Nuove economie e lavoro: sfide e opportunità

Tutti come utenti come consumatori ma anche come come forza lavoro io prima di cominciare i lavori devo leggere un indirizzo di saluto del vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli che era invitato ma che non è potuto venire per motivi da un lato per impegni tavola
Sono certo dice Rampelli che saprete affrontare la complessità dei quesiti che sono impliciti
Dal titolo stesso del confronto
Nuove economie e lavoro sfide e opportunità un argomento che di per sé già rappresenta il cuore del problema la globalizzazione economica finanziaria di quest'ultimo ventennio generato milioni di posti di lavoro in tutto il mondo nuove opportunità di sviluppo economico di benessere sociale
Nuovi processi aziendali nuovi processi produttivi e di distribuzione
Tutte novità che soprattutto italiano creato la precarizzazione della vita e il precariato lavorativo indispensabili conclude Rampelli sono i confronti come quello indetto oggi dalla corsa al che ne sono certo rappresenteranno un valido contributo sui quali la politica dovrà riflettere sono a disposizione per ulteriori approfondimenti nelle sedi istituzionali convinto che sia necessario investire sulla formazione delle nuove competenze
Richieste dalle nove economie solo così potremo affrontare queste sfide senza paura e tradurle quindi in opportunità questo il saluto di Fabio Rampelli vicepresidente della Camera dei deputati
Che pone anche una una questione importante è importante che di questi argomenti si parli ed è importante che che se ne renda promotore un ente intermedio come un sindacato che ha ha ha il dovere di di affrontare
Con la politica idee magari anche prima della politica alcuni alcuni elementi di scenario che potrebbero essere interessanti ma anche estremamente problematici
E quindi a questo punto lascio la parola alla presidente del CNEL Tiziano Treu per il suo indirizzo di saluto grazie
Grazie grazie a tutti i presenti e gli organizzatori ormai
Abbiamo qui ad affrontare questi temi di di questo dimensione ebbe il CNEL è importante che contribuisca non solo ospitando ma anche con delle idee perché appunto qui c'è la rappresentanza di tutte
Le organizzazioni sia degli imprenditori sia dei lavoratori sia del terzo settore e noi abbiamo come compito proprio di approfondire questi temi ha per dare qualche e analisi
Oggettiva più possibile anche proposte e io dato che di mestiere mi occupo anche di queste cose vuole dire poche parole ma insomma meno dei dei titoli di di approfondimento che va son sicuro che gli autorevoli commentatori seguiranno potranno meglio analizzare anzitutto da quello che io vedo in questo periodo mi occupo solo solo presidente dell'associazione internazionale di diritto del lavoro e stiamo analizzando con diversi Paesi molto lontani anche da qua proprio problemi del genere e la la prima cosa che mi mi sento di dire che il futuro
In queste sfide sono molto impegnative perché non è chiaro c'è chi mi dice che sa quale sarà l'impatto delle nuove tecnologie di queste anche nella globalizzazione sul lavoro dice una cosa che non popolare cioè c'è una situazione di di grande incertezza soprattutto su l'impatto quantitativo
Cioè ci che dice metà dei posti di lavoro saranno distrutti domani mattina c'è chi dice no non esageriamo i tempi saranno più lunghi bisogna vedere quali
Io dico solo una invece sottolineo un punto che è più Cicu non c'è dubbio che quale che sia l'impatto quantitativo le sfide del futuro presenteranno dei cambiamenti ancora più profondi perché in realtà i cambiamenti
Sono presenti sempre la vita cambiamento ma questi dei prossimi anni l'impatto del di queste nove
Particolari tecnologie sulla qualità lavoro sulla distribuzione del lavoro sicuramente molto importante e allora il problema ecco vediamo quali scorsa sappiamo e quindi discutiamone
Tutti hanno delle fonti di informazione Piquet nel e a una serie di dati che perché ne collaboriamo con l'Istat con la Banca d'Italia e stiamo innanzi analizzando queste prime variabili
Io dico una cosa che al riguardo credo che vada considerata tra le prime non c'è dubbio che noi abbiamo una fase di trent'di transizione parlavo prima che Como freddi
Che non sappiamo quanto durerà macchietta anzi è già cominciata e quindi dobbiamo vedere come gestire soprattutto questo aspetto che invece vediamo da vicino le le diverse unica forme di lavoro sia per dare a queste delle tutele adeguate per evitare pratica reati
Acuti e soprattutto per dare le gli strumenti per gestirle bene e allora qui guardate
Gli investimenti nelle persone e nelle competenze sono fondamentali io richiamo Investimenti a proposito anzi questa è una una grande questione che abbiamo discusso in Europa da tempo no non è che quello che essi mette nella formazione delle persone finite ai bambini e poi quella continua
Sul posto di lavoro è una speso coglie questa è una brutta idea sbagliata
è un investimento sociale fondamentale anzi lo dico adesso sottosegretario tutta l'idea del dell'welfare in questo periodo si dice non è solo un'assistenza eppure dove reso è un investimento sociale e e la prima investimento sociale nella formazione è se volete una cosa che ci diciamo sempre è però bisogna farla molto più in profondità d'Italia è arretrata negli investimenti nelle persone si vede dalla scuola si vede anche da quante spese abbiamo i politiche attive
Siamo molto indietro
E non c'è dubbio che questo anche qui lo gli osservatori internazionale
Io di le competenze sono come dire la migliore vitamina E Dini resistenza da antidoto se volete alla distruzione di lavoro e quindi più competenze
Poi possiamo discutere quali da qui ho visto che c'è un contributo particolare anche dei dei manager e non c'è dubbio che i livelli manageriali che sono chiamati a gestire in modo anche trasversale le le nuove professionalità e sono hanno un ruolo particolare ecco quindi questa è la prima cosa che penso che dovremmo discutere tutti assieme qui a che nelle stiamo come tutti gli anni poté pur disponendo un rapporto sul mercato del lavoro e è uno dei punti fondamentali è proprio questo
Quali skills quali competenze soprattutto dico io trasversali vanno tonificato e per resistere a impatto d'distruttivo di alcune technology la seconda cosa che voglio dire che c'entra coi nostri discorsi e centra anche col ruolo del CNEL la faccio breve
E i che nelle un punto è un è un ente intermedio al quadrato cioè raduna gli enti intermedi ed è un organismo costituzionale e osserva
Abbiamo già avviato discorso le rappresentanze qui si parla anche di rappresentanza può scegliere De Rita è il maestro da è stato a lungo presidente qui è e vedete che questa dice incertae essa sulle forme del lavoro questa frammentazione delle forme del lavoro che vediamo si riflette anche sul ruolo delle rappresentanze che che è una sfida in più per lo perché finché quella rappresentanze erano di Cipputi
Cioè lavoratori milioni tutti uguali eccetera e impresse fordista e più o meno tutte eguali c'è un certo tipo di possibilità di fare rappresentanza
Attualmente in cui i Cipputi sono diventate di cinquanta colori diversi io
Abito vicino a Venezia la Fincantieri una volta c'erano tutte le tute blu adesso ci sono tutte di quaranta cinquanta colori è chiaro che le rappresentanze storiche devono anche loro darsi da fare io dico ripensare le cose guardare questi nuovi lavori e possibilmente cercare di ricomporre
Perché sta in mente questa società liquida
Sì ci rovina
E io credo che il doppio noi cerchiamo di essere un luogo di aggregazione del ripensamento di queste questioni ma tutte le associazioni sono di prima fila e il Governo del dovrebbe credo
Da far tesoro e vedere cosa può fare vi cito un'ultima cosa ebbe noi fossero è stato letto sì avete letto noi abbiamo qui l'archivio dei contratti collettivi sia nazionali
Sia decentrati ere un patrimonio importante
Sono arrivati a novecento i contratti nazionali
Io ricordo che dieci anni fa ma credo qui anche Damiano che era direttamente coinvolto si diceva cerchiamo di semplificare il numero dei contratti perché così diamo più certezza alle persone e si diceva riduciamo le otto dieci adesso ce ne sono novecento
E per dire solo nel settore metalmeccanico ne abbiamo trentuno eppure settore metalmeccanico è come dire un settore storicamente molto compatto
E perché questo è il noi pensiamo e non non è che anche difficile che un segno anche questo di questa frammentazione e noi cerchiamo adesso con tutte le parti sociali di vedere anzi
Abbiamo anche una convenzione con il ministero del lavoro anzi dava parlarne di questo in modo insieme di vedere questi contratti quali sono più utile quali sono invece purtroppo spesso conclusi anche con condizione di lavori inadatte ricomporre anche i contratti perché e che è un segnale di dare un po'di più di certezza le regole per i contratti il regole del lavoro non le dà solo la legge danno i contratti e quindi anche qui noi cerchiamo di contribuirà a comporre il quattro
E ho detto che erano che sono novecento i contratti nazionali i contratti decentrati sapete che c'è stata questa spinta al decentramento in tutto dopo Europa e abbiamo una banca dati appunto il collegamento con il ministro del lavoro sono oltre trentadue mila poi ogni settimana aumenta nove e e questo invece è un segnale
Diverso da quello di prima a mio avviso ma comunque interessante perché questi trentadue mila e rotti contratti rispecchiano la grande varietà del luoghi produttivi italiani aziende soprattutto medio-grande ma anche piccole quindi credo che sia un tema come è stato detto di grande importanza non disco non la risolviamo oggi la questione però tutti assieme ci lavoriamo anche a chi nelle voi ringrazio ancora il presidente Mazzotta che già su questo molto impegnato ringrazio tutti e a questo punto non voglio abusare di più grazie di essere qui
Grazie
Grazie al presidente tre euro
Allora presente tre o a ha espresso un concetto molto importante di cui si parlerà da qui ai prossimi anni e che si spera venga poi tradotto in in fatti concreti non solo dal governo italiano ma da tutti i governi
E delle nazioni interessate a questo sviluppo di a questo processo degli allegando il cambiamento in atto cioè il welfare come investimento sociale a cominciare dalla formazione per magari arrivare no a cambiare il concetto culturale da posto fisso in lavoro stabile che potrebbe essere forse il salto quantico a cui a cui dobbiamo dobbiamo cercare tutti quanti insieme di di puntare
E quindi con questa premessa passo la parola Mario Botta responsabile dell'ufficio studi Compass alla a cui cedo volentieri volentieri micro grazie alla gestione
Buongiorno
Benvenuti ringrazio
Per avere accettato il nostro invito
Un ringraziamento particolare devo anche a nome del segretario Margiotta della segreteria nazionale
Al Presidente del Premio per averci ospitato in questo prestigioso Said per il contributo importante
Dato al nostro incontro con le sue riflessione che abbiamo molto apprezzato
Ringrazio le autorità il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali onorevole Claudio Cominardi gli onorevoli Emanuele Fiano il senatore Maurizio Gasparri che hanno generato e il suo arrivo e da un momento all'altro sarà il corno
Un ringraziamento che estendo con molta cordialità ai relatori e al coordinatore dei nostri lavori Luigi Manfredi
Sono presenze che ci gratificano e che mi piace interpretare come un segno concreto di attenzione e di interesse presso la nostra confederazione
Con l'incontro odierno
Il neonato ufficio studi della contesa
Riceverà il suo battesimo pubblico
è una struttura di servizio voluta dal segretario Margiotta nell'ambito di una generale riorganizzazione culturale era organizzativa della Confederazione
Che con la creazione dei dipartimenti
Si è arresa aperta partecipata dialogante collegiale
E l'ufficio studi di cui o la responsabilità è uno dei dipartimenti questo il suo compito principale
Comprendere i segni dei tempi e gli scenari presenti e quelli prossimi con i quali bisognerà fare i conti per raccoglierne le Speed
E per utilizzarne al meglio le opportunità
E i conti devono farli tutti
Il Governo il Parlamento gli enti locali il mondo economico e produttivo
Che hanno il dovere di individuare nuovi modelli di crescita e di promuovere attivare e sostenere politiche di sviluppo capaci di misurarsi con il nuovo che avanza
D'altra parte la diffusione sempre più invasiva delle tecnologie è il forte impatto delle nuove economie quella verde la circolare la digitale
Determinano ogni giorno di più l'espulsione dal mercato del lavoro di tanti lavoratori impegnati in ruoli e mansioni superate dalle innovazioni
Ma contemporaneamente pongono l'esigenza e l'urgenza di reclutare nuove energie e nuove competenze che siano in grado di gestire e governare le nuove offerte occupazionali
Ed in questo le istituzioni formative la scuola l'università agli istituti di ricerca e i centri di specializzazione
Hanno una funzione strategica che va riconosciuta è sostenuta con mezzi adeguati
è necessario in altri termini che vengano messi al primo posto gli Investimenti nella conoscenza e nella distruzione
Per come ci diranno tra poco i nostri relatori e per come anticipato il presidente tre
Le nuove opportunità di lavoro
O secondo alcune stime anche accreditate
Sono immense già dai prossimi anni e sono tutte importanti sotto il profilo professionale con competenze specialistiche da formare nelle sedi opportune ecco la serietà e il rigore che esse impongono
Del resto è di tutta evidenza che nell'attuale sistema globalizzato fortemente selettivo e sempre più agguerrito sul terreno della concorrenza
Sono destinati a ruoli da protagonista
Solo quei Paesi che hanno fatto e fanno della conoscenza e della sua diffusione il punto centrale delle loro strategie
Anche nella destinazione delle risorse
Sotto questo profilo purtroppo l'Italia non ha le carte in regola
Con un tasso di laureati corsi base con un numero di diplomati nei settori strategici tecnici e tecnologici che appena un decimo di quello della Germania se non c'è una coraggiosa inversione di tendenza
Siamo destinati ad accumulare ulteriori deficit di competenza
Che rischiano di diventare incolmabile
Si tratta perciò di ritrovare la via maestra della serietà degli studi
E dei sostegni anche economici che merita
Serietà da ripristinare in tutte le istituzioni di ogni ordine e grado
Per poi stabilire proficuamente un nuovo e più stringente rapporto tra il percorso di formazione e gli sbocchi occupazionali
Un rapporto che va tenuto presente in tutte le sedi dove si impostano i processi produttivi si stabiliscono i modelli occupazionali si prefigurano le competenze professionali
Essi prevedono efficaci meccanismi di periodici aggiornamenti anche autogestiti
Si comprende allora che la crisi e le sfide che ne discendono chiamano tutti gli operatori pubblici e privati ad una solidarietà di sistema
Nessuno può chiamarsi fuori
I tempi che viviamo e alle opportunità che si aprono non sopportano pigrizie routinarie latitanza o disinvolte le improvvisazioni che producono solo sciatteria
Mediocrità o al massimo consentono una effimera manutenzione del presente
In un presente che dura lo spazio di un mattino pronto a trasferirsi nel passato
E anche i sindacati fanno il loro da fare
Devono avere una ben chiara visione del futuro ed una lucida consapevolezza delle sfide e delle opportunità che hanno di fronte
In modo da adeguare le loro strutture individuare le competenze innalzare i livelli culturali dei propri operatori attrezzarsi insomma per far fronte ai nuovi compiti e alle nuove tutele da assicurare e non mutato quadro produttivo e occupazionale
Se questo non sanno fare se auto condannano all'inconcludenza e alla sterilità delle proprie funzioni illudendosi magari di poter rappresentare ancora e per lungo tempo lavoratori errori che non ci sono più
La contesa alla non corre questo rischio
Sa bene che per continuare ad avere un ruolo da protagonista deve prepararsi in anticipo a gestire gli eventi futuri a governare i campionamenti e le nuove responsabilità
I suoi convegni di febbraio anche in questa sede e di aprile culminati nella entusiasmante giornata del lavoro
Celebrata il primo maggio a Napoli non è gremiti sì ma Piazza Plebiscito
Sono atti preparatori di questa volontà di anticipare il futuro
E l'incontro di oggi
Si pone in linea di continuità va in questa direzione che i temi posti al centro del confronto le competenze proprie disciplinari di relatori così illustre la varietà degli argomenti che essi trattano il filo rosso che li collega in un disegno organico e coerente
Rappresentano l'inizio di un viaggio culturale verso il futuro
Un viaggio di esplorazione di conoscenza che ci consentirà di capire in anticipo
In scena lì che ci attendono le nuova componenti dello sviluppo la sostenibilità della crescita la prospettiva del lavoro nel ventunesimo secolo le sfide alle opportunità della tecnologia e delle nuove economie il ruolo dei manager è quello delle rappresentanze datoriali e dei lavoratori faremo tesoro delle risultanze di questa giornata le raccoglieremo in un quaderno degli uffici studi
Nel riproporremo i profili in altri convegni ed anche con ricerche tematiche ben mirate
Non solo
Ma di concerto con altri dipartimenti a partire da quello dalla formazione guidato dalla collega Lucia Massa
Ne faremo materia di approfondimento per i nostri quadri chiamati anch'essi al centro di in periferia a nove e più gravosi impegni concludo
La crescita culturale
Non ha alternative
Per il Paese per i suoi centri decisionali per le imprese per i e per i lavoratori
Ed anche per una confederazione come la nostra che guarda lontano
E che vuole continuare a dare voce alle istanze di un milione e mezzo circa di lavoratori
I quali scelgono di essere rappresentati dal sindacalismo autonomo
E della sua federazione federazione che oggi sono qui con i loro responsabili che saluto e ringrazio grazie ancora a tutti buon lavoro debbono scorso
Grazie Mario forse
Appena di introdurre prima di introdurre sottosegretario Cominardi a cui io ho dato la mia solidarietà preventiva come come colui che si occuperanno solo di lavoro ma di politica sociale come fece a suo tempo con l'allora ministro Cesare Damiano non si ricorderà
In una in un evento simile appena insediatosi ecco e e sono gli unici gli unici e qui chiudo giorni come giornalista del servizio pubblico la mia solidarietà preventiva perché il nostro è un Paese veramente complicato
E quindi è quindi insomma capisco delle difficoltà anche perché devo raccontare tutti i giorni a qui a cui vanno incontro a tre numeri
La sfida della conoscenza allora
Da qui al due mila ventidue sono il fabbisogno prevede centocinquanta anni centocinquantacinque mila laureati circa ne avremo centotrentacinque mila quindi questo già è un ghetto non non indifferente
Altro numero il settanta per cento dei nuovi nati faranno dei lavori che oggi non esistono non solo ma da qui al due mila trenta scomparirà il cinquanta per cento delle occupazioni conosciute
Grazie a a a questa alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale
Quindi è importante il ruolo dei governi non solo del governo italiano ma dei governi anche comunitari che dovranno raccordarsi per gestire questa fase di transizione con e questa è una cosa che vede concordi tutti i più grandi studi elaborati
Ad oggi con politiche di sostegno al reddito ma anche con politiche di sostegno al passaggio da un'occupazione all'altro allora sottosegretario Cominardi lei ha trentasei anni dicevo prima li fa parte della generazione che ha visto nascere internet io di quella che insomma imparato programmare Susy Commodore sessantaquattro dipendenti
E adesso l'esito lei si trova dietro una scrivania che scotta scotta tanto
Innanzitutto ringrazio presenti ringrazio la Confsal per avermi invitato
Sì effettivamente questo è il tema dei temi ricordo che nella scorsa legislatura
Quando ero diciamo semplice
Parlamentare in commissione lavoro prestato diciamo il primo si può dire abbiamo qui presente il presidente Cesare Damiano a sollevare la questione della disoccupazione tecnologica devo dire che anche una certa stampa mi prese un po'per i fondelli
Salvo poi a distanza di di pochi anni diventare tema d'attualità oggi ne parlano tutti
Perché è un tema di carattere internazionale che non riguarda solo il nostro Paese anche se alle sue specificità
Internet essi la più grande fabbrica al mondo il problema è che non crea quell'occupazione
Che la società industriale che le aziende la Società industriale creava posso sociale dei ridurne i numeri dei dati anche che che possono comprendere tutti
Instagram
Instagram diciamo la piattaforma social network meglio che aveva tredici dipendenti
E aveva nel contempo un valore di un miliardo di euro un miliardo di dollari scusate questo significa che ognuno di questi pendenti valeva sette settantasette milioni di dollari se parliamo invece di WhatsApp addirittura cinquantacinque dipendenti
Valore nel due mila quattordici con esatta acquisita da Facebook diciannove miliardi di euro
Quindi ogni dipendente vale trecentoquarantacinque milioni di euro questo cosa significa Sirica ecco quando ne parliamo di nuove economie nove professioni nuove prospettive lieve c'è una grande opportunità
Di generare creare ricchezza
E quindi in teoria solo in teoria purtroppo benessere il problema è tutto è dovuto al fatto che non vi è una redistribuzione
Ce lo dice ogni anno il rapporto Oxfam quel rapporto che misura quelle che sono le diseguaglianze nel mondo venisse l'un per cento dei più ricchi sulla terra e più ricco del restante novantanove per cento un problema si pone si pone un problema sociale ma anche un problema di carattere economico perché ovviamente
Se
Le ricchezze rimangono nelle mani di pochi
Ovviamente per dei principi economici base cioè i moltiplicatori keynesiani
Ovviamente non vi è una spesa al consumo vi è sempre una minor marginale Spesal consumo abbiamo i dati di Istat dei proprio di ieri che ci dicono che comunque la povertà è sempre in aumento quindi porre sul tavolo argomenti come quello del reddito di cittadinanza che anche questo ha fatto fatica a passare oggi fortunatamente entrato nelle dibattito pubblico e si incomincia anche a capire di cosa stiamo parlando
Quando in realtà esistono delle direttive europee
Degli anni Novanta primi anni novanta in cui si davano blu indicazioni Stati membri di provvedere in questo senso
Qualcosa è stato fatto dai governi passati cioè dal governo all'ultimo Governo però non è sufficiente ecco perché né quando per avere di cittadinanza vogliamo dare un diciamo uno scossone in modo tale da ampliare quella platea dei bisognosi
E
Un altro tema d'attualità è quello che riguarda le piattaforme tecnologiche i cosiddetti dico Workers che lavorano per queste piattaforme tecnologica
Molti non sanno che il cinquantacinque per cento di questi lavoratori
Sono giovani dai diciotto e trentaquattro anni il cinquanta per cento di queste di queste persone sono laureati quindi fanno in sostanza i fattorini tre hanno dei titoli di studio importante quindi da un lato c'è anche il discorso del della formazione delle persone che sono preparate dei giovani che sono preparati però non hanno anche una collocazione che c'è proprio un problema anche vincolo si domanda offerta da questo punto di vista addirittura per quanto riguarda questi piattaforme tecnologiche anch'io giusto per fare un esempio sto parlando di di di Fudo ora deliberò e quant'altro
Uno studio Università di Pavia
Ci dice che da qui al due mila i denti
Il volume d'affari in Italia si attesterà attorno agli otto virgola otto miliardi di euro mentre nel due mila e venticinque arriveremo ai quattordici venticinque miliardi di euro
Quindi anche qui si produce diciamo ricchezza c'è un mercato florido sempre più utenti hanno bisogno di questo tipo di di servizi sapranno dal consegna per esempio di di di cibo a domicilio
Il problema ma non genera ricchezza del Paese relativamente agli occupati di queste persone perché questi ragazzi sono sfruttati ecco perché tutto il tema dei Raiders
E quindi colgo l'occasione in questa sede dirimente annunciare anche quello che sarà il decreto dignità che dà proprio un colpo alla precarietà
Da un lato c'è il discorso che in seguito già passati i contratti a termine sono aumentati drasticamente e al rispetto alla media europea c'è stato blu un'impennata di contratti precaria termina
Perché è stata una deregolamentazione incredibile a mio avviso anche andando in contrasto con la direttiva europea Milano centonovantanove del settanta che regolamenta appunto i contratti a termine
E
E quindi questo alimentato una certa precorre precarietà che deve essere come dire regolamentata parlando tornando appunto sui sui writers anche lì bisogna fare degli interventi sedi comunque dare dei segnali forti anche queste stesse multinazionali non so se avete avuto modo di leggere il comunicato ieri di Moulin da che dice nel momento in cui food ora delibero dicono
Che se il governo vuole limitare il di lavoro a cottimo ce ne andiamo dall'Italia
Movente dice va be sa che c'è ci riprendiamo né questi lavoratori di facciamo un contratto che supera il lavoro a cottimo e andiamo avanti non ci pena questa fetta di mercato quindi nei prossimi giorni il Ministro Di Maio incontrerà le parti interessate però quanto meno questo il fatto di dare dei segnali non certo in una certa direzione aiuta
A creare un dibattito con questi portatori d'interesse e soprattutto a fare delle azioni concrete vediamo se con questi ci si può parlare oppure si fanno delle azioni ma non è una tragedia se alcune di queste società decide di andarsene perché comunque questo mercato che coinvolge tutto il cui la la la necessità l'utenza c'è quindi se non è food ora sarà un altro importante garantire dei diritti minimi perché io non capisco per quale ragione alcune di queste aziende multinazionale come fu Dora in Italia adottato un
Vede come dire questi lavoratori non sono nemmeno lavoratori subordinati sono lavorò Toro Toni monsone meno lavoratori autonomia realtà sono le ragazze che sono sfruttati
E prendono lavorano veramente a cottimo prendo pochissimo consegna fu Dora in Germania invece da uno stipendio fisso più che dignitoso e questa è una società che ha due trattamenti completamente diverse in due Paesi differenti
Ecco per quanto riguarda esempio discusso invece dei contratti di contratti a termine ecco che da quel punto di vista c'è c'è un impegno di questo governo di andare controtendenza
Ritornare sul discorso della causalità cioè dare un significato a contratto a termine in tutta Oropa se non si chiama causale comunque c'è una bisogna esplicitava ragion d'essere di questo tipo di contratto e appunto considerata questa questa fase diciamo di di trasformazione molto importante Dallera
Analogica all'era digitale ci sono delle organizzazioni internazionali come l'organizzazione internazionale del del lavoro che si dice che per regolare
I diciamo la dighe condomini correrebbe estendere siamo una chiave universale di diritti per tutti i Paesi a parole è molto semplice
Nel concreto un po'più difficile quindi forse è meglio che ad oggi siano i singoli stati membri aumento in cui non si trova una quadra
A livello europeo a livello di altre organizzazioni internazionali a promuovere questo tipo di di proposte a fare punto de de dell'iniziativa incomincia che incominciassero appunto i i singoli Paesi
E noi con il decreto dignità parlo demente del capitolo lavoro siamo se cambia andare in questo senso
Vuole spendono due parole anche relativamente a come a mio avviso la politica
Si deve approcciare questo che grandi temi profitto anche la presenza del professore Domenico De Masi perché lo vuole ringraziare pubblicamente perché grazie al Luini siamo riusciti a fare questa enorme ricerca
Dal titolo lavoro due mila venti venticinque
Cioè come evolverà il lavoro da qui al prossimo decennio perché l'abbiamo fatta qualche è un pallone ti fa ormai e e questa è una come dire è una una pietra miliare rispetto a come evolverà al mondo del lavoro perché son stati coinvolti degli e Sperti una ricerca multidisciplinare interdisciplinare
Predittiva e con un metodo di ricerca sociale che siamo veto Ricerca Delfini che ha protetto che ha prodotto dei contenuti molto interessanti perché la politica per poter programmare deve prima primi dire prevedere degli scenari queste secondo me colgo l'occasione anche realizza in questa sede per dire che che nel spesso potrebbe avere un ruolo importante in questo senso per produrre questo tipo questo tipo di studi e per quanto riguarda e poi giungo giungo il termine
Sul fronte degli di lavoratori dipendenti o comunque di di chi fa parte della della forza lavoro perché oggi non c'è più quella dicotomia lavoro dipendente lavoratore lavoratore autonomo
Sicuramente una base di diritti serve intervenire sui contratti a termine è urgente perché lo dicono i grafici lo dicono gli studi comparati rispetto a quelle e quelli che sono le gli indici a livello europeo
Ma è occorra punto ripensare il voler fare welfare sicuramente quello è un capitolo importantissimo
L'Italia spende ugual fra le spende in politiche sociali molto ma molto meno rispetto ai nostri maggiori competitor penso alla Francia presso la Germania separiamo di politiche attive l'Italia un decimo dei dipendenti dei centri per l'impiego rispetto a quelli della della Germania Germania o dei propri uno dietro l'angolo
Bisogna anche fare formazione a coloro i quali si occupa di politiche attive
Quindi se loro stessi che si devono occupare e dell'incrocio tra domanda offerta di lavoro non sono formate sufficienza è chiaro che il problema diventa diventa esponenziale e e poi c'è un altro un'altra caratteristica tutta italiana
Che noi siamo diciamo costituito il nostro Paese oltre il novanta per cento di piccole e medie imprese
E chiaramente il rapporto con gli altri stati diventa molto più complesso quando delle delle aziende devono fare dei grossi investimenti
E da questo punto di vista il nostro paese deve prendere iniziative specifiche
Perché quando si ha che fare un conosce se si ha a che fare con novanta novantacinque per cento di piccole e medie imprese un conto andare a competere con dei colossi troviamo nei Paesi più importanti in Europa che hanno diciamo disponibilità di fare finanziamenti fare Investimenti
Che incidono in maniera molto positiva anche dal punto di vista la produttività l'Italia ha concluso fu questo punto di vista è indietro noi inseguiamo i lavoratori italiani lavorano circa trecento quando poi dicono magari che siamo un po'fannullone in Italia tutto falso perché lavoratori italiani
Lavorano circa trecentocinquanta ore l'anno in più dei lavoratori tedeschi
E qual è la differenza la differenza
E da un lato che sono più produttivi ma da un lato la conseguenza e che ne abbiamo un tasso di disoccupazione che estremamente più elevato rispetto rispetto alla alla Germania quindi un ragionamento anche in questi termini va assolutamente fatto e poi anche un un collegamento maggiore tra l'impresa è la scuola alternanza scuola lavoro e collegamento tra università
E aziende e impresa esistono alcune facoltà di di progetti di ricerca delle promozioni addirittura anche di di start-up come nella per quanto riguarda l'Università di Brescia Couto modo di di visionare però serve in sostanza non so pensare un mondo nuovo oggi fare delle proposte concrete noi nei prossimi giorni avremo decreto dignità si occupa Sikorsky opera del problema della droga e delocalizzazione perché questo è un altro tema e che riguarda tutti perché non è possibile che le aziende ricevano finanziamenti pubblici e dopodiché per convenienza per proteggere profitto visioni delocalizzare
E quindi quanto meno che restituiscono il maltolto perché così giusto definirlo e lei il capitolo sui contratti a termine sui Raiders anche questo capitolo molto importanti sui contratti e somministrazione Pre carità che rivesta assolutamente ridotta e poi in prospettiva direi di cittadinanza torna qualcosa di di fondamentale perché all'interno non è assolutamente assistenzialismo
Perché esiste veramente tutto rotto così come lo stiamo concependo noi
E nel contempo si prevede una riorganizzazione dei centri per l'impiego con un investimento pari a quasi due miliardi di euro all'anno quindi
E all'interno ci sono tutta una serie di proposte per evitare gli abusi di questo strumento
Un impegno anche con la la pubblica amministrazione di otto ore alla settimana per il lavoratore
Che nel contempo deve anche fare formazione deve dimostra che sta effettivamente cercando lavoro
E quindi sono proposte che vanno proprio in in quella in quella direzione in un mondo che effettivamente sta cambiando la velocità la luce dell'omicida governare al meglio io vi ringrazio per l'attenzione di chiedo scusa se mi tratterrò ancora per poco perché ho impegni in Parlamento altri impegni istituzionali e vi ringrazio molto per l'ascolto
Grazie
Grazie al sottosegretario Cominati insomma una nuova e diversa gestione delle politiche sociali e uno dei degli ingredienti di questa sfida da da raccogliere e da da cercare di vincere
Magari capitalizzando come spesso accade nella storia della repubblica italiana i ritardi che vengono accumulati perché ne siamo famosi nel mondo per capitalizzare i nostri ritardi e farne e farne poi un punto un punto di forza
Do due dati ulteriori due dati allora entro il due mila venticinque il settantacinque per cento della forza lavoro sarà di Millennials
Entro il due mila ventidue da qui a cinque anni praticamente il trentacinque per cento delle competenze sarà sostituito il trentatré per cento delle professioni sarà digitalizzato
Una delle una delle figure che probabilmente non conoscerà diciamo il problema della della sua automazione quella dei dirigenti
Che rappresentano no diciamo il condensato del fattore umano che deve interfacciarsi tra e lo spirito imprenditoriale dell'impresa è quello poi lavorativo del del dei dipendenti
E quindi di questo parlerà di questo Palageorge Rembado che il vicepresidente CIDA proprio sulle due componenti dello sviluppo italiano e il ruolo della rappresentanza e lascio volentieri la parola
Innanzitutto grazie alla Confsal per l'invito
E importo particolare per apre aveva previsto una spazio per la dirigenza che normalmente è assente o viene esclusa dar corda convegni di carattere generalista perché si ritiene che non abbia evidentemente proposte o che non abbia richieste davanzale
L'Italia viva un momento particolarmente delicato della sua storia e questo lo dicono tutti lo sappiamo tutti
Ci sono abbiamo alle spalle anni di crisi economica il Paese ha bisogno di trovare vie nuove sia nel campo dell'organizzazione del lavoro che in quello del sistema della rappresentanza e delle relazioni sindacali
Ciascuno ovviamente deve fare la propria parte
A ciò non può e non vuole sottrarsi il mondo della rappresentanza manageriale sia pubblica che privata che non è immune da criticità e da ritardi nel proprio campo di gioco
Questo mio contributo è quindi rivolto principalmente alla dirigenza al tema della dirigenza per restare nell'ambito delle competenze della città che ecco una confederazione di rappresentanza di tipo settoriale
Parto da alcuni dati
In Italia i lavoratori dipendenti sono circa diciassette supera i diciassette mila diciassette milioni ottocento mila circa di cui quattordici milioni e seicento mila privato tre milioni e duecento mila nel pubblico
Di questi dirigenti attualmente in servizio sono circa c'è duecento sessanta mila
Se il sessanta per cento sono dirigenti pubblici il ventisei per cento lavorano nelle aziende industriali il nove per cento nel terziario il tre virgola otto nel credito
E la quota restante è divisa tra i dirigenti del settore agricolo e quelli delle assicurazioni
Ma i dati sopracitati non sono stabili e dicono qualcosa di più si risiede in una forma appunto dinamica
Occorre specificare per esempio che nell'anno due mila undici le imprese operanti nel settore dell'industria con almeno un dirigente erano circa diciotto mila settecento
Per poi decrescere nel corso del tempo fino a diventare quindici mila settecento
Nel mio del due mila diciassette
Dai dati Inps si stima che i dirigenti d'industria in servizio nell'anno due mila diciassette siano pari a sessantotto mila settecentoquarantanove in netto calo rispetto al passato
Viceversa e da questo punto di vista si potrebbe dire positivamente in controtendenza
Le imprese operanti nel settore terziario nel commercio in generale sono aumentate dell'uno virgola due per cento rispetta l'anno due mila sedici portandosi a ben otto mila duecentocinquantuno nel due mila diciassette
Conseguentemente nel campo si registrano si registra un aumento complessivo del due virgola sei per cento dei dirigenti rispetto al due mila sedici
Nel settore pubblico invece si assiste ad un importante contrazione del numero dei dirigenti passati dai centosessantasette mila ottocento e rotti
Del due mila quattordici a centocinquantasei mila cento sette del due mila sedici quindi undici mila di meno infine nel settore del credito sono stimati in circa dieci mila i dirigenti ci mi ne nel mondo assicurativo mille cinquecento cinquecento agricoltura questo è il quadro quantitativo di riferimento
Ma passando dalle quantità dei soggetti coinvolti nell'organizzazione del lavoro alla contrattazione collettiva degli ultimi anni
è necessario riflettere sul fatto che dal due mila dieci ad oggi il numero dei contratti collettivi di lavoro è passato da poco meno di cinquecento a bere ottocentosessantaquattro lo si citava questo dato anche in precedenza ritengo opportuno ritornarci
Degli ottocentosettantaquattro contratti attualmente censiti quasi un terzo risulta non mi sia permesso dire con un feu femminismo evidente di dubbia rappresentatività
Tutto ciò a una pesante ricaduta anche sulle retribuzioni
Delle categorie di lavoratori disciplinate da tali tipologie contrattuali che normalmente prevede una rendita inferiore di circa il dieci per cento
Rispetto ai livelli retributivi indicati dei contratti stipulati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative
Così come dimostrato anche nell'ultima ricerca presentata dall'INPS in collaborazione con il CNEL il diciannove giugno scorso a Roma
Tale fenomeno
Ha dato vita specie nel settore privato a quello che gli anglosassoni tendono a definire col termine di dumping contrattuale
Vale a dire ad una contrattazione caratterizzata da salari e trattamenti normativi al di sotto degli standard contrattuali finendo per demolire
Gli assetti di tutele riconosciuta nel mondo del lavoro e le regole di una sana competizione tra l'impresa
Nella prospettiva dunque di limitare il ricorso ai cosiddetti contratti pirata siglati dalle interazioni scarsamente rappresentative e a condizioni peggiorative rispetto ai contratti di settore e necessaria
Una misurazione della rappresentatività anche di parte datoriale
Evidenziare l'effettivo livello di rappresentatività di entrambe le parti stipulanti un contratto è infatti indispensabile
Se si vuole davvero contrastare la proliferazione dei contratti collettivi stipulati da soggetti senza una rappresentanza qualificate certificata
Finalizzati esclusivamente a dare copertura formale a situazioni di vero e proprio dumping che finisce per alterare la concorrenza tra le imprese e danneggiare ulteriormente le lavoratrici e i lavoratori
Nei settori pubblici invece non si può rimanere indifferenti di fronte all'esplosione di una sempre maggiore parcellizzazione della rappresentanza determinata dalla moltiplicazione dei soggetti sindacali o sedicenti tali sul punto ebbene ricostruire il quadro di riferimento tenerlo ben presente
Dell'anagrafe dal tratto dall'anagrafe ufficiale dell'Aran
Per il triennio in corso e ricordare che tale fenomeno è analogo a quello che si registra per i comparti di contrattazione non dirigenziali fermo restando che per le aree dirigenziali ancora più grave per il numero di gran lunga più limitato degli addetti nelle diverse amministrazione
Faccio dopo questo dato in un prospetto che si commenta da solo per l'area delle funzioni centrali il tutti ricordiamo bene il fatto che le le aree sono state ricondotte a cinque
E i comparti altrettanto pelare delle funzioni centrali nell'ambito della dirigenza ci sono ventotto organizzazioni sindacali di cui nove rappresentative
Per l'area delle funzioni locali le organizzazioni salgono a quarantadue di cui sette rappresentative nell'area dell'istruzione e ricerca sono quarantuno di cui sei rappresentative
Nella sanità esplodono a settantasette le organizzazioni sindacali di cui dieci rappresentative
Nell'area del re Presidenza del Consiglio dei ministri
Vale la pena di sottolineare che ci riferiamo a circa cento a venticinque dirigenti le organizzazioni sindacali sono tredici di cui otto rappresentative al tavolo
Non esprimo commenti se non arrivando a questo tipo di osservazione conclusiva sul sull'argomento
Dalla frantumazione della rappresentanza e dalla sua distribuzione Ò su di un numero esorbitante di soggetti consegue necessariamente un indebolimento della forza delle organizzazioni sindacali è attiva a tutto danno delle categorie rappresentate che si presentano divise anche per ragioni spesso di concorrenza interna di fronte ad un'unica controparte datoriale
Di fronte a un panorama così frantumato e per tanti versi mi sia permesso dire anche sconfortante
Verrebbero spontanee due domande
Se vi sia bisogno di un sindacato a tutela dei profili dirigenziali
E se sì con quali modalità di rappresentanza
Il dubbio ce lo siamo posto anche in termini di una ricerca che l'acida ha fatto ha assumendo questa iniziativa per avviare un'indagine per al fine allo scopo di capire quali fossero le principali aspettative dei propri associati e cercando di cogliere oggi segnali di quelle trasformazioni che si potranno presentare domani
L'indagine condotta da Astra Ricerche si basa sostanzialmente su due fronti uno quantitativo che ha visto il coinvolgimento dei dirigenti del commercio dell'industria e della funzione pubblica
L'altro qualitativo svoltosi attraverso dei focus group dislocati sull'intero territorio nazionale e che ha riguardato il dirigente in tutte le dodici federazioni aderenti
Dalla ricerca è emerso che a fronte di un contesto sociale economico politico ed istituzionale fonte di grande preoccupazione l'atteggiamento complessivo dalla categoria è positivo
Non viene meno la spinta a mettersi alla prova e a sollecitare il sindacato a fare la sua parte
Per i dirigenti intervistati la risposta quindi alla prima domanda è netta
Il
Bisogno di sindacato cresce con il passare degli anni
Questo non significa che il sindacato debba mantenersi simile a se stesso
Le richieste di cambiamento sono molteplici ma al tempo stesso si sente l'esigenza di un non compromettere la stabilità l'identità e l'unicità della categoria
I campi di azione la finale
Alla responsabilità del sindacato manageriale sono riconducibili in estrema sintesi a tre ambiti a quello dei servizi a quello della formazione e a quello del networking
Per i dirigenti del sindacato dovrà rafforzare il suo ruolo storico
Che si riferisce all'attenzione di contratti alla tutela alla presenza territoriale ma al tempo stesso dovrà essere capace di offrire sempre più servizi
Ad esempio fondi sanitari ove ove presenti nelle mi settori negli ambiti
In cui sono già attivi per compensare il grave indebolimento del welfare pubblico il sindacato
Dovrà sapere essere vicino agli iscritti nei momenti di difficoltà anche personale e familiare
Ma ancor di più con un vero cambio di paradigma e cioè essere guida in un mondo che cambia attore vicino ai dirigenti per prepararli alla possibile sempre più probabile necessità
Di rivedere nel corso de la loro esperienza lavorativa la propria posizione professionale
Emergono quindi con particolare forza il tema della formazione non saltuaria ma continua non solo a seguito di eventi lavorative avversi ma preventiva e il tema del networking
In merito alla formazione i dirigenti intervistati
Vogliono dotarsi degli strumenti per affrontare nuovi lavori con nuove competenze il sindacato dovrebbe essere un promotore di cultura professionale
Due dirigenti sul tre per quanto si riferisce una ricerca hanno la consapevolezza di dover aggiornare e integrare le proprie competenze tale esigenza è ancora più forte nel settore pubblico
Dove la percentuale e a questa coppa consapevolezza raggiunge il novantatré per cento dei rispondenti
La parola d'ordine
E anticipare e non subire il cambiamento
L'aggiornamento continuo viene avvertito come nel modo più adeguato per gestire l'incertezza aiutando a prevenire l'obsolescenza che riducendo sensibilmente il rischio di perdita del lavoro
Altro tema di grande interesse come dicevo come ricordavo prima e quello del networking
Che ha portato in superficie l'auto per cessione della categoria
Pure con grandi differenze al suo interno
Reticenza che sono ancora riconducibili ricollegabili al territorio alti alle dimensioni delle aziende Calder amministrazioni alle differenze storiche tra pubbliche e private e così via
C'è un senso comune di appartenenza ad una categoria professionale che fa della visione
Della responsabilità della capacità decisionale alcuni suoi fondamentali Cardini in ogni ambito mio ruolo ai soli coordinatore ma anche di Cerbero scusate gli interventi non sono previsti della durata di circa un quarto d'ora grazie
Dinanzi a certe devi avere conclusioni per dire che anche a seguito e per dare risposta a queste attese che abbiamo intercettato nella categoria e nella indagine che prima ricordavo
Abile noi abbiamo come CIDA pensato di costituire un osservatorio sulla dirigenza
In collaborazione con Nada porte per dare forza continuità ed autorevolezza a questo progetto di continuo rinnovamento e di adattamento nel metodo e nel merito alla realizzazione delle attese la categoria
Salto ulteriore considerazione terra arrivarmi arrivare alla conclusione
La conclusione è quella di una costruzione
Di un profilo dirigenziali di un profilo manageriale che al di là della preposizione
O ad amministrazioni e a servizi pubblici o ad aziende private possa fare del dirigente una figura di garante nei confronti del cittadino cliente
Capace di agire nel mondo pubblico secondo il principio di imparzialità
Mentre con specifico riferimento al mondo privato necessitato a svolge una funzione che sia in grado di porre in essere un'equa redistribuzione degli utili tra tutti gli stakeholder grazie
Grazie
All'ottava in modo allora
Nella sua nella nella sua esposizione mi ha colpito questa frase no che erano è una risposta dal dal sondaggio che hanno somministrato il bisogno di sindacato cresce col passare degli anni allora in base ad una ricerca di astri Yang pubblicata dal Corriere della Sera due settimane fa sono sbaglia una decina di giorni fa
E che parla proprio di questo argomento sono previsti nei prossimi cinque anni due milioni e mezzo di posti di lavoro cioè mercato di lavoro
I nei prossimi cinque anni mercato del lavoro mettere a disposizione almeno due milioni e mezzo di posti quasi due milioni dei quali riguarderanno il turnover quindi ci saranno seicento mila nuovi posti di lavoro ma c'è una forbice che va che va che va colmata tra tra domanda e offerta
E neanche in questo dato si si innesta anche la la questione
E la questione delle della delle nove rappresentanti perché quelle delle nove rappresentanze perché lo sviluppo a cui i nove stiamo aspettarsi stendo che dobbiamo assolutamente agganciare a cavalcare nella mini nella maniera
Migliore possibile ci mette di fronte appunto ad una maggiore richiesta di sindacato e dall'altra parte
Ad una
Polverizzazione delle delle delle delle particolarità di rappresentanza sindacale
Io credo che di questo parlerà Giuseppe De Rita il presidente del Censis
Quindi di sostenibilità della crescita cioè delle nuove componenti dello sviluppo ma anche del ruolo delle rappresentanze che lascio volentieri la parola e lo saluto perché non ho avuto occasione di salutarlo prima
Grazie ringrazio anzitutto
Bozzo perché mi ha invitato anche era un bravo Rembado
Sono con conoscenza di quando mi occupavo di scuola quindi sono vecchie amicizie coltivate
E poi richiamate da Nesta
Il discorso del faccio oggi è molto semplice
E tocca il problema della rappresentanza in maniera sottile anche se indiretta
Ne abbiamo due grandi processi oggi unitaria il primo come la dipendenza dall'estero
Il secondo la molecola Rizzo azione interna nella vita del lavoro nella realtà italiana
Son due processi che ci fanno paura
Perché la dipendenza dall'esterno significa sia i problemi di immigrazione sia i problemi di esportazione di dazi di competizione internazionale e dall'altra parte ci fa paura il fatto che siamo sempre più isolati i piccoli ciascuno di noi destinato a difendere se stesso senza grandi operazioni collettive che ci coprono
Una parte del infelicità della paura che viviamo in questo periodo dipendano da questi due elementi
Siamo dipendenti dall'estero siamo troppo piccoli siamo troppo isolati a nostro popolazione esso raggiunse stesse
Non c'è politica non c'è il sindacato non c'è copertura oppure allora andiamo a vedere questi due elementi tiranno
Aspetti soltanto negativi come appare o se invece hanno anche aspetti positivi
E per ultima cosa come terza cosa andiamo a vedere se c'è possibilità di pensare a strutture intermedi di rappresentanza di organi
Stazione di servizio
Primo punto
Siamo dipendenti dall'estero
Però siamo anche potenti sull'estero
A parte i problemi dell'immigrazione che non tocca mettere a fare in questo momento però se uno pensa alla nostra capacità di fare partecipare al mercato internazionale noi siamo
Nei primi due tre qua massimo quattro posti delle grandi filiere che governano il mondo
Il mondo oggi ha fatto da quattro grandi filiere produttive la prima filiera è quella che è una quarant'trent'anni fa abbiamo chiamato il made in Italy arredamento design
Abbigliamento eccetera quando nell'ottantatré ottantaquattro scattò questa idea che eravamo forti nel made in Italy tutti quanti noi me compreso diceva bene a molta non dura più di qualche anno invece
Il made in Italy resta il punto di riferimento del mercato internazionale dell'Italia per praticamente siamo i secondi qualche volta terzi ma siamo nella puntata avanzata dell'economia internazionale
Secondo elemento il l'enogastronomia
Qualche anno fa se si parla di contadini agricoltura prodotti agricoli beverone di Carmagnola o o le cipolle di Tropea sembravamo dei
Degli provinciali volevano mangiare in maniera stravagante oggi sapete tutti che dappertutto nel mondo
I grandi ristoranti grandezza i i modi di vivere di mangiare
Di fare risse di fare ristorazione dipendano da una cultura italiana dipende dallo chef italiani dipendono dal olio italiano dipendano da viva l'Italia divennero
Magari non dalle cipolle di Tropea che son passati un po'arrivava ma da due magari di quelli Carnaro che vanno più di moda in questo momento però sono siamo i più bravi inetti fra i primi al mondo
Terzo punto invece è sconosciuto i macchinari
L'Italia è la più grande produttrice di macchinari per cento nessuno lo sa nessuno avverte macchinari e gestione e che e tre e e ricambi dei macchinari si trova in Italia ai al primo posto non al secondo
Ed è un mercato assolutamente sconosciuto ai più perché come sapete chi fa un chi fabbrico macchinario parola magari a a impiantare in una realtà del mondo e poi magari fa anche il pezzo di ricambio ci ha soltanto sul macchinario una targhetta con nome e cognome mani non c'è il brand non c'all'Armani autobus mai macchinari al diciamo i più importanti Quarto settore in cui siamo fra i primi del mondo per il turismo
Dove come vedremo scissioni ma anche le ombre però c'è il fatto che siamo al il terzo col quarto paese turistico al mondo come di ingressi
I turisti e anche di Soldini non indifferente
Che succede in queste quattro euro
In queste quattro settori
Succede che noi andiamo avanti siamo sempre più potenti su questo punto ma chi va avanti vanno avanti soltanto in pochi
Perché la gran parte della struttura di questi settori è fatta da imprenditori di bontà da imprenditori singoli
Che in Italia nessuno conosce magari
Ed è imprenditori molto spesso isola isolati perché in fondo fanno il loro mestiere fanno il loro mercato c'hanno i loro rappresentanti è difficile che si mettano insieme per far qualcosa
è difficile trovare veri gente più
Arrembante sul piano personale di un di un fabbricante di vini dell'Italia centrale
Sono dei dei gradite ma isolati ognuno fa la sua avventura personale la sua cultura personale il suo il suo metodo personale addirittura il suo linguaggio personale
Questo che sembra un elemento di forza del sistema invece è un elemento che porta a una dimensione socialmente non dico di Tre cattiva ma non socialmente articolata non ci sono una volta insieme era avviato la Pirelli noi l'Olivetti che guidano l'Italia nel mondo d'oggi sono centinaia migliaia
I piccoli imprenditori piccoli chef dei piccoli agricoltori con il marchio di piccoli fabbricanti di di di di di di di qualsiasi cosa che in qualche misura la nuova non c'è una dimensione neppure di fronte se li vai a vedere qual è il fronte Citti segniamo lì trovate una una fantasmagoria di persone di di di profili di di modi di essere che oh Dio Dio eccome lì e come li Copparo
Anticipo un po'le due le cose che voi dirò poi come verso lo sport l'unico modo per cui si cerca di coprirli sono due
Dei Consorzi di qualità per i settori più avanzati per i prodotti più avanzati per tentare di fare insieme una politica verso l'estero tutto sommato non funziona o no anche perché
Vengono in qualche modo schiavizzati e strumentalizzati dai più potenti un consorzio che per i vini italiane alla fine è in mano a tre o quattro produttori di altissimo livello di altissimo prestigio di nobiltà consolidata da decenni da secoli perché aveva evocato dal Trecento fanno vino alla fine il piccolo produttore resta isolato a cercare nel panorama
Di questo mercato che se avverto che è cresciuto che cresce quotidianamente devono cercare la vostra l'isolamento il loro destino
E questo avviene anche nei settori invece che e nei in tre o quattro dei quattro settori che ha indicato che si gioca in casa che potrebbe esser fatto commesso momenti diverso capisco che chi fa
Chi fa macchinari alla fine è solo l'unico Condi o in giro per il mondo
Ma chi fa turismo potrebbe far qualcosa di meglio in termini aggregativi di offerta di prodotti di offerta di servizi invece siamo andando avanti verso un turismo sempre più non dico di bed and breakfast ma sempre più di e la qualità
In in in diminuzione ET Sasco uno s'arrangi come può
Questo è il primo punto non ci sono in questo mondo che vive di di mercato mondiale
Non ci sono istinti o esperienze di aggregazione
Si resta soli
Seconda parte c'è invece la seconda secondo fenomeno del constatiamo tutti che in questo in questo periodo letteraria a aumentando il suo grado di soggettività
Di non lo direi molecolari Tazio
C'è una proliferazione di soggetti dovunque
Nell'impresa e come nelle professioni e nei grandi negli studi professionali come nelle nel terzo settore
Voi trovate abbiamo fatto noi Censis una riflessione diciannove marzo in occasione della nostra giornata Martino il no dovunque giriamo troviamo proliferazione
Novecento gestire in particolare che ci siamo sempre Beatini fatto che c'era il piccolo la proliferazione la soggettività eccede ci domandiamo maggiore Fini quando finirà la proliferazione
è invece la proliferazione come
Una proliferazione si viene ad aggiungersi allo star solo dei tanti imprenditori fa che stanno nei quattro settori di punta perché non è soltanto nei quattro settori di punta che si sta Sormani da Bertotto proliferano i successi
Se però sono i soggetti anche nelle né ne ne nei Riders se proliferano i soggetti anche nel terzo settore se proliferano i soggetti anche nelle attività di welfare aziendale
Ed è ragazzi significa che questa è un destino del Paese
Che
Anche i più
Accerchiati cultori del soggettivismo me compresa avrebbero mai pensato di che ci sarebbe stata
E quindi noi Fitch abbia come trattiamo questi due elementi
Come vediamo questa dimensione di proliferazione soggettiva del sistema
Che ha distrutto ogni capacità di regolare per legge di regolare per quel patto di regolare per il sindacato abbia regolare per vinicola referente intermedio questa
Perché l'ente intermedio
In qualche modo era legato a un modo diverso
Prima di tutto non è tutto l'ente intermedio di tutto il mercato internazionale se ne fregano per molti anni
Ma il veder media sul piano della proliferazione in terra dei soggetti l'ha sempre vista come una
Momento istruttivo non un momento creativo e e e proattivo
Qui hanno deciso c'è oggi questo problema
Il problema è come si affronta una dimensione sociale che che sia sul versante del rapporto con il mercato internazionale sia sul versante dei quotidiani processi sociali italiani diventa sempre più molecola
Chi ha letto l'ultimo libro di Alain Touraine resta sorpreso Ventura emersa imprestato uno io me lo ricordo le mie prime letture quando ho cominciato a lavorare è sulla venture perché aveva una concezione della dimensione organizzativa della dimensione intermedia della struttura delle girare Kia
Dell'identità organizzate organizzativa vere della società
Che effettivamente è stato io non ho avuto maestri
Su questi argomenti ha passato con la dei riferimenti principali l'ultimo libri dovrà invece niente più tentativi di garantire ai gerarchi di organizzazione identità collettive cioè
Ci sono troppi soggetti e bisognava una politica soggetto acquisirei Chiomenti i singoli soggetti
Si reggono le procedure che stabiliscono i diritti e doveri dei soggetti ma non si vada a cercare una dimensione intermedia di rappresentarlo
Cattivo maestro oggi come forse lo è stato all'ora non lo so
Uomo ormai che ha qualche anno più di me quindi un veterano di queste cose qui e quindi può darsi che siamo vecchi sia lunedì però certamente è la provocazione attuata
Non si governa ma non si governa una società a tanti soggetti se non governa dei singoli soggetti
Non governando le compensazioni dei soggetti
Non governando i consorzi di qualità del vino o del peperone di Carmagnola o a verbale o delle cipolle di Tropea non si governa perché quelli che stanno lì dentro continueranno a girare per il mondo a vendere
A allo chef di turno alle come nel caso al rappresentante il canadese ridurrà vendere o perché non
No non non si non si coagulano sul nulla
Egualmente anche se ha detto quello che succedeva anche se vedo l'altro giorno sono andato a fare un'altra riflessione
Al Forum del terzo settore
Che pure dovrebbero essere i rappresentanti istituzionali della dimensione intermedia il frutto di quarant'anni di cultura nella creazione di una coltura intermedia ognuno per sé e Dio per tutti
Ognuno sarà il suo pallino la sua idea sull'organizzazione del suo orgoglio e i i suoi referenti politici degli ormai anche quello importante ma nessuno senti e più di essere parte anche in quel caso forum un convegno annuale del Forum terzo settore mi ha lasciato fretta proprio perché non sentivo messo un forum diverso settori sentivo una galleria
Di
MTV verso settori quali ognuno faceva allora questa è la realtà in qualche modo
Dobbiamo terza e ultima parte del minore la mia riflessione dobbiamo allora rinunciare alla rappresentanza degli oneri non c'era niente al soggetti intermedi dobbiamo rinunciare a qualcosa di diverso
Io ho l'impressione che ci sono ancora degli spazi
Per fare sono il soggetto alita interventi per fare rappresenta
L'ho detto le due ipotesi che io vedo è
Una rappresentanza in filiera Tim filiera non della filiera e una è un'ipotesi di piattaforme di servizio questi sono i due cose distinte
Rappresentanze filiera non è soltanto la dimensione nel consorzio di qualità del vino del formaggio del diciamo padana perché parte chi produce grana padano si si difende da solo è notorio anzi dipendono anche tutti quelli che ci stanno dietro il verità granata trarre non c'è matti il meccanismo fondamentale e quello di capire se ne il nella realtà verticale
Della filiera filiera non riguarda più il localismo dirla fabbrica l'impresa la la produzione ma riguarda il modo in cui quella produzione intere verticalmente nel mercato
Ed è lì che è finita una parte della rappresentanza perché se c'era se se quando c'era una realtà lì produzione locale cervello che aveva quando c'era una realtà di produzione
Settoriali tutti un prete c'era il piccolo sindacato dei migliora oggi non essendoci nulla in filiera ci vanno le singole aziende è pensabile che ringrazia invece la faccio da sole oppure c'è una possibilità di offrire una dimensione chiamiamo i Consorzi qualità consorzi di filiera che chiamiamo qualche cosa di
Lì
Di nuovo ma che abbiano questo senso aiutare chissà in filiera resta troppo solo
Naturalmente chi ha fatto sindacato fino ad oggi probabilmente sbanda di fronte a un'ipotesi di andare andare a capire una filiere
Bianchi che che ci sta dentro tutti i giorni mi sa che è possibile ma che è difficile perché i fa industria perché il occhi finita in Confindustria figurative ti sta invece in situazione
Di confederazioni più piccole e più legate all'invenzione più Mino minute del commercio dell'artigianato eccetera è difficile starci
Scusa ma il quarto d'ora è passato soltanto per perché poi dopo vorremmo che si sviluppa su un piccolo dibattito anche
E alla seconda cosa ho finito al quesito che il
L'altra possibile anche fare piattaforma
Ed è la cosa su cui io sono in questo momento più curioso
Perché la nostra piattaforma perché non gli studi avevamo esportazione cioè la piattaforma era la Siemens in Cina
Era la piattaforma di tutti i tedeschi che arrivano in città
Trovavano lì fibre faceva l'appuntamento che gli faceva la pratica commerciale gli fece al Parioli sull'esportazione sull'importazione Cerenzia trovavano i servizi
Oggi chi fa questa idea di piattaforma riserve
Ah mi ha molto colpito con De Masi ne sa più di me adesso con ha molto colpito che dieci giorni fa è andato su tutti i giornali
Davide Casaleggio ha invitato in un ristorante romano di frequente anch'io quindi non ho problemi di invidie versante romano un centinaio di persone a offrire con una piattaforma
La la la piattaforma rosso come piattaforma ma non più più qua piattaforma di cinquecento euro
Nuovi eletti che non sanno dove andare e che quindi trova Nolli il servizio nel piccola la piccola urbano Boso per far bozza per fare la la la la la dichiarazione labili il la il servizio ma se invece esposti la piattaforma dal servizio a una moltitudine di parlamentari soli ed infelici proposte decisive che son parlamentare
La sposti verso una dimensione industriale du fai un'operazione
Di di grande rilievo
Chapeau secco il qua non essendoci stato non so se è stato perfetto però l'idea che visto stare
Su un livello economico non è un caso che il relatore di delle incontro di Casaleggio chi era era
è stato anche in questa sala tavolo come rappresentante nere l'ex-capo del del terzo settore c'è il patriarca
Cioè
è chiaro che c'è una voglia di fare impresa una voglia di fare collegamento fra le imprese però una voglia funzionale con servizi piattaforme riserve
Quindi le due cose che io vedo e so che è difficile perché affatto ente intermedio cultura intermedie come me perché ha fatto la
Presentata come vado per le tante so che è difficile spostarsi verso una rappresentanza di filiera è una rappresentanza di piattaforme di servizio però sono le due cose io vedo unica e sola in queste ore ritornare su schemi precedenti su un modo di precedente lo dico in questa sala dove sono stato per undici anni presidente ritornare alla logica degli interessi e delle identità in questo momento mi seguirà difficile bisogna capire che siamo in qualche modo dipendenti non dall'esterno non solo dall'esterno ma anche dagli eventi grazie
Grazie al presidente verità
Allora farete è un'esigenza assoluta come farlo e dilemma profondo che riguarda riguarda la politica fondamentalmente via approfitterei per lasciare la parola per sono un suo saluto a l'onorevole Emanuele Fiano che ha esigenze esigenze da ora anche lui e che sicuramente su questi su questi argomenti almeno da da mie conoscenze personali insomma so che molto ferrato
Veltroni
Che ringrazio e mi scuso anticipatamente perché per loro raggiungere l'aula dove si sta concludendo il dibattito sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio sul consiglio di Hopa quindi voteremo delle risoluzioni tra breve ringrazio molto kolossal dell'invito è diventata ormai per me è una consuetudine partecipare
Ai convegni alle assemblee organizzate da accostare lo ringrazio per ringrazio
Al kolossal per la ricchezza dei contributi purtroppo hanno potuto sentire solo due mi fra piaciuto sentire gli altri validissimi contributi
La prima parola che mi ero segnato negli appunti di le cose che dovevo dire l'ho riprende molto figlio dell'intervento del professor De Rita perché la prima parola i miei appunti frammentazione
La cosa sorprendente che
Quei fenomeni che di cui qui discuterete oggi dei nuovi lavori della necessità come ha detto io condivido il sottosegretario Cominardi
Di corrispondere alla frammentazione dei diritti nei nuovi lavori alla diminuzione diciamo così della capacità di difendere dei quei diritti che per adesso lo Stato pur ha avuto nei per i lavoratori della di economi e condiviso da tutto il panorama politico
Contemporaneamente però quella fattispecie di nuovi lavori a cui si è dedicati oggi a cui si dedica all'attività parlamentare e di governo quelle proposte che per esempio immagino che avanzerà qui Cesare Damiano su alcune questioni che la politica deve affrontare in quel campo che sta per affrontare il Governo con la fronte al governo corrispondono però anche a un nostro modello di vita
Siamo noi cittadini occidentali che stiamo esercitando un modello di vita e di consumo che produce un cambiamento del mondo della produzione del lavoro
E quella generazione Acqui Lemmon freddi si riferiva prima di cui il settanta per cento avrà domani nuovi lavori che oggi è quella che digita per ordinare un libro in un'ora da Amazon Prime e dunque per mettere in moto un lavoratore della diga economiche glielo recapita oppure un furgoncino o per ordinare non più solo una pizza ma qualsiasi tipo di cibo arrivi a casa
In mezz'ora o qualsiasi tipo di consumo che per adesso soprattutto le grandi concentrazioni metropolitane oggi viene esercitato con un il modello di consumo e dunque di vita che sta producendo una modifica
Nell'esercizio del lavoro da parte in particolare di quei Millennials a cui lei si riferisce
Trovo che nella politica in particolare io parlo per la mia categoria politica
Che ci sia una riflessione che giustamente si sta proiettando tutto sul miglioramento dei diritti per coloro che sono in quel mondo del lavoro e che hanno una grande precarietà di condizione e minore entità di diritti
Non ci stiamo per nulla riferendo però al nostro modello di vita occidentale che l'autore di questo
Le volevo dire anche una una un'altra la questione le questioni che adesso ha citato non posso avvicinarmi all'altezza delle riflessioni del professor De Rita ma che comunque per sono sotto gli occhi di tutti e cioè la la parcellizzazione la mole con Rizzo numeri con Larizza azione
L'aumento di straccetti soggettività dei dei soggetti che nel mondo produttivo economico
Producono isolamento oppure producono come sentivamo prima dal professor Rembado proliferazione della rappresentanza
Dobbiamo dirlo però corrispondono anche ad un modello politico che si sta affermando nel mondo occidentale
Se penso alle caratteristiche del populismo e mi riferisco per esempio secondo me al saggio che più in questi tempo ha descritto
Penso al fatto che di Marco Tarchi solitaria populista alla alla modalità con cui si esplica la politica populista ovvero quello del rapporto diretto disintermediata oltre a un leader e il suo popolo in una forte opposizione all'idea che l'intermediazione esercitata dai partiti o dal sindacato vedo un riflesso per me pericoloso
Del modo di attuare la politica che corrisponde molto a quella fotografia di parcellizzazione a soggetti di già azioni di cui parlava il professor De Rita e altrettanto penso alle grandi sovrastrutture le strutture sovranazionali che cosa è la ho finito e cosa Gea diciamo così per riassumere del suo peronismo comunque la prevalenza dell'identità nazionale sovrana sulle grandi strutture sovranazionali se non secondo me il pericoloso ritorno ad una risposta diciamo così alla globalizzazione che guarda a territori sempre più piccoli entro cui difendersi in questo e lo dico magari anche con un accento autocritico
Tutto ciò che dovesse riguardare un principio di l'interesse per la disintermediazione nel rapporto tra politica e mondo del lavoro e quindi da sottostima sottostimato il ruolo dei sindacati o ad una scelta di non interpretare quello del rapporto con i sindacati come cosa al come un passaggio fondamentale
Per la comprensione della società che per la difesa maggiore dei diritti nel cambiamento del mondo lavoro
Lo ridico con un accento anche autocritico è stato sarebbe un errore
Per questo vi ringrazio molto dell'incontro di oggi mi sarebbe molto piaciuto ascoltare fino alla fine di interventi che immagina saranno molto ricchi e mi auguro che ci saranno altre occasioni buon lavoro
Grazie
Grazie all'onorevole Fiano
Io faccio una proposta aveva già nel mio piccolo che avrà nel futuro della formazione anche dei prossimi quadri politici dirigenziali reintrodurre magari un po'di don Sturzo che dice che negli enti intermedi
Gli enti intermedi determinati credeva molto e che sugli enti intermedi ha costruito gran parte della sua Della sua filosofia politica operativa giorno
Allora
Un altro aspetto importante fondamentale e anche basilare che delle delle nuove economie che nasceranno dalla digitalizzazione dei processi produttivi di beni e servizi riguarda le politiche ambientali che così sviluppano no in tutto in un in un tutto in un concetto molto complesso cosiddetto di economia circolare
Una ricerca della McKinsey prevede che in Germania Giappone Stati Uniti e India da qui al due mila trenta si potrebbero creare quasi cento milioni di posti di lavoro soltanto nel nel settore della sostenibilità
Ambientale delle politiche di crescita è e di questo credo che parlerà anche il il professor Borrelli primo ricercatore e ne a lei la parola e ricordo sempre i chili mite del quarto d'ora perché s'ci piacerebbe dopo creare un piccolo dibattito
Grazie per avermi invitato io sono un sociologo
Mi occupo di Energia e di ambiente diciamo da qualche anno dal mille novecentottanta
Sono un dirigente dell'Enea sono il capo dell'Unità studia strategie
E dirigo anche il giornale dell'Enea ma mano che uno diventa più vecchio sembra proprio parlando di lavoro che aumentino gli incarichi invece di di di andare a scemare perché diciamo che poiché l'aterosclerosi comincia trentun'anni l'aterosclerosi è un processo biologico
E quando le cellule si consumano prima di quanto riesca nel rigenerarsi allora si penserebbe che anche incarichi di lavoro di pensiero eccetera dovrebbe andare a diminuire ma noi viviamo in una società che anche dal punto di vista del lavoro intellettuale nonna effettivamente garanti ricambio e Prodi e poi la politica è un lavoro intellettuale
Anche nella politica nonostante quello che è successo recentemente non mi sembra che non ci siano nemmeno lì grande ricambi però essendo io assolutamente contraria alla rottamazione che è quella teoria per cui si buttano l'acqua sporca con il bambino come si usa dire e riconoscendo Boy
L'importanza nella politica di quelle che sono state le esperienze passate non solo nella politica ma anche
Nella ricerca
Si cerca di cioè cerco di personalmente io e la mia agenzia di di stare al passo con i tempi magari adeguando anche il nome dell'agenzia penso che uno dei motivi or cui io sia qua e che lei ha assunto oramai qualche tempo fa
Nel nome anche la sostenibilità economica sostenibile che è il tema principale della mia relazione
Io non riesco a vedere bene quello che c'è scritto là c'è un problema di comunicazione ma per riassumere quelli sono due semplici modelli presi da un libro molto famoso si chiama Civitas
In questo modello si mette a confronto la mentalità cosiddetta di frontiera il far West con una mentalità sostenibile per riuscire a capire qual è la differenza
Riassumendo i punti che sono in quella tabella ci sono due-tre cose che sono fondamentali nella mentalità di frontiera ad esempio ne cito due e rifiuto è considerata indispensabile
Quindi ogni società industriale che produce Pilla eccetera eccetera ha bisogno anche di produrre rifiuta e viene visto comunque attore ineluttabile
Nella mentalità invece sostenibile ad esempio il rifiuto viene considerato come qualcosa che non dovrebbe esistere ma addirittura volendo spingere su alcune teorie di tipo ambientalista diciamo più spinto e nemmeno il riciclo
Può servire a risolvere quelli che sono i problemi ambientali perché il riciclo di per sé è in una teoria economica che presuppone la formazione dei rifiuti
Quindi più del riciclo oggi come oggi io penso che la società si debba l'Orientale magari verso e di uso
Perché io per riciclare debbo produrre dei rifiuti il punto fondamentale di quella tabella comunque che riguarda in parte l'economia e che si è pensato negli anni ma attenzione questo è un pensiero dominante ancora oggi a pensare beni della terra come se fosse una banca
Una banca di risorse illimitate
E qui da cui è possibile attingere nella mentalità sostenibile è stata ampiamente dimostrata ma già da parecchi anni cercherebbe di Roma metteva sull'avviso che ciò non era possibile considerare la terra come una risorsa infinita però nel modello dominante a me sembra degli studi che faccio per per l'esperienza oramai quarantennale che ho maturato
Che nel pensiero dominante non siamo ancora arrivati ad abbandonare la concezione della terra della natura come banca di risorse senza finale
Veniamo adesso al tema della della sostenibilità molto in breve perché è stato certamente nel quarto duca quando noi parliamo di di sostenibilità ci sono alcuni errori come ha detto il professor De Rita noi viviamo in un'epoca io direi che tutto mi Niutta Rizzato e quindi ognuno tende a guardare quale proprio ambito ma la sostenibilità non può non tener conto delle connessioni che esistono perché deriva dall'ecologia che cos'è l'ecologia
è la scienza che tiene conto delle relazioni allora se la sostenibilità si ispira all'ecologia quali sono queste relazioni e la sostenibilità deve essere economica deve essere ambientale deve essere sociale
Questo però non avviene a cui faccio dei piccoli esempi se io produco una mela che sia assolutamente senza alcun tipo di pesticida perfetto ma la melassa dieci euro posso dire che ho realizzato un criterio di sostenibilità
Cioè perché perché manca la sostenibilità economica sta in questa mela poi ci metto magari qualche proteina dell'animale non di un maiale non sarà sostenibile per i mussulmani è un esempio proprio terra terra perché ci sarà un problema se vogliamo di tipo di accettabilità
Sociale quindi i tre criteri quello che deve essere a ambientalmente compatibile nel senso che non deve consumare più risorse rispetto a quante ce ne vorrebbero per fare un prodotto deve essere accettabile socialmente il problema dell'accettazione
Dell'accettazione
Sociale vi sembrerà strano ma
In genere non mi capita mai oggi sono emozionato lo devo dire perché esso affianca al mio maestro arrestato e il mio professore a Napoli ho sempre paura che poi alla fine ma mette il voto e quindi mi sento un pochino costruite
è quindi se noi non riuscivamo a raggiungere questi tre criteri avremo dei seri problemi ma tralascio tutto questa parte poi se volete e io sono un dipendente dello Stato quello che faccio e pubblico
Vi lascio volentieri le slide anzi vi lascio pure di indirizzi dove potete andare a cercare un pochino di materiale però per mantenermi nei tempi saltando tutte le definizioni escluso quella di economia perché l'economia che uno dei punti fondamentali anche della mia relazione
Non è che esiste io ho dedicato l'ultimo numero della rivista dell'Enea che trovate sul sito si chiama economiche
E c'è nell'intervista iniziale un grande professore professori Ignazio muso che sia dando occupato di economia dell'ambiente lo è stato anche presidente degli economisti ambientali europei pensa adesso pensa che sia il vice presidente allora io io ho posto alcune domande allora una di queste domande era me possibile una sintesi fra l'economia classica mi scusi professore forse vado in un campo che lei certamente meglio di me conosce con quella che viene definita la green economy oppure la decrescita felice o l'abbia economia e possibile arrivare ad una sintesi
Nella disciplina economica il professor Moody su Felice si guarda potrebbe essere possibile però c'è un problema economico
Specie ognuno che segue una disciplina invece di rifarsi per esempio
Se fosse il mio lavoro mi di fare mi rifarei aggiunge scuro venne chiuderei la faccenda qui
Però un'epoca in cui abbiamo visto prima che qua cento dirigenti se fanno cento sindacati forse cento economisti si fanno cento economica quindi un problema questo però un'altra cosa
Però c'era una cosa invece che emergeva da questo discorso molto interessante chi è che deve dare la sintesi è la sintesi la deve dare vengo alla seconda è ultima parte nel mio intervento la dovrebbe dare la politica c'è la domanda è ma dopo trent'anni che esiste il ministero dell'Ambiente
Che è sorto quando fecero Lavinia ma la mia non è stata mai realizzata in Italia e questo ministero dell'Ambiente questo doveva fare
C'è creare le condizioni politiche affinché si addivenisse a un cambiamento del modello di sviluppo altrimenti io non lo so qualcosa l'hanno fatta fare solamente per mettere norme enormi Inés ecc adeguare i livelli dell'acqua del lago di Bracciano a quello europeo per cui poi lama se sul piatto tutta l'acqua io non potevo fare il bagno abitando la non lo so a che cosa è servito questo ministero quindi nel passaggio diciamo da un'economia di frontiera ha un'economia sostenibile c'è il ruolo della politica c'è qui possiamo essere populisti qualunquisti quando vogliamo ma bisogna accettare io penso che uno dei motivi attuali anche di disagi e non è la mancanza cioè non è la troppa politica come si dice ma è proprio la mancanza di politica è nel campo ambientale questo è ancora più vero perché noi non siamo riusciti ad aprire una politica ambientale degno di questo nome in Europa vi faccio un esempio
Le leggi cosiddetti ambientale in Italia che si possono rifare all'ambiente sono ventidue Miggiano
Sono quattrocento in Germania duecentocinquanta in Francia noi non abbiamo nemmeno una legge seria sulla valutazione d'impatto ambientale Kemp Francia c'hanno da anni
La famosa legge Grenelle ma santo dio ma siamo europei ma copia Mattiacci ovunque copriamo le non se ne parla più tanto se i francesi fanno una cosa buona perché non copiarla
E quindi noi siamo in una situazione in cui vengo al ruolo delle politiche per cui poi non si sposa con l'economia hedge al sud e penso che giace in Parlamento una bellissima legge la legge Catania
Che risolveva in gran parte i suoni perché ne abbiamo un consumo del suolo esagera su passati cinque governi la legge sta ancora là non hanno tempo B fare un appello cercate di trovare un pochino di tempo tanto se non la modificate
Penso che ci vogliono venti minuti quindi per concludere a mio parere apparire del ricercatore
C'è questo problema
Come si fa a risolvere io posso dare delle indicazioni gli indicatori di i ricercatori e professori universitari possono dare indicazioni perché altrimenti sarebbe una tecnocrazia noi siamo una democrazia sta qualcun altro cercare di raccogliere questi appelli invito alla fine tutti considerate che gratis e quindi non è pubblicità
Ad andare sul sito dell'Enea a vedere un libro non fatto da me io sono il curatore settanta autori
Trentatré capitoli che e destinate ai sindaci come si prendono decisioni ambienta ci sono centottanta studi di case
è un qualcosa come una ottantina di pratiche negative e positive
L'abbiamo segnalata all'ANCI perché destinate ai sindaci non l'hanno mai messo sul sito non è che lo dovevano comprare metterlo sul sito e l'ultimo numero della rivista sempre sussiste Enea e ai che dedicata all'economia in tutte le sue forme
Di economia ambientale vi ringrazio per l'attenzione
Grazie
Allora recentemente il McKinsey Global Institute ha pubblicato uno studio su la le transizioni e i cambiamenti della forza lavoro in tempi di automazione mi ha molto colpito in questo studio in inglese che cercato ritradurre
Il come sono stati definiti lavoratori che perché perderanno il posto di lavoro che si troveranno in in in questo momento di transizione sono vengono definiti almeno in base alla traduzione Dio la migliore che ho trovato lavoratori sfollati e e e da ed è una un termine che che rende abbastanza bene il quadro della situazione e quindi
Chi se non il professor De Masi può rispondere alla domanda dove va il lavoro e quali sono le prospettive per questo ventunesimo secolo che già è bello che è cominciato grazie
Non so perché mi sarei io il più adatto sono uno sfollato io non lo so no
Non credo avere questo
Dunque
Questo
Comunque queste
Dunque quello che dovremmo vedere rapidamente nel quarto d'ora accademico chiede ci è stato assegnato è un po'come volte il lavoro nel nei prossimi almeno dieci quindici dieci quindici anni si tratta di rispondere secondo me a una domanda che è una grandissima filosofa
A Malpensa si è fatto in un suo libro intitolato non a caso vita attiva e l'ardente si chiede cosa succede in una società fondata sul lavoro quando il lavoro viene a mancare
Ora che la nostra società sia fondata sul lavoro non c'è dubbio perché l'articolo uno della Costituzione ci ricorda che non me fondato nel su su privilegi nel Sud titoli nobiliari o altro ma appunto sul sul lavoro
Il nostro problema secondo me è che noi usciamo da due secoli durante i quali il lavoro è stato
Egemonico sotto tutti i punti di vista
Vedete dalla diciamo dall'epoca di Omero fino alla fine del settecento che lavorava era considerato lo sfortunato
Qua e là schiavo o era servo della gleba comunque va be'era una persona diciamo non non encomiabile
Cicerone dice chi lavoro esso chi lavora e sordido
E Aristotele giustifica tutto questo dicendo anche un popolo civile come il nostro e scrive al questore quattrocentotrenta vedi siamo nell'apice della civiltà ateniese ha bisogno degli schiavi per un fatto semplicissimo dice Aristotele
Che non abbiamo inventato i Robotti
Come per dire quando si dovessero inventari Robotton finalmente si dovrebbe fare a meno degli degli schiavi questa idea del lavoro come fatto sordido
Ribadito durante tutti i secoli fino al Seicento incluso con una sola eccezione di San Benedetto
Che dice che un monaco non è veramente Monaco se non fa lavori manuali come i nostri fratelli apostoli
Con questa unica eccezione praticamente si arriva
Alla fine del Settecento e agli inizi dell'Ottocento quando tre personaggi
Ci infliggono il destino che tutti noi anche in questa stanza immagino non essendo ancora posti industriali né digitali ma essendo semplicemente degli analogici industriali ancora patiscono
E questi tre signori si chiamano un moloc uno Smith altro Marx
Con questi tre signori il lavoro diventa un fatto essenziale anzi proprio la definizione che aveva Marx mutuando materiali e che il lavoro e l'essenza dell'uomo
Da quel momento in poi tranne la chiesa che ancora nel mille ottocentonovantuno con con leone decimo Tercera verbo Novarum ribadisce che lavoro un fatto terribile
Che nel paradiso terrestre sarebbe stato fatta ricreazione dello spirito ma che su questa terra serve per l'espiazione del peccato originale per il resto tutti comincerà a parlare bene del lavoro
E alcuni cominciano a scrivere sul proprio biglietto da visita anziché I conte marchese eccetera
Geometra medico condotto ingegnere e così di seguito così come tutti i nostri biglietti da visita immagino in questo in questo momento
Tutto questo praticamente accompagna l'epoca di due secoli in cui il lavoro è stato corteggiato Amato sfruttato
Proliferato sotto tutti i punti di vista regolato e così di seguito e agli inizi poi dell'Ottocento
Decidendo i risultati anche negativi non solo quelli positivi del lavoro si cominciano a creare poi le antitesi diciamo all'organizzazione
Tradizionale giustamente De Rita ricordava che intra in in crisi il concetto di organizzazioni soprattutto di organizzazioni intermedie io ho avuto Turelli come come mio professore per il per il dottorato e appunto lui era anzi prendeva a inserire anche dei movimenti le gerarchie
Organizzative in in qualche modo
Comunque che cosa succede a un certo punto dopo averci abituato a questo senso di lavoro per cui quando vi amate le pensava al lavoratore immaginava immediatamente un bracciante agricolo
Quando mio padre immaginava il lavoro ed aggirava immediatamente un artigiano ho un operaio
E quindi tutti noi abbiamo introiettato questo senso del lavoro per cui tutta la letteratura anche quella proprio letteraria veramente
è tutta la giurisprudenza eccetera quando parla di lavoratore pensa al metalmeccanico pensa quel Charlot Chaplin
Di Tempi moderni che non a caso è del mille novecento
Trentasei questa società che e centrata sulla produzione ingrandì serie di beni materiali queste la definizione di società industriale partorisce dal suo stesso sino grazie ad alcuni fattori il progresso tecnologico la globalizzazione e lo sviluppo organizzativo
La diffusione della scolarizzazione i mass media ecco l'insieme di tutti questi fattori producono dal suo stesso Serino una società completamente diverso
Alcuni se ne accorgono altri no come del resto era avvenuto prima con la società industriale tanti per decenni non se ne sono accorti e si sono continuati a
A produrre e a riprodurre in senso industriale
Anche nel caso del passaggio alla solita postindustriale alcuni se ne sono accorti altri no presente la famiglia Agnelli non se n'è accorta e ha continuato a fare automobili la famiglia Berlusconi se ne è accorto e ha fatto televisori
Io sono stato ancora più sfortunato perché abbiamo nonno che era che medico in un Paese la provincia di Benevento negli anni Cinquanta credendo che il futuro fosse l'agricoltura comprò degli degli appezzamenti di terreno di danno dei mille annurca che io ho ereditato Manni toccando ora lavorare ottant'anni perché sei vele non rendono nulla il padre di un mio carissimo amico brasiliano io la cittadinanza
A Rio de Janeiro di un mio carissimo amico brasiliano negli stessi anni con una cifra leggermente minore compro un apparato di emittenza televisiva
E ora il figlio è proprietario della rete Globo che mi viene a trovare tutte le estati in Costiera Amalfitana io un appartamento di due stanze
E accessori viene corrono gli otto di centotrenta metri quindi ha scelto un nonno un padre intelligente Rio ho ho scelto un nonno idiota e però spesso quando cambiano le cose si è in qualche modo idioti comunque l'insieme di tutto questo produce una società diversa
Che per comodità io chiamo postindustriale
E che non è più centrata sulla produzione agricola
Anche se continuiamo a fare prodotti agricoli facciamo a meno dei contadini non è più incentrata sulla produzione industriale anche se consumiamo ancora più prodotti industriali ma facciamo almeno degli operai e centrato sulla produzione
In materiale
Produzione di materiale significa produzione di servizi di informazioni di simboli di valori e di estetica
Questa società è completamente diversa da quella precedente andava naturalmente riorganizzata sulla base di tutto questo ma
Tutti quelli che organizzano le cose a volte sono ancora rurali ancora una volta sono ancora industriali rarissimamente sono già post industriali io mi ricordo che un al Comitato centrale del Partito comunista ancora negli anni ottanta discusse a lungo se togliere o meno la parola postindustriale da un suo da una sua decisione centrale alla fine mi pare con sessanta voti contro trentacinque vinse il concetto di capitalismo maturo che sostituì la parola
Postindustriale vi ricordo che io ero all'estero in quel momento là Napolitano mi lascio il resto conto per insomma per prendermi in giro sulla facendo del postindustriale
Ora come è cambiato il lavoro in tutto questo ecco questo che state vedendo è la sintesi di quello che avrei dovuto dire con più calma avendo riassegnato quaranta minuti che poi il nostro Duce ha ridotto a quindici e allora
I no no io io eseguo io non sono un ingenuo se possiamo tutti esecutori pure
Oppure che gli Ebbers naturalmente va be'le concedo ecco lei con le concedo altri cinque minuti all'ora se ne ha se ne davo questo rumore quelle penso che cimitero nomadi o peggio per voi ben oltre ovvero se davvero vi sentite pregevoli sono andati io le so queste cose
Non gli elementi che secondo me incidono hanno inciso incideranno sul lavoro sono praticamente questi cinque uno la demografia
Cioè c'è poco da dire si creeranno tanti Bosco il nostro cervello civici posti che si creeranno
Non ci dice che nel frattempo ha si distruggono anche dei posti e il problema è capire se quelli che si distruggono sono più o meno di quelli che si che si creano
Noi tra dodici anni sarebbe un miliardo in più
Quindi se ne siete capaci di creare un miliardo di posti in più siete bravi altrimenti ci saranno più disoccupati non c'è niente
Da fare l'altro elemento importante è che ci sono anche le donne che vogliono lavorare mentre prima non c'erano
E il fatto che non ci fossero le donne a lavorare ce lo dicono gli affreschi di questa sala che come vedete hanno da una parte una specie di Gay pride di tutti i maschi
E dall'altro l'unica donna secondo me una troppo insomma immaginate qualcosa qualcosa del genere e questo vi dice il concetto di lavoro che ha il capello diciamo così noi siamo i paradossi il concetto che ha di comunicazione come vedete cosa che non si vedono c'è sia il concetto che ha della donna il il club
L'altro elemento naturale della tecnologia ma tecnologia non si intende soltanto l'informatica
Che significa
Un microprocessore che ogni diciotto mesi raddoppia la sua potenza per cui il microprocessore del mio telefonino nel due mila e trenta una potenza di circa un miliardo e duecento volte maggiore di quella attuale che già
E di gran lunga esorbitante per quello che mi serve
Ma poi ci sono le Biotecnologia e poi ci sono le stampanti tre D poi ci sono le nanotecnologie e così di seguito e tutto questo incide tutto sul lavoro presepe diceva giustamente verità bisognerebbe capire un poco meglio
La piattaforma per esempio tanta Casaleggio vi ha invitato a fare una un intervento a a Ivrea
Io gli ho detto io vengo gratuitamente se tu mi fai studiare una piattaforma come siete debbo dire mi ha messo a disposizione per due giorni e due tecnici eccetera eccetera state deprecabile abbia tavolo bisognerebbe degli algoritmi
Questo è un problema serio perché ha degli algoritmi quelli della nostra età ci mette lo stesso tempo che per capire l'inglese e per capire l'informatica quindi è complicato solo allora ci si può addentrare naturalmente
Nel capire la piattaforma faceva digitali da ovviamente
E poi qui per esempio voi vedete l'andamento delle intelligenza artificiale nei prossimi anni
Io sono reduce da un viaggio da un giro in otto grandi laboratori intelligenza artificiale negli Stati Uniti credo che questa sarà la grande l'evoluzione che ci aspetta entro due tre anni perché già adesso voi potete fare quasi tutto consiglieri naturalmente se siete analogici non l'usate ma se siete digitali quasi tutto quello che dovete fare d'Europa degli adesivi quella di rispondermi prenoti per favore un ristorante più vicino
Fatte fa tutto lei già oggi
Naturalmente va siamo quasi tutti come mio nonno cioè legata alle mele annullate anziché assiri che il nostro futuro Palici all'economia che tutti sapete con le divisioni d'totalmente ingiuste della ricchezza
Perché vedete soltanto dieci anni fa dodici anni fa uso e trecento e dispari più ricchi del mondo avevano la ricchezza di mezzi umanità
Adesso questi trecento e dispari sono diventati otto
Questa è la velocità con cui tutto questo avviene in Italia nel due mila e
E sette all'inizio della crisi dieci famiglie avevano la ricchezza di tre milioni mezzo di poveri adesso non la ricchezza di sei milioni di poveri
Quindi e i dati di ieri ci dicono che tutto questo è avanzato e tutto questo è avvenuto mentre c'erano governi di sinistra cioè i governi che hanno nel loro DNA la riduzione del gap tra
Tra ricchi e poveri
Ci sono quindi diciamo dei megatrend che
Stanno trasformando totalmente il lavoro uno di questi e che il Primo Mondo si sta pigliando quasi tutta la produzione di beni immateriali c'è postindustriale
I paesi in via di sviluppo sono destinatari delle fabbriche che noi stiamo spostando lì e poi c'è il terzo mondo
E qui voi vedete la differenza enorme che c'è poi di retribuzione di un'ora di lavoro sia essa di un venditore sia essa di un informatico eccetera a seconda se si tratti degli Stati Uniti della Polonia o della Cina
E
L'altro megatrend e un passaggio progressivo il rapidissimo dall'agricoltura all'industria dalle al industria alla terziario l'altro passaggio e dentro i luoghi di lavoro
Dove per esempio nella Manchester del mille ottocentocinquanta
Il novantaquattro per cento dei lavoratori erano operai
Oggi solo il trentatré per cento da noi sono operai nel due mila e trenta saranno il venticinque per cento e aumento era invece la quota di lavori creativi di attività creative che quindi potremmo non chiamare più o lavori sul lavoro creativo ci sarebbe da dire perché tutta il la crisi del sindacato che ancora tutto impostato sul lavoro esecutivo e sui lavoratori esecutivi mentre oggi la quantità trainante di lavoro e di carattere creativo che risponde a criteri completamente diverso il lavoro creativo si fa dovunque si fa a qualunque ora del giorno e della notte non è soggetto a tutto una serie di elementi e di fattori che sono tipici
L'altro elemento è il rapporto tra occupati disoccupati e questo è inutile che mici trattengo perché
E qui il problema della disoccupazione
Sono tutta una serie di cause il progresso tecnologico alla globalizzazione eccetera eccetera che portano a una
Divario tra posti disponibili e posti richiesti e quindici sono praticamente due ipotesi
Se voi andate ai vari convegni per esempio l'ultimo quello di economia a Trento dove c'erano i maggiori studiosi del rapporto tra tecnologie e occupazione
E se ci fosse andato dieci anni fa qui commenti di questo genere dieci anni fa quasi tutti gli economisti vi avrebbero assicurato che le nuove tecnologie tolgono meno lavoro di quanto ne creano perché questo perché hanno applicato alle nuove tecnologie i criteri che si applicavano alle locomotive ai telai meccanici eccetera eccetera da un economista non è mi scusi il collega non è che si può pretendere che capisca subito
Come girano le cose del mondo però se uno ha pazienza ora per esempio già circa la metà ha capito
Che è probabile che le nuove tecnologie tolgano più posti di lavoro di quante ne creano comunque nel dubbio lasciamo due ipotesi ripete l'ipotesi sia che credo più posti di lavoro l'ipotesi Biche Nichelino di meno
Nel primo caso non c'è problema alla saremo tutti i nostri figli saranno occupati c'era solo il passaggio da un lavoro all'altro che i nostri nuovi governanti risolveranno con il reddito di cittadinanza quindi nulla se sì hanno ragione gli economisti ottimisti siamo a posto
C'è però però quell'altro caso Sibley meno lavoro di quanto di quanto ce ne sia bisogno dico subito una di dico subito una cosa quando si paventa che non ci sarà lavoro
In tutto il cioè si paventa che il fatto che stiamo imparando a produrre più belli e più servizi con meno lavoro umano
Se voi dite questo al mio amico Cesare Damiano che torinese e dominato da venti entra in uno stato di depressione ma se lo dite a me napoletano guardate che si può
I più belli e più servizi con meno lavoro questo derby non è una cattiva notizia non so se è chiaro e dov'è cattiva notizia per nessuno perché guardate qua come e qual è la la la la situazione come era la situazione degli italiani
Nel mille ottocentonovantuno nel mille novecentonovantuno è oggi nel mille ottocentonovantuno lavoravamo settanta miliardi di euro e pure essendo pochi
Nel mille novecentonovantuno troppo la lavoravamo sessanta miliardi di ore oggi lavoriamo quaranta miliardi di ore e produciamo decine e decine di volte di più questa e civiltà
Produrre di più con meno lavoro umano nemmeno lavoro umano significa più tempo per creare e procreare che sono le due cose che a Napoli vengono apprezzate perciò siamo contenti di di queste qui vedete la durata della vita media e del tempo libero e del tempo di lavoro nelle varie proprie
Epoche storiche irridente conto che il jobless growth e nei fatti c'è nei fatti noi lavoriamo sempre di meno e produciamo sempre di più
Di fronte a questo a sua volta ci sono due reazioni una relazione quelle italiana e mi avvio alla fine è una reazione quella tedesca
Qual è la la reazione italiana
La versione italiana e che nel mille novecentoventitré sono state le introdotte le quaranta ore le quaranta ore non si toccano perché non citò però non si sa Ecomondo va diciamo così
Non toccandosi meno lavoro c'è naturalmente meno persone lavorano no no non c'è alternativa
Vediamo per esempio i dati io dico sempre ai miei studenti non badate agli ai disoccupati barra degli occupati bene nel due mila e uno mi primo ministro Berlusconi e il ministro del lavoro Maroni
L'occupazione la del cinquantasette qualcosa cinquantasette uno cinquantasette due per cento
Cominciato qui di tutta l'azione per aumentare sto cinquantasette che è poco ovviamente su cento attivi solo cinquantasette lavoro è una tragedia allora che cosa è fa legge Biagi levata all'IRAP ridotti il cuneo fiscale per i privati poi il tolto il l'articolo diciotto per la del dramma di tutto questo poi fatto il Jobs Act sedici miliardi e ottocento milioni eccetera eccetera
Qual è l'occupazione oggi cinquantotto e due
C'è questo debbo dire la massa di nostri governanti del lavoro centinaia migliaia di ore di scioperi manifestazioni una un po'era balzata o come il collega Enzo Biagi per avere un punto in più di occupazione
U questa è la follia
Che probabilmente pure voi avete da complici a assecondato c'è poco nota perché qualcuno ha fatto sta volli io non è che io perlomeno dicevo sempre quello che vi sto dicendo che vi sto dicendo adesso
E Altamura vedere con questo termino
Andiamo a vedere un attimo la differenza tra
Qua intanto vedete una cosa
Che non è affatto vero che il costo del lavoro in Italia è superiore ad altri noi siamo giusto costo del lavoro fisso diretto più tasse siamo giusto alla metà giusto nella media europea
Che sta faccenda degli imprenditori che per nascondere il fatto che non sono capaci di ottenere la stessa produttività di altri paesi la produttività dipende dagli imprenditori e non dai lavoratori sia chiaro
E noi siamo veramente in una situazione vergognosa per non dire questo continua a dire che il costo del lavoro e di no questore questo dato l'ho preso da Repubblica il pienone un padre un giornale ma questa
Poi c'è lo Wertheim Metanopoli povertà e non significa una cosa che riguarda proprio voi
Questo vezzo tutto cattolico
Perché dei Paesi cattolici sia d'Europa Asia del Sud America che quando finisce l'orario di lavoro mentre il vostro collega tedesco se ne va a casa voi restate all'APO non tutti voi indebolite i maschi
Le donne vanno a casa perché debbono accudire la famiglia i maschi per cui a un certo punto la le aziende somigliano appunto dei gay pride pure loro
E i vasti restano non per amore del lavoro però di una famiglia per non tornare a casa stanno due ore allora si è detto prima sì sto per terminare si è detto prima che sono duecentosessanta mila i dirigenti d'Italia due ore attesta dei duecentosessanta mila significa la bellezza di cento di cinquecentoventi mila
Ore al giorno fatte regalate non si capisce a chi mentre il collega tedesco uscirebbe se andrebbe al cinema a teatro con la moglie con l'amante gioco quello che volete voi ma non il lavoro
Cinquecentoventi mila ore al giorno per duecentoventi ore al giorno sono centoquattordici milioni zoppa sessantaquattro mila posti di lavoro
Che questi duecentosessanta mila dirigenti criminali sottraggono ai giovani non so se è chiaro
Mentre in Germania non lo non non non lo fa l'intero allora vediamo e e terminiamo con questo la comparazione tra Germania in Italia
Come vedete
La Germania a una quantità di lavoro qui sono eliminati non sono inclusi in questo Damiano lo sa benissimo i i lavoretti famosi tedeschi perché ogni tanto quanto mostro quel diceva ci sono i lavori no non ci sono anche un sottosegretario recente ieri ribatteva su questo
La Germania come vedete a una occupazione
Che contro i nostri cinquantotto per cento ore no non lo vedo mai settanta e dispari percento
Vedete che un laureato
Cioè su cento laureati dopo tre anni novanta e dispari trovano il posto novantatré per cento trovano il posto di lavoro
E andiamo a vedere invece l'Italia noi lavoriamo uno quasi mille ottocento ore quattrocento ore in più all'anno con una produttività di gran lunga più bassa
Un italiano lavora il venti per cento in più
Produce il venti per cento in meno e guadagna il venti per cento in meno
Per poi fin quando serve un suo dirigente DIGOS Società li riguarda fin quando non si parla di riduzione dell'orario di lavoro e di aumento della produttività tutto il resto sono balle
C'è poco da fare e con questa frase scientifica chiudo benedire
Calze casacca lasciate Massi
Riduce le ha assegnato dieci minuti in più o quindi diciamo come Duce sono abbastanza comprensivo allora io invito i gli attuali relatori a passare dall'altra parte per i cominciamo la la seconda la seconda parte e quindi di questa di questa giornata al momento veramente molto interessante
Anche questo
Sì allora bianche Damiano possono anche salire qui a fianco a me così diciamo
Anche visivamente diamo diamo un'immagine maggiore compattezza
La Commissione
Perché ama prepararsi professor Tronti che insomma qualche spunto l'ha avuto anche dalla dal professor De Masi nella nella sua nel suo intervento
Una cosa che che a me persone tra colpito di quello che ha detto posso De Masi che la produttività la fanno gli imprenditori
Non la non la fanno non la fanno i lavoratori e quindi questo secondo me insomma si aggancia bene anche al tema dell'intervento del professor Tronti che riguarda la tecnologia
E la riorganizzazione delle imprese il tutto legato legato lo sviluppo
Io penso che fino a questo momento insomma il i lavori si siano connotati per una grande densità di di di contenuti e quindi io ringrazio quelli che si sono succeduti fino a questo momento a lei la parola però sotto
Grazie grazie mille per l'organizzazione del bel convegno poi sono particolarmente diciamo compiaciuto deve intervenire dopo Mimmo De Masi perché
Condividiamo con lui
Del diciamo delle intuizioni fondamentale in particolare quello dell'importanza della produttività del fatto che tutto sommato
Il centro il fulcro dello sviluppo umano è proprio nella produttività cioè dal fatto di riuscire a ottenere di più con meno lavoro in qualche modo no e questa cosa diciamo stenta ad affermarsi nel nostro Paese
Professor De Masi fa riferimento alla morale cattolica naturalmente qui
Non ha torto ma ci sono anche altre morale che sono non sono cattoliche ma hanno lo stesso tipo di atteggiamento per cui
Diciamo il lavoro viene considerato come un bene in sé
Diciamo che appunto non è un argomento aperto su cui ci sarebbe molto da discutere ma io condivido assolutamente il senso fondamentale no cioè quest'idea del dire
La produttività umana che deriva essenzialmente dal cervello non deriva tanto dalle mani deriva dal pensiero dal lavoro intellettuale ecco l'elemento fondamentale dello sviluppo della crescita
Ecco allora che perché consente di organizzare il lavoro meglio di potenziarli dagli strumenti più potenti che costretto di produrre
Beni servizi benessere ricchezza opportunità per tutti ecco è questo
Ma il nostro paese lo ha dimenticato o lo ha messo diciamo da parte per moltissimo tempo ne siamo un paese in cui dal mille novecento e novantacinque la produttività cresce pochissimo e dal due mila non cresce affatto
Cioè
E siamo da questo punto di vista una sorta di scandalo mondiale nel senso che una regola comune dell'economia degli economisti è che la produttività possa fermarsi o arretrare per un anno per due anni
Ma normalmente diciamo un'economia che funziona normalmente a una crescita della produttività stabile nel tempo insomma ecco questo a noi manca diciamo è un male oscuro su cui volti si sono
Diciamo cimentati devo dire e in un primo tempo tacciati di disfattismo da parte dell'ambiente politico poi meno insomma in qualche maniera il problema è divenuto finalmente allo scoperto però parliamo già di dieci anni almeno dopo che il fenomeno si è già si stava già manifestando ma ancora oggi le le soluzione alla vista sono ben poca
Allora qui vorrei parlare anzitutto
Del rapporto tra innovazione e crescita e vorrei partire da un assunto
Mio primo assunto e che il posto l'ISMU non esiste ecco non è mai esistito è stata una parola
Così vuota di significato cioè un qualcosa esige c'è qualcosa dopo qualcos'altro sì ma cos'è questo qualcos'altro cioè nonché il fatto che sia dopo
Il significa poco noi viviamo a mio modo di vedere fin dagli anni settanta in un'altra fase dello sviluppo umano che chiamo economia della conoscenza ci sono tantissimi autori che parlano di economia della conoscenza non c'è un padre nobile ecco c'è una quantità di l'OCSE se n'è occupato ha scritto un manuale ci sono altri manuali
In giro per il mondo ci sono autori più o meno significativi che mezza Roma è stato un autore di grande rilievo
Economista che si è occupato di questi problemi però diciamo non c'è un vero e proprio padre dell'economia della conoscenza
L'economia della conoscenza si basa sul fatto che
Dell'economie moderne l'elemento strategico fondamentale la vera materia prima non sia la dotazione di risorse in quanto tale ma la capacità di utilizzarle di servizio era
Nel modo migliore
Ecco e questa capacità di utilizzare le risorse la possiamo chiamare con una visione
Economica da economista conoscenza ecco
Naturalmente mi si può dire ma questo era valido anche nelle società precedenti a quello attuale ma questo è valido da sempre si fosse vero
Però quello che ci differenzia da chi ci ha preceduto è che è partire dagli anni Settanta che
E in un contesto informatizzate globalizzato la tecnologia
Ha battuto in modo spettacolare i tempi e i costi di raccolta trasmissione di fusione e integrazione dei dati di informazione
Eccetera così che la conoscenza è divenuta potenzialmente
E ancor più profondamente e più rapidamente rilevante per il progresso e la sostenibilità della qualità della vita delle persone ecco a questo punto a me piace
Utilizzare ecco uno schema che molti di voi credo più o meno tutti conoscono che la piramide Vienna beni vive
O l'educatore americano che nel mille novecentosettantaquattro a parte che l'inventore del termine noci management
Gestione della conoscenza ecco ma R formalizzare questa piramide questa piramide che secondo me sintetizza molto bene la catena del valore che si costruisce nell'economia della conoscenza
Abbiamo quattro gradi i gradi sono gradi di rarità di complessità insomma partiamo dal dato il dato è la misurazione cioè il fatto che è un fenomeno abbia delle misurazioni essenzialmente
Sopra
E il dato abbiamo l'informazione formazione qualcosa di più non è un singolo dato o non è un insieme di dati ma è già un sei dati che connesso da metadati metadati
Che indicano qualcosa della qualità dei dati se esso non sta da chi sono stati fatti con quali criteri sono stati misurati rilevate
Quali reazioni ci possono essere fra un dato è un altro se sono stati raccolti nello stesso tempo eccetera il contrasto tra questa informazione qualcosa di più grande attraverso l'informazione si può costruire la conoscenza è qui dò della conoscenza questa interpretazione forte questa interpretazione forte cioè conoscenza come potere come capacità di intervenire sulla realtà e modificarla a proprio piacimento
Ottenere dalla realtà un risultato che ci si attende fare delle previsioni che si abbeverano
Fare delle previsioni che si avverano tutto ciò e conoscenza
Sempre più rara ci sono meno persone che se ne occupano sempre più difficile da fare del resto però esiste sopra diciamo al livello ultimo supremo diciamo di questa piramide che anche piramide di valore
Ci sta la Sapienza alla Sapienza e capacità di gestire diverso e conoscenze
Per il progresso umano per migliorare la qualità della vita di tutti insomma ecco
Questa è già un'interpretazione moralmente positiva può anche essere per migliorare la qualità della vita di qualcuno insomma
Perché in realtà chi raccoglie la possibilità di utilizzare diverse conoscenze raccogliere su di sé una quantità di potere straordinario e questo potere lo può utilizzare secondo modi che più preferisce e qui c'entra molto anche la politica c'entra la democrazia cioè siamo in un ambito cento il sindacato molto ecco siamo in un ambito certamente
Critico difficile da gestire forse l'ambito più difficile da gestire della piramide ecco quello che mi mi piace sottolineare di questa tirare di questa rappresentazione della catena
Di un della costruzione della conoscenza e anche della catena del valore nell'economia della conoscenza è che presuppone due processi
Collettivi a questo punto io mi faccio sociologo quasi sua leader perché va direi della società
Insomma no di apprendimento cioè fa capire come entrare in questo mondo far parte di questo mondo di questo nuovo modo di concepire la società richiede cambiamenti
Questi cambiamenti sono processi di apprendimento perché la trasmissione della conoscenza mai cantato e all'apprendimento ci può chiamare apprendimento apprendimento che può essere anche meccanica
Siamo nel mondo del mascellare erano in cioè siamo nel mondo in cui esistono le macchine che possono apprendere
E questo apprendimento in particolare si svolge su due passaggi il passaggio dall'informazione alla conoscenza
Che è essenzialmente apprendimento scientifico ma è anche
Costruzione di piattaforme costruzione di algoritmi
E tutte e due le cose
E sia l'apprendimento che le persone fanno imparano a utilizzare le informazioni per arrivare a produrre conoscenza capacità di modificare il mondo ha capacità di modificare la realtà ma anche ma anche piattaforme a premier che quella modifica la fanno automaticamente che automaticamente a ricevono informazioni da un lato e le trasformano in segnali
Ne trasformano in attivazione di macchinari le trasformano AN indicazione modifiche della realtà che sono assolutamente
Non prevedibili ma previste cioè non sono nel nell'ambito del possibile sono nell'ambito della della macchina del meccanico di ciò che può succedere
Il secondo livello di apprendimento è il livello che passa dalla conoscenza alla Sapienza e questo è più difficile in qualche modo riguarda l'intera società
A me piace ricordare il lavoro di Londra al che poi ha collaborato anche con con Archibugi
No sui mo'sistemi nazionali di innovazione ecco perché quel lavoro che è stato utilizzato soprattutto in Danimarca ma anche in altri Paesi scandinavi e pochissimo da noi ha segnalato come il passaggio a questo tipo di mondo richiede
Coesione sociale
Per fare in modo che si possono distinguere tra buona e cattiva informazione
E perché la conoscenza che viene prodotta venga gestita in un modo socialmente accettabile
Guardate questa è una cosa su cui noi non ci siamo mai interrogati non mi pare che o molto poco ecco non mi pare che nel dibattito italiano ci sia questo aspetto ma il passaggio
Dall'economia fordista all'economia della conoscenza richiede una trasformazione sociale richiede una forma di apprendimento collettivo no apprendimenti individuale intendiamoci bene
Non è il fatto che ci siano più laureati eccetto il fatto gli storpi laureate conta ma il fatto che come società si impari a gestire la conoscenza a beneficio di tutti
Ecco e naturalmente è un passaggio difficile è un passaggio che richiede apprendimento che sconvolge anche i sistemi politici e sindacali esistente
Ecco ora
A partire da queste brevi considerazioni io voglio dire
Per l'Italia la performances che abbiamo ottenuto è in modo evidente una performances di non ingresso in questa fase dello sviluppo economico cioè abbiamo ritardato l'ingresso molto ci stiamo pensando oggi ma non è facile non è non è stato facile per noi negli anni nei decenni passati e lo è ancora meno
Allora è ancora difficile oggi io qui presento un modello scusate io sono economista pesetto modello un modello che è abbastanza semplice è abbastanza semplice a un modello di adeguamento dell'economia alle condizioni del mercato globale chiamiamola così lo chiamiamo il modello delle riforme strutturali perché il modello su cui ragiona
In buona parte l'Unione europea anche la la BCE quando circa suggeriscono di cambiare le nostre politiche è un modello che si può sintetizzare nell'esistenza di
Dei due mercati il mercato del lavoro e il mercato del prodotto e nel fatto che le riforme debbono intervenire in questi due mercati e in un certo modo
Nel mercato del prodotto abbiamo essenzialmente la necessità di stimolare la concorrenza perché perché l'idea l'idea è che la stimolazione della concorrenza spinga le imprese a innovare
La frusta della concorrenza spinga le imprese a innovare e questa spinta della concorrenza sull'innovazione dovrebbe produrre
Aumenti della produttività da un altro lato la spinta del della concorrenza sulle imprese dovrebbe spingere le imprese a tenere i prezzi più bassi
E questo questo diciamo Effetto di calmiere sui prezzi dovrebbe pervenire anche dal fatto che l'aumento della produttività produce Risorse
Che possono essere spesi almeno in parte per contenere gli aumenti dei prezzi
Se effettivamente queste riforme hanno successo e si registra un contenimento dei prezzi le merci beni servizi prodotte dalle imprese saranno più competitivi
E potranno perciò acquisire quote di mercato estero che è un mercato che si presuppone in espansione continua per cui questo Traina la crescita dal punto di vista lato diciamo del mercato internazionale
Guardiamo il lato del lavoro e mercato del lavoro si chiede lo stesso Dini flessibilizzare il mercato del lavoro per fare in modo che il lavoro costi di meno per cui le imprese abbiano costi più bassi diciamo per competere sul livello mondiale ma attenti perché qui c'è un punto fondamentale il mercato dello il lavoro deve costare di meno ma non
Costare
Diciamo di meno della crescita dei prezzi
Perché perché il lavoro rimane il capitolo alla diciamo l'elemento fondamentale dello sviluppo dei del mercato dei beni di consumo per cui della crescita del mercato interno per cui è assolutamente necessaria che
La retribuzione dei lavoratori crescano e in termini di potere d'acquisto per cui crescano
Più di quanto non crescano i presìdi per consentire che ci si che la crescita sia spinta anche sul mercato interno sia spinta anche dagli acquisti dall'aumento del potere d'acquisto
Di salari e stipendi
In questo modo noi dovremmo avere crescita sostenuta da entrambi i lati sia dal lato del mercato interno sia dal lato del mercato internazionale
Ecco qui e possiamo vedere in questo modo presento tre grafici essenzialmente uno della Germania uno dell'area dell'euro e uno dell'Italia su come si sono mosse
Dagli anni novanta fino ad oggi
Il Prezzi dei beni e servizi prodotti i prezzi del lavoro
Il prezzo del lavoro ancora il costo del lavoro per unità di prodotto i prezzi di beni e prodotti nell'insieme per voi non soltanto beni prodotti prodotti e per il mercato interno ma anche quelli per l'esportazione che stanno nella nel depuratore del PIL ecco noi vediamo che
Abbiamo nel caso tedesco con aumento
Del
Prezzo del lavoro che superiore a quello dei beni è superiore anche di otto nove punti percentuali con oscillazioni insomma ma comunque sempre costantemente superiori a quello dei beni questo
è lo stesso risultato per l'insieme dell'area dell'euro la differenza si attenua c'è una differenza di crescita minore ecco però abbiamo sempre lo stesso risultato e cioè
Il lavoro aumenta il suo
La sua capacità d'acquisto di beni e servizi perché costa più di quanto non aumenti no beni e servizi in Italia avviene esattamente il contrario
In Italia avviene esattamente il contrario e non da oggi
E non da oggi
Cioè questa è una differenza fondamentale
In Italia i beni servizi costano più di quanto non aumenti il costo del lavoro
Se noi guardiamo e i numeri ecco in Italia i prezzi aumento al centoquattordici per cento
Del del costo del lavoro e in Germania più meno ecco poi naturalmente
Confindustria l'industria di Coleman il gruppo cresce tanto sì certo accresce tanta però teniamo conto che nel Propp
Alta al numeratore ci stanno i salari sale i salari sono ovviamente ancorati
Ai prezzi quello che muove questa indicazione sono i prezzi e i prezzi non li fanno i lavoratori prezzi che fanno le imprese e le fanno i mercati e fanno le imprese e le fanno i mercati
E bisogna stare molto attenti perché questa è una caratteristica che ci indica una cosa ci indica che siamo in difficoltà e che molto difficile per noi direi che abbiamo già
Avviato l'ingresso nell'economia della conoscenza perché perché l'economia della conoscenza è essenzialmente produttività
Capacità di costruire delle risorse che producono per le imprese
Quello spazio economico per poter far crescere i prezzi meno delle retribuzioni
Meno delle retribuzioni
Questo appunto l'esempio del del nostro fallimento in questo grafico abbiamo la crescita delle retribuzioni che reali
Reali al netto dell'inflazione ecco l'Italia è il paese in cui queste sono cresciute nettamente di meno di qualunque altro Paese sia dell'area dell'euro sia fuori dell'area dell'euro
Questo dimostra diciamo
Una serie di cose che su cui ci sarebbe molto da dire ma qui non mi soffermo
Vengo diciamo a
Ha una con cui all'ultima parte della mia relazione nell'ultima parte della mia relazione
Come cambia il lavoro come cambia il lavoro ecco allora il lavoro cambia parecchio entrando nella fase dell'economia della conoscenza cambia
A seconda che si sia nella piramide ho fuori della piramide no cioè lavoro che sta fuori dalla piramide che non produce valore attraverso la conoscenza e cioè invece lavoro che sta nella piramide naturalmente la parte che sta nella piramide favorita rispetto a quella che sta fuori della piramide
Che sfavorita è solo utilizzatrice della conoscenza prodotto altrove
Ma poi all'interno della piramide ci sono Bari paradigmi Maratta e Paladini di chi produce dati produce dati per lavoro le produce nel lavoro o anche attraverso altre attività attraverso il consumo attraverso l'utilizzo dei soci alla altro ecco questi dati sono in realtà valore ecco perché li sa usare perché riposare perché chi sa usare
E
Producono valore oppure c'è chi raccoglie dati e produce informazione è ancora come la produce per lavoro nel lavoro altrimenti ecco produce informazione per influenzare l'opinione pubblica
O l'opinione o gruppi sordo di gruppi sociali la qualità dell'informazione che produce è controllata da chi è controllata c'è questa coesione sociale che controlla la qualità dell'informazione
Ma chi lo sa
E poi ancora al terzo livello sic raccolgono le informazioni si produce conoscenza che le capacità che potere capacità di intervenire nella realtà modificandola a proprio piacimento aveva un economista
Che ha vinto anche il premio Nobel proprio sul tema dei beni comuni Valinor Kostroma ci insegna che la conoscenza di spiega per intero il suo valore solo quando è trattata come bene comune solo quando è riconosciuta come un bene comune prodotto da una comunità da una comunità per cui c'è tutto il problema noi abbiamo queste comunità di conoscenza quali sono
Le possiamo identificare ecco all'interno delle quali ognuno può contribuire con il proprio lavoro a accrescere il patrimonio comune no comune e ciascuno è tenuto a preservarla mantenerlo
Ecco e può attingere per svolgere il suo lavoro io ho sempre pensato che questi idea della comunità di conoscenza è qualcosa che dovrebbe servire
Ad aiutare le nostre piccole imprese microimprese a lavorare meglio insieme ecco insieme non necessariamente cambiando nemmeno facendo consorzio cosa Gemma costruendo
Comunità di conoscenza siamo a ventidue minuti sì
Ecco e questo è anche il punto dove come dicevamo prima si colloca la piattaforma secondo la la piattaforma gli algoritmi per cui è qui che si dovrebbe intervenire
Se vogliamo dare corpo a quell'idea che è quella della contrattazione degli algoritmi che sta un po'circolando in ambito
Sindacale in questi giorni
E infine abbiamo detto c'è il problema della sapienza passaggio dalla conoscenza alla Sapienza che però è un problema eminentemente politico di alta formazione politico riguarda l'università il sistema
Di rappresentanza riguarda anche
La
Alla insisteva per relazioni industriali ecco io quello che voglio dire e Bo e concludo è che in questo mondo
Sì
è necessario lo sviluppo da parte del lavoratore di un nuovo modo di lavorare di una competenza complessa che io chiamo partecipazione cognitiva partecipazione cognitivo e definiscono il modo seguente la volontà e la capacità di condividere acquisire e utilizzare da solo
O in gruppo
La conoscenza la conoscenza propria e la conoscenza dell'organizzazione per cui si lavora per migliorare i prodotti e i processi produttivi organizzati ecco il passaggio del lavoro da un lavoro di esecuzione manuale è un lavoro che fondato su questo tipo di competenza è un passaggio che va identificato collettivamente socialmente va identificato va scritto nei contratti va retribuito va retribuito
Perché questa competenza e costosa per la persona richiede impegno richiede passare da un atteggiamento che è prevalentemente esecutivo un atteggiamento che anche creativa che richiede di pensare il processo produttivo
Ecco noi sappiamo che ci sono in prese avanzate che si sono già mosse in questa direzione e hanno fatto passi interessanti emersi ieri prima degli altri forse e non solo ecco però è un qualcosa che deve diventare una
Descrizione più ampia dei diciamo in qualche maniera incentrare discussione contrattazione su un livello molto più ampio di quanto non sia adesso scusatemi la lunghezza
Grazie professore è stato
Molto utile è illuminante quindi l'economia deve della conoscenza è uno dei fattori centrali su cui bisogna intervenire ma come stiamo messi a conoscenza e c'è uno studio o c'è un rapporto dell'Istat proprio su questo argomento di cui si parlerà Andrea de Panizza che è un ricercatore depistato è un rapporto che ho avuto modo di leggere molto interessante anche qui la preghiera dei quindici dei quindici minuti
Grazie proverò a starci dentro
Grazie alla Confsal organizzato questo convegno è anche avermi dato l'opportunità di partecipare perché ne ne vale la pena anche come auditore oltre che come speaker
Cioè si carriera presentazione
Ecco in questa presentazione
Tratterò alcuni spunti dal rapporto sulla conoscenza che ho curato insieme a Giovanni Barbieri all'Istat perché sono pertinenti a quello di cui stiamo discutendo oggi
Rispetto al al futuro del lavoro
Vi prevedibili introduco brevemente il rapporto che quindi ho portato una delle cinquanta copie cartacee all'Istat sia ma risparmia però lo potete scaricare base cerchiate sul buco rapporto sulla conoscenza riesce subito
Beh
Come si è venuto in mente di fare questo rapporto cosa c'è dentro come è stato organizzato l'idea è stata un po'folle
Perché parlare di conoscenza insomma concetto sfuggente non abbiamo pensato di rappresentarlo in maniera piazza
Il contatto cos'è la conoscenza podi riflessioni la notte per andare a dormire o la mattina cioè sapere utile sapere utile sì la prima cosa è uno è in mente scienza e tecnologia sono faccio l'economista di mestiere
Quindi avevo in mente ricerche sviluppo brevetti al limite già in maniera un po'più soft ai marchi registrati il design industriale dopo andando avanti
Verso di materiale questa cosa non c'è solo logica economica c'è anche l'utilità nella vita delle persone l'inclusione
Essere inclusi socialmente oggi richiede ad esempio di aprire un sia pure minima conoscenza dell'uso delle tecnologie
Nelle costole questo rapporto non salta le conclusioni però l'istruzione che era entrata quasi clandestinamente nel rapporto ne è uscita da padrona nel senso che
Uno degli elementi cardine
Alla fine dei risultati è che i nostri stessi comportamenti son centrati sull'istruzione e questo lo tratterò in qualche maniera con
Riferimento al mondo delle imprese in particolare delle piccole imprese ora per finire la presentazione del struttura del rapporto è stato articolato in quattro bloccato segmenti concettuale sul l'aria della creazione di conoscenza poi la trasmissione della conoscenza attraverso appunto la formazione distruzione le competenze l'uso nella vita quotidiana dell'economia e dopodiché è un capitolo in cui sono raccolti
Diciamo gli indicatori su ha gli strumenti cioè gli elementi che favoriscono la diffusione della conoscenza e quelle che sono anche le sfide per le politiche in più c'è
Un capitolo diciamo sandwich focus di analisi economica pura e semplice micro fondata anche sul ruolo dell'istruzione dell'impresa che vedremo insieme adesso
Come sono raccontate queste storie in maniera modulare sono dei piccoli quadri tematici due pagine una di testo una di dati rappresentati in maniera grafica
Con un uso estensivo della tecnica del posizionamento cioè d'Italia vs ingresso i paesi europei e poi a seguire
I singoli settori economici o le Regioni maschile femminili che i poveri diciamo tutte quelle che sono le disaggregazioni rilevanti nel tema trattato e
Ecco gli faccio vedere come strutturata una storia tipo del rapporto abbiamo questa pagina di testo con molti rimandi tra le schede per cui ci sono anche oltre al percorso dalla dalla creazione conoscenza all'uso
Anche una quantità di percorsi alternativi alcune quali sono suggeriti all'inizio del del testo altri sono quelli che ognuno di voi sei curioso leggendo e soprattutto leggerlo sul computer su un tablet può salta Beccaria da un rimando all'altro per i collegamenti più di cento collegamenti tra le singole storie possibilità di approfondimento quindi con la altre fonti non solo Istat on line
E un confronto internazionale costante quindi su ogni singolo tema la posizione dell'Italia oggi in ambito europeo e anche un diacronico quindi un confronto intertemporale
E
Questa è un'altra innovazione nella narrativa l'accessibilità immediata on line di tutti i dati del rapporto a conoscere i dati complementari ricco attraverso un uso massivo del di e distorto di quello che sono i digito loggette venti fa extra
Dei dei link ipertestuali mettiamo fece voi vie scaricate rapporto e cliccate sotto grafici ha mai vorrei vedere questa mi si apre un foglio Excel con dentro tutti i dati
Quindi che è un modo semplice più di migliorare la fruibilità per chi vuol chi fosse curioso di prendere informazioni
Sia come studioso sia come semplice curioso giornalista o policy maker
Vi ho anticipato in parte quelle che possono essere le conclusioni generali del rapporto cioè il ruolo dell'istruzione ma
Anzitutto questo è stato trattato in diversa delle relazioni di oggi quasi sempre in maniera concorde ha fatto eccezione
Il proprio Giuseppe De Rita e su questo sono noi già abbiamo quest'idea dell'italiano creativo della conoscenza non codificata che comunque rappresenta uno dei nostri punti di forza e si made in Italy eccetera la verità e che questo mito esce scalfito direi anche abbastanza abbozzato dal
Dall'andamento dell'economia banalmente quindi che il nostro sapere non direttamente tecnologico ci permetta di farla franca e di essere comunque
Di garantirci un tenore di vita
Beh sì forse sì per alcuni milioni di persone sì ma non per tutti i sessanta milioni
Quindi questo non non esce fuori dal rapporto esce fuori dalla storia economica recente del nostro Paese
L'istruzione
è risultata centrale non solo come
Elemento qualificante in molti domini ma proprio nel nel modellare con le nel differenziare i comportamenti
Per dirla in maniera molto prosaica un italiano con un titolo di studio terziario superiore va be'si comporta più o meno come lo svedese meglio
L'italiano medio per carità con al massimo la terza media non si comporta come uno svedese con la terza media dei comportamenti che sono molto la meno orientati all'apprendimento c'è molto più resti questo lo se scorrete rapporto ecco nell'uso delle tecnologie nel nel comportamento verso la cultura verso la parola scritta eccetera e questo
Affonda le sue radici probabilmente in un deficit
Di natura che cognitiva culturale che non è legato esclusivamente al mondo dell'istruzione
Guardando attraverso i dati insomma ci sono luci ed ombre in tutto questo la verità che siamo un Paese che nonostante la crisi ha fatto dei progressi notevoli nel sistema d'istruzione
Riesce a posizionare non non è andato indietro nella né positiva né posporre posizionamento competitivo internazionale la catena del valore
Quindi sono anche elementi positivi che troverete vado di corsa perché dovrei presentarmi alcune evidenze
Quelle pertinenti al tema del convegno e questo una figurina che in qualche maniera sintetizza la nostra anomalia di paese
Avanzato economicamente ricco ma che ha in termini di occupazione qualificata questa è quella che si nel gergo europeo sono risorse umane scienza e tecnologia
Quindi sostanzialmente tecnici professionisti dirigenti d'impresa dove dette a sinistra in generale
E a destra in funzione anche del titolo di studio quindi quelli che hanno questa posizione nel mondo del lavoro ma che accompagnata anche da articoli sui vedete che in realtà l'incidenza è andata crescendo nel tempo tuttavia a soprattutto per quanto riguarda di queste categorie di occupazione qualificata con che sono accompagnate anche da un dà un titolo di studio elevato c'è un deficit una forbice crescente anche nei confronti della Spagna
D'altra parte in Italia come nella maggior parte dei Paesi europei su cui l'istruzione offre un premio non solo un vantaggio economico in termini di tipo di occupazione si cerca ma ha banalmente un premio nella possibilità di trovare lavoro cioè i tassi di occupazione nel due mila sedici hanno di piccola ripresa eccetera ma del il la differenza dei tassi di occupazione tra un laureato una persona con un al più un Tides diploma di di di scuola secondaria di primo grado
Erano di quasi trenta punti percentuali e
Tra le donne mentre questo è nella media europea quello che più stupisce ecco che più stupisce che più impressione e che tra le donne
La differenza supera i quaranta punti percentuali ed è una delle più alte in Europa e tra l'altro arco purtroppo
Questo Pannella non rende giustizia a questa differenza perché siamo tutti uomini da questa parte del tavolo questa mattina quindi vorrei chiedere scusa alle donne che sono qui presenti solo da quella parte lì dal tavolo
Nel Complesso ma veramente di cuore perché mi sento in imbarazzo da questo punto di vista
Nel Complesso nonostante i progressi dovrebbero vedere l'Italia rimane un Paese poco istruito abbiamo un differenziale cioè voi tra gli adulti chi almeno un diploma distruzione secondaria sono il sessanta per cento
In Europa siamo sette otto punti più avanti in gran parte severità del passato legato ai livelli d'istruzione molto bassi in quel caso veramente molto bassi delle generazioni più anziane però se andiamo a vedere
I i livelli d'istruzione dei giovani e passiamo dai dai diplomati ai laureati
Sì altre venticinque trentaquattrenne il la quota di lavoro ed incidenza i laureati è in assoluto la più bassa a livello europeo ora su questo c'è da strapparsi i capelli ma dovrei essere sarò doroteo sarà un po'cerchiobottista non c'è non è
Così negativo se noi andiamo a guardare dentro i dati anzitutto perché abbiamo d'un progresso spettacolare a confronto con venticinque anni fa in più perché se noi introverso spettacolare né distruzione specifico all'istruzione terziaria abbiamo ridotto drammaticamente gli abbandoni scolastici tra il due e tre giovani quindi il completamento dell'istruzione secondaria
è la prassi migliorata siamo scesi a dire siamo tornati ai dati a dei livelli europei
è migliorato il livello di efficienza del sistema universitario questo non ve lo racconto lo troverete nel rapporto in termini di laureati in tempo cioè dopo tre anni dopo quattro anni gli abbandoni né o o i bamboccioni il ragazzo bamboccione che stava agli studi universitari fino a trenta trentacinque anni è diventato un un caso raro rispetto a quello che era prima cioè si completano gli studi prima e soprattutto se ne a vedere al netto dell'istruzione scolastica il distruzione citare diplomi brevi
Di università che da anni sono stati appena introdotti con gli ITS il differenziale con la Francia e la Germania da quindici punti diventa quattro cinque punti cioè se guardate dentro il dato scoprite che in verità la differenza siamo quasi ai livelli della Germania differenza col Spagna e Francia dritta che prima era molto elevata adesso è molto ridotta
D'altra parte distruzione oltre il modello base di università gli Livia nella lacuna in termini di per esempio numero di giovani che acquisiscono un dottorato di ricerca e che poi trovano un impiego in questa prospettiva passiamo alla cosa che credo sia più di interesse diretto della Consap cioè l'apprendimento non formale la formazione delle imperiese
Che
A confronto diciamo su questo uscita atti all'inizio di quest'anno soci di risultati del dell'indagine europea l'adulto Education serve
Vediamo che l'Italia non è che rispetto al due mila sedici è stato un progresso nel numero di incredibile numero di pardon
Nella diffusione del questo sostanziale la diffusione del della dell'accanimento non formale da parte di individui circa il quaranta per cento delle persone nell'arco del dell'anno purtroppo l'America ammette il due mila quindici soldati lunghi a partorire questi
Due mila sedici perdono
Quaranta per cento degli adulti ha avuto l'occasione di apprendimento l'ha praticato l'apprendimento non formale in grande maggioranza si tratta di occasioni di apprendimento che sono finché sponsorizzata stimolate e pagate finanziate dal sistema delle impresa
In virtù di questo c'è una grossa differenza tra occupati e non occupati particolare con gli inattivi e in virtù del fatto che l'impresa di solito investe su
Su chi sa già
Su chi ha già delle conoscenze il differenziale tra professioni quali Tramper tra professioni qualificate professioni elementari è ancora più importante è quello tra occupati e disoccupati
Cioè il quasi il settanta per cento di chi ha un di chi svolge la professione qualificata ha fatta avuto un evento di apprendimento non formale
Conto appena trenta per cento di chi fa la professione mentale questo è uno degli aspetti invece di di riflessione per le politiche si aggiudica aumentare le opportunità di formazione anche per di riqualificazione perché fa professione elementare
Dal lato delle imperiese si osservava andrò veloce per stare nei tempi spero di stare aperti le nostre abbiamo livelli non troppo dissimili rispetto un po'più bassi della media europea in termini di percentuale di impresa e che
Hanno fatto fanno siamo già a quindici minuti non vuole allora non velocissimo che fare attività di formazione però
Ed è dovuto essenzialmente al scarso impegno delle piccole e in termini di addetti siamo invece al di sopra della media europea il problema è che la formazione ed hanno voi una buona parte di un'attività di formazione la formazione obbligatoria che si migliora a la sicurezza sul luogo di lavoro ma non è formazione diciamo redatti relativa all'amore al netto di questo vediamo che Cambiasso sul due mila dieci è sostanzialmente nullo e che abbiamo e se di alta formazione effettuata da le dalle imprese soprattutto il settore media e alta tecnologia nell'industria nei servizi
Sul territorio sì esiste una differenza importante tra Nord e Sud e che è andata accentuando sì in particolare negli ultimi gli anni più recenti della crisi
L'aria è più debole probabilmente nell'ambito formativo è quella relativa alle capacità di e tecnologiche degli degli addetti dei lavoratori dipendenti se consideriamo la formazione e in esiti vediamo che si anche nelle grandi intese eh
In Italia e nella parte bassa della graduatoria europea e questo in tutti i settori di attività
Venendo alla corte la cosa cercano di contenere in quattro minuti se ce la faccio se può fare
Ok questo è un intero capitolo del rapporto
E
Fondato su un'analisi originale a quella diamo abbastanza fieri perché a carattere censuario grazie agli archivi che il di cui l'Istat dispone adesso abbiamo potuto prendere in esame settecento mila inglese non a campione settecento mila imprese considerare lo i livelli di istruzione di tutti i quattro milioni seicento mila addetti di questo settecento mila intese a partire dall'imprenditore
E ponendoci alcuni quesiti abbastanza primari ma
Un'impresa che fa calzini a dieci addetti e sta nella provincia di Firenze e l'imprenditore aree laureato
Che tipo di addetti assumerà quell'imprenditore rispetto ad altri imprenditori suo gemello che fa calzini e dieci addetti alla provincia di Firenze ma alla terza media B e il laureato corre controllando appunto per la localizzazione geografica il numero di addetti del settore d'attività l'età dell'impresa l'età dell'imprenditore avrà in media qualcuno che invece di fare l'operaio probabilmente con gli disegni Casini Ogliari da vendere nei negozi cioè a un le il titolo di studio dell'imprenditore edile vera all'associazione diretta ogni anno di di scolarità in più dell'imprenditore corrisponde in media nella media per insieme gli addetti un mese virgola tre in più per cui su dieci addetti
Sono è dieci volte un mese virgola tre in più per ogni anno a dire un diplomato al posto di uno con la terza media
Questo è vero cioè forti differenze tra lettere tra l'attività economica ma per quasi tutte le attività economiche tiene in piedi in particolare dei servizi
Tutto bene ma questo significa che l'imprenditore laureato ama circondarsi di gente istruita per fare conversazione ebbe no effettivamente l'impresa con che atta controllando su seicentosettanta settori d'attività eccetera eccetera eccetera
L'impresa di calzini con il laureato tendenzialmente sopravvissuta alla crisi un minuto e mezzo un minuto e mezzo ok l'altra no c'è un impatto una correlazione diretta abbastanza forte tra
A titolo di studio in particolare dell'imprenditore in questo caso ogni anno di scolarità in più un cinque per cento di probabilità in più di sopravvivere tra due mila undici e due mila quindici
E per distruzione gli ha detto il tre per cento aggiuntivo miglior performances migliori stipendi
E per finire
Soprattutto in funzione dell'istruzione degli addetti
Probabilità differenziale di utilizzare le tecnologie informatiche
Enormemente superiore ogni anno il socio rinchiude gli ha detto il venti per cento in più di probabilità di usare il quella che la Terra un trenta per cento venticinque per cento più cinque per cento l'imprenditore sistemi di enterprise resource planning quindi di gestione
Del dell'informazione all'interno dell'impresa e
Dulcis in fundo
Probabilità più alta ugualmente circa un venti per cento di fare il attività di innovazione combinata fra di processo prodotto e di marketing organizzativa quindi questo per darvi il l'impatto che ha l'istruzione come proxy
Delle competenze della conoscenza nel sistema delle piccole imprese fino a cinquanta addetti in Italia grazie infinite ci sono grazie grazie
Critica cercare allora adesso entra in causa entra nel caso le aziende con il rappresentante di Confindustria un po'tutti i report perché stiamo uscendo in questi ultimi mesi convergono sul fatto che le aziende sono chiamate in prima linea sia per convenienza ma anche per responsabilità sociale a preparare i lavoratori al nuovo scenario allora dottor Bianchi come
Allora intanto anch'io ringrazio Confsal dell'invito anche perché la mattinata è stata lunga ma piuttosto interessante
Devo dire che tutti gli interventi che mi hanno preceduto in fin dei conti hanno parlato di impresa in diverse dimensioni hanno affrontato l'impresa la dimensione del lavoro menziona tecnologia nella dimensione della conoscenza della produttività
Quello che vorrei invece interrogarmi qual è la funzione dell'impresa in una società moderna cioè qual è la responsabilità che l'impresa e in particolare l'industria hanno in una società avanzata io credo che la prima responsabilità che è in campo oggi al sistema delle imprese è quello di dare risposte a quelle che sono le grandi trasformazioni economiche sociali su cui da cui siamo di fronte
I cambiamenti demografici le urbanizzazione della popolazione la scarsità di risorse naturali la lotta ai cambiamenti climatici
Generarono una nuova domanda dei beni e servizi c'è chiamano in responsabilità l'impresa deve inventare sviluppare prodotti e servizi che siano in grado di soddisfare i nuovi bisogni delle società bisogni che spot molto spesso rispetto al passato si configurano anche come bisogni collettivi e non sono non solo come bisogni
Bisogno di carattere individuale immagino l'ambiente ne abbiamo parlato l'ambiente chiama i responsabili dall'impresa che deve sviluppare i prodotti che siano sempre più sostenibili in funzione di un bene generale che ecco dell'ambiente
Quindi la prima responsabilità che all'impresa oggi
Che affronta il mercato è sicuramente la responsabilità di dare risposte nuove c'è di continuare a svolgere quella funzione che ha sempre svolto di offrire beni o servizi che soddisfano i bisogni
Delle persone ma evolve endo questa la offerta di produzione di beni e servizi rispetto a quello che sono che sono le condizioni e le nuove traiettorie la domanda
Dicevo quindi questi grandi cambiamenti generano domande libri di beni nuovi immagino tutto il tema l'invecchiamento la popolazione la necessità di offrire servizi medicinali
Nuove risposte rispetto ai ugualmente il tema è l'urbanizzazione sull'ambiente già facevo riferimento e rispetto a questa nuova dimensione dell'industria siamo assistendo del mondo anche una de una rinnovata attenzione solo l'industria sulla centralità dell'industria
Stati Uniti e Cina che sono i nostri più diretti competitors sul mercato globale stanno avviando piani di politica industriale molto rilevanti
Negli Stati Uniti
Iniziato Obama con una fortissima attenzione ai temi del re Fiorini e di recupero dell'attività manifatturiere poi in qualche modo enfatizzate dalla presidenza Trump che comunque ha l'obiettivo di riportare l'industria del proprio Paese
La Cina sta affrontando queste grandi sfide ricomponendo il sistema industriale spostando la produzione anche sui segmenti a valore aggiunto possiamo dire che si sta aprendo una nuova fase della globalizzazione
In cui si compete sempre di più per i grandi piattaforme industriale omogenee
Rispetta le quali l'Europa deve assolutamente saper giocare giocare un ruolo fondamentale
Rispetto a questa dimensione le sfide cioè nuovi prodotti nuovi bisogni nuovi prodotti nuovo assetto la globalizzazione è chiaro che un'industria che sia all'altezza di queste nuove sfide
Deve fondamentalmente investire non soltanto o prevalentemente sull'innovazione e la tecnologia come elemento chiave per potere o affrontare queste nuove sfide ma anche sul cambiamento dei modelli di business sul cambiamento di sistemi di governance
Già abbiamo bisogno di un'impresa che affronta affronta il cambiamento cambiando le proprie regole di funzionamento
Sul fronte retro logico è evidente credo che sia stato ripercorso in qualche modo in diversi interventi la sfida centrale che abbiamo di fronte è il tema della digitalizzazione
Il tema della digitalizzazione l'economia è una sfida centrale secondo me sostanzialmente per due motivi in primo luogo che noi come Confindustria abbiamo ritenuto comune affida diciamo prioritaria
Pelle di trasformazione del nostro sistema industriale per due motivi
Il primo motivo che è una rivoluzione che ampiamente già in atto
Ce lo stiamo facendo qualcosa in previsione di ciò che avviene la maggior parte di noi ha in tasca già un un un non più un cellulare ma una un una delle Meung soggette una un oggetto che gli consente di fare una quanto
Vita di cose che prima che prima non poteva fare
Ed è una rivoluzione che ha già creato una nuova generazione che è la famosa generazione dei millenni Ance che parla un linguaggio che è completamente diverso rispetto rispetto al nostro ed è una generazione che sta entrando nel mondo del lavoro
Ma quello che ci interessa è capire come queste tecnologie digitali cambieranno il modo di immaginare produrre distribuire e vendere beni e servizi
Quella che chiamiamo indusse a quattro punto zero
Cioè indusse a quattro punto zero è in fin dei conti l'applicazione delle tecnologie digitali è un di cui della rivoluzione digitale
A rivoluzione digitale investe l'intera società e l'intera economia industria quattro punto zero è la componente industriale manifatturiera dell'applicazione delle tecnologie digitali
La chiamiamo indusse a quattro punto zero perché naturalmente facciamo riferimento alla quarta rivoluzione industriale
Che i termini sono sempre molto infatti sì nel senso che più di una rivoluzione si tratta anche di un'evoluzione delle precedenti delle precedenti rivoluzioni industriali ma se andiamo a vedere rispetta le precedenti rivoluzioni industriali ci accorgiamo e quattro punto zero a una dimensione se possibile ancora più rivoluzionaria rispetto al passato
In primo luogo perché le nuove tecnologie digitali il quattro punto zero
è estremamente pervasivo su tutto il sistema economico e quindi tutti i settori produttivi sono interessati da questa rivoluzione e in secondo luogo e il fatto che pure essendo il motore del cambiamento naturalmente la tecnologia
Anche se rispetta le precedenti rivoluzioni industriali facciamo fatica di notificare una tecnologia chiave
Le date tre rivoluzioni industriali sono in genere identificate
Con una rivoluzione tecnologica il carbone l'elettricità l'automazione nel caso è la quarta rivoluzione industriale facciamo riferimento ad un paniere di tecnologie piuttosto ampio che sono venute a maturazione che possono essere usati in modo complementare
Per semplificazione spesso si fa riferimento a nove tecnologie chiave
In realtà sono tre le grandi famiglie tecnologiche che stanno cambiando in modo radicale il processo produttivo
E faccio riferimento in particolare
All'intelligenza artificiale di cui si è parlato applicata applicata alle macchine che consente il passaggio dall'automazione dalla fabbrica automatizzata alla Fabbrica Intelligente
Faccio riferimento a tutto il tema la sensoristica che consente di aumentare in modo esponenziale il numero di dati
Disponibili per il processo produttivo e infine a tutte le tecnologie Fascetti fanno riferimento ai big data Ida ad analisti e cioè quelle tecnologie quegli algoritmi che sono in condizioni di tradurre il miliardi di dati che abbiamo informazioni utili per il processo produttivo
Questo complesso di tecnologie sta cambiando in modo radicale il modo di produrre ma quello che volevo maggiormente mette in evoluzione in evidenza
Che rispetta le precedenti rivoluzioni industriali queste tecnologie rendono possibile anche un radicale cambiamento del modello di business che è quello che effettivamente sta cambiando
Nel beh all'interno del sistema industriale cioè rende possibile
Sempre di più e il l'elemento guida di questo straordinario cambiamento del modello di organizzazione dell'impresa che è quel fenomeno che noi chiamiamo con un termine piuttosto infelice serviti d'azione della manifattura
Che intendiamo per serviti d'azione la manifattura e intendiamo che nel mondo quattro punto zero la tradizionale distinzione ed eravamo abituati ad avere tra manifattura e servizi tende in qualche modo a venir meno
Perché tende a venir meno perché in fin dei conti è la manifattura che si servì Rizza
Nel momento in cui noi attraverso le nuove tecnologie riusciamo a personalizzare il prodotto in realtà sempre di meno anche la manifattura vende prodotti e sempre di più tende a soddisfare un bisogno e quindi l'oggetto della manifattura e la soddisfazione di un bisogno questo è molto evidente in alcuni settori produttivi immagino settore della mobilità dove attraverso i meccanismi di mo'di sharing mobility
Abbiamo sempre di più non più l'acquisto della macchina ma la soddisfazione dei bisogni di mobilità e questo ci è reso possibile
Dalla straordinaria sinergia che abbiamo tra il mondo della i siti il mondo dei servizi al mondo la manifattura
Cioè non viene meno la manifattura tanto che comunque noi continueremo a spostarci su una vettura che sarà fatta di acciaio di plastica e magari con il motore elettrico ma viene cambia completamente la modalità con cui li troviamo questo di questo bene
Ed è evidente che questo elemento è un elemento che ha destinato a scardinare anche gli assetti industriali più tradizionali
Se noi immaginiamo l'attenzione delle grandi case della e delle grandi Company dell'ICT verso settori l'Automotive d'ci rendiamo conto nel prossimo futuro sarà difficile capire
Se l'automobile avrà più componente DTE di servizio quindi sarà più Boogerd o altre grandi o piuttosto i tradizionali produttori di auto ma questo sta avvenendo in altri settori settore la meccanica il professor De Rita
Faceva riferimento alla meccanica comune settori maggiore specializzazione ormai i nostri produttori di macchine sempre di più un mi dicono stando così cominciando a vendere un servizio di produzione
Quindi anche nella manifattura più tradizionale c'è uno spostamento radicale dalla vendita del prodotto alla vendita del servizio
E questo determina non solo il venir meno di quelle diciamo di quell'approccio statistico tradizionale tra manifattura e servizi ma cambia completamente la logica la mentalità e la mentalità del sistema industriale
E quindi io credo che queste
Grandi trasformazioni e in questo nuovo e questa nuova approccio questo nuovo paradigma l'industria quattro punto zero e anche il paradigma che ci consente di affrontare le due grandi sfide ambientali che abbiamo di fronte e qui si e qui chiama in causa l'altro elemento che la responsabilità dell'impresa
Cioè le due grandi sfide ambientali che abbiamo di fronte che sono da un lato la lotta ai cambiamenti climatici e quindi la necessità di ridurre le missioni e dall'altro l'uso efficiente delle risorse quindi ha necessità di entrare in un paradigma un paradigma di economia circolare
Io credo quindi che quello che abbiamo di fronte
Un cambiamento molto radicale è un cambiamento del contesto e che sta determinando un cambiamento il processo produttivo
Da questo punto di vista l'Italia può affrontare questa sfida
Con e molti elementi di debolezza nel senso non abbiamo i grandi operatori nel settore la ST ma con qualche elemento di forza rispetto ad altri Paesi abbiamo ancora una base manifatturiera piuttosto consistente che se aggancia la rivoluzione e se in qualche modo riesce a trasformarsi e agganciare la possibilità di vendere un servizio piuttosto che un bene può giocare ancora ancora un ruolo un ruolo da protagonista
Ma quello che e vado alla conclusione sperando di essere rimasto nel tempo come avevo promesso Damiano
Ce l'ha fatta alla platea in generale alla platea quello che in conclusione io credo che nel nuovo assetto produttivo abbiamo anche un recupero del ruolo della fabbrica
Ho sentito dire in qualche intervento che in realtà la fabbrica tende a spostarsi in altri posti io credo che il quattro punto zero sia anche un'opportunità per una nuova centralità dalla fabbrica
La fabbrica digitale e il luogo dove si incontrano le tecnologie le competenze
E quindi io credo che possiamo ripartire dalla fabbrica dalla nuova fabbrica digitale
Per ridisegnare intorno alle esigenze la nuova fabbrica un nuovo modello di relazioni sindacali un nuovo modello di di sviluppo che veda al centro l'impresa in un'ottica di responsabilità così come ho cercato di declinarla grazie
Con ben due minuti d'anticipo ma chiuso dottor Bianchi veramente
Bocciata aspetto da non sottovalutare che praticamente indusse quattro punto zero e questo processo ormai avviato sta producendo dottor Bianchi dei potrà confermarmi o meno
La rilocalizzazione di molte imprese che ovviamente ritengono più più conveniente a questo punto con le nuove tecnologie tornare a produrre in loco
Andar via da dove avevano delocalizzato quindi questo è un altro aspetto importante allora io con Cesare Damiano Concesa Damiano io ne parliamo delle tutele contrattuali e legislative per i nuovi lavori questo è un argomento che no è emerso un po'durante la giornata attraverso tutti gli interventi che ci sono stati tre che è stato declinato in diversi modi allora onorevole Damiano quali sono le prospettive per prevedere nuove tutele contrattuali e legislative per i nuovi lavori e sei e quanto sarà difficile
Bene anch'io ringrazio per l'invito e per l'opportunità il convegno Borda fortissime suggestioni ma il tempo e crudele quindi però di stare esattamente nei quindici minuti andrò un po'di corso allora
è vero che siamo in una situazione diciamo di travolgente cambiamento come diceva Andrea Bianchi
Questo per me e il mio ufficio io qui dentro o l'ufficio ed è diventata una protesi perché convivo col telefono il telefono prevale su qualsiasi altra relazione già questo indica qual è stato il cambiamento dico il mio ufficio perché io non è che telefono soltanto scrivo mando mail sto imparando tutte le diavolerie che dentro questo scatolino sono content
Ora ha detto questo detto questo vuol dire che qui siamo arrivati cosa avevamo alle spalle allora io ci tengo a fissare un principio per cui è stato variamente trattato quale il modello economico che ha dominato il mondo negli ultimi quarant'anni e che oggi sta mostrando la corda parlo come al solito mi conoscete del liberismo della scuola di Milton Friedman della vittoria del mercato sulla persona possiamo dopo quarant'anni dal mio punto di vista tirare come si dice un consuntivo fare una valutazione fare un bilancio quel modello ha funzionato o non ha funzionato a mio avviso quel modello con i suoi pregi sui difetti ha complessivamente nonché funzionato a mio avviso si tratta di un ma modello economico ma all'atto
Che sta corrompendo il tessuto della società
Quando dico malato perché si basa su un principio giusto in sé astrattamente parlando la competitività la concorrenza ma la declinazione del concetto di competitività e di concorrenza e anche sullo stato declinato in modo malato perché noi abbiamo vissuto in quarant'anni in una logica nella quale nei convegni
Parlavamo di qualità ma nella pratica economica la compra corre Enza era al ribasso
Quindi non siamo distrutti soltanto con gli appalti al massimo razza Diba Aso siamo vissuti in una società al massimo ribasso per quanto riguarda i valori e la qualità del lavoro
La capacità in qualche modo di equilibrare la crescita economica fra chi ha molto e chi ha poco
Da questo punto di vista l'ho messo nel mio astratte vorrei citare due autori stitichezza che dice una cosa molto importante nel suo libro disuguaglianza e crescita economica
A differenza di quello che è capitato negli anni cinquanta e sessanta nei quali tutti i gruppi tutti i gruppi sociali progrediva annota Totti
Chi aveva molto che stava in mezzo chi aveva poco
Successivamente negli ultimi venticinque trent'anni dice Stiglitz l'indice di Gini il parametro comunemente usato per misurare la diseguaglianza di reddito parlo degli ultimi trent'anni è aumentato
I circa ventinove per cento negli Stati Uniti diciassette in Germania nove in Canada quattordici in Gran Bretagna dodici in Italia quindi noi possiamo suddividere questo periodo in un periodo anni cinquanta e sessanta nei uguale Periodo diciamo così il progresso porta un beneficio distribuito
In tutte le classi sociali nel periodo successivo dominato dal liberismo economico e di mercato nel quale purtroppo
Come l'acqua del mare che evapora e va verso il cielo la ricchezza assalita all'alto e ha tolto dalla parte bassa in sostanza
Dice giustamente Stiglitz anche quando lo ricordava De Masi hanno governato i progressisti delle sinistre i vari centro sinistra gli ulivi nazionali internazionale
In politica l'applicazione di teorie economiche è stata un'applicazione che ha favorito la classe più abbiente
Noi di questo dobbiamo essere consapevoli cioè il Complesso il tratto prevalente delle politiche che sono state in qualche modo dominanti negli ultimi quarant'anni hanno favorito chi aveva di più
E questo secondo me e l'elemento della crisi fondamentale che noi stiamo vivendo nell'età contemporanea potremmo citare anche il bel libro
Di Mariana Mazzucato e Michael Jacobus per quanto riguarda ripensare il capitalismo nel quale si dice anche qui che negli ultimi quarant'anni anche quando la crescita è stata consistente la maggioranza delle famiglie non ha sperimentato un incremento commisurato del proprio reddito reale
In tutte le economie avanzate
La quota del prodotto interno lordo che va ai lavoratori è sceso in media del nove per cento tra il mille otto
Dove centottanta e il tuo mila sette questi sono i dati anche dell'Organizzazione internazionale del lavoro quindi noi facciamo i conti con questa disse uguaglianza
Che in qualche modo è stato il risultato di questo passaggio dalla vecchia forma di capitalismo industriale
All'attuale forma di capitalismo finanziario che si sta sposando con il capitalismo tecnologico delle piattaforme digitali un'ulteriore trasformazione che cosa fare De Masi si ha parlato diciamo del concetto di lavoro nell'ambito delle società quindi dalla Magna Grecia fino ai giorni nostri io credo che oggi noi possiamo parlare quando citiamo la parola lavoro di una vera propria spoliazione dell'amore un lavoro depredato dei suoi diritti fondamentali io credo che la si debba dire così in modo radicale anche se da riformista io oggi io l'estremismo ma il radicalismo non ne estremismo
De Rita ci ha ricordato la molle cori per me molle con Larizza azione della società la dipendenza da fattori esogeni
Io credo che tutto questo sia Terriss Simo gli studiosi ci raccontano
Che anche il venir meno del modello fordista
Quello della grande impresa della catena di montaggio che regolava
Non solo il rapporto fra capitale e lavoro ma anche le differenze fra lavoro e lavoro le differenze di remunerazione però distribuite in modo equilibrato e che trascinava con sé anche lei certezze
Dello stato sociale il venir meno di quel modello
Abbiamo parlato di postindustriale di dieci città Lizza azione tutto il resto ha fatto sì che noi nell'era contemporanea venute meno quelle certezze quegli orizzonti viviamo accompagnati dalla paura dalla mancanza di certezze che deriva proprio da questa segmentazione e frammentazione sociale io penso che sarebbe ora
Per le organizzazioni sindacali per i partiti politici che hanno a cuore ovviamente di individua la persona umana
Riportare al centro del dibattito non dico il concetto di classe che probabilmente emesse superato vista la disomogeneità della società ma passare dall'idea dell'individuo
All'idea della come unità la ricostruzione delle comunità di interessi e di valori io credo che sia alla base della rifondazione di una società che abbia
Degli elementi valoriali
Nuovi detto questo
Che cosa fare i vecchi diritti diritti attuali e i nuovi diritti ma noi sui vecchi diritti possiamo dire che erano collegati a quel modello industriale sociale produttivo che è venuto meno i diritti attuali sono abbastanza deprezzati dove i diritti vanno inventati che cosa fare ma secondo me da un punto di vista dell'azione politica e dell'azione sociale noi abbiamo bisogno di risistemare i diritti da una parte e di innovare i diritti dall'altra parliamo della risistemazione io credo e ci siano tre parole che vanno collegate ad un'annotazione di tutela della lavoro soprattutto del lavoro tradizionale qualità qualità del lavoro stabilità stabilità del lavoro continuità continuità del lavoro
Io penso che un'azione sindacale legislativa che abbia a cuore queste tre parole quando parla di qualità io ad esempio sentivo sottosegretario Cominardi adesso c'è questo
Decreto dignità parlare del contratto a termine
Si parla della RAI interruzione delle causali
Probabilmente Confindustria su questo non sarà del tutto d'accordo io penso che sia giusto
La reintroduzione delle causali per il contratto a termine per mettere un limite all'utilizzo improprio del contratto a termine se è vero che siamo arrivati
A tre milioni di persone che hanno il contratto a termine il severo
Che nell'ultimo periodo il lavoro a termine frammentato e discontinuo prevale nelle nuove assunzioni non solo in Italia ma a livello della diciamo così dei dei Paesi occidentali
La seconda questione stabilità nel lavoro io penso che un'azione legislativa io lo promossa va non sono riuscito a passare e anche contrattuale
Dovrebbe interrogarsi sul fatto che oggi i licenziamenti illegittimi individuali
Sono troppo facili e troppo poco Tosco costosi lo scambio
Non è equo
Perché nel momento in cui è stato anche giustamente cancellato l'articolo diciotto che non funzionava più perché le nuove assunzioni hanno prevalentemente assunzione all'ottanta per cento
Diciamo con delle forme di lavoro precarizzato anti al tempo stesso quando il giudice non ti può reintegrare nel posto di lavoro e il giudice non può disporre la quantità del risarcimento
In relazione alla illegittimità del licenziamento perché predeterminata alla legge
C'è un elemento di incostituzionalità nel Giobatta quando c'è ovviamente una discrasia fra il numero
Basso per il risarcimento quattro mensilità di base fino a ventiquattro e l'impossibilità di essere integrato nel posto di lavoro
Quindi bisogna intervenire facendo costare i più il licenziamento illegittimo individuale
Se non lo si fa per via legislativa bisogna vedere
Quali possono essere G. sparse per via contrattuale questo attiene alla stabilità per quanto riguarda la continuità del lavoro
Io credo che noi abbiamo in qualche modo scambiato le le lucciole per le lanterne va benissimo la flex sicurezza
Ma noi abbiamo avuto una flessibilità senza sicurezza abbia mosso pensato
Che la lotta giustificata al posto fisso a vita anche se immeritato fosse la lotta al lavoro stabile e continuativo in questo modo tu non dai dignità e non dà il futuro soprattutto alle giovani generazioni e di attualità contrattuale e legislativa il fatto ad esempio di intervenire ancora una volta a sostegno
Tutte le assunzioni a tempo indeterminato con degli incentivi però non congiunturali ma strutturali Giobatta avuto degli incentivi congiunta al infine per quanto riguarda i nuovi i nuovi diritti
Io mi limito a dire questo pensiamo allaghi di economia il raider di cui si parla molto anche se i Raiders non di cui perché abbiamo i rider abbiamo quelli del Airbnb abbiamo Huber abbiamo quelli che scrivono le piattaforme hanno lavori occasionali utilizzando il web e così via
Qui c'è un punto senza addentrarci su quelle che saranno le soluzioni di merito vedremo quello che farà il governo da questo punto di vista stabilire se questo tipo di lavoro è un lavoro subordinato o è un lavoro auto noi siamo di fronte a delle valutazione difformi da parte di tribunali penso a Lussemburgo penso a Torino il Tribunale del Lussemburgo a proposito degli autisti di Huber ha trovato un nesso di dipendenza io sono molto felice di questa sentenza in Lussemburgo
Meno felice la sentenza della mia città di adozione Torino che non riconosce il raider nessun vincolo di dipendenza della misura in cui questi lavoratori
Hanno la possibilità di decidere se entrare o non entrare nella piattaforma digitale
Io credo che questa valutazione dei giudici sia ancorata alla vecchia modalità dell'organizzazione del lavoro e che non tenga conto degli aggiornamenti culturali di cui dobbiamo dotarci per affrontare la tematica dell'economia digitale quindi è vero che posso decidere se entro è vero che posso accettare o meno un lavoro qualsiasi tipo di lavoro decido se accettarlo non è obbligatorio che io lo accetti ma nella misura in cui lo accetto entro nella piattaforma se l'algoritmo
Detta ritmi tempi e modi dell'esecuzione del lavoro questo a mio avviso da carattere di dipendenza alla prestazione io credo che questo sia il punto politico culturale filosofico sul quale noi dobbiamo concentrare la nostra attenzione chiarendo il carattere di dipendenza io spero che il legislatore si muove in questa direzione poi da cui tutto il resto è relativamente più facile
Non indico qual è la strada migliore che può essere
Lo stabilire
Una remunerazione minima salariale per legge oppure utilizzare i contratti come quello del settore della logistica che si è prefisso intervenire per individuare la figura del writer concludo
Io credo che nella nuova frontiera dei lavori anche se apparentemente distante dalla cultura del sindacato tradizionale un sindacato innovativo come il volto dovrebbe intervenire sia sul lavoro dipendente che sul lavoro autonomo che sul lavoro digitale
Io stesso con la mia associazione sollecitato dalla Regione Lazio fornito una proposta di leggere il giornale Petri raider
è opportuno che ci interroghiamo su quelli che possono essere gli elementi di tutela non solo la questione del salario abbiamo l'esempio dei voucher che stabilisce i dieci euro lordi all'ora al sette e mezzo netti il resto ovviamente
E per quanto riguarda l'INAIL e l'INPS possiamo avere i riferimenti contrattuale dei sindacati come ho detto del settore della logistica abbiamo i problemi
Del rapporto con la piattaforma digitale dell'INPS per censire istantaneamente i contributi versati
Con queste prestazioni di natura occasionale abbiamo il problema dell'assicurazione nel caso dei raider per eventuali incidenti di percorso
Dovendo trasportare dei prodotti alle famiglie che lo richiedono un incidente può essere sempre all'ordine del giorno ma detto tutto questo io credo che noi dobbiamo appunto interrogarci
Su come siamo in grado di risistemare i diritti di base del lavoro dipendente tradizionale sempre più mobile perché c'è un passaggio una sorta di osmosi continua fra concetto di lavoro dipendente di lavoro autonomo come tuteliamo il lavoro Autonomous tout court
Reintroducendo la logica dell'equo compenso delle tariffe minime di base
Che favoriscono la concorrenza di qualità a mio avviso e come possiamo introdurre questi diritti come il salario di legge o contrattuale che supera la logica del cottimo per quanto riguarda le nuove piattaforme digitali ho concluso
Dicendo questo
Non commettiamo l'errore che abbiamo commesso dieci anni fa ero ministro del lavoro sui consente
Io ricordo il film con Sabrina Ferilli
Ricordo la teologia del consenso serve un lavoretto di passaggio per chi studia e fa altro ma non sarà mai un lavoro di riferimento non è vero
Lo stesso si decide oggi Velardi che con nomi perché non è stato un lavoro il passaggio
Quando con quella famosa circolare diciassette io stabilito
Che chi riceve dalle telefonate era vincolato normalizzazione del lavoro di stampo taylorista e quindi era lavoratore dipendente abbiamo stabilizzato trenta mila persone all'epoca Giovanni
Tele performances di Bari tre mila dipendenti trecento bambini dopo la stabilizzazione la stabilizzazione del lavoro fa bene alla famiglia e fa bene alla demografia parliamo tanto di famiglia ma se non commettiamo se non commettiamo il principio della certezza nel lavoro con il principio della scommessa sulla famiglia noi di che cosa stiamo parlando parliamo esattamente dell'opposto quindi non trattiamo i lavoretti della dighe con nomi come i lavoretti di passaggio di chi fa altri lavori o studia non è così
La ricerca che io condotta la terza indagine sul lavoro che cambia come associazione lavoro welfare insieme all'università di
Roma quindi con una sapienza mentre nel due mila due la prima indagine aveva scoperto lo stipendio dei mille euro
Era uno stipendio medio basso oggi noi abbiamo scoperto che i mille euro il baricentro di chi guadagna di più ma di chi guadagna quattrocento euro al mese purtroppo vincolato a lavori
Piccoli che diventano il lavoro non un passaggio transitorio nel lavoro che quindi non commettiamo quell'errore e diamo all'economia digitale latinità dei lavori e non cediamo più alle suggestioni
Di quelli che invocano a sproposito il tema della flessibilità se la flessibilità non ne coniugato al con un minimo di stabilità e di continuità corriamo il rischio di condannare intere generazioni da questo punto di vista l'azione legislativa l'azione sindacale sono molto importante e credo che nelle vostre mani si sia un degli strumenti indispensabili di azione e distrugge
Grazie a Cesare casa Cesare Damiano
Alla segretaria Margiotta lei chiamato insomma le conclusioni di questa giornata cosa gliene pazzo di questa giornata densa di interventi densi e importanti
A questo punto è a quest'ora
E che vanno faccio solo una breve riflessione su quanto con su quanto è stato detto
E del film un impegno
Da ciò che è stato detto
Nella mattinata emerge che c'è un certo disallineamento fa la velocità con cui le tecnologie avanzo non si evolvono
Con esse
Anche l'aspetto strutturale
Anche
Walter dal punto di vista organizzativo
E quindi quando diciamo induce quattro zero Giamaica e il tentativo di adeguato all'aspetto strutturale organizzativa a questa evoluzione
Ed è sita al ventinove decolla Procida col quale la società cecena tetti della dimensione umana e quindi al sociale riesce a tenere il passo
E c'è o meglio e non riesce a tenere il passo con questa evoluzione quindi sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista normativo
Per cui ci troviamo sempre in giro ce l'hanno sempre impreparati rispetto al ciò faccio cambia
Cinque vede il punto che il giudizio
Sì sì si parlava di nativi digitali però oggi che cosa succede c'è maggior parte dei giovani
Appartiene ad essa una nuova categoria c'è e in ben giardini cosiddetti inizio cioè nel petto Angel color rosso all'informazione uno strano dello su una parte c'è quindi queste un preciso indicatore del disallineamento che c'è fra l'evoluzione sociale evoluzione tecnologica
Condividendo in pieno e quindi non non non aggiungo altro a quello che diceva il presidente Damiano sull'esigenza che
E i nuovi lavori vanno vanno pericoli Lory vanno do da trovate nuove tutele
Mi pongo la domanda in che modo cioè che cosa può fare il sindacato per
Perché non mi dice attenuare un po'questo disallineamento che c'è come ennesima Gato posso operare in due direzione queste liberi
Davanti
Come abbiamo detto c'è quindi è da oggi cioè di quelle abbia detto oggi io da una parte dicevo indicazioni riceviamo come commesso all'indicazione per il futuro ma dice abbiamo anche un contorto perdi il percorso che abbiamo iniziato perché noi abbiamo iniziato un percorso dicendo siamo un sindacato non ideologica ma professionale
Cioè sennò che che abbiamo e che bisogna operare su due professionalizzazione innanzitutto ma non lo so perché dobbiamo essere professionisti del gode delle tutele del lavoro e del della rappresentante dei lavoratori quindi che non dobbiamo attraverso nessun disegno ideologico nei disegni politici ma dobbiamo portate verso il loro benessere alla loro tutela tanta ma dobbiamo puntare alla professionalizzazione del del lavoro è dei lavoratori più chiuso e il professor tonde diceva
La la società della conoscenza porta dopodiché presume breve proposta sulla il processo di apprendimento però ciò professore preso in parola anche che ci sia un certo sopperire che ma Gennusa beve al quale ci bisogna anche i lavoratori scesi a Beatrice lavoratore chiunque voglia partecipare ottocento sia Berge Isabelle visoni ritardo ripete l'evoluzione e quindi ero diciamo ecco proponiamo e in sintonia con dunque il suo ragionamento la non la società ma la dimensione della competenza imbatte nel perché pensiamo che un contributo a diminuire questo capo di velocità possesso ad alto tasso indagato dalle parti sociali attraverso altre sono su un ente che vorranno cioè che è quello della contrattazione perché a volte è vero che adesso c'è questo tentativo di Ortega Velardi tamponare di mettere una pezza a colori
Però i problemi sono tanti ENEL perché le parti sociali cioè coloro che vive nel mondo di un'ora a non offrono invece una regione per potete adeguate la norma va be'invece le regole alle nuove alle nuove esigenze
Ma il mio nome come cosa sottolineiamo molto
E il discorso della professionalizzazione dei lavoratori seguente attraverso l'acquisizione dicembre nuove competenze perché anche qui noi vediamo che c'è un disallineamento fra quelli che il giorno e nuove modalità organizzativi Rachel strutturale del lavoro e quelle che poi diciamo la professionalità cella diciamo la difficoltà che il lavoratore cioè avverte per potersi ingerire minigonne sino cabaret non soltanto per chi lavora perché se no il volgiamo interno e ci ai giovani e meno giovani che è un lavoro lo cercano anche lì vediamo che c'è un derisa allineamento tra quella che la richiesta che pone sembra esigenze di specializzazione con quelle che la domanda e mi ha detto non è qualificata in parte lo è abbracciamo lavorante abbiamo già preannunciato
Che ne perdi quello che servirebbe piuttosto che redditi di sostegno servirebbe il verde di cesello risorsa sul segno della formazione bisogna badare Guida un Progetto che noi mangiamo Corsaglia marce fabbrica delle competenze
Altro mezzo adeguato cioè coloro che cerco e loro devono rappresentare già devono formarsi conseguisse contengono altri come è una domanda qualificata che posso rispondere
Allinearsi con la richiesta che apporre esigenze di specializzazione più
Ecco
In questo senso penso che nel verde la commessa sarà sempre presente e si augura che anni mirante Sindar legate capiscono che è finito il tempo dei monopoli furente
Nostro quadro sono i vicentini del tempo
Noi il sindacato riesce a rivolgersi apparsi presente riesce appare capire che può dare un contributo per ora noi saremmo espulsi cene per Dejan siamo siamo tanto abbassando allontanata saremo esclusi dall'otto agenzie quindi è è voglio Prodi prendersela con la con la sottovalutazione dei corpi intermedi sei Gobbi intermedie non ci mettono a disposizione c'è non sanno fare quell'opera di mediazione un tono più corpi intermedi sono niente perché la Regione invece Giorgio De invece che va coltivata però
Avendo
No scambiando i vicini con i mezzi se noi siamo soltanto un mezzo non Giano fine anno essenze non mettendo voi ci crediamo che sia ben agenzie se siamo autoreferenziali
Saremo esclusi da questo processo io penso quindi che il sindacato alle parti sociali e possono fare molto e lo debbono far e in quest'ottica che io diciamo poco affettati grazie
Calze piazza S. adagiata allora
Prima di chiudere
Prima di chiudere
Piazziamo vogliono e che vogliamo ringraziare anche le Gasparri che pur essendo assente ha tenuto a mandarci un suo saluto e gli auguri di buon lavoro allora
Abbiamo sforato un po'però ne è valsa la pena nella sala pena perché il panel dei relatori gli argomenti trattati alla fine
Valeva la pena che fossero approfonditi anche con qualche sforamento che io più o meno amabilmente ripreso ogni tanto dal microfono grazie a tutti per la vostra attenzione grazie alla compassato per avere organizzato questo evento vi ricordo che a piano terra ci sono le indicazioni per un buffet allestito nei piani sotterranee quindi seguite le indicazioni al piano terra e questa giornata può proseguire anche con un buffet grazie a tutti