Notte bianca della politica. Conoscere per deliberare - Come funziona il fine vita, con Maria Antonietta Farina Coscioni

Solo resterà tutti sì o no Maria Antonietta Farina Coscioni e ognuno presidente definiti due Luca Coscioni
Credo che
Andiamo a trattare è un tema che sicuramente alle ventitré di una serata d'estate diciamo piuttosto
Forse anche complicato affrontarlo ed è la questione del come funziona il fine vita
A me interessa subito fare una apre messa perché se c'è una cosa che non possiamo permettere e che si alteri il senso del linguaggio
Ogni volta quando intervengo degli appuntamenti pubblici tengo a precisare questo passaggio
Perché se non ci troviamo più d'accordo sul significato delle parole il linguaggio diventa inutile
E la fine del linguaggio e la fine della condivisione dello stare insieme della Società dunque le cose hanno un loro nome i fatti hanno un loro nome
E con il nome giusto devono essere
Affrontate
Il tema del fine vita è un tema piuttosto compresso piuttosto delicato e che ha interessato in questi anni
Diverse diverse storie diverse vite che sono diventate conosciute al al pubblico italiano e non solo attraverso la personificazione di determinati
Ruoli e quindi il linguaggio è importantissimo
Facciamo partiamo diciamo da un caso quello che mi ha lo
Per ultimo in tempo diciamo a livello cronologico
La scelta di Marina Ripa di Meana
Perché parto da la scelta
E dalla storia di Marina Ripa di Meana
Perché
Io
Era un legata a Marina di Ripa di Meana lei era molto legata a me
E avevamo in comune una persona che era Marco Pannella quindi Marina Ripa di Meana insieme al marito Carlo erano iscritti al partito radicale erano sostenitori del partito radicale e hanno condiviso dall'inizio
Le battaglie del partito radicale quindi questa amicizia che non era solo un'amicizia personale ma era anche il privato che diventa che e che era presente diciamo in questo percorso comune che abbiamo che abbiamo vissuto
Lo abbiamo anche sentito e lei lo ha sentito nella parte più difficile della sua esistenza cioè quando ha dovuto abbandonare
La propria la cioè a questa vita
Marina Ripa di Meana è stata molto generosa quando i primi di dicembre aveva accettato un'intervista per radio radicale alla nuda verità che a questa trasmissione che conduco insieme a Massimiliano Coccia
Ed è una trasmissione dove le modifiche del corpo dove le trasformazioni del corpo ossia per la disabilità sia per la malattia sia per il trascorrere del tempo
Condizionano il nostro vissuto lo condizionano nella nostra quotidianità
Quindi lei ha affrontato in maniera molto libera così come lo era lei il discorso di come il vero tradimento Mieli forse l'unico tradimento che lei aveva subito era proprio il tradimento del corpo quindi che la malattia
Giungono
Due giorni dopo Natale il ventisette dicembre Marina Ripa di Meana mi chiama dice Maria Antonietta vieni subito ti devo parlare
Perché inizio avvertire l'angoscia del dell'ultimo istante l'angoscia della fine io che stavo ritornando da qualche giorno di di di riposo vado il il giorno seguente ascolto quello che Marina Ripa di Meana aveva da dirmi
E avvenne aveva manifestato l'idea
Che per a abbandonare il dolore per non soffrire più aveva scelto
Aveva quindi scelto manifestato l'idea del suicidio assistito in Svizzera
Io ovviamente le ho dato tutte le informazioni di cui lei aveva bisogno
Alla fine della nostra conversazione le dico
Marina a tu sai che c'è una legge nel nostro ordinamento la Legge trentotto del due mila e dieci
Che ti può permettere di stare tra le tue cose potrete capelli il tuo mondo tra le mura domestiche vicino al tu hai ai tuoi cari
Di poter abbandonare questo
Questa terra attraverso la sedazione palliativa profonda
Lei
In quel momento aveva preso di un'altra possibilità quindi per poter abbandonare questo mondo lei poteva addormentarsi
E quindi non sentire più l'agonia non sentire più quel quel senso e di angoscia che la stava attanagliando e che le impediva di di continuare a vivere a causa di questa patologia
Oncologica terminale che l'affliggeva
Quindi in quel momento lei si è sentita davvero libera perché dall'idea di andare in Svizzera per il suicidio assistito
Poteva rimanere a casa e attraverso la situazione
Poter quindi affrontare da attendere la morte
La sedazione palliativa profonda non è Uta Rasia la sedazione palliativa profonda non è suicidio assistito
è semplicemente scegliere
Io attraverso il sonno e attendere il momento della morte ecco perché ho iniziato questo diciamo quesito questo questo mio intervento
Parlando dell'imminente linguaggio parlando del significato che le parole devono avere e l'uso delle parole che devono di volta in volta emergere per poter evidenziare una situazione è un fenomeno piuttosto che un altro perché sia davvero liberi quando si conoscono tutte le strade possibili percorribili che si sceglie quella che è più vicino alla alla nostra vita in base a quello che abbiamo abbiamo vissuto fino fino fino ad un certo punto della nostra esistenza qual è la differenza tra
La sedazione palliativa profonda il suo cd assistito e l'eutanasia
Dal punto di vista medico dal punto di vista medico scientifico la discriminante è il tempo perché nel nel nella situazione paglia attiva profonda viene ovviamente
Somministrato un farmaco questo farmaco tifato dormire e il tuo corpo reagisce a questo fenomeno non ti non ti procura la morte cosa diversa invece nel suicidio assistito nell'eutanasia DOP doppiamente nel primo caso
Ad attivare quel farmaco sei tu con le tue Cappai le tue capacità residue
Mentre nelle Uta nel mentre nel caso del del dell'eutanasia sei s'è un medico Katie inietta un farmaco e quindi per il suicidio per l'eutanasia il tempo decisivo il tempo cronometrato vile cosa diversa invece per la per la sedazione palliativa profonda dove il tempo è legato alla reazione del corpo rispetto a questo a questo sonno
Bene allora dico questo perché ci sono stati altri casi che hanno portato a di
Strumentalmente usare un linguaggio e a sovrapporlo
Nel caso del nel due mila e sei di di di Luca Coscioni Luca Coscioni ha deciso di non attaccarsi alla ventilazione artificiale era malato di sclerosi laterale amiotrofica quindi una patologia neurodegenerativa
E quindi gli vi è stato cioè a a ha potuto decidere di non attaccarsi alla ventilazione
Perché stava a casa hanno provato a rianimarlo in maniera naturale
E poi con l'anidride carbonica superato i livelli di e di ossigeno nel suo corpo e quindi
L'arresto cardiaco è stato è stato naturale
Nel dicembre del due mila e sei abbiamo il caso di Piergiorgio Welby Piergiorgio Welby era attaccato a un ventilatore
Ha vissuto attaccato al ventilatore per un periodo molto lungo della propria esistenza e in maniera lusitana consapevole
Ha deciso il distacco della ventilazione artificiale quindi non proseguimento di quella vita attaccato a quella ventilazione
E lì c'è stato uno spartiacque nel nostro sistema nel nostro nel nel nostro diciamo sistema politico
Perché fino a quel momento non c'era una legge sulla sedazione palliativa profonda non c'era una legge sulle cure palliative
E si sulla terapia del dolore perché quella legge avvenuta è avvenuta qua avvenuta quattro anni dopo quindi nel due mila dieci
E quindi quello è stato il primo caso Piergiorgio Welby Marco Pannella a pretendere con la carta costituzionale in mano l'applicazione dell'articolo trentadue della Costituzione quindi la sospensione
Del trattamento sanitario qual era quello della ventilazione ma anche in quel caso si è parlato di eutanasia
Come anche nel caso di Eluana Englaro dove Eluana Englaro poteva respirare in maniera autonoma me anzi ma anziché respirare artificialmente veniva nutrita con un sondino nasogastrico e in quel caso la sospensione del trattamento
Equivaleva a che cosa alla sospensione del sondino nasogastrico
Anche lì nel caso di Eluana Englaro si apparse si sia parlato di di idiota Masia il padre è stato accusato di essere è un assassino quindi il termine eutanasia è stato Sempre usato
Anche quando c'è stato ci sono stati fenomeni della semplice sospensione di trattamenti sanitari sia che
Qui riguardo la ventilazione artificiale sia riguardo l'alimentazione artificiale
Quindi azioni perché strumentalmente viene evocato il termine o la scelta di tipo eutanasia go per condizionare che cosa per condizionare la conoscenza per condizionare le nostre le nostre scelte per andare ad incidere su un significato diverso del nostro principio di autodeterminazione
Quindi arriviamo al due mila dieci con una legge sulle cure palliative
E il la terapia del dolore invece dobbiamo aspettare quanti dobbiamo aspettare altri
Altri otto anni per vedere nel nostro ordinamento
L'entrata in vigore della legge sul sul Dio testamento sul consenso informato le disposizioni anticipate di trattamento
Qui c'è stato un caso ce ne sono diversi di case in Sardegna che
Che sono spesso evocati
Il caso per esempio quello di Patrizia Coco che la nuorese
Che ha dovuto aspettare per negligenza
Per timore da parte del della della classe medica l'approvazione della legge sul testamento biologico l'entrata in vigore dico ancora di più della legge sul testamento biologico
Per vedere che cosa la sospensione della ventilazione artificiale
Non dovevano i medici appellarsi alla legge sul testamento biologico ma semplicemente la legge sulle cure palliative e la terapia del dolore per sospendere un trattamento sanitario
Invece lei quel periodo di tempo
Ha dovuto subire letteralmente quello che io ho smesso
Evoco come danno d'agonia
è un po'come quei condannati a morte nel braccio della morte che sanno di dover morire ma non sanno quando avverrà ecco Patrizia Coco ha dovuto subire quel percorso perché quando ha manifestato la volontà della sospensione
Del
Della della ventilazione artificiale
L'ha manifestata mimesi prima dell'entrata in vigore di una legge che i medici si sono appellate appellati alla legge alla legge sbagliata quindi questo che cosa
Cioè
Che cosa
Sa qual è la repressione che dobbiamo
Che dobbiamo fare
Che
Quando ti ci veniamo a trovare in una condizione diciamo di terminali Italia
E il concetto di termina Lita non è sempre uguale cioè il concetto di terminali tale per un malato affetto da una patologia neurodegenerativa cioè di una malattia di una malattia irreversibile gli anni cioè
E nel momento in cui ti fanno la diagnosi quindi tutta la parte legata alla terapia del dolore alle cure palliative entra prepotente prepotentemente nel momento in cui ti fanno una diagnosi
Di irreversibilità il inguaribilità di una condizione di malattia
E quindi non è vero che la terminali Italia legata all'ultimo periodo della propria esistenza queste o
Molto spesso non viene evocato non viene particolarmente diciamo evidenziato nel rapporto medico paziente cioè qual è la ancora qual è l'impatto l'impostazione possiamo dire tradizionale del rapporto medico-paziente cioè il medico troppo spesso
Che cosa fa risponde solo quando vengono poste da parte del malato determinate domande
Altrimenti la diciamo la specificazione di un passaggio alquanto delicato
Non dico che viene sottratto però avviene sostanzialmente
In modo edulcorato se invece il paziente pone delle domande precise
Al proprio diciamo medico di riferimento allora il medico risponde e quindi descrive in maniera dettagliata il percorso dico questo per esempio perché proprio nel caso di Marina Ripa di Meana è accaduto sostanzialmente questo cioè lei sentiva l'angoscia del momento della fine
Però ha scelto
Me per avere tutte quelle informazioni che potessero garantirle la libertà di poter di poter scegliere
E quindi quando
Lei
Ha saputo di questa di questa diciamo di questo percorso non ha avuto dubbi ha potuto realizzare quindi una scelta davvero libera
E questo dovrebbe accadere per tutti dovrebbe accadere per tutti i malati quindi quando lei nel videomessaggio dice farlo sapere fatelo sapere
Fanno sapere fate sapere che c'è un percorso
Al non alternativo perché per un malato
La differenza sostanzialmente non esiste
è per ovviamente
La percezione di un momento di una dimensione particolare qual è quello dell'avvicinarsi alla morte
Deve essere ovviamente riconosciuta deve essere rispettata e deve essere
Consentito quindi alla persona
Che diciamo l'unica detentrice di una volontà che deve essere sempre rispettata l'elemento diciamo fondamentale
Neppure io posso dire che la legge sul testamento biologico che permette oggi di scrivere nero su bianco le proprie volontà queste volontà
Vengono riconosciute nel momento in cui la persona non è più in grado
Di poter manifestarla quella volontà quindi si apre questa sorta diciamo di di di quaderno pure si aprì e si legge questo video che il paziente
O a registratori suo volontà sono state scritte fu e quindi attraverso questa figura del fiduciario
Viene realizzata la volontà su il corpo del diciamo del dichiarante
Però in quel passaggio della legge sul testamento biologico
Si parla che il medico può disattendere quella volontà manifestata da parte del del dichiarante
Questo possiamo anche dire che è ascrivibile a quella che viene chiamata obiezione di coscienza anche se non c'è la parolina obiezione di coscienza all'interno della legge sul Bios sul biotestamento
Però nel momento in cui il medico può disattendere
La volontà del dichiarante allora lì sicuramente a un punto interrogativo su quella legge
Quali sono gli altri punti interrogativi su quella legge è che in quella legge non non si legifera in materia di Sicilia assistito e non si legifera in materia dicesti DTP Attanasi conforme quindi quando abbiamo ascoltato attraverso i mezzi di informazione che la legge sul biotestamento è il successo di del ragazzo di Fabiano Antoniani che è andato a in un Paese straniero ha morire non si dice il vero non sia diciamo onesti intellettualmente nel dire che quella legge sul monte bio testamento e il successo di di dj sabot no perché dj sabot era una persona
Con cosciente era una persona capace di intendere e di volere non ha mai perso la la lucidità
Ebbene poteva
Avere due due possibilità Luís ne ha scelta una però va anche detto che i dj fa poker attaccata la ventilazione artificiale poteva
Sospendere la ventilazione artificiale attraverso la sedazione palliativa profonda
Questo in tv non è stato detto però negli atti del processo c'è scritto quindi attenzione il malato
Deve conoscere tutto quello che è possibile nel nostro Paese non solo percorrere poi l'UI abbia deciso speriamo correttamente informato non leggiamo non abbiamo mai letto qual è il palliativista che ha parlato con di con dj sabot per avergli illustrato
Diciamo la non sofferenza della sedazione palliativa profonda poi Dj Fab Four deciso di recarsi alle di recarsi in in Svizzera per procurarsi il per procurarsi la morte attraverso il suicidio assistito
Quindi Islam auspichiamo che quando uno ascoltiamo
La narrazione di storie
Siamo messi nelle condizioni di percepire realmente i fatti come sono accaduti questo perché riusciamo chi fa politica chi fa il medico chi fa a lo scienziato chi fa il ricercatore posso al meglio
E soprattutto dando le informazioni alle persone illustrare quello che è possibile fare nel nostro Paese
Quindi questo è un aspetto sicuramente fondamentale e quindi se c'è una legge oggi se ce ne sono due una legge sulle cure palliative sulla sul testamento biologico è un percorso qui hanno partecipato tante persone
Ovviamente persone che hanno subito sulla propria pelle
Situazioni anche difficili e drammatiche ma lei cade su di noi la responsabilità di
Di di dare e di produrre quel sapere quella conoscenza per renderci tutti riprenderà ovviamente
Chi ci ascolta liberi quindi ecco il senso del linguaggio e dobbiamo trovarci d'accordo sulla e sull'uso corretto delle
Delle parole
Quello che a me
Preme
Anche ribadire che quando si parla di di di salute nelle scelte nel Fini intanto non si non si fa Huskies prossimamente riferimento a il dolore fisico nelle scelte di fine vita si fa riferimento a anche ed insieme al dolore fisico al dolore e alla condizione citycar della persona questo perché
Ci sono delle resistenze e ci sono delle resistenze legate anche presenti in quel mondo dove non dovrebbero esistere
Anche ad esempio le
Le associazioni occhi opera nel mondo diciamo del
Delle cure palliative della terapia del dolore
E quindi sono diciamo lo strumento diretto
Di quella che viene chiamata alle quella che dovrebbe essere chiamata sempre comunque alleanza terapeutica
La resistenza è proprio quella del evocare anche diciamo la scelta finale perché si è capitato
A Marina Ripa di Meana di di non essere oggi non rispondere il medico ha delle domande e precisa di quella alla sua condizione che era diventata anche dal punto di vista psicologico insopportabile perché quando tu inizi avvertire l'angoscia della fine ovviamente la tua dimensione non è solo quella clinica rigorosamente legata a diciamo i sintomi fisici ma è anche quella condizione psichica che è determinante
E quando
Lei ha potuto in IBM amichevole parlare con la paglia attivista quindi con questa figura particolare Egger la dottoressa Luigi ha che larici è ovviamente la dimensione in cui in cui si è venuta a trovare Marina era la dimensione di chi stava vicino a lei quindi io la dottoressa Luigi acclari sì il figlio adottivo la figlia Lucrezia i familiari e quindi in quella dimensione di diciamo preparazione a questo sonno profondo era diventato una dimensione dove tutti appartenevamo e quindi ognuno aveva diciamo un ruolo
A Marino avevano proposto dice lo momenti in cui ti sentirai magari in difficoltà abbiamo riservato perché una stanza in un hospice ecco il malato deve sapere
Che non è un mero percorso obbligato la stanza nell'hospice ma che c'è la possibilità cioè e il malato comunque deve pretendere di sapere che c'è la possibilità
Che quella stanza riservata nell'hospice in realtà è anche la stanza della tua casa e la tua stanza dove l'accompagno
Al al sonno può avvenire tra le mura domestiche
Perché deve essere spiegato al familiare
Che durante il sonno
Il non si hanno reazioni particolari da parte del malato
L'esempio che viene spesso fatto e quando un genitore vede dormire i propri figli solitamente quando dorme il barile il bambino se un territorio serve proprio figlio lo vede fare magari delle smorfie le deve fare dei dei dei sorrisi oppure dei lamenti
Ecco il Paglia attivista deve spiegare che anche nella fase
Della sedazione palliativa profondamente può succedere che il malato abbia delle reazioni ma che siano del tutto naturale che non sta soffrendo ma è proprio la fase del sonno come è un bambino quando
Quando dorme
Quindi devono essere vinte de paura devono essere vinte le resistenze perché quando ti fanno la diagnosi di una malattia
Non possono essere precluse alle persone alla persona delle informazioni che sono poi
Fondamentali
Qual è lo stato dell'arte oggi nel nostro Paese oggi del nostro Paese non è possibile dichiarare o fare scelte di tipo Tanase dico
Non è possibile ricorrere al suicidio assistito ma si possono ricorrere alla sedazione palliativa profonda da persone consapevoli e coscienti o poterlo anche dichiarare in un in un in una dichiarazione a disposizione anticipata di trattamento
La non attivazione o il distacco di tratta dai trattamenti sanitari
Che nel nostro Paese per la prima volta i trattamenti sanitari sono ossia la ventilazione artificiale sia l'idratazione e la nutrizione artificiale
E quindi per noi del partito ovviamente radicale che siamo stati colori sfortuna i primi a in tre a presentare nel nostro Parlamento la legge sulla depenalizzazione del suicidio assistito o di una legge sull'eutanasia possiamo non ritenerci soddisfatti di una legge sul sul biotestamento questo lo dobbiamo dire quindi se dovessimo
Diciamo manifestare entusiasmo dovrebbe essere sicuramente un mese è un entusiasmo minimo parziale è un punto d'inizio però ancora molto c'è da fare per potere per il malato diciamo scegliere tutti scegliere ed avere diciamo il ventaglio di opportunità campo sanitario che possibile percorrendo
Nella nel nel nostro Paese quindi questo è importante così come e è importante rivendicare come nel nostro Paese
Se da una parte
Non è possibile compiere una scelta di tipo eutanasia o non è possibile di cuore scelte del suicidio assistito dobbiamo anche scongiurare quei fenomeni di diciamo di come turismo
Perché per andare IMI svizzera per poter procurarsi la morte non si può dire
Che c'è la possibilità perché possiedi dieci mila quindici mila Euro non possiamo neanche noi avere nel nostro Paese una legge
Che possono essere diciamo qualora nel nostro Paese ci fosse una legge sul sul sul suicidio assistito non possiamo pretendere sicuramente che siano delle Onlus o che siano insomma associazioni come esistono nel nel territorio svizzero a dover a dovere
Praticare una scelta ma come la sedazione palliativa profonda
E nel nostro ordinamento
Cioè la situazione appare le pareti va profonda sono le cure palliative la terapia del dolore gratuite che fanno parte del sistema sanitario nazionale quindi la garanzia di morire con dignità è ovviamente del deve essere all'interno del nostro ordinamento e quindi non non possiamo pretendere che non sia un organismo se non lo Stato a consentire quella scelta libera e e auto determinata
Io
Vorrei magari questo primo passaggio capire da parte vostra se ci sono insomma del delle delle perplessità o se ci sono delle particolarità riguardo questa
No no questo tema rispetto insomma alle a questo discorso generale a questo primo discorso generale che ho voluto che ho voluto condividere condividere con cui
Quindi non so se ci sono delle delle particolarità
Anche rispetto magari ai casi che insomma i media possono
Possono possono aver trattato
No
Tutto chiaro
Cioè magari come poter del Po poter
Pensare di poter redigere un un un un testamento ovviamente la questione molto è molto semplice per poter redigere in cui si per poter redigere un un un testamento bisogna essere ovviamente correttamente informati c'è stato un pronunciamento del del del Consiglio di Stato c'è stata una prima circolare del del ministero degli Interni insieme al ministero del della salute che ha evidenziato come diciamo il percorso di di compilazione di una il testamento biologico da parte diciamo degli uffici del del dell'anagrafe
Gli uffici dell'anagrafe sono semplicemente dei detentori non sono diciamo preposti a dare i consigli riguardo il contenuto di cui di di quel documento semplicemente sono dei custodi di quelle disposizioni anticipate
Di trattamento ovviamente le disposizioni anticipa il trattamento possono essere in qualsiasi momento
Modificate e quindi la volontà del dichiarante e può essere nella stessa forma con la quale è stata è stata manifestata modificata e quindi questo è sostanzialmente quello che è stato diciamo delineato dopo l'approvazione della legge sulla sul bio testamento la legge sul biotestamento prevede anche all'articolo uno la norma del consumo consenso informato quello che da sempre è stato praticato diciamo da parte insomma dei medici tutti i trattamenti consigliati nel adesso quella norma all'articolo uno è scritta nero nero su bianco quindi è una legge sicuramente che va a tutelare la classe medica Sergio Rizzo perché c'è stato fino adesso
Nel momento in cui c'era una sorta di di conflitto tra il paziente e il medico
In questo caso con con questa legge vengono superate quelle sorte di tra quella sorta di di di differenziazioni che troppo spesso venivano venivano
Venivano ad evidenziarsi
Sono
La
Quindi
La questione è molto importante la questione quella che tende a a sovrapporre e non deve questo a cadere una legge sul biotestamento e sulle pure e sulle cure palliative
Ritornando alla al caso della
Della
Della
Della ragazza sarda morta di di Isla gli articoli di giornali hanno teso a creare hanno creare confusione ma semplicemente
Per orientare e per continuare a scongiurare
Quel dibattito libero è aperto necessario nella nel nostro Paese necessario perché
E nella scorsa legislatura
Anzi nella legislatura che andava da che è andata dal due mila otto al termine tredici
Dove c'è stato il primo approccio a un dibattito non libero sicuramente era una terzo
Sulle dichiarazioni anticipate di trattamento si faceva sempre riferimento alla questione dell'idratazione della nutrizione artificiale
Quindi oggi è possibile
Per un malato affetto da una patologia neurodegenerativa otto malato ancora o oncologico non attivare
Quegli strumenti perché quella dedicata alla nutrizione e l'idratazione perché considerati trattamenti
Sanitari e non più come erano a
Voluti da una parte della classe politica come terapie salvavita quindi si lascia
Al malato
La libertà di poter considerare quel determinato trattamento come come tale
Dico questo perché quando abbiamo parlato
Nei nostri vari incontri delle cure palliative della terapia del dolore c'è una risoluzione del Consiglio d'Europa che tra dalle cure palliative
Come Luis come uno di quei principi fondamentali
Nessuno
L'approccio lo leggo testualmente non è solo basato sulle risposte al bisogno ma contribuisce contro Visco no direttamente a farsi che i diritti umani civili e partecipativi possono essere esercitati fino all'ultimo momento
Fino al momento della della morte uno
Dice ma cosa c'entrano i diritti umani civili e partecipativi contermini scientifici come cure palliative terapia del dolore autodeterminazione
C'entrano perché nella manifestazione della propria individualità così come avviene quando siamo sani
Altri poteri avvenire
Con la stessa forza nella stessa misura
Di quando ci chiediamo quando vediamo in condizioni di fragilità ovviamente una fragilità che non ecco ripeto legata sovrano condizione fisica ma anche a una condizione psichica
Quindi quando
Spesso si è parlato del del corpo come oggetto di narrazione oggi più che mai c'è stato ci sono stati anche tanti giornalisti che hanno evidenziato come nella cultura Polti Paul politica radicale il corpo è assolutamente tutto
Il corpo che diviene ricchezza e risorsa narrativa politica straordinaria
E credo che questo è un po'
Il messaggio che nelle battaglie politiche radicali è sempre mezzo
E quindi poi il corpo potrebbe può essere nel nel corso della nostra storia il corpo del recluso
Quindi nelle carceri abbiamo trattato nel panelle che mi ha preceduto il corpo quindi del del torturato del condannato a morte pure il corpo anche il quindi del del malato quindi i temi diventano
Forti quando
Si hanno a che fare con gli Stati di fragilità che possono riguardare appunto
Un una fragilità fisica una fragilità psichica e una fragilità legata a quella condizione umana di o di tensione di detenzione o di reclusione
Ovviamente quando parlo di reclusione
Parlo non solo di chi è recluso in una in un regime manipoli Miale un regime carcerario erano ma anche quando sei
Precluso in un corpo malato quindi una è una prigionia
Che te ne puoi liberare il solo attraverso una scelta attua liberando
Faccio solo questo un'ultima un'ultima riflessione prima prima di di chiudere ed è una riflessione che è avvenuta anche in queste in queste giornate abbiamo assistito a ennesimi casi di suicidi in carcere lo ha ricordato Rita Bernardini
E la riflessione è un po'accostata a quindi ha un corpo che è detenuto quindi è recluso in una condizione di malattia
Quando si sceglie di liberarsi cioè da una condizione attraverso un atto sedici Dario quindi togliendoci la vita
Noi le abbiamo sempre
Che è un atto di di coraggio un atto di vera liberazione oppure è un atto di che può essere superato
Se la ride se la persona viene posto nelle condizioni di non soffrire psichicamente di quella condizione umana sia essa
Recluso in un in un carcere o se recluso magari in una testa
Sofferente come può essere una condizione psicologica difficile oppure insofferente perché sei affetto da una patologia irreversibile quindi è un po'questa la riflessione che pro che vorrei che vorrei lanciare se davvero il il suicidio è un atto di liberazione è un atto di coraggio un atto di di disperazione se possiamo nella nelle condizioni di di reclusione più difficili
Poter trovare quindi quella via che possono alleviare
Quell'angoscia e quindi essere liberati da quest'anno di diaconia che troppo spesso
Diciamo attanaglia la vita delle delle persone
Io così concluderei con questa lasciando insomma aperta questa riflessione e non so se ci sono delle domande
Altrimenti insomma lascio potere quest'ultima esserti diminuiti di questa notte
Questa notte sarda molto molto bella e ringraziando Henry di essere stati qua
Non ci sono domande
E allora buona serata a tutti grazie
Sono buonasera a tutti
Sono Maria Antonietta Farina Coscioni e lo sono presidente dell'Istituto Luca Coscioni
Il tema che andiamo a trattare è un tema che sicuramente alle ventitré di una serata testate diciamo piuttosto forse anche complicato affrontarlo ed è la questione del come funziona Easy inedita
A me interessa subito fare una premessa perché se c'è una cosa che non possiamo permettere e Ghezzi Alteri il senso del linguaggio
Ogni volta quando intervengo degli appuntamenti pubblici tengo a precisare questo passaggio
Perché se non ci troviamo più d'accordo sul significato delle parole il linguaggio diventa inutile
E la fine del linguaggio e la fine della condivisione dello stare insieme della società dunque le cose hanno un loro nome i fatti hanno un loro nome
E con il nome giusto devono essere affrontate il tema del fine vita è un tema piuttosto complessa o piuttosto delicato e che ha interessato in questi anni
Diverso se diverse storie diverse vite che sono diventate conosciute al al pubblico italiano e non solo attraverso la personificazione di determinati ruoli
E quindi il linguaggio è importantissimo
Facciamo partiamo diciamo da un caso quello che mi ha Luca russo per ultimo in tempo diciamo a livello cronologico
La scelta di Marina Ripa di Meana
Perché parto giunta la scelta e dalla storia di Marina Ripa di Meana perché io era un legata a Marina di Ripa di Meana lei era molto legata a me
E avevamo in comune una persona che era Marco Pannella quindi Marina Ripa di Meana insieme al marito Carlo erano iscritti al partito radicale erano sostenitori del partito radicale e hanno condiviso dall'inizio
Le battaglie del partito radicale quindi questa amicizia che non era solo un'amicizia personale ma era anche il privato che diventa che e che era presente diciamo in questo caso percorso comune che abbiamo che abbiamo vissuto lo abbiamo anche sentito e lei lo ha sentito nella parte più difficile della sua esistenza cioè quando ha dovuto abbandonare
La propria la cioè a questa vita
Marina Ripa di Meana è stata molto generosa quando i primi di dicembre aveva accettato un'intervista per radio radicale
Alla nuda verità che a questa trasmissione che conduco insieme a Massimiliano Coccia
Io ed è una trasmissione dove le modifiche del corpo dove le trasformazioni del corpo ossia per la disabilità sia per la malattia sia per il trascorrere del tempo condizionano il nostro vissuto lo condizionano nella nostra quotidianità
Quindi lei ha affrontato in maniera molto libera così come lo era lei pongo il discorso di come il vero tradimento Gianniello forse l'unico tradimento che lei aveva subito era proprio il tradimento del corpo quindi che la malattia
Due giorni dopo Natale il ventisette dicembre Marina Ripa di Meana mi chiama dice Maria Antonietta vieni subito ti devo parlare
Perché inizio avvertire l'angoscia del dell'ultimo istante l'angoscia della fine
Io che stavo ritornando da qualche giorno di di di riposo vado il il giorno seguente
Ascolto quello che Marina Ripa di Meana
Aveva da dirmi
E a me e mi aveva manifestato l'idea che per
A abbandonare il dolore per non soffrire più aveva scelto aveva quindi scelto manifestato l'idea del suicidio assistito in Svizzera
Io ovviamente le ho dato tutte le informazioni di cui lei aveva bisogno alla fine della nostra conversazione le dico
Marina a tu sai che c'è una legge nel nostro ordinamento una legge trentotto del due mila dieci
Che ti può permettere di stare tra le tue cose prete Cappelli il tuo mondo tra le mura domestiche vicino al tuo ai ai tuoi cari
Di poter abbandonare questo questa terra attraverso la sedazione palliativa profonda
Lei
In quel momento
Aveva preso di un'altra possibilità quindi per poter abbandonare questo mondo lei poteva addormentarsi e quindi non sentire più l'agonia non sentire più quel quel senso di angoscia che la stava attanagliando e che le impediva di di continuare a vivere a causa di questa patologia
Oncologica terminale che l'affliggeva
Quindi in quel momento lei si è sentita davvero libera dunque perché dall'idea di andare in Svizzera per il suicidio assistito
Poteva rimanere a casa e attraverso la situazione
Poter quindi affrontare ed attendere la morte
La sedazione palliativa profonda non è UTAP zia la sedazione palliativa profonda non è tu suicidio assistito
è semplicemente scegliere
Attraverso il sonno e attendere il momento della morte diciamo ecco perché ho iniziato questo diciamo questo questo questo mio intervento parlando del business del linguaggio parlando del significato che le parole devono avere e l'uso delle parole che devono di volta in volta emergere per poter evidenziare una situazione è un fenomeno piuttosto che una però io perché sia davvero liberi quando si conoscono tutte le strade possibili percorribili e si sceglie quella che è più vicino alla alla nostra vita in base a quello che abbiamo abbiamo vissuto fino fino sino ad un certo punto della nostra esistenza qual è la differenza tra
La sedazione palliativa profonda il suicidio assistito e l'eutanasia finale dal punto di vista medico dal punto di vista medico scientifico la discriminante è il tempo perché nella nella nella sedazione palliativa profonda viene ovviamente
Somministrato un farmaco questo farmaco tifa dormire
E il tuo corpo reagisce a questo fenomeno non ti non ti procura la morte è cosa diversa invece nel suicidio assistito nell'eutanasia dove ovviamente nel primo caso ad attivare quel farmaco sei tu con le tue Cappai le tue capacità residue
Mentre nelle tane mentre nel caso del del dell'eutanasia
Sei se è un medico
Che ti inietta un farmaco e quindi per il suicidio per l'eutanasia il tempo decisivo il tempo cronometrato vile cosa diversa invece per la per la sedazione palliativa profonda
Dove il tempo è legato alla reazione del corpo rispetto a questo a questo sonno
Allora dico questo perché ci sono stati altri casi che hanno portato a di
Strumentalmente usare un linguaggio e al sovrapporlo
Nel caso del nel due mila e sei di di di Luca Coscioni Luca Coscioni ha deciso di non attaccarsi alla ventilazione artificiale era malato di sclerosi laterale amiotrofica quindi una patologia neurodegenerativa
E quindi vi è stato cioè a a ha potuto decidere
Di non attaccarsi alla ventilazione
Perché stava a casa hanno provato a rianimarlo in maniera naturale e poi con l'anidride carbonica superato i livelli di e di ossigeno nel suo corpo e quindi l'arresto cardiaco è stato è stato naturale
Nel dicembre del due mila sei abbiamo il caso di Piergiorgio Welby per Giorgio Welby era attaccato a un ventilatore
Ha vissuto attaccato al ventilatore per un periodo molto lungo della propria esistenza e in maniera l'uscita consapevole ha deciso il distacco della ventilazione artificiale quindi non proseguimento di quella vita attaccato a quella ventilazione
E lì c'è stato lo spartiacque nel nostro sistema
Nel nostro nel nel nostro diciamo sistema politico
Perché fino a quel momento non c'era una legge sulla sedazione palliativa profonda non c'era una legge sulle cure palliative
E se sulla terapia del dolore perché quella legge è avvenuta è avvenuta qua avvenuta quattro anni dopo quindi nel due mila dieci e quindi quello è stato il primo caso Piergiorgio Welby Marco Pannella a pretendere con la carta costituzionale in mano l'applicazione dell'articolo trentadue della Costituzione quindi la sospensione
Del trattamento sanitario qual era quello della ventilazione ma anche in quel caso si è parlato di eutanasia come anche nel caso di Eluana Englaro dove Eluana Englaro poteva respirare in maniera autonoma innanzi ma anziché e respirare artificialmente venivano trita con un sondino nasogastrico e in quel caso la sospensione del trattamento
Equivaleva che cosa alla sospensione del sondino nasogastrico
Anche lì nel caso di Eluana Englaro sia passa si sia parlato di di idiota Masia il padre è stato accusato di essere un assassino
Quindi il termine eutanasia è stato Sempre usato
Anche quando c'è stato ci sono stati fenomeni della semplice sospensione di trattamenti sanitari sia che riguardo la ventilazione artificiale sia riguardo l'alimentazione artificiale
Quindi azione perché strumentalmente viene evocato il termine o la scelta di tipo eutanasia go
Per condizionare
Che cosa per condizionare la conoscenza per condizionare le nostre le nostre scelte per andare ad incidere su un significato diverso del nostro principio di autodeterminazione
Quindi arriviamo al termine dieci con una legge sulle cure palliative e e il la terapia del dolore invece dobbiamo aspettare quanti dobbiamo aspettare altri
Altri otto anni per vedere nel nostro ordinamento l'entrata in vigore della legge sul il suo addio testamento sul consenso informato le disposizioni anticipate di trattamento qui c'è stato un caso ce ne sono diversi di casa in Sardegna che
Che sono spesso evocati
Il caso per esempio quello di Patrizia Coco che la nuorese
Che ha dovuto aspettare per negligenza
Per timore da parte del del della classe medica l'approvazione della legge sul testamento biologico l'entrata in vigore dico ancora di più della legge sul testamento biologico
Per vedere che cosa la sospensione della ventilazione artificiale
Non dovevano i medici appellarsi alla legge sul testamento biologico ma semplicemente alla legge sulle cure palliative e la terapia del dolore person spendere un trattamento sanitario
Invece lei
Quel periodo di tempo ha dovuto subire letteralmente quello che io stesso evoco come danno d'agonia
è un po'come quei condannati a morte nel braccio della morte che sanno di dover morire ma non stanno quando avverrà
Ecco Patrizia Coco ha dovuto subire quel percorso perché quando ha manifestato la volontà della sospensione del della della ventilazione artificiale
L'ha manifestata Melzi prima dell'entrata in vigore di una legge che i medici si sono appellate appellati alla legge alle Gesù va avviata
Quindi questo che cosa
Cioè che cosa
Sa qual è la definizione che dobbiamo che dobbiamo fare che quando ti ci veniamo a trovare in una condizione diciamo di terminali Rita e il concetto di terminali tale non è sempre uguale cioè il concetto di terminali tale risolvere un malato affetto da una patologia neurodegenerativa cioè di una malattia di una malattia irreversibile
Gli anni cioè
E nel momento in cui ti fanno la diagnosi quindi tutta la parte legata alla terapia del dolore alle cure palliative entra prepotente prepotentemente nel momento in cui ti fanno la diagnosi
Di irreversibilità il inguaribilità di una condizione di malattia
E quindi non è vero che la termina Lita è legata all'ultimo periodo della propria esistenza queste io
Molto spesso non viene evocato non viene particolarmente diciamo evidenziato nel rapporto medico-paziente cioè qual è la ancora qual è l'input un'impostazione possiamo dire tradizionale del rapporto medico paziente cioè il medico troppo spesso che cosa fa risponde solo quando vengono poste da parte del malato determinate domande altrimenti la diciamo la specificazione di un passaggio alquanto delicato
Non dico che tiene sottratto però avviene sostanzialmente in modo edulcorato se invece il paziente pone delle domande precise
Al proprio diciamo medico di riferimento allora il medico rispondere e quindi descrive in maniera dettagliata il percorso dico questo per esempio perché proprio nel caso di Marina Ripa di Meana è accaduto sostanzialmente questo cioè lei sentiva l'angoscia per il momento della fine
Però ha scelto ne per avere tutte quelle informazioni che potessero garantirle la libertà di poter di poter scegliere lavoro e quindi quando
Lei ha saputo di questa di questa diciamo di questo percorso non ha avuto dubbi ha potuto realizzare quindi una scelta davvero libera e questo dovrebbe accadere per tutti dovrebbe accadere per tutti i malati quindi quando lei nel videomessaggio dice farlo sapere fatelo sapere
Farlo sapere fate sapere che c'è un percorso
Al non alternativo perché per un malato
La differenza sostanzialmente non esiste è per ovviamente
La percezione di un momento di una dimensione particolare qual è quello dell'avvicinarsi alla morte
Deve essere ovviamente riconosciuta deve essere rispettata e deve essere consentito quindi alla persona
Che diciamo l'unica detentrice di una volontà che deve essere sempre rispettata l'elemento diciamo fondamentale
Nel io posso dire che la legge sul testamento biologico che permette oggi di scrivere nero su bianco le proprie volontà in queste volontà
Vengono riconosciute nel momento in cui la persona non è più in grado
Di poter manifestarla quella volontà quindi si apre questa sorta diciamo di di di quaderno pure si aprirsi legge questo video che il paziente
O a registratori su volontà sono state scritte e quindi attraverso questa figura del fiduciario
Viene realizzata la volontà su il corpo del diciamo del dichiarante
Però in quel passaggio della legge sul testamento biologico
Si parla che il medico può disattendere quella volontà manifestata da parte del del dichiarante
Questo possiamo anche dire che ascrivibile a quella che viene chiamata obiezione di coscienza anche se non c'è la parolina obiezione di coscienza all'interno della legge sul Pio sul biotestamento
Però nel momento in cui il medico può disattendere
La volontà del dichiarante allora lì sicuramente a un punto interrogativo su quella legge quali sono gli altri punti interrogativi su quella legge è che in quella legge non non si legifera in materia di Sicilia assistito e non si legifera in materia dicesti DTT Attanasi gommoni quindi quando abbiamo ascoltato attraverso i mezzi di informazione che la legge sul biotestamento è il successo di del ragazzo di Fabiano Antoniani che è andato a in un Paese straniero ha morire non si dice il vero non si è diciamo onesti intellettualmente nel dire che quella legge sul monte bio testamento è il successo di di dj Fabio no perché dice capo era una persona
Con cosciente era una persona capace di intendere e di volere non ha mai perso la la lucidità
E poteva
Avere due due possibilità Luís ne ha scelta una però va anche detto che dj fa poker attaccata la ventilazione artificiale poteva
Sospendere la ventilazione artificiale attraverso la sedazione palliativa profonda
Questo in tv non è stato detto però negli atti del processo c'è scritto quindi attenzione il malato
Deve conoscere tutto quello che è possibile nel nostro Paese non solo percorrere Cappai Luís abbia deciso speriamo correttamente informato
Non leggiamo non abbiamo mai letto qual è il palliativista che ha parlato con di icone di Jack sabot per averci illustrato
Diciamo la non sofferenza della sedazione palliativa profonda poi vige il Papa ha deciso di recarsi alle di recarsi in Svizzera voterà procurarsi il per procurarsi la morte attraverso il suicidio a quindi auspichiamo che quando uno ascoltiamo
La narrazione di storie ci siamo messi nelle condizioni di percepire realmente i fatti come sono accaduti questo perché riusciamo chi fa politica chi sta al medico chi fa a lo scienziato chi fa il ricercatore posta al meglio
E soprattutto dando le informazioni alle persone illustrare quello che è possibile fare nel nostro Paese
Quindi questo è un aspetto sicuramente fondamentale quindi se c'è una legge oggi se ce ne sono due una legge sulle cure palliative sulla sul testamento biologico è un percorso qui hanno partecipato tante persone
Ovviamente persone che hanno
Subito sulla propria pelle
Situazioni
Anche difficile drammatiche Man Ray cade su di noi la responsabilità di
Di di dare e di produrre quel sapere quella conoscenza per renderci tutti
Per rendere ha ovviamente chi ci ascolta liberi quindi ecco il senso del linguaggio e dobbiamo trovarci d'accordo sul
E sull'uso corretto delle
Delle parole
Quello che a me
Preme
Anche ribadire che quando si parla di
Di di salute
Nelle scelte viennesi definita non si Tonsi Fassino esclusivamente riferimento a sono il dolore fisico nelle scelte disinibita si fa riferimento anche ed insieme al dolore fisico al dolore e alla condizione psichica della persona questo perché
Ci sono delle resistenze e ci sono delle resistenze legate anche presenti in quel mondo dove non dovrebbero esistere
Anche ad esempio le le associazioni occhi opera nel mondo diciamo del delle cure palliative della terapia del dolore
E quindi sono diciamo lo strumento diretto
Di quella che viene chiamata alle quella che dovrebbe essere chiamata sempre e comunque alleanza terapeutica
La resistenza è proprio quella del evocare anche
Diciamo la scelta finale
Perché si è capitato
A Marina Ripa di Meana di
Di non essere oggi non rispondere il medico ha delle domande e precisa di quella alla sua condizione
Che era diventata anche dal punto di vista psicologico insopportabile perché quando tu inizi avvertire l'angoscia della fine ovviamente la tua dimensione non è solo quella clinica
Rigorosamente legata a diciamo i sintomi fisici ma è anche quella condizione psichica che è determinante e quando lei ha potuto in IBM amichevole parlare quella palliativista quindi con questa figura particolare Egger la dottoressa Luigia che larici
Ovviamente la dimensione in cui in cui si è venuta a trovare Marina era la dimensione di Keys dava vicino a lei tempi io la dottoressa Luigi acclari sì il figlio adottivo la figlia Lucrezia i familiari e quindi in quella dimensione di diciamo preparazione a questo sonno profondo era diventata una dimensione dove tutti appartenevamo
E quindi ognuno aveva diciamo un ruolo a Marino avevano proposto
Dice nel momento in cui ti sentirai magari in difficoltà abbiamo riservato perché un una stanza in un hospice USA ecco il malato deve sapere
Che non è un percorso obbligato
La stanza nell'hospice ma che c'è la possibilità e il malato comunque deve pretendere di sapere che c'è la possibilità che quella stanza riservata nell'hospice in realtà è anche la stanza della tua casa
E la tua stanza dove l'accompagno fino al al sonno può avvenire tra le mura domestiche
Perché deve essere spiegato al familiare durante il sonno il non si hanno reazioni particolari da parte del malato l'esempio che viene spesso fatto e quando un genitore vede dormire i propri figli
Solitamente quando dorme il Brasile il bambino se un territorio serve proprio figlio lo vede fare magari delle smorfie le deve fare dei dei dei sorrisi oppure dei lamenti
Ecco il Paglia attivista deve spiegare che anche nella fase
Della sedazione palliativa profondamente può succedere che il malato abbia delle reazioni ma che siano del tutto naturale che non sta soffrendo ma è proprio la fase del sonno come un bambino quando quando dorme
Quindi devono essere vinte de paura devono essere vinte le resistenze perché quando ti fanno la diagnosi di una malattia non possono essere precluse alle persone alla persona delle informazioni che sono poi fondamentali
Qual è lo stato dell'arte oggi nel nostro Paese Fiore oggi del nostro Paese non è possibile dichiarare o fare scelte di tipo Tanase dico
Non è possibile ricorrere al suicidio assistito ma si possono ricorrere alla sedazione palliativa profonda da persone consapevoli e coscienti o poterlo anche
Dichiarare in un in un in una dichiarazione a disposizione anticipata di trattamento
La non attivazione o il distacco di tratti dai trattamenti sanitari
Che nel nostro Paese per la prima volta i trattamenti sanitari sono ossia la ventilazione artificiale sia l'idratazione e la nutrizione artificiale e quindi
Per noi del partito ovviamente radicale che siamo stati quello di sfortuna i primi a in tre a presentare nel nostro Parlamento la legge sulla depenalizzazione del suicidio assistito o di una legge sull'eutanasia possiamo non ritenerci soddisfatti di una legge sul sul biotestamento questo lo dobbiamo dire quindi se dovessimo diciamo manifestare entusiasmo
Dovrebbe essere sicuramente un mese un entusiasmo minimo parziale è un punto d'inizio però ancora molto c'è da fare per poter per il malato diciamo scegliere tutti scegliere ed avere diciamo il ventaglio di opportunità che possano arrivare che possibile percorrere
Nella nel nel nostro Paese quindi questo è importante così come e è importante rivendicare come nel nostro Paese
Se da una parte non è possibile compiere una scelta di tipo e fanatico non è possibile ricorrere scelte del suicidio assistito dobbiamo anche scongiurare quei fenomeni di diciamo di come turismo
Perché per andare ai miei svizzera per poter procurarsi la morte non si può dire
Che c'è la possibilità perché possiedi dieci mila quindici mila euro non possiamo neanche noi avere nel nostro Paese una legge
Che possono essere diciamo qualora nel nostro Paese ci fosse una legge sul sul sul suicidio assistito non possiamo pretendere sicuramente che siano delle Onlus o che siano insomma associazioni come esistono nel nel territorio svizzero a dover a dovere praticare una scelta ma come la sedazione palliativa profonda
E nel nostro ordinamento
Cioè la situazione fallimentare intima profonda sono le cure palliative la terapia del dolore gratuite che fanno parte del sistema sanitario nazionale
Quindi la garanzia di morire con dignità è ovviamente del deve essere all'interno del nostro ordinamento e quindi non non possiamo pretendere che non sia un organismo se non lo Stato acconsentire quella scelta libera e e auto determinata io vorrei magari questo primo passaggio capire da parte vostra se ci sono insomma del delle delle perplessità o se ci sono delle particolarità riguardo questa
No no questo tema Rispetto insomma alle a questo discorso generale a questo primo discorso generale che ha voluto che ho voluto condividere condividere con voi
Quindi non so se ci sono delle
Delle particolarità
Anche rispetto magari ai casi su che insomma i media possono
Possono possono aver trattato
No
Tutto chiaro
Cioè magari come poter per poi poter
Pensare di poter redigere un un un un testamento ovviamente la questione molto è molto semplice per poter redigere a per poter redigere un un un testamento bisogna essere
Ovviamente correttamente informati
C'è stato un pronunciamento del del del Consiglio di Stato
C'è stata una prima circolare del del ministero degli Interni insieme al ministero del della salute che ha evidenziato come diciamo il percorso di di compilazione di un il testamento biologico da parte diciamo degli uffici del del dell'anagrafe
Gli uffici dell'anagrafe sono semplicemente dei detentori non sono diciamo preposti a dare i consigli riguardo il contenuto di quei di di quel documento semplicemente sono dei custodi di quelle disposizioni anticipate
Di trattamento ovviamente le disposizioni anticipate di trattamento possono essere in qualsiasi momento
Modificate e quindi la volontà del dichiarante e può essere nella stessa forma con la quale è stata è stata manifestata modificata e quindi questo è sostanzialmente quello che è stato diciamo delineato
Dopo l'approvazione della legge sulla sul bio testamento la legge sul biotestamento prevede anche all'articolo uno la norma del consumo consenso informato quello che da sempre è stato praticato
Diciamo da parte insomma dei medici tutti i trattamenti consigliati nel adesso quella norma all'articolo uno è scritta nero nero su bianco quindi è una legge sicuramente che va a tutelare la classe medica Sergio Rizzo perché c'è stato fino adesso nel momento in cui c'era una sorta di di conflitto tra il paziente e il medico
In questo caso con con questa legge vengono superate perché sorte di tra quella sorta di di di differenziazioni che troppo spesso venivano venivano
Venivano ad evidenziarsi
La
Quindi la questione è molto importante la questione quella che tende a a sovrapporre e non deve questo a cadere una legge sul biotestamento e sulle pure e sulle cure palliative
Ritornando al caso della della
Della della ragazza sarda morta di di Isla
Gli articoli di giornali hanno teso a creare hanno creare confusione ma semplicemente per orientare e per continuare a scongiurare quel dibattito libero è aperto necessario nella nel nostro Paese necessario perché e nella scorsa legislatura anzi nella legislatura che andava da che andava dal due mila otto al termine tredici dove c'è stato il primo approccio dibattito non libero sicuramente era una terzo
Sulle dighe azione anticipate di trattamento si faceva sempre riferimento alla questione dell'idratazione della nutrizione artificiale quindi oggi è possibile
Per un malato affetto da una patologia neurodegenerativa otto malato un così o oncologico non attivare quegli strumenti perché quella dedicata alla nutrizione e l'idratazione perché considerati trattamenti
Sanitari e non più come erano a
Voluti da una parte della classe politica come terapie salvavita quindi si lascia
Al malato
La libertà di poter considerare quel determinato trattamento come come tale
Dico questo perché quando abbiamo parlato
I nostri vari incontri delle cure palliative delle terapie del dolore c'è una risoluzione del Consiglio d'Europa che tra dalle cure palliative come Luis come uno di quei principi fondamentali
Nessuno
L'approccio lo leggo testualmente non è solo basato sulle risposte al bisogno ma contribuisce contro Visco no direttamente a farsi perché i diritti umani civili e partecipativi possono essere esercitati fino all'ultimo momento
Fino al momento della della morte buono dice ma cosa c'entrano i diritti umani civili e partecipativi contermini scientifici come cure palliative terapia del dolore autodeterminazione c'entrano perché nella manifestazione della propria individualità così come avviene quando siamo sani
Ad Imperia avvenire con la stessa forza nella stessa misura
Di quando ci chiediamo quando vediamo in condizioni di fragilità ovviamente una fragilità che non ecco ripeto legata sovrano condizione fisica ma anche a una condizione psichica
Quindi quando
Spesso si è parlato del del corpo come oggetto di narrazione oggi più che mai
C'è stato ci sono stati anche tanti giornalisti che hanno evidenziato come nella cultura politica Paul Poli radicale il corpo è assolutamente tutto
Il corpo che diviene ricchezza e risorsa narrativa politica straordinaria
E credo che questo è un po'
Il messaggio che nelle battaglie politiche radicali
è sempre verso e quindi poi il corpo poteva può essere nel nel corso della nostra storia il corpo del recluso
Quindi nelle carceri abbiamo trattato nel panelle che mi ha preceduto il corpo quindi del del torturato del condannato a morte pure il corpo anche il Bindi del del malato quindi i temi diventano forti quando si hanno a che fare con gli Stati di fragilità che possono riguardare appunto
Un una fragilità fisica una fragilità psichica e una fragilità
Legata a quella condizione umana di o di tensione di detenzione o di reclusione ovviamente quando parlo di reclusione
Parlo non solo di chi è recluso in una in un regime manipoli Miale un un regime cancellare un erano ma anche quando sei precluso in un corpo malato quindi una è una prigionia che te le puoi liberare il solo attraverso una scelta attua libera
Faccia solo questo un'ultima un'ultima riflessione prima prima di di chiudere ed è una riflessione che è avvenuta anche in queste in queste giornate abbiamo assistito a ennesimi casi di suicidi in carcere lo ha ricordato Rita Bernardini
E la riflessione è un po'accostata a quindi ha un corpo che è detenuto quindi è recluso in una condizione di malattia
Quando si sceglie di liberarsi da una condizione attraverso un atto sedici Dario quindi togliendoci latita
Noi abbiamo sempre
Che è un atto di di coraggio un atto di vera liberazione oppure è un atto di che può essere superato
Della lite sia la persona viene posto nelle condizioni di non soffrire psichicamente di quella condizione umana sia essa recluso in un in un carcere osé
Recluso magari in una testata sofferente come può essere una condizione psicologica difficile oppure sofferente perché sei affetto da una patologia irreversibile
Quindi è un po'questa la riflessione che Prost che vorrei che vorrei lanciare senta vero il il suicidio è un atto di liberazione è un atto di coraggio un atto di di disperazione se possiamo nella nelle condizioni di di reclusione più difficili
Poter trovare quindi quella via che possano alleviare quell'angoscia e quindi essere liberati da quest'anno di diaconia che troppo spesso diciamo attanaglia la vita delle delle persone
Io così concluderei con questa lasciando insomma aperta questa riflessione e non so se ci sono delle domande altrimenti
Insomma lascio potere quest'ultima salti diminuiti di questa notte questa notte sarda molto molto bella e ringraziandovi di essere stati qua
Non ci sono domande Roma e allora buona serata a tutti grazie