Festa del Fatto Quotidiano - Moro, quando lo Stato non trattava

Però ora ecco la loro buona sera di nuovo SA sette acqua e ormai davvero siamo in famiglia erano di là prima adesso torno qua non so se alla fine della serata mi vedrete sarò Stecchini Tama va bene uguale
Allora buon pomeriggio rinnova ben ritrovati cominciamo gli appuntamenti del pomeriggio con un tema molto importante è un tema ancora aperto è una ferita ancora aperta per questo Paese parleremo del sequestro Moro di quando lo Stato non trattava voi sapete che noi del fatto alla cosiddetta trattativa siamo molto legate in questo caso il ovviamente era era un periodo diverso adesso andremo a scoprire meglio che cosa è successo in quegli anni io sono molto emozionata vi dico la verità perché è un onore per me poter presentare una persona del suo calibro magistrato del suo calibro
Sapete tutti si è occupato a lungo di terrorismo e Brigate Rosse è stato procuratore della Repubblica presso il tribunale di Palermo negli anni in cui non era affatto facile farlo cioè subito dopo le stragi
Ha ottenuto dei risultati nella lotta alla mafia di cui l'intero Paese deve essere grato ha ottenuto l'arresto di boss del calibro di Leoluca Bagarella tanto per citarne uno
è stato direttore generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria quindi del DAP
E stato procuratore capo della Repubblica di Torino e questi sono davvero soltanto pochi titoli del suo curriculum immenso è bene con grande emozione ed è un grande onore avere qui con noi il dottor Giancarlo Caselli
Perfetto grazie a Benvenuto
Allora abbiamo fatto in tempo perché anche in questo caso non so quanti di voi c'erano ieri con Salvatore Borsellino c'era stato un incredibile ritardo delle navi oggi c'è stato incredibile ritardo dei treni anzi incredibile per modo di dire visto che all'ordine del giorno allora politico docente e storico e saggista ha scritto delle pagine sul nostro giornale sull'argomento di oggi di una bellezza straordinarie se non l'avete lette andatevele a recuperare perché davvero vale la pena
Per la sua scrittura per la sua penna e per le cose che dice un grazie a un benvenuto amiche al dottore
Buongiorno a Grazia benvenuta in arrivato dopo una piccola odissea
Adesso permettetemi di dire un grazie particolare una persona cui io sono molto legata professionalmente perché è stato uno dei miei vicedirettore in questi anni ed è stato una persona che mi ha insegnato tantissimo che mi ha cacciato quando c'era da tazze armi e aveva ragione Luís nel novantanove per cento dei casi a volte coraggio né io ma non potevo dirglielo
è da pochi giorni da poche settimane ai noire ha cercato di trattenerlo ma non ce l'abbiamo fatta un pensionato felice fatelo visto assolutamente recuperato un grazie è un bentornato ad Ettore Boffa no
E io mi son tre giorni che lirico quanto ci manchi
Ed infine un collega un amico è un amico perché no perché io mi occupi di politica perché io faccio mi occupo di cultura e nelle pagine del secondo tempo ma proprio per questo abbiamo a che fare ogni settimana perché lui e anche una parte uno straordinario cronista politico è un giallista
Che ha una cultura a proposito di gialli incredibile per cui lui ogni tanto viene da me e mi dice questa settimana nella rubrica ti vorrei scrivere di e butta lì un nome che tu dici
A Adam sino a notte è uscito un libro su a Fantastico Fabbri fallo pure Fabrizio d'Esposito
A voi a più tardi
Buonasera a tutti credo ci vorrà l'obbligo di ringraziare Silvio D'Onghia per la presentazione che ha riservato a ognuno di noi è vorrei innanzitutto associarmi
All'emozione e anche al un sentimento di gratitudine
Che viene qui da stasera dati tra Santa dalla festa del fatto
Per la presenza di Giancarlo Caselli per come ha servito lo Stato
Ed entriamo nella merito di un tema che è molto ampio il caso Moro
Non ha bisogno di una premessa sappiamo linee generali di cosa si è trattato
è una tragedia repubblicana che molti hanno definito come spartiacque della cosiddetta Prima Repubblica
E in cui oggi non ci metteremo a esaminare tutti gli aspetti non basterebbero forse giorni come ci può insegnare
Lo studioso mi Galgo Toro che su questo aspetto dei libri decisivi ma tratteremo anzi
Ci occuperemo della del verbo chiare di questo tema di oggi e cioè trattare
Voi sapete che sono quarant'anni della tragedia di Aldo Moro statista della Democrazia Cristiana
Che insieme a Enrico Berlinguer nell'anno in cui fu rapito
Aveva teorizzate realizzato quello che è passato alla storia come il compromesso storico la solidarietà nazionale
Aldo Moro venne rapito quarant'anni fa
Ci furono cinquantacinque giorni di reclusione fu prigioniero delle Brigate Rosse
è
In quelle cinquantacinque giorni prima del ritrovamento del cadavere
In via Caetani tra Piazza del Gesù e Botteghe Oscure c'è la sede della democrazia che sia nella sede del Partito comunista ci fu
La cosiddetta linea della fermezza che fu espressione della Partito Comunista nella persona di Enrico Berlinguer è dell'allora presidente del Consiglio che si presenta alle Camere nel giorno in cui fu rapito Aldo Moro e ciò in Giulio Andreotti qualcuno potrebbe ancora oggi dire che il mistero di Andreotti a sua volta non è mai stato svelato
Come c'è quella battuta nel divo di Sorrentino in cui abbiamo o abbia avuto un grande statista forse il più grande delinquente della storia della dell'Italia repubblicana
E quindi Giulio Andreotti è Berlinguer con Cossiga all'interno furono i sostenitori della linea della fermezza
è dall'altra parte però non c'era uno Stato solido
Che
Non voleva dare il riconoscimento politico alle Brigate Rosse che era poi quello il punto vero
E la loro battaglia poi dopo se mai il tempo e poco quindi chiederò ognuno dei nostri ospiti di essere succinto e guerre se possibile
Dall'altro lato però ci furono delle trattative ci fu il partito della trattativa incarnato nella vicina la figura più alta che fu Amintore Fanfani dalla stessa famiglia Moro che non volle funerali di Stato
E dal partito socialista di Bettino Craxi che fu il grande nemico del compromesso storico e poi ci fu la trattativa cosiddetta segreta del Vaticano
All'epoca il Papa era Paolo sesto grande amico di Moro dei tempi della Fuci che dallo l'organizzazione dei diversi vari cattolici che e mise a disposizione se non vado errato poi voi mi correggerete dieci milioni dieci miliardi di lire però io esaminata diciamo per doveri linee la vicenda di cui ci occuperemo stasera perché poi il punto d'arrivo sarà il novantadue perché Moro nelle sue lettere disse sarà un bagno di sangue per il Paese il mio sacrificio
E tante per il sistema dei partiti fu Fini e poi la Seconda Repubblica cominciò con un'altra trattativa a sua volta trattative invece fra lo Stato e la mafia quindi io partirei
Prego torto Boffa no Caselli
La prima domanda è uguale per ognuno di voi poiché magari aggiunge lo delle cose a seconda delle vostre risposte la vostra posizione
Su quella che fu la linea della fermezza il vostro pensiero e alla fine se ne so che può essere riduttivo dire così se il sacrificio di Moro è servito a qualcosa passo corto
Sì grazie buon pomeriggio a tutti
Mi fa piacere essere qui
La cosiddetta linea della fermezza fu definita immediatamente dal consiglio dei ministri
E venne convocato le undici di quella mattina
Dal presidente del Consiglio Andreotti poggiava su due pilastri il fatto che fossero morte due ore prima cinque agenti della scorta di Moro cinque servitori dello Stato
E di conseguenza era necessario rispondere in maniera il più possibile determinata decisa
A questo attacco l'attacco che era stato portato dalle Brigate Rosse e poi c'era anche l'idea diciamo tattica
Il fatto che una trattativa pubblica questa è una parola chiave il fatto che sia pubblica la trattativa
Ecco che avrebbe potuto facilitare e incentivare i incentivare nuovi sequestri di persona nuove uccisioni
Dicevo che il concetto di pubblico è fondamentale perché naturalmente l'azione politica e non solo l'azione politica
Ha una dimensione a una dimensione propagandistica ha una dimensione pubblica ma anche una dimensione riservata e anche una dimensione segreta sono tre diversi livelli di azione ora per quanto riguarda l'aspetto pubblico e propagandistico certamente i quei cinquantacinque giorni furono lacerati da questo grande dibattito fermezza o trattativa
Perché la posizione pubblica del governo e anche del partito comunista fu quella per l'appunto del non scegliere al ricatto
Del Brigate Rosse
Però dal punto di vista riservato ecco che noi sappiamo che
Il quattro aprile del settantotto
Si svolse una riunione per l'appunto riservata cioè non diffusa tra Craxi Andreotti Berlinguer la Malfa
Cioè i segretari dell'allora maggioranza
E Andreotti disse che in quanto governo
Se fosse stato necessario a raccogliere dei soldi e pagare i soldi per ottenere la liberazione di Moro ecco che il Governo avrebbe fatto la sua parte
La sua parte appunto in maniera riservata Berlinguer in questa riunione disse capisco queste ragioni fattelo però non ditecelo
Perché nel momento in cui ce lo dite ecco che saremo costretti ad assumere delle posizioni pubbliche c'è poi una dimensione segreta e qui mi fermo della vicenda Moro
Che ormai è chiarita sia dagli studi sia dall'attività di diverse commissioni d'inchiesta
Cioè che naturalmente si svolsero delle trattative dei negoziati degli abboccamenti segreti
Si definì un pacchetto
Un pacchetto o che aveva all'obiettivo o di
Ottenere uno sblocco della situazione
Non sblocca una situazione non dico con semplicità la liberazione di Moro
Uno sbocco della situazione perché la situazione si era ingarbugliata e complicata nel corso di quei giorni perché il problema non riguardava soltanto Moro come persona Moro come ostaggio Moro come dirigente politico
Ma c'era anche una dimensione di tipo spionistico che aveva assunto questo sequestro di segreti
Che potevano essere stati rivelati durante la la prigionia ecco che riguardò e ha riguardato anche iscritti
Gli scritti di Moro durante la prigionia le lettere il cosiddetto memoriale e poi ciò che si riteneva Issey credeva con grande timore
Potesse essere entrato dall'esterno all'interno della prigione materiali documenti delicati riguardanti la sicurezza nazionale dell'Italia è quella tra l'antica appunto durante il sequestro
Questa dimensione segreta produce un pacchetto
Di cui noi conosciamo la dimensione riservata ai pubblica
è quella relativa alla cosiddetta iniziativa socialista non so se brevemente
Onere gelosia si lamenta ecco quindi le definisco così per informazione questi quattro cinque al a seppelliti a tornare al sacrificio alla fine
Il Moro e servito non la linea della fermezza una gara non riesco solo nuovo
Non non ritengo mai come dire collegare la vita di un essere umano a una era la sua la sua la sua morte a una a una utilità no ecco quindi non credo che sia hanno questo punto di vista non credo che sia servita
Certo chi sceglie di fare attività politica chi sceglie di servire lo Stato in qualunque in qualunque sua formale attività politica l'attività giudiziaria purtroppo in situazioni tragiche
Sa che è costretto può essere costretto a sacrificare anche la propria vita ma naturalmente naturalmente ecco quindi la con la tua ultima battuta sulla linea della fermezza e quindi
Una posizione critica quindi lo sbaglio
Lo Stato doveva scattare ma io so uso come insomma ho studiato queste cose all'anno trattato no e hanno trattato come dire è una domanda alla quale cioè la dal punto di vista pubblico si scelse la linea della fermezza poi invece si trattò poi se volete vi racconto come
Come per come
Il punto è capire se questa trattativa segreta è fallita
E in che misura è fallita
E come si è sviluppata ripeto da un lato c'era il tema di Moro uomo corpo dirigente politico e dall'altro c'era una questione assolutamente rilevante che è stata occultata
Negli anni nei decenni nei decenni occultata che riguardava questa questa dimensione informativa spionistica
Del del del sequestro e loro lo ripeto spesso il la morte di Moro è preceduta da un sequestro cinquantacinque giorni
Spesso si fanno dei paragoni con Chennedy ma ma che nidi non è stato come dire rapito e tenuto per due mesi un sobborgo di Dallas e poi ucciso
è e quello che invece è avvenuto che non ha precedenti che è avvenuto con Moro un sovrano un sovrano destinato a diventare Presidente della Repubblica
Detentore di un grande potere di conoscenza che viene rapito nel cuore di una città e per circa due mesi tenuto in cattività in un quadrilatero degli otto chilometri per otto chilometri una cosa del genere ecco
E viene rilasciato morto e cadavere nel cuore nel cuore di questa di questa di questa città
è Torre allora intorno alla domanda di prima sulla fermezza e sulla col fatto che tu sei grande conoscitore del fenomeno terroristico ci si è formato da cronista a Torino dove c'è stato il primo processo alle Brigate rosse come
Dopo ricorderà anche il dottor Caselli quindi c'è anche il ruolo abbiamo Ugo torna ha messo in evidenza quella che è stata la trattativa pubbliche la trattativa segreta
E ovviamente però la trattativa segreta non mirava attenere Moro vivo
è in particolari c'è ne abbiamo parleremo anche tanto di democrazia cristiana di Andreotti degli americani che dissero questo deve morire in pratica ormai questo è chiaro Piece Nick che era il consulente
Di Cossiga l'ha detto più di una volta intervista però poi c'è anche il Pci di Berlinguer
Sì ti rispondo voglio solo dire prima una cosa che alla festa del dibatto Sulmona fra il fatto come ancora più doveroso accade spesso quando si parla di questa vicenda che ci si dimentichi di fare una cosa si parla di Aldo Moro
E non si recitano cinque nomi che sono Francesco Zizzi Raffaele io sino Giulio Rivera Domenico Ricci Oreste Leonardi
Che sono erano due carabinieri e tre uomini della Polizia di Stato che sono una scorta che viene massacrata nella geometrica potenza di via Fani realtà le perizie le ricostruzioni e le analisi degli esperti si dicono che una delle teorie complottiste che riceverà un un gruppo di di persone che forse non è terrose perché erano capaci a sparare molto bene realtà
Non è una grande operazione militare qui questa questa tesi sia mentalmente smontata si torna a dei a dei pistoleri o dei killer in parte improvvisati in parte non dei grandi esperti però li ammazzano tutti
E spesso di questi nomi ci si dimentica in questa ricostruzioni questa in queste questi dibattiti detto questo io e non sono un esperto del caso Moro io mi sono occupato di terrorismo nell'alto diciamo del terrorismo rosso è stato in varie parti d'Italia ma l'altro vero posto e Torino
Perché lì per ragioni anche di competenza del Codice procedura penale si concentrano oltre che Avvenire che fatti gravissimi vi si celebra il processo al nucleo storico e sul nucleo storico e sul processo
Le BR fanno una battaglia nel processo e fuori dal processo processo già avuto salta perché viene ucciso il presidente
Dell'ordine degli avvocati di Torino che era l'ultima garanzia perché si potesse celebrare quel processo perché avendo i brigatisti del gruppo lucro storico rifiutato le difese di fiducia
Essendo sì a un certo punto due avendo dismesso il mandato gli avvocati di d'ufficio nominati dall'Ordine dei degli avvocati da a questo punto la l'allora Codice procedura penale prevedeva le così dette norme di chiusura quella che diceva che quando non c'è più nessuno che tocca al presidente assumere de questo questo ruolo Fulvio Croce che era un anziano avvocato torinese un civilista
Prese su di sé questo ruolo e chiamo anche qualche altro
Avvocato
Del consiglio in particolare Franzo Grande Stevens l'avvocato dell'avvocato l'avvocato dall'avvocato Agnelli che poi P se ricordo bene nel processo
Tentò di chiedere una fece solo una questione di di costituzionale per dire che era possibile che i brigatisti si auto difendesse non si fosse ci fosse in realtà non fu accolta e poi le Brigate Rosse uccidono Fulvio Croce il processo si ferma riprenderà
Durante proprio sequestro Moro riprende
Allora io quello che posso dire
Da da giornalista che si è occupato di terrorismo e che ha letto molto sul caso Moro
Io vorrei dire qualcosa che non non so non riguarda i misteri veri e propri ma che sta attorno al problema dei ministeri cioè negli anni direi che lo si è fatto non so se Caselli ecco Toro sono d'accordo lo si è fatto meno quest'anno nel quarantennale
Per anni la questione della fermezza e del attraverso la fermezza bloccare la trattativa e poi sappiamo che l'alta le cose sommerse erano diverse
Però è si è detto che quell'anno che quella linea della fermezza era lo strumento con cui chi in qualche modo non voleva che Moro tornasse
Giunse al suo obiettivo
E questa roba è stata identificata poi nella polemica
Su due nomi in particolare Giulio Andreotti che Francesco Cossiga
Devo dire che alcuni componenti della famiglia Moro sono arrivati anche a alzare il dito contro Paolo sesto
Per la famosa lettera alle Brigate radiolina per Rosselli chiedeva la liberazione senza condizioni
Allora
Io credo che in questa teoria che non so se definire complottista Axel di polemica politica violentissima su su un la più grande tragedia repubblicana come detto tu prima
Non sia il caso di rimarcare che ci sono delle contraddizioni tu mi chiedevi del PC allora
La posizione della fermezza che viene discusse decisa nel primo Consiglio dei ministri eccetera però a in elicottero in guerra e nel PC il suo caposaldo il l'architrave cioè Berlinguer poi dirà appunto non ditemi le cose che fate ma ufficialmente la linea a non era possibile per la Democrazia Cristiana con quella posizione del PC tentare di forzare e di andare sulle posizioni di Craxi il quale credo avesse in quel caso una una spinta umanitaria cultura socialista ma era anche consapevole che se fosse passata la trattativa avesse prodotto l'effetto di liberare Aldo Moro
Lui avrebbe avuto un nuovo ruolo nella politica italiana che lo ha messo ai margini con il compromesso storico questa era anche la l'intenzione io immagino di Craxi
E poi c'era anche in Craxi rimarcare la diversità rispetto a quella cultura
Della sinistra comunista e della sinistra estrema che secondo lui aveva prodotto illuso delle delle Brigate rosse dell'estremismo terroristi
Allora sei questo è vero
E io credo sia vero
Direi oggi o come si è detto per molto tempo che la fermezza viene usata da Cossiga ed Andreotti e contraddittorio perché o Berlinguer
Scusatemi molto non credo che sia così ma o Berlinguer era uno stupido o era colluso con Andreotti e con così tanto che nessuna delle due cose è possibile
Secondo me non si può spingere fino in fondo questo argomento tanto è vero che poi dottor ci spiega che sotto in realtà c'era la trattativa
E quindi io ho visto
Considero
Che
Dietro questa lettura un po'schematica e un po'propagandistica
Ci sia un problema sottili sono non credo
Certo al Partito Comunista per quello che allora erano i dirigenti previste ma a un certo mondo della sinistra la sinistra intellettuale di coloro che poi analizzato e studiato e scritto sul caso Moro
Quasi una volta risolto con la fermezza uguale strategia per portare alla morte di Moro per non farlo liberare perché chissà che cosa avrebbe potuto provocare di dissesto volta ciò che era scritto nelle tre quella liberazione
Sia un poi
Forse inconsciamente il tentativo di esorcizzare o far dimenticare fino in fondo che Moro lo rapiscono le Brigate Rosse e la mano che esplode l'ultimo colpo non con la Skorpion ma con una pistola di cui non ricordo più il nome perché è un nome mi sembra cecoslovacco non mi ricordo più
No la Skorpion poi si inceppa l'ultimo colpo il corpo è una pistola e però non mi ricordo il nome
Allora
L'ultima mano che impugna quelle armi è una mano di un brigatista
E quei brigatisti come ha detto un personaggio insospettabile per questo punto di vista Rossana Rossanda vengono dall'album di famiglia
No non lo so lo so le puntate le puntate sul fatto quotidiano di dottore
Ce le siamo centellinate lui addio giorno per giorno però e questo è una contraddizione è una contraddizione che agitato per anni e anni le discussioni ma che va considerata cioè pensare a una trama così è una strategia così organizzate così pianificata a questo inciampo
è un inciampo non non non si esce da questo poi l'altra questione sono le trattative sono le le le de Faria trattative i vari movimenti le varie piste che usa Craxi una è quella di Giannino Guiso
L'avvocato che aveva ideato la difesa l'autodifesa a Torino mediando Ada Darkness l'avvocato del diavolo francese che che aveva scritto il libro
Il processo guerriglia processo di rottura
Ma e poi c'è la pista invece Piperno l'autonomia tali pace e poi c'è il signorile che l'uomo che gestisce questi rapporti ma poi c'è il Vaticano ci sono i dieci miliardi dieci miliardi che ha rievocato sempre sul fatto dottor sono in realtà pensate le assurdità della degli incroci su questa vicenda sono soldi non del Vaticano sono soldi che un un un banchiere che anche parlamentare israeliano da al Papa
E vengono ammucchiati su un tavolo a Castelgandolfo e dicono che sembravano un bauletto di soldi coperti da da un da una tovaglia
Allora
Tutto questo c'è stato ma se noi andiamo solo sulla automaticità di quella cosa schematica
Per mezza e dunque strategia per fare ammazzare Moro non farlo liberare non farlo tornare in vita libero e beh io credo che questo sia una pietra d'inciampo se mi consenti io voglio dire anche un'altra cosa
Che questo fa parte
Qui ci sta più forse polipi civile la sua pubblicistica i suoi giornali
E più qui quanto più partito comunista che a un certo punto dopo quella vicenda dopo la tragedia dopo la finale di quella tragedia
Comincia tutto l'operazione non io non uso delle parole che potrebbero sembrare offensive alla memoria di di quella vittima quella tragedia e di cura e di quello straordinario personaggio che è stato politicamente Aldo Moro
Ma comincia un'operazione di Abbey applicazione assoluta di Moro
Da parte sua Uto della sinistra
Del PC in particolare
Per usare di nuovo quell'immagine e quel personaggio in chiave polemica contro gli altri che erano rimasti cioè la la dimenticando che è vero che Moro aveva quelle posizioni aveva diceva quelle cose aveva prodotto quell'accordo che quella mattina stava per saltare in realtà poi le rapimento fa sì che vada avanti e si faccia al governo e Berlinguer dia il via libera per l'appoggio al governo ma viva dio Aldo Moro che era un capo della Democrazia Cristiana era uno dei campi di quella democrazia cristiana era un uomo che poco prima in un discorso alla Camera numerose alla Camera al Senato aveva sul caso Lockheed
Non ci ha detto quella frase voi non non non non Cipro non ci faremo processare in piazza
Sul caso Lochi tessute
è vero che lui era vittima di quella vicenda perché le voci che venivano fatte filtrare soprattutto da dagli Stati Uniti era che antica poi Copland cioè il mitico personaggio che doveva aveva raccolto la famosa tangente era forse Aldo Moro
Poi si parlo di cui si parlò di altri ma ma è Luís è capo di quella è capo di quella allora
Moro è un democristiano
Dico ancora una cosa e poi il passo case che volevo passo caserma subito poi gli intrecci di quella vicenda ne potremo raccontare tanti Gotor che ha scritto ti quelli che manca fatto anche parte dell'ultima Commissione d'inchiesta ci poteva fra i terribili intrecci che si trovano continuamente in quella vicenda
Lo fisici di luoghi di persone di connessione
Giancarlo Caselli aveva all'Ufficio istruzioni Torino quando era il forse il membro più importante del famoso pool antiterrorismo
Aveva la stanza vicina a quella di un altro giudice istruttore che si chiama Mario Vaudano
Che è stato il magistrato che ha fatto in questo Paese una delle più importanti inchieste sulla corruzione della Prima Repubblica profumo delle più grandi nella storia della repubblica italiana che quella dello scandalo petroli che poi si intreccia col caso Moro stranamente
In quell'inchiesta a un certo punto arrestata
Un petroliere che si chiama Bruno Rosselli che era uno dei finanziatori dalla corrente di Moro
E arresta
Uno degli uomini dei più stretti con l'autore di Aldo Moro che era sereno fare altro che comporta Rana che era il segretario particolare e con Corrado Guerzoni che poi era un dirigente RAI ma era un altro molo Teo gestirono
Quel quei giorni cinquantacinque già nella comunicazione e nera nei contatti sia con le istruzioni che con l'informazione lo arresta e perché perché era il tramite il di Della tendere tangenti indossabili
Intercettando sono i primi anni in cui si fanno le intersezioni che allora si faceva così sulla telefonia fissa ascolta un dialogo tra la vedova Morello Nora e la moglie di fegato in cui si discute per concordare una versione perché lui sta venendo fuori che esiste così detto conto svizzero della corrente Moro spiega
Che era alimentato in particolare da Bruno Musso e lì attraverso sereno Franco qui vedete la storia e e molto c'è la c'è il Moro prima del rapimento e poi quindi su questa vicenda poi in questi quarant'anni tutte queste cose sono state usate per costruire
Barbariche operazione sia un tema su cui ci torneremo perché le risposte sono lunghe e quindi ci sarà giusto immagina il tempo di fare un secondo giro al dottor Caselli ascoltato cotone ascoltato Bolzano e le ho fatto la domanda iniziale è interno una sola sullo spunto c'è Moro viene rapito nel settantotto lo Stato decide di non trattare ufficialmente la linea quella della fermezza però questa storia comincia quattro anni prima
Quando un suo collega Sossi viene rapito a Genova nel magistrato Mario Sossi
è la trattativa in quel caso è pubblica
La politica non vuole trattare
Tratta di magistrati offrono mi pare uno sconto di pena offro la scarcerazione di alcuni brigatisti che però ottengono il diniego di Coco Coco dopo due anni viene ammazzato
Ora io quello che le chiedo in quel caso
Ha trattato lo Stato
Quattro anni dopo c'è questa linea della fermezza
E poi dopo tre anni abbiamo un altro caso minore ma molto significativo per tutto quello che ha comportato a livello di equilibri politici dalla stessa democrazia che si hanno a Napoli a Torre del Greco viene rapito un'oscura assessore della democrazia che si era era il tempo del terremoto e quindi la diretto viene liberato con la stessa motivazione
Di cui la DC voleva non voleva Moro cioè si ha paura di quello che ha detto alle Brigate Rosse questo caso era Ciro Cirillo in questo caso poi tre anni prima era Moro ecco quindi partendo da so se arrivando Moro
Un paio di secondi prima di rispondere perché
Devo dire un grazie
Davvero forte e convinto per l'accoglienza che mi avete fatto stamattina e adesso sono cose che fanno molto piacere e quindi ecco grazie forte forte forte
Prima di tutto la mia posizione
Problema dalla fermezza
Distinguere i due momenti la mia posizione allora durante il sequestro e la mia posizione oggi
Io allora ero ho ricordato Ettore Mo Farah un attimo fa giudice istruttore come giudice istruttore avevo fatto l'inchiesta più capi storici delle Brigate Rosse diceva un grande magistrato Bruno Caccia che nell'ottantatré sarà ucciso da un commando 'ndranghetista Torino grazie
Perché è davvero la cosa giusta che si può fare ascoltando questo nome
Questo processo
Porta ad un rinvio a giudizio davanti alla Corte d'Assise di Torino
A una prima tornata nel mille novecento settantasei e il processo si interrompe bruscamente tragicamente perché le Brigate Rosse uccidono a Genova Coco e ne parleremo quando parleremo risorse
E il processo vedere gli ATO di un anno nel settantasette ce l'omicidio Croce che ha ricordato Ettore può fare questa volta al processo non comincia neanche perché non si riesce a formare una gioia
Di sei persone sei
Disposti a fare i giudici popolari
Ac insieme ai e due togati mai successo mai mai neanche nei processi di mafia nella storia giudiziaria italiana mai l'unico processo che non ci si comincia neanche perché non si riesce a formare la giuria e questo processo che dall'inviato al settantotto
E che questo è un processo che secondo dovrebbero se non uscire per fare perché lotta armata non si processa la rivoluzione non si condanna e loro farlo di tutto a livello di omicidi gambizzazioni violenza politica la più efferata per impedire lo svolgimento di questo processo che è un processo di guerriglia
Il primo giorno della tornata del settantotto uccidono un maresciallo dalla Polizia di Stato Antonio Berardi mentre stava tranquillo tranquillo si fa per dire aspettando il pullman per andare da casa sua in ufficio al commissariato di Porta Palazzo processo comincia così
Come i brigatisti che in How la minacciano tutto e tutti
Di collaborazionismo quelle che osano fare magari come gli avvocati loro mestiere e poi nel bel mezzo dei questa terza tornata c'è il sequestro Moro
Con un impatto violentissimo sul processo di Torino ecco per spiegare il mio stato d'animo che mi ha mi ha un'ottica molto particolare fortemente condizionata dall'esperienza che sta vivendo in quel momento un impatto fortissimo perché il sequestro Moro che ne ha rivendicato per la prima volta dai detenuti alla sbarra come usa dire a Torino perché le Brigate Rosse poi chiederanno in cambio di Moro che dall'azione di alcuni detenuti tra cui alcuni imputati Curcio Franceschini Biancone di Torino
E
Per esempio
La la falsità del lago della Duchessa viene smontata dai detenuti alla sbarra a Torino c'è uno la commissione strettissima tra il sequestro Moro e il processo di torio comunque l'impatto fortissimo e la mia posizione di allora risente di tutto questo
Sì forse
Ceduto alle private russe
Se ci fosse stato il riconoscimento delle Brigate Rosse se ci fosse stato una qualunque accettazione delle loro richieste
Anche il processo di Torino che era un argine che finalmente faticosamente si stava e innalzando contro quindi la gare della criminalità terroristica
Anche il processo non ci sarà del fatto quel processo sarebbe finito più sa soltanto come elevate Roach avrebbero da questo punto di vista tra loro essenziale la rivoluzione non si processa confermata non si processa
Non ce la farete mai rispettando le regole invece ce la si farà sarebbe saltato tutto
E quindi la mia posizione allora era per la fermezza anche perché essendoci stati cinque morti cinque per impadronirsi di Moro difficilmente si sarebbero potute in quel momento assumere da parte di funzionari dello Stato magistrati poliziotti carabinieri posizione diverso
La mia posizione oggi
Sono ancora convinto che la fermezza sia stata la scelta giusta
Ha ragione corto
Sul piano umano sul piano personale se vogliamo anche sul piano etico-morale
Terribile
Dire che è stata giusta la scelta che ha portato all'esecuzione Barbara brutale efferata criminale ma purtuttavia sempre l'esecuzione di un uomo
Sul piano personale è stata una sconfitta sul Piano pensionato no persona non c'è niente da aggiungere Moro non sarà mai più restituita dal Settore i suoi cari la tragedia che la sua morte ma prima ancora la morte di coloro che lo accompagnavano gli orfani
Incancellabile e rappresenta una ferita
Sul piano morale sul piano personale sul piano familiare assolutamente ancora oggi sanguinante
Ma sul piano politico
L'esito di sequestro Moro è stato per le Brigate Rosse un vero e proprio fallimento
Non hanno ottenuto e riconoscimento che volevano non hanno innescato quella lotta civile generalizzata che volevano nessuno degli altri gruppi armati si è mosso
E allora ecco
Che comincia semplifico molto grossolanamente una sorta di avvitamento delle Brigate rosse su se stesse
Entrano in una sorta di corto circuito continua a uccidere forse uccidono anche più di prima ma uccidono soprattutto per sopravvivere
Perché non sanno se stessi e agli altri di essere ancora vitali ma ucciderò
Per autodifesa
Per esempio Guido Rossa chi denuncia viene fatto fuori e non soltanto Guido Rossa tanti altri soprattutto nelle carceri che minacciavano
Posizioni di collaborazione
Diventano politicamente isolati sempre di più
In questo modo
Comincia ad essere spazzata via e in progresso sarà definitivamente cancellata
Quella ambiguità quella contiguità quella confusione si traduceva interroganti duo compagni che sbagliano né con lo Stato né con le Brigate Rosse cose che erano tanta linfa
Per la criminalità brigatista
E poi la conclusione nel rispetto delle regole del processo di Torino e poi le assemblee che dopo la morte di Croce
Coinvolgono l'intera cittadinanza torinese l'Assemblea Assemblea ancora assemblee prima faceva leva nessuno può alla fine ha sempre opzione che ha oceaniche nei reparti della FIAT con tutti gli operai e gli impiegati della FIAT compresi i brigatisti in servizio gli aspiranti brigatisti ovviamente non ancora individuati e via seguitando
Per fare chiarezza sul terrorismo
Non più compagni che sbagliano ma nemici
Della democrazia nemici della libertà dei diritti di tutti quindi qualcosa che doveva essere considerato come diverso estraneo rispetto a noi comincerà isolamento politico
Tutto questo
Comincia come il fallimento politico nel sequestro Moro
Ed è l'inizio della fine delle Brigate Rosse
Senza quel primo passo importante decisivo forse le Brigate Rosse non sarebbero finite ma sarebbero ulteriormente dilagante
Con una cosa paradossale poi magari mi fermo seconda parte
Brigate rosse sconfitte
Ma paradossalmente lo stesso tempo vincono
Perché loro obiettivo bloccare il processo politico in atto nel nostro Paese lo realizzano
La faticosa formazione del non la maggioranza che avrebbe sicuramente cambiato molto ora il nostro Paese salta
E ne portiamo ancora oggi escono nelle conseguenze addirittura
Qui siamo a una iniziativa del fatto quotidiano
Molti di voi avranno letto sul fatto di ieri un intervento del presidente emerito e la Corte costituzionale Maddalena che testualmente
Ha scritto dopo l'assassinio di Moro
In Italia si diffonde con la complicità dei nostri governanti un sistema economico predatorio
Che riempie di debiti il nostro Paese e comporta la cessione di fonti di produzione di ricchezza importanti autostrade rotte aeree tv the money con effetti devastante ecco
Le Brigate Rosse non speravano sicuramente tanto ma e qui sia pronto per i drogati dica sollevato boh farò il problema di chi dietro una fermezza apparente magari ma con obiettivi ben diversi da da da da da da da sconfiggere la Brigate Rosse o soltanto sconfigge le Brigate Rosse mirava anche a qualcos'altro due parole sull'altra parte nasce del Polito vuole ecco
Moro mille novecentosettantotto
Se facciamo qualche passo indietro mille novecentosettantasei
Coco Saponaro Deiana e il procuratore generale di Genova e gli uomini di scorta massacrati però centosettantaquattro sequestro Schiochet sono tre attacchi al cuore dello Stato di diversa intensità di intensità crescente ad ogni scadenza settantaquattro settantasei settantotto sì realizza una crescita di di di di
Di di valenza criminale conosce la criminalità la potenzialità criminale l'operatività criminale del Prete Rosso e cresce
Soci
Le una trattativa c'è stata
Una trattativa segreta di cui non si è mai saputo nulla
Riguarda un uomo politico uomo
Scomparso di recente
Piuttosto importante Corrado Conti forse magari senza forse
Congo al cavallo da parte di monsignor Pignedoli incontra lo conosceva benissimo da prima sono di Reggio Emilia tutti e due
Alberto Franceschini capo storico delle private rosse insieme a Curcio e trattano
Lo incontra in chiesa e trattano
In parole povere corgi promette
Si impegna fa capire che è possibile che avverrà la liberazione dei detenuti della ventidue ottobre che richiedevano i brigatisti se i brigatisti scarcerano secondo l'ingaggio brigatista Sciuscià
I brigatisti liberano Schiochet
La Corte d'assise di Genova scavi c'era i detenuti tra ventidue ottobre di cui Brigate Rosse volevano appunto la liberazione ma il procuratore generale Coco non dare esecuzione a questo provvedimento per lo considero un provvedimento il legittimo in quanto emerso sotto ricatto sotto forzatura della volontà divide la scelta dei componenti della Corte d'Assise
Si tratta
Questa volta si tratta
E attenzione non mi risulta
Io ho fatto l'inchiesta sorse insieme a caccia che qualcuno abbia mai saputo nulla prima delle ricerche storiche di questa trattativa meno che mai saputo qualcosa Coco
E in questo modo è stato io credo piuttosto nascerà spregiudicata per usare un eufemismo isolato esposto alla rappresaglia brigatista che poi puntualmente si verifica nel settantasei
Perché
Questa trattativa allora che poi attenzione e poi chiudo davvero
Si ripete con gli stessi protagonisti o cerca di ripetersi nel settantotto con il sequestro Moro il nuovo Cordi cercherebbero di contanti li ha dei contatti in Vaticano ma questa volta le cose cambiano
Vaticano ci sono alcune figure disponibili a molte altre che non ne vogliono assolutamente sapere il muro di gomma
Perché queste cose vi potete provare
Con nomi cognomi indirizzi in un bel libro di Annachiara Valle che s'intitola parole opere e omissioni la chiesa durante gli anni di piombo perché alcuni Cardinali papale papale dicono ma per carità dovremmo occuparci di questo tizio che se l'è cercata
Dovremo occuparci di questo tizio Moro che facendo l'accordo coi comunisti
In in pratica e sia devoluta e quindi diventa tutto precisi tutto pubblicato anche in questo modo ci sono poi altre importanti differenze tra i soci Moro le dico con una battuta
Sorsi viene interrogato
Da questo interrogatorio emergono infatti scabrosi chiamiamole così un traffico illecite illegittimo di armeni che coinvolge funzionari della questura di Genova
Le Brigate Rosse spiattellato tutto coi loro comunicati e l'intero popolo italiano sa di questi fatti veri o presunti o addirittura far sì che fossero
Nel sequestro Moro col primo secondo volantino dicono è cominciato il processo davanti al di qua del popolo tutto quello che ho voluto il ladro arriveremo non li vedranno mai niente neanche una virgola di quello che Moro dice e Moro di cose non certo rilievo che non segna couture coi suoi libri mia dette cose che una formazione rivoluzionaria
Avrebbe potuto mi scuso mi vergogno
Tra virgolette dovuto utilizzare nell'ottica rivoluzionaria nell'ottica terroristica perché avrebbero potuto determinare uno sconquasso del fronte istituzionale nel fronte avversario
Ma sia dei crepe nei quali nelle quali inserirsi niente di tutto questo
Il memoriale dirà Moretti in un'intervista a Rossana Rossanda e a Carla Mosca
Non l'abbiamo capito
Non avevamo capito cosa c'era scritto cosa c'era dentro allora chiudo delle due l'una
Ora è vero che non hai capito niente ma allora invece di fare il terrorismo ennesima sarà la gente voglia fare che se un giardiniere oppure non è vero e allora uno dei tanti interrogativi forse più inquietante secondo me per quanto riguarda le Brigate Rosse la gestione del sequestro Moro
Sono sono le diciassette quindi sperando anche nella Clemenza di poter arrivare almeno fino al diciassette venti
Cercano di concentrare in quest'ultimo giro in maggio visti i tempi che abbiamo occupato altri interrogativi che emergono dalla questione della cosiddetta fermezza oppure della trattativa
E con lui su questo palco siamo uomini di carte conduttore uno studioso lo storico giornali Bobo fa la giornalista è un magistrato è un uomo di carte per l'eccellenza uno dei paradossi su cui varrebbe forse la pena di
Porsi qualche domanda Camp
La linea della fermezza viene usata per sacrificare Moro come abbiamo detto che in un memoriale
E poi dottor ci dirà che ne esistono
Almeno due versioni una ritrovata entrambe le cose nei covi di Monte dei voti nel covo di Monte nevoso a Milano delle Brigate Rosse una del settantotto e l'altro a scoppio ritardato nel mille novecentonovanta siamo questa definizione scoppio ritardato
Perché probabilmente era stato già trovato nel settantotto
E poi c'è il cosiddetto Ur memoriale cioè tutti coloro che da testimoni hanno parlato di cose che sia nel primo che nella seconda versione non sono mai uscita però quello che conta è che
Moro
Nel suo memoriale di cui noi non abbiamo l'originale e questo fa parte dei silenzi no che poi sono venuti dopo testimoni e protagonisti sono sempre rimasti in silenzio sia politici che brigatisti
Moro che scrive lo sfascio dello Stato democristiano
Quindi
E qui passò alla domanda alla riflessione
La fermezza sette persa Albare
Quello stato che almeno nelle fattezze della Democrazia Cristiana
Moro descrive come Marcio come un sistema pieno di corruzione commettendo quinto quindi insieme il mistero la gestione del memoriale che sarebbe il secondo Caso Moro il valore delle carte
Quello che descriveva Moro
Nello stato ecco è la fermezza alla fine lo Stato che poi ha un fiato corto arriva nel novantadue c'è un'altra trattativa quindi CD ce la dice lunga sullo stato della nostra democrazia
Vicenda la vicenda Moro è un laboratorio le anche un rivelatore naturalmente dello Stato e delle difficoltà degli affanni con cui la democrazia italiana
Pur resistendo a questo è importante ha dovuto affrontare crisi terribili volevo riallacciarmi a quanto diceva dottor Caselli
Per una brevissima riflessione
è vero che Moretti nel novantaquattro dice io non capivo ciocche Moro
Aveva detto in che una quando era prigioniero
Però dobbiamo sottolineare che
Parlava un condannato all'ergastolo
Che nell'ottantuno era stato aveva subito un attentato un tentativo di spazzamento in carcere
Nel momento in cui un
Una una
Una militante
Si trova in prigione condannato è letteralmente nelle mani
Dello stato e ed è opportuno secondo me è anche consigliabile alcuni passaggi sostenere di non capire determinate cose
Quando invece
Le Brigate Rosse lo stesso Moretti era libero e forte
Libero perché era libero e forte perché deteneva Aldo Moro
Ma come se non capiva e non dimostrava di capire ciò che Moro stava rivelando
I comunicati di quei cinquantacinque giorni oltre a recare iscritto in maniera esplicita
Non guardate un generico attacco ai comunisti italiani no però a Berlin guerra e ai berlingueriani
Oltre a recare scritto questo quei comunicati
Ecco che sostenevano Moro sta subendo un processo sta parlando ci sta rivelando nulla deve segreti fondamentali della storia della Repubblica il nulla deve essere nascosto al popolo perché noi siamo una forza rivoluzionaria
Allora qui è il punto un anello che non tiene come sottolineava bene
E Caselli
Ciò che noi conosciamo delle cosiddette rivelazione di Moro nel memoriale
Lo conosciamo solo e soltanto Grazia operazioni dell'antiterrorismo italiano
Da parte del generale Dalla Chiesa
Le Brigate Rosse ti quelle rivelazioni che minacciavano divulgare
Non hanno non hanno divulgato nulla per riallacciarmi a quanto veniva chiesto io non non non vorrei come dire abusare della mia innocenza
Nel settantotto avevo sette anni
Nel settantotto Caselli era scortato da quattro anni e combatteva al fronte alle Brigate Rosse e il cosiddetto partito armato a Torino e nel nord Italia
E Boffa però era un giovane cronista che si trovava scusami
O comunque si trovava nella pienezza della sua ragione delle sue relazioni dei suoi rapporti in una Torino che era da a svariati anni nel settantotto
Luogo di scontri feroci a sangue
E quindi non vorrei abusare di questi innocenza e non vorrei sembrarvi troppo ingenuo però per rispondere alla
Domanda delle domande rispetto al tema della fermezza trattativa
Personalmente io se mi fossi trovato nell'età della ragione allora sarei stato sostenitore della fermezza e delle ragioni della fermezza pubblica
E naturalmente avrei fatto di tutto perché invece segretamente si sviluppasse lo delle trattative per ottenere la liberazione di Moro
Così è stato fatto
Soltanto in parte
Nel senso che è certamente vero Bushi ormai una ventina di anni fa un libro di uno storico Biscione che individuo
Il cosiddetto partito non brigatista dell'omicidio
Cioè studiando questa vicenda è del tutto evidente che fuori
Fuori dalla dialettica
Brigatisti stato ci furono gruppi o singole personalità
Che ritennero di poter approfittare al massimo della situazione che si era venuta a creare a livello italiano e anche a livello internazionale
Rischiamo di essere un po'caricaturali se vogliamo dividere il mondo in bene e in male sostenendo che chi era allora per la fermezza voleva la morte di Moro e chi invece era per la trattativa ne voleva la salvezza
Magari le cose fossero così semplici erano molto più complicate anche all'interno del cosiddetto Fronte della ferma della trattativa
Vi erano fior fiore di esponenti o di gruppi politici che giocavano di sponda con le Brigate Rosse
E rivendicando le ragioni di una trattativa pubblica sottolineo ancora una volta questo concetto che è fondamentale fermezza pubblica trattativa pubblica
Rivendicando le ragioni di questa trattativa pubblica
Volevano in realtà aumentare il potenziale di destabilizzazione
Messo in campo dalle Brigate Rosse
Un'ultima cosa sinteticamente
Per dirvi che sono trascorsi quarant'anni e le cose che vi sto per dire che sono state scritte studiate sono patrimonio diciamo di una comunità
Sono però state acquisite con grande fatica e con grande lentezza
Cose che adesso io vi dico nel due mila e diciotto ancora nel due mila otto dieci anni fa non si conoscevano per esempio
Quindi con grossa fatica siamo riusciti a costruire un pacchetto
Di questa trattativa ribadisco segreta
Che riguardo la vicenda
Allora la prima parte tanti tanti tanti tanti soldi
Circa dieci miliardi
Che furono raccolti da Paolo sesto
Utilizzando un canale la terziari età del Vaticano seguendo diciamo delle delle intuizioni che già dalla prigionia Moro Moro aveva capito che lo scontro frontale avrebbe portato la sua morte bisognava creare un luogo terzo un luogo cuscinetto dove si potesse potesse arrivare appunto come scrive nella sua prima lettera del ventinove marzo a una trattative a un negoziato segreto scrive Moro per la sua liberazione e il Vaticano svolge questa funzione
Già la mattina del sedici marzo Paolo sesto
Telefona oggi lo sappiamo al cappellano al capo delle carceri turche dei cappellani delle carceri italiane don Cesare Curioni che si trovava a Bari egli dice vieni a Roma e iniziamo iniziamo ad aprire a tentare di aprire una falla dentro quel muro piccola parentesi però interessante
Don Curioni e il suo collaboratore Fabbri monsignor Fabbri
Che nel settantotto furono i protagonisti
Di questo tentativo vaticano che passava attraverso la raccolta del denaro
Furono richiamati in campo eliminazione quattordici anni dopo non centocinquanta anni dopo quattordici anni dopo
Per la cosiddetto negoziato trattativa Stato-mafia
Cioè sono poi
Proprio don Curioni e Fabbri
Che vengono convocati dall'allora presidente
Scalfaro e e e e svolgono un ruolo è interessante questa analogia
Sempre le stesse persone che evidentemente mi sentirei di aggiungere svolgevano per conto del Vaticano funzioni di fiducia particolarmente delicate
Questo è un aspetto denaro
Poi c'è il così già cosiddette iniziativa socialista
Anche qui per quel che vale i socialisti non si espressero mai pubblicamente a favore di una trattativa che riguardasse la liberazione di detenuti
Non c'è stato nessuna forza politica
E segretario di partito che in quei cinquantacinque giorni
Di fronte a quanto era accaduto sostenne questo
E fecero altro
E a mio parere ho sempre pensato che fecero altro in accordo con Cossiga
E cioè quello di individuare con un atto di clemenza unilaterale
Due brigatisti malati
Che non si fossero
Macchiati di reati di sangue cioè erano condizioni logiche specifiche
Malati
E che quindi in base alla Costituzione
Potrebbero dovrebbero stare in carcere uno di questi due si suicidò credo un paio di anni dopo
Malati che non si sono macchiati di reati di sangue con un atto di clemenza unilaterale dello Stato vengono liberati
Fu creato un pull di giuristi c'era Giuliano Vassalli che presiedeva questo pool collaborò anche Giuliano Amato in una riunione e doveva individuare queste figure che furono individuate a Bisuschio e appunto in buono conto
E e questa è la cosiddetta iniziativa socialista che se fosse arrivata
Importo ottenendo quindi la liberazione certamente avrebbe configurato un importante riconoscimento ecco di quanto avvenuto quindi i soldi due brigatisti
Detenuti da liberare e poi
C'è un libro che è uscito recentemente di una collega di Fabrizio e di e di Ettore di Ettore Boffa non mi Grignetta ENI della stampa
E che ha focalizzato una questione molto importante che avvenne nelle ultime ore e naturalmente non sapeva che fossero le ultime quelle di Moro del nove maggio
Vale a dire un tentativo che fu esperito non da da un quisque de populo ma dal numero due dei servizi segreti italiani di allora
L'ammiraglio Martini
Che
Partì in missione segreta la sera dell'otto maggio la mattina del nove si trovava in Jugoslavia
Per ottenere la liberazione di tre brigatisti e tre scusatemi tre militanti della Raf
Nelle stesse ore per dire che ormai son cose che si sanno che hanno come dire era un'operazione di carattere internazionale che aveva coinvolto Tito
Era pronto a Beirut a il colonnello Giovannone che era il plenipotenziario del del dei servizi italiani a Beirut che con un aereo avrebbe accolto questi tre fuoriusciti
Martini viene a sapere della morte di Moro mentre si trova in questa in questa prigione per portare via i tre tutto questo sono ripeto acquisizioni recenti
Degli ultimi degli ultimi anni
La seconda e la terza che ovvio tempio raccontato e questo sarebbe stato un importantissimo riconoscimento internazionale
Ora il punto allora non è dire che non ci furono trattative ci furono problema è
Se fallirono
Sei fallirono
Cosa riguardarono
La mia idea non esclusivamente il Moro uomo l'uomo ostaggio
Ma anche una dimensione ripeto spionistica
Nazionale e internazionale che riguardava la sicurezza dello Stato italiano atlantica
E e
E individuare e anche qui coi lavori siamo avanti questo fronte interno che invece lavora lavora per
Perché il male minore possa essere considerata la soppressione
Del Moro del Moro ostaggio che fa di tutto per armare una mano già disponibile
Evidentemente all'uccisione dei brigatisti il chiodo su questo poco si è riflettuto sul fatto che una cosa è certa
I brigatisti il sedici marzo agiscono
Tranne due a volto scoperto
E coloro i quali fanno entrare morì in macchina
Ne abbiamo individuati sono stati stanno a volto scoperto allora la stragrande maggioranza del sequestro di persona allora era un reato diffusissimo
Poi la linea della fermezza
Il sequestro dei beni ha fatto sì che questo reato praticamente si distinguesse in Italia ma negli anni Settanta l'abbiamo forse dimenticato ma gli stranieri non venivano in questo Paese perché avevano paura di essere rapiti
Durante il sequestro Moro a Roma c'erano altri tre sequestri in corso
Era la stessa magistratura che indagava
Poi gli stessi come dire problemi di logistica da affrontare
Questo questo è e è stato diciamo questo è
è avvenuto
Allora la la particolarità la particolarità della vicenda Moro è l'elemento spionistico non quello del sequestro
Perché la maggioranza dei sequestri di persona purtroppo si conclude con la morte dell'ostaggio purtroppo lo dicono le statistiche
Quando e perché è un ostaggio viene ucciso anche qua lo dicono gli studi di sociologia criminale per due ragioni una ha riconosciuto i suoi sequestratori
I sequestratori si fanno un calcolo e preferiscono sopprimere la vittima piuttosto che affrontare le conseguenze penali di un eventuale riconoscimento conseguenze penali che per quanto riguarda il sequestro di persona sono gravissime
E quindi questo la seconda ragione per cui un sequestro fallisce cioè l'ostaggio viene ucciso è perché fallisce la trattativa una trattativa funzionale ad arrivare la sua liberazione
Io credo che entrambe le cose siano avvenute per quanto riguarda Moro fallimento a trattativa e il fatto che Moro avesse acquisito così tante conoscenze e saperi in quei cinquantacinque giorni
E una sua liberazione l'avrebbe trasformato in una mina in una mina in una mina vagante
Grazie ecco Ettore per siamo in una fase di
Chiusura pochissimo tempo per lui per rinfrescare la domanda e quindi sintetizzare ulteriormente
La vicenda Moro il memoriale prepara la fine della Prima Repubblica e quindi la linea della fermezza serve a sacrificare Moro a salvare se non altro la democrazia non lo quello stato democristiano e poi dopo abbiamo invece lo Stato che tratta di nuovo nel novantadue guarda cerco di Rispoli più in fretta possibile perché dobbiamo chiudere quindi rispondendo a questa domanda
L'atto rispondendo quella che hai fatto tu come finale del del primo giro cioè che cosa pensavo io dalla trattativa se ero prodotti io allora ero e non ero giovanissimo avevo ventitré anni ma insomma ero ero e uno studente allestita riunioni ricordo del caso Moro e quel pomeriggio dopo sono che vado in piazza San Carlo il posto dove si fanno Torino le grandi manifestazioni politiche per la prima volta si io io io venivo dalla formazione cattolica e poi per carità che avevo ero ero legato alla sinistra extraparlamentare quindi ricordo che per la prima volta ce ne bandire dei piccini della CGIL de di Lotta continua di avanguardia operaia del Manifesto e c'erano per la prima volta le bandiere dalla Democrazia cristiana quella cosa che il mio ricordo che ero quelle bandiere monzese
E quindi proprio perché avevo quel tipo di posizioni io allora ero per la trattativa
Poi ho cambiato io oggi sto con Caselli abbastanza il suo ragionamento no non la trattativa il la fermezza e basta il ragionamento che ha fatto lui lo prima e qui ti rispondo Oui prima citato una cosa di cosa accade Torino ripeto era uno dei dei dei posti dove il terrorismo e dove Cisco succedono varie cose che sono legate al caso Moro ma che sono di per sé molto forti anche da sole omicidi importanti il Processo il tentativo di farlo saltare
L'omicidio del direttore della del Senato alla stampa Carlo Casalegno l'attacco agli uomini della FIAT e poi arriva prima linea che anche lei attacca forse la di polizia eccetera
Però nasce a Torino una cosa strana subito la reazione le assemblee di cui parlava
Giancarlo prima e qui io prima ho criticato in parte ubicato il PC vorrei dire una cosa il PC svolge in quella fabbrica in quel fabbricò né che si chiama Mirafiori che si chiamava Lingotto
Svolgevo capisce avverte ci sono adesso faccio due nomi che se stessimo facendo un dibattito politico prevedessero che verrebbero dei mugugni dei fischi però in questo caso vanno rispettati
Perché erano le due antenne che diedero Craxi poi al all'impegno sopra di loro di Giancarlo Pajetta in grande capo
Torinese del PC
Che erano Giuliano Ferrara e Piero Fassino sono gli uomini che gestivano le cellule come si chiamavano le cellule operaie di Mirafiori del Lingotto di Rivalta
Loro avvertono quella cosa che diceva prima Giancarlo ci sono dei nomi uno di questi viene ammazzato nel covo di trasferta si chiama va be'tassa è un operaio della FIAT era era un un un un quadro del sindacato della CGIL dentro de la fionda entro entro la fine loro avvertono avvertono quei seicento mila forse sono di più se parliamo solo di gente che il semaforo la famosa intervista di Pansa in quei giorni davanti ai cancelli della FIAT avvertono e mandano segnali e questa cosa è un un qualcosa che in quel momento funzione il Paese reagisce l'humus democratico al di là di tutto quello che c'era in quegli anni che accade in quegli anni
Non è che che fosse tutto idilliaco da questo punto di vista della reazione perché non dimentichiamoci che quel nove maggio in un altro pezzo d'Italia ammassano Peppino Impastato sta però quella reazione c'è
Quella reazione semmai è un'occasione perduta è un'occasione perduta perché il sacrificio di Moro
Pilotato uno condiziona tono spinto in lau noi questo ne discuteremo penso all'infinito
Ma quella quel sacrificio poi non serve non serve perché come ha detto ha scritto Paolo Maddalena come citava prima Caselli eh eh ricomincia
Non la Ventura quello del signor Bonaventura comincia il disastro di questo Paese arriviamo novantadue cioè il c'è un momento in cui tutto sembra poter cambiare o comunque ma poi finisce l'esperienza del della dell'unità nazionale crolla comincia al Caf si perde PC perde cominciava a fare il l'uomo l'uomo l'uomo della trattativa e del tentativo umanitario diventa uno dei capi del caffè Andreotti
Uno dei capi del cascava comincia a tutto poi quello che può e quindi è un'occasione perduta c'è la morte di Moro io continuo a credere ripeto adesso nella valutazione che dopo a sessantaquattro anni che è un po'diversa
Credo che che la la l'analisi io sia a casa di sua fermezza sia giusta e la condivido
Però purtroppo se posso fare un bilancio è servito a niente è servito molto poco purtroppo e questo La tre di Amicone solo per la morte di Moro e di quei cinque agenti di e per tutte le altre vittime cioè
Ma perché si perde un'occasione del popolo italiano che si era mosso in qualche modo si ferma tutto si ferma ecco dottor Caselli alea quattro minuti se non vado errato meno anzi tre
Sarò
Se non gliene concedo qualcuno ultimissima riflessione dopo tutto quello che abbiamo ascoltato in questo dibattito lei prima ha detto le Brigate Rosse persero
Furono sconfitte
Quindi brigate rosse terrorismo sconfitto fermezza
Invece se si tratta con la Mafia la mafia non perde visto che lei assegnato pagine storiche sia nel primo caso del terrorismo sia nel secondo
Della mafia qual è la sua valutazione finale quindi la chiusura di questo dibattito
La mafia ha perso nonostante la trattativa
Perché Sensi riportiamo al novantadue
Dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio sembrava che per noi e lo ha detto Caponnetto tutto fosse finito non ci fosse più niente da fare specie facendo squadra tutti insieme forze dell'ordine e magistratura la politica di quel tempo
La società civile siamo riusciti a fare resistenza fare argine nonostante la trattativa che l'ultima sentenza ha dimostrato quindi la mafia la mafia corleonese
Ha perso non è più quella sicuramente è stata fortemente ridimensionato chiudo
Con quella che lo potrà sembrare una battuta fuori luogo e tutta la sberla vita che aspetto l'occasione di poter andare in contrapposizione un professore universitario del calibro di Miguel Gotor e allora stavolta ma non del tutto però perché è vero che i sequestri di persona quasi sempre si concludono con la morte dell'ostaggio per una serie di ragioni di autoprotezione ma non è Candria dell'OSCE
Le Brigate Rosse sequestro Amelio
Dirigente FIAT L'Abate ma l'abate mordi e fuggi quelli erano sequestri non ancora su questi che durano qualche giorno con cella eccetera Amelio e torna a casa Asciano scialbo per fortuna soci torna a casa sano e salvo
L'armatore Costa torno a casa sano e salvo prova uno ci siamo terzi e Vallarino Gancia torno a casa sano e salvo ma dopo un conflitto a fuoco eccetera eccetera l'unico che non torna a casa per quanto risulta a me Moro ma è andamento è giusta l'osservazione che è stato sequestrato da uomini a volto scoperto e quindi questo Rao Maria perché io mi ricordo ho fatto l'inchiesta su a Nerio e su sorsi provare ad avere qualche elemento di identificazione dei sequestratori o di coloro tra loro prigionieri ha voluto farlo fare riconoscimento delle mani abbiamo messo i dei brigatisti che spesso si pensava fossero i colpevoli diceva terza figure con tutto il corpo coperto da un lenzuolo soltanto le mani che spuntavano perché Amerio sorsi dicessero si riconoscevano con le mani oltre al riconoscimento delle voci che molto soggettivo eccetera
Ma erano protetti dall'anonimato perché sì al momento del sequestro sia durante la prigionia non si era mai fatti vedere in faccia qui c'è questa primaria che lei giustamente ha rivelato e che un altro punto interrogativo ecco sicuramente
Ho finito grazie grazie grazie a voi
Ricordiamo caricate ancora che adotta Ettore Boffalora Giancarlo Caselli grazie anche alla vostra attenzione anche
Grazie
Date queste alla somma sembrava siparietto familiare ma insomma in parte era grazie grazie grazie davvero
Allora grazie grazie mille preparatore grazie davvero cinque minuti se volete e andare in bagno un caffè qualsiasi data cinque metri ci troviamo qui che ricominciano con le belve