento
Che in qualche maniera tra l'altro tradita o rendeva
Meno fedele all'impostazione di principio
La stessa riflessione che Gonella nome della democrazia cristiana nell'immediato dopoguerra aveva presentato come uno dei cardini della nuova concezione della Democrazia cristiana una riflessione che basava sull'ordinamento regionale sulla valorizzazione del sistema delle Autonomie la Concia una concezione di democrazia
Per atto basata sull'idea di moltiplicazione dei punti di governo e di guida della vita sociale che più di ogni altra secondo l'interpretazione di Gonella poteva vaccinare la giovane democrazia italiana allora dai rischi di un ritorno autoritario o da i rischi di una involuzione
Che non avrebbe consentito all'Italia di vivere appieno la sua esperienza democratica
Questo tipo di riflessione che noi abbiamo nella concezione Sturzo Diana della vita municipale è una riflessione che deriva in parte dalla sua esperienza e in parte dalla sua riflessivo
Insulso spesso il fatto prevale sull'idea quindi andare a una teorizzazione
In maniera astratta o assoluta o a una estrapolazione della sua riflessione senza riferimento alle circostanze concrete può significare può farci in qualche modo uscire da una interpretazione corretta di quelle che erano le intenzioni le proposte di quello che era il significato che Sturzo attribuiva alla sua esperienza
Il fatto prevale sull'idea e nella idea di comune che Sturzo a prevale sicuramente il fatto mi pare che rubino intervenendo qualche minuto fa
Ci ha richiamato devo dire molto opportunamente con un'osservazione di metodo a una riflessione sul territorio sulle condizioni sociali delle dinamiche sociali
Che sono sempre dietro ogni riflessione sui programmi
Era il metodo preferito da Sturzo se si va a guardare il programma che presentò alle elezione comunale di Caltagirone nel mille novecento e due quando ancora non pensava di vincere le elezioni cioè nella primissimo appuntamento elettorale quando immagino di schierare una lista di cattolici come terza forza al centro disse lui tra quelle due che si chiesi disputavano la vittoria nel comune di Caltagirone
Il programma di Sturzo non parte da idee astratte parte dalla lettura dei bisogni del territorio di Caltagirone e costruisce su quella lettura dei bisogni del territorio di Caltagirone
Alcune ipotesi di risoluzione dei problemi attraverso l'utilizzazione dello strumento del governo del municipio non guardate in maniera burocratica a me
Secondo la tradizione liberale come momento di mero decentramento del potere statale ma guardate invece dal punto di vista della capacità di risposta agli stimoli della vita della comunità locale
Sarebbe interessante noi non lo facciamo per ragioni di tempo entrare dentro alcuni dei temi del programma di Sturzo sarebbe interessante perché in realtà forse abbiamo perso l'abitudine
A fare i programmi in questa maniera per le elezioni comunali noi siamo un po'troppo abituati o all'elenco delle opere cioè alla
Concretezza esasperata oppure alla fumosità generica dei programmi municipali non riusciamo a fare quello che è la sintesi tra queste cose cioè la possibilità di sottolineare alcune ragioni di principi e di regole generali
E la possibilità di individuare anche le realizzazioni concrete o l'elenco cosiddetto delle opere non per il significato che hanno in quanto realizzazione concreta ma per quello che rappresentano in quanto proiezione di capacità di interpretazione dei bisogni di una comunità
Non a caso la riflessione Sturzo Diana su queste cose parte da alcune considerazioni di metodo la prima quella sul referendum Sturzo prevede nel suo programma
I due tipi di referendum che si prevede un attuale quello consultivo e e quello deliberativo ritenendo che sui fatti di interesse comunale
Fosse necessario in alcuni momenti siamo all'inizio del Novecento cioè quando ancora peraltro non esisteva il suffragio universale così come noi oggi lo interpretiamo figuriamoci oggi quello che riteneva che bisognasse sottoporre agli elettori la scelta tra le opzioni possibili
Da questo punto di vista presentava un modello di democrazia ecco perché in apertura dicevo che la sua esperienza municipale
E la sua riflessione sul concetto di democrazia e sul concetto di nazionalità sono molto legate l'una all'altra presentava un modello di democrazia che non è solo quello della democrazia del controllo ma è quello della democrazia della partecipazione
Voi sapete che
Molta parte della polemica attuale che osservatori e politologi animano come riflessione sulle condizioni del sistema politico italiano passa proprio attraverso questa discriminante c'è chi ritiene che insistere su una democrazia della partecipazione
Sia un volo a coda di un vecchio assetto democratico appropriati una concezione come la nostra un po'arcaica ed arretrata e che invece la democrazia moderna sia la democrazia del controllo
E quindi della delega punto e basta sul cioè per la prima interpretazione di democrazia e per la democrazia della partecipazione cioè a suo dire o si riesce ad affidare al potere locale una funzione che continuamente si rinnova attraverso il contatto diretto con l'humus di cui è espressione o il potere locale esiste riunisce spesso si trasforma in Dominion in rappresentanza delle esigenze e delle volontà della comunità di cui è espressione mi pare o una riflessione di di grande rilievo questa di Sturzo così come è interessante
L'insieme delle notazioni che riserva alle politiche di bilancio e alle politiche tributarie
Sturzo ha sempre considerato il bilancio come una cosa molto importante della vita del comune
Come la sede vera nella quale il rapporto tra le idee le possibili realizzazioni costringe all'uomo politico a uscire dalla genericità delle degli auspici ma anche dalla miseria della della gestione quotidiana concreta per dare progettualità alla propria iniziativa di responsabile dell'amministrazione locale
E la riflessione anche sulla
Necessità di inquadrare le politiche di bilancio all'interno di una politica di compatibilità nessuno se lo immaginerebbe leggendo le cose di Sturzo dell'inizio del Novecento per esempio parlare di rigore nei bilanci
Di rientro dal deficit
Di riduzione delle spese di selezione delle entrate c'è addirittura un insieme di pagine poi ripubblicate anche in queste opere che l'Istituto Sturzo
Ha riedito nelle quali Sturzo ad opera uno degli strumenti che abbiamo male peraltro adoperato noi come strumento di lotta al deficit cioè quello della rimodulazione delle spese quando parla di rinvio della esecuzione delle opere pubbliche non indispensabili
E di e di priorità invece alle opere pubbliche indispensabili in caso di limitatezza delle entrate
Così come ci sono le pagine che dedica alla politica fiscale che mi paiono di notevole modernità ed interessa cioè quelle nelle quali sottolinea che o una politica fiscale nel momento in cui viene esercitata da un comune riesce ad essere una politica di riequilibrio tra le condizioni delle classi ecco e non si riferisce così com'era allora esclusivamente ai consumi tra l'altro con una base di consumatori molto ristretta in quel tipo di società
Oppure la politica fiscale non riesce ad essere la valvola attraverso la quale si creano condizioni di maggiore disponibilità finanziaria da parte dei Comuni cioè di autonomia finanziaria
Perché non riproporre oggi questo tipo di metodo noi ci abbiamo una fase nuova anche dal punto di vista della finanza locale dell'autonomia finanziaria
Nella quale o noi riusciamo a darci un'idea un metodo interpretativo di carattere generale
O anche la fase di autonomia fiscale da parte dei Comuni
Non sarà se non un modo attraverso il quale più che coinvolgere la comunità locale nella selezione dei sacrifici e nella selezione degli obiettivi si determinerà una sorta di in aspri mento ulteriore del rapporto tra le istituzioni locali della vita dei cittadini
Ecco la riflessione di Sturzo
Che quindi si articola sia su contenuti di metodo che su contenuti di programma
è meritevole per noi di una particolare attenzione anche per alcuni giudizi che dai io ne ho scelti due sui quali poi concludo questa mia
Comunicazione
Il primo è questo
E molto aspro e si riferisce alla Sicilia del tempo
Ma contiene alcune osservazioni che qualche volta noi facciamo a noi stessi in maniera autocritica quando registriamo la caduta di tono della vita civile
Comunale e della vita politica abbiamo sentito alcuni accenni che sono stati fatti anche qui questa sera dallo stesso presidente della regione nel suo intervento introduttivo
Diceva Sturzo in Sicilia domina il partito affarista
Alla cui base sta una coalizione di interessi personali intesi a sfruttare i municipi
E alla cui vetta Torreggia l'interesse politico anch'esso personale sfruttando e tutte le energie paesane
Incatenarmi doveva giocando i nostri comuni ai favori e ai soprusi dei ministeri e un turpe mercato senza idealità
Che in una corsa e rincorsa al potere sbalzata invece alterna dalle maggioranze alle minoranze
Rovina i municipi dissangua il popolo oppresso dalle tasse e mantiene il tenore della vita collettiva delle città in grado inferiore allo sviluppo della civiltà presente a destare gli entusiasmi di una nuova vitalità occorre che si avanzi un partito di idee che risponda alle gravi condizioni presenti e che determini la reazione e crei la riscossa dal vile e selvaggio
Questa dialettica tra il cosiddetto partito degli affari o partito affarista
E il partito delle idee minuti anche evidentemente è una cosa che sente già anche nella nostra vita politica di oggi
Ecco
Nella riflessione di Sturzo riferita polemicamente alla condizione che prova
Ne possiamo trovare l'ammonimento per evitare che questa riflessione si possano applicare in alcuni casi anche alla condizione di cui siamo protagonisti noi oggi cioè in questa forza in questa idea in questa concezione forte
Del potere locale come servizio e come espressione di democrazia mai dovremmo trovare una indicazione forte per il nostro futuro e per il futuro delle autonomia
Così come ce n'è un'altra che io voglio qui richiamare per concludere questa mia riflessione che questa è quella riferita ai partiti politici
Quando Sturzo ricorda
Eccola qui
Una cosa molto importante che bisogna ricordare voi vi siete rifatti a queste esperienze
A coloro che immaginano per una sorta di meccanismo politologico che il sistema politico sia come un'automobile che cioè sia possibile sostituire una ruota sia possibile sostituire una carrozzeria sia positivo possibile sostituire un partito all'altro nelle funzioni che si possono avere all'interno di una democrazia Sturzo ricordava questi
Un partito non si improvvisa
E di lenta formazione
Raccoglie forze e mano a mano che si alimenta delle aspirazioni degli interessi e dei bisogni di gruppi di famiglie e di corrente
Che esso esprime sul terreno politico elettorale parlamentare solo così un partito sopravvive ai colpi di fortuna crea una tradizione e si inserisce nella vita dello Stato
Ecco questo è un è un altro riferimento essenziale della riflessione di Sturzo di uno Sturzo che inizia la sua esperienza di amministratore locale come espressione di un partito municipale che quindi
Precede anche di vent'anni diciamo quasi Quindici senz'altro l'esperienza dello stesso partito popolare nasce prima il partito municipale poi il partito nazionale italiano ma anche il partito municipale
Veniva visto come un momento della riflessione e della costruzione di una forza nazionale di un partito di una tendenza popolare nazionale come egli ricorda
Se nel mille novecento e due il sindaco di Caltagirone Sturzo era un sindaco che faceva del Comune l'embrione completo dello Stato democratico nascente con il concorso dei partiti popolari
E che considerava il comune come la cellula fondamentale dei diritti dei doveri e delle responsabilità
Che attribuiva al Comune come sua funzione essenziale una funzione fondamentale nel programma sociale
Che riteneva che la partecipazione alla vita comunale era il processo attraverso il quale il popolo potesse assumere la piena cittadinanza democratica
E che considerava il bilancio comunale come lo strumento tecnico fondamentale attraverso il quale capire la vita del Comune parteciparvi
Questo tipo di sindaco era un sindaco adatto anche agli anni Novanta
Un sindaco cioè che deve studiare comprendere e governare le complessità sociali ed economiche della città
Che deve riaprire rilanciare la partecipazione come processo per una nuova e più consapevole e cittadinanza
Chi deve saper parlare alla mente e al cuore dei cittadini per rendere il Comune sempre di più coscienza della comunità locale
Che deve programmare e gestire il bilancio come lo strumento fondamentale dell'equità nella comunità cittadina
Che deve saper andare con risposte concrete verso i più deboli e gli ultimi della città
Come forma più alta di solidarietà che deve infine concorrere al rafforzamento della comunità nazionale attraverso l'identità e l'autonomia delle comunità locali
Sturzo interpretato così
Non ma non è non accendo anni non è lo Sturzo di novant'anni fa due novantadue sembra un interprete moderno di un tempo presente che può guardare al futuro
Grazie parliamo le due comunicazioni con un intervento di cinque minuti del professore dall'osso
Grazie presidente
Un ringraziamento agli organizzatori per questo invito io
Leggerò per contenere nel tempo che mi è stato concesso il mio intervento questo andrà forse a scapito della incisività ma certamente della brevità ed è la sintesi
Intervenendo a un convegno che nella tripartizione operata in epigrafe il municipio Europa e mondo
Pare intenzionalmente collegarsi ai tre generi di diritto pubblico di ispirazione kantiana
Cui va il merito di aver colto del tutto opportunamente la necessità di introdurre accanto i due diritti pubblici tradizionali quello interno rapporto fra Stati e cittadini
Quello esterno un rapporto fra Stato e altri stati una sorta di tertium genus su quale il diritto Cosmo politico a sottolineare l'idea della Cosmopolis per cui ogni uomo è potenzialmente cittadino del mondo io comunque ritenuto opportuno da esterno
Soffermarmi e quindi privilegiare la prima parte del tema quella cioè intorno ai valori dell'unità
Sul quale il modestissimo contributo che ritengo di dare non poche muovere necessariamente dalla attualità e segnatamente dalla circostanza del particolare diffuso disinteresse del corpo sociale verso la politica sempre più guardata con sospetto e diffidenza se non addirittura percepita nella sua portata minacciosa e minacciosamente
Il sogno di dotarsi di forme di protezione
A protezione dunque del cittadino dai constatati abusi deviazioni e degenerazioni del sistema politico in prospettiva diversa ed in crescendo di consigli
Di consistenza e di realismo possono individuarsi quattro differenti sistemi il sistema della auto educazione all'attività politica che è essenzialmente si fonda sull'affidamento all'imperativo morale e dalla coscienza individuale
Due il sistema dell'autocontrollo
Dell'attività politica che si fonda sull'approntamento di meccanismi di autorizzazione di valutazione e di controllo interni alla classe politica tre il sistema della adeguata regolamentazione giuridica
Che secondo costante tradizione continua ad essere concepito come puntualizzazione di obblighi adempimenti doveri insomma
Da confidare in capo a chi diceva il mandato dalla rappresentanza politica e su questi sistemi è appena il caso di spendere in qualche parola per sottolineare come in una materia così delicata affidarsi al semplice imperativo morale od anche al solo autocontrollo siano ben poca cosa essendo a tutti noto quanto poco poco imperative abbiano finito per essere le regole comportamentali
E con quanta intollerabile disinvoltura esse siano state sistematicamente infrante
D'altro canto anche il sistema della più incisive realistica regolamentazione giuridica con opportuni correttivi da introdurre
Esprime una visione in verità incompleta nei suoi termini reali insufficienti ad istituire una sufficiente garanzia quando l'ambiente sociale strutturalmente predisposto per la corruzione di tanti interessi e però non mi al cittadino in modo che sia facile quando non addirittura incentivata l'emissione del precetto
Anche i migliori rimedi normativi dunque possono restare una riforma parziale o almeno in parte illusoria se innestati sul sottostante strutture qualificanti
Di qui allora l'esigenza del ricorso a quattro sistema un sistema delle garanzie effettive che capovolgendo i termini tradizionali del problema
Sposta l'attenzione e non si tratta di due facce di una stessa medaglia ma di due impostazioni completamente diverse
Dalla
Deontologia etico morale e giuridica del politico a ideare i diritti del cittadino nel presupposto che reali garanzie possano essere assicurate
Non dalla semplice formale proclamazione di doveri e diritti ma dalla presa di coscienza ed alla reale possibilità di esplicazione dei propri diritti del cittadino oltre che beninteso da un adeguato sistema di controllo sociale
Occorre in altri termini una ulteriore e più incisiva sottolineatura
Di quella che Bobbio mutuando il linguaggio kantiano ha definito una vera e propria rivoluzione copernicana del modo di intendere il rapporto politico con l'affermare che l'uomo ha dei diritti financo preesistenti alla istituzione dello Stato
Per questa via si ritorna allora agevolmente alla concezione struzzi Anna
Della società e dei suoi rapporti con la politica è per dirla con più veloce all'idea che dopotutto è un'idea fondamentale anche di Sturzo che il problema politico è un problema etico e di giustizia
Mi si può obiettare che oggi vi sono problemi più stringenti più concreti
Tenuto conto che mai come in questa fase storica si è posta e si pone per i partiti la sfida del sopravvivere ogni giorno come sistema politico porta o parte di esso
Ma non possiamo sottacere da esterni il rischio che tale sfida risulti del tutto assorbente sopra ogni altro impegno a partire da quello della coerenza col proprio passato come è stato acutamente notato
Anche quando il dibattito Intel partitico torna forte ciò avviene meno perdita dimezzata identità culturali storicamente consolidate
E più per il contrasto di interpretazioni controverse talora gli opposti integralismi attorno ad elementari diritti umani
Diritto alla vita del nascituro del malato grave del vecchio ma autosufficiente non autosufficiente eccetera o a nuove frontiere del rapporto fra scienza ed etica che sollevano pure questioni ineludibili
Quando in effetti ci addentriamo sul terreno dei diritti dell'uomo scopriamo e lo scoprirà soprattutto chi si dedicherà in prima persona all'attività politico istituzionale che occorrerà fare delle scelte di indiscutibile carattere ideologico
Ideologia dunque per usale una parola che so non piace assolutamente all'onorevole Zaniboni
Cui tuttavia non potremo sottrarci se è vero che nei prossimi decenni il corpo sociale si porrà confrontarsi sempre più con situazioni nelle quali occorrerà decidere
E questo ve lo dico da tecnico da quale parte stare
A fronte per esempio di evenienze sottese da inequivoca Conte degenza di diritti sia si dovrà necessariamente decidere cosa fare prevale dicendo il diritto alla maternità donna sola donna nubile
Donna vedova eccetera a fronte del quale si staglia il diritto del nuovo nato alla doppia genitorialità il diritto a ricorrere a a sistemi di fecondazione artificiale con seme eterologo affronto del quale si staglia il diritto del nuovo nato alla identità personale
Diritto al progresso scientifico comprese le manipolazioni genetiche l'ingegneria genetica a fronte del quale si staglia il diritto dall'embrione all'adeguata tutela e diritto del feto a nascere Santi
Diritto di utilizzare e parti di organo spinto sino al mantenimento in vita artificiale a tempo indeterminato
Di soggetti in coma de pazze la storia dei famosi uomini pianta che si possono mantenere in sopravvivenza artificiale indefinitamente nel tempo come già si sta facendo nel mondo anglosassone a fronte del quale si staglia il diritto di morire con dignità
Ecco allora che qualunque rilancia la stessa sopravvivenza dell'azione politica deve necessariamente insistere su di una sola solida base etica
Resistere alla tentazione come è stato osservato di una Testori citazione magari come premessa al più libero sperimentalismo politico
Soccorre in tal senso il riferimento all'esplicito sistema dei valori mutuati dalla tradizione cristiana perché giusta le parole di Campanini
Purché scusate giusta le Parodi Campanini non passivamente e meccanicamente da essa assunti bensì criticamente filtrati ecco originalmente
Rielaborare in tal senso brevissimo incontro odierno che vuole consentire confronti in profondità col passato in particolare
Con la tradizione di cultura e prassi politica all'insegna di valori spirituali e civili quale quella dipanata sì a partire dal dalla insorgenza innovativa
Del partito popolare stuzzicato ed in tal senso ben può parlarsi di laicità della politica intesa come eticità come riconoscimento dalla profonda ispirazione morale di ogni politica
Capace di misurarsi sino in fondo con i diritti della persona un partito e mi avvio a concludere
In quanto sistema sociale parziale non ha solo da provvedere risposte funzionali e progettare riforme istituzionali e sociale strutturale
Deve confrontare soluzioni pragmatiche con il sistema di valori cui si ispira
Diceva Sturzo nella relazione al primo congresso nazionale del Partito popolare quello che lo vide poi come segretario a Bologna una corrente politica non si impone solo con le opere
Che spesso determinano contrasti personali e diffidenze rese vive dall'egoismo umano ma con la formazione di un pensiero che diviene convinzione che genera discussione
Che
Occupa il campo della cultura che supera le barriere dell'università e che crea una propria letteratura
Se l'evoluzione del dibattito interno al partito procederà anche lungo questi binari e leciti è lecito attendersi che quanti come chi vi ha parlato
Sì
Ostinano a gravitare intorno all'area che ci vede qui ed oggi riuniti siano indotti a farlo con maggiore spirito partecipativo nel presupposto fondamentale che fare leva sull'attenzione etico-morale
Ben può consentire un ricrescita di tensione politica vi ringrazio dell'attenzione mi scuso se ho fatto molto integrata professore la relazione non è l'intervento
Faremo tesoro
Certamente la dire è stato il testimone Pellegrino più alto della concezione per la quale la pace non è il frutto di una specie di ordine internazionale illuminato illuministico
Ma è il frutto progressivo della solidarietà crescente tra comunità diverse
Ecco credo che questo riflessione questo pensiero
Introduca nella maniera più opportuna la relazione che ora ascolteremo di Gianni Giovannoni appunto Giorgio La Pira un sindaco per una politica estera di pace
Io vi ringrazio moltissimo
E anche se per la verità mi è costato un po'di fatica
L'ho sentito come dovere
Di un fiorentino venire in Sicilia a parlare di un siciliano
Perché noi siamo fiorentini
Toscani e dobbiamo molto a Giorgio la Pira
E poi per la seconda secondo motivo è che Giorgio la Pira fa parte dei grandi fondatori della Democrazia Cristiana
Di quelli uomini per mezzo dei quali il cammino percorso da questo partito è stato un lungo cammino e ci auguriamo che possa ancora dove entrare un altrettanto lungo cammina
E forse per dirla con la vita
Direi che perché questo cammino si possa percorrere
Per aprirsi alla speranza
Per rispondere ai nostri doveri bisogna come Luini cambiare alla radice la mentalità nella quale forse noi siamo vissuti
Vorrei partire nel di delle ricordare insieme Giorgio La Pira da un presupposto fondamentale di lui
Che presupposto fondamentale anche della nostra Costituzione repubblicana perché si deve a questi cattolici si deve a questi democratici come Giorgio la Pira modo Fanfani Lazzati Dossetti
Se abbiamo una Costituzione repubblicana in cui il centro della in cui il centro dell'architettura della Costituzione è il valore della persona umana
Questo concetto fondamentale
Dal quale emerge l'impegno politico di rapina
Ma vorrei dire anche
Intorno al quale si è coniugata
La sicilianità di latitanti
Con la fioriti dita dei fiorentini
Perché questa sicilianità di latina che consente se non questa carica profondamente umana di rendere giustizia perché voi siete un popolo calante non è vero che siete un popolo come tanta stampa a dire siete un popolo grande capaci capace di grandissime generosità
Come di grandissime cattiverie
Siete un po'come Toscanini siete un po'come se Lentini dove non abbiamo mezzi vetture vorrei dire per villa alla degli una come sia avvenuta terminologia democristiana non siamo dei loro sei non riusciamo ad essere dei loro tre
Quindi
Che cosa alla zampa
Quindi che cosa volevo dire con questo
Volevo dire che con questa riscoperta del valore della persona umana con questa
Identità della nostra carta costituzionale è stato compiuto nel nostro Paese
Un rovesciamento radicale rispetto alla democrazia presidente il fascismo
Perché nella nei diritti e nei doveri del valore del dell'uomo dei diritti e doveri del cittadino c'è in questi diritti e in questi doveri il senso della solidarietà cioè il senso dell'aiuto reciproco
Anche l'economia che il concetto di economia che è sancito nella nostra costituzione repubblicana è un concetto di economia il cui fine è lo sviluppo
Della persona umana è tutta volta verso la persona
Se noi purtroppo abbiamo dovuto
Per supplenza
E poi parte poi vi dirò perché questa supplenza quando vi parlerò di rapida
E della sua azione sul piano internazionale
Una cultura individualista ed economista che è una cultura fondamentalmente contraria alla nostra specifica identità
Ed è pertanto se si ritorna come diceva Gronchi alle origine altro toscano se si ritorna alle origini
Della nostra presenza politica Noè ritroveremo così aumento il nostro cammino e risolveremo la nostra identità noi abbiamo attraversato nel mondo diviso in due blocchi momenti estremamente difficili momenti di grande tensione perché l'esperienza della esperienza di una politica di ispirazione cristiana forse rendendo giustizia alla persona umana forse perché il lavoro è più importante del capitale veniva a penetrare contro un modo di fare un modo di vedere un modo di pensare che vedeva l'uomo soltanto in funzione produttiva in funzione economicistica e in funzione privatistica utili di di utilità
Tornando alle origini
Quali sono queste origini
Perché la fila è stato come voi mi mi avete detto un uomo straordinario nessuna intenzione di politica internazionale
Perché lì è partito dal valore della persona umana
E a questo valore della persona umana
Gli ha attribuito perché effettivamente S cioè tutto il processo preventivo della nostra fede cristiana
Il suo volto fondamentale è una un riferimento evangelico estremamente importante
E quindi porta delle sue Pati ben precise
Quello che avete fatto agli altri è come se aveste fatto a me
Ed è per questo motivo che L'Aquila intendeva
La politica
Lo strumento più alto del servizio della carica
Non solo
Ma avrebbe detto la Pira il vostro concittadino con la sua zia sicilianità
Ci avrebbe ricordato a tutti noi che facciamo politica
Che ogni nostro Capello è contato
E che dovremo rispondere a un tribunale ben più alto di quelli che non sono i tribunali civili
Perché questa è la identità
Della nostra esperienza da identità del nostro fare politica e questo l'ha tirato diceva
E lo ricordava spesso quando l'attaccavano non rari non raramente il consiglio comunale
Partire dalla persona umana da rispetto dal valori dalla crescita della persona umana tutto ruota intorno alla persona e insieme alla persona abbia interrelazioni della persona che la comunità
La comunità non come scusatemi occasione di mercato che date grata
Come strumento di mercato che lato grata terribilmente
Ma come stile strumento di elevazione spirituale culturale e materiale
Una comunità che ha una sua tradizione una comunità che ha una sua cultura una comunità che ha una sua specifica identità che ha una sua storia che ha una sua tradizione e chi è irreperibile come ogni persona
Perché lei la sua identità e il suo valore perché questa storia perché questo cammino storico
Il valore della sua presenza e del suo
E del suo lavoro politico e del suo essere soggetto politico
Come e comunità il comune e in questo senso la tira
Non è come Sturzo
E lo differenza sotto questo profilo
La società come cioè nella del resto nella nostra Costituzione la prima interrelazione sociale la famiglia
Il quartiere il Comune la Regione l'aviazione
I rapporti tra le nazioni
Questa è la scala di valori intorno ai quali l'uomo cresce e si ritrova
La cellula vitale la famiglia il il quartiere e la Regione
Che hanno una loro specifica specificità che è come un Golgota donare agli altri
Ed ecco cinesi rapporti internazionali
Perché la clinica
Ne ha fatto di Firenze
La città crocevia della pace
Perché la figlia nonostante
Tutte le accuse che gli sono state
Dante
Ne fece di Firenze
Un momento di a di di attenzione internazionale
Che prescrive che a prefigurare
Ciò che è accaduto dagli anni in cui la vita è stato sindaco fino ad oggi
La figlia si pose
Il problema della pace
Fino a partire come lui dice in un'intervista
Dal mille e novecentocinquantuno cioè dalla guerra di Corea
E lì partiva da un
Fondamento una riflessione fondamentale
Che
Con la bomba atomica sganciata su Hiroshima nel mille e novecento quarantacinque
Il mondo era profondamente mutato
La guerra non sarebbe più costata un elemento di soluzione dei problemi delle controversie internazionale
Questo punto fondamentale
Questa scoperta fondamentale per conto nostro
è stato il motivo di fondo
Che attraverso
Delle iniziative fiorentine d'ora vi dirò
Lapide ha potuto parlare
Con tutto il mondo e ha potuto
Rendersi luogo di pace
Tra i responsabili delle guide politiche della Serbia
Rapporti di rapida
Momenti il giorno in cui potremmo pubblicare delle telegrafica ai potenti agli uomini di Stato ci renderemo conto quanto Giorgio lati con quanti uomini distacco
E con quanti potente potenti della terra Giorgio lapidea entrato in relazione ma non in un'azione diplomatica in una relazione sui problemi di fondo del del mondo ed è la società di al del mondo di allora
Questo problema della pace
La fila lo affronta
Con una prima iniziativa che Dell'Anna mille e novecento cinquantadue
Invitando un convegno o un convegno uomini di cultura
Dell'Occidente
Ma quali verranno anche dal dall'Oriente
E ci saranno il suo discorso
Un saluto verso i popoli dell'Oriente su un problema fondamentale che oggi ci sembra
Forse assodato
Ma che ne bidone centocinquantadue la molto meno assodato
E lo intitolò convegno della pace e della civiltà cristiana
Perché della civiltà cristiana
Perché nel suo discorso
Di lavorazione di quel convegno
Avvertì che la pace sarebbe stata una riferimento determinante per quanto riguardava l'unità della famiglia intorno alta tradizione cristiana e alla cultura cristiana su questo punto
L'estate e l'Ovest si sarebbero potuti ritrovare rincontrare
è nel mille novecentocinquantadue un concetto che latita esprime e che è stato credo alla base di tutto il pontificato di Giovanni Paolo secondo
Il secondo convegno
Fu edito novecentocinquantatré
Preghiera e poesia sembrano temi che nel mondo attuale sembra di un'astrattezza incredibile
Ma intendeva latina proporre a degli intellettuali che venivano da tutto il mondo dell'Europa occidentale
Spagnoli francese
L'aspetto della preghiera
E l'aspetto della poesia
Perché voleva dire nonostante a tutti i problemi dissoluzione concrete che ci sono
E poneva ad esempio la sua amministrazione comunale dove i problemi era quelli del distratti da altri problemi di fronte a tutti i problemi che ci sono concreti da risolvere
C'è un un primato
Che primato
Che l'uomo non prive di solo pane e che ha bisogno di un riferimento
Superiore al pane che la sua
Espressione che si che si identifica nella espressione non a caso della preghiera e della poesia cioè la dimensione soprannaturale della persona umana
Che sta sopra ogni azione politica che sta sopra ogni azione economica
E che il mondo una cultura cosiddetta occidentale hanno esternamente perduto soprattutto in questi anni a livello della stessa euro
Quindi giallo il convegno per la pace e la civiltà cristiana
La civiltà cristiana come fondamento dell'elevazione della persona umana e il discorso intorno alla preghiera la polizia ci sono delle relazioni così come del terzo convegno del mille novecentocinquantaquattro
C'è il titolo cultura e rivelazione perché la cultura un senso se viene inserita dentro la grande tematica della rivelazione cinque
Del motivo per del di quello che latita chiamerebbe chiama la causa finale cioè la causa finale della della del
Della della perdere la casa finale della dell'uomo
Il quarto convegno speranza trilocale speranza umana che del mille novecentocinquantacinque non a caso speranza droga le speranze umane proprio perché c'è questa correlazione che estremamente importante tra Speranza umane speranza che locale vale a dire la speranza della teologia rispetto in non rispetta in relazione alla speranza dell'uomo non c'è speranza senza Dio
Poi il convegno dei sindaci delle capitali il quale mi dette la possibilità vinti intessere il primo rapporto tra l'Est e l'Ovest
Ed in ed infine ancora il quinto convegno su storia e profezia
In cui denunzia nel discordia nella nel nel nel il nel nel in storie Profezia
Denunzia il processo illuministico che
è
è emerso nella cultura europea e nella cultura occidentale
Si trattava dice l'attività di un tramonto della civiltà fondata sui valori superiori ritiro dello spirito
Per dare posto alla nascita di una civiltà di tipo radicalmente opposto
Fondata sui valori inferiori della tecnica e della produzione e caratterizzata dalle intrinseca esclusione di ogni valore trascendente
Una civiltà orizzontale intrinsecamente materialista temporale tempo la vista ed altri ed è la civiltà che noi abbiamo ereditato e che la civiltà che si insinua della nostra stessa
Tradizione culturale
Italiani
Infine l'attività affronto i temi del Monte dette mette mediterranea lui uomo mente Mediterraneo atti a becco
L'organizzazione di quattro colloqui mediterranea che avvennero nel cinquantotto nel sessanta e nel sessantuno del sessantatré enne sessantaquattro nel cinquantotto sessanta sessantuno e sessantaquattro
E da e nei quali si affrontò dice i i punti fondamentali per conto fu affrontato il punto fondamentale
Abbia parere estremamente attuale
Che è il rapporto
Che L'Aquila individuava nella triplice famiglia di Abramo
Cioè l'apporto fondamentale tra cristiani musulmani ed ebrei
Rapporto intorno al quale è stata l'attuale profonda
Carica di tensione situazione internazionale di oggi
In questi temi si affrontò il tema dell'apporto arabo israeliana
Della soluzione del problema dei palestinesi
E attraverso con grande uomo che veniva dall'Egitto
Il rapporto tra cristianesimo ed Islam
Voi siete un'isola
Che avete assunto tutta la fascia mediterranea
Era una fascia cristiana
Ed oggi è una fascia musulmane
Oggi noi troviamo ci troviamo di fronte al grave problema
Dell'integralismo islamico
Non è casuale la guerra del Golfo
Non è casuale
Che il comportamento dell'Occidente nei riguardi di queste popolazioni mediterranee non può essere un comportamento di sopraffazione e chi viola Bedy Moratti e di viola e di violazione delle libertà
E delle identità altrui
Questo per conto nostro è il problema di fondo che dobbiamo affrontare
E questo è il tema
Che come avrebbe definito la fila che riguarda questo mare Mediterraneo
Perché non a caso l'Italia si trova al centro di questa triplice famiglia di Abramo
E direbbe la figlia per concludere che la missione
Di un partito
Che si rifà ai valori del cristianesimo
Di un partito che nasce all'interno della comunità ecclesiastica ecclesiale anche se laico
Io non ci si dimentica non ci sei mai dimenticare
Non ci si deve mai dimenticare
Di quanto
Il magistero
E gli atti del magistero hanno compiuto ai tempi di Sturzo
Questo discorso non c'era
Per quanto riguarda l'ammissione del laico nella chiesa la funzione del laico nella chiesa
Il sacerdozio telai nella chiesa
Per tornare al tema e per concludere
Secondo l'attività
La funzione dell'Italia
La politica
La funzione una parte che la politica è estera italiana
Dovrebbe essere e guardare
Soprattutto al sud
Nel nostro continente
E ai paesi che si trovano al teste nel nostro continente a tutta la fascia mediterranea
Forse noi essendo forse noi non siamo
La frangia del sud dell'Europa
E perché dobbiamo staccare il Sud dall'Europa
Perché non siamo non dobbiamo essere la cerniera di aggancio del sud del mondo con l'Europa
Forse non è questa la nostra dimensione che è la dimensione qui chiudo
Di uomini che sono stati ed analizzato la tira
Che sono stati presi in giro per la loro politica internazionale
Che sono stati presi in giro
E Marte lati
Per la loro politica economica all'interno dei Paesi al resto del Paese e con questi nomi io voglio concludere
Che cosa faceva Enrico Mattei
Di cui oggi leggo sui giornali
Del accuse
Estremamente generiche cattive
Per quanto riguarda quest'uomo
Che era
Per il gattino
E non per il il cane e Martelli gelidi che l'intervistava mangia da papa il gatto e disse io sono per il gatto vale a dire io sono per i poveri non Perilli che
Io sono per tutelare gli interessi dei deboli non dei forti
Io sono per tutelare il valore della persona umana il valore cristiano della persona umana e non arroganza del potere e l'arroganza dei porti e l'arroganza del denaro
Altri uomini per esempio
Che avevano incominciato
Ed una rimasto vivo se Fanfani
Una linea di politica internazionale
Che proponeva
Che proponeva
Questi uomini di riflessione è un altro voglio ricordare insieme alla figlia e con questo concludo perché c'è un articolo e non abbiamo pubblicato estremamente bello e perché io ho assistito e con questo concludo davvero a un incontro
Che è rimasto nella memoria per me
In modo indelebile ed è l'incontro che ho visto
A cui ho partecipato travolto e latita quando La Pira era nella sua casa di cura molto malato
Modo portava avanti con grande difficoltà la politica degli anni settanta la politica degli anni settanta
L'ultima parola che si sono detti tal modo tra Moro e i la Pira è stata questa
Cerchiamo sempre operiamo sempre perché i deboli ai deboli sia resa giustizia ed è su questo punto che la guida ed in modo si sono lascia
Grazie Giovannone ci avviamo la parte conclusiva dei nostri lavori
Era stato previsto precedentemente un intervento del segretario dalla CISL salvo Monti non so se è presente se lo fosse non c'è Duse
è fuori va bene allora prima delle conclusioni dell'onorevole Mancino abbiamo la parola all'amico onorevole Gargani
Al quale approfittando di questa circostanza io vorrei rivolgere ringraziamento più sentito di tutti democratici cristiani della provincia di Catania per il lavoro faticoso
Al quale si è sobbarcato accettando la funzione di commissario del partito in un momento in una situazione difficile per la Democrazia Cristiana
E assicurandolo che con lui è il consenso di tutti i democratici cristiani che sono pensosi del futuro e del ruolo che questo partito dovrà continuare ancora svolgerà nella città e nella provincia
Cari amici io noto un salotto tardivo
Avrei dovuto darlo la mattina ma forse anche una ritualità diversa non guasta
Ero occupato in verità in un convegno molto importante che si è svolto a Bologna
E son venuto qui precipitosamente perché non volevo mancare non volevo mancare a questo appello che Rino Nicolosi per tutto fa
Fa Mema fai democratici cristiani di Catania
E io in questa responsabilità anche la direzione nazionale gli ha affidato ho imparato a conoscerlo
Ho imparato a valutare a rispettare
Comprendendo le ragioni
Che sono a base de una spiritualità popolare di un partito
Che come in tutto il resto del Paese alla ricerca di una sua più puntuale collocazione
Da Liboni facendo un'intervista su questo convegno preparando e prospettando l'opinione pubblica e questo convegno ha spiegato che lo sconvolgimento della vita politica italiana siciliana complessiva deve portare ad un approfondimento al nostro interno
Ed è questo che la segreteria Martinazzoli sta facendo resto localizzato tante riflessioni in zone diverse del paese
Evidentemente per avere poi un quadro complessivo di riflessione di riferimento e cercare di rilanciare questo partito nuovo non c'è dubbio che il titolo generale la riconciliazione
Della gente con la politica della gente con il partito
E
Lei iniziativa che anche per quanto si riferisce alle questioni locali la segreteria nazionale appresa attraverso questa mia responsabilità vuole ottenere questo risultato
Che un risultato arduo che non è un risultato
Da poco riconciliare la gente con la politica per far vincere Napoli
Credo che ognuno di noi
Per la riflessione dalla lettura dei giornali nella considerazione di quello che sta avvenendo nel Paese
Anche nel constatare quella che io chiamo la difficoltà giudiziarie
La difficoltà giudiziarie che è sotto gli occhi di tutti in questo momento nel Paese
Comprende come sia sbagliato quella
Quel luogo comune che credo circoli quel luogo comune che probabilmente anche a fondamento di tutte le notizie che la stampa ci trasmette
Che vince il nuovo vince il moderno
Se sconfigge la politica
Se sconfitta la politica non vince il nuovo vince il niente e in qualche modo vince la disperazione
Il design paramento dalla gente della gente da dai partiti ma da una politica dei partiti dico meglio
E il dramma che viviamo in questo momento nel Paese
Che deve essere superato il risolto
Cercando di capire qual è la nuova politica e che serve al Paese
Più che la nuova politica che la gente emotivamente CTO
C'è un divario il credito e su questo sono con molto critico e su questo la mia attività politica
Qui come a Roma cerco mi sforzo di individuare qual è il punto di mediazione tra quello che la gente in maniera giustizialisti che chiede
E l'equilibro in voce che invece che dobbiamo dare il significato la valutazione politica che noi dobbiamo dare alla nostra azione concreta per non far morire il partito
E allora io credo ecco il mio saluto razionale razionale ragionato molto breve
Che ci sia uno due questioni
Una questione morale una questione popolare
In qualche modo vorrei che Mancino rispondesse anche desse fiato a questa riflessione io voglio assicurarla che è molto presente Catania
Dove c'erano voglio dire per la prima volta in pubblico è stata una impressione del giorno dopo il mio arrivo una grande passione politica e una grande realtà popolare
Una grande volontà di rinnovamento come non è in tutte le zone del Paese basate non c'è questa attenzione in tutte le zone del nostro Paese
Di cliccare Zaniboni una difficoltà di poter considerare il nostro partito nazionale I me gratis e la grande la grande sfida che noi dobbiamo fare hanno gli stessi per far sì che partito resti popolari e diventi nazionale in maniera diversa c'è una questione morale che è una questione istituzionale e politica
Non è una questione morale in senso moralisti
E chi sarà una risposta a questi quesiti a questa questione
E non la darà soltanto singolarmente in solitudine ma in maniera collegiale
Come una classe dirigente che si presenta al Paese dar risposta
Quello lì sarà il leader della nuova situazione quello lì avrà capito il nuovo di cui tanto parliamo ma che probabilmente nessuno di noi anzi certamente nessuno di noi ha in mente in maniera chiara ognuno di noi che non sia il luogo che deve avvenire ma nessuno di noi sa fino in fondo questo lo dobbiamo dire
Con la modestia che deve contraddistinguere anche una classe dirigente che si vuol dire popolare
Nessuno di noi sa qual è il modo
Stefano Girola individuazione oggi l'uovo emotivo
E il nuovo è sempre irrazionale
E la classe dirigente che deve rendere razionale questo irrazionale che c'è nella società questa attenzione ad un rinnovamento che la Società da sola non può ricercare ebbe la sua classe dirigente che glielo deve far ricerca
Questa è la questione morale
E approfitto per dire che è una questione morale che io propagando con molta consapevolezza a una questione morale che non riguarda solo la politica
La questione morale che riguarda tutti gli aspetti della società anche la nuova cultura
Una questione morale che riguarda il rapporto tra noi alle istituzioni
Una questione morale che riguarda il rapporto tra la gente e i poteri dello Stato e anche la magistratura
Una questione morale che riguarda l'applicazione delle norme delle nostre leggi chiesi appartiene fin in fondo alla magistratura e che è anche una questione morale
Non evade da quella questione che oggi il paese ha con molta attenzione che vuol veder risolto
E una questione morale e anche il modo comincio a dirlo in questa che si prospetta Giacomo una campagna elettorale referendaria che io non vorrei svolgere lo dico quattro non lo dico per il resto del Paese ma che vorrei però soltanto sottolineare che è una campagna elettorale che ha un valore se si svolge ritenendo che la questione morale è una questione istituzionale
E che il referendum la modifica del sistema elettorale non è una cosa strumentale che serve per cacciar via una classe dirigente come ai miei figli va dicendo ogni giorno
Ma è un modo come poter sia pure con un ritorno al passato leggo una dichiarazione di Andreotti purtroppo ha ragione un ritorno al passato l'uninominale ma come condizione inevitabile ormai
Per poter segnare uno stacco tra questo sistema che in qualche modo si è esaurito
E il nuovo torno a dire il nuovo che deve ancora venir fuori che certamente non verrà con le luminarie ma con la capacità che noi avremmo di tramutare questa battaglia referendaria il suo risultato il risultato inevitabile come un momento di rinnovamento all'interno del partito è la questione popolare so seconda cosa che vorrei appena appena sottolineare per arrivare alla conclusione
Fatto bene D'Andrea ricordare una cosa che noi diciamo spesso e che non leggevo da tempo maledetta storti un partito non si improvvisa
Questa è una cosa che non è che a volte mi lascia tranquillo
Mi fa essere un tantino trionfalistico
Trionfa vista sui tentativi vari che alleanze democratiche o personaggi vari
Vogliono riunendosi improvvisare immaginando che un partito si inventa mettendosi insieme una sera a cena una sera non so linguale ritrovo romano
O un partito che e quali problemi vengono direttamente a Catania per i problemi della Sicilia ma di Catania in particolare o un partito che si vuole improvvisare
Rispetto ad una legge elettorale che ahimè caro Peppino campione sollecita questa tendenza emotiva della Società questa iniziativa ma che non dà risultati se non effimeri se non asfittici
Non si può inventare un partito per il sindaco
Né qui né in Italia
è un partito per il sindaco finalizzato alla ricerca nella società civile di convergenze che portano in maniera surrettizia giusto apposto questa o quell'altra esperienza
è un dato molto effimero transeunte
Io ho sempre criticato questa legge
E vorrei fare un appello a Mancino immagino ma anche a tutta la classe dirigente siciliana è vero che c'è
Nicola ce lo dovrebbe avere dal momento in cui approveremo come mi auguro proveremo la settimana prossima fra due settimane una legge generale l'autonomia locale la legge per l'elezione del sindaco
Alla quale in qualche modo si deve armonizzare il referendum e questa legge siciliana che tipiche che anzi in qualche modo è atipica per immagina come me
Che ci debba essere un rapporto forte un rapporto politico tra la espressione del sindaco e la espressione di un consiglio comunale politicamente corroborante politicamente o finali politicamente finalizzato a dover determinare governabilità e io chiedo in definitiva cala
Sì si può rinviare le elezioni già fissate a maggio o a giugno
Per poter avere non situazioni così diverso tra di loro in Sicilia o il resto del Paese poi non so bene il referendum che fine farà e se i siciliani devono essere chiamati Nicola e anche un altro problema a votare per il referendum nel momento in cui c'è una legge nazionale dal momento in cui c'è una legge particolare in Sicilia e quindi credo che questi problemi siano anche rilevanti sul piano istituzionale
Ma se si deve evitare queste se si deve evitare il partito del sindaco io vorrei riaffermare
Come saluto ai democratici cristiani di Catania e come l'inizio di un ragionamento che mi auguro potremo fare nelle prossime settimane con maggior rigore che il compito del Democrazia Cristiana di Catania e quello che e quello di tentare un rinnovamento reale
Di concretizzare questa volontà del luogo
Che e nella mente e nel cuore di ognuno di voi ma che ha difficoltà ad essere concretizzato
E in una strategia della democrazia stia in una presenza non ingombrante del partito ma forte quindi popolare la scelta di una DC nazionale o la scelta di una DC forte in Sicilia non può prescindere Zaniboni da un contenuto un valore popolare
Fino in fondo
Collegato alle realtà
E alle classi sociali che si interpretano i si devono interpretare e allora la scelta che Sturzo fece qui in queste zone che deve illuminare anche nuovi dirigenti e quella di avere una presenza nel partito del partito nelle istituzioni una presenza vorrei dire mite
è una espressione che Sturzo USA parecchie volte una presenza discreta una presenza ragionata una presenza non ingombrante
Come noi abbiamo cercato di fare ero Zaniboni in occasione della crisi all'amministrazione provinciale all'amministrazione
Provinciale regionale di Catania negli ultimi giorni
Avevamo cercato abbiamo cercato di collocare la Democrazia Cristiana
In un punto importante e strategico che non era di riconferma forte
Della centralità del partito come tale ma di una presenza discreta all'interno delle istituzioni non finalizzate a questo partito dal sento può questa precauzione
Di partiti o di presunti partiti per il sindaco di Catania
Ma ad una strategia importante per qualificare la politica
Per qualificare la presenza del partito anche in queste zone per combattere Ascierto le battaglie importanti che sono e in scadenza nei prossimi mesi a maggio o a giugno
Ci ha consigliato e ci consiglia ancora non la caparbietà delle nostre idee
Ma l'approfondimento che abbiamo fatto la valutazione che è stata fatta la conoscenza che abbiamo avuto delle tensioni che esistono in questa città in questa provincia per poter qualificare il partito che qualificano la sua politica noi continueremo lungo questa azione io vorrei dirle democratici cristiani
E torno a dire non perché a partire tarda perché credo che sia una scelta sintonizzata alla ricerca di un nuovo alla ricerca di un rapporto come Zaniboni ha detto tra la gente e la politica
Io ho creduto noi parecchi di noi abbiamo creduto
Quelli che non hanno accettato con queste direttive del partito ma questa cultura questa ragione che ci siamo dati
Si son messi non fuori il partito ma si son messi a contestare una invece è una iniziativa della politica
Come capacità di poter rideterminare popolarismo una popolarità forte che pure serve a Catania perché c'è la necessità di dover risvegliare questo sentimento per rendere evidente questa aggregazione per le finalità che dobbiamo noi insisteremo
Perché riteniamo che
La politica non può morire
E che una centralità fittizia della democrazia cristiana ove si fosse raggiunto io ritengo che non si sia raggiunta sarebbe una centralità senza politica una centralità senz'anima
Noi dobbiamo andare alla ricerca amici di Catania
Di un atto centralità con l'anima con la politica
E dobbiamo andare in definitiva alla ricerca di una politica che se il partito non avesse una posizione centrale
Perché se non avrà la capacità quel partito di rispondere alla questione morale alla questione del nuovo popolarismo dell'aggregazione dei cattolici democratici io credo che avrà soltanto un compito importante
Io mi auguro lui poteva assolvere con molta modestia ma anche con molta diligenza a questo compito importante per Catania per la Sicilia
Grazie e conclude i nostri lavori islamico Mancino li dobbiamo il ringraziamento come ministro degli interni per gli sforzi generosi che sta facendo per
Riaccreditare questa nostra terra sul terreno dell'affidabilità delle istituzioni e sul terreno della liberazione dalla società siciliana
Dalla ipotetica pesante della presenza criminale mafiosa
Dobbiamo ringraziare per le energie che l'UE le forze dell'ordine spendono per determinare una condizione di sicurezza e di credibilità che è un presupposto fondamentale per qualunque tipo di impegno politico che sia credibile sul piano della democrazia
E però ecco la conclusione di questi lavori non lasci diamo tanto al Ministro degli interni
Mancino l'affidiamo all'uomo politico Mancino perché se le istituzioni devono creare le condizioni perché la politica si riaffermi come momento di dialogo e di confronto libero tra la gente
Questa funzione però deve a nostro avviso ritornare agli uomini che fanno politica deve ritornare ai partiti e qui siamo raccolti per riuscire a trovare all'interno di questi spazi di agibilità democratica le condizioni migliori per riprendere a fare politica non in una logica di potere ma in una logica di servizio nei confronti delle nostre comunità
Ed è questo spirito che affidiamo la tua riflessione conclusiva
Ma io cari amici mi trovo
Nella condizione di chiglia avendo avuto
L'assicurazione di giocare per un quarto d'ora
Si trova a dovere
Percorrere il campo in lungo e in largo per una conclusione che invece era giustamente affidata al segretario politico Martinazzoli
Io parto dalla premessa di questa mattina
Dalle discorso introduttivo di Zaniboni
Per dire che trovo utile
In un momento di grande difficoltà personale e collettiva anche del nostro partito
Trovo utile una
Riflessione ad alta voce
Sui contenuti della
Linea politica del partito
Sui necessari adeguamenti fatti per tappe
Prevedibilmente omogenee ai fini poi di una conclusione
Che sarà attirata
A San Pellegrino
E che costituire alla linea di frontiera sulla quale la Democrazia cristiana si attesta si dovrà attestare per rispondere ai problemi
Di questo fin e secolo
Che sono problemi di non poco di non poco conto che investono la credibilità del sistema
Il ruolo delle forze politiche
La validità dell'impianto
Ordinamentale quello complessivo camere regioni comuni
Rapporti fra poteri di giustizia
Noi viviamo una delle fasi più difficili
E poiché io tento di stare sempre dall'altra parte
Io dico vivo con voi
Ma difficoltà di una scarsa incisività enti del loro ruolo
Ovunque i partiti si trovino
Nella sezione all'interno delle istituzioni con i gruppi consiliari gruppi parlamentari
Che probabilmente noi abbiamo ritardato nel tempo
Quello che andava fatto
Probabilmente anche con la determinazione di una ruspa
All'indomani del crollo
Del muro di Berlino
Non l'abbiamo fatto
Partendo probabilmente dalla considerazione
Che c'era un sistema che si stava sgretolando che si è sgretolato
Che dato dal verde portava quelli che avevano vinto a registrare la loro vittoria
E quelli che avevano perduto
A registrare una storica sconfitta una sconfitta anche dal punto di vista culturale
Abbiamo perduto tempo ha perduto tempo l'Occidente
Perché non basta vincere
Bisogna anche saper guardare avanti
E come e capitato sempre nei momenti difficili della storia
Proprio i maggiori protagonisti della vittoria
Hanno poi registrato la inadeguatezza di quell'appartamento non è bastato quella pagamento successe
Nel mille novecentoquarantacinque
A Churchill e che certo non era uno statista di poco conto
Vinse la guerra perdette
Sulla vittoria
Una battaglia di adeguamento delle forze politiche rispetto al momento poste post bellico
E io mi rifaccio anche al sempre al piano internazionale certo non è stato solo lui
Ma è stato anche lui
Il protagonista della vittoria del campo occidentale rispetto al si sale l'altro sistema l'altro blocco
E Bush dopo aver vinto
Ha perduto al proprio interno
Se queste regole una precedente una successiva sul piano dei riferimenti storici
Fossero state tenute presenti
Dalle forze politiche del campo democratico in Italia e anche a livello diciamo dei paesi occidentali beh probabilmente avremmo incontrato difficoltà minori rispetto a quelle maggiori
Che invece ci tocca di affrontare con la consapevolezza che il cammino non sarà breve non sarà facile sarà irto di ostacoli ma pure bisogna percorrere che comunque bisogna bisogna percorrere
E allora io lo stop dentro
Un ragionamento che
Potrebbe apparire de certamente soltanto difensivo
Come si deve comportare una forza politica
Di forte ispirazione come la nostra
Sul terreno della modernità a fronte di problemi che la gente ritiene di vedere risolti con immediatezza senza aspettare i tempi lunghi
E senza la sopportazione di una spiegazione che per troppo tempo noi abbiamo data rispetto alle difficoltà del nostro quadro istituzionale
Le difficoltà sono comunque il tema è è piuttosto vasto si comincia dalle radici
Della democrazia per finire ai rapporti internazionali
Ecco e allora vediamo un po'se queste regole
Quelle che ci dobbiamo dare solo uno corrispondenti
Al bisogno
O le regole che comunque saranno scritte e saranno scritte dal corpo elettorale
Non ne metteranno fuori campo anche alcune forze politiche disattende rispetto a queste questioni io ho questo timore
Che
Dove mi tocco condividere
Posizioni moderate
Posizioni
Di dietologia
Posizioni di chi si sente sconfitto e non ammette di essere sconfitto posizioni di Tita c'è per poi dire che abbiamo sbagliato
Noi possiamo trovarci disegnato l'ordinamento senza aprire impresso nessun movimento da parte della Democrazia Cristiana in direzione dell'adeguamento dalla Carta costituzionale
Ecco io non so
Che valore possano vere oggi
Una difesa di un sistema che pure è servito al nostro Paese per una convivenza democratica non conflittuale
Fra schieramenti contrapposti uno di campo occidentale ed uno anche
Nella sua anomalia nella sua diversità di campo non occidentale come è stato il più forte partito comunista presente nell'Europa occidentale all'interno all'interno del nostro Paese e la proporzionale
Che si voleva correggere sin negli anni Cinquanta da parte di De Gasperi
La proporzionale è servita per questa convivenza
E attraverso la proporzionale noi siamo riusciti da una parte a contenere l'avanzata e dall'altra sconfiggere una alternativa che era di segno culturale diverso non occidentale perché rappresentata
Dall'è più forte partito egemone dell'aria della sinistra che era il Partito Comunista Italiano
è servita allora
Come se il rialzo Sturzo
Prima dell'avvento del fascismo
Per una discontinuità rispetto ad uno Stato liberale Uboldi risse che male rappresentava gli interessi popolari che crescevano
A dismisura e chiede in mano la presenza
Sullo scenario politico di quel momento di forze popolari che non si incontra a Roma che si disegnarono anche rispetto al futuro in una prospettiva di democrazia diffusa
Partito popolare da una parte il Partito Socialista ma dall'altra parte
Ecco come
I tempi io vorrei dirlo sempre a me stesso
Sono di volta in volta DiVersi
E gli strumenti
Dell'ordinamento non possono essere sempre eguali guai a immaginare che modificato sì i tempi anche quelli politici noi
Abbiamo Nostalgia di uno strumento che ormai è superata
è superato
Con un ritardo quasi quarantennale e noi siamo a quarant'anni dalla storica sconfitta del mille e novecentocinquanta per il quando De Gasperi aveva capito che se è vero che il sistema elettorale faceva guadagnare al Parlamento la sua centralità il sistema elettorale però non garantiva una governabilità di cui per la sua felice intuizione perché si trattava di un grande statista non di uomo del quotidiano il la centralità dell'esecutivo veniva ad essere l'altro versante il pendant nel rispetto alla centralità del parlamento le due centralità non si sono mai realizzate nonostante abbiamo avuto nel tempo una possibilità di stabilità di governo perché non dirlo col centrismo
Una possibilità di stabilità col centrosinistra ma quanto tempo è durato nella sua creatività il centrismo e quanto tempo è durato il centrosinistra noi siamo gli eredi
Di un centri Smoke fino al mille novecentosessanta
Quando con le convergenze parallele acquisimmo una disponibilità del Partito Socialista Italia
Ma il centrismo è durato quarantotto cinquantatré ed è sopravvissuto molto più a lungo di quanto abbia potuto creare all'interno del nostro ordinamento
Cinque anni di attività creativa sul piano dell'ordinamento ma anche sul piano delle riforme chi non non ricorda la riforma agraria l'intervento straordinario
Chi non ricorda che già era disegnato attraverso la legge Scelba
Un tipo di ordinamento un po'diverso da come si è realizzato ma era l'ordinamento regionale che prendeva corpo attraverso la legge sessantadue del mille
E novecentocinquantatré
E noi dobbiamo tenere conto di questo panorama più vasto piuttosto che stare dentro le ottusità delle delle difese ad ogni costo
Ma De Gasperi aveva detto che occorreva passare dalla proporzionale al maggioritario per consentire al Paese di avanzare da una parte sul piano della dialettica parlamentare dall'alto sul piano della governabilità complessiva del sistema
E oggi
Attraverso il referendum e noi ci troviamo disegnato una qualcosa
Io non sono stato un referendario
Non solo un referendario
Non polemizzo con i referendari
Ricordo soltanto assegni
Che se non c'è l'intervento del Parlamento
Sarà difficile completare la riforma elettorale
E quindi c'è bisogno del Parlamento
Ma se il Parlamento non funziona non è colpa dei referendari
E colpa semmai della inadeguatezza culturale delle forze politiche
Sul piano della prospettazione di una esigenza che le forze politiche non sono in grado di soddisfare come avvenuto anche con la legge dell'elezione come sta avvenendo con la legge delle dell'elezione diretta diretta del sindaco
Ma se questa legge
Per quando altisonante nel titolo elezione diretta del sindaco
Corretta ma per colpa nostra
Attraverso un vincolo di collegamento corretta
E questa è una legge che pone le forze politiche di fronte alla necessità di scegliere un po'diversamente
Piuttosto che all'interno dei quadri all'interno della società
E i partiti si devono misurare con la loro capacità di essere in sintonia con una società che vuole altre cose
Rispetto ad una chiusura che era tutta dentro la logica di un sistema che garantiva garantiva
L'alternanza dei Comuni l'alternativa anche nei comuni Barbara garantiva una presenza egemone dei dei partiti bastava incontrare all'interno dall'apparato un sindaco bravo capace onesto in condizione di assicurare
Soprattutto opere pubbliche ma basta
Asfaltare non è governata
E nel mille novecentonovantatré il governare esibisce ben altre sensibilità da parte delle forze politiche questo è il primo punto di attacco per un partito di ispirazione come il nostro
Non possiamo immaginare di rimanere fermi
E rispetta un movimento dell'ordinamento che fa essere diverso i partiti a li colloca in una dimensione in una prospettiva diversa
Ecco io stamattina parlavo con Bassetti
Un mio carissimo amico ai tempi in cui io facevo la stessa attività che faceva Luís all'interno di un'altra regione
Ed è Bassetti di poneva un problema
E si discutesse Bassetti posso interpretare la società meneghina
E proponeva un problema guai a immaginare che uno si veste
Dei colori della propria squadra dovendo competere
In un campionato estremamente difficile dove a volte ti devi confrontare tu pur avendo speso parecchie decine di miliardi come capita alla Juventus
Con un Milan nel oppressivo ma potentissimo diciamo come squadra come uomini come essi struttura
Aziendale etiche ricomprende di competere portarsi che tu debba dismettere la divisa
Diciamo del democratico cristiano per andare incontro ai bisogni della società no rinnegando le idee ma tentando di realizzare una combinazione che dimetta su una piattaforma di lancio tale da consentire di avere il primo posto più la competizione sarà fatta in questo modo e la proporzionale mentre una volta garantiva i giochi a tavolino che hanno consentito a un partito del tre per cento di avere la presidenza del Consiglio come ai tempi dell'onorevole spade Spadolini o un partito dell'undici per cento di avere la presidenza del Consiglio come avvenuto per l'onorevole Craxi oggi no
Oggi è la gente che sceglie
E poiché scia il partito si deve adeguare da qui la novità la prima novità sul piano istituzionale parte dai Comuni PRI chiedere al nostro partito
Un adeguamento
Un adeguamento di uomini
Di capacità di viola di dialogo di collegamento con la comunità non soltanto locale diciamo con la comunità nazionale
E quindi io provo molto interessanti questi
Queste nostre riflessioni perché ci consentono di fare
Un po'di
Valutazione sulla ipotesi varia che ci sono sul tappeto
Ecco l'errore che noi ci portiamo dietro
è la diffidenza delle forze politiche
Io l'ho detta Ciaffi non ho nessuna difficoltà a ripeterlo ancora in aula
Rispetto all'elezione diretta del sindaco noi ci troviamo con in applicazione del principio romanisti go
Che io esprime il latino
Però
Primo sì in tempo Repo ozio Rini rurale chi è arrivato prima ha dettato legge è arrivato prima la Camera e ha dettato vince con uno schema di legge
Che non è corrispondente davvero al bisogno dell'elezione diretta perché l'elezione diretta implicherebbe che il sindaco fosse messo in condizione non di essere cooptato in consiglio comunale ma di poter realizzare quel programma con il quale sul quale si è presentato al giudizio del corpo elettorale
Ecco come anche una intuizione che diciamo mi mette fuori campo le forze politiche tradizionali con la loro cultura una intuizione applicata sul piano ordinamentale porta alle prime difficoltà e noi vivremo di queste difficoltà
Perché quelli che riguardi si riferiscono
Agli Stati Uniti alla convivenza quasi storica fra Repubblica repubblicani e democratici si riferiscono però a un Paese che intanto è la prima potenza
Che ha un stati presenti all'interno del congresso che si misurano sulle grandi dimensioni poi arriva pure il piccolo cabotaggio della stanato del campanile
Però si misura sulle grandi
Sulle grandi dimensioni
Della politica interna e della politiche internazionale immagina
Che dieci mila più un abitante o oggi venti mila più un abitante
Esprima consiglieri comunali generosi altruisti solidaristico
Capace di rinunciare alle beghe
E al contrasto per mettersi a disposizione dal sindaco questo è un grandissimo errore
Ecco come a mio avviso la carenza di confronto fra le forze politiche
Il ricercare ad ogni costo lo strumento elettorale non per riscrivere le regole ma per trovare le condizioni per l'alternativa per lo schieramento
Ebbene norme rende può anche difficile il dialogo c'è l'ostruzionismo di Rifondazione
E c'è l'ostruzionismo del movimento sociale italiano cioè c'è l'ostruzionismo di tutti coloro i quali hanno avuto una rendita di posizione
Non si sono comunque improntati con le altre forze politiche ma è bastato loro una presenza sul piano consiliare per avere un potere di interdizione anche contrattuale molto più forte della
Espressione poco popolare di cui erano
Di cui erano portatori e così anche sul piano adesso nazionale sul piano nazionale io vedo
Che
Nonostante lodevoli sforzi della Democrazia Cristiana dando atto a Martinazzoli da lei riportato un partito tradizionalmente proporzionalista
Ad un partito a dimensione Monk maggioritaria sul piano elettorale
Però noi corriamo il rischio di essere invischiati altro sul piano della bicamerale successivamente inaugura da un gioco di schieramento perché quello che interessa oggi
E vedere quale è lo strumento più idoneo per mandare all'opposizione la Democrazia Cristiana
E io non dico che la DC non debba andare all'opposizione se solo meritava anche all'opposizione ma non sarà mai la legge elettorale a mandare un partito all'opposizione
E allora
Se contano
Rifondazione comunista
Conta il movimento sociale italiano io vorrei dire ai colleghi presenti fatemi dire agli ex colleghi presenti che devono recuperare
Quelle senso
Dell'orgoglio di partito perché sul piano parlamentare se non c'è una posizione convincente occorre contrastare la gola la posizione non convincente bisogna contrastarla
Perché noi abbiamo una forza contrattuale enorme
Dire che vogliamo
L'uninominale all'inglese
Lasciando una fascia al proporzionale però consentendo al cittadino di avere due voti in mano
Uno per il candidato al collegio uninominale e uno per alle la scelta di partito significa soltanto
Che la Democrazia cristiana si presenta perché ha una sua peculiarità una sua specificità gli altri si mettono insieme
Per contrastare la Democrazia Cristiana e a ottenere attraverso il doppio voto finalmente quello che non solo storicamente e culturalmente riuscita ad ottenere ad ottenere fino ad oggi
Ecco perché io dico va bene
La domanda referendaria che ci porta all'uninominale all'inglese più un tasso di correzione in chiave proporzionale però l'uninominale inglese significativo vado a votare scegliendo un candidato
Non votando due volte
è una cosa che io torri pentendo in tutte le riflessioni interne di partito le ripeto anche sul piano istituzionale perché io sono convinto che una buona legge
è necessaria mano una legge comunque non è utile agli interessi generali del paese
E voglio subito sgombrare il campo da un'altra
Posizione polemica che c'è noi facciamo la legge elettorale poi ce ne andiamo a casa
Guardate io dico francamente che se le forze politiche hanno questa sensibilità
Quella di affrettare lo scioglimento delle Camere
Le forze politiche non sono ancora
Mature a comprendere il disagio diffuso che c'è all'interno dalla nostra società
Una legge elettorale è necessaria ma non è sufficiente non risolve i problemi dell'adeguamento istituzionale e non risolvendo i pro i problemi dell'adeguamento istituzionale noi ci troveremo
Con un Senato che magari ci sarà dettato dal referendum in quel modo che vi ho detto con una camera in chiave proporzionale con una ingovernabilità complessiva a meno che non ci sia un ritorno al senso di responsabilità che si vede raramente però anche in termini di generosità verso il paese non verso
Verso altre forze politiche
è noi ci troveremo di fronte a una ingovernabilità progressiva questo è il problema che ci deve maggiormente preoccupa
Perché non sa non è vero che faremo poi una legge del tutto uguale a quella del Senato perché in dando abbiamo una legge del Senato che al settantacinque per cento inglesi al venticinque per cento il residuo italiano
E dall'altra parte abbiamo un sistema un sistema del tutto diverso
Ma volendo fare come il Senato ecco io dico a chi ha fatto il deputato Mura chi ha fatto il senatore come mi per potete mai immaginare che un deputato si debba pagare di un nel recinto territoriale che è di norma il cinquanta per cento del recinto territoriale del collegio del Senato della Repubblica
Che deputati noi facciamo
Temo di fare soltanto un po'di più di un consigliere di un consigliere provinciale
Perché il rischio è questo allora quando io sono stato contrastato da presidente di gruppo ecco c'è il senatore Parisi
Perché volevo che tempestivamente la Democrazia Cristiana marcia asse sulla linea della revisione della composizione delle Camere riducendo il numero dei parlamentari
E ne ho trovati di Solone di nostalgici
Che noi eravamo un Paese che non aveva niente di eccezionale quanto al numero dei parlamentari
Nonostante noi dovessimo avviare stessi ma avviando una profonda riforma soprattutto di trasferimento di forte era stracci ferimento di funzioni di potere di umori di competenze
A livello delle regioni
Vogliamo essere un partito al indifeso vogliamo essere un partito in attacco vogliamo prevedere come devono funzionare
Le istituzioni o vogliamo stare dentro perché gli altri ci trascinano guardate noi non abbiamo fatto niente di eccezionale
Perché tutto quello che è stato fatto in materia elettorale è stato fatto da parte di quelli che hanno sottoscritto la domanda referendaria
Con alcuni accorgimenti per l'elezione diretta dei sindaci altri accorgimenti che abbiamo tentato di operare non siamo riusciti ad operare per quanto riguarda l'elezione del Senato dal Senato della Repubblica ecco come
Ci distingue Remo c'è sarà inevitabile ci distingue Remo anche all'interno della Democrazia Cristiana
Fra quelli che postulano una forte domanda di rinnovamento
E quelli che resistono io posso comprendere Andreotti
è un uomo che si è formato dentro un sistema elettorale di tipo proporzionale
E può darsi che fra cinque sei anni noi avremo anche nostalgica di questo
Del resto io ricordo
Una riga una intervista di Sturzo
A Londra
All'indomani dell'Aventino
Richiesto se avrebbe egualmente votato per il sistema proporzionale lui rispose che il sistema il sistema è figlio dei tempi che allora era necessario per rompere ma dopo l'avvento del fascismo avevamo bisogno di un sistema elettorale che fosse meno ruvido
E quindi meno oppressivo di quello della legge Acerbo
Quindi teniamo conto di questo
Che noi potremo probabilmente anche soffrire le conseguenze
Di un del sistema all'italiana perché sarà un sistema all'italiana per la sua anomalia rispetto agli altri sistemi elettorali ma dobbiamo fare questo passo in avanti
Perché se non lo facciamo
Ce lo fanno fare
E ci relegano senza neppure poter protestare a quel ruolo no cui avrebbero voluto re legarci da tantissimi anni da quarantacinque anni partiti storici presenti
Sulle terreno del del confronto politico
Dimezziamo sono troppi seicentotrenta sono troppi arriviamo a quattrocento
Quattrocento e duecento guardate oggi non è più importante se uno di noi resiste sul campo
Il problema è che se resistiamo sul campo ce ne andremo tutti a casa che il rischio che sarà mandato a casa un'esperienza storica quella della Democrazia Cristiana noi non possiamo stare dentro
Una logica difensiva e non vuol dire che disegna Remo parecchio poi solo
Sono uno di quelli che si sostiene che ricreare il Cincinnato non è un errore in politica
E vuol dire che chi è l'avvocato porno a fare l'avvocato di era medico torna a fare il medico chi era rappresentante dei coltivatori diretti torna nelle terre sera legittimo rappresentante dei coltivatori diretti
C'è bisogno di una carenza di professionalità ecco dico una cosa
E che che può sembrare grossa in politica ci si va a chi ha la rappresentanza momentanea del favore popolare
E poi dalla casa a distanza di un certo numero di mandati parlamentari
E fatto questo probabilmente non li aiuteremo Martinazzoli a fare un grosso rinnovamento ma lo dobbiamo fare
Perché la convinzione che ciascuno di noi dietro le spalle non a chi Lupo ossa sostituire non è convinzione arroganza
E con questa arroganza di tanto in tanto anche io
C'è stata la coppetta azione
Ma non c'è stato mai un vero e proprio rinnovamento che poteva significare salvo
Salvo quello generazionale che aveva anche una sua pregnanza culturale del mille novecentocinquantaquattro
Al congresso di Napoli poi non ci sono state grandi rivoluzioni
All'interno della Democrazia cristiana abbiamo dovuto pasticciare perché ci siamo dovuti mettere d'accordo con il notabile di turno con la resistenza dei notabili dei tanti notabili di turno e un partito grosso che ha il dovere anche di governare
E naturalmente deve fare i conti anche con questa
Necessità di mediazione ma la mediazione fino a che punto
Fino al punto da rendere un partito Partito di potere
Partito all'interno delle istituzioni partito di gestioni o partito di proposizione di forte proposizione
Perché noi ci arriveremo ci arriveremo
O saremo fortemente ridimensionati
E noi dobbiamo disegnare un partito dimagrito
Dimagrito nelle strutture
Nelle sezioni
Nei comitati negli apparati
E il partito guardate nonostante la son dolori la sonnolenza io chiedo scusa ai presenti della mattinata
Un partito che riflette intorno a queste questioni che si cimenta
A dare apporti di analisi culturale
Senza mai smarrire il senso della storia e anche quello che ha rappresentato la Democrazia cristiana sul piano sul piano politico ronde non bisogna mai perdere
Questi collegamenti ma noi ci troviamo di fronte a queste nuove necessità
Quindi torno a sottolineare l'auto l'urgenza come torno a sottolineare un adeguamento
Di strumenti d'intervento
E di collegamento tra partito e società civile
E io non ho avuto anche perché poi a un ministro dell'Interno si chiedono
Diciamo interventi sul territorio ci sono questioni che riguardano l'ordine pubblico
Diciamo la forza le forze dell'ordine adeguato l'adeguamento anche degli apparati di strumenti io sono stato un po'assente da questo convegno però io ho tratto questo questa valutazione che noi dobbiamo andare avanti
Aiutare il segretario guardate aiutarlo significa metterlo in condizione di vincere una partita
Che è una partita storica
E metterlo in condizioni non significa andare in massa
A trasporre in luogo della tessera la l'adesione
Aiutarlo significa ridimensionare anche l'apparato del partito
Ma con me
La presenza dentro le strutture di partito o di tutti quelli quali hanno fatto volontariato all'esterno della Democrazia Cristiana
Che si sono resi meritevoli tanto quanto i militanti democratici cristiani almeno tanto quanto i militanti democratici cristiani di a vere
Dato un segno i solidarietà di presenza di continuità è quello che noi dovremmo fare sul piano più sul piano più generale
E sul piano politico poi del penultimo argomento e poi chiudo
Sul piano politico io vorrei
Soltanto
Sottolineare la nevrosi che caratterizza non solo questi giorni ma proprio questa fase della storia la storia del nostro del nostro Paese
Ma ci sono troppe tribune
Posticce
Quelle televisive quelle giornalistiche
Non ci aiuta la stampa scritta orale non c'è non c'è non aiuta il Paese a ad uscire dalla difficoltà
Perché il ritenere che la contrapposizione di tipo personale
Possa essere la chiave di lettura della riflessione dei tempi d'oggi è un gravissimo errore
Noi avremmo bisogno piuttosto che di polemizzare
E
E di essere ingenerosi rispetto a chi è in prima linea per la conservazione
Della sicurezza all'interno del nostro paese dell'ordine pubblico all'interno del nostro Paese
Dovremo vedere se facciamo tutto interno la nostra parte quella che ci compete
Ecco io registro tutte le volte che parla Martinazzoli una puntuale riscontro da parte dell'onorevole Occhetto
Non mi è mai capitato di vedere l'onorevole Occhetto parlare un'ora prima dell'onorevole Martino so
Andiamo andiamo in Aula
E vogliono
Mandar via il governo poi c'è un discorso di Martinazzoli
E si dice Martinazzoli ha ragione perché potrebbe essere punto di confronto la sua riflessione
Beh se consiglio accredito Occhetto
Di questa forte esigenza di contribuire a riscrivere le regole della nostra democrazia anche sia una deviazione professionale ed è quella se le regole devono essere uguali alla
All'alternativa a quella è una sua legittima aspirazione
Ma possiamo noi incontrare
Sul terreno del confronto forze politiche anche diverse dall'attuale maggioranza i repubblicani lì
I Democratici della sinistra
E noi abbiamo un indice di disoccupazione che cresce cresce di mese in mese
E abbiamo una condizione del Mezzogiorno
Che non risponde all'analisi della crisi congiunturale
Di cui alle tante letture anche di di di economisti di grande spessore culturale
E abbiamo una crisi strutturale insieme a una crisi congiunturale
Abbiamo un problema di funzionamento delle istituzioni
E allora piuttosto che pensare che faremo le elezioni poi per fare tutte queste cose avremo bisogno almeno di un anno ma almeno di un anno
Ci si può incontrare ci si può confrontare se ci sono Comuni elementi di giudizio si può stare anche insieme al governo
E questo non era possibile prima del mille e novecento ottantanove oggi o darsi che sia possibile io non dico che sarà così
Ma è necessario è necessario ritrovare
Un terreno comune sul quale ci dobbiamo misurare
Io osservo ho ho ascoltato con piacere
La relazione sui meriti della democrazia occidentale sulla sconfitta
Del sistema centro orientale stamattina l'ambasciatore ci ha dato un saggio
Oltre che della sua mai striglia ma ci ha dato un saggio con una lettura storica fedele all'Ospol cimento degli degli avvenimenti ma oggi non c'è più quel mondo non c'è più quella ideologia può darsi che ci sia la stessa cultura
Io non escludo che l'analisi culturale risenta di una appartenenza
E ieri
Lo si vede anche dall'ex condizionamento forte che c'è da parte di Rifondazione comunista sul Partito democratico della sinistra
Però non possiamo dire d'essere disponibili solo per azzerare il governo
è noi stiamo
La nostra istituzione le nostre istituzioni andiamo incontro a una sorta di sfiducia costruttiva cioè un governo va via nel momento in cui se si dà vita ad un altro
E se marciamo in quella direzione allora vediamo di dare vita ad una maggioranza solida e nel momento in cui è possibile sul piano parlamentare di dare vita ad una maggioranza solo non c'è bisogno di andare nelle sedi dei partiti
Dove pure necessario un certo un certo dialogo andiamo sul piano parlamentare se ci sono convergenze su alcuni punti essenziali e irrinunciabili tenuto conto della condizione di oggi possiamo tranquillamente anche
Mandar via il governo farne fare una diversa maggioranza una più ampia maggioranza non ritenere che altri accedono per aggregazione ma diamo vita a una diversa diversa maggioranza ma c'è bisogno di un senso di responsabilità di cui
Dobbiamo dar conto di fronte al Paese ecco io piuttosto che gridare
Alla situazione che si sfilaccia io direi che se la politica non è in condizione di dare
Are una risposta persuasiva alla società il voto che crea una politica può essere riempito dall'avventura
Ma per arrivare all'avventura dobbiamo tutti quanti lavorare per l'avventura oggi non mi pare che tutti i lavori per l'avventura certo ci possiamo provare noi di fronte a questa difficoltà perché se non riformiamo le istituzioni non facciamo una legge elettorale non eroghiamo servizi qualitativo vende competitivi lo diceva questa mattina Bassetti rispetto all'Europa per noi corriamo il rischio di a vere un'economia una struttura produttiva del nostro Paese Imar regina alta rispetto al contesto europeo perché gli altri si sostituì sostituiranno alle nostre incapacità e verranno offriranno servizi servizi alternativi è fortemente competitivo e allora l'
La parte finale
E la parte finale amici guardate
Io sono uno di quelli estremamente preoccupato io non sono un gaudente quando sciolgo i consigli comunali
Mio sciolti in porzione più in Campania che in Sicilia ma guardiamoci in faccia riteniamo che possiamo andare avanti con un governo del Torrita del territorio da parte della criminalità organizzata
E possiamo dare questa immagine che è un'immagine
Sproporzionato
Ma anche
All'impegno civile della spranga e maggioranza dei sì sì anni dei campa
Anni dei calabresi dei pugliesi io quando parlo di queste cose trovo sembra invece difficile colloquio sempre difficile Collodi ha fatto bene
Nicolosi a sottolineare questa questa esigenza
E noi ci troviamo per fortuna anche di fronte a una Corte costituzionale che dice che legittima la legge che si può sciogliere perché quello è un atto politico qualificante di governo lo scioglimento dell'organo su segnalazione da parte dei dei dei prefetti ma che cosa io Vito di anomalo in tutta la situazione e che all'indomani dello scioglimento c'è la chiusura della sezione come a lutto delle sezioni come a lutto perché la cui
Simone non interessa soltanto i democratici cristiani è un abbandono
E dopo diciotto mesi noi torniamo in campo perché dovremo rifare le elezioni e quelli che sotterraneamente hanno continua
A può attenere i fili della malavita organizzata torneranno al Comune anche in maniera più prepotente rispetto a prima
è un problema esistente questo che è un problema che dovremo affrontare dinanzi alla Commissione bicamerale dell'antimafia
è dovremo pur sapere come venire H a o di una condizione di difficoltà perché il condizionamento non significa necessariamente il coinvolgimento degli amministratori noi dobbiamo fare un po'
Di chiarezza la legge non dice che necessariamente l'amministratore deve essere colluso perché poi quando fosse con l'uso interverrebbe la magistratura penale
Alé o al quattrocentosedici bis che ormai è un articolo no che conosciamo a memoria anche se non fossimo laureata in Cile in giurisprudenza la legge dice il condizionamento cioè l'assenza di libera dette
Ogni nazione da parte del consiglio comunale perché c'è la minaccia c'è l'intimidazione c'è la occupazione del territorio comunale da parte di impresa e gli eroi
Datori di servizi di pompe funebri e per questo che noi registriamo registriamo nella presenza in alcuni comuni per dare vita
Al provvedimento di scioglimento come vi può essere anche l'infiltrazione cioè l'infiltrazione all'interno della burocrazia
E l'infiltrazione non consente al consigliere comunale di esercitare la sua funzione perché è più forte la data del la burocrazia mafiosa
E questo dice la legge
E non ci dobbiamo vergognare rispetta queste io quando sono andato a Palermo all'indomani della mia investitura di ministro mi sono permesso di dire presenti i magistrati
Atti operanti su tutto il territorio regionale c'era
Che il presidente campione
I prefetti i questori gli uomini della Criminalpol che io avrei preferito vedere sulla piazza grandi mani
Stazione di partecipazione dell'agenda Palermo cento mila ma palermitani a Catania cento mila ma catanesi a Napoli cento mila ma napoletani a Bari cento mila ma Baresi perché lo sta ecco da solo non ce la fa rispetto alla criminalità organizzata che non è presente solo su questo territorio è presente in tutto il territorio
Alé ed è presente perché allena vissi a livello internazionale movimento di capitale attrazione del capitale sporco dentro la area del centro Europa della dell'Est europeo
E io vedo bene le preoccupazioni dei ministri dell'Interno diamo spia di German Anja di Romania di Russia
E questo è un problema che ci riguarda tutto da vicino al nord e ritenevano
E fosse un problema ad altri di altro territorio poi al Nord e si sono accorti che ci sono le finanziarie e fiduciarie quelli che prestano Dana are l'inizialmente a un tasso inferiore di interesse rispetto a quello praticato dalle banche pubblico-private e poi si prendono i negozi
E poi diventano proprietari immobili a
Ariel proprietari di quote azionarie obbligazione
Arie
E noi dobbiamo fare un lavoro in comune con la collaborazione della gente io sono andato in quindici agosto a Messina per prendere atto
Di questa solidarietà che c'è diffusa nell'ambiente
Di alcuni Paesi fra commercianti perché senza la collaborazione della gente noi non sconfiggeremo la criminalità organizzata e questo lo dobbiamo fare nell'interesse generale del nostro Paese
Perché la la la chiave di lettura che c'è alle spero che l'Italia è una chiave di lettura che orienta gli investimenti verso altre aree perché c'è il
Il rischio criminale che noi col quale dobbiamo dobbiamo convivere
E allora io concludo questa a riflessione
Andando avanti per tappe a alla prossima tappa fino a quando non faremo il convegno il convegno generale riassuntivo della posizione della Democrazia Cristiana ecco dicevamo
Così con uno scambio di opinioni con nel Rino Nicolosi ma siamo proprio sicuri che la gente sa quello che vogliamo come democrazia cristiana sul pianeta
Sul piano sociale sulla sullo stato sociale sul residuo che rispetto alla sino all'assistenzialismo esasperato cui abbiamo dato sa la gente sa che cos'è la Democrazia Cristiana e allora io dico lo sforzo di Martinazzoli deve essere da tutti noi assecondato io sono dalla parte di padre Sorge cioè io dico che quella è l'ultima finisce che noi ci giochiamo
E ce la giochiamo come scommessa poi possiamo anche riprendere però dopo un lungo cammino fa afflizioni malinconie con un passaggio ruvido all'opposizione della Democrazia cristiana e non mi sembra neppure giusto perché un partito
O che ha costruito la democrazia ha difeso la democrazia per tantissimi anni che ha fatto avanzare l'economia che ha fatto progredire la società civile non me
L'idea di andare all'opposizione sotto il marchio della sua inefficienza o della anni quanti ha detto inadeguatezza della sua analisi analisi storica e allora chiudo
Ritenendo che anche queste partecipazioni anche così robuste da parte da parte della gente queste partecipazioni stanno a significare che voi quindi aspettate da noi un segnale di novità in direzione del cambiamento ma dovete essere anche voi protagonisti
E qui io vedo come istituti esaltati all'ex
Spero prendere quello del procedimento amministrativo di cui la gente potrebbe essere solo oggetto contraente rispetto alla pubblica amministrazione
C'è una distrazione generale c'è una distrazione ed e allora rispetto a questo voi dovete aiuta
Mare e quelli che vogliono da
Are una spinta verso il rinnovamento gomito aiutare quegli uomini anche se questo dovesse comportare un sacrificio di carattere personale che dovete fare
Lo
Proprio in nome di quella comune ispirazione un partito come il nostro non viene mandato all'opposizione va all'opposizione soltanto se non ci sarà
Senta riflessione da parte della comunità nazionale dei tanti milioni di elettori che pure il cinque sei aprile hanno votato per la Democrazia Cristiana
Questo
Qui
Prego
Grazie
Questo
Mentre
Quindi
Perfetto
Il
Quindi
Qui
Qui
Tutto