Meeting di Rimini 2018 - Le politiche attive per il lavoro

Bene
Buonasera a tutti apriamo questo incontro
Sul le politiche attive del lavoro e dei servizi con se denuncio come vedete rispetto agli annunciati ma anche una persona il sottosegretario Durigon è ammalato
E non ha potuto raggiungerci ci raggiungerà nei prossimi giorni per fare una visita al mi prima non riusciva a partecipare al dibattito di questa sera sono con noi però Maurizio Del Conte professore di diritto del lavoro all'Università Bocconi oltre che presidente d'agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro diciamo l'agenzia che in Italia con l'ultima riforma significativa del mercato del lavoro
Dovrebbe coordinare i servizi al lavoro rivolte le persone in cerca di lavoro disoccupati quant'altro poi
Entreremo nel merito a vedere invece Alessandro ramazza ad dopo un periodo di dirigenza di direzione diciamo così di Società di importanti società nel mondo della somministrazione qui a rappresentare adesso il l'associazione Assolavoro che l'associazione di rappresentanza agenzie per il lavoro potremmo dire l'agenzia per il lavoro tra virgolette dei privata rispetto a quello che è l'iniziativa pubblica d'altra parte non c'è contrapposizione sono solo punti di vista diversi di chi intende collaborare perché funzionino al meglio i servizi al lavoro credo che questo sia non solo spiccioli una parte iniziale
Abbiamo voluto aprire la baciare questi incontri sul lavoro proprio a partire dalla prima giornata dedicandola ai servizi al lavoro
Perché
Per vecchia tradizione di discussione di dibattiti tutti e due avete partecipato a più edizioni del meeting quindi non sto a a raccontare che cosa a cui facciamo dove si svolge ma come sapete il tema del lavoro è sempre stato affrontato ed ha avuto un ruolo centrale del meeting ce l'ha sempre avuto a partire dal come farci carico del bisogno di lavoro che incontriamo negli altri
Ora il farsi carico prendere in carico anche una funzione esplicita dei servizi del lavoro che devono essere fatti ma noi l'abbiamo sempre definito più farci carico del bisogno di lavoro che la persona esprime di come riuscire a riportarla a valorizzare pienamente le sue capacità nel mercato del lavoro io partirei da qui per dire come vedete oggi il problema ora possibilità le capacità che avevo messo in campo degli ultimi anni per cui chi ha bisogno di lavoro incontri qualcuno che si fa carico del suo bisogno e chiedo prenda incarico da Ray per primo la parola in questo giro di pareri perché volevo fare molto veloce senza lunghe conferenze non abbiamo portato odierne solida preparato slide o da altro per spiegare agli altri come va il mondo quindi cerchiamo più di mirare alla sordo del questioni dove le vediamo dalla parola sopra da primo intervento Maurizio Del Conte sì grazie
Ma io partire da una considerazione di contesto noi abbiamo vissuto negli ultimi dieci anni direi una crisi drammatica di occupazione cioè lavoro sì lavoro no e soprattutto lavoro no quindi
Con una emergenza nel trovare un lavoro purché fosse quindi qualunque opportunità
Lavorativa andava bene e il problema era a vere una opportunità lavorativa
Da questo punto di vista i servizi di servizi al lavoro
Paradossalmente sono meno rilevanti nel momento in cui la domanda di lavoro non esiste diventano invece ancora più strategici un riflessione che vi
Vi trasmetto per capire quanto davvero sia importante questa partita diventano ancora più strategici nel momento in cui la domanda di lavoro riprende perché a quel punto c'è davvero l'esigenza di cui parlavo un attimo fa Massimo Ferlini cioè di incrociare correttamente
L'offerta con la domanda cioè di incrociare correttamente
Il desiderio il bisogno
E la volontà
Di spendersi di spendere i propri talenti le proprie competenze nella Moro
Con una corrispondente
Necessità di quelle competenze
Quindi non più un lavoro purché sia ma un lavoro funzionale alla realizzazione di un percorso di vita
Pieno coerente e completo da parte evidentemente della persona e dall'altra parte inevitabilmente e proficuamente
Di massimizzazione da parte del dell'impresa delle professionalità Offerte
Dalla persona stessa uno dei drammi del nostro mercato del lavoro non è soltanto quello di avere un alto tasso di disoccupazione ma anche avere un tasso di incrocio sbagliato
Termine tecnico si parla disallineamento fra le competenze Offerte e le competenze richieste cioè in altre parole tante persone che vanno a fare un lavoro sbagliato rispetto quello che il loro patrimonio
Di professionalità e anche magari il loro patrimonio di aspirazioni di ambizioni personali
E da questo punto di vista io credo che i servizi diventino una
Ciò che fa veramente la differenza nella qualità dei mercati del lavoro
Li sappiamo che i mercati del lavoro dove più era di carta la cultura dei servizi al lavoro
Sono quei mercati dove la produttività è più alta
Cioè dove il lavoro viene allocato più correttamente e quindi dove le imprese riescono ad a vere
Dei margini di produttività più alti con un evidente affetto anche di redistribuzione nella ricchezza complessiva
Come si fa a creare questo sistema di servizi beh in Italia mi pare che
Lo schema ormai sia abbastanza chiaro mettendo a disposizione quei soggetti che nel tempo si sono in qualche modo auto selezionati
Sì sono auto selezionati nel mercato
E qui parlo in particolare dei soggetti privati le le agenzie per il lavoro
Innanzitutto ma ci sono anche altri soggetti privati che non sono agenzie per il lavoro che compra corrono comunque a accompagnare la domanda e l'offerta
E dall'altra evidentemente le strutture pubbliche che non sono attenzione libere e variabili indipendenti rispetto al contesto di mercato
Perché laddove non funzionano sono realtà fallimentari che devono essere profondamente cambiate se non addirittura cancellate ricostruite quindi io credo che il punto di partenza sia
Complementarietà fra tutti i soggetti che operano all'interno del mercato del lavoro complementarietà vuol dire collaborazione
Ciascuno per il suo pezzo ciascuno per la sua funzione credo che sia sempre più importante individuare qual è il pezzo e qual è la funzione al fine di evitare sovrapposizioni sprechi di risorse
Duplicazioni di funzioni fra pubblico e privato che a volte non ha molto senso mantenere ma forte integrazione collaborazione e coordinamento l'agenzia nazionale
Lampada a proprio questo scopo cioè di mette in fila mettere in ordine al sistema
Questa rette questa si chiama Mash area il concetto
Dirette e alla base della riforma del due mila e quindici del del Jobs act sulla revisione dei servizi per il lavoro esattamente appunto nel senso di complementarietà
Quello però che è importante è che ci sia una governance forte
Quindi è necessario mi spiace che oggi non ci sia il sottosegretario ma che a partire dall'impulso politico naturalmente che
Da per forza e per coerenze e per coerenza le linee no di Indirizzo
Alla quali si deve uniformare il complesso del sistema poi alle agenzia Aran particolare certamente l'agenzia
Nazionale per le politiche attive lampade ma poi tutti gli altri soggetti perché il sistema di governance non è un sistema di Anarchia organizzata ma è un servizio un sistema di ordine governato
E quindi questo forse un po'mancato io devo dire la verità
Nella disegno complessivo della legge c'era l'idea ma probabilmente la capacità le leve anche concrete poi di far davvero rispettare a ciascuno il suo ruolo e quindi far davvero complementarietà evitare che strumenti
Misure di accompagnamento al lavoro si sovrappone S. Rocco è questo non non sempre è stato possibile realizzare
D'altra parte abbiamo anche tante esperienze virtuose di collaborazione fra pubblico e privato
Non solo a livello evidentemente diciamo di esteri mento di sperimentazione ma anche a livello sistemico cioè noi abbiamo degli interventi abbiamo sviluppato come Amparo attraverso anche la agenzia operativa Ampa servizi con le regioni cioè con il livello territoriale delle azioni per affrontare le crisi le trasformazioni territoriali
I progetti di riqualificazione ai fini della ricollocazione in un mercato del lavoro che è cambiato per competenze nuove diverse quindi
Abbiamo
Abbiamo una realtà sulla quale lavorare non partiamo da zero proprio nel migliorare l'efficienza rafforzare la governance e lavorare insieme davvero cosa che non è ovviamente facile quando il con testo anche istituzionale di contorno e molto diciamo così conflittuale molto anche frammentato né in momenti di passaggio certamente questo diventa più difficile ma le istituzioni ci sono sono lindi soggetti ci sono sono lì il lavoro si fa tutti i giorni
Si è parlato moltissimo del investimento che va fatto sui centri per l'impiego Verissimo è un investimento fondamentale non è soltanto
Un investimento in termini di Risorse finanziarie è un investimento in termini di piani di progetti condivisi di progetti comuni
Qui abbiamo delle Regioni anche in sala rappresentate qui penso alla Regione Marche
Perché ci siamo incontrati poco fa con i quali abbiamo lavorato Stato regioni soggetti privati per raggiungere medesimo scopo
Cioè far funzionare meglio il mercato del lavoro locale questo è credo la sfida che ci aspetta all'inizio di questa nuova legislatura ed è una sfida di prospettiva dico sempre che parlare di servizi non significa avere i risultati concreti domani nel brevissimo periodo significa creare le infrastrutture il modo di di operare i sistemi di governance che consentiranno nel lungo periodo
Di avere dei risultati stabili degli una efficienza del sistema nel suo complesso maggiore e credo che questo è
L'obiettivo che dobbiamo darci tutti noi che abbiamo interesse a un mercato del lavoro più moderna più competitivo
Grazie grazie non Rizzo la parola adesso ad Alessandro ramazza per
Sì vorrei con me
Partire dalla considerazioni che faceva l'inizio del conte cioè qui non stiamo parlando del fatto che noi creiamo posti di lavoro posti di lavoro entrano impresa ed entrano gli investimenti
Noi facciamo incontrare domanda e offerta di lavoro noi nel senso di sia soggetto pubblico che soggetti privati
Questo è bene sottolinearlo anche per non creare aspettative fuori luogo
Però noi siamo in grado di svolge un lavoro esattamente di qualità
Vorrei qui
Fare un'affermazione che mi pare
Probabilmente mi viene anche dalle più recenti cose sul reddito di cittadinanza e poi che poi ha
Qui le parole non hanno più i loro significati bisogna andare a vedere di che cosa si tratta dietro le parole no agli obblighi in sé gli obblighi flessibili i redditi di cittadinanza che in realtà sono dell'indennità di disoccupazione
Ma al di là di questo abbastanza evidente mi pare che c'è un grande tema che il fatto di immaginare un nuovo welfare adeguato ai grandi cambiamenti del nuovo millennio e se parliamo di un welfare ma in campo del lavoro mi sembra che ci siano tre pilastri su cui questo welfare dovrebbe poggiare delle politiche passive oggi in Italia
Abbiamo il reddito di inclusione abbiamo la NASA qui abbiamo la proposta del reddito di cittadinanza
Le politiche attive del lavoro e la formazione
Perché è su questo mismatched su questo disse allineamento tra esigenze dell'impresa la figura professionale di cui le imprese hanno bisogno e le competenze e le capacità delle persone bisogna assolutamente intervenire e non è che si può intervenire cambiando l'impresa si può intervenire facendo acquisire capacità e competenze
Appropriate alle persone per
Andare a ricoprire quelle posizioni teniamo conto che in Italia in particolare nel Nord Italia concentrati tra il Triveneto la Lombardia ed Emilia-Romagna valutazione di Excelsior valutazione nostra coerente stiamo parlando di un numero che va tra trecento mila e cinquecento mila posti di lavoro disponibili che non vengono occupati perché non ci sono i profili professionali adeguato
E profili professionali adeguati in questi casi sono tutti i profili del la filiera della manifattura industriale in particolare delle macchine per la produzione di macchine
Tutta la filiera del digitale
Questo è un gatto notevole
Se pensiamo che è circa il due per cento dell'occupazione totale se prendiamo i lavoratori dipendenti stiamo parlando di una percentuale
Che è intorno al quattro cinque per cento del totale dei lavoratori dipendenti prima del conte diceva laddove i servizi per il lavoro sono evoluti da produttività più alta la produttività del sistema Paese più alta uno dei problemi che ha oggi ritardi esattamente questo questa scarsità di figure adeguate alle esigenze in particolare l'industria e dello sviluppo digitale
Qui oltre le politiche attive ci vuole un intervento di formazione
è un intervento di formazione che anziché a Empoli imperniare si diciamo sui trascorsi formativi prenda a riferimento l'esigenza dell'impresa prenda a riferimento le esigenze in presi con tempismo
Perché questo tema del tempo
è assolutamente rilevantissimo se io oggi un'azienda che mi chiede un detto alle macchine a controllo numerico non è che gli dico faccio un corso di formazione per giovani eterodossa due anni perché lui ne ha bisogno adesso
Quindi ho bisogno di avere una capacità di reazione immediata a queste esigenze
Le agenzie per il lavoro ma così come le associazioni imprenditoriali il sistema dell'impresa che sono in grado di dire quali sono questi fabbisogni
Qua occorre che anche diciamo questa questione del tempismo sia percepita dagli organi istituzionali in primis le regioni che si occupano sia di formazione professionale che di politiche attive del lavoro
Prendo la questione
Più propria delle politiche attive per il lavoro la gran parte delle regioni italiane utilizzano fondi provenienti dal fondo sociale europeo
Periodicamente mettono dei bandi
O la disponibilità sono un amministratore o la disponibilità delle risorse decido di fare un bando passa un tempo amministrativo per l'emissione del bando
Poi ci sono i soggetti autorizzati che partecipano al bando passa altro tempo e poi vengono assegnate le risorse
Tutta la prima fase è una fase Linda assenza di politiche attive del lavoro in assenza di intervento
Il ciclo è dominato dagli aspetti amministrativi
Non è dominato dall'esigenza delle imprese e dall'esigenza di fare in modo che le persone in particolare i giovani acquisiscano rapidamente le capacità e le competenze per andare occupare quei posti di lavoro
Questa era la prima questione che volevo sottolineare che noi come soggetti che siamo su un mercato più a diretto contatto con le aziende sentiamo enormemente
Le agenzie private per il lavoro in Italia operative grosso modo sono circa ottanta
Teniamo conto che parliamo di dodici mila addetti distribuiti su tutto il territorio nazionale con due mila e cinquecento filiali
I centri per l'impiego hanno complessivamente otto mila addetti di cui all'incirca due mila concentrati in Sicilia con ottocento sedi
A me piace dire che le agenzie per il lavoro sono una infrastruttura sociale del Paese
Perché noi siamo più diffusi e più distribuiti di quanto non lo siano i centri pubblici per l'impiego
Anche qui convengo assolutamente con quanto diceva del Conte sul tema della complementarietà e della collaborazione tra il pubblico e il privato
Non c'è nessuna competizione non ci può essere nessuna competizione tra il pubblico e il privato su questo campo
Quando a volte mi chiedono ma se aumentano i dipendenti dei centri per l'impiego voi noi siamo assolutamente felice e contenti in Europa le agenzie private per il lavoro sono più sviluppate laddove più sviluppati sono i centri per l'impiego
Cioè la questione quali servizi quanti che qualità che distribuzione non riusciamo ad avere in un Paese di servizi per il lavoro
Chiaro che se i servizi per il lavoro rimangono asfittici è un problema complessivo di sistema al di là di non come impresa
La collaborazione anche effettivamente complementare perché non c'è ombra di dubbio che tutta la parte
Prendo per esempio quanto è stato dichiarato circa
Il reddito di cittadinanza ma quanto oggi è valido anche per la maschi per esempio no cioè i centri per l'impiego debbano svolgeva un'attività amministrativa di verifica delle condizioni per potere erogare l'assegno
Questo non possono farle privato io mi permetto di dire non è giusto che lo faccia sono soldi pur lo dico come cittadino sono soldi pubblici gestiti dal pubblico che deve verificare con attenzione
E deve garantire al soggetto che richiede
Quello contributo che ne abbia pienamente diritto
Non può farlo
Parliamoci chiaro soggetto privato
Così come la prima presa in carico io penso che sia giusto anche che stia molto presso il pubblico perché c'è una questione anche perché è disoccupato di carattere sociale una condizione veramente difficile
è che probabilmente nel pubblico dovrebbe trovare una risposta più adeguata noi siamo invece molto più efficaci nel rapporto con le imprese perché ne conosciamo le necessità
E quindi siamo in grado di lavorare estremamente bene su un inserimento lavorativo sull'accompagnamento al lavoro e sulla formazione per trovare l'adeguato
Inserimento
Questo è quanto mi sentivo di dire anche per questo primo giro su quanto ha detto il presidente uscente
Grazie perché
Si sono aperti diversi filoni di riflessione e discussione parto dal primo perché è assente al tavolo
Che non è il sottosegretario ma le Regioni
Lo dico perché ovviamente noi abbiamo per quello che riguarda le politiche i servizi anche Kyoto sono o aspettarsi un pazzo work
Di opzioni a secondo delle regioni perché molto è deciso dalle politiche e dalle scelte e dalle leggi dalla normativa che le singole regioni hanno fatto
Tuttora nonostante i passi avanti faccio l'esempio di quando si fece la riforma del mercato del lavoro in Lombardia
Mi conviene risiedere al di qua del Ponte del Po di Piacenza
Avere i servizi lombardi se dovevo se rimango disoccupato
Che non risiedere dall'altra parte del Ponte del Po e avere i servizi da Reggio Emilia Romagna che stiamo facendo un confronto fra due
Che sono fra le migliori offerte di servizi comunque a livello europeo non solo italiano non per cui però ecco questi la ve lo dico però butto lì perché
Vorrei capire da un lato come si può lavorare perché ci sia
Almeno una similitudine essere un'eguaglianza di quelli che sono i comportamenti che si possono a cui far tenda diciamo di offrire le best practice a tutti i cittadini perché se no si apre un settore in cui Lille le diseguaglianze hanno un peso come dall'altra parte invece è complicato meno per chi come ricordare adesso Alessandro
Lavora in tutta Italia e di fatto gestisce una rete
Sociali e di servizi dei pubblici nel senso più autorevole del termine
Perché si occupa di servizi al lavoro pur con tutte le e di fronte a differenze anche talvolta notevoli su come uno può o deve comportarsi per perché questa di di dire cerchiamo di portare e di estendere velocemente best practice è un problema che sia dal punto di vista della gestione
Dei servizi privati sia dal punto di vista della gestione dei servizi pubblici mi pare che nel settore sia questione molto sentita
Prego se voi proprio tu
Beh Berto di tanto non dal nostro punto di vista dove l'avete voi gelosia Oppo
è un problema
Molto consistente
Noi in Italia abbiamo venti politiche attive del lavoro
Una per ogni regione
Nel senso che è pur vero che han parco ordina no e a un Governo di cara nazionale ma le singole politiche i singoli bandi di cui parlavo prima
Ogni regione decide a modo suo
Il venti diverse realtà teniamo conto che per esempio lo lo dico riflettendo su di noi
Ce n'è solo una che sostanzialmente non fa bandi e deroghe alle risorse a nastro non avendo diciamo lacune temporali
E della Lombardia tutte le altre lavorano con i bandi
E quando finiscono le risorse di un bando bisogna decidere di farne un altro c'è il tempo amministrativo sia la selezione e poi si ricomincia e in quei mesi di non ci sono politiche attive del lavoro
L'altra considerazione è questa su una ventina di realtà regionali grosso modo in un terzo le agenzie per il lavoro operano efficacemente in un terzo con serie difficoltà in un terzo addirittura molto spesso non sono prese in considerazione
E non fanno politiche attive del lavoro
Ora c'è una convenzione una sola definizione nazionale tra lampo allora
Le regioni per cui dei agenzie
Del lavoro
Sono
Autorizzate dal ministero perché noi lavoriamo non in concessione ma in autorizzazione del ministero
E oggi per Lampard
Sono automaticamente autorizzate riconosciute presso le Regioni ma questo ripeto in alcuni casi fa sì che tuttora
Alcune Regioni quando fanno i bandi non prevedano che possono partecipare agenzie per il lavoro
Se la guardiamo con gli occhi dell'impresa privata
Insomma fare un investimento su politiche attive del lavoro
Per noi che siamo distribuiti su tutto il territorio nazionale sapendo che oggi una regione diversa dall'altra e quindi bisogna adeguarsi costantemente a questi cambiamenti che in termini temporali non c'è continuità insomma obiettivamente molto difficile
Nella mia esperienza le agenzie per il lavoro quella nella quale oggi faccio l'amministratore quella nella quale fino a pochi anni fa faceva il Presidente no mai guadagnato soldi forse
Un attività in perdita sostanzialmente ed è un'attività che le agenzie per il lavoro fanno perché ritengono che sia giusto fare
Ora è chiaro che qui c'è diciamo una difficoltà una ruggine se non c'è fluidità in ciò quando dico questo lo dico nell'interesse diciamo del bene comune non Dinoi come soggette perché dovremmo immaginare una grande re la Grande Rete pubblica e privata fatta di centri per l'impiego e di agenzie per il lavoro che dà risposta alle persone
Una grande rete che è costantemente attiva e anche proattiva che propone formazione che propone progetti all'impresa
Mi permetto anche di dire che propone mobilità territoriale perché chiaro che
Ciascuno vorrebbe lavorare sotto casa sua però ripeto nel nord est in Lombardia in Emilia Romagna ci sono da trecento cinquecento mila posti di lavoro oggi non coperti
Nel sud abbiamo una overdose di offerta
Di forza lavoro oltre tutto di giovani estremamente ben preparati perché anche le università del mezzogiorno formano in maniera eccellente quindi
Ci sarebbe una grande necessità di fluidità e di efficacia
Di queste politiche però la diesel obiettivamente non è non è una critica ma obiettiva mente quello che noi osserviamo perché viviamo tutti i giorni che questa articolazione su venti diverso e governance regionali a enormi difficoltà
E poi sì io
Sono convinto che questo della omogeneizzazione
Dei servizi su tutto il territorio sia forse il tema che oggi dovrebbe occupare tutti i soggetti della Rete delle politiche attive come obiettivo principale
Lo dico perché
Comunque lo si prenda cioè dal lato dell'utente
O dal lato dell'efficienza del sistema nel suo Complesso la soluzione non può che essere queste
Dall'atto dell'utente non è immaginabile che
I diritti siano declinati differentemente a seconda del luogo in cui uno si trova
A vivere e a lavorare
Siamo
In un paese che
Ritiene di dover garantire diritti uguali a tutti i cittadini non è pensabile che questi diritti abbiano un assetto variabile in funzione della geografia
Dal lato del sistema mi pare evidente
Che laddove è possibile fare economie di scala e portare a sistema le esperienze migliori non possa che guadagnarci
Tutta la filiera del lavoro e della produzione e quindi della benessere complessivo della società
Sì
Questo non è un ex riflessione che andrebbe
Forse fatta se le agenzie per il lavoro che lavorano su tutto il territorio sono aziende che lavorano su tutto il territorio
Esprimono
Disagio
Per la necessità di dover cambiare
Regole di ingaggio regole di funzionamento in ognuna delle venti anzi ventuno realtà territoriali italiane
Non credo che sia una posizione di tipo ideologico centralista TAV vs regionalista credo che sia una posizione di tipo che segue un modello di efficienza
E e allora però l'efficienza vuol dire che chi opera
Necessariamente sul territorio sacche a vere la disponibilità di strumenti nazionali che avere la disponibilità di procedure nazionali
Che avere la semplificazione di regole a livello nazionale e un elemento che migliora la performances e quindi non può che essere nell'interesse del territorio cioè del luogo dove la performances poi concretamente si realizza
Quello di avere un sistema alle spalle massimamente efficiente che riduce tutti i costi di transazione inutili e tutte le moltiplicazioni inutili di procedure
Che inevitabilmente poi si riflettono negativamente sul servizio erogato e sul servizio erogato nel territorio
Sotto questo profilo io
Credo che sia arrivato il momento di aprire davvero un tavolo
Fra
Tutti i soggetti della Rete dei servizi per il lavoro con un obiettivo e l'obiettivo è costruire un modello comune di politiche attive
Che non significa costruire un modello unico significa costruire una infrastruttura comune
Data la quale sia poi possibile articolare a livello territoriale le specificità
Ma l'infrastruttura fondamentale deve essere comune
Io posso trattare la malattia del paziente di ogni paziente se attrezzo il pronto soccorso con degli standard con delle apparecchiature con delle competenze
Che siano uguali per ciascun pronto soccorso perché non è che il malato di Reggio Calabria è diverso dal malato di Milano
è evidente che ogni malattia ha bisogno di essere trattata secondo le specifiche
Che la letteratura scientifica medica hai lavorato per quella malattia ma le attrezzature
Le competenze i protocolli B devono essere protocolli condivisi da tutti gli altri venti altrimenti si va verso l'inefficienza quando non verso l'improvvisazione
E allora
Io lancio Loggia lanciato
Prima della fine della precedente legislatura poi c'è stato questa
Avvicendamento adesso si sta
Rita ripartendo
Ci sono progetti
Importanti mi pare anche di capire proprio sul terreno delle politiche attive del nuovo governo beh io credo che se si vuole parlare delle nuove politiche attive non è possibile farlo senza condividere un modello comune il che significa non soltanto avere un tavolo nel quali ognuno dice la sua
Ma a vera e un progetto che passi dal confronto alla proposta la condivisione poi all'azione
Quello che io dico un progetto di Stati generali delle politiche attive
Che veda una proteina procedure un percorso con dei tempi certi e possibilmente anche non troppo lunghi all'esito del quale già si abbia come obiettivo
La produzione di un modello di governance e di gestione
Delle politiche attive condiviso con delle regole minime
Cosa che nel nostro Paese ancora non si è realizzato e chi è causa
Di buona parte di ciò che ha appena detto il Presidente la ramazza cioè il fatto che ci sia un terzo di regioni che funzionano un terzo che va così è un terzo che in realtà non funziona per niente perché dove non funziona i privati non è che funzionano bene pubblico e anzi guarda caso
Coincide tutto sommato il funzionamento dei privati anche in Italia non sono nel raffronto europeo
Dei privati con il funzionamento del pubblico cioè dove in Italia il pubblico funziona funziona anche il privato dove in Italia il pubblico non funziona non funziona neanche priva e viceversa
Quindi e necessario
è necessario fare questo salto
Di proprio di di prospettiva culturale
Che
Origine dall'idea ciascuno deve affermare la propria identità e la propria autonomia
In una direzione nella quale ciascuno afferma la propria identità e autonomia
In modo efficace soltanto se all'interno di un sistema ordinato
Il regolato da da regole chiare io faccio solo l'esempio della accreditamento per l'assegno di ricollocazione sul quale tanto ci si è divisi a livello più ideologico forse che non pragmatico
E sembrava una sorta di lesa maestà quella di imporre l'accreditamento nazionale
Per i soggetti che fossero appunto accreditati a operare
Sull'assegno di ricollocazione lesa maestà della autonomia regionale ma in realtà è l'unico modo per avere un minimo di efficienza e di diffusione su tutto il territorio nazionale
Di uno strumento con delle caratteristiche standard poiché è chiaro ed è benvenuta
La possibilità che a livello regionale lo stesso strumento si declini in modo differente magari aggiungendo ci pezzi come la formazione uno specializzando lo su
Uno ampliandone per esempio la portata su platee più vaste come è stato fatto in alcune regioni ma si deve partire da un elemento comune altrimenti il rischio di disperdere le risorse e di continuare ad avere un sistema che ogni volta sperimenta
E anche quel raro caso in cui la sperimentazione va bene non viene coltivata e non viene messa a sistema è il rischio della cronicizzazione
Nel nostro Paese
Della frammentarietà delle politiche attive
Cioè noi abbiamo il forte rischio di non uscire da questa cronicizzazione di una occasionalità frammentaria delle politiche attive
Sì sono a mio modo di vedere questa occasionalità e frammentarietà sono i peggiori ostacoli culturali alla diffusione della idea stessa delle politiche attive perché se le politiche attive sono qualcosa che un giorno si declinano in un modo l'altro giorno quel modo sparisce e ne nasce un altro poi quell'altro non c'è più e lo trovi in un'altra regione poi in quell'altra regione si fa tutt'altro poi faccio un bando che ha una certa dimensione quindi faticosamente porto il sistema delle imprese
A ragionare attorno a quel sistema ma poi a interviene un'altra amministrazione che dice no così non va bene bisogna cambiare tutto è evidente che non è possibile affermare ciò che negli altri Paesi si afferma ormai da a e cioè la stabilità delle politiche attive quindi io
Rinnovo e e lancerò adesso con la ripresa di settembre questo appello è questa questa proprio progetto comune perché si lavori ad un obiettivo
Di modello condiviso di politiche attive nazionale
Nel credo che questa proposta anche durante la settimana avremo modo di rilanciarla di internet vedi sottoporla al giudizio alla valutazione degli altri interlocutori lo dico perché per noire d'importanza e centralità del tema del lavoro è sempre stato quello di sottolineare l'universalità di questo bisogno quando quindi ne parliamo in termini di servizi parliamo e la critica anche che facciamo
Al ritardo con cui molte regioni ci tengono a difendere la il fatto di fare servizi al di sotto di quelli che riteniamo di stando alle best practice nazionali o anche internazionali che vengono dibattute portate sottolineate perché riteniamo che ci sia una battaglia di universalità dell'accesso ai servizi migliori da parte di tutti i cittadini e che sta altrimenti si Sozzi sottolinea il fatto di culto introdurre ulteriori differenze
Nate dalla casualità da una casualità che peraltro poi penalizza la soluzione di molti dei problemi storici del mercato del lavoro nostro amico monta letti in un intervento fatto cui qualche ora fa
Ricordava pochi importanti grandi numeri del mercato del lavoro italiano
Uno di questi che riguarda i servizi è che cinquantacinque per cento circa delle persone
Usano dei servizi professionali per cercare per trovare lavoro
Il quarantacinque per cento arrotondato con l'accetta per però che Giampaolo non mi Bocci
Mi riconosca comunque i certificati di frequenza di esperienza di cui alla siccità di sui numeri il quarantacinque per cento invece usa carati familiari e amicali
Dentro questi due grandi numeri che non segnalano un grande ritardo rispetto agli altri paesi segnalato però una spaccatura del mercato
Quel quarantacinque per cento che Ca'passa attraverso canali familiare amicali
Si rivolge a pro a professioni con bassissima professionalità a bassissimo salario
O a o a apre Cariati quell'altro il cinquantacinque per cento accede a lavori a professioni che danno adito a cuore a percorsi di carriera di inserimento lavorativo stabile
Io sono dell'idea lo sottolineavo che ci fossero successe un problema ancora di universalità dei diritti e di estensione di tutta Italia che ci sia da fare la necessità di rafforzare i servizi al lavoro e di renderli più praticabili utili per tutti che ci sia da fare Rete con tutti quelli che si occupano di quei percorsi di formazione soprattutto legati al duale alla formazione professionale ma che arrivando con gli ITS al massimo livello
Vede impegnati in una modellistica allargata di politiche attive del lavoro
Soggetti ancora che vanno ancora oltre a quelle che sono rappresentati adesso nel dibattito al tavolo però il tema è sicuramente
Viva aperto per alcune cose lo dico perché noi abbiamo tre ritardi storici
Italia
Che che sono quelli che poi ci danno il fatto di avere un tasso di occupazione rispetto al lo sviluppo il tasso di sviluppo economico del Paese di grave ritardo
E che ha dato da un'alta disoccupazione delle dei giovani da una scarsa
Da un bassissimo tasso d'occupazione femminile e da uno squilibrio Nord Sud fortemente accentuato a scapito del Mezzogiorno sia in termini di tasso d'occupazione si entri in termini di tasso di disoccupazione
Voi rappresentate un po'quelli che dovrebbero
Migliorare gli incontri
Lo sottolineo perché non stiamo chiedendo e non voglio chiedere a voi le soluzioni per le politiche di sviluppo del Paese che tutte le altre perché è quello che poi crea lì nuove occasioni di lavoro
Ma anche a fronte del fatto che ci siano dei cinquecento mila al milione di posti come rivelato citava prima anche ramazza dalle indagini di posti non coperti e quindi dalla possibilità di un lavoro migliore di affinamento dell'incontro domanda offerta di lavoro quali politico quali esperienze di questi anni di sedie segnale resta ecco ebbe ex Practice per rispondere a queste che sono un po'i chiodi
Importanti del mercato del lavoro italiano
Ma io innanzitutto
Credo che il nostro mercato del lavoro sia stato finora
Poco trasparente anche in termini di conoscenza della sua composizione cioè noi in realtà di informazioni qualitative sul mercato del lavoro ne abbiamo avute poco devo dire che da questo punto di vista
Credo l'indagine Excelsior ossia forse
Una delle interno al oltre ovviamente ai dati Istat ma
Sia una delle delle fonti che più possono essere
Di aiuto
All'intera filiera
Della formazione e quindi poi alla fine
Del degli intermediari
Del mercato del lavoro per costruire percorsi coerenti con la domanda di competenze perché noi sappiamo benissimo come troppo spesso proprio questo sistema dei bandi
Si sia basato su percezioni
Che non avevano un riscontro obiettivo di mercato
Cioè già il bando di per sé chiaramente è un po'all'ingrosso nel senso che costruisce delle offerte formative
A blocchi
Ma
Può essere affinato se un sistema continuamente in itinere quindi continuamente aggiornato e con e strettamente collegato a una conoscenza giorno per giorno dell'evoluzione del mercato del lavoro
Se invece il bando della formazione
Fatto sotto forte pressione dell'ente formatore che tendenzialmente ha in pancia
Dei corsi già pronti che quindi
Tutto sommato
Influenza poi il committente del bando stesso non voglio naturalmente fare accuse a nessuno ma insomma questo è una è una prassi che abbiamo visto
In tante in tante realtà
Noi sappiamo dobbiamo dircele le cose cioè la formazione professionale in Italia è stata
Fatta o molto bene o molto male
E purtroppo quando come spesso succede le esperienze sono negative si riverberano negativamente anche sulle esperienze positive
Ci sono regioni del nostro paese che non possono certo lamentarsi per la quantità di risorse messi a disposizione in particolare dai fondi europei sulla formazione Risorse di svariate centinaia di milioni di euro
Per periodi di tre anni
Dove di queste svariate centinaia di milioni di euro ne è stato speso qualcuno qualche milione rilievo
Con un rapporto di uno a cento
Questo perché evidentemente c'è un problema nella costruzione dei percorsi formativi utile che noi ci continuiamo a stupire sul fatto che tante posizioni di lavoro non trovano effettivamente le competenze
Dei nostri ragazzi o anche nelle persone più matura se tu non hai orientato l'Offerta formativa sulla base della domanda è difficile che quell'offerta formativa sia effettivamente efficace EDF difficile che la domanda trovi effettivamente soddisfazione
In ciò che uscì esce dall'offerta formativa da questo punto di vista tutte le esperienze di raccordo nella filiera fra la scuola la formazione professionale il mondo del lavoro sono fondamentali
Noi sappiamo come in tutti i paesi europei dove i sistemi cosiddetti due attuali duty alternanza sono meglio strutturati il tasso di occupazione ad un anno dal completamento del ciclo di studi è il più elevato
E viceversa dove non c'è questa cultura dell'alternanza dove non c'è la cultura del raccordo fra scuola e lavoro il tasso di occupazione è il più basso
Ci sono studi che fanno veramente impressione nel vedere la mappa dei Paesi europei del tasso di occupazione a un anno e del sistema e del sistema duale come effettivamente corrispondono con precisione problema è che da noi ci sono delle fortissime resistenze ci sono ancora una volta delle fortissime resistenze culturali
Io leggo in questi giorni che ci sono professori intellettuali che dicono
Cogliamo questo momento
Per contrastare la malsana idea dell'alternanza scuola-lavoro cogliamo questo momento per cancellare le riforme fatte appunto dalla buona scuola sul duale sulla sull'alternanza ritorniamo alla purezza dello studio rispetto alla contaminazione anzi vorrei dire alla corruzione in questa eccezione
Che viene data negativa del lavoro questo è veramente un pensiero a mio modo di vedere retrogrado è un pensiero che
Questo sì
Lasciatemelo dire
è figlio di un'élite Isma'
Culturale di chi si poteva permettere
Di distinguere la formazione e l'educazione dal lavoro perché sarebbe stato accompagnato dalla famiglia o dalle sue reti personali
Verso lavoro a prescindere da qualunque esperienza avesse effettivamente maturato
E c'è una sorta di revanscismo di questo e l'ITIS mo'che ritiene di poter rivendicare in questi giorni in questo in questo contesto storico di nuovo la separatezza la purezza dello studio rispetto al lavoro se si facesse questo errore sulla cioè se ci facessimo
Suggestionare
Da questo pensiero io credo che perderemo ancora una volta contatto con i Paesi
Tipicamente quelli che hanno un approccio invece più pragmatico e che hanno una efficace è un'efficienza del mercato del lavoro migliore il Paesi nordeuropei e perderemo un altro treno fondamentale per l'innovazione per l'ammodernamento del nostro mercato del lavoro quindi
Su questo io credo che sia fondamentale una battaglia culturale la cultura non sta nella separazione fra il percorso educativo nel percorso lavorativo questa è subcultura che fa parte di un retaggio passato
Ancora una volta un retaggio di pochi privilegiati e che coltivare oggi sarebbe davvero catastrofico
Grazie
La parola Lavazza
Ma intanto faccio due dichiarazioni dapprima è che sono completamente disponibile d'accordo
Parlo a nome dell'associazione al suo lavoro sulla proposta che faceva richiamava presente Conte nell'intervento precedente cioè di dare vita agli Stati generali delle politiche attive del lavoro per addivenire a un modello condiviso di politiche attive la nostra disponibilità totale non siamo assolutamente d'accordo
Valuterà Lampard come organizzarla come gestire il ministero del lavoro
La nostra disponibilità e assoluta in qualsiasi direzione in qualsiasi forma di coinvolgimento cosa riteniate possano essere coinvolte le agenzie per il lavoro l'altra sottolineatura che volevo fare riguarda un richiamo che ho fatto del conte sul fatto che nel nostro Paese abbiamo
Dati sul mercato del lavoro essenzialmente quantitativi noi alla fine di ogni mese
Diciamo articoli sui giornali dichiarazioni di esponenti politici e istituzionali sindacali sull'andamento del tasso di occupazione del tasso di disoccupazione
E che l'Italia vada bene o male dipende da uno zero virgola in più o in meno
Tra l'altro molto spesso del tasso di disoccupazione giovanile
Che è bene ricordare il tasso di disoccupazione di coloro che hanno tra i sedici e i venticinque anni
E il tasso di disoccupazione è la percentuale dei disoccupati sul totale di coloro che cercano o che hanno un lavoro ma tra i sedici e i venticinque anni la prevalente sono studenti e poi abbiamo inibite che non studiano né lavorano né cercano lavoro
Quindi stiamo parlando di in centinaia di migliaia di persone
E su questo ci sono i titoli dell'andamento dell'occupazione del nostro Paese
Mentre la grande questione oltre che assolutamente quantitativa e qualitativa
Excelsior è una fonte qui vedo il professor mezza Anzani tende ripetutamente ha fatto ricerche per esempio sugli annunci che vengono fatti sul web di ricerca di lavoro che è un dato se volete caldo
Se volete empirico però rilevante Sinbad guardare effettivamente che cosa sta accadendo
Del mercato del lavoro ora
Il
Se vieni chiedeva prima quali sono le esperienze che vi sentite di indicare come esperienze rilevanti e positive
Ne indico due la prima GTS assolutamente inediti resta
Realtà formative post diploma biennali
Incardinate o su un sistema territoriale o su un settore
Sul distretti industriali
Laddove possibile avere una pianificazione
Delle esigenze produttive o di quel settore o di quel distretto o di quel territorio e quindi l'arco temporale biennale un arco temporale che rassicura le imprese sul fatto di avere alimentazione di profili adeguati e allo stesso tempo rassicura i giovani e le famiglie sul fatto che seguendo quel percorso sia una sicurezza di immediato inserimento lavorativo
L'altro lasciatemelo dire il nostro utilizzo del fondo di formazione Ford
Che mentre gli ITS sono diciamo degli interventi formativi che guardano hanno una gittata due barra tre anni forma tempo e il modo in cui noi utilizziamo è in grado di fare interventi di formazione
Temporalmente molto più efficaci immediati nell'arco di dieci giorni ne siamo in grado di organizzare un corso di formazione magari non lunghissimo
Più adeguato al immediato inserimento lavorativo
Ecco queste questi due esperienze
A mio modo di vedere dovrebbero essere prese a riferimento sugli ITS abbiamo invece dei vincoli molto molto forti
E sulla formazione professionale quella finanziate con i fondi europei gestita dalle regioni abbiamo dei tempi di decisione che solitamente sono molto più lunghi di quelli per esempio che noi abbiamo conforme attento e molti di noi hanno valutato in questi anni la possibilità di utilizzare anche queste risorse di formazione
Ma noi incontriamo le esigenze per l'impresa che ci chiedono per domani quel profilo professionale e la procedura della formazione professionale regionale non è in grado di darci tempi ragionevoli per potere fornire capacità e competenze e a un inserimento lavorativo rapido
L'altra considerazione che voglio fare riguarda un tema che non è stato toccato ma che negli anni passati sembrava essere il totem di questi ragionamenti
E cioè il database del
Io voglio ricordare che nel nostro Paese negli ultimi diciott'anni
Tra di lavoro
Sistema informativo
Banca dati lavoro e quant'altro faremo buttato alcune centinaia di milioni Diego
Per fare la fortuna delle aziende che hanno lavorato a questi programmi
Ma per non colpire in nulla acqua sul marmo l'andamento del mercato del lavoro
Ho ascoltato
Audizione fatta dal pennello da Tiziano Treu
E dalla professoressa ciuccio vino presso la Commissione lavoro del Senato
Dove veniva presentato un lavoro fatto tante nel sul con la proposta di utilizzare la tecnologia Block Chen
Sui database esistenti dell'INPS delinea N
Trovo che questo tra le altre cose sia quanto mai ragione in primo luogo perché il vero grande database è quello dell'INPS
Non se ne fanno degli altri c'è quello c'è la vita lavorativa formativa di ciascuno forse manca ancora la parte più formativa quella lavorativa c'è assolutamente
L'utilizzo della tecnologia blocchi cene in grado di mettere in comunicazione diversi database segregare Antonino
Un certo grado di sicurezza senza stare a costruire nuovi grandi progetti database
Sottolinea il fatto che nel nostro Paese svariate regioni anche hanno finanziato database regionali del lavoro senza approdare ad alcun significativo risulta ecco questo per esempio mi sembrerebbe mi sembra un'intuizione assolutamente interessanti
L'altro punto
Che volevo sottolineare questo
Le politiche attive servono ovviamente a coloro che cercano lavoro ma voglio ricordare che ci sono anche situazioni per esempio di crisi occupazionale in questi giorni abbiamo questa situazione in Toscana
Della Becker te intende uscire dal paese dismettere chiudere quello stabilimento
Ora ci sono delle esperienze
Best practice
Ultima quella delle in Bracco in Piemonte
Che aziende
La gran parte delle quali fanno capo ad agenzie per il lavoro
Che si occupano di reindustrializzazione sono in grado di realizzare questo processo prendersi in carico i lavoratori cercare un nuovo subentrante nello stabilimento che magari non fa le stesse produzioni che venivano fatte prima ma ne fa di diverse quindi non è in concorrenza con chi se ne va
Formazione
Del personale e reinserimento presso i subentranti
Teniamo conto che il caso sembra accogliere un caso che sembrava assolutamente disperata stiamo parlando di un di capannoni che sono tra Cuneo e Torino in un posto dove intorno non c'è nulla quindi
Per esempio pensare di ricollocare altrove o presso altre imprese quei lavoratori era veramente un'impresa impossibile in questa maniera invece con due nuovi subentranti
La gran parte di quei lavoratori coloro che non andranno in pensione verranno formati e ricollocati presso
Lo stesso stile stabilimento lo stesso struttura
Stessa cosa si potrebbe fare per la Bechtel
Queste sono esperienze che andrebbero assolutamente valorizzato
E non è un soggetto pubblico che è in grado di realizzarle perché qui c'è il problema del rapporto con l'impresa che se ne va impresa che entra
Adesso lasciamo stare il fatto che l'impresa che se ne va debba pagare abbia preso meno soldi pubblici io son d'accordo che se una però soldi pubblici e poi se ne vanno va bene deve dare indietro
Però se uno non ha più soldi pubblici e decide di andarsene non è che possiamo contenerlo qua con i mitra
Importante l'occupazione l'importante l'insediamento proprio
L'ultima
Questione che sottolineo e quella dell'orientamento io trovo che anche questo sia un grande tema sottovalutato
Perché lo diceva anche del conte poco fa
Tutto nasce e poi anche diciamo dall'approccio culturale dei percorsi formativi
Teniamo conto che l'orientamento scolastico e delle scuole l'orientamento professionale delle regioni l'alternanza scuola lavoro
Svariati soggetti che operano
Ora si studia per formare la persona ma si studia per prepararsi anche al lavoro
Esasperare il primo punto ritenendo che non si debba studiare per prepararsi al lavoro come diceva del conte una visione aristocratica del mondo che vale solo per coloro che se lo possono permettere coloro che invece hanno bisogno di lavorare per mantenersi fin da quando sono giovani hanno bisogno di essere formati per potere lavorare orientare le persone spiegando loro quali sono le chance occupazionali di un determinato percorso formativo scuola secondaria superiore percorso universitario percorsi di formazione professionale credo che sia una cosa essenziale poi ciascuno sceglie come meglio ritiene
Però che sappia che senza
Un percorso universitario di scienza della comunicazione a un determinata
Probabilità
Di avere un'occupazione coerente con ciò che ha studiato che sappia che se fa ingegneria meccanica a un'altra completamente differente possibilità di inserimento lavorativo coerente con il suo percorso di studi
Grazie grazie io ringrazio ma entrambi relatori perché hanno dato vita a una discussione è un'assegnazione di spunti di riflessione per il lavoro potremo fare nulla opportuno molto importanti
Lo dico sia per gli ultimi accenni che sono stati fatti a questa visione elitaria della della scuola e del rapporto scuola-lavoro io credo e sono convinto che la riforma più importante fatto dell'ultimo periodo c'è stata quell'introduzione del sistema duale
E che questo scarpine Possa diventare determinante per ridisegnare il sistema della formazione professionale
Nel nostro Paese aprendo prospettive di incontro fra
Disegno di percorsi professionalizzanti sbocchi lavorativi certi per i ragazzi che vogliono seguire via recuperare così professioni che oggi non vedo nessuna formazione o percorsi formativi
Adeguati e che siano la base per una crescita importante di rapporto scuola del rapporto fra scuola e lavoro che nel nostro Paese invece ha segnato una frattura molto importante molto determinante anche su quello che pesa di una disoccupazione giovanile
Nel dello del negli ultimi anni e dall'inizio della crisi in modo particolare il fatto che vi siano alcune percorsi di formazione di studi che non danno sbocchi lavorativi che non sono richiesti nello stesso tempo che ci sia una percorsi poco frequentati per quei percorsi per quelle informazioni tecnico-scientifiche rimane una base determinante ed uno dei ritardi determinanti del Paese tornare indietro su questo segnerebbe sicuramente un errore
Importante determinante proprio per il rapporto giovani lavoro che se venuto creando e che è stato fatto crescere nel corso di questi anni d'altro canto non devo dirlo qua dove ci sono rappresentati
Enti di formazione professionale che vanno dal pop dal triennio iniziale fino agli TS nella loro produzione che sono leader nel nelle loro regione nel nelle loro città l'altra cosa che credo che sia importante era la proposta lanciata dire arrivare in autunno gli stati generali per le politiche attive del lavoro in modo tale da avere un modello unico di riferimento
Nazionali di vedere appieno una collaborazione pubblico privato su questo lo dico proprio perché l'insistenza con cui li abbiamo portata avanti gli impegni
Perché si sviluppasse lo prima le politiche del lavoro poi le politiche attive quei servizi in modo tale che tutti potessero trovare chi si può far carico del mio bisogno di lavoro
E che venga dalla settore delle che veda assieme dal settore del volontariato delle tante caritative che noi
Animi amo nel corso dell'anno fino alle strutture più importanti del privato
Sui del privato sociale che le portano avanti nella a livello nazionale è una fatto determinante che riteniamo importante perché ci sarà anche da parte nostra non solo l'adesione ma l'impegno a portarlo avanti a stimolare più Anpi dovessero mostrare pigrizia nel voler partecipare nel dare il proprio contributo
Ringrazio tutti per l'attenzione chiudo con una appello un richiamo che però restando i moderatori sono tenuti a fare
Ciò che rende possibile i limiti in questa sua caratteristica è soprattutto la gratuità la gratuità di quelli che dei molti di noi che hanno lavorato a montarla prepararlo del contributo gratuito che hanno dato tanti che vengono appare o che saltano le ferie che contribuiscono ad animarla farlo vivere
Anche e grazie al contributo dei tantriche partecipato invece pagando le società che partecipano sottoscrivendo sponsorizzando l'iniziativa del meeting però proprio per per ASP perché vorremmo mantenere la caratteristica della gratuita della manifestazione per chi vuole partecipare abbiamo a moltiplicato le postazioni dona ora che sono quelle ufficiali del meeting dove chi vuole può lasciare un contributo per mandare avanti e sostenere l'iniziativa anche per i prossimi anni grazie a tutti e buona serata