Sinodo valdese metodista 2018: intervista ad Eugenio Bernardini, rieletto moderatore per il settimo ed ultimo mandato

Trentuno agosto si è concluso il Sinodo della Unione delle chiese metodista e valdese si è concluso con la riconferma ENEL settimo anno quindi l'ultimo anno
In cui può essere rieletto il moderatore Eugenio Bernardini cominciamo intanto collettive degli un bilancio di questo sì
Abbiamo iniziato o la nostra settimana del Sinodo sotto l'attenzione di due e venti immigranti in particolare la questione dalla nave diciottenne incredibilmente una nave della Guardia Costiera italiana che non potrà sbarcare le persone soccorse in un porto italiano
Lei conseguenze del crollo del ponte di Genova noi abbiamo iniziato come da tradizione Colonnata liturgia con un culto solenne
Sia nella predicazione sia nelle preghiere intercessione la colletta abbiamo tenuto presente questi due che venti coloro che migrano forzatamente
Perché nessuno
Emigra dalla sua caso suo paese se non per motivi di forza maggiore e le vittime e gli sfollati di Genova
Lo abbiamo fatto nella consapevolezza che non c'è un prima Joni dopo gli altri o prima gli uni e niente agli altri perché in una comprensione evangelica
Della dell'amore della carità della solidarietà non si può fare una tabella delle priorità
Restrittiva il nostro prossimo è chi si presenta sulla nostra strada in un
Situazione di bisogno
E quindi abbiamo avuto immigranti abbiamo avuto gli sfollati di Genova per noi sono sullo stesso piano senza differenziazioni nazionale o nazionalistiche
Etniche
Religiosa e questi temi
Diciamo Sternhell dell'agenda politica che scuotono anche l'opinione pubblica e il dibattito in Italia sono stati presenti un po'in tutte le nostre giornate
La giornata alla prima serata
Pubblica ogni anno voi Dedicated aggiornata alla serata di lunedì una incontro pubblico
Questa volta era presente viceministra del governo governo italiana Manuela del tre e due sociologi Paolo Naso e Luigi Balzano Bersano oltre alla Pastore ha valdese di Milano Daniela Di Carlo e naturalmente alla moderatore
Questa serata possiamo mettere in connessione con un altro documento che è stato presentato in questo signore il Manifesto per l'accoglienza della Federazione delle Chiese evangeliche evita
Esatto Dodi
Aveva organizzato questa serata proprio nel quadro dell'impegno che è noto per la nostra con le volontà di accoglienza per i nostri progetti particolare ricordo i corridoi come evitare insomma noi abbiamo una posizione che certamente molto lontana da quella del governo anche se nel governo riconosciamo che ci sono
Boh voci sensibilità leggermente diverso quando abbiamo invitato alla viceministro delle degli esteri
Eravamo consapevoli che sarebbe stato un dialogo difficile perché certamente non siamo sulla stessa lunghezza d'onda anche se magari personalmente la viceministra
Terrei molto su posizioni più ragionevoli aperti e di quelle invece del del gruppo dirigente
Dei due vice presidenti Dimaio e Salvini quindi per noi è stata un po'la scommessa c'era obiettivamente dell'imbarazzo perché siamo su posizioni molto lontane ciononostante devo dire che la viceministra ascoltato le nostre ragioni è stata molto aperta
Ha dovuto affrontare la contestazione delle magliette rosse che erano presenti alla serata con cui comunque interloquito accettato anche il dono due magliette rosse
Per lei che anche dalla nostra parte abbiamo avuto delle contestazioni perché il il come rapportarsi con un governo come quello italiano come quello attuale che ha dei comportamenti
Che noi condanniamo in modo totalmente chiaro alla la vicenda dalla nave dice attestata vergognosa così come tanti episodi gravi in generale la posizione di immaginare di potere blindare il mare blindare le frontiere criminalizzare chi accoglie nel mare in terraferma magari prendendo spunto da alcuni episodi che pur ci sono stati di accoglienza interessata ecco e non semplicemente motivata da dalla risposta di bisogna ecco come confrontarsi con un Governo alcuni siamo lontani su quasi tutto anche per noi è stato motivo di discussione anche contestazione interna però io vorrei superare sottolineare una cosa soprattutto
Per gli ascoltatori era scopritrice di radio radicale c'è un metodo anche per affrontare il dissenso e anche il contrasto politico il metodo che quello del confronto diretto leale
Faccia a faccia
In cui abbiamo la speranza di protezione convincerà l'altro
O portarlo su posizione che consideriamo più ragionevole che l'alternativa è che vivono dichiara con monologhi sul sociale
Covo sulla carta stampata o di interventi di comizi Escrivá piazza nelle istituzione la proprio posizione senza possibilità di dialogo
Io credo che in questo Paese ne dobbiamo tenere aperti gli spazi di dialogo per sperare di poter trovare delle posizioni comuni che sono più rispettose dei diritti soprattutto dei più deboli
Questa tua posizione definirei radicale viene alla mente
Quell'articolo di Pier Paolo Pasolini dove dei radicali diceva non avete avuto punto rispetto al dialogo l'accoglienza al confronto non avete fatto avuto paura né di meretrici mesi pubblica e né tanto meno di fascisti
Sì e così e io posso che ricordare altre parole
Di un grande leader della lotta non violenta come Martin Luther King
Che nel famoso sermone rafforza via mare che tutti citano pochi leggono il pochissime ancora meno ancora praticano quando disse coloro che essi che non non accettava non la i diritti per uguali per per i neri e per gli afroamericani in questo famoso sermone dice no no non vogliamo vincerlo dei vogliamo convincerli cioè noi vogliamo vincere con voi non contro di voi e lo faremo con la forza del nostro amore ma dell'amore vero quello del confronto quello del convince non quello che irride
Come mandare i bacini attraversi sociale dire richiamo per provocare per irridere
Questa volontà
Quindi del confronto del confronto politico del confronto ideale che non solo ideologico e tipico di una società civile e anche di una pratica non più non violenta perché se non si riesce a portare insieme nelle grandi maggioranze delle nazioni dei popoli non ci sono dei veri cambiamenti ma ci sono solo delle contrapposizioni che portano all'alternanza di gruppi di potere Sorbi
Alle istanze degli altri
La serata pubblica aveva titolo comunione missione e giustizia giustizia sociale immagino ma da questa radio non possiamo non osservare che in questo Sinodo di quell'altro giustizia della giustizia delle carceri dei processi che non finiscono mai
Del sovraffollamento della negazione di diritti umani in questo Sinodo non si è parlato
No effettivamente non si è parlato posso dire che da una parte le giornate sinodale non possono tutti gli anni affrontare numero troppo ampio di argomenti ma riconosco anche che sulla questione del
Delle carceri e dalla giustizia cioè un'attenzione che considero troppo scarsa nonostante che noi siamo cara quella parte in quella quella parte di società che carcere frequenta
Dal punto di vista di coloro che entrano per in qualche modo sostenere le persone incarcerate sia con Mac cappellani delle carceri sia come volontari nelle varie associazioni con nonostante questo devo dire che anche noi
Abbiamo una distrazione strutturale
Sull'affrontare pubblicamente queste tematiche nella speranza che ci sia un cambiamento questo forse sarebbe stato anche un anno importante proprio perché la sperata riforma
Dell'ordinamento penitenziario che era stata avviata traccia dal precedente Governo e non portata a termine
Probabilmente sarà definitivamente accantonata in queste ore certamente non è una buona notizia per nessuno perché nel carcere ma anche per chi fuori pensa di essere così più sicuro
Concludiamo con i due autorevoli sono stati definiti nel documento di approvazione documenti relativi alla bioetica i temi del fine vita e dell'ecumenismo documenti che erano stati approvati già nel sinodo dei due mila diciassette ma ci sono passati attraverso il vaglio che la risposta delle varie chiese nel territorio italiano
Sì qui c'è una questione di tecnica diavola e anche di tecnica di valore del del riconoscimento di questi due documenti che fanno il punto della situazione alcuni siamo giunti il primo quel documento sul fine vita è un documento anche molto avanzato anche per alcuni all'interno della nostra Chiesa che lo ritengono troppo aperto nella direzione del dell'eutanasia altri invece che ritengono che se si è invece l'unica opposizione umana ragionevole e che possiamo vere
Tenendo conto che comunque il passaggio della legge sulla decisioni per il fine vita
Recente del scorsa legislatura lo abbiamo salutato come come evento di civiltà di grande importanza ma non possiamo pensare che risolva
Che dia una risposta efficace a tutte le situazioni di sofferenza e di difficoltà suo produttore di fronte al certi tipi di malattia in situazioni
Molto difficili la decisione di ritenerlo punto di riflessione autorevolezza significa che in realtà noi non poniamo
A tutti nostri membri di aderire a alle proposte che ci sono in questo documento che appunto sono coperte in determinati casi molto certo circoscritti ma insomma possibili
Anche in direzione tutta Nasica ma abbiamo voluto dare la libertà di maturare perché a volte le contrapposizioni ci sono perché non tutti sono giunti ha un medesima posizione in un cammino in un percorso di maturazione ma abbiamo lo stesso voluto fare questo atto perché nella discussione che abbiamo avuto nelle chiese il documento è stato da una parte criticato ma dall'altra molto sostenuto e continuerà quindi per essere a essere per noi uno stimolo è anche per la società e per gli specialisti che continuano a discutere su un tema devo dire su questo facendo dei passi avanti significativi forse a una velocità troppo lenta perché in questo momento sta soffrendo ma indubbiamente non siamo più nella situazione di un tempo l'altro documento
Sull'ecumenismo diciamo affronta tematiche meno drammatiche
Rispetto a quello del temi degni di fine vita però è stato importante
Fare il punto soprattutto perché questo documento viene dopo le nuove esperienze
Venerdì visita fraterna con Papa Francesco e anche di esperienze nelle parrocchie col movimento e ricorda i corridoi umanitari con Sant'Egidio
Di esperienze comune sulle sui confini non ci siamo trovati
Con tante associazioni cattoliche parrocchie Caritas a Ventimiglia in Val di Susa o sulla questione dei transiti delle frontiere europee insomma e sono stati elementi importanti che ci hanno fatto toccare con mano che una nuova fraternità è possibile questo documento ne tiene conto rispetto a quelle precedenti e quindi diciamo mettiamo un punto fermo a oggi nella speranza di poter andare avanti
Grazie grazie genio Bernardini confermato moderatore della Tavola valdese colui abbiamo parlato di questo sinodo che si è appena concluso a Torre Pellice dell'unione delle Chiese metodista e valdese