Meeting di Rimini 2018 - Le prospettive della democrazia

Buongiorno
Allora
Benvenuti e questo incontro dal titolo le prospettive della democrazia
Che ospita
La ripresa dei lavori dell'intergruppo per la sussidiarietà il cui nuovo manifesto
Sulle vostre sedie allora
Brevemente introduco il perché il meeting ospita volentieri questo incontro a cui partecipa anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio o Giancarlo Giorgetti oltre a quelli che ha poi
Però
Allora questa vi ricordate che
Un po'di anni fa
Presidente Napolitano venne invitato dai i punti di riferimento di allora dell'intergruppo per la sussidiarietà Maurizio Lupi Enrico Letta
Facendo un intervento
Cui mi richiamò oggi per introdurre che
Fu importante per metodo e contenuto e forse oggi vale di più
Di allora
Perché perché
Forse si parla poco di quel sito ma c'è una variabile Esterna alla vita del nostro paese che non dipende dalla politica in terra dalle scelte che è la globalizzazione la globalizzazione vuol dire che non di imperialismo vivo le multinazionali o non solo queste ma i Paesi emergenti che quando ero piccolo io erano i paesi del terzo mondo la Cina il Vietnam la Corea all'India
Brasile hanno cominciato a volersi sviluppare voler mangiare a voler produrre
E questo vuol dire che anche in una competizione positiva
A portar via quote di mercato a Paesi che sono sviluppati allora Enrico Letta Inter in introduce questo intervento di Napolitano dicendo che eravamo un Paese grande in un mondo piccolo oggi siamo un Paese piccolo non mondo grande
Allora voi capite che se l'Italia non si sviluppa noi saremo destinati all'impoverimento
Al di là del tema la fine dello sviluppo e così via è importantissima la redistribuzione c'è più disuguaglianza
è importantissimo evitare che ci sia troppa tassazione ma se non c'è sviluppo
Noi non potremmo reggere a questo cambiamento chi fatto anche di gente che prima moriva di fame adesso no
Capite quindi che lo sviluppo è al centro dei temi dell'Italia ma per permettere che i nostri vecchi siano assistiti che ci si paghino le pensioni
E che i nostri giovani lavorino
Che assicurino le infrastrutture perché se non ci sono più soldi pian piano sarà inevitabile
E voi capite che oltretutto mettiamola insieme alla enorme crisi demografica di cui non possiamo dimenticarci abbiam fatto un rapporto come Fondazione per la sussidiarietà quest'anno sul Sud in cui il demografo Blangiardo Gian Carlo Blangiardo metteva in luce che qualcosa è ripresa anche dall'Istat che fra cinquant'anni si avanti così al sud ci sono cinque milioni in meno di persone solo al Sud voi capite che questo significa che lo sviluppo è un tema fondamentale allora come si realizza lo sviluppo
Torniamo agli anni cinquanta che erano anni in cui
L'Italia era distrutta
E in cui pensate dal quarantacinque al sessanta siamo riusciti a diventare il settimo paese industriale del mondo
Avere l'Oscar della lira
Come è stato fatto questo c'è una contrapposizione più feroce ancora di quella di adesso tra perché tra Partito Comunista e democrazia cristiana era anche i blocchi internazionali eppure si è stati capaci di costruire un punto comune una accordo che avvisa abbia avveniva proprio in Parlamento
Pur con feroci scontri anche di piazza
Che ha permesso questo percorso comune non è stato qualcuno da solo a farlo allora ipotesi mi sembra di lavoro che lo sposiamo ti ci vuole
Su certi temi un accordo di fondo per il bene comune e ieri abbiamo avuto un incontro col l'onorevole Violante e Piacentini ferito responsabile per la digerita Liberazione dell'Italia entrambi dicevano ci vuole un punto comune di lavoro
Che poi lascia tante contrapposizioni però un accordo su certi temi se non ce la si fa non si ha la forza di reggere per l'Italia in questo molto anche perché c'è un tema ancora più fondo
In questi meeting si riprende il tema del sessantotto non solo in termini di demonizzazione ma del desiderio che c'era oggi cos'è rimasto per molti aspetti il nichilismo
Tema del meeting dice
Che le forze che muovono la storia sono quelle che danno la felicità l'uomo dicendo che cosa non come
Lettura ma che se non c'è un desiderio
Di progresso di significato non si ha la forza non celi io non c'è neanche l'aggregazione
Non ci sono i corpi intermedi in questo senso c'è un'ipotesi politiche questo tipo persona corpi intermedi politiche la gente e ognuno ogni partito nelle sue nelle sue diverse aree influenza può aiutare a questo lavoro
Per questo noi auspichiamo che riprenda questo lavoro e nella le linee nella tema della della del questo manifesto ci sono alcuni esempi le imprese
In questo meeting c'è una grande area dedicata al lavoro la Mash Area
Fatta da giovani perché questi giovani io non io che ho assolto due anni non posso degli c'è una volta c'era Badoglio cominciare a lavorare a creare cose nuove non possono solo direi come verde la mia valle
Detto tu emigra come vi gravano i minatori i ventisei milioni di persone sono emigrati voglio lavorare quindi le imprese
Quale nuovo sviluppo certo abbiamo molte lacune ma che ricchezze che ha l'Italia lo diceva Piacentini ieri Luciano Violante lo vediamo in giro che ricchezze che abbiamo
Perché anche in questa vicenda del ponte caduto che ci dice quanta forza ci vuole riprendere
Abbiamo scoperto che l'Italia comunque sia è un'eccellenza dal punto di vista degli ingegneri abbiamo qui davanti il Presidente del il il rettore del Politecnico che ce lo testimonia rimane internazionale
Quindi le imprese
E poi il sunto
Perché a rassegnarsi alla caduta del sud o a un assistenzialismo del sul quando allargata suo ex noi potremmo intercettare tutte le merci che vengono una rotta diversa da quella intorno all'Africa
Porti interporti infrastrutture che portino qui e poi una gestione del del della ricchezza del Sud anche per l'Energia l'energia alternativa
Un'agricoltura di di sviluppo come quella che c'è stata per il vino che una volta prima della fine della crisi dell'etanolo ora vino d'Italia diventato come il il vino dal tallero d'Alcamo un vino internazionale per quante produzioni e il turismo già di di ricchezza perché nessuno può dare parte natura
Mare cultura gastronomia quante cose per fare il Sud per dare un global né parlare mo'domani
Un Federico secondo nel Duemila non il sud periferia di Roma o di Brussel ma il centro dell'Europa in collaborazione con i Paesi rivieraschi che sono qui e ancora l'emergenza educativa abbiamo qui
Maristella Gelmini che per tanti anni è stata ministro la pubblica istruzione in prima fila c'è il ministro Busetti che quindi cominciamo a a salutare il loro poi abbia agli altri
Salutando loro salutiamo oltre la scommessa sul capitale umano
L'America sta in piedi io lo dico sempre perché compra semilavorati mondiali
Formati anche da noi se li prende già formati come le grandi società di calcio e li fa diventare giocare in nell'NBA loro cioè dottorati master forse sarebbe la pena di investire in questo tema con la serve un sistema educativo
E ancora
Un nuovo sistema di Welfare ormai tutti concordano che ci vuole un partenariato pubblico-privato c'è no alla fine
Finisce che non si aiuta più nessuno perché non si hanno più risorse anche abbiamo a abbiamo ospitato qui al Meeting il grande economista del della donò più universi Salomon che ci ha detto
Bisogna avere un Parma rigato comuni Regioni Stato
Collabora abbiamo grandi eccellenze dal punto di vista anche del welfare quindi un nuovo sistema capite che senza andare in là senza aprire altri temi un la riforma distrazione se l'intergruppo ci occuparsi di questo riuscisse a costruire
Dei punti comuni
Come è stato in passato presente che il cinque per mille è stato partorito dalla dall'intergruppo mi sembra poca una cosa piccola questo fatto vivere migliaia e migliaia di risorse di realtà anche umane nell'idea ti si potessero sviluppare troviamo dappertutto una pubblicità di ospedali università
Se noi riuscissimo con questo a dare un esempio di un modo di collaborare che non è l'inciucio non è tutti uguali maggioranza opposizione destra sinistra centro
Cinquestelle quel che volete ma con alcuni punti comuni io penso potremo dare un contributo a questa ripresa chi si capisce dopo letta le cose come quella del del ponte ha bisogno innanzitutto di un entusiasmo di una positività
Di una guardare le responsabilità e i limiti ma per scommettere sul futuro allora per questo abbiamo oltre a quelli che ho già nominato quindi Graziano Delrio presidente dei deputati del Pd
Ho già detto di Maristella Gelmini che presidente invece dei deputati di Forza Italia
Maurizio Lupi che è presidente del intergruppo parlamentare per la sussidiarietà
Massimiliano Romeo che presidente dei senatori della lega
Che Gabriele Toccafondi deputato al Parlamento italiano del gruppo misto chiedere
E quindi proprio a Gabriele Toccafondi che conosciamo già come sottosegretario all'Istruzione quindi anche rude la partita capitale umano dò la parola per a cominciare il dibattito
Grazie
Grazie grazie a tutti voi della presenza grazie Vittadini grazie al Meeting di Rimini
Per l'opportunità in questo momento Vittadini lo sottolineava
Complicato difficile ma penso assolutamente positivo e darò alcune ragioni di questa positività e non vedo queste cose come in contraddizione è complicato e difficile perché molte evidenze stanno venendo meno almeno molte evidenze di chi fa politica partiti coalizioni
Raggruppamenti ideali sembra stiano venendo meno è positivo anche perché ci stiamo accorgendo che non si vedono all'orizzonte bacchette magiche
Soluzioni in tasca che nessuno sapeva di a vere
I leader fantasmagorici
Così come vari supereroi bacchette magiche insomma non non non vediamo e non crediamo più al supereroe di turno
O alla fatta turchina
Venendo meno partiti e coalizioni cioè le evidenze per chi fa politica
In maniera attiva
Occorre e questo è l'aspetto positivo domandarsi per chi e per cosa si fa politica cioè cosa chi muove
Evidenza che ognuno di noi a benne presente e solo così
Si capisce ciò che il Papa Cesena pochi mesi fa
Disse vivere problemi come sfida e non come ostacoli altrimenti sarebbe impossibile decisamente impossibile
Questo è possibile solo se ai chiaro cosa si muove cioè se hai una comunità da cui impari
Sì a una comunità da ascoltare e qui ci sono che c'è il tema dei corpi intermedi
Che in alcuni decenni abbiamo ostacolato se non eliminato
C'è il vero rapporto della sussidiarietà che è soprattutto il principalmente realismo cioè un ascolto di ciò e di chi nella realtà fa e tutto questo c'è questo fare politica è un percorso educativo
Anche per chi fa politica c'è necessità di un percorso educativo e l'intergruppo della sussidiarietà io l'ho sempre visto e lo continuo a vedere con un percorso educativo vero invalido per ciascuno di noi
Anche perché anche in politica si impara nel tempo
E dentro dei rapporti non si sa tutto non si ha la bacchetta magica nella verità in tasca quindi solo in un rapporto con la realtà e tra di noi pur avendo idee profondamente differenti ma in un rispetto di un ascolto è possibile far politica e crescere all'interno di un percorso politico
Tutti noi ma non novità la questa parte del tavolo ma tutti noi abbiamo una innata passione cioè abbiamo una passione per la politica cioè noi tutti siamo mossi dal volere migliorare le cose che ci circondano
La politica non è fatta da esperti del settore ma è fatta da persone che prendono a cuore che vedono qualcosa che non va e tentano di migliorarla
Il tema della sussidiarietà è questo non ci siamo inventati assolutamente niente non dobbiamo inventarci assolutamente niente
La politica nobile forma di carità la politica bene comune c'è pilastri della dottrina sociale della Chiesa e della Chiesa cioè richiami che la Chiesa fa periodicamente possono restare belle parole
Se non si parte dalla propria
Passione per migliorare quello che vediamo intorno a noi
La politica come servizio e non come un servirsene è una cosa bella utile necessaria da fare ma parte solo se si torna sempre all'origine di questa passione
Ognuno ha innato un desiderio di migliorare
Questo aspetto va riscoperto perché non è né ovvio né scontato né come Silver lo lo troviamo sul comodino la mattina quando si svegliano l'intergruppo può e deve essere un richiamo in questo senso
Anche perché da sempre lo ricordava Vittadini
Il nostro Paese la nostra comunità
è vissuta appunto come Comuni sanno come tribù dai primi uomini primitivi sono usciti dalle caverne e si sono messi insieme per costruire i villaggi e hanno costruito le palafitte per migliorare la vita di loro stessi Dell'Oro conoscenti
Così fino alla nostra costituzione questa passione per migliorare la vita di tutti è innata ce l'abbiamo innata
Se non è più così ovvia dobbiamo ritornare a quell'origine non inventarci delle sovrastrutture tornare un'origine della passione per la politica e lo dico non perché sto da questa parte del tavolo
Ma perché vedo che va ricostruito in una società questo tessuto così come gli ospedali orfanotrofi le scuole
Le università le cooperative e le società di mutuo soccorso
Il credito cooperativo le banche
I sindacati sono tutti nati da questa passione
Per se stessi per l'umano e per migliorare la vita di chi ai intorno
Non erano già scritte nel foglio in tasca di qualcuno un e la bacchetta magica sono stati percorsi costruiti partendo da questa passione per l'home per l'umano
Eppure non sono più così evidenti
Chi ha costruito un ospedale lo faceva per carità verso che stava morendo all'inizio o pensate agli orfanotrofi
O o alle scuole che stonate
Secoli prima dello Stato così come lo conosciamo la sussidiarietà e questa riscoperta di una passione ma non sono di una passione teorica ma dura realtà in atto non altrove ma nel nostro Paese
Qui dobbiamo ricorrere riscoprire le nostre gradita radici non altro
La Costituzione è forse la forma più elevata di questa ricostruzione e ripartenza
Tutto ciò non vuol dire e l'Assemblea costituente né un esempio che dobbiamo nascondere i nostri Paola valori gli ideali e la parte politica che abbiamo scelto la politica è scontro ma non è scontro fine a se stesso
Non vivo per demonizzare l'avversario
Non chiedo il voto per seppellire
L'altro
Chiedo il voto e lavoro in un dialogo avendo le mie idee le mie certezze i media le mie valori è possibile costruire dialogare anche partendo da posizioni differenti questo aspetto va tutto riscoperto ed è una riscoperta non filosofi a personale cioè il concetto di passione e se la passione innata
Diciamo è il motore il desiderio per la benzina cioè che fa ciò che fanno muovere l'uomo in qualsiasi cosa nel lavoro nella famiglia scuola anche in politica non è una dinamica differente lo dico per esperienza personale
Visto che non abbiamo almeno per quanto mi riguarda più molte certezze partito coalizioni e altro dico quello che sento più vero in una passione personale per l'azione politica
Questo desiderio è una cosa che sia e chi fa politica è bene che lo riscopre altrimenti uno scontro fine a se stesso
Se è chiaro il momento sfida e opportunità
Se si comprende che la politica è passione nella passione umana e che per farla occorre il desiderio
Acqua allora si comprende perché conviene ognuno di noi scendere dal balcone che è una frase citata dal Papa sia nel novembre due mila quindici a Firenze al Convegno ecclesiale nazionale
Sia due anni dopo ottobre due mila diciassette a Cesena in piazza
A Firenze il Papa disse rivolto soprattutto ai giovani
Non guardate dal balcone la vita ma impegnatevi immergersi devi nell'ampio dialogo sociale e politico
E a Cesena
Due anni dopo disse non guardate dal balcone
Non osservate dal balcone aspettando che il politico fallisca questo non costruisce la civiltà
Ecco questo scendere dal palco Koné
Non è riferito solo e soltanto a chi ha fatto una scelta di un impegno attivo
In politica nelle istituzioni ma è rivolto a tutti e questo scendere dal balcone è possibile solo se sia chiaro che il momento è complicato ma positivo
Che la politica una passione umana non per addetti alla dolori e se si rintraccia e si fa uso del desiderio che ognuno di noi in quanto uomo a e io vedo e concludo come tema vero di lavoro forse per i cinque anni
Di attività come sottosegretario al ministero dell'Istruzione ma non solo come sfida vera di lavoro che deve riguardare l'intergruppo per anche ampiezza del tema e il tema dei giovani
Spesso parliamo e giustamente e lo hanno fatto anche due pontefici di emergenza educativa edere ed è reale riguarda i i giovani e da alcuni anni
Non si tratta solo di dispersione di lotta alle dipendenze
Di bullismo di cronaca quotidiana non si tratta solo di scuola
Non è una questione il tema dell'emergenza educativa e dei ragazzi da demandare esclusivamente alla scuola non è una questione che riguarda semplicemente la nozione e non è semplicemente come soluzione quella di creare un'ora in più di educazione civica
I ragazzi hanno bisogno di adulti ma adulti veri che stiano all'altezza dei desideri che hanno perché i ragazzi hanno sempre avuto verranno sempre delle grandi aspettative e hanno delle aspettative verso gli adulti
Verso la famiglia verso l'assessore società le istituzioni e anche verso la scuola
Quindi lavorare sul tema degli adulti significa prendere sul serio i ragazzi il loro desiderio anche perché in quel percorso lì a scuola in famiglia una sosta sportiva che i ragazzi scoprono se stessi
Formano la coscienza critica diventano adulti grandi
Scoprano loro talento anche e hanno però bisogno come sempre hanno avuto bisogno avranno sempre bisogno di adulti
E quindi il vero sempre tema dell'emergenza educativa riguarda ragazzi ma riguarda soprattutto gli adulti cioè noi grazie
La parola Massimiliano Romeo
Buongiorno a tutti
Tanto grazie
Alla Maurizio Lupi per l'invito gran al moderatore Vittadini al direttore del meeting questa la mia prima volta quindi un po'di emozione c'è è evidente
Non potrebbe essere altrimenti allora visto che arriva dalla Lombardia insieme a Maurizio Lupi anche Giancarlo Giorgetti Maristella ce ne son tante gran parte Tavano abbiamo abbiamo un pragmatismo di base
Che ci contraddistingue quindi di conseguenza io parto dal fatto che o sottoscritto molto volentieri il il Manifesto dell'intergruppo della sussidiarietà intergruppo parlamentare
Lo sottoscritto
Per tutta una serie di ragioni ovviamente perché condivido buona parte dei contenuti ma soprattutto per un punto che mi emoziona particolarmente
E che è un punto a a mio giudizio che possiamo davvero affrontare tutti a prescindere dalle appartenenze politiche perché se è vero che il tema è quello di cercare di dare sviluppo al nostro Paese
Io penso che lo sviluppo significhi anche dall'altra parte a rendere efficiente questo Paese perché senza efficienza difficilmente potremo ottenere lo sviluppo
E queste parole che sono contenute sul manifesto che è stato pubblicato su Corriere della Sera di di qualche di qualche settimana fa c'è un punto come dicevo che mi emoziona particolarmente quando si parla del superamento della fallimentare logica dell'uniformità e del centralismo
A favore ovviamente di una Progetto federalista e di un regionalismo differenziato
Io vivo da Regione Lombardia ho fatto esperienze e Regione Lombardia e siamo convinti noi della lega non solo io ovviamente che la logica
Dell'uniformità questa ideologia per forza dell'uguaglianza abbia costituito un male alla lunga nel nostro Paese e cerco di spiegarmi
Nel senso che in nome della pace perpetua che ormai sembra voler contraddistinguere la nostra società abbiamo sempre considerato i sindaci bravi amministratori alla stessa stregua dei sindaci che non sono stati bravi amministratori abbiamo considerato le regioni virtuose uguali alle regioni spendaccione
Non è così che si fa abbiamo considerato gli imprenditori tarati alla stessa stregua degli imprenditori meno bravi
Quando c'era da distribuire dei fondi li abbiamo dati a pioggia e abbiamo sbagliato bisogna fare differenza
Se un amministratore un sindaco è un sindaco bravo perché a amministrato bene ha un avanzo d'amministrazione ha gestito bene la cosa pubblica va premiato
Se un sindaco invece si è comportato male e ha creato un dissesto va punito va penalizzato però purtroppo nella logica di oggi
è successo e negli ultimi anni che purtroppo sì arrivati a trattare tutti alla stessa maniera i tagli lineari sono l'esempio principale che ci sono stati negli ultimi anni regioni comuni
Hanno subito tutti gli stessi Italia secondo tempo della popolazione del numero dalla popolazione o del prodotto interno lordo che ogni regione creava no assolutamente no bisogna cominciare a distinguere
Chi ha amministrato bene chi ha amministrato male
Questo deve essere chiaro perché è giusto che tutti abbiano gli stessi diritti ma è altrettanto giusto che tutti abbiano gli stessi doveri e su questi temi ci dobbiamo davvero confrontare tutti
Perché negli ultimi anni troppe regioni hanno reclamato troppi comuni
E hanno chiesto ma perché noi dobbiamo essere trattati alla stessa maniera di chi invece amministrato male ci sono regioni e posti nel nostro Paese in cui lo Stato è troppo assente nel famoso discorso del rapporto pubblico privato
Ci sono regioni nel nostro Paese dove lo Stato è totalmente assente
Quindi è qui che bisogna intervenire riequilibrare fare differenza perché la differenza non è sempre in qualcosa di negativo anzi spesso e volentieri rappresenta un valore una ricchezza
Invece la logica dell'unico dell'uniformità trattiamo tutti alla stessa maniera cos'è che non dobbiamo discutere perché è molto più semplice o andare dire tagliamo tutti in base ad un criterio generale così non dobbiamo discutere non dobbiamo andare a far capire dove si è sbagliato non dobbiamo magari mettere qualche sanzione perché chi ha sbagliato deve pagare tutti diciamo così ma quando si viene a sapere che al Comune di Catania c'è un miliardo e seicento milioni di euro di debiti il risultato qual è
E chi paga qui dobbiamo sempre pagare tutti noi cittadini o è anche giusto che qualcuno quando ho sbagliato alla fine debba pagare perché amministrato male questa logica oggi non c'è
Facciamo pagare tutti diamo soldi a pioggia tutti così siamo tutti contenti e non facciamo differenza così abbiamo la coscienza a posto no
Non è così che si crea l'efficienza e a tal proposito proprio sul tema delle autonomie locali questo è un tema che si può dire sono sono anni di cui se ne parla senza andare io lo dico
A modificare la Costituzione perché abbiamo visto che poi con la modifica la Costituzione negli ultimi tempi non è andata non è andata molto bene a chiunque abbia tentato di fare questa modifica
Ma partendo da una riforma di quelle che sono le autonomie locali guardando quelli che sono già a Costituzione vigente
Sulle regioni c'è questo progetto di regionalismo differenziato articolo centosedici comma tre della Costituzione
C'è questa possibilità messo ma se c'è qualche regione che riesce a gestire beni servizi magari gestisce meglio dello Stato
è anche giusto che finalmente posso magari avere qualche competenza e qualche risorsa in più se c'è qualche Regione che questo servizio non riesce a gestirlo a quel punto vorrà dire che queste audizioni potrà essere tolto
Questo è un tema che riguarda tutti
Perché è l'efficienza e l'apparato burocratico l'apparato amministrativo
E poi finalmente introduciamo un principio del chi fa cosa io sono stanco di vedere per esperienza visto che ho fatto anche l'amministratore locale
Che poi ci sono su alcuni temi su cui non si sa mai di chi se la compra
Cioè il trasporto dei disabili mai dei comuni
O delle province e poi si fa
Davanti al TAR e al Consiglio di Stato per capire ricorsi controricorsi
Alcune cose le fa il Comune male fa anche la Provincia
E poi le fa anche la Regione e poi magari le fa anche lo Stato
Facciamo con chiarezza una volta per tutte tutti quanti tutte le forze politiche intanto riguarda tutti
Finalmente il Comune
A quale quattro funzioni e ai soldi per far quel quattro funzioni la Provincia altrettanto la Regione Ida e lo Stato chiarezza trasparenza ognuno si prenda la propria responsabilità
E forse finalmente riusciremo a portare a casa qualche risultato
Buono e decente in questo Paese è un tema di cui se ne parla da tanti anni ma non siamo mai riusciti a confrontarci o lo ricordo dei tempi della nostro compianto io vivo dalla Brianza il senatore Cesarino Monti che Suppa va molto molto vicino al tema dei dei comuni che ricordo che ricordo sempre con affetto e anche le sue battaglie però questo è il tema su cui dobbiamo lavorare il tema della responsabilità perché adesso voglio vedere anche con la storia dei ponti che vanno monitorati a me interessava vedere poi vedere quelli che sono di competenza di chi perché ci saranno la Provincia che dice no non è mia competenza noi dello Stato lo Stato dice che è competenza della Regione
Nessuno
Si prenda la responsabilità di dire
O si farà fatica a dire di chi effettivamente quel ponte devo scusate ma è un Paese serio quello dove nessuno con certezza sa quali sono le competenze e quali sono le responsabilità perché e si è sempre scappati dal tema delle responsabilità
Ci sono dei dirigenti della pubblica amministrazione
Sono pagati ebbe sono pagati per avere le responsabilità troppo comodo rispondere sempre
Non è di mia competenza oppure mi tutelo così almeno io sono a posto e poi chissà chi se ne frega se poi l'opera pubblica va avanti viene sistemata e viene fatta manutenzione e no signori
Se non vuoi la responsabilità vai a fare un altro mestiere sei pagato e anche tanto e alla fine visto che si è pagato la responsabilità te la prendi fino in fondo e anche qui quando vengono dati i premi alla pubblica amministrazione e soprattutto i dirigenti ma non solo anche funzionari si usa la logica del diavoli a tutti
Sia chi ha lavorato bene sia che ha lavorato male
Sì a quello che ha si è preso la responsabilità è quello che non l'ha fatto no troppo comodo lavorare in questa maniera obiettivi poi gli obiettivi chiedo scusa obiettivi che raggiungono tutti cioè negli altri Paesi sono pentita hanno degli obiettivi così lontani che tu se riesce ad arrivare a quell'obiettivo importante allora sì che ti prendi il tuo bella segno tuo bel premio Pravo hai raggiunto una cosa che non era semplice fare no presenta oggi potrebbe dire già vogliamo ridurre le le tasse alla all'impresa non è una cosa semplice no o che bene allora tu dirigente e funzionario raggiunge l'obiettivo se ce la farà ai è giusto che ti stacco l'assegno con il premio bravo perché aiutato il tuo Paese
E intermodalità noi gli obiettivi sfidanti non ci sono sono tutti obiettivi che raggiungono tutti così almeno diamo i soldi a tutti tutti contenti che bello e viva la e Diva la pace evviva siamo tutti uguali ma poi alla fine nostro Paese va avanti così no
E allora una volta per tutte ci vuole
Riprendere il senso della responsabilità una vera riforma delle autonomie locali
E togliamo veramente quest'idea del centralismo a tutti i costi che posso risolvere le questioni su questa tematica matematica adesso al di là di quello che poi c'è scritto
O meno sul contratto di governo è un tema visto che adesso il governo siamo noi
è un tema che comunque deve riguardare tutti quanti sì un manifesto un nuovo patto sul bene comune a mio giudizio e a nostro giudizio come Lega non può che partire da questa base da chi ha avuto esperienza nel campo da chi sa come funziona la pubblica amministrazione da chissà quali sono i suoi difetti e soprattutto superando anche una logica che negli ultimi anni davvero fatto più male che bene grazie
La parola a Graziano Del Rio
Grazie allora sono molto grato al meeting Vittadini e a Maurizio per questa occasione di presentare manifestata
Appunto per la sussidiarietà insieme ed essere qui a proporre un nuovo patto per il bene comune non sono felice per questo motivo perché credo che a questo Paese manchi molto il senso dell'interesse nazionale
Cioè del dell'interesse che riguarda famiglie impresa società convivenza civile
Manchi moltissimo il senso dell'interesse nazionale cioè di come sia importante che nelle diversità ognuno di noi persegua prima di tutto e soprattutto il bene della comunità e la coesione sociale ora questo in questo momento in questi giorni in particolare come diceva la scrittura l'altro giorno viviamo giorni cattivi vino in questi giorni in particolare credo che questo appello sia abbia un significato speciale io sono qui oggi per la prima volta era indeciso se rompere il mio silenzio dopo il Preside dicendo ma sono qui
Adesso io che i funerali sono stati fatti per credo che dobbiamo tributare un commosso ricordo alle vittime di questa di questa tragedia tutti insieme
Che cosa vuol dire l'interesse nazionale vuol dire quello che ha detto il presidente Mattarella e cioè che questo Paese ha bisogno di verità e ha bisogno di coesione
Ha bisogno di poter dire che la bandiera non appartiene a nessuno ma appartiene a tutti
Il Tricolore non appartiene a una parte politica di questo Paese io sono nato in una città entri con loro vissuto non ci sta tricolore e ho festeggiato con i miei bambini tutti gli anni e con tutti gli studenti delle scuole a cui condonavano Costituzione da sindaco
Il tricolore italiano io
Diceva Simon's Bay la patria
Non è una cosa che c'è stata rubata ce la siamo lasciata scappare di mano
Ce la siamo lasciata scappare di mano ma bisogna che ricominciamo ad avere una grande tensione unitaria per l'interesse nazionale poi avremo delle risponde le risposte probabilmente diverso non c'è dubbio ognuno di noi ha la sua identità
Io penso di essere accomunato da qualcuno a questo tavolo da un'idea per esempio Vittadini citava
Il sul Mezzogiorno da un'idea per esempio di un Mezzogiorno che se non diventa più connesso non troverà il suo sviluppo Maurizio ha fatto il piano di carico porti io l'ho continuato lo sviluppato il fatto che a Napoli a Catania siano cresciuti del venti per cento negli ultimi due anni tre anni
I visitatori e continua a crescere il turismo è ovvio che è una precondizione per lo sviluppo noi abbiamo un'idea che l'alta velocità abbia fatto bene a questo Paese alle connessioni di questo Paese lo sviluppo economico del Nord e siamo convinti che i valichi alpini il collegamento con l'Europa sia un modo per trasportare le merci sulle ferrovie invece che sui milioni di cani al novantatré per cento delle merci tra Italia e Francia va su camion e quindi che siano anche il segno di un modello di sviluppo europeo di una elemento
Di forza dello sviluppo però può anche darsi che queste cose
Ma
La cosa che che credo sia fondamentale che ognuno di noi comprenda in questa azione per l'interesse nazionale anche i limiti dell'azione politica i limiti dell'azione politica
E cioè ognuno di noi semina e poi dopo prova a come dire semina per il bene pure raccoglierà quello che arriva noi abbiamo seminato il piano infrastrutturale da centotrenta miliardi di Euro ripeto poi dopo non è mica detto che le cose funzionino o abbiamo aumentato nelle intenzioni l'ottanta per cento però non è detto che le cose qui funzionino questo rimane un Paese fragile
Ed è importante capire che il limite della politica sta esattamente in questo e cioè che l'azione politica deve fare il suo mestiere fino in fondo fino in fondo e deve essere assumere in particolare la tensione verso coloro che hanno meno perché queste è un elemento che io ritengo fondamentale qui viene citato il Mezzogiorno vengono citate impresa cioè coloro che a volte sono più in difficoltà coloro che hanno più difficoltà devono essere maggiormente aiutate dalla politica a sviluppare gli investimenti a sviluppare però soprattutto autonomia autonomia
E allora i limiti della politica cosa vuole dire pure dire che la politica romana per esempio concordò quello cadetto Romeo la politica romana non esaurisce le leggi centrali io ho fatto il sindaco il presidente dei sindaci come sapete non esaurisce la risposta al alla corte dei bisogni della comunità c'è bisogno di promuovere sempre più autonomia dei Comuni di promuovere sempre più indipendenza dei comuni modelli di sviluppo diffuso
E e di proprio fare in modo che i Comuni svolgono un'azione di regia sapiente sulle la sulla crescita della Società le cose migliori che ho fatto da sindaco le ha imparate dalle famiglie e dalle associazioni dall'impresa
Loro facevano il governo quando venivano a dirmi guarda che c'è bisogno di fare questa roba altrimenti
Peggiorerebbe la situazione guarda che per i nostri figli bisogna andare a scuola in bicicletta più che in macchina perché altrimenti rischia rischia di non parlarsi più quindi le esperienze più belle di comunità vengono dal basso e la politica a deve avere il grande compito citando ancora la Breil
Quella di creare un'atmosfera dissidenti Zio e di rispetto verso tutto quello che la società la comunitaria esce lavorare e aiutarlo ad accompagnarla facendo una avendo una funzione di accompagnamento e di crescita e di rinforzo di quello che la società e la comunità riesce a riesce a mettere in campo quindi l'autonomia lista
Come una grande risorsa e anche con un grande limite che va fatta la politica centrale l'autonomia intesa come capacità di rischiare capacità di di non accettare surreale che reale non esaurisce tutto quello che è possibile fare e quindi da questo punto di vista nel manifesto voi trovate alcuni punti che sono
Diciamo
Da un lato il senso del limite della politica perché quando noi proponiamo più autonomia stiamo dicendo le stesse guardate che siamo disposti a cedere il nome della sussidiarietà sempre più potere
E a svolgere un'azione sempre più appunto di favorire le energie dal basso
Trovate appunto questi limiti e trovate questi principi io per esempio
Penso che il principio più importante del Manifesto lo dico poi darò la parola Mariastella sia proprio il tema educativo
Il tema educativo che è fondamentale per qualsiasi politica qualsiasi politica ha successo o insuccesso sulla base del tema educativo
Noi io ho incontrato l'altro giorno un associazione di di genitori che di di insegnanti che aiutano i genitori a essere genitori no quanto bisogno c'è di questa cosa quanto bisogno c'è con l'aperta delle relazioni parentali con la perdita delle famiglie allargate
Delle famiglie che stanno vicine quanto bisogno abbiamo che i nostri figli o dei figli che hanno venticinque trent'anni son già non quindi vedo le loro difficoltà e vedo quanto sia utile che mia moglie che è un po'di esperienza ce l'ha sia vicino a loro nel dirgli guarda non ti preoccupare
Quanto bisogno abbiamo gli uni degli altri
Questa è una cosa fondamentale cioè riuscirà riuscire a capire che attraverso l'educazione ci aiutiamo a vicenda supera le difficoltà della vita e riuscire a diffondere in questo Paese finalmente perdonatemi perdonatemi io sono un uomo che ha raggiunto una certa età ho avuto anche qualche difficoltà nella mia vita per via di sono entrato in politica molto tardi molto le mie difficoltà sono figlio di un povero muratore che diventato medico allora
Ho avuto anch'io le mie difficoltà nella vita quindi non non penso di essere uno così che sta che si spaventa moltissimo però io sono spaventato dal fatto che si sta diffondendo in questo Paese l'idea che ogni vicino a un tuo nemico un tuo competitor e non è solo questione politica queste questioni di cultura del capitalismo che vede nella competizione
Vede nella competizione
Un elemento di noi non siamo più una comunità se una somma di individui che compete per l'accesso alle risorse questa è una cosa spaventosa quando non c'era il pane io ho fatto il volontario Muro Lucano dopo il terremoto Maurizio
C'è andato avevo diciott'anni mi ricordo sondato sulla prima sindaco visto sono questi contadini sulla sulla riva della montagna che Zappa con tutti insieme la terra era di uno ma loro Zapparoli insieme questore per andati a seminare insieme in un altro campo di un'altra persona e così via
Noi dobbiamo ricominciare questo manifesto lo dice chiaramente a dire che nella cooperazione tra di noi e non nella competizione tra di noi che si può ritrovare il senso e la coesione della società
E che dobbiamo seminare educare alla cooperazione non alla competizione certo ognuno di noi deve migliorare se stesso fino a diventare esempio testimone magari anche Santo se può magari anche Santo se può
E mi ritiro in competizione con se stesso ogni giorno per migliorare se stesso e seminare bene intorno a sé
Ma la vera risorsa il fatto di poter dire io conto su di te posso contare subite anche se sei un mio nemico io conto su di te se Giorgetti che mi chiedesse di badare a suo figlio perché ammalato e della ed è lavora per il governo io voglio fare la badante
Vero di quello garantito
Primo
Primo perché amo i bambini Primo perché hanno i bambini e poi perché spero che li faccio un buon lavoro io non mi auguro con il fallisca ve lo garantisco io ho fatto il suo mestiere ve lo garantisce
Però però permettetemi di concludere
L'educazione tutto senza educazione non ci sono le politiche della raccolta rifiuti senza educazione non c'è la gente che paga le tasse senza educazione non c'è rispetto e non c'è sicurezza
Senza ed Oliver Tambo il fondatore della Repubblica Sudafricana diceva education la la ricetta per il Sudafrica dopo la disastro razziale il colui che ha educato Mandela eccetera diceva education education education
Quindi io sono convintissimo che lo sforzo educativo sia quello di cui questo Paese ha massimo bisogno massimo bisogno una grande emergenza
E quella dell'abbandono scolastico la grande emergenza il fatto che le scuole non siano aperte al pomeriggio queste son le grandi emergenze queste sono le grandi cose su cui dobbiamo dire però permettetemi di dire in conclusione questa
Questa cosa
Certamente abbiamo bisogno di tutto questo ma perché tutto questo continui ad avvenire bisogna che il potere il potere non sia un potere che seduce che minaccia ma si è un potere che accompagna e che aiuta
Perché chi ha la responsabilità sempre del potere noi l'abbiamo avuta per tanto tempo in questi ultimi anni chi ha la responsabilità del potere deve essere in grado di appunto non sedurre e non minacciare
Non manipolare il consenso ma aiutare la comunità crescere in armonia e in collisione e io credo che se riusciamo insieme se riusciamo insieme a fare questo lavoreremo in profondità
Ci aiuteremo gli uni gli altri come diceva Socrate qua chi gli proponeva sei sottratte dal tuo stesso problema Giancarlo dei figli da educare
Cioè non c'erano due generali due generali cioè questo bellissime ucciso no no adesso scusate interno con questo veramente c'eran due generali che erano troppo impegnati
Ad Atene per educare i loro figli e quindi dico a un certo punto vendiamo da Socrate lui sa tutto è così bravo e così saggio del filosofo così bravo
E alla fine Socrate conclude con questa con questo nota molto molto saggia secondo me diceva voi non dovete affidare a me i vostri figli ma sono io che affiche che che mie dunque insieme a loro insieme a voi perché questo è il vero tema che l'educazione la crescita la si fa solo insieme imparando gli uni dagli altri con umiltà e con pazienza grazie
Maristella Gelmini
Buongiorno a tutti e grazie di cuore a Maurizio a Giorgio a Emilia sul muro per avermi dato la possibilità di essere qui
I meeting è sempre un'esperienza emozionante dalla quale si apprende sempre moltissimo
Ma devo dire che nonostante sia giunto credo alla trentanovesima fornirci balletto Romeo trentanovesima edizione mantiene un suo fascino e direi che in questa stagione politica complicata diventa persino una manifestazione contro corrente
Proprio perché Carrone alla definito a una una comunità
Quella di Comunione e Liberazione disarmata
E in una stagione come diceva di arrivo nella quale senza un nemico senza una contrapposizione senza un capro espiatorio sembra che non ci possa essere via di scampo ecco immaginare che questa manifestazione apre invece uno spazio di confronto anche grazie all'intuizione
Dell'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà credo che sia già un fatto estremamente innovativo direi quasi rivoluzionario e poi vedere che ci sono tre mila giovani che dedicano il loro tempo perché ci credono si spendono ad organizzare questa manifestazione ebbe ci riempie il cuore di speranza e di fiducia nel futuro nonostante siano questi giorni dolorosi e luttuosi
E dico che il senso di questa manifestazione lo ha colto in pieno il presidente Mattarella
Che ha giustamente infatti Zatta un aspetto del meeting cioè il legame la capacità di rafforzare il legame fra l'individuo e la comunità fra l'io e il noi lontano da pregiudizi lontano da contrapposizioni
E penso che sia molto coraggioso il messaggio che deriva dall'idea che certo
In una stagione di individualismo spinto la libertà personale importante
Ma non possiamo mai dimenticare che la libertà la mia libertà e certamente sacre inviolabile ma finisce dove comincia la libertà dell'altro
E credo che questo sia un principio che dovrebbe informare ogni riflessione politica in una stagione complicata come quella che vediamo dove sono cambiate tante cose e non possiamo non riflettere sulla crescita
Esponenziale di un movimento come Cinquestelle il consenso di cui innegabilmente gode il governo i fatti di Genova agli applausi di sardine di mai ai funerali non possono farci riflettere noi non possiamo avere un atteggiamento autoassolutorio di fronte ad un mondo che cambia perché senza una seria analisi dei limiti e degli errori della democrazia rappresentativa il titolo di questo al convegno è la prospettiva della democrazia ecco senza questa analisi non potremmo comprendere ciò che sta succedendo e non saremmo in grado di dare risposte
Quindi io credo che il tema oggi non è il sistema elettorale maggioritario proporzionale l'elezione diretta del premier piuttosto che del Presidente della Repubblica
Il problema è prendere sul serio le ansie le preoccupazioni le aspettative dei cittadini e quello che oggi viene liquidato come populismo
Oggettivamente ha saputo più dei partiti tradizionali fornire delle risposte
E questo populismo è sicuramente un tratto dell'Italia profonda e non possiamo liquidarlo con una superficialità pensiamo al tema dell'immigrazione
Troppo facile liquidare come razziste le preoccupazioni di coloro che magari vivono nelle periferie io in testa Milano il Giambellino dove lì non ci sono modelli di integrazione riusciti
Dove l'integrazione fallita e la gente ha paura
E allora io credo che anche il concetto di patria non lo possiamo svalutare la necessità di avere una solida identità nazionale è un'esigenza giusta è un'esigenza qui va data però una corretta interpretazione e rispetto a questo però io mi pongo delle domande e dico siamo sicuri che la soluzione sia però la chiusura di porte e finestre
Siamo sicuri che la soluzione sia annidarsi di Trump io credo che la logica delle porte chiuse non paghi e che i dazi non siano quello che serve al nostro Paese
E quindi su questo dobbiamo tener presente che forse la capacità che alcune forze politiche hanno di interpretare di dare voce al malessere alla delusione alla sfiducia qualche volta anche alla rabbia dei cittadini è sicuramente un fatto importante perché la politica è anche questo
Però poi dobbiamo trovare le soluzioni
Siamo qui per trovare le soluzioni io sono convinta che l'intergruppo per la sussidiarietà potrà affrontare i temi del lavoro dell'impresa del sud dello sviluppo in maniera adeguata trovando dei ponti
Purché si esca però da una logica che è quella oggi dominante lo scontro tra il popolo e l'élite cioè da un lato ci sono élite da pulire e la promessa populista e quindi quella di togliere il potere all'élite corrotta per affidarlo ad un leader forte attenzione questa è una suggestione molto significativa
Ma forse poi le risposte non sono quelle adeguate e dietro questa forma di centralizzazione del potere c'è il rischio di una deriva autoritaria
Ecco perché io credo che dobbiamo difendere la Democrazia che è il frutto del sangue della sacrificio di tante persone e non dobbiamo mai darla per scontata non è mai un qualcosa di acquisito per sempre è un qualcosa che noi dobbiamo tenere a mente e dobbiamo difendere con coraggio con forza non darlo per scontato
E in tutto questo io credo alla centralità del parlamento prima si evocava la tragedia di Genova io penso che non sia questo il tempo delle contrapposizioni delle invettive
Dello scaricabarile è chiaro che chi sbaglia paga ci mancherebbe altro chi sbaglia deve pagare però ricordiamoci che l'accertamento delle responsabilità compete alla magistratura innanzitutto
Da qui
Dopodiché
Condivido totalmente la proposta di Giancarlo Giorgetti di un grande piano
Di manutenzione delle infrastrutture vale per le infrastrutture che siano strade ponti ferrovie vale per l'edilizia scolastica
Noi come Paese dobbiamo innanzitutto fare luce sulle responsabilità Forza Italia ha proposto l'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta non perché vogliamo fare la caccia alle streghe non perché vogliamo attaccare il Governo ma perché vogliamo fare piena luce
Sulle falle rispetto ad un sistema di monitoraggio dei controlli perché forse dobbiamo rivedere qualcosa forse ci sono leggi da aggiornare forse dobbiamo semplificare certo non possiamo piangere sul latte versato non devono esserci altri morti in questo Paese
E allora rivedere il sistema di monitoraggio avviene un ranking della pericolosità anche degli edifici pubblici anche delle scuole è un atto doveroso e lo deve fare il Parlamento trovando anche lì un'unità di intenti
E credo che sia importante certo stanziare risorse e spesso l'Europa è matrigna e pone dei vincoli però ricordiamoci che l'Europa anche stanziato quarantaquattro miliardi di euro di cui l'Italia è riuscita a spendere il cinque per cento e allora facciamo anche un po'autocritica e cerchiamo di quel cinque per cento di farlo diventare l'ottanta per cento delle risorse che abbiamo a disposizione
E penso che con riferimento a Genova c'è un fatto che ci rimarrà nel cuore e che in qualche modo credo aiuti anche Genova ripartire e della solidarietà la generosità dei vigili del fuoco del tanti volontari che meritano uno straordinario applauso per quello
Fare quello che hanno scandalizzato
Sotto le macerie recuperando vite umane rischiando la propria vita e l'Italia anche questo
Sei milioni e mezzo di volontari tre mila sono qui ma sei milioni a livello nazionale di persone che dedicano una parte del proprio tempo agli altri
Allora ripartiamo da una competizione viso virtuosa perché la competizione non è di per sé negativa e quando diventa scontro e quando ricorre diventa delegittimazione dell'avversario che fa male
Ma la competizione può essere anche virtuosa
E noi su questo dobbiamo pensare che dobbiamo avanzare delle proposte per superare questa fase abbia di rabbia di contrapposizione è la serietà delle proposte e alla consapevolezza di non dare per scontato il grado di democrazia che abbiamo raggiunto fino ad oggi
Io non penso con tutto rispetto di Casaleggio di Grillo che I like su Facebook possano sostituire il Parlamento non credo che un algoritmo possa valere l'elezione da parte degli italiani dei dei dei loro rappresentanti
Credo che con tutti i difetti che può avere il Parlamento e la democrazia Churchill diceva che era la peggiore delle forme possibile cioè tutte le altre quindi come dire
Che la democrazia abbia dei limiti e dei diritti lo sappiamo ma attenzione prima di travolgere alcuni elementi che sono fondativi del nostro vivere comune
E che sono il frutto del sacrificio di altre persone
E veniamo alla proposta di Tadini in apertura e poi chiudo Vittadini parlava dell'emergenza educativa della scommessa sul capitale umano certo che ripartite da qui il futuro di un Paese la competitività non è fatta di tecnologia
è fatta della capacità di valorizzare i talenti
Di far funzionare l'ascensore sociale
E su questo c'è una lettera di Cottarelli che mi ha colpito è stata scritta sulla stampa qualche settimana fa che richiamava la politica
Al dovere delle pari opera di garantire le pari opportunità in partenza io credo che dobbiamo ripartire da lì
Dalla volontà di dare ai giovani indipendentemente da dove nascono in Lombardia come in Campania e in Sicilia le stesse opportunità
L'ascensore sociale deve ricominciare a funzionare e la scuole è il primo motore di sviluppo la formazione è il primo motore di sviluppo e quindi non servono chiacchiere
Serve la difesa di un principio importante come la libertà di scelta educativa come la libertà di dove farsi curare
Serve attenzione la parità scolastica guai a chi attacca la parità guai mai sfoglia la salita scolastica perché noi vogliamo una scuola pubblicato
E riteniamo la scuola pubblica tanto quanto è statale tanto quanto è paritaria e ci sono modelli straordinari noi veniamo dalla Lombardia conosciamo il modello di Lombardia e Bussetti lo conosce meglio di noi è un modello che fa dell'alternanza scuola-lavoro dell'apprendistato del rilancio dell'istruzione tecnica i temi fondamentali
E certo poi c'è il tema del Mezzogiorno cioè il tema dell'impresa c'è il tema dei corpi intermedi io credo che tutti dobbiamo concorrere allo sviluppo e la crescita di questo Paese
Altro che delegittimare i corpi intermedi noi dobbiamo avere la capacità di dialogare di confrontarci disco entrarci ma non si può elimina
Amare la collaborazione e la sinergia sussidiari che a livello nazionale perché altrimenti si rischia di morire di statalismo e io mi preoccupo quando oggi nel momento in cui purtroppo quella tragedia dicendo ma non ancora dei responsabili non ancora non c'è ancora la luce su quello che è accaduto si parla di nazionalizzare
Perché signori di statalismo questo Paese muore chi sbaglia deve pagare ma la collaborazione pubblico-privato è un valore che non può essere messo in discussione così com'è la risposta al Sud non può essere il reddito di cittadinanza non è l'assistenzialismo di Stato è il lavoro poca formazione ricerca e innovazione
Quindi chiudo dicendo che serve una terapia d'urto e serve anche però la partecipazione alla vita politica
Perché troppo spesso la politica viene vista come un qualcosa di negativo io invece mi rivolgo a quell'Italia che si impegna che lavora che studia che vuole essere protagonista c'è bisogno anche del vostro impegno per una politica migliore
Certo e essendo un progetto umano per il ventunesimo secolo perché la generazione passata aveva un paese da costruire una democrazia costituzionale d'affondare un benessere da costruire
Noi oggi dobbiamo come diceva Vittadini riaccendere l'entusiasmo la speranza il desiderio di costruire un Paese migliore e questo dipende da ciascuno di noi
Da qui dipende dalla capacità insieme di fare squadra
Certa la la malattia e seria la terapia è urgente la cura non sarà rapida né facile né una prima si inizia
Meglio è grazie
Carola Maurizio Lupi
Anch'io ringrazio il Meeting di Rimini per aver ospitato anche quest'anno l'incontro dell'intergruppo parlamentare per la per la sussidiarietà però come avete potuto vedere e siccome tutti viviamo nella storia presente e non in quella passata non era assolutamente scontato che l'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà dovesse riprendere anche in questa legislatura
Anche perché come ha detto più volte il Papa
Quasi sottovalutato quasi come se avesse detto una banalità siamo di fronte a talmente un cambiamento d'epoca che non si possono affrontare sfide nuove con strumenti vecchi riproporre le stesse formule
Non ha senso
Perché e come pensare sempre di guardare al futuro con la testa rivolta aperto il passato e l'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà questa sfida che ci siamo dati non è la testa rivolta al passato non può essere questo anche perché la politica e la realtà innanzitutto
Ci tira talmente tanti pugni nello stomaco che ci impedisce di fare questo
E allora io ringrazio non formalmente gli amici che sono qui ma sono qui a rappresentare gli oltre duecento deputati
Di della maggior parte dei gruppi parlamentari
Che tranne anche qualcun qualcuno singolo del Movimento cinque Stelle che in un momento come questo
In una situazione come questa quella che stiamo vivendo oggi del manifesto è stato scritto prima dei miti drammatici fatti di Genova
Il titolo del meeting è stato pensato molto prima dell'anno scorso di quello che sarebbe accaduto e sta accadendo come sfida al non solo l'Italia ma tutto l'Occidente e dire che le forze che cambiano
La storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo felice che cosa vuol dire concretamente per chi ha il compito facendo politica di aiutare a guardare al futuro non di guarda non di rivolgersi verso il passato
E dicevo che e lo chiariamo perché ci vuole coraggio anche in questa legislatura riprendere in una situazione come questa un lavoro come quello dell'intergruppo che il lo diciamo con chiarezza il l'intergruppo parlamentare per la sussidiarietà non ha fatto con questo manifesto un nuovo contratto di governo ho un contratto alternativo di governo perché nella democrazia chi governa il compito di governare e ha detto bene Graziano Delrio non si fa il tifo perché fallisca
Perché se fallisce fa diamo tutti
Perché è in gioco il bene comune stando all'opposizione sia aiuta e si cerca di testimoniare e di dare il proprio contributo anche duro anche forte perché quel bene comune possa essere raggiunto il miglior modo
Noi non abbiamo voluto fare un con questo manifesto un con un programma alternativo abbiamo tentato di capire anche proprio partendo il titolo del meeting lo sottolinea in maniera molto chiara
Che innanzitutto i della devianza di questo in quel nel momento in cui lo viviamo io non sono un politico
Se parto dal fatto che sono poli sono un politico non ho capito nulla io sono un uomo o una donna che si impegna in politica
Che vive la propria famiglia che fa l'imprenditore che fa l'operaio ma sono un uomo una donna che ha il desiderio impegnandomi e dando tutto quello che posso
Per quello che posso e per quello che ho di aiutare a costruire una comunità in cui la persona sia libera felice possa essere protagonista e possa guardare al futuro
Se visitate la mostra sul Sessantotto c'è una frase di Giorgio Gaber che a me ha colpito Giorgio Gaber tra l'altro è uno avuto anche la fortuna molti non hanno avuto anche la fortuna di conoscerlo personalmente che dice bisogna trasformare incoraggiò la rabbia
E pensata quanta rabbia c'è retto Maristella Gelmini quanta rabbia c'è oggi legittima
Ma se non si trasforma la rabbia incoraggio la speranza non c'è
Sant'Agostino spiegava che cosa vuol dire il coraggio è il coraggio di vedere come le cose potrebbero andare la rabbia è invece il corra e è nel vedere come vanno le cose
Ma la forza di un uomo la il mio desiderio di continuare a impegnarmi politica di continuare ad essere protagonista nella coraggio insieme ad altri nelle diversità che abbiamo di poter vedere come andranno le cose di poter contribuire a costruire il futuro di questo comunità di questo Paese insieme
Ecco l'intergruppo parlamentare un piccolo segno perché ho fatto
La sottolineatura siamo uomini e donne impegnate in politica
Perché se si è uomini e donne impegnati in politica nella famiglia nell'imprenditoria nel fare l'insegnante nel fare il volontario nel costume del meeting
Il punto è la premessa che non è formale che noi tutti abbiamo sottoscritto nell'Inter nel manifesto dell'intergruppo parlamentare della società che cosa ci accomuna pure essendo differenzi
Differenti e pur confrontandoci vedremo che ci sono cose in cui siamo differenti
Maristella Gelmini lo ha detto io sono altrettanto d'accordo non esiste il ritorno lo Stato è buono e il privato il cattivo ha già fallito la storia su questo tema
Ma è un modo con su cui non ci confronteremo e e daremo un contributo forte su questo per far capire le ragioni per cui l'idea di uno Stato che è buono e tutto lo stato è buono e invece il privato è cattivo è un'idea che non tiene conto che lo Stato è fatto dalla persona e dalla persone che si mettono insieme e quindi il primo compito dello Stato si chiama voli carriera sussidiarietà e valorizzare chi fonda lo Stato cioè noi
Allora il punto da cui partire è che se noi siamo uomini e donne dobbiamo riscoprire innanzitutto la ragione che ci mette in azione ciò che rende felice il mio cuore e quindi cambia la storia e quali punti in comune noi abbiamo
Per questo secondo me io sono grato agli amici che sono qui ai duecento deputati che hanno sottoscritto questo manifesto perché non era formale
Partire da questo scusate molti noi dicono ma che cosa fa l'intergruppo che cosa ha fatto in questi anni l'intergruppo ma quali risultati fatte
Ecco i risultati appartengono innanzitutto alla responsabilità di chi governa nella democrazia
Perché è giusto così
E noi l'intergruppo non è innanzitutto l'uomo che dà risultati è un segno in Parlamento in cui si dice che se non si fa un patto sul bene comune cioè se non si riconosce ciò che ci unisce innanzitutto
E non ciò che ci divide
Non si costruisce nulla partendo dal ruolo in cui siamo
Quali sono i punti in comune che abbiamo anche questa volta individuato il primo è questo
Ognuno di noi non è il male assoluto
Fa quello che fa fine contratto di governo falla il suo manifesto l'opposizione lavora con i suoi gruppi parlamentari fa le proposte di legge perché ha il desiderio di guardare a quel futuro di trasformare quella rabbia
Incoraggiò per lavorare insieme per dare una speranza al nostro Paese
Facciamo degli esempi molto concreti e poi concludo perché poi sarà il lavoro di questi Viani cosa nascerà dall'intergruppo non avevamo programmato il cinque per mille
Non avevamo programmato è stato un lavoro comune abbiamo detto che ci sono per noi quattro emergenza in questo documento e sono state ripetute che su cui forse sarebbe il caso di lavorare insieme
Che cosa vuol dire fare un patto per il bene comune
Vuol dire che quello che è accaduto a Genova ha toccato tutti noi e quando accade una tragedia come quella che accade che è un pugno nello stomaco a tutti noi che anche a chi ha avuto delle responsabilità
Che cosa accade che si riscopre l'unità che si rimette insieme che c'è una solidarietà che si rimette in gioco
E che prima ancora che la ricerca del colpevole del nemico
Le responsabilità l'abbiam detto tutti vanno accertate vanno accertate rapidamente
Io ho il coraggio di guardare al futuro e quindi di vedere ciò che un Paese lo ha detto bene sia il Presidente della Repubblica che il cardinal Bagnasco nella nell'omelia ho il coraggio di trovare ciò che ci accomuna
Ciò che ci può permettere di vedere tutti insieme e allora il patto straordinario che dice Giancarlo Giorgetti per le manutenzioni ordinarie e straordinarie del nostro paese è una cosa che ci accomuna tutti
La realizzazione delle opere necessarie a questo Paese non è un problema di sventolare una bandiera ideologica ma che se questo Paese non si rinnova se non fa le infrastrutture sei fermo al mille novecentosettantasei esiste la burocrazia ognuno di noi ha fatto questo tentativo
E l'ho messo in piedi dovrebbe interessare tutti
Non qualcuno la ricostruzione è una cosa che interessa tutti
La ricerca del colpevole noi abbiamo messo un punto sulla giustizia sulla ricerca della giustizia nella nel nostro documento ma che cos'è la giustizia
Chi decide
Ciò che è giusto è sbagliato
Io sono rimasto colpiti Simo dal fatto che la democrazia si è sempre sostenuta nostro paese in un equilibrio dei compiti e dei ruoli il potere legislativo il potere giudiziario e il potere esecutivo
Chi decide che sei responsabile il potere politico
Prima ancora che qualcuno cerca la verità
E tu hai già condannato l'altro
Allora questi sono eh lì il desiderio di ricostruire qualcosa che ci rimette insieme
E che ci può accomunare che ci insegna e che trasforma la rabbia legittima e giusta in un coraggio di guardare al futuro e quindi di avere la speranza insieme nei ruoli e nelle diversità
Il tema della demonizzazione dell'avversario è già stato detto il tema appunto di cui discuteremo
Lo Stato la nazione la il lo slargo nazionalizzazione dobbiamo ritornare allo stato che fa tutto che produce il latte che gestisce le strade
Lo Stato in questi anni ha dimostrato efficienza
Quanti anni ci sono voluti per realizzare la Salerno Reggio Calabria i ponti gestiti dallo Stato non crollano come i ponti speriamo di che non lo che non lo facciano viene gestiti da altri il dramma e la rabbia che non devono crollare
Questo il punto su cui noi dobbiamo partire
E su cui possiamo lavorare insieme allora ho concluso veramente perché sarà un lavoro da fare insieme
Veramente partendo e mi da ciò che ci può accomunare nella libertà del lavoro giorno dopo giorno nella declinazione poi delle proposte di legge che possono nascere su questi temi nell'ascolto nell'educazione anche noi parlamentari abbiamo bisogno di ascoltare
Di capire di comprendere in quel luogo il Parlamento di guardare la realtà che sta cambiando e come questa può aiutarci a interrogare e interrogarci sulle soluzioni da dare attraverso le leggi o attraverso l'azione del governo
Ecco io ringrazio veramente di cuore perché questo è un nuovo inizio ha detto bene Gabriele Toccafondi così come Massimiliano ha parlato della responsabilità è una sfida affascinante questo momento perché è una sfida in cui per tutti noi ci rimette tutto in gioco
Rimette in gioco le certezze su cui ognuno di noi ha costruito il suo futuro politico Gabriele diceva molti Dinoi
Non hanno più né una coalizione né un partito non si sa più che cosa si è allora siamo disorientati è una sfida così affascinante che i cirri mettiamo in gioco insieme ringrazio la Fondazione per la sussidiarietà Giorgio Vittadini e Sandro Bicocchi perché in questo hanno dato la loro disponibilità ad aiutarci
A lavorare e a lavorare anche con una percorso scientifico per con una serietà nella elaborazione delle delle nostre riflessioni che necessario perché il lavoro e sempre serietà e ci si aiuta e ci si giudica solo se si ritorna a porre dei piccoli segni positivi a cui uno può guardare ci divideremo ci confronteremo ma intanto c'è un piccolo segno positivo come ha scritto il titolo del Manifesto il Corriere della Sera quella ponte non quel mo'senza muri che si chiama bene comune
E che il nostro compito il nostro dovere grazie
La parola Giancarlo Giorgetti
Buongiorno tutte ringrazio dell'invito
Venendo qua meditato suo che taglio dare questo mio intervento naturalmente io sono l'unico esponente del governo presente
E potrei fare un intervento di tipo diciamo così politico credo che anche poco due abbia interesse a questo ma e io riserve questo tipo di politica magari a dopo quando ci saranno i giornalisti chiederanno
Qualcosa sugli argomenti di attualità invece volevo accettare la sfida del tema proposto e cercare di prenderla un po'poco dirà
Alla larga
Però spero così facendo comunque anche di spiegare il mio pensiero qualcuno lo potrà declinare sui fatti virtualità anche sull'attività del governo
Partendo come si deve fare secondo me dal titolo
Il titolo lo sforzo che muovono la storia sono le stesse che rinnova l'uomo felice
E qui
Voglio
Fare una provocazione secondo me il titolo sbagliato
C'è una frase che io ho già utilizzato fosse Massimiliano Romeo si ricorderà una citazione dito storie scritte metà c'è tantissimo
Che dice a un certo punto nei Fratelli Karamazov
Attenzione se tu fai scegliere al popolo tra libertà felicità il popolo sceglierà sempre la felicità
E allora
Se mi permette un titolo mezza che invano l'uomo libero felice
Altre menti
A chi mi accusa di populismo
A me
Io dico attenzione e se vogliamo fare il popolo felice la via più tattica diretto corte quella del populismo però
Il titolo anche diciamo così mi dà lo spunto
Per il mio ragionamento
La storia in movimento qualche tempo fa
Magari anche il meeting affrontato questo tema della fine della storia c'era qualcuno che teorizzava che la storia fosse finita
E oggi
Il vero nemico della democrazia e in buona sostanza della politica a mio giudizio è l'ideologia globali istanza
Che si è affermata
Negli ultimi dieci vent'anni
Chi ha preteso di sostituire la politica e la democrazia
Le ricette che questa ideologia offriva
In Italia in Europa e nel mondo erano tutte le stesse
Erano le stesse per quanto riguarda le ricette economiche la politica economica veicolata dal Fondo monetario internazionale piuttosto che le ricette che ancora oggi dalla Commissione europea in qualche modo
Vengono somministrate quelle sono le diciamo così le verità di politica economica che devono essere attuato ovunque che dovrebbero garantire sviluppo prosperità benessere
O se vogliamo parlare di valori
Alcune
Timori
Che devono essere vogliono essere propinate al popolo anche se il popolo evidentemente non le capisce non le condivide
Però sono quelle politicamente corrette
Ecco tutta questa
Questa over dose di politicamente corretto
Che è stata propinata ai bottoni non soltanto al popolo italiano perché quello che sta avvenendo in Italia realtà è semplicemente stessa di un fenomeno che secondo me globale ma evidente
I si trovano facilmente riferimenti in giro per il mondo perché gli Stati Uniti d'America
Ha causato una reazione in altri tempi avere avremmo Pola parlato a bordo di una politica reazionaria a tutti gli effetti cioè
Le radici dei profonde popolari non hanno accettato questa forma di vincoli diciamo così di condizionamento
E hanno provocato una reazione una reazione
Populista sì populista che in qualche modo ha travolto tutti quelli che erano gli istituti
Della democrazia come erano stati conosciuti la reazione
Pubblicista
Identitaria a questo fenomeno ha travolto anche la democrazia rappresentativa su questo io
Dico Maristella Gelmini la centralità del parlamento
La verità che al Parlamento non conta assolutamente più nulla
Non conta soprattutto più nulla perché non conta e non è più sentito da i cittadini elettori che vedono nel Parlamento luogo dell'inconcludenza della politica
E se continuiamo in qualche modo come un feticcio a difendere questo
Questo questo mondo della democrazia rappresentativa secondo me sbagliano non facciamo un bene neppure alla democrazia
Come diceva
Già il già citato Giorgio Gaber la democrazia e partecipazione
Oggi dobbiamo credere chiedere ma c'è partecipazione io vi dico sì c'è partecipazione
C'è partecipazione di tutti questi che io sono uno diciamo così totalmente avulso dal contesto due due bit nullo Facebook erano Twitter non ho niente di niente
Però partecipazione c'è
Non possiamo dire che la gente non partecipa
Partecipa fin troppo
E risolvere la partecipazione politica in un laica on di slide che così è finita lì una partecipazione superficiale una partecipazione che però c'è
E che
Naturalmente si basa su quella che oggi è diciamo così una valanghe informativa c'è più informazione centodieci più informazione ma c'è più informazione e più disinformazione
Perché mentre una volta quando c'erano soltanto i cari vecchi libri gente era costume non legge più nessuno credo qualche raro esemplare
Però eravamo costretti informarsi leggendo dei libri
E quindi approfondendo e quindi riflettendo oggi questo diluvio di informazioni o disinformazione finisce passa sotto la pelle naturalmente anche tempi molto molto più brevi perché tutto AVEPA serba nel senso che dopo tre quattro giorni il caso in qualche modo viene espulso ne arriva un altro e si comincerà a parlare di altro
Non vorrei che accadesse anche per quanto riguarda Genova ma già abbiamo qualche segnale in proposito
Allora
Questo corto circuito democrazia politica da partecipazione si risolve e si è risolto nel rapporto diretto tra popolo e capo
E capo politico io non faccio un processo al fatto che oggi ci sono i leader che hanno rapporti retto col popolo perché il fatto che ci siano dei capetti dei leader e l'essenza della politica a mio giudizio non ci può essere politica senza dei capi del leader riconosciuti
Il problema che questo fenomeno e diventato patologico ma perché diventato patologico per colpa del web si adesso per colpa del web ma prima ancora perché con l'avvento della televisione diciamocelo onestamente ma senza odierni fare processi dai giudizi negativi Berlusconi è stato il primo che ha utilizzato la televisione non so con questo tipo di strumento per creare questo tipo di rapporto diretto
Ha dimostrato che si poteva vincere senza avere un partito vero dietro con tutto rispetto un partito organizzato no quello anzi anzi lo dico Del Rio l'avere un partito organizzato dietro è un peso tema dice economia nella politica moderna
Avendo il partito strutturato è un qualche cosa che ti affonda e molto più comodo molto più efficiente avere un rapporto diretto e in questo senso anche noi della lega che tuttavia abbiamo sappiamo perfettamente quanto è servito per un partito strutturato radicati in tre momenti di crisi oggi siamo premiati per avere un capo che h e riuscito a creare questo tipo di collegamento diretto
E allora se tutto questo è vero se questo ragionamento che ho fatto che adesso il vero
Attenzione secondo me a trascurare un qualche cosa che ha attualmente è uscito completamente dal dibattito politico e che secondo me ci deve rientrare
E c'è quello della riforma delle istituzioni democratiche
Perché se essi non si riformano le istituzioni in qualche modo per cercare di dare un senso un contenuto una direzione a questo tipo di risposta popolare
Si fa in fretta poi buttare via tutto quanto il Parlamento e tutto quello che gli viene dietro
E allora dobbiamo dopo le diciamo così diciamo provato Hanoi poi provata la sinistra
Non lo so questo non è diventato uno dei titoli anche del contratto di governo unico cedimento
Purtroppo secondo me
Purtroppo perché qualcosa dobbiamo cambiare cambiare rapidamente perché tutto quello che ha avviene attorno al palazzo attorno ai palazzi del potere di Roma ci sta travolgendo
E non è non si riusciva a contenere ora sì che ci sarà diciamo così
Un potenziale pericolo per la democrazia poi la richiesta dell'uomo forte
Secondo me
Comincerà a diventare seria
Passo adesso rapidamente
A qualcosa di più magari più positivo ma senza diciamo così cadere nell'attualità io tutto questo entusiasmo questo
Afflato che c'è dietro anche diciamo così
L'azione di governo che ha uno spirito critico vedo qui e che anche voi ovviamente avete un atteggiamento perplesso rispetto a questo tipo di di di governo
Ma questo tipo di pulsione deve essere messa a sistema deve produrre un risultato non può essere sempre la contributo contrapposizione tra il nuovo al vecchio tre bravi e non bravi tra gli onesti e disonesti tra
No dobbiamo riuscire in qualche modo a a cambiare
Il meccanismo entro cui ci ci troviamo a operare noi tra virgolette politici tra Stati
E in questo senso
E vengo mi raccordo gruppo di sussidiarietà e la sussidiarietà è inutile che vi ripeto qui cos'è perché credo che tutti quanti voi sappiate esattamente
E che cosa che cosa in che cosa consiste ma serenamente e oggettivamente
Guardiamo la realtà che c'è di fronte io sentivo prima Gabriele Toccafondi ricca vada alcune istituzioni
La verità è che per quanto riguarda i corpi intermedi se noi parliamo dei corpi intermedi istituzionali formalizzati quelli nati magari inizio del secolo scorso io li vedo tutti in crisi
I vedo tutti in crisi
Se io guardo invece i corpi intermedi nati proliferati per libere associazioni anche recentemente invece diventi in salute
Tutto ciò che istituzionali si esclude lottizzato secondo me si sta dimostrando non idoneo a capire la contemporaneità la modernità
Esempio concreto no il mondo del credito
Il credito cooperativo
Andiamo c'è una storia bellissima
Come è nato come sviluppato che funzioni ha avuto come in qualche modo ha contribuito a oggi
L'abbiamo affrontato sotto l'aspetto normativo però quel quel mondo lì così come
Purtroppo non può più funzionare
La legittimazione delle associazioni di categoria e qui mi rivolgo attorno a questo tavolo
E venuta scemando
Nora chi rappresenta io non voglio offendere nessuno ma temo che
I sindacati
E e poté continuare all'infinito con queste le elencazione cioè quando il ministro del rio faccio un esempio si trovava come ministro di fronte i sindacati mi novecentosettanta volevano dire una cosa mille novecentottanta un'altra nel due mila diciotto un'altra ancora
E la realtà
Ora dobbiamo in qualche modo immaginare come
Questa e uso il termine camicia di forza ma non è sbagliato questo questi questi vestiti che abbiamo ricamato su una invece su una realtà che invece fare decente che c'è chi che conoscete anche voi l'avete anche voi che fatta dati
Tantissime situazioni di di volontariato e credo che in Italia questo proprio sia forse la cosa di cui possiamo vantarci
In tutto il mondo
Ecco qui dobbiamo e torno
A quello che ho detto prima riuscire in qualche modo a Cannizzaro in termini positivi toccherà anche come magari nel gruppo insularità tutta questa questa ondata emotiva che altrimenti diventa semplicemente rancore l'amico nemico per carità categorie dalla politica ma però portata a questi elementi patologici può soltanto elementi negativi e richiamo l'interesse nazionale al sentimento di patria
A che ho sentito qui al fatto che c'erano un bene comune sì
Però
E credo che sia qualcosa di più profondo che che che deve veramente partire essere condiviso non non è un qualche cosa che viene dall'alto marine dal basso e chiudere questo mio intervento perché sono partito con Dostoevskij a criticare ma vorrei chiudere con un altro siccome mancano i filosofi specialmente almeno io personalmente comincio Demme pochi metri in passato ce n'erano tantissime
Il coro sociologo di cui non faccio il nome ma tutti voi credo che capiente che mi sto riferendo
Perché noi abbiamo visto l'incedere della storia
Nel passaggio nella direzione
Sempre e costantemente dalla comunità alla società noi dobbiamo cercare di invertire questa tendenza
Tornare dalla società alla comunità come giustamente diceva questo sociologo tedesco
Un po'di anni fa ma secondo me assolutamente ancora e leggo e chiudo quindici della citazione diretta
La teoria della Società riguarda una costruzione artificiale un aggregato di esseri umani che solo superficialmente assomiglio a comunità
Nella misura in cui anche in essa gli individui vivono pacificamente gli uni accanto agli altri però mentre nella comunità gli essere umani restano essenzialmente uniti nonostante i fattori che li separano nella società restano essenzialmente separati nonostante i fattori che li uniscono
Grazie
Traggo alcune conclusioni accettando la provocazione
Del sottosegretario Giorgetti innanzitutto sul titolo certamente ha ragione c'è felicità è inteso come lo intendono oggi ma la frase di Giussani
Felicità non è
I porci comodi felicità è infinita felicità fa rima con libertà felicità vuol dire questa insaziabile di leader del cuore che per citare un altro cantautore Giovanni telegrafista di Jannacci il cuore è urgente e l'urgenza di qualcosa che non basta mai
Che il il infinito ed è una felicità che quindi è scomoda non è i comodi non è porci comodi e qualcosa per citare ancora Dostoevskij che Dostoevskij
Descrivere il Grande inquisitore
Il Grande inquisitore incontra Gesù a Toledo e appunto gli dice o Roma non capisci che tu tu sei scomodo non facciamo il bene della gente guardiamo le grandi tentazioni le tentazioni che hai avuto il demonio il potere ma la gente vuole il potere la gente vuole il comodo la gente vuole il pane ma chi sei tu
Sei venuto a noi portiamo il benessere del popolo
Gesù sorride e se ne va questo è il tema fa felicità del meeting che la felicità della politica che non basta mai e quindi son d'accordo con lui nel non basta mai
Ha ragione lui quaestor rende scomodo e comunque sia è la cosa che abbiamo intrapreso per anni avendo sbagliato tante volte anche noi perché no e anche noi anche noi come miti abbiamo cercato il potere perché il potere l'egemonia o la presenza per riprendere il tema del sessantotto il Grande Punto che di cui ci ha sempre parlato Giussani e poi Carrol
Il potere la presenza e non c'è niente da dire quando si quando giustamente sua in politica e sia questo rischio
Ragazzi alla faccia di chi non lo non non lo occorre infatti l'errore di ogni governo di ogni cosa è uno solo è l'idea sono arrivato io e al potere a me non interessa i la volpe lungo cioè voglio dire tutti hanno questo rischio
Bisogna ammettere una volta Giussani ci visse quando faccia la compagnia della forma uno gli chiede ma si può fare cose grandi e potenti sì sì si può fare ma ricordatevi che quando un albero cresce
O affonda le radici
Oppure i frutti sono come quelli degli altri prima o poi cade quindi non è che non abbiamo perplessità sul governo ma bisogna che come Giorgetti verso adesso
Ognuno sappia che a rischio di quelli di prima se no arriva Polo dopo che vince il Polo di prima sbagliato con i primi pagato con il dramma vedere e allora non è che bisogna essere cinici aspettare il cadavere sul fiume marca d'aver passa lo stesso anche se non lo aspettiamo perché il limite è il quarto e il verbale e Giobbe
è il tema di questo meeting Giobbe all'ora con la vuol dire
Corpi intermedi sono d'accordissimo c'è la crisi dei corpi intermedi c'è una crisi anche nostra come si fa
L'hanno detto tutti quella detto del rio letto Toccafondi ha detto la Gelmini
Detto Luppi
Ci vuole un'educazione dei corpi intermedi che se no diventano corporazioni perché quello che le voglio gente che oggi i corpi intermedi sono diventati corporazioni ognuno Corrado era un pezzettino
Gava e delle leggi sulle pensioni privilegi novanta quando Tremonti venne qua ci fece l'elenco di tutti i i i Engle diversità che hanno cioè il gruppo di quello lì che ha preso il pezzettino che è l'eccezione che serve a loro delle pensioni dei contributi evasi ognuno al suo potere oppure ci raccontò una volto Modiano che presidente della del dell'Acea che Luís trattava coi sindacati gli andavo a dire se ti fai quel che vuoi sugli esuberi però i miei non toccarli tocca solo quelli degli altri
Quindi c'è questo problema allora ci vuole o si butta via o ci vuole l'educazione ricominciare da capo rimettere a tema che il corpo intermedio un punto innanzitutto di educazione del popolo per il bene comune criticando sia al suo improprio interno
Io non ho mai sentito delle critiche così radicali al movimento di CL se Nonda Giussani e da carrozziere uccisi altro che peana perché ognuno dice Walter uccisi un capo deve criticare il suo gruppo per riportarlo al bene comune per riportarlo come veniva detto qua il giro prima la Gelmini che l'altro è una risorse è un bene
Questo però è un lavoro poco appariscente allora io sono un grande stimatore di ciclismo e dico che ci sono due modi per salire come sapete le grandi tappe di montagna cielo scatti sa chiama l'errore e seguire lo statista l'uomo solo al comando
Se sei un grande che vince i giri Lulù tu lo lasci partire dai tempi di Merckx fino Froome la stessa cosa
Quello parte sì prendo un minuto calcolo va su col suo passo col suo passo e con la squadra abbia visto la Sky al alla al turche ha fatto vincere Thomas
Va avanti alla fine la squadra vince
Ma la squadra litigiosa perché non gli va dietro tutti i giornali del mondo
Mai alla fine lo riprendi perché il la tappa di montagna è molto lunga
Come la politica molto
Wine quaranta per cento e l'anno dopo sei al sei molto non dura questo è il lavoro che noi vorremmo quindi con l'intergruppo col governo aggiungendo anche che come aggiungo perché non è che me lo sono dimenticato uno diceva Romeo che si può esserci un'unità nella diversità perché la sussidiarietà
è il tema di questo tipo tante realtà pluraliste che costruiscono un bene comune
Una difesa un un federalismo differenziato che costruisce l'unità ho parlato del sud ma il Nord ma perché l'Italia per essere unita deve essere tutto uguale
Noi siamo con la testa nel mondo mitteleuropeo e con la coda siamo musulmano nel mondo musulmano teniamoci tutto così facciamo finta che gli altri che son belli compatti
Non posseggono la nostra diversità noi vogliamo tutto come il cuore vogliamo questa diversità
Allora questa è una scommessa perché noi non abbiamo nessuna perplessità con questo governo come con tutti quelli precedenti vogliamo collaborare perché grazie anche come diceva divi sul Corriere a a quello che Carron ha detto mi prossimi gli uni agli altri nove come ricordava Maristella la diva disarmati non vuol dire non interessati ma in collaborazione con tutti non perché non abbiamo un pensiero ma perché il dialogo è la forma della sussidiarietà
Io son ben contento che qui ci sono quali tutti gravi parlamentare domani ci sarà anche leu e così via vorrei che ci fossero i Cinque Stelle problema loro non mostro
Perché questo collaborazione ognuno poi Dinoi ormai vuota qualche perché la Prima Repubblica era anche la di tempo in cui la Cei diceva i cattolici con la fare
Ma questa collaborazione non è vi va bene qualunque cosa ma non ci va bene nulla ma vorremmo essere critici con noi e con gli altri perché questa critica questo non essere mai contenti
Questo scegliere tra le tante informazioni perché io sono uno statistico e posso dire che ormai cedibili detta ma uno quando una personalità a tantissimi dati e sceglie non è vero che il macigno dovermi cioè va per conto suo uno che sa sa cosa sono i dati che gli servono
Questa criticità con noi innanzitutto i col tutti è il contributo che possiamo dare lo vogliamo dare non contro la politica ma insieme quindi andiamo avanti in questo lavoro