Autostrade. Intervista a Enrico Morando sul tipo di gestione, concessione a privati o gestione pubblica

Radio radicale abbiamo dei nostri microfoni Enrico Morando Jamil viceministro dell'Economia onorevole Morando ma insomma la rete autostradale del nostro Paese secondo lei e meglio gestibile in regime di concessione a privati o in regime di controllo insomma di proprietà pubblica
Ma guardi io penso che l'idea di tornare tradurrà conto ad un controllo a una gestione pubblica in senso integrale così come era un tempo
Sia letteralmente
Improponibile naturalmente quello che è accaduto solleva il problema di una vigilanza corretta sopra l'attività
Dei concessionari sopra l'attività dei gestori per fare in modo che il concedente cioè lo Stato abbia le risorse anche di tipo tecnico necessarie per valutare bene
E come
Vengono realizzati le condizioni fissate dalle dalle concessioni bisogna fare molto meglio evidentemente
Di come si sta facendo oggi nella gestione per l'apporto di concessione ma l'idea di una nazionalizzazione
Mi sembra francamente improponibile perché le sembra francamente proponibile mi spiego e se le queste una rete come quella un po'stradale dato in concessione ai privati non si rischia il proprio io non faccio mi sufficienti investimenti semplicemente perché devono insomma devono avere i loro giusti dividendi e a quel punto però la Rete insomma va molti aveva ha molta deperire non c'è questo Prisco questo pericolo
Ma guardi molto semplice esiste una rete stradale gestita direttamente dallo Stato l'emblema di quel darebbe è la Salerno Reggio Calabria
C'è bisogno di argomentare ulteriormente no capito siamo in Italia e nel nostro Paese le cose sono meno efficienti che in Germania diciamola così
E dato cioè io credo che il problema non sia rimettere radicalmente in discussione tornando indietro su su sul punto che riguarda il il la cooperazione tra Stato e privati il problema è che evidentemente da un lato ci possono essere stati e vedremo quali sono regalo quali saranno le conclusioni delle autorità competenti compresa l'autorità giudiziaria
Da un lato ci sono ci possono essere e ci sono concessionari che non rispettano le previsioni in in termini di manutenzione per esempio delle delle concessioni e dall'altro c'è uno Stato troppo debole nel pretendere che quelle condizioni vengano realizzate
Bisogna cambiare agire su questo terreno non do tornando indietro radicalmente benissimo la ringrazio ringrazio tantissimo Enrico Morano aggiungeremo don Ruggero Marco anche due
Semplicemente questo
Adesso il tema delle infrastrutture si è a causa della diciamo la verità ignobile propaganda di questa fase ad opera degli
Dei governanti abbia ridotto ad essere tema del rapporto del grammi del modello di gestione delle autostrade
Ma il problema che riguarda la realizzazione dell'NBA infrastrutture adeguate per il nostro paese è un problema che va molto oltre su cui il governo
Sita impegnando in operazioni è molto pericolose per il futuro tenuti insieme stimando per esempio della vicenda della targa cioè del rapporto Torino Lione
Ora si sono di nuovo Messia va diciamo ebbe a rimandare per decidere sulla base di eventuali
Conclusioni diverse rispetto a quelle del passato nella calcolo costi benefici ma
Lo dice il professor Fortis questa mattina sul Sole ventiquattro Ore in modo adeguato possibile che non si sia in grado di capire che c'è tutta una gigantesca Area che vada al nord Italia da Trieste fino al milione
Che è una delle più importanti aree economiche del mondo che ha bisogno di collegamenti adeguati per cui l'idea di interrompere i lavori per la realizzazione della Torino-Lione è un'idea contro l'interesse nazionale
Il scuotere di infrastrutture vuol dire anche a discutere delle condizioni attraverso le quali Colle infrastrutture si costruisce in futuro di dell'Italia come Paese moderno io credo che siamo in presenza di una vera e propria regressione da questo punto di vista sul piano culturale prima ancora
Che sul terreno delle valutazioni economiche tecnica chiarissimo ringraziamo come sempre Enrico Morando giambici ministro dell'economia è come sempre un saluto dalla nostra emittente ovvero da Radio radicale