Le conclusioni della Conferenza sulla pena di morte in tempo di guerra al terrorismo organizzata a Tunisi. Collegamento con Elisabetta Zamparutti

Buongiorno a te è un saluto agli ascoltatori come dici mi sono stati due giorni di lavoro
Organizzato da Nessuno tocchi Caino in collaborazione con l'Istituto arabo per i diritti dell'uomo con un coinvolgimento anche del dell'italiano Consiglio nazionale forense perché si è trattato di un seminario di un corso di formazione rivolto agli avvocati penalisti in materia i impedirà di condannati a morte insieme a me a tunisini che attacca anche Laura Aresta
Per quel contributo che abbiamo cercato di dare in termini di informazione di maggiore conoscenza di quelli che sono gli standard è interna e l'analisi che in vista no in materia di difesa quando si tratta di applica io ne della pena di morte un seminario che si svolge nell'ambito del Progetto sostenuto dalla Unione Europea
Per contenere il ricorso alla pena di morte in in tempo di guerra al terrorismo in tre Paesi la Tunisia appunto l'Egitto e la Somalia latinismi e in particolare è un Paese che e in corso di tradizione rispetto alla creazione di nuove istituzioni e che continua ad a vere e lo Stato di diritto come punto
Di riferimento di questo processo di per ambizioni e è un Paese che di recente si è dotato di una nuova costituzione nel due mila e quattordici
I dossier che maggiormente stanno avanzando in tema di diritti politici e civili sono quelli relativi alla riforma del sistema dell'informazione e quella a parità tra uomo e donna
In materia di diritti e ieri ereditari
La pena di morte continua ad essere un problema perché la logica dell'emergenza che per noi quel dovrebbe essere combattuta con un maggior ricorso con maggior appartamento dello stato di diritto e dunque la sua abdicazione in materia di pena di morte noi abbiamo visto che la Tunisia ha insistito nel due mila e quindici il ricorso alla pena di morte per reati di terrorismo
L'anno scorso nel due mila e di perfette delle venticinque condanne a morte
E quanti tutte ventidue sono state proprio per terrorismo e anche uova dell'Unione Europea che pure ha sostenuto questo progetto però è discutibile abbiamo assistito recentemente a Pacini estradizioni in particolare da parte della Germania
Verso la a Tunisia di presunti terroristi che oggi come oggi ricordo e rischiano di vedere sui condannati a morte nell'ambito di questo seminario grazie anche al sostegno che ci ha dato l'ambasciatore italiano attoniti Lorenzo Panamera
Abbiamo avuto un incontro al ministero degli Esteri con il direttore generale terribili umani perché quest'anno c'è di nuovo al voto dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite la risoluzione per la moratoria
Esecuzioni delle carte delle esecuzioni capitali un dubbioso una Tunisia noi lo abbiamo avuto perché una risoluzione
E dell'anno scorso a Ginevra
Sulla pena di morte anche che votare a favore quello sempre a papà newyorkese la Turchia lecci attenuta Anna
A tema l'Hajduk Landucci che abbiamo incontrato il ministero degli esteri che ha spiegato che quella risoluzione a Ginevra non era chiaramente per la moratoria come quella invece
Di di New York soluzione sulla quale la Tunisia a a ci ha quindi confermato
Il suo voto a favore e questo è un fatto importante e perché conferma la correttezza della proposta di moratoria
Come fa però Bella ciao una premonizione potremmo dire verso l'abolizione definitiva
Della rapina di moto una posizione non fondamentali da quella della moratoria e che continua però a produrre ettari ITC effetti positivi