3ª Festa dell'Onestà - Conversazione sul messaggio del Beato Puglisi a venticinque anni dal martirio

Allora benvenuti questo pomeriggio qui
A piazza mediterraneo questa è una piazza che adesso c'è ma fino a poco tempo fa non c'era
Vedete lì c'è una data molto particolare è uno dei luoghi del centro storico che è stato restituito alla città grazie all'impegno
Alla perseveranza e alla caparbietà di tante associazioni che operano sul territorio
Hanno fatto Rete corna e l'amministrazione con la comunità ecclesiale perché questo pezzetto di terreno è di proprietà dell'Istituto sostentamento del clero cercando scartabellando tra le carte si è scoperto maestro ed era appunto fino a due anni fa sommerso di macerie e di immondizia adesso è così come lo vedete
E si anima quasi tutte le domeniche
Grazie all'inventiva e alla creatività delle associazioni che lavorano sul territorio diciamo coordinate dalle stesse Ballarò dalla Prima circoscrizione ma praticamente tutti hanno un ruolo quindi c'è un valore aggiunto in questo in questo posto
Siamo qui in questo giorno dedicato alla festa dell'onestà grazie all'associazione Cassano Altea tantissime tantissime associazioni ed enti che si sono che anche anche essi hanno fatto corrente
Lo fanno già da alcuni anni per ricordare ricordare chi è morto per mano mafiosa
E perché è qui e quindi ha dato veramente la vita anche per questa città per il riscatto di questa città
E dunque quest'anno era particolarmente importante ricordare il Beato don Pino Puglisi tutto può tutti voi sapete che quest'anno sono venticinque anni dal martirio
Il quindici settembre sarà qui a Palermo papa Francesco proprio in occasione di questi venticinque anni e questo è uno dei momenti organizzati oggi per ricordare questa figura di sacerdote impegnato in tanti luoghi della città e della della diocesi
In tanti ruoli e nel suo ultimo periodo gli ultimi tre anni alla chiesa di San Gaetano al nella parrocchia San Gaetano a Brancaccio
E diciamo dove ancora ovviamente quartiere nel quale si continua l'attività svolta da padre da padre pugliesi in molte in molte forme e anche oggi pomeriggio né ne parleremo ma adesso momento di silenzio e ascoltiamo qualcosa
Buonasera
è stato chiesto di dare un saluto iniziale equestri ho pensato che non c'era cosa migliore che fare parlare un attimino padre Willis diretta anche perché questo ci aiuta anche a dare senso a questo padre poi si dice che i tempi saranno molto lunghi ma noi speriamo che qualcosa via via vada cambiando
Ho questa potrebbe essere la risposta che conserva anche la festa dell'onestà
Lo sappiamo che i tempi saranno lunghi
Ma abbiamo la speranza e quindi la speranza cita la forza il coraggio ci spinge sempre a incontrarci in luoghi come guasto
Questa piazza al vero prima non c'era ma ora c'è regge grazie all'impegno
Ad una parola che a me piace tantissimo che usa spesso papa Francesco
La condividiamo perché dice il Papa Francesco che condividere è il vero modo di amare e quindi non è questa la prima volta che noi ci troviamo qui siamo stati qui anche per un'Assemblea quando c'è stato un problema in questo quartiere ci siamo ritrovati qui perché e cinque
Ci si incontra anche per parlare dei problemi del quartiere ci si incontra per una festa ci si incontra anche per parlare di padre Puglisi
E quindi io voglio solo ringraziare chi le persone di tutti gli abitanti di Ballarò
Ci faccia hanno permesso che ci permettono di condividere questo spaccio io qui vedo tanti amici ma non voglio fare nomi perché limitativo perché questo posto c'è grazie a tutti gli abitanti di questo quartiere quindi io li ringrazio ad uno a uno Esino ma non so i i nomi e i cognomi vi chiedo di fare un applauso a tutti questi abitanti di Ballarò
Grazie
Bene come vedete qui sono seduti assieme a me tanti personaggi alcuni li conoscete altri nove
Abbiamo circa tre quarti d'ora di tempo vogliamo renderli al meglio sfruttarli al meglio per far conoscere
Il più possibile
Il pensiero e l'opera di don Pino Puglisi ma non solo con Nostalgia
Ma con la consapevolezza che tante cose sono fatti state fatte in questi venticinque anni e tanto ancora si può fare per far continuare a vivere la sua testimonianza del suo impegno voi sapete che quando muore qualcuno la prima cosa che se ne va el e la voce e la sua voce
Restano le fotografie si può si può guardare si fosse si può guardare il visto si può guardare l'espressione ma la voce è la prima cosa che noi dimentichiamo
Quello che è stato fatto da chi ha conservato le registrazioni Francesco oggi ha fatto sentire qualche secondo nella voce di padre Puglisi è un dono grande a tutti noi perché nel restituire il tono di voce la serenità la bellezza di chi parla ci fa forse prendere consapevolezza che non sono finzioni quelle che nel frattempo le le persone che si sono susseguite hanno raccontato ma è esattamente la verità perché vedi veniva detto con quella voce con quel tono e comunque il sorriso dietro di noi campeggia questo bellissimo è ritratto di cui parleremo dopo che è la prima volta che viene esposto è stato appena realizzato
Estero guardate veramente sembra di vedere quello sguardo e quel sorriso che siamo abituati a conoscere delle fotografie che in questi venticinque anni sono state in giro nelle pubblicazioni in tv sui giornali
E andiamo qui con noi monsignor Corrado l'orefice il nostro Arcivescovo
Che di quest'anno unto si ritroverà a celebrare i venticinque anni dalla morte
Di don Pino pugliesi
E a cogliere papa Francesco in questa diocesi so che stava lavorando moltissimo per questo per questo evento so anche che da quando ha messo piede nella diocesi di Palermo ha lavorato strenuamente perché la memoria ma non solo la memoria ma la pastorale di don Pino Puglisi diventasse veramente parola attiva nella nostra Chiesa allora il gli chiedo subito ecco
Cosa dice ancora oggi venticinque anni dopo ideato Pino Puglisi a questa chiesa e a questa città
Beh intanto dice la bellezza della sua umanità
Noi lo conosciamo come prete mai substrato essenziale di un prete
A me piace dire prima di tutto la sua umanità
Quella che tu giustamente ci facevi
Notare già da altri dal timbro della voce
Dallo sguardo
E penso che oggi la città degli uomini
Le comunità cristiane hanno bisogno prima di tutto di uomini e di donne
Che abbiano senza dubbio questa questo primo in credente essenziale
E quello di una umanità bella
Serena
Di una
Umanità direi per alcuni aspetti
Che sa affrontare le varie fasi del maturità dell'evoluzione della della crescita
è senza dubbio
L'uomo maturo che poi capace di dare di imprimere segni e parole che possono servire per altri senza dubbio e un uomo che ormai ha maturato come visione della vita quello di esserci per altre mi piacerebbe Pirlo pensa alla vita in termini pro esistenziali
è chiaro che don Pino in questo era anche moriva è motivato dal Vangelo
Per lui il Vangelo prima di essere un Codice di norme dir regole oppure è un libro a cui attingere per la vita spirituale il Vangelo prima di tutto per lui è una persona la persona meravigliosa Stella
Di Gesù di Nazareth
Il Winter su ogni cristiano riconosce
Il più bello tra i fili dell'uomo il figlio dell'uomo come aveva amava il seguì
Ma è chiaro che e il figlio di Dio l'uomo compiuto
L'uomo secondo il progetto di Dio
E proprio per questo l'uomo maturo loro maturo è colui che ormai pensa la vita
In direzione di altre perché altri abbiano la vita
E quindi la città
Ha bisogno sempre di più di questi uomini di queste donne
E direi semmai ha bisogno di cristiani
Che abbiano una relazione vera con il Signore Gesù
Che siano stati fecondati da un vangelo che non è un Codice di norme ma che realmente
Una presenza che da dinamica
Alla vita certo un tino oggi noi lo ricordiamo lo ricordiamo essenzialmente per questo
Certo negli ultimi suoi neanche tre anni
Gli ultimi giorni della sua vita
Noi l'ho vediamo presente a Brancaccio ma non si potrebbe capire don Pino solo a Brancaccio
Penso che sia l'esito di tutta una vita e di un cammino progressivo di un lavorìo suo sincero vero
Direi audace come audace era la sua mitezza come audace era anche la sua capacità di una testimonianza del Vangelo senza rumore
Ma con una capacità di decisione ma soprattutto con una coerenza interiore
Della parola rispetto ai gesti ai ai fatti
E Boy l'ultima battuto che vorrei dire penso che la cifra che sintetizza tutta la sua vita e il suo ministero sia proprio quella di educatore
Ma nel senso più bello del del termine penso che il compito di un adulto di un formatore sia proprio questo
Avere vita avere scoperto nel senso della vita condividerlo con con gli altri chiamare altri alla vita
E la vita ha una sua dimensione una coordinata essenziale la vita essenzialmente relazione
Se fa abbiamo la relazione fondiamo la vita
E oggi più che mai capiamo che gli uomini dobbiamo scoprire
Quello che direi il segno massimo della nostra vera umanità se siamo capaci
Di in tessere relazioni con tutti con tutti perché ognuno ognuno deve esprimere al meglio tutte le potenzialità che sono legate alla identità che porta persona umana e per me che sono cristiano Figlio di Dio immagine di Dio
Da riscoprire noi ed a riconoscerlo negli altri
Ma signor Lorefice lei ha detto una cosa per lui il Vangelo era prima di tutto una persona era Gesù Cristo ora il Vangelo evidentemente cioè la la morte di don Puglisi dimostra che chi apporre il Vangelo non non è neutrale prende posizione
Il cristiano che vive conforme al Vangelo non non risulta neutrale agli occhi degli altri ed evidentemente dà fastidio a chi a altri vangeli altre altre norme a cui si attiene altre regole cioè se la mafia ucciso don Puglisi evidentemente il Vangelo ha inciso in un modo Intel territorio in cui operava
In un modo che non ha fatto piacere a Cosa Nostra e agli uomini di Cosa Nostra perché altrimenti don Puglisi sarebbe vivo non ha non avrebbe avuto nessuna disturbo e allora forse è il momento di dire che è necessario che chi si dice Cristiano abbia anche una coerenza delle proprie azioni
Beh questo grazie anche per questa domanda
Questo ci porta immeritatamente
A capire chi il cristiano
Il cristiano che colui che vede il mondo con gli occhi di Cristo
E Cristo vede il mondo con gli occhi ritiro e Dio vede il mondo
Degli uomini
Riscattato dal male
E scusate se sono così egli elementare
Io
Soprattutto perché attinge alla libero rivelato che la Bibbia
Io nella Bibbia essenzialmente lo scorgiamo come lo scopriamo come colui che entra nella storia concreta degli uomini che la riscatto addirittura riscattato al male estremo che è la morte
Per cui un vero cristiano
Se segue le orme di Gesù
Non può non essere colui che stanno il mondo con quest'unica cifra
Riscattarlo dal male dall'ingiustizia e questo non significa che allora don Pino e il prete che ha una sensibilità sociale papa Francesco parla di una ricaduta
Sociale del Vangelo che è insita non perché sono un prete sessantottino
E don Pino ha conosciuto sessantotto sconosciuto il Concilio ha fatto una cosa forse anche aiutato dal Concilio e Dalla Chiesa che si rifletteva in quegli anni attraverso il Concilio ha capito che la storia è un'altra pagina di Vangelo che bisogna ascoltare
E se mai la sinistra la si legge alla luce del Vangelo
Allora è chiaro
Che chi segue la via di Gesù non è mai neutrale
Non può essere mai neutrale
Quando quest'anno come si fa ogni anno io ho trovato questo addizione
Lo mantenuta lo vivo ogni anno come un un incontro reale con la città
Nel discorso di Santa Rosalia io ottetto io non posso tacere
Non debbo tacere
Perché domani sarete voi che mi direte perché hai taciuto il Vangelo
Perché non hai annunziato mi è arrivata una bellissima lettera di un giovane che mi ha detto io sono ateo ma tu sei vescovo e devi annunziare il Vangelo
Allora il Vangelo non ci lascia mai neutrali
E vi ricordo e finisco perché non voglio che sia io io solo parlare ma vi ricordo una cosa
Il libro della sapienza è stato scritto molto probabilmente in contemporanea con il Nuovo Testamento citata tra il cinquanta prima di Cristo e il cinquanta dopo Cristo e c'è un capitolo due
Che parla degli empi che tramano contro il giusto venite uccidiamo lo mettiamola alla prova vediamo se io risponderà perché quello che lui fa ci giudica
E noi vogliamo che sia eliminato
Perché vive da figlio di Dio e il suo comportamento ci giudica
Che cosa è successo a Gesù
Questo è stato eliminato perché la sua condotta non è secondo la condotta degli empi cioè di quelli che vogliono detenere un potere esclusivamente umano chi sia serve al potere di tiro è chiaro che
Ne deve avere consapevolezza
Sì attività l'odio di quanti vogliono mantenere un potere sugli altri uomini
Limitandoli nella loro dignità e soprattutto limitandoli nella loro dimensione comunitaria sociale
E allora don Pino Puglisi si in questo è stato essenzialmente un vero discepolo di Gesù
Che è stato coerente
Con il suo signore e per questo la mafia
Lo ha temuto e lo ha ucciso
Perché non c'è potere più grande di questo quando un cristiano fa sul serio con il Vangelo incide necessariamente nella trasfigurazione del volto della città degli uomini non può che essere così e questo mi pare che sia quanto ci ricorda anche papa Francesco forse qualche problemino lo sta vivendo anche lui
Infatti mi veniva in mente che si può uccidere in molti modi e dunque e dunque tanti attacchi che vengono rivolti possono avere determinati determinati significati possono essere delle pallottole vaganti
E io vorrei dare la parola a Francesco franco-tunisino Franco pugliesi è uno dei due fratelli di don Pino Puglisi l'altro è Gaetano che non vive a Palermo
E Franco e Gaetano sono soci del Centro Padre Nostro
E sono due persone
Sono sempre rimaste un po'come dire in disparte raramente li avete visti sui mezzi di informazione se non per qualche intervista
Hanno con hanno custodito il loro dolore per tanti tanti anni nel Silenzio sono coloro che sono stati accanto a don Puglisi tutta la vita
Ne hanno conosciuto i giochi da bambino e la condivisione nella casa è la l'affetto dei dei genitori
Dunque la loro testimonianza è particolarmente importante per avere un'idea completa della della figura di di padre Puglisi e allora
Franco io vorrei chiederle questo e chi erano davvero un suo fratello
Cosa significa essere stato fratello di don Puglisi
Intanto io continuo ad essere fratello del padre pugliese non sono solo questo non lo so ancora
Quindi
Per quello che io mi ricordo che mio fratello era un fraterno affettuoso centri e aiutava perché io sono più piccolo di Fiume
Sono nato otto anni dopo quindi lui era il ragazzino ero bambino allora da tanta pazienza con me che mi ricordo era un bambino o movimentato diciamo non ero tranquillo e lui mi sopportava
Volentieri
Quando per esempio faccio un esempio se lui stava studiando e io volevo andare a passeggio lo Martellago in continuazione perché mi portasse assassine
Lui insomma lasciava di studiare mi portano a passeggio
A prescindere dalla figura di mio fratello che può essere rappresentata banalmente come un buon fratello basta facendo riflettevo con me stesso sul fondo sulla morte viola interni mio fratello
Se non fosse stato ucciso così violentemente
Io suppongo che non se ne parlerebbe così spesso in maniera così nei media eccetera
Quindi tutto quello che lui è stato affatto operato da trecento
Non sarebbe stato così pubblicizzato non sarebbe venuto a conoscenza di talenti
Per cui alla fine
I con qualche cosa che può essere può sembrare strano
La macchina l'ho ammazzato si ha fatto un favore alla società e alla Chiesa perché ha fatto sì che tutto quello che mi faceva e diceva venisse a conoscenza di tutti
è servisse da esempio a tutti
La cosiddetta ereditati padre Puglisi
E a disposizione di chi la vuole cogliere c'è a disposizione di tutti non ci sono stati degli eletti IRE l'eredità dei perché qui dieci solo di di coloro che l'hanno conosciuto di coloro che hanno praticato
Con lui la chiesa di coloro che hanno imparato il catechismo con luglio chi è stata la scuola con loro ma è a disposizione di tutti anche di coloro che non lo hanno conosciuto come Gesù Cristo del resto Gesù Cristo
Non lo abbiamo conosciuto noi però seguiamo il santo Vangelo che lui ci ha lasciato
In conclusione di questo e mi auguro che questo Guidotti
Che
Tutti abbiamo a disposizione adesso i suoi comportamenti di quello che lui faceva e chi mi vuol seguire le tracce lo faccia chi non ne volle seguire non la seguo
Soprattutto io ritengo e ribadisco sempre che lui c'era un punto di riferimento e di sacerdoti soprattutto per i suoi confratelli principalmente per coloro che fanno
Il prete
Per vocazione
Non come scelta di un mestiere secondario perché nella vita non sono riuscito a fare altro per questi vi sarà sempre una spina nel fianco
Come le persone che parlano un poco quando parlano scolpiscono
Colgo l'occasione per dire che è stato è stato pubblicato un numero speciale della rivista della diocesi poliedro dedicato proprio appare repulisti
E in occasione della visita del Santo Padre in occasione dei venticinque anni dell'assassinio
è un numero particolare vedete attaccati a quella bandiera della pace arcobaleno due ritratti uno di papa Francesco e l'altro di padre Puglisi che sono due disegni
Del grafico e della della pittore Nicolò D'Alessandro
Che li ha realizzati per per l'occasione perché mi è venuto in mente adesso perché quello che ha detto ora Franco pulitissimi è un po'quello che in qualche modo sia nell'articolo che gli ho scritto che in un altro non non ricordo in questo momento l'autore
Viene ricordato tutti avrete visto quella quelle uno scherzo di Ficarra e Picone che è una grande pagina di teologia della del parto per l'uccisione no
In cui loro dicono Lützow Pinocchio poi si scopre alla fine essere padre Puglisi è nato per l'uccisione si tratta si tratta di un parto per l'uccisione cioè lui è il primo perché è morto che poi la parabola della del del chicco di grano che non m'importa frutto San non prima marcisce quindi quello che ha detto Franco pugliesi e però è la verità
Alla fine alla fine dei conti
Lui è per noi il patrimonio è ed esempio davvero per tutti per la Chiesa universale
Perché è stato un ucciso e dunque tutto quello che lui ha lasciato è diventato per noi parola da da da seguire ed è veramente una riflessione che non sa che spesso non facciamo
è che forse dovremmo cominciare a fare quindi grazie grazie Franco per aver ceduto ricordato benvenuto anche al nostro Sindaco io vorrei passare la parola a don Enzo volte molti di voi lo conoscono il rettore del cioè del centro Santa Chiara siamo proprio a pochi passi da questo da questa realtà salesiana
Tra poco saranno appunto cento anni della presenza dei padri salesiani nel quartiere Albergheria
Don Enzo volte svolge un un opera insieme a ad altri confratelli a tantissimi volontari in questo quartiere pervasiva oserei dire nel senso che
Lavora con con le famiglie
Con con i bambini con le donne insieme a tante altre realtà vedo qua sono Valeria Gandini dalle sole comboniani anche anche questi anche questa realtà ecclesiale è proprio a pochi passi da qui e dunque conosce il quartiere palmo a palmo
Quasi
Lati devono temere un altro poco per conoscerlo meglio libertà
Perché perché è importante da appunto ascoltare don Enzo perché il compito che il centro Ca'Santa Chiara svolge a Ballarò all'Albergheria
è un po'quello che padre pugliesi svolgeva a Brancaccio è che tanti altri sacerdoti e altre associazioni svolgono in altri quartieri questa città cioè operano mettono in pratico concretamente ciò che il Vangelo dice e quindi sì incontra e si scontra con la realtà della città degli uomini diceva l'arcivescovo dunque
Cosa significa oggi essere sacerdote
In un quartiere come Ballarò in una città come Palermo
Ringrazio veramente della possibilità che mi è data di parlare non dell'opera
Ma di quello che siamo
E non della persona singola ma appunto di una roulette e di una comunità che penso sia una delle scommesse più belle interessanti che il sacerdote poi padre Pino in particolare abbia fatto in tutti i posti dove lui si è recato voi è vero che i tre anni di Brancaccio sono quelli che emergono di più
Ma rileggendo la sua vita e il suo curriculum proprio nella diocesi nella presenza che lui ha creato Saint-Jacques dove ha creato sempre del relazioni ti aiuto verso i più poveri ma soprattutto delle comunità
è una delle sfide più importanti è spesso difficile la chiesa ma la chiesa per natura la stessa parola lo dice è una comunità e un insieme di persone chiaramente tenute dallo spirito cioè da una forza come nostra
E questa Chiesa che non può essere la richiesta del etnie e Chiesa delle lingue delle culture ma la Chiesa sei oli che è un'altra cosa è un'altra sfida
Che penso il papa papa Francesco stia definendo e delineando con molta molta chiarezza a volte anche con difficoltà
Dove la diversità diventa ricchezza
Qui a Ballarò si respira questa diversità questo mondo il respiro che va al di là della stessa appartenenza di un quartiere che non è che cento per fortuna anche se vive delle sofferenze delle sacche di povertà di tanti tipi
Dove si intercettano tante povertà specialmente giovanili
Dove in questo quartiere purtroppo ancora ancora con difficoltà e si ha la percezione di essere comunità
Però ci sono dei segni
Questa piazza che prima non c'era il segno delle presenze che fanno Rete è un segno io voglio semplicemente declinare la figura di padre Pino Puglisi facendo riferimento a un uomo che io conosciuto che ha insegnato religione proprio nel momento in cui lui andava via
E poi veniva padre Pino al posto suo
Questo salesiano
Che non c'è più ma è che è stato qui più di dieci anni dopo molti lo conoscono e se lo ricordano si chiama don Rocco rendono e lui insegnava tra le altre cose al liceo Vittorio Emanuele eh
Quando è andato via perché è stato trasferito a San Gregorio alcune classi sono state prese da padre Pino Puglisi
Questa testimonianza quando l'ho sentita lo posso dire ad Argentiero trarre perché così poi lo coinvolgiamo anche in qualche altra piccola cosa
Mi ha fatto comprendere un legame che sembrava inesistente o sotterraneo
Cioè che i grandi uomini poi alla fine si incrociano ma non è detto che facciano un cammino insieme
Ma basta un incrocio basta sfiorarsi perché questa energia in qualche modo come un volano si riproduce
Questo fatto Rocco in questo quartiere non ha fatto altro che spezzare il Vangelo e lo faceva con un fare che poteva sembrare anche un po'strano per un prete
Perché aveva la barba lunga era un po'trasandato
Vedere un modo realtà per andare d'accordo con tutti
E non fare differenza di persone e non mettersi lì a fare il direttore o il cattedratico o il parroco colui che deve fare per forza alla morale
Ma stare con loro questa è una caratteristica importante della chiesa di spezzare il Vangelo qui a Ballarò come in tanti altri quartieri perché se non usciamo i primi noi sacerdoti consacrati
Comunità ma anche persone che vivono la dimensione cristiana volte inconsapevolmente perché diceva giusto Brino un grand'uomo
Che ha anche subito un po'di stato testimone di una visione anche se vogliamo un po'particolare diceva che e divino lottare per i diritti umani
è una dimensione che poi padre fino ha vissuto ma non come un lottatore in prima persona punto come un uomo schierato ma come un uomo un prete che ha capito che la cosa è più importante in quel momento era davvero fare prendere coscienza della dignità secondo passaggio andare al di là dell'assistenzialismo
Noi cattolici poi siamo bravissimi ce la portiamo un popolo come caratteristica fondamentale della storia a siamo stati i primi a fare aprire gli ospedali riaprire le chiese ed ebbero Shaari
Cose bellissime meritevoli che ancora oggi in tante parti pensate in Cina dove i lebbrosi sono ritenuti neanche uomini messi da parte
Gli unici lebbrosario che ancora dicono sono quelli dei missionari cattolici o in grandezza diciamo per Nicosia per tanti anni ha fatto questo e a e poteva andare dalla Cina in tutti i Paesi del mondo pensate macina anche di tanti decenni fa
Senza neanche bisogno di esibire il passaporto perché tutti lo conoscevano che era un grande benefattore però tante volte questa capacità che noi abbiamo anche di venire incontro alle persone
Può essere monca se manca un elemento importante che oggi attualissimo e che Padre Pio aveva intuito penso come tutti i grandi uomini i grandi preti grandi sacerdoti Primo Mazzolari Peppe Diana
In opus
Pino Puglisi parliamo anche di don Milani rimangono Don Bosco cioè che non siamo soltanto noi detentori della salvezza
Dobbiamo spogliarci di questa presunzione per cui soltanto noi possiamo salvare gli altri soltanto noi siamo bravi soltanto noi siamo gli unici educatori gli unici che veramente possono infondere dei valori positivi e umani ma non è vero
E allora la svolta sarà quella di andare di rompere gli steccati che magari tante volte ci sono anche delle nostre comunità ecclesiali dove si vive una situazione porterà settica è un po'fuori dalla realtà
è il mondo oggi non ha bisogno di questo ha bisogno di persone saldate
Salto scusate salde proprio nella spiritualità quindi il primo grande servizio da fare questo vanità e la spiritualità che non è una dimensione dicotomica
Altra
Ma è la base è proprio la sorgente quella che non si vede
Che dà vita a tutto
Indi il primo servizio quello che faceva Pino Puglisi pertanto il fatto che la crisi per tanti anni no cosa affatto fatte il formatore i tanti giovani in seminario incontri cioè ha capito che la testimonianza vera
Non è soltanto quella che fa qualcosa per gli altri ma è qualcuno per gli altri
L'essere come dimensione comunitaria personale e la sfida della chiesa perché altrimenti noi diventiamo una grande ONG rarissimi magari in tanti parti del mondo lo sappiamo fare solo noi ma per esempio qui non entrare
Centro Santa Chiara come anche le parrocchie le associazioni ma se non fossero in Rete se non fossero legate tra di loro ognuno con il proprio specifico rispettando il proprio specifico
No non sarebbe nulla sarebbe soltanto una specie di fuoco d'artificio che ogni tanto magari esibiamo
E noi siamo contro i fuochi d'artificio anche perché quei soldi veramente potrebbero andare per i poveri cerchiamo a poco a poco anche di farlo capire che organizza le feste
Anche in questo quartiere che c'è una modalità per esempio di venire incontro ai poveri e che diceva siamo tutti morti di fame ma arrivo togli i fuochi d'artificio per esempio delle grandi processioni
E dove
E dove la dimensione cristiana non può essere soltanto appannaggio di una formalità
Oppure di un gruppo che ancora oggi purtroppo tanti gruppi controllano il territorio con una presunta religiosità che diventa di facciata sono piccole cose che padre Pino Puglisi ha detto con molta chiarezza ma perché è stato ucciso
Anche perché ha detto con chiarezza alla confraternita
Non è vero che loro annunciamo il Vangelo ma era un modo per controllare ancora tetti dei tempi per avere il potere su quello piccolo spazio io di quartiere indie la proposta che faccio a me e al e a tutti davvero e inviare la la testimonianza il il messaggio che ci dà padre Pino in questa visione di Chiesa che deve essere sempre più aperta alle esigenze per l'umanità deve sempre più respirare del futuro della speranza
Adesso vorrei dare la parola a meglio noto anche il parroco di di San Gaetano l'avevo vista demolizione Francoforte approfitto
Per dire dunque c'è il parroco di San Gaetano a Brancaccio don Maurizio Francoforte anche lì si sta lavorando alacremente per la preparazione della visita del Papa ma è tra noi anche Franco la Torre Franco la Torre figlio di Pio la Torre
Che è venuta voluto venire qui perché al a partecipanti alla festa dell'onestà e lo salutiamo con grande affetto e stima volevo dare appunto la parola a don Maurizio erano senza donna a Maurizio Artale quante volte hanno sbagliato nella vita
Cioè a
A Maurizia tale che appunto è il presidente del Centro Padre Nostro o Luis sono le quattro e mezza quindi abbiamo diciamo i tempi si cinque minuti per fare qua mi diceva regia che ormai ormai vive di ritmi Francesco non
Dicevo Maurizia tale presidente del Centro Padre Nostro ONLUS è nato appunto ce lo dirà lui stesso dalla volontà
Dalla precisa volontà e dalla perseveranza e dalla caparbietà di don Pino pugliesi che ha fatto le umane e divine cosa in quel quartiere per riuscire ad avere quella sede come braccio operativo della parrocchia e e che poi ha avuto tutta una storia ma non non voglio che facciamo la storia voglio che vorrei invece che tu raccontarsi
Che cos'è il Centro Padre Nostro oggi a Brancaccio
Cosa fa eccome questo quartiere si è trasformato poco ma si è trasformato
Bah volevo cominciare con in questo quello che ha detto poco fa Francesco quando ha iniziato dicendo che ascoltando la Parodi pugliesi ci vorrà molto tempo
Lui al al controllo di riciclo fa abbiamo che ci vorrà molto tempo io oggi posso affermano invece ce n'è voluto molto bene ma oggi capo Brancaccio è cambiata
La figura del centro non è stato soltanto una una presenza profetica all'interno di un territorio e martoriato dalla mafia
Perché volendo usare un'immagine agricola che ogni tanto ci farebbe bene ritornare all'agricoltura eccome se a Brancaccio c'era una terra dove non era stata mai Arata
Quindi come questo terreno rovesciamento delle e con la figura di quindi si deve intonare altro Saccà quel terreno
E siccome lui incarnava il Vangelo e il Vangelo che spacca ed entra dentro
E non solo dopo aver passato lavato poi seminare allora sì che può nascere qualche cosa però poi ci ha messo nel conto che per spaccare quel terreno uno ci può rimanere anche ammazzato
Che succede dopo l'omicidio di padre Puglisi il martirio di padre Puglisi che c'è paura c'è paura all'interno della chiesa certo paura nella città
Perché la mafia aveva già cominciato alzare il livello non ci dimentichiamo appunto
Dopo l'anatema di Giovanni Paolo secondo alla Valle dei Templi la mafia comincia quasi a comprendere che la Chiesa non è stata mai collusa con lei
Indi finalmente però ci sono parole chiare finalmente alla chiesa usa delle parole di categorie proprio teologiche il perdono per il giudizio di Tio
Allora sotto quell'influenza ma soprattutto sotto quel sorriso che voi vedete alla quello un sorriso radioso e radiante
Se voi venite al Centro Padre Nostro troverete due fotografie una che va verso il mio ufficio c'è una fotografia di Puglisi che sorride è un'altra quando esce sembra che sorride
Ecco quello è un sorriso radiante arricchiti da Energia perché ti fa capire che alla fine di tutto quello che alla fine dalla giornata quando esce dal centro
E hai sofferto perché che hanno minacciato perché le cose non vanno come tu pensi o come dovrebbero andare e se quasi arrabbiato con questa figura che ti sorride
Però ti fa capire ma tu che te la mente
Io ci ho rimesso la vita e allora la testimonianza complice non deve portare proprio quella primo emanare fedele a quel mandato
è il mandato che ci ha dato quindi se rimanere nel territorio e di stare là
Di continuare l'opera che io ho cominciato ma poi diceva comincia con un sogno lui fa un'intervista a canale quarantasei dove racconta il sogno parlano non c'era niente allora questo aspetto si fa prima a dire quello che c'è a Brancaccio e non quello gamma e allora nel tempo avendo preso pezzettino per pezzettino tutte quelle cose li abbiamo realizzato al centro sono passate migliaia ma veramente migliaia di persone di volontari e grazie asse ognuno fa qualcosa di uno di loro abbiamo realizzato il centro polivalente sportivo il centro aggregativo per anziani la casa che accoglie mamme vittime di abuso e maltrattamento la casa che accoglie detenuto in esecuzione penale
Che grazie al loro servizio noi riusciamo a tenere aperti molti servizi
Eppure i detenuti sono quelli che vengono emarginate
Anticamente le carceri si trovano fuori delle città come lebbrosario ospedale perché e i cimiteri quasi a volerne prendere a distanza e invece lui si farla propria loro parla e lontani
Parla i carcerati gli dice se citato l'opportunità vi verremo a trovare in carcere ma sappiate che quando uscite non siamo disponibile ad accogliere e pugliese farlo alla mafia venite a parliamone confrontiamoci
Ecco questo è l'atteggiamento che abbiamo mantenuto in questi anni e finalmente si arriva allegando svolte che quello finalmente del progettare pensare una sinfonica Brancaccio l'ultimo sogno di pochissimo
Purtroppo abbiamo cominciato al contrario perché sino a cominciare prima nel corso di un asilo nido e poi il resto è un po'come uno che va al ristorante comincia dal PSR e poi finisce a mangiarsi il resto però ce l'abbiamo fatta
Branca c'è la testimonianza che se uno crede
Si può fare Cetto per fare un asilo-nido ancora venticinque anni e finalmente dopo un una grande collaborazione di cui parlava don Enzo
Che è quello di dire
Mettiamoci insieme quindi comune da parte sua mette il terreno cento pare non so fa il Progetto la Fondazione Giovanni Paolo secondo pensate
Un vescovo emerito difeso la presenta alla Fondazione Giovanni Paolo secondo che investono a Palermo ma perché nessuna quale ma investono sul Vangelo non invece sono a Palermo a Brancaccio non fanno una cortesia a me a me Enno don Corrado ma è una continuità con frange
E allora la presenza del centro diventa anche sentinella
E diventa profezia diventa chi sollecita giornalmente alle istituzioni le istituzioni sono cose un po'un ci provano noi diamo sembra i fianchi
Ero al loro non ci dobbiamo rivolgere voi pensate che se ci rivolgevamo i fratelli Graviano a quest'ora Brancaccio non c'era una scuola una chiesa tutto avevamo tutto ma le istituzioni istituzione Chiesa
E il fatto che noi cattolici come dicevi tu non è insomma i cristiani ci sentiamo quasi i detentori di chi deve dire le indicazione e perché abbiamo un retaggio i una forma mentis ecclesiale che diceva
Extra ecclesiam nulla salvo se c'è fuori dalla chiesa non c'è salvezza solo noi siamo la salvezza ecco qui si apre un centro sociale di fronte alla parrocchia e ci mette un nome Centro Padre Nostro perché a parere nostro si devono rivolgere tutte
No no A pagina allora la presenza nel territorio che ha fatto la differenza e arriva dal punto pure di infrastrutturare un quartiere ora finalmente conosceremo la piazza
Una piazza Brancaccio e anche a lato siamo passati da tante penne però l'abbiamo vinta
Quindi il Centro Padre Nostro donerà al Comune di Palermo il Progetto della piazza di Brancaccio e così mi portò a rifondere alla Comunità europea
Ma quel territorio quel pezzo di terreno che era ormai in clausura
I chi lì dentro non dovrà pensare era quasi sconosciuto questo questo terreno la ecco allora
Il centro conosciamo fatto ciò che accendono ogni tanto qualche luce su zone d'ombra ecco Luisi questo sorriso radiante radioso c'è aiutata in questi venticinque anni e per raccontare semplicemente che cosa è il frutto di i del centro pare non so che non è soltanto appunto alle regate i servizi avere creato delle strutture chiudendo appunto
E quella famiglia che si rivolge diciassette anni fa al centro fare non so
Lei aspettava un bambino già avevano tre bambini di cui uno portatore di handicap
Pieno centro mi dice abbiamo deciso di abortire allora già c'è il primo passaggio perché questa famiglia viene al Centro Padre Nostro poteva abortire non è solamente nessuno però qua si voleva un confronto e allora io non gli dico è peccato e stai sbagliando sta attento
Capisco quali sono i suoi problemi scusami perché perché non ce la facciamo economicamente perché abbiamo una casa troppo piccola e perché già c'è un bambino portatore di handicap alleghi dico ma se diamo duecento euro fino a quando il bambino farà diciotto anni
E se ti trasferiamo di casa e ci accolliamo noi gli affitti e ti facciamo il trasloco
E allora loro decidono nono abbiamo deciso sarà vanno ma il tempo di arrivare a casa ritornano vi chiamano se ancora centosei erano le dieci di sera ritorna dice abbiamo deciso
Abbia deciso di non abortire più oggi Francesco c'ha diciassette anni e tutti gli anni festeggia il suo compleanno Centropadane nostro e lui lo fa e lo dice sempre io sono vivo grazie al centro parla russo e grazie a fare utili quindi avere fatto solo questo giorno e eletto tanto
Ma bellissima una bellissima testimonianza che ci fa capire come le cose piccole poi ci sono i segni reali
Io vorrei passare la parola proprio per un saluto conclusivo prima della sorpresa che ci annunciava Francesco
A Giovanna Naldini della dell'associazione Cassano l'altro che è un po'il motore insomma della festa dell'onestà ma di tantissime manifestazioni che si svolgono nel centro storico e in particolare in corso Vittorio Emanuele e dintorni
Anche perché insieme a Maurizio tale dovete fare una cosa
Grazie
Come diceva poc'anzi padre Volpe la condivisione e la condivisione il ventisette è qualcosa che ha unito le associazioni in facendo diventare un munifico quartiere
Non esiste più corso Vittorio Ballarò o Brancaccio
E Palermo e la nostra città siamo coloro che l'amiamo
E l'esempio è proprio la condivisione che spesso magari si si prospetta Massimo o Marco i Ballarò non è più solo un problema di Ballarò è un problema di corso Vittorio o che possa essere Maurizio
Sul Centro Padre Nostro
Non ci sono più le distanze
E noi li padre Volpe
Oggi vogliamo suggellare questa unione
Questa
Condivisione donandole il quadro di padre pugliesi se ognuno può fare qualcosa allora si possono fare tante cose
Quindi questo questo quadro realizzato dai loro Scalisi Palmintelli dovrei dovrà
Incorre pieni agli altri che è un vero talento è un Torre è un talento è un portento per Palermo non per parlare offerti a Palermo
I corpi rubò trenta secondi trenta se no Francesco mi uccide
Igor Scalisi è stato l'autore e anche diciamo il progettista di questa di questa idea straordinaria anche alcuni scusate e che al alcuni alcuni dimetto qua che a me
Che alcuni Vittorio e che diciamo triste street artist ecco hanno realizzato proprio all'Albergheria se voi fate una passeggiata quest'estate troppo hanno diciamo di della grandezza di questo di questo palazzo hanno realizzato dei murales straordinari che hanno regalato volti noti e meno noti acque stavo quartiere e lui è una delle anime di questo di questo Progetto io ti chiedo soltanto perché l'hai fatto e che cosa che ha dato dipingere il volto di padre Puglisi
Quando ero ragazzino sono state sotto il ponte di liberalità su lo chiamavano ragazzi biologo e scrittore
Sono un po'emozionato perché
Solo cresciuto questa città
Io ero un ragazzino comportato questa cosa degli o meno fornito
Riuscire oggi
Vado del con la speranza perché le cose io sono morte ma
Parlare dopo venticinque di un uomo
Di un uomo di chiesa
Riuscire a trasmettere ancora oggi lo sforzo del suo coraggio questo verrebbe sta tutto dentro quel sorriso Bellomo voluto
Questa dell'onestà è nata con l'associazione Cassaro alto è il nostro messaggio a tutti i parenti vittime di mafia
Era proprio questo che noi credendo nei valori per cui loro sono morti il loro sacrificio non è stato fanno concludo con queste frasi se ognuno di noi può fare qualcosa si possono fare tante cose grazie