L'intervista è stata registrata lunedì 17 maggio 1993 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Amministrative, Catania, Comuni, Elezioni, Enti Locali, Petrina.
La registrazione audio ha una durata di 7 minuti.
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giornalista
Uno due tre
La commissione elettorale circondariale di Catania ha bocciato la candidatura di Mario Petrina uno dei candidati a sindaco della città di Catania un analogo caso quindi come quello di Tiziana Maiolo a Milano
Che potrebbe mettere in discussione la stessa data di tenuta
Della consultazione elettorale nel capoluogo etneo
Abbiamo qui con noi Mario Petrina che appunto il candidato interessato che ha fatto ricorso al tribunale amministrativo regionale ecco Mario perché è stata bocciata la tua candidatura ma sembra una vicenda farsesca
Nel programma nel modulo che l'assessore regionale agli Enti locali aveva stabilito bisognava presentare il programma il ventisei ritiene quindi una sola cartella un solo modulo
Compresi poi i criteri senza che si stabilisse fra l'altro quali potessero essere i criteri di formazione della Giunta
Voglio dire se avessi scritto IMI assessori dovranno essere assassini mascalzoni mafiosi o quant'altro il programma sarebbe stato in regola
Io viceversa avevo scritto due cartelle mezza mi sembrava quanto meno un il minimo
Di notte oltretutto dopo la stanchezza per aver raccolto le tante firme e così via perché come tu sai io sono candidato indipendente ho raccolto quindi ben più delle mille duecento firme circa mille seicento firme di cittadini
Poi andando a prendere i certificati elettorali bolli timbri e quant'altro prima il cittadino e ho presentato il tutto in regola il segretario comunale all'atto della presentazione vagliata la regolarità di tutti i documenti compreso il simbolo
Mi ha contestato e mi ha detto guardi se le presenta tre cartelle queste tre questi tre moduli viene annullata la sua candidatura quindi all'improvviso
E dico allora prenda soltanto la prima cartella ho cancellato proprio lì due sillabe e ho firmato naturalmente intanto libri criteri di formazione peraltro tre righe soltanto erano contenute nell'ultima cartella
E comunque dal Cappelletto che io avevo fatto programmatico si comprendeva perfettamente in base a questi criteri come avrei nominato la giunta ciò non è stato ritenuto sufficiente dal presidente della commissione mandamentale elettorale il dottor Benito Vergari
E quindi mi hanno respinto in prima istanza questa abbia documentazione per questo cavillo perché lo prendono tutto compreso il programma ho fatto ricorso
E ieri mattina sono stato ascoltato assieme al mio legale
E a mio cugino ecco che aveva presentato la candidatura quindi con tutte le firme informalmente
E poi la commissione ha deciso ha deciso su questo cavillo di respingere la mia candidatura
Suffragata da tutta ampissime firme tantissima simpatia
Ecco il sistema elettorale in Sicilia e diverso dal testo nazionale qualcuno lo ha definito lo ha definito persino barocco ecco spegniamo un attivo agli ascoltatori di radio radicale quale esattamente il problema
Pare che sia un problema di tua di spazi relativo alla presentazione del programma che è previsto nelle norme di attuazione di questo sistema elettorale
Si sono e con un modulo quindi una cartella un foglio diventi sieriche mille vetrato e una distanza millimetrica precisa fra righe e righe
E bisogna riempirlo facendo il programma ecco della per la città e una cosa assoluta assolutamente ridicola
Io capisco che lo abbiano fatto nella fretta e legislatori perché poi questo programma deve essere stampato in un manifesto ma avrebbero dovuto prevedere fra l'altro non c'è scritto quanti moduli quindi moduli da venti seri che potevano essere anche venticinque moduli comunque non c'è messo appunto che era fu dovesse essere soltanto un modulo in ogni caso è assolutamente risibile che chiunque possa esplicare ai cittadini il venti sieriche cosa intende fare per la città compresi i criteri per la Giunta
Allora questa era la prima volta di applicazione della legge credo che dalle sei righe di Cappelletto che ma noi lo chiamiamo così noi giornalisti iniziale
Del programma si dovessero evincere i criteri di onestà trasparenza che io avevo indicato per gli assessori maggior il presidente non lo ha ritenuto ma abbastanza e quindi mancando la fatidica parola giunta mi ha cassato la mia candidatura far Sando chiaramente oggettivamente con un'interpretazione assolutamente restrittiva
Questa elezioni a Catania e per le quali appunto io chiedo la sospensiva intanto al TAR e comunque l'annullamento nei tempi può normare se si dovessero fare le elezioni
Ecco a questo punto portentoso nel due cose se il TAR ha accetta il ricorso prima della tenuta delle elezioni si andrebbe a uno slittamento ma ahi noi sei il tribunale accoglie ricorso dopo la tenuta delle elezioni tutto si rimette in discussione per il sindaco eletto per la Giunta e via discorrendo non c'è il rischio che tu dice passi per la giustificazione opportuna per rimettere tutto in discussione
Ma io credo che la responsabilità primaria sia del presidente della Commissione il magistrato avvenuto Vergari
Che ripeto l'ho detto in altre occasioni sulla cui onestà personale non ho alcun dubbio tuttavia alcune circostanze in questi ultimi giorni
Mi hanno dato a pensare poi che i dubbi appartengono a tutti e soprattutto ai giornalisti che hanno fatto cronaca come io ho fatto indaghiamo nelle prossime ore per capire cosa ci sta io credo che appunto lo ribadisco nella piena onestà del presidente Vergari su questo non ho dubbi però l'interpretazione della legge così restrittiva così fiscale assolutamente fra l'altro inadatta una competizione elettorale avendo io raccolto le firme
Mi lascia qualche dubbio ecco quindi voglio voglio capire
Non è certo il mio la responsabilità io sono un cittadino che unico fra i cinque candidati nonno parlamentare non deputato
Si candidava così come prescrive la legge credo unico in tutta Italia nelle grandi città a Milano a Torino e a Catania ho raccolto le firme della tanta gente
Che trascritte che io ho raccolto queste fino appunto in via Etnea nella via principale di Catania in altri luoghi ho trovato tanto affetto e mi sono candidato
A questo punto devo difendere i miei diritti di cittadino catanese
E anche i diritti di coloro che hanno creduto in me credo in me e credimi sono davvero migliaia che non non ce la fanno più a comprendere questo sistema partitocratico fra l'altro il mio simbolo era un simbolo molto bello
Una un cerchio Pinto dei colori rossazzurri della città di Catania con al centro scritto Mario Petrina un po'come
Come Pannella come ha fatto Pannella voglio dire la personalizzazione che deve essere molto importante in questa competizione elettorale assumendosi la responsabilità del proprio volto e della propria dignità personale
Bene ringraziamo Mario Petrina fino a poche ore ahimè candidato e poi invalidata la sua candidatura a Sindaco nella città di Catania
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