Tra gli argomenti discussi: Antieuropeismo, Elezioni, Esteri, Europee 2019, Guerra, Libia, Nazionalismo, Orban, Rassegna Stampa, Salvini, Svezia, Tripoli, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì quattro settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta quest'oggi ci occuperemo lungo di unione europea della sfida
Nazionalista e populista Allo faremo innanzitutto con il Financial Times di ieri un commento di Bolfa Münchau
Che utilizza incontro della scorsa settimana tra Viktor Orban è Matteo Salvini a Milano per spiegare che i nazionalisti d'Europa sono in marcia
Elezioni europee del prossimo maggio rappresenteranno un teste importante della forza populista una sorta di referendum tra i nazionalisti da un lato e illiberali europeisti dall'altro secondo Wolfango Münchau nel frattempo però ci sono elezioni
Dove i nazionalisti potrebbero ottenere un altro Successo già nei prossimi giorni in Svezia
Su questo vi proporremo l'editoriale del Guardian dal titolo pericolo in vista i sondaggi suggeriscono un altro successo per il partito anti immigrati dei Democratici svedesi
Non per questo però bisogna disperare sottolinea il quotidiano
Britannico perché il Guardian ritiene che la Svezia sopravviverà questa potenziale crisi
C'è poi la situazione in Germania di cui si occupa oggi sul Financial Times di don Racman i liberali i nazionalisti e la battaglia per la Germania il titolo di un commento
Sulle manifestazioni neo naziste di contestazione di Angela Merkel
Non c'è però solo l'estrema destra c'è anche l'estrema sinistra che rappresenta una sfida lo racconta le mondo Germania emerge una sinistra anti migranti
Leader di di link il partito di estrema sinistra sarà Weygand incerta lancia un movimento per riconquistare il terreno perso all'estrema destra così tra l'altro l'Hammond in chiusura poiché ci occuperemo bella
Crisi invece che sta attraversando ugualmente la Libia crisi che viene raccontata abbastanza bene e al e al di là dei cliché italiani anti francesi da le Monde con Federico Bobba in Libia nuovi scontri tra milizie rivali a Tripoli a cosa sono dovuti questi scontri fondamentalmente a un cartello di Mirizzi che finora si è spartito le ricchezze della capitale
Altre milizie contestano questo cartello vogliono partecipare alla del predazione di Tripoli
Cominciamo però dall'Unione Europea dalla questione populismi da Wolfango un cavo columnist del lunedì del Financial Times i nazionalisti d'Europa sono in marcia il titolo del commento uscito
Ieri andiamo a leggere l'incontro la scorsa settimana tra Viktor Orban Matteo Salvini è stato qualcosa di più di un semplice inizio di una bella amicizia
La parte del CIP anti immigranti formata dal primo ministro ungherese dal ministro dell'Interno italiano è importante perché potrebbe formare il germe di una nuova coalizione in Europa
E difficile fare golpe politici in Europa
C'è molta latenza nel sistema l'aritmetica elettorale all'Europarlamento rende impossibile perfino per due gruppi politici non solo per uno di formare una maggioranza ma se nazionalisti faranno bene alle elezioni europee del prossimo anno potrebbero ritrovarsi nella posizione di forgiare una quali azione non ufficiale e con chi
Il Pds di Orban spiega Münchau e membro del Partito popolare europeo il più grande gruppo di centrodestra gruppo europeista all'Europarlamento la lega di Salvini invece parte dell'Europa delle nazioni della libertà che include anche il partito di Marine le Pen ha ribattezzato Unione nazionale
C'è un altro gruppo di estrema destra o meglio di destra ultraconservatrice che include i conservatori britannici al partito legge e giustizia in Polonia questi vari gruppi non sono coerenti ma gran parte di loro vogliono rinazionalizzare la politica migratoria la questione se i nazionalisti riusciranno cooptare un numero sufficiente di membri del Partito Popolare Europeo
Nella loro coalizione oltre naturalmente a Viktor Orban se lo faranno potrebbero avere successo in questa operazione
Finora i nazionalisti sono riusciti a evitare una trappola non hanno ceduto la richiesta dell'Italia di altre quote di rifugiati nell'Unione Europea
Ora vale tra quelli che hanno bloccato questa misura Salvini Orban difendono dunque interessi detraibile diametralmente opposti
Ciò che li unisce però è un obiettivo strategico più ampio dimostrare che l'Unione europea non è in grado di avere una politica funzionante
Più questo fallimento diventerà evidente più facile sarà per loro rinazionalizzare le politiche migratorie scrive Münchau anche se va detto che non è che siano state proprio era europeizzare comunitarizzato e le politiche migratorie
Il sentimento anti immigrazione e penetrato in profondità nel PPI e prosegue il columnist del Financial Times
Di recente crisi di governo in Germania è stata provocata da una proposta avanzata dalla sì sul partito bavarese gemello della se ne udì respingere alcuni rifugiati alla frontiera
Molti deputati dello studioso sono critici delle politiche pro migranti di Angela Merkel
All'interno del PPE i cosiddetti procurò pay hanno una maggioranza anche se è difficile definire pro europea una cancella tedesca così riluttante a riformare la zona euro
Detto ciò rimane una differenza qualitativa tra i centristi che difendono lo status quo come Merkel degli antieuropei dichiarati come Orban
Alcuni dentro il PPE vorrebbero sbarazzarsi del primo ministro ungherese ma finora non ci sono riusciti anche perché il PPI e non può permettersi di perdere Orban
Dopo il due mila diciannove il PPI avrà ancor più bisogno di lui semplicemente perché il gruppo perderà molti seggi mentre il contingente di Orban rimarrà forte il suo peso relativo aumenterà
La più grande delegazione del PPE quella dei cristiano democratici tedeschi è molto più debole di cinque anni fa
Il centrodestra francese molto più piccolo oggi è molto più euroscettico Forza Italia data meno del dieci per cento il Partito popolare spagnolo si sta indebolendo dopo aver perso il potere a Madrid
Quanto al centro sinistra ricordano un cavo rischia di subire perdite ancor più pesanti in Francia Olanda i partiti socialisti sono implosione ultime elezioni
Il partito democratico che corre insieme preso quaranta per cento alle europee del due mila e quattordici ora dato meno del venti per cento così come almeno del venti per cento sono andati sociale democratici tedeschi insomma
Quel che si può predire con un elevato grado di certezze che il centrosinistra il centrodestra europei non saranno più nella posizione di formare una grande coalizione
E fissare l'agenda politica dell'Unione Europea PPE PSE saranno schiacciati tra i due nuovi entranti del quadro politico europeo da un lato i nazionalisti anti immigrati dall'altro i liberali però europei sotto la leadership di Emanuel Marco
Il presidente francese la scorsa settimana era impegnato in un tour di capitali alla ricerca di partner politici un alleato naturale
E suda dannosi Spagna macro non ancora trovati al tre alleati altrettanto forte in Germania Italia
Le elezioni del due mila e diciannove secondo Münchau saranno determinate proprio in gran parte dal successo di Marco nel guidare una coalizione di forze europeisti
I nazionalisti su questo hanno un vantaggio visto che non hanno un'agenda positiva per l'Unione europea sono meno gelosi gli uni degli altri rispetto ai centristi Merkel e mancò malgrado le apparenze
Sono antagonisti in particolare dopo che la cancelliera ha rigettato praticamente tutte le idee del presidente francese per riformare la zona euro la sfida posta dei nazionalisti dunque più seria di quanto i numeri dei sondaggi suggeriscano Salvini Orban fissano l'agenda
E l'unico altro in grado di fissare oggi l'agenda europea
è Marconi
Sono loro i veri avversari nella politica europea di oggi ed è lungi dall'essere garantito
Che alla fine saranno i però europei a prevalere così
Wolfram un cavo sol Financial Times di ieri o nel frattempo però ci sono già elezioni in sei sia dove i nazionalisti rischiano di avere un Franco Successo anche se non vincere andare
Al Governo
Lo racconta Gargano in un editoriale di ieri dal titolo elezioni svedesi pericolo in vista i sondaggi suggeriscono un altro successo per il partito anti immigrati dei Democratici svedesi ma non per questo bisogna disperare andiamo a leggere le elezioni generali in Svezia sembrano destinate a produrre un risultato
Ambiguo e emotivamente carico tanto quanto il referendum sulla Breguet site nel Regno Unito in blocchi tradizionali a sinistra a destra che si sono alternati al potere per quasi un secolo
Hanno visto emergere crescerà il partito populista e anti migranti dei Democratici svedesi che quasi certamente si ritroverà nel ruolo di King maker nel prossimo Parlamento
Nessun Governo potrà essere formato senza la cooperazione dei Democratici svedesi a meno che gli altri partiti non superino le linee di frattura tradizionali per formare una grande quali azione con un unico obiettivo opporsi all'estrema destra
Questo potrebbe essere un problema anche se va detto che i Democratici svedesi sono considerati dei paria da tutti gli altri partiti questo è dovuto in parte al fatto che hanno chiare radici neonaziste in parte per il loro messaggio semplicista etno nazionalista
Rimane il fatto che la politica svedese rischia di paralizzarci gli svedesi non sono più razzisti degli altri europei e perfino dei loro vicini scandinavi partiti analoghi Democratici svedesi sono forti anche in Danimarca e Norvegia ricorda il Guardian
Ma è vero che sta emergendo un sentimento sostanzialmente anti migranti nel Paese che vada al malessere diffuso per la violenza di bande in alcuni quartieri a forte presenza
I migranti a piccole sacche di neonazisti organizzati anche se la Svezia oggi a una delle politiche più restrittive in Europa sull'immigrazione conseguenza del fatto che la Svezia ha avuto una delle politiche più generose fino al due mila e quindici la sensazione e che i partiti tradizionali non abbiano piani realistici e coerenti per gestire finanziare l'integrazione dei migranti i recenti sondaggi mostrano che circa metà degli elettori svedesi ha poca fiducia nel futuro questo pessimismo aggraffato dall'effetto bolla dei soci al Milia l'estrema destra domina il dibattito su Facebook con i suoi messaggi
Su una picca apocalisse imminente
Tutto questo suggerisce che le elezioni si trasformeranno in una sorta di trionfo per il populismo ecco non nazionalista
Ci sono però segnali di speranza che non vanno dimenticati l'economia in buono stato di salute l'Apocalisse non è imminente
E quattro elettori su cinque non voteranno per i democratici svedesi insomma il paese di mano Prospero i politici quali che siano le loro divergenze sono onesti conclusione la Svezia sopravviverà a questa crisi così il Guardian
Altro a altro faro su un altro paese europeo è stato puntato in questi ultimi giorni sulla Germania per le manifestazioni
Neonazista di contestazione di Angela Merkel in Bassa Sassonia
Ci torna oggi sul Financial Times dello segnaliamo Gideon Racman in un lungo commento dal titolo i liberali nazionalisti la battaglia per la Germania
L'incremento del sentimento populista e parte di una più ampia svolta nella politica internazionale
L'elemento più originale del del pezzo di Racman riguarda però i nazionalisti in Europa dell'Est dunque anche in Ungheria in Polonia
Il columnist del Financial Times ricorda che nel biennio mille novecentottantanove mille novecentonovantuno i liberali e i nazionalisti erano alle atti in la lotta per la democrazia nell'Europa dell'Est
E alleati lo sono rimasti per tutto il periodo che è stato necessario poi per fare entrare i Paesi dell'Est nell'Unione
Europea Viktor Orban era un forte sostenitore e si definiva liberale non illiberale come oggi ora invece le due ideologie
Sono contrapposte e la battaglia tra liberalismo nazionalismo si sta giocando a livello internazionale così come nelle piccole città in Germania come in Sassonia così tra l'altro il Racman sul fanno Shawn Times nel mondo invece guarda un altro fenomeno potenziale Germania emerge una sinistra anti emigranti leader di Die Linke sarà dargliene ce lancia un movimento per riprendere il terreno lasciato all'estrema destra
Cosa è successo né alla legge del Progetto divide gli osservatori della politica tedesca
Gli uni vogliono credere a un'iniziativa destinata a fallire motivata dal desiderio di emancipazione di una deputata particolarmente ambiziosa a cui il suo partito sta troppo stretto
Gli altri vedono invece l'inizio di un'avventura promettente che potrebbe cambiare in profondità la vita politica del Paese
Tutti però sono d'accordo nel dire che il movimento impieghi che sarà lanciato oggi da sarà vaghe né cioè la copresidente del gruppo di Die Linke al mondo e Stargate di vinca il partito di estrema destra questo movimento in piedi è un sintomo quello di una sinistra tedesca in piena crisi
La sinistra tedesca e confrontata un illusioni medita del suo zoccolo elettorale
Subisce la concorrenza di un'estrema destra più che mai sulla cresta dell'onda in particolare perché Alternativa per la Germania ha imposto il tempio tema dell'immigrazione come centrale nel dibattito pubblico
Sarà va che ne c'è quarantanove anni occupa un posto particolare nella vita politica tedesca
Un'oratrice molto brava ospitate in televisione spesso si è fatta notare soprattutto per il suo discorso sull'immigrazione
Danni critica la buona coscienza dalla sinistra e si è opposta alla politica delle porte aperte difesa da Angela Merkel nel due mila e quindici non ha poi esitato condannare con forza i fatti di Colonia nella notte del trentuno dicembre dello stesso anno fondando impieghi fa dunque una scommessa tenta di unire al di là di Die Linke cittadini al contempo preoccupati dalla questione sociale ma sensibili a un discorso di fermezza
Sull'immigrazione vaghe Necci parte dalla constatazione spiega un ricercatore che la sinistra ha perso molto terreno in questi ultimi anni in particolare nella Germania dell'Est a vantaggio di Alternativa per la Germania e affinché la sinistra torni maggioritaria deve dunque combattere Alternativa per la Germania sul terreno dell'immigrazione utilizzando il sostegno in sostanza lo stesso messaggio così tra l'altro a le Monde sull'evoluzione dell'estrema sinistra
In Germania e
Lo stesso le Monde poi racconta che anche in Francia ci sono profonde ambiguità su questo nel partito di Zoellick mi non sola fossimo si mise
Comunque per chiudere rimaniamo sulle monde per parlare di Libia un po'al di là dai cliché dei cliché anti francesi che vengono diffusi sulla stampa italiana
Con Fredric Bobba
In Libia nuovi scontri tra milizie rivali a Tripoli decretato lo stato d'urgenza nel momento in cui la prospettiva di elezioni a fine anno si allontana
Reazioni che non va dimenticato voleva proprio il presidente francese Emmanuel Marco che dunque non ha che ha non ha proprio interesse a fa scoppiare questa nuova crisi
Dopo diciotto mesi di calma relativa Tripoli di nuovo il teatro di combattimenti mortali tra milizie che ipotecano lo scenario di un'uscita di crisi in Libia su cui puntava la comunità internazionale
Il Consiglio presidenziale cioè istanza del governo di raccordo nazionali con base a Tripoli domenica decretato lo stato due d'emergenza nella capitale sei giorni dopo l'inizio di scontri che hanno fatto almeno una quarantina di morti
Lo stato d'emergenza proclamato da Fayad al serraggio e più simbolico che pratico vista l'impotenza di cui dà prova il suo Governo di unità nazionale dall'inizio di questa crisi
Secondo gli osservatori la degenerazione della situazione politico-militare Tripoli allontana la prospettiva di elezioni legislative e presidenziali prima della fine dell'anno e le monde ricorda che era stato sotto gli auspici di Emanuel Marco a Parigi
Che i protagonisti della crisi libica si erano messi d'accordo sull'obiettivo di organizzare questo doppio voto prima di dicembre
Le monde spiega che i combattimenti sono scoppiati il ventisette agosto quando la settima brigata principale milizia di taluna alla periferia di Tripoli si è mossa verso nord in direzione della riporto internazionale e si è scontrata tre altre milizie
Queste tre milizie
Formano al fianco della Brigata randa un vero cartello che fa Mandas delle risorse dello Stato in cambio del loro sostegno in termini di sicurezza al governo serrare jet due analisti in un rapporto a giugno avevano proprio lanciato l'allarme sul rischio di un nuovo conflitto maggiore
Provocato dalle forze politico-militari che si sentono escluse da questo cartello nell'accesso alle risorse dell'amministrazione
Insomma nel mondo lo scrive lo diciamo noi ma scommettere su un cartello di milizie
Per tenere in piedi il governo serrato forse non è stata una politica lungimirante anche perché come poi spiega le Monde
Altre milizie altri esclusi in particolare le milizie di interne misurata ma anche alcune milizie islamiste di obbedienza islamista potrebbero allearsi ora alla settima brigata contro il Governo serraggio meglio contro le milizie
Che sostengono il Governo saprà ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di radio radicale
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