Festa Nazionale de l'Unità 2018 - Presentazione del libro di Marco Damilano "Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia" (Feltinelli)

Alla intanto buonasera a tutti e e grazie grazie non sono a chi ha diciamo deciso di partecipare a questa presentazione del libro a questa discussione ma innanzitutto grazie al nostro ospite
Grazie al nostro nelle per aver accettato l'invito
Soprattutto per aver scritto un bellissimo libero
Non ci siamo messi d'accordo e non no nessuna diciamo percentuale da parte dell'editore e un libro che merita davvero di essere lento
Ed è un libro non solo scritto molto bene ma è un libro che fa pensare è un libro che cerca di restituire quella ricchezze quella complessità alla figura di Aldo Moro e nel fare ciò però parla di oggi e forse anche di domani
Ecco perché vale la pena leggerlo
E naturalmente vale la pena in in una festa come come questa discuterlo se l'autore come lui dimostra questa sera è disponibile a discutono io
Diretto bisogna far parlare ovviamente l'autore innanzitutto
Siccome il libro è un libro che meriterebbe come dire molto tempo ogni ogni pagina
è una diciamo una scoperta di un aspetto di una faccia di Aldo Moro e al tempo stesso è uno spunto sull'attualità ma c'è una un insistere su su alcune questioni che potremmo intanto i iniziare ad affrontare cede ad esempio una che come dire caratterizza un po'tutta la ricostruzione che da Milano propone della figura di Aldo Moro ed è quella di una come dire di una tensione ideale che non viene mai meno
Anche quando la situazione che si tratta politicamente di affrontare di governare e molto difficile e non consente di arrivare fin dove la tensione ideale vorrebbe ma tuttavia la tensione ideale non viene mai meno questo è siamo uno dei profili che caratterizza il pensiero di Aldo Moro e allora quando Aldo Moro
Per esempio si interrogavo o interviene
Ragionando sul rapporto che c'è tra politica istituzioni e società
E Moro in questa riflessione elabora una vera e propria filosofia politica una vera e propria dottrina dello Stato oltre che dell'azione dei partiti ecco io ti chiederei sei voglia innanzitutto di di dieci
Com'è che come dire il sei sei arrivato ai ha così bene evidenziare questo aspetto del pensiero di Aldo Moro
Allora grazie intanto grazie alla festa per questo invito grazie Andrea Simona che mi aiutano a parlare poi spero anche qualche intervento se se lo riterrete utile io ho scritto questo libro
Per una spinta personale
Chi lo leggerà troverà anche la la bollava la scintilla narrativa che però non è un espediente ma la la verità da cui sono partito cioè il fatto che casualmente avendo andando a scuola nove anni mi sono ritrovato la mattina del sedici marzo mille duecentosettantotto all'incrocio tra via Mario Fani e via Stresa quell'incrocio che ha cambiato la storia d'Italia
Poi
Io stesso scrivendo facevo fatica a capire che tipo di libro volevo scrivere perché non era un libro sul caso Moro assolutamente no anzi dichiaratamente è un libro che vuole liberale Aldo Moro dal caso Moro come ho detto spesso nel senso che la figura e quindi qui risponderà subito quello che mi ha chiesto Andrea ora al tema proposto da Andrea la figura di Aldo Moro è stata
Consegnata alla memoria la storia soprattutto dei ragazzi che si sono rinnovati dopo dopo il mille duecentosettantotto molti anni dopo
In alcuni casi come l'il politico rapito ucciso dalle Brigate Rosse fine non c'è non si sa altro di Luís non c'è il che l'immagine dell'uomo in maniche di camicia prigioniero e quella ancora più tragica del cadavere nella nel bagagliaio di rare non rossa
La sconcia Stivala chiama il l'ha chiamata il poeta Mario Luzi un corpo a Chambery l'altro in una sconcia si stira poi c'è l'altra l'altro volto quello del diciamo del santino
Aldo Moro un martire della democrazia stato ucciso dai nemici della democrazia
Tutto vero intendiamoci però una volta fatto il santino che cosa resta di cui l'uomo e di quella politica e allora scrivendo mi rendevo sempre conto di più che per fare questo racconto bisognava fare un viaggio un viaggio fisico cioè andare in alcuni posti che
Rappresentavano o Aldo Moro ad esempio il suo paese natale maglie nel profondo Salento
Oppure Dip personaggi del mondo della cultura intellettuali che di Moro avevano parlato colui avallo interloquito Pasolini Sciascia poi forse volete ne parliamo
Personaggi della politica che lo avevano incrociato e cui io stesso ho fatto un esercizio
O vinto la tentazione di andare in posti ad esempio di venire qui
Perché qui Ravenna era la città di Benigno Zaccagnini la provincia di Benigno Zaccagnini vedi con Moro ovviamente ha fatto un po'tutto tutto il suo percorso politico
Oppure Enrico Berlinguer il partner di Aldo Moro io sono andato però cercarmi
Craxi
E perché sono andato a cercarmi grazi perché era una figura che ho pensato avesse che incrociava Aldo Moro erano assicura che a me non piaceva
Che ho sempre combattuto anche se io in realtà ho cominciato a fare il giornalista quando la parabola di crack politica di Craxi si era già esaurita
Ma proprio per questo mi interessava
Trova cercare un confronto con quella figura
Quindi un viaggio fisico e si muove da maglie ad Hammamet
E poi è un viaggio nella memoria che va avanti indietro cioè risalire a chi era Aldo Moro quindi quel ragazzo nato nel profondo Salento il mille duecentosedici e in avanti cioè che cosa è successo in questo Paese
Nei quarant'anni successivi dal mille novecentosettantotto al due mila e diciotto
Allora il primo passaggio quello indietro
Poteva diventare una biografia di Aldo Moro ma anche questo non era le mie intenzioni sono storici molto bravi Umberto Gentiloni Guido Formigoni hanno scritto molto e molto bene con i documenti alla mano
Volevo tenere insieme però i due i due passaggi quello del che va indietro nel tempo per raccontare che cos'era la politica ai tempi di Aldo Moro
E raccontando il massimo esponente di quella stagione e che cos'è la politica senza Aldo Moro
Raccontando un vuoto che
Molti storici dicono sì causato nel mille duecentosettantotto che non è soltanto l'anno di Moro e l'anno delle dimissioni del presidente leone d'elezione di Pertini
Lando anche di papi ma insomma per l'Italia è un anno in cui ecco una cosa viene sempre dimenticata nel libro neanche cioè per la verità
è l'anno in cui il piccolo partito radicale che all'epoca aveva l'uno virgola quattro per cento dei voti
Raccoglie le firme per fare un referendum sul finanziamento pubblico dei partiti
Tutti i partiti sono contro e guardate in quel momento il sistema dei partiti e forte
E autorevole e rappresentativo
Nel mille duecentosettantasei quando si vota per le elezioni politiche la DC e il PC
Insieme hanno preso il settantatré per cento dei voti in un'Italia in cui votava il novantatré per cento dell'elettorato quindi e fu Aldo Moro a dire sono le elezioni dei due vincitori
Espressione è stata anche molto ripetuta nei mesi scorsi però
Altro che due vincitori erano due vincitori davvero rappresentavano i due terzi degli italiani che perché tutti gli italiani tranne gli anziani malati i lavoratori all'estero andavano a votare
Quindi tutti i partiti erano contro quelle saranno che occorre saper non prese il quarantasei per cento dei sì all'abolizione del finanziamento pubblico e allora quello un anno in cui il sistema politico davvero entra in crisi ma avendo scelto di raccontare una figura possiamo dire che che entra in crisi
Con l'omicidio di Aldo Moro e allora ha detto che entra in crisi poi bisogna vedere che cosa è successo nei quarant'anni successivi quarant'anni di vuoto quarant'anni in cui la politica come diceva Luís
Nel suo ultimo nel suo ultimo discorso ai deputati e senatori democristiani un certo punto dice
Con
Quel modo di parlare che molti porgono così dato fumoso invece se uno rilegge quei discorsi
Sono delle Sinfonie insomma che certo Servolo orecchio educato l'ascolto ma per chi ama la politica infilarsi in quei discorsi e come entrare in una galleria d'arte o in un concerto di musica
è un certo punto dice
Bisogna dire che qualcosa in questo sistema si è guastato
Si è guastato c'è un meccanismo che si è inceppato dopo è stato è anche un un un aggettivo vuol dire qualcosa se corrotto qualcosa non funziona più
E lo diceva lui che era il vertice del potere ecco una prima lezione che ho capito tenendo insieme il prima il dopo
Che si può essere il vertice di un sistema politico rappresentarlo totalmente fino a subirne la responsabilità perché le Brigate Rosse dissero l'abbiamo rapito perché l'UE il capo del sistema
E per certi versi avevano anche ragione
Che era il capo il sistema ma si può anche essere il massimo critico di quel sistema perché tu parlavi di tensione ideale e che è una parola molto porterà la tensione lui diceva il principio di non l'appagamento
Puoi essere il politico più in auge il sì del vertice del sistema ma non essere soddisfatto ed essere critico di quel potere che pure tu rappresenti cioè continuare ad ascoltare la società e a intuire
I segnali di crisi i segnali di incomprensione i segnali di distacco ecco qualcosa che ha perso la politica credo nei decenni successivi questa capacità di ascolto che sicuramente Aldo Moro aveva
Mio di riaggancio proprio a quest'ultima affermazione che tu hai fatto la politica che perde la capacità di ascolto
Con la morte di Aldo Moro e una d'umore o che tu racconti grazie anche agli archivi che tu vai a visitare l'Archivio Flamigni denunci anche la condizione in cui si trovava per andare a vedere tutto quello che il materiale
Che riguarda non solo Moro ma anche Moro anche il Moro più degli affetti quello che viene descritto semplicemente con le iniziali del proprio nome chi è a punto m in modo tale da di identificare se non altro
La persona all'interno di questi materiali di questi documenti Tucci racconti
Di un Aldo Moro o dai tempi lunghi
La lentezza del sud ma di un Aldo Moro che non si concedeva la stampa
Di un Aldo Moro che era restio a lasciare dichiarazioni sui giornali
Di un Aldo Moro che faceva i suoi interventi appunto lunghi che devono essere letti e riletti ha una laurea in storia contemporanea mi ricordo che a ventuno anni
Quando mi facevano leggere i discorsi di Moro sembrava anche per noi appassionati che fosse una sorta di punizione perché era chiaro che dovete andare a reggere rileggere inondate di quella base ancora strutturata capace di appunto abituare l'orecchia quella Symphonia che poi la riscoprì
Con gli anni il varo dei tempi lunghi e il Moro appunto che nei confronti pura ascoltando e avendo il contatto con quello che è la realtà tanto da denunciare la possibilità di una democrazia interrotta
Ecco che però
Oggi
Che invece siamo immersi nella comunicazione non potremo più pensare alla politica
Tolta ai staccata stiamo qui con uno streaming per esempio siamo qui a riportare quello che noi stiamo dicendo abbiamo una sfida che è diverso quella di provare a rilanciare la sfida di un tempo lungo rispetto alla politica di una politica che sia capace di ascoltare ma con il tempo corto rapido e veloce di una comunicazione che immediata e quella del twitta e quella dirittura che ha portato anche forse voi giornalisti a dover modificare il modo di fare giornalismo perché l'Agenzia rilancia quelli che sono i comunicati Facebook i Twitter degli stessi degli stessi politici e il Twitter ti spinge alla sintesi
Io immaginarmi i discorsi di Moro
Nella sintesi la lentezza di Moro nella sintesi di un tweet ed è si rischia anche le incomprensioni si rischia l'incapacità della profondità ma come è cambiata però la società di oggi
Rispetto ad una società di un tempo che forse era più davvero più disposta a comprendere l'approfondimento o non si poneva il problema dell'approfondimento perché era sufficiente quello che gli veniva detto
Beh è una provocazione interessante certo Aldo Moro in centoquaranta caratteri non avrebbe neanche saputo dire come si chiamava anche se insomma il nome era era bello
I centoquaranta caratteri perché era un'altra cultura politica quindi è un'altra modalità di comunicazione faceva ma non solo lui
Tutta quella classe dirigente facevano pochissime interviste
Quando Enzo Biagi va a intervistare Enrico Berlinguer di chiede lei segretario quanti anni ha Enrico Berlinguer risponde Sorrentino informazioni di carattere personale che le potrà fornire l'ufficio stampa del mio partito
Quindi ovviamente siamo distanti anni luce dalla personalizzazione della politica e anche dall'esigenza di velocità e di comunicazione
Direi che la comunicazione è un mezzo è una modalità della politica il problema italiano è che la comunicazione è sostituito la politica e questo è successo in un modo radicale che non ha avuto paragoni nel resto d'Europa dove tutti i politici usano Twitter usano Facebook usano la televisione usano gli spot e ci mancherebbe
E tuttavia non hanno mai abdicato all'idea che sia la politica e sia il loro essere uomini e donne politiche pensate ad Angela Merkel
A indicare una direzione e a rappresentare perché appunto le parole che si sono smarrite secondo me in questi quarant'anni sono prova rappresentanza
E alla fine anche la parola decisione la rappresentanza del che di di cambio in cambio si è pensato che la rappresentanza fosse soprattutto la rappresentazione invece la rappresentanza una parola un po'diverso avrà la rappresentazione cioè non basta essere abili nella rappresentazione fa bisogna davvero rappresentare le istanze di cittadini perché senza questa questa la rappresentanza i cittadini vanno da un'altra parte
E poi a questo proposito c'è un passaggio adesso vado vado a memoria dove Moro nel suo memoriale a un certo punto il memoriale diciamo il testo che Luís ha subito come interrogatorio da parte delle Brigate Rosse che gli pongono una lista di domande Luís lui risponde ballo in questo luogo reale in realtà parla di politica quindi non è un incredibile documento politico e a un certo punto racconta di aver visto un film
Il regista Roberto Faenza lo conoscete molto bene un regista ancora molto molto in auge
Un film dove era una specie di Blob ante litteram
Sulla democrazia cristiana sulla democrazia cristiana e c'è una scena finale che fa vedere un congresso della democrazia cristiana dove i delegati che pure farebbero parte lo stesso partito non hanno più un collante
E si mena non c'è una grande rissa tra delegati della platea congressuale della democrazia cristiana e nel nel sonoro si sente Vaffa Lucullo
Il film che si chiama Forza Italia e Aldo Moro commenta
è un linguaggio spregiudicato che non mi appartiene
Ma che evidentemente rappresenta qui vado a memoria qualcosa che c'è nella società italiana qualcosa di nuovo e di spregiudicato che avanza nella società italiana
Allora pensare che nel mille novecentosettantotto è una pura suggestione ovviamente che va molto al di là di che del pensiero di Moro
Pensare però che nel mille duecentosettantotto in un film che si chiama Forza Italia compare il Vaffa un cumulo all'interno di un partito dove i delegati non riconoscono più una ragione di stare insieme
Ecco come se insieme siano prese le crisi della politica successiva perché dobbiamo pensare che dal titolo di quel film è noto un partito e dal grido di quel Vaffa che sostituisce il dibattito politico poi è nato un altro partito come poco fa ci ha spiegato o Roberto Fico
Questo
Mi interessa raccontare
Al di là del tema della comunicazione mi interessa raccontare che non solo la con la comunicazione
Ma il vuoto che si è creato tra cittadini e politica è stato colmato o da un grido di stadio
O da un in proverbio che però sono cose che dobbiamo prendere maledettamente sul serio dato che sia il grido dista del da stadio sia il il Vaffa hanno dato vita a movimenti e partiti che hanno raccolto milioni di voti e allora questa è uno di qualcosa
Che ci si deve fare interrogare sul perché è successo solo in Italia e non in altri Paesi dove bene o un male
Balletti in questo periodo molto male
Le identità politiche storiche tengono sia pure nella diversità della comunicazione di tutti i mezzi che che si hanno a disposizione
E perché nel mille duecentosettantotto si è creata questa frattura questa cesura
E così
Più volte facendo parlare Aldo Moro tu riesci a come dire fare emergere come la Scelta e la ricerca di Moro di un contatto come dicevo a luglio col Partito comunista
Fosse per Moro una necessità
Legata al momento alle particolari condizioni politiche sociali ed economiche dell'Italia in quel momento
E non una scelta strategica ora questo è è un aspetto sul quale tu insisti comunque molto efficace perché è anche questo insistere sul ragioni di quella scelta un modo per liberare Moro da una ricostruzione diciamo caricaturale
E allora in questo spiegare perché Moro
Decise di provare a costruire questo contatto
Viene fuori un aspetto che a me sembra di forse rispetto più attuale del pensiero di Aldo Moro cioè la politica come ricerca della soluzione
Che si confronta con la dura realtà sociale ed economica che ha di fronte
Per Moro sarebbe stato impensabile risolvere una crisi sociale o una tensione economica attraverso la ricerca di formule comunicative accattivanti ed efficace c'è
Niente è più lontano dal pensiero di Aldo Moro dell'idea che il circuito mediatico posso conformare plasmare la dura realtà sociale ed economica al contrario
Moro è continuamente preoccupato di riuscire a leggere davvero i segnali che si manifesta da società e in questo c'è anche un carteggio che tu riporti straordinario con Amendola in cui lui dice ma voi pensate di poter ma imbrigliare orientare la società attraverso una scelta che definite in una direzione una segreteria
Ma ma così non è purtroppo bisogna di ammettere l'orecchio
Dentro la società e poi cercare naturalmente di governarla e di orientare la verso verso il bene verso la giustizia era sull'uguaglianza ma sapendo che la società ha una sua dinamica materiale sostanziale
Che non può essere ridotta da nessuna semplificazione mediatica è proprio questa diciamo questo atteggiamento questo è un atteggiamento che è un è una è una teoria un assegno dottrina insomma della politica
Porta a loro in quel contesto a dire
Bisogna bisogna dialogare già dialogare perché l'Italia dice Moro pensa Moro e tu ricostruisce in maniera siamo molto efficace
Sta attraversando una fase di crisi così profonda c'è una una destra una destra culturale una destra politica e c'è una crisi economica
Che ci impone per difendere l'essenziale dice Moro l'essenziale cioè della democrazia emancipate non usa la parola emancipate questa è una come dire un deformazione dei dei costituzionalisti che hanno commentato Moro i costituzionalisti che hanno ricostruita mora Nuti dato questo concetto la democrazia emancipate cioè la scommessa che la democrazia possa quella della nostra costruzione
Portare a una progressiva emancipazione dei ceti meno abbienti delle persone più svantaggiate ecco in questa diamo ricerca di preservare l'essenziale da una destra che Moro sente sente essere come dire di nuovo in grado di riconquistare il paese di far ripiombare il Paese lo dice nelle lettere del memoriale
Lo dice nel discorso ai ai deputati e e lo dici molto bene tu quando sintetizzi questa preoccupazione che una cultura che ha caratterizzato l'Italia tra le due guerre
E che potrebbe sempre riemerge dice Moro e secondo me questo è un tema di stringente attualità cioè oggi una cultura una pratica che ci dice essere nel profondo dell'Italia nel profondo l'Italia che si scopre razzista un'Italia che violenta unico in Italia che ha paura un'Italia che evoca la soluzione è semplice e forte quando non sa come muoversi e che è un'Italia che direbbe Moro ha bisogno di un surplus ho bisogno di una diciamo ancora maggiore fatica di di mediazione di di emancipazione di presenza delle forze politiche della società e quindi qui c'è tutto il tema secondo me anche questo e voltò diciamo presente nel tuo libro del e oggi come come come Moro suggerirebbe alle forze politiche al centrosinistra di atteggiarsi di fronte a una crisi economica democratica e sociale ecco io io penso che il tuo libro è questo il pregio ci dica che il pensiero dimore quell'atteggiamento di Porto Alegre faticoso ente diamoci richiede fatica richiede impegno dedizione e disciplina
Sia forse la risposta che il centro sinistra potrebbe prendere in considerazione guardare con con perché c'è qualcosa di più del contingente del nel caso Moro però ti chiederei di di di di tornare di dirci tu
Comedy sviluppato questo
Questo questo questa spiegazione del perché Moro dice necessità e poi così poi non potrà e poi due parole su su come ti è venuto in mente
Di associare
E e di mettere insieme far dialogare quasi perché così nel libro Moro
Pasolini e poi nella seconda parte dove si parla di Europa e di come anche l'Europa stia diciamo attraversato da una all'ENEL perché io l'ho trovato geniale questo accostamento ma dillo tu hai sbagliato
Grazie non ti ringrazio perenne questa cosa di aver raramente viene notata quindi una lettura molto molto raffinata però però sono contento alla tante cose cerco di di andare con ordine
Allora mille novecentosettantotto ovviamente siamo in un altro mondo ce la DC sempre al governo il PC saprà opposizione scegli alta la guerra fredda l'Italia la frontiera dell'Est e dell'Ovest
E e queste elezioni di due vincitori come a chiamate le ha chiamate per lo stesso Moro che pongono un problema quasi risolubile perché il Partito Comunista di Berlinguer che molti di voi
Lo ricorderanno chi c'era insomma aveva chiesto i voti per superare la democrazia cristiana per sconfiggerla e mandarla all'opposizione
E ora è ora è ora di cambiare il PC deve governare
E la democrazia cristiana aveva chiesto i voti per fare la diga anticomunista per evitare appunto il sorpasso
Fare in modo che invece non ci fossero i comunisti al governo
Un problema politico
Di non facile soluzione prendere di unire il trentanove per cento gli altri il trentaquattro virgola quattro
Dicendo agli elettori siamo alternativi se votate per noi non ci saranno al governo con gli altri
E poi i ritrovarsi in una situazione in cui se non si faceva qualcosa insieme
Il paese che aveva un'inflazione a due cifre e qui me lo ricordo anch'io anche se ero bambino ricordo questo uno andava a comprare un bambino andava a comprarsi il giornaletto fumetti con i micro segni da centocinquanta lire
Perché la moneta era carta straccia già un mese dopo costava tutto il doppio
C'era il terrorismo
Le stragi le stragi sui treni la strage di Piazza della Loggia
I magistrati che cominciavano a cadere Coco Occorsio il terrorismo rosso il terrorismo nero
E c'era una situazione soprattutto a quella classe dirigente quindi di vertici di quella classe dirigente Moro Berlinguer percepivano come estremamente fragile
La democrazia italiana come estremamente fragile perché sottoposte a un attacco non tanto l'attacco esterno che pure c'era nel senso che c'hanno forze esterne che segna approfittavano di una situazione di debolezza dell'Italia quanto di un attacco interno di un nemico di un avversario che non si candida a valle pure alle elezioni
Ma chi era presente
Nelle forze economiche nelle forze sociali
Delle gerarchie militari all'epoca molto più potenti di quanto sembrino oggi
In un certo mondo intellettuale in un certo mondo giornalistico e presenti anche dei partiti ma magari non si candida vanno le lezioni
A quella destra profonda di cui parlava Aldo Moro che non si costituiva il partito ma magari era nel suo partito molto presente
C'era all'epoca un deputato della Democrazia Cristiana che diceva io rappresento la maggioranza silenziosa Massimo De Carolis e poi fu ritrovato anche tra gli iscritti alla loggia P due
E allora qui arriviamo al punto se in quel momento i due vincitori avessero detto noi siamo alternativi torniamo a votare vediamo chi vince questa volta si sarebbe tutto sfasciato
E
I due Moro Berlinguer non avevano la stessa visione una caricatura dire Moro era l'uomo del compromesso storico o ancora peggio il Catto comunista
Berlinguer all'uomo il compromesso storico perché Berlinguer all'interno di questo discorso aveva una visione ancora più drammatica della situazione
Quando scrive
I suoi articoli sul compromesso storico Enrico Berlinguer nel mille novecentosettantatré
In che condizioni di scrive una la conosciamo
C'era stato il golpe in Cile un presidente democraticamente eletto di sinistra Salvatora gliela rende era stato rovesciato da un colpo di stato militare sponsorizzato dagli americani
Uno non lo conoscevamo l'abbiamo conosciuto molti anni dopo la morte di Berlinguer Berlinguer aveva subito un attentato ed era convalescente perché era fratturato
Ma che ha subito un attentato non l'abbiamo saputo molti molti anni dopo ce l'ha raccontato Emanuele Macaluso amico di Berlinguer ancora vivo e lucidissimo e combattivo
Un camion aveva speronato la macchina di Berlinguer aveva buttata in un burrone mentre lui era in visita in Bulgaria
E quindi l'attentato era arrivato non dagli americani ma dai fratelli dell'Unione Sovietica
Allora Berlinguer in questa situazione di fragilità viveva un dramma nel dramma cioè
L'impossibilità pressava Luís per il partito comunista di andare al governo anche nel caso in cui avesse vinto le elezioni
E quindi il compromesso storico è la risposta troviamo un modo di fare un patto con l'avversario storico la democrazia goriziana e governare insieme questo Paese la differenza con Moro qual era era che Berlinguer pensava una volta che abbiamo stretto il patto
Non ci separiamo più fondamentalmente cioè non c'era il problema del dopo dei suoi scritti nei suoi articoli
Mentre Moro il problema del dopo se lo può dire con grande lucidità è grande anche lì drammaticità
E quindi Moro dice in questa situazione se uno dei due forza la mano
Il paese finisce e lo dice nel suo ultimo discorso ed è un discorso lui sarà rapito sedici giorni dopo il ventotto febbraio mille duecentosettantotto dice
Pensate dove finisce questo Paese
Con la definizione è bellissima dalle strutture fragili e dalla passionalità intensa pensate dove finisce questo Paese se uno dei due vincitori comincia a strattonare l'altro
E porta la logica dell'opposizione alle estreme conseguenze
Ma
Lo pensava un incontro che poi sarebbe finito
Abbassa in tempo abbastanza Breve
Al termine del quale sarebbero cambiati i due partiti perché la DC non sarebbe più stata la diga anticomunista avendo incontrato il suo storico avversario
E quindi sarebbe dovuto diventare un partito di Progetto partito di programma un partito come tutti gli altri che ogni elezione si doveva contendere la vittoria
E il PC
Non sarebbe più stato il partito della diversità perché avendo fatto un'alleanza col nemico storico anche il PC sarebbe diventato un partito in grado di andare al governo insieme agli altri e come tutti gli altri come le socialdemocrazie i partiti di sinistra europei
Ora tutto questo ovviamente non era così chiaro e forse era una svolta che aveva un tratto di ambiguità e anche una pericolosità è infatti il sedici marzo mille duecentosettantotto sì visto quanto questa svolta fosse pericolosa quanto fosse una forzatura
Quanto fu quanto Moro che era accusato di essere l'uomo dei tempi lenti dei tempi lunghi in realtà aveva cercato di accelerare il tempo il tempo fino al mille novecentottantanove qui c'è la figura
Diva Caravà averla perché
Il mille duecentosettantotto in fondo è simbolicamente un anno di mezzo tra il sessantotto l'anno della grande contestazione l'ottantanove l'anno della caduta del muro e proprio cronologicamente a a metà strada
Baccalà Babel nel mille novecentosettantotto chi è è un drammaturgo un commediografo un intellettuale chi ha firmato un documento Charta settantasette e per questo motivo è stato incarcerato
E detenuto
In un carcere della del regime della Cecoslovacchia
E scrive scrive lettere alla moglie poi saranno raccolte in un bellissimo libro lettere a Olimpia dove racconta la sua prigioniera
Nel mille novecentottantanove
Diventerà il primo presidente della Cecoslovacchia postcomunista post caduta del muro quindi è un prigioniero che diventa statista
Invece Moro nel mille novecentosettantotto è uno statista che diventa prigioniero
E scrive anche Luigi raccontando anche Luís a suo modo la sua prigionia
Il regime comunista dei dissidenti usava dire sono pazzi solo fuori
Solo fuori dalla ragione solo fuori dal senso storico invece i dissidenti avevano ragione quei sistemi erano molto deboli e sarebbero crollati come niente
Nei cinquantacinque giorni si dice di Moro sì lo stile di delegittima è pazzo è in preda alla sindrome di Stoccolma è un vigliacco cuore liberarsi a costo di mettere a repentaglio la vita dello Stato
Tutto questo viene detto in questi cinquanta cinque giorni poi non sarà più detto perché ancora oggi questi diamo retta quell'epistolario come da un punto di vista umano Aldo come dicevi tu la moglie Eleonora come un documento straziante ma dal punto di vista politico lo studiavo
Allibiti stupiti che un uomo in una condizione di prigionia di cattività riuscisse a vedere nel futuro e a vedere molte cose che sarebbero successe dopo
Tutto questo naturalmente a partire dagli anni Settanta annuncia beh non c'è più il mondo bloccato non c'è più il muro non c'è più il Partito Comunista non c'è più la democrazia cristiana non c'è il rischio del colpo di Stato ma
Alcune cose restano
La destra profonda ad esempio resta e se il tema tu dicevi razzismo se il tema del razzismo come lo interpretiamo noi in questi mesi in questi ultimi anni
Ovviamente non esisteva perché non esisteva al fenomeno migratorio
Esistente e quindi e qualcosa è possiamo dire e molto contemporaneo e noi
Ma esiste una cosa che unisce la destra dell'epoca alla destra la nostra e chiesti questo un tratto caratteristico della destra italiana
E l'idea che le istituzioni non solo di tutti che le istituzioni sono una ma un oggetto contundente in mano a chi se ne impossessa che lo stato e la democrazia non solo di tutti
Ma solo qualcosa da usare contro quella parte di italiani che non ci stanno che dicono di no che sono all'opposizione che solo una minoranza che è esattamente il contrario dello Stato democratico
E questo lui l'aveva capito perfettamente infatti poi magari cercherò la pagina ma c'è una Fagiraui parla del ritorno del fascismo lui che era un uomo moderato non di sinistra
Con una passione chi è abile emozione ogni volta che leggo quella pagina perché lui contrappone il ritorno del fascismo il Sessantotto
E dice un'ottusità mo'ce l'hai
Ecco
Un concierge sentite un conservatorismo spaventato che giunge fino alla reazione l'incapacità a cogliere il nuovo anche nelle sue forme più umane
Un'ottusità intellettuale un'insensibilità morale un fondo ineliminabile di autoritarismo tutto ciò spiega la preoccupante rinascita della destra e addirittura del fascismo in Italia e pensate quante attuale questa frase
Quanto queste caratteristiche cambiano veste cambiano partito cambiano leadership cambiano condizioni storiche ma accomunati Vito
Che la testa profonda di questo paese indossa e che è sempre pronta a sfoggiare
La seconda cosa chiudono con e anche questo
Sganciato dal contingente dalle circostanze in cui viveva Moro è la fiducia nell'intelligenza della politica cioè l'idea che lui era un uomo di potere avvezzo a tutte le manovre a tutte le tattiche a tutte le sottigliezze Bisanti bizantinismi del potere della gestione del potere ma nel suo partito faceva parte di una corrente di minoranza
Aveva una mentalità
Dell'intellettuale nonostante fosse un Totus politiche scusa come si dice era un professore di diritto
E non dimenticava che i rapporti di forza che contano tantissimo e politica contano meno dell'intelligenza è l'intelligenza che cambia i rapporti di forza
E infatti questo si vede soprattutto nei momenti di crisi perché quando un partito forte tutto questo sembra non contare niente forte abbiamo vinto siamo onnipotenti e basta poi quando c'è un momento di crisi devi rivolgerti a qualcuno che cerca di capire cosa succede Moro aveva sempre questo
Questo ruolo quando il partito era forte lo mandavano a casa poi c'è un momento in cui si rivolgevano tutti a Luís
Perché avevano paura paura di perdere il potere e questa paura di perdere il potere serviva qualcuno che capisse cosa stava succedendo
E Louis sicuramente era un politico che la fiducia nell'intelligenza che è più forte dei rapporti di forza
Quindi Campana cela
Proprio due spunti rapidità e poi magari vediamo se c'è qualche intervento qualche qualche curiosità non ama per carità è un piacere è un piacere sentirti visto che hai letto e visto che abbiamo individuato in Mauro anche questa capacità di leggere il futuro io volevo leggere tre ride non sto contestualizzarle fanno parte di quella capitolo che tu in titoli non ci faremo processare nelle piazze che è un altro dei temi
Attuali con cui comunque la politica ha dovuto combattere e sta continuando a combattere
E a un certo punto tu dici e poi riprende i Moro e le parole sono sue il senso di giustizia e l'accortezza politica non andavano separati dalla funzione di orientamento e di guida della politica dobbiamo cogliere l'opinione pubblica valutarne gli stimoli ed accentuare la nostra capacità critica non dobbiamo però seguirla passivamente e allora se io prendo Morrone il Moro che scrive queste cose che legge queste cose
E cerco di vedere una lettura ha anche una sua capacità di leggere il futuro mi ritrovo oggi
All'interno di un Parlamento in cui è stato inserito come riferimento per il governo il ministro della Democrazia Diretta
Che è molto diverso da dire di una partecipazione dei cittadini alla vita politica
Perché significa rinunciare al ruolo non voglio chiamarlo pedagogico de educativo anche se io credo molto
In questo che la politica può avere ma il fatto di confondere di sovrapporre che la partecipazione e l'ascolto capo valgano quelle che sono le funzioni la politica deve saper ascoltare ma deve saper anche incanalare questo Moro ce lo diceva noi oggi secondo me rischiamo all'interno della società ma è un rischio mondiale quello che la politica si trasformi in una bella era P da operazione di marketing io sento e ascolto quello di cui i cittadini hanno bisogno
E glieli propone glielo propongo lo dico da profughi italiano
Quando spiegavo D'Annunzio dicevo riesce a ottenere riusciva a ottenere il grande successo perché era in grado di scrivere quello che la gente voleva leggere a differenza di Pasolini e tu prima hai detto così sono i due spunti che hai fatto un viaggio che è un viaggio anche fisico a un certo punto si connesse alla ricerca dei due corpi dello Stato
Vai anche a in Friuli e vai
A vedere dov'è il cimitero dov'è sepolto Pasolini prima tra fare un'altra tappa
Di travi a Fiumicello e lì c'è il cimitero di Giulio a Regent niente viene trasformato anche in una sorta di asta che né Moro né Pasolini avranno nella loro discussione quando esci dal cimitero dopo aver visitato la tomba di di Giulio vai alla cimitero dov'è sepolto Pasolini quando esci c'è un cippo che dedicato a Moro ora io non voglio leggerci tutte le coincidenze ma questa sorta di legame che tu sei riuscito a creare ci dà forse un po'una sintesi non tanto di una visione di martiri ma di una visione di una società che ha bisogno però di punti di riferimento anche se sei stato un ricercatore universitario che sei morto chissà per quale motivo
No grazie ti ringrazio anche per aver citato Giulio Reggiani anche prima ci tenevo a fare una domanda a fico su questo perché
Ovviamente solo suggestioni come dicevo anche un viaggio sentimentale motivo
Nulla di più lontano di Giulio allergeni da Aldo Moro se non forse che Giulio le geni era un giovane ricercatore che è andato a studiare all'estero
E Aldo Moro era un giovane ricercatore che Unitalia
Molto arretrata molto più arretrata di questo nostro Paese e che però ha avuto la possibilità di giocarsi la sua possibilità al punto di diventare a ventinove anni un costituente
Inserito con il gruppo dei settantacinque che ha scritto la Costituzione e poi
Queste
Questi corpi questi corpi che sono fanno parte della nostra storia dello sta storia repubblicana che è una storia segnata da molti lutti da molte da molte stragi impunite oggi il tre settembre Carlo Alberto Dalla Chiesa mano Elisa Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta
Solo in ogni data ci sembra di imbattersi in qualcosa che andrebbe ricordato che spesso dimentichiamo
Il anche Aldo Moro e volevo riassumere anche Giulio reggendo in questa storia che ha alla sua il suo specifico il suo specifico internazionale il caso con l'Egitto
Ma io non lo voglio escludere da questa storia di infidi martiri martedì nel senso
Etimologico del termine cioè testimoni
E Aldo Moro e riprendo invece la prima parte della tua della tua riflessione quello un discorso dove Luís difende un politico del suo partito della democrazia che siano accusato di avere preso le tangenti della Lockheed dell'industria americana il politico sia Luigi cui e lo difende prima da giurista infatti questo mi è stato raccontato da alcuni suoi amici
Ancora viventi Louise scrisse un intervento da giurista lo fece eleggere al suo staff per dire un po'come funzionava anche il meccanismo della produzione di un testo
E e vide della delusione disse ma perché non vi è più non vi piace questo intervento e lo dico sì presidente ma manca la politica là io lei è un politico non è che qui fa l'avvocato difensore
Allora lui un po'mugugnare un dossier richiuso nella sua stanza e poi ha sfornato quattordici cartelle in più
Quattordici cartelle che esso passate alla storia perché lui appunto dice e qui Pasolini
Pasolini all'uomo voleva processare i democristiani i governanti gli uomini di potere di quel tempo
E diceva livore processare tutti per quello che hanno combinato in questo Paese tutti compreso Aldo Moro lo scrive però Pasolini che il meno complicato di tutti in queste cose orrende
Nel settantasette quando Moro parla Pasolini è già Bortot già stato ucciso nel settantacinque
Ma Moro come se parlasse sego anche a Pasolini dicendo perché e Luigi che tira fuori questa categoria del processo che a quel punto le più il processo giudiziario ma un processo etico-politico e Louise su questo dice io non ci sto a far processare un'esperienza politica
Su un caso giudiziario
Quella frase va letta come dire io accetto che i politici siano processati dai tribunali perché
La legge viene prima di ogni altra cosa ma non accetto che siano processati dalle piazze col processo sommario e aggettivo che Luís USA
Con l'idea che tutta la classe politica in blocco sia da processare e la cosa particolarmente
Patetica
Sesso e suscita pathos e chiede un anno dopo proprio un anno dopo questo discorso del marzo mille duecentosettantasette e Lugli e viene rapito Luigi il meno coinvolto il menu pregato di tutti viene rapito dalle Brigate Rosse che dicono
Processi Abu Luís per processare il sistema allora nessuna persona balle sulla persona unico nessun politico
E questo e questo ce lo insegna che Craxi fatemelo dire non si processa un sistema attraverso una persona si processa lo delle persone perché hanno commesso dei reati ma non si processa un sistema attraverso una persona un sistema viene sottoposto a critica critica politica
Anche a feroce critica politica e la politica ama i suoi mezzi per segnalare il fatto che la politica è stata sconfitta ad esempio le elezioni
Ma non si processa un sistema
Mettendo sotto processo una persona credo questo qualcosa che nella cultura politica della cultura giuridica italiana in questi anni si è davvero perso e invece credo che sia qualcosa vada affermato con forza
Su quello che dicevi
Della del politico che non si mette che aveva una funzione pedagogica
Dico solo una cosa anche anche di colore ma chi ha letto il libro Kimi ha già sentito lo sa che sono molto affezionato a questo nell'archivio Flamigni che hai citato c'è questo sconfinato album fotografico
Dell'album privato di Aldo Moro le sue foto personali sono quindici mila scatti sono tutte digitalizzate c'è anche una mostra virtuale molto bella Aldo Moro punto Eura trovate
Sui permette beh in questi quindici mila scatti mai mai mai Luís è senza giacca e cravatta è sempre vestito di scuro è sempre in giacca e Caravà sta perché da questo punto di vista Andrea è un Moro talpe perché io al sorrette no perché perché la divisa di un uomo di Stato di un uomo politico
Accetto questo anche possiamo dire beh ma appartiene al passato ma certo vestiamo uscì come ci pare ma il tema non è come ti vesti non è colore il tema è e di sostanza
C'è una politica che ti comunica mettendosi in costume da bagno apparendo su Facebook con ogni che ogni trenta secondi è una politica sta sempre lì pronta a darti la pacca sulla spalla
E a dirti LA io sono come te anzi per certi versi sono peggio di te così tutti voi sentire meglio questa era la famosa regola
Di Umberto Eco della fenomenologia di Mike Bongiorno by Bongiorno finge di essere più stupido più ignorante del suo pubblico così il pubblico dice pensa sto scemo io ne so perfino io ne so più di Luís
Ecco la politica è diventata la fenomenologia di Mike Bongiorno Trump e non vado sui politici nostri perché avete capito tutti a chi mi sto riferendo
Ma facciamo però una una Bentelan gare non mi sto riferendo non il girone se non è così ristretto allargate l'ambiente pensate a molti politici a questa modalità
La pacca sulla spalla io solo come te io sono anzi peggio di te eh no
E tu hai la responsabilità io ti ho votato perché tu hai una responsabilità e quindi tu non sei come me certo che sei come me sul piano democratico ma nel momento in cui tu assumi un ruolo io ti ho affidato qualcosa non è come me il pilota di un aereo non è come me un insegnante
E non è come De un medico al pronto soccorso e non è come le neanche un politico a che questa è una vergogna che bisogna cominciare a denunciare
E
Aldo Moro che si vestiva con la divisa dell'uomo di Stato che si rivolgesse
Ha un viene Laura parlamentare durante un dibattito che si andasse a un congresso di partito a un incontro con gli elettori e poi ci sono delle foto strepitose straordinarie una per tutti
Inaugurazione di uno stabilimento balneare sul litorale laziale tutti in costume da bagno
Madri Baldari bambini biondi è al centro questa foto sotto il sole di agosto Aldo Moro senza giacca e cravatta e abito scuro
E ti dice anche con il grande Vincino che scomparso una settimana fa che l'aveva sbeffeggiato creando molto scandalo quando era stato fotografato le Brigate Rosse in maniche di camicia
Gli aveva messo accanto sul male settimane satirico la nuvoletta scusate abitualmente questo Marzotto che era un famoso slogan pubblicitario
Dell'epoca
Era una una satira feroce come era quella del male e di Vincino che lo dirigeva ma era una profonda verità perché quella foto è stata una tortura nella tortura un uomo che si era sempre presentato con un decoro
è un Rispetto dell'uditorio è stato anche condannato
A rimanere nella nella storia e nella memoria così come un uomo dimesso in maniche di camicia costretto a davanti a un obiettivo ad assumere un atteggiamento dignitoso
E questo solo un un che sembra una questione di colore ma credo che dentro ci sia invece molta questione di sostanza politica
E ci se c'è qualche c'è qualcuno qualche domanda qualche considerazione
Se prego
Che si avvicini per elementi non stesse
Anche perché così sentono
Buonasera sono Fabio tramonti colgo l'opportunità di avere Marco Damilano qui per primo perché ma volevo né la cosa che riguarda non la la presentazione del libro ma il dibattito precedente
Sia davvero volevo volevo approfittare di da Milano perché persona acuta
E chiedergli sì anche lui ha notato
Come ho notato io
Che il presidente fico non ha detto la verità
Nonostante lui abbia come dire
Ci sia richiamato alla verità lui però non l'ha detta
E in particolar modo con riferimento alla
Alla Libia cioè
Quella della Francia
Non è stata un'azione unilaterale
Il primo intervento è stato fatto
Da una nave americana
L'operazione è stata svolta in ambito NATO
E l'Italia ripeto l'Italia ha partecipato con una unità navale e almeno due Tornado
La considerazione che faccio io non so se la farà anche link è questa
Questi politici dovrebbero imparare a dire la verità cioè ad essere più aderenti alla realtà perlomeno
Se mi dice qual è la sua opinione e la ringrazio
Grazie sentiamo si inerenti magari Annan
Ma
Riguardo al tema della verità e siamo nel nel sottotitolo efficacissimo è questa
Io Davide
Davide
Dico io le cose al volo atteso se c'erano interventi qualcuno diceva la verità è sempre Evoluzionario no per restare in tema di verità e altro ma qualche battuta anche sul fatto del tema della responsabilità che è stato citato anche diciamo
Insomma non solo da dall'autore del libro anche da dai relatori presentatori mentre mentre parlavi mi è venuto in mente
Fin di Elio Petri e settantasei Todo modo tratto dal romanzo di Sciascia dei c'è una magistrale interpretazione di Gian Maria Volonté che a un certo punto a don Gaetano interpretato da Marcello Mastroianni personaggio interpretato la Volonté palesemente Moro alcune parti del film furono rigirate da Petri perché Volontè assomigliava troppo a Moro e a un certo punto il personaggio che non a caso si chiama il presidente dice a don Gaetano
Confessa mi perché e don Gaetano che chiaramente sotto il sottinteso è che ritiene che anche il presidente abbia delle responsabilità
Evidentemente politiche diceva perché io poi ti dovrei assolvere e lui dice perché io non rubo
E quindi la diversità che lui attribuiva a se stesso era di questo di questo tenore qui allora visto che si è parlato tanto di responsabilità parliamo anche del personaggio del politico Moro se eventualmente diciamo si può dare una lettura anche critica o su qualche responsabilità politica che che lui ha c'è quel libretto
A ore o di Miriam Mafai dimenticare Berlinguer IPA nel novantasei in cui fa una distinzione abbastanza netta fra un primo Berlinguer diciamolo sostanzialmente erede della tradizione togliattiana no si può ancora dire
E poi un secondo Berlinguer meno buono tra virgolette posso settantanove e match è responsabilità di Moro aveva azzeccato tutto questo no
Allora se non ci sono
Io direi chiederei a temi di di di concludere io
Dico per la tua preoccupazione che ai anche tu esplicitato e che insomma inserisci più volte dice io vorrei strappare Aldo Moro al caso Moro restituirlo ai suoi pensieri alla sua complessità la sua richiesta
Dire che ci sei riuscito ampiamente c'è l'obiettivo che ti eri prefisso quando ha iniziato a scrivere Thereau sei ampiamente ampiamente conseguito è anche questa partecipazione conferma l'attualità conferma l'attualità di un pensiero Complesso un pensiero è una
L'atteggiamento compreso e sulla verità sta se così rispondi alla a alla considerazione che veniva fatta poco fa ecco la verità
La verità così ritorniamo anche al tema che solleva la prima Simona del rapporto tra la verità e i media che raccontano e e i e dovrebbero incalzare la politica c'è la verità è innanzitutto un atteggiamento che significa anche un atteggiamento di onestà intellettuale di rigore
Un modo attraverso il quale si ritiene si debba esercitare l'azione politica immaginando che ci sia un apprezzamento che ci sia una un giudizio positivo di fronte allo sforzo di verità che vuol dire rigore vuol dire appunto
Umiltà ecco anche umiltà perché la ricerca no dite richiedono atteggiamento da questo oggi non è molto praticato è vero non è molto praticato ma non è neanche molto valorizzato laddove viene praticato
E questo è è un tema come dire non del tutto irrilevante perché occorre anche che ci sia un contesto che piano piano avviene abituato ad apprezzare a considerare come un profilo insomma qualificante direi quasi deontologico deontologicamente irrinunciabile per chi svolge una funzione pubblica
Di ricerca della verità di di profondità e di e che ripeto è un atteggiamento non è soltanto un risultato è prima di tutto un atteggiamento rispetto alle questioni che bisogna affrontare e e da questo punto di vista Moro anche qui e molto molto attuale perché è un tema di atteggiamento quello verso verso la verità
Grazie
Grazie
Va sulla questione del dire la verità non ho molto da aggiungere a quello che hai detto tu
La verità per un politico di dire la verità un vasto programma ecco come per citare dei gol
è un vasto programma e poi i non solo la comunicazione soprattutto una comunicazione rapida veloce sintetica e per sua
Quasi necessita una comunicazione che tradisce che tradisce la verità
Non dove non sempre si può dire una grande vita in modo super sintetico uno slogan
Ma nella traduzione è inevitabile che qualcosa si perderà Lost in Translation insomma e
Sissi sulla Libia lei ha speso
Qualche frase in più di fico perché dire perché nel due mila undici Dooley esatto dire che la Francia è stata
Poi potremmo spende anche qualora in più qualche parola in più sull'atteggiamento che ha avuto l'Italia nel due mila e undici il governo Berlusconi e poi soprattutto come è stata raccontata negli anni successivi la guerra in Libia
In cui a un certo punto l'Italia sembrava non avesse non avere nessuna responsabilità
E questo riguarda quello che è stato detto oggi pomeriggio ma riguarda tanti altri momenti
Sulla questione
E in ogni caso noi siamo in questa stagione che si dice la possibilità alle sei chiuso adesso non aggiungo banalità su banalità insomma siamo già e già parecchio che ci state ascoltando però è un tema veramente centrale e allora dobbiamo chiederci che cos'è la verità in politica e condivido che cos'è la verità nell'informazione
Perché poi o è un qualcosa di metafisico ma io non ci credo la verità è stata avvenuta una volta nel mondo le è stata crocifissa
Quindi Squitieri finisce la questione
E oppure se una verità storica è una verità che deve essere sempre sottoposta a verifica e quindi nel caso specifico per non essere troppo accademici i giornalisti hanno il compito di sbuccia dare le Bugie della dei vip del potere sei giornalisti invece diventano più bugiardi più faziosi più disonesti intellettualmente perfino dei politici come ecco questo è qualcosa anche di molto tipico del nostro Paese nel dibattito pubblico nel dibattito politico nel dibattito televisivo politici che per giornalisti che sono ancora più faziosi più disonesti intellettualmente perfino dei politici che a volte lo sono quasi per per dovere di per mestiere quando quando c'è qualcosa di scomodo per la loro parte politica ecco questo è qualcosa che davvero va combattuto
Sulla questione Moro qua tutto oro tutto boro quel che luccica scusate questa cavolata
Io credo che il limite è forse sulla STET quello che prima abbiamo detto era una virtù è stato anche il limite in questa democrazia fragile i partiti sono stati la password la chiave d'accesso per gli italiani italiani sa hanno incontrato lo Stato le istituzioni tramite i partiti
Peritati dei partiti era un valore assoluto
E questo valore assoluto lo preserva vanno pagando un costo altissimo
Per esempio l'unità del partito a tutti i costi
Quindi nel caso della democrazia cristiana tenere insieme personaggi impresentabili e personaggi di grande spessore etico-politico
The tenere insieme salvo librai Benigno Zaccagnini
Vittorio Sbardella Tina Anselmi
Ma non soltanto sulla questione etica anche sulla questione politica come dicevo prima all'interno della democrazia che si era c'era all'estrema destra
E c'era l'estrema sinistra tant'è vero che poi nella seconda nella cosiddetta Seconda Repubblica nella fase il bipolarismo queste due anime si sono spaccate e sono andate una con Forza Italia e l'altra con l'Ulivo
Quindi non soltanto sul piano etico dico su un piano strettamente politico
Tenere insieme e nel partito comunista i conflitti dureranno meno dirompenti anche se forse al romeno pubblici almeno all'epoca
è infatti questa la critica che fa ammiriamo Halfaya Berlinguer in quel libero quando cade la sua proposta politica Luís non ha un'altra proposta politica e si rifugia nella questione morale cioè qualcosa che è fuori dalla politica
Di Aldo Moro questo non si può dire perché non aveva una visione moralistica della vita politica ma si può dire che avesse il culto dell'unità del partito
E invece sappiamo che quelle macchine di partito già negli anni Settanta pure essendo molto rappresentative non riuscivano più a rappresentare la società Luís l'aveva capito lo viveva con un senso di dura di dramma di angoscia
Ma non poteva fare altro che provare a tentare l'ultima carta di riforma
Prima della fine ma alla fine era forse già arrivata
E da questo punto di vista il suo la sua svolta che viene vissuta invece con un senso di angoscia di paura determina una consapevolezza forse anche un senso di disperazione sulla possibilità di rinnovare davvero quella quella quella politica quindi la sua virtù a un certo punto era diventato il suo limite e questo era quello che che il di cui lo accusavano gli avversari spesso a ragione quando lui
A un certo punto difendeva tutto il sistema
Si è trovato in una situazione di contraddizione con se stesso ed è solo nel nella nei cinquantacinque giorni forse forse scioglie quella contraddizione con rimettendo dentro due e qui chiudo due concetti che aveva preso quand'era giovane il primo che poi essere tutto dedicato alla politica ma c'è qualcosa che va al di là della politica che devi mettere dentro senza la quale la politica e puro pragmatismo gestione del potere
E quindi la cultura un patrimonio di sensibilità
Una spiritualità che non è soltanto una parola di un credente ma è qualcosa che appunto terrà scende il puro dato materiale
E c'è una spiritualità del laico del non credente una spiritualità del credente che possono convergere in cui sto quindi qualcosa che va al di là della politica
E la seconda cosa Luís era tra gli autori di quell'articolo della Costituzione che dice la Repubblica riconosce garantisce i diritti
Quindi non gli concede non li crea riconosce garantisce dei diritti che preesistono allo Stato
E che lo Stato si è uno Stato democratico si impegna a riconoscere e garantire è colui aveva questa concezione dello Stato della politica questo era davvero coerente con la sua vita in
Ed è qualcosa che ha cercato di arredi affermare con forza
Durante la sua prigionia pur non essendo servito ci resta ci aiuta anche questa sera a liberare Aldo Moro al caso Moro e soprattutto a cercare di recuperare un pezzo di noi stessi della nostra storia
Che ci porta nel presente quindi ci aiuta a capire anche faticosamente qualcosa del nostro futuro
Grazie