"I socialisti in soffitta ? Passato e futuro di un idea"

Coloro che vi hanno preso parte il problema del suo futuro ma riguarda tutti volevo dire proprio questo che un'idea chiara
Comunque di visitato la democrazia occidentale nel Novecento
Il suo destino riguarda appunto sia la cultura sia la politica anche molto al di là di chi vi prende specificamente posizioni dall'interno
I temi sono tanti i relatori interverranno adesso a partire dal presidente Giuliano Amato
Noi speriamo che dopo l'intervento gli interventi dei relatori ci sia la possibilità di alcuni Brad interventi del pubblico e certamente ascolteremo anche gli autori io direi la parola al presidente Amato
A quando recinzioni questo libro per il Corriere della Sera qualche settimana fa ritenni ingiusto imbrogliare coloro ai quali mi rivolgevo
E dire che nonostante il titolo che sembrava rivolgersi agli specialisti era un libro che tutti potevano leggere perché non era un libro per specialisti
Questo è un po'imbrogliare il prossimo per la verità perché ancorché scritto con grande chiarezza
Questo è un lavoro lo diceva Biagio De Giovanni che c'era della ricerca dentro e che analizza nei suoi vari aspetti il pensiero di Bernstein
Neri percorre le critiche al Capitale di Marx confronta queste critiche con quelle successive di Sraffa con quelle di Weber quindi a un che di Libero per addetti ai lavori
Poiché immagino che in questa sala più o meno lo siamo tutti qui non si imbroglia nessuno se si dice che questo è un libro da leggere
è un libro da leggere per diversi motivi
Intanto perché e questo è utile sempre accorgersene diversi degli argomenti con i quali in questi anni ci siamo confrontati abbiamo polemizzato c'erano già inverno sta in me c'era non era Luxembourg c'erano in casa Ski
E questo è molto importante cioè la nostra memoria storica delle nostre discussioni evidentemente ha delle cesure perché accade che tornano però se tornano forse non è soltanto perché c'eravamo dimenticati certi argomenti ma perché probabilmente la vicenda storica ripropone dei nodi e dei conflitti che fanno tornare attuali discussioni che poi altre vicende
Avevano fatto esaurire avevano fatto disperde
E questo proprio il punto bene sta in era un disperso
Nella tradizione culturale della sinistra europea in particolare italiana Bernstein si era perduto
Perché si era perduto questa è una domanda che gli autori si pongono
E in realtà la ragione che si vanno a trovare che io trovo molto persuasiva che che bene Stain esperto
Troppo anticipatore di ciò che è stato troppo il contrario di ciò su cui si è fossilizzarsi alla cultura socialista
Tanto della seconda quanto della Terza Internazionale e attenzione questo è il punto chiave nella riflessione che loro fanno suber sta in non dimentichiamo che Bernstein è un rinnegato al quadrato
Perché rinnegato da cause Ski
E questo spiega molto della marginalità culturale che ha avuto nel corso del secolo rinnegato anche da cause Ski
Le orecchie
Lui diceva il movimento è tutto titolo non gruppo ettaro ma celebre frase di bene sta in
Nella quale metteva in discussione la coincidenza del socialismo con un fine precostituito e comunque destinato ad essere raggiunto nell'altra società
Quella che verrà dopo l'esaurimento di questo di questa e dicendo questo venne sta invierà Eretico nei confronti della futura terza internazionale come lo era nei confronti della seconda
Perché in realtà non a caso anche Turati è critico nei confronti di Bernstein
E graduali Hînceşti riformisti dell'inizio del secolo e rivoluzionari un punto in comune avevano il fine il fatto che comunque il socialismo lo si sarebbe realizzato in un'altra società
Con la rivoluzione dicevano gli uni attraverso un processo graduale di naturale sviluppo e quindi estinzione del capitalismo dicevano gli altri ecco Bernstein si mette di traverso rispetto a questo punto cento
E definisce il socialismo una possibilità
Destinata comunque ad inverare Azzi ogni giorno nel presente e nonni in dopodomani che segue ad una cesura
Destinato ad essere un ideale e non una dottrina
La classe operaia deve realizzare un ideale e non una dottrina
Questa è la sua in realtà il cuore della sua straordinaria modernità quella
Che induce gli autori a riscoprire Bernstein
Ma in realtà se l'andiamo a leggere appunto il libro merita di essere letto proprio per la riscoperta di ciò che a cavallo del secolo in quella discussione che portò il suo nome
E che avvenne su alcune riviste insomma subito dopo il programma di Erfurt
Ecco troviamo una serie di argomenti di grandissimo valore teorico davanti ai quali ci accorgiamo che sentiamo che la pensiamo come lui
A proposito dei due assi del della dottrina di Marx la teoria del valore la teoria della crisi del resto dopo Sraffa fin troppo facile accorgersi che
Bene sta in aveva anticipato il fatto che
Il prezzo i non dipendeva tutto dal rapporto tra lavoro e produzioni in fabbrica che c'è un surplus che si determina più ampiamente nella società
E la teoria della crisi ora basta enunciarla per sapere che siamo d'accordo con Ben Stein il quale nega la
Automaticità del passaggio da un modo di produzione all'altro quasi segnata deterministica mente da processi storici necessità
La scoperta della democrazia
Ecco questa straordinaria eresia il liberalismo non è la forma del capitalismo che è la sostanza del Nemico di classe
Ma il liberalismo contiene in sé dei principi universali che magari in questo momento taluni staranno usando nel proprio interesse per se medesimi ma suscettibili di un'espansione che li renderà utilizzabili anche da altri
E ancora Bernstein non sapeva cosa sarebbe stato il ventesimo secolo
Ancora non l'aveva vista l'espansione naturale dei principi liberali
Il principio one man one un po'che è un principio che come tale nasce alla fine del settecento e che rende immediatamente contraddittoria la posizione di un ceto che dice sì però soltanto a quelli che hanno i soldi
Soltanto a quelli che hanno la proprietà terriera
Nel momento in cui viene così applicato in realtà quel principio viene contraddetto
E manifesta la sua potenzialità espansive alla quale i diseredati dell'oggi potranno fare appello domani queste cose per noi sono facili da dire perché viviamo cento anni dopo Bernstein ma Bernstein le aveva fin fin dall'inizio capite
Critica perciò la dottrina e critica gli effetti indotti
Dalla dottrina
Critica perciò questa idea dell'altra società
Noi accumuliamo in queste risorse organizzative consenso disciplina pure spenderci domani non ci dobbiamo spendere oggi anzi ciò che facciamo oggi in fondo è senza importanza
E critica conseguentemente l'attendismo anzi lui lo chiama l'impossibili si smonta Ernest IST lo star qui ad ingrassare io Aspettando il domani
E gli autori non possono non rilevare che nella critica di Bernstein all'Spd dei tardi anni novanta
Questo partito che cresceva e totalmente che cresce organizzativamente ma chi è come un
Una grande nave ferma perché non si può muovere in attesa del domani somiglia ad altri partiti che in futuro si troveranno a vivere la stessa
Bonaccia inattesa di una tempesta che dovrà prodursi e che li farà arrivare nel loro nello rapporto
Critica il pregiudizio anti riformista che tutto questo gene
L'idea che appunto d'impegnarsi oggi nelle riforme sia opportunismo
Perché in realtà il nostro destino si compirà domani ecco nel leggere queste cose che oggi non dovrebbero fare più male a nessuno e se c'è qualcuno a cui fanno male deve preoccuparsi di se stesso
Trovando tesi così grave sfruttabili
Ecco che sorge la domanda ma perbacco ma allora perché il mondo non è come Bernstein ha detto
Ecco questa questa è la sensazione che prova chi come lui i in queste cose ha creduto anche quando non erano in molti a crederci
E che dopo l'ottantanove dice ma tutto questo ora è la verità che ha trionfato
Ecco sotto queste bandiere non possiamo non entrare trionfalmente nella città che è nostra
E invece sta accadendo tutto il contrario
E invece da quell'ordine è falso che le idee qui criticate avevano creato sembra che siamo passati a un disordine quasi ingestibile
Era è è il tema che pone in che lui molto modesto insomma
La prefazione che ha scritto De Giovanni uno splendido cammeo all'inizio di questo libro che è un bel libro ma in quattro cinque pagine ha condensato cosa che ha imparato a fare da ultimo ripensare se non
Se
Ebbene questi professori invecchiando insegnano ai giovani che non è necessario sempre scrivere cento pagine in effetti se ne possono scrivere anche poche chi esce umane Terme nomine un inarrivabile esempio di questa capacità di stringere più passano gli anni più sapere stringere cose di grande sostanza e proprie questa la domanda che Degiovanni si pone realtà perché
Ora le spiegazioni possono essere diverse una
Io ne ho parlato se non non non non non sembri un espediente retorico ma mi è proprio tornato in mente oggi riflettendo su questo libro quando chiacchieravo con Gerardo Chiaromonte di riformismo
E proprio una delle ultime volte che ci siamo visti lui mi disse ma guarda che i riformisti sono sempre stati una minoranza non vedo come potrebbe essere altrimenti io ora
Questa può anche essere una risposta
Ma non può essere accompagnata da altri
In realtà e questo è il punto che tocca Degiovanni nella sua prefazione
La fine del comunismo
Anziché aprire le porte alla vittoria di ciò che noi consideravamo il suo contrario cioè il il socialismo liberale del socialismo democratico aperto le porte al disordine
Perché la storia non è fatta come noi vorremmo ecco la storia
è fatta di processi che una volta che sono intervenuti producono comunque i loro effetti non è che si ricomincia daccapo non è come un firma che uno dice be'tutto sbagliato io torna indietro e ricostruisco la scena dall'inizio no
Perché il comunismo è stato una tragedia della storia ma è stato un ordine della storia
La storia di questo secolo ha finito per trovare i suoi cardini ordinamenti nel comunismo tanto nei Paesi che l'hanno avuto quanto nei Paesi che l'hanno combattuto perché è stato comunque il punto di riferimento
Quello intorno al quale si sono organizzati gli eserciti a difesa degli eserciti nemici per cui una volta chi è finito è finito un principio ordinante basilare della vita di questo secolo
Delle aspettative
Dei singoli e dei gruppi per cui una volta chi è finito è cominciato un gran disordine
Certo che è una colpa storica del comunismo avere lasciato popoli come i popoli jugoslavi
In una condizione nella quale l'immunità era garantita soltanto dalla fermezza stalinista delle delle de del partito titolista
Certo che è così ma è un dato di fatto che una volta che il coperchio del comunismo è stato tolto dalla Jugoslavia sono esplose le differenze e quindi che non aziona liste in modo incontenibile
Se noi ci presentassimo con Bernstein e con le nostre esperienze di socialismo democratico non riusciremmo a creare ordine di fronte a quel viso
Ed anche da noi
Ed anche da noi la la
Tanta parte di ciò che era incanalato dal partito comunista è andata a cercare gli altri altri modi
Non c'era più un domani o un dopo domani per una protesta che la disciplina comunista chiudeva ferma nel presente incanalata verso un futuro per quanto impossibile
E allora si è dispersa in rivoli DiVersi
è diventata moralista
Io non non nascondere i la verità se se non vedessi se non interpretarsi come una sorta di regressione anche culturale quella che sta accadendo
Però lo devo prendere atto in realtà
Is
E questo è il punto che lui tocca
Ecco in questa disperazione
è possibile ancora e in che modo
Ritrovare il valore teoricamente persuasivo ma come valori ordinante e non soltanto razionalmente convincente
Dell'impianto che Bernstein ci offre che quello fondamentalmente del socialismo liberale
è un dato di fatto che
Il vecchio chi è caduto e mi riferisco a quel vecchio
Quello di cui parla questo libro
Ha lasciato i suoi stilemi in realtà
E così se mi permettete una cosa che può sembrare una cattiveria ma non lo è
Io del resto l'ho scritta in questa recensione lì mi era parso quasi di notare che appunto e e
La vicenda attuale che noi stiamo vivendo nella quale il PDS che in qualche modo il figlio di il del del del Partito comunista
Si sta avvicinando non può non farle più lo fai meglio è
Alla responsabilità di governo del presente per poterlo fare anche qualche modo dovuto riprendere gli stilemi di allora
E ha dovuto immaginare un domani al di là del quale potrà impegnarsi pienamente soltanto che questo domani nonostante la della fine del capitalismo sta al di là di una nuova legge elettorale
E ha dovuto in qualche modo inventare una transizione per poter passare dall'oggi a questo domani soltanto che questa transizione non è la fase di agonia del capitalismo ma è la fase del passaggio da un governo Amato un governo Ciampi
Un governo tutto di tecnici un governo non espressione dei partiti cioè se storicamente se uno si domanda questo stilema che cosa risale ed è risale a a quel vecchio impianto fatto di un oggi di una transizione di un domani al di là del qua
Questo dimostra che in presenza del disordine
Si fanno ancora valere come principio ordinante un principio puramente se volete modulare desunto da ciò che è accaduto il che significa che la la forza ordinante
Di ciò a cui i ricchi questo libro richiama viene ritenuta ancora insufficiente per potere essere utilizzata con efficacia nella società del disordine come quella che oggi noi ci troviamo a di
Ecco non io non ho molto non ha molto altro da dire insomma
Ricordo che Bernstein a un certo punto
Si chiede
Ma allora vediamo se riesco
A ritrovare il punto
Qual è il il il il principio unificante si chiede ad un certo punto
E dice che
Il giudizio morale
E perciò problematico che è improbabile che il momento unificante della battaglia socialista sia dato dall'automatismo dell'interesse di classe
Questo anche Gramsci lo aveva detto i due autori notano in realtà e costruiscono forse più di quanto non sia vero un ponte tra i due revisionisti Bernstein e Gramsci
In realtà Gramsci non Aga non ma loro lo dicono non ha capito Bernstein
Però è vero che è un revisionista perché come Bernstein
Dà molto peso al fattore non economico e questo è il quae è una delle leve del revisionismo di Beni Stabili e in questo somiglia effettivamente a Gramsci anche se i due sono profondamente diversi appunto anche Gramsci
Ce lo ricordiamo tutti considera economico corporativo il momento dell'interesse economico e quindi fonte più di dimensioni che di unità
Ma allora che cosa può unificare un aggregato sociale cui affidare un programma di riforme sociali
Un punto di vista risponde bene sta in è il giudizio etico sulla società esistente la coscienza morale intesa come somma delle idee e delle aspirazioni ad una società migliore
L'interesse immediato dalla conoscenza il fattore che motiva la prassi politica trasforma Trichet
Ecco questo implica
Che
Voglio chiudere con questo sperando che a questo punto non sia fonte di equivoci come mi è capitato in passato
Che Delvecchio che la sinistra in sé
Non può non rimanere
La responsabilità morale della classe dirigente
Della stessa si inizia
Il coraggio morale
Di persuadere acciocché difficilmente trova il consenso immediato economico corporativo
Ma di persuadere di affrontare la difficile battaglia del POR su davvero su ciò che può cambiare realmente imprese
Del fare capire che la difesa dell'economico corporativo immediato può essere conservatrice non progressista
Per rendere incerto credibile il beneficio a medio termine del cambiamento
Ma dell'avere la forza e il coraggio dell'imporre la perdita di qualcosa oggi se necessario per migliorare l'insieme di domani
Questo è ciò che la vecchia classe dirigente della sinistra aveva imparato a fare
Sapendo mi anche derivare Prezzi di impopolarità
Magari lo faceva in nome di un domani che era l'altra società
Qui avremmo addirittura il vantaggio di poterlo fare il nome del domani di questa società quindi al limite più credibile più sperimentale vive più verificabile con gli stessi strumenti del consenso dello stesso il consenso elettorale
Ma appunto tra i fattori di disordine che il presente a anche quello di una tendenza della classe dirigente a seguire piuttosto che a guidare ad amplificare piuttosto che a correggere
Apportare nelle aule parlamentari e in altre sedi più una voce appunto ampli amplificata di ciò che ha sentito che non è il senso che se ne dovrebbe ricavare per un'azione di riforma
E qui in questo appunto
C'è qualcosa del vecchio principio ordinante che in fondo varrebbe la pena di non perdere magari no non sulla base di cause chi è sulla base di Bellini ma sulla base di Berlusconi
Ringraziamo il professore Amato nel come
Com'era da immaginare sì
Temi teorici e temi politici si intrecciano adesso la parola è al professor Lucio Colletti che come tutti ricordiamo nel mille novecentosessantotto il libro peraltro molto citato e discusso nel libro di Mina Poli Ranieri fu autore
Di un importantissimo scritto su Bernstein che riportò in Italia il dibattito su quel problema e allora la domanda che pone ma per perché il mondo non ma come vorrebbe Bernstein pur avendo Bernstein vinto nella teoria
No no no io non pongo una domanda
Ecco
Non si è l'accesso del il microfono il
Ma cercherò di essere succinto Bre perché in fondo di che abbiamo curiosità di sentire
Che cosa dicono il le persone più direttamente impegnate nella battaglia politica
Dal presidente della Camera dicono gli autori stessi del del libro
Il primo rilievo un po'sorprendente in fondo ricco sono non so più bene quanti anni ma saranno sicuramente una quindicina d'anni che si va parlando di riformismo riformismo che stupisce
E stupisce che parlando perché si è parlato più che ha fatto
Parlando del riformismo in fondo a nessuno
Sia venuto in mente di ricordare questo che è il padre del riformismo e anzi poi del riformismo buono che è il revisionismo
E poi di un revisionismo fatto sul serio perché come accennerò al di là forse delle stesse intenzioni soggettive di Bernstein all'opera di Bernstein
Determinare il
L'abbattimento di tutto l'edificio teorico di Marx
Questo è il primo elemento di sorpresa
E il la lettura del del libero di duopolio RAI ieri pienamente soddisfacente si può dissentire è un vecchio professore lo può fare ma mi asterrò dal farlo
Su questo o quel punto
Quando si imbarcano nei discorsi di metodologia della scienza e così via ma insomma dico siamo tolleranti
E d'altra parte dico il
Le ore sottratte alla lettura di collera le avranno impiegate anche utilmente nelle riunioni della direzione del PDS quindi e il e il libro condizione non non ne diffonde Harold lungo su questo per non portare via tempo però vorrei che i prescelti uscissero da qui con la persuasione che sì oralmente che miracoli a me ha fatto un ottimo lavoro hanno capito Bernstein ma per
Per quello che effettivamente è più importante spari ma ha detto
Incidentalmente insomma se non se Biagio De Giovanni non mi avesse trascinato su questo terreno non ci sarei sceso debbo dire che ho delle colpe personali
Per quel libro richiamato
Da De Giovanni per quella saggio sul sul Berta e
Debbo dire però che gli autori che insistono allungo
Sugli effetti catastrofici che quel mio lontano saggio avrebbe determinato avrebbero avuto anche il dovere di ricordare però che nel settantaquattro avevo mandato per aria tutto quanto
Ecco perfetto allargando Regolamento dei prezzi perché nel frattempo anche Occhetto è uscito dal marxismo
Insieme a tante altre cose
Però se mai con l'unico che sembra e sia uscendo al marxismo e il sottoscritto
Il che è veramente sorprendente la dice lunga e la dice lunga
Su come sia giustificato una sorta di di scetticismo circa le vicende umane con lui che ci introduce ama parlare di Bernstein è perché questo libro che nasce da una serie di articoli che bello stabile scrisse
Per la norma Saitta
Nel mille ottocento novantasei con il titolo Problemi del Socialismo
Se lo avessimo letto tutti quanti bei nasce lo avessimo digerito
Avrebbe risparmiato un sacco di guai a tutti quanti si al movimento
Operaio nel suo complesso sia molti intellettuali
Nella loro vicenda personale
Premetto subito che
Bernstein e non è una grande testa
Il non si può dire che sia una grande mente
E il probabilmente fu un prete e una storia dall'analisi economica esagera nel trattarlo come lo tratta ma certamente sopra non
Non è una mente eccellente che voli alto al confronto
Quali che siano le posizioni politiche insomma Rosa Luxemburg a il no rigo Rosa Luxemburg fu
Uno degli autori che si scagliò con più veemenza contro Bernstein Rosa Luxemburg ha un talento letterario una un fervore intellettuale
Che Bernstein e non ebbe mai però però però
Questo per invitare ad essere scettici anche nei confronti dell'intelligenza però dico chi Colts effettivamente allo stato effettivo delle corse
E chi ha scritto il ricco il libro veramente memorabile ebbene Sky
Ecco lo stesso Carlo Rosselli messo al confronto appare poca cosa
E per chi
Perché dico pure essendo uovo di
Di non eccelsa
Cultura di cui capace di grandi approfondimenti teorici perché Rita Berselli riuscì è il primo dato di fatto io credo che debba ricondursi alle circostanze storiche reali delle quali egli si trovò a Bernstein
A un certo momento era
Dalla Svizzera passò in Inghilterra dove divenne poi tra l'altro il beniamino di Engels divenne addirittura messe culture dell'ASCI troppe sta mentali obiettivi grazie quindi immaginate voi lo scandalo
Quando
Uscì con le sue formulazioni caute ma esplicite il tema di revisionismo
Berta AN si trova a vivere
In un momento particolarissimo
E il il capitalismo europeo nell'ultimo quarto del secolo scorso
Visse una lunga depressione la grande depressione di cui cominciarono a parlare
Soprattutto nel corso degli anni Trenta
I testi migliori di storia economica una grande depressione da cui uscì e trasformato
Trasformato in che modo
Ma insomma per essere sbrigativi
Trasformato come capitalismo monopolistico
O se volete dico trasformato nel senso che nacquero i grandi maestri cartelli
E al termine di questa profonda trasformazione che si produsse nell'ultimo quarto del secolo scorso accadde anche
Che l'Inghilterra rimanendo l'officina del mondo
Si trova insuperata quanto alle forme di organizzazione del capitalismo sia dalla Germania sia negli Stati Uniti d'America
Cioè nelle nel percorrere i sentieri del dalle forme nuove del capitalismo dico Germania Inghilterra sopravanzavo qualitativamente non quantitativamente ancora vincoli d'Inghilterra ora da estremo si trovò a vivere
In questa situazione di fatto
E ad assistere tra l'altro perché questo fu uno degli argomenti fondamentali su cui fece perno
A un fenomeno storico imprevisto e assolutamente imprevedibile dal punto di vista del dell'analisi di Marx e cioè alla rinascita di ceti medi o intermedi limoni
E anche di piccola e media impresa nel momento stesso in cui il fenomeno a concentrazione centralizzazione capitalistica con la nascita dei trust dei cartelli aveva toccato il suo apice cioè nel momento in cui sembrava verificarsi
La profezia di Marx circa la concentrazione in quel momento si riprodusse al fenomeno
Che mandavate oraria l'analisi di Marx che grosso modo era un'analisi fondata sulla previsione di una polarizzazione tra un pugno di magnati a un polo della società
E sulla priorità prioritarizzazione dei ceti medio intermedi ecco Bernstein coglie qui sto la rinascita del di una piccola e media impresa di diversa da quella
Dei primi decenni dell'Ottocento e quindi capisce che tutta l'analisi classica per di più aggravata dalla barbarie culturale di certo al marxismo dalla Seconda Internazionale
Terribile insomma il
Insomma io non non ho nulla contro il positivismo e quindi non vorrei tirare in ballo il positivismo in questo caso ma insomma c'è una rozzezza deterministica e il
I in tutto il marxismo Della secondo internazionale in particolare incavo scritte
Che colpisce e rispetto a questo il marxismo dalla Seconda Internazionale Bernstein certamente dei con
Una mente moderna
Questo è il punto fondamentale poi naturalmente dico pur non capendo un prospero di filosofia e di tante altre cose come Best buy the capito l'influenza nefasta
Che la dialettica e la filosofia dice la vedono esercitato su Marx
E capi quindi che la teoria del crollo era
Qualcosa di campato in aria
Capi dico cercherò di di di avviarmi alla fine rapidamente campi capì la complessità del del capitalismo moderno
Capì anche che se il partito socialdemocratico tedesco restava dico il per adesso in quella tenaglia del programma minimo del programma Massimo
Cioè se rimaneva un gigante organizzativo è un nano politico
Le cose sarebbero state rovinando il sette aprile finalmente è una cosa che a noi stessi occorso non so quanto tempo per tornare a capire
E cioè non solo e questo è un punto che gli autori vedono benissimo considerato che sono politicamente Gallo ornati apre il cuore alla speranza che essi questo punto lo abbiano visto bene
Capi non soltanto che l'essenziale della battaglia socialista
Ci sarebbe realizzata nel progressivo ampliamento della democrazia che questo era ciò che il movimento rispetto al feticcio del punto d'arrivo finale
Doveva realizzare cioè in consolle idealmente un ampliamento della democrazia ma capito che è fondamentale perché sotto la parola democrazia di corsi ce l'hanno gli equivoci più mostruosi
Capì che la democrazia è
Quella democrazia
Che ha la sua radice nel liberalismo questa era e la e la grande cosa che lui arrivò a intravvedere senza avere in fondo alle spalle nessuna particolare esperienza di storia del pensiero politico della filosofia politica e così via quindi ottima
Quindi il con tutta l'amarezza con tutto lo scacco
Che dà il fatto che uno scrive pubblica nel mille ottocentonovantanove io il libro di Besta ed io lo lessi trent'anni fa
In un'edizione tedesca che era appartenuta Gustavo Del Vecchio il mio arrivo a Prato come regalo di Galvano Della Volpe
Se la però ecco questo libro scritto uscito nel mille ottocentonovantanove un anno prima che finisse il secco
Non è servito praticamente a niente e a nessuno
Di fatto un secolo dopo
Noi ci troviamo a parlarne
E al cospetto di di un movimento operaio io non non amo questa espressione per lo dico subito dopo insomma anche
Se non ve l'avessi detto l'avreste capito da soli no
E il del movimento operaio che che ancora dico pervaso ma poi non solo il movimento operaio ma la piccola e la grassa borghesia e anzi quest'ultima più degli altri
Per le basse dal
Pervasa da tentazioni
Estremisti che dalle
Come dire da bellissimi io ideologici per tutti quanti parlano del tramonto delle ideologie ma tutti su ce l'hanno
Con l'aerosol
Gas esilarante
Insomma il è una scelta un po'drogata era uscito da un po'drogata la società di massa moderna e quella italiana probabilmente un po'di più a causa delle come dire dei cavalieri che l'hanno cavalcata dicono gli ultimi cinquant'anni
E allora viene appunto un po'di scetticismo
L'essenziale era stato detto e previsto
Nel mille ottocentonovantanove nulla nessuno pretende che vi si dovesse fare un arco di trionfo quindici dovessero applicare delle autostrade per farlo passare in quattro e quattro otto
Ma se si pensa di qual
All'ignominia che ha sempre accompagnato il nome
Chiudo e se si pensa al
Al fatto che neppure dopo quindici anni che si parla di riformismo prima che meno alcolico e Ranieri prendessero l'iniziativa a nessuno era venuto in mente di andarsi a rileggere Eduard Bernstein c'è appunto nella mente di che essere un poco scettici
Non soltanto sulla bontà umana ma anche sugli effetti dell'intelligenza grazie
All'acuta e breve breve acuta lezione di Lucio Colletti credo che poi gli Autori avranno modo di replicare su alcuni punti adesso la parola è al presidente Napolitano
Per
Ma io pure
Trovo molto apprezzabile d'impresa di presto Ranieri Umberto Minoli avete scelto questo tema essersi molto impegnati
Vede riproposto questo autore non so se Colletti
Consentirebbe chiamarlo maledetto per quel che gli è capitato per come è stato a lungo considerato ignorato frainteso e così via e ho trovato libero molto solo io ero molto attento
Importa che
Approcci diversi cioè una parte fondamentale del libro che dedicata ad uno studio
Del pensiero e dell'opera di Bernstein c'è una prima parte bene ma significativa libero che dedicata ad una polemica
Ad una riconsiderazione critica di quel che ha rappresentato il revisionismo per il riformismo nella cultura italiana nella cultura della sinistra e infine cioè un tre un terzo approccio implicito che viene reso esplicito nella introduzione di Biagio De Giovanni e cioè anche da questa rivisitazione di Bernstein e da quella riconsiderazione critica di ciò che è stata la cultura della sinistra in Italia che cosa si può ricavare
Sul tema del futuro del socialismo e del futuro del socialismo non soltanto in Italia
Io soprattutto su questi aspetti più schiettamente politici dirò qualcosa naturalmente deludendo le le attese di di Colletti che perché in otterrò piuttosto sulle generali e e anche perché francamente trovo eccessivo
E il passaggio da Bernstein a Ciampi ecco quindi non toccherò
Punti di attualità come affatto collassato Giulia come ha fatto Giuliano come ha fatto a Giuliano Amato versato Giuliano Amato per quello che riguarda la parte fondamentale del libro
Che credo sia veramente periferico di di di di dispetto pre di apprezzamento c'è un volta dottrina ecco c'è molta dottrina
Il professor Colletti che sarebbe certamente ingrato avevo accennato di cogliere i limiti e le aporie di quel discorso dottrinario non ha voluto farlo
Io non sarei in grado di farlo
Per quel tanto che nel passato ho trafficato con questi problemi mi considero del tutto fuori esercizio in questo momento
Vorrei solo rilevare che forse si presta ecco una eccessiva compattezza
Teorica
Al pensiero la posizione di peluche Stein anche cogliendone e probabilmente sopra valutandone tutte le connessioni tutte le proiezioni
C'è anche qualcosa che non mi persuade voglio indicare un punto DTP Serra
Dal momento che non identifico così sostanzialmente comma ispirazione il contenuto del libro
Un punto riserva che mi è venuto in mente anche leggendo in quella parte dedicata alla cultura italiana
Sull'idealismo sull'idealismo che avrebbe in sostanza svolto un ruolo assai negativo anche per la parte che ebbe per esempio la formazione di Gramsci
Ora è la formazione di Rossellini nel senso di deviare da una cultura delle riforme
Ecco io credo che noi dobbiamo sia parlando di ben stagno sia parlando della cultura italiana
Evitare di alimentari in qualche modo l'equivoco che vi sia una scuola filosofica teoria economica analisi dello sviluppo sociale
Congeniale alla cultura delle riforme e all'altra antitetica alla cultura vedevi forme io credo che l'accento va posto sul fatto che in sostanza
Realmente antitetica alla cultura delle riforme è stata una
Antitetica alla cultura delle riforme è stato una certa ideologia una certa ideologia e senza dubbio questa può essere identificata con la ideologia dell'alternativa di sistema
Quanto a questa abbia pesato nella
Vita culturale e politica del movimento operaio della sinistra in Italia e grande tema su cui anche io personalmente ancora un paio d'anni fa
Ripercorrendo la mia esperienza nel PC ho cercato di ritornare criticamente e autocriticamente ma non c'è dubbio che nella misura in cui quella ideologia ha pensato
A che una battaglia
Bella volata
E profondamente convinta per obiettivi di riforma a finito per ridurre questi a obiettivi intermedi come si diceva e non era una
Una categoria una categoria trascurabile diciamo nella nella nostra ideologia poi io credo che la pratica e anche nella pratica culturale oltre che nella pratica politica
Del PC si sia andati molto oltre questo schema però era uno schema senza dubbio deviante perché di lì poi veniva una sparuta azione tendenziale di qualsiasi risultato di riforma
Considerato come soltanto funzionale ad un fine ultimo di
Costruzione di un sistema avvolto di una società di una società altra e non c'è dubbio che era quella ideologia è che veniva la tendenza a considerare
Esposti al cedimento ideologico e persino occorre un pigmento morale e perfino occorre un pigmento morale in quanto si perdeva l'obiettivo ultimo rivoluzionario
E invece perdendosi quell'obiettivo si poteva anche capire in pratiche politiche e di potere deteriori
Ora io credo che
Abbiamo fatto bene intanto Ranieri e minotauri
A richiamare molto il revisionismo di Gramsci mi pare che in questo senso abbiamo raccolto molti spunti di quel bel libro Di Biagio De Giovanni la nottola di Minerva e ritengo che qui non ci sia una forzatura
Credo che noi abbiamo cercato in anni ormai lontani di reggere d'interpretare Gramsci
Nel senso di trarne il massimo stimato possibile ad uno svolgimento democratico della politica del PC via ad una valorizzazione della
Funzione nazionale del PC abbiamo soprattutto evaporato su alcuni temi che indicavano qui gli autori del libro come il filo che nonostante tutto produrre
Tra Gramsci e Bernstein nonostante tutto cioè voglio dire nonostante poi i giudizi molto sommari e sommariamente negativi di Gramsci subendo stai
Si valorizza molto mi pare giusto che sta con lunghe componente matrice anti deterministica anti catastrofista
E questa valorizzazione del fatto intellettuale dell'egemonia culturale del momento etico-politico da parte di entrambi mi pare che questo sia stato importante anche vorrei dire nella
Formazione di di di di intere generazioni di militanti della sinistra in Italia però ecco sappiamo anche come certi limiti e certe contraddizioni non si sia superati fino agli anni recenti in una carte rilevante della sinistra come col no io poi vengo alloggi ecco perché
Sì sì e io vengo alloggi perché
Anche la domanda anzi l'osservazione ecco la osservazione che qui Giuliano Amato riferiva
Di Gerardo Chiaromonte
Può sollecitare qualche considerazione il punto al quale il punto è che in ogni caso limiti e contraddizioni che per lungo tempo hanno accompagnato il discorso sulle riforme sul socialismo
Nella sinistra italiana hanno poi lasciate bruscamente proposto
Ad una sorta di azzeramento
Ad una sorta di azzeramento dopo l'ottantanove
E e io non sfuggo alla impressione credo che dobbiamo essere onesti con noi stessi
Che alcuni leggendo questo libro possano chiedersi va bene ma ma di che cosa parliamo di qualcosa di talmente remoto appartenenti ad un'epoca talmente lontana di una problematica che oggi così assente
Nel travaglio delle forze di sinistra delle forze di origine socialista in Italia e anche fuori d'Italia badate perché oramai se si pensa al modo convulsa o include anche i grandi partiti
Socialisti in Europa stanno vivendo le loro difficoltà e mi riferisco proprio a quest'ultimo biennio perché ancor più dura all'indomani dell'ottantanove
Nella consapevolezza che il crollo del comunismo aprisse nella consapevolezza o quella percezione embrionale del fatto che il crollo del comunismo all'Est apriva tensione delle incognite di grande portata anche per i partiti
Socialdemocratici e socialisti europea si è sviluppato per qualche tempo un certo sforzo di approfondimento di puntualizzazione teorica
Per esempio nel partito socialdemocratico tedesco nello stesso partito socialista francese quell'abbozzo quel tentativo di nuovo programma e così via e e poi invece tutto ha finito per essere travolto nell'assillo nell'assillo di di quasi di una battaglia per la vita e per la parte in termini politici e poi si può anche vincerla
In un momento quella battaglia come tutto sommato l'ha vinta il Partito socialista spagnolo l'ha vinta
Felipe Consales
Pochi giorni fa però c'è una sorta di azzera mento di problematiche che hanno tenuto il campo hanno anche diviso ma comunque hanno impegnato coinvolto profondamente le forze della sinistra
Europea e non soltanto italiana per un così lungo periodo e di qui appunto quegli interrogativi sul futuro del socialismo di queste forze e si dice e poi si dice da parte di Biagio davanti Degiovanni nella introduzione ma sicuramente questo libro non ha voluto proporre un ritorno a Bernstein no certamente non ha voluto proporre questo
E aggiunge e lui non si può nemmeno
Con l'ausilio di questo libro affermare la tesi che la sconfitta del comunismo abbia prodotto la vittoria del riformismo
Io mi ha mosso ecco se qui poi c'è una pietra lo diranno gli autori identità di vedute tra gli autori
E De Giovanni ma certamente bisogna intendersi non c'è dubbio
E che
I fatti dell'ottantanove e degli anni seguenti beh abbiamo fatto piazza pulita di certe dispute e abbiamo sicuramente e abbiamo sicuramente rappresentato dal punto di vista spero ricco una convalida dei due ragioni
Teoriche politiche del riformismo su questo non c'è dubbio ma ciò non è sufficiente per garantire un futuro al socialismo riformista
Io
Come
Chi ha ragione
E questo resta l'insediamento degli ultimi anni si e non non
Costringerci a pronunciarci futuro totale scetticismo e pessimismo perché come sai l'unica cosa che di sicuro l'unica cosa che di sicuro bene distinguere chi fa politica attiva da chi non la fa
E l'impossibilità di arrendersi al pessimismo perché a quel punto uno smette di fare politica attiva è cosa accadrà purché sempre una libera scelta ma
Ma chiudo chiudo la parentesi ecco e io ricordo che proprio nell'ottantanove nel settembre ottantanove ero a Madrid e anzi vedevo poco fa Luciano Pellicani non so se ci sia ancora
Ha dato via ero colui con Claudio Martelli a a un convegno data a cui venne lanciata soprattutto per iniziativa dei socialisti spagnoli ma con ampia partecipazione internazionale la rivista il futuro del socialismo
E io notai con qualche sorpresa che nel Pepe nel documento di base per questa rivista del cui comitato di direzione ero stato chiamato a far parte beh insomma
Si insisteva sul tema sull'idea della costruzione di una società socialista e quindi dedicare il mio intervento a una polemica con questo Risi duro
Con questo residuo perché
E portata a rilanciare manifesto nell'autunno del mille novecentottantanove che nel momento in cui
Da parte
Perfino dei comunisti sovietici nella misura in cui erano la presa
La Gorbaciov fra e già da molto tempo questo era accaduto per i comunisti italiani ma si postula anche per il futuro socialista una una coesistenza tra diversi regimi di proprietà dei mezzi di produzione
E si riconosceva il ruolo del mercato
E si assumeva come valore universale quello della democrazia politica parlare di una società socialista da costruire
In contrapposizione ad una società capitalistica in quanto società regolate da leggi diverso e tra l'orario inconciliabili leggi economiche del socialismo leggi economiche in particolare vs leggi economiche del capitalismo perdeva ogni senso perdeva ogni senso
E quindi insisteva sull'assai modesta sull'assai modesta forse così un po'pedestre
Per il resto la definizione del socialismo
Del socialismo come insieme di Fini e di valori da perseguire
Nell'ambito nell'ambito della società in cui siamo storicamente chiamati ad operare insieme di Fini e di valori inscindibili
Dallo svolgimento dei principi liberali inscindibili dallo sviluppo della democrazia però anche ammesso che su tutto questo si sia fatta chiarezza noi dobbiamo porci lo stesso dei problemi e poi il problema fondamentale e che anche una volta scomparsa la querelle sia sui mezzi sia sul fine perché cosa diversa parlare
Diciamo di Fini al plurale di Fini e di lavori proprio il socialismo ma una cosa è
Allieve
Messa la parola fine a a quelle antitesi e altra cosa e poi riuscire a procedere nell'affermazione di quei fini e dei e di quei valori riuscendo a proporre per direttivi di riforma corrispondenti alle condizioni così radicalmente mutate delle società nazionali e non soltanto delle società nazionali ma della società internazionale essendo oramai
Sempre più chiaro che quegli
Che possiamo considerare i fini e i valori propri del socialismo vanno perseguiti sempre di più su scala internazionale e non puramente nazionale e nemmeno esclusivamente
E strettamente europea
Bene
Una sinistra rinnovata io credo che in questo Paese il contributo del libro di Ranieri e di Mimmo Poli
Non è concepibile senza una robusta coscienza storica io preferisco lasciare aperto il problema di che cosa possa significare una nuova coscienza teorica
Di una sinistra rinnovata ma certamente
Una rebus va coscienza storica e
Condizione essenziale per una ricostruzione della sinistra in Italia ed in Europa e il valore del libro sta in ciò negli ricondurci a momenti molto significativi della storia
Dalla storia anche culturale naturalmente
Ma qui si mettono in luce anche atteggiamenti politici molto significativi di Bernstein
Ad aspetti cruciali della storia politica e culturale della sinistra in Europa io penso che dobbiamo in questo senso reagire all'
Sindrome dell'azzeramento e noi dobbiamo con pazienza con tenacia reintrodurre alcuni riferimenti storici in questo travaglio della sinistra e poi a che vedere
Come riuscire a indicare delle traiettorie di ricerca e di approfondimento culturale di sforzo analitico dinanzi dinanzi a delle realtà così profondamente mutate come quelle delle nostre società in modo particolare delle nostre società europee sviluppate sia in minoranza quindi nonostante che siano cadute tutte le impalcature ideologiche contrapposte sia in minoranza come i riformisti
Gerardo diceva di sì rossoblù naturalmente ma i riformisti sono sempre stati solo una minoranza in Italia già qui credo che possiamo essere più prudenti nel nel dire e il vero nell'auspicare che poi in questa condizione si superi
In Italia i riformisti sono rimasti una minoranza nonostante che tutti ci dicano riformisti e nessuno si dica di destra
Ancora adesso cioè l'orrore per una simile è possibile catalogazione e politica e tutti giurano di essere riformista non parlo solo di riforme istituzionali
Lì e comprensibile ed è perfino credibile e spero che i fatti lo dimostreranno che si sia tutti i riformisti ma parlo
Di di riformismo in senso in senso in senso ben più complessivo impegnativo
Ma solo
Ignoranza conformisti anche della sinistra
E che questa sì questa domanda terrone produce un'altra chi è in maggioranza
Chi è in maggioranza ecco ecco ecco perché ecco
Io Totip e la conclusione è una usato diciamo quindi dovrebbero essere i confusi quindi dovrebbero essere i coloni scusa guscio tu hai detto la confusione o qua giustamente aderisco alla correzione dei conti
E confusionari sono in maggioranza ma io credo che i confusionario solamente possono provocare danni diffusi
Però sono anche Simonetto diciamo così e invece confido nella possibilità di avere consensi di massa di avere consensi di massa
Sulla strategia riformista se si sia in grado di esprimerla se si sia in grado di esprimere e esprimere una strategia noi lo sappiamo e compito delle leadership quando voi ricordate che a proposito delle classi dirigenti di un vecchio
Un vecchio meridionalista come Guido come Guido dorso diceva che la formazione di di una classe dirigente un mistero nella storia ecco forse che poi forse e forse era un po'troppo fantasiosa mente pessimista in ogni caso e certo leadership debbono potersi e sapessi esprimere deve poi aggregare anche una maggioranza di consensi su una strategia riformista io mi auguro che ciò possa cadere e e ciascuno di noi poi dovrà vedere quale contributo riesca a darvi grazie
Grazie a Giorgio Napolitano l'ultimo intervento è del professor Tranfaglia
Anch'io come quelli che mi hanno preceduto l'ho apprezzato il lavoro che hanno compiuto Ranieri e binocoli
Sia per le ragioni già dette cioè per la tendenza
Nel nostro Paese anche da parte delle forze di sinistra
Di dare per scontate in qualche modo la discussione della fine del secolo scorso e di procedere connesse l'opera di Bernstein fosse un'opera discussa e respinta una volta per tutte
Ma anche perché secondo me è la lettura la rilettura di Bernstein
Ci è utile anche da un altro punto di vista a me pare che nel nostro Paese si è verificato non solo nel nostro Paese ma in particolare in Italia si è verificato un uno strano paradosso
E cioè il fatto che prima di tutto il revisionismo non ha significato le tendenze revisioniste non hanno significato necessariamente la scelta dell'avvio delle riforme rispetta una via rivoluzionaria
Quando si citava prima Gramsci e si parlava del revisionismo di Gramsci che indubbiamente una una una cosa accettabile
Non si può non notare il fatto che Grancini quella particolare condizione scelse una via rivoluzionaria ma la cosa non vale solo per i bilanci per per esempio un autore che mi sembra soltanto citato di passata e qui ma che ebbe sicuramente un ruolo importante neorevisionismo italiano in quel poco di revisionismo italiano che c'è stato e cioè Arturo Labriola
Altro che su su Marx nei primi anni del Novecento scrisse delle cose interessanti ed è neanche lui scelse la via rivoluzionaria e non quella delle riforme quindi nelle visioni ISMA italiano
A cui dovrebbe ecco questo è un appunto che faccia gli autori avrebbe indicato il capitolo più largo non tanto perché Divisionismo italiano sia arrivata risultati
Paragonabili a quelli del pensiero di Bernstein in questo sono perfettamente d'accordo con Lucio Colletti
Ma perché secondo me analizzare il Divisionismo italiano all'interno della rilettura di Bernstein ci avrebbe forse consentito di capire meglio
Questo primo paradosso che ho detto e un secondo paradosso un secondo parere adesso per certi aspetti molto rilevante
E cioè il fatto che il la corrente diciamo la corrente che si richiamava al socialismo meglio al comunismo ma che in qualche modo ha percorso il la storia del Novecento in Italia e che è stato una corrente maggioritaria
Rispetto a revisioni svolta fatta ancora un'altra operazione e cioè l'operazione quella di salvare le versioni ortodosso e del marxismo da una parte ed è un'altra nella pratica politica di applicare multe del come dire
Delle e possiamo dire conquiste dovremmo sionismo
Volevo dire
Mentre in un primo tempo neorevisionismo italiano la contraddizione era tra all'andare avanti sulla strada della revisione del marxismo ma scegliere strade rivoluzionari in un secondo momento ci siamo trovati di fronte al rovesciamento
Parlo della storia del comunismo italiano cioè da una parte da una parte e continuare a condannare Bernstein vede Goodison Isma'dall'altra per esempio nell'analisi economica e nei comportamenti sulla politica economica adottare una strada molto vicina a diciamo a punti di vista della visione lirismo naturalmente queste contraddizioni avevano a mio avviso degli effetti negativi
Perché una cosa è applicare in modo coerente per esempio la lezione di Bernstein l'auto un'altra cosa invece è per certi aspetti applicarla impari in pratica ma nega almeno dal punto di vista
Dal punto di vista concettuale teorico
Questa contraddizione a mio avviso questa contraddizione
No no
Anzi si beh certo certo da prezzi sicario ragione ecco da questo punto di vista da questo punto di vista la domanda che si faceva Giuliano Amato
Alla fine del suo intervento che mi sembra una domanda centrale di fronte a di fronte a quelli che sono stati gli obiettivi di questo libro di fronte alla discussione che sta che stiamo facendo
Perché Bernstein aveva capito tutto questo perché la storia per certi aspetti ha dimostrato la giustezza di quello che lui aveva capito eppure la storia andata in modo tutto diverso e quando il sistema comunista e crollato sotto il peso del del fallimento insieme politico economico del modello
Non ci troviamo oggi in una situazione in cui è molto difficile andare avanti
Rifacendosi a quell'insieme di fine ed i valori di cui parlava prima Napolitano ecco ormai delle risposte che a me vengono dal mio particolare mestiere
Una delle risposte diciamo chiama in causa naturalmente alcuni aspetti fondamentali della storia d'Italia
Ma chiama anche in causa un aspetto che non riguarda solo la storia d'Italia in fondo nei discorsi che si sono fatti pure su su aspetti diversi della rilettura di Bernstein quello che appare con estrema chiarezza
E che nell'analisi fatta da Berna staia andava perduto che cosa andava perduto è un elemento troppi come religioso
E parlo non soltanto di elemento utopico ma di elemento religioso e cioè io sono convinto che in realtà se il ministro degli Interni bene stai non ha avuto successo nella storia di questo secolo nuova unità perché la sua lettura della Società il fatto prima di tutto di non identificarsi in quella società del domani e verso cui camminare quel figlio quel fine da porre al di fuori della società in cui via viviamo
Ebbene questo nasceva dal fatto che in questo modo
In questo modo l'elemento utopico religioso che ha sostenuto così fortemente il comunismo ma anche il socialismo nel ventesimo secolo andava perduto
E questo io credo che sia anche oggi in questa seconda fila di secolo una delle domande che dobbiamo porci
Perché evidentemente di fronte a un elemento come questo si possono avere due risposte
Si può avere la risposta del fatto che bisogna in qualche modo di creare degli elementi utopico religiosi
Da legare a una politica oppure si può si può avere l'altra risposta e cioè che questi elementi utopico religiosi esprimeva malgrado di sviluppo che da superare
E non mi sembra che tutte e due le risposte in qualche modo siano da porre di fronte a questo tipo di problema
L'altro aspetto che mi sembra che che mi sembra importante da considerare in questo momento e questo nella storia del movimento socialista dei movimenti socialisti di questo secolo e anche qui mi riferisco in modo particolare al nostro Paese
Quello che quello che che che il risultato per certi aspetti autodistruttivo ed è stato proprio quello che in realtà da una parte da una parte di andare avanti dia vede diciamo due tendenze che sia il neonato vicenda per certi aspetti perché è una delle tendenze attendeva come come lui diceva che era la tendenza del comunismo italiano da una parte ad applicare un certo revisionismo di fatto ma difendere l'ortodossia
E l'altra tendenza nella fase successiva cioè la tendenza socialista è stata quella da una parte demenziale proseguire un dibattito teorico che è stato di grande importanza
Perché io sono convinto che le discussioni della seconda metà degli anni settanta e dei primi anni Ottanta fatte dai socialisti in Italia sono state molto importanti basta pensare alla discussione
Secondo me è fondamentale fatta sull'assenza di una teoria dello stato contemporaneo nel marxismo
Che che non si è fatto il primo in Italia prima di quel momento
Tutti ricordano gli interventi di Bobbio di altri amici su questa su queste cose ma dall'altra poi che cosa è successo che quest'altra tendenza che sul piano teorico aveva fatto molti passi avanti
E aveva costretto tutti a fare i conti con questi problemi sul piano politico poi non è riuscita
Non è un'uscita e qui si apre naturalmente un discorso complesso etc a perseguire un'effettiva attività di riforme e voi avete voluto così e questa secondo me è la tragedia degli anni Ottanta di quest'inizio degli anni Novanta noi abbiamo avuto abbia tendenze che per ragioni diverse all'interno del movimento socialista non ci convincevano acquisto il tema delle riforme al alla possibilità di attuazione delle riforme allora se questo sequestro che ho detto in modo molto sommario perché non voglio parlare brevemente come gli altri se questo che detto davvero oggi non c'è da meravigliarsi a mio avviso se si corre veramente il rischio di un azzeramento come quello di cui ha parlato Giorgio Napolitano
Perché qui si tratta a mio avviso di costruire su una base nuova su una base che da una parte Negus di forte coerenza tra la teoria e la prassi per usare un linguaggio desueto
Ma dall'altro anche a mio avviso di come dire di di di analisi di riflessione su quel tema che ho richiamato che queste su questo elemento utopico religioso che nel nostro Paese
Paura principale nel nostro Paese
Sembra di particolare forza
Sembra di particolare forza perché quello che vediamo oggi nello sviluppo del di questa confusa e disordinata lotta politica emerge tendenza che non si preoccupano tanto di presentare programmi quanto di sollevare aspettativa entro aprile espresso abbastanza confuse allora di fronte a questo io credo che alle forze di sinistra si imponga una riflessione su questo all'avvento per cercare per cercare di richiamare quell'insieme di diffide dei valori del socialismo che a mio avviso sono oggi per la nostra società e non solo per la nostra una forte
Esigenza morale
Ma se permettete un commento brevissima questo intervento i tram Palio credo che sia in pochi molto importante il tema che ha toccato sulla questione elemento utopico rinchiuso io che io però valorizzare in questo senso
Cioè il Novecento pressato in parte dominato dalle filosofie dalla prassi
Le filosofie la prassi non si identificano immediatamente con la formula elemento utopico religioso però indubbiamente lo contengono l'attualismo cioè la filosofia della prassi che in Italia
Ha dominato secondo me in larga misura anche la storia del movimento operaio io credo che su questo Del Noce aveva visto delle cose molto interessanti anche se i ovviamente discutibili ben questo è un punto questo è un punto importante e bisogna capire se il cadere della degli elementi utopico religiosi ovverosia io la Ritella ritradurre in termini con come dire filosofici la crisi delle filosofie della prassi
E la presenza di politiche puramente secolarizzata e non sia sicuramente un elemento della crisi e della difficoltà di un'idea che dentro le filosofia della prassi si è costituita cioè e questo questo è un punto e un punto di discussione naturalmente io offro anche alla riflessione degli Autori perché il tema che loro hanno posto del rapporto fra idealismo italiano e la difficoltà del riformismo italiano andiamo su cui avrei moltissimi obiezioni da fare ma è un tema molto importante e molto serio che sono convinto che c'è qualche cosa in questa direzione cioè il modo in cui il marxismo è passato in Italia nel dibattito di fin e secolo fra Croce e Gentile Labriola che poi è stato io credo un elemento portante decisivo della forma che assunto sia il marxismo italiano sia perfino in parte la storia del movimento operaio italiano dall'Ordine Nuovo in giù
è un elemento di grandissima importanza io prima di dare però la parola agli autori che certamente vorranno
Replicare ad alcune delle osservazioni che sono state fatte del resto ne abbiamo molto desiderio di ascoltarli
Chiederei se c'è qualche intervento napoletana che abbiamo pochissimo tempo però c'è tempo per alcuni interventi brevi soprattutto in forma di domande sia ai relatori sia ai agli autori credo che ci siano in a in in sala i microfoni quindi è molto facile poter
Prendere la parola se qualcuno chiede ecco allora Sebastiano Maffettone di pari ha chiesto la parola
Lo può fare
Chi davvero in mano il movimento del tutto simili se non ci si muove non si parla io volevo partire dall'ultima osservazione Tranfaglia perché anche a me e pars come De Giovanni particolarmente rilevante
Solo che io la vedo in maniera meno positiva
Nel senso che mi sembra una dichiarazione di bancarotta
Mi sembra una dichiarazione di bancarotta dell'intelligenza liberale
E quindi come tale mi sembra andare esattamente nel senso contrario
Di quello ospitato gli autori se ho ben capito quindi pongo una domanda incrociato sia Tranfaglia che gli autori
La mia sensazione è che prendere sul serio il revisionismo del riformismo che sia di prestanomi qualcun altro
Voglio dire prendere sul serio che l'idea per cui il socialismo c'entra molto con incremento del liberalismo
Ecco se questo è vero allora i valori colpisce ci dobbiamo per la non sono certamente valori tipo religioso
Possono essere impartiti dovuto erotico ma certamente sono valori schiettamente laici dovete lasci intendo non fondamentalisti cioè non prive di convinzioni ultime appunto valori
Ma
Di natura non in positivo
La mia impressione è che se noi in questo momento
Quanto meno turbolento i cui prevale il partito
Chiamato
Colletti demodé confusionario ci arrendiamo all'idea che senza Belgio non si esce fuori noi facciamo il contrario di quello che dovremmo fare
Domando se non ho capito bene sono il punto interessante quindi va discusso non eravamo situazione filologico su quello che aveva detto ovviamente ed è questo a me sembra come non mai il momento di prendere sul serio con l'aspetto liberale e via di etica pubblica per usare un'espressione abitua per cui diciamo così essere riformisti oggi Wu
Vuol dire rileggere Bersani come suggeriscono gli odori del volume
E magari anche leggersi le opzioni attuali se la filosofia un po'troppo male come suggerisce il professor Colletti ammesso che sia falso quello dice posso collettiva delega venuti superfondo non facendosi male
Per esempio come come offerta la nella vostra con un'offerta da autori come Abu Mazen rozzo e sostanzialmente dell'opzione del liberalismo progressista di non sa ed democratici Smoke radicale via per la strada per scendere i nomi delle persone peraltro l'importanza
Grazie
Palco però io cerco presumo io il no il
No ma io voglio dire che che ci sono adesso opzioni che prendono sul serio quest'idea per cui il socialismo
Speculare la critica del capitalismo che aveva consentito al liberalismo di realizzarsi in pieno ecco diciamo molto brutalmente e questo mi sembra ed è più interessante per consente una speculazione sui valori che non
Che non presuppone valori di pomeriggio se è questa la domanda che volevo Borri Maria magari un po'caotica ma il movimento e tutto quindi
Fissi cieca valevole brevemente reintervenire
Martedì e non ce non c'era assolutamente una valutazione
Io notavo quando notavo da da da studioso di questo secolo che cosa è successo e basta solo questo
Ci sono ecco ciò altri interventi altre domande
O interventi brevi come quello di Maffettone
Bene io non so forse
Liuzzi lavora meta che il mensile della FIOM ma proprio nel mio diciamo lavoro di al sindacato io voto occasione negli ultimi nel novantuno e novantadue visitare diversi paesi dell'est
Sarà un'Ungheria in Unione Sovietica
Sì sì ma insomma era ancora era subito era ancora era ancora era settembre insomma un paio di mesi dopo un mese dopo il volta diciamo
E ancora Serao così
E quindi io ho visto diciamo così in una in presa diretta sono stato testimone diciamo de un momento in cui forse irripetibile insomma di transizione al contrario no
In cui tutte le persone che hanno incontravamo delle delegazioni sindacali sindacalisti come i politici insomma dirigenti personale erano tutte convinto che bisognasse come dire tale puntare la sezione al contrario
Passare dal socialismo al al mercato e dal piano al mercato diciamo
Convenzione diffusa anche se confusa però molto diffusa
Ora io credo che il problema come dire
Che la sinistra in Occidente
Oggi forse si è un po'questo cioè che i due rami della famiglia socialista sarò molto bene anche se la prende alla larga se esistesse se sarà un altro bel socialista e con lei si sono divisi molta sulla politica cioè non è il rapporto con la democrazia ma Benevento sono stati tutti socialisti in economia cioè noi tutti pensata per in qualche modo un elemento dirigistico la metto così in termini molto generali
Fosse meglio che l'anarchia del mercato
Invece oggi nel concreto nei Paesi dell'Est ma anche nei paesi dell'Ovest avviene il contrario
Cioè nei Paesi dell'Est si passa dal ripeto dalla dal piano al mercato ma anche in un Paese come l'Italia per esempio si privatizza quindi tutti gli elementi del governo pubblico dell'economia nelle loro diverse forme all'escono all'arresto oggi vengono smantellate
Ecco ma insomma appena sì sicuramente Richard e questa è la direzione Carmen ecco allora io voglio dire credo che questa sia il punto e anche molto politico e pratico sia per Ranieri che terminò con lui che si occupa di politica industriale
Cioè e al di là delle dell'ideologia quindi nell'arco del del del dibattito ideologico che si è sempre fatto sul riformismo riformismo lavora Bari commisurato alla cattiva in concreto in una situazione come quella in cui noi oggi viviamo
Da un punto di vista politico appunto la sinistra che tipo di iniziativa può assumere rispetto a questo che mi sembra che sia poi quella cosa di cui non si parla perché se la riforma istituzionale si vada si badi politica pagheranno per rilanciare l'economia quale idea di governo al pubblico però di intervento pubblico o punti supporto pubblico all'attività economica può essere considerata oggi grazie
Bene
Grazie io credo credo che adesso dobbiamo dare la parola agli autori perché abbiamo tempo ormai ristretto vogliamo ascoltare naturalmente le loro riflessioni sia pur Brady minotauri e poi Ranieri
L'esame dura però credo che ci sia stata data la sufficienza dai dai professori presenti raffiche fattori Colletti però anch'io vorrei rispondere solo ad una questione che è stata che è stata sollevata anche perché quando si
Si fa un lavoro di questo tipo in meglio non aggiungere molto perché si rischia anche di magari modificare qualche giudizio positivo che è stato dato io vorrei dire innanzitutto due cose per spiegare anche un po'il senso del nostro lavoro
Ci ha spinto a una motivazione indubbiamente politica è una motivazione direi di tipo culturale
Quella politica la vorrei esprimere così quando noi abbiamo concepito questo libro c'era ancora in Italia il Partito Comunista non non è non sono moltissimi anni fa
E ci colpiva una cosa nella riflessione sulla esperienza di questa importante formazione politica nella storia italiana qualcosa direbbe ristagno dice molto chiaramente che vedo e disse molto chiaramente della socialdemocrazia tedesca e che in fondo non abbiamo sempre pensato in questi nella riflessione politica di questi anni fosse un po'diciamo la tragedia dell'esperienza
Anche di una parte importante a sinistra italiana di quella che si è riconosciuta nella tradizione nell'esperienza del Partito comunista ed è cosa era questo elemento che ci colpiva era diciamo lento dell'immaturità politica
E quello che ci colpiva diciamo della riflessione critica di Bernstein era il tema forse fondamentale di tutta la sua riflessione che era la critica all'impotenza politica dell'esperienza
Forse il Partito comunista italiano non era quella
Gigante emunto Sorbi cinico di cui parlava Michels riferendosi all'Spd ma indubbiamente c'era qualcosa diciamo in una quarantennale esperienza che non riusciva diciamo apportare
Questa straordinaria esperienza politica all'esordio diciamo del suo sbocco naturale che era quella di far vivere questa forza politica come forza pienamente di governo di questa di questa nostra società questo è il primo elemento noi vedevamo una certa comunanza diciamo nella riflessione critica nell'approccio critico di Bernstein alla vicenda politica del suo partito che era un importante importantissimo partito politico ai tempi in cui Bernstein effettiva l'esperienza che noi stavamo vivendo nella vicenda concreta della storia del nostro Paese forse qualcosa di questa immaturità
C'è ancora ed è un punto su cui ancora dobbiamo riflettere sulle prospetto diciamo per quanto riguarda le prospettive
Della sinistra della sinistra italiana anche dopo i profondi cambiamenti degli ultimi grazie la motivazione culturale e qui vengo anche ad una risposta al problema che è stato che è stata Sollers che è stato sollevato lavorazione culturale da quella diciamo di una certa ipocrisia lavoro edile così del riformismo italiano
Doveva essere un riformismo che non hanno mai diciamo
Compiuto fino in fondo diciamo non ripensamento di tipo rivisto mistico delle basi su cui esso nasceva essi e si fonda
Ed è stato qui ricordato come da Turati imporci sia stata sempre questa ritrosia dei fondisti italiani a definirsi revisionisti
E c'è stata sempre una certa tendenza dei riformisti italiani ad accreditare la tesi che io vedo oggi stranamente fatta propria del diciamo dai critici più
Tenaci delle delle esperienze socialiste democratiche delle possibilità del socialismo democratico negli anni negli anni futuri
La la tesi secondo cui socialismo socialdemocrazia comunismo si siano in fondo diversificate nei mezzi ma c'era qualcosa di profondamente unificante per ciò che riguardava i figli
Noi abbiamo letto le diciamo la riflessione di Bernstein come proprio come un pesce critica questa tesi che una tesi che ha circolato che oggi viene riproposto in maniera anche direi con una certa ossessività da un versante del tutto diverso viene proposta da destra verso diciamo le pregressi due possibilità di un socialismo democratico delle libertà nelle nostre nelle nostre società
E però constatando diciamo alla risposta sul problema specifico che è stato sollevato questa diciamo i propri senior questa insufficiente riflessione dove riformismo italiano sulle sue basi teoriche su basi sulle basi teoriche diciamo di un revisionismo moderno e così via
In qualche modo ci ha una Agli a nostro avviso a mio avviso una qualche radice in una vicenda culturale che è stata quella italiana è un cui per esempio l'idealismo ha avuto una parte una parte fondamentale in che senso noi
Del resto però vorrei dire nel libero
Non vedo valorizziamo moltissimo anzi direi proprio che affidiamo all'idealismo italiano addirittura una chiave per in qualche modo sprono INCE Lavizzari
E poi introdurre diciamo il il riformismo italiano sulla scena europea ricordiamo
Conosce l'importanza di Croce nel movimento revisionisti correrà ancora nel nel nel movimento rivisto mistico avevano il Croce revisionista e nel movimento revisionisti solo per ambizioni stavamo era ancora comunque la cosa che diciamo però c'è la c'è qualcosa diciamo di di di nell'idealismo italiano che come usarla contro una riflessione
Diciamo pienamente
Di valorizzazione di un approccio riformisti ed è quella tendenza del dell'idealismo della cultura idealistica che pur tuttavia è stata in qualche modo introdotta una in una certa esperienza in una certa cultura del comunismo anche del comunismo italiano
Diciamo quella certa sballo Lizza azione del momento parziale quella visione diciamo della parzialità come negatività quella tendenza diciamo sempre
Ha detto
Il problema della cultore della politica come creazione della grandi sintesi della ricerca della commissione generale questo elemento diciamo sballo Rizzante del momento della parzialità
Quello che lo abbiamo sentito come un elemento che congiurano contro una piena assunzione diciamo nel movimento socialista di una cultura di un'ispirazione riformista infine vorrei dire
Certamente i revisionisti sono stati tanti nella storia del manto della casa ma io vorrei insistere su quello che distingue Bernstein che mi sembra un elemento che ancora oggi a è un punto diciamo de riflessioni non conclusa nella discussione del dei dei socialisti europei e dei socialisti italiani possiamo ormai definire così l'insieme del movimento che si ispira a queste opzioni a queste battaglie che perché badate
In fondo del tema democrazia e socialismo hanno discusso un ultimo e probabilmente anche diciamo nello stesso movimento comunista è possibile rintracciare esperienze e riflessioni che in qualche modo richiamavano il tema del rapporto democrazia e socialismo quello sicuro su cui invece nessuno revisionista tranne Bernstein a discusso fino in fondo e nessuno ha preso sul serio fino in fondo non è tanto il rapporto democrazia socialista democrazie forse un termine insidioso difficile dissi non i democratici diciamo la democrazia il punto diciamo di fondo rapporto liberalismo socialismo e prendere sul serio diciamo la società liberale e l'ispirazione diciamo i valori dice ITT il tessuto diciamo di fondo di una società liberale che distingue Bernstein da qualunque altra approccio ricchi senza è il tema socialismo liberalismo il vero punto discriminante della riflessione di bere a San e il punto a cui non riesce a salire
Nessun'altra riflessione di tipo rifiuti solistico che pure e possibile rintracciare nella lunga larghissima esperienza del movimento socialista europeo io credo che questo sia il punto discriminante
è il punto su cui oggi c'è una riscoperta generale
Delle possibilità e delle diciamo opposizioni per un rilancio dell'ispirazione socialista e riscoprire questo autore che circonda un secolo fa posto questo problema con una nettezza e con una chiarezza senza precedenti hanno è sembrata un'operazione giusta e qualcosa che forse ha un senso anche riproporre ridiscutere
Molto
Prodi difficoltà nella battaglia politica interna al pc
Allora grazie
Qui ma
Studenti e ora all'indomani del diciottesimo congresso del partito cominciamo a discuterne quindi nell'ottantotto ottantanove inizio ottantanove quindi prima della caduta del Muro e quando con il diciottesimo congresso il credo si concluse con la formula del nuovo PC e allora ricordo che discutere
Insomma c'era o era un Averna verso una variante diciamo dentro quell'orizzonte
E quindi a noi sembrava invece che fosse ormai già mature
Più che mature diciamo tutte le condizioni per una svolta
Che
Sa politica annue vai in quei tratti quel profilo fossero chiaramente socialisti socialdemocratici insomma
E allora decidemmo di riprendere a lavorare sul sul all'disco leggere discutere su su su sta
Ai neri un po'ricordo consigliere così così gli diciamo come stanno le cose insomma eccome insomma
Che un secolo fa gialle erano state dette tutte che noi perdiamo ancora
A prenderne atto era un po'questo in verità quello di cui quello che ci spinse a questa impresa
Poi la nostra ricerca il nostro lavoro partivano o partivano da un rovello
Io ero un po'esitante in verità perché era era in stato di Corrado che già avevo sacrificato una avevo avevo con con consumato proficuamente un'estate tanti anni fa leggere l'introduzione di Colletti impresa ardua diciamo così tanti anni fa permetti ricordo e e non va
La
E affascinante in verità quella di tanto tempo fa
Poi la nostra ricerca diciamo partiva da anche da un rovello che ora
Un po'questo
Che la debolezza
Insomma perché malgrado tutto dimore storiche le
Misura sia l'unica strategia di cambiamento conta
Vive con la libertà con la democrazia sia tanto difficile che definirsi tali assumere questa ispirazione con nettezza nella nella nella lotta politica in Italia
Quindi insomma una domanda intorno
Cause di questa di questa esitazione a scegliere senza indugi la strada del riformismo nel nostro nel nostro Paese
E abbiamo cominciato insomma riflettere su diciamo la debbo Fondo del socialismo italiano
Che la debolezza di fondo è stata proprio adesso lo dico rapidamente c'è in materia di per per in una lunga intensa discussione riflessione la debolezza di fronte proprio
Netta e decisa verso il revisionismo
Tema la debolezza costitutiva del socialismo italiano
Nella rinuncia alla ricerca delle basi
Culturale di una di una di una strategia riformista e di una di una ricerca revisioniste
Non solo ma
Ti propriamente revisioniste Tranfaglia ha ragione sarebbe opportuno studiarle a rimorchio potuto dedicare un una ricerca più attenta tuttavia le correnti propriamente revisioniste
Pati ai margini quale esterno della tradizione ufficiale del socialismo italiano sono stati episodi laterali
C'è molto da discutere sui caratteri e linfa pensa della revisione crociana ma diciamo rarissimo revisionismo in Italia si manifesta attraverso la critica crociana che mette in discussione la plausibilità stessa del del socialismo o
Il motto ortodosso dei socialisti del socialismo positivista
Quello che è mancato al socialismo italiano ed è un limite che ha pesato sugli sviluppi e sulla storia successiva è stata una solida e specifica
Ricerca intorno revisionista una dottrina del gradualismo
E del resto il socialismo in Italia è stato considerato una variante fa un'annata della socialdemocrazia europea
Proprio perché non lo devi sionista era considerata una variante fortunata
In Italia si sono scritte biblioteche sulle occasioni mancate per per per le trasformazioni del visivo sull'Enimont
Sulle occasioni mancate
Si è dato rilievo nella storiografia di sinistra una ricerca intorno alle venti minoritarie di sinistra del delle delle delle delle del comunismo critico
Che invece non si è discusso a sufficienza su quello che è il vero il vero problema cioè il deficit di di di riformismo cioè la mancanza del riformismo
E ricordo alcune talora efficaci di Spring almeno su questo punto che il leader da cui gli
Ricerca
Intorno a due tre paginette di di di di di di di di di o intorno alle occasioni mancate paradossalmente un approfondito invece il tema della del perché la debolezza del riformismo
Anche rispetto ad altre esperienze DOP del del socialismo della tradizione socialista socialdemocratica europea che hanno avuto ben altra forza efficace influenza nelle sorti
Di altre società ed economia dei debiti
Nell'Europa continentale nell'Europa scandinava nella nella nel nel nel nel in Inghilterra in Gran Bretagna e rispetto alla vicenda alla vicenda italiana pensata questi
Perché il fatto siamo giunti ancora nelle tesi del settanta tradotto del Partito socialista
Quando già si era consolidato il nuovo gruppo dirigente intorno ai
Craxi e ispirarsi era c'era ancora non non c'era ancora diciamo
La parola all'Est unicità scelta riformista
E ancora si si usava anche in quelle tesi la parola siamo riformatori più che il riformismo Alice questo era il segno di rifornirmi era considerato una variante del bordo del cambiamento
Una una una un momento sento che vanno dall'anno alla non approdava obiettivi a terra di trasformazione di cambiamento cosa è stato diciamo
La la la la meglio via che che ha che ha avuto il sopravvento a questo punto di vista la ricerca su Bernstein un uomo che un secolo fa diceva quelle parole scritte diceva quelle cose ci è sembrata anche liberatoria
E abbiamo cercato e abbiamo cercato di portarlo avanti siamo lieti di averlo fatto e ringraziamo per le vostre parole cortesi grazie
Ringrazio
I partecipanti si mi pare però che è stata una bella serata si
Interi missili ma non mollare proprio lista stava tramontando
Bene altre no infantile
Un obbligo
Carlo Catania ma oppure contrari politica
Va il partito
Cioè dell'obbligo portuale
L'avvocato
Non mi pare