La lista unica progressista alle elezioni europee e la politica estera italiana con la Russia e in Medio Oriente: intervista a Laura Boldrini

Radio radicale siamo con Laura Boldrini di Ribéry uguali per parlare delle delle delle prossime scadenze politiche delle prossime elezioni europee dalla politica estera italiana
Presidente Boldrini lei oggi è intervenuta sul quotidiano repubblicana parlando del del del rassemblement progressista in vista delle prossime elezioni europee che cosa propone e che cosa c'è che non va oggi nel diciamo nel nell'aria pro che lei ha definito anche come progressista
Sì allora intanto vorrei dire che io penso che queste elezioni europee siano elezioni determinanti
Non sono elezioni come come dire ce ne sono state tante qui si deciderà il futuro dell'unione europea quindi penso che di vista la la gravità della situazione e visto che a destra l'Internazionale populista si sta organizzando io penso che bisognerebbe appunto da parte progressista avere qualche intuizione innovativa per riuscire a offrire un'alternativa a questa dimensione populista e quindi ho pensato che quello che oggi ma anche proprio di dare la centralità
Alle tante parti tante dei sentimenti della nostra società che si sono allontanati dalla politica e che non si sentono rappresentati
Quindi ho parlato di fare una lista una lista che possano mettere al centro le istanze appunto de di dei tanti mondi trascurati
E di riuscire a fare una operazione per cui si stabiliscono insieme
Con appunto più partiti più gruppi e con a queste associazioni queste espressioni della società civile cinque punti su cui si possono si può convergere
Su questi cinque punti andare insieme con una lista una lista appunto che racchiuda tutte le realtà innovative che vogliamo mettere insieme questo perché perché
Sull'Europa appunto i populisti faranno una battaglia feroce
E in qualche modo vorranno dividere il mondo in due no all'establishment e e e gli altri
Invece c'è tante c'è tanta gente tante persone molti giovani che credono nella forza dell'Unione Europea non così come ma per quello che dovrebbe essere quindi il motto potrebbe essere cambiare l'Europa per rafforzare l'Europa
Il suo rafforzamento deve passare attraverso un cambiamento
Anche perché anche perché quello della Progetto Europeo
è stato il più grande il più grande il più strabiliante Progetto di pace della storia dell'umanità immaginatevi che per settant'anni Paesi che si sono fatti la guerra
Per secoli per millenni
Hanno risolto le loro contraddizioni i loro conflitti le loro attenzioni attraverso il negoziato attraverso o il dialogo attraverso i trattati
Anziché usare le pallottole le bombe come è sempre stato quindi questo progetto va preservato ma sicuramente in un'ottica di una maggiore attenzione alle persone ai giovani
In un'ottica di maggiore centralità ecco a degli investimenti che possano creare lavoro quindi il mio obiettivo è quello di dire a tutte le forze progressiste facciamo un passo indietro noi con i nostri simboli che oramai sono anche un po'usurati no diamo la precedenza a a chi invece è a energie nuove e fresche da mettere a disposizione e cerchiamo di unire le forze in questa operazione
Oggi c'è stato un importante audizione del ministro degli esteri Moavero Milanesi che ha presentato le linee programmatiche del del suo dicastero qual è la posizione secondo lei del della politica estera italiana nei confronti della della Russia ritiene che il baricentro di questa politica estera si sia spostato
Più a est e che cosa bisognerà fare sulle sanzioni su cui si è discusso nell'ultimo Consiglio europeo di fine giugno
Io penso che ci sia bisogno di un interprete tra il ministro Moavero e il vicepresidente del Consiglio Salvini evidentemente non parlano la stessa lingua forse attraverso l'interprete potranno capirsi meglio perché il ministro Moavero è venuto in Commissione e ha ribadito il suo impegno per un'Europa più integrata dal punto di vista politico così come io l'avevo conosciuto d'altronde come uomo di chiara fede europeista
Tant'è che era stato insieme ad altri in un gruppo di Euro saggi che io avevo voluto invitare per discutere gli esiti di un sondaggio che avevo voluto fare con l'Istat su appunto la percezione dell'Europa
Presso i nostri cittadini e quindi una figura che ha speso tanti anni in Europa no e che ho ritrovato ancora oggi fortemente europeista dunque io mi chiedo
Chi è che parla in nome e per conto del governo perché d'altro canto invece troviamo una vicepresidente del Consiglio che parla di disgregare l'Europa questa Europa che non vadano e che usa un altro linguaggio altre modalità
E anche sulle sanzioni alla Russia le sanzioni alla Russia quando il Presidente del Consiglio venute inaugura appunto ha detto cose che andavano nella direzione di faremo di tutto per togliere le sanzioni alla Russia
Perché non le sanzioni non possono continuare in questo modo Salvini ha detto Fo passiamo dalle parole ai fatti poi si vede che al Consiglio all'unanimità vengono invece approvate le sanzioni alla Russia per altri sei mesi
Allora io ho sollevato la questione
Quindi
Hanno detto che era andato tutto al meglio mangia sulle sanzioni e appunto all'unanimità hanno fatto cose diverse da quelle che avevano detto perché anche loro hanno votato per il rinnovo delle sanzioni o quindi questa posizione delle sanzioni poteva essere chiarita uno dice togliamo le sanzioni perché appunto la Russia ha ottemperato agli obblighi previsti dal trattato di Brusca alle ho chiesto al ministro quali sono quindi questi punti in cui la Russia finalmente ha dato seguito ai suoi impegni perché se voi chiedete
Di togliere
No le le le sanzioni vuol dire che siete soddisfatti di come la Russia abbia dato seguito a quegli accordi perché altrimenti cioè come interpretate voi le sanzioni
Chi sanzioni sono uno strumento per fare in modo che i Paesi che hanno sottoscritto un accordo lo rispetti in uno strumento perché non si può pensare che uno Stato in banda un altro stato e non c'è una reazione quell'uno strumento di diritto internazionale non è
Non è una misura di politica economica
A me dispiace che questo posso nuocere a qualche azienda italiana non voglio dire
Non è così che si può decidere di togliere non toglie le sanzioni ma solo se si tolgono se quell'accordo appunto ha ha ha visto dei passi in avanti
E al tempo stesso s'è levato questioni in merito alla politica italiana sul conflitto israelo palestinese no non mi è chiaro quale sia la nostra posizione in queste settimane a Gaza è successo di tutto
Molti civili sono stati uccisi c'è stato il trasferimento dell'ambasciata americana mandatela viva
A Gerusalemme un'azione unilaterale vorrei capire qual è la nostra posizione noi abbiamo sempre avuto Medioriente una posizioni
Ecco sì da quando ero bambina mi ricordo l'impegno di Andreotti e di Craxi l'Italia è sempre stata e un Paese che ha ha avuto qualcosa da dire su questa su questa regione no
Della mediterraneo come è giusto che sia qual è oggi la nostra posizione non è che non ci stiamo
Chiudendo no in questa dimensione
Di come dire di di chi non vuole avere un ruolo di paura di Italietta riversata su se stessa che vede nemici da tutte le parti siamo circondati da nemici assentire Salvini no
Ce l'abbiamo anche all'interno dell'Unione Europea sentire Di Maio anche la Francia il nostro peggior nemico cioè unitarietà così che ha paura di tutti i partner e che li trasforma i nemici
Perde credibilità non è così che noi portiamo avanti il nostro interesse nazionale
Bene
Io ringrazio molto della sua disponibilità ringrazio Laura Boldrini per averci un po'spiegato la sua proposta di una lista unica progressista in vista delle elezioni europee e di averci spiegato le sue considerazioni sulla politica estera italiana
Dopo le audizioni che si sono svolte oggi in Parlamento del Ministro degli esteri Moavero Milanesi che ha presentato le sue linee programmatiche Grazia